S. Messa
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2011-04-12 12 aprile 2011 GIAPPONE "Fukushima come Chernobyl" La Tepco, società che gestisce la centrale nucleare giapponese danneggiata di Fukushima, ha affermato di temere che la fuga di radiazioni possa essere maggiore di quella verificatasi nel 1986 nel disastro nucleare di Cernobyl. "La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente - ha detto ai giornalisti un funzionario della società - e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Cernobyl". L'assegnazione di un grado 7 all'incidente di Fukushima, lo stesso a suo tempo attribuito al disastro di Cernobyl, è "provvisoria", ha precisato l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, specificando che il livello delle emissioni radioattive registrate dall'inizio della crisi equivale appena al 10% di quello misurato nel 1986 dopo la catastrofe della centrale Ucraina. Le misure disponibili sulla fuga di radioattività dalla centrale di Fukushima, comunque, "mostrano dei livelli equivalenti al livello 7", il massimo della scala Ines degli eventi nucleari. "Continueremo a sorvegliare la situazione - ha detto un responsabile dell'organismo ufficiale -. E' un livello provvisorio", ha aggiunto, spiegando che la decisione definitiva sulla classificazione dell'incidente dovrà passare all'ulteriore vaglio di un comitato di esperti. L'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese aveva fino ad ora classificato l'incidente di Fukushima al livello 5, corrispondente a "un incidente con delle conseguenze estese" con un "danno grave al cuore del reattore" ma con un "rilascio limitato di materiale radioattivo all'esterno". L'omologa agenzia francese lo aveva valutato di livello 6, pari ad un "incidente grave". Il livello 7, quello massimo, viene assegnato in presenza di un "notevole rilascio di sostanze radioattive" con "effetti considerevoli sulla salute e sull'ambiente". Ieri una scossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata appena registrata in Giappone, con epicentro nella prefettura di Fukushima. La Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l' impianto. Il terremoto, che ha avuto per epicentro Hamadori (prefettura di Fukushima) e una profondità di 10 km, s Le vittime del sisma/tsunami dell'11 marzo scorso, che ha devastato il nordest del Giappone, ha superato quota 13.000 in 12 prefetture, attestandosi a 13.013. Sulla base dell'aggiornamento dei dati comunicati in serata dalla polizia nazionale, i dispersi sono saliti a 14.608 nel conteggio di sei prefetture soltanto, escludendo città colpite nella prefettura di Miyagi, quali Sendai, Higashimatsushima e Minamisanriku su cui e' pressoche' impossibile formulare stime
2011-04-04 5 aprile 2011 GIAPPONE Fukushima, cresce la paura per lo iodio radioattivo Quantitativi di iodio-131 pari a 7,5 milioni la norma sono stati rilevati nelle acque davanti al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima. Lo riferisce in una nota la Tepco, il gestore dell'impianto, spiegando che il campione esaminato è stato raccolto il 2 aprile. La Tepco (la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima) ha cominciato a riversare 11.500 tonnellate di acqua radioattiva direttamente nell'Oceano Pacifico, sperando di dare un'accelerata ai lavori per rimettere in sicurezza la centrale danneggiata dal terremoto dell'11 marzo. Il rilascio dell'acqua contaminata "direttamente in mare è stato autorizzato come misura eccezionale e per i bassi livelli di radioattività", ha precisato in serata Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare. Nulla esclude, però, che lo scenario possa ripetersi in futuro. "Al momento la situazione è questa", ha tagliato corto Nishiyama. La Tepco, in una nota, ha motivato la decisione con la grande quantità di liquido contaminato accumulatosi nel sito, in particolare nell'edificio della turbina del reattore n.2. "Pensiamo - si legge nel comunicato - sia necessario trasferire l'acqua dei rifiuti radioattivi alla centrale di raccolta, per poterla conservare in condizioni di stabilità. Quindi, 10mila tonnellate di liquido a basso livello di contaminazione, pari a dosi che possono essere assorbite naturalmente in un intero anno dagli adulti, "devono essere scaricate" per poterle sostituire con acqua più pericolosa. C'è, inoltre, la priorità di neutralizzare un fenomeno di accumulo nei pozzi di scarico dei reattori 5 e 6, che potrebbe creare problemi "ad apparecchiature importanti per garantire la sicurezza. Sulla base del punto 1 dell'articolo 64 del regolamento sui reattori nucleari, abbiamo deciso - conclude la nota - di scaricare in mare circa 10mila tonnellate di acqua radioattiva di basso livello e altre 1.500 tonnellate stoccate nei pozzi di scarico dei reattori n.5 e 6". Un quantitativo di liquidi contaminati per 11.500 tonnellate (meno delle 15mila ipotizzate all'inizio) che non costituiscono "un problema alla salute", ha osservato sul punto Nishiyama. Sulla Tepco, il governo giapponese ha esercitato il pressing anche oggi perché blocchi la falla del pozzo di contenimento del reattore n.2, che riversa acqua altamente radioattiva in mare. "Dobbiamo fermare assolutamente l'infiltrazione d'acqua contaminata, al più presto possibile: con questa forte determinazione, abbiamo chiesto alla Tepco di agire in fretta", ha detto il capo di gabinetto, Yukio Edano. In mancanza di una svolta immediata, ha aggiunto, l'accumulo di materiale radioattivo "avrà forte impatto sull'Oceano". La grande utility asiatica ha reso noto che pagherà indennizzi provvisori a residenti e agricoltori colpiti dalla crisi. Circa 80mila i residenti costretti all'evacuazione, più un'ulteriore fascia di rispetto di dieci chilometri. La Tepco ha dato disponibilità al rimborso spese mediche e perdita di reddito a causa dell'evacuazione. La borsa nipponica oggi chiude a -1,06%, sui timori legati agli ultimi sviluppi della crisi nucleare.
2011-04-03 4 aprile 2011 GIAPPONE Fukushima, acqua radioattiva versata nell'Oceano Pacifico Sono iniziate le operazioni di travaso in mare dell'acqua radioattiva della centrale di Fukushima. A riferirlo sono i media nipponici. Complessivamente verranno riversate nell'oceano 11.500 tonnellate di acqua radioattiva accumulate durante i tentativi di raffreddamento dei reattori. L'operazione servirà per fare spazio nell'impianto ad altra acqua che presenta livelli di radioattività molto maggiori. La Tepco, la società che gestisce la centrale di Fukushima, ha assicurato che il travaso di acqua radioattiva nell'oceano non comprometterà l'ecosistema marino e la sicurezza del pescato. Un ufficiale della società ha assicurato che, se si consuma pesce proveniente dal mare contaminato una volta al giorno per un anno, si potranno assorbire circa 0.6 millisievert di radioattività, pari a un quarto delle normali radiazioni provenienti dall'ambiente nell'arco di un anno. Due operai della centrale nucleare di Fukushima, scomparsi dal giorno del sisma/tsunami dell'11 marzo, sono stati ritrovati morti, sempre nello stesso sito. Sulla base di quanto riferito in conferenza stampa dalla Tepco, il gestore dell'impianto, i due, di 24 e 21 anni, sarebbero deceduti per le ferite multiple riportate associate a tracce di annegamento. Le analisi fatte dai medici legali hanno ipotizzato la morte poco più di un'ora dopo il terremoto, avvenuto alle ore 14.46 dell'11 marzo, cui è seguito il devastante tsunami. I loro corpi sono stati trovati mercoledì e poi ripuliti e decontaminati, visto che l'impianto continua a rilasciare forti dosi di radiazione in quella che è la peggiore crisi nucleare del Giappone. La Tepco ha reso noto di aver individuato la perdita al reattore n.2 della centrale di Fukushima dalla quale c'è la fuoriuscita di acqua radioattiva che si riversa poi in mare. La compagnia, dopo diverse verifiche, ha spiegato di aver trovato acqua radioattiva in uscita da un pozzo di calcestruzzo lesionato, parte del reattore n.2. Le radiazioni, misurate in 1.000 millisievert/h, creano problemi anche alla messa a punto di interventi efficaci che, secondo l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, prevedono un'iniezione di cemento per tappare la perdita. Allo stesso tempo, l'Agenzia ha spiegato che sono in corso accertamenti per verificare l'integrità delle condutture degli altri reattori.
011-04-02 2 aprile 2011 GIAPPONE A Fukushima individuata perdita radioattiva in acqua La Tepco ha reso noto di aver individuato la perdita al reattore n.2 della centrale di Fukushima dalla quale c'é la fuoriuscita di acqua radioattiva che si riversa poi in mare. La compagnia, dopo diverse verifiche, ha spiegato di aver trovato acqua radioattiva in uscita da un pozzo di calcestruzzo lesionato, parte del reattore n.2. Le radiazioni, misurate in 1.000 millisievert/h, creano problemi anche alla messa a punto di interventi efficaci che, secondo l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, prevedono un'iniezione di cemento per tappare la perdita. Allo stesso tempo, l'Agenzia ha spiegato che sono in corso accertamenti per verificare l'integrità delle condutture degli altri reattori. Il primo ministro giapponese Naoto Kan si è recato per la prima volta in tre settimane nella regione del nord-est del Giappone devastata l'11 marzo da un forte terremoto seguito da uno tsunami. Kan è arrivato da Tokyo con un elicottero militare nel piccolo porto di Rikuzentakata (prefettura di Iwate), particolarmente colpito dalla doppia catastrofe: circa 1.000 persone sono morte e altre 1.300 risultano ancora disperse. Il premier incontrerà in seguito nella prefettura di Fukushima le squadre di soccorso che stanno intervenendo nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Naoto Kan aveva annullato il 21 marzo scorso una prima visita prevista nel nord-est del paese per il maltempo. Il 12 marzo, il giorno dopo il terremoto e lo tsunami, Kan aveva sorvolato in elicottero la centrale nucleare di Fukushima per rendersi conto dei danni che aveva subito. Kan era stato in seguito criticato da alcuni parlamentari secondo i quali il sorvolo delle zone colpite aveva ritardato le operazioni di intervento, in particolare il rilascio controllato di vapore radioattivo per far abbassare la pressione nel reattore.
2011-04-01 1 aprile 2011 DRAMMA NUCLEARE Fukushima, "abnormi quantità di iodio radioattivo nella falda" La quantità di iodio radioattivo nella falda sotto il reattore n1. di Fukushima presenta valori abnormi di iodio, pari a 10.000 volte i limiti legali. È quanto afferma la Tepco in una nota, confermando la validità delle analisi annunciate ieri notte e messe in dubbio dall'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare. Secondo l'Agenzia, i valori di concentrazione radioattiva nei campioni di acqua sotterranea presa martedì e mercoledì scorsi attorno all'edificio della turbina del reattore n.1 potevano essere rivisti al ribasso, visto che erano stati inclusi da Tepco materiali come tellurio, molibdeno e zirconio su cui erano stati fatti degli errori. La utility, tuttavia, ha confermato nelle controprove la correttezza della stima dei valori sullo iodio, rilanciando altri pesanti dubbi sull'attendibilità delle sue comunicazioni. Nel tentativo di evitare che le particelle radioattive possano essere disperse nell'ambiente da venti e pioggia, la Tepco ha iniziato oggi i test sulla stesura di resina solubile in acqua che ha un effetto verniciatura sullo stabilimento.Il piano prevede l'uso di 60.000 litri di resina che sarà spruzzato in un periodo superiore alle due settimane.
1 aprile 2011 TERREMOTO Giappone, al via grande operazione per cercare i 16.500 dispersi Al via in Giappone una maxi-operazione per cercare i 16.500 dispersi nel terremoto e nello tsunami dell'11 marzo. In 25.000 tra militari delle Forze di Auto-Difesa, l'Esercito giapponese, e soldati americani hanno avviato una grande battuta che durerà tre giorni e riguarderà le prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, le più colpite. Vengono impiegati 120 tra aerei ed elicotteri e 65 imbarcazioni, tra cui 20 velivoli e 15 unità navali statunitensi. Le ricerche si concentreranno "lungo le coste, nell'alveo dei fiumi e sull'entroterra sommerso" dalla gigantesca onda anomala, fino a una distanza di 18 chilometri dal litorale. Esclusa dalle ricerche soltanto l'area di 'rispettò istituita dalle autorità in un raggio di 30 chilometri dalla disastrata centrale nucleare di Fukushima 1, onde evitare che i 18.000 militari locali e i settemila americani siano esposti alla radiazioni emanate dai reattori del complesso. Dovrebbe invece essere regolarmente ispezionata la cittadina di Iitate, di cui inutilmente ha chiesto l'evacuazione l'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, giacchè vi sono stati rilevali livelli di radioattività tali da richiederne lo sgombero: l'esecutivo nipponico ha infatti rifiutato, almeno per ora, di estendere oltre i 20 chilometri dall'impianto l'area di allontanamento forzato della popolazione, e Iitate sorge a una quarantina di chilometri dalla centrale; a tutt'oggi vi si trovano ancora 3.800 abitanti su un totale di seimila. Si calcola che il disastro di tre settimane fa abbia causato la morte accertata di almeno 11.578 persone. In giornata è atteso un discorso alla Nazione da parte del primo ministro Naoto Kan.
2011-03-30 30 marzo 2011 GIAPPONE Fukushima, iodio radioattivo 3.335 volte superiore al limite Un tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore al limite legale è stato misurato nel mare a 300 metri dalla centrale nucleare di Fukushima. Lo ha reso noto l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. Il vice direttore generale dell'agenzia, Hidehiko Nishiyama, ha minimizzato i potenziali effetti dell'acqua di mare radioattiva dal momento che la popolazione locale è stata evacuata ed è stata bloccata l'attività di pesca nella zona. Masataka Shimizu, presidente dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto nucleare di Fukushima, è stato ricoverato ieri sera. Lo hanno reso noto oggi i media giapponesi, il giornale Nikkei e l'agenzia Kyodo, precisando che Shimuzu soffre di pressione arteriosa troppo elevata. Nei giorni scorsi il numero 1 della Tepco si era assentato per motivi di salute. Il manager era apparso in pubblico l'ultima volta nella conferenza stampa del 13 marzo, due giorni dopo la catastrofe che ha distrutto il Giappone del nordest. "PLUTONIO FUORI CONTROLLO" La situazione nei reattori di Fukushima 1 sta ormai sfuggendo a ogni controllo. Ieri il governo ha dovuto ammettere la parziale fusione delle barre di combustibile nucleare e che tracce di plutonio sono state rinvenute in almeno cinque punti del sottosuolo della centrale. Il problema è che la finora mancata riattivazione dei sistemi di gestione della centrale non consente di avere una situazione chiara della funzionalità degli impianti come dei danni e dei rischi connessi. Allo stesso tempo le maestranze ancora al lavoro sono sottoposte a rischi di cui non è chiara l’entità. Come quando la settimana scorsa tre tecnici si sono trovati a guadare vaste pozze di acqua fortemente contaminata raccoltasi sotto le turbine dei reattori e sono stati per questo ricoverati in osservazione in un centro specializzato. Due di essi con ustioni alle gambe. Anche ieri il portavoce governativo Yukio Edano ha confermato la necessità di mantenere un costante afflusso di acqua all’interno dei reattori per raffreddare il materiale fissile, ma questo in sé è ormai uno dei problemi maggiori, perché da un lato provoca vapore sotto pressione che pone a rischio di diffusione della radioattività nell’aria, e dall’altro va ad aumentare la massa di liquido presente al di fuori delle aree previste, con una tasso di elementi radioattivi che arriva a 100mila volte la quantità tollerabile, Da due giorni, a preoccupare è soprattutto l’acqua che si è raccolta nelle trincee di drenaggio che collegano tra loro, esternamente, i reattori 1, 2 e 3. In alcuni punti quasi al limite della capacità, rischia di uscire dalle condotte e di finire nell’oceano distante poche decine di metri. Per le autorità, si tratterebbe in parte di liquido immenso nel tentativo di raffreddare gli impianti, ma in parte di acqua marina portata dallo tsunami, che ha colpito l’impianto superando in altezza l’elevazione della centrale. Nelle condotte si sono registrati tassi di radiazioni superiori a 1.000 millisievert per ora. Con questo livello di contaminazione, basta un’esposizione di quattro ore per condannare a morte un essere umano entro 30 giorni. Un incubo che mette in second’ordine la cronaca dell’emergenza nelle prefetture colpite dal sisma e dallo tsunami, dove si cerca di riattivare una parvenza di vita civile e sociale. Almeno al di fuori della fascia di attenzione di 30 chilometri da Fukushima 1. Sono 10.901 morti accertati e 17.649 i dispersi registrati finora. Dramma nel dramma, di circa 4.000 cadaveri rinvenuti non si conosce l’identità. Continuano le attività di assistenza agli sfollati e la loro evacuazione volontaria verso altre regioni del Paese. Per quanti hanno scelto finora di restare, la visita prevista per oggi dell’imperatore Akihito e dell’imperatrice Michiko ad alcuni centri di accoglienza, sarà un segnale forte di unità della nazione dietro le loro sofferenze. Segnale di solidarietà internazionale, che già va sviluppandosi seppure in modo poco propagandato dai media locali nelle attività delle squadre di soccorso di molti Paesi e degli esperti che cooperano con le autorità per cercare di individuare una via d’uscita dall’emergenza, è stata annunciata per giovedì la visita del presidente francese Nicholas Sarkozy a Tokyo. Primo capo di Stato estero a recarsi in Giappone dall’11 marzo, Sarkozy incontrerà il primo ministro Naoto Kan e la comunità dei connazionali nel Paese. Il presidente transalpino arriverà da Pechino, dove si trova da oggi in vista ufficiale. Intanto Corea del Sud, Hong Kong e Filippine e si sono uniti alla lista di nazioni che registrano quantità di radiazioni nell’aria superiori alla norma, come probabile conseguenza della situazione giapponese. Manila ieri ha bloccato l’importazione, allo studio da giorni, di alcuni prodotti agricoli e alimentari dal Paese del Sol Levante. Stefano Vecchia
2011-03-28 GIAPPONE Fukushima parziale fusione Nuova scossa di terremoto Il governo giapponese ritiene che l'acqua altamente radioattiva al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima sia dovuta "alla parziale fusione delle barre di combustibile" che il capo di gabinetto, Yukio Edano, definisce come fenomeno "temporaneo". Una nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.5 ha colpito stamattina (poco dopo la mezzanotte in Italia) il nord-est del Giappone. Al momento non si hanno notizie di vittime o danni. Allerta tsunami di 50 centimetri. Intanto alla centrale nucleare di Fukushima sale l'allarme radioattività: un livello di iodio-131 100.000 volte superiore alla norma ha provocato ieri l'improvvisa evacuazione dal reattore n.2 dei tecnici che da giorni cercano di riportare la centrale sotto controllo. Stamani il governo giapponese ha bacchettato la Tepco, la società che gestisce la centrale, per avere parlato in un primo momento di un livello di radioattività 10 milioni di volte sopra la norma.
2011-03-27 26 marzo 2011 DRAMMA NUCLEARE IN GIAPPONE Fukushima, stime contrastanti su radioattività dopo incidente Sono contrastanti le prime stime della radioattività liberata nell'area di Fukushima subito dopo l'incidente nella centrale nucleare. Secondo i calcoli dell'Istituto centrale austriaco di Meteorologia e geodinamica (Zamg), riportati dal settimanale britannico New Scientist, il livello di iodio 131 rilasciato a Fukushima 1 è pari al 73% di quello liberato nell'incidente di Chernobyl del 1986 e il rilascio di cesio 137 è pari a circa il 60% rispetto ai livelli di questa stessa sostanza rilevati a Chernobyl. Le misure, acquisite per mezzo di una rete internazionale di rilevatori destinati a individuare test clandestini di bombe nucleari, sono "da valutare con molta attenzione", ha rilevato l'esperto dell'Enea Eugenio Santoro. Si tratta infatti di dati più elevati rispetto a quelli ufficiali, riportati dall'Agenzia Internazionale per l'EnergiaAtomica (Aiea). Gli stessi ricercatori austriaci riconoscono, comunque, che a Chernobyl erano state rilasciate grandi quantità di molti materiali radioattivi, mentre a Fukushima sono stati rilasciatisolo elementi volatili come iodio e cesio.
2011-03-25 25 MARZO 2011 GIAPPONE Kan: A Fukushima situazione rimane "imprevedibile" La situazione nella centrale nucleare di Fukushima rimane "imprevedibile". Lo ha detto oggi il primo ministro giapponese Naoto Kan. "La situazione rimane altamente imprevedibile. Lavoriamo per evitare che non peggiori. Dobbiamo essere estremamente vigilanti", ha detto Kan in una conferenza stampa, a due settimane dal sisma e dallo tsunami che hanno devastato il nord-est del Paese provocando più di 10mila vittime. L'operatore della centrale di Fukushima, Tokyp Electric Power (Tecpo), ha ammesso oggi che le operazioni di raffreddamento dei reattori con cannoni ad acqua e i lavori di ripristino delle pompe ad acqua elettriche avanzano lentamente lentamente a causa della pericolosità del sito. Ieri due tecnici sono stati ricoverati in ospedale dopo aver subito un'alta dose di radiazioni. La Tepco ha avvertito inoltre che la vasca del reattore n.3 della centrale, che contiene barre di combustibile, potrebbe essere danneggiato. I lavoratori ustionati nel tentativo di raffreddare i reattori nella centrale nucleare giapponese di Fukushima Daiichi sono stati esposti a livelli di radazioni 10.000 volte superiori al normale. Lo riferiscono oggi le autorità, aggiungendo che non ci sono prove di una rottura nel reattore numero 3. Una rottura in un reattore comporterebbe un pericoloso passo indietro dopo giorni di piccoli progressi nella centrale, danneggiata dal sisma e dallo tsunami e dove si cerca di evitare la catastrofe nucleare. Oltre 10.000 persone hanno perso la vita nel terremoto e nel successivo tsunami e i dispersi sono circa 17.500, secondo le ultime cifre. Più di 700 i tecnici che dall'11 marzo lavorano ai sei reattori di Fukushima Daiichi per cercare di evitare un disastro nucleare. Tre di loro sono stati contaminati, e due di loro sono stati ricoverati con possibili ustioni da radiazioni dopo che l'acqua di un radiatore è entrata nei loro stivali. "L'acqua contaminata aveva 10.000 volte la quantità di radiazioni che si può trovare nell'acqua che circola in un reattore che opera normalmente", ha detto Hidehiko Nishiyama, funzionario dell'agenzia nucleare giapponese. "È possibile che ci siano danni al reattore", ha detto Nishiyama, spiegando però più tardi ai giornalisti: "Potrebbe essere stato per le operazioni di sfiato e potrebbe esserci una perdita d'acqua dai tubi o dalle valvole, ma non ci sono dati che suggeriscano una rottura". Comunque, contribuendo ad accrescere la confusione, Tokyo Electric Power (Tepco), la società che gestisce la centrale, ha detto che è possibile che l'acqua contaminata provenga dal nocciolo del reattore. Sempre oggi, le autorità hanno invitato decine di migliaia di persone che vivono a una distanza fra i 20 e i 30 chilometri dall'impianto danneggiato ad allontanarsi, mentre la Cina ha fatto sapere che due viaggiatori provenienti dal Giappone avevano un livello di radiazioni eccessivamente alto. Anche Hideo Morimoto, direttore dell'Agenzia per le risorse naturali e l'energia, ha detto che l'incidente al reattore numero 3 - l'unico a utilizzare plutonio, più tossico dell'uranio usato negli altri - non è serio. L'Agenzia Onu per il nucleare (Aiea) ha detto che sono 17 i lavoratori che sono stati esposti a livelli elevati di radioattività a Fukushima dall'inizio delle operazioni, e che altri 14 hanno ustioni. Finora nessuno in Giappone, eccetto i lavoratori della centrale nucleare di Fukushima Daiichi al centro della crisi, è stato trovato con livelli particolarmente alti di radiazioni, e il ministero degli Esteri giapponese sottolinea che l'International Civil Aviation Association il 18 marzo ha dichiarato che non è necessario lo screening dei passeggeri aerei provenienti dal Giappone. Nonostante aumentino le notizie di radioattività, sembra comunque diminuire il timore di una catastrofica fusione nella centrale nucleare. Due dei reattori ora sono considerati spenti. La situazione resta incerta negli altri quattro, da cui periodicamente escono fumo e vapore, ma procedono i lavori per ripristinare le pompe del sistema di raffreddamento. Gli Stati Uniti stanno offrendo aiuto al Giappone, e due loro navi forniranno 2 milioni di litri di acqua dolce per raffreddare i reattori. È stata vietata la vendita di verdure e latte provenienti dalle aree vicine alla centrale, e ai 13 milioni di abitanti di Tokyo questa settimana è stato detto di non dare acqua del rubinetto ai bambini dopo che la contaminazione portata dalle piogge ha fatto salire la radioattività a due volte i livelli di sicurezza. Il giorno dopo i livelli sono comunque tornati nella norma.
2011-03-22 22 marzo 2011 GIAPPONE Fukushima, radioattività in mare Polemiche per mancati controlli Iodio radioattivo è stato rilevato nell'acqua di mare vicino alla centrale di Fukushima Daiichi, arrivando a un livello 29,8 volte superiore al limite consentito. Lo riporta l'agenzia di stampa giapponese Kyodo news. I livelli di radiazione in acqua di mare non costituiscono minaccia immediata per la salute, ha riferito il governo nipponico, ma i valori sono al di sopra del normale alimentando preoccupazioni sulla contaminazione marina e sugli effetti sui prodotti della pesca. Il ministero della Scienza e Tecnologia ha precisato che provvederà a esaminare l'acqua nel raggio di 10 e 30 km dalla centrale nucleare di Fukushima. Secondo la Tepco, lo iodio-131 è stato rilevato nei campioni di acqua pari a 126,7 volte il limite di concentrazione legale, mentre i livelli di cesio-134 si sono attestati a 24,8 volte e quelli di cesio-137, inoltre, a quota 16,5. Tracce di cobalto 58, infine, sono state rilevate anche in un campione di acqua prelevato nei pressi dell'impianto. Intanto continua a fuoriuscire vapore bianco dai reattori n.2 e 3 della centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e dallo tsunami che l'11 marzo scorso hanno colpito il Giappone. L'onda che ha colpito l'impianto nucleare è stata di 14 metri d'altezza. I reattori n.1 e 4 hanno ricominciato stamattina a ricevere elettricità. Dalla Tepco, la società che gestisce la centrale, arriva l'ammissione di un'evidente insufficienza di controlli. L'Organizzazione mondiale per la sanità lancia l'allarme sulla contaminazione radioattiva del cibo prodotto a Fukushima. Oggi la commissione Industria del Senato esprime il proprio parere su un decreto legislativo sulle procedure del nucleare. Le operazioni per raffreddare i reattori surriscaldati della centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Giappone, sono riprese. Lo afferma la Tepco, che gestisce la centrale, precisando che il fumo uscito oggi da due reattori - il n.1 e il n.4 - "non costituisce un problema" per i lavoratori impegnati in prima linea. I lavoratori avevano abbandonato la centrale ieri, dopo che del fumo era uscito dal reattore n.3, ritenuto il più pericoloso perche alimentato dal "mox", una miscela di uranio e plutonio altamente radioattiva. Il portavoce governativo Yukio Edano ha affermato che, nonostante l'allarme per il cibo radioattivo lanciato ieri, per il momento non verrà estesa la "zona di esclusione" intorno alla centrale. Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6,6 della scala Richter è stata registrata in Giappone, al largo dell'isola Honshu. Secondo quanto riferito dallo U.S Geological Survey, l'epicentro del sisma è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri, alle ore 16.18 locali.La Borsa di Tokyo ha chiuso oggi con un rialzo del 4,36%. "MANCATI CONTTROLLI SUI REATTORI" Il Giappone cerca una fragile normalità, mentre si alza ancora la conta ufficiale delle vittime arrivata a oltre 22mila. Le stime tuttavia, e soprattutto i dati della polizia riferite ai centri più colpiti, potrebbero salire ancora. Vanno anche meglio delineandosi le conseguenze delle perdite radioattive. Valori di contaminazione sono stati riscontrati in misura diversa in varie prefetture a Nord di Tokyo e anche nell’acqua della capitale e di 8 prefetture, come pure in diversi prodotti agricoli e latte. Per le autorità giapponesi, tuttavia, quei livelli che non costituiscono un pericolo reale per la salute, se non entro l’area di 30 chilometri attorno ai reattori 1 e 2 di Fukushima. Ieri, l’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato l’allarme riferito ai generi alimentari il cui inquinamento sarebbe ben più alto di quello ammesso ufficialmente. "È abbastanza chiaro che si tratta di una situazione grave – ha detto il portavoce regionale dell’Oms Peter Cordingley –. È molto più serio di quanto tutti avevano pensato in un primo momento". Ora, ha concluso Cordingley, "è lecito supporre che prodotti contaminati siano usciti dalla zona a rischio". A confermarlo, sono state ieri pomeriggio le autorità, che hanno proibito il commercio di alcuni prodotti agricoli a foglia larga, tra cui gli spinaci di quattro prefetture, Fukushima, Ibaraki, Tochigi e Gunma. A sconvolgere, però, è stata soprattutto l’ammissione della Tepco – la società che gestisce gli impianti –, in un rapporto del 28 febbraio, di "mancati controlli" a Fukushima. Anche se per ora – ha ribadito l’Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese – questi non possono essere collegati direttamente agli incidenti. Il rapporto era stato inviato dalla Tepco all’Agenzia e rivela dettagli allarmanti: le valvole della temperatura su un reattore non erano state esaminate per 11 anni, mancavano ispezioni e controlli su 33 pezzi dei 6 reattori. I generatori, inoltre, erano posti nei seminterrati, facilmente soggetti ad allagamento. L’Agenzia nucleare nipponica aveva risposto con una lettera del 2 marzo, ordinando un piano correttivo entro il 2 giugno. Il che potrebbe far nascere anche dubbi sul ruolo dell’Authority. Al momento, però, sotto accusa per negligenza è la società. Intanto, mentre la temperatura continua a scendere, dopo quattro giorni di tregua, l’azienda elettrica di Tokyo (Tepco), ha fatto sapere che da questa mattina ci sarà un black out di 4 ore nell’area della centrale. Una situazione che spinge ad accelerare lo spostamento verso la capitale e aree contigue di almeno 200mila sfollati dai centri di raccolta delle aree colpite. Ieri le televisioni hanno trasmesso le immagini sorprendenti di una donna ottantenne e del nipote sedicenne recuperati tra le macerie del terremoto nella città di Ishinomaki. La giornata di ieri, Festa della Primavera e quindi di chiusura per molte aziende e per le scuole in Giappone, ha contribuito a consentire un più veloce ripristino dei servizi essenziali: trasporti, corrente elettrica, distribuzione del carburante. Tuttavia, diversi prodotti faticano a raggiungere gli scaffali dei supermercati della capitale, anche se la situazione è ben lontana dalla drammaticità delle aree colpite, di fatto ancora in buona parte irraggiungibili dai normali mezzi di trasporto. A Fukushima 1, intanto, la "situazione migliora", ha detto il premier Naoto Kan. I reattori 1, 3, 4 e 6, inondati con gli idranti nei giorni scorsi, sembrano sotto controllo. Mentre sono a buon punto i lavori per allacciare i numeri 2 e 5 alla rete elettrica esterna e garantire così una ripresa del funzionamento dei sistemi di raffreddamento. Ci vorranno comunque alcuni giorni per dare il "via libera" all’operazione. Intanto ieri è stato lanciato un allarme, prima per il reattore numero 3 e poi per il numero 2 per la fuoriuscita di fumo. Si nutre seria preoccupazione in Giappone per la sorte delle decine di tecnici e di pompieri impegnati attorno agli impianti e che ieri sono stati nuovamente allontanati. Un contributo potrebbe venire dagli Stati Uniti sotto forma degli automi Packbot 510 e Warrior 710,prodotti dalla iRobot. I robot sono in grado, coordinandosi, non solo di verificare lo stato degli impianti, ma anche di agire da pompieri. Secondo la stampa Usa, questi e altri due esemplari di iRobot sarebbero già arrivati in Giappone. Sembra allontanarsi, invece, l’ipotesi di seppellire sotto il cemento quanto resta dei reattori, ma le autorità hanno fatto capire che il destino della centrale, la maggiore del Giappone, è segnato. Si conferma la difficoltà di avere notizie certe degli stranieri, circa 95mila di un’ottantina di Paesi, e l’ambasciata d’Italia Tokyo, sua volta, ha fatto sapere che "l’emergenza non è ancora superata e non si possono pertanto escludere ulteriori, rilevanti danni ambientali, con conseguenti rischi per la salute". La nostra rappresentanza diplomatica ha diffuso un comunicato in cui si conferma "la raccomandazione ai connazionali di allontanarsi da Tokyo e dalle prefetture limitrofe, soprattutto a nord di Tokyo". Si cominciano anche a meglio definire i contorni economici della catastrofe. La Banca mondiale ha stimato un costo superiore ai 123 miliardi di dollari. Stefano Vecchia
22 marzo 2011 INTERVISTA AL NUNZIO Bottari: "La forza dei giapponesi è commovente" "Sono passate quasi due settimane e credo che stiamo scoprendo poco a poco le dimensioni di quanto è successo e in parte sta succedendo. Non possiamo che restare ammirati dalla reazione dei giapponesi e, allo stesso tempo, cercare di capire le dinamiche di quanto sta succedendo e di informarne in modo più bilanciato". A undici giorni dalla catastrofe, le parole del nunzio apostolico in Giappone, l’arcivescovo Alberto Bottari de Castello, sono soprattutto di speranza e di comprensione della situazione del Paese. Eccellenza, qual è la sua percezione della situazione? Ero in nunziatura a Tokyo e ho vissuto la scossa, terribile, che ci ha gettati nell’ansia. Poi, visto che Tokyo è uscita relativamente indenne dal sisma, il pensiero è andato subito allo tsunami che è risultato devastante. Infine, è emerso ben presto il problema delle centrali e delle fughe di radioattività. Tutto questo ci ha coinvolto, ma non ci ha impedito di reagire con la necessaria lucidità. E qual è stata la risposta dei giapponesi all’emergenza? Il Paese ha risposto con la sua proverbiale capacità di organizzazione. Ovviamente, nel contesto di un evento che ha superato ogni aspettativa, ogni previsione. Tenendo anche conto che ai gravi problemi già presenti si aggiunge l’attesa per un altro forte sisma, previsto ma non ancora verificatosi. Occorre guardare con speranza al futuro, ma anche essere realisti. Manca l’elettricità, i treni sono ridotti e le comunicazioni stradali difficili. I rapporti che ci arrivano dalle zone colpite parlano di situazioni dolorose di sopravvissuti morti di freddo e di stenti. Siamo davanti a una realtà che non ha uguali e perfino il Giappone sta scoprendo i propri limiti. Come reagisce il Paese? Il Giappone vuole fare le cose con tempi e modi certi ma questo ora sta risultando impossibile. Commuove e provoca ammirazione l’atteggiamento della popolazione, di quanti stanno soffrendo pesantemente. Per loro, il messaggi del Santo Padre, che è stato diffuso ovunque, è stato di consolazione. Sono circa 200mila gli sfollati che stanno raggiungendo Tokyo dalle aree di evacuazione e questo per impegno del governo ma anche nostro, della Chiesa locale e universale. Davanti a una situazione di una gravità mai vista prima che non ha piegato i giapponesi, si fatica a restare indifferenti davanti ai titoli e ai testi sensazionalistici di tanti nostri giornali che pretendono di spiegare la realtà senza comprenderla correttamente. In che modo la Chiesa può essere vicina al popolo giapponese data la situazione? La Chiesa sta facendo quello che le è possibile. Sono in contatto con i vescovi locali e il presidente della Conferenza episcopale. So quanto è stata pronta la partecipazione al dramma, alle raccolte e ai soccorsi. Ora è stato attivato un centro di coordinamento della Chiesa giapponese e della Caritas a Sendai. Il 24 ci sarà, a Tokyo un incontro dei vescovi per stabilire in concreto le linee d’intervento. Anche spiritualmente occorre far sentire la forza della solidarietà e lo sguardo verso l’altro in maniera più profonda. Non insegnare ma essere vicini, dato che l’insegnamento del cuore è fondamentale nel contesto giapponese. Ci si domanda tante volte che cosa possa convincere alle conversioni che vediamo. Ebbene, molti sono stati convertiti da un gesto di carità e di amore. Stefano Vecchia
2011-03-19 19 marzo 2011 GIAPPONE Fukushima, sarà ripristinata l'energia elettrica Il gestore della centrale nucleare di Fukushima, la Tokyo Electric Power, ha annunciato che a breve sarà ripristinata l'elettricità all'interno del sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. L'energia elettrica dovrebbero essere ripristinata oggi per i reattori 1, 2, 5 e 6 e domani per i reattori 3 e 4. Lo ha annunciato l'Agenzia per la sicurezza nucleare. Incidente di raggio maggiore. Con ricadute, cioè, all’esterno della struttura causate dal rilascio di materiale radioattivo. Anche le autorità giapponesi sono arrese. E, ieri, dopo una settimana di tentennamenti – che hanno attirato su Tokyo gli strali della comunità internazionale – si sono decise ad innalzare il livello di allerta sulla centrale. Quest’ultimo – secondo quando stabilito dalla Nuclear and Insutrial Safety Agency (Nisa), l’agenzia nucleare nipponica – è passato da 4 a 5 sulla scala Ines (International nuclear scale event), che va da 1 a 7. A cambiare è, sostanzialmente, l’ampiezza degli effetti: quello che accade alla centrale di Fukushima non è più un problema locale. Le particelle di radioattività in fuga dai quattro reattori danneggiati rischiano di contaminare una vasta porzione di territorio. Come accadde 32 anni fa a Three Mile Island, in Pennsylvania, altro incidente di quinto livello. E, insieme a Fukushima, il più grave della storia nucleare dopo quello di Chernobyl, in Ucraina, la catastrofe per antonomasia, che raggiunse il livello 7, il massimo, di allerta. In realtà, nei giorni scorsi, l’agenzia nucleare francese aveva classificato l’incidente di Fukushima al livello 6. Non a caso, il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Yukiya Amano, arrivato ieri in Giappone per una valutazione della crisi, ha rinnovato al premier Naoto Kan l’invito "alla chiarezza". Invito rivoltogli già due giorni fa da più parti. L’innalzamento del livello di allerta è stata la risposta indiretta di Tokyo a questa richiesta. Una scelta che ha provocato le lacrime di Akio Komiri, il direttore di Tepco, la società responsabile della centrale. Di fronte alla crescente gravità dell’incidente. il manager è scoppiato a piangere nel mezzo di una conferenza stampa. Il governo giapponese ha comunque precisato che la quantità di radiazioni nell’area intorno alla centrale non è aumentata. Perciò non è stato ancora ordinato alla popolazione della zona – è stata evacuata quella residente in un raggio di 20 chilometri – di prendere le 250mila dosi di ionio distribuite nei giorni scorsi. Anche l’Aiea ha voluto rassicurare l’opinione pubblica internazionale. Il consigliere tecnico Graham Andrew ha sottolineato che la situazione dell’impianto di Fukushima è "stabile". Ovvero non è peggiorata. Lo scenario, in ogni caso, – come ha sottolineato il premier – non "autorizza all’ottimismo". Eppure Tokyo non è disposta ad arrendersi alla tragedia. Nella centrale in panne si lavora con ostinata determinazione per fermare l’incubo radioattivo. In quella Amano ha definito una "corsa contro il tempo". Che procede in due direzioni: da una parte, abbassare la temperatura nei reattori con potenti iniezioni di acqua per arginare la fusione dei nuclei – già scoperti e parzialmente fusi – e, dall’altra, ripristinare l’impianto elettrico e, di conseguenza, l’impianto di raffreddamento. Ieri, gli elicotteri hanno scaricato 50 tonnellate d’acqua sul sito, mentre i pompieri sono più volte intervenuti con gli idranti. Si ripone sempre maggiore speranza, intanto, nell’idea di coprire le quattro carcasse fumanti con mastodontici sarcofaghi di cemento, sul modello Chernobyl. Dei mega-coperchi per contenere la fuoriuscita di radiazioni. Un’impresa titanica, affermano, però, gli esperti: per completarla potrebbero volerci anni. Un tempo infinito per il Giappone e il resto del mondo, oppressi dall’incubo nucleare. Si confida di avere maggiori dettagli nella riunione straordinaria dell’Aiea in programma lunedì a Vienna. Nell’incontro, Amano riferirà i dettagli della missione.
19 marzo 2011 IL REPORTAGE Solo un minuto disilenzio Poi ricomincia la lotta Un minuto di silenzio, prima di ricominciare. Ieri il Giappone ha ricordato la settimana dal sisma e dallo tsunami. Alle 14.46, brevi ma commosse e partecipate cerimonie, scandite dal suono delle campane, si sono svolte in molte località delle aree colpite e nelle sedi ufficiali. Mai settimana è stata più lunga nella storia del dopoguerra in questa nazione che aspetta con tensione crescente lo svolgersi degli eventi. I prezzi continuano a salire ovunque. Al Nord sono alle stelle. Molti beni, poi, sono introvabili. Il costo del carburante sale procedendo da Sud verso settentrione e se a Osaka le code sono limitate, a Tokyo si allungano notevolmente. Nella capitale c’è in più il limite di 3.000 yen di benzina, cerca 20 litri per rifornimento, la metà in alcune zone. Una situazione difficile per tutti. A Osaka, a quasi 800 chilometri dai reattori di Fukushima, molti alberghi e locali pubblici hanno il riscaldamento spento, nonostante questa "quasi primavera" sia più rigida del solito. Qui, però, ci sono pochi altri disagi, se non quelli che gli abitanti della seconda città del Giappone, come molti altrove, decidono di sopportare per ridurre i consumi di generi di prima necessità, di energia e elettrica e di carburante. La capitale, invece è sottoposta a una serie di tagli, divieti, limiti che rende precaria la vita della popolazione. Questa vive con apprensione la "battaglia" in corso alla centrale di Fukushima, mentre la terra continua a tremare per le scosse d’assestamento. L’ambasciata italiana a Tokyo resta comunque aperta, per assistere i connazionali, a differenza delle sedi di molti Paesi che hanno scelto di trasferire tutto a Osaka. Mentre acqua, e da oggi forse anche cemento, continuano a piovere sulle fornaci radioattive di Fukushima 1, al limite dei trenta chilometri della zona di sicurezza dalla centrale sono stati rilevate elevate concentrazioni di radioattività.
I giapponesi si interrogano sulla sorte dei piloti di elicottero, dei pompieri e dei tecnici che combattono corpo a corpo contro un drago che non si arrende. Ci sono segnali di ripresa di vita civile, in contemporanea con l’avvio dei lavori di rimozione delle macerie dalle aree devastate. Un impegno che durerà mesi. La ricostruzione si profila come la più grande – e costosa – della storia delle catastrofi naturali. In vista di questo obiettivo, va concretizzandosi l’evacuazione degli ospiti di almeno una parte degli oltre 2.500 centri di raccolta in aree meno difficili da rifornire. Il Paese si prepara ad accoglierli, almeno per quanto riguarda bambini, le loro madri, gli ammalati. Gli altri, con ogni probabilità, resteranno sul territorio per propiziare con il loro lavoro la ricostruzione del Paese e delle loro stesse esistenze devastate.
Il timore è che il processo di pulitura dai detriti riporti alla luce un gran numero di vittime, togliendo anche l’ultima esile speranza alle famiglie, in molti casi decimate. Intanto l’ultimo bilancio diffuso dalle autorità indica 6.911 morti accertati e almeno 11mila dispersi, ma stime arrivano a 25mila complessivi. La tensione si trasforma in polemica e in sfiducia verso le autorità. Una situazione che emerge chiaramente ogni giorno di più parlando con la popolazione. La calma, la ponderazione prevalgono ma è chiaro che la gente non dà più pieno credito alle verità ufficiali. A controbattere questa tendenza che potrebbe portare a serie conseguenze politiche una volta stabilizzatasi la situazione, ieri ha pensato il premier Naoto Kan in un intervento televisivo. "Dobbiamo essere forti e convinti che ci riprenderemo, non ci possiamo permettere di essere pessimisti", ha detto Kan rivolgendosi idealmente agli almeno 600mila sfollati privi di cibo, riscaldamento e medicinali sufficienti. Il Paese "si riprenderà da questa tragedia e ricostruiremo il Paese ancora una volta", ha affermato. La sua carta per affrontare "la crisi più grave dalla Seconda Guerra Mondiale" per "superare questa tragedia e riprendersi" è chiara, ma non nuova: avere fiducia in chi guida il Paese e tornare alla determinazione che ha permesso alla nazione di ricominciare per migliorarsi dopo il conflitto del Pacifico. Non c’è "tempo per essere pessimisti" nonostante la situazione all’impianto nucleare di Fukushima 1 sia "molto grave", ha riconosciuto. Kan ha lodato quanti, polizia e vigili del fuoco, stanno rischiando la vita per risolvere la situazione. Nel corso della conferenza stampa il primo ministro ha anche accennato all’attendibilità del governo, messa in discussione. Il premier ha detto che "al pubblico è stato divulgato tutto. Abbiamo condiviso con la comunità internazionale – ha aggiunto – quello che sappiamo". Stefano Vecchia
19 marzo 2011 LA STORIA I 120 "samurai" in lotta contro il tempo Sono in nuovi eroi del Giappone: centoventi persone, tutte volontarie, che rischiano la vita per evitare il peggior disastro nucleare dopo quello di Chernobyl. Tecnici, impiegati, ingegneri e operai della Tepco, la società elettrica che gestisce la centrale di Fukushima, lavorano incessantemente al fine di permettere alle turbine di pompare acqua nei reattori contenenti le barre di combustibile. È solo grazie alla loro abnegazione, che si sta evitando il surriscaldamento del sistema e la fusione del nocciolo, con il conseguente rilascio del combustibile nucleare nell’ambiente. Per permettere a queste persone di entrare all’interno dell’area considerata off-limits per l’elevata concentrazione di radionuclidi, il ministero della Salute giapponese ha innalzato il limite legale di esposizione radioattiva a 250 milliSievert annui, cinque volte il livello standard. Pompando acqua marina attraverso le tubazioni antincendio, si spera che la fusione dell’uranio 235, già parzialmente avvenuta, possa essere interrotta. Secondo il fisico della salute Peter Caracappa, del Rensselaer Radiation Measurement & Dosimetry Group, ci sono sole tre modi per ridurre i rischi connessi alle radiazioni: "diminuire il tempo di esposizione, aumentare la distanza dalla sorgente di emissione e la protezione. Per i lavoratori di Fukushima, è solo il tempo che può essere controllato". I 120 lavoratori si alternano, quindi, in turni relativamente brevi. "Per evitare di respirare direttamente il cesio 137 e lo iodio 131, sono dotati di autorespiratori che isolano l’apparato respiratore dall’ambiente esterno", ha confermato il portavoce della Tepco. Il rischio per questi lavoratori di contrarre malattie cancerogene, ha indotto la compagnia elettrica giapponese a preferire dipendenti prossimi alla pensione, visto che la gestazione delle cellule cancerogene – prima che queste inizino eventualmente a propagarsi – può durare anche diversi anni. "Ogni sievert assorbito può aumentare la probabilità del cancro del 4 per cento", afferma Caracappa. La radioattività attorno ai reattori è talmente elevata che dei 40-50 lanci di acqua previsti con l’uso di elicotteri ne sono stati effettuati solo quattro. Il forte vento ha però deviato il getto, facendo cadere la maggior parte dell’acqua di raffreddamento fuori bersaglio. L’utilizzo dell’acqua marina è l’ultima risorsa che la Tepco ha per impedire la fusione, ma porterà anche alla definitiva fermata dell’impianto di Fukushima, visto che l’alta quantità di impurità e di minerali contenuti nel liquido incrosterebbe le barre di combustibile, rendendo il loro utilizzo antieconomico. La missione degli "eroi di Fukushima", già definita da molti suicida, ricorda le gesta dei samurai giapponesi, che non esitavano a togliersi la vita pur di difendere l’onore del proprio daimyo. Lo spirito di appartenenza alla nazione giapponese, che nei decenni passati aveva condotto il Paese a colonizzare gran parte dell’Asia Orientale, oggi si traduce in un sacrificio collettivo dove non è più l’onore l’aspetto da salvare, ma la vita stessa di migliaia di connazionali. Piergiorgio Pescali
11 marzo 2011 ROMA Anche la Caritas si attiva per emergenza terremoto Il Presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l'impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre Daisuke Narui si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti in seguito al violentissimo terremoto e lo tsunami che hanno colpito il nord del Giappone. Onde alte dieci metri hanno devastato la costa di Sendai, nel nordest del Giappone e il Paese è sconvolto da questa emergenza. La Caritas in Giappone è un piccolo organismo che ogni anno riesce a sostenere un centinaio di progetti nel Paese e all'estero per circa 3 milioni di dollari. Si è attivata in passato per grandi emergenze in Asia, come lo tsunami del 2004, il terremoto in Pakistan del 2005 e quello a Yogyakarta nel 2006. In tutto il territorio nazionale con 127 milioni di giapponesi i cattolici sono circa 450 mila, pari allo 0,35%, sparsi in 16 diocesi. Caritas Italiana esprime "solidarietà e vicinanza nella preghiera a Caritas Giappone e alla popolazione colpita ed è pronta, in collegamento con la rete internazionale, a sostenerne gli sforzi una volta messo a punto un piano di primo intervento. Resta anche in contatto con le altre Caritas del Pacifico per monitorare l'evolversi dell'allerta tsunami". In particolare gli operatori di Caritas Italiana in Indonesia riferiscono al momento, dopo l'allarme lanciato, di "una vigile situazione di attesa". Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: maremoto Pacifico 2011. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384 Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio).
2011-03-18 18 marzo 2011 CENTRALE Fukushima, il Giappone alza livello allerta nucleare Il Giappone ha alzato il livello della gravità dell'incidente alla centrale nucleare di Fukushima Daiichi, riferisce oggi il sito web dell'agenzia Onu per il nucleare. Il livello dell'incidente è stato stimato a livello 5 - dal precedente livello 4 - sulla scala 1-7 Ines dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). Anche l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese oggi ha alzato a livello 5 - da livello 4 - l'incidente per quanto riguarda i reattori 1, 2 e 3. Questo suggerisce che l'incidente nucleare in Giappone sia grave quanto quello di Three Mile Island verificatosi nel 1979 negli Stati Uniti. L'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese dice che l'incidente al reattore 4 è invece a livello 3. Gli ingegneri giapponesi oggi ammettono che seppellire la centrale nucleare danneggiata di Fukushima Daiichi sotto il cemento potrebbe essere il solo modo per prevenire una catastrofica fuoriuscita di radiazioni. I responsabili sperano ancora di riuscire a ripristinare l'elettricità in almeno due dei reattori per riavviare il sistema di raffreddamento delle barre. Intanto si continua a versare acqua sul reattore numero 3, uno di quelli in condizioni più critiche tra i sei dell'impianto. È la prima volta che il gestore della centrale ammette che la creazione di un sarcofago di cemento - come a Chernobyl nel 1986 - sia un'opzione. Segno che i tentativi di raffreddare i reattori non stanno avendo successo. "Non è impossibile chiudere i reattori nel cemento. Ma la nostra priorità ora è cercare di raffreddarli prima", ha detto in conferenza stampa un funzionario della società che gestisce la centrale, Tokyo Electric Power.
A una settimana dal sisma di magnitudo 9 e dal successivo tsunami di 10 metri che hanno causato migliaia di morti, la crisi nucleare in Giappone sembra dunque ancora lontana da una conclusione. Milioni di persone a Tokyo restano in casa, per il timore di una fuoriuscita di materiale radioattivo dalla centrale, 240 chilometri a nord della capitale, anche se i venti sembrano portare la radioattività verso il Pacifico. Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, le radiazioni non rappresentano un rischio immediato per la salute. Il disastro nucleare in Giappone ha innescato un allarme globale e la revisione delle misure di sicurezza nelle centrali sparse nel mondo. Il G7, per tranquillizzare i mercati finanziari dopo una tumultuosa settimana, ha concordato un intervento per contenere lo yen. Yukiya Amano, numero uno dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), oggi è arrivato in Giappone con una squadra di esperti dopo aver lamentato la scarsità di informazioni dal Paese. Graham Andrew, il suo principale assistente, ha definito la situazione nella centrale "ragionevolmente stabile", anche se il governo dice che fumo bianco o vapore si leva da tre reattori e che gli elicotteri impiegati per versare acqua sull'impianto sono stati esposti a ridotti quantitativi di radiazioni. "La situazione resta molto seria, ma non ci sono stati significativi peggioramenti da ieri", ha spiegato Andrew. L'agenzia nucleare dice che il livello di radiazioni nell'impianto è di 20 millisievert per ora. Il limite per i lavoratori è di 100 per ora. Nel caso venisse ripristinata l'energia elettrica nella centrale, non si sa comunque se le pompe di raffreddamento sarebbero in grado di funzionare. Un funzionario della Tepco ha detto che l'elettricità dovrebbe tornare entro domenica nei reattori 3 e 4, quelli con la situazione più critica. I soccorritori impegnati negli aiuti hanno osservato oggi alle 14.46 locali (le 06.46 in Italia) un minuto di silenzio in memoria della vittime del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il nordest del Giappone esattamente una settimana fa. La televisione di Stato Nhk ha mostrato le immagini dei sopravvissuti, in piedi con la testa abbassata nei centri di evacuazione. Il bilancio ufficiale è di oltre 6.000 morti e di oltre 10.000 dispersi. L'ambasciata d'Italia in Giappone "rimane esattamente dove è". Lo ha detto da Tokyo l'ambasciatore Vincenzo Petrone, mentre alcune sedi diplomatiche vengono spostate a Osaka. "Stiamo rafforzando la nostra cellula operativa a Osaka perchè tutti i voli Alitalia partiranno da Osaka, ma la cellula operativa dell'ambasciata qui Tokyo, incluso me stesso, rimane qui". L'ambasciatore ha quindi riferito che stanotte rientreranno in Italia 140 connazionali che usufruiranno di biglietti aerei gratuiti.
18 marzo 2011 IL PAESE E L'INCUBO Tokyo ora ha paura. "Meglio andarsene" Lo Shinkansen corre veloce con la crisi più grave del Giappone in poppa. Benché il Paese sia per metà in ginocchio e per metà impaurito, il 'treno proiettile' brucia in 2 ore e 34 minuti i 515 chilometri che in direzione Sud separano Tokyo da Osaka. Al completo di compagni di viaggio che sono per un terzo l’abituale truppa aziendale che si sposta per motivi aziendali e il resto uomini, donne e bambini, molti nuclei familiari. Dire che sia fuori dalla norma è difficile, come pure la ressa alla Stazione di Tokyo. La coincidenza con la Festa della Primavera che cade lunedì avrebbe comunque incentivato una breve vacanza. Non si parla di evacuazione, né di esodo, ancora. Tuttavia, la paura crescente fa almeno ponderare una partenza. Osaka, storicamente e bonariamente rivale di Tokyo, segnata dai commerci più che dalla politica, rischia di diventare una retrovia della devastazione. In un colpo, la trincea della paura si è abbassata di centinaia di chilometri a ridosso del secondo aeroporto internazionale del Paese, quello del Kansai, progettato da Renzo Piano. Qui le compagnie europee stanno dirottando i propri voli e presto altre seguiranno. Qui, a diluirsi tra 3 milioni di abitanti, vanno ripiegando le truppe dell’informazione mondiale, allontanate dalla difficoltà di operare verso Nord, dal timore della radioattività, dalle pressioni dei Paesi d’origine. Ultimo dal rischio di restare bloccati in quarantena nel Paese del Sol Levante. Il treno che a un certo punto corre ai piedi del Fuji, innevato e incorniciato dal cemento, sembra passare longitudini diverse, dai sub-tropici all’Artico, ma soprattutto sembra attraversare un altro paese: sereno, moderno ma con ampie enclave di una rusticità ordinata, quasi museale. Un Paese a cui lo Shinkansen, esempio di tecnologia 'buona' e di precisione fuori dall’ordinario mondiale appartiene e rende servigio tenendolo unito nella quotidianità. Uno ogni dieci minuti tra Tokyo e Osaka, incidenti così rari da mettere a prova la memoria. Una via di fuga ideale, finché resterà aperta. Si parte nell’incertezza Una cantante d’opera che vive a Tokyo sarebbe dovuta partire il 28 per l’Italia. Non potrà farlo, con ogni probabilità. Il marito che l’aveva preceduta ieri l’altro, con una sosta a metà pista di rullaggio per un improvviso terremoto e conseguente rinvio di ore della partenza, chissà invece quando potrà rientrare. Un’altra, pittrice, ha con sé ora la madre che dal terremoto dell’11 marzo non ne vuole sapere più di vivere da sola nel paesino degli avi sulle montagne. Il dilemma è se restare entrambe in una Tokyo sentita ora come insicura oppure spostarsi a Sud prima che l’imponderabile le raggiunga. Storie mi- nime, pescate a caso... Ci sono poi i dubbi: che cosa realmente sta succedendo, qual è il vero livello i pericolo, eccedono in prudenza i gestori della crisi oppure di scandalismo i mass media stranieri e i diplomatici accreditati? Niente si sa di 'valorosi 50', i tecnici ritornati nella centrale mercoledì sera dopo esserne usciti con altri 700 al mattino. Incertezze... Troppi buchi nell’informzione Chi parte lascia una Tokyo che comincia a dimostrare qualche dubbio, qualche tensione. Qualche paradosso, anche. In aree della metropoli i negozi vanno svuotandosi, le code si allungano, le luci si spengono e la dedizione al sistema comincia a mostrare la corda. In altre, quelle meno popolate di gente comune e più di manager, funzionari e travet – insomma da chi la famiglia ce l’ha altrove –, mini-market e grandi magazzini restano ben forniti di merci ma con un pubblico che va riducendosi a soli passanti... In genere, la coda – dove prima era alle biglietterie dei teatri e alle casse delle librerie – è di norma ormai nei distributori di carburante, nonostante il razionamento che riduce a soli dieci litri il rifornimento. Tutti in metrò, in treno o in autobus, allora? No, perché le linee hanno ridotto tratte e orari e perché la corrente elettrica, che da un paio di giorni va disperdendosi in milioni di stufe accese per l’ondata di gelo, non basta. Ieri si è sfiorato il blackout della capitale, almeno parziale, ma oggi potrebbe essere un fatto compiuto. Come la fame che incombe sui 400mila sfollati, ospitati dignitosamente sotto un tetto, ma privati del cibo che non possono cuocere perché manca il gas per cucinarlo, con riscaldamento di fortuna a confrontarsi con la temperatura in picchiata e la neve che tutto copre e tutti uguaglia. Povera gente, prima orgogliosa di essere, come il 90 per cento dei connazionali, 'classe media', ora ridotta a sopravvivere ai margini di una devastazione che da ieri ha iniziato a vedere le prime rimozioni. In compagnia sempre crescente dato che ieri la prefettura di Fukushima ha ordinato l’evacuazione di altri 30mila residenti. Intanto, dai campi, da una vita di stenti che accomuna sopravvissuti e soccorritori, molti cominciano ad andarsene. Per chi resta negli alloggi di fortuna e per chi è sopravvissuto, si sta muovendo la solidarietà nazionale, tra molte incertezze e parecchi limiti. Milioni di litri di carburante, è stato deciso, saranno dirottati da oggi dal Sud del Paese verso Tokyo e il Nord. Come vi arriveranno, non è stato specificato, visto che è impossibile recapitare anche la biancheria che manca agli sfollati, raccolta dalla solidarietà pubblica. Crescono i prezzi Cresce anche il costo della vita, non apparentemente connesso, in senso inversamente proporzionale, al 'caro Yen', terrore dell’economia giapponese. Ieri la valuta giapponese veniva data a quota 79 contro il dollaro, però il prezzo dei carburanti e dei generi alimentari non si è arrestato nella sua corsa. Sconcerto comune a Tokyo e Osaka davanti agli slanci e alle marce indietro degli specialisti e dei tecnici sulla vicenda dei reattori, ma anche, più prosaicamente sui 500 Yen cadauno dei cavoli venduti all’esterno degli acquartieramenti degli sfollati, sui banconi sotto la neve, a una fila muta, infreddolita, ma nipponicamente ordinata. I commenti raccolti dalle tv suonano come "Mi considero fortunato", ma "Che cosa sta succedendo al nostro Paese?" è la domanda più incalzante. La coincidenza più drammatica della storia fra avversità naturali, rischio nucleare, imprevidenza umana e – forse – rapacità di qualcuno non piega i giapponesi alla regola della giungla. Increduli nel presente, hanno smarrito il futuro e temono il medioevo nucleare, ma sanno ancora essere d’esempio al mondo e, in fondo, grati a chi resta. Stefano Vecchia
2011-03-17 17 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Fukushima, un cannone per fermare la "bomba" Il morso del terrore non abbandona il Giappone prostrato da un’emergenza che sembra non conoscere fine. La "guerra" continua a combattersi attorno all’impianto di Fukushima, mentre il numero dei dispersi schizza a quota 20mila, con 5.321 morti accertati, e le condizioni climatiche diventano sempre più proibitive. Anche ieri il "bollettino" sembrava registrare una sconfitta. Ancora incendi, ai reattore 3 e 4. E ancora scosse violente. È soprattutto il reattore 4 a preoccupare. Per il responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko le radiazioni intorno alla centrale sono "letali". Fallito il tentativo di raffreddare il reattore lanciando acqua dal cielo con gli elicotteri. Ora la speranza è tutta riposta in un "cannone" che irrori con un getto potentissimo di acqua l’impianto. E che la situazione sia sempre più tesa, si intuisce dallo sfogo del premier Naoto Kan che ha interrotto una riunione dei dirigenti della Tokyo Power Company – Tepco, che gestisce la centrale nucleare – e, infuriato per la mancanza di informazioni, ha chiesto ai dirigenti della società "cosa diavolo sta succedendo?". Allarme blackout: il Paese rischia di subire interruzioni generalizzate della somministrazione di ci corrente elettrica se non saranno ridotti i consumi. Il monito è stato lanciato lanciato da Banri Kaieda, ministro nipponico per l'Economia, il Commercio e l'Industria. "L'equilibrio tra domanda e offerta di elettricità è già molto difficile", ha avvertito Kaieda facendo riferimento ai problemi legati alla centrale nucleare di Fukushima e ai danneggiamenti alla rete provocati dal terremoto di venerdì scorso e dal conseguente tsunami. L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". Per quanto riguarda i dati delle misure di radioattività ambientale riportate dal governo metropolitano di Tokyo - informa il sito dell'ambasciata - vengono confermati "valori compatibili con quelli normalmente registrati in città. Ieri i giapponesi hanno potuto seguire in tv le immagine dell’elicottero bimotore che volava sulla centrale. L’obiettivo era sganciare acqua. Fallito. Troppo alto il livello delle radiazioni attorno alla centrale. Due gli incendi registrati. A lungo una fitta nube di vapore è fuoriuscita dalla centrale. I tecnici hanno così deciso di ricorrere a una nuova "strategia": irrorare il reattore con un potente getto d’acqua, ricorrendo a un mega-idrante montato su un camion. Il personale della centrale, compresi i 50 "eroi" che da giorni stanno combattendo per evitare la tragedia nella tragedia, hanno dovuto lasciare l’impianto per un’impennata nei livelli della radiazione. Solo in un secondo momento sono potuti rientrare. La Francia ha fatto sapere di considerare "cruciali" le prossime 48 ore nella centrale, non escludendo che nel peggiore scenario si tratti di un disastro più grave di Chernobyl. Gli Usa hanno annunciato che un drone, un aereo senza pilota, ispezionerà la centrale. A quasi una settimana dal terremoto la situazione nelle centrale appare drammaticamente incerta. Nel reattore 1 sono riprese le operazioni volte al raffreddamento con acqua marina e boro (un "assorbitore" di neutroni e utilizzato per fermare gradualmente la reazione), iniettati nel contenitore primario attraverso le condotte del sistema antincendio. Nel reattore 2 il sistema di raffreddamento è interrotto e il nocciolo ha rischiato di surriscaldarsi e di fondere. Di conseguenza sono state messe a punto le operazioni per iniettare acqua marina e boro per raffreddare il combustibile. Nel reattore 3 sono riprese le operazioni volte a raffreddare il nocciolo. Infine la reattore 4 dopo il nuovo incendio, con rilascio di radioattività pari a 400 microsievert/ora, nella piscina di soppressione, ossia nella struttura a forma di ciambella che si trova alla base del contenitore secondario del reattore. Si è anche scatenata una "guerra" di dichiarazioni. Per il commissario europeo per l’Energia, Guenther Oettinger "nelle prossime ore corriamo il rischio di assistere a una nuova catastrofe" alla centrale di Fukushima dove la situazione "è fuori controllo". Oettinger si è detto convinto che "il nuovo incidente potrebbe coinvolgere la città di Tokyo con i suoi 35 milioni di abitanti". Per il capo dell’Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, "la crisi nucleare si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore". Frena invece l’Aiea: per il capo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Yukiya Amano "non è il momento di dire che le cose siano fuori controllo". Di tutt’altro tenore le affermazioni ufficiali che provengono da Tokyo. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha detto di ritenere "improbabile che si siano verificati gravi danni alla gabbia di contenimento" dei reattori. Luca Miele
17 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Il Giappone davanti alla tv circa briciole di normalità Incollati davanti agli schermi televisivi, gli abitanti di Tokyo guardano con stupore quanto succede a 250 chilometri più a Nord. Non solo perché lì ci sono pezzi martoriati del loro Paese, punti in uno sterminato campo di rovine che copre forse 10mila chilometri quadrati, ma perché qui si gioca anche il loro destino. Nelle fornaci nucleari di Fukushima 1 e 2 che tutto il mondo ormai conosce, si consuma il futuro il questo Paese. Un domani da dimenticare, ma che resta invece da esorcizzare con la quotidianità sempre meno convinta e da affrontare con le armi della tecnica e del cuore. Dove non basta, con il sacrificio. I 50 tecnici che prima sono rimasti ad fronteggiare il rischio di nuove esplosioni e radiazioni dopo che i 700 compagni erano stati allontanati dagli impianti impazziti e ieri sera sono tornati per tentare l’impossibile, sono la versione attuale di una tradizione antica. Mentre gli elicotteri che ieri dovevano scaricare tonnellate d’acqua sulle vasche di raffreddamento del combustibile atomico sono stati fermati già in volo, tenuti a bada dall’entità delle radiazioni, gli uomini, "i 50", sono tornati protagonisti e, forse, eroi. Questo guardano i passanti di Tokyo, chi si ferma in un locale il tempo di un caffè, di uno spuntino, di un poco di calore in una metropoli resa gelida da un vento siberiano che altrove, su mezzo Giappone scarica neve e nuova miseria. Forse si fermano solo per un poco di calore umano, per condividere la propria solitudine e la propria paura silenziosa con la solitudine e la paura degli altri. Perché la lotta fallita della tecnica e delle macchine contro i reattori imbizzarriti e quella dei 50 cuori sincronizzati contro l’impensabile non sono argomento da salotto, reale o virtuale. Vero è che per una volta, da italiano, non si viene assalito dall’elenco dei calciatori del momento o dalle classifiche del campionato, ma nel silenzio clamoroso forse sarebbe stato meglio. Yukio Edano, il portavoce governativo rassicurante già nell’aspetto, è ormai diventato talmente popolare da essere quasi ignorato. Soprattutto da quando ha iniziato a portare in video le contraddizioni e le verità parziali di questa vicenda, sostenute da dibattiti ricchi di plastici tridimensionali, piantine diagrammi, grafici e rassicurazioni sempre più flebili. Un po’ come la ricaduta casuale delle radiazioni tra Fukushima e Tokyo: troppo qui, poco là, senza una ragione apparente, mischiando caso, scienza e interpretazioni esperte. Come i terremoti di magnitudine sei e rotti che da noi spianerebbero le città e qui lasciano i portalampade a pendere dai soffitti, qualche tegola spezzata al suolo, al massimo una strage di bottiglie nei supermercati. I giapponesi, guardano e non commentano e non si capisce se perché siano tutti d’accordo nell’accettare la verità ufficiale, nel digerire il destino avverso o nel disconoscere la dura realtà. L’apparizione dell’Imperatore Akihito – evento raro fuori da poche ricorrenze ufficiali – è stata importante, in qualche modo ugualmente dovuta e accettata, ma difficilmente ha cambiato l’atteggiamento dei giapponesi verso una catena di eventi che singolarmente avrebbero messo in ginocchio un continente, ma allineati qui, sulle strade della megalopoli, sembrano solo rafforzare la determinazione del Paese. Il Giappone non prova ancora a reagire, ma guarda con ammirazione ai suoi soldati che prima nel fango e ora nella neve portano in spalla anziani e ammalati; agli uomini della protezione civile che scavano e scavano, segnando poi con una X rossa le case sventrate visitate una per una. All’appello mancano ancora 20mila nomi che nessuno vuole semplicemente ricordare, ma chiede invece di associare a un volto, a una storia. La tv del "dopo-tutto", in attesa di "qualcos’altro" è fatta così: spot sulle autorità e storie uniche di un dramma comune. Da ieri si sono riaffacciati programmi più leggeri: segnale della situazione in miglioramento mentre "i 50" marciano sul reattore armati di idranti oppure indicazione che la dura realtà ha bisogno di un digestivo? Tutti lavorano, mangiano, discutono, leggono davanti a uno schermo e a volte fatichi a capire se la realtà sia "al di qua"o "al di là". Una che va cambiando per prepararsi al peggio, l’altra che cerca di risollevarsi dal dolore e dalla disperazione. Il Giappone è, come ha detto Roland Barthes, "civiltà dell’immagine", "impero dei segni". Insomma, bisogna vedere per credere prima ancora che per capire. E se tutti vedono e fingono di credere a quello che passa sugli schermi accesi, molti probabilmente credono a quelli spenti. Alle centinaia di televisori di dimensioni, spessore, tecnologie diverse ma tutti immancabilmente bui allineati nei templi della tecnologia, prima una psichedelia di suoni e di colori. Spenti dall’austerità energetica, inquietano più degli scaffali sempre meno forniti dei supermercati o delle code sempre più lunghe ai distributori di carburante. Stefano Vecchia
17 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Conto da 200 miliardi Ma le aziende sono in piedi È la tempesta perfetta: terremoto, tsunami e crisi nucleare potrebbero infliggere al Giappone danni fino a 200 miliardi di dollari, pari a oltre 143 miliardi di euro. A meno di una settimana dall’inizio dell’emergenza inizia a prendere forma il consenso degli analisti, che tuttavia avvertono: le stime sono ancora provvisorie, poiché gli esiti dell’incidente alla centrale di Fukushima restano imprevedibili. L’impatto della tripla catastrofe sull’economia giapponese potrebbe essere però limitato, se paragonato alla distruzione: un taglio di circa mezzo punto di Pil nel 2011, con previsioni che vanno dallo zero pronosticato da Citigroup (stima inalterata a +1,7% quest’anno) all’1% del "worst case scenario" prefigurato da Credit Suisse. Una ulteriore ventata di ottimismo è arrivata ieri dalla Borsa. L’indice Nikkei è rimbalzato del 5,7%, anche se resta sotto dell’11% da inizio settimana, mentre l’attenzione degli operatori resta puntata su Fukushima. Le Borse europee hanno fallito invece il rimbalzo, condizionate dai pessimi dati sul mercato immobiliare americano. La ricostruzione, come avviene di solito in questi casi, rappresenta un’occasione di crescita. Ma non ci sarà un’immediata ripartenza "a V", come accadde dopo il sisma di Kobe nel 1995. Si prevede una frenata che potrebbe protrarsi almeno fino a giugno e quindi uno scatto deciso solo a partire dal secondo semestre dell’anno. L’analisi poggia sulle differenze tra i due eventi che hanno funestato la storia recente del Sol Levante. La regione colpita venerdì scorso, quella di Sendai, è considerata relativamente marginale rispetto all’economia nipponica, di cui rappresenta al massimo il 5-7% del Pil e il 7% dell’industria. Paragonata all’Italia, non è la Lombardia ma nemmeno la Basilicata in termini di incidenza sulla generazione complessiva di ricchezza. Allo stesso tempo però le scosse di terremoto, cui si somma l’onda d’urto dello tsunami, hanno devastato centri nevralgici per l’economia del Paese. Gli stabilimenti automobilistici e di elettronica della regione producono pezzi insostituibili per le rispettive filiere e le ripercussioni si sono già avvertite anche all’estero. Ancora più pesanti le conseguenze dei guasti alla centrale atomica di Fukushima: il razionamento dell’energia elettrica, secondo un report di Nomura, dovrebbe cancellare lo 0,29% del Pil. Le grandi aziende come Toyota, Sony, Mitsubishi e Bridgestone hanno comunque iniziato a riaprire gli impianti. Le imprese straniere presenti in Giappone, nel timore di una contaminazione radioattiva, hanno invece invitato il proprio personale a rimpatriare. Le immediate sorti della terza economia mondiale dipendono anche dalla capacità di rifinanziamento del governo e dall’andamento dello yen. Il Giappone ha chiuso il 2010 con un debito pubblico esorbitante, pari al 224% del Pil, e un deficit appena sotto il 10%. Le spese da affrontare per la ricostruzione costringeranno Tokyo ad emettere altro debito. Le iniezioni di liquidità da parte della Bank of Japan hanno finora contribuito a mantenere bassi i rendimenti. La banca centrale si appresterebbe a intervenire anche per frenare la corsa dello yen. La valuta si è rafforzata sulle attese di grandi rimpatri di capitali per la ricostruzione, ma rischia di colpire le esportazioni aggravando l’emergenza. Alessandro Bonini
17 marzo 2011 SCENARI Referendum nucleare, l’incubo del premier Berlusconi ha annusato un pericolo: sull’onda emotiva della crisi giapponese, il referendum sul nucleare può essere un’insidia. Perché farebbe crescere il quorum su un altro quesito ben più 'sensibile', quello in cui si chiede l’abrogazione del legittimo impedimento. Il ragionamento fila, i fedelissimi sono d’accordo, e il premier decide di mandare in avanscoperta il ministro Romani. "Le scelte non devono essere di pancia", dice il titolare dello Sviluppo economico. Dello stesso parere è anche la collega all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che in un duro questiontime alla Camera ribadisce come il tema della sicurezza vada affrontato "in sede comunitaria" e non nazionale. Ma Romani va anche oltre, e sembra quasi lanciare la campagna referendaria: "Noi daremo informazioni precise e rigorose all’opinione pubblica". E meno male, si sussurra in serata durante l’ufficio di presidenza del Pdl, che il pericolo election- day è scampato: se - dicono i presenti - la data del referendum fosse stata accorpata con quella delle amministrative, si sarebbe potuto produrre un "dannoso" effetto-trai- no tra i due voti. È invece vivo e vegeto l’altro ostacolo sulla strada del referendum: il 'no' dei governatori (anche di centrodestra) all’installazione di siti sul loro territorio. Le parole di Vendola danno l’idea del clima: "In Puglia le centrali le potranno fare solo con i carrarmati... ". Ma in realtà è un coro senza eccezioni: solo ieri si sono pronunciati contro i siti Cappellacci (Sardegna), Errani (Emilia-Romagna), Polverini (Lazio), Rossi ( Toscana) le giunte di Calabria e Sicilia. Una posizione che pesa, alla quale l’esecutivo ha involontariamente dato corda: il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, intervenendo nelle commissioni unificate Ambiente e Attività produttive, si è lasciato scappare che "non si fa un impianto contro le autorità regionali...", e che prima di individuare i terreni si arriverà al 2012. Un mezzo scivolone che ha dato vigore al forcing delle opposizioni, con Bersani che prova ad infilarsi nelle incertezze di esecutivo e maggioranza ("è un piano irrealistico e sbagliato") e pensa ad una più decisa mobilitazione del Pd sul referendum (l’Idv ci è già dentro fino al collo). Per il premier è una tegola nuova. Con un bersaglio - il legittimo impedi- mento - troppo significativo. Che si aggiunge ai tanti nodi cui deve venire a capo. Ieri notte li ha snocciolati in un ufficio di presidenza del partito cui hanno partecipato, in vista delle amministrative, anche i coordinatori regionali. A loro ha ribadito di essere "perseguitato per delle cene", che occorre "andare in tv" a spiegare una riforma della giustizia "chiesta dai cittadini " e apprezzata dal "77 per cento dei nostri elettori". E restando ai sondaggi, informa che Fli è al 2,6. Ha poi confermato che a Napoli il candidato del centrodestra sarà l’imprenditore Gianni Lettieri, contro il quale si sono sollevati pezzi del partito e del mondo produttivo locale. Infine scherza ma non troppo sull’allargamento della maggioranza: "Arriviamo a 330, anzi... 336, l’anno della mia nascita". Marco Iasevoli
2011-03-16 16 marzo 2011 TERRORE NUCLEARE Giappone, si temono 20 mila dispersi Gli elicotteri delle Forze di autodifesa, l'esercito giapponese, si sono oggi levati in volo per versare dall'alto acqua sui reattori della centrale nucleare di Fukushima, che rischiano la fusione del nocciolo. Ma dopo qualche ora hanno sospeso le operazioni a causa delle forti radiazioni, senza essere riusciti a riversare sulla centrale il carico. In precedenza, un ennesimo incendio aveva provocato l'innalzamento del livello di radioattività nella centrale costringendo all' evacuazione anche i 50 tecnici rimasti a cercare di riprendere il controllo della situazione a rischio delle loro vite. I tecnici, ha affermato l'agenzia Kyodo, sono in seguito rientrati nella centrale. Il portavoce governativo Yukio Edano ha affermato che le radiazioni nella zona di pericolo di 30 chilometri dalla centrale si sono fortemente abbassate. A Tokyo, minacciata dalla nube nucleare che potrebbe levarsi dalla centrale, a 240 chilometri di distanza, le strade sono vuote come in una giornata di festa, e molti negozi chiusi. Un brivido è stato vissuto per una nuova scossa di terremoto del grado 6.0 della scala Richter, che ha avuto il suo epicentro alla periferia est della megalopoli. L'ambasciata francese ha annunciato l' inizio dell'evacuazioni dei connazionali dalla capitale, mentre molte multinazionali hanno spostato i loro uffici a sud. In una rarissima apparizione in diretta televisiva l'imperatore del Giappone, Akihito, si è rivolto attraverso gli schermi ai sudditi, affermando di pregare per la Nazione e per il bene di coloro che sono stati colpiti dal terremoto e dal conseguente 'tsunamì di una settimana fa. Il monarca nipponico ha quindi aggiunto di essere "profondamente preoccupato" per la crisi in corso nella centrale nucleare di Fukushima 1, e ancor più per la "natura imprevedibile" di quanto vi sta accadendo. "Auspico sinceramente che si riesca a evitare che la situazione peggiori ulteriormente", è stato il suo accorato commento. "Il numero delle persone uccise sta crescendo di giorno in giorno", ha quindi osservato Akihito, "e nemmeno sappiamo quante siano state le vittime. Io", ha sottolineato, "prego per la salvezza di quante più persone possibile". Il bilancio provvisorio dei morti e dei dispersi del disastro giapponese ha raggiunto la cifra di 12.471 individui. Le morti registrate, secondo quanto riferiscono i dati della polizia, sono 4.277, mentre i dispersi sono 8.194. I feriti sono 2.282, una cifra, quest'ultima, che appare decisamente sottovalutata. Le cifre ufficiali, pur se ancora provvisorie, del cataclisma che ha devastato il Paese venerdì scorso, appaiono, inoltre sottodimensionati se si considera che, nella sola prefettura di Miyagi, i dispersi, a detta del sindaco, sono almeno 20.000.
16 marzo 2011 Giappone, la ricerca di un senso nella tragedia La speranza di vincere il male nell’eterna lotta per il bene
La melma nera è uguale. E anche lo sfacelo lasciato dall’acqua che si ritira: binari divelti, case sventrate, Tir come accartocciati dalla mano di un gigante stizzito. Per chi è stato in Indonesia e in Thailandia dopo lo tsunami del dicembre del 2004 le immagini dal Giappone acquistano come una più concreta dimensione: di quel fango colloso ancora senti l’odore molle, dolciastro di putredine. E le domande dei figli, dei colleghi, e sui giornali, sono le stesse: dov’era Dio, e perché ha permesso tanta morte? Che Dio è un Dio distratto o indifferente, che lascia annegare i malati immobili nei letti, e i vecchi troppo lenti per scappare? Sei anni fa, arrivando a Banda Aceh, la prua dell’isola di Sumatra colpita in pieno dall’onda, avevo queste domande addosso. Dall’aereo quella terra era rigogliosa come un paradiso terrestre, e così azzurro e pacifico l’oceano. Ma poi d’improvviso vedevi la costa mangiata e sfregiata dall’onda, per chilometri; e solo melma nera, dove c’erano i villaggi degli uomini. In un povero mercato tra le macerie si vendeva pesce infangato che nessuno comprava; e da un registratore chissà come scampato usciva struggente la voce di Bob Dylan, knockin’ on Heaven’s door, "bussando alle porte del paradiso". Già, il paradiso, e il mio Dio buono, dov’erano? A Banda Aceh, regione islamica integralista, c’era un unico missionario cattolico, un prete italiano. Lo incontrai mentre guidava una jeep decrepita d’anni e di fango; era andato a benedire altri morti di quella strage infinita. Senza fiato per ciò che vedevo gli feci prima di tutto, con urgenza, quella domanda: dov’era Dio? Perché lo ha permesso? Il missionario, un romagnolo di settant’anni ancora dritto e vigoroso, mi guardò con durezza: "Queste sono le domande che vi fate voi oggi in Occidente", rispose secco. "Noi cristiani dovremmo sapere che dal giorno del peccato di Adamo il mondo è in equilibrio precario, come in bilico. Che è incrinato nella profondità: e qualche volta il male prevale e scoppia, in modo anche terribile. Ma non è colpa di Dio: è il male scelto da Adamo, è il nostro male. E però noi sappiamo anche che Cristo ha vinto la morte, e che quindi ogni volta dobbiamo ricominciare".
Mentre mi dava questa brusca lezione il prete non perdeva tempo: intanto caricava sulla sua jeep cibo e acqua da portare ai superstiti, chissà dove. Se ne andò con il rombo faticoso del motore vegliardo, e mi lasciò nella missione. Con una suora biellese e un giovane camilliano arrivato dagli Usa facemmo un giro: che sfacelo, e quanti morti ancora nei campi allagati. Il 'nostro' male? Rimuginavo le parole del prete. A me nessuno aveva parlato del peccato originale così, come di un motore attivo e potente di male; alimentato da tutte le infinite violenze palesi e nascoste che ogni giorno si compiono nel mondo. Omicidi, stupri, bambini violati, ma anche l’avarizia di chi accumula e affama, anche il nostro piccolo garbato calunniarci fra vicini. Tutta la massa di male degli uomini, capace di avvelenare il creato, di muovere gli abissi: possibile? Io ricordavo il libro della Sapienza: "Dio non ha creato la morte, e non gode per la rovina dei viventi". Che cosa dunque avvelena le faglie, e spinge gli uragani? Nel catechismo della Chiesa cattolica ho letto: in conseguenza del peccato originale "la creazione visibile è diventata ostile e aliena all’uomo. A causa dell’uomo la creazione è soggetta alla schiavitù della corruzione". Dunque il giudizio del vecchio missionario era ortodosso, e io ignorante o dimentica, come tanti? "Tutta intera la storia umana è pervasa dalla potenza delle tenebre, lotta incominciata fin dall’origine del mondo, che durerà, come dice il Signore, fino all’ultimo giorno", dice la Gaudium et Spes. Ho visto quella lotta: era un prete dall’accento romagnolo che si affannava a sfamare i bambini, era la suora biellese che gemeva di pena davanti alle risaie distrutte dall’acqua marina. Ma già pensava a come cominciare di nuovo: cosciente del male e però ostinatamente certa di un Dio più forte della morte. Marina Corradi
16 marzo 2011 REPORTAGE Tokyo, obiettivo sopravvivenza
Scrivere con la terra che balla sotto i piedi... nella seconda notte di Tokyo oscurata. Il secondo terremoto superiore a 6 gradi di magnitudo nel giro di 8 ore. Che sia quello previsto come forte aftershock e il cui termine secondo i calcoli arcani degli esperti scade oggi? Difficile dirlo, inutile soprattutto pensarlo. Il paese, l’antica terra dei samurai che ha con il suo territorio un rapporto ancestrale inimitabile per le ricadute sulla storia, sulla cultura e sulla fede vive alla giornata e non può dare una scala di valori negativi ai tre drammi che l’assediano. Quello umanitario, quello radioattivo e quello energetico. Ci sarebbe anche l’economia, che in due giorni ha visto ridursi di un quarto il valore della maggiore borsa valori dell’Asia. In altri tempi sarebbero state dimissioni di massa e un’impennata nella classifica già eccessiva dei suicidi ma, come ha suggerito il premier Naoto Kan ieri in televisione, per adesso è meglio non pensarci, le priorità sono altre. Vero, in questa terra per tanti aspetti futuribile ma con salde radici nel suo humus isolano, si potrebbe dire che l’obiettivo è ora sopravvivere. Almeno per una parte consistente della popolazione che non sa più da che parte potrebbe venire il colpo definitivo. Ieri a rubare la scena è stato ancora l’incubo radioattivo. Come le centrali spente dall’elettronica ai primi forti tremori venerdì scorso abbiano iniziato a fondere esplodere, diffondendo nel vento particelle letali, i giapponesi fingono di non saperlo o preferiscono ignorarlo. Le responsabilità, se ci sono, saranno accertate e questa volta, forse, le scuse di rito offerte con un inchino solo un poco più profondo non basteranno. Ieri mattina la nuova esplosione di un reattore della famigerata centrale di Fukushima 2 ha sollevato isotopi in abbondanza, sospinti da un malaugurato vento verso sud, verso province un tempo prospere e il maggiore agglomerato urbano del pianeta. Il veleno radioattivo si è sparso con una disomogeneità maligna, arrivando nel centro città in quantità consistente ma ufficialmente non pericolosa per la salute. Non è ancora il tempo del dubbio nella Tokyo che si spegne, ma occorre poco per prevedere l’effetto negativo che un altro episodio del genere potrebbe avere sull’equilibrio già al limite dei pur pazienti nipponici. Ogni persona che incontri per strada, in un caffè, compagno di viaggio su un convoglio sempre più rado della metropolitana, ti parla di "paura", ti suggerisce incertezza. In fondo, davanti a una natura spesso matrigna, la solidità del sistema, l’affidabilità dei suoi componenti e la fiducia incontrastata concessa alle autorità hanno permesso al Giappone di essere quello che è. Nel passato il paese ha vissuto drammi ecologici che hanno fatto scuola nel mondo e gli hanno permesso di porsi all’avanguardia della sicurezza. I giapponesi, che in fondo sono ancora un popolo frugale, hanno sacrificato non poco del loro benessere a un ideale di nazione omogenea, forte, senza disparità e alla fine senza problemi. Ritrovarsi ora a tastare il vento, per capire se gli isotopi finiranno al largo nel Pacifico o per coprire di tossicità campagne e metropoli isolane, è insopportabile. Un paese scosso dal suo maggiore terremoto, devastato dal suo peggiore tsunami, prostrato dalla crisi energetica più grave dalla chiusura dei petrorubinetti negli anni Settanta, ha perso la sua sicurezza, potrebbe perdere anche la fiducia in chi finora ha di fatto incassato un assegno in bianco sulla sicurezza e la salute della popolazione. Per due giorni Tokyo ha tenuto, da oggi potrebbe andare in tilt. Le autolimitazioni individuali, familiari e collettive al consumo di energia elettrica stanno diventando un obbligo davanti al 20 per cento di megawatt non più disponibile per i roghi delle centrali. I tagli attenti, mirati alla circolazione di mezzi pubblici, sta trasformando in incubo la vita quotidiana di milioni di lavoratori e studenti. Le ferrovie metropolitane che contano un intreccio di decine di linee hanno ridotto la percorrenza dal 20 al 60 per cento. Il territorio della megalopoli è stato diviso in settori, dove a rotazione si applicano le limitazioni alla circolazione una, anche due volte al giorno, in una babele di orari che gli stessi giapponesi non capiscono. Le linee di trasporto privato non dispongono più di ferrovieri sufficienti perché molti non possono presentarsi al lavoro per il blocco quasi totale delle linee pubbliche. Il caos avanza. Chiudono scuole e aziende, che non saprebbero a chi o dove vendere servizi e beni. Il paese va spegnendo i suoi centri vitali e riattivarli potrebbe costare in termini economici e sociali più che riaccendere pochi reattori risparmiati dal caso o dalla previdenza umana. Incentivato da questa situazione di precarietà, in sordina è iniziato pure un movimento di esodo verso aree più sicure. Anche questo reso difficile dalla scarsità dei mezzi pubblici, come dalla crescente difficoltà di riempire i serbatoi dell’auto di famiglia. Davanti ai disincentivi a operare, produrre, servire... chi ha deciso di restare cerca di garantirsi il necessario facendo incetta nei supermercati. Non è ancora corsa all’accaparramento, probabilmente non nello spirito giapponese e nella sua filosofia just in time, ma si alimenta di notizie frammentarie, di regole di igiene postatomica rispolverate per l’occasione. Meglio acquistare verdura e frutta non contaminate – finché ce n’è – prima che sui banchi arrivi quella arricchita dal cesio che poco o tanto da ieri avvelena i prodotti di campi e orti di un gran numero di prefetture orientali. Nessun pericolo serio per la salute, assicurano in televisione autorità e esperti. Sarà... Sarà anche vero che un volo Giappone-Los Angeles vale in termini di assorbimento di radiazioni quattro giorni di esposizione all’aria comune di Tokyo; sarà che una radiografia vale dodici volte tanto e che una tomografia moltiplica per tre le dosi annue accettabili. Sarà, ma poco importa. Il fatto stesso che l’incubo nucleare si sia ripresentato nel Giappone, bersaglio di due atomiche, va allentando il legame del paese con la sua leadership, con il sistema pubblico. I due sopravvissuti estratti ieri pomeriggio dalla devastazione di Miyagi, dopo quattro giorni di freddo pungente, sono un piccolo bonus per il Giappone che barcolla. Ma pochi ignorano che cosa davvero si trovi sotto macerie, fango e sicurezza di facciata. Stefano Vecchia
16 marzo 2011 LA PAURA NEL MONDO "Radioattività in aumento fino a cento chilometri" Una sequenza impressionante, fatta di incidenti, allarmi e improvvisi silenzi. Il Giappone tenta di scongiurare l’incubo atomico, ma la paura cresce. "Ora sono realmente possibili conseguenze all’esterno per l’impianto di Fukushima" commenta l’ingegnere Stefano Monti, responsabile Enea dell’unità tecnica per la sicurezza dei reattori, quando gli diamo la notizia confermata dall’Ispra del passaggio a livello 5 dell’emergenza (che sarebbe addirittura a livello 6 per l’Ue). "Adesso è probabile il danneggiamento del nocciolo del reattore" spiega Monti, anticipando l’analisi dell’Aiea. Da giorni questo ingegnere nucleare sta seguendo, ora dopo ora, il lavoro dei tecnici giapponesi in prima linea nella battaglia per arginare i rischi di radioattività. "La situazione si è complicata lunedì sera, con l’esplosione nell’unità 2 di Fukushima". Cosa è accaduto precisamente? Fino a lunedì nelle unità 1 e 3 coinvolte da incidenti, erano rimasti integri, oltre al nocciolo centrale, anche i due sistemi di sicurezza interni, che rappresentano la barriera più importante contro il diffondersi di radiazioni. Nell’ultima esplosione, invece, sembra sia stato danneggiato il guscio di contenimento primario. Sono fuoriusciti prodotti di fissione e si sono registrati picchi di radioattività importanti. Cosa cambia per la popolazione? Il rilascio di radioattività è destinato ad aumentare rispetto all’inizio, quando era relativamente basso. La zona interessata adesso è più ampia, nell’ordine di un centinaio di chilometri. Le stesse squadre operative che lavorano per congelare il reattore non possono più stare in quell’area, perché i livelli di esposizione rischiano di creare forti danni alla salute. C’è una spiegazione dietro alla sequenza cui stiamo assistendo? No, la sequenza è incidentale ed è analoga a tutti i reattori. Non va dimenticato che, nei primi giorni dell’emergenza, non si sono registrate complicazioni dal punto da punto di vista epidemiologico perché gli eventi cui abbiamo assistito sono stati circoscritti. Nel caso dell’esplosione di sabato, che ha fatto il giro del mondo sulle tv, è saltato il tetto dell’edificio esterno ma il doppio sistema di sicurezza della centrale è stato interamente preservato. Semmai, il problema è un altro. Quale? La difficoltà ad avere informazioni è enorme, nonostante il grande impegno delle autorità internazionali delle energia atomica e locali. Non è facile trovare le contromisure a quanto sta succedendo, quando arrivano notizie contrastanti.
C’è chi ha parlato di rischio plutonio. È d’accordo? Non credo che la radioattività possa arrivare da metalli pesanti come il plutonio, semmai può originarsi da prodotti di fissione: i valori di iodio e cesio possono salire ma finora non ci sono in circolazione dosi letali. Non solo: tutte le misure di precauzione adottate sono state corrette, per cui chi sventola i fantasmi del passato si sbaglia. In Europa si è già aperto un dibattito sull’opportunità di investire sulla tecnologia nucleare. L’ha sorpresa? Parlo da tecnico, non da politico: credo sia necessario un ripensamento sulle centrali più vecchie, non sugli impianti di nuova generazione. In fondo, la Germania ha bloccato i reattori in uso da più anni. Il problema è fare una valutazione sui criteri di estensione della vita media delle centrali. In Giappone i reattori di cui stiamo parlando risalgono al 1971 e normalmente restano in funzione per 30 anni. Uno di quelli coinvolti negli incidenti sarebbe stato posto in arresto definitivo nei prossimi mesi. Sta dicendo che è meglio sostituire le centrali vecchie con le nuove, che possono contare su sistemi di sicurezza maggiori? Penso semplicemnte che questo sia un passaggio critico su cui vale la pena riflettere. In Giappone, i quattro impianti nucleari di terza generazione hanno tenuto perfettamente. Diego Motta
16 marzo 2011 IL DILEMMA ENERGIA Nucleare, il governo rassicura e tira diritto Il Governo tiene d’occhio la situazione giapponese, ma tira dritto. L’opposizione lo invita a fermarsi. Mentre le Regioni quasi in blocco fanno sapere che sul loro territorio le centrali atomiche proprio non le vogliono. E le associzioni ambientaliste incalzano sulle fonti rinnovabili. Con il crescere dell’allarme che viene da Oriente, sale anche da noi la polemica su un argomento che già prometteva di avvicinarsi alla soglia di fusione per gli appuntamenti referendari previsti a giugno. Antonio Di Pietro brandisce il voto come una sciabola e chiede al governo di "rivedere immediatamente" la decisione. La segreteria del Pd dal canto suo ritiene che "sarebbe da irresponsabili se il governo italiano, unico al modo, non sentisse il bisogno di fare almeno una pausa di riflessione". E chiede la sospensione dell’esame dei decreti per la localizzazione dei siti e allo stesso tempo di sbloccare gli investimenti per la energie da fonti rinnovabili, modificando il decreto del ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. Non si tratta di reazioni emotive, taglia corto il segretario Pier Luigi Bersani. Dal Pd, che porterà le tematica del nucleare al question time di oggi a Montecitorio, arrivano anche accuse di "dilettantismo" all’esecutivo, visto che era assente nelle Commissioni Ambiente e Attività produttive, denunciano i capigruppo del Pd nei due organismi Raffaella Mariani e Andrea Lulli. E proprio i ministri di questi due settori sono in prima linea nel difendere le proposte governative. "È inimmaginabile tornare indietro su un percorso già attivato", dichiara Romani al termine dell’incontro straordinario convocato da Bruxelles sull’emergenza. A poche ore dalla nuova esplosione che ha scosso la centrale di Fukushima e diffuso materiale radioattivo nell’atmosfera il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, sottolinea che l’Italia non ha cambiato idea sul nucleare contando che "nel referendum di giugno gli italiani non votino sull’onda dell’emotività". Bisogna "spiegare cos’è il nucleare perché l’Italia ha davvero un’opportunità avvalendosi delle tecnologie più innovative, 100 volte superiori a quelle del Giappone". Poi aggiusta il tiro: il governo "non è né cieco né sordo" rispetto alle notizie che arrivano dal Sol Levante, assicurando di avere "a cuore la sicurezza dei cittadini". Parole che vanno in consonanza con la posizione del ministro della Salute Ferruccio Fazio, il quale sottolinea come "dal governo c’è una grande attenzione a quanto sta avvenendo ", aggiungendo di ritenere che "insieme con l’Europa ci sia tutto il tempo e la tranquillità per fare una serena considerazione". Dicono un "no" quasi corale le Regioni, alle quali un recente intervento della Corte Costitizionale ha attribuito il diritto al coinvolgimento in materia, anche se solo a carattere consultivo e non vincolante. Solo quattro le favorevoli, pur con dei distinguo: Lombardia, Piemonte, Campania e Veneto. Ma il governatore di quest’ultima, Luca Zaia, precisa: "Il Veneto non ha le caratteristiche necessarie per ospitare una centrale nucleare, per cui fino a quando ci sarò io sarà sempre no a questa ipotesi". Il collega della Lombardia Roberto Formigoni fa notare che le centrali del Giappone "sono di antichissima generazione". Gian Carlo Muzzarelli, assessore alle Attività Produttive e Piano Energetico dell’Emilia Romagna, ricorda che "in due anni, con le rinnovabili è stata prodotta energia pari ad una centrale nucleare: noi continuiamo per quella strada". Intanto, in attesa di essere ricevute oggi pomeriggio dalla Prestigiacomo, le principali associazioni di settore delle energie rinnovabili (Anie, Aper, Anter, Vera online e Asso Energie future) fanno sentire la protesta insieme a Wwf e Legambiente. Quest’ultima, anticipando alcuni dati dal rapporto Comuni Rinnovabili 2011, prova a confutare il tentativo del governo di sostenere l’inadeguatezza delle fonti pulite, settore che "nel 2010 ha avuto un vero e proprio boom, coprendo il 22,1% dei consumi elettrici italiani. E, se sostenuto adeguatamente, potrebbe arrivare al 35% nel 2020", afferma il responsabile Energia del sodalizio Edoardo Zanchini. Gianni Santamaria
16 marzo 2011 LA CATASTROFE DEL SOL LEVANTE Caritas Giappone organizza gli interventi nelle zone colpite dal terremoto Caritas Giappone organizza gli interventi nelle zone colpite da terremoto e tsunami. In generale grande compostezza e dignità, ma anche grande solidarietà, sia pur in una comprensibile situazione di paura diffusa. Così il direttore di Caritas Giappone, padre Dasuke Narui sintetizza il comportamento del popolo giapponese. Le dimensioni della catastrofe che ha colpito il Paese sono sempre più preoccupanti, la terra non smette di tremare e cresce il timore per le conseguenze dei danni agli impianti nucleari. Caritas Giappone e la Chiesa, attraverso le 4 diocesi, le numerose parrocchie, i volontari e lo staff stanno contribuendo in maniera coordinata allo sforzo che a livello nazionale si sta facendo per fornire gli aiuti alla popolazione. Confortante è la disponibilità di moltissimi volontari, soprattutto giovani, che da tutte le diocesi chiedono di poter andare nelle zone più colpite per rendersi utili. Lì il problema principale è la mancanza di cibo e di carburante. Chi riesce ad allontanarsi si sposta principalmente verso sud. Caritas Giappone ha messo a disposizione le proprie strutture e si sta coordinando col governo per assistere i casi più bisognosi, in particolare le persone anziane, disabili e le famiglie con bambini piccoli. Oggi a Sendai si è svolto un incontro di tutti i Vescovi, con la partecipazione dunque del presidente di Caritas Giappone S.E. Mons. Isao Kikuchi e di padre Narui, per condividere un piano globale di aiuti come Chiesa cattolica. Caritas Italiana ha immediatamente espresso vicinanza e solidarietà a Caritas Giappone e alla popolazione giapponese, mettendo a disposizione un primo contributo di centomila euro. Si tiene in costante collegamento con Caritas Giappone e con la rete internazionale attraverso aggiornamenti e teleconferenze per coordinare gli interventi, analizzare i bisogni di tutta l’area colpita dal terremoto e dallo tsunami, cercare di raggiungere anche le zone più lontane e inaccessibili. Innumerevoli i messaggi di vicinanza e gli aiuti offerti dalle Caritas di tutto il mondo. In particolare va segnalata la mobilitazione delle Caritas dei Paesi asiatici colpiti dallo tsunami del 2004 o da successive emergenze che hanno sempre ricevuto anche il sostegno di Caritas Giappone. Ad esempio la Caritas del Myanmar, colpita anche dal ciclone Nargis nel 2008, ha indetto per domenica 20 marzo una giornata di solidarietà in tutte le parrocchie. In costante coordinamento con le altre realtà presenti sul terreno, Caritas Giappone ha confermato che pur essendo già attiva in questa fase di emergenza, si concentrerà in particolare nelle fasi di riabilitazione e sviluppo, nel medio e lungo periodo, con grande attenzione anche al sostegno psicologico. Roma, 16 marzo 2011 Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: "Emergenza Giappone 2011". Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384 Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio)
2011-03-15 15 marzo 2011 DOPO IL TERREMOTO Fukushima, nuova esplosione Sale radioattività a Tokyo Una nuova esplosione si è verificata nella centrale nucleare di Fukushima 1, provocando un innalzamento dei livelli di radioattività, che è stato registrato anche nell'area di Tokyo, 250 chilometri più a sud. L'esplosione si è verificata nel reattore numero 2 della centrale e i gestori hanno ammesso di temere che sia stata danneggiata la vasca di contenimento. Intanto nel reattore 4 si è verificato un incendio che è però stato spento, riferisce l'agenzia Kyodo. nei giorni scorsi si erano verificate esplosioni ai reattori 1 e 3. "Stiamo parlando di di livelli di radiazione che possono danneggiare la salute umana", ha ammesso il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano. La nuova esplosione si è verificata alle 6:10 (ora locale) nel reattore numero 2. Subito dopo il livello di radiazioni nell'area è salito a 965,5 microsievert l'ora . Alle 8:31 le radiazioni erano già schizzate a 8.217 microsievert, più di otto volte il limite massimo annuo, riferisce l'agenzia Kyodo, citando la società Tepco che gestisce la centrale. Sono stati tutti evacuati tutti gli abitanti che risiedevano entro un raggio di 20 chilometri dalla centrale di Fukushima 1. Lo riferisce la tv nipponica NHK, spiegando che polizia e personale militare hanno avorato senza sosta per trasferire 450 persone, tra ricoverati in ospedale e ospiti di case di riposo. Auto della polizia stanno pattugliando le zone comprese tra i 20 e i 30 chilometri di distanza per esortare tutti gli abitanti a restare in casa con le finestre chiuse. Anche i voli aerei sono stati vietati entro un raggio di 30 chilometri dalla centrale. La Tepco, che non esclude ora il rischio di una fusione, ha evacuato tutti i suoi dipendenti dalla centrale di Fukushima, salvo le 50 persone impegnate negli sforzi per il raffreddamento dei sei reattori dell'impianto. I venti che soffiano verso sud hanno intanto portato particelle di cesio e iodio nell'area di Tokyo. Nella prefettura di Ibaraki, vicino Fukushima, il livello di radiazioni è di 100 volte superiore al normale, mentre in quella di Kanagawa a sud di Tokyo è cresciuto di 10 volte. Il ministero per la scienza, citato dall'agenzia Kyodo, afferma che i livelli di radioattività nella capitale non minacciano la salute. Ma parte degli abitanti ha scelto di lasciare la città per dirigersi verso sud.
15 marzo 2011 MERCATI Crolla la Borsa di Tokyo, tensione in Europa Prevalgono paura e tensione nelle principali borse di Asia e Pacifico, con l'allarme nucleare scattato in Giappone dopo l'esplosione di un altro reattore atomico. Nuovo crollo per Tokyo, che ha lasciato sul campo il 10% dopo lo scivolone del 6% della vigilia, mentre avanza proprio verso la capitale nipponica la nube tossica sprigionata dalla centrale di Fukushima. Il governo potrebbe intervenire direttamente sul mercato azionario. Lo ha detto il ministro delle Politiche economiche e fiscali, Kaoru Yosano, suggerendo un'insolita mossa per sostenere i listini. "Potrebbe essere un po' presto per parlare, ma il governo ha un'opzione di questo genere", ha concluso. Difficoltà anche ad Hong Kong (-3%), Taiwan (-3%), Seul (-2,4%) e Sidney (-2,1%), mentre à apparsa relativamente più cauta Shanghai (-1,4%). Su quello che resta del listino nipponico, che ha funzionato anche oggi nonostante la catastrofe, si segnalano i gruppi del comparto energetico Tokyo Electric Power (-24,68%), Toshiba Corporation (-19,46%), Oki Electric (-19,05%) e Fuji Electric Holdings (-17,67%), assieme a quelli dell'alimentare come Nippon Meat Packers (-18,09%), che ha dovuto fermare la produzione. Più cauta, se è lecito il termine, Toyota (-7,4%), la cui produzione automobilistica è ferma. Sotto pressione a Hong Kong China Resources (-3,92%) e Petrochina (-3,7%), mentre a Seul le vendite interessano il comparto della logistica e delle costruzioni con Kepko Engineering (-12,71%) e Logistics Energy (-10%). In controtendenza il cementiero Ssangyong (+14,96%), spinto dalla speculazione su un possibile balzo della domanda di materia prima per la ricostruzione in Giappone. Difficoltà a Sidney per gli estrattivo-minerari Extract Resources (-18,45%), Paladin Energy (-17,47%) ed Energy resiources (-14,3%), particolarmente esposti sul nucleare in Giappone. Peggiorano anche le principali borse europee con l'allarme atomico in Giappone e l'andamento in calo dei futures Usa, che preannunciano un'apertura pesante anche a Wall Street. Francoforte cede il 4,7% e Parigi il 3,8%, mentre riduce il calo Milano (-2,6%). Tra i titoli più colpiti quelli dell'energia E.On (-5,5%), Rwe (-4,8%) ed Edf (-4,3%), esposte nel settore nucleare.
15 marzo 2011 LA CAPITALE SOTTO CHOC Incubo, quinto giorno Tokyo spegne le luci Tokyo abbassa le sue luci e il Giappone la segue. La necessità di risparmio energetico, e forse le ragioni di precauzione rispetto ad eventi al momento solo ipotizzabili, da ieri hanno fermato le corse dei treni sulle linee superstiti verso il Nord devastato. Ieri mattina i viaggiatori approdati all’aeroporto di Tokyo-Narita, il maggiore del paese, nell’arco di mezz’ora si sono trovati privi della possibilità di utilizzare un ramo della JR, le ex ferrovie pubbliche da tempo privatizzate, e le linee della privata Keisei. Uniche alternative, autobus con capolinea presso i maggiori alberghi cittadini oppure una costosissima corsa in taxi per 70 e più chilometri che contano ore nel traffico e nei cantieri. Il Giappone, a cui il premier Kan ha chiesto di reagire, lo fa a modo suo: concreto ma discreto. Con quell’insieme di costrizione sociale e di orgoglio di corpo che ha sempre sottolineato l’unicità dei giapponesi, la loro compattezza che per manifestarsi non ha bisogno di confronti con l’esterno. Inimitabile. Volumi abbassati, tempi e intensità dell’illuminazione ridotti; milioni di pendolari costretti a disagi enormi oppure a un riposo forzato; diversi negozi e locali chiusi; palinsesti ridotti nella programmazione televisiva... La megalopoli, che da sola conta la popolazione di un paese di medie dimensioni un’economia da primato, spegne i suoi luoghi-simbolo, come la Tokyo Tower, e riduce linee e percorrenze dei trasporti urbani, in tempi normali la sua linfa vitale. Questi però non sono tempi di normalità. Il Giappone potrebbe inorgoglirsi se valutasse solo che la sua tecnologia, la sua previdenza e la sua standardizzazione hanno impedito che la megalopoli si accartocciasse, ma bastano il pianto o il silenzio altrettanto disperati dei sopravvissuti visti in tv per aprire alla vergogna di non avere evitato quelle vittime e quelle sofferenze. Tutti immaginano, sanno, che i 1.897 morti ufficiali nella notte giapponese sono solo un dato certo davanti a un abisso colmo di dispersi o morti "presunte". Il Giappone è oggi diviso a metà; un paese "normale" che vive nell’attesa di quello che ancora potrebbe accadere e pianifica il riscatto; un paese devastato che cerca ragioni e scopre le vere dimensioni della sua sventura. Nelle molte enclave in parte ancora irraggiungibili che il fango, le acque e le fratture del suolo hanno disegnato sul territorio, i morti sono molte migliaia, forse decine di migliaia. Semplicemente non si possono al momento trovare, perché le loro cittadine strette tra il mare e le colline sono state livellate dall’onda di tsunami oppure perché l’oceano in riflusso le ha portate al largo per restituirle dopo giorni. Allora, in omaggio ai suoi morti, il paese rallenta, cerca una ragione e un pretesto, perché l’immobilità non è nel suo Dna, ma la convivenza con una natura insieme benevola e terrifica, sì. La quiete di Tokyo nella notte è illusoria, la città ha rallentato i suoi battiti per onorare le vittime, per aprirsi a una nuova vita che sarà comunque diversa, ma anche perché la sospensione è realtà di queste ore. A soli 200 chilometri a Nordest, nelle profondità di un reattore al collasso, un’energia inimmaginabile ruggisce la sua sete; un altro sisma di terrificanti dimensioni potrebbe essere realtà – dicono gli scienziati – entro dopodomani... Lo sfondo sonoro della notte cittadina non sono clacson, musica e richiami dei butta-dentro davanti ai locali di divertimento, ma le voci e le immagini della tragedia, rilanciate, rimbalzate tra una gigaschermo e una vetrina, da un appartamento a un ristorante. Il personale del mio piccolo albergo di Ikebukuro, una delle aree semi-centrali della megalopoli, ha l’affabilità di sempre e una nuova voglia di comunicare. Occhi e orecchie sfiorano di continuo gli schermi televisivi che nessuno nemmeno immagina potrebbero trasmettere altro che le immagini dell’incubo. Loro, che da cinque giorni non si nutrono d’altro che di disgrazia, che sanno delle decine di squadre di soccorso di mezzo mondo in arrivo o già al lavoro, alla fine faticano a credere che il "loro" terremoto, il "loro" tsunami, la Passione, insomma, della loro terra e della loro gente possano davvero essere conosciute e condivise dall’esterno. Alla fine, però, sembrano contenti di un sorriso, di un cenno del capo, di uno sguardo rubato agli schermi digitali che un poco annacqua a loro ansia. Più che gli infiniti locali "a tema" tanto di moda in Giappone, briciole di mondi caricaturali che mischiano voglia di esotismo e vera cultura, il riposo di Tokyo sembra ora fittizio. La gente non è ancora sazia di sapere, di capire: perché è stato e che cosa potrebbe essere. Insieme si parla, si scherza anche, ci si distrae un attimo dalla paura che ieri era di ciascuno e di tutti secondo sensibilità e cultura, ma che già oggi potrebbe essere realtà dura, condivisa, inevitabile. In questi giorni il trauma colpisce gli anziani che pensavano di avere vissuto tutta la gamma delle minacce naturali ma che si sono improvvisamente ritrovati analfabeti, con un terrore cieco che li rende più fragili e più soli. Per tutti, i binari della normalità garantita, spesso anche sbandierata come antidoto a individualismo e diversità, sono stati deviati, per molti verso la catastrofe. Ecco allora che una sirena nelle notte senza traffico accende l’ansia, che un tremore percettibile sul marciapiede fa alzare lo sguardo e accelerare istintivamente il passo in cerca di un luogo meno esposto ai crolli. Da ieri, tuttavia in modo più concreto, il pericolo è quello subdolo, invisibile e forse invincibile della radioattività che filtra dal cemento sgretolato dei reattori di Fukushima e tra le righe dei comunicati ufficiali. Ogni foglio passato in diretta al giornalista televisivo, ogni passaggio di esperto o ogni dichiarazione del premier in tv, potrebbe essere l’inizio di un incubo che nella psiche collettiva nipponica è radicato a Hiroshima e Nagasaki, in fughe di isotopi temibili ma finora circoscritte. Ogni volta la realtà è tornata ad essere rassicurante. Un poco come succede per le catastrofi su celluloide. Non a caso, la paura delle radiazioni è stata tenuta a bada nel Paese del Sol Levante con una specifica produzione cinematografica che ha raggiunto livelli di inverosimiglianza sempre più alti... fino al’11 marzo, quando la realtà ha superato ogni immaginazione. Da ieri la megalopoli, abituata a vivere la sua notte con ostentazione, ha abbassato le luci, ha toni più sommessi, ma non sembra più credere che alla fine anche questo sia un film, che alla fine la normalità sia la sua dimensione più vera. Da venerdì scorso il Giappone, la superpotenza che aspirava al primato mondiale, ha scoperto una fragilità nuova che anche le ombre, più profonde, di Tokyo non riescono a nascondere. Stefano Vecchia
15 marzo 2011 TERRORE NUCLEARE "C'è il rischio plutonio" "C’è un rischio che non è stato ancora appieno valutato. Uno dei tre reattori della centrale 1 di Fukushima è alimentato con Mixed Oxide Fuel, ovvero uranio e plutonio, quest’ultimo elemento rende di più ma è anche molto più inquinante e pericoloso. C’è davvero da augurarsi che non fonda quel nucleo". Maurizio Martellini, docente di fisica teorica all’Università dell’Insubria e segretario generale del Landau Network-Centro Volta, salta da una riunione all’altra. Come esperto di nucleare è interpellato di continuo da istituzioni e media. Professore, che cosa succede alla fusione del nucleo di una centrale? In ogni reattore vi sono decine di migliaia di barre di combustibile fissile. In una camicia di zirconio sono incapsulate pillole di uranio. Quando si superano i duemila gradi per problemi al raffreddamento, lo zirconio comincia a sciogliersi, con conseguente dispersione di scorie e altro materiale radioattivo. Le conseguenze variano secondo la portata dell’incidente, fusione parziale o totale. A Fukushima si tratta comunque di una situazione seria. Che cosa è stato fatto e che cosa si può fare ora? La società che gestisce l’impianto mi pare abbia compreso subito la gravità della situazione nei tre reattori attivi al momento del sisma. Lo si capisce da un dato: si è usata acqua di mare per il raffreddamento d’emergenza, ben sapendo che essa danneggerà in modo irreparabile i reattori, che costano circa 10-12 miliardi di dollari l’uno. E il loro smantellamento può avere un prezzo tre volte più alto. Adesso bisogna raffreddare gli altri reattori, in particolare quello a plutonio. Quali possono essere le conseguenze per la popolazione? Per ora il livello di radioattività è basso. La zona di evacuazione a 20 chilometri mette al sicuro gli abitanti. Certo, la fusione porterebbe a una fuoriuscita maggiore e quindi a una diffusione di sostanze cancerogene, tra le quali il plutonio è la più insidiosa. I venti spirano verso Usa e Canada, un’ipotetica nube si dirigerebbe in tre/quattro giorni verso quei Paesi. Era un evento prevedibile quello che ha messo in ginocchio la centrale considerata sicurissima? La probabilità di un terremoto così forte seguito dallo tsunami era bassissima. Inoltre, nessun artefatto può resistere davvero a un’onda di quel tipo. D’altra parte bisogna costruire vicino al mare o a fonti idriche. Per quanto riguarda la sicurezza, si tratta comunque di un problema di costi-benefici. Ci sarà un ripensamento sul nucleare in Giappone? Penso di sì. Mi azzardo a dire che una decina di centrali verranno spente e chiuse. E questo provocherà, inevitabilmente, uno choc energetico. Il Giappone, che dall’atomo trae oltre il 30 per cento della propria energia, aumenterà le importazioni di idrocarburi; l’accresciuta domanda, insieme con la crisi libica, farà salire il prezzo del petrolio a nuovi record, forse 130 dollari al barile. E negli altri Paesi che sono già sulla strada del nucleare cosa accadrà? Va considerato che gli stessi Stati Uniti non costruiscono centrali da decenni. I costi per garantire la sicurezza sono diventati altissimi. E Washington ha deciso di puntare sul petrolio estratto dalle rocce e dalle sabbie. Altri Paesi diventeranno molto più cauti. Il nucleare ha, in genere, rischi molto bassi, ma quando accade un incidente le conseguenze possono essere molto pesanti. Andrea Lavazza
15 marzo 2011 IL DILEMMA ENERGIA Nucleare, l'Europa adesso si interroga Se l’Europa si interroga sul futuro dell’energia atomica, l’Italia tira dritto. Il rischio di una catastrofe nucleare in Giappone spinge i governi europei a una riflessione. La Germania decide di chiudere gli impianti più vecchi e accorciare la vita degli altri. Lo stesso fa il Belgio, mentre Francia e Gran Bretagna si dicono pronte a trarre utili insegnamenti. La Svizzera frena sui progetti. E mentre a Bruxelles non si esclude la presa di misure europee di emergenza, il governo italiano ribadisce la volontà di proseguire col programma nucleare: "La linea non cambia", dice senza esitazioni il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, tra le proteste dell’opposizione. Dubbi che circolano anche nel centrodestra, visto il "no grazie" del sindaco Alemanno e della governatrice Polverini all’ipotesi di centrali nel Lazio. Alla frenata della Germania si accoda anche il Belgio: "Quello che è accaduto influenzerà la nostra riflessione sul prolungamento dell’uso delle centrali", ammette il ministro degli interni Annemie Turtelboom. Il ministro austriaco dell’Ambiente Nikolaus Berlakovich propone uno "stress-test" per verificare la resistenza delle centrali europee al consiglio dei ministri dell’ambiente della Ue. Il premier britannico David Cameron dice che "se ci sono lezioni da imparare, le impareremo". Analoga la posizione della Francia, da sempre nuclearista convinta: "Trarremo gli insegnamenti utili". Di possibili "misure di emergenza e sicurezza" a livello europeo si parlerà comunque oggi a Bruxelles nella riunione dei 27 rappresentanti europei delle autorità sul nucleare. Anche la Svizzera, che ha cinque impianti, vuole una pausa di riflessione. Berna decide di sospendere le tre procedure sulle domande di autorizzazione per nuove centrali. L’Italia non sembra avere dubbi. La linea sul nucleare "non cambia", dice Stefania Prestigiacomo. Il ministro dell’Ambiente definisce "sciacallaggio politico a fini domestici" la posizione degli antinuclearisti: "Il dibattito si deve svolgere in serenità, non condizionati da qualcosa che neppure sappiamo, perché le informazioni che arrivano dal Giappone non sono certificate". L’allarme giapponese "ha riaperto il dibattito nel modo come sempre sbagliato – dichiara Frattini – e l’Italia non ha mai immaginato di fare una centrale in zona sismica". "Il governo andrà avanti – taglia corto Brunetta – perché non si può decidere uno stop in base ad eventi ancora confusi". E la decisione tedesca? "C’è molta ipocrisia". Dove mettere le nuove centrali? "Non può esserci a priori un sito vietato – ragiona il trevigiano Sacconi – vedremo se in Veneto ci sarà una procedibilità che allo stato non sembra esserci". Il sindaco di Roma Alemanno ricorda di aver già detto col governatore Polverini "la volontà di non avere centrali nel Lazio che ha la sua autosufficienza energetica". E l’opposizione? Casini dice di "non avere cambiato idea dopo il Giappone. Non cavalchiamo le paure, niente di per sé è sicuro". Fini invita a non decidere sull’emozione perché gli impianti previsti da noi "sono molto più sicuri". Mentre il segretario de La Destra, Storace invita a "riflettere seriamente". Compatto il centrosinitra. "Siamo e saremo contro il piano nucleare", ribadisce Bersani. "Investire 30 miliardi pubblici per il 4% di di energia tra 20 anni non ha senso", ragiona la Bonino. "Un paese sismico come il nostro dovrebbe affrontare spese molto superiori", dice Rutelli. "Il nucleare sicuro non esiste, il governo si fermi o ci penseranno i referendum", taglia corto Di Pietro. Luca Liverani
2011-03-14 14 marzo 2011 GIAPPONE Fukushima: barre uranio scoperte in 3 reattori Due esplosioni provocate da fughe di idrogeno si sono verificate nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Giappone, danneggiata dal potente terremoto di venerdì scorso. Dopo le esplosioni, ha affermato la società che gestisce l' impianto, la Tepco, sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati delle Forze di Autodifesa, l'esercito giapponese. Sono undici le persone rimaste ferite nelle esplosioni che si sono verificate in uno dei reattori della centrale nucleare giapponese di Fukushima, afferma l'agenzia Kyodo, precisando che si tratta di operai dell'impianto e di soldati della Forza di autodifesa, l'esercito giapponese. Intanto, una scossa di assestamento più forte delle altre, del 6.2, con epicentro a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha scosso di nuovo la capitale. Un nuovo allarme tsunami nel nordest è poi fortunatamente rientrato. Le esplosioni a Fukushima si sono verificate nel reattore n.3 e sono state molto simili a quella che si era verificata in precedenza in un altro dei reattori della centrale, il n.1. Le autorità affermano che le possibilità di una grossa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente "molto basse". L'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, ha fatto sapere di essere stata informata dalle autorità giapponesi che la gabbia di contenimento del reattore n.3 nella centrale di Fukushima non è stato danneggiato nell'ultima esplosione. Lo riferisce la Bbc sul suo sito. In mattinata un brivido è stato causato dall'annuncio di un nuovo allarme per l' imminente arrivo di un secondo tsunami, con onde altre tre metri, sulla costa nordorientale dell' isola, dove oggi i soccorritori hanno trovato circa 2mila cadaveri. Il bilancio ufficiale della polizia parla di 5 mila morti e migliaia di dispersi. L' allarme tsunami è rientrato quando l' Agenzia metereologica giapponese ha affermato che era stato rilevato alcun terremoto sottomarino. Il razionamento dell' energia nella regione di Kento, che comprende Tokyo, è stato rinviato a causa di un consumo di energia più basso del previsto. Gran parte dei cittadini sembrano essersi recati al lavoro e le strade hanno il loro aspetto normale se si escludono molti negozi chiusi e insoliti vuoti sugli scaffali dei supermercati. Le barre di combustibile nucleare nel reattore n.2 della centrale di Fukushima n. 1 sono totalmente esposte. Lo ha annunciato la societa' che gestisce l'impianto, la Tepco, secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo news. A questo punto, il rischio di fusione delle barre di combustibile non puo' essere escluso. AIEA, 140MILA EVACUATI DA AREA FUKUSHIMA Sono circa 140mila le persone evacuate dall'area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto l'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l'Aiea, dall'area di Fukushima 1 sono state allontanate 110mila persone che si trovavano all'interno di un raggio di 20 chilometri dall'impianto. Dall'area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l'Aiea, è stata completata. Intanto è stato decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica). "Le autorità giapponesi - scrive un comunicato dell'agenzia dell'Onu, che ha sede a Vienna - hanno informato l'Aiea che il primo (cioé il più basso) stato d'allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale. Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l'origine delle radiazioni". L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk. Barre scoperte. Il reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, è in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito. GOVERNO, PROBLEMA REATTORE RESTA GRAVE "Stiamo verificando lo stato delle barre del combustibile del reattore n.3". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano, precisando che "l'acqua nel reattore tende a non salire. La situazione resta critica". "È il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità". È l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. "Non ci sarà un'altra Chernobyl", ha affermato Kan. "Le radiazioni sono state rilasciate in aria, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura", ha detto Kan, in relazione ai gravi problemi della centrale di Fukushima 1, citato dall'agenzia Jiji. "Questa è una situazione fondamentalmente diversa dall' incidente di Cernobyl. Stiamo lavorando per evitare i danni causati dalla diffusione delle radizioni". AMBASCIATA FRANCIA INVITA A LASCIARE TOKYO L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso "il rischio di contaminazione". L'ambasciata di Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare Tokyo e la regione del Kanto, l'area metropolitana, a causa del rischio di altri terremoti e l'incertezza circa la situazione dei danni agli impianti nucleari. "Sembra ragionevole consigliare a coloro che non hanno un particolare motivo per rimanere nella regione di Tokyo, a lasciare la regione del Kanto per un paio di giorni", si legge in una nota sul web della rappresentanza diplomatica in Giappone, che può essere letto con difficoltà a causa dell'eccessivo numero di contatti. "Consigliamo caldamente ai nostri cittadini - si può leggere ancora - di non recarsi in Giappone e si consiglia vivamente di ritardare un viaggio previsto". Quanto alle ipotesi sullo scenario nucleare, "forse l'esplosione di un reattore ha causato il rilascio di gas radioattivo che potrebbe raggiungere Tokyo in poche ore, a seconda della velocità e direzione del vento. Il rischio è quello della contaminazione. Il periodo critico è di tre o quattro giorni a venire". L'allarme sulla tenuta del reattore n.3 della centrale nucleare di Fukushima, in aggiunta a quello sul reattore n.1, sta spingendo molti stranieri a pianificare la partenza da Tokyo e dalle aree limitrofe. "Non siamo al panico, ma c'é molta apprensione", spiega un manager di una multinazionale. Secondo altre fonti, sono migliaia le prenotazioni aeree già fatte, "almeno per i bambini, approfittando della pausa scolastica". STIMATI OLTRE 10MILA MORTI A MIYAGI Sono più di 10mila i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di venerdì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita. BORSA TOKYO CHIUDE A -6,18% La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in picchiata (-6,18%), alla ripresa delle contrattazioni dopo il sisma di venerdì scorso: il Nikkei cede 633,94 punti, a quota 9.620,49.
14 marzo 2011 GIAPPONE Fukushima, esplosioni nella centrale nucleare Due esplosioni provocate da fughe di idrogeno si sono verificate nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Giappone, danneggiata dal potente terremoto di venerdì scorso. Dopo le esplosioni, ha affermato la società che gestisce l' impianto, la Tepco, sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati delle Forze di Autodifesa, l'esercito giapponese. Sono undici le persone rimaste ferite nelle esplosioni che si sono verificate in uno dei reattori della centrale nucleare giapponese di Fukushima, afferma l'agenzia Kyodo, precisando che si tratta di operai dell'impianto e di soldati della Forza di autodifesa, l'esercito giapponese. Intanto, una scossa di assestamento più forte delle altre, del 6.2, con epicentro a un centinaio di chilometri da Tokyo, ha scosso di nuovo la capitale. Un nuovo allarme tsunami nel nordest è poi fortunatamente rientrato. Le esplosioni a Fukushima si sono verificate nel reattore n.3 e sono state molto simili a quella che si era verificata in precedenza in un altro dei reattori della centrale, il n.1. Le autorità affermano che le possibilità di una grossa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente "molto basse". L'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, ha fatto sapere di essere stata informata dalle autorità giapponesi che la gabbia di contenimento del reattore n.3 nella centrale di Fukushima non è stato danneggiato nell'ultima esplosione. Lo riferisce la Bbc sul suo sito. In mattinata un brivido è stato causato dall'annuncio di un nuovo allarme per l' imminente arrivo di un secondo tsunami, con onde altre tre metri, sulla costa nordorientale dell' isola, dove oggi i soccorritori hanno trovato circa 2mila cadaveri. Il bilancio ufficiale della polizia parla di 1.700 morti e di altrettanti dispersi. L' allarme tsunami è rientrato quando l' Agenzia metereologica giapponese ha affermato che era stato rilevato alcun terremoto sottomarino. Il razionamento dell' energia nella regione di Kento, che comprende Tokyo, è stato rinviato a causa di un consumo di energia più basso del previsto. Gran parte dei cittadini sembrano essersi recati al lavoro e le strade hanno il loro aspetto normale se si escludono molti negozi chiusi e insoliti vuoti sugli scaffali dei supermercati. AIEA, 140MILA EVACUATI DA AREA FUKUSHIMA Sono circa 140mila le persone evacuate dall'area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto l'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, in un comunicato diffuso dalla sua sede di Vienna dopo avere ricevuto informazioni direttamente dalle autorità nipponiche. Secondo l'Aiea, dall'area di Fukushima 1 sono state allontanate 110mila persone che si trovavano all'interno di un raggio di 20 chilometri dall'impianto. Dall'area attorno alla seconda centrale sono state fatte evacuare 30 mila persone. La procedura, secondo l'Aiea, è stata completata. Intanto è stato decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica). "Le autorità giapponesi - scrive un comunicato dell'agenzia dell'Onu, che ha sede a Vienna - hanno informato l'Aiea che il primo (cioé il più basso) stato d'allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale. Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l'origine delle radiazioni". L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk. Il reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e' in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito. GOVERNO, PROBLEMA REATTORE RESTA GRAVE "Stiamo verificando lo stato delle barre del combustibile del reattore n.3". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano, precisando che "l'acqua nel reattore tende a non salire. La situazione resta critica". "È il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità". È l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. "Non ci sarà un'altra Chernobyl", ha affermato Kan. "Le radiazioni sono state rilasciate in aria, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura", ha detto Kan, in relazione ai gravi problemi della centrale di Fukushima 1, citato dall'agenzia Jiji. "Questa è una situazione fondamentalmente diversa dall' incidente di Cernobyl. Stiamo lavorando per evitare i danni causati dalla diffusione delle radizioni". AMBASCIATA FRANCIA INVITA A LASCIARE TOKYO L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso "il rischio di contaminazione". L'ambasciata di Francia ha raccomandato ai suoi cittadini di lasciare Tokyo e la regione del Kanto, l'area metropolitana, a causa del rischio di altri terremoti e l'incertezza circa la situazione dei danni agli impianti nucleari. "Sembra ragionevole consigliare a coloro che non hanno un particolare motivo per rimanere nella regione di Tokyo, a lasciare la regione del Kanto per un paio di giorni", si legge in una nota sul web della rappresentanza diplomatica in Giappone, che può essere letto con difficoltà a causa dell'eccessivo numero di contatti. "Consigliamo caldamente ai nostri cittadini - si può leggere ancora - di non recarsi in Giappone e si consiglia vivamente di ritardare un viaggio previsto". Quanto alle ipotesi sullo scenario nucleare, "forse l'esplosione di un reattore ha causato il rilascio di gas radioattivo che potrebbe raggiungere Tokyo in poche ore, a seconda della velocità e direzione del vento. Il rischio è quello della contaminazione. Il periodo critico è di tre o quattro giorni a venire". L'allarme sulla tenuta del reattore n.3 della centrale nucleare di Fukushima, in aggiunta a quello sul reattore n.1, sta spingendo molti stranieri a pianificare la partenza da Tokyo e dalle aree limitrofe. "Non siamo al panico, ma c'é molta apprensione", spiega un manager di una multinazionale. Secondo altre fonti, sono migliaia le prenotazioni aeree già fatte, "almeno per i bambini, approfittando della pausa scolastica". STIMATI OLTRE 10MILA MORTI A MIYAGI Sono più di 10mila i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di venerdì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita. BORSA TOKYO CHIUDE A -6,18% La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in picchiata (-6,18%), alla ripresa delle contrattazioni dopo il sisma di venerdì scorso: il Nikkei cede 633,94 punti, a quota 9.620,49.
14 marzo 2011 ROMA Il Papa all'Angelus: prego per il Giappone "Le immagini del tragico terremoto e del conseguente tsunami in Giappone ci hanno lasciato tutti fortemente impressionati". Lo ha detto, ieri mattina, Benedetto XVI, dopo l’Angelus, facendo riferimento al dramma che sta vivendo in queste ore il Giappone. "Desidero rinnovare la mia spirituale vicinanza alle care popolazioni di quel Paese – ha dichiarato -, che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità". "Prego – ha aggiunto il Papa - per le vittime e per i loro familiari, e per tutti coloro che soffrono a causa di questi tremendi eventi. Incoraggio quanti, con encomiabile prontezza, si stanno impegnando per portare aiuto. Rimaniamo uniti nella preghiera. Il Signore ci è vicino!".
13 marzo 2011 IL TESTIMONE "Una tragedia immane e incredibile La gente riesce a dare il meglio di sé" Haruka Arai è un giornalista freelance che lavora per il Kahoku Shimpo, il giornale locale di Sendai. La sua testimonianza racconta della difficoltà con cui i soccorsi sono potuti intervenire per prestare aiuto alle vittime del terribile tsunami. Come è la situazione a Sendai, descritto da tutti come l’epicentro del dramma giapponese? È ancora confusa. La popolazione sta cercando di scrollarsi di dosso la paura e lo choc. Le autorità hanno chiesto ai commercianti che hanno la possibilità di tenere aperti i loro negozi, ma sono pochi coloro che lo fanno. Tutto ciò che poteva essere utile è stato acquistato. I soccorsi sono stati tempestivi ed organizzati? Nel limite del possibile. Tutte le strade e le ferrovie erano bloccate; l’aeroporto è stato chiuso perché lo tsunami ha raggiunto anche le piste rendendolo impraticabile. Solo stamattina sono giunti le prime squadre organizzate. I primi ad intervenire sono stati i volontari, le squadre di soccorso del comune e della prefettura e i militari. Come si sono organizzati i cittadini? Quando si è di fronte ad una emergenza e ad una catastrofe umanitaria di queste proporzioni, è sorprendente come la gente cerca di dare il meglio di se stessa. Non ho mai visto tanta solidarietà come in queste ore. Ci si scambia i vestiti, si condividono i cibi, l’acqua, soprattutto si parla. Si parla tanto, forse per scacciare i pensieri, i ricordi, ciò che si è vissuto. I centri di accoglienza funzionano? Il Comune e la prefettura hanno subito messo in moto le procedure di emergenza, permettendo a migliaia di cittadini di dormire al coperto e di avere un pasto caldo. Stamattina hanno distribuito i contenitori per raccogliere l’acqua ed alcuni generatori. C’è qualcosa che avrebbe dovuto o potuto essere stato fatto con più criterio? L’organizzazione non è stata impeccabile: i soccorsi hanno impiegato parecchio tempo a giungere e le disposizioni non erano chiare. La corrente elettrica ha cominciato a funzionare solo stamattina e non in tutta la città, ma il terremoto e lo tsunami che hanno colpito la città sono eventi che nessuno si aspettava potessero accadere con tanta violenza. Che cosa vi manca maggiormente? Personalmente le notizie. Siamo isolati, le linee telefoniche sono ancora intasate, internet non funziona. Abbiamo saputo solo poche ore fa dei problemi che si stanno verificando alla centrale nucleare di Fukushima. Non sappiamo cosa sia accaduto al resto del Paese e cosa sta accadendo nella nostra stessa città. È un paradosso, ma voi, che siete a migliaia di chilometri di distanza, sapete meglio di noi cosa è accaduto. Altri invece si lamentano per il freddo, per la mancanza di acqua, di servizi igienici. Piergiorgio Pescali
2011-03-12 12 marzo 2011 IL SISMA E LO TSUNAMI Migliaia di vittime in Giappone Incubo nucleare, 3 contaminati Al terremoto di magnitudo 8,9 e allo tsunami che hanno travolto venerdì il Giappone si è aggiunta anche l'esplosione che si è verificata sabato alla centrale nucleare di Fukushima, della Tokyo Electric Power, dove sono rimasti feriti quattro operai. Continuano a rincorrersi i numeri del bilancio dei morti per il disastro naturale. L'agenzia Kyodo News ha parlato di 1.700 persone che hanno perso la vita e di 50 mila evacuati. Intanto circa 10.000 persone risultano disperse nella città portuale di Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi. Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha parlato di "un disastro nazionale senza precedenti" invitando la popolazione a "stare traquilla e seguire le indicazioni che vengono date. Siamo consapevoli che ce la faremo anche questa volta. Bisogna mantenere la calma e seguire le indicazioni che vengono diffuse dai mass media". Il premier ha spiegato di aver "ricevuto telefonate di aiuto da tutto il mondo, a partire da Obama". "Veramente - ha aggiunto - c'è stata una grande partecipazione di tutti i paesi del mondo e questo per noi è di grande aiuto. Innanzitutto pensiamo a salvare delle vite e contemporameante procediamo con l'evacuazione". Poi, ha concluso, "penseremo alla messa in sicurezza di altri edifici e a una fase successiva di rinascita". Per far fronte al disastro sono iniziati i piani di soccorsi. Il Giappone ha mobilitato 50.000 militari e personale di soccorso avviando così un piano di salvataggio e di recupero. Le forze della Difesa hanno messo in campo centinaia di navi, aeromobili e veicoli diretti verso la zona della costa del Pacifico dove almeno 1.000 persone sono morte e interi quartieri sono stati spazzati via dallo tsunami. Aiuti anche da parte della comunità internazionale. Gli Stati Uniti, con quasi 50.000 soldati di stanza in Giappone, ha ordinato a una flotta, tra cui due portaerei, di fornire aiuti. La Commissione Europea, su richiesta del Giappone, ha attivato il Meccanismo europeo di Protezione Civile per fornire assistenza. In particolare, il Giappone ha chiesto squadre di ricerca e di soccorso e cani per le operazioni di ricerca. Sono infatti 10 mila le persone disperse dopo il terremoto e lo tsunami. "Siamo pronti ad aiutare in qualsiasi modo possibile in caso di necessità - ha sottolineato in un messaggio il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso - Siamo profondamente preoccupati per le notizie del devastante terremoto che ha colpito il Giappone causando un certo numero di morti e gravi danni materiali". L'Unione europea, aggiunge Barroso, "esprime la sua solidarietà e cordoglio per il popolo e il governo del Giappone e per le famiglie delle vittime in questo momento difficile". Per quanto riguarda l'esplosione nella centrale nucleare di Fukushima, il governo ha dichiarato l'emergenza atomica e stabilito che i dieci milioni di persone che vivono in un raggio di 20 chilometri dal primo reattore dovrebbero lasciare la zona. La Tepco, l'azienda giapponese che gestisce l'impianto, ha riferito che non c'è stato nessun danno al contenitore del reattore uno nella centrale, secondo quanto riportato dal capo del gabinetto del governo giapponese Yukio Edano. Inoltre, ha aggiunto Edano, i livelli di radiazione vicini all'impianto di Fukushima sono nettamente diminuite dopo l'esplosione. Edano ha inoltre annunciato che: "Abbiamo deciso di raffreddare il contenitore del reattore con l'acqua di mare, in modo da ridurre i rischi più rapidamente possibile". Almeno tre delle persone evacuate vicino alla centrale nucleare di Fukushima risultano contaminate da radiazioni. I tre sono stati scelti a caso per essere esaminati tra 90 pazienti di un ospedale nella città di Futaba-machi a circa 5 km dalla centrale nucleare, segnala la televisione pubblica Nhk. I pazienti avevano aspettato i soccorsi, dopo il terremoto e lo tsunami che ha colpito ieri il Giappone, su un terreno vicino ad una scuola, passando molto tempo all'esterno, per poi essere trasferiti in elicottero quando l'esplosione ha colpito la centrale. L'agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone ha valutato l'incidente che si è verificato nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, al livello 4 su una scala da 0 a 7. Sulla scala internazionale per un evento nucleare, un incidente di livello 4 indica un incidente del reattore nucleare "con conseguenze locali". L'incidente di Three Mile Island nel 1979 negli Stati Uniti è stato valutato cinque, mentre il disastro di Chernobyl del 1986 è stato valutato 7.
12 marzo 2011 L'invincibile forza della natura e la necessaria prevenzione Lezioni giapponesi Due immagini. Due protagonisti. L’uomo, con la sua capacità, e la natura, con la sua forza. Il terremoto giapponese di ieri ci ricorda, proprio attraverso le immagini, questo millenario rapporto. Da un lato i grattacieli che ondeggiano sotto le mazzate del sisma, tremano, scricchiolano, ma reggono l’urto. All’interno cadono scaffali, volano pratiche, si rovesciano i computer, ma muri e soffitti non fanno una piega. E così i giapponesi. Ecco un’altra immagine. Non si scappa disordinatamente. Anzi spesso neanche si scappa. Niente panico. Tutti sanno come comportarsi. Qualcuno ha addirittura pronto il caschetto da mettere in testa. Non si sa mai... C’è abitudine, c’è soprattutto preparazione. I giapponesi sanno di vivere in un Paese altamente sismico e hanno imparato a conviverci. Case solide e comportamenti adeguati. È prevenzione, l’unica arma contro le scosse sismiche, visto che per la previsione siamo ancora molto lontani dal raggiungere risultati seri e concreti. Non è il terremoto che uccide, ma la casa che ci cade addosso, lo abbiamo scritto più volte e anche questa volta è tremendamente vero. Si muore, come è successo a L’Aquila, per scosse 30mila volte inferiori, come energia prodotta, di quelle di ieri in Giappone: 5,9 contro 8.9 di magnitudo. Si muore sotto una casa dello studente non adeguata. Si muore sotto scuole fatte male, come per i 27 bambini di San Giuliano di Puglia. Eppure anche l’Italia è un Paese ad altissima sismicità, ma ce lo si dimentica troppo spesso. Lo si vuole dimenticare, quasi lo si esorcizza, "tanto a noi non toccherà...". Per poi magari, dopo, prendersela con chi non ha avvertito per tempo. Invece di pensare "prima o poi ci toccherà...". E prepararsi di conseguenza. Così si costruisce male, in maniera non antisismica e, soprattutto, non si mette in sicurezza il nostro patrimonio edilizio, spesso risalente a tecniche costruttive certamente non a prova di terremoto, vecchie, in particolare nelle regioni del Sud, proprio quelle maggiormente a rischio. Manca una cultura del terremoto, quella che hanno i giapponesi ma anche i cileni e, infatti, non è un caso che l’altrettanto terribile sisma del 27 febbraio 2010 (8.8 di magnitudo) abbia avuto conseguenze, pur se tragiche, abbastanza contenute. Paesi che prendono molto sul serio il rischio sismico, che si preparano, fin da piccoli. Nelle scuole e poi negli uffici. Prevenzione ed esercitazione. Non allontanerà totalmente la paura ma aiuta ad affrontarla. Ma poi c’è l’altra immagine, quella dell’onda che spazza coste e entroterra. Muraglia d’acqua che nulla può fermare. Non ci riuscirono nei poveri villaggi indonesiani nel 2004, non ci sono riusciti nelle pur preparate città giapponesi. Forse troppo preparate, troppo certe di poter affrontare anche questa emergenza che porta proprio un nome giapponese, tsunami. L’orgoglio umano di fronte alla forza della natura. Le certezze che si sgretolano, prima dei grattacieli. Così probabilmente conteremo migliaia di morti, annegati tra palazzi che hanno retto alle scosse. Ma se fosse accaduto da noi, magari sulle coste calabresi o siciliane dello Stretto di Messina che già nel 1908 furono colpite da un terremoto e da vari tsunami che provocarono più di 90mila morti? Quanti lutti dovremmo contare? Proprio quanto accaduto ieri nel pur preparatissimo Giappone dovrebbe spingerci ulteriormente sulla strada della prevenzione, imparando a convivere col rischio. I sismologi lo dicono da tempo che la più grande opera pubblica sarebbe mettere in sicurezza scuole, case, ospedali e uffici. Soldi spesi bene. Basteranno? Intanto spendiamoli. Antonio Maria Mira
12 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO "Come in guerra, sotto le bombe" I racconti della tragedia Le immagini trasmesse dalla NHK, il principale network giapponese, sono impressionanti. Lo tsunami penetra per chilometri nella terraferma ingoiando tutto ciò che trova sul suo percorso. Negli edifici i mobili oscillano come fuscelli e dalle città si levano nuvole di fumo che si sprigionano dagli incendi delle tubature del gas. I morti si contano già a centinaia e migliaia sono i dispersi ed i feriti. Nelle città della costa orientale dell’isola di Honshu i supermercati e i grandi magazzini sono chiusi ed i pochi negozi di alimentari aperti sono stati letteralmente presi d’assalto da una popolazione che cercava di accaparrarsi viveri, acqua e batterie. "Appena terminata la scossa, sono corsa al supermercato più vicino, ma era già chiuso – dice Ayako Zushi, di Kawasaki –. Ho girato diversi centri commerciali prima di riuscire a trovare un negozio aperto. Ho comprato il poco che era rimasto". Con le tubature idriche rotte, il gas non più erogato e interi quartieri privi di elettricità, è indispensabile avere una scorta di acqua e viveri sufficiente per diversi giorni. Per sopperire alla mancanza di corrente, le torce e le batterie sono diventate le uniche fonti di energia nelle case buie e fredde. L’arresto dei treni e delle linee metropolitane ha impedito a migliaia di madri e padri di tornare a casa in tempo per riprendere i loro figli negli asili e nelle scuole. A Tokyo c’è stato un assalto ai negozi di biciclette, moltissimi sono ricorsi alle due ruote per raggiungere le proprie abitazioni. "Sono bloccata in città e non posso rientrare dai miei", lamenta al telefonino Kaoru Tsukino, impiegata alla Sony e madre di due bambini. Anche suo marito Masanori, tecnico della Toshiba, dovrà dormire in ufficio. "Abbiamo telefonato alle scuole dei nostri figli; stanotte le maestre si fermeranno per prendersi cura di loro", spiega Kaoru prima di chiudere la conversazione per risparmiare la batteria. Il governo ha decretato l’evacuazione entro un raggio di tre chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima I a Okuda, pur avendo assicurato che non vi è alcun pericolo. "È la prima volta che in Giappone viene decretata l’emergenza nucleare – dice May Shigenobu, giornalista della MBC –. Questo terremoto dovrebbe indurre i nostri governanti a rivedere tutti i piani energetici nazionali". Il Giappone, per sganciare la propria economia dalla dipendenza petrolifera, ha scelto l’opzione nucleare che oggi rappresenta il 70% del fabbisogno energetico del Paese. Questo, però ha indotto numerosi attivisti a scendere in campo; questo terremoto potrebbe indurre gran parte dell’opinione pubblica nipponica a chiedere una politica alternativa. A Sendai, la città più colpita dalla catastrofe, dove terremoto e tsunami si sono accavallati, migliaia di persone si ritrovano senza nulla. "La nostra casa è in una zona montagnosa, lontano dalla costa – spiega Okada Saito –, ma la devastazione è completa. Mi sembra di rivivere il bombardamento a cui ho assistito da piccolo durante la Seconda Guerra Mondiale", conclude commosso. I soccorsi, sebbene ostacolati dall’interruzione delle linee ferroviarie e delle strade, si stanno organizzando. "Cerchiamo di estrarre i feriti intrappolati dalle macerie, ma il lavoro è lungo e faticoso – annuncia alla televisione un volontario – dobbiamo aspettare che arrivino i mezzi; nel frattempo scaviamo con tutto ciò che abbiamo, comprese le mani nude". I rigori dell’inverno a Sendai non si sono ancora placati e per molti passare una notte o più notti all’addiaccio potrebbe essere fatale. Oramai è una lotta contro il tempo. Piergiorgio Pescali
12 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Ora l'incubo è la nube atomica La paura resta tanta. Ieri, alle 17 ora locale, poco più di due ore dopo che il sisma aveva colpito Tokyo e mentre lo tsunami arretrava lentamente dalla fascia costiera devastata del Giappone nordorientale, il premier Naoto Kan si affrettava a dichiarare in tv la messa in sicurezza degli impianti nucleari, confermando lo spegnimento automatico di quelli delle aree interessate dal sisma. Ma nella notte il livello delle radiazioni registrati fuori dalla centrale nucleare di Fukushima erano1000 volte superiori al normale. "Abbiamo dichiarato l’emergenza nucleare per essere in grado di prendere ogni precauzione possibile" ha sottolineato il primo segretario di gabinetto Yukio Edano. Quattro reattori più vicini all’epicentro del sisma erano stati fermati immediatamente; un incendio poi domato si era sviluppato nella centrale di Onagawa, nella prefettura di Miyagi colpita dallo tsunami. La situazione all’apparenza più pericolosa, e che ha creato un braccio di ferro tra le autorità di Tokyo e l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) sull’entità del problema, è stata però quella della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Qui ci sarebbe stato un calo di acqua attorno al nocciolo del reattore, una situazione in grado di produrre fughe radioattive e per precauzione le autorità – in un primo tempo – hanno evacuato 2mila residenti in un raggio di 3 chilometri. La prefettura di Fukushima ha sostenuto che nell’impianto della centrale c’è acqua sufficiente per raffreddare le barre di combustibile nucleare, tuttavia i tecnici dell’azienda elettrica hanno lavorato a lungo per consentire la riattivazione dei generatori d’emergenza e ripristinare il livello del liquido di raffreddamento, fornito in ampie quantità dagli Usa. Il problema sembrava risolto, ma nella notte una squadra delle forze armate giapponesi ha ricevuto ordine di raggiungere l’area della centrale. Il primo ministro Kan ha deciso di portare da 3 a 10 chilometri l’area da cui saranno evacuati tutti i residenti dopo che nella centrale la situazione si è ulteriormente aggravata registrando un aumento del livello di radiazione per il malfunzionamento del sistema di raffreddamento. Inoltre il governo ha preannunciato che sarà costretto a effettuare una fuoriuscita controllata dell’aria contaminata all’interno del reattore perché la presssione nella struttura è due volte superiore al livello normale. Infine la protezione civile giapponese ha riferito – ha fatto sapere l’agenzia Kyodo News – che all’esterno della centrale le radiazioni sono mille volte superiori al normale. Gli impianti nucleari giapponesi sono non solo costruiti secondo i criteri più avanzati di sicurezza ma sono anche sottoposti alle più severe norme di funzionamento. Al punto che circa un terzo del costo di una centrale va a coprire i sistemi di sicurezza. Tuttavia, la densità di impianti in un territorio sottoposto a frequenti forti eventi tellurici ha portato anche a momenti di crisi, l’ultimo consistente il 16 luglio 2007, quando dopo un terremoto una fuga radioattiva costrinse alla chiusura la centrale di Kashiwazaki-Kariwa. I 55 impianti nucleari giapponesi, del tipo "ad acqua leggera", sono gestiti da una decina di società. Due sono le centrali in costruzione e altre 11 quelle programmate, sempre dello stesso tipo. Stefano Vecchia
12 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Sendai, dal mare uno schiaffo di morte Matsushima ya/ Matsushima ya. I versi di Matsuo Basho, il più grande poeta di haiku che il Giappone abbia mai avuto, risuonano ancora nella mente mentre scorrono le immagini dello tsunami che ha colpito la regione di Sendai. Matsushima è l’arcipelago più noto del Giappone: un grappolo di isolette lanciate nel mare al largo di Sendai. Ogni estate migliaia di turisti arrivano da tutta la nazione e, sui barconi che serpeggiano tra le rocce, pronunciano immancabilmente i versi di Basho. La posizione, circa 400 km a nord di Tokyo a metà strada verso l’isola di Hokkaido, rende la città anche uno snodo ferroviario logisticamente importante per la rete nazionale. Ma Sendai in Italia era balzata alla ribalta per un altro motivo: nel 2002 aveva ospitato la nazionale di calcio italiana durante il Campionato del Mondo di calcio. I suoi abitanti, un milione in tutto, poca cosa per il Giappone, vivono in una città moderna, interamente ricostruita dopo i pesanti bombardamenti degli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale. Fu proprio da Sendai che, nel 1631, partì un’ambascia giapponese verso la Santa Sede. Arrivò a Roma giusto il tempo per scoprire che i Tokugawa avevano messo al bando il cristianesimo, ma da allora l’apertura culturale di Sendai verso il mondo occidentale è sempre stata viva. Il Tanabata Festival, celebrato ogni estate con una profusione di colori, deriva direttamente dal festival cinese di Qixi. La città, capitale della prefettura di Miyagi, ospita anche il più importante complesso petrolchimico del nord del Giappone: quello di JX Nippon Oil, che offre lavoro a migliaia di operai. Il sisma ha rotto le condutture, scatenando diversi incendi che i pompieri faticano a domare. Le fiamme illuminano il cielo della città di un bagliore sinistro, mettendo a nudo tutta la gravità della situazione. Una volta spento l’incendio la stima dei danni decreterà quando il complesso potrà essere rimesso in funzione e quanti lavoratori potranno essere riassorbiti. Un altro incendio, scoppiato vicino a una scuola media nel quartiere Miyagino, ha visto circa 600 persone rifugiarsi sul tetto dell’istituto in attesa dei soccorsi. Secondo i militari, i morti nella metropoli sarebbero più di cinquecento, centinaia ritrovati sulle spiagge, ma la devastazione compiuta dal maremoto lungo la costa, farà sicuramente salire il numero delle vittime. Interi villaggi sono letteralmente spariti, inghiottiti dalle stesse acqua che, fino a poche ore prima, avevano garantito la sopravvivenza e il lavoro a migliaia di persone. L’epicentro del terremoto, pari a 8,9 gradi Richter, è avvenuto a 130 km ad est di Sendai, permettendo all’onda anomala di raggiungere la costa lungo un fronte alto anche dieci metri: squassato il nord-est dell’arcipelago, letteralmente inghiottito il distretto di Wakabayashi, che si affaccia sulle acque del Pacifico, distrutte la maggior parte delle circa 1.200 case nella zona. Automobili accartocciate e ammassate sotto i ponti, navi di medie dimensioni e persino intere case trasportate dalla corrente marrone. Le devastazioni naturali subite dalla prefettura di Myagi e dal suo capoluogo non potranno essere dimenticate e la bella Sendai rischia di passare alla storia per questa giornata nefasta. Piergiorgio Pescali
12 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Terrorizzati, ma tutti in salvo gli italiani "Sembrava di essere in mare aperto". A parlare è Mauro Politi, ricercatore post dottorale all’International christian university di Mitaka, periferia di Tokyo. "La scossa è stata spaventosa sia in intensità che durata – spiega il ricercatore, che vive da un anno in Giappone – ma anche la sensazione è stata diversa dal solito. Vivendo qui si fa l’abitudine a scosse frequenti e importanti; ma se normalmente tutto attorno vibra, oggi sembrava di stare su una nave in mare aperto". "Ero in ufficio, al 16esimo piano, all’Istituto commercio estero – dice Annamaria Mazzone, 46 anni, a Tokyo dall’87 – ad un tratto ha cominciato a crollare tutto dagli scaffali, faldoni in giro ovunque. Subito ci siamo rifugiati sotto le scrivanie. Poi, non sentendo alcun annuncio, abbiamo deciso di scendere usando le scale e siamo andati in un parco". Il trasporto pubblico è stato a lungo paralizzato è la prima cosa che salta all’occhio in una città dove si usa pochissimo l’automobile. "Nelle due principali stazioni della città si sono affollate almeno seimila persone. Io sono potuta tornare a casa perché abito vicino all’ufficio ma tanta gente si è attrezzata per dormire in ufficio". "Dalla televisione – aggiunge Annamaria – ci dicono di prepararci da qui a un mese alla possibilità di avere scosse forti come quella di oggi mentre altoparlanti nella città diffondono il messaggio di evitare assolutamente le aree vicino alle coste. Io stasera ho paura, andrò a dormire da un’amica". Lupus Sabene, avvocato italo-inglese, che lavora a Tokyo per una importante società americana abita a Tokyo da tre anni con sua moglie Tomoko. Nel suo ufficio, un grattacielo di nuova generazione, non è successo nulla "a parte la forte sensazione nausea dovuta al movimento dell’edificio". Frattanto l’ambasciata d’Italia a Tokyo è riuscita a contattare 10 dei 28 connazionali residenti nelle aree maggiormente colpite. Tutti quanti, in base a quanto riferito, stanno bene. Ancora nessuna notizia dalle prefetture di Aomori e Iwate, mentre da Sendai, la città pesantemente colpita dallo tsunami, la polizia locale ha fatto sapere che non risultano al momento cittadini stranieri tra le vittime.
12 marzo 2011 LA SOLIDARIETÀ Aiuti da tutto il mondo, Roma già operativa Tutto il mondo si sta mobilitando per offrire aiuto al Giappone. Il ministro degli Esteri di Tokyo, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare i contributi internazionali. E ha reso noto che sono già 25 le nazioni che hanno offerto assistenza. Per l’Italia, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio all’imperatore del Giappone Akihito dicendosi "profondamente addolorato" per la tragedia. Napolitano ha sottolineato che "l’Italia, unita al suo Paese da saldi vincoli di profonda amicizia, si stringe al popolo giapponese". Il premier Silvio Berlusconi ha quindi dichiarato che l’Italia è pronta ad intervenire. "Siamo rimasti profondamente emozionati nel vedere le immagini del terremoto e del successivo tsunami – ha detto Berlusconi –. Siamo vicini al popolo giapponese e pronti a dare tutta l’assistenza e l’aiuto possibile al governo di Tokyo". Attestati di solidarietà simili sono arrivati dal presidente francese Nicolas Sarkozy, dal premier britannico David Cameron e dal cancelliere tedesco Angela Merkel. Vicinanza è stata espressa dal presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso. Su richiesta del Giappone, la Commissione europea ha attivato il "Meccanismo europeo di protezione civile" per fornire assistenza. Tokyo ha chiesto squadre di ritrovamento e soccorso e cani per le operazioni di ricerca delle vittime. "Il Giappone è uno dei Paesi meglio preparati al mondo per affrontare le catastrofi, ma la vastità di questo terremoto e dello tsunami comporta la necessità di assistenza internazionale", ha detto il Commissario Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva. Anche gli Stati Uniti sono in prima linea. Il presidente Barack Obama ha telefonato al premier giapponese Naoto Kan per offrire soccorso e ha poi annunciato che, oltre alla portaerei che già si trova nelle vicinanze del Giappone, ne ha inviata un’altra per aiutare il Paese. Quanto alla Cina, Chen Jianmin, capo dell’amministrazione dei terremoti, ha confermato che un team è già pronto a partire, se necessario, alla volta del Giappone. Da New York, il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha ricordato che "il Giappone è uno dei contributori più generosi, sempre pronto ad aiutare chi ha bisogno" e che "in questo spirito, le Nazioni Unite sono accanto al popolo giapponese e faremo quanto è possibile in questo momento molto difficile".
11 marzo 2011 ROMA Anche la Caritas si attiva per emergenza terremoto Il Presidente di Caritas Giappone, S.E. Mons. Isao Kikuchi, vescovo di Niigata, ha assicurato l'impegno di Caritas Giappone, il cui direttore, padre Daisuke Narui si sta attivando per far fronte ai bisogni più urgenti in seguito al violentissimo terremoto e lo tsunami che hanno colpito il nord del Giappone. Onde alte dieci metri hanno devastato la costa di Sendai, nel nordest del Giappone e il Paese è sconvolto da questa emergenza. La Caritas in Giappone è un piccolo organismo che ogni anno riesce a sostenere un centinaio di progetti nel Paese e all'estero per circa 3 milioni di dollari. Si è attivata in passato per grandi emergenze in Asia, come lo tsunami del 2004, il terremoto in Pakistan del 2005 e quello a Yogyakarta nel 2006. In tutto il territorio nazionale con 127 milioni di giapponesi i cattolici sono circa 450 mila, pari allo 0,35%, sparsi in 16 diocesi. Caritas Italiana esprime "solidarietà e vicinanza nella preghiera a Caritas Giappone e alla popolazione colpita ed è pronta, in collegamento con la rete internazionale, a sostenerne gli sforzi una volta messo a punto un piano di primo intervento. Resta anche in contatto con le altre Caritas del Pacifico per monitorare l'evolversi dell'allerta tsunami". In particolare gli operatori di Caritas Italiana in Indonesia riferiscono al momento, dopo l'allarme lanciato, di "una vigile situazione di attesa". Per sostenere gli interventi in corso si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: maremoto Pacifico 2011. Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui: UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119 Intesa Sanpaolo, via Aurelia 396/A, Roma – Iban: IT 95 M 03069 05098 100000005384 Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana tel. 06 66177001 (orario d’ufficio).
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CORRIERE della SERA
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2011-04-17 Il primo passaggio è fermare la diffusione delle radiazioni Tepco: "Reattori stabilizzati in 6-9 mesi Il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, stima di fermare del tutto la perdita di radioattività in 3 mesi * NOTIZIE CORRELATE * È ufficiale: Fukushima come Chernobyl. Nuova scossa, evacuato l'impianto (12 aprile 2011) * Giappone,la Tepco annuncia: "In mare 15.000 tonnellate di acqua radioattiva" (4 aprile 2011) Il primo passaggio è fermare la diffusione delle radiazioni Tepco: "Reattori stabilizzati in 6-9 mesi Il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, stima di fermare del tutto la perdita di radioattività in 3 mesi La centrale di Fukushima (Afp) La centrale di Fukushima (Afp) TOKYO - La Tepco, il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, stima di fermare del tutto la perdita di radioattività in 3 mesi, contestualmente all'avvio del sistema "stabile di raffreddamento dei reattori e delle barre di combustibile". Lo prevede il piano illustrato presentato domenica dai vertici della società. IL PIANO - Il primo passaggio è fermare la diffusione delle radiazioni ai diversi livelli, dall'acqua al sottosuolo, fino al recupero dei detriti e alla copertura degli edifici stessi, danneggiati dalle esplosioni di idrogeno avvenute nei primi giorni della crisi. Quanto alla messa in sicurezza dei reattori, la Tepco ipotizza di essere in grado di ottenere "l'arresto a freddo entro sei-nove mesi". "È un passo importante - ha detto in un'altra conferenza stampa il ministro dell'Industria, Banri Kaieda - perché rappresenta lo sforzo per passare dalla fase d'emergenza a una di lungo periodo di stabilizzazione e superamento della crisi". La gravità dell'incidente nucleare di Fukushima è stato portato da 5 a 7 da governo nipponico, il massimo livello della scala internazionali Ines che è anche quello dato al caso più grave, registrato a Cernobyl nel 1986. Gli esperti, tuttavia, hanno rimarcato le diversità tra i due incidenti, a partire dalla contaminazione radioattiva. (fonte: Ansa)
17 aprile 2011
2011-04-13 Timori internazionali per le ripercussioni economiche. L'Fmi: "Difficile riprendersi" Fukushima inabitabile per vent'anni I timori del premier giapponese. E ai residenti toccherà l'ultima parola sullo smantellamento di tutti i reattori * NOTIZIE CORRELATE * È ufficiale: Fukushima come Chernobyl. Nuova scossa, evacuato l'impianto (12aprile 2011) * LA SCHEDA: i livelli di rischio nucleare secondo la scala Ines * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Timori internazionali per le ripercussioni economiche. L'Fmi: "Difficile riprendersi" Fukushima inabitabile per vent'anni I timori del premier giapponese. E ai residenti toccherà l'ultima parola sullo smantellamento di tutti i reattori La misurazione dei livelli di radiazioni in una fattoria nella prefettura di Fukushima (Reuters) La misurazione dei livelli di radiazioni in una fattoria nella prefettura di Fukushima (Reuters) MILANO - La regione circostante la centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma dell'11 marzo scorso, potrebbe rimanere inabitabile per i prossimi dieci o venti anni: lo ha affermato Kenichi Matsumoto, uno dei collaboratori del premier Naoto Kan, le cui dichiarazioni sono state diffuse dalla stampa nipponica. In un primo momento, Matsumoto - membro del consiglio di gabinetto del premier - aveva dichiarato che la stima gli era stata riferita dallo stesso Kan; successivamente ha precisato che si trattava di una sua opinione, sebbene condivisa dal Primo ministro. La zona di esclusione attorno all'impianto ha attualmente un raggio di 20 chilometri ma l'esecutivo sta valutandone un ulteriore allargamento. LO SMANTELLAMENTO DEI REATTORI - Nel frattempo si continua a discutere sul futuro dell'impianto. Anche i reattori 5 e 6, non coinvolti nella crisi dseguita al sisma e al conseguente tsunami dell'11 marzo scorso, potrebbero essere smantellati: l'intervento, che potrà essere effettuato una volta che vi saranno le condizioni di sicurezza per intervenire, è "da decidere dopo aver ascoltato i residenti dell'area" ha detto Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare, rispondendo a una domanda dell'Ansa. La stessa agenzia ha poi reso noto di aver ordinato alla Tepco "l'immediata verifica della resistenza ai terremoti" degli edifici dei reattori della centrale di Fukushima n.1 a causa della consistente attività sismica di assestamento registrata anche oggi nel nordest del Giappone. LA VENDITA DI FUNGHI - Il governo giapponese ha invece deciso di proibire in 16 municipalità dell'area attorno a Fukushima la vendita di funghi shiitake, una varietá molto diffusa in oriente. Lo ha dichiarato il portavoce del governo, Yukio Edano, sottolineando che sono stati riscontrati alti livelli di radioattivitá nei funghi coltivati all'aria aperta. I funghi coltivati al chiuso potranno invece essere consumati. L'annuncio giunge mentre l'esecutivo di Tokio fa sapere di essere costretto ad abbassare le stime sulle previsioni dell'andamento dell'economia, alla luce del sisma e lo tsunami dell'11 marzo e la conseguente crisi nuclere di Fukushima. IL SISMA E I CONTI PUBBLICI - Intanto il Fondo monetario internazionale ha commentato che le recenti catastrofi naturali e nucleari hanno reso il processo di aggiustamento dei conti pubblici in Giappone, il Paese industrializzato con i parametri peggiori per debito e deficit, "un po' più difficile, ma è ancora presto dire quanto". L'Fmi lo scrive nel Rapporto sulla stabilità finanziaria globale, spiegando che i mercati e le istituzioni finanziarie del Sol Levante hanno dimostrato "grande resistenza" dopo le recenti catastrofi. I rischi per la stabilita finanziaria appaiono, quindi, "gestibili e limitati alle aree più direttamente interessate" dalla tragedia. Tuttavia, la possibile scarsità di energia, i problemi nelle forniture all'economia e quelli insorti nella centrale nucleare di Fukushima "lasciano un ampio margine di incertezza sull'impatto sulla crescita e sui costi finali". Le banche giapponesi, ricorda il Fondo, hanno un'esposizione limitata nella regione interessata (2,4% degli impieghi totali del sistema bancario e 1,2% degli asset totali) e le compagnie assicurative nazionali, con un ratio di solvibilità superiore al 700% (contro il 200% regolamentare) non appaiono in difficoltà. Tuttavia, il Giappone, con un debito pubblico previsto al 230% del pil a fine 2011 e una bilancia primaria negativa dell'8,5%, dovrà collegare lo sforzo della ricostruzione a "una strategia di rientro ben definita per ridurre i parametri del debito nel medio termine". Redazione Online 13 aprile 2011
LA DECISIONE DELL'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale È ufficiale: Fukushima come Chernobyl Nuova scossa, evacuato l'impianto Alzato il livello di gravità a 7, come nel disastro del 1986. "La fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere superiore" * NOTIZIE CORRELATE * LA SCHEDA: i livelli di rischio nucleare secondo la scala Ines * Nuovo sisma in Giappone, paura a Tokyo Almeno tre le vittime e 132 i feriti (7 aprile 2011) * IL GRAFICO: I due epicentri a confronto * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * LA DECISIONE DELL'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale È ufficiale: Fukushima come Chernobyl Nuova scossa, evacuato l'impianto Alzato il livello di gravità a 7, come nel disastro del 1986. "La fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere superiore" La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima MILANO- L'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale del Giappone ha alzato da 5 a 7 il livello di gravità della crisi nell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi, che è ora lo stesso di quello del disastro di Chernobyl del 1986. Fukushima è l'impianto che più ha subito le conseguenze del terremoto, e soprattutto del successivo tsunami, dell'11 marzo scorso. Un funzionario della Tepco, la società che gestisce l'impianto, ha evocato addirittura la possibilità che i livelli di radioattività siano superiori: "La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente", ha spiegato, "e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl". Intanto una nuova cossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata registrata nel pomeriggio di martedì (attorno alle 7 del mattino in Italia) Giappone, con epicentro proprio la prefettura di Fukushima. La Tepco ha ordinato ai lavoratori di evacuare l' impianto, all'interno del quale si è anche sviluppato un nuovo incendio, che è però stato rapidamente domato. IL NODO DELL'EVACUAZIONE - Gregory Jaczko, a capo della Nuclear Regulatory Commission (Ncr) statunitense, ha poi annunciato che non cambierà la raccomandazione secondo la quale i cittadini americani devono rimanere ad almeno 80 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Jaczko ha detto in un'intervista all'Associated Press che la crisi in Giappone rimane "statica" e che la situazione non è ancora stata stabilizzata. Il presidente della Nrc ha aggiunto che le condizioni nell'impianto di Fukushima non sono cambiate in maniera significativa negli ultimi giorni e le rivelazioni odierne della Tepco di fatto lo confermano. Jaczko ha detto che lui personalmente aveva preso la decisione sulla zona di sicurezza dal raggio di 80 chilometri dai reattori. Il governo giapponese ha fissato una zona di evacuazione dal raggio di 19 chilometri e le dichiarazioni di Jaczko hanno fatto nascere dei dubbi sulla fiducia degli Usa nella valutazione del rischio da parte delle autorità di Tokyo. Le quali, nell'ipotesi di estendere ulteriormente l'area da sgombrare, si ritroverebbero con un enorme problema sfollati, visto che un raggio più ampio di quello dell'attuale area di sicurezza creerebbe automaticamente decine di migliaia di sfollati. LA FUGA DI RADIAZIONI - Il sistema di raffreddamento della centrale nucleare, a seguito del sisma dello scorso 11 marzo, si è interrotto facendo aumentare la temperatura all'interno dei reattori e causando, per effetto dei problemi conseguenti, la fuoriuscita di radiazioni. La decisione è stata annunciata alla televisione nazionale da un funzionario della commissione per la Sicurezza nucleare. La quantità di radiazioni che fuoriescono dalla centrale, ha spiegato, è pari a circa il 10% di quella di Chernobyl. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dai funzionari Nisa, uno dei fattori alla base della decisione è che l'importo complessivo di particelle radioattive rilasciate nell'atmosfera dall'inizio della crisi ha raggiunto quantità tali da soddisfare un incidente di livello massimo sulla scala dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica. A ciò si aggiunge, appunto, la dichiarazione della Tepco sui timori di un quantitativo di perdite radioattive che alla fine possa essere nel complesso superiore a quello registrato nel caso Chernobyl. "GRAVE INCIDENTE" - Secondo l'Aiea di Vienna, il nuovo ranking significa un "grave incidente", con "conseguenze più ampie" rispetto al livello precedente. "Abbiamo alzato il livello di gravità a 7 perché la fuoriuscita di radiazioni ha avuto impatto nell'atmosfera, nelle verdure, nell'acqua di rubinetto e nell'oceano", ha detto Minoru Oogoda, della Nisa appunto. La revisione si è basata su un controllo incrociato e valutazioni dei dati sulle perdite di iodio-131 e cesio-137, ha spiegato un altro uomo Nisa, il portavoce Hidehiko Nishiyama. "Abbiamo evitato - ha continuato - di fare dichiarazioni finché non abbiamo avuto dati certi. L'annuncio è stato fatto adesso perché è stato possibile guardare e controllare i dati raccolti in due modi diversi", ovvero le misurazioni di Nisa da un lato e della commissione per la Sicurezza nucleare dall'altro. Nishiyama ha sottolineato che a differenza di Chernobyl non ci sono state esplosioni del nocciolo dei reattori dello stabilimento, anche se ci sono state esplosioni di idrogeno. "In questo senso - ha concluso - questa situazione è totalmente diversa da Chernobyl". Tuttavia la Tepco ha ammesso per bocca del portavoce Junichi Matsumoto che sono ancora in corso le operazioni per stimare la quantità totale di materiale radioattivo che potrebbe essere rilasciato nell'incidente e questa potrebbe addirittura superare quella di Chernobyl. IL PREMIER - Nonostante l'innalzamento del livello di gravità dell'incidente di Fukushima il premier giapponese ha voluto rassicurare la popolazione spiegando che la situazione alla centrale nucleare di Fukushima "si sta stabilizzando passo dopo passo". Kan ha poi aggiunto che "le radiazioni stanno diminuendo". Redazione Online 12 aprile 2011(ultima modifica: 13 aprile 2011)
2011-04-12 LA DECISIONE DELL'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale È ufficiale: Fukushima come Chernobyl Nuova scossa, evacuato l'impianto Alzato il livello di gravità a 7, come nel disastro del 1986. "La fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere superiore" * NOTIZIE CORRELATE * LA SCHEDA: i livelli di rischio nucleare secondo la scala Ines * Nuovo sisma in Giappone, paura a Tokyo Almeno tre le vittime e 132 i feriti (7 aprile 2011) * IL GRAFICO: I due epicentri a confronto * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * LA DECISIONE DELL'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale È ufficiale: Fukushima come Chernobyl Nuova scossa, evacuato l'impianto Alzato il livello di gravità a 7, come nel disastro del 1986. "La fuoriuscita di radiazioni potrebbe essere superiore" La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima MILANO- L'Agenzia per la sicurezza nucleare e industriale del Giappone ha alzato da 5 a 7 il livello di gravità della crisi nell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi, che è ora lo stesso di quello del disastro di Chernobyl del 1986. Fukushima è l'impianto che più ha subito le conseguenze del terremoto, e soprattutto del successivo tsunami, dell'11 marzo scorso. Un funzionario della Tepco, la società che gestisce l'impianto, ha evocato addirittura la possibilità che i livelli di radioattività siano superiori: "La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente", ha spiegato, "e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl". Intanto una nuova cossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata registrata nel pomeriggio di martedì (attorno alle 7 del mattino in Italia) Giappone, con epicentro proprio la prefettura di Fukushima. La Tepco ha ordinato ai lavoratori di evacuare l' impianto, all'interno del quale si è anche sviluppato un nuovo incendio, che è però stato rapidamente domato. IL NODO DELL'EVACUAZIONE - Gregory Jaczko, a capo della Nuclear Regulatory Commission (Ncr) statunitense, ha poi annunciato che non cambierà la raccomandazione secondo la quale i cittadini americani devono rimanere ad almeno 80 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Jaczko ha detto in un'intervista all'Associated Press che la crisi in Giappone rimane "statica" e che la situazione non è ancora stata stabilizzata. Il presidente della Nrc ha aggiunto che le condizioni nell'impianto di Fukushima non sono cambiate in maniera significativa negli ultimi giorni e le rivelazioni odierne della Tepco di fatto lo confermano. Jaczko ha detto che lui personalmente aveva preso la decisione sulla zona di sicurezza dal raggio di 80 chilometri dai reattori. Il governo giapponese ha fissato una zona di evacuazione dal raggio di 19 chilometri e le dichiarazioni di Jaczko hanno fatto nascere dei dubbi sulla fiducia degli Usa nella valutazione del rischio da parte delle autorità di Tokyo. Le quali, nell'ipotesi di estendere ulteriormente l'area da sgombrare, si ritroverebbero con un enorme problema sfollati, visto che un raggio più ampio di quello dell'attuale area di sicurezza creerebbe automaticamente decine di migliaia di sfollati. LA FUGA DI RADIAZIONI - Il sistema di raffreddamento della centrale nucleare, a seguito del sisma dello scorso 11 marzo, si è interrotto facendo aumentare la temperatura all'interno dei reattori e causando, per effetto dei problemi conseguenti, la fuoriuscita di radiazioni. La decisione è stata annunciata alla televisione nazionale da un funzionario della commissione per la Sicurezza nucleare. La quantità di radiazioni che fuoriescono dalla centrale, ha spiegato, è pari a circa il 10% di quella di Chernobyl. Tuttavia, secondo quanto dichiarato dai funzionari Nisa, uno dei fattori alla base della decisione è che l'importo complessivo di particelle radioattive rilasciate nell'atmosfera dall'inizio della crisi ha raggiunto quantità tali da soddisfare un incidente di livello massimo sulla scala dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica. A ciò si aggiunge, appunto, la dichiarazione della Tepco sui timori di un quantitativo di perdite radioattive che alla fine possa essere nel complesso superiore a quello registrato nel caso Chernobyl. "GRAVE INCIDENTE" - Secondo l'Aiea di Vienna, il nuovo ranking significa un "grave incidente", con "conseguenze più ampie" rispetto al livello precedente. "Abbiamo alzato il livello di gravità a 7 perché la fuoriuscita di radiazioni ha avuto impatto nell'atmosfera, nelle verdure, nell'acqua di rubinetto e nell'oceano", ha detto Minoru Oogoda, della Nisa appunto. La revisione si è basata su un controllo incrociato e valutazioni dei dati sulle perdite di iodio-131 e cesio-137, ha spiegato un altro uomo Nisa, il portavoce Hidehiko Nishiyama. "Abbiamo evitato - ha continuato - di fare dichiarazioni finché non abbiamo avuto dati certi. L'annuncio è stato fatto adesso perché è stato possibile guardare e controllare i dati raccolti in due modi diversi", ovvero le misurazioni di Nisa da un lato e della commissione per la Sicurezza nucleare dall'altro. Nishiyama ha sottolineato che a differenza di Chernobyl non ci sono state esplosioni del nocciolo dei reattori dello stabilimento, anche se ci sono state esplosioni di idrogeno. "In questo senso - ha concluso - questa situazione è totalmente diversa da Chernobyl". Tuttavia la Tepco ha ammesso per bocca del portavoce Junichi Matsumoto che sono ancora in corso le operazioni per stimare la quantità totale di materiale radioattivo che potrebbe essere rilasciato nell'incidente e questa potrebbe addirittura superare quella di Chernobyl. Redazione Online 12 aprile 2011
LA SCHEDA Ines, la scala del rischio nucleare Il livello 7, raggiunto a Fukushima, è il massimo in termini di pericolosità. E' lo stesso di Chernobyl LA SCHEDA Ines, la scala del rischio nucleare Il livello 7, raggiunto a Fukushima, è il massimo in termini di pericolosità. E' lo stesso di Chernobyl MILANO - Il grado 7 che caratterizza ufficiamente da oggi, come hanno annunciato le autoritá nipponiche, l'incidente della centrale di Fukushima è il massimo della gravitá secondo gli specialisti dell'energia atomica che hanno stilato la Ines, International Nuclear Event Scale. Finora gli incidenti di livello sette, ovvero con fuoriuscita di materiale radioattivo tale da comportare conseguenze importanti per salute e ambiente, sono stati quello di Chernobyl, nel 1986 in Unione Sovietica e , appunto, quello conseguente al terremoto e tsunami nel nordest del Giappone dell'11 marzo scorso. GLI ALTRI LIVELLI - Il livello 6 indica un incidente grave, con significativo rilascio di materiale radioattivo che richiede l'attuazione di contromisure pianificate. Il livello 5 è un incidente con conseguenze ampie sul territorio e limitato rilascio di materiale radioattivo che richiede la messa in atto di alcune contromisure pianificate, con danni gravi al nocciolo del reattore e rilascio di grandi quantitá di materiale radioattivo all'interno dell'impianto e alta probabilitá di esposizione significativa per la popolazione. Il livello 4 è un incidente nucleare con conseguenze locali e minor rilascio di materiale radioattivo che molto probabilmente non comporterá l'attuazione delle contromisure previste, a parte il controllo degli alimenti. Il livello 3 è un incidente grave con contaminazione accentuata in un'area non prevista con bassa probabilitá di esposizione della popolazione. Il livello 2 è un incidente in cui i dipendenti dell'impianto vengono esposti a radiazioni maggiori del limite annuo stabilito per legge, con contaminazione significativa in un'area non prevista e falle significative nelle condizioni di sicurezza, ma senza conseguenze. Il livello 1 descrive una anomalia con sovraesposizione di persone a radiazioni maggiori dei limiti annuali imposti dalla legge. (Fonte: Adnkronos) 12 aprile 2011
Scatta anche l'allerta tsunami Scossa di 7,1 vicino a Fukushima Paura nella centrale Un black out nei reattori è stato poi risolto. Trema anche la capitale giapponese * NOTIZIE CORRELATE * Nuovo sisma in Giappone, paura a Tokyo Almeno tre le vittime e 132 i feriti (7 aprile 2011) * IL GRAFICO: I due epicentri a confronto * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Scatta anche l'allerta tsunami Scossa di 7,1 vicino a Fukushima Paura nella centrale Un black out nei reattori è stato poi risolto. Trema anche la capitale giapponese Le immagini Tv dell'onda che colpi la centrale di Fukushima un mese fa (Ap) Le immagini Tv dell'onda che colpi la centrale di Fukushima un mese fa (Ap) TOKYO - Il Giappone di nuovo in mezzo alla paura. Trema di nuovo, per una scossa di 7,1 gradi che ha colpito Iwaki, proprio nella prefettura di Fukushima dove si trova la centrale nucleare che sta tenendo in apprensione il Mondo. E' stato lanciato un allarme tsunami, poi rientrato. Il sisma è stato avvertito anche nella capitale giapponese, dove gli edifici hanno tremato a lungo. Lunedì ricorre un mese dal devastante terremoto dell'11 marzo. RISOLTO IL BLACK OUT NEL REATTORE - Il nuovo sisma ha fatto saltare per diversi minuti l'erogazione di elettricità nei reattori nel disastrato impianto atomico di Fukushima. L'agenzia per la sicurezza degli impianti nucleari giapponesi ha reso noto che l'elettricità, che era stata tolta alla centrale di Fukushima al momento della forte scossa di terremoto è stata ripristinata. La Tepco da parte sua ha comunicato che è ripreso il pompaggio dell'acqua per il raffreddamento dei tre reattori danneggiati dal sisma di un mese fa. L'elettricità era saltata anche dopo il sisma dell'11 marzo e questo aveva bloccato gli impianti di raffreddamento, causando la parziale fusione del nucleo. ESTESA LA ZONA DI EVACUAZIONE - Le autorità giapponesi, poco prima della scossa, avevano deciso di estendere la zona di evacuazione attorno alla centrale nucleare di Fukushima. Nonostante il rischio di importanti fughe radioattive si sia "considerevolmente ridotto" - come aveva precisato proprio stamane il portavoce del governo Yukio Edano - l'esposizione prolungata a pur deboli dosi di radioattività può comunque costituire un pericolo che giustifica questa misura di precauzione. 11 aprile 2011
Nessuna anomalia a Fukushima, perdite d'acqua "non radioattiva" dall'impianto di Onagawa Nuovo sisma in Giappone, paura a Tokyo Almeno tre le vittime e 132 i feriti Scossa di magnitudo 7.4 al largo della costa nord-est. Lanciato anche un allarme tsunami, poi revocato * NOTIZIE CORRELATE * IL GRAFICO: I due epicentri a confronto * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Nessuna anomalia a Fukushima, perdite d'acqua "non radioattiva" dall'impianto di Onagawa Nuovo sisma in Giappone, paura a Tokyo Almeno tre le vittime e 132 i feriti Scossa di magnitudo 7.4 al largo della costa nord-est. Lanciato anche un allarme tsunami, poi revocato Una bandiera giapponese sventola sulle macerie di un edificio distrutto dal sisma dell'11 marzo nella prefettura di Miyagi (Afp) Una bandiera giapponese sventola sulle macerie di un edificio distrutto dal sisma dell'11 marzo nella prefettura di Miyagi (Afp) MILANO - Un forte sisma di magnitudo 7.4 è stato registrato giovedì sera (il primo pomeriggio in Italia) a una quarantina di chilometri dalle coste dell'area nord-orientale del Giappone. L'annuncio è stato dato dall'Agenzia meteorologica giapponese Kisocho che aveva anche messo in guardia su un possibile tsunami con onde fino a due metri d'altezza. L'allarme per l'onda di riflesso è stato poi revocato. L'osservatorio per gli tsunami del Pacifico (Pacific Tsunami Warning Center), dal canto suo, aveva assicurato che non sarebbe in ogni caso stato "uno tsunami distruttivo". LE VITTIME - Quanto alle conseguenze immediate, alcune testimonianze hanno parlato di grattacieli che hanno tremato anche nel cuore di Tokyo, che pure dista più di 300 chilometri dall'area dell'epicentro. In un primo tempo non si era avuta notizia di vittime. Con il passare delle ore e con l'afflusso delle prime informazioni raccolte sul campo dai soccorritori, si è invece appreso che la nuova sismica ha causato almeno 3 morti e 132 feriti, perlomeno stando al bilancio ufficiale diffuso dalla protezione civile nipponica. Le vittime erano tutte in età avanzata: due uomini di 85 e 79 anni sono rimasti uccisi nella prefettura di Miyagi; una donna 63enne è invece morta nella prefettura di Yamagata in seguito allo spegnimento del respiratore artificiale che le immetteva ossigeno nei polmoni, spentosi improvvisamente in seguito alla caduta della corrente elettrica provocata dal sisma. LE CENTRALI NUCLEARI - L'agenzia di stampa Kyodo aveva reso noto che non ci sono stati inconvenienti nella centrale di Fukushima, pesantemente danneggiata dopo il sisma e lo tsunami dello scorso 11 marzo. Verifiche sono state poi effettuate anche in tutti gli altri impianti nucleari senza che siano stati riscontrati problemi, come ha confermato un check control effettuato alle 23.45 locali (le 16.45 in Italia), ovvero circa due ore dopo la scossa maggiore. All'indomani mattina è stata però accertata una perdita d'acqua dalla centrale di nucleare di Onagawa (siamo sempre nella prefettura di Miyagi). La tv pubblica Nhk, citando il gestore Tohoku Electric, ha però precisato che non sono stati segnalati cambi nei livelli di radioattività. Sempre la Nhk subito dopo il terremoto aveva esortato la popolazione "ad allontanarsi dal mare e a salire su colline o su postazioni più in alto". L'allarme diffuso dalla tv è stato diffuso in diverse lingue, fra cui l'inglese e il portoghese. SCOSSA IN PROFONDITA' - La scossa, secondo i dati preliminari della Japan Meteorological Agency (Jma), è stata registrata alle ore 23.32 locali (le 16.32 in Itali) e ha avuto la magnitudo di 7.4, mentre l'intensità è stata di 6+ su 7 della scala di rilevazione giapponese. A Minamisoma e Futabamachi, due cittadine nelle immediate vicinanze della disastrata centrale nucleare di Fukushima n.1, l'intensità è stata pari a 5+ e 5-. L'epicentro è stato individuato a pochi chilometri dalla costa della prefettura di Miyagi e alla profondità di 40 km. Il sisma di marzo era stato di magnitudo 9.0. Alla scossa principale ne erano seguite centinaia di assestamento, ma nessuna aveva mai superato magnitudo 7, come in questo caso. Il nuovo epicentro è situato a circa 100 km da Sendai, 140 da Fukushma e 345 da Tokyo, dove comunque, come riportato, la scossa è stata avvertita nettamente (GUARDA il grafico). Redazione Online 07 aprile 2011(ultima modifica: 08 aprile 2011)
Yu Miri: lo tsunami, l'atomo e la falsa coscienza del Giappone Scritto da: Marco Del Corona alle 11:02 del 11/04/2011 Tags: Corea, Giappone, nucleare, terremoto, tsunami ym.jpg Un mese dopo lo tsunami, la scrittrice Yu Miri riflette sull cambiamento epocale che per il Giappone ha comportato la duplice tragedia, sismica e nucleare. Il suo è un punto di vista parzialmente eccentrico. Yu Miri – 42 anni, il suo crudo Oro rapace è stato pubblicato in Italia da Feltrinelli, Scene di famiglia da Marsilio - scrive sì in giapponese e vive in Giappone dov’è nata, ma è (sud)coreana, appartenente a una minoranza non compiutamente integrata nel tessuto della società nipponica (anzi, una componente che spesso denuncia forme di discriminazione). SOBRIETA' E COMPOSTEZZA Attraverso il suo duplice punto di vista, dal Giappone ma non del Giappone, ripercorre il mese di passione del Paese. A cominciare da una riflessione sulla sobrietà e sulla compostezza della popolazione giapponese che hanno colpito l’opinione pubblica mondiale. "La sobrietà, la compostezza, lo spirito di collaborazione sono virtù – spiega Yu Miri al Corriere, rispondendo per iscritto a una serie di domande - ma presi così sono anche dei punti deboli dei giapponesi. Perché in questo modo i giapponesi stessi sono stati tenuti all’oscuro da Tepco (la società energetica che gestisce i reattori di Fukushima, ndr), dal governo e dall’Agenzia per la sicurezza atomica circa le notizie sulle fughe radioattive alla centrale nucleare, e mi stupisco e non riesco proprio a capire perché essi non si arrabbino e non ci siano manifestazioni popolari. Se su Twitter faccio circolare informazioni dei media stranieri sulla radioattività, sono subito sommersa di tweet estremamente duri che mi rispondono ‘non sollecitare le paure’, ‘già se sei scappata, almeno non dire queste sciocchezze inutili’, ‘visto che usiamo l’energia elettrica, non possiamo lamentarci delle centrali nucleari’, ‘non si dovrebbe criticare la Tepco se si pensa ai lavoratori che cercano di risolvere l’incidente alla centrale in mezzo a tutta quella radioattività’, ‘quelli che sono scappati non si facciano più rivedere’, ‘se parli male dei giapponesi, tornatene in Corea’". HIROSHIMA, FUKUSHIMA La crisi nucleare attuale stimolato paralleli con il doppio bombardamento atomico del 1945 a Hiroshima e Nagasaki. Ma Yu Miri propone una riflessione diversa: "Ci sono scrittori, critici e giornalisti che hanno indicato alcune analogie con la Seconda Guerra Mondiale, quando tutti i giapponesi credevano ai bollettini del quartier generale che davano notizia delle vittorie in serie dell’esercito giapponese, e lodavano la morte dei soldati che avevano lottato fino alla fine a Guadalcanal e a Saipan, e proclamavano ‘cento milioni di combattenti fino alla fine’, e invitavano a una vita spartana sulla base del motto ‘Non vorrò niente finchè non avremo vinto’ (hoshigarimasen katsu made wa), e additavano come ‘traditore della patria’ (hikokumin) le ragazze che si mettevano la gonna o si facevano crescere i capelli o i giovani che si dedicavano alla letteratura o alla musica. Erano sorvegliati dai vicini di casa, e mi sembra quasi che stia ritornando l’atmosfera di quel periodo disgustoso". Timori di ritorni xenofobi? "Sì, ho anche paura che gli stranieri in Giappone siano esposti a critiche crescenti. Ogni volta che c’è un terremoto, mi torna in mente il Grande terremoto del Kanto del 1° settembre 1923. All’improvviso, dal nulla iniziarono a spargersi voci che riferivano come ‘i coreani hanno iniziato una rivolta e ci attaccano’, o come ‘i coreani hanno appiccato incendi e avvelenato i pozzi’ e altre assurdità, per cui sulla spinta di tali dicerie iniziò dappertutto una caccia al coreano e in pochi giorni ci furono omicidi di massa di alcune migliaia di coreani, compresi donne e bambini. Sul limitare di una crisi nazionale, i cittadini diventano un corpo solo ed è facile che i giapponesi vedano negli stranieri un nemico di cui doversi liberare. In quanto coreana residente in Giappone (mio figlio è di nazionalità giapponese) sono estremamente in apprensione per la tendenza che c’è ad abbandonarsi a queste derive". IN COREA L’11 marzo, al momento del sisma, Yu Miri non era in Giappone. Si trovava in Corea del Sud, a Seul. Lì era in scena un suo lavoro teatrale. Il figlio undicenne era rimasto a casa, a Kamakura, sul mare, poco sud di Tokyo. Approfittando di una giornata libera era entrata in un bar e lì, collegandosi a Twitter, ha appreso del terremoto delle 14.46: "Provai subito a fare una chiamata internazionale ma non riuscii a telefonare, né riuscii ad avere uno scambio di email. Corsi fuori dal bar, salii su un taxi e tornai all’albergo. All’albergo guardai la tv giapponese Nhk, strinsi le mani in preghiera così forte che divennero bianche. Il terremoto, lo tsunami, l’incendio al complesso petrolchimico… l’incidente alla centrale nucleare, sembrava proprio che, al suono della tromba dell’angelo fosse discesa la catastrofe dell’Apocalisse di Giovanni, e ce l’avevo davanti agli occhi". Il compagno le scrisse, sempre su Twitter, del blackout elettrico e delle scosse di assestamento, ma che suo figlio era "tornato subito a casa da scuola, siamo tornati insieme a casa". Ricorda Yu Miri che "anche se questo mi tranquillizzò un po’, ero preoccupata per le fughe radioattive per l’incidente alla centrale nucleare e pensai di annullare gli altri impegni e tornare in Giappone ma un attore che recita nel mio dramma che è di Fukushima e non riusciva a contattare i suoi genitori a casa recitava sul palco con gli occhi tutti rossi di pianto, per cui pensai che non fosse il caso che solo io tornassi in Giappone, e allora come convenuto in principio, alla fine salii sul palco e feci i saluti, e tornai in Giappone con l’aereo che partiva il 14 marzo alle 20". RITORNO A CASA Ecco, allora l’incontro con l’incubo nucleare: "Mi fu subito evidente il fatto che vi era un grande gap tra le informazioni sulla contaminazione radioattiva che il governo giapponese presentava ai cittadini giapponesi e le informazioni che provenivano dagli altri Paesi e rivolte ai propri cittadini residenti in Giappone. Arrivai ad Haneda dopo le 10 di sera. Il bagaglio pesava più di 30 chili quindi pensavo di spedirmelo a casa e andai al bancone degli spedizionieri, dove mi dissero: ‘Non c’è benzina e i furgoni non possono muoversi, non sappiamo quando potremo riprendere il servizio’, al che chiesi: ‘Ad esempio, potreste metterci anche 10 giorni?’, ‘Non possiamo saperlo’ mi risposero evasivamente, per cui mi rassegnai e non spedii i bagagli, ma per l’incidente alla centrale di Fukushima la Tepco aveva istituito i blackout programmati e quasi tutti i treni e le metropolitane erano fermi, per cui salii su un autobus e poi su un taxi, e alle 2 di notte riuscii a rientrare a casa mia a Kamakura. Senza chiudere occhio nemmeno un attimo, mi misi a cercare notizie sull’incidente alla centrale nucleare. Man mano che cercavo, mi salivano sempre più forti i dubbi che Tepco, l’Agenzia per la sicurezza nucleare ed il governo si fossero alleati per nascondere notizie scomode. A questo punto provai indignazione a vedere che ciascuno riteneva più importante difendere, più che la salute dei cittadini, la propria posizione ed i propri privilegi. Lo Stato continuava soltanto a ripetere ‘non preoccupatevi’, ma avrebbero anche dovuto dire chiaramente ‘se mai dovesse capitare qualcosa, fate così…’ altrimenti i cittadini sarebbero stati messi improvvisamente davanti ad una situazione disperata di pericolo. Pensai che ciascuno doveva badare da solo alla salute propria e dei suoi cari, e io decisi di allontanarmi il più possibile dalla centrale di Fukushima, ma le mamme che avevano fatto lo stesso ragionamento erano molte sugli Shinkansen diretti verso sud: non c’era più posto nei posti prenotati, né nei posti liberi e rimanevano solo pochissimi posti in prima classe". A trascorso due settimane a casa di un’amica a Osaka ma "non sono riuscita a condurre una vita quotidiana normale né a lavorare". CREATA DALL'UOMO Non è una tragedia sola, sostiene, Yu Miri: "Non penso che si debba parlare al singolare di tragedia, ma che ci sia stata una calamità naturale, cioè il terremoto e lo tsunami, e una calamità creata dall’uomo, cioè l’incidente nucleare. Il terremoto e lo tsunami ormai è il passato, ma l’incidente nucleare è una cosa che prosegue ancora oggi. Con la contaminazione radioattiva dell’aria, del suolo, dell’acqua e del mare, vi sono molte cose che non si possono più fare. I bambini non possono più giocare all’aperto. Non si può più stendere fuori il bucato ad asciugare, non si può più uscire nei giorni di pioggia. Il riso, il pane, il latte, le uova, la verdura, il pesce, la carne, questi alimenti non si possono più comprare da nessuna parte. Non si può prendere una boccata d’aria fuori senza coprirsi con una mascherina". E, aggiunge, "non si può più fare jogging", notazione personale, perché l’autrice è un’appassionata maratoneta. "Il fatto che io sia ancora viva è per me una ‘fortuna’, un ‘miracolo’ al quale faccio fatica a credere. Ringrazio dal profondo del cuore di essere ancora viva". INFORMAZIONI Yu Miri dice di basarsi soprattutto dei media stranieri per la raccolta di informazioni su quanto accade in Giappone ora: "Ho ritenuto che non si potesse riporre alcuna fiducia nelle informazioni provenienti da televisioni, giornali, e negli altri media principali. Le società elettriche sono grandi finanziatrici dei mezzi di comunicazione, e riforniscono di cospicui finanziamenti centri di ricerca in tutte le università. In questo modo per molti anni sono state tenute a bada le critiche che sarebbero potute arrivare dai mass media e dagli studiosi. Pertanto la mia fonte principale di informazione sono stati i media stranieri". L'ORA X "L’ora in cui è avvenuto il terremoto, le 14.46 del 11 marzo, è un confine, il fluire del tempo ha subito un cambiamento completo. Non si può fare esperienza del tempo in maniera ordinata, dicendo c’era uno ieri, c’è un oggi, ci sarà un domani". E il dramma in atto ha riacceso le convinzioni antinucleariste di Yu Miri: "Stavolta il Giappone ha dimostrato a tutto il mondo quanto è pericolosa l’energia nucleare. Inoltre, si dice che le centrali atomiche siano economiche, ma questo è perché si è continuato a tagliare sugli investimenti in sicurezza e non sono messi in conto i costi di smantellamento dei reattori. In Giappone la quantità di energia derivante dal nucleare non supera il 30%, e ci sono enormi centrali termiche che non sono sfruttate che per il 50%. Anche se si producesse attraverso centrali termiche tutta l’energia che si produce ora con il nucleare, le centrali termiche sarebbero sfruttate al 70%. Con lo stop dei circa 50 reattori nucleari che ci sono in Giappone vi sarebbero problemi legati alla riduzione delle emissioni di CO2, all’incremento del prezzo delle materie prime ma nella situazione attuale non mi sembra che vi siano altre strade che fare affidamento all’energia delle centrali termiche e sostituirla in fretta con l’energia eolica, solare, geotermica, l’energia delle maree, delle biomasse". RINASCITA Nello sconvolgimento del Giappone, tuttavia, Yu Miri pare intravedere gli estremi per una rinascita: "Nelle isole all’estremo sud del Giappone è stata imposta la presenza delle basi militari americane, nel Nord-est, la zona del terremoto, sono state imposte le centrali nucleari… Ecco allora che occorre cambiare lo schema secondo il quale solo chi vive nella parte centrale del Giappone può godere di tranquillità e sicurezza. Non può essere un ritorno al passato, ma occorre realizzare una ricostruzione cambiando le strutture attuali dalla base. Se dopo aver fatto questi grandi sacrifici, non fosse ancora possibile arrivare ad un cambiamento, il Giappone affonderà. Ciascuno, uno per uno, deve provare a rimettersi in discussione". E di che cosa ha maggiormente bisogno il Giappone in questo momento? "Di decisioni e di cambiamenti".
2011-04-09 Anche migliaia di cadaveri sono finiti in acqua e vanno verso le coste Usa I resti dello tsunami minacciano la vita dell'oceano Pacifico Auto, camion, case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare Anche migliaia di cadaveri sono finiti in acqua e vanno verso le coste Usa I resti dello tsunami minacciano la vita dell'oceano Pacifico Auto, camion, case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare MILANO - Tutto ciò che non è affondato in seguito alla spaventosa onda di tsunami che l'undici marzo scorso ha colpito le coste nord-orientali del Giappone, ora galleggia nelle acque dell'Oceano Pacifico. Automobili, camion, barche capovolte, persino alcune case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare, risucchiati dalla forza terrificante dell'onda formatasi a seguito del sisma. E ora viaggiano verso la West Coast statunitense seminando preoccupazione riguardo all’impatto che avranno in termini di inquinamento e di minaccia alla vita marina. PARTICOLARE RACCAPRICCIANTE - Secondo l'eminente oceanografo statunitense Curtis Ebbesmeyer è probabile che, confusi nell'enorme massa di detriti, raggiungano le coste americane anche parti del corpo delle migliaia di persone perite nel disastro naturale nipponico. In particolare Ebbesmeyer, che per anni ha studiato il movimento dei relitti marini, sottolinea come sia altamente probabile che a spiaggiarsi, oltre i detriti, siano anche i piedi dei cadaveri dispersi nell'oceano. Questo in ragione del fatto che mentre le altre parti del corpo verranno presumibilmente distrutte dalla permanenza in acqua, i piedi, ma solo quelli chiusi nelle scarpe da ginnastica, continueranno a galleggiare. Ishinomaki, prefettura di Miyagi (Epa/Kurokawa) Ishinomaki, prefettura di Miyagi (Epa/Kurokawa) PERICOLO PER LA NAVIGAZIONE - La Settima Flotta della Marina militare americana, che ha individuato l'enorme massa galleggiante, ritiene che i relitti rappresentino un serio problema per la navigazione: "E' davvero difficile muoversi in mezzo a tutta quella roba - ha detto il sottotenente Vernon Dennis - e, considerando che le imbarcazioni si muovono grazie alle eliche, le reti da pesca e gli altri detriti rappresentano una chiara minaccia. Provare ad attraversare questi ostacoli non ha senso poiché causerebbe soltanto nuovi relitti, vale a dire i natanti danneggiati". UNO, DUE O TRE ANNI - A parere degli esperti i primi resti dello tsunami raggiungeranno la West Coast entro un anno, sospinti dalle correnti che vanno verso gli stati di Washington, dell'Oregon e della California. In seguito i detriti si indirizzeranno verso le Hawaii, per poi ritornare verso l'Asia impiegando sei anni, seguendo il Vortice sub-tropicale del Nord Pacifico (un sistema formato da quattro correnti oceaniche principali che occupa la maggior parte dell'Oceano Pacifico settentrionale). Le previsioni degli scienziati americani sostengono che i primi residui, come barche da pesca e tutto ciò che non assorbe acqua, raggiungeranno gli Usa entro un anno, mentre il legname e gli oggetti domestici navigheranno per due o tre anni prima di spiaggiarsi. "Alcuni oggetti si distruggeranno nel tragitto - ha dichiarato Luca Centurioni, ricercatore dello Scripps Institution of Oceanography della University of California di San Diego - molti mancheranno le nostre coste e proseguiranno verso il Golfo dell'Alaska. Tutti i detriti che non arriveranno qui, molto probabilmente finiranno nella Great Pacific Garbage Patch (lo sterminato accumulo di rifiuti formatosi a partire dagli anni Cinquanta che si stima occupi stabilmente tra lo 0.41 e il 5.6 per cento dell'intero Pacifico). PERICOLO RADIOATTIVO - A seguito della fuoriuscita di materiale radioattivo dalle centrali di Fukushima, alcuni dei relitti potrebbero risultare contaminati, ma secondo James Hevezi, presidente dell'American College of Radiology Commission on Medical Physics, "il rischio è molto basso, poiché quando raggiungeranno le coste americane il grado di radioattività degli oggetti dovrebbe essere insignificante". Emanuela Di Pasqua 08 aprile 2011
2011-04-08 Anche migliaia di cadaveri sono finiti in acqua e vanno verso le coste Usa I resti dello tsunami minacciano la vita dell'oceano Pacifico Auto, camion, case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare Anche migliaia di cadaveri sono finiti in acqua e vanno verso le coste Usa I resti dello tsunami minacciano la vita dell'oceano Pacifico Auto, camion, case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare MILANO - Tutto ciò che non è affondato in seguito alla spaventosa onda di tsunami che l'undici marzo scorso ha colpito le coste nord-orientali del Giappone, ora galleggia nelle acque dell'Oceano Pacifico. Automobili, camion, barche capovolte, persino alcune case intere (circa duecentomila) e tantissimi oggetti di plastica sono finiti in mare, risucchiati dalla forza terrificante dell'onda formatasi a seguito del sisma. E ora viaggiano verso la West Coast statunitense seminando preoccupazione riguardo all’impatto che avranno in termini di inquinamento e di minaccia alla vita marina. PARTICOLARE RACCAPRICCIANTE - Secondo l'eminente oceanografo statunitense Curtis Ebbesmeyer è probabile che, confusi nell'enorme massa di detriti, raggiungano le coste americane anche parti del corpo delle migliaia di persone perite nel disastro naturale nipponico. In particolare Ebbesmeyer, che per anni ha studiato il movimento dei relitti marini, sottolinea come sia altamente probabile che a spiaggiarsi, oltre i detriti, siano anche i piedi dei cadaveri dispersi nell'oceano. Questo in ragione del fatto che mentre le altre parti del corpo verranno presumibilmente distrutte dalla permanenza in acqua, i piedi, ma solo quelli chiusi nelle scarpe da ginnastica, continueranno a galleggiare. Ishinomaki, prefettura di Miyagi (Epa/Kurokawa) Ishinomaki, prefettura di Miyagi (Epa/Kurokawa) PERICOLO PER LA NAVIGAZIONE - La Settima Flotta della Marina militare americana, che ha individuato l'enorme massa galleggiante, ritiene che i relitti rappresentino un serio problema per la navigazione: "E' davvero difficile muoversi in mezzo a tutta quella roba - ha detto il sottotenente Vernon Dennis - e, considerando che le imbarcazioni si muovono grazie alle eliche, le reti da pesca e gli altri detriti rappresentano una chiara minaccia. Provare ad attraversare questi ostacoli non ha senso poiché causerebbe soltanto nuovi relitti, vale a dire i natanti danneggiati". UNO, DUE O TRE ANNI - A parere degli esperti i primi resti dello tsunami raggiungeranno la West Coast entro un anno, sospinti dalle correnti che vanno verso gli stati di Washington, dell'Oregon e della California. In seguito i detriti si indirizzeranno verso le Hawaii, per poi ritornare verso l'Asia impiegando sei anni, seguendo il Vortice sub-tropicale del Nord Pacifico (un sistema formato da quattro correnti oceaniche principali che occupa la maggior parte dell'Oceano Pacifico settentrionale). Le previsioni degli scienziati americani sostengono che i primi residui, come barche da pesca e tutto ciò che non assorbe acqua, raggiungeranno gli Usa entro un anno, mentre il legname e gli oggetti domestici navigheranno per due o tre anni prima di spiaggiarsi. "Alcuni oggetti si distruggeranno nel tragitto - ha dichiarato Luca Centurioni, ricercatore dello Scripps Institution of Oceanography della University of California di San Diego - molti mancheranno le nostre coste e proseguiranno verso il Golfo dell'Alaska. Tutti i detriti che non arriveranno qui, molto probabilmente finiranno nella Great Pacific Garbage Patch (lo sterminato accumulo di rifiuti formatosi a partire dagli anni Cinquanta che si stima occupi stabilmente tra lo 0.41 e il 5.6 per cento dell'intero Pacifico). PERICOLO RADIOATTIVO - A seguito della fuoriuscita di materiale radioattivo dalle centrali di Fukushima, alcuni dei relitti potrebbero risultare contaminati, ma secondo James Hevezi, presidente dell'American College of Radiology Commission on Medical Physics, "il rischio è molto basso, poiché quando raggiungeranno le coste americane il grado di radioattività degli oggetti dovrebbe essere insignificante". Emanuela Di Pasqua 08 aprile 2011
2011-04-05 Lo scrive la stampa nipponica Radiottività in mare 7,5 milioni di volte superiore ai livelli normali Misurazione di fronte al reattore 2, prima che la Tepco riversasse acqua contaminata nell'Oceano Pacifico Lo scrive la stampa nipponica Radiottività in mare 7,5 milioni di volte superiore ai livelli normali Misurazione di fronte al reattore 2, prima che la Tepco riversasse acqua contaminata nell'Oceano Pacifico (Ap) (Ap) TOKYO - Lo iodio radioattivo trovato nell'acqua marina dinanzi al reattore numero 2 dell'impianto atomico di Fukushima, in Giappone, è 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Lo scrive la stampa nipponica, precisando che il campione è stato raccolto il 2 aprile e dunque prima che la società che gestisce la disastrata centrale, la Tepco, cominciasse a riversare tonnellate di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico. RILASCIO DI ACQUA CONTAMINATA - Il rilascio di acqua contaminata in mare è una violazione senza precedenti delle normative di sicurezza, ma è stato ritenuto inevitabile: il governo ha giustificato l'azione come una sorta di male minore; e nonostante il governo nipponico abbia assicurato che non c'è alcun rischio per la salute, la Corea del Sud ha già protestato ufficialmente. Intanto la società ha annunciato l'intenzione di pagare indennizzi, probabilmente a partire dalla fine del mese, ai residenti e agli agricoltori che abitano attorno all'impianto (rimborsi per le spese mediche, per il reddito perso a causa dell'evacuazione e per il costo della vita dopo le nuove linee guida imposte dal governo); ma non è chiaro dove l'azienda troverà i soldi considerato che continua ad affondare in borsa (oggi ha toccato il record storico negativo). E l'allarme cresce. La prefettura di Fukushima ha cominciato a misurare i livelli di radiazione nei campi da gioco delle scuole: nei prossimi due giorni, più di 1.400 scuole e asili nido saranno testati per rispondere al'ansia crescente dei genitori, ma il governo continua a ripetere che non ci dovrebbe essere alcun rischio se i bambini vengono tenuti fuori di una raggio di 30 km dall'impianto. TEST NELLE SCUOLE - Sono anche iniziati i test di radioattività in 1400 fra scuole materne, elementari e superiori della prefettura di Fukushima. I test, riferisce l'agenzia stampa Kyodo, sono stati autorizzati dalle autorità della prefettura su pressione dei genitori preoccupati dopo la riapertura della scuole il primo aprile. I test non riguardano la zona compresa nel raggio di 20 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima, che è stata evacuata dopo la fuoriuscita di radioattività seguita al terremoto e lo tsunami dell'11 marzo. Escluso anche l'anello successivo, fra i 20 e i 30 chilometri di distanza, dove è stato ordinato alla popolazione di rimanere chiusi in casa. Secondo le autorità non vi sono problemi nel far andare i bambini nelle scuole che si trovano oltre un raggio di 30 chilometri dalla centrale, ma questa rassicurazione non è parsa sufficiente ai genitori e sono stati quindi avviati i test nelle aule e i cortili esterni delle scuole. 05 aprile 2011
2011-04-04 il rilascio volontario programmato per martedì Giappone,la Tepco annuncia: "In mare 15.000 tonnellate di acqua radioattiva" Tentativo di dare un'accelerata ai lavori per riportare sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima * NOTIZIE CORRELATE * Fukushima, è fallito il tentativo di tappare la falla con il calcestruzzo (3 aprile 2011) il rilascio volontario programmato per martedì Giappone,la Tepco annuncia: "In mare 15.000 tonnellate di acqua radioattiva" Tentativo di dare un'accelerata ai lavori per riportare sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima (Epa) (Epa) TOKYO - La Tepco, il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, ha reso noto che da martedì potrebbe riversare nell'oceano Pacifico 15.000 tonnellate di acqua radioattiva. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Tepco ha spiegato, nel corso di una conferenza stampa, che il rilascio volontario di acqua radioattiva rientra nel tentativo di dare un'accelerata ai lavori per riportare la centrale nucleare di Fukushima sotto controllo. BASSA RADIOATTIVITÀ - La quantità totale di liquidi contaminati potrebbe essere di 15.000 tonnellate, con una concentrazione di radiazioni stimata in circa 100 volte il limite legale, quindi a un livello "relativamente basso", secondo la compagnia. L'eccessivo accumulo di acqua, presente in diverse parti dell'impianto, comprese quelle vicino a reattori e turbine, ha ostacolato i lavori della messa in sicurezza. Lo scarico in mare, ad ogni modo, è un piano estremo in quanto la Tepco non riesce a trovare spazi sufficientemente grandi nei quali poterla trasferire. INIETTATO COLORANTE - Nel frattempo i lavoratori della centrale hanno provato lunedì mattina a usare un colorante lattiginoso per individuare il percorso dell'acqua altamente radioattiva che si sta sversando nel Pacifico dalla falla di 20 centimetri scoperta sabato. L'acqua radioattiva si sta raccogliendo intorno alle turbine dei tre reattori danneggiati della centrale impedendo agli operai di accendere i sistemi di raffreddamento. STOP NUCLEARE - Il governo giappone potrebbe rivedere i sui impegni sul fronte della riduzione delle emissioni di gas ad effetto alla luce del default che ha riguardato alcune centrali nucleari dopo il terremoto e il conseguente tsunami. "La decisione di ritoccare gli obiettivi previsti con un taglio del 25% delle emissioni entro il 2020 - ha lasciato trapelate il capo gabinetto del governo nipponico Yukio Edano - dipenderà dalla capacità del Giappone di affrontare l'incidente che ha riguardato i reattori di Fukushima". Redazione online 04 aprile 2011
2011-04-03 Continuano le operazione per portare in sicurezza la centrale di Fukushima Giappone, fallito il tentativo di tappare la falla con il calcestruzzo Trovati morti due operai della centrale, di 24 e 21 anni, scomparsi dal giorno del sisma * NOTIZIE CORRELATE * Tepco: "In mare perdita radioattiva" (2 aprile 2011) * Giappone, il cagnolino alla deriva salvato tre settimane dopo lo tsunami (2 aprile 2011) Continuano le operazione per portare in sicurezza la centrale di Fukushima Giappone, fallito il tentativo di tappare la falla con il calcestruzzo Trovati morti due operai della centrale, di 24 e 21 anni, scomparsi dal giorno del sisma Una manifestazione di protesta a Tokyo (Afp) Una manifestazione di protesta a Tokyo (Afp) TOKYO (Giappone) - Gli ingegneri al lavoro nella centrale di Fukushima Daiichi non sono ancora riusciti a tappare la crepa da cui viene riversata acqua radioattiva nel Pacifico, ma hanno annunciato che in un'ispezione portata a termine domenica non sono state trovate altre falle. Si pensa che la lunga crepa da 20 centimetri sia stata causata dal terremoto di magnitudo 9.0 dello scorso 11 marzo, che ha anche determinato lo tsunami. I lavoratori hanno provato a riempirla con calcestruzzo, ma non sono riusciti a farlo asciugare. Adesso hanno in programma di iniettare un polimero in grado di assorbire enormi quantità di acqua estendendosi di 50 volte rispetto alle sue dimensioni originarie. OPERAI - Intanto due operai della centrale nucleare di Fukushima, scomparsi dal giorno del sisma sono stati ritrovati morti, sempre nello stesso sito. Sulla base di quanto riferito in conferenza stampa dalla Tepco, il gestore dell'impianto, i due, di 24 e 21 anni, sarebbero deceduti per le ferite multiple riportate associate a tracce di annegamento. Le analisi fatte dai medici legali hanno ipotizzato la morte poco più di un'ora dopo il terremoto, avvenuto alle ore 14.46 dell'11 marzo, cui è seguito il devastante tsunami. I loro corpi sono stati trovati mercoledì e poi ripuliti e decontaminati, visto che l'impianto continua a rilasciare forti dosi di radiazione in quella che è la peggiore crisi nucleare del Giappone. Redazione online 03 aprile 2011
2011-04-02 GIappone - il SEGRETARIO all'Energia degli Stati Uniti: "GRAVI DANNI Ai due NOCCIOLI" La Tepco annuncia: "Individuata la perdita di acqua radioattiva" La fuoriuscita fino al mare dal reattore 2 della centrale di Fukushima * NOTIZIE CORRELATE * Giappone, le radiazioni in mare 3.355 volte superiori alla norma (30 marzo 2011) * Tracce di iodio in Italia. "Ma non si corrono rischi" (29 marzo 2011) * Fukushima, allarme al reattore 2 (27 marzo 2011) * GIappone - il SEGRETARIO all'Energia degli Stati Uniti: "GRAVI DANNI Ai due NOCCIOLI" La Tepco annuncia: "Individuata la perdita di acqua radioattiva" La fuoriuscita fino al mare dal reattore 2 della centrale di Fukushima Uomini della guardia costiera traggono in salvo un cane (Ap) Uomini della guardia costiera traggono in salvo un cane (Ap) TOKYO - La Tepco ha reso noto di aver individuato la perdita al reattore n.2 della centrale di Fukushima dalla quale c'è la fuoriuscita di acqua radioattiva che si riversa poi in mare. I NOCCIOLI - Intanto secondo il segretario all'Energia degli Stati Uniti, Steven Chu, la situazione nella centrale giapponese di Fukushima sta migliorando. Le informazioni fornite dalle autorità giapponesi indicano che i noccioli di tutti i reattori sono stati nuovamente coperti d'acqua e le vasche di combustibile esausto sono "ora sotto controllo". Eppure almeno due dei noccioli sarebbero stati in parte gravemente danneggiati. Secondo Chu, premio Nobel per la fisica, a subire gravi danni è stato circa il 70% del nocciolo di un reattore e il 30% di un altro. Queste stime secondo Chu sono però solo indicative perché gli alti livelli di radiazioni impediscono al lavoratori di controllare con attenzione le unità. Gli ufficiali della Tepco e dell'agenzia di sicurezza nucleare giapponese non confermano la valutazione. VISITA DEL PREMIER - Il premier giapponese Naoto Kan si è recato sabato, per la prima volta in tre settimane, nella regione nord-orientale del Paese devastata l'11 marzo scorso dal sisma di magnitudo 9 e dallo tsunami. Kan è arrivato su un elicottero militare nel piccolo porto di Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate, dove sono morte circa 1.000 persone e altre 1.300 risultano disperse. Il premier ha incontrato i vigili del fuoco volontari, quindi ha visitato un centro di accoglienza per sfollati. "Una persona che aveva la sua abitazione sulla riva ha chiesto dove potrebbe ricostruire una casa - ha poi raccontato Kan - ho risposto che 'il governo farà tutto il possibile per aiutarlì". Kan incontrerà più tardi nella prefettura di Fukushima le squadre di soccorso impegnate nella centrale nucleare Fukushima Daiichi. Il premier aveva annullato il 21 marzo scorso la visita in programma nel nord-est del Paese, per le cattive condizioni meteorologiche. Il 12 marzo, all'indomani del sisma e dello tsunami, aveva sorvolato in elicottero la centrale di Fukushima per capire quali danni avesse subito. Redazione online 02 aprile 2011
2011-04-01 La tepco conferma: "nella alda sotto il reattore radioattività abnorme" I 300 di Fukushima: "Moriremo tutti" I tecnici, soldati, ingegneri e pompieri che lavorano alla centrale sono tutti convinti di morire per le radiazioni * NOTIZIE CORRELATE * Giappone, le radiazioni in mare 3.355 volte superiori alla norma (30 marzo 2011) * Tracce di iodio in Italia. "Ma non si corrono rischi" (29 marzo 2011) * Fukushima, allarme al reattore 2 (27 marzo 2011) * La tepco conferma: "nella alda sotto il reattore radioattività abnorme" I 300 di Fukushima: "Moriremo tutti" I tecnici, soldati, ingegneri e pompieri che lavorano alla centrale sono tutti convinti di morire per le radiazioni (Ansa) (Ansa) MILANO - Sono convinti che moriranno tutti a seguito dell'esposizione alle radiazioni. Ma questa non li ferma. Continuano a svolgere il loro compito. I 300 tecnici, ingegneri, soldati e vigili del fuoco impegnati da settimane nella centrale nucleare di Fukushima per scongiurare una fusione si aspettano di morire, dopo essere stati esposti più volte a livelli di radioattività altamente pericolosi. LA CONFESSIONE - "Mio figlio e i suoi colleghi hanno discusso a lungo e si sono impegnati a morire, se necessario a lungo termine", ha detto la mamma di uno del gruppo, citata oggi dal quotidiano britannico "Telegraph". Il gruppo è stato ribattezzato dalla stampa nipponica "Fukushima 50", perchè furono 50 i lavoratori rimasti nell'impianto dopo l'incendio scoppiato al reattore 4 il 15 marzo scorso, mentre gli altri 750 vennero fatti sgomberare. RADIOATTIVITA' ABNORME - Nel frattempo, la Tepco in una nota ha confermato la validità delle analisi annunciate la scorsa notte e messe in dubbio dall'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare: la quantità di iodio radioattivo nella falda sotto il reattore numero 1 di Fukushima presenta valori abnormi di radioattività, pari a 10.000 volte i limiti legali. Redazione online 01 aprile 2011
per ora falde acquifere non contaminate "Crisi ben lontana dall'essere risolta" Il premier giapponese: "E' difficile dire quando la crisi potrebbe avere una fine" * NOTIZIE CORRELATE * Giappone, le radiazioni in mare 3.355 volte superiori alla norma (30 marzo 2011) * Tracce di iodio in Italia. "Ma non si corrono rischi" (29 marzo 2011) * Fukushima, allarme al reattore 2 (27 marzo 2011) * per ora falde acquifere non contaminate "Crisi ben lontana dall'essere risolta" Il premier giapponese: "E' difficile dire quando la crisi potrebbe avere una fine" Il premier nipponico, Naoto Kan (Reuters) Il premier nipponico, Naoto Kan (Reuters) MILANO - La crisi nucleare in Giappone è ben lontana dall'essere risolta. La situazione alla centrale nucleare di Fukushima infatti "è ancora da stabilizzare" ha detto il premier nipponico, Naoto Kan, secondo cui "è difficile dire quando la crisi potrebbe avere una fine". I giapponesi non corrono alcun rischio di essere esposti a tassi pericolosi di radioattività se seguono i consigli del governo ha aggiunto Kan. FALDE ACQUIFERE - Livelli di radiazioni oltre i limiti imposti dal governo giapponese sono però filtrati nelle falde acquifere sotto la centrale nucleare di Fukushima, ma gli esperti sostengono che è improbabile che vengano contaminate le forniture di acqua. Almeno, è quanto sostiene Seiki Kawagoe, professore di scienze ambientali all'università di Tohoku, secondo cui le sostanze radioattive non dovrebbero contaminare l'acqua potabile, visto che le radiazioni tendono a dissiparsi velocemente nel terreno così come fanno nell'acqua marina. Ci sono però due modi in cui lo iodio radioattivo può colpire l'acqua potabile nel caso in cui la concentrazione sia alta abbastanza. Primo se la sostanza filtra nei pozzi dell'area. L'altra paura è che l'acqua contaminata della centrale possa filtrare nelle vie d'acqua sotterranee ed eventualmente nei fiumi da cui viene presa l'acqua potabile. Nella zona ci sono due impianti che filtrano l'acqua, ma entrambi sono stati chiusi perché si trovano nell'area evacuata attorno all'impianto di Fukushima. Uno prende l'acqua dal fiume Kido, nel sud, l'altro dalla falda sotto a Odaka, al nord. Entrambe si trovano a diversi chilometri dalla costa. "Quando la gente tornerà nell'area testeremo l'acqua per esseri sicuri che non sia contaminata". Queste le parole di Masato Ishikawa, un funzionario della divisione cibo e sanità della prefettura di Fukushima. POMPE PER CALCESTRUZZO - Intanto due gigantesche pompe per calcestruzzo, le più grandi del mondo nel suo genere, partiranno presto dagli Stati Uniti dirette verso il Giappone. Aiuteranno a versare acqua sui reattori danneggiati della centrale atomica di Fukushima Daiichi, quella più distrutta dal terremoto e soprattutto dal successivo tsunami dell'11 marzo. I due macchinari sono normalmente utilizzati per spruzzare calcestruzzo per costruire grattacieli, ponti e altri progetti; questa volta però inizieranno a sparare acqua e solo se si renderà necessario coprire un reattore con cemento, metodo utilizzato a Chernobyl nel 1986, passeranno all'utilizzo originale. Le pompe sarebbero in grado di farlo, spiega Kelly Blickle, portavoce della Putzmeister America, azienda tedesca che le ha prodotte. Fu proprio questa ditta infatti a fornire le macchine per il disastro in Ucraina. CARNE DI MANZO - Nessuna sostanza radioattiva è invece stata rilevata dalle nuove analisi della carne proveniente dall'area di Fukushima che, appena giovedì notte, era stata indicata contaminata con livelli "abnormi" di cesio. Redazione online 01 aprile 2011
2011-03-30 RICOVERATO il PRESIDENTE DELLA TEPCO: pressione arteriosa alta Giappone, le radiazioni in mare 3.355 volte superiori alla norma Il tasso di iodio oltre i limiti di legge: pesca vietata. Il governo ordina controlli in tutti i reattori * NOTIZIE CORRELATE * Tracce di iodio in Italia. "Ma non si corrono rischi" (29 marzo 2011) * Fukushima, allarme al reattore 2 (27 marzo 2011) * Giappone: sei giorni dopo la scossa già ricostruita un'autostrada (25 marzo 2011) RICOVERATO il PRESIDENTE DELLA TEPCO: pressione arteriosa alta Giappone, le radiazioni in mare 3.355 volte superiori alla norma Il tasso di iodio oltre i limiti di legge: pesca vietata. Il governo ordina controlli in tutti i reattori Hidehiko Nishiyama, vicedirettore dell'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese (Reuters) Hidehiko Nishiyama, vicedirettore dell'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese (Reuters) OSAKA - Il tasso di iodio radioattivo nel mare, a 300 metri dalla centrale nucleare giapponese di Fukushima, è 3.355 volte superiore al limite di legge. Lo ha reso noto l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese. Il vicedirettore dell'Agenzia, Hidehiko Nishiyama, ha minimizzato ricordando che la popolazione locale è stata allontanata e l'attività di pesca nella zona è stata vietata. Nishiyama ha però ammesso di non conoscere le cause dell'aumento del livello di radiazioni. Ed è l'ennesima incognita di questa sciagura. "Dobbiamo capire al più presto cosa ha determinato questo innalzamento", ha detto. ISPEZIONI A TUTTI REATTORI - Il governo giapponese, su iniziativa del ministero dell'Industria, ha disposto il controllo urgente di tutti i reattori nucleari del Paese per garantire che non si ripetano scenari come quelli che hanno portato al danneggiamento e alla "criticità" della centrale nucleare di Fukushima. Il ministro dell'Economia, Commercio e Industria, Banri Kaieda, ha inviato una lettera in tal senso ai vertici delle 9 società elettriche regionali nipponiche e a due operatori che gestiscono altri impianti nucleari. Il Giappone ha 54/55 reattori, tutti situati lungo la costa e disseminati su un arcipelago a fortissimo rischio sismico. L'iniziativa, in base a quanto spiegato da Kaieda nel corso di una conferenza stampa trasmessa in parte in tv, è nata dopo aver esaminato meccanismi e carenze che hanno portato alla crisi della centrale di Fukushima, la cui messa in sicurezza è ancora tutta da raggiungere. REATTORI DI FUKUSHIMA - Tra l'altro il Giappone sta anche valutando di coprire i tre reattori danneggiati della centrale nucleare di Fukushima, per ridurre le emissioni radioattive, e di utilizzare un'autocisterna per eliminare l'acqua contaminata presente nell'impianto. Stando a quanto riferito dal quotidiano nipponico Asahi Shimbun, il governo sta pensando di ricorrere a delle coperture speciali per i tetti e le pareti degli edifici esterni dei reattori 1, 3 e 4, con l'impiego di strumenti di aerazione per scongiurare accumulo di gas e nuove esplosioni. Un altro progetto riferito dal giornale prevede di ancorare un'autocisterna nell'Oceano Pacifico, vicino ai reattori 1 e 4, per eliminare l'acqua radioattiva trovata nelle sala macchine e in un tunnel situato vicino al reattore 2, che porta all'esterno dell'edificio. Interpellato a proposito, il portavoce del governo, Yukio Edano, ha risposto che il governo e gli esperti nucleari stanno valutando "tutte le soluzioni, anche quelle citate dalla stampa". Il governo degli Stati Uniti invierà un gruppo di robot in Giappone per aiutare a riprendere il controllo della centrale nucleare di Fukushima. Peter Lyons, assistente del segretario all'Energia, riferisce che in Giappone sarà inviato un carico di "robot resistenti alle radiazioni". Questi dispositivi sono in grado di lavorare in aree dove i livelli di radiazioni possono recare danni o addirittura uccidere una persona. I lavoratori impegnati nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono esposti a livelli molto alti di radiazioni e alcuni di loro sono già stati colpiti dalla contaminazione. Radioattività altissima PRESIDENTE TEPCO - Intanto Masataka Shimizu, presidente della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, è stato ricoverato martedì sera in ospedale. Lo hanno rivelato i media locali, precisando che Shimizu, 66 anni, nei giorni scorsi si era assentato per problemi di salute: soffre di pressione arteriosa alta. Shimizu non appariva in pubblico dal 13 marzo, due giorni dopo il terremoto e il disastroso tsunami che si è abbattuto sul nord-est del Giappone. IL BILANCIO - Nel frattempo la polizia ha diffuso l'ultimo bilancio del terremoto e dello tsunami in Giappone: 11.232 i morti e 16.361 i dispersi. Solo nella provincia di Miyagi le vittime sono state 6.843. In quella di Iwate i morti accertati sono 3.301 mentre nella provincia di Fukushima sono 1.030. Redazione online 30 marzo 2011
2011-03-28 Tracce di Iodio 131 rinvenute nell'acqua piovana nello stato Usa del Massachussets Nuova scossa al largo del Giappone Fukushima, la radioattività sale ancora Il governo: possibile fusione parziale delle barre di combustibile nucleare. Timori per la fuoriuscita di liquidi * NOTIZIE CORRELATE * Fukushima, radioattività fuori controllo. "E' centomila volte oltre la norma" (27 marzo 2011) * Dentro i reattori-Guarda l'animazione * Allarme rosso a Fukushima: ascolta l'audio del nostro inviato Paolo Salom * Giappone, già ricostruita l'autostrada (25 marzo 2011) * Tracce di Iodio 131 rinvenute nell'acqua piovana nello stato Usa del Massachussets Nuova scossa al largo del Giappone Fukushima, la radioattività sale ancora Il governo: possibile fusione parziale delle barre di combustibile nucleare. Timori per la fuoriuscita di liquidi Una delle sale di controllo di Fukushima (Ansa) Una delle sale di controllo di Fukushima (Ansa) MILANO - La radioattività all'esterno del reattore n.2 di Fukushima ha registrato un balzo, superando quota 1.000 millisievert/ora. Lo rende noto la Tepco a poche ore dall'ammissione, da parte di un portavoce del governo, di una possibile fusione parziale delle barre di combustibile nucleare. Yukio Edano, che ha parlato per conto dell'esecutivo, ha spiegato così gli alti livelli di radiazione rilevati domenica nell'acqua che allaga il seminterrato dell'edificio delle turbine del reattore. Edano ha aggiunto che questa fusione parziale è stata temporanea, ma ha fatto in modo che l'acqua in cui è immerso parte dell'edificio delle turbine dell'unità 2 registri alti livelli di radioattività e renda difficile il lavoro degli operai. "La radiazione sembra provenire dalle barre di combustibile parzialmente fuse e venute in contatto con l'acqua utilizzata per raffreddare il reattore", ha spiegato. LE MISURAZIONI DELLA TEPCO - Domenica erano stati rilevati livelli di 1.000 millisievert all'ora nel reattore 2, il che aveva fatto temere danni al nucleo del reattore o alle tubature che conducono l'acqua radioattiva tra le turbine e i nucleo. Ora lo stesso livello di radioattività sembrerebbe essere stato superato. La Tokyo Electric Power (Tepco), che gestisce l'impianto, domenica si era tra l'altro sbagliata nella misurazione della radioattività dell'acqua dentro l'unità, dicendo in primo tempo che era di 10 milioni di volte superiore al normale, quando in realtà era di 100mila volte. Il governo giapponese ha bacchettato pesantemente la Tepco per l'errore, definendo "inaccettabile" la gestione dell'informazione da parte della società. Lunedì, invece, un portavoce della Tepco ha spiegato che è stata trovata acqua altamente radioattiva, che fuoriesce dall'edificio delle turbine del reattore, aggiungendo che il timore è che il liquido si riversi nell'ambiente. "Ci vorranno mesi per una soluzione" di Paolo Salom NUOVA SCOSSA DI TERREMOTO - Nel frattempo va registrata una nuova scossa sismica nel Paese, una delle tante seguite al terremoto con successivo tsunami dello scorso 11 marzo, da cui ha avuto origine l'incidente di Fukushima. Di magnitudo 6,5, la scossa è stata rilevata al largo delle coste nordorientali del Giappone, senza che si abbiano notizie di vittime o danni. Un allarme tsunami è stato diffuso e revocato dopo breve tempo per la prefettura di Miyagi: secondo le autorità giapponesi il sisma - il cui epicentro si trovava a oltre 17 chilometri di profondità - è da considerarsi una replica di quello dell'11 marzo, dato che è avvenuto nella stessa regione dell'Oceano Pacifico. RADIOATTIVITA' IN USA E CINA - Intanto negli Usa continuano ad essere rilevate tracce di iodio radioattivo, collegabili all'incidente nucleare in Giappone, in campioni di acqua piovana. Nel weekend le rilevazioni hanno dato risultati positivi in Massachusetts, sulla costa atlantica. Il basso livello di iodio radioattivo 131 rilevato nelle precipitazioni è paragonabile, hanno spiegato le autorità, alle quantità trovate anche sulla costa pacifica, in California e nello Stato di Washington, e non pone rischi per le forniture idriche. Campioni di aria analizzati nella stessa zona in Massachusetts non hanno mostrato tracce di radiazioni rilevabili. I campioni sono stati prelevati da più i 100 siti in tutto il Paese che fanno parte del sistema di monitoraggio ambientale degli Stati Uniti per la protezione da radiazioni. Anche in Cina sono state trovare tracce di radioattività nell'aria nella provincia nordorientale cinese dell'Heilongjiang ma, secondo quanto riferisce l'agenzia Nuova Cina, i livelli ci concentrazione non sono preoccupanti per la salute delle persone. Redazione Online 28 marzo 2011
2011-03-27 LA CENTRALE ATOMICA IN GIAPPONE / Valori di centomila volte superiori ai limiti Fukushima, allarme al reattore 2 La radioattività dell'acqua è troppo elevata: evacuati i tecnici. Ma ci sarebbe stato un errore di misurazione * NOTIZIE CORRELATE * Dentro i reattori-Guarda l'animazione * Allarme rosso a Fukushima: ascolta l'audio del nostro inviato Paolo Salom * Giappone, già ricostruita l'autostrada (25 marzo 2011) * LA CENTRALE ATOMICA IN GIAPPONE / Valori di centomila volte superiori ai limiti Fukushima, allarme al reattore 2 La radioattività dell'acqua è troppo elevata: evacuati i tecnici. Ma ci sarebbe stato un errore di misurazione MILANO - La radioattività dell'acqua al reattore n.2 della centrale giapponese di Fukushima è estremamente elevata, tanto da far fuggire i tecnici che vi stavano lavorando. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. La Tepco, la società che gestisce l'impianto, ha corretto il valore delle radiazioni registrate oggi al reattore n.2 di Fukushima, dall' iniziale 10 milioni di volte superiore alla norma, erroneamente dichiarato in precedenza, a 100.000 volte, un livello comunque pericoloso e tale da giustificare l'evacuazione . ERRORE DI MISURAZIONE - Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 è estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattività registrata è stata di 1.000 millisievert/ora. Questo dato però è stato successivamente corretto dalla stessa Tepco che si è scusata per l'errore e rimandando ulteriori dati ad una seconda e più accurata l'ettura. MESSA IN SICUREZZA AL RALENTY - L'emergenza contaminazione, in ogni caso, sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio questa domenica era in programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempi ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare mentre lo iodio radioattivo è salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all'impianto di Fukushima. Redazione online 27 marzo 2011
Il vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche L'"eretico" del Cnr: "I terremoti? Un castigo divino" Nuove polemiche sullo storico de Mattei: "Riaffermo solo la tradizionale dottrina cattolica" Il vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche L'"eretico" del Cnr: "I terremoti? Un castigo divino" Nuove polemiche sullo storico de Mattei: "Riaffermo solo la tradizionale dottrina cattolica" Roberto de Mattei, vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) Roberto de Mattei, vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) MILANO - "Gli attacchi contro di me sono un tipico esempio della dittatura del relativismo denunciata da Benedetto XVI. Perché non ho fatto altro che riaffermare la tradizionale dottrina cattolica sulla provvidenza". Roberto de Mattei, vicepresidente del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), è di nuovo nell'occhio del ciclone. Dopo il discusso convegno antidarwiniano da lui organizzato nel 2009, ora lo storico romano, docente presso l'Università europea di Roma (legata ai Legionari di Cristo), è nel mirino per una conversazione a Radio Maria, nella quale ha sostenuto che i terremoti "sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio" e che in alcuni casi possono essere castighi divini. Online sono state raccolte migliaia di firme per chiederne le dimissioni, da parte di chi considera le sue posizioni "al di fuori del pensiero razionale" su cui si basa il metodo scientifico. "Innanzitutto - replica de Mattei - non parlavo come vicepresidente del Cnr, ma da cittadino e da credente. Mi sono limitato a riprendere un libretto del 1911 scritto da monsignor Mazzella, arcivescovo di Rossano Calabro, che commentava il terremoto di Messina del 1908 riflettendo sul mistero del male. Il punto è che, come insegnano san Tommaso e sant'Agostino, nell'universo non accade nulla che non sia voluto, o almeno permesso, da Dio per precise ragioni. E tra di esse non è da escludere l'ipotesi di un castigo divino, anche se in materia non vi è certezza". Ma il Dio cristiano non è amore? "Certo, infatti nel mio discorso non c'è alcun compiacimento. Esso nasce, al contrario, dalla convinzione che uno dei modi per aiutare spiritualmente chi soffre sia trovare una ragione alta e nobile per le disgrazie che l'hanno colpito, spiegando che anche le catastrofi sono originate dall'amore divino, che trae sempre il bene dal male". Però la scienza indica cause geologiche per i terremoti. "Qui siamo su un piano diverso. Avanzare questa motivazione per chiedere che io mi dimetta equivale a esigere la cacciata dall'università di un fisico che crede al dogma della transustanziazione, certamente antiscientifico, per cui al momento della consacrazione eucaristica pane e vino diventano corpo e sangue di Cristo. Con questa logica scandalosa si arriverebbe a precludere ai cattolici ogni incarico pubblico". D'altronde de Mattei non si stupisce per gli attacchi degli atei: "Conosco la loro intolleranza: a parte Piergiorgio Odifreddi, non hanno mai accettato di confrontarsi con le mie idee, lanciano solo invettive. Mi colpiscono semmai il silenzio e l'ateismo pratico di certi cattolici, per i quali Dio sarebbe assente dalla storia, avrebbe creato l'universo per poi disinteressarsene". Alcuni teologi infatti spiegano le sciagure naturali con una meccanica propria del mondo, non riconducibile alla volontà di Dio. "San Paolo scrive che il male e la morte sono entrati nel mondo attraverso il peccato originale di Adamo ed Eva. Da quella colpa derivano tutte le lacrime e i dolori dell'umanità. Oggi però nel mondo cattolico è penetrata una visione evoluzionista e poligenista, per cui il genere umano non proverrebbe da una coppia primordiale. Ma Pio XII nell'enciclica Humani Generis ha riaffermato che l'esistenza personale di Adamo ed Eva fa parte del magistero della Chiesa. Questa è una delle tante ragioni per cui un cattolico non può accettare le teorie di Darwin. Perciò mi stupisce che un semievoluzionista come il cardinale Gianfranco Ravasi presieda il Pontificio consiglio per la cultura". Secondo lei non è adatto all'incarico? "Si chiede a me di lasciare la vicepresidenza del Cnr, ma sarebbe più logico che si dimettesse Ravasi, che sostiene in campo esegetico e scientifico posizioni non del tutto coerenti con la tradizione della Chiesa. Oltretutto l'evoluzionismo è indimostrabile sul piano sperimentale: di fatto è un mito che si sta sgretolando. Sono sempre più numerosi gli scienziati che lo rigettano, come quelli che ho riunito a Roma due anni fa. Ma Ravasi non ha invitato nessuno di loro al convegno a senso unico su Darwin organizzato nel marzo 2009 alla Gregoriana: neppure Josef Seifert, che è membro della Pontificia accademia per la vita". Antonio Carioti 27 marzo 2011
2011-03-25 Lo ha annunciato la Tepco, il gestore dell'impianto Giappone, danneggiata vasca reattore 3 Agenzia, crisi nucleare rischia di salire a 6 Sospeso il lavoro nei reattori 1 e 2 per acqua radioattiva. Il governo chiede l'evacuazione volontaria dei residenti * NOTIZIE CORRELATE * Giappone della rinascita, a sei giorni dalla scossa ricostruita un'autostrada (25 marzo 2011) Lo ha annunciato la Tepco, il gestore dell'impianto Giappone, danneggiata vasca reattore 3 Agenzia, crisi nucleare rischia di salire a 6 Sospeso il lavoro nei reattori 1 e 2 per acqua radioattiva. Il governo chiede l'evacuazione volontaria dei residenti La donna di 80 anni e il nipote di 16 estratti vivi dalle macerie dopo nove giorni dal terremoto a Ishimaki (Epa) La donna di 80 anni e il nipote di 16 estratti vivi dalle macerie dopo nove giorni dal terremoto a Ishimaki (Epa) OSAKA (GIAPPONE) - La situazione nella centrale nucleare di Fukushima, colpita duramente dal sisma/tsunami dell'11 marzo, resta "imprevedibile". Lo ha dichiarato il premier giapponese Naoto Kan. Alle sue parole si aggiungono i dati dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare secondo la quale, dopo la raccolta di dati sui livelli di radiazione nelle regioni limitrofe, il livello della gravità dell'incidente potrebbe essere portata da 5 a 6 (su una scala di 7), "o grave incidente". Nel frattempo giunge un altro allarme su reattore3. "È possibile che la vasca contenente le barre di combustibile nel reattore sia danneggiata", ha fatto sapere Il gestore Tepco. SOSPESO LAVORO IN REATTORI 1 E 2 - Intanto l'alto livello di radioattività dell'acqua ha costretto alla sospensione dei lavori in corso nei reattori 1 e 2 della centrale nucleare di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia giapponese Kyodo, ricordando che giovedì due persone che lavoravano nel reattore 3 dell'impianto sono state ricoverate in ospedale per problemi relativi ad acqua radioattiva. Il Giappone sta considerando di elaborare nuovi standard di sicurezza per le centrali nucleari, secondo quanto affermato dal ministro dell'Economia, Banri Kaida. EVACUAZIONE VOLONTARIA - Il governo giapponese ha anche esortato i residenti nella fascia compresa tra i 20 e i 30 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima a trasferirsi volontariamente altrove. Lo ha riferito il portavoce del governo Yukio Edano, spiegando che la decisione è dovuta più alla preoccupazione per le difficoltà di approvvigionamento della popolazione piuttosto che per la salute pubblica, secondo quanto riferito dall'agenzia Kyodo news. Redazione online 25 marzo 2011
I costi per rimettere in piedi il Paese stimati in 220 miliardi di euro Giappone: sei giorni dopo la scossa già ricostruita un'autostrada Centomila i soldati dell'Esercito di autodifesa impegnati nelle zone devastate dal sisma e dallo tsunami * NOTIZIE CORRELATE * Fukushima, sale la radioattività (24 marzo 2011) * La nube arriva in Italia, è psicosi (24 marzo 2011) I costi per rimettere in piedi il Paese stimati in 220 miliardi di euro Giappone: sei giorni dopo la scossa già ricostruita un'autostrada Centomila i soldati dell'Esercito di autodifesa impegnati nelle zone devastate dal sisma e dallo tsunami dal nostro inviato PAOLO SALOM
OSAKA - Sei giorni soltanto. E poi si sono riposati. Tanto ci hanno messo gli ingegneri della società di gestione Nexco per ripristinare un tratto dell'autostrada a nord di Tokyo devastata dal terremoto dell'11 marzo. Più che devastata: una foto scattata da una squadra di pronto intervento, a poche ore dal sisma di 9 gradi Richter, mostra l'asfalto disarticolato e sconnesso, con voragini di alcuni metri: uno scenario adatto a un film del genere catastrofico, tipo Godzilla. In altri Paesi, forse, si sarebbe immaginata una deviazione o comunque un lungo periodo di sbancamento e ripristino prima di rivedere le auto sfrecciare a 120 chilometri l'ora. Non in Giappone. Non in un Paese il cui premier, dopo la doppia catastrofe terremoto-tsunami, ha subito dichiarato: "Ricostruiremo il nostro Paese dalle fondamenta". L'autostrada record A giudicare da quanto fatto nella regione del Kanto, vicino a Naka, l'opera è già iniziata. Basta guardare la foto scattata il 17 marzo alle ore 17, esattamente sei giorni più tardi rispetto alla prima immagine: l'asfalto appare perfetto, come se non fosse successo nulla. Merito dell'ingegner Makoto Ishikawa, capace di reagire al disastro senza esitazioni e di risolvere in un tempo davvero breve un guaio che avrebbe provocato seri intoppi alla circolazione nell'area più popolosa del Giappone (42 milioni di abitanti). Questo di Naka, comunque, non è l'unico tratto (150 metri) riaperto al traffico in pochissimo. La Nexco, sul suo sito, spiega che su 20 differenti strade e autostrade, circa 813 chilometri su 870 danneggiati dal terremoto sono già stati riaperti al pubblico, per quanto con interventi d'emergenza e "salti" di corsia. La Nexco ha dovuto ripetere le riparazioni anche più volte, perché le scosse di assestamento hanno danneggiato l'asfalto nuovamente in molti punti, anche se certo non con gli stessi effetti del grande terremoto di due settimane fa. "Chiediamo scusa - avvisa la Nexco - se non tutte le aree di servizio sono state riaperte". Clicca per ingrandire Clicca per ingrandire Per quanto immenso può apparire oggi il compito, rimettere in moto il Paese è un imperativo sociale. Qualche dato, tanto per comprendere quanto sarà comunque lunga e onerosa la ricostruzione. La stima del governo, fa sapere il segretario di gabinetto Yukio Edano, parla di 25 mila miliardi di yen - circa 220 miliardi di euro - in danni alle infrastrutture, agli impianti industriali, agli edifici pubblici e privati. Come organizzare i lavori, le priorità? Edano ha detto che l'esecutivo sta valutando la possibilità di costituire un'"agenzia per la ricostruzione" simile a quella che dopo la Seconda guerra mondiale si era presa la briga di far ripartire un Paese raso al suolo, con due città, Hiroshima e Nagasaki, annichilite dalle bombe atomiche e molte altre, Tokyo compresa, semi distrutte dai bombardamenti americani. Stiamo pensando a una "sorta di sistema o organizzazione" che possa gestire gli stanziamenti per il dopo terremoto, ha spiegato Edano. Questo comunque vale per il futuro, un futuro che potrà durare anche cinque anni: tanto ci vorrà, secondo le stime della Banca mondiale, per rimettere in piedi tutto. Nel frattempo, centomila soldati dell'Esercito di autodifesa sono tuttora impegnati nelle regioni colpite dal disastro: insieme a migliaia di volontari hanno iniziato a sgomberare le macerie, ripulire i porti e le strade. C'è da aiutare e nutrire 250 mila sfollati senza più casa né - per ora - lavoro. A questo proposito, il governo di Tokyo si aspetta una contrazione della crescita economica nazionale fino allo 0,5% nel prossimo anno fiscale, che in Giappone inizia il primo aprile. "Dobbiamo tenere in mente che a causa del terremoto la produzione potrà rallentare in molte zone per un cospicuo periodo di tempo", ha chiarito l'altro giorno il ministro delle Politiche economiche Kaoru Yosano. Meglio rimboccarsi le maniche. Paolo Salom 25 marzo 2011
2011-03-22 La Borsa di Tokyo chiude in netto rialzo Radioattività nel mare di Fukushima Nuove scosse, 21mila tra morti e dispersi Rilevati livelli di 30 volte superiori ai limiti. Ricollegati i reattori alla rete, ma la vasca del n.2 è in ebollizione * NOTIZIE CORRELATE * Quattro esami per chi torna dal Giappone. I protocolli del Niguarda (22 marzo 2011) * Giappone, ora è allarme cibo. L'Oms: "Grave contaminazione" (21 marzo 2011) * Tokyo: "La centrale sarà disattivata" Oltre 20mila tra morti e dispersi (20 marzo 2011) La Borsa di Tokyo chiude in netto rialzo Radioattività nel mare di Fukushima Nuove scosse, 21mila tra morti e dispersi Rilevati livelli di 30 volte superiori ai limiti. Ricollegati i reattori alla rete, ma la vasca del n.2 è in ebollizione Operazioni di raffreddamento alla centrale di Fukushima (Nhk/Afp) Operazioni di raffreddamento alla centrale di Fukushima (Nhk/Afp) MILANO - La Tepco, la società di gestione dell'impianto nucleare giapponese di Fukushima Daiichi, ha rilevato "materiale radioattivo nell'acqua di mare" nei pressi della centrale. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. In particolare sarebbe stato rilevato iodio radioattivo ad un livello 29,8 volte superiore al limite consentito. Ma non è solo il mare: il livello di radioattività è aumentato notevolmente in tutta l'area vicina alla centrale nucleare, secondo quanto affermato dal ministero della scienza e della tecnologia di Tokyo, precisando tuttavia che i livelli non sono tali da rappresentare una minaccia per la salute umana. L'aumento della radioattività è dovuto alla pioggia dei due giorni scorsi, ha spiegato un funzionario. I nuovi, alti livelli di iodio e di cesio radioattivi sono stati rilevati in 47 prefetture tra cui quella di Tokyo, 240 km a sud della centrale. Intanto arriva la notizia di nuove scosse nell'area. Un sisma di magnitudo 6,3 è stato registrato al largo di Fukushima, secondo quanto ha riferito la televisione pubblica nipponica Nhk. Il sisma è stato registrato alle 18.19 (le10.19 in Italia) e l'ipocentro è stato a 10 km di profondità. VASCA IN EBOLLIZIONE - La vasca di stoccaggio del combustibile del reattore n.2 nella centrale nucleare di Fukushima Daiichi è vicina all'ebollizione. Lo hanno riferito i funzionari giapponesi. Le elevate temperature potrebbero essere la causa del vapore che fuoriesce dal reattore 2 della centrale nucleare da lunedì. Se l'acqua nella vasca si mettesse a bollire e il livello si abbassasse tanto da far emergere le barre di combustibile il livello di radioattività aumenterebbe. Fukushima,contaminato il mare REATTORI RICOLLEGATI - Tuttavia tutti i sei reattori della centrale nucleare di Fukushima dispongono da questa mattina di una linea elettrica esterna che potrebbe consentire il riavvio dei sistemi di raffreddamento ma ad eccezione dei reattori 5 e 6 non sono ancora stati alimentati. I tecnici che stanno lavorando alla centrale hanno spiegato che prima di ridare corrente elettrica vanno effettuate alcune verifiche. Un portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha spiegato infatti che prima di rimetterli in servizio vanno verificati "uno ad uno i singoli impianti". NUOVO BILANCIO: OLTRE 21 MILA VITTIME - Il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami che l'11 marzo hanno devastato il nord-est del Giappone ha superato quota 21 mila, secondo la polizia giapponese: i morti accertati sono 9.079, i dispersi 12.645. Da segnalare inoltre che un nuovo sisma di magnitudo 6,3 è stato registrato al largo di Fukushima. Lo riferisce la televisione pubblica nipponica Nhk. Fukushima, fumo dai reattori BORSA IN RIALZO - Chiusura in rialzo per la Borsa di Tokyo: + 4,36 per cento. Intanto la Banca del Giappone ha immesso oggi 2.000 miliardi di Yen (17 miliardi di euro) sul mercato per sostenere l'economia. Sale così a 39.000 miliardi di yen (339 miliardi di euro) la somma complessiva sbloccata dalla banca dopo il sisma e lo tsunami che hanno colpito la nazione. Redazione Online 22 marzo 2011
gLI EFFETTI DELLA NUBE ATTESI TRA MERCOLEDì E GIOVEDì L'Ispra: anche in Italia aumenterà la radioattività, ma in dosi minime "Al momento non si rilevano assolutamente rischi per le popolazioni" gLI EFFETTI DELLA NUBE ATTESI TRA MERCOLEDì E GIOVEDì L'Ispra: anche in Italia aumenterà la radioattività, ma in dosi minime "Al momento non si rilevano assolutamente rischi per le popolazioni" MILANO - Gli effetti della nube radioattiva che si è sprigionata dalla centrale giapponese di Fukushi sono "attesi anche sull'Italia, prevediamo tra mercoledì e giovedì" ma "al momento non si rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Lo ha detto il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque attiva su tutte le regioni italiane" spiega Torri, aggiungendo che "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Il valore della nube - continua Torri - dipende da quanto materiale radioattivo è uscito, da quanto sta in alto e da quali fenomeni di diluizione è influenzato". DOSE ATTESA TRA 1.000 E 10MILA VOLTE INFERIORE A QUELLA DI CHERNOBYL - La dose attesa, prosegue Torri, "dovrebbe essere tra 1.000 e 10 mila volte meno di quella che arrivò dopo Chernobyl. Ci aspettiamo valori da 100 a 1.000 milionesimi di baquerel per metro cubo di aria". 22 marzo 2011
WEB Giappone, bacheca online delle bufale giornalistiche sul dramma nucleare Blogger raccoglie errori ed esagerazioni della stampa WEB Giappone, bacheca online delle bufale giornalistiche sul dramma nucleare Blogger raccoglie errori ed esagerazioni della stampa La centrale danneggiata La centrale danneggiata MILANO - Lo hanno chiamato il "il muro della vergogna dei giornalisti", tanto per non lasciare spazio ad equivoci. E' uno spazio online che raccoglie segnalazioni dettagliate di servizi televisivi e articoli della stampa internazionale che diffondono "un'informazione inattendibile e sensazionalistica" – quando non "palesemente falsa" – sulla situazione post terremoto in Giappone e sulla crisi nucleare di Fukushima. L'iniziativa è di un blogger giapponese, che usa parole poco tenere verso i giornalisti che si limitano a diffondere paura senza dire come stanno esattamente le cose e che in questa bacheca degli orrori vengono sbugiardati senza pietà. BUFALE E STRAFALCIONI - Gli esempi sono decine: si va dal titolo strillato a tutta pagina che incita genericamente al panico, mostrando un uomo con indosso una maschera antigas – totalmente fuori dal contesto - , alla descrizione di Tokyo come "città fantasma, in cui si muovono gli ultimi zombie, pronti all'esodo di massa". O ancora, articoli in cui un'ipotesi assurge a dato di fatto, come la nuvola radioattiva che avrebbe dovuto raggiungere le coste americane venerdì o l'imminenza di un'esplosione nucleare. Poi ci sono le vere e proprie gaffe, come quella di France 2, che parla di reattore nucleare di Hiroshima, la città distrutta dall'atomica nel 1945, per riferirsi all'impianto di Fukushima. Sono soprattutto i "banner" (ovvero i titoli che scorrono sotto le immagini) delle reti all-news a finire nel mirino, perché "spesso riprendono voci non confermate, senza verificarle". LE MAIL - Gli utenti del sito hanno a portata di clic gli indirizzi delle autorità che nei diversi paesi garantiscono una corretta informazione. Ma c'è spazio anche per i pezzi e i reportage ben fatti, come quelli del New York Times. "Nessuno mette in discussione la gravità della situazione e i rischi ma alcuni falsi allarmi della stampa ricordano quelli che si verificarono durante l'epidemia di SARS a Hong Kong" spiega Joi Ito, guru del web e tra i creatori di Flickr. Un caso su tutti: molti media internazionali hanno equivocato le parole del portavoce del governo Edano e hanno dato la notizia dell'evacuazione del personale dell'impianto di Fukushima che, invece, era stato semplicemente trasferito in un'altra area della centrale. Un equivoco che prima di essere chiarito ha scatenato grande paura nella popolazione giapponese, che non capiva perché le televisioni nazionali raccontassero di una storia ben diversa. Non è una questione di orgoglio patriottico. AUTOMISURAZIONE - I giapponesi sono i primi a prendere con le molle le notizie che arrivano dalla Tepco e dalle autorità governative. "Ma finché ognuno potrà misurare autonomamente i livelli di radioattività non è possibile nascondere alla gente come stanno le cose" sostiene Ito. Al momento del sisma, lui era in volo verso gli Emirati Arabi, per partecipare a una conferenza dedicata al web. Ha quindi vissuto sulla sua pelle la distonia tra le notizie di alcuni organi d'informazione e i racconti dei suoi amici e dei suoi parenti a Tokyo, contattati attraverso la Rete e testimoni di uno scenario ben diverso da quello dipinto da molti giornali e tv. "A quanto ne so io, nella capitale la situazione è abbastanza normale e oggi la maggior parte dell persone è regolarmente al lavoro" racconta Ito, che è ancora negli Emirati. Negli ultimi anni ha girato il mondo e ha vissuto ben poco in Giappone. Ora dice di aver una gran voglia di tornare a casa. "Valuterò nei prossimi giorni, ma credo proprio che rimanderò il viaggio che avevo in programma negli Stati Uniti". Elvira Pollina 19 marzo 2011
2011-03-20 nuovo bilancio ufficiale Tokyo: "La centrale sarà disattivata" Oltre 20mila tra morti e dispersi Torna l'elettricità al reattore 2, si tenta di far ripartire l'impianto di raffreddamento. Alimenti contaminati * NOTIZIE CORRELATE * Stop agli alimenti provenienti dalla zona vicino alla centrale nucleare (19 marzo 2011) nuovo bilancio ufficiale Tokyo: "La centrale sarà disattivata" Oltre 20mila tra morti e dispersi Torna l'elettricità al reattore 2, si tenta di far ripartire l'impianto di raffreddamento. Alimenti contaminati (Ap) (Ap) TOKYO - Ha superato quota 20mila il numero dei morti e dei dispersi nel terremoto e nello tsunami che l'11 marzo hanno devastato il Giappone. La polizia ha aggiornato il bilancio ufficiale a 8.133 morti e 12.272 dispersi. È probabile che i numeri finali siano ancora più alti, perché nella sola prefettura di Miyagi sono state stimate più di 15mila vittime. Il sisma di magnitudo 9 è stato il più potente mai registrato in Giappone anche se il numero delle vittime resta ben lontano da quello del terremoto del 1923 nella regione del Kanto, quella di Tokyo, che fece 142.000 morti. TROVATI ANCORA DUE SOPRAVVISSUTI - La polizia giapponese ha ritrovato una donna di 80 anni e un ragazzo di 16 ancora vivi sotto cumuli di macerie a distanza di nove giorni dal terremoto e dallo tsunami che hanno devastato il nordest del Paese. I due sopravvissuti, che sono apparsi molto provati, secondo quanto riporta la tv Nhk, sono stati ritrovati a Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, una delle aree più colpite dal cataclisma. RIPRISTINATA L'ENERGIA AL REATTORE 2 - La Tepco ha comunicato che è riuscita a far ripartire l'erogazione dell'elettricità ai reattori 1 e 2 della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che ha devastato il Giappone orientale nove giorni fa e protagonista della peggiore emergenza nucleare dai tempi di Chernobyl. La società elettrica sta centrando di far ripartire il sistema di raffreddamento d'emergenza dei reattori nucleari per evitare la fusione totale del loro nucleo. Essendo stati tirati i cavi d'un impianto elettrico d'emergenza anche al reattore 1, la Toden spera di far partire il raffreddamento ai primi due reattori. Intanto i reattori n. 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima sono in fase di "stabile arresto". Secondo l'agenzia Kyodo i due reattori, "sotto stress" per sisma e tsunami dell'11 marzo, anche se meno degli altri 4 che completano la centrale, "sono andati in arresto a freddo" dopo l'avvio del sistema di raffreddamento. LA CENTRALE SARA' DISATTIVATA - La centrale di Fukushima sarà disattivata dopo i gravi problemi causati dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito il Giappone del nordest l'11 marzo. "Guardando oggettivamente alla situazione, è chiaro cosa fare", ha risposto il portavoce del governo, Yukio Edano in una conferenza stampa, alla domanda se il governo stia pensando di smantellare l'impianto nucleare. ALIMENTI RADIOATTIVI - Le autorità taiwanesi hanno annunciato oggi di aver rilevato la presenza di radioattività su fave importate dal Giappone, devastato nove giorni fa da un terremoto/tsunami che ha prodotto anche la più grave emergenza nucleare dai tempi di Chernobyl. Le radiazioni sono state rilevate su 14 kg di fave provenienti da Kagoshima, nel sud del Giappone, quindi a notevole distanza dalla centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal sisma/tsunami dell'11 marzo. 20 marzo 2011
Fukushima, a breve l'energia elettrica Stop agli alimenti provenienti dalla zona vicino alla centrale nucleare Tokyo, tracce di radioattività nell'acqua. Livelli "superiori ai limiti legali" nel latte e nella verdura Fukushima, a breve l'energia elettrica Stop agli alimenti provenienti dalla zona vicino alla centrale nucleare Tokyo, tracce di radioattività nell'acqua. Livelli "superiori ai limiti legali" nel latte e nella verdura MILANO - Il ministero della Sanitá nipponico ha ordinato lo stop della vendita di alimenti provenienti dalla prefettura di Fukushima. Lo ha annunciato l'Aiea da Vienna, dopo il rilevamento di radioattività in latte e spinaci prodotti nella zona della centrale nucleare. Intanto, come già accaduto nella capitale, "piccolissime quantità di materiale radioattivo" sono state rinvenute nell'acqua potabile di Gunma, la prefettura confinante con Fukushima, secondo quanto riferito dall'agenzia Jiji. RADIOATTIVITA' - Resta da chiarire come le particelle radioattive abbiano raggiunto l'acqua potabile di Gunma e se provengano dalla centrale nucleare o da ospedali e laboratori. Il governo locale della prefettura ha comunque sostenuto che il livello radioattivo dell'acqua di Gunma è al di sotto dei valori limite. Nonostante i continui tentativi di rassicurazioni da parte del governo giapponese, tracce di iodio radioattivo sono state trovate nell'acqua di rubinetto a Tokyo e in altre aree limitrofe. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Circa un quinto di quello di una Tac sarebbe quello trovato negli spinaci. Lo ha comunicato il portavoce del governo Yukio Edano precisando che, sebbene i livelli superino i limiti permessi dal governo, i prodotti "non pongono immediato pericolo alla salute". "Sebbene lo iodio radioattivo abbia una durata di circa otto giorni e si decomponga naturalmente in alcune settimane, c'è un rischio a breve termine per la salute umana se viene assorbito attraverso il cibo", si legge in comunicato dell'Agenzia. Per contrastare la contaminazione degli alimenti, le autorità distribuiscono, da tre giorni, pillole o sciroppo di iodio stabilizzato agli abitanti evacuati per un raggio di circa 20 km dalla centrale disastrata. Lo iodio stabilizzato (non radioattivo) serve a prevenire il cancro della tiroide in caso di esposizione a radiottività. Rischio che è particolarmente alto per bambini e giovani. I vigili del fuoco a lavoro OPERAI CONTAMINATI - Sei lavoratori dell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi impegnati nelle operazioni di emergenza sono stati sottoposti ad un livello eccessivo di radiazioni. Lo comunica una fonte della compagnia Tokyo Electric Power. L'azienda precisa che gli operai stanno comunque continuando a lavorare perchè non mostrano segni evidenti di contagio. Il governo e la protezione civile giapponese hanno dichiarato che circa 50 vigili del fuoco di Tokyo impegnati nella centrale sono stati decontaminati dopo che sono intervenuti, con un'operazione di raffreddamento, sul pericoloso reattore 3 della centrale di Fukushima. Nell'area della centrale nucleare il livello di radioattività rilevato nell'aria è "stabile", ma "significativamente più elevato" del normale. Lo dice l'Aiea, l'agenzia Onu per l'energia atomica, precisando che i livelli non impediscono tuttavia il lavoro dei tecnici che stanno combattendo la crisi. I tecnici sono riusciti a connettere un cavo ad uno dei reattori della centrale di Fukushima 1 danneggiata, ma l'elettricità ancora deve essere ripristinata, secondo la Tokyo Electric Power, la società che gestisce la centrale. In mattinata era stato annunciato che a breve sarebbe stata ripristinata l'elettricità all'interno del sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. L'energia elettrica dovrebbe essere ripristinata in giornata per i reattori 1, 2, 5 e 6 e domenica per i reattori 3 e 4. Intanto le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a sparare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. Lo tsunami in alto mare Il governo giapponese ha detto che parti dei sistemi di raffreddamento dei reattori 2 e 6 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono funzionanti. L'agenzia per la sicurezza nucleare e industriale ha confermato che un generatore diesel di emergenza ha ripreso a funzionare al reattore 6 e una pompa di raffreddamento al reattore 5 è in grado di funzionare. L'agenzia ha detto inoltre che i livelli di radiazioni al cancello occidentale della centrale nucleare, che si trova a circa un chilometro dal reattore numero 3, ha fatto registrare la lettura piuttosto alta di 830.8 microsievert all'ora alle 8.10 di questa mattina (00.10 ora italiana). Ma il livello è diminuito fino a 364.5 microsievert all'ora alle 9. La notizia si apprende dall'emittente televisiva giapponese Nhk World. VOLI - Nessuna restrizione per i collegamenti aerei da e per il Giappone. Lo sottolinea la Iata, l'associazione internazionale del trasporto aereo, che, in una nota, accoglie con favore la decisione dell'Icao (l'organizzazione internazionale dell'aviazioni civile), dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, l'Organizzazione mondiale della Sanitá, l'Organizzazione marittima internazionale e l'Organizzazione meteorologica mondiale di confermare la normale operatività nei maggiori aeroporti giapponesi, inclusi i due scali di Tokyo Haneda e Narita. Migliaia di corpi non identificati ASSESTAMENTO - Una nuova scossa di assestamento, di magnitudo 6,1 gradi della scala Richter, è stata avertita alle 18.30 locali, con epicentro vicino a Ibaraki. La scossa non ha danneggiato le strutture nucleari di Ibarak. Potrebbe invece causare variazioni del livello del mare, avverte la stessa fonte sull'agenzia Kyoso, ma non tali da causare nuovi danni. In tanto si registrano le variazioni ala suolo terreste causate dalla scossa di magnitudo 9 dell'11 marzo. Secondo i dati forniti dall'Autorità di informazione geospaziale giapponese a Tsukuba ha causato uno spostamento di 5,3 metri della penisola di Oshika, nella prefettura di Miyagi. La stessa striscia di terra è scesa di 1,2 metri. La penisola situata sulla costa Pacifica si è spostata in direzione est-sudest, verso l'epicentro della scossa. Spostamenti di fasce di territorio sono stati registrati in molte zone, dalla regione nordorientale di Tohoku a quella di Kantu. A Yamada, nella prefettura di Iwate, si è registrato uno spostamento di 25 centimetri verso est. Redazione online 19 marzo 2011(ultima modifica: 20 marzo 2011)
2011-03-19 Giappone Fukushima, a breve l'energia elettrica Tokyo, tracce di radioattivià nell'acqua Livelli "superiori ai limiti legali" riscontrati nel latte e nella verdura prodotto vicino alla centrale nucleare Giappone Fukushima, a breve l'energia elettrica Tokyo, tracce di radioattivià nell'acqua Livelli "superiori ai limiti legali" riscontrati nel latte e nella verdura prodotto vicino alla centrale nucleare MILANO - Nell'area della centrale nucleare giapponese disastrata di Fukushima il livello di radioattività rilevato nell'aria è "stabile", ma "significativamente più elevato" del normale. Lo dice l'Aiea, l'agenzia Onu per l'energia atomica, precisando che i livelli non impediscono tuttavia il lavoro dei tecnici che stanno combattendo la crisi. I tecnici sono riusciti a connettere un cavo ad uno dei reattori della centrale di Fukushima 1 danneggiata, ma l'elettricità ancora deve essere ripristinata, secondo la Tokyo Electric Power, la società che gestisce la centrale. In mattinata era stato annunciato che a breve sarebbe stata ripristinata l'elettricità all'interno del sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. L'energia elettrica dovrebbe essere ripristinata in giornata per i reattori 1, 2, 5 e 6 e domenica per i reattori 3 e 4. Intanto le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a sparare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. Il governo giapponese ha detto che parti dei sistemi di raffreddamento dei reattori 2 e 6 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono funzionanti. L'agenzia per la sicurezza nucleare e industriale ha confermato che un generatore diesel di emergenza ha ripreso a funzionare al reattore 6 e una pompa di raffreddamento al reattore 5 è in grado di funzionare. L'agenzia ha detto inoltre che i livelli di radiazioni al cancello occidentale della centrale nucleare, che si trova a circa un chilometro dal reattore numero 3, ha fatto registrare la lettura piuttosto alta di 830.8 microsievert all'ora alle 8.10 di questa mattina (00.10 ora italiana). Ma il livello è diminuito fino a 364.5 microsievert all'ora alle 9. La notizia si apprende dall'emittente televisiva giapponese Nhk World. Migliaia di corpi non identificati RADIOATTIVITA' - Nonostante i continui tentativi di rassicurazioni da parte del governo giapponese, tracce di iodio radioattivo sono state trovate nell'acqua di rubinetto a Tokyo e in altre aree limitrofe. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Circa un quinto di quello di una Tac sarebbe quello trovato negli spinaci. Lo ha comunicato il portavoce del governo Yukio Edano precisando che, sebbene i livelli superino i limiti permessi dal governo, i prodotti "non pongono immediato pericolo alla salute". Il portavoce Edano ha aggiunto che le autorità stanno cercando di individuare in quali luoghi del Giappone siano state inviate le ultime partite dei due prodotti impegnandosi a bloccarle nel caso i risultati dei nuovi test fossero uguali ai primi. VOLI - Nessuna restrizione per i collegamenti aerei da e per il Giappone. Lo sottolinea la Iata, l'associazione internazionale del trasporto aereo, che, in una nota, accoglie con favore la decisione dell'Icao (l'organizzazione internazionale dell'aviazioni civile), dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, l'Organizzazione mondiale della Sanitá, l'Organizzazione marittima internazionale e l'Organizzazione meteorologica mondiale di confermare la normale operatività nei maggiori aeroporti giapponesi, inclusi i due scali di Tokyo Haneda e Narita. ASSESTAMENTO - Una nuova scossa di assestamento, di magnitudo 6,1 gradi della scala Richter, è stata avertita alle 18.30 locali, con epicentro vicino a Ibaraki. La scossa non ha danneggiato le strutture nucleari di Ibarak. Potrebbe invece causare variazioni del livello del mare, avverte la stessa fonte sull'agenzia Kyoso, ma non tali da causare nuovi danni. In tanto si registrano le variazioni ala suolo terreste causate dalla scossa di magnitudo 9 dell'11 marzo. Secondo i dati forniti dall'Autorità di informazione geospaziale giapponese a Tsukuba ha causato uno spostamento di 5,3 metri della penisola di Oshika, nella prefettura di Miyagi. La stessa striscia di terra è scesa di 1,2 metri. La penisola situata sulla costa Pacifica si è spostata in direzione est-sudest, verso l'epicentro della scossa. Spostamenti di fasce di territorio sono stati registrati in molte zone, dalla regione nordorientale di Tohoku a quella di Kantu. A Yamada, nella prefettura di Iwate, si è registrato uno spostamento di 25 centimetri verso est. Redazione online 19 marzo 2011
Giappone Fukushima, ripristinata l'energia elettrica Un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell'impianto. Giappone Fukushima, ripristinata l'energia elettrica Un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell'impianto. MILANO - Il gestore della centrale nucleare di Fukushima è riuscito a ripristinare l'elettricità nel sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell'impianto. In giornata l'elettricità è tornata nei reattori 1,2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Intanto le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a sparare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. RADIOATTIVITA' - Intanto livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha affermato il portavoce del governo giapponese Yukio Edano in una conferenza stampa. Il portavoce Edano ha aggiunto che le autorità stanno cercando di individuare in quali luoghi del Giappone siano state inviate le ultime partite dei due prodotti. 19 marzo 2011
consigli Cibi sospetti ed esami del sangue I rischi per chi torna da Tokyo Come difendersi dalla contaminazione, anche in aereo Le cure possibili: iodio, trapianto e cellule staminali consigli Cibi sospetti ed esami del sangue I rischi per chi torna da Tokyo Come difendersi dalla contaminazione, anche in aereo Le cure possibili: iodio, trapianto e cellule staminali MILANO - Con gli occhi del mondo puntati sulle centrali giapponesi e il riaccendersi del dibattito sul nucleare nel nostro Paese torna d'attualità la domanda: Come ci si può difendere dalle radiazioni?"La protezione da forti dosi di radiazioni si ottiene solo con la schermatura a piombo" spiega Carlo Fallai, direttore del reparto di Radioterapia 2 dell'Istituto dei tumori di Milano. "Ma se parliamo dei rischi che corre chi non vive in prossimità delle centrali danneggiate dal sisma il fattore distanza è decisivo, visto che l'esposizione alla radiazione si riduce con il quadrato della distanza dalla sorgente". "Infatti già a Tokyo il livello di radioattività ambientale, secondo quanto risulta al momento, sarebbe solo di cinque volte superiore a quello che abbiamo a Milano, cioè ancora molto basso" precisa Riccardo Calandrino direttore del servizio di Fisica Sanitaria dell'Istituto San Raffaele di Milano. Quindi non c'è nessun provvedimento da adottare per chi vive in Giappone? Niente tute bianche? Niente dosimetri di radioattività? Niente pastiglie di iodio? "Bisogna distinguere" chiarisce Calandrino. "Le tute bianche, che si vedono nelle fotografie, servono a chi opera nelle zone del disastro per proteggere pelle e vestiti dalla radioattività ambientale. Chi le indossa, quando rientra in un ambiente chiuso deve lasciarle fuori in modo da non contaminarlo e deve anche farsi una buona doccia. I dosimetri servono invece a dirci quante radiazioni assorbiamo e sono una forma di difesa indiretta". Diverso il discorso delle pastiglie di iodio. "La loro funzione è "saturare" la tiroide di questa sostanza" illustra Franco Locatelli, direttore del Dipartimento di onco-ematologia dell'ospedale Bambin Gesù di Roma, che ha seguito in passato diversi minori colpiti dalle radiazioni di Chernobyl. "Questa ghiandola è la più "affamata" di iodio dell'organismo e "ingolfandola" con quello delle pastiglie, si evita che possa captare quello radioattivo dall'ambiente. Ma ai livelli di radioattività che vengono riferiti nei territori distanti dalle centrali non pare una misura necessaria e certamente non è il caso di prenderle oggi in Italia". Nessun rischio che la radioattività si possa spostare fino a qui? Nel nostro Paese non dobbiamo prendere nessuna precauzione? "Difficile pensare a una caduta di materiale radioattivo in Europa trasportato fin qui dall'aria" dice Calandrino. Quanto a possibili contaminazioni alimentari con cibi provenienti dal Giappone, il ministero della Salute ha già informato che gli ispettori frontalieri e gli uffici di Sanità Marittima e di Frontiera (Pif e Usmaf) controllano gli alimenti "di origine animale e non" (soprattutto pesci, crostacei, caviale, soia, alghe, tè verde) che arrivano dal Giappone prodotti e confezionati dopo l'11 marzo, data del sisma. I campioni per le analisi vengono inviati ai laboratori dell'Istituto zooprofilattico sperimentale della Puglia e della Basilicata (la cui sede centrale è a Foggia) e dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana (con sede a Roma) che seguono specifici protocolli tecnici per le verifiche necessarie in questo caso. Esiste invece la possibilità di essere "contagiati" magari durante un volo aereo da un passeggero proveniente da una zona radioattiva? "Per essere pericoloso in una situazione del genere la persona in questione dovrebbe essere un pompiere che ha lavorato in una delle centrali "esplose", aver assorbito una quantità enorme di radiazioni, senza aver alcun disturbo (eventualità assai improbabile) ed essere sfuggito ai programmi di protezione e quarantena del governo giapponese" sottolinea Calandrino. "Non può essere certo il caso di una qualsiasi persona che, per esempio, arriva da Tokyo e ci si siede accanto sul nostro aereo in partenza da Bangkok per Roma". E per nostri connazionali che tornano dal Giappone o da Paesi confinanti che controlli si possono suggerire oltre a quello di recarsi in un centro di medicina nucleare per farsi verificare magari il livello di radioattività?"Ci si può sottoporre a un normale esame del sangue e poi ripeterlo per alcune settimane per misurare il numero di granulociti, un particolare tipo di globuli bianchi" suggerisce il professor Locatelli. La ragione? "Un puro scrupolo in realtà, perché danni acuti, cioè immediati, al midollo osseo (che produce globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) procurati dalle radiazioni dovrebbero solo riguardare chi è stato davvero vicino al luogo del disastro e dovrebbero essere accompagnati da altri disturbi, come vomito, sanguinamenti eccetera". E per chi ha subito esposizioni di questo tipo che terapie ci sono? "In caso di aplasia, cioè "distruzione" del midollo osseo, oggi ci sono specifici fattori di crescita come il G-Csf, che stimola la produzione di granulociti e quindi può in qualche misura compensare il danno. Ci sono anche fattori di crescita specifici per l'eventuale riduzione delle piastrine. Nei casi più gravi si deve invece ricorrere al trapianto di midollo, ed eventualmente all'utilizzo di cellule staminali da cordone ombelicale" Luigi Ripamonti 18 marzo 2011
dopo il rientro dal giappone Controlli radioattività, valori alterati "Ma non c'è nessun rischio clinico" Su 11 persone sono state trovate piccole tracce di iodio radioattivo nel corso di controlli effettuati a Firenze. I medici: "Valori bassi, come dopo una scintigrafia" FIRENZE - Gli italiani sono rientrati dal Giappone, compresi i componenti del Maggio Musicale Fiorentino. E dopo il sollievo di essere in suolo italiano, comincia l'incubo della contaminazione. Ad oggi, hanno effettuato controlli 23 persone, di cui tre in Lombardia, presso l'ospedale Niguarda Cà Grande di Milano e 20 in Toscana di cui 14 presso l'Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze e 6 presso l'Azienda Ospedaliera di Pisa. Di quelle che si sono presentate a Careggi, su 11 (fra cui otto componenti del Maggio Fiorentino) sono state individuate lievi tracce di iodio 131 nelle urine da mettere in correlazione con l’incidente nucleare. Una dose, secondo il ministero della Salute, "comunque inferiore al limite della normale esposizione ambientale consentita e quindi si escludono rischi per la salute". A Firenze, su undici persone sono state trovate piccole tracce di iodio 131 (iodio radioattivo) nel corso di controlli. La quantità rilevata, secondo gli esperti dell’ospedale di Careggi, non ha alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. Le tracce di Iodio 131, secondo gli esperti di Careggi, non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. Nessuna positività, al momento, per le 6 di Pisa, sulle quali però sono stati fatti solo gli accertamenti radiometrici esterni (i risultati degli esami delle urine sono attesi per lunedì). "Le dosi rilevate – spiega il professor Giampaolo Biti direttore della radioterapia di Careggi - sono inferiori di un migliaio di volte a quella che viene somministrata giornalmente nelle migliaia di pazienti che in tutto il mondo sono sottoposti all’esame della tiroide con scintigrafia (30 microCurie) e almeno centomila volte inferiore alle somministrazioni di iodio 131 effettuate a scopo terapeutico per ipertiroidismo (5 milliCurie). E la letteratura internazionale consolidata da oltre mezzo secolo non ha mai osservato in coloro che sono stati sottoposti a indagini sulla tiroide od a terapie per ipertiroidismo effetti collaterali gravi o tumori radio indotti. Queste quantità si riducono progressivamente, fino a sparire nel giro di 120 giorni". Nell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi, a partire dal 16 marzo ad ora sono stati eseguiti esami sulla raccolta di urine delle 24 ore per la rilevazione di contaminazione radioattiva relativi a 14 cittadini, di cui 10 del Maggio Fiorentino provenienti dal Giappone e specificamente dall’area di Tokyo. Lo dichiara Valter Giovannini, direttore sanitario di Careggi. "Di questi – precisa il dottor Cesare Gori, direttore della Fisica sanitaria di Careggi – 11 (8 fra i componenti del Maggio e 3 altri cittadini) controllati mostrano o piccole tracce di iodio 131, con valori non superiori a 40 Becquerel". "Queste differenze – spiega il professor Alberto Pupi direttore della medicina nucleare di Careggi - pur su livelli complessivi minimi di radioattività, dipendono dal momento del prelievo delle urine rispetto al momento in cui l’individuo è venuto in contatto con lo Iodio 131. Ad esempio, se nelle urine dopo 5 giorni dalla inalazione dello Iodio 131 è presente 1 Becquerel, nella tiroide il giorno della inalazione, erano presenti circa 1.300 Becquerel, pari a 30 nanoCurie (miliardesimi di Curie)". "Tutte le persone risultate positive – conclude Giovannini – saranno contattate e inserite in specifici protocolli di controllo che prevedono un monitoraggio nelle prossime settimane in relazione ai risultati delle indagini. Siamo quindi di fronte a una situazione che non ha aspetti di rilevanza dal punto di vista clinico e che quindi per adesso esaminiamo unicamente sotto il profilo sanitario". "Ho sentito uno degli 8 trovati positivi. Mi ha detto di essere stato informato da Careggi nel pomeriggio e che ora è relativamente tranquillo: certo avrebbe preferito avere notizie diverse". Lo racconta Silvano Ghisolfi, Rsa Cgil, che ha spiegato di aver raggiunto telefonicamente uno degli 8 componenti del Maggio musicale fiorentino. Ghisolfi ha sottolineato che "si tratta di una persona che è stata una delle prime a rientrare in Italia da Tokyo dopo che è stata annullata la tournee. Ora quello che ci fa preoccupare è il pensiero all’orchestra che ha proseguito il tour spostandosi in Cina". Per l’onorevole Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana: "Minacce di licenziamento o meno, abbiamo assistito a una grave incapacità di prendere decisioni importanti - aggiunge -: per questo, chi allora ha esitato, a Firenze come alla Farnesina, dovrà assumersi tutte le gravissime responsabilità per aver esposto i lavoratori del Maggio in tournee a Tokyo a un così concreto quanto inutile rischio". Rincara la dose la FLC CGIL di Firenze: "Viviamo con apprensione l'evolvere della catastrofe giapponese, e con ancor più preoccupazione abbiamo vissuto la vicenda di quelle lavoratrici e di quei lavoratori, siamo rimasti stupiti dall' incomprensibile ed ingiustificabile il comportamento del sindaco della città di Firenze, nel suo doppio ruolo di rappresentate della città e di datore di lavoro. "Lo spettacolo deve continuare", ma non a danno della sicurezza dei 300 musicisti, coristi e tecnici, spiace che sia stata necessaria la rabbia dei familiari per portare il Presidente e la Sovrintendente alla ragione". A Pisa. All’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa si sono presentate fino a venerdì pomeriggio sei persone. Sono state visitate e, all’esame radiometrico esterno, sono risultate tutte e sei negative. Lunedì si avranno i risultati dell’esame delle urine. I due Centri dedicati istituiti dalla Regione, sono nelle due aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e di Pisa. A Careggi i cittadini possono andare al pronto soccorso, a Pisa all’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara. A questi centri dedicati dovranno rivolgersi solo le persone che rientrano dal Giappone, e in particolare dalle zone intorno alla centrale nucleare di Fukushima. La Commissione regionale per la prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti. E’ composta da dirigenti dell’assessorato, medici nucleari, radioterapisti, fisici nucleari. Si è riunita e ha validato il protocollo già in atto nel Centro dedicato dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, con le indicazioni valevoli per le persone che rientrano dal Giappone. Nel Protocollo si stabilisce che gli utenti devono essere presi in carico dalla struttura operativa individuata dall direzione sanitaria. Oltre all’anamnesi individuale, devono essere annotati su un’apposita scheda anche la zona del Giappone da cui provengono (in particolare la distanza da Fukushima) e il periodo di soggiorno. Prima l’utente sarà sottoposto ad una misurazione strumentale esterna per ricercare la presenza di un’eventuale emissione di radiazioni. Poi all’utente viene consigliata la raccolta di urine delle 24 ore, previa acquisizione di consenso informato. A coloro che aderiscono viene consegnato il contenitore per la raccolta, con le indicazioni su come consegnare il campione e come ritirare il referto. Sul campione di urine viene effettuata la ricerca dello Iodio 131 e del Cesio 137. 18 marzo 2011
Nei corridoi di montecitorio Dopo la cerimonia dei 150 anni Nucleare, Prestigiacomo a Tremonti: "Basta cazz..., usciamone " "È finita, mica possiamo rischiare le elezioni per questo?" Nei corridoi di montecitorio Dopo la cerimonia dei 150 anni Nucleare, Prestigiacomo a Tremonti: "Basta cazz..., usciamone " "È finita, mica possiamo rischiare le elezioni per questo?" La ministra dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo (Ansa) La ministra dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo (Ansa) MILANO - "È finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate". Nell'aula di Montecitorio è finita da poco la cerimonia di celebrazione del 150esimo anniversario, e nel corridoio di fronte alla sala del governo il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, si sfoga, lontana da occhi indiscreti, con Paolo Bonaiuti e Giulio Tremonti. IL COLLOQUIO - Il dibattito sul progetto nucleare del governo si è infiammato dopo il terremoto in Giappone, ma il ministro ha già le idee chiare. A sentire lei, il nucleare italiano non ha futuro: "È finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne - dice rivolta a Bonaiuti e soprattutto a Tremonti - ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese". Al colloquio, che è durato una decina di minuti, s'aggiunge poi anche il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani. (fonte: Dire) 17 marzo 2011
2011-03-18 dopo il rientro dal giappone Controlli radioattività, valori alterati "Ma non c'è nessun rischio clinico" Su 11 persone sono state trovate piccole tracce di iodio radioattivo nel corso di controlli effettuati a Firenze. I medici: "Valori bassi, come dopo una scintigrafia" FIRENZE - Gli italiani sono rientrati dal Giappone, compresi i componenti del Maggio Musicale Fiorentino. E dopo il sollievo di essere in suolo italiano, comincia l'incubo della contaminazione. Ad oggi, hanno effettuato controlli 23 persone, di cui tre in Lombardia, presso l'ospedale Niguarda Cà Grande di Milano e 20 in Toscana di cui 14 presso l'Azienda Ospedaliera Careggi di Firenze e 6 presso l'Azienda Ospedaliera di Pisa. Di quelle che si sono presentate a Careggi, su 11 (fra cui otto componenti del Maggio Fiorentino) sono state individuate lievi tracce di iodio 131 nelle urine da mettere in correlazione con l’incidente nucleare. Una dose, secondo il ministero della Salute, "comunque inferiore al limite della normale esposizione ambientale consentita e quindi si escludono rischi per la salute". A Firenze, su undici persone sono state trovate piccole tracce di iodio 131 (iodio radioattivo) nel corso di controlli. La quantità rilevata, secondo gli esperti dell’ospedale di Careggi, non ha alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. Le tracce di Iodio 131, secondo gli esperti di Careggi, non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. Nessuna positività, al momento, per le 6 di Pisa, sulle quali però sono stati fatti solo gli accertamenti radiometrici esterni (i risultati degli esami delle urine sono attesi per lunedì). "Le dosi rilevate – spiega il professor Giampaolo Biti direttore della radioterapia di Careggi - sono inferiori di un migliaio di volte a quella che viene somministrata giornalmente nelle migliaia di pazienti che in tutto il mondo sono sottoposti all’esame della tiroide con scintigrafia (30 microCurie) e almeno centomila volte inferiore alle somministrazioni di iodio 131 effettuate a scopo terapeutico per ipertiroidismo (5 milliCurie). E la letteratura internazionale consolidata da oltre mezzo secolo non ha mai osservato in coloro che sono stati sottoposti a indagini sulla tiroide od a terapie per ipertiroidismo effetti collaterali gravi o tumori radio indotti. Queste quantità si riducono progressivamente, fino a sparire nel giro di 120 giorni". Nell’Azienda ospedaliero universitaria Careggi, a partire dal 16 marzo ad ora sono stati eseguiti esami sulla raccolta di urine delle 24 ore per la rilevazione di contaminazione radioattiva relativi a 14 cittadini, di cui 10 del Maggio Fiorentino provenienti dal Giappone e specificamente dall’area di Tokyo. Lo dichiara Valter Giovannini, direttore sanitario di Careggi. "Di questi – precisa il dottor Cesare Gori, direttore della Fisica sanitaria di Careggi – 11 (8 fra i componenti del Maggio e 3 altri cittadini) controllati mostrano o piccole tracce di iodio 131, con valori non superiori a 40 Becquerel". "Queste differenze – spiega il professor Alberto Pupi direttore della medicina nucleare di Careggi - pur su livelli complessivi minimi di radioattività, dipendono dal momento del prelievo delle urine rispetto al momento in cui l’individuo è venuto in contatto con lo Iodio 131. Ad esempio, se nelle urine dopo 5 giorni dalla inalazione dello Iodio 131 è presente 1 Becquerel, nella tiroide il giorno della inalazione, erano presenti circa 1.300 Becquerel, pari a 30 nanoCurie (miliardesimi di Curie)". "Tutte le persone risultate positive – conclude Giovannini – saranno contattate e inserite in specifici protocolli di controllo che prevedono un monitoraggio nelle prossime settimane in relazione ai risultati delle indagini. Siamo quindi di fronte a una situazione che non ha aspetti di rilevanza dal punto di vista clinico e che quindi per adesso esaminiamo unicamente sotto il profilo sanitario". "Ho sentito uno degli 8 trovati positivi. Mi ha detto di essere stato informato da Careggi nel pomeriggio e che ora è relativamente tranquillo: certo avrebbe preferito avere notizie diverse". Lo racconta Silvano Ghisolfi, Rsa Cgil, che ha spiegato di aver raggiunto telefonicamente uno degli 8 componenti del Maggio musicale fiorentino. Ghisolfi ha sottolineato che "si tratta di una persona che è stata una delle prime a rientrare in Italia da Tokyo dopo che è stata annullata la tournee. Ora quello che ci fa preoccupare è il pensiero all’orchestra che ha proseguito il tour spostandosi in Cina". Per l’onorevole Fabio Evangelisti, segretario Idv Toscana: "Minacce di licenziamento o meno, abbiamo assistito a una grave incapacità di prendere decisioni importanti - aggiunge -: per questo, chi allora ha esitato, a Firenze come alla Farnesina, dovrà assumersi tutte le gravissime responsabilità per aver esposto i lavoratori del Maggio in tournee a Tokyo a un così concreto quanto inutile rischio". Rincara la dose la FLC CGIL di Firenze: "Viviamo con apprensione l'evolvere della catastrofe giapponese, e con ancor più preoccupazione abbiamo vissuto la vicenda di quelle lavoratrici e di quei lavoratori, siamo rimasti stupiti dall' incomprensibile ed ingiustificabile il comportamento del sindaco della città di Firenze, nel suo doppio ruolo di rappresentate della città e di datore di lavoro. "Lo spettacolo deve continuare", ma non a danno della sicurezza dei 300 musicisti, coristi e tecnici, spiace che sia stata necessaria la rabbia dei familiari per portare il Presidente e la Sovrintendente alla ragione". A Pisa. All’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa si sono presentate fino a venerdì pomeriggio sei persone. Sono state visitate e, all’esame radiometrico esterno, sono risultate tutte e sei negative. Lunedì si avranno i risultati dell’esame delle urine. I due Centri dedicati istituiti dalla Regione, sono nelle due aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e di Pisa. A Careggi i cittadini possono andare al pronto soccorso, a Pisa all’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara. A questi centri dedicati dovranno rivolgersi solo le persone che rientrano dal Giappone, e in particolare dalle zone intorno alla centrale nucleare di Fukushima. La Commissione regionale per la prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti. E’ composta da dirigenti dell’assessorato, medici nucleari, radioterapisti, fisici nucleari. Si è riunita e ha validato il protocollo già in atto nel Centro dedicato dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, con le indicazioni valevoli per le persone che rientrano dal Giappone. Nel Protocollo si stabilisce che gli utenti devono essere presi in carico dalla struttura operativa individuata dall direzione sanitaria. Oltre all’anamnesi individuale, devono essere annotati su un’apposita scheda anche la zona del Giappone da cui provengono (in particolare la distanza da Fukushima) e il periodo di soggiorno. Prima l’utente sarà sottoposto ad una misurazione strumentale esterna per ricercare la presenza di un’eventuale emissione di radiazioni. Poi all’utente viene consigliata la raccolta di urine delle 24 ore, previa acquisizione di consenso informato. A coloro che aderiscono viene consegnato il contenitore per la raccolta, con le indicazioni su come consegnare il campione e come ritirare il referto. Sul campione di urine viene effettuata la ricerca dello Iodio 131 e del Cesio 137. 18 marzo 2011
Le vittime accertate superano quelle del sisma di Kobe del 1995 Un sarcofago di cemento per i reattori Aiea, allarme a Fukushima da 4 a 5 Ancora fumo da centrale, si lavora per ripristinare il sistema elettrico * NOTIZIE CORRELATE * Le vittime accertate superano quelle del sisma di Kobe del 1995 Un sarcofago di cemento per i reattori Aiea, allarme a Fukushima da 4 a 5 Ancora fumo da centrale, si lavora per ripristinare il sistema elettrico TOKYO - L'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha innalzato il livello di gravità del disastro nucleare nella centrale di Fukushima-Daiichi, da 4 a 5. La scala internazionale, dal punto di vista della sicurezza, di un evento radiologico o nucleare -la Ines- va dal livello 1 ("anomalia") a 7 ("incidente gravissimo). Ogni livello della scala prevede una gravità 10 volte maggiore del precedente. L'incidente di Chernobyl, nel 1986, fu classificato di livello 7, Three Miles Island di livello 5. Questo mentre i tecnici giapponesi sperano di riuscire entro venerdì a rimettere parzialmente in funzione il sistema elettrico della centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami di una settimana fa. Dai reattori continua a uscire una colonna di fumo bianco, con particelle radioattive. I problemi al carburante nucleare derivano proprio dalla defaillance del sistema elettrico, che non consente di irrorare i reattori di acqua facilitando il raffreddamento del carburante atomico, ovvero delle barre di uranio e del "Mox", la miscela di ossidi (e anche del pericoloso plutonio) che rappresenta il reagente del reattore 4. Ripristinare il sistema di pompaggio elettrico permetterebbe di accelerare le operazioni di raffreddamento dei reattori surriscaldati, che rischiano di rilasciare una forte dose di radioattività con conseguenze inimmaginabili. La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima BOMBE D'ACQUA - I mezzi speciali delle Forze di autodifesa impegnati nei tentativi di raffreddare il reattore numero della centrale nucleare Fukushima-1 hanno smesso per oggi di spruzzare acqua contro il reattore numero 3 della centrale, che è quello che più preoccupa le squadre impegnate. Lo scrive il sito internet del quotidiano Yomiuri shinbun. "Abbiamo concluso", ha annunciato il generale Shigeru Iwasaki, capo di stato maggiore delle Forze di autodifesa aeree. Il lavoro è stato interrotto alle 15 locali (ore 7 in Italia). Secondo l'alto ufficiale, i lanci di acqua hanno raggiunto il reattore. Il generale ha anche assicurato che i livelli di esposizione radioattiva non sono tali da impedire le operazioni sul sito. "Al massimo si tratta di qualche millisievert all'ora, non impediscono l'attività", ha detto l'ufficiale. Nelle operazioni di oggi è stato usato anche un mezzo delle forze armate statunitense. Tuttavia la Tokyo denryoku (Toden), la società alettrica che gestisce l'impianto, ha rilevato solo un abbassamento marginale dei livello di radioattività. Yukio Edano, portavoce del governo, ha chiesto di vedere in maniera positiva il fatto che dalla struttura che ospita il reattore s'innalza del vapor acqueo. "Dal momento che esce del vapore acqueo - ha spiegato - possiamo affermare senza dubbio che l'acqua nella piscina" del combustibile usato. Proprio questa piscina preoccupa, perché il surriscaldamento di questo materiale provoca fuoruscita di radiazioni. SARCOFAGO DI CEMENTO - Un funzionario dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha sostenuto che la priorità è ora quella di alzare il livello dell'acqua nelle vasche dove viene conservato il combustile nucleare usato. Non è esclusa l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto a Cernobyl nel 1986. Il vento sulla centrale soffia verso il Pacifico e non c' è pericolo immediato per l'area urbana di Tokyo, 240 km a sud dell'impianto. Il presidente americano Barack Obama ha affermato che non ci sono pericoli neanche per la costa occidentale degli Usa, dove 450 esperti nucleari militari sono pronti ad aiutare quelli giapponesi se necessario. Giovedì il Pentagono ha annunciato l'invio di nove unità speciali di una task force per le emergenze nucleari. Venerdì tornerà in patria il direttore generale dell'Aiea - l'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica - il giapponese Yukiya Amano, che discuterà della crisi nucleare col premier Naoto Kan. VITTIME SUPERIORI A KOBE - Nel frattempo, il numero delle vittime confermate del terremoto della scorsa settimana - 6.539 - ha superato quello delle vittime del sisma di Kobe del 1995, nel quale persero la vita 6.434 persone, secondo gli ultimi dati diffusi dalla polizia giapponese. I dispersi sono più di 10.000 e si teme che il bilancio finale possa superare le 20.000 vittime. L'AMBASCIATA D'ITALIA - Intanto da Tokyo ai microfoni di Sky tg24 l'ambasciatore d'Italia in Giappone, Vincenzo Petrone, commentando la decisione di alcuni governi di spostare le loro sedi diplomatiche a Osaka, ha promesso che l'ambasciata "rimane esattamente dov'è". "Stiamo rafforzando la nostra cellula operativa a Osaka perché tutti i voli dell'Alitalia partiranno da Osaka, ma noi restiamo qui" ha spiegato Petrone. Il diplomatico ha confermato che stanotte rientreranno in Italia 140 connazionali che usufruiscono di biglietti aerei gratuiti messi a disposizione dalla Farnesina. Si registrano anche i primi rimpatri di dipendenti di istituzioni finanziarie e monetarie italiane dal Giappone. Tra i primi uffici evacuati quello che ospita la delegazione della Banca d'Italia nella capitale. Al centralino dell'ufficio diretto da Pietro Ginefra la segreteria risponde che "gli uffici sono temporaneamente chiusi e riapriranno non appena possibile". L'ufficio stampa di Intesa SanPaolo fa sapere che due suoi collaboratori in Giappone si stanno per ricongiungere alle famiglie che erano già rientrate in Italia nei giorni scorsi. Per quanto riguarda Unicredit tutti i dipendenti dell'istituto di credito presenti a Tokyo sono di nazionalità nipponica e hanno deciso di rimanere nel paese, lavorando in remoto. La banca sta considerando, comunque la possibilità di evacuare i dipendenti verso il Sud del Paese o in altre aree. Alitalia ha deciso di spostare da oggi i 14 voli settimanali dall'Italia a Tokyo Narita su Osaka. Per facilitare gli italiani che vogliono lasciare il Giappone, il ministero degli Esteri rende noto che è possibile acquistare biglietti Alitalia a tariffa agevolata senza prenotazione. La Farnesina, che sconsiglia di recarsi in Giappone, aggiunge che "possibili rinforzi dei voli potranno essere attuati se necessario". Redazione online 18 marzo 2011
2011-03-17 Se saranno costruite nuove centrali, da noi serviranno norme di sicurezza più restrittive Nucleare, Romani:"Serve riflessione" Primo freno da un esponente del governo. E la Ue inserisce l'Italia nella top 4 del rischio sismico Se saranno costruite nuove centrali, da noi serviranno norme di sicurezza più restrittive Nucleare, Romani:"Serve riflessione" Primo freno da un esponente del governo. E la Ue inserisce l'Italia nella top 4 del rischio sismico Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico (Ansa) Paolo Romani, ministro dello Sviluppo economico (Ansa) ROMA - La linea dell'"avanti ad oltranza" e delle "decisioni non dettate dall'emozione" sul programma nucleare dell'esecutivo inizia a non essere più così unanime all'interno del governo. Una prima ma significativa frenata arriva da ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani: "Dalle informazioni che abbiamo il problema che ha il Giappone non sarà di facile soluzione. Per questo il paese deve fermarsi un attimo e capire che cosa stiamo facendo. Serve una pausa di riflessione e soprattutto non si possono fare scelte che non siano condivise da tutti". "Non è in discussione che il Paese debba andare verso l'energia nucleare - ha precisato - , ma i tragici eventi del Giappone impongono di riflettere sulla sicurezza degli impianti e di aprire un dibattito europeo sulla affidabilità degli stress test delle 150 centrali nucleari del continente". L'ITALIA E IL RISCHIO SISMICO - E proprio dal dibattito in corso a livello Ue, l'Italia viene segnalata come uno dei quattro Paesi dell'Unione e a più alto rischio sismico (terremoti oltre i 7 gradi della scala Richter) e dovrà rispettare quindi criteri di sicurezza più rigorosi degli altri se davvero tornerà a costruire centrali nucleari nel proprio territorio. Secondo una lista su cui lavora la Commissione europea, e che è stata fornita ad Apcom da una fonte di Bruxelles, gli altri tre paesi sono il Portogallo, la Grecia e la Romania (i terremoti più forti nel 1975, 1903 e 1977, rispettivamente). Portogallo e Grecia, come l'Italia attualmente, non hanno centrali nucleari. Dai quattro solo la Romania produce energia atomica (due reattori, a Cernavoda). I PRECEDENTI - Nel dibattito sul giro di vite che ora si vuol dare alla sicurezza nucleare e sui parametri degli 'stress test' (test di resistenza) che verranno effettuati sulle centrali atomiche nell'Ue - secondo una decisione non ancora presa formalmente ma data ormai per scontata - uno dei più rilevanti sarà naturalmente quello della resistenza degli impianti a terremoti e maremoti, di intensità simile a quelli che hanno messo in ginocchio il Giappone e scatenato il rischio nucleare. In Italia, i terremoti con magnitudo superiore ai 6 gradi della scala Richter, che hanno fatto molti danni e vittime nella Penisola dall'inizio del secolo scorso a oggi, sono almeno sette, fra cui il più devastante di tutti è stato quello di Messina e Reggio Calabria (1908), seguito da un vero e proprio tsunami con onde fino a 13 metri, e con circa 120.000 morti. Una tragedia che dovrebbero ricordare coloro che dicono che in Europa non sono possibili catastrofi come quella giapponese. Prima dell'Aquila (2009), ci sono stati poi i terremoti di due terremoti dell'Irpinia (nel 1980 e nel 1930, con 2.570 e 1.400 morti rispettivamente) quello del Friuli (1976), con 989 vittime, quello del Belice (1968) con 236 morti e quello di Avezzano (1915) con 32.610 morti. Redazione Online 17 marzo 2011
Perché sono contrario L'atomo e i costi troppo alti: non conviene Nell'ultima valutazione del Dipartimento dell'Energia Usa, l'elettricità da nucleare risulta la più cara * NOTIZIE CORRELATE * Una pausa per imparare dagli errori di Chicco Testa (17 marzo 2011) * L'alternativa inesistente di Edoardo Boncinelli (16 marzo 2011) * La trappola radioattiva di Adriano Celentano (16 marzo 2011) Perché sono contrario L'atomo e i costi troppo alti: non conviene Nell'ultima valutazione del Dipartimento dell'Energia Usa, l'elettricità da nucleare risulta la più cara di GIANNI SILVESTRINI Il nucleare, questo nucleare, non convince per diversi motivi. Innanzitutto non sono escludibili eventi catastrofici a causa di fattori esterni o di errori umani. Si spera nella quarta generazione che, verso il 2030, dovrebbe portare a reattori intrinsecamente sicuri. C'è poi una valutazione economica, in quanto i costi tendono costantemente ad aumentare. Nell'ultima valutazione del Dipartimento dell'Energia Usa (Energy Outlook 2010) sugli impianti da costruire nei prossimi due decenni, l'elettricità da nucleare risulta la più cara. È il motivo per cui negli Stati Uniti sono previsti dei meccanismi di incentivazione per le nuove centrali, altro che riduzione della bolletta... Infine pesa una considerazione etica. A quasi cinquant'anni dalla prima centrale, non esiste un solo Paese al mondo che abbia realizzato un deposito definitivo per le scorie altamente radioattive. Per tutti gli oggetti che noi conosciamo - un frigorifero, un'automobile, una bottiglia - è prevista la chiusura del ciclo. Per i rifiuti nucleari, la cui pericolosità ha tempi di dimezzamento di decine di migliaia di anni, non abbiamo ancora trovato una soluzione, lasciando in questo modo alle generazioni future un velenoso regalo. I fautori di questa tecnologia sostengono che però consente di ridurre i consumi di combustibili fossili e le emissioni dei gas serra. Vero, ma è possibile ottenere lo stesso risultato in modo più efficace e meno rischioso. Le fonti rinnovabili, considerate marginali fino a poco tempo fa, stanno crescendo a ritmi imprevedibili e i loro costi si stanno rapidamente riducendo. L'elettricità producibile dagli impianti solari ed eolici installati nel mondo tra il 2005 e il 2010 è tre volte maggiore rispetto a quella dei reattori nucleari entrati in servizio negli stessi anni. La metà della potenza elettrica installata in Europa lo scorso decennio è rinnovabile. E l'accelerazione della crescita è formidabile. La potenza fotovoltaica globale installata nel 2010 è, ad esempio, aumentata del 120% rispetto all'anno prima. Grazie al contesto energetico così drasticamente mutato, la riflessione internazionale che seguirà all'incidente di Fukushima avrà un decorso diverso rispetto all'impatto che si ebbe dopo Chernobyl. Allora l'effetto fu quello di bloccare la crescita del nucleare senza innescare però una vera alternativa. Le fonti rinnovabili erano all'inizio del loro sviluppo e non rappresentavano un'opzione credibile, anche se le esperienze californiane, danesi, giapponesi già facevano intuire le enormi potenzialità di queste tecnologie. La potenza eolica oggi è cento volte superiore, quella solare addirittura mille volte più ampia. E i costi sono scesi drasticamente. Tutto ciò fa ritenere che altri Paesi seguiranno la strada della Germania che aveva deciso, già prima dell'incidente giapponese, di uscire dal nucleare puntando a soddisfare nel 2050 almeno l'80% della richiesta elettrica con le rinnovabili. Una strategia lungimirante che negli ultimi anni ha consentito di raddoppiare l'elettricità verde grazie a un milione di impianti solari, eolici, a biomassa e di creare un comparto che conta 340.000 addetti, un pilastro ormai dell'economia tedesca. Dunque, le riflessioni dopo la tragedia giapponese possono portare ad un drastico ripensamento delle strategie energetiche con un rilancio delle politiche dell'efficienza energetica e dell'utilizzo delle rinnovabili. Una strada fortemente innovativa che garantisce maggiore sicurezza energetica, riduce i rischi di cambiamenti climatici, crea imprese ed occupazione. L'Italia, che ultimamente ha ottenuto risultati interessanti nelle rinnovabili, farebbe bene a seguire questa strada. Gianni Silvestrini 17 marzo 2011
Perché sono favorevole Serve una pausa per imparare dagli errori Riflettere ora sarebbe una cosa saggia * NOTIZIE CORRELATE * L'alternativa inesistente di Edoardo Boncinelli (16 marzo 2011) * La trappola radioattiva di Adriano Celentano (16 marzo 2011) Perché sono favorevole Serve una pausa per imparare dagli errori Riflettere ora sarebbe una cosa saggia di CHICCO TESTA Ciò che sta succedendo in Giappone nelle centrali colpite dal terremoto e dallo tsunami è molto più grave di quanto si potesse immaginare. L'incidente nucleare, anzi gli incidenti, che si susseguono senza fine lasceranno conseguenze, ancora in larga parte purtroppo imprevedibili, per moltissimi anni. Deve riconoscerlo senza esitazione e per senso di responsabilità anche chi, come me e tanti altri, tecnici, scienziati, esponenti politici, gente comune, è un convinto sostenitore dell'utilità dell'energia nucleare. Ma far finta di nulla e ritenere che le cose possano continuare senza cambiamenti sarebbe da sciocchi e da irresponsabili. Penso che anche il governo italiano debba porsi l'obiettivo di una seria riflessione. Insistere nel dire che nulla cambia nei programmi decisi è un errore, che non si colloca all'altezza delle richieste che oggi, giustamente, vengono dall'opinione pubblica. Personalmente penso che l'energia nucleare continuerà ad avere un futuro. Nei Paesi che già la possiedono, compreso il Giappone disperatamente bisognoso di energia, la Cina, l'India, gli Usa, molti Stati europei ed extraeuropei e nei Paesi in cui si realizzeranno reattori nucleari di concezione sempre più avanzata. Ma siamo a un giro di boa che non può essere sottovalutato. Se questo avverrà, sarà solo dopo che una profonda riconsiderazione di tutto il settore sia stata fatta. Come già, in questi giorni, in Paesi come la Svizzera e la Germania. Dichiarare da parte nostra un'analoga pausa di riflessione sarebbe cosa saggia. È una responsabilità che tocca ai governi di tutto il mondo. L'Europa ha iniziato e forse proprio dalle e con le Istituzioni europee può essere delineato il ruolo e lo spazio dell'energia nucleare nella futura politica energetica europea. Che non è certo affare di un singolo stato. Può anzi essere l'occasione per immaginare un percorso che porti ad un'Agenzia di Sicurezza sovranazionale, come la NRC americana che ha competenza su tutti gli Stati dell'Unione. Avanzi il governo italiano questa proposta. Occorre quindi tempo per decidere con coscienza e cautela. Per fare un bilancio ragionato di ciò che è successo in Giappone e come sempre imparare dagli errori, per fare una valutazione del livello di sicurezza degli impianti esistenti, per verificare gli standard delle future tecnologie. Ciò che succede è una gran brutta notizia per l'ambiente. Per le conseguenze dell'incidente nucleare, per la devastazione ambientale a cui è stato sottoposto il Giappone dalla distruzione di impianti chimici, raffinerie, infrastrutture energetiche, comprese quelle rinnovabili come l'idroelettrico. Ma anche perché, come già previsto da tutte le agenzie internazionali, aumenterà ulteriormente il ricorso ai combustibili fossili in tutto il mondo. Carbone in primo luogo. Sappiamo quanto questo problema sia accentuato in Italia, dipendente dai combustibili fossili e dall'energia nucleare da importazione, per circa l'80% del suo fabbisogno. È un problema storico che ci rende fragilissimi, come ci mostrano gli avvenimenti in corso nei Paesi da cui abitualmente ci riforniamo. Ma per ridisegnare la nostra politica energetica, stretta fra colonne d'Ercole che sembrano insuperabili, c'è bisogno di un largo consenso e di lasciarci aperta, con senso di responsabilità, ogni strada per il futuro. Chicco Testa 17 marzo 2011
L'opzione nucleareL'analisi Le opposte retoriche e la scelta (calcolata) per l'energia Ora il governo deve dichiarare costi e benefici delle diverse opzioni L'opzione nucleareL'analisi Le opposte retoriche e la scelta (calcolata) per l'energia Ora il governo deve dichiarare costi e benefici delle diverse opzioni Il disastro nucleare giapponese sta alimentando nelle opinioni pubbliche occidentali due estremismi speculari: la condanna immediata e senza appello della produzione di energia elettrica dall'atomo e la fiducia illimitata nella scienza identificata nell'ingegneria nucleare e non, per dire, nel solare termodinamico. Entrambe le posizioni si nobilitano vantando il monopolio della razionalità e con ciò immaginando di condizionare la politica. Ma si tratta soltanto di retoriche giustapposte. Meglio sarebbe stare ai fatti e su questi ragionare, governando e rispettando le emozioni delle persone perché, come ognun sa, il cuore riesce talvolta a leggere dove il cervello tentenna. Il primo dato di fatto è che, contrariamente alla propaganda di parte, il nucleare pesa sempre meno nella produzione energetica del pianeta. Secondo l'Agenzia internazionale dell'energia di Vienna, negli ultimi 12 anni il suo contributo è sceso dal 17,2 al 14%. La prima e crescente fonte energetica il carbone salito dal 38,4% al 40,3%. La seconda fonte energetica è il gas, balzato dal 15,8 al 20,8%. Il petrolio, invece, è in disuso essendo calato dall'8,9 al 4,7%, anche se è ora prevedibile una certo recupero perché il Giappone in emergenza riaprirà parecchie vecchie centrali. Sempre rilevante, ancorché fisiologicamente in calo dal 18,3 al 16,6%, il peso dell'idroelettrico, mentre raddoppia dall'1,4 al 3,3% l'apporto delle altre fonti rinnovabili. Tutto questo significa che il mondo va avanti sempre di più con le fonti fossili. Può non piacere. A chi scrive, che al referendum del 1987 votò no all'uscita dal nucleare, non piace. Ma questa è la realtà. A regime l'Italia produrrà 10 miliardi di chilowattora con il fotovoltaico, sussidiato per 88 miliardi di euro in 20 anni o per circa 60 se si attualizzano i flussi, mentre l'Enel a Porto Tolle farà 14 miliardi di chilowattora con il carbone e senza incentivi. E intanto il Paese litiga ferocemente sul nulla, contrapponendo un nucleare di là da venire (le regioni sono contro; l'Enel non ha ancora rivelato i suoi piani) a fonti rinnovabili di modesta resa. Poiché l'effetto serra è un problema globale, si potrebbe confrontare di quanto nel mondo lo si possa ridurre usando meglio la fonte più impopolare, il carbone, e di quanto possa venir ridotto con l'eolico o il solare, frazioni della frazione delle "altre rinnovabili". Dal governo nazionale, invece, ci si attende che metta nero su bianco i costi e i benefici delle diverse opzioni anziché tenere i piedi nelle scarpe di tutte le lobby, dall'atomo al sole, e cambiare tre volte in 8 mesi le norme, com'è avvenuto sul fotovoltaico, prima promettendo incentivi stellari a tutti, poi tagliando di colpo e infine rinviando le decisioni seppellendo in un colpo solo la certezza del diritto e la politica industriale. Più in generale, governo e accademia dovrebbero forse chiarire la qualità dei nuovi posti di lavoro e il loro costo per la collettività in termini di incentivi. Magari tenendo presente che l'Iri assorbì fondi di dotazione per 37 mila miliardi di lire, ovvero 19 miliardi di euro, in 63 anni di storia nei quali diede lavoro a centinaia di migliaia di persone dirette e un'infinità indirette. Poi però chiediamoci anche perché il nucleare si sia fermato, dopo i primi successi legati anche alla gioia di poter fare un uso civile di una tecnologia militare terribile. Ora riprenderà? Esistono nuovi progetti, certo. Cina, India, Brasile. Ma quale sarà la loro incidenza tra 20-30 anni rispetto alle fonti fossili e alle rinnovabili? Il nucleare sarà parte della soluzione o parte del problema? Negli anni Novanta, a congelare i progetti nucleari è stata certo la paura di altre Chernobyl, ma anche e soprattutto la loro onerosità. Il nucleare ha un altissimo costo d'investimento che varia anche da sito a sito e un basso costo d'esercizio. Il prezzo del chilowattora nucleare dipende dai tassi, a cui si finanzia l'investimento, e si confronta con quelli dell'energia da altre fonti. Oggi, con il barile oltre i 100 dollari e i tassi ancora bassi, il nucleare conviene. Ma per lunghi anni il barile ha quotato sotto i 30 dollari. Tornasse verso quei dintorni e risalissero i tassi, il nucleare diventerebbe una nuova tassa. Non è detto che un po' di nucleare non debba essere fatto nonostante la paura, ma il governo, i cui esponenti affollano i talk show televisivi parlando senza sapere, deve prima mettere le carte in tavola. Se le ha. Non sarà tempo sprecato. Massimo Mucchetti 17 marzo 2011
GIAPPONE, Allarme nella capitale: fa freddo, consumi alle stelle "Italiani, via subito dalle zone colpite" Tokyo rischia il black out totale L'ambasciata invita "vivamente" i connazionali "ad allontanarsi". Usa: via al rimpatrio degli americani * NOTIZIE CORRELATE * Wikileaks: L'Aiea avvertì Tokyo, 2 anni fa (16 marzo 2011) * Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore in fiamme, acqua col cannone (16 marzo 2011) * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * MULTIMEDIA: video e foto GIAPPONE, Allarme nella capitale: fa freddo, consumi alle stelle "Italiani, via subito dalle zone colpite" Tokyo rischia il black out totale L'ambasciata invita "vivamente" i connazionali "ad allontanarsi". Usa: via al rimpatrio degli americani (Ap) (Ap) MILANO - A Fuhushima, nell'impianto nucleare danneggiato dal terremoto che ha colpito il Giappone lo scorso 11 marzo, è ormai una corsa contro il tempo. Gli elicotteri dell'esercito nipponico continuano a gettare tonnellate d'acqua sui reattori surriscaldati della centrale e il governo giapponese ha spiegato che la messa in sicurezza del reattore n.3 di Fukushima "è la priorità", vista la pressione registrata in aumento con uscita di vapore proprio dal reattore potenzialmente più pericoloso. Il bilancio del sisma e dello tsunami intanto cresce. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Dipartimento di Polizia, tra morti e dispersi si è arrivato a quota 15.023. I morti accertati sono 5.429 in 11 prefetture più Tokyo. RISCHIO BLACK OUT- In queste ore il Giappone e Tokyo in particolare devono fare i conti anche con un'altra emergenza. La parte orientale del Paese, infatti, potrebbe risentire di una sospensione dell'energia elettrica su larga scala se non si procede a una riduzione dei consumi, visto che la produzione è limitata a causa del blocco di una serie di centrali danneggiate dal devastante sisma. L'ondata di freddo che ha colpito tutto il Giappone orientale ha prodotto un picco nei consumi nonostante le interruzioni pianificate dell'erogazione che sono state avviate da alcuni giorni. "Questa mattina già il consumo era quasi uguale alla prduzione. Questo significa che stasera e questa notte, al momento dei picchi tradizionali di consumo, il fabbisogno supererà di molto l'offerta e potrebbe provocare un imprevedibile black out su ampia scala", ha detto il ministro dell'Industria di Tokyo Banri Kaieda. Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima USA E ITALIA - La preoccupazione degli Stati Uniti per quanto sta avvenendo in Giappone cresce. L'amministrazione a stelle e strisce ha lanciato un allarme secondo il quale la situazione è ben più grave di quella descritta da Tokyo. Il presidente Barack Obama ha parlato al telefono con il premier giapponese Naoto Kan, assicurandogli "tutto l'appoggio necessario" da parte dell'amministrazione a stelle e strisce. Intanto, l'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". Quanto all'ipotesi radiazioni, le misure "del team italiano effettuate in ambasciata confermano il valore registrato ieri di 0.04 microsievert/ora". Anche il Dipartimento di Stato Usa ha autorizzato mercoledì sera i familiari del suo personale diplomatico a lasciare il Giappone. Si tratta di un cambiamento di atteggiamento da parte americana rispetto all'emergenza nucleare nel Paese asiatico. La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi INDIRIZZI E-MAIL - Nell'ultimo avviso sullo stato della crisi legata alla centrale nucleare, l'ambasciata italiana ha rinnovato "vivamente la richiesta di far urgentemente pervenire via e-mail agli indirizzi: consular.tokyo esteri.it e ambasciata.tokyo esteri.it i nominativi dei membri del nucleo familiare che sono già partiti, nonché di avvertire, sempre via email allo stesso indirizzo, questa ambasciata nel momento in cui lascerete il Paese". Infine, si legge nell'avviso, "vi preghiamo di segnalarci presenze di italiani temporaneamente presenti e quindi non registrati in ambasciata, se possibile dandoci il loro indirizzo email". LA CINA - Nel frattempo, si muove anche Pechino. Il governo cinese vuole infatti da Tokyo informazioni in tempi rapidi su ogni eventuale sviluppo della fuoriuscita di radiazioni dalla centrale di Fukushima. "Il mondo segue con grande attenzione la crisi nucleare in Giappone, e il Giappone sta adottando misure di emergenza per farvi fronte", ha detto a un briefing per la stampa la portavoce del ministero degli Esteri cinese, Jiang Yu. SI INFIAMMA LO YEN - in Borsa lo yen intanto vola. E il governo giapponese accusa gli speculatori di aver provocato una fiammata storica della moneta, che potrebbe peggiorare la situazione delle imprese esportatrici giapponesi che già soffrono le conseguenze del terremoto. Questa impennata della valuta giapponese può sembrare paradossale in quanto il Paese attraversa la peggiore crisi dalla fine della guerra. Gli investitori avrebbero scommesso su un rimpatrio di massa dei fondi detenuti dalle imprese di assicurazione all'estero per finanziare le indennità enormi per le vittime. Il ministro dell'Economia e della Politica fiscale, Kaoru Yosano, ha assicurato che si tratta di "voci prive di fondamento" e che gli assicuratori giapponesi, che hanno denaro a sufficienza, non avrebbero bisogno di vendere le attività detenute valuta estera. Ma gli operatori hanno acquistato ancora grandi quantità di yen, sperando di venderli più cari in seguito. Redazione online 17 marzo 2011
aiea: situazione preoccupante ai reattori numero 3 e 4 Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore n. 4 senz'acqua, Usa in allarme Esplosione nel reattore numero quattro a Fukushima. Giovedì droni Usa sulla centrale. Parla l'Imperatore in tv * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) aiea: situazione preoccupante ai reattori numero 3 e 4 Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore n. 4 senz'acqua, Usa in allarme Esplosione nel reattore numero quattro a Fukushima. Giovedì droni Usa sulla centrale. Parla l'Imperatore in tv (Reuters) (Reuters) MILANO - Continua la battaglia per tenere sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima, il cui sistema di raffreddamento è stato distrutto dal sisma di venerdì scorso e dal successivo tsunami. Radiazioni "estremamente forti, potenzialmente letali" sarebbero state registrate al reattore n. 4 della centrale nucleare di Fukushima: lo ha detto il responsabile statunitense per l'energia nucleare Gregory Jaczko. La vasca di stoccaggio del reattore 4 della centrale non contiene più acqua per effetto di livelli "estremamente elevati" di radiazioni, ha dichiarato il presidente dell'Autorità americana di controllo sul nucleare. Jaczko ha aggiunto che una delle conseguenze dell'esplosione è stata la perdita d'acqua dal serbatoio del reattore. "Riteniamo - ha precisato - che non vi sia più acqua nelle piscine e che i livelli di radiazioni siano estremamente elevati, letali, il che potrebbe rimettere in gioco tutte le operazioni di soccorso". E' l'ultimo atto di una giornata caratterizzata dai tentativi di far fronte all'emergenza nucleare che sta vivendo il Giappone. LINEA ELETTRICA - La Tokyo Electric Power Company intanto riferisce di aver quasi terminato di sistemare una nuova linea elettrica che dovrebbe ripristinare l'elettricità alla centrale nucleare di Fukushima per riuscire a risolvere la crisi. Il portavoce della Tepco, Naoki Tsunoda, ha detto che il collegamento elettrico è quasi completo. I funzionari intendono provarlo "non appena possibile" ma non sono in grado di dire quando. Il nuovo collegamento elettrico dovrebbe riuscire a ripristinare le pompe, permettendo così un flusso stabile di acqua ai reattori e alle vasche di combustibile esausto, mantenendole fredde. ANCORA SCOSSE - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6 è stata avvertita anche nella giornata di mercoledì nella zona orientale di Tokyo, dove gli edifici hanno tremato a lungo. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 25 chilometri sotto al fondale dell'Oceano Pacifico e 96 chilometri a est di Tokyo. Una precedente scossa, sempre di magnitudo 6.0, aveva investito qualche ora prima il Giappone sud-orientale, con epicentro nella prefettura di Shizuoka: anche in quel caso il fenomeno era stato avvertito nella capitale. Dal terremoto di 9.0 gradi Richter di venerdì scorso si sono susseguite centinaia di scosse di assestamento, alcune anche molto potenti. Altra scossa a Fukushima UN NUOVO INCENDIO - Nel frattempo un nuovo incendio è scoppiato nella centrale nucleare di Fukushima 1. Le fiamme sono divampate presso il reattore numero quattro per poi spegnersi da sole nel giro di 30 minuti, secondo quanto reso noto dall'agenzia per la sicurezza nucleare nipponica. Ma intanto una colonna di fumo è cominciata a fuoriuscire dal reattore 3 anche se la gabbia non dovrebbe aver subito un grave danno, scrive l'agenzia di stampa Kyodo citando il governo. Secondo la Tepco, la compagnia elettrica che gestisce l'impianto, potrebbe trattarsi di vapore, e il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha affermato che sembra provenire dalla vasca di contenimento del reattore stesso: "Il contenitore ha un ugello di scarico", ha osservato, "ma, a parte quello, non dovrebbe uscire alcun gas". Edano ha dunque ipotizzato che la vasca possa aver subito danni. E infatti intorno alla centrale i livelli di radioattività si sono all'improvviso impennati, il personale è stato temporaneamente fatto sgomberare. L'impianto di Fukushima ha subito finora quattro esplosioni e due incendi. Ma il governo rassicura: le radiazioni oltre un raggio di 20-30 km dalla centrale di Fukushima 1 non costituiscono "immediato rischio per la salute". Le radiazioni fermano gli elicotteri SORVOLI IN ELICOTTERO - La televisione pubblica giapponese Nhk ha trasmesso riprese in cui si mostrava un elicottero militare bi-rotore da carico in volo verso la centrale atomica di Fukushima 1, ma l'il velivolo, che avrebbe dovuto gettare acqua per raffreddare uno dei reattori, non è riuscito ad operare, probabilmente a causa degli alti livelli di radioattività. La polizia tenterà di raffreddare la vasca del reattore 4 usando un camion con cannone ad acqua, ha annunciato la tv pubblica Nhk. Per il momento, comunque, ha scritto l'agenzia di stampa Kyodo citando l'amministrazione locale, nella prefettura di Fukushima l'acqua di rubinetto non contiene né iodio né cesio radioattivi, nonostante la fuga di radiazioni dalla centrale. AIEA - I danni ai reattori nucleari in Giappone sono "molto seri" e i giapponesi sono soprattutto preoccupati per il numero 3 e il numero 4 ha affermato però il direttore generale dell'Aiea, Yukiya Amano, che giovedì si recherà nel Paese per un sopralluogo di un giorno per avere maggiori informazioni dalle autorità locali. Amano ha fatto sapere che giovedì gli elicotteri tenteranno di lanciare l'acqua sull'unità 3 mentre da terra si cercherà di sparare con i mega idranti acqua forniti dagli Usa sul reattore numero 4 e, successivamente sul reattore numero 3. "Prima di far questo - ha spiegato il numero uno di Aiea - dovranno essere rimossi alcuni detriti dall'area circostante". SORVOLI CON AEREI SPIA SENZA PILOTA - Il governo giapponese avrebbe deciso quindi di accettare l'aiuto dell'esercito americano. Aerei da ricognizione senza pilota americani saranno inviati in missione sulla centrale nucleare di Fukushima per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Forse la missione si svolgerà già giovedì. TIMORI PER IL MALTEMPO - Suscitano intanto preoccupazione anche le previsioni meteo a Fukushima. Infatti sono previsti neve e vento che dovrebbe soffiare verso sudovest, cioè verso Tokyo, per poi girare e dirigersi a ovest verso il mare. Questo fattore è importante perché mostra che direzione potrebbe prendere una possibile nube nucleare. Ma le condizioni meteo sono importanti anche per la gestione degli sfollati: quelli del Tohoku, in particolare, sono esposti a privazioni e freddo. Si tratta, secondo gli ultimi dati, di 430mila persone, ma sono arrivate a essere nei giorni passati fino a 550mila. Si sono riuniti in centri di accoglienza, spesso scuole o altri edifici pubblici. Molti sono vecchi, molti sono bambini. Manca loro ancora tutto e, soprattutto, comincia a diffondersi il rischio che, col ritorno del freddo intenso, si sviluppino epidemie d'influenza che, in queste condizioni estreme, possono avere conseguenze fatali. Le previsioni del tempo prevedono infatti freddo e neve anche per i prossimi giorni. Il discorso dell'imperatore in tv IL MESSAGGIO DELL'IMPERATORE - A sorpresa poi l'imperatore giapponese Akihito ha rivolto un messaggio alla nazione trasmesso in tv in cui esprime "grande tristezza" per il sisma e lo tsunami di venerdì scorso, auspicando che sia "salvato il maggior numero di persone". "Provo grande tristezza per le vittime di sisma e tsunami: non si sa quanti saranno, ma spero che ne venga salvato anche uno solo in più", ha detto Akihito, in un raro messaggio alla Nazione trasmesso in tv. "Adesso, il problema è il nucleare e spero si risolva. I soccorsi vanno avanti, nel freddo. Mancano cibo e carburante e tutti sono in condizioni d'emergenza", ha aggiunto l'imperatore. "Prego per loro e perchè si esca dalla catastrofe: sono commosso da chi cerca di resistere e vivere - ha detto Akihito -. Un grazie agli stranieri, alla gente del Giappone e a tutti quelli che continuano a impegnarsi nelle operazioni di soccorso. Sono arrivati messaggi da tutto il mondo: mai rinunciare alla speranza". ALLARME ANCORA DALL'UE - Sul fronte internazionale da segnalare che, come aveva detto già martedì, il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger ha dichiarato di nuovo che è in corso una "effettiva catastrofe" aggiungendo che "questo impianto non è più gestito, non è più sotto controllo". Oettinger ha parlato in una audizione all'Europarlamento. AVVISO DAGLI USA - Le autorità americane hanno invece raccomandato ai propri cittadini che vivono nel raggio di 80 km dalla centrale nucleare di Fukushima di evacuare o ripararsi in luoghi chiusi. Anche i militari Usa che stanno prestando soccorso alla popolazione giapponese hanno avuto l'ordine di non avvicinarsi a più di 80 km dalla centrale. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha detto che la raccomandazione è frutto delle analisi della situazione da parte degli esperti americani. "Questo è il consiglio che daremmo ai cittadini americani se lo stesso problema di verificasse negli Stati Uniti - ha detto Carney - Portarsi ad almeno 80 chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima". Sul fronte più strettamente politico il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha dichiarato: "Quello che sta accadendo in Giappone solleva dubbi sui costi e sui rischi associati all' energia nucleare, ma dobbiamo dare delle risposte - ha detto la Clinton - noi ricaviamo il 20% della nostra energia adesso negli Stati Uniti dall'energia nucleare". GLI ITALIANI - Continuano invece le polemiche sugli italiani in Giappone che chiedono di tornare, come i musicisti del "Il Maggio Musicale Fiorentino" che non riescono a partire da Tokyo e cresce la loro preoccupazione e quella dei loro parenti che li attendono in Italia. Tutto questo mentre la Croce rossa internazionale ha reso noto che Tokyo è sicura e che gli stranieri possono recarsi lì. La Farnesina informa che prosegue - attraverso l'Unità di Crisi- il costante coordinamento con l'Alitalia per assicurare ai connazionali che non abbiano imprescindibili ragioni per rimanere la possibilità di lasciare, anche temporaneamente, il Paese. In tal senso, anche d'intesa con la Farnesina, non soltanto la compagnia di bandiera continua ad operare con piena capacità con 14 voli alla settimana sul Giappone (da oggi concentrati per ragioni tecniche sullo scalo internazionale di Osaka), ma è stata altresì introdotta la possibilità di acquistare biglietti di sola andata senza prenotazione, usufruendo di una speciale tariffa agevolata istituita per l'occasione. L'Ambasciata d'Italia a Tokyo e l'Unità di Crisi della Farnesina restano operative h24 non soltanto per continuare a raccogliere e riscontrare segnalazioni di connazionali, ma anche per modulare la risposta ad eventuali nuove esigenze della nostra comunità in Giappone. Maltempo nelle zone della tsunami LA BORSA RECUPERAYEN DA RECORD - Intanto la Borsa di Tokyo trova la forza per il rimbalzo e chiude gli scambi con un recupero del 5,68%. La Banca centrale del Giappone ha iniettato nel mercato 3,5 trilioni di yen (43 miliardi di dollari) per cercare di attenuare l'impatto del terremoto. La mossa porta a 23 trilioni di yen (283 miliardi di dollari) la quota totale stanziata negli ultimi tre giorni dalla banca. Lo yen comunque ha continuato a guadagnare terreno sul dollaro. La valuta giapponese si apprezza e sale ai massimi dalla Seconda Guerra Mondiale nei confronti del biglietto verde. Lo yen è salito fino a 77,60 dollari. A spingere al rialzo la divisa nipponica è la convinzione che le società giapponesi, soprattutto banche e assicurazioni, incominceranno a rimpatriare asset denominati in yen per contribuire alla ricostruzione delle zone devastate dallo tsunami. CONTROLLI SUI CIBI - Ma la crisi nucleare implica anche la possibilità di danni collaterali. L'inquinamento cioè di suolo, acqua e animali. L'Unione europea ha quindi già allertato i 27 Stati membri prescrivendo analisi dei livelli di radioattività su tutti i prodotti alimentari destinati all'uomo e agli animali. E in Italia il ministro della Salute Fazio ha annunciato "misure restrittive": si metterà al setaccio tutto ciò che riguarda il settore con data post terremoto. Si tratta in ogni caso, in Italia e in Europa, di una nicchia di mercato: l'import di prodotti alimentari è "minimo", secondo l'Ue, seppure in crescita. Anche chi ama il sushi, dunque, dovrebbe poter stare tranquillo: il pesce è locale, e le alghe potranno essere sostituite, quando già non lo sono, con quelle cinesi. PRIMO GIORNALISTA CONTAMINATO - Da segnalare anche il caso del primo giornalista contaminato dalle radiazioni. Lester Holt, giornalista della Nbc di ritorno dal Giappone, dove aveva coperto la catastrofe del terremoto e la crisi nucleare, ha rivelato nel suo show mercoledì di essere stato contaminato. Tracce di radiazioni, di bassa intensità, sono state riscontrate su di lui e anche su alcuni collaboratori della sua troupe. Redazione Online 16 marzo 2011(ultima modifica: 17 marzo 2011)
2011-03-16 aiea: situazione preoccupante ai reattori numero 3 e 4 Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore n. 4 senz'acqua, Usa in allarme Esplosione nel reattore numero quattro a Fukushima. Giovedì droni Usa sulla centrale. Parla l'Imperatore in tv * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) aiea: situazione preoccupante ai reattori numero 3 e 4 Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore n. 4 senz'acqua, Usa in allarme Esplosione nel reattore numero quattro a Fukushima. Giovedì droni Usa sulla centrale. Parla l'Imperatore in tv (Reuters) (Reuters) MILANO - Continua la battaglia per tenere sotto controllo la centrale nucleare di Fukushima, il cui sistema di raffreddamento è stato distrutto dal sisma di venerdì scorso e dal successivo tsunami. Radiazioni "estremamente potenti" sarebbero state registrate al reattore n. 4 della centrale nucleare di Fukushima: lo ha detto il responsabile statunitense per l'energia nucleare Gregory Jaczko. La vasca di stoccaggio del reattore 4 della centrale non contiene più acqua per effetto di livelli "estremamente elevati" di radiazioni, ha dichiarato il presidente dell'Autorità americana di controllo sul nucleare. Jaczko ha aggiunto che una delle conseguenze dell'esplosione è stata la perdita d'acqua dal serbatoio del reattore. "Riteniamo - ha precisato - che non vi sia più acqua nelle piscine e che i livelli di radiazioni siano estremamente elevati, letali, il che potrebbe rimettere in gioco tutte le operazioni di soccorso". E' l'ultimo atto di una giornata caratterizzata dai tentativi di far fronte all'emergenza nucleare che sta vivendo il Giappone. LINEA ELETTRICA - La Tokyo Electric Power Company intanto riferisce di aver quasi terminato di sistemare una nuova linea elettrica che dovrebbe ripristinare l'elettricità alla centrale nucleare di Fukushima per riuscire a risolvere la crisi. Il portavoce della Tepco, Naoki Tsunoda, ha detto che il collegamento elettrico è quasi completo. I funzionari intendono provarlo "non appena possibile" ma non sono in grado di dire quando. Il nuovo collegamento elettrico dovrebbe riuscire a ripristinare le pompe, permettendo così un flusso stabile di acqua ai reattori e alle vasche di combustibile esausto, mantenendole fredde. ANCORA SCOSSE - Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6 è stata avvertita anche nella giornata di mercoledì nella zona orientale di Tokyo, dove gli edifici hanno tremato a lungo. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 25 chilometri sotto al fondale dell'Oceano Pacifico e 96 chilometri a est di Tokyo. Una precedente scossa, sempre di magnitudo 6.0, aveva investito qualche ora prima il Giappone sud-orientale, con epicentro nella prefettura di Shizuoka: anche in quel caso il fenomeno era stato avvertito nella capitale. Dal terremoto di 9.0 gradi Richter di venerdì scorso si sono susseguite centinaia di scosse di assestamento, alcune anche molto potenti. Altra scossa a Fukushima UN NUOVO INCENDIO - Nel frattempo un nuovo incendio è scoppiato nella centrale nucleare di Fukushima 1. Le fiamme sono divampate presso il reattore numero quattro per poi spegnersi da sole nel giro di 30 minuti, secondo quanto reso noto dall'agenzia per la sicurezza nucleare nipponica. Ma intanto una colonna di fumo è cominciata a fuoriuscire dal reattore 3 anche se la gabbia non dovrebbe aver subito un grave danno, scrive l'agenzia di stampa Kyodo citando il governo. Secondo la Tepco, la compagnia elettrica che gestisce l'impianto, potrebbe trattarsi di vapore, e il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha affermato che sembra provenire dalla vasca di contenimento del reattore stesso: "Il contenitore ha un ugello di scarico", ha osservato, "ma, a parte quello, non dovrebbe uscire alcun gas". Edano ha dunque ipotizzato che la vasca possa aver subito danni. E infatti intorno alla centrale i livelli di radioattività si sono all'improvviso impennati, il personale è stato temporaneamente fatto sgomberare. L'impianto di Fukushima ha subito finora quattro esplosioni e due incendi. Ma il governo rassicura: le radiazioni oltre un raggio di 20-30 km dalla centrale di Fukushima 1 non costituiscono "immediato rischio per la salute". Le radiazioni fermano gli elicotteri SORVOLI IN ELICOTTERO - La televisione pubblica giapponese Nhk ha trasmesso riprese in cui si mostrava un elicottero militare bi-rotore da carico in volo verso la centrale atomica di Fukushima 1, ma l'il velivolo, che avrebbe dovuto gettare acqua per raffreddare uno dei reattori, non è riuscito ad operare, probabilmente a causa degli alti livelli di radioattività. La polizia tenterà di raffreddare la vasca del reattore 4 usando un camion con cannone ad acqua, ha annunciato la tv pubblica Nhk. Per il momento, comunque, ha scritto l'agenzia di stampa Kyodo citando l'amministrazione locale, nella prefettura di Fukushima l'acqua di rubinetto non contiene né iodio né cesio radioattivi, nonostante la fuga di radiazioni dalla centrale. AIEA - I danni ai reattori nucleari in Giappone sono "molto seri" e i giapponesi sono soprattutto preoccupati per il numero 3 e il numero 4 ha affermato però il direttore generale dell'Aiea, Yukiya Amano, che giovedì si recherà nel Paese per un sopralluogo di un giorno per avere maggiori informazioni dalle autorità locali. Amano ha fatto sapere che giovedì gli elicotteri tenteranno di lanciare l'acqua sull'unità 3 mentre da terra si cercherà di sparare con i mega idranti acqua forniti dagli Usa sul reattore numero 4 e, successivamente sul reattore numero 3. "Prima di far questo - ha spiegato il numero uno di Aiea - dovranno essere rimossi alcuni detriti dall'area circostante". SORVOLI CON AEREI SPIA SENZA PILOTA - Il governo giapponese avrebbe deciso quindi di accettare l'aiuto dell'esercito americano. Aerei da ricognizione senza pilota americani saranno inviati in missione sulla centrale nucleare di Fukushima per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Forse la missione si svolgerà già giovedì. TIMORI PER IL MALTEMPO - Suscitano intanto preoccupazione anche le previsioni meteo a Fukushima. Infatti sono previsti neve e vento che dovrebbe soffiare verso sudovest, cioè verso Tokyo, per poi girare e dirigersi a ovest verso il mare. Questo fattore è importante perché mostra che direzione potrebbe prendere una possibile nube nucleare. Ma le condizioni meteo sono importanti anche per la gestione degli sfollati: quelli del Tohoku, in particolare, sono esposti a privazioni e freddo. Si tratta, secondo gli ultimi dati, di 430mila persone, ma sono arrivate a essere nei giorni passati fino a 550mila. Si sono riuniti in centri di accoglienza, spesso scuole o altri edifici pubblici. Molti sono vecchi, molti sono bambini. Manca loro ancora tutto e, soprattutto, comincia a diffondersi il rischio che, col ritorno del freddo intenso, si sviluppino epidemie d'influenza che, in queste condizioni estreme, possono avere conseguenze fatali. Le previsioni del tempo prevedono infatti freddo e neve anche per i prossimi giorni. Il discorso dell'imperatore in tv IL MESSAGGIO DELL'IMPERATORE - A sorpresa poi l'imperatore giapponese Akihito ha rivolto un messaggio alla nazione trasmesso in tv in cui esprime "grande tristezza" per il sisma e lo tsunami di venerdì scorso, auspicando che sia "salvato il maggior numero di persone". "Provo grande tristezza per le vittime di sisma e tsunami: non si sa quanti saranno, ma spero che ne venga salvato anche uno solo in più", ha detto Akihito, in un raro messaggio alla Nazione trasmesso in tv. "Adesso, il problema è il nucleare e spero si risolva. I soccorsi vanno avanti, nel freddo. Mancano cibo e carburante e tutti sono in condizioni d'emergenza", ha aggiunto l'imperatore. "Prego per loro e perchè si esca dalla catastrofe: sono commosso da chi cerca di resistere e vivere - ha detto Akihito -. Un grazie agli stranieri, alla gente del Giappone e a tutti quelli che continuano a impegnarsi nelle operazioni di soccorso. Sono arrivati messaggi da tutto il mondo: mai rinunciare alla speranza". ALLARME ANCORA DALL'UE - Sul fronte internazionale da segnalare che, come aveva detto già martedì, il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger ha dichiarato di nuovo che è in corso una "effettiva catastrofe" aggiungendo che "questo impianto non è più gestito, non è più sotto controllo". Oettinger ha parlato in una audizione all'Europarlamento. AVVISO DAGLI USA - Le autorità americane hanno invece raccomandato ai propri cittadini che vivono nel raggio di 80 km dalla centrale nucleare di Fukushima di evacuare o ripararsi in luoghi chiusi. Anche i militari Usa che stanno prestando soccorso alla popolazione giapponese hanno avuto l'ordine di non avvicinarsi a più di 80 km dalla centrale. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha detto che la raccomandazione è frutto delle analisi della situazione da parte degli esperti americani. "Questo è il consiglio che daremmo ai cittadini americani se lo stesso problema di verificasse negli Stati Uniti - ha detto Carney - Portarsi ad almeno 80 chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima". Sul fronte più strettamente politico il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha dichiarato: "Quello che sta accadendo in Giappone solleva dubbi sui costi e sui rischi associati all' energia nucleare, ma dobbiamo dare delle risposte - ha detto la Clinton - noi ricaviamo il 20% della nostra energia adesso negli Stati Uniti dall'energia nucleare". GLI ITALIANI - Continuano invece le polemiche sugli italiani in Giappone che chiedono di tornare, come i musicisti del "Il Maggio Musicale Fiorentino" che non riescono a partire da Tokyo e cresce la loro preoccupazione e quella dei loro parenti che li attendono in Italia. Tutto questo mentre la Croce rossa internazionale ha reso noto che Tokyo è sicura e che gli stranieri possono recarsi lì. La Farnesina informa che prosegue - attraverso l'Unità di Crisi- il costante coordinamento con l'Alitalia per assicurare ai connazionali che non abbiano imprescindibili ragioni per rimanere la possibilità di lasciare, anche temporaneamente, il Paese. In tal senso, anche d'intesa con la Farnesina, non soltanto la compagnia di bandiera continua ad operare con piena capacità con 14 voli alla settimana sul Giappone (da oggi concentrati per ragioni tecniche sullo scalo internazionale di Osaka), ma è stata altresì introdotta la possibilità di acquistare biglietti di sola andata senza prenotazione, usufruendo di una speciale tariffa agevolata istituita per l'occasione. L'Ambasciata d'Italia a Tokyo e l'Unità di Crisi della Farnesina restano operative h24 non soltanto per continuare a raccogliere e riscontrare segnalazioni di connazionali, ma anche per modulare la risposta ad eventuali nuove esigenze della nostra comunità in Giappone. Maltempo nelle zone della tsunami LA BORSA RECUPERA - Intanto la Borsa di Tokyo trova la forza per il rimbalzo e chiude gli scambi con un recupero del 5,68%. La Banca centrale del Giappone ha iniettato nel mercato 3,5 trilioni di yen (43 miliardi di dollari) per cercare di attenuare l'impatto del terremoto. La mossa porta a 23 trilioni di yen (283 miliardi di dollari) la quota totale stanziata negli ultimi tre giorni dalla banca. CONTROLLI SUI CIBI - Ma la crisi nucleare implica anche la possibilità di danni collaterali. L'inquinamento cioè di suolo, acqua e animali. L'Unione europea ha quindi già allertato i 27 Stati membri prescrivendo analisi dei livelli di radioattività su tutti i prodotti alimentari destinati all'uomo e agli animali. E in Italia il ministro della Salute Fazio ha annunciato "misure restrittive": si metterà al setaccio tutto ciò che riguarda il settore con data post terremoto. Si tratta in ogni caso, in Italia e in Europa, di una nicchia di mercato: l'import di prodotti alimentari è "minimo", secondo l'Ue, seppure in crescita. Anche chi ama il sushi, dunque, dovrebbe poter stare tranquillo: il pesce è locale, e le alghe potranno essere sostituite, quando già non lo sono, con quelle cinesi. Redazione Online 16 marzo 2011
IL REPORTAGE - Elicotteri per raffreddare gli impianti Ingegneri, operai, impiegati I 50 eroi di Fukushima Uno scoppio e due incendi nella centrale: evacuati 750 addetti, quattro dispersi * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) IL REPORTAGE - Elicotteri per raffreddare gli impianti Ingegneri, operai, impiegati I 50 eroi di Fukushima Uno scoppio e due incendi nella centrale: evacuati 750 addetti, quattro dispersi Dal nostro inviato Giusi Fasano
FUKUSHIMA - Cinquanta uomini per vincere contro il "mostro" atomico. Cento mani e cento occhi per tenerlo a bada mentre il mondo lo guarda e trattiene il fiato. Sono i lavoratori della Compagnia elettrica di Tokyo, la Tepco, e sono gli unici rimasti nella centrale nucleare di Fukushima. Tocca a loro fare quello che fino a ieri mattina hanno fatto in ottocento e cioè raffreddare il più possibile le barre di combustibile nucleare dei reattori ed evitare altri scoppi o, peggio, la fusione del nucleo. I 50 eroi di Fukushima Sfiniti da turni massacranti di cui non si vede la fine, terrorizzati dall'incubo della contaminazione, camminano sull'orlo di un baratro ogni santo giorno da venerdì scorso, bardati nelle loro tute, con le facce nascoste dalle maschere. Si dice che abbiano alzato la mano per offrirsi volontari quando ieri mattina, dopo l'esplosione devastante al reattore numero 2, si è trattato di stabilire chi doveva rimanere e chi no. Cinquanta piccoli Ulisse davanti a un Polifemo che sbuffa senza sosta, da tre giorni, vapore e fumo radioattivo. La catastrofe che il mondo intero teme, loro la guardano da un passo, la captano dai rumori sinistri che arrivano dai sei reattori dell'impianto. L'hanno immaginata, ieri mattina, quando l'acqua dai riflessi blu ha cominciato a ribollire nella piscina atomica del reattore numero 2. Se l'ebollizione dovesse far evaporare tutto il liquido, le barre di combustibile nucleare sarebbero esposte all'atmosfera e sarebbe molto alto il rischio di una nuvola carica di radiazioni. La parola d'ordine è stata raffreddare, raffreddare, raffreddare. E per il momento hanno vinto loro, i nostri cinquanta eroi. L'acqua non bolle più, le barre per ora non sono scoperte. Ma si sta ipotizzando di far arrivare già all'alba l'acqua anche con gli elicotteri e di sganciarla dall'alto, in particolare sul quarto reattore della centrale nucleare di Fukushima, dove l'ultima esplosione di ieri ha provocato una crepa nell'edificio-contenitore e dove due dipendenti potrebbero essere dispersi. La stanchezza avanza, si fa spazio in mezzo ai guai, uno più preoccupante dell'altro. Per esempio quel benedetto reattore numero 4 che sembrava starsene tranquillo fino a ieri: all'improvviso lo hanno visto andare a fuoco e loro, i cinquanta tecnici antimostro, si sono trovati stretti fra le fiamme - che hanno liberato una quantità sconosciuta di radiazioni direttamente nell'atmosfera - e l'esposizione alla radioattività salita ben oltre i limiti consentiti nel giro di pochi minuti. Nella sala di controllo il livello delle radiazioni è diventato altissimo e per evitarle il più possibile hanno organizzato squadre di copertura a tempo: pochi minuti a testa finché il cinquantesimo non ha finito il suo turno, poi si ricomincia. Per dividere in parti uguali gli agguati di quel nemico invisibile. Alle 23 ora italiana c'era un nuovo incendio da domare ma, in nottata, l'agenzia di sicurezza nucleare giapponese ha dichiarato che "le fiamme sembrano essersi spente da sole". Il sonno arriva quando si può, per gli irriducibili della centrale di Fukushima I. Nello spazio immenso dell'impianto, cinquanta uomini sono puntini che si confondono con il grigio scuro delle fotografie scattate dagli elicotteri, sono sagome minuscole perdute sotto i pennacchi di fumo dei reattori scoppiati o incendiati. Il panorama è spettrale, l'umore è quel che si può. "Che ne sarà di loro?" si chiedono i 750 compagni di lavoro evacuati ieri mattina. E che succederà al Fukushima I? Le radiazioni fermano gli elicotteri La verità è che più passa il tempo più la situazione sembra fuori controllo. L'impianto atomico è un produttore continuo di angoscia e non c'è falla che si tamponi senza che se ne aprano altre due-tre. Prendi la giornata di ieri. I reattori numero 1 e 3 "sono spenti e con il raffreddamento degli elementi di combustibile in funzione" è la buona notizia del primo mattino. Ma ce n'è una valanga di cattive. L'esplosione al reattore numero 2, l'incendio al numero 4, i reattori 5 e 6 in condizioni di non sicurezza, radiazioni in crescita in una vasta zona attorno alla centrale. E ancora: la fascia di evacuazione estesa da 20 a 30 chilometri di raggio e, non ultimo, c'è il rischio che prenda fuoco il carburante nucleare esausto e che quindi si crei una gigantesca nube radioattiva. "Perfino il cielo non ci aiuta", è il commento amaro del soldato Minoru ai microfoni di una tivù locale prima di saltare su un mezzo militare che dall'aeroporto di Sukagawa lo porterà ai confini della zona proibita di Fukushima. Parla delle previsioni del tempo, Minoru. Piove o nevica lungo tutta la fascia dove invece sarebbe benvenuto il sole, sia per le operazioni dei soccorritori sia per evitare che gli elementi radioattivi ricadano al suolo. "Al diavolo la pioggia, ce la faremo anche questa volta" promette lui. "Il popolo giapponese ce l'ha sempre fatta". Sembra più scoraggiato del suo soldato il premier Naoto Kan. Ieri ha detto che "il pericolo di ulteriori perdite radioattive è in aumento", ma ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma. Cosa difficile anche per i serafici giapponesi dopo che Yukio Edano, il suo portavoce che "contrariamente a quello che è successo finora, non vi è dubbio che i livelli attuali possano incidere sulla salute umana". Una signora dal nome impronunciabile che guarda l'appello di Edano sul computerino di suo figlio mentre è in fila per prendere un autobus a Fukushima City, dice che "se sono arrivati a dare il consiglio di non stendere i panni all'esterno è chiaro che la situazione è grave...". Sì, ma quanto grave? È un alternarsi continuo di rassicurazioni seguite da allarmi. Il panico, mai ostentato nemmeno dalla gente che vive nelle vicinanze della centrale atomica, si misura soltanto con gli scaffali semivuoti nei supermarket di tutta l'area est della prefettura di Fukushima e con le code per fare scorte alimentari in vista di giorni da passare chiusi in casa. Tokyo, città semideserta Lungo la strada statale principale che passa alle spalle della centrale, il serpentone di auto dirette a sud cresce di ora in ora, tutti in fila per l'aeroporto di Sukagawa oppure per scendere fino a Tokyo, Osaka, Kyoto, purché lontano da qui. E come se tutto questo non bastasse c'è da fare i conti ogni giorno con scosse di assestamento che in alcuni casi sono davvero spaventose. Lo era quella di ieri sera alle 22.30 (in Italia le 14.30) che l'Agenzia meteorologica giapponese ha misurato come 6.4 della scala Richter, epicentro a dieci chilometri di profondità nell'Oceano Pacifico, davanti alla costa della prefettura di Shizuoka (a sud di Tokyo). A Fukushima, dove si è sentita nettamente benché ci siano 300 chilometri di distanza, è stato un nuovo sussulto di ansia: le strutture non possono permettersi altre spallate. È già fin troppo difficile così per i cinquanta Ulisse isolati dal mondo. Avranno certo saputo, ieri pomeriggio, che il livello di gravità della crisi atomica è stato aggiornato da 5 a 6 su una scala che arriva fino a 7 e che ha soltanto due precedenti gravi: l'incidente di Chernobyl (livello 7) e quello di Three Mile Island (livello 5). Quindi Fukushima è il secondo caso più grave della storia nucleare, un record terrificante, che dà i brividi. Da "fuori", dove finisce il confine fra la Fukushima pericolosa e quella no, arriva alla fine di una giornata quantomai drammatica, la parola che nessuno dei cinquanta vorrebbe mai sentire, "apocalisse". La usa il commissario Ue per l'Energia, Guenther Oettinger, parlando a Bruxelles della crisi nucleare in Giappone. Quella parola passa veloce, come pioggia sull'impermeabile. C'è da pompare acqua dal mare per raffreddare le barre di combustibile, Oettinger merita solo un pensiero di passaggio fra la fatica e la paura. Non è ancora tempo di resa per cento mani e cento occhi al lavoro. L'"apocalisse", qui a Fukushima, è ancora una parola vietata. Giusi Fasano 16 marzo 2011
gli esperti giapponesi: "SBAGLIATI I PARAGONI CON Chernobyl e Three Miles Island" Fukushima, danni al cuore del reattore 2 Il commissario Ue : "È un'apocalisse" Oettinger: situazione fuori controllo. Il ministro degli Esteri: "Rischio di danni per la salute" * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) gli esperti giapponesi: "SBAGLIATI I PARAGONI CON Chernobyl e Three Miles Island" Fukushima, danni al cuore del reattore 2 Il commissario Ue : "È un'apocalisse" Oettinger: situazione fuori controllo. Il ministro degli Esteri: "Rischio di danni per la salute" "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) MILANO- Cresce, se possibile, l'allarme sulla crisi nucleare in Giappone. "Un'apocalisse". Così il commissario all'energia Ue Guenther Oettinger ha definito l'incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima, dove - secondo lui - le autorità giapponesi hanno praticamente perso il controllo della situazione. NUOVO INCENDIO - Un nuovo incendio si è sviluppato al reattore n. 4 della centrale nucleare giapponese di Fukushima, a poche ore da un'esplosione che già aveva provocato un primo incendio. L'incendio è stato posto "sotto controllo dopo alcune ore" ha comunicato la Tepco, l'ente gestore dell'impianto. Nella centrale nucleare sono rimasti una cinquantina di tecnici a combattere contro il tempo e contro l'emergenza nucleare. Settecentocinquanta persone sono state evacuate a causa delle fughe radioattive. I livelli di radiazioni nell'area non sono stati comunicati. Ore prima si annunciava che le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima erano troppo elevate perché gli esperti della Tepco vi potessero restare a lavorare. SPEGNIMENTO AUTOMATICO - Un'apocalisse si ripete da più parti. Ma, dicono gli esperti giapponesi, non si possono fare paragoni con Chernobyl. "Quando c'è stato il terremoto, i reattori della centrale di Fukushima Daiichi si sono spenti automaticamente", ha detto Atsushi Takeda, esperto nucleare giapponese che ha spiegato l'entità dei rischi alla centrale di Fukushima all'emittente giapponese Nhk. "Il problema si è verificato solo quando c'è stato il mancato raffreddamento dei reattori. Questo incidente è ben diverso da quelli occorsi a Chernobyl e a Three Miles Island che sono avvenuti quando il reattore era ancora in funzione. Adesso bisogna lavorare con tutti i mezzi possibili per raffreddare i reattori. Se si riuscirà a fare questo, il problema sarà risolto". NUOVA FORTE SCOSSA - Il giudizio "apocalittico" di Oettinger arriva dopo una giornata segnata da una nuova forte scossa di terremoto che si è aggiunta alle tante di assestamento registrate in questi giorni. Attorno alle 22,30 ora locale (le 14,30 in Italia) i sismografi hanno registrato un evento di magnitudo 6.4, inferiore ai 9 del sisma di venerdì scorso ma superiore per intensità a quello che ha colpito L'Aquila nel 2009, che fu di 5.9. La scossa è stata così forte da essere avvertita anche a Tokyo, dove diversi edifici hanno tremato. L'epicentro è stato nella prefettura di Shizuoka. L'AREA DI SICUREZZA - Nel frattempo, il livello delle radiazioni nei pressi della centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di quatto giorni fa, è "considerevolmente aumentato" e per questo motivo la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni: lo ha annunciato il premier nipponico, Naoto Kan, assicurando che il governo sta predisponendo tutti i necessari piani per l'assistenza della popolazione. I circa 200mila residenti nel raggio di 20 chilometri dall'impianto sono stati sgomberati mentre per quelli della fascia immediatamente successiva è stato imposto un vero e proprio coprifuoco per motivi precauzionali, anche se pure per i residenti in quest'area non viene esclusa l'opzione dell'allontanamento. Successivamente alcuni rappresentanti del governo hanno parlato di un livello di radiazioni in calo rispetto al momento in cui la radioattività ha raggiunto il suo culmine, ma le notizie che arrivano dal Giappone da questo punto di vista sono contraddittorie. L'attenzione resta alta e dall'estero si guarda con preoccupazione a quanto sta accadendo: l'autorità francese per la sicurezza nucleare sostiene che il livello di rischio è a quota 6 della scala di riferimento internazionale Ines che arriva ad un massimo di 7 (quello, per intendersi, registrato in occasione dell'incidente di Chernobyl). La valutazione dell'Ispra, l'istituto italiano che si occupa anche di sicurezza nucleare, valuta invece a 5 tale livello. Le autorità giapponesi avevano invece sempre parlato di un livello 4. "IMPOSSIBILE LAVORARE" - Il nodo riguarda la centrale di Fukushima, dove si sono registrate nuove esplosioni. Dopo i reattori 1 e 3, interessati da scoppi venerdì e sabato, anche il numero 2 e il numero 4 - dove secondo l'Agenzia atomica internazionale, la Aiea, si è sviluppato anche un incendio che ha favorito la fuoriuscita di radiazioni -, hanno registrato deflagrazioni tra lunedì e martedì. Benchè il reattore numero quattro fosse fermo per lavori di manutenzione quando venerdì scorso l'area è stata investita dal terremoto, secondo il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, "il combustibile nucleare spento si è surriscaldato, generando idrogeno e innescandone l'esplosione". I tecnici hanno cercato di fare il possibile per contenere i danni ma secondo quanto riferisce l'agenzia giapponese Kyodo, le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perché "gli esperti della Tepco vi possano lavorare". "Rischio apocalisse" DANNI AL NOCCIOLO DEL REATTORE 2 - L'Aiea ha detto che l'esplosione nel reattore 2 "potrebbe aver compromesso l'integrità della sua principale struttura di contenimento". Secondo l'agenzia, le strutture di contenimento dei reattori 1 e 3 sembrano intatte nonostante le esplosioni. Il danno riguarda la struttura in cemento armato che protegge il contenitore di acciaio (vessel) all'interno del quale si trovano le barre di combustibile. "Al momento, a quanto risulta, sarebbero ancora intatti tutti e tre i vessel che contengono il combustibile", ha spiegato Stefano Monti, direttore dell'Unità metodi di sicurezza dei reattori dell'Enea. I reattori delle centrali Fukushima Daini, Onagawa, e Tokai sono invece in condizioni stabili e sicure, ha detto l'Aiea. Il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha detto successivamente che il nocciolo 2 della centrale nucleare di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. "C'è la possibilità di danni al nocciolio. La stima è che il danno sia inferiore al 5%", ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna. ACQUA DALL'ELICOTTERO - Intanto Tepco, l'operatore della Fukushima Daiichi, ha detto che si sta valutando la possibilità di versare acqua da un elicottero sulla vasca di combustibile nucleare esausto del reattore numero 4, ormai esposta all'aria aperta. Infatti potrebbe essere addirittura in ebollizione il combustibile nucleare esaurito custodito nel bacino di stoccaggio presente all'interno del reattore numero quattro, almeno secondo quanto reso noto dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto, citata dall'agenzia di stampa Kyodo. Stando a fonti della compagnia, a causa dell'ebollizione il livello dell'acqua potrebbe dunque abbassarsi, rendendo più grave il pericolo di fusione del nocciolo. COMBUSTIBILE IN EBOLLIZIONE - Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificate esplosioni. Nei due rimasti fino ad ora indenni, ha rivelato lo stesso Edano, si è registrato un lieve aumento della temperatura. In precedenza il governo giapponese, le cui dichiarazioni erano state riprese dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, aveva annunciato che era stato estinto l'incendio scoppiato nello stesso reattore per il surriscaldamento del combustibile esaurito, che generando idrogeno aveva portato a un'ennesima esplosione. Una città quasi "fantasma" IL LIVELLO DI RADIOATTIVITA' - Edano ha spiegato che il livello delle radiazioni è attualmente di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Livelli anomali di radioattività sono inoltre stati registrati a Tokyo, ma un rappresentante dell'amministrazione metropolitana, Sairi Koga, ha precisato che non sono considerati tali da nuocere al corpo umano. Fonti municipali hanno riferito in effetti che in mattinata sono stati rilevati 0,809 microsievert in città: dunque una quantità di radiazioni superiore alla norma ma non particolarmente elevata, sebbene comunque venti volte superiore a quella che si era registrata il giorno prima. Per comprenderne l'entità, basti pensare che una normale radiografia al torace di solito comporta una dose di 20 microsievert. Invece livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati a Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo e quindi più vicina alla zona della centrale di Fukushima, che dalla capitale dista 250 chilometri. RISCHIO DANNI PER LA SALUTE - Il governo nipponico qualcosa comincia ad ammettere. Le radiazioni dovute all'incidente nel reattore n.4 della centrale di Fukushima potrebbero essere "dannose per la salute" della popolazione, ha spiegato successivamente da Parigi il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione del G8. MARINAI USA - Paura anche tra i militari Usa che stanno soccorrendo la popolazione. Altri soldati sono stati esposti a bassi livelli di radiazioni e sono stati sottoposti a processi di decontaminazione dopo aver consegnato cibo, acqua e coperte alle vittime di terremoto e tsunami. L'esercito ha anche detto che sta mandando altre navi al largo della costa occidentale invece che su quella orientale. Questo per evitare i rischi di grandi detriti sparsi nell'oceano dallo tsunami della settimana scorsa e per restare lontani dal rilascio di radiazioni dai reattori nucleari danneggiati. LO STOP AI VOLI - Intanto alcune grandi compagnie aeree stanno decidendo di interrompere i propri voli per Tokyo per evitare di esporre il personale alle radiazioni. Lufthansa ha deciso di deiviare gli aerei su Nagoya e Osaka. I voli, inoltre, fanno scalo a Seul, per cambiare equipaggio, ed evitare che lo staff debba pernottare in Giappone; lo ha spiegato un portavoce della compagnia. E anche l'Air China, la compagnia di bandiera cinese, ha deciso di cancellare alcuni voli verso il Giappone, anche se si tratta di una decisione solo transitoria, seppure nata dallo stesso presupposto di Lufthansa, ovvero dalla volontà di non lasciare i velivoli parcheggiati di notte in Giappone. Non cambia invece i propri programmi, almeno per ora, Alitalia: l'amministratore delegato della compagnia, Rocco Sabelli, ha spiegato che "ad oggi i nostri voli sono regolari e tutti pieni". L'unica misura precauzionale, ha precisato, riguarda per il momento i piloti che volano verso il Giappone: "Viaggiamo con il doppio equipaggio per tornare senza dover pernottare in Giappone". Alitalia gestisce 14 voli la settimana verso Tokyo Narita, 10 da Roma e 4 da Malpensa, mentre sono 4 i voli settimanali verso Osaka. IL BILANCIO DELLE VITTIME - Nel frattempo, è salito a oltre 11.000 il numero dei morti e dispersi provocati dal sisma e dal successivo tsunami. Redazione Online 15 marzo 2011(ultima modifica: 16 marzo 2011)
Cosa è cambiato con l'ultimo scoppio: danni a 2 gusci di contenimento Ora il nocciolo è meno protetto dal muro di cemento e acciaio Nei pressi del reattore registrati 400 milliSievert, una dose giornaliera già capace di produrre gravi malesseri * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) Cosa è cambiato con l'ultimo scoppio: danni a 2 gusci di contenimento Ora il nocciolo è meno protetto dal muro di cemento e acciaio Nei pressi del reattore registrati 400 milliSievert, una dose giornaliera già capace di produrre gravi malesseri MILANO - "L'esplosione all'unità due dell'impianto di Fukushima Daiichi potrebbe aver danneggiato l'integrità del suo guscio di contenimento primario". È allarme vero quello che sta gettando nel terrore milioni di giapponesi, che da ieri sera tremano anche per un nuovo incendio, il secondo in poche ore, segnalato al reattore numero quattro. In poche righe asettiche il Giappone (e il mondo) sono stati messi davanti a una realtà dagli sviluppi imprevedibili. Non solo la fuga radioattiva, le esplosioni e gli incendi. Ma che la barriera di cemento e acciaio che racchiude uno dei "noccioli" potrebbe essere conciata male. E se così fosse l'incubo di tutti i costruttori di centrali nucleari potrebbe diventare realtà: l'esposizione alla libera atmosfera delle barre di uranio in piena attività. Non ancora come a Chernobyl, ma quasi. In Ucraina fu un'esplosione immediata a scagliare ad alta quota una colonna incandescente di materiali radioattivi, e furono poi le correnti aeree a disperderla per tutta l'Europa occidentale causando il panico. A Fukushima per ora non è così, ma non è possibile escludere altre deflagrazioni, e allora il disastro potrebbe compiersi. In attesa di capire meglio che cosa stia succedendo al reattore 4, a cambiare ieri lo scenario è stato lo scoppio avvenuto a sorpresa nell'unità 2, mentre fino a lunedì a dare le maggiori preoccupazioni erano state la 1 e la 3. Che cosa è accaduto? Al di sotto del guscio di acciaio che contiene il nocciolo, spesso da 15 a 20 centimetri, è situata una vasca, una sorta di anello pieno d'acqua a stretto contatto anche con il contenitore più esterno di calcestruzzo. Scopo della vasca è condensare il vapore che si produce quando si raffredda il nocciolo, al fine di alleggerire la pressione sulle strutture. È proprio in quella vasca di condensazione che è avvenuta l'esplosione. Molto, troppo vicino al contenitore in cemento. Gli scoppi nei reattori 1 e 3, invece, avevano scoperchiato l'edificio esterno, quello "civile", lasciando intatti i due gusci protettivi del cuore radioattivo. I rischi di contaminazione, peraltro, sono già presenti e in qualche caso i livelli di radioattività sono elevati. In una rilevazione nei pressi del reattore si sono registrati 400 milliSievert, una dose giornaliera già capace di produrre gravi malesseri. E che conferma, se ce n'era bisogno, che prodotti radioattivi in forma gassosa, frutto della fusione parziale o totale del nocciolo, si trovano già mescolati al vapore sfiatato verso l'esterno. Un po' come accadde a Three Mile Island nel 1979. Allora il contenimento non si ruppe, e tutto si concluse con quattro giorni di grande angoscia, lo sgombero di donne incinte e bambini in un raggio di cinque miglia, 30 mila abitanti tenuti per 18 anni sotto osservazione dallo Stato della Pennsylvania e 14 anni di lavoro per la "pulizia" del sito. Se a Fukushima, invece, si arrivasse alla fusione totale del nocciolo, e altre esplosioni frantumassero i contenitori, lo scenario si avvicinerebbe a quello di Chernobyl del 26 aprile 1986. In 48 ore le correnti d'alta quota trasportarono il materiale radioattivo verso l'ignara Scandinavia. Nei giorni successivi la nuvola cambiò direzione, dirigendosi verso Germania e Austria (30 aprile). Il giorno successivo, 1 maggio, arrivò anche su Italia e Francia. Le contromisure sanitarie prevedevano il divieto di latte fresco, soprattutto ai neonati, e di ortaggi "a foglia larga". A Chernobyl si dichiarò una "zona di esclusione" di 30 chilometri e furono allontanate in più riprese 350 mila persone. Dei 600 lavoratori alla centrale 31 morirono nei quattro mesi successivi e 134 subirono dosi fortissime di radioattività, così come i 600 mila volontari adibiti alle bonifiche. Sono stati segnalati fino al 2005 seimila casi di bambini e adolescenti con cancro alla tiroide, e altri sono attesi in futuro. Fukushima, e il Giappone, sperano ancora che questo tragico destino sia loro evitato. Stefano Agnoli 16 marzo 2011
POLEMICA IN USA "A Fukushima reattori General Electric Meno sicuri di altri impianti moderni" Parlano alcuni tecnici che hanno lavorato nella multinazionale americana. La replica: funzionano bene POLEMICA IN USA "A Fukushima reattori General Electric Meno sicuri di altri impianti moderni" Parlano alcuni tecnici che hanno lavorato nella multinazionale americana. La replica: funzionano bene La centrale di Fukushima La centrale di Fukushima WASHINGTON – Quattro dei cinque reattori della centrale nucleare di Fukushima sono dei Mark 1 della General Electric. E secondo un tecnico che si dimise dalla General Electric nel 1976 per protesta contro di essi, sebbene modificati nel corso degli anni non sono ancora completamente sicuri. In un’intervista alla tv Abc, l’ingegnere Dale Bridenbaugh ha ieri dichiarato che stando a test condotti nel 1975 i Mark 1 rischiavano di non reggere alla tremenda pressione dell’energia atomica nel caso che il loro sistema di raffreddamento smettesse di funzionare. "E’ quanto sospetto sia accaduto a Fukushima", ha aggiunto lo scienziato. LA SMENTITA GE - Nel 1986, ha riferito la tv Abc, un altro scienziato americano, Harold Denton, un dirigente del Nuclear research council, espresse analoghi dubbi sul reattore. Bridenbaugh ha precisato che da allora la General Electric ha apportato modifiche ai Mark 1 in tutto il mondo, ma che a suo parere "esso rimane un po’ più suscettibile di incidenti che non altri reattori moderni". Non ha però rivolto accuse per la tragedia di Fukushima alla General Electric, un colosso dell’establishment industriale militare americano, che ha subito smentito che i Mark 1 non siano sicuri. "La performance dei Mark 1 è stata impeccabile per oltre 40 anni", ha ribattuto un suo portavoce. Nel 1976, assieme a Bridenbaugh si dimisero per protesta dalla General Electric due altri ingegneri, Gregory Minor e Richard Hubbard. I tre formarono un movimento contro l’energia atomica chiamato il "GE 3" dalle iniziali dell’azienda, che ebbe un certo successo. IL CONGRESSO USA FRENA - L’intervista della tv Abc a Bridenbaugh ha accresciuto le polemiche sul nucleare. L’America smise di costruire centrali atomiche trent’anni fa, dopo la fuga di materiale radioattivo dagli impianti di Three Mile Island in Pennsylvania. Ne ha tuttavia in attività un centinaio e l’anno scorso ne progettò per la prima volta una decina di nuove. Ora il Congresso frena il progetto. Lo stesso massimo fautore del nucleare, il senatore indipendente Joe Lieberman, chiede una pausa di riflessione. Qualche impianto inoltre verrà chiuso e ispezionato. Un’altra tv, la Nbc, ha ieri ricordato che la California è tra le regioni più sismiche del mondo – si prevede un enorme terremoto nel giro di trent’anni - e che là potrebbe ripetersi la tragedia di Fukushima se non si prenderanno misure preventive. LA PRUDENZA DI OBAMA - Tra le polemiche, l’amministrazione Obama ha scelto la linea della prudenza a breve termine, ma non si è ancora pronunciata sul programma di rilancio del nucleare a media scadenza. Il presidente era favorevole, scorgendovi un mezzo per ridurre la dipendenza dell’America dal petrolio mediorientale, ma potrebbe rivedere la propria posizione. I verdi premono su di lui perché si concentri sulle energiae eolica e solare. Secondo la tv Abc, in ogni caso le aziende che lavorano nel nucleare come la General Electric subiranno qualche danno economico. Il pubblico americano sta reagendo con orrore alla catastrofe umanitaria in Giappone, in apparenza assai più grave di quella di Chernobil in Ucraina 25 anni fa, e si chiede se le radiazioni non raggiungeranno la costa americana del Pacifico. Ennio Caretto 16 marzo 2011
nella sola città di Ishinomaki ci sarebbero 10 mila dispersi, 20 mila a Miyagi Giappone, sale il numero dei dispersi Continua a crescere il bilancio delle vittime del sisma e dello tsunami * NOTIZIE CORRELATE * Fukushima, esplosi altri due reattori. Radiazioni in salita, timori anche a Tokyo (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) nella sola città di Ishinomaki ci sarebbero 10 mila dispersi, 20 mila a Miyagi Giappone, sale il numero dei dispersi Continua a crescere il bilancio delle vittime del sisma e dello tsunami (Ap) (Ap) MILANO - Mentre si combatte ancora per tentare di raffreddare la centrale nucleare di Fukushima che rischia di rilasciare isotopi radioattivi, aumenta di ora in ora il bilancio dei morti e del conseguente tsunami che venerdì scorso ha devastato il Giappone. Tra morti e dispersi, il bilancio ha superato quota 24mila. L'ha comunicato il Dipartimento di Polizia nipponico. I morti accertati sono ormai 4.255, mentre i dispersi sono oltre 20mila soltanto nella prefettura nord-orientale di Miyagi. I feriti sono 2.282. Scende il numero degli sfollati che sono ospitati nei centri di accoglienza. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Kyodo, sono scesi a quota 430mila dal picco di 550mila. ALTRI 10.000 DISPERSI - Nella sola città di Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, l'area più colpita dal sisma di venerdì scorso e dal successivo tsunami, nel Giappone nord-orientale i dispersi sono 10mila. Lo ha riferito il sindaco della città. Redazione online 16 marzo 2011
Via dalla pioggia radioattiva e dai blackout programmati Il caos calmo di Tokyo In fila per fuggire sul treno Qualcuno prova a salire subito ma fermi tutti, non si sgarra: prima devono entrare le addette alla pulizia * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) Via dalla pioggia radioattiva e dai blackout programmati Il caos calmo di Tokyo In fila per fuggire sul treno Qualcuno prova a salire subito ma fermi tutti, non si sgarra: prima devono entrare le addette alla pulizia Dal nostro inviato Lorenzo Salvia
TOKYO - Il tassista ferma la sua Toyota verde in mezzo alla strada, come forse non ha mai fatto in tutta la sua vita. Lo sportello si apre automaticamente ed ecco là fuori le valigie per terra, la gente con le mascherine, le mamme di corsa con i bambini in braccio. Stazione dello Shinkansen, fuga da Tokyo. Al binario 16 sta per partire il treno superveloce che si allontana dalla zona a rischio e scende a Sud. Destinazione Hiroshima, che oggi suona decisamente meglio di Fukushima. (Afp) (Afp) Per strada ci sono poche macchine, molti hanno preferito rimanere chiusi in casa. Chi esce lo fa solo per scappare perché adesso è qui che sta arrivando la nube radioattiva uscita della centrale 240 chilometri più a Nord. Va via questa coppia di ragazzi con due bambini piazzati sullo stesso carrozzino, il gatto che si lecca le zampe in una gabbia, e il cane infilato in un vecchio borsone Spalding. Va via questo signore anziano che ha in mano solo una busta di plastica e si inchina ogni volta che qualcuno lo lascia passare. Va via questo ragazzetto con la cresta rossa da punk, che piange in silenzio e stringe la mano del suo papà in giacca e cravatta. Non sono i profughi dello tsunami ma anche loro stanno fuggendo. Stavolta ad essere anomala non è l'onda ma l'aria che stiamo respirando, quella che ci entra nel naso, nella gola, quella che si posa sulla pelle. Dopo giornate di sole anche il cielo è diventato grigio. Proprio come nei film minaccia di piovere e non sarebbe per niente una bella cosa: l'acqua porterebbe a terra la radioattività che adesso sta girando sopra le nostre teste. Stamattina il livello registrato a Tokyo era 33 volte superiore alla norma. Ed il reattore numero 2 era scoppiato da troppo poco tempo per aver allungato la sua ombra fin qui. La situazione potrebbe peggiorare ancora, specie se il vento continua a soffiare verso Sud come dicono le previsioni. Certo, la radioattività non arriverà ad un livello mille volte superiore a quello naturale, come adesso dentro l'impianto che sta ancora bruciando. Ma molti abitanti di Tokyo hanno pensato che è meglio mettere qualche centinaia di chilometri in più tra la propria pelle e quei reattori che stanno mandando in aria chissà cosa. In tanti hanno deciso di scendere fino ad Osaka, 500 chilometri più a Sud, e anche i 2000 italiani che si trovano in Giappone sono stati invitati dall'ambasciata a lasciare il Paese o almeno Tokyo, cercando rifugio più a Sud. Grande fuga, dunque, ma alla giapponese. Davanti alla biglietteria le persone si mettono in fila con ordine, nessuno che cerca di fregare gli altri. Sulle scale mobili tengono tutti la sinistra, camminano veloci ma senza correre come hanno imparato nelle prove nazionali di evacuazione che si tengono ogni primo settembre. Una specie di caos calmo. Sanno di essere un popolo che, come un lottatore di sumo, controlla le emozioni anche quando sono fortissime. Sanno di poter contare su un Paese che funziona pure in emergenza, che fa andare i treni anche se è costretto a razionare l'energia elettrica (la compagnia Tohokuden ha annunciato blackout programmati di sei ore al giorno), che fa partire gli aerei anche quando chissà cosa c'è in cielo, che riesce ad evitare il blocco del traffico pure se il caos scoppia in una città di 13 milioni di abitanti. Panico sì, ma senza darlo a vedere. Inevitabile pensare a quello che potrebbe succedere in un altro Paese, l'Italia per esempio. Tokyo irriconoscibile Come sempre, però, c'è anche un altro punto di vista. Molti giapponesi sono convinti che il governo non abbia detto tutta la verità. E questo proprio per tenere in mano la situazione, per evitare il panico che in un'isola può diventare incontrollabile per davvero. Già nei giorni scorsi i quotidiani locali avevano sollevato molti dubbi sulle informazioni ufficiali e tranquillizzanti arrivate dal premier e dalla Tepco, la società che gestisce le centrali. Avranno cambiato linea adesso, oppure stanno continuando a fare la tara sul livello delle radiazioni, sul tipo di esplosioni, sulla velocità dei venti, sui possibili effetti della contaminazione? Sono queste le domande che si fa la gente qui in attesa al binario 16. Il treno affianco è "out of service", davanti c'è una folla che chiede informazioni e adesso non riesce più a restare in fila. Eccolo qui, invece, lo Shinkansen 247 che arriva spaccato al minuto, bianco con la striscia blu come il vecchio trenino Lima. Qualcuno prova a salire subito ma fermi tutti, non si sgarra: prima devono entrare le addette alla pulizia, grembiule e cappellino rosa. In fondo non è una cattiva idea visto che il treno era in servizio a Nord e forse ha attraversato la nube. Pulizie terminate, le donne escono con due inchini, prima fra di loro e poi ai passeggeri: finalmente si può salire. Di nuovo a passo spedito ma senza correre. Nei vagoni non c'è nemmeno un posto vuoto su 1.500, anche se di questi treni ne passa uno ogni 20 minuti. Molti leggono sul computer e sui cellulari le notizie che arrivano da Fukushima, nessuno parla, resta solo il pianto dei bambini. In questo vagone ce ne sono almeno una quindicina, tutti piccolissimi. Per fortuna il treno fila via a 450 all'ora. Grande cosa l'alta velocità. Lorenzo Salvia 16 marzo 2011
NUCLEARE/ Perché sono favorevole L'alternativa inesistente Le nazioni più sviluppate e civili ce lo hanno e lo usano da anni. Il rischio si può contenere e controllare * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) NUCLEARE/ Perché sono favorevole L'alternativa inesistente Le nazioni più sviluppate e civili ce lo hanno e lo usano da anni. Il rischio si può contenere e controllare di EDOARDO BONCINELLI Le ferali notizie che ci giungono dal Giappone stanno portando tanto inopinatamente quanto perentoriamente alla ribalta le polemiche sull'utilizzazione delle centrali nucleari e i loro rischi. Non se ne sentiva proprio il bisogno, in un momento in cui occorrerebbe fare appello a tutta la nostra lucidità e in un Paese che è sempre pronto a rinunciare a priori a questo o a quello a causa di una tremenda, paralizzante paura delle novità tecnico-scientifiche. E' facile in questo momento abbandonarsi all'onda emotiva e rinunciare mentalmente a ogni progetto che coinvolga l'energia nucleare. Sotto la spinta di questa onda, anche alcuni governi non hanno potuto fare a meno di annunciare provvedimenti restrittivi e la chiusura di vecchie centrali. Ma proprio perché il coinvolgimento emotivo di tutti quanti noi è più che evidente, occorre fare appello a tutta la razionalità che abbiamo a disposizione per non lasciarsi portare fuori strada dalle emozioni e soprattutto dalle paure, le meno illuminanti delle emozioni. Una immagine dal satellite della centrale di Fukushima (Reuters) Una immagine dal satellite della centrale di Fukushima (Reuters) Alla base della mia posizione a favore del nucleare ci sono due considerazioni elementari: al nucleare non ci sono vere alternative e le nazioni più sviluppate e civili ce lo hanno e lo usano da anni. Sviluppare il primo argomento richiederebbe pagine e pagine, scomodando una quantità impressionate di cifre. Non lo farò qui, ma tutti in cuor loro sanno che una vera e propria alternativa al nucleare non c'è, almeno per ora e chissà ancora per quanto tempo. Sul secondo argomento voglio invece spendere qualche parola. Su questo tema, come su molti altri, noi italiani vogliamo fare sempre di testa nostra, senza guardare a quello che fanno gli altri, una strategia questa che è il perfetto contrario del buon senso e della convenienza di trarre insegnamento dall'esperienza. Siamo quasi l'unica nazione che non utilizza centrali nucleari per l'approvvigionamento energetico, anche se ci troviamo a breve distanza dalle centrali francesi e slovene che ci potrebbero eventualmente procurare non pochi guai. Se molte nazioni moderne e appartenenti a una cultura non lontana dalla nostra hanno fatto e mantengono certe scelte, perché noi dobbiamo essere così particolari e unici da prendere una via diversa? Il momento non è dei più favorevoli allo sviluppo di argomentazioni del genere, perché siamo violentemente esposti alle considerazioni di rischio che il sisma giapponese ha portato alla ribalta. Ma il rischio si può contenere e controllare. Le centrali non sono tutte uguali e la tecnica evolve in questo campo non meno velocemente che in tutti gli altri campi. Se è vero che non possiamo assicurare un rischio zero, essenzialmente perché il rischio zero nella vita non esiste, è anche vero che solo guardando dritti in faccia i problemi si possono trovare le soluzioni. E la scienza e la tecnica sono qui proprio per questo, per non farci rinunciare sempre a tutto a priori, ma per studiare e approntare di volta in volta i provvedimenti più adatti a controllare il rischio e a massimizzare i vantaggi delle diverse imprese. In secondo luogo il nucleare offre dei vantaggi dei quali altre nazioni non hanno dubitato. La maturità e la saggezza richiedono proprio che accanto agli svantaggi si prendano in considerazione anche i vantaggi, vantaggi dei quali fino ad oggi abbiamo fatto a meno, comprando per esempio a caro prezzo l'energia da altri Paesi. Oggi si parla tanto di energie alternative e nessuno può negare che l'approfondita riflessione su alcune di queste ha portato enormi vantaggi nei vari campi. Ma nessuna di queste è scevra da rischi, e non va dimenticato che quando non sono impegnate a illustrare i rischi del nucleare, molte delle nostre cassandre parlano in termini apocalittici di inquinamento e di spoliazione delle risorse del pianeta. Ebbene, non esistono solo le centrali nucleari e i loro rifiuti a minacciare la salute del pianeta, soprattutto nel momento in cui si facesse ricadere su tecnologie alternative tutto il peso dell'approvvigionamento energetico. C'è poi un altro argomento da ponderare. Rinunciare allo sviluppo tecnologico, pur con tutte le sue problematiche, ci cementa nel presente e ci preclude l'accesso al futuro. L'Italia era all'avanguardia nel campo dei reattori nucleari e aveva accumulato una grande ricchezza di conoscenze, molte delle quali sono migrate all'estero o sono sfiorite nell'inerzia. Nessuno sa che cosa il futuro ci potrà riservare, ma non è certo con l'inerzia e l'insipienza che lo si affronta nella maniera migliore. Occorre studiare, sperimentare e preparare nuove leve di ingegni e di spiriti inclinati all'iniziativa, altrimenti chi ci proteggerà dal futuro? Che comunque verrà, ci piaccia o meno. In nome del futuro e della razionalità dobbiamo sforzarci di riflettere con lucidità ora e sempre. 16 marzo 2011
Perché sono contrario La trappola radioattiva Studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum. Ora sarebbe un suicidio Perché sono contrario La trappola radioattiva Studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum. Ora sarebbe un suicidio di ADRIANO CELENTANO Caro Direttore, settantamila case distrutte, un milione di sfollati e cinquemila dispersi in quel florido Giappone che nel giro di 6 minuti è improvvisamente precipitato nel buio più scuro. Ma soprattutto migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi. Ora io non vorrei neanche parlare del clamoroso fuori-tempo (non solo musicale) esternato da Chicco Testa, ospite della bravissima Lilli Gruber dalla voce affascinante. Non vorrei ma come si fa, poi la gente pensa davvero che lui parli per il bene dei cittadini. "Gli impianti nucleari hanno dimostrato di tenere botta". Ha detto il nostro Chicco ormai appassito per mancanza di clorofilla e quindi non più in grado di catturare quell'ENERGIA SOLARE di cui un tempo si nutriva. Un'immagine dal video "Sognando Chrenobyl" Un'immagine dal video "Sognando Chrenobyl" "Chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo". Ha sentenziato. Dopo neanche un'ora esplode la centrale nucleare di Fukushima. Un tempismo davvero sorprendente quello del Chicco. Ma la cosa più incredibile che più di tutti impressiona, è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica. Ma piuttosto un qualcosa di maleodorante e che di proposito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale. Dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male, le cose giuste da quelle ingiuste. Sparisce quindi quel campanello d'allarme che ci mette in guardia quando c'è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo. Un qualcosa che detto in una parola si chiama SOSPETTO. E di sospetti sul nostro presidente del Consiglio, tanto per fare un esempio, ce ne sono abbastanza.
E così nel bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone, dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane, senza contare l'aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell'aria, il nostro presidente del Consiglio non demorde. Ha subito fatto annunciare dai suoi "CicchittiPrestigiacomini" e dai piccoli insidiosi Sacconi, che il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L'orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa, fu chiarissimo. Ma per Berlusconi non basta: "Chi se ne frega della SOVRANITÀ POPOLARE!". L'unica sovranità che conta per lui è il Potere di guidare gli uomini in una sola direzione come se fossero degli automi.
Tra i vari tg, talk show e quello che si legge sui giornali, ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. Si spera sempre di intravedere quel "CHE" di trasparenza mai assaporata che per ora, a quanto pare, possiedono in pochi. Uno di questi è Antonio Di Pietro. Ma il governo cerca di ostacolarlo. Le ottocentomila firme raccolte da Di Pietro contro le centrali atomiche e il legittimo impedimento, saranno oggetto di un referendum che "si farà", ha detto il ministro Maroni allievo di Berlusconi. Ma a giugno. Quando la gente va al mare. E questo naturalmente vale anche per il milione e quattrocentomila firme raccolte dal Forum italiano Movimenti per l'acqua, di cui nessuno parla tranne il loro sito che gentilmente vi indico - www.acquabenecomune.org - per i due quesiti referendari contro la privatizzazione di questo prezioso bene comune.
Una trappola radioattiva quindi per chi non vuole essere schiacciato dalla bevanda nucleare. Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. È una preghiera. Una preghiera che non è rivolta ai politici. "LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO". Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici. Di destra, di sinistra, "STUDENTI", leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene, non disertate il referendum. Questa volta sarebbe un suicidio. Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di Natale. Non sia mai che prendiate sotto gamba questi referendum: saremmo spacciati.
La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi. Tutte cose, per cui la NATURA "sta perdendo la pazienza". Come vi dicevo ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. E Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell'aria e trecentomila persone venivano evacuate dalle loro case, ci ha tenuto a ribadire, con una certa fierezza, il suo parere favorevole al nucleare, facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancor iniziato i lavori. Caro Casini, che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione, anche se è orribile. Ma dirlo proprio in questo momento, non pensi che tu abbia dato una sberla sui denti al tuo elettorato? Tralasciando il piccolo particolare che l'Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico, come tu sai, le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore. Una sofferenza di una atrocità inimmaginabile. E poi non si è mai in pochi a morire. Specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono più sicure della seconda, e che ancora più sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030. La verità è che tu e Berlusconi siete degli IPOCRITI MARCI. Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche, anche di decima o di undicesima generazione, il vero pericolo sono soprattutto le SCORIE RADIOATTIVE, che nessuno sa come distruggere e che già più di mezzo mondo ne è impestato.
SCORIE collocate in contenitori sui piazzali delle centrali, a cui, tra l'altro, si aggiungono elevatissimi costi economici, sociali e politici richiesti dalla necessità di sorvegliare questo micidiale pericolo per un tempo praticamente INFINITO. Lo sapete benissimo e ciò nonostante continuate a INGANNARE i popoli promettendo loro quel falso benessere che serve solo a gonfiarvi di Potere e ad arricchire le vostre tasche. Mi dispiace ma non c'è niente da imparare dal terzo polo, come non c'è niente da imparare da tutta la classe politica. L'unica buona notizia che galleggia in questo mare di annegati e che mi ha sorprendentemente colpito, è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c'è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo! Forse tu hai capito tutto e magari ancora non ti rendi conto di quanto sia importante ciò che hai capito. Adriano Celentano 16 marzo 2011
Perché sono contrario La trappola radioattiva Studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum. Ora sarebbe un suicidio Perché sono contrario La trappola radioattiva Studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum. Ora sarebbe un suicidio di ADRIANO CELENTANO Caro Direttore, settantamila case distrutte, un milione di sfollati e cinquemila dispersi in quel florido Giappone che nel giro di 6 minuti è improvvisamente precipitato nel buio più scuro. Ma soprattutto migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi. Ora io non vorrei neanche parlare del clamoroso fuori-tempo (non solo musicale) esternato da Chicco Testa, ospite della bravissima Lilli Gruber dalla voce affascinante. Non vorrei ma come si fa, poi la gente pensa davvero che lui parli per il bene dei cittadini. "Gli impianti nucleari hanno dimostrato di tenere botta". Ha detto il nostro Chicco ormai appassito per mancanza di clorofilla e quindi non più in grado di catturare quell'ENERGIA SOLARE di cui un tempo si nutriva. Un'immagine dal video "Sognando Chrenobyl" Un'immagine dal video "Sognando Chrenobyl" "Chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo". Ha sentenziato. Dopo neanche un'ora esplode la centrale nucleare di Fukushima. Un tempismo davvero sorprendente quello del Chicco. Ma la cosa più incredibile che più di tutti impressiona, è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica. Ma piuttosto un qualcosa di maleodorante e che di proposito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale. Dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male, le cose giuste da quelle ingiuste. Sparisce quindi quel campanello d'allarme che ci mette in guardia quando c'è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo. Un qualcosa che detto in una parola si chiama SOSPETTO. E di sospetti sul nostro presidente del Consiglio, tanto per fare un esempio, ce ne sono abbastanza.
E così nel bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone, dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane, senza contare l'aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell'aria, il nostro presidente del Consiglio non demorde. Ha subito fatto annunciare dai suoi "CicchittiPrestigiacomini" e dai piccoli insidiosi Sacconi, che il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L'orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa, fu chiarissimo. Ma per Berlusconi non basta: "Chi se ne frega della SOVRANITÀ POPOLARE!". L'unica sovranità che conta per lui è il Potere di guidare gli uomini in una sola direzione come se fossero degli automi.
Tra i vari tg, talk show e quello che si legge sui giornali, ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. Si spera sempre di intravedere quel "CHE" di trasparenza mai assaporata che per ora, a quanto pare, possiedono in pochi. Uno di questi è Antonio Di Pietro. Ma il governo cerca di ostacolarlo. Le ottocentomila firme raccolte da Di Pietro contro le centrali atomiche e il legittimo impedimento, saranno oggetto di un referendum che "si farà", ha detto il ministro Maroni allievo di Berlusconi. Ma a giugno. Quando la gente va al mare. E questo naturalmente vale anche per il milione e quattrocentomila firme raccolte dal Forum italiano Movimenti per l'acqua, di cui nessuno parla tranne il loro sito che gentilmente vi indico - www.acquabenecomune.org - per i due quesiti referendari contro la privatizzazione di questo prezioso bene comune.
Una trappola radioattiva quindi per chi non vuole essere schiacciato dalla bevanda nucleare. Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. È una preghiera. Una preghiera che non è rivolta ai politici. "LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO". Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici. Di destra, di sinistra, "STUDENTI", leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene, non disertate il referendum. Questa volta sarebbe un suicidio. Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di Natale. Non sia mai che prendiate sotto gamba questi referendum: saremmo spacciati.
La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi. Tutte cose, per cui la NATURA "sta perdendo la pazienza". Come vi dicevo ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. E Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell'aria e trecentomila persone venivano evacuate dalle loro case, ci ha tenuto a ribadire, con una certa fierezza, il suo parere favorevole al nucleare, facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancor iniziato i lavori. Caro Casini, che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione, anche se è orribile. Ma dirlo proprio in questo momento, non pensi che tu abbia dato una sberla sui denti al tuo elettorato? Tralasciando il piccolo particolare che l'Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico, come tu sai, le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore. Una sofferenza di una atrocità inimmaginabile. E poi non si è mai in pochi a morire. Specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono più sicure della seconda, e che ancora più sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030. La verità è che tu e Berlusconi siete degli IPOCRITI MARCI. Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche, anche di decima o di undicesima generazione, il vero pericolo sono soprattutto le SCORIE RADIOATTIVE, che nessuno sa come distruggere e che già più di mezzo mondo ne è impestato.
SCORIE collocate in contenitori sui piazzali delle centrali, a cui, tra l'altro, si aggiungono elevatissimi costi economici, sociali e politici richiesti dalla necessità di sorvegliare questo micidiale pericolo per un tempo praticamente INFINITO. Lo sapete benissimo e ciò nonostante continuate a INGANNARE i popoli promettendo loro quel falso benessere che serve solo a gonfiarvi di Potere e ad arricchire le vostre tasche. Mi dispiace ma non c'è niente da imparare dal terzo polo, come non c'è niente da imparare da tutta la classe politica. L'unica buona notizia che galleggia in questo mare di annegati e che mi ha sorprendentemente colpito, è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c'è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo! Forse tu hai capito tutto e magari ancora non ti rendi conto di quanto sia importante ciò che hai capito. Adriano Celentano 16 marzo 2011
Perché sono contrario La trappola radioattiva Studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum. Ora sarebbe un suicidio Perché sono contrario La trappola radioattiva Studenti, leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene non disertate il referendum. Ora sarebbe un suicidio di ADRIANO CELENTANO Caro Direttore, settantamila case distrutte, un milione di sfollati e cinquemila dispersi in quel florido Giappone che nel giro di 6 minuti è improvvisamente precipitato nel buio più scuro. Ma soprattutto migliaia di radiazioni sulla testa dei giapponesi. Ora io non vorrei neanche parlare del clamoroso fuori-tempo (non solo musicale) esternato da Chicco Testa, ospite della bravissima Lilli Gruber dalla voce affascinante. Non vorrei ma come si fa, poi la gente pensa davvero che lui parli per il bene dei cittadini. "Gli impianti nucleari hanno dimostrato di tenere botta". Ha detto il nostro Chicco ormai appassito per mancanza di clorofilla e quindi non più in grado di catturare quell'ENERGIA SOLARE di cui un tempo si nutriva. Un'immagine dal video "Sognando Chrenobyl" Un'immagine dal video "Sognando Chrenobyl" "Chi trae spunto dalla tragedia del Giappone per dare vita a una polemica politica è uno sciacallo". Ha sentenziato. Dopo neanche un'ora esplode la centrale nucleare di Fukushima. Un tempismo davvero sorprendente quello del Chicco. Ma la cosa più incredibile che più di tutti impressiona, è lo stato di ipnosi in cui versano gli italiani di fronte ai fatti sconcertanti di una politica che non è più neanche politica. Ma piuttosto un qualcosa di maleodorante e che di proposito vorrebbe trastullarci in uno stato confusionale. Dove sempre di meno si potrà distinguere il bene dal male, le cose giuste da quelle ingiuste. Sparisce quindi quel campanello d'allarme che ci mette in guardia quando c'è qualcosa che non quadra nei comportamenti di un individuo. Un qualcosa che detto in una parola si chiama SOSPETTO. E di sospetti sul nostro presidente del Consiglio, tanto per fare un esempio, ce ne sono abbastanza.
E così nel bel mezzo di una tragedia come quella che sta vivendo il Giappone, dove fuoco e acqua stanno distruggendo tante vite umane, senza contare l'aspetto più insidioso dovuto alle radiazioni liberatesi nell'aria, il nostro presidente del Consiglio non demorde. Ha subito fatto annunciare dai suoi "CicchittiPrestigiacomini" e dai piccoli insidiosi Sacconi, che il progetto sul nucleare in Italia andrà avanti. L'orientamento popolare contro le centrali nucleari decretato dal referendum fatto 24 anni fa, fu chiarissimo. Ma per Berlusconi non basta: "Chi se ne frega della SOVRANITÀ POPOLARE!". L'unica sovranità che conta per lui è il Potere di guidare gli uomini in una sola direzione come se fossero degli automi.
Tra i vari tg, talk show e quello che si legge sui giornali, ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. Si spera sempre di intravedere quel "CHE" di trasparenza mai assaporata che per ora, a quanto pare, possiedono in pochi. Uno di questi è Antonio Di Pietro. Ma il governo cerca di ostacolarlo. Le ottocentomila firme raccolte da Di Pietro contro le centrali atomiche e il legittimo impedimento, saranno oggetto di un referendum che "si farà", ha detto il ministro Maroni allievo di Berlusconi. Ma a giugno. Quando la gente va al mare. E questo naturalmente vale anche per il milione e quattrocentomila firme raccolte dal Forum italiano Movimenti per l'acqua, di cui nessuno parla tranne il loro sito che gentilmente vi indico - www.acquabenecomune.org - per i due quesiti referendari contro la privatizzazione di questo prezioso bene comune.
Una trappola radioattiva quindi per chi non vuole essere schiacciato dalla bevanda nucleare. Ora il mio potrebbe sembrare un appello, ma non lo è. È una preghiera. Una preghiera che non è rivolta ai politici. "LORO NON SANNO QUELLO CHE FANNO". Per cui mi rivolgo a tutti quelli che invece li votano i politici. Di destra, di sinistra, "STUDENTI", leghisti, fascisti e comunisti, per il vostro bene, non disertate il referendum. Questa volta sarebbe un suicidio. Dobbiamo andare a votare anche se il governo spostasse la data del referendum al giorno di Natale. Non sia mai che prendiate sotto gamba questi referendum: saremmo spacciati.
La natura, come vedete, si è incazzata. Gli esperimenti nucleari nel Pacifico, le trivellazioni nei fondali del Golfo del Messico, milioni di ettari di bosco incendiati per favorire la cementificazione abusiva, i tagli alla cultura ridotta ormai in pezzi. Tutte cose, per cui la NATURA "sta perdendo la pazienza". Come vi dicevo ho seguito con un certo interesse il cammino politico del terzo polo. E Casini che fino a prima della tragedia di questi giorni ha sempre parlato in modo equilibrato, subito dopo il terremoto, intanto che le radiazioni cominciavano a liberarsi nell'aria e trecentomila persone venivano evacuate dalle loro case, ci ha tenuto a ribadire, con una certa fierezza, il suo parere favorevole al nucleare, facendo quasi un rimprovero al governo per non aver ancor iniziato i lavori. Caro Casini, che tu fossi un nuclearista convinto lo sapevamo tutti e io rispetto la tua opinione, anche se è orribile. Ma dirlo proprio in questo momento, non pensi che tu abbia dato una sberla sui denti al tuo elettorato? Tralasciando il piccolo particolare che l'Italia è uno dei Paesi a maggior rischio sismico, come tu sai, le radiazioni sono pericolose non soltanto perché si muore, ma per il modo di come si muore. Una sofferenza di una atrocità inimmaginabile. E poi non si è mai in pochi a morire. Specialmente quando la catastrofe raggiunge dimensioni come quella che sta vivendo la povera gente in Giappone. E non venirmi a dire che le centrali nucleari di terza generazione sono più sicure della seconda, e che ancora più sicure della terza saranno quelle di quarta, disponibili per altro nel lontano 2030. La verità è che tu e Berlusconi siete degli IPOCRITI MARCI. Lo sapete benissimo che per quanto sicure possono essere le centrali atomiche, anche di decima o di undicesima generazione, il vero pericolo sono soprattutto le SCORIE RADIOATTIVE, che nessuno sa come distruggere e che già più di mezzo mondo ne è impestato.
SCORIE collocate in contenitori sui piazzali delle centrali, a cui, tra l'altro, si aggiungono elevatissimi costi economici, sociali e politici richiesti dalla necessità di sorvegliare questo micidiale pericolo per un tempo praticamente INFINITO. Lo sapete benissimo e ciò nonostante continuate a INGANNARE i popoli promettendo loro quel falso benessere che serve solo a gonfiarvi di Potere e ad arricchire le vostre tasche. Mi dispiace ma non c'è niente da imparare dal terzo polo, come non c'è niente da imparare da tutta la classe politica. L'unica buona notizia che galleggia in questo mare di annegati e che mi ha sorprendentemente colpito, è ciò che di veramente buono sta facendo il sindaco Matteo Renzi nella sua Firenze. Finalmente uno che ha intuito cosa c'è nel cuore della gente. E che ha il coraggio di dire no alla cementificazione facile con la quale, secondo i malvagi, si costruirebbe per il bene dei cittadini. Bravo Matteo! Forse tu hai capito tutto e magari ancora non ti rendi conto di quanto sia importante ciò che hai capito. Adriano Celentano 16 marzo 2011
Il sito di Assange pubblica documenti riservati inviati al governo di Tokyo Wikileaks: Aiea avvertì Tokyo, 2 anni fa Segnalate misure di sicurezza obsolete: un terremoto molte forte avrebbe "posto seri problemi" * NOTIZIE CORRELATE * Tokyo, nuova scossa di magnitudo 6 Reattore in fiamme, acqua col cannone (16 marzo 2011) * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) Il sito di Assange pubblica documenti riservati inviati al governo di Tokyo Wikileaks: Aiea avvertì Tokyo, 2 anni fa Segnalate misure di sicurezza obsolete: un terremoto molte forte avrebbe "posto seri problemi" (Ap) (Ap) LONDRA - L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa mise in guardia il governo giapponese circa il pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza e poi anche il rischio di catastrofe nucleare a Fukushima. È quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito on-line WikiLeaks, il cui contenuto è stato ripreso sul quotidiano britannico "The Daily Telegraph". Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe "posto seri problemi". La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa. SE NE DISCUSSE AL G8 - Dal quotidiano londinese risulta anche che la sicurezza nelle centrali atomiche giapponesi, cioè di uno dei Paesi più sismici al mondo, fu argomento di discussione persino in occasione del vertice del G8 che si tenne a Tokyo nel 2008. Un altro cablogramma, inviato a Washigton dall'ambasciata Usa in Giappone successivamente a quel summit, e parimenti entrato in possesso del sito di Julian Assange, riporta il parere di un esperto, non identificato, il quale manifestò tutta la sua preoccupazione a chi di dovere: soprattutto, segnalò come le norme di sicurezza anti-sismiche fossero state revisionate soltanto tre volte in 35 anni, e che alcuni terremoti avvenuti all'epoca avevano superato i criteri sulla base dei quali erano state progettate le centrali. Un anno dopo, come dimostrano ulteriori messaggi secretati, il governo di Tokyo riuscì a bloccare una decisione della magistratura che avrebbe comportato la chiusura di un impianto nella parte occidentale del Paese, in quanto inidoneo a resistere a una magnitudo maggiore di 6,5 gradi: i tecnici dell'esecutivo riuscirono invece a convincere i giudici che il reattore era sicuro, e che tutti i test avevano sortito esiti soddisfacenti. Infine, sempre secondo i testi divulgati da WikiLeaks, tre anni fa un parlamentare nipponico piuttosto noto, Taro Kono, confidò a diplomatici statunitensi che in Giappone erano stati "occultati" diversi incidenti nucleari avvenuti nel passato. TEPCO NEL MIRINO - Proprio su questo tema la Tepco - ente di gestione della centrale giapponese di Fukushima - non gode di buona fama per quel che riguarda la tempestività e la chiarezza delle informazioni. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, già nel luglio 2007 un sisma di magnitudo 6,8 danneggiò l'impianto di Kashiwazaki-Karuwa, il più grande del mondo con i suoi sette reattori: il primo giorno la Tepco minimizzò i danni per poi ammettere 24 ore dopo che i progettisti non avevano preso in considerazione l'eventualità di un terremoto così potente. La gestione della crisi, secondo quanto risulta dai dispacci diplomatici statunitensi diffusi dal sito di WikiLeaks, suscitò la forte irritazione del governo di Tokyo, e l'allora premier Shinzo Abe criticò il fatto che i rapporti fossero arrivati tardi: "Le centrali nucleari non possono funzionare senza la fiducia dei cittadini, e la rapidità e la trasparenza dell'informazione sono necessarie per ottenere tale fiducia". 16 marzo 2011
2011-03-15 si pensa di lanciare acqua dagli elicotteri per raffreddare la centrale Fukushima, danni al cuore del reattore 2 Il commissario Ue : "E' un'apocalisse" Oettinger: situazione fuori controllo. Il ministro degli Esteri: "Rischio di danni per la salute" * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) si pensa di lanciare acqua dagli elicotteri per raffreddare la centrale Fukushima, danni al cuore del reattore 2 Il commissario Ue : "E' un'apocalisse" Oettinger: situazione fuori controllo. Il ministro degli Esteri: "Rischio di danni per la salute" "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) MILANO- Cresce, se possibile, l'allarme sulla crisi nucleare in Giappone. "Un'apocalisse". Così il commissario all'energia Ue Guenther Oettinger ha definito l'incidente avvenuto nella centrale nucleare di Fukushima, dove - secondo lui - le autorità giapponesi hanno praticamente perso il controllo della situazione. NUOVA FORTE SCOSSA - Il giudizio di Oettinger arriva dopo una giornata segnata da una nuova forte scossa di terremoto che si è aggiunta alle tante di assestamento registrate in questi giorni. Attorno alle 22,30 ora locale (le 14,30 in Italia) i sismografi hanno registrato un evento di magnitudo 6.4, inferiore ai 9 del sisma di venerdì scorso ma superiore per intensità a quello che ha colpito L'Aquila nel 2009, che fu di 5.9. La scossa è stata così forte da essere avvertita anche a Tokyo, dove diversi edifici hanno tremato. L'epicentro è stato nella prefettura di Shizuoka. L'AREA DI SICUREZZA - Nel frattempo, il livello delle radiazioni nei pressi della centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di quatto giorni fa, è "considerevolmente aumentato" e per questo motivo la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni: lo ha annunciato il premier nipponico, Naoto Kan, assicurando che il governo sta predisponendo tutti i necessari piani per l'assistenza della popolazione. I circa 200mila residenti nel raggio di 20 chilometri dall'impianto sono stati sgomberati mentre per quelli della fascia immediatamente successiva è stato imposto un vero e proprio coprifuoco per motivi precauzionali, anche se pure per i residenti in quest'area non viene esclusa l'opzione dell'allontanamento. Successivamente alcuni rappresentanti del governo hanno parlato di un livello di radiazioni in calo rispetto al momento in cui la radioattività ha raggiunto il suo culmine, ma le notizie che arrivano dal Giappone da questo punto di vista sono contraddittorie. L'attenzione resta alta e dall'estero si guarda con preoccupazione a quanto sta accadendo: l'autorità francese per la sicurezza nucleare sostiene che il livello di rischio è a quota 6 della scala di riferimento internazionale Ines che arriva ad un massimo di 7 (quello, per intendersi, registrato in occasione dell'incidente di Chernobyl). La valutazione dell'Ispra, l'istituto italiano che si occupa anche di sicurezza nucleare, valuta invece a 5 tale livello. Le autorità giapponesi avevano invece sempre parlato di un livello 4. "IMPOSSIBILE LAVORARE" - Il nodo riguarda la centrale di Fukushima, dove si sono registrate nuove esplosioni. Dopo i reattori 1 e 3, interessati da scoppi venerdì e sabato, anche il numero 2 e il numero 4 - dove secondo l'Agenzia atomica internazionale, la Aiea, si è sviluppato anche un incendio che ha favorito la fuoriuscita di radiazioni -, hanno registrato deflagrazioni tra lunedì e martedì. Benchè il reattore numero quattro fosse fermo per lavori di manutenzione quando venerdì scorso l'area è stata investita dal terremoto, secondo il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, "il combustibile nucleare spento si è surriscaldato, generando idrogeno e innescandone l'esplosione". I tecnici hanno cercato di fare il possibile per contenere i danni ma secondo quanto riferisce l'agenzia giapponese Kyodo, le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perché "gli esperti della Tepco vi possano lavorare". "Rischio apocalisse" DANNI AL NOCCIOLO DEL REATTORE 2 - L'Aiea ha detto che l'esplosione nel reattore 2 "potrebbe aver compromesso l'integrità della sua principale struttura di contenimento". Secondo l'agenzia, le strutture di contenimento dei reattori 1 e 3 sembrano intatte nonostante le esplosioni. Il danno riguarda la struttura in cemento armato che protegge il contenitore di acciaio (vessel) all'interno del quale si trovano le barre di combustibile. "Al momento, a quanto risulta, sarebbero ancora intatti tutti e tre i vessel che contengono il combustibile", ha spiegato Stefano Monti, direttore dell'Unità metodi di sicurezza dei reattori dell'Enea. I reattori delle centrali Fukushima Daini, Onagawa, e Tokai sono invece in condizioni stabili e sicure, ha detto l'Aiea. Il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha detto successivamente che il nocciolo 2 della centrale nucleare di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. "C'è la possibilità di danni al nocciolio. La stima è che il danno sia inferiore al 5%", ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna. ACQUA DALL'ELICOTTERO - Intanto Tepco, l'operatore della Fukushima Daiichi, ha detto che si sta valutando la possibilità di versare acqua da un elicottero sulla vasca di combustibile nucleare esausto del reattore numero 4, ormai esposta all'aria aperta. Infatti potrebbe essere addirittura in ebollizione il combustibile nucleare esaurito custodito nel bacino di stoccaggio presente all'interno del reattore numero quattro, almeno secondo quanto reso noto dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto, citata dall'agenzia di stampa Kyodo. Stando a fonti della compagnia, a causa dell'ebollizione il livello dell'acqua potrebbe dunque abbassarsi, rendendo più grave il pericolo di fusione del nocciolo. COMBUSTIBILE IN EBOLLIZIONE - Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificate esplosioni. Nei due rimasti fino ad ora indenni, ha rivelato lo stesso Edano, si è registrato un lieve aumento della temperatura. In precedenza il governo giapponese, le cui dichiarazioni erano state riprese dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, aveva annunciato che era stato estinto l'incendio scoppiato nello stesso reattore per il surriscaldamento del combustibile esaurito, che generando idrogeno aveva portato a un'ennesima esplosione. Una città quasi "fantasma" IL LIVELLO DI RADIOATTIVITA' - Edano ha spiegato che il livello delle radiazioni è attualmente di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Livelli anomali di radioattività sono inoltre stati registrati a Tokyo, ma un rappresentante dell'amministrazione metropolitana, Sairi Koga, ha precisato che non sono considerati tali da nuocere al corpo umano. Fonti municipali hanno riferito in effetti che in mattinata sono stati rilevati 0,809 microsievert in città: dunque una quantità di radiazioni superiore alla norma ma non particolarmente elevata, sebbene comunque venti volte superiore a quella che si era registrata il giorno prima. Per comprenderne l'entità, basti pensare che una normale radiografia al torace di solito comporta una dose di 20 microsievert. Invece livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati a Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo e quindi più vicina alla zona della centrale di Fukushima, che dalla capitale dista 250 chilometri. RISCHIO DANNI PER LA SALUTE - Il governo nipponico qualcosa comincia ad ammettere. Le radiazioni dovute all'incidente nel reattore n.4 della centrale di Fukushima potrebbero essere "dannose per la salute" della popolazione, ha spiegato successivamente da Parigi il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione del G8. MARINAI USA - Paura anche tra i militari Usa che stanno soccorrendo la popolazione. Altri soldati sono stati esposti a bassi livelli di radiazioni e sono stati sottoposti a processi di decontaminazione dopo aver consegnato cibo, acqua e coperte alle vittime di terremoto e tsunami. L'esercito ha anche detto che sta mandando altre navi al largo della costa occidentale invece che su quella orientale. Questo per evitare i rischi di grandi detriti sparsi nell'oceano dallo tsunami della settimana scorsa e per restare lontani dal rilascio di radiazioni dai reattori nucleari danneggiati. LO STOP AI VOLI - Intanto alcune grandi compagnie aeree stanno decidendo di interrompere i propri voli per Tokyo per evitare di esporre il personale alle radiazioni. Lufthansa ha deciso di deiviare gli aerei su Nagoya e Osaka. I voli, inoltre, fanno scalo a Seul, per cambiare equipaggio, ed evitare che lo staff debba pernottare in Giappone; lo ha spiegato un portavoce della compagnia. E anche l'Air China, la compagnia di bandiera cinese, ha deciso di cancellare alcuni voli verso il Giappone, anche se si tratta di una decisione solo transitoria, seppure nata dallo stesso presupposto di Lufthansa, ovvero dalla volontà di non lasciare i velivoli parcheggiati di notte in Giappone. Non cambia invece i propri programmi, almeno per ora, Alitalia: l'amministratore delegato della compagnia, Rocco Sabelli, ha spiegato che "ad oggi i nostri voli sono regolari e tutti pieni". L'unica misura precauzionale, ha precisato, riguarda per il momento i piloti che volano verso il Giappone: "Viaggiamo con il doppio equipaggio per tornare senza dover pernottare in Giappone". Alitalia gestisce 14 voli la settimana verso Tokyo Narita, 10 da Roma e 4 da Malpensa, mentre sono 4 i voli settimanali verso Osaka. IL BILANCIO DELLE VITTIME - Nel frattempo, è salito a oltre 11.000 il numero dei morti e dispersi provocati dal sisma e dal successivo tsunami. Redazione Online 15 marzo 2011
Bersani: "il governo si fermi". il ministro romani: "inimmaginabile tornare indietro" Nucleare, "stress test" negli impianti Ue E in Italia la scelta del governo divide Accordo a Bruxelles sui controlli di resistenza nelle centrali. La Merkel "congela" sette reattori * NOTIZIE CORRELATE * Nucleare, nel mondo riparte il dibattito E sullo stop Berlino adesso accelera (14 marzo 2011) * Germania: prorogata di 12 anni la vita delle centrali nucleari (6 settembre 2010) * L'Italia e il nucleare: due anni persi. L'atomo è fermo al 2008, di S. Rizzo (7 marzo 2011) * Nucleare, serve il parere delle Regioni (2 febbraio 2011) Bersani: "il governo si fermi". il ministro romani: "inimmaginabile tornare indietro" Nucleare, "stress test" negli impianti Ue E in Italia la scelta del governo divide Accordo a Bruxelles sui controlli di resistenza nelle centrali. La Merkel "congela" sette reattori (Fotogramma) (Fotogramma) MILANO - La crisi in Giappone sta portando a rivedere la strategia sul nucleare nel resto del mondo. Nel corso di una riunione tra i responsabili delle autorità nucleari dei diversi governi, i Paesi dell'Unione europea hanno deciso di effettuare test di resistenza sulle centrali nucleari del Vecchio Continente su base volontaria. I test serviranno a verificare se le centrali nucleari sono in grado di resistere a eventi straordinari quali terremoti, tsunami e attacchi terroristici. La Germania, intanto, ha fatto sapere che "congelerà" provvisoriamente i sette reattori creati prima del 1980. Ciò che sta avvenendo a Fukushima ha riacceso anche nel nostro Paese il dibattito sul ritorno all'atomo. Il nostro governo non sembra intenzionato a rinunciare al programma nucleare, mentre le opposizioni chiedono una riflessione più attenta sulla questione. Il Pd, attraverso il suo segretario, rompe ogni indugio e fa sapere che sosterrà il referendum contro il nucleare e che dunque si impegnerà perché la consultazione del 12 giugno raggiunga il quorum. ITALIA - Per Pier Luigi Bersani il piano dell'esecutivo sul nucleare è "totalmente sbagliato". "Al governo di fronte al dramma giapponese, diciamo: "Fermatevi e riflettete"" afferma il leader del Pd, ribadendo il sostegno dei democratici al referendum sul nucleare. Di segno opposto sono le parole del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, secondo il quale "è inimmaginabile tornare indietro su un percorso già attivato", visto che "tutti i paesi europei hanno centrali il 19% dell'energia che consumiamo in Italia è prodotta dal nucleare". Sulla questione è tornata anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, specificando che "il governo non è né cieco né sordo rispetto alle notizie che giungono da Tokyo, ed è evidente che la nostra scelta di rientrare nel nucleare ci induce ulteriore attenzione, assieme all'esigenza di una piena trasparenza su quanto sta accadendo". Parole inutili secondo i Verdi, visto che il governo procede spedito in direzione opposta: "Dovrebbe dimettersi- dice il verde Bonelli - visto che la sua posizione non è quella del governo, che continua in un irresponsabile furore ideologico e non vuole fermarsi nemmeno dinanzi ad una catastrofe atomica di proporzioni enormi". Intanto, in Commissione Attività produttive e Ambiente, è slittato l'esame del decreto legislativo che definisce i criteri per l'avvio di centrali nucleari in Italia. Il Pd ha lamentato l'assenza del governo, parlando di "ennesima prova di dilettantismo e inadeguatezza". GLI AMMINISTRATORI - Dubbi sul ritorno dell'Italia al nucleare vengono espressi in queste ore anche da diversi amministratori, fra cui il sindaco di Roma Gianni Alemanno. "Qualcosa non funziona e questa grande sicurezza forse non c'è" ha detto il primo cittadino della Capitale. Più netto il no del presidente del Veneto Luca Zaia: "Dico ai comitati che non perdano tempo a protestare" ha spiegato il governatore. E in un video-lettera su Youtube il leader di Sel e governatore pugliese Nichi Vendola invita i cittadini a interrogarsi sui rischi del nucleare e il governo a tirare il freno a mano "nella corsa verso le centrali atomiche", che definisce una scelta "pericolosa e violenta". ENEL - Sullo sviluppo del programma nucleare in Italia alla luce di quanto successo in Giappone, è intervenuto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. "Certo che continuiamo a essere impegnati nei confronti del nucleare italiano - ha detto -. Come Paese, come industria, dobbiamo sviluppare tutte le tecnologie e non possiamo fare a meno del nucleare. Confermo quindi che restiamo impegnati nel rilancio del nucleare in Italia". FRANCIA - Nel territorio dell'Unione europea sono attivi 153 reattori, di cui 58 in Francia. Dopo quanto successo alla centrale giapponese di Fukushima, Parigi ha deciso di controllare "tutte le centrali" nucleari del Paese, "una a una". Lo ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet. "Una riunione di crisi su questo tema avrà luogo appena possibile, il primo ministro me l'ha confermato" ha spiegato la Kosciusko-Morizet, ai microfoni della radio Rmc Info. La Francia, ha confermato davanti all'Assemblea nazionale il premier Francois Fillon, non eluderà "nessuna delle domande sollevate" dalla catastrofe in Giappone. Angela Merkel (Afp) Angela Merkel (Afp) LA GERMANIA - Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato la chiusura provvisoria (per tre mesi) ma immediata dei sette reattori entrati in servizio prima del 1980. Lunedì la Merkel aveva annunciato la chiusura - almeno per il momento - degli impianti più vecchi: Biblis A in Assia (ovest) e Neckarwestheim I nel Baden-Wuettemberg (sudovest), che sono ancora aperti solo grazie alla decisione di allungare la vita di tutte le centrali. Nel 2010 il Parlamento tedesco ha approvato il piano energetico del Paese, che di fatto ha annullato la decisione di chiudere le 17 centrali tedesche entro il 2022, presa nel 2001 da una coalizione di centrosinistra (Spd e Verdi) guidata dall'allora cancelliere socialdemocratico Gerhard Schroeder. Il pacchetto prevede infatti di tenere in vita gli impianti di una media di 12 anni in più, spostando il previsto abbandono del nucleare al 2035, oltre ad aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili dal 16% all'80% del fabbisogno entro il 2050. Nei prossimi tre mesi una task force di esperti esaminerà la sicurezza delle centrali, ma in Germania molti si chiedono se il governo - che oggi non ha annunciato alcuna modifica legislativa - sia veramente disposto a fare marcia indietro. RIPENSAMENTI EUROPEI - L'incidente ai reattori giapponesi di Fukushima, sta avendo quindi un effetto collaterale imprevisto in Europa, assestando un duro colpo al preteso "rinascimento nucleare", prospettato dall'industria dell'atomo. In realtà, in Europa gli investimenti nel settore languono da tempo, e non si sono mai veramente ripresi dopo il disastro di Chernobyl, nel 1986. In tutta l'Ue, in questo momento ci sono solo tre nuove centrali in costruzione, una in Francia (a Flamanville), una in Finlandia (a Olkiluoto) e una in Slovacchia (Bohunice). L'industria dell'atomo conterebbe poi sul ripensamento dei governi tedesco e belga, e di quello svedese, che negli anni scorsi avevano deciso tutti il cosiddetto "phasing out" (l'uscita graduale dal nucleare, con la chiusura delle centrali a fine ciclo senza rimpiazzarle con nuovi reattori). BELGIO - Il Belgio, in realtà, è favorevole alla proposta di stress test sulle centrali nucleari. A precisarlo è stata la ministra dell'Interno, Annemie Turtelboom, uscendo dalla riunione convocata dal Commissario europeo per l'energia, Gunther Oettinger. La ministra ha sottolineato l'importanza di "un coordinamento europeo" per definire la natura dei test sulle centrali. Turtelboom, dopo aver ricordato che quanto successo in Giappone è "avvenuto a causa di uno Tsunami", ha anche affermato "che tutto il mondo deve riflettere su come garantire maggiormente la sicurezza delle nostre centrali" e "imparare la lezione di quanto è successo". In ogni caso ha ricordato che "il rischio zero non esiste". RUSSIA - In Russia il primo ministro Vladimir Putin ha ordinato che venga eseguito uno studio sul settore nucleare del paese per verificare se esistono le condizioni perchè si possa verificare sul suolo della Federazione russa quanto avvenuto in Giappone.Redazione online 15 marzo 2011
Il bilancio aggiornato degli effetti del terremoto: Seimila tra morti e dispersi Fukushima, esplosi altri due reattori Radiazioni in salita, timori anche a Tokyo Il premier Kan annuncia nuove restrizioni, coprifuoco nei 30 km da Fukushima. "Combustibile in ebollizione" * NOTIZIE CORRELATE * Dibattito sul nucleare, la Merkel spegne sette impianti in Germania (15 marzo 2011) * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) Il bilancio aggiornato degli effetti del terremoto: Seimila tra morti e dispersi Fukushima, esplosi altri due reattori Radiazioni in salita, timori anche a Tokyo Il premier Kan annuncia nuove restrizioni, coprifuoco nei 30 km da Fukushima. "Combustibile in ebollizione" "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) MILANO - Il livello delle radiazioni nei pressi della centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma di venerdì scorso, è "considerevolmente aumentato" e la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni: lo ha annunciato il premier nipponico, Naoto Kan, assicurando che il governo sta predisponendo tutti i necessari piani per l'assistenza della popolazione. I circa 200mila residenti nel raggio di 20 chilometri dall'impianto sono stati sgomberati mentre per quelli della fascia immediatamente successiva è stato imposto un vero e proprio coprifuoco per motivi precauzionali. Successivamente alcuni rappresentanti del governo hanno parlato di un livello di radiazioni in calo rispetto al momento in cui la radioattività ha raggiunto il suo culmine, ma il livello di attenzione resta alto. RADIAZIONI - Al momento, poi, secondo quanto riferisce l'agenzia giapponese Kyodo, le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perche" gli esperti della Tepco vi possano lavorare. NUOVE ESPLOSIONI - Intanto è salito a quattro il numero delle esplosioni verificatesi all'interno dell'impianto. Dopo i reattori 1 e 3, interessati da scoppi venerdì e sabato, anche il numero 2 e il numero 4 - dove si è sviluppato anche un incendio che ha favorito la fuoriuscita di radiazioni, secondo quanto rivelato dall'Aiea -, hanno registrato deflagrazioni tra lunedì e martedì. Benchè il reattore numero quattro fosse fermo per lavori di manutenzione quando venerdì scorso l'area è stata investita dal terremoto, secondo il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, "il combustibile nucleare spento si è surriscaldato, generando idrogeno e innescandone l'esplosione". COMBUSTIBILE IN EBOLLIZIONE - Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificate esplosioni. Nei due rimasti fino ad ora indenni, ha rivelato lo stesso Edano, si è registrato un lieve aumento della temperatura. Mentre potrebbe essere addirittura in ebollizione il combustibile nucleare esaurito custodito nel bacino di stoccaggio presente all'interno del reattore numero quattro, almeno secondo quanto reso noto dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto, citata dall'agenzia di stampa Kyodo. Stando a fonti della compagnia, a causa dell'ebollizione il livello dell'acqua potrebbe dunque abbassarsi, rendendo più grave il pericolo di fusione del nocciolo. In precedenza il governo giapponese, le cui dichiarazioni erano state riprese dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, aveva annunciato che era stato estinto l'incendio scoppiato nello stesso reattore per il surriscaldamento del combustibile esaurito, che generando idrogeno aveva portato a un'ennesima esplosione. Una città quasi "fantasma" IL LIVELLO DI RADIOATTIVITA' - Edano ha spiegato che il livello delle radiazioni è attualmente di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Livelli anomali di radioattività sono inoltre stati registrati a Tokyo, ma un rappresentante dell'amministrazione metropolitana, Sairi Koga, ha precisato che non sono considerati tali da nuocere al corpo umano. Fonti municipali hanno riferito in effetti che in mattinata sono stati rilevati 0,809 microsievert in città: dunque una quantità di radiazioni superiore alla norma ma non particolarmente elevata, sebbene comunque venti volte superiore a quella che si era registrata il giorno prima. Per comprenderne l'entità, basti pensare che una normale radiografia al torace di solito comporta una dose di 20 microsievert. Invece livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati a Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo e quindi più vicina alla zona della centrale di Fukushima, che dalla capitale dista 250 chilometri. LO STOP AI VOLI - Intanto alcune grandi compagnie aeree stanno decidendo di interrompere i propri voli per Tokyo per evitare di esporre il personale alle radiazioni. Lufthansa ha deciso di deiviare gli aerei su Nagoya e Osaka. I voli, inoltre, fanno scalo a Seul, per cambiare equipaggio, ed evitare che lo staff debba pernottare in Giappone; lo ha spiegato un portavoce della compagnia. E anche l'Air China, la compagnia di bandiera cinese, ha deciso di cancellare alcuni voli verso il Giappone, anche se si tratta di una decisione solo transitoria, seppure nata dallo stesso presupposto di Lufthansa, ovvero dalla volontà di non lasciare i velivoli parcheggiati di notte in Giappone. IL BILANCIO DELLE VITTIME - Nel frattempo, è salito a oltre seimila il numero dei morti e dispersi provocati dal sisma e dal successivo tsunami. Secondo i dati forniti da Tokyo e altre undici prefetture, i morti accertati sono 2.722 mentre i dispersi riconosciuti sono 3.742; i feriti sono oltre 1.892. Redazione Online 15 marzo 2011
radioattività anomala anche a Tokyo. Il bilancio aggiornato: Seimila tra morti e dispersi Fukushima, esplosi altri due reattori Fascia di sicurezza a 30 km dalla centrale Il premier Naoto Kan annuncia ulteriori restrizioni a scopo cautelativo. "Combustibile in ebollizione" * NOTIZIE CORRELATE * Nuove esplosioni a Fukushima. La Francia: sottovalutato il livello di rischio (14 marzo 2011) * Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare (14 marzo 2011) * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) radioattività anomala anche a Tokyo. Il bilancio aggiornato: Seimila tra morti e dispersi Fukushima, esplosi altri due reattori Fascia di sicurezza a 30 km dalla centrale Il premier Naoto Kan annuncia ulteriori restrizioni a scopo cautelativo. "Combustibile in ebollizione" "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) "Rilevati alti livelli di radiazioni" riporta il quotidiano che sta leggendo questa donna a Osaka, nell'ovest del Paese (Ap) MILANO - Il livello delle radiazioni nei pressi del sito della centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma di venerdì scorso, è "considerevolmente aumentato" e la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni: lo ha annunciato il premier nipponico, Naoto Kan. I circa 200mila residenti nel raggio di 20 chilometri dall'impianto sono stati sgomberati mentre per quelli della fascia immediatamente successiva è stato imposto una sorta di coprifuoco per motivi precauzionali. Nelle ore successive alcuni rappresentanti del governo hanno invece parlato di un livello di radiazioni in calo rispetto al momento in cui la radioattività ha raggiunto il suo culmine. NUOVE ESPLOSIONI - Intanto è salito a quattro il numero delle esplosioni verificatesi all'interno dell'impianto. Dopo i reattori 1 e 3, interessati da scoppi venerdì e sabato, anche il numero 2 e il numero 4 - dove si è sviluppato anche un incendio che ha favorito la fuoriuscita di radiazioni, secondo quanto rivelato dall'Aiea -, hanno registrato deflagrazioni tra lunedì e martedì. Benchè il reattore numero quattro fosse fermo per lavori di manutenzione quando venerdì scorso l'area fu investita dal terremoto, secondo il capo portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, "il combustibile nucleare spento si è surriscaldato, generando idrogeno e innescandone l'esplosione". COMBUSTIBILE IN EBOLLIZIONE - Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificate esplosioni. Nei due rimasti fino ad ora indenni, ha rivelato lo stesso Edano, si è registrato un lieve aumento della temperatura. Mentre potrebbe essere addirittura in ebollizione il combustibile nucleare esaurito custodito nel bacino di stoccaggio presente all'interno del reattore numero quattro, almeno secondo quanto reso noto dalla Tepco, la società che gestisce l'impianto, citata dall'agenzia di stampa Kyodo. Stando a fonti societarie, a causa dell'ebollizione il livello dell'acqua potrebbe dunque abbassarsi, rendendo più grave il pericolo di fusione del nocciolo. In precedenza il governo giapponese, le cui dichiarazioni erano state riprese dall'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, aveva annunciato che era stato estinto un incendio scoppiato nello stesso reattore per il surriscaldamento del combustibile esaurito, che generando idrogeno aveva portato a un'ennesima esplosione. Una città quasi "fantasma" IL LIVELLO DI RADIOATTIVITA' - Edano ha spiegato che il livello delle radiazioni è attualmente di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Livelli anomali di radioattività sono inoltre stati registrati a Tokyo, ma un rappresentante dell'amministrazione metropolitana, Sairi Koga, ha precisato che non sono considerati tali da nuocere al corpo umano. Fonti municipali hanno riferito in effetti che in mattinata sono stati rilevati 0,809 microsievert in città: dunque una quantità di radiazioni superiore alla norma ma non particolarmente elevata, sebbene comunque venti volte superiore a quella che si era registrata il giorno prima. Per comprenderne l'entità, basti pensare che una normale radiografia al torace di solito comporta una dose di 20 microsievert. Invece livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati a Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo e quindi più vicina alla zona della centrale di Fukushima, che dalla capitale dista 250 chilometri. IL BILANCIO DELLE VITTIME - Nel frattempo, è salito a oltre seimila il numero dei morti e dispersi provocati dal sisma e dal successivo tsunami. Secondo i dati forniti da Tokyo e altre undici prefetture, i morti accertati sono 2.722 mentre i dispersi riconosciuti sono 3.742; i feriti sono oltre 1.892. Redazione Online 15 marzo 2011
Liste d'attesa all'aeroporto, tassisti disposti solo a corse brevi per risparmiare gasolio La grande fuga disperata dalla nube 500 persone sono prigioniere in casa vicino alla centrale. A caccia di benzina per lasciare la città Liste d'attesa all'aeroporto, tassisti disposti solo a corse brevi per risparmiare gasolio La grande fuga disperata dalla nube 500 persone sono prigioniere in casa vicino alla centrale. A caccia di benzina per lasciare la città dal nostro inviato GIUSI FASANO Scarseggiano gli approvvigionamenti nei supermercati (Afp) Scarseggiano gli approvvigionamenti nei supermercati (Afp) FUKUSHIMA — Cinquecento uomini, donne e bambini in trappola, bloccati da un muro invisibile, chiusi nelle loro case nella fascia più rischiosa per le radiazioni, i venti chilometri alle spalle dell’impianto nucleare di Fukushima I. Hanno sentito la forza terrificante del terremoto, hanno visto l’acqua arrivare dal mare aperto minacciosa come un killer, hanno guardato la catastrofe passare sotto le loro finestre. Ma non era che l’inizio. Non avevano messo in conto l’emergenza atomica, l’esposizione alle radiazioni, appunto, la paura di dover fronteggiare un male impalpabile e silenzioso. E adesso eccola qui, quella sensazione spaventosa che non ti fa sentire al sicuro, forse mai più. I cinquecento la sentono sulla pelle, sui vestiti, in quel che mangiano, nell’aria che respirano... più di tutti quanti gli altri. Gli irriducibili Cinquecento è una stima degli amministratori locali, potrebbero essere anche di più. Parliamo di persone che non hanno voluto abbandonare le case perché credevano che passata l’onda anomala fosse finito tutto, o magari perché vivono non vicinissimi alla costa e si sono sentiti salvi oppure perché cercano familiari dispersi nelle case vicino al mare. Gente che ha vissuto tutti questi giorni con gli occhi incollati alla tivù, con le orecchie attente a megafoni lontani. Il consiglio sempre quello: "Chi vive nella zona della centrale e non ha necessità di uscire rimanga a casa il più a lungo possibile" . Poteva funzionare per la prima esplosione, sabato. Ma adesso il risultato è una situazione paradossale: i cinquecento sono tutti nelle loro case, diventate rifugio e gabbia, con il terrore delle radiazioni che possono crescere, con l’incubo delle esplosioni continue, con il nocciolo del reattore 2 che può fondersi e chissà cos’altro. Ora: il mondo è concentrato sull’emergenza atomica, i soccorritori sono a caccia di sopravvissuti in difficoltà o assistono feriti, presunti contaminati e gente che deve essere trasportata, i volontari muovono macerie, distribuiscono coperte, cibo, medicine. E loro? Per quanto ancora saranno "prigionieri"? Nuova esplosione a Fukushima La fuga con le bambine "Io sono scappata via da lì già sabato" racconta Masako, una giovane madre che vive fra i 15 e i 20 chilometri dalla centrale e che ieri mattina ha cercato inutilmente di prendere un volo dall’aeroporto Sukagawa di Fukushima a Osaka, dove vivono degli amici disposti a ospitarla per un po’. "So per certo che qualcuno è rimasto a casa anche dopo l’allarme radioattivo — dice —, io ho mollato tutto e mi sono trasferita a Koryama. Ho paura delle radiazioni, per me e per loro" , indica due bambine che avranno tre-quattro anni al massimo. C’è la signorina della compagnia aerea che chiede un momento di attenzione, una folla di mamme, passeggini e biberon in bivacco davanti alle scale si avvicina al banco della compagnia e ascolta l’annuncio. Masako torna sconsolata: non è fra le fortunate in lista d’attesa per Osaka. La grande fuga dalla regione contaminata è tutta nelle lunghe code di auto in direzione dell’aeroporto Sukagawa e negli accampamenti di fortuna al primo piano dello scalo. Qualcuno distribuisce coperte e cibo, facce stanche vanno e vengono in file ordinate e opposte, come formichine. E sulla pista, oltre il vetro, è un continuo decollare di elicotteri militari. "All’inizio mi sono detto "saranno i giornali e le televisioni a esagerare"" , spiega un ragazzo di nome Yutaka, abbarbicato alla sua fidanzata davanti al settore imbarchi. "Ma ogni giorno va peggio, non ci credo più che siamo tutti fuori pericolo e vado in vacanza per un bel po’ di giorni. Meglio stare lontano dalle radiazioni..." . Inutile chiedere aiuto a tassisti e autisti per cambiare aria, nemmeno con un’offerta extra tassametro che in altri tempi non avrebbe temuto rifiuto: non si accettano corse lunghe, punto e basta. "Soltanto pochi chilometri— è la risposta ripetuta come una litania — perché non c’è benzina e forse non ce ne sarà nei prossimi giorni, non voglio rischiare di rimanere a piedi" . Le code alle stazioni di servizio di Fukushima (ma anche più a nord, da Sendai a Miyako) crescono con la paura di nuove esplosioni alla centrale nucleare e con l’idea che "è bene avere a casa un po’ di benzina di riserva. Non si sa mai" , come racconta per tutti l’impiegato Masao Watanabe mentre armeggia con un paio di taniche rosse nel bagagliaio. "Noi siamo più preparati di voi europei alle emergenze— assicura —, ma stavolta è diverso" . Stavolta c’è il rischio atomico che atterrisce, che rende tutti più vulnerabili. E visto da Fukushima quel rischio sembra un essere mostruoso in agguato dietro l’angolo. "E se scoppiasse tutto davvero?" . "Dobbiamo scappare da qui?" . L'Aiea: "Non sarà un'altra Chernobyl" Gli scenari raccontati alla tv "Che succede quando esplode il nocciolo?". Gruppi di persone sconosciute si trovano davanti agli schermi tivù di bar, alberghi, distributori. Si scambiano domande alle quali nessuno sa rispondere, spesso nemmeno gli esperti in studio. Sono incantati da immagini e commenti sul disastro nazionale, quali che siano. Ieri è toccato alle barre di combustibile del reattore n ° 2 mostrate mentre facevano il loro dovere in un liquido dai riflessi azzurri, molti mesi fa. La voce fuori campo diceva che la situazione è grave, che il rischio di una fuoriuscita di materiale altamente radioattivo è "purtroppo reale" e che Tokyo ha chiesto aiuto agli Stati Uniti per uscire da questa crisi senza precedenti. Alla fine del servizio, il gelo. Non una parola, né più domande come all’inizio o un commento per sdrammatizzare. Il gruppo degli sconosciuti si scioglie così come si era formato e ciascuno si allontana per conto proprio, a testa bassa. Salvare il salvabile è una specie di scommessa, a questo punto. Una corsa contro il tempo che in molti danno già per perduta. La possibilità di dover rimanere a casa a lungo per non esporsi alla radioattività fa crescere la paura di non avere abbastanza riserve alimentari e per di più la mancanza di connessioni stradali e ferroviarie fra la zona del disastro e il resto del Paese rende difficili gli arrivi delle normali derrate alimentari. Così davanti a qualche supermercato fra Koryama e Fukushima si cominciano a vedere le file di persone, soprattutto donne, che fanno scorte fuori misura per fronteggiare un’eventuale emergenza più emergenza di adesso. Le radiazioni verso Tokyo Il tormento delle scosse Tutto questo mentre le scosse di assestamento sono un tormento continuo, in alcuni casi vanno oltre i 5-6 gradi della scala Richter e scuotono edifici già compromessi che stanno in piedi per sbaglio. "Praticamente è come vivere dondolando" , tenta di spiegare al telefono il soldato Takeshi a chissà quale amico lontano da qui. "Basta non pensarci sennò ti viene voglia di scappare". File lunghissime di ragazzi come lui, in mimetica su mezzi militari, si contendono le poche strade agibili con i vigili del fuoco e i loro camion rossi o i minivan affittati dai gruppi di soccorso delle organizzazioni non governative. Gli sfollati arrivano con le facce smarrite, tutt’al più con un sacchetto fra le mani e nient’altro. "È già tanto aver salvato la pelle, questo è tutto quello che ho e va bene così" dice Ken Endo, un vecchio arrivato a Fukushima con un gruppo di soccorritori coreani e che ora cerca di andare verso sud, da un parente e, soprattutto, lontano dal veleno nucleare. Si mette in coda per ricevere la solita coperta giallo-arancio e un pugno di riso cotto, passerà la notte in uno dei centri di accoglienza e domani si vedrà. Per adesso guarda il cielo un po’ nuvoloso e ormai quasi buio. Quando la notte scende sulla centrale di Fukushima e sul Giappone le televisioni mostrano un’altra immagine sensazionale di questo drammatico spettacolo mondiale: le zone buie del blackout annunciato dal governo per far fronte alle ridotte risorse di energia elettrica. Si vede il centro di Tokyo con mille luci infilate l’una accanto all’altra come perle. E si vede tutt’attorno una distesa immensa di buio interrotta soltanto da qualche lucina qua e là. Ken il vecchio fa in tempo a dare un’occhiata a quell’immagine che sembra un cielo con poche stelle caduto attorno al centro della capitale. "Certo — suggerisce a uno dei ragazzi che lo ha portato fin qui — fossi in te scapperei il più lontano possibile" . 15 marzo 2011
PIANI ENERGETICI Nucleare, la via francese PIANI ENERGETICI Nucleare, la via francese Il premio Nobel Elias Canetti invitava a diffidare degli uomini che sanno tutto e che mostrano di crederci. Dopo il disastro di Fukushima, è del tutto naturale dubitare di quanti - esperti a vario titolo - proclamano ai quattro venti la sicurezza assoluta dell'energia nucleare e considerano la tragedia giapponese come un evento irripetibile in altri angoli della terra. Per costoro, le "conseguenze nucleari" sarebbero tollerabili e non varrebbero nemmeno una discussione. Ma non è letteratura apocalittica interrogarsi sul senso di tutto o constatare come in ogni cittadino, a qualsiasi latitudine, le certezze scientifiche e la fiducia nel progresso abbiano subito una scossa sismica. È questa scossa, emotiva fin che si vuole, che ha aperto anche in Francia, uno dei Paesi di più collaudata tradizione nucleare, con ben 58 reattori, il dibattito sulla sicurezza, sul rapporto fra impianti e territorio (nonostante il basso rischio sismico) e sull'anzianità delle centrali. "Dobbiamo tirare le conseguenze degli avvenimenti giapponesi" hanno dichiarato i vertici di Areva ed Edf, i colossi dell'industria nucleare transalpina. In Germania, il governo di Angela Merkel ha deciso la chiusura degli impianti più vecchi e di rivedere gli standard di prolungamento della vita di altri. Di sicurezza, di centrali obsolete e di necessità o meno di nuovi reattori si parla apertamente in Svizzera, in Austria, negli Stati Uniti. Su iniziativa tedesca, se ne discuterà in sede europea. Oltre a resuscitare l'angoscia di una nuova Chernobyl, le immagini di migliaia di esseri allontanati dalle loro case per il rischio contaminazione, e di tecnici con tuta e maschera che "testano" il rischio morte dei concittadini, hanno persino ridimensionato le paure del caro petrolio, gli scenari macroeconomici sulle conseguenze della rivoluzione nel mondo arabo e l'adesione culturale - insinuatasi anche fra gli ambientalisti - all'idea che la salvezza dell'ecosistema planetario (e del nostro modello di vita) dipenda dalle fonti nucleari, comunque preferibili alla morte per inquinamento. Altra cosa è la disputa ideologica, che è speculare all'arroganza scientifica. Ecologisti e ampi settori di sinistra tornano ad agitare bandiere, come se il nucleare fosse una cosa di destra e magari l'eolico una soluzione di sinistra. Per inciso la polemica politica non è un'eccezione italiana. Lo stesso avviene in Germania e in Francia, peraltro in vista di scadenze elettorali. Le spinte emotive e le polemiche non faranno chiudere le centrali nel mondo. È però importante che i responsabili ascoltino le emozioni. È necessario garantire la trasparenza dei processi industriali, l'indipendenza delle autorità di controllo, la certezza che anzianità e affidabilità degli impianti non siano una variabile economica o il capriccio di una lobby, oltre a un corretto rapporto fra costi industriali di costruzione delle centrali e benefici finali sulla bolletta. Anche il fatto che il rischio zero non esista è un dato scientifico. Ma in Francia, ad esempio, si sottolinea come nessun grave incidente sia avvenuto in 1450 anni (dato ottenuto moltiplicando 58 reattori per 25 anni di funzionamento medio ciascuno). Chernobyl fu la somma di errori umani e cultura sovietica. Non occorre essere esperti per considerare che anche nell'eccezionalità della tragedia giapponese siano intervenute responsabilità umane. Il reattore di Fukushima doveva essere chiuso. Prima del sisma.Massimo Nava 15 marzo 2011
Non si possono eliminare gli effetti delle radiazioni ma solo arginare i sintomi. In corsia tra i contaminati "Dateci donatori" Non si trova midollo per i casi gravi. A chi sta meglio il medico dispensa pillole allo iodio * NOTIZIE CORRELATE * Centrale Fukushima, nuove esplosioni. Sale il livello delle radiazioni (15 marzo 2011) * Napolitano all'Imperatore: "Sconvolto, ma ce la farete" (14 marzo 2011) Non si possono eliminare gli effetti delle radiazioni ma solo arginare i sintomi. In corsia tra i contaminati "Dateci donatori" Non si trova midollo per i casi gravi. A chi sta meglio il medico dispensa pillole allo iodio (Epa) (Epa) KUMAGAYA - Il dottor Matsuo Yasunari tira fuori la scatola come fossero caramelle per la gola e fa un sorriso un po' così. "Iodine", dice l'etichetta azzurra, iodio ad alta concentrazione. La prima è una donna con il cappotto ancora sporco di fango. Prende il pacchetto dalle mani del medico, guarda a terra mentre lui le dice che deve mandare giù una pasticca al giorno e di chiamarlo se le dovesse uscire il sangue dalla bocca. Solo alla fine lei si arrende a un pianto silenzioso. E si volta verso la fila di persone che il dottore sta per accogliere con lo stesso sorriso. Una lunga strada deserta per arrivarci, un muro di cinta alto tre metri, militari di ronda, telefonini sequestrati all'ingresso: sembra una caserma l'ospedale alla periferia di Kumagaya, una cinquantina di chilometri da Tokyo. In questo palazzone bianco di sette piani è arrivata buona parte dei profughi di Fukushima, scampati al terremoto e allo tsunami ma non alla contaminazione nucleare. Le persone in coda davanti al sorriso del dottor Yasunari appartengono alla categoria numero uno, secondo la classificazione della Disaster management agency di Tokyo. Sono le più fortunate: arrivate qui perché erano vicino alla centrale, nella zona adesso evacuata, ma senza sintomi o radiazioni importanti rilevate sul corpo o sui vestiti. Lo iodio lo prendono a scopo preventivo per proteggersi dal cancro alla tiroide, marchio di fabbrica di Chernobyl. Qui nell'ospedale di Kumagaya, però, ci sono anche due persone che le radiazioni le hanno prese di sicuro. Categoria numero tre, isolamento. "Stiamo cercando dei donatori di midollo osseo - dice il dottor Yasunari - ma non è facile". Serve un parente di primo grado, di solito un fratello o un genitore. "E i parenti stretti di queste due persone erano anche loro tutti vicini alla centrale". Come Gennosuke, fratello maggiore del paziente numero 3/1, che blocca il dottore vicino al portone dell'ospedale: "La mattina dell'esplosione - racconta - eravamo rimasti tutti in casa proprio perché avevamo paura della nube tossica. Invece Fumiaki, mio fratello, è voluto uscire, perché dopo il terremoto non era più riuscito a parlare con la fidanzata". Lei l'hanno ritrovata ieri. Sta bene, si era rifugiata in una scuola. "Ma adesso, dottore, che cosa succederà a mio fratello?". È una delle mille domande senza risposta che devi sentire in questi giorni in Giappone. Senza trapianto, spiegano i medici, è molto difficile curare chi è stato contaminato in modo grave. Non si possono eliminare gli effetti delle radiazioni ma solo arginare i sintomi. L'aiutante del dottor Yasunari li elenca meticolosamente: "Nausea continua, caduta di capelli e peli, perdita di sangue dalla bocca, emorragie sotto la pelle...". Per fortuna si avvicina il parente di un'altra persona arrivata da Fukushima. Denbe è venuto a chiedere notizie di sua sorella. Ufficialmente lei non è contaminata, la misurazione fatta tre volte dagli uomini con la tuta bianca e la mascherina ha dato un valore più alto del normale ma sotto la soglia di sicurezza. Solo che lei ha detto di aver perso del sangue dal naso, di aver vomitato più volte. Due campanelli d'allarme. E per questo è stata ricoverata come categoria numero due, pazienti in osservazione. In tutto sono 38 i pazienti nelle sue condizioni qui nell'ospedale di Kumagaya, in tutto il Giappone sono 160 anche se i controlli andranno avanti ancora per giorni. "Non capisco, non capisco", ripete Denbe. "Fino a quando sono arrivati i soccorsi siamo stati sempre chiusi in casa con le serrande abbassate, seduti davanti alla tv per capire cosa stava succedendo. Perché lei sarebbe stata contaminata e io no?". Un'altra di quelle domande senza risposta. E si capisce che la paura non è solo per la sorella ma anche per se stesso. Ci siamo fermati troppo davanti a questa porta. Si avvicinano i soldati, dicono che questa è una "military area", sono ammessi solo i medici, i ricoverati e i loro parenti. Baiko, il dottore che mi ha fatto entrare stamattina, ripete la sua bugia: sono un suo collaboratore arrivato dall'Olanda. Ormai non ci crede nessuno ma basta per recuperare il cellulare. Ci vediamo in città per un caffè, saliamo al sesto piano di un hotel proprio quando arriva la scossa più forte della giornata. Le tazze finiscono per terra, il palazzo ondeggia per un minuto, la cosa più impressionante è il rumore. "Sono molto preoccupato" fa lui. Ma come, il terremoto la spaventa più delle radiazioni? "No, ho letto che vogliono annullare i campionati mondiali di pattinaggio artistico. Dovevano farli a Tokyo la settimana prossima, mia figlia è un'appassionata e le avevo promesso che l'avrei portata a vedere qualcosa". Adesso sorride e piange insieme. "No, non mi guardi così. Se ogni tanto non pensiamo a qualcosa di normale, a quella che era la nostra vita di tutti i giorni, qui diventiamo tutti pazzi". Lorenzo Salvia 15 marzo 2011
2011-03-14 Falso allarme tsunami mette in apprensione la popolazione. Panico nucleare a Manila Nuove esplosioni in centrale Fukushima Undici feriti al reattore 3 Il livello di radioattività sarebbe comunque basso, ma le navi Usa se ne vanno. La Borsa di Tokyo cede oltre il 6% * NOTIZIE CORRELATE * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) Falso allarme tsunami mette in apprensione la popolazione. Panico nucleare a Manila Nuove esplosioni in centrale Fukushima Undici feriti al reattore 3 Il livello di radioattività sarebbe comunque basso, ma le navi Usa se ne vanno. La Borsa di Tokyo cede oltre il 6% MILANO - "Non c'è assolutamente alcun rischio Chernobyl". Lo ha detto il ministro per la Strategia nazionale giapponese, Koichiro Genba, dopo le due nuove esplosioni avvenute al reattore 3 della centrale di Fukushima 1, danneggiata dal terremoto di venerdì scorso. Però le barre di combustibile sono rimaste scoperte dall'acqua di raffreddamento in tutti e tre i reattori della centrale. Gli scoppi, avvenuti alle 11 (le 3 in Italia) sono stati provocati dall'idrogeno e hanno provocato undici feriti, ha reso noto la Tepco (Tokyo Electric Power), la società che gestisce l'impianto, secondo la quale il livello di radiazioni nell'unità 3 si attestava a 10,65 microsievert, sotto il limite di 500 microsievert per i quali per legge il gestore è obbligato a riferire al governo. Però almeno uno dei feriti, un tecnico 23enne, è risultato contaminato da radiazioni. L'afferma il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. Nelle altre due centrali che domenica destavano preoccupazione, Onagawa e Tokai, sono stati rimessi in funzione gli impianti di raffreddamento. E, secondo la Tepco, anche i reattori 1 e 2 di Fukushima sono fuori pericolo ma, poco dopo la stessa Tepco ha detto che le barre di uranio al reattore 2 sono rimaste totalmente esposte - non è dato di sapere per quanto tempo, dice l'agenzia Jiji - e potrebbero aver cominciato una fusione parziale. RADIAZIONI - L'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) ha ricevuto notizie dalle autorità nipponiche che le strutture di contenimento del reattore 3 non sono state danneggiate. Le esplosioni - sentite fino a 40 km di distanza - sono state simili a quella che si era verificata sabato nel reattore 1. Secondo le autorità giapponesi le possibilità di un'estesa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente "molto basse". Ma la Settima Flotta americana ha fatto allontantare le proprie navi - tra le quali la portaerei Reagan - dopo che gli strumenti a bordo hanno riscontrato un aumento della radioattività. Le navi, inviate nei giorni scorsi a sostegno dei mezzi di soccorso, si trovavano a 160 km dalla centrale di Fukushima. Il livello di radioattività riscontrato è equivalente a quello che viene assorbito in un mese dal fondo radioattivo naturale. Le autorità russe delle zone orientali della Siberia di fronte alle coste del Giappone hanno invece reso noto di non avere al momento riscontrato un aumento della radioattività di fondo. Nelle Filippine panico a Manila per un falso allarme che dava notizia di radioattività proveniente dal Giappone. Un'università ha sospeso i corsi dopo che i genitori degli studenti in preda al panico hanno preso d'assalto le linee telefoniche per chiedere che i figli fossero fatti tornare a casa. Il falso allarme, attribuito alla Bbc, invitava le persone a non uscire di casa per 24 ore. Le autorità nucleari filippine hanno negato che vi fosse un rischio di contaminazione nucleare e funzionari del governo si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni pubbliche per smentire l'autenticità del messaggio. ACQUA DI MARE - Nei reattori di Fukushima 1 si sta pompando acqua di mare per cercare di raffreddare la temperatura ma, avverte Robert Alvarez dell'Institute for Policy Studies ed ex consigliere del dipartimento Usa per l'Energia, si tratta di "un tentativo disperato di riprendere il controllo dei reattori". Richard Meserve, ex capo della Nuclear Regulatory Commission statunitense, dice di non aver "mai sentito di qualcuno che abbia utilizzato acqua marina per raffreddare un reattore prima d'ora. Ciò lascia intendere che la società ha deciso di sacrificare tutti i reattori". SMENTITO TSUNAMI - Smentito invece l'allarme tsunami dopo una scossa di assestamento di 5,8 gradi alle 10 del mattino (le 2 di notte in Italia). Da un elicottero dei pompieri era giunta notizia dell'avvistamento di un'onda di tre metri in arrivo, ma l'Agenzia meteorologica ha fatto sapere di non aver registrato alcun terremoto che potesse causare un nuovo tsunami. Le autorità del porto di Hachinoe hanno revocato l'ordine di evacuazione per circa 13 mila abitanti. Invece alle 16,12 (le 7,12 in Italia) è stata registrata una scossa di 6,1 che ha costretto le Ferrovie giapponesi a sospendere il traffico su tutte le linee tranne quattro, sulle quali il servizio ha funzionato con grossi intoppi. Solo il 10% dei convogli sulla tratta orientale che attraversa Tokio erano in servizio, secondo quanto riferito dalla Tv giapponese. Sospeso anche il treno che porta all'aeroporto di Narita. BILANCIO - Dopo il rinvenimento di un migliaio di corpi senza vita nella penisola di Ojika e altri mille cadaveri avvistati a Minamisanriku, dove mancano all'appello circa 10 mila persone, il bilancio ufficiale delle vittime del sisma di 9 gradi Richter di venerdì scorso è salito a 2.800 morti e 1.900 feriti mentre i dispersi sono migliaia. Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima Nuove esplosioni a Fukushima BORSA - La Borsa di Tokyo ha chiuso perdendo il 6,18%. In particolare, le azioni Tepco hanno perso il 23,57%. Intervento della Banca centrale giapponese che ha immesso liquidità a sostegno dei mercati. Il prezzo del petrolio è sceso sui mercati asiatici in quanto le tre maggiori raffinerie giapponesi sono state chiuse. Dai porti del Giappone danneggiati dal sisma e che resteranno fuori uso almeno per alcuni mesi viene esportato il 7% delle merci del Paese. BLACK-OUT - Sono iniziati nella serata giapponese di lunedì i black-out programmati per compensare la mancanza di energia prodotta nelle centrali nucleari. SPORT - La Federazione mondiale di pattinaggio su ghiaccio ha annullato i mondiali previsti a Tokyo dal 21 al 27 marzo e posticipato anche il Trofeo mondiale di pattinaggio artistico per squadre che avrebbe dovuto tenersi a Yokohama dal 14 al 17 aprile. Anche tutte le 41 partite del campionato di calcio previste sino alle fine del mese sono state cancellate. FILM - Il film Hereafter di Clint Eastwood, in cui all'inizio c'è una lunga scena dello tsunami di Sumatra del 2004, verrà ritirato dai 180 cinema giapponesi dove è in programmazione dalla fine di febbraio. La ha deciso la Warner Japan in quanto il film "non è appropriato in questo momento". PATRIMONIO ARTISTICO - Ancora difficile fare una stima dei danni al patrimonio artistico giapponese. Il tempio zen Zuiganji a Matsushima presenta importanti danni. Lo scrive il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. Finora nelle aree colpite dal disastro sono stati censiti 33 siti di alto valore artistico-culturale che presentano danni. Redazione online 14 marzo 2011
Giappone I sopravvissuti Colonne di profughi nelle notti senza luce Alla cucina del municipio distribuzioni di salsicce e tortine di riso. Nulla funziona, né luce, né acqua Giappone I sopravvissuti Colonne di profughi nelle notti senza luce Alla cucina del municipio distribuzioni di salsicce e tortine di riso. Nulla funziona, né luce, né acqua MITO (Giappone) - Per seguire il traffico della vita, per indovinarlo oltre le crepe sul selciato, occorre braccare la più improbabile delle tracce. Attraversa con agio l'asfalto desolato della via che si chiama Eki Minami e che delle automobili pare non avere più memoria. La traccia assurda conduce al municipio di Mito. È odore di salsicce. Incongruo, quasi offensivo. Ma vivissimo, pungente come un insulto ma sfacciato come la voglia di sopravvivere e tirare avanti. Il municipio del capoluogo della prefettura di Ibaraki è una cucina da campo. E un rifugio. E un piccolo campo profughi. Migliaia di profughi, anche qui. (Epa) (Epa) Nel pomeriggio una coda tortuosa attraversa i portici e i sottopassaggi della struttura, sgraziata e provata. È un'attesa ordinata di anziani e ragazzi, famiglie e coppie composte. In fondo, una tenda aspetta di nutrire le centinaia di persone in fila. Sembra un cuoco da sagra, da festa popolare. Invece risolve sbuffando una prima necessità, offre sostanza per la voglia di farcela. "La nostra casa? È in piedi, è in piedi...". Shinya Yashima non ha voglia di scherzare ma neanche di disperarsi. Attende il suo turno e condivide con pudore il suo destino di profugo borghese, che il sisma ha scosso nelle cose intime, risparmiandogli però la tragedia, in un Paese dove ormai gli sfollati si contano a centinaia di migliaia, tra sisma e fughe radioattive: "Apparentemente abbiamo tutto - racconta al Corriere - ma in realtà non abbiamo niente, perché si è rotta ogni cosa. Nulla funziona. Né luce né acqua né gas. Neanche le finestre ci sono". Yashima, il poliziotto Yashima, è di Mito e come lui lo sono molti dei rifugiati che si accalcano al municipio. Sono gli esuli in patria di una città morta. Dormono nelle scuole, nelle sale riunioni, nei comitati di quartiere, 70 ricoveri di fortuna sparsi tra centro e periferia, allestiti rapidamente perché la notte ricorda che l'inverno non è ancora finito e continua a mordere. Hiroto e Ruriko abbracciano Arui, pochi mesi. "Per andare avanti dobbiamo passare di qui, per forza". Pezzi di città restano al buio. I negozi sono chiusi. Uno spaccio di quelli aperti ventiquattr'ore su ventiquattro ha gli scaffali vuoti ma la coda fuori: è al piano terra della stazione, sigillata perché la linea da Tokyo (un centinaio di chilometri più a sud) è interrotta. I passaggi sopraelevati sono inaccessibili, il piazzale sconquassato. Attraversare i ponti significa, per le auto, sobbalzare sui gradini provocati dall'abbassamento del fondo stradale all'imbocco o su larghi solchi: ci si arrangia colmandoli di ghiaia, terra o sacchi di sabbia. E, nei rari alberghetti rimasti aperti nella zona, agli sparuti clienti capita di dover firmare una dichiarazione di poche righe che solleva i proprietari da ogni responsabilità per quello che potrebbe accadere in caso di terremoto. Poi tutti a nanna senz'acqua corrente e taglio dell'elettricità dalle 6.20 alle 10 del mattino. L'architetto Masaki Taira, quarant'anni e anche lui in coda per la salsiccia e la tortina di riso, mastica terrore e tortine. Lui le case le disegna e le immagina, ha visto che si possono cancellare in pochi secondi. "Non immaginavo che potesse finire così, e questo non è certo lo tsunami", sussurra. La città di Mito, poco più di 260 mila abitanti, è l'estrema retrovia della costa battuta dall'onda. Conserva uno dei tre più bei giardini del Giappone ma ora nessuno lo ricorda, i pellegrinaggi di turisti nipponici e di appassionati adesso fanno persino male, pensandoci. L'intera città, adesso, è la prova di quello che il primo ministro Naoto Kan va ripetendo in tv, che mai dal 1945 il Paese aveva attraversato un dramma di queste proporzioni. È così anche se lo tsunami non ha toccato Mito: il terremoto l'ha scossa violentemente senza distruggerla, è forse la rappresentazione dell'ingranaggio giapponese che s'è inceppato. Gli hotel sono tutti chiusi tranne uno, colmo - appunto - di senza casa. I distributori della benzina rimangono chiusi o vengono assediati da incolonnamenti di automobilisti disperati all'idea di restare a secco, intrappolati in una terra di nessuno che trema ancora e non si placa. La scuola elementare Sannomaru, appena a nord della stazione, è trasformata in un ostello senz'allegria. E chi, ancora, fa la coda per il pasto caldo tiene in mano una coperta termica d'emergenza. Il cortile del municipio è il campionario di una sopravvivenza discreta, senza chiasso. Cartoni di banane si svuotano poco alla volta, nel sotterraneo vigili sorvegliano sacchi di farina accumulati con ordine, mentre la cucina da campo prepara riso, vermicelli e le salsicce infilzate su uno stecco. A scene simili a queste si assiste nelle zone direttamente devastate dallo tsunami: i contenitori arancioni con il carattere "acqua" tracciato in blu, soldati giovani con elmetti dalla foggia vecchia e lo sguardo un po' perso. Le stesse code ordinate. Adesso che le troupe delle televisioni giapponesi sono arrivate negli angoli più martirizzati della costa intorno a Sendai, quella distruzione diventa vicina. Capo dello staff del sindaco di Mito, Mitsuru Tajiri mostra la sala di coordinamento delle operazioni. Le statistiche si annotano a mano su fogli bianchi, si fanno le somme con la penna biro. Internet è fragile come vetro, cade per un nulla, la copertura dei telefoni cellulari va e viene. "Subito dopo il terremoto abbiamo cominciato a prenderci cura di 12 mila persone, sabato erano scese a 10 mila. Oggi (ieri, ndr) sono 7 mila, ma se dovessero arrivarne altre dalla zona della centrale nucleare o dalla costa dovremmo essere pronti. Anzi, qualcuno di loro potrebbe essere già qui", spiega al Corriere. Nel discreto via vai dei volontari, degli addetti della Croce rossa con l'elmetto, si apre un varco anche la politica. Un manifesto affisso nell'androne del municipio è una grande foto delle isole Senkaku, il pugno di scogli controllato e orgogliosamente rivendicato nei confronti della Cina, che le chiama Diaoyu e le considera sue. Una faccenda maledettamente seria, in altri momenti. Nessuno guarda il poster, tutti sanno che c'è. La signora Arui, poco oltre, non si lamenta delle autorità, "non ci stanno abbandonando". Ma Tajiri si prende un attimo per pensarci sopra e invece ammette che il coordinamento col governo centrale "va così così", ma non importa, "perché è pur vero che questa non è Sendai". Quando il sole si appresta a calare e la città a farsi buia, la coda dei profughi senza lacrime è ancora lì. In un angolo del piazzale grandi lampade sono ammassate pronte a fare il loro lavoro. Per colpa del terremoto, è Mito che sembra smettere di fare la città. Marco Del Corona 14 marzo 2011
il Nucleare e Noi il Nucleare e Noi Sarebbe sbagliato sottovalutare quello che sta accadendo alle centrali atomiche in Giappone, Paese che 65 anni fa ha già visto in faccia lo spettro dell'olocausto nucleare. Quello di Fukushima è uno dei più gravi incidenti che si ricordino. E non ne attenua la gravità il fatto che non sia stato causato dall'imprudenza umana, come a Chernobyl, né da un'avaria, come a Three Mile Island, ma da un terremoto devastante. Una prova ancora più tremenda di quante questa orgogliosa nazione ha dovuto affrontare nella sua storia, rialzandosi sempre. C'è stato chi, magari confortato dai 10 mila chilometri di distanza, ha detto che alle nostre future sicurissime centrali non potrà succedere. L'impianto di Fukushima è vecchio. E poi in Italia ci sono siti sicuri al riparo dai terremoti. Tutto vero. Resta il fatto che l'opinione pubblica ha il diritto di sapere che cosa si sta davvero rischiando. Senza reticenze. Al tempo stesso siamo convinti che non possa essere la comprensibile emotività suscitata da quella tragedia a determinare scelte fondamentali di politica energetica. L'abbiamo già fatto e ne siamo rimasti scottati. Il referendum antinucleare del 1987 passò con una maggioranza schiacciante per l'impressione suscitata da Chernobyl. Nessun partito, eccetto il repubblicano, osò sfidare l'impopolarità. Promisero che mettendo al bando l'atomo avremmo imboccato la via dell'energia pulita: siamo invece diventati il Paese europeo più inquinante, più dipendente dagli sceicchi e con le bollette più care. Finché, dopo aver riempito le tasche dei petrolieri, ci si è accorti che la Germania produceva 70 volte più energia solare dell'Italia, rimasta penosamente al palo nel campo delle rinnovabili. E per recuperare terreno abbiamo concesso incentivi fin troppo generosi a chi le produceva. Salvo poi chiudere i rubinetti dalla sera alla mattina. Così la stessa maggioranza che per cinque anni al governo si era ben guardata dall'avviare la pratica (ricordate il ministro Marzano? "Da noi non ci sono le condizioni per riaprire il discorso del nucleare", disse nel maggio 2001) l'ha scoperta priorità nel 2008. Giusto in tempo per le elezioni. Eppure oggi l'Agenzia per la sicurezza non ha ancora una sede e i suoi componenti, ha confessato il presidente Umberto Veronesi, s'incontrano al bar. Come stupirsi se da vent'anni aspettiamo inutilmente un piano energetico nazionale che dica come alimenteremo fabbriche, treni e frigoriferi nel futuro? Siamo il Paese dei controsensi, del tutto e del niente. Dove ogni decisione importante non viene presa in base a disegni strategici. Bensì sull'onda di un'emozione, di polemiche o interessi particolari. Anche se si tratta di scelte destinate a cambiare la vita dei nostri figli e nipoti. Sergio Rizzo 14 marzo 2011
in crescita lo yen Tokyo: il sisma deprime la Borsa -6,18% Crolla l'indice Nikkei. La banca centrale nipponica decide di iniettare liquidità per 130 miliardi di euro in crescita lo yen Tokyo: il sisma deprime la Borsa -6,18% Crolla l'indice Nikkei. La banca centrale nipponica decide di iniettare liquidità per 130 miliardi di euro (Epa) (Epa) MILANO - Il sisma distruttivo e il successivo tsunami che ha colpito il giappone fa sentire i suoi effetti anche sulla finanza. La Borsa di Tokyo, nella prima seduta dopo il terremoto, chiude a picco e l'indice Nikkei perde il 6,18% a 9.620,49 punti, sotto quota 10 mila. Giù del 7,49% l'altro indice il Topix a 846,96 punti. Crollano i titoli automobilistici, elettronici e delle raffinerie e cioè le azioni delle aziende costrette a chiudere i battenti dopo il mega-sisma che ha sconvolto il Giappone. Chiusura positiva invece per le Borse cinesi. A Shanghai il Composite archivia la seduta a 2.937,63 (+0,13%), mentre a Shenzhen l'indice Component guadagna lo 0,86% a 12.958,29. INIEZIONE DI LIQUIDITA' - La banca centrale del Giappone ha quindi fatto sapere che inietterà sul mercato liquidità del valore di 15 trilioni di yen (pari a circa 130 miliardi di euro) per stabilizzare il sistema finanziario. La decisione è stata presa proprio a seguito del crollo della borsa di Tokyo. Attualmente è in corso una riunione del board direttivo della banca centrale, che durerà per tutta la giornata. In un primo momento, era stata annunciata un'iniezione di liquidità da 7 trilioni di yen, cifra che è quindi ora raddoppiata. SI RAFFORZA LO YEN - La decisione del board della banca centrale giapponese sta spingendo al rialzo lo yen: il dollaro scende a quota 81,32 e l'euro a 113,28. BORSE EUROPEE - Dopo un avvio negativo le Borse in Europa recuperano terreno grazie al buon andamento dei bancari. Venduti i titoli delle riassicurazioni (DJStoxx-0,98%) sui timori per le ripercussioni della tragedia giapponese. Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse europee: Londra +0,10% - Parigi +0,18% - Francoforte -0,95% - Madrid +0,17% - Milano +1,23% - Amsterdam -0,27% - Stoccolma -0,21% - Zurigo -0,48%. Redazione online 14 marzo 2011
La Germania potrebbe rivedere prolungamento vita delle centrali. Svizzera: stop Nucleare: allarme in tutto il mondo Il commissario europeo all'Energia convoca martedì una riunione di esperti. L'India verifica la sicurezza * NOTIZIE CORRELATE * Germania: prorogata di 12 anni la vita delle centrali nucleari (6 settembre 2010) * L'Italia e il nucleare: due anni persi. L'atomo è fermo al 2008, di S. Rizzo (7 marzo 2011) * Nucleare, serve il parere delle Regioni (2 febbraio 2011) La Germania potrebbe rivedere prolungamento vita delle centrali. Svizzera: stop Nucleare: allarme in tutto il mondo Il commissario europeo all'Energia convoca martedì una riunione di esperti. L'India verifica la sicurezza Günther Öttinger (Reuters) Günther Öttinger (Reuters) MILANO - I problemi alle centrali atomiche giapponesi stanno riaprendo il dibattito sulla sicurezza del nucleare in tutto il mondo. Il commissario europeo all'Energia, Günther Öttinger, ha convocato per martedì una riunione di esperti sulla sicurezza nucleare dell'Ue per discutere delle conseguenze del terremoto in Giappone. "Tutto ciò che si riteneva impensabile, in qualche giorno è avvenuto", ha detto il tedesco Öttinger alla radio nazionale, secondo il quale la sicurezza delle centrali nucleari più vecchie va verificata con rigore, rifiutandosi di escludere chiusure di impianti se necessario. "Se prendiamo la cosa sul serio e diciamo che l'incidente ha cambiato il mondo - ed è in discussione il modo in cui noi, come società industriale, abbiamo guardato alla sicurezza e alla gestibilità", ha detto Öttinger, "allora non possiamo escludere nulla". GERMANIA - Il ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, ha riferito che la decisione del governo di Berlino, assunta lo scorso settembre, di prolungare mediamente di 12 anni la vita delle vecchie centrali atomiche, potrebbe essere rivista a seguito della crisi nucleare in corso in Giappone. Il ministro dell'Ambiente, Norbert Röttgen, ha chiesto una nuova valutazione del rischio sulle centrali nucleari tedesche. Sabato scorso la cancelliera Angela Merkel ha convocato un vertice di emergenza con i principali ministri per discutere delle conseguenze della crisi della centrale nucleare giapponese di Fukushima 1, nello stesso giorno in cui 60 mila persone hanno formato una catena umana di 45 chilometri da Stoccarda a una centrale nucleare che resterà aperta per la nuova politica tedesca. SVIZZERA - La Svizzera ha sospeso le domande di autorizzazione per tre nuove centrali nucleari. Il ministro dell'Ambiente, Doris Leuthard, "ha deciso di sospendere le procedure di autorizzazione per le nuove centrali nucleari finché non sarà stata fatta un'analisi approfondita degli standard di sicurezza e non si sarà proceduto a un loro eventuale adeguamento". Il ministro ha incaricato l'Ispettorato federale della sicurezza nucleare di analizzare le cause dell'incidente in Giappone e di definire eventualmente nuovi o più severi standard di sicurezza, in particolare in relazione alla protezione contro i terremoti e ai sistemi di raffreddamento. La Svizzera ha cinque centrali nucleari costruite tra il 1969 e il 1984. Gli impianti più vecchi dovranno essere disattivati a partire dal 2020. AUSTRIA - Il ministro austriaco dell'Ambiente, Nikolaus Berlakovich, è tornato a chiedere a Bruxelles la verifica della sicurezza delle centrali nucleari europee. L'Austria si oppone fermamente all'energia atomica e ha più volte chiesto la chiusura degli impianti in Slovenia e in Slovacchia. INDIA - Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha annunciato che sarà verificata la sicurezza di tutti i reattori nucleari in India. FRANCIA - In Francia i Verdi hanno proposto al governo un referendum sul nucleare. L'eurodeputato Daniel Cohn-Bendit dice che la Francia "deve porsi la questione della necessità dell'energia nucleare". FINLANDIA - Il governo finlandese ha commissionato all'Agenzia di sicurezza un nuovo studio sui piani di emergenza degli impianti nucleari. BELGIO - L'incidente nucleare in Giappone "influenzerà" il dibattito in Belgio sul nucleare: lo ha dichiarato il ministro dell'Interno, Annemie Turtelboom. "Ciò che accade in Giappone influenzerà la nostra riflessione sull'estensione o meno" della vita dei sette reattori del Belgio. ITALIA - Le commissioni Ambiente e Industria della Camera martedì riprendono l'esame del decreto legislativo sulla localizzazione degli impianti nucleari e dei siti di stoccaggio delle scorie radioattive in Italia. Il governatore della Puglia, Nichi Vendola, ha chiesto al governo di ritirare "l'opzione nuclearista", mentre Legambiente ha dato il via a una campagna per portare al referendum del prossimo 12-13 giugno almeno 25 milioni di cittadini. La Cgil "non condivide il piano del governo" sul nucleare, ha detto il segretario generale, Susanna Camusso, ma "non darà indicazioni di voto" al referendum. FRATTINI - Per il ministro degli Esteri, Franco Frattini, l'allarme nucleae giapponese ha "riaperto il dibattito in Italia in modo sbagliato, che nasce dall'emozione senza riflettere su cose evidenti e che non giustifica una rimessa in discussione del piano italiano. Il Giappone ha rischio sismico elevatissimo e centrali non dell'ultima generazione, e che malgrado un sisma di 9 gradi non sono esplose. L'Italia", dice il titolare della Farnesina, "non è paragonabile al Giappone per intensità sismica. Nessuno ha mai immaginato di fare una centrale nucleare in Italia in zona sismica. In Francia ci sono decine di centrali atomiche a pochi chilometri delle nostre frontiere. Tutti si strappano i capelli quando succede un incidente. Noi dobbiamo pensare a che cosa succederà se non ci attrezziamo con un'energia di ultima generazione nucleare e quindi di energia pulita". A Frattini ha indirettamente replicato la radicale Emma Bonino, vice presidente del Senato: "Investire 30 miliardi di euro per ottenere il 4% di energia tra vent'anni non ha senso economico". "Alla luce di quanto sta accadendo in Giappone, un punto interrogativo enorme si proietta sul programma nucleare italiano", ha detto il leader di Alleanza per l'Italia, Francesco Rutelli. TURCHIA - La posizione del governo della Turchia è simile a quello italiano. "Siamo determinati a continuare la costruzione degli impianti nucleari", ha comunicato il ministro dell'Energia, Taner Yildiz. La Turchia prevede di costruire e rendere operativi due-tre impianti nucleari entro il 2023. TITOLI - Intanto alla Borsa di Parigi il titolo del colosso nucleare francese Areva perde il 9,5%, ed Edf (Energie de France) scivola del 4,6%. A Piazza Affari l'Enel cede lo 0,82% sui timori di uno stop ai programmi nucleari in Italia. A Francoforte E-on e Rwe, che controllano la maggior parte delle centrali nucleari in Germania, scendono di oltre il 3%. Redazione online 14 marzo 2011
Un reattore non esplode come una bomba atomica Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare Per evitare il disastro la prima cosa è far diminuire la temperatura. L'acqua di mare è l'ultima risorsa Un reattore non esplode come una bomba atomica Cosa avviene con la fusione del nocciolo di una centrale nucleare Per evitare il disastro la prima cosa è far diminuire la temperatura. L'acqua di mare è l'ultima risorsa Sala di controllo del reattore 3 della centrale di Fukushima 1 (Ap) Sala di controllo del reattore 3 della centrale di Fukushima 1 (Ap) MILANO - La fusione avviene quando la reazione nucleare delle barre di zirconio che contengono il combustibile di uranio non è più controllata, il nocciolo radioattivo arriva a migliaia di gradi e inizia a liquefarsi. Una fusione completa può rompere la struttura di contenimento e altre barriere protettive diffondendo prodotti radioattivi. Tuttavia, un reattore non esplode come una bomba atomica. Per prevenire la fusione il primo passo fondamentale è la riduzione della temperatura in tutti i contenitori del reattore.Il nocciolo del reattore è circondato da un pesante sarcofago di acciaio e questo a sua volta comperto da una gabbia di contenimento in calcestruzzo e acciaio. I rischi di Fukushima(clicca per ingrandire) I rischi di Fukushima (clicca per ingrandire) FUSIONE - Nel reattore 1 di Fukushima, operativo dal 1971, sono in corso i tentativi di prevenire la fusione del nocciolo. I lavori sono complicati dal fatto che la necessità di rilasciare pressione nel contenitore del reattore ha portato a un'esplosione che ha fatto crollare il tetto e i muri dell'edificio di contenimento. Secondo fonti ufficiali, l'edificio è intatto, ma persistono le preoccupazioni per il combustibile fissile surriscaldato. In una mossa disperata, sono state pompate grandi quantità di acqua di mare nel contenitore del reattore per cercare di raffreddare il nocciolo surriscaldato, il che, secondo gli esperti, significa che i giapponesi stanno tentendo una mossa disperata perché l'acqua di mare - unita all'acido borico che assorbe i neutroni della fissione nucleare - è corrosiva e ciò significa la perdita operativa dell'impianto. Non drammatica, dato che il reattore avrebbe compiuto 40 anni tra pochi giorni ed era destinato in breve tempo alla dismissione. SITUAZIONE - Le fonti ufficiali giapponesi dicono che le unità 1, 2 e 4 a Fukushima hanno registrato un aumento della pressione negli edifici di contenimento e guasti alle apparecchiature. Come risultato, è stato dato sfogo a vapore in ogni unità e considerato di rilasciarne altro per ridurre la pressione. Anche la centrale di Onagawa - con tre reattori - è in stato di emergenza. L'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese ha detto sabato che una piccola quantità di cesio radioattivo è uscita del reattore 1 di Fukushima prima dell'esplosione dell'edificio contenitore. Secondo la fonte ufficiale, la presenza di cesio non significa che ci sia necessariamente una fusione parziale, perché potrebbe derivare da un guasto meccanico. Delle oltre 180 mila persone evacuate, circa 160 sono state esposte. Le autorità hanno riferito che le radiazioni assorbite in un'ora equivalgono a quelle assorbite in un anno per la radioattività naturale. L'esposizione allo iodio radioattivo rilasciato in un incidente può causare il cancro alla tiroide. CONTENIMENTO - La struttura di contenimento del reattore 1 è esplosa quando è stato deciso di rilasciare vapore per ridurre la pressione e l'idrogeno - originato dalla reazione chimica con l'acqua di raffredamento delle barre di uranio sovrariscaldate - ha interagito con l'ossigeno esplodendo. Se la pressione avesse continuato a crescere, la struttura sarebbe esplosa, presumibilmente avviando uno scenario di fusione. Il Giappone ha 55 reattori in 17 località, e ne trae un terzo della propria elettricità. Se i tentativi di raffreddamento dei reattori fallissero, il risultato sarebbero esplosioni e contaminazione radioattiva. Se le autorità riuscissero a riprendere il totale controllo delle temperature e della pressione dei reattori, la situazione negli impianti migliorerebbe sino a permettere al personale di avvicinarsi ai danni e di riportare le condizioni alla normalità. Redazione online 14 marzo 2011
Falso allarme tsunami mette in apprensione la popolazione. Panico nucleare a Manila Nuove esplosioni in centrale Fukushima Tre feriti e sette dispersi al reattore 3 Il livello di radioattività sarebbe comunque basso ma navi Usa se ne vanno. La Borsa di Tokyo cede oltre il 6% * NOTIZIE CORRELATE * Nucleare, l'emergenza si estende. "Ma non sarà un'altra Chernobyl" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati. E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) Falso allarme tsunami mette in apprensione la popolazione. Panico nucleare a Manila Nuove esplosioni in centrale Fukushima Tre feriti e sette dispersi al reattore 3 Il livello di radioattività sarebbe comunque basso ma navi Usa se ne vanno. La Borsa di Tokyo cede oltre il 6% L'esplosione al reattore 3 della centrale di Fukushima 1 (Reuters) L'esplosione al reattore 3 della centrale di Fukushima 1 (Reuters) MILANO - Due nuove esplosioni alla centrale di Fukushima 1, danneggiata dal terremoto di venerdì scorso. Questa volta al reattore numero 3, ma anche al reattore 2 l'impianto di raffreddamento è entrato in avaria. Gli scoppi, avvenuti alle 11 (le 3 in Italia) sono stati provocati dall'idrogeno e sette persone sono date per disperse, tra cui sei soldati, ha reso noto la Tepco (Tokyo Electric Power), la società che gestisce l'impianto, secondo la quale il livello di radiazioni nell'unità 3 si attestava a 10,65 microsievert, di gran lunga al di sotto dei 500 microsievert per i quali il gestore sarebbe obbligato per legge a riferire al governo. I feriti sono tre, mentre altre fonti parlano di nove. Nelle altre due centrali che domenica destavano preoccupazione, Onagawa e Tokai, sono stati rimessi in funzione gli impianti di raffreddamento. RADIAZIONI - L'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea) ha ricevuto notizie dalle autorità nipponiche che le strutture di contenimento del reattore non sono state danneggiate. Le esplosioni - sentite fino a 40 km di distanza - sono state simili a quella che si era verificata sabato nel reattore 1. Secondo le autorità giapponesi le possibilità di un'estesa fuga di gas radioattivo dalla centrale sono attualmente "molto basse". Ma la Settima Flotta americana ha fatto allontantare le proprie navi - tra le quali la portaerei Reagan - dopo che gli strumenti a bordo hanno riscontrato un aumento della radioattività. Le navi, inviate nei giorni scorsi a sostegno dei mezzi di soccorso, si trovavano a 160 km dalla centrale di Fukushima. Il livello di radioattività riscontrato è equivalente a quello che si assorbe in un mese dal fondo radioattivo naturale. Le autorità russe delle zone orientali della Siberia di fronte alle coste del Giappone hanno invece reso noto di non avere al momento riscontrato un aumento della radioattività di fondo. Nelle Filippine panico a Manila per un falso allarme che dava notizia di radioattività proveniente dal Giappone. Un'università ha sospeso i corsi dopo che i genitori degli studenti in preda al panico hanno preso d'assalto le linee telefoniche per chiedere che i figli fossero fatti tornare a casa. Il falso allarme, attribuito alla Bbc, invitava le persone a non uscire di casa per 24 ore. Le autorità nucleari filippine hanno negato che vi fosse un rischio di contaminazione nucleare e funzionari del governo si sono affrettati a rilasciare dichiarazioni pubbliche per smentire l'autenticità del messaggio. ACQUA DI MARE - Nei reattori di Fukushima 1 si sta pompando acqua di mare per cercare di raffreddare la temperatura ma, avverte Robert Alvarez dell'Institute for Policy Studies ed ex consigliere del dipartimento Usa per l'Energia, si tratta di "un tentativo disperato di riprendere il controllo dei reattori". Richard Meserve, ex capo della Nuclear Regulatory Commission statunitense, dice di non aver "mai sentito di qualcuno che abbia utilizzato acqua marina per raffreddare un reattore prima d'ora. Ciò lascia intendere che la società ha deciso di sacrificare tutti i reattori". SMENTITO TSUNAMI - Smentito invece l'allarme tsunami dopo una scossa di assestamento di 5,8 gradi alle 10 del mattino (le 2 di notte in Italia). Da un elicottero dei pompieri era giunta notizia dell'avvistamento di un'onda di tre metri in arrivo, ma l'Agenzia meteorologica ha fatto sapere di non aver registrato alcun terremoto che potesse causare un nuovo tsunami. Le autorità del porto di Hachinoe hanno revocato l'ordine di evacuazione per circa 13 mila abitanti. Invece alle 16,12 (le 7,12 in Italia) è stata registrata una scossa di 6,1 che ha costretto le Ferrovie giapponesi a sospendere il traffico su tutte le linee tranne quattro, sulle quali il servizio ha funzionato con grossi intoppi. Solo il 10% dei convogli sulla tratta orientale che attraversa Tokio erano in servizio, secondo quanto riferito dalla Tv giapponese. Sospeso anche il treno che porta all'aeroporto di Narita. Dopo il rinvenimento di un migliaio di corpi senza vita nella penisola di Ojika e altri mille cadaveri avvistati a Minamisanriku, dove mancano all'appello circa 10 mila persone, il bilancio ufficiale delle vittime del sisma di 9 gradi Richter di venerdì scorso è salito a oltre 5 mila tra morti e dispersi. BORSA - La Borsa di Tokyo ha chiuso perdendo il 6,18%. In particolare, le azioni Tepco hanno perso il 23,57%. Intervento della Banca centrale giapponese che ha immesso liquidità a sostegno dei mercati. Il prezzo del petrolio è sceso sui mercati asiatici in quanto le tre maggiori raffinerie giapponesi sono state chiuse. SPORT - La Federazione mondiale di pattinaggio su ghiaccio ha annullato i mondiali previsti a Tokyo dal 21 al 27 marzo. Anche tutte le 41 partite del campionato di calcio previste sino alle fine del mese sono state cancellate. Redazione online 14 marzo 2011
2011-03-13 IL PAPA: "PREGO PER LE VITTIME". A FUKUSHIMA RISCHIO DI ESPLOSIONE NEL REATTORE NUMERO TRE La tragedia di Miyagi: "Diecimila morti" Il bilancio ufficiale: 3.000 tra vittime e dispersi. Il premier: "E' il momento peggiore dal dopoguerra" * NOTIZIE CORRELATE * Giappone, già più di mille le vittime. Trovati i 4 treni dispersi. "Tutti salvi" (12 marzo 2011) * Paura nucleare, 170m mila evacuati (12 marzo 2011) * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Italiano a Tokyo: "La terratremava come il mare" (11 marzo 2011) * Allarme tsunami in tutto il Pacifico (11 marzo 2011) * Multimedia: video, audio e foto IL PAPA: "PREGO PER LE VITTIME". A FUKUSHIMA RISCHIO DI ESPLOSIONE NEL REATTORE NUMERO TRE La tragedia di Miyagi: "Diecimila morti" Il bilancio ufficiale: 3.000 tra vittime e dispersi. Il premier: "E' il momento peggiore dal dopoguerra" (Reuters) (Reuters) MILANO - Diecimila morti nella sola prefettura di Miyagi. Si aggravano sensibilmente le stime del terremoto e del conseguente tsunami che venerdì hanno devastato la costa nordorientale del Giappone. Per la polizia nazionale le vittime e i dispersi hanno superato nel complesso quota 3.000, ma la tv pubblica Nhk, citando altre fonti, fornisce dati assai diversi. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, parlando di diecimila vittime nel suo resoconto alla televisione di Stato. Il capoluogo Sendai, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Mancano cibo, acqua e carburante e lunghe code di persone si sono formate davanti ai pochi negozi aperti. Migliaia di sfollati hanno trascorso un'altra notte al freddo, in rifugi di fortuna, sulla costa nord-orientale, secondo la Bbc. L'APPELLO DEL PREMIER - Il primo ministro giapponese Naoto Kan non nasconde la sua preoccupazione e si appella alla popolazione. "È il momento più difficile dalla fine della Seconda Guerra Mondiale -ha detto -: chiedo a tutti la massima unità". Il devastante sisma, secondo il premier, potrebbe provocare la più profonda crisi degli ultimi 65 anni per il Giappone. "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo la crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a tutti" ha detto. Il Paese prova comunque a ripartire. Lunedì le Borse di Tokyo e Osaka avranno apertura regolare, testando così il ritorno alla normalità. E il governatore della Bank of Japan (BoJ), Masaaki Shirakawa, ha fatto sapere che darà il suo sostegno nella difficile prova della riapertura dei mercati. "La liquidità - ha detto - sarà assicurata". IL VULCANO SI RISVEGLIA - Intanto, dopo lo Tsunami e con l'allarme nucleare in corso, ha ricominciato a svegliarsi anche il vulcano Shinmoedake, dopo due settimane di inattività. Cenere e lapilli si intravedono da quattro chilometri di distanza nell'aria, raccontano testimoni locali. Il vulcano, dall'altezza di 1.421 metri, si era risvegliato dopo 52 anni lo scorso gennaio, poi il primo marzo. Dopodiché è rimasto tranquillo da due settimane. È probabile che proprio lo tsunami abbia stimolato la sua attività. Le autorità intanto mantengono il livello di "warning" a tre su 5 e hanno bloccato l'accesso alla montagna. La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi SOCCORSI - Kan ha anche ordinato il raddoppio del numero di militari (attualmente cinquantamila) impegnati nelle operazioni di soccorso. E sono arrivate anche le squadre provenienti da 40 Paesi di tutto il mondo. La Marina degli Stati Uniti sta trasportando alimenti e persone. Una squadra composta da 41 persone, composta prevalentemente da volontari provenienti dalla Germania, è pronta a partire per la zona del disastro. Il team è dotato di cani da soccorso, telecamere a raggi infrarossi, sistemi di tracciamento, una motosega per tagliare il calcestruzzo e attrezzature da taglio per l'acciaio. Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro INCUBO NUCLEARE - Se il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora, non si allontana lo spettro della contaminazione nucleare, dopo l'esplosione di sabato nella centrale di Fukushima N°1, a 250 km da Tokyo. C'è infatti il rischio che nel reattore numero 3 dell'impianto, ora sotto stress, possa avvenire una esplosione simile a quella del reattore numero 1. A spiegarlo è stato il capo di gabinetto, Yukio Edano, parlando dell'accumulo di idrogeno a causa della decompressione in corso. NUOVE SCOSSE E NUOVI TSUNAMI - Nel frattempo, l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha declassato l'allarme tsunami su tutte le coste dell'arcipelago, che adesso sono soggette ad "allerta" per onde non superiori al mezzo metro di altezza. A due giorni dal devastante sisma nel nord-est, rivisto alla magnitudo di 9.0, le aree costiere occidentali del Giappone sono segnalate dall'Agenzia col colore giallo, a significare il cessato pericolo per onde anomale di grandi dimensioni. L'ultimo bollettino della Jma ha declassato il rischio tsunami nelle ultime quattro prefetture che erano segnalate in arancione - Iwate, Miyagi, Fukushima e il tratto costiero di Aomori -, cioè soggette al pericolo di onde alte fino a due metri. Sempre l'Agenzia meteorologica ha spiegato però che il Giappone deve attendersi nei prossimi giorni forti scosse di assestamento, fino al grado 7 della scala Richter, e prepararsi a nuovi tsunami. Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone "VIA DA TOKYO" - La Francia ha invitato i suoi connazionali in Giappone a lasciare la regione di Tokyo e ha consigliato ai turisti di rimandare ogni viaggio pianificato. In un comunicato, l'ambasciata di Parigi ha ritenuto "ragionevole" suggerire a "coloro che non hanno particolari ragioni per rimanere n'area di lasciare la regione di Kanto per alcuni giorni". "Consigliamo vivamente i nostri connazionali - si legge ancora - a rimandare ogni viaggio pianificato nell'area". "PREGO PER LE VITTIME"- Un pensiero al popolo giapponese da Benedetto XVI, che subito dopo l'Angelus, ha espresso "forte impressione" per le notizie e le immagini sul "tragico terremoto" e il conseguente tsunami. Il Papa ha anche pregato per le vittime e per i loro familiari, incoraggiando i soccorritori e rinnovando la sua "spirituale vicinanza" alla popolazioni del Paese "che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità". GLI ITALIANI - Quanto ai connazionali residenti nelle prefetture colpite dal sisma, l'ambasciata italiana in Giappone è ormai riuscita a mettersi in contatto con 25 di loro su trenta. In mattinata sembrava che fossero sei gli italiani formalmente dispersi, ma uno di loro è poi stato rintracciato. "Per quanto riguarda i non residenti, è stato stabilito un contatto con 11 di essi sui 12" di cui l'ambasciata ha avuto segnalazione, ha spiegato l'ambasciatore Vincenzo Petrone. Confermata anche la notizia che "tutti e cinque gli italiani residenti nella prefettura di Fukushima, quella delle centrali nucleari a rischio, sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute". Redazione online 13 marzo 2011
il giappone e l'incubo contaminazione: 22 positivi ai test Nucleare, l'emergenza si estende "Ma non sarà un'altra Chernobyl" Rischio di nuova esplosione a Fukushima, problemi anche a Onagawa e a Tokai. Il premier rassicura il popolo * NOTIZIE CORRELATE * La tragedia di Miyagi: "Diecimila morti" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Italiano a Tokyo: "La terratremava come il mare" (11 marzo 2011) * Allarme tsunami in tutto il Pacifico (11 marzo 2011) * Multimedia: video, audio e foto il giappone e l'incubo contaminazione: 22 positivi ai test Nucleare, l'emergenza si estende "Ma non sarà un'altra Chernobyl" Rischio di nuova esplosione a Fukushima, problemi anche a Onagawa e a Tokai. Il premier rassicura il popolo MILANO - Si estende in Giappone l'allarme nucleare. Dopo Fukushima, infatti, le autorità hanno decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale, quella di Onagawa, nella prefettura di Miyagi. "Le autorità giapponesi - ha scritto in un comunicato l'Agenzia internazionale dell'energia atomica - hanno informato l'Aiea che il primo (cioè il più basso) livello di allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo il governo di Tokyo, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito in questione "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". Nel pomeriggio l'agenzia Kyodo News ha poi riferito che anche le pompe dell'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai si sono bloccate. L'impianto è lo stesso dove il 30 settembre 1999 si verificò il precedente incidente nucleare più grave con la morte di 3 dipendenti. La centrale è degli anni '70, contemporanea a quello di Fukusima Daichi ed è dello stesso tipo ad acqua bollente (Bwr). La centrale si trova nel distretti du Naka nella prefettura di Ibaraki. FUKUSHIMA - La situazione a Onagawa si unisce a quella, più nota di Fukushima, che "resta grave". Parola del premier giapponese, Naoto Kan. A due giorni dal tremendo sisma che ha colpito il suo Paese, Kan non ha nascosto l'emntità del problema. Ma ha comunque rassicurato la popolazione, spiegando che "non ci sarà un'altra Chernobyl". L'allarme in ogni caso resta alto. Soprattutto perché per tutta la giornata si è temuto che, dopo l'esplosione al reattore numero 1 dell'impianto, un incidente simile potesse verificarsi anche nell'edificio che ospita il reattore numero 3. Il problema, ha spiegato il portavoce del governo Yukio Edano Edano, è il possibile accumulo d'idrogeno. Le barre di combustibile hanno subito danni. "L'acqua nel reattore - ha precisato Edano - non tende a salire. La situazione resta critica". Al momento comunque sono in corso le operazioni di decompressione. RADIAZIONI - Sul rischio nucleare sono saltate tutte le previsioni. Anche perché emerge che i reattori di Fukushima non erano stati costruiti per reggere a una scossa superiore alla magnitudo 8. Oltre ai guai al reattore 1, il sistema di raffreddamento ha fallito nel reattore 3. La Tepco, la società giapponese per l'energia elettrica, ha iniziato a pompare acqua marina all'interno di tre dei reattori dell'impianto di Fukushima. Dopo essere intervenuti sull'uno e sul tre, i tecnici hanno iniziato a lavorare preventivamente anche sul reattore numero due. L'immissione di acqua marina serve a raffreddare le unità e ridurre la pressione interna che potrebbe generare un processo di fusione dei reattori. Il livello di radiazioni emesse dalla centrale nucleare di Fukushima è di 882 microsievert l'ora, oltre il limite consentito (500 microsievert l'ora). L'esplosione avvenuta nel reattore numero 1 è stata classificata al livello 4 della scala internazionale degli eventi radioattivi, che va da 0 a 7. L'incidente di Three Miles Island fu classificato al livello 5, Chernobyl al 7. Ciò significa che si è verificato un danno al combustibile e si è sprigionata una quantità significativa di radiazioni, pari a quelle liberatesi nell'incidente avvenuto nel 1999 a Tokaimura, il peggiore, fino a oggi, del Giappone. Centonovanta le persone esposte alle radiazioni. Su loro, che si trovavano nel raggio di dieci chilometri dall'infrastruttura, sono in corso i test per verificare se siano stati contaminati. Quelli risultati positivi, finora, sono ventidue. L'esplosione al reattore numero uno di Fukushima (Reuters) L'esplosione al reattore numero uno di Fukushima (Reuters) Un operaio è morto nella centrale nucleare di Fukushima Daini, diversa da quella che ha problemi ai reattori. Altri operai sono rimasti feriti. Anche sulle radiazioni però Kan ha voluto rassicurare il popolo giapponese. "Sono state rilasciate in aria - ha detto -, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura". ENERGIA - E come conseguenza dell'emergenza nucleare, il Giappone razionerà da lunedì l'erogazione di energia elettrica. Lo ha comunicato il premier. Dall'isola russa Sakhalin è salpata nel frattempo una nave cisterna russa con 9.500 metri cubi di gas liquido. "Il Giappone ha giá chiesto un aiuto nella distribuzione dell'energia ", ha spiegato il vice primo ministro russo Igor Sechin. Una seconda consegna di 100.000 metri cubi, è prevista per lunedì. Redazione online 13 marzo 2011
IL REPORTAGE "Il mare ha preso la rincorsa Solo due minuti per fuggire" Nei villaggi dello tsunami, i corpi sulle spiagge Diecimila dispersi solo a Minamisanriku IL REPORTAGE "Il mare ha preso la rincorsa Solo due minuti per fuggire" Nei villaggi dello tsunami, i corpi sulle spiagge Diecimila dispersi solo a Minamisanriku dal nostro inviato MARCO DEL CORONA
CHOSHI (Giappone) - Il mare, questo mare, è lo stesso che più a nord ha massacrato città e villaggi. Come a Minamisanriku, dove a ieri sera non si avevano notizie di circa 10 mila persone. Il mare qui ancora non si vede quasi quando la strada sparisce sotto uno strato di sabbia compatta, modellata dalle onde. L'asfalto è nascosto, più avanti affiora di nuovo, ma c'è stato un lungo momento in cui era tutto liquido. Anche l'asfalto, quasi. Lo tsunami è passato di qui. Barche capovolte, un motoscafo in equilibrio precario su una balaustra, un capanno di legno sollevato e adagiato su un fianco. È decapitato uno dei palmizi piantati per provare a dare un'aria esotica a questo villaggio di pescatori dove le famiglie di Tokyo vengono (venivano) a godersi il sushi fuoriporta, 120 chilometri di strada per poi affacciarsi sul mare aperto. Choshi è su un promontorio che guarda la fetta di oceano sotto il quale si è sprigionata l'onda fatale. La forza del sisma è arrivata attenuata, ma non abbastanza: solo sei feriti, ma 2.081 sfollati, 159 abitazioni danneggiate, 11 strade a pezzi, 3 frane. Nella statistica non c'è la paura di Kazuhisa Ebata: "Ho sentito l'allarme dagli altoparlanti, ho avuto due minuti di tempo. Sono corso a casa, dove adesso sul tetto ho una voragine...". La sua barca, il gioiellino della sua pensione, è ormai inservibile, centinaia di metri da dove l'aveva lasciata. La devastazione a Minamisanriku (Reuters) La devastazione a Minamisanriku (Reuters) I mattoni del lungomare sono strappati dal cemento, intatti, a mucchi. Teruo Aso indica su un palo della luce l'altezza raggiunta dall'acqua: "Tre metri almeno - dice al Corriere - e in profondità mezzo chilometro, anzi di più. Vede le palme?". Le palme striminzite, laggiù, hanno i tronchi sporchi di fango. Aso il pescatore ed Ebata il pensionato hanno visto il mare ritirarsi, prendere come la rincorsa, distendersi e ritirarsi. "In tutto sarà stata una mezz'ora". Uno tsunami minore rispetto all'apocalisse liquido di Sendai, alle 215 mila persone che hanno abbandonato le loro case nelle aree prossime all'epicentro, più altre 200 mila intorno alla centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Ma è qui a Choshi - margine meridionale della devastazione, dove si osservano chiazze di tegole mancanti sui tetti e si incrociano detriti sulle strade - che lo tsunami si mostra per quello che è. Un confine mobile, che lascia asciutto e intatto qualcosa e, appena un passo oltre, invece divora e spiana ciò che incontra. A Minamisanriku potrebbe averlo fatto in modo terribile, moltiplicando in un colpo solo le vittime della tragedia, se i 10 mila dispersi fossero davvero da considerare persi, per sempre. Ancora ieri il bilancio era incerto, forse sui 1.700 morti, ma l'annuncio a proposito della cittadina portuale dato dalla rete tv Nhk cambia le prospettive. Si tratta di quasi metà della popolazione, altri 7.500 erano stati evacuati e spostati in 25 punti di raccolta. Con i 10 mila, invece, la polizia e i soccorritori "non hanno avuto contatto". Il premier Naoto Kan appare in tv con il volto tirato. Indossa un giubbino celeste, come pure il suo capo di gabinetto, e se fa i conti con i costi che la natura infligge al Giappone non lo lascia capire (le zone colpite, inclusa Tokyo, producono quasi la metà del Pil nipponico). Dice piuttosto di vedere la sua gente "capace di affrontare e superare questo terremoto", il più violento del Giappone moderno e, almeno nella capitale, i fatti sembrano dargli ragione. Tokyo appare relativamente normale, ma è appena fuori che l'emergenza comincia a comandare. Le autostrade verso nord rimangono bloccate e solo alcune linee dell'area metropolitana hanno ripreso a funzionare. Circa 50 mila militari sono mobilitati e una cinquantina di Paesi hanno offerto aiuto e assistenza. Le strutture allestite per gli sfollati in cinque prefetture erano ieri sera già quasi 1.400. La compagnia elettrica Tepco ha avvertito che da oggi potrebbe sospendere la distribuzione di energia a rotazione, mentre brevi blackout si manifestano anche in zone non investite dal sisma. Il dopo tsunami ha volti diversi. La frenesia dei soccorsi intorno a Sendai, dove il personale di un ospedale invaso dalle acque è stato portato in salvo dopo aver scritto un grande "S.O.S." sul tetto. La composta disperazione di chi si mette in fila per una tazza di vermicelli "ramen" su cui gli addetti della protezione civile versano una mestolata di acqua calda. La corsa a fare presto degli elicotteri e delle squadre mediche che frugano tra le macerie di un mondo messo sottosopra. E poi c'è il silenzio calato su pezzi di Giappone, con le comunicazioni fragili o impossibili, quartieri fantasma nelle città della costa. Anche Choshi ieri appariva come un paese senza voce. Strade spopolate. Serrande abbassate dei negozi, qualcuno con un cartello affisso a uso dei clienti, più spesso senza. Un barbiere al lavoro, ma solo lui. Anche la foce del fiume, con i pescherecci protetti e dunque scampati alle acque cattive, tace. Non è il sabato di un villaggio vivo. Camminando su ciò che resta del lungomare, Teruo Aso guarda il mare e fa un gesto con la mano: "Io non vado via". Marco Del Corona 13 marzo 2011
il giappone e l'incubo contaminazione: 22 positivi ai test Nucleare, a Fukushima situazione grave "Ma non sarà un'altra Chernobyl" Il premier: "Radiazioni in ariano n in grande misura". Rischio di una nuova esplosione al reattore numero 3 * NOTIZIE CORRELATE * La tragedia di Miyagi: "Diecimila morti" (13 marzo 2011) * Paura nucleare, 170 mila evacuati E ora si teme una nuova esplosione (12 marzo 2011) * Radiazioni all'esterno di una centrale. Evacuata un'area fino a 10 chilometri (11 marzo 2011) * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Italiano a Tokyo: "La terratremava come il mare" (11 marzo 2011) * Allarme tsunami in tutto il Pacifico (11 marzo 2011) * Multimedia: video, audio e foto il giappone e l'incubo contaminazione: 22 positivi ai test Nucleare, a Fukushima situazione grave "Ma non sarà un'altra Chernobyl" Il premier: "Radiazioni in ariano n in grande misura". Rischio di una nuova esplosione al reattore numero 3 MILANO - "La situazione nella centrale nucleare di Fukushima resta grave". Non nasconde l'entità del problema il premier giapponese, Naoto Kan. Anche se rassicura la popolazione spiegando che "non ci sarà un'altra Chernobyl". L'allarme in ogni caso resta alto. Soprattutto perché c'è il rischio che, dopo l'esplosione al reattore numero 1 dell'impianto, un incidente simile si verifichi anche nell'edificio che ospita il reattore numero 3. Il problema, ha spiegato il portavoce del governo Yukio Edano Edano, è il possibile accumulo d'idrogeno. Le barre di combustibile hanno subito danni. "L'acqua nel reattore - ha precisato Edano - non tende a salire. La situazione resta critica". RADIAZIONI - Sul rischio nucleare sono saltate tute le previsioni. Anche perché emerge che i reattori di Fukushima non erano stati costruiti per reggere a una scossa superiore alla magnitudo 8. Oltre ai guai al reattore 1, il sistema di raffreddamento ha fallito nel reattore 3, e nei due reattori nucleari potrebbe essere avvenuta la fusione. Il livello di radiazioni emesse dalla centrale nucleare di Fukushima è di 882 microsievert l'ora, oltre il limite consentito (500 microsievert l'ora). L'esplosione avvenuta nel reattore numero 1 è stata classificata al livello 4 della scala internazionale degli eventi radioattivi, che va da 0 a 7. L'incidente di Three Miles Island fu classificato al livello 5, Chernobyl al 7. Ciò significa che si è verificato un danno al combustibile e si è sprigionata una quantità significativa di radiazioni, pari a quelle liberatesi nell'incidente avvenuto nel 1999 a Tokaimura, il peggiore, fino a oggi, del Giappone. Centonovanta le persone esposte alle radiazioni. Su loro, che si trovavano nel raggio di dieci chilometri dall'infrastruttura, sono in corso i test per verificare se siano stati contaminati. Quelli risultati positivi, finora, sono ventidue. L'esplosione al reattore numero uno di Fukushima (Reuters) L'esplosione al reattore numero uno di Fukushima (Reuters) Un operaio è morto nella centrale nucleare di Fukushima Daini, diversa da quella che ha problemi ai reattori. Altri operai sono rimasti feriti. Anche sulle radiazioni però Kan ha voluto rassicurare il popolo giapponese. "Sono state rilasciate in aria - ha detto -, ma non ci sono rilevazioni che ci dicano che ciò sia avvenuto in grande misura". ENERGIA - E come conseguenza dell'emergenza nucleare, il Giappone razionerà da lunedì l'erogazione di energia elettrica. Lo ha comunicato il premier. Dall'isola russa Sakhalin è salpata nel frattempo una nave cisterna russa con 9.500 metri cubi di gas liquido. "Il Giappone ha giá chiesto un aiuto nella distribuzione dell'energia ", ha spiegato il vice primo ministro russo Igor Sechin. Una seconda consegna di 100.000 metri cubi, è prevista per lunedì. Redazione online 13 marzo 2011
IL PAPA: "PREGO PER LE VITTIME". A FUKUSHIMA RISCHIO DI ESPLOSIONE NEL REATTORE NUMERO TRE La tragedia di Miyagi: "Diecimila morti" Giappone, il bilancio ufficiale del sisma è di 1.600 vittime. Il premier: "È il momento più difficile dal Dopoguerra" * NOTIZIE CORRELATE * Giappone, già più di mille le vittime. Trovati i 4 treni dispersi. "Tutti salvi" (12 marzo 2011) * Paura nucleare, 170m mila evacuati (12 marzo 2011) * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Italiano a Tokyo: "La terratremava come il mare" (11 marzo 2011) * Allarme tsunami in tutto il Pacifico (11 marzo 2011) * Multimedia: video, audio e foto IL PAPA: "PREGO PER LE VITTIME". A FUKUSHIMA RISCHIO DI ESPLOSIONE NEL REATTORE NUMERO TRE La tragedia di Miyagi: "Diecimila morti" Giappone, il bilancio ufficiale del sisma è di 1.600 vittime. Il premier: "È il momento più difficile dal Dopoguerra" (Reuters) (Reuters) Diecimila morti nella sola prefettura di Miyagi. Si aggravano sensibilmente le stime del terremoto e del conseguente tsunami che venerdì hanno devastato la costa nordorientale del Giappone. Anche se il bilancio ufficiale delle autorità nipponiche è di 1.600 vittime e quasi 700 dispersi, la tv pubblica Nhk, citando fonti della polizia, fornisce dati assai diversi. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione al catastrofico bilancio. Il capoluogo Sendai, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Mancano cibo, acqua e carburante e lunghe code di persone si sono formate davanti ai pochi negozi aperti. Migliaia di sfollati hanno trascorso un'altra notte al freddo, in rifugi di fortuna, sulla costa nord-orientale, secondo la Bbc. Il primo ministro giapponese Naoto Kan non nasconde la sua preoccupazione e si appella al suo popolo. "È il momento più difficile dalla fine della Seconda Guerra Mondiale -ha detto -: chiedo a tutti la massima unità". Il devastante sisma, secondo il premier, potrebbe provocare la più profonda crisi degli ultimi 65 anni per il Giappone. "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo la crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a tutti" ha detto. La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi La tragedia di Miyagi SOCCORSI - Kan ha anche ordinato il raddoppio del numero di militari (attualmente cinquantamila) impegnati nelle operazioni di soccorso. E sono arrivate anche le squadre provenienti da 40 Paesi di tutto il mondo. La Marina degli Stati Uniti sta trasportando alimenti e persone. Una squadra composta da 41 persone, composta prevalentemente da volontari provenienti dalla Germania, è pronta a partire per la zona del disastro. Il team è dotato di cani da soccorso, telecamere a raggi infrarossi, sistemi di tracciamento, una motosega per tagliare il calcestruzzo e attrezzature da taglio per l'acciaio. Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro Giappone, il giorno dopo il disastro INCUBO NUCLEARE - Se il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora, non si allontana lo spettro della contaminazione nucleare, dopo l'esplosione di sabato nella centrale di Fukushima N°1, a 250 km da Tokyo. C'è infatti il rischio che nel reattore numero 3 dell'impianto, ora sotto stress, possa avvenire una esplosione simile a quella del reattore numero 1. A spiegarlo è stato il capo di gabinetto, Yukio Edano, parlando dell'accumulo di idrogeno a causa della decompressione in corso. NUOVE SCOSSE E NUOVI TSUNAMI - Nel frattempo, l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha declassato l'allarme tsunami su tutte le coste dell'arcipelago, che adesso sono soggette ad "allerta" per onde non superiori al mezzo metro di altezza. A due giorni dal devastante sisma nel nord-est, rivisto alla magnitudo di 9.0, le aree costiere occidentali del Giappone sono segnalate dall'Agenzia col colore giallo, a significare il cessato pericolo per onde anomale di grandi dimensioni. L'ultimo bollettino della Jma ha declassato il rischio tsunami nelle ultime quattro prefetture che erano segnalate in arancione - Iwate, Miyagi, Fukushima e il tratto costiero di Aomori -, cioè soggette al pericolo di onde alte fino a due metri. Sempre l'Agenzia meteorologica ha spiegato però che il Giappone deve attendersi nei prossimi giorni forti scosse di assestamento, fino al grado 7 della scala Richter, e prepararsi a nuovi tsunami. Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone "VIA DA TOKYO" - La Francia ha invitato i suoi connazionali in Giappone a lasciare la regione di Tokyo e ha consigliato ai turisti di rimandare ogni viaggio pianificato. In un comunicato, l'ambasciata di Parigi ha ritenuto "ragionevole" suggerire a "coloro che non hanno particolari ragioni per rimanere n'area di lasciare la regione di Kanto per alcuni giorni". "Consigliamo vivamente i nostri connazionali - si legge ancora - a rimandare ogni viaggio pianificato nell'area". "PREGO PER LE VITTIME"- Un pensiero al popolo giapponese da Benedetto XVI, che subito dopo l'Angelus, ha espresso "forte impressione" per le notizie e le immagini sul "tragico terremoto" e il conseguente tsunami. Il Papa ha anche pregato per le vittime e per i loro familiari, incoraggiando i soccorritori e rinnovando la sua "spirituale vicinanza" alla popolazioni del Paese "che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità". GLI ITALIANI - Quanto ai connazionali residenti nelle prefetture colpite dal sisma, l'ambasciata italiana in Giappone è ormai riuscita a mettersi in contatto con 24 di loro su trenta. "non Sappimo nulla di sei italiani" ha detto l'ambasciatore Vincenzo Petrone. "Per quanto riguarda i non residenti, è stato stabilito un contatto con 11 di essi sui 12" di cui l'ambasciata ha avuto segnalazione. Confermata anche la notizia che "tutti e cinque gli italiani residenti nella prefettura di Fukushima, quella delle centrali nucleari a rischio, sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute". Redazione online 13 marzo 2011
IL REPORTAGE "Il mare ha preso la rincorsa Solo due minuti per fuggire" Nei villaggi dello tsunami, i corpi sulle spiagge Diecimila dispersi solo a Minamisanriku IL REPORTAGE "Il mare ha preso la rincorsa Solo due minuti per fuggire" Nei villaggi dello tsunami, i corpi sulle spiagge Diecimila dispersi solo a Minamisanriku dal nostro inviato MARCO DEL CORONA
CHOSHI (Giappone) - Il mare, questo mare, è lo stesso che più a nord ha massacrato città e villaggi. Come a Minamisanriku, dove a ieri sera non si avevano notizie di circa 10 mila persone. Il mare qui ancora non si vede quasi quando la strada sparisce sotto uno strato di sabbia compatta, modellata dalle onde. L'asfalto è nascosto, più avanti affiora di nuovo, ma c'è stato un lungo momento in cui era tutto liquido. Anche l'asfalto, quasi. Lo tsunami è passato di qui. Barche capovolte, un motoscafo in equilibrio precario su una balaustra, un capanno di legno sollevato e adagiato su un fianco. È decapitato uno dei palmizi piantati per provare a dare un'aria esotica a questo villaggio di pescatori dove le famiglie di Tokyo vengono (venivano) a godersi il sushi fuoriporta, 120 chilometri di strada per poi affacciarsi sul mare aperto. Choshi è su un promontorio che guarda la fetta di oceano sotto il quale si è sprigionata l'onda fatale. La forza del sisma è arrivata attenuata, ma non abbastanza: solo sei feriti, ma 2.081 sfollati, 159 abitazioni danneggiate, 11 strade a pezzi, 3 frane. Nella statistica non c'è la paura di Kazuhisa Ebata: "Ho sentito l'allarme dagli altoparlanti, ho avuto due minuti di tempo. Sono corso a casa, dove adesso sul tetto ho una voragine...". La sua barca, il gioiellino della sua pensione, è ormai inservibile, centinaia di metri da dove l'aveva lasciata. La devastazione a Minamisanriku (Reuters) La devastazione a Minamisanriku (Reuters) I mattoni del lungomare sono strappati dal cemento, intatti, a mucchi. Teruo Aso indica su un palo della luce l'altezza raggiunta dall'acqua: "Tre metri almeno - dice al Corriere - e in profondità mezzo chilometro, anzi di più. Vede le palme?". Le palme striminzite, laggiù, hanno i tronchi sporchi di fango. Aso il pescatore ed Ebata il pensionato hanno visto il mare ritirarsi, prendere come la rincorsa, distendersi e ritirarsi. "In tutto sarà stata una mezz'ora". Uno tsunami minore rispetto all'apocalisse liquido di Sendai, alle 215 mila persone che hanno abbandonato le loro case nelle aree prossime all'epicentro, più altre 200 mila intorno alla centrale nucleare danneggiata di Fukushima. Ma è qui a Choshi - margine meridionale della devastazione, dove si osservano chiazze di tegole mancanti sui tetti e si incrociano detriti sulle strade - che lo tsunami si mostra per quello che è. Un confine mobile, che lascia asciutto e intatto qualcosa e, appena un passo oltre, invece divora e spiana ciò che incontra. A Minamisanriku potrebbe averlo fatto in modo terribile, moltiplicando in un colpo solo le vittime della tragedia, se i 10 mila dispersi fossero davvero da considerare persi, per sempre. Ancora ieri il bilancio era incerto, forse sui 1.700 morti, ma l'annuncio a proposito della cittadina portuale dato dalla rete tv Nhk cambia le prospettive. Si tratta di quasi metà della popolazione, altri 7.500 erano stati evacuati e spostati in 25 punti di raccolta. Con i 10 mila, invece, la polizia e i soccorritori "non hanno avuto contatto". Il premier Naoto Kan appare in tv con il volto tirato. Indossa un giubbino celeste, come pure il suo capo di gabinetto, e se fa i conti con i costi che la natura infligge al Giappone non lo lascia capire (le zone colpite, inclusa Tokyo, producono quasi la metà del Pil nipponico). Dice piuttosto di vedere la sua gente "capace di affrontare e superare questo terremoto", il più violento del Giappone moderno e, almeno nella capitale, i fatti sembrano dargli ragione. Tokyo appare relativamente normale, ma è appena fuori che l'emergenza comincia a comandare. Le autostrade verso nord rimangono bloccate e solo alcune linee dell'area metropolitana hanno ripreso a funzionare. Circa 50 mila militari sono mobilitati e una cinquantina di Paesi hanno offerto aiuto e assistenza. Le strutture allestite per gli sfollati in cinque prefetture erano ieri sera già quasi 1.400. La compagnia elettrica Tepco ha avvertito che da oggi potrebbe sospendere la distribuzione di energia a rotazione, mentre brevi blackout si manifestano anche in zone non investite dal sisma. Il dopo tsunami ha volti diversi. La frenesia dei soccorsi intorno a Sendai, dove il personale di un ospedale invaso dalle acque è stato portato in salvo dopo aver scritto un grande "S.O.S." sul tetto. La composta disperazione di chi si mette in fila per una tazza di vermicelli "ramen" su cui gli addetti della protezione civile versano una mestolata di acqua calda. La corsa a fare presto degli elicotteri e delle squadre mediche che frugano tra le macerie di un mondo messo sottosopra. E poi c'è il silenzio calato su pezzi di Giappone, con le comunicazioni fragili o impossibili, quartieri fantasma nelle città della costa. Anche Choshi ieri appariva come un paese senza voce. Strade spopolate. Serrande abbassate dei negozi, qualcuno con un cartello affisso a uso dei clienti, più spesso senza. Un barbiere al lavoro, ma solo lui. Anche la foce del fiume, con i pescherecci protetti e dunque scampati alle acque cattive, tace. Non è il sabato di un villaggio vivo. Camminando su ciò che resta del lungomare, Teruo Aso guarda il mare e fa un gesto con la mano: "Io non vado via". Marco Del Corona 13 marzo 2011
DI FRONTE ALLA CATASTROFE DEL GIAPPONE L'urlo universale della natura e la coscienza (perduta) del pericolo DI FRONTE ALLA CATASTROFE DEL GIAPPONE L'urlo universale della natura e la coscienza (perduta) del pericolo In queste ore si ha talvolta l'impressione di assistere alla fine del mondo in diretta; le voragini, l'acqua e il fuoco in furore che in Giappone stanno distruggendo tante vite umane e i loro luoghi ci arrivano in casa. D'improvviso, dinanzi alla natura - da noi così dominata, sfruttata, intaccata - ci si sente come i lillipuziani davanti a Gulliver; ondate sbriciolano grandi edifici come giocattoli, automobili e treni interi spariscono come fuscelli, il cielo s'incendia. Ma cos'è questa cosiddetta natura, cui spesso gli uomini si contrappongono - ora con l'arroganza del dominatore, ora con l'angosciata umiltà del colpevole guastatore - come se non facessero anch'essi parte della natura, come se non fossero anch'essi natura, al pari degli animali, delle piante o delle onde? Le catastrofi naturali inducono spesso a pensose e forse inconsciamente compiaciute geremiadi sulla punita superbia dell'uomo che pretende di dominare la natura, sulla tecnica che devasta la vita. Ogni disastro è buono per criticare ogni fiducia nella tecnica e nel progresso. L'apocalisse - immaginata, nella tradizione, ora per fuoco ora per acqua adesso confusi nella distruzione provocata dal terremoto - incute, a chi la guarda come noi in diretta ma da lontano e al sicuro o almeno pensando di essere al sicuro, un brivido di spavento. Come accade spesso con lo spavento, a questo si mescolano un'ambigua attrazione e un compunto monito sulla debolezza dell'uomo e la sua mancanza di umiltà nei confronti della natura. Tutto ciò si intensifica dinanzi a sciagure più direttamente dovute a responsabilità umane, a differenza dal carattere più decisamente "naturale" del terremoto e dello tsunami che infuriano in Giappone e che non sembra possano esser messi in conto all'insensatezza o alla disonestà umana, come invece ad esempio nel caso degli effetti scatenati dalle deforestazioni o dall'infame edilizia che, in molti casi - non sembra questo essere il caso del Giappone ora colpito - non si preoccupa, per incompetenza o avidità truffaldina, delle misure antisismiche. L'orgoglio dell'uomo che con la sua tecnica soggioga la natura o l'invettiva contro questo orgoglio partono da un abbaglio: dalla contrapposizione fra l'uomo e la natura e dalla contrapposizione, altrettanto fallace, fra naturale e artificiale. Come dice un grande inno alla natura scritto da Goethe - o trascritto da un suo seguace - tutto è natura, anche ciò che ai nostri occhi sembra negarla ed è invece una sua messinscena. C'è il mito di una natura pura e incorrotta, in quanto vergine di ogni intervento umano che la corromperebbe. Ma nemmeno il più schietto e sano vino esiste in natura senza l'agire di chi coltiva la vite e vendemmia l'uva. Anche i nidi degli uccelli non esistono senza l'attività di questi ultimi che li costruisce. Chi, come Goethe, ha il senso profondo dell'appartenenza della specie umana, come le altre specie, alla natura, sa che l'impulso dell'uomo a costruirsi una tenda o una casa non è meno naturale di quello che spinge i castori a costruire le loro dighe che si oppongono all'impeto, altrettanto naturale, delle acque. L'uomo non sta devastando "la natura", ma sta spesso compiendo un altro peccato, più autodistruttivo che distruttivo: sta minacciando non la natura, ma se stesso, la propria specie. I funghi velenosi non sono meno naturali di quelli mangerecci; le distese gelate di Plutone non sono meno naturali dei colli toscani in fiore; i gas che escono dai tubi di scappamento delle automobili non sono meno naturali del profumo dei fiori, perché sono composti di elementi chimici che fanno parte della natura, del Creato. Più semplicemente, funghi velenosi, pianeti gelidi e gas tossici sono letali per la nostra specie, di cui alla "natura" probabilmente non importa più che degli estinti dinosauri, ma che per noi invece conta. Tutto, comunque, appartiene alla natura delle cose, De rerum Natura. La cosiddetta tecnica non va quindi demonizzata come un peccato contro natura; è la sua dismisura, il suo abuso spesso dissennato e imbecille che vanno denunciati; non con toni di untuosa o apocalittica condanna della miseria dell'uomo, ma con la chiarezza della ragione, che non ha da inchinarsi alla natura - della quale e della cui evoluzione fa parte - bensì rendersi conto dei propri limiti, perseguire il progresso senza illudersi con tracotanza che esso sia illimitato ma misurandosi con tutti i problemi e i guasti che pure esso crea, e cercare di capire, volta per volta, quando sia necessario proseguire e quando sia necessario fermarsi o magari far qualche passo indietro, posto che ciò sia possibile. È questa avvertenza di un possibile pericolo che ci manca; anche vedendo le immagini della tragedia giapponese restiamo tranquilli, stupidamente convinti che mai qualcosa di simile ci possa accadere, qualsiasi madornale errore possiamo commettere. Allo stesso modo, quando muore qualcuno, di cancro o di infarto, siamo sotto sotto persuasi che ciò non ci accadrà mai. Questa protettiva incoscienza del pericolo caratterizza non solo gli individui, ma anche le civiltà, le culture, le società, certe di essere immortali. Pure le civiltà hanno le loro endorfine, le droghe che le proteggono dall'ansia di sapere di dovere, un giorno o l'altro, morire. Non so - e non ho alcuna competenza per poterlo sapere o capire - se il pericolo rappresentato dalla rottura del circuito di raffreddamento del reattore nucleare giapponese e dall'esplosione radioattiva sia la prova dello sbaglio di costruire centrali nucleari in genere o se invece indichi, come credo - ma senza alcuna certezza, data la mia ignoranza in materia - il pericolo sempre presente in ogni attività umana. Nel suo articolo, così vigoroso e convincente, apparso sul Corriere di ieri, Massimo Gaggi ha messo in evidenza la razionale e ferrea volontà dimostrata dal Giappone nel perseguimento della crescita, senza "sfide alla sorte", nella consapevolezza dei rischi e nella fattiva preparazione ad affrontarli. In generale, l'atteggiamento e il comportamento dei giapponesi in questa circostanza danno una grande prova del coraggio, della fermezza e della calma con cui l'uomo sa talora far fronte al disastro. Questa dignità e questa forza morale non hanno nulla a che vedere con la superbia prometeica di chi pensa, con allegra incoscienza, di poter sfidare impunemente l'equilibrio necessario alla sua specie, ritenendo che quella forma della natura che chiamiamo tecnica possa sganciarsi dall'antica madre ossia dalla totalità che l'ha generata e la comprende, come un ramo che pretendesse di rinnegare l'albero in cui e da cui è cresciuto e andarsene per conto proprio. Se tante reazioni antitecnologiche - pure certi toni del pathos antinucleare - appaiono irrazionali, ancor più giulivamente e autolesivamente irrazionale è la sicumera con la quale, in nome di un progresso che così cessa di esser tale e di una supponenza scientista convinta che la scienza sia Dio, si distruggono foreste, si sperperano energie, si esauriscono risorse senza pensare a come la Terra potrà nutrire un numero sempre più insostenibile di affamati e a come si potrà vivere in una Terra sempre più diversa da quella cui è abituata la nostra specie. C'è, nella specie umana, una presunzione di eternità che la rende irresponsabilmente scialacquatrice della vita e che va incontro con presunzione a una possibile trasformazione di se stessa. Studiosi seri parlano di un nostro prossimo futuro da cyborg, di uomini quali ibridi di corpi umani e integrazioni tecnologiche; è teoricamente possibile un mondo di sole donne, capaci di riprodursi senza intervento dell'uomo; l'ingegneria genetica promette - o minaccia - esseri umani radicalmente diversi da noi, tanto da essere difficilmente definibili "noi". Forse è in atto una radicale trasformazione della nostra specie, destinata a mutare il nostro modo di essere e di sentire; in un mondo in cui nascessero solo donne da donne, sarebbe ad esempio difficile capire Ettore che gioca con Astianatte sperando che suo figlio diventi più grande di lui o la passione di Paolo e Francesca, cose senza le quali non saremmo quello che siamo. Certo, le specie si sono sempre trasformate e continuano a farlo. Ma, a differenza dal processo che ha portato dagli organismi unicellulari (o dai frammenti del Big Bang) a Marilyn Monroe, la trasformazione della nostra specie avverrebbe in tempi brevissimi anziché in miliardi di anni, in tempi forse insostenibili per chi dovesse viverli. Questa eventuale trasformazione - irrazionalmente vagheggiata o temuta - ci addolorerebbe più della nostra morte individuale, perché ci conforta credere che dopo di noi ci saranno bambini come i nostri figli, donne e uomini amabili come le persone che abbiamo amato. La forza, la calma, la dignità con cui oggi quei giapponesi affrontano la gravissima catastrofe dimostrano che l'uomo classico, come lo conosciamo da millenni, non è ancora superato - come proclamava Nietzsche, sperandolo e insieme temendolo - ma è ancora degnamente al suo posto. Claudio Magris 13 marzo 2011
2011-03-12 IL "DAY AFTER" - continuano le scosse di magnitudo tra 5 e 6 Giappone, già più di mille le vittime Trovati i 4 treni dispersi. "Tutti salvi" Disastrose le stime. Solo a Minamisanriku 9500 mancano all'appello. Danni a centrale, rischio black out * NOTIZIE CORRELATE * Esplosione nella centrale nucleare. "Distrutta la gabbia del reattore" (12 marzo 2011) * Terremoto e tsunami, colpito il Giappone (11 marzo 2011) * Italiano a Tokyo: "La terratremava come il mare" (11 marzo 2011) * Allarme tsunami in tutto il Pacifico (11 marzo 2011) * Multimedia: video, audio e foto IL "DAY AFTER" - continuano le scosse di magnitudo tra 5 e 6 Giappone, già più di mille le vittime Trovati i 4 treni dispersi. "Tutti salvi" Disastrose le stime. Solo a Minamisanriku 9500 mancano all'appello. Danni a centrale, rischio black out Una donna passa accanto ad uno degli edifici distrutti (Ansa) Una donna passa accanto ad uno degli edifici distrutti (Ansa) Vittime, dispersi, danni e incubo contaminazione. All'indomani del violento terremoto e del successivo tsunami che lo ha colpito, il Giappone deve fare i conti con la devastazione e la paura. Il bilancio delle vittime si aggrava di ora in ora. E anche le stime dei dispersi sono disastrose. L'esercito nipponico ha trovato da 300 a 400 cadaveri nella città di Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate: il conto ufficiale provvisorio delle vittime del terremoto arriva così a 1.200 morti, ma è destinato purtroppo a crescere ulteriormente. Oltre 200 cadaveri sono stati rinvenuti sulla spiaggia di Sendai, nella prefettura di Miyagi, dopo il passaggio di un'onda di oltre 10 metri. Altri 200 corpi sono stati trovati in varie scuole di Iwanuma e Natori, sempre a Miyagi. Sono circa 1.200 le abitazioni toccate dallo tsunami in quest'area. Altre 784 persone risultano scomparse. La polizia ha riferito inoltre di 1.128 feriti. In qualche raro caso, dal Paese piegato dal sisma arrivano notizie rincuoranti. Come quella del ritrovamento dei quattro treni in servizio tra Iwate e Miyagi, che erano stati dati per inghiottiti dallo tsunami. I convogli sono ricomparsi, insieme ai circa 70 passeggeri e macchinisti, tutti salvi. Sul treno della linea Senseki, in base a quanto riferito, il guidatore, il capotreno insieme a una cinquantina di passeggeri si sono rifugiati in una scuola elementare, sfuggendo così alla furia dell'onda. Sui due convogli della linea Ofunato, invece, il macchinista e 15 passeggeri si sono riparati in una scuola media, mentre altre cinque persone sono andate per conto proprio. Anche sulla linea Kesennuma i passeggeri si sono fatti strada con le proprie forze. MEZZO PAESE MANCA ALL'APPELLO - Secondo l'agenzia Kyodo, unendo il numero dei morti a quello delle persone che mancano all'appello, il bilancio probabile delle vittime sarebbe già salito a quota 1.600. Ma le stime sono del tutto provvisorie e si comincia a percepire che fuori dai grandi centri, la situazione può rivelarsi più drammatica del previsto. Per esempio a Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi, ci sarebbero 9500 persone di cui non si hanno notizie. Una cifra che è più della metà della popolazione della cittadina, dove vivono 17mila persone. NUOVO ALLARME PER UNA CENTRALE - Intanto resta alta l'attenzione attorno alla centrale nucleare di Fukushima: già venerdì era stata registrata una pericolosa intensificazione dell'attività radioattiva attorno all'impianto; oggi si è registrata un'esplosione che avrebbe provocato il crollo di una parte della gabbia di contenimento del reattore. I NUMERI - Secondo l'Agenzia nazionale per gli incendi e i disastri, sono 3.400 gli edifici completamente o parzialmente distrutti; nell'area investita da sisma e tsunami, circa 5,57 milioni di case sono prive di elettricità e 600.000 di acqua corrente. Quello di venerdì è stato il terremoto più violento di tutta la storia del Giappone, Paese a forte rischio sismico: di magnitudo 8.9, è stato registrato a 24,4 chilometri di profondità e a un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. Alla prima scossa ne sono seguite molte altre di assestamento per tutta la giornata di venerdì. E nella mattinata di oggi nella prefettura di Niigata, nella zona nord-occidentale del Paese, è stato registrato un sisma di magnitudo 6.7. AIUTI DALL'ESTERO - Sono attese per oggi le prime squadre di soccorso straniere, provenienti da Nuova Zelanda, Corea del Sud e Stati Uniti. La Nuova Zelanda invierà una squadra di 48 specialisti in operazioni di ricerca e a soccorso. Anche Seul e Singapore hanno annunciato l'invio di squadre cinofile e soccorritori. La Corea del Sud ha fatto sapere di essere pronta a inviare anche tre aerei da trasporto militare. Il presidente Usa Barack Obama ha promesso ieri l'aiuto di Washington, che dispone di basi e di 47.000 soldati in Giappone. L'Agenzia americana per lo sviluppo internazionale ha annunciato l'invio di due squadre di soccorso, pari a 72 persone, di cani e di 72 tonnellate di attrezzature. "Sessantotto squadre internazionali di ricerca e di salvataggio di più di 45 Paesi sono in stato di allarme, stano monitorando la situazione e sono pronte ad aiutare il Giappone se lo chiede", ha detto ieri a Ginevra Elisabeth Byrs, portavoce dell'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell'Onu (Ocha). È stata, invece, rinviata la partenza della missione italiana coordinata dalla Protezione Civile, proprio per una decisione delle autorità nipponiche di accettare nell'immediato esclusivamente aiuti provenienti dai Paei geograficamente più prossimi. Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone Lo tsunami sulla costa del Giappone RISCHIO BLACKOUT - Intanto il Paese cerca di raccogliere le forze per rialzarsi. Un compito non facile, visto che l'onda sismica ha messo a repentaglio gli approvvigionamenti energetici. L'azienda elettrica giapponese Tokyo Electric Power (Tepco) ha lanciato in mattinata l'allarme sul rischio di un black out elettrico nella capitale e nei suoi dintorni, a causa dei danni provocati alle centrali che alimentano la regione. La società ha invitato i cittadini a ridurre il consumo di corrente elettrica, aggiungendo che la domanda potrebbe eccedere le sue capacità a fine giornata. Tepco ha chiesto aiuto alle altre società che alimentano il resto del Paese, stando a quanto riferito dall'agenzia Kyodo. L'azienda risente dei problemi registrati nelle due centrali nucleari della prefettura di Fukushima, duramente colpita dal sisma e dallo tsunami: sono infatti diventati due gli impianti messi a repentaglio e in conseguenza di ciò le autorità hanno ordinato l'evacuazione della popolazione entro un raggio di tre chilometri dall'impianto. RIPRENDONO I VOLI - Prove di ritorno alla normalità anche negli aeroporti. Cathay Pacific Airways ha annunciato che oggi nel pomeriggio riprenderanno i voli di linea per l'aeroporto internazionale di Narita e Haneda a Tokyo. Gli aeroporti, infatti, stanno gradualmente tornando alla normalitá dopo il terremoto di magnitudo 8,8 ha colpito la costa del nord-est del Giappone. I voli da e per Fukuoka, Nagoya, Osaka, Sapporo funzioneranno regolarmente, ma i passeggeri sono invitati a prevedere ritardi. Riprendono anche i collegamenti con l'Italia: dopo la sospensione di venerdì del volo per Tokyo (AZ 784) a causa della temporanea chiusura dell'aeroporto di Narita, la tratta Fiumicino-Tokyo è stata ripristinata. Il primo dei due voli Alitalia in programma oggi è decollato intorno alle 11 con 291 passeggeri a bordo. Soppresso, invece, il volo AZ 785 Tokyo-Roma che sarebbe dovuto atterrare alle 19. Intanto la compagnia sta continuando a prendere contatti con i passeggeri dei voli interessati per fornire informazioni e assistenza. Redazione Online 12 marzo 2011
le reazioni della popolazione al dramma Quella calma "disumana" del popolo dei manga I giapponesi giudicano se stessi e gli altri in base alle categorie di "autocontrollo" e "autogoverno" le reazioni della popolazione al dramma Quella calma "disumana" del popolo dei manga I giapponesi giudicano se stessi e gli altri in base alle categorie di "autocontrollo" e "autogoverno" File davanti a un negozio dopo il terremoto (Reuters) File davanti a un negozio dopo il terremoto (Reuters) Cronaca di una reazione annunciata. Di fronte a immagini catastrofiche che sembrano uscire dal capolavoro d'animazione di Hayao Miyazaki, Nausicaä della Valle del Vento, non è facile capire come sia possibile non farsi prendere dal panico, non lasciarsi andare alla disperazione più totale, non sentirsi completamente persi. La risposta è semplice: essere preparati. Una preparazione che ovviamente è innanzi tutto di tipo concreto. Per i giapponesi ogni cosa deve essere programmata alla perfezione. Così scuole, uffici, stazioni, ospedali: tutti i luoghi pubblici hanno dei piani di evacuazione ben collaudati che vengono testati periodicamente. Ogni anno, ad esempio, nell'università in cui insegno - Waseda - si svolgono le "prove generali" di un'evacuazione. Gli altoparlanti ci avvisano che dobbiamo lasciare l'edificio e così, docenti e studenti insieme, scendiamo tutti in fila le scale fino al piano terra per poi incamminarci con calma fino al punto di ritrovo prestabilito. Una "camminata" di un paio di chilometri molto importante per imparare a conoscere il tragitto che si deve percorrere in caso di emergenza. Usando sempre la metropolitana o altri mezzi pubblici, infatti, non è sempre detto che lo si sappia raggiungere anche a piedi.
(Ansa) (Ansa) Anche gli inquilini di qualsiasi abitazione privata sanno bene cosa fare durante il sisma e nei momenti immediatamente successivi. Nascondersi sotto il tavolo, se possibile scappare in bagno (l'ambiente di solito più resistente della casa in quanto compatto), ripararsi la testa con la prima cosa rigida a portata di mano, spegnere subito i fornelli e mettersi le scarpe se scalzi (ci si potrebbe tagliare con i vetri). Importante poi è fare in modo che la porta d'ingresso resti bene aperta perché, se una successiva scossa di assestamento dovesse bloccarla, sarebbe poi difficile scappare. Banalità? Provate a trovarvi sotto un soffitto pronto a crollare senza sapere che fare...
Una volta che la situazione è sotto controllo, si inforca lo zainetto delle emergenze (che si tiene sempre pronto), ci si infila l'elmetto e ci si dirige verso il punto di aggregazione prestabilito in attesa di ulteriori istruzioni. La preparazione psicologica, però, è quella che gioca il ruolo più importante, quella che forse caratterizza principalmente il popolo giapponese. Vivendo in questa parte del mondo, volenti o nolenti, ci si abitua presto a esorcizzare lo jishin (il grande terremoto) anche attraverso battute di spirito, un modo tutto sommato efficace per imparare a familiarizzare con il proprio destino, per diventare fatalisti.
Attese in stazione (Ansa) Attese in stazione (Ansa) Non deve stupire, perciò, la calma mostrata in Giappone di fronte al disastro. Il controllo delle emozioni è un tipo di esercizio psicofisico a cui i giapponesi vengono abituati sin da piccoli. Mostrare in pubblico eccessi di tristezza, ma anche di gioia, viene considerato come un segno di debolezza imbarazzante. Chiunque abbia visto un incontro di sumo, ad esempio, sa bene che né al lottatore vincitore né a quello perdente, viene concesso un sorriso o un'espressione di tristezza. Ma anche capolavori della letteratura come La pioggia nera, di Masuji Ibuse, rendono l'idea: resoconto del disastro atomico di Hiroshima, il romanzo narra con distacco diaristico la Catastrofe umana per eccellenza: ai nostri occhi, un esercizio impossibile.
Dunque, per quanto agli occhi di un occidentale la reazione di queste ore del popolo giapponese possa sembrare fredda, quasi disumana, quando milioni e milioni di persone sono costrette ad abitare in un contesto relativamente angusto in cui la natura spesso sprigiona tutta la sua forza distruttrice, il controllo delle proprie emozioni, unito a una certa capacità di astrazione, è davvero l'unica maniera per riuscire a sopravvivere. Il grande senso di appartenenza alla collettività è un altro degli elementi fondamentali da tenere in considerazione. In un Paese in cui l'identità nazionale si forma soprattutto attraverso il gruppo, piuttosto che il singolo, anche in situazioni di emergenza estrema è importante non uscire dai propri spazi, rispettare le regole. Soltanto così è possibile mantenere l'ordine sociale e conservare la propria identità. In questo, i samurai sono stati maestri: e il loro spirito, oltre che nei manga, sopravvive nel Dna del popolo del Sol Levante. Nelle prossime settimane di sicuro i giapponesi continueranno a fare quello che gli è stato insegnato, a cercare di controllare il proprio dolore, ad aiutarsi a vicenda rispettando le regole. Se così non fosse, il Paese cadrebbe nel caos più totale e la gente si sentirebbe ancora più disorientata, vittima di questo ennesimo assalto di un Godzilla risalito dalle viscere della terra. Questa nuova catastrofe metterà a dura prova tutti i manuali, le esercitazioni e le simulazioni fatte finora, ma di sicuro alla fine i giapponesi ne usciranno a testa alta, ulteriormente rafforzati, come del resto hanno sempre fatto in passato. Alessandro G. Gerevini *Professore Associato di Letteratura giapponese, Waseda University, Tokyo 12 marzo 2011
GIAPPONE Italiano a Tokyo: "Sembrava di stare su una nave in mare aperto" Il corrispondente dell'Ansa: "Un'esperienza allucinante" * NOTIZIE CORRELATE * Terremoto in Giappone: crolli e panico. Tsunami di 10 metri sulle coste (11 marzo 2011) GIAPPONE Italiano a Tokyo: "Sembrava di stare su una nave in mare aperto" Il corrispondente dell'Ansa: "Un'esperienza allucinante" MILANO - Durante il violento terremoto che ha scosso il Giappone alle 7 di venerdì mattina (ora italiana) la terra ha vibrato talmente tanto che "sembrava di stare su una nave in mare aperto": lo ha detto all'Ansa Mauro Politi, ricercatore post dottorale presso l'International Christian University di Mitaka, periferia di Tokyo, raggiunto al telefono. "Qui a Tokyo la scossa è stata spaventosa sia in intensità che durata - spiega il ricercatore, che vive da un anno in Giappone - ma anche la sensazione è stata diversa dal solito. Vivendo qui per un lungo periodo si fa l'abitudine a scosse frequenti e importanti; ma se normalmente tutto attorno vibra, oggi sembrava di stare su una nave in mare aperto. Credo che la scossa principale sia durata ben più di un minuto, attorno alle 14.45 ora locale, e le scosse minori stanno continuando ininterrotte e nitide". Intanto, la popolazione reagisce compatta alle conseguenze del terremoto: "La gente è organizzata - continua Mauro - ho visto molti uscire dalle case con caschetto e valigetta. La tv continua a far vedere pochi video di danni che, data l'entità dell'evento, oserei dire minori: "calcinacci" crollati, prodotti nei supermercati che caduti dalle mensole e una raffineria in fiamme. Le immagini più impressionanti sono però quelle dello Tsunami arrivato in una delle province a nord di Tokyo. A pochissimi minuti dalla scossa principale però ogni canale televisivo presentava una chiara allerta per le zone costiere interessate". Al momento, conclude il ricercatore, "la conseguenza del terremoto più evidente qui a Tokyo è una paralisi quasi completa delle linee ferroviarie e metropolitane, il che significa totale incapacità di movimento per gran parte della popolazione". Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone Il terremoto in Giappone IL CORRISPONDENTE - "Un'esperienza allucinante": che lo dica un italiano può apparire normale, ma che sia descritta con tanto pathos dai giapponesi, soliti a convivere con le scosse sismiche, dà l'idea della forza straordinaria del sisma che ha colpito l'intera costa orientale del Giappone. Ho visto la gente riversarsi subito per strada non appena si è capito che la prima scossa delle 14.46 (6.46 in Italia, di magnitudo 7.9 rivista dalla Jma a 8.8) non era affatto passeggera. Almeno un minuto, interminabile, cui ne sono seguite altre di assestamento che hanno fatto aumentare la gente per strada e in un'area, accanto all'ambasciata americana, piena di uffici. Non ho visto scene di panico, anzi battute e sorrisini di stupore per quanto stava accadendo, sussurrate quasi sottovoce, malgrado l'asfalto sotto i piedi sembrasse più il tapis roulant di aeroporti e grandi magazzini rendendo precario l'equilibrio, mentre i pali della luce e dei semafori oscillavano come potenti fionde. La polizia dinanzi alla rappresentanza diplomatica Usa ha allora preso i megafoni e ha invitato tutti "a non creare ingorghi" e a raggiungere le aree del quartiere deputate a funzionare da raccolta della popolazione in caso di "eventi catastrofali". Sono spuntati diversi elmetti di plastica, qualcuno ha preso il kit da sopravvivenza, obbligatorio negli uffici e dei luoghi pubblici. A distanza di poco più di mezz'ora una seconda e potente scossa ha spinto altre persone per strada, con molte ragazze scalze e senza tacchi, mentre anche in tv i giornalisti hanno indossato gli elmetti. Dopo più di un'ora c'era una tranquillità relativa e surreale, con i tremolii apparsi quasi normali. A questo punto mi sono posto e ho posto una domanda su tutte: "cosa sarebbe successo in Italia di fronte a una scossa del genere?". "Da questo punto di vista - ha risposto serafico un dipendente di una società di trading - è meglio stare in Giappone". (fonte: Ansa) 11 marzo 2011(ultima modifica: 12 marzo 2011)
2011-03-11 Il bilancio ufficiale è di 337 morti e 531 dispersi, ma sembra destinato a salire Tsunami e crolli, Giappone devastato "300 corpi sulla spiaggia" di Sendai La prima scossa di 8,9 gradi a 130 km dalla costa del Pacifico. Allarme centrali nucleari, crolla una diga * NOTIZIE CORRELATE * Nuova Zelanda : nel terremoto 145 vittime e 200 dispersi (26 febbraio 2011) * Italiano a Tokyo: "La terratremava come il mare" (11 marzo 2011) * Allarme tsunami in tutto il Pacifico (11 marzo 2011) * Multimedia: video, audio e foto Il bilancio ufficiale è di 337 morti e 531 dispersi, ma sembra destinato a salire Tsunami e crolli, Giappone devastato "300 corpi sulla spiaggia" di Sendai La prima scossa di 8,9 gradi a 130 km dalla costa del Pacifico. Allarme centrali nucleari, crolla una diga MILANO - Un terremoto di 8,9 gradi ha colpito venerdì alle 14,46 (erano le 6,46 in Italia) la parte nord-orientale dell'isola Honshu, la più grande del Giappone. Pochi minuti dopo uno tsunami con onde alte fino a dieci metri si è abbattuto sulle coste affacciate sul Pacifico seminando morte e distruzione nell'area di Sendai, la più vicina all'epicentro. Il terremoto è il più violento in Giappone da quando esistono le rilevazioni sismiche e il quinto più forti dell'ultimo secolo. Il bilancio ufficiale delle vittime parla di 337 morti e 531 dispersi, oltre a migliaia di feriti, ma purtroppo sembra destinato ad alzarsi di molto. Grazie alle costruzioni antisismiche obbligatorie in tutto il Giappone, i crolli non sono stati numerosi, la gran parte delle vittime e dei danni è stata causata dallo tsunami. Solo su una spiaggia di Sendai sono stati trovati 300 corpi. Una nave con un centinaio di persone a bordo è stata travolta, due treni sono dati per dispersi: uno si trovava vicino la stazione di Nobiru dove si è abbattuta un'onda di dieci metri, il secondo è scomparso nella prefettura di Iwate. CROLLA DIGA - Un diga nella prefettura di Fukushima si è spezzata riversando l'acqua a valle che ha spazzato via l'intera città di Sukagawa. Lo riferisce l'agenzia Kyodo, anche se non è chiara l'entità delle conseguenze. NUOVE SCOSSE - Il capo di gabinetto del governo giapponese, Yukio Edano, ha chiesto alla popolazione di tenersi pronta ad affrontare altre scosse di assestamento e tsunami violenti, assicurando che la situazione nelle centrali nucleari era sotto controllo, ma in seguito è giunta la notizia di un aumento della radioattività all'interno della centrale di Fukushima 1. LE COMUNICAZIONI - A Tokyo, a 370 km di distanza dall'epicentro, i crolli sono stati limitati, ma anche nella capitale si contano i morti. Molte persone hanno riportato lesioni in seguito al crollo del tetto di una scuola, dove era in corso una cerimonia di consegna dei diplomi alla quale stavano partecipando circa seicento studenti. Sempre nella capitale è stato chiuso l'aeroporto di Narita. Uno dei principali aeroporti di Tokyo, quello di Ibaraki che si trova 80 chilometri a nord-est della capitale, è stato chiuso a seguito del crollo di un'ampia parte del tetto. Alcuni treni e metropolitane hanno ripreso a funzionare solo alle 17,30 italiane, quando a Tokyo era passata l'1 di notte. Nella raffineria di Ichihara si è sviluppato un incendio, nel porto si sono innescati almeno sei focolai. L'antenna della Tokyo Tower, il simbolo della capitale nipponica e della ricostruzione post-bellica, si è piegata a causa delle scosse. La rete di telefonia cellulare è saltata, e anche le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse sono molto difficili, ha resistito però l'infrastruttura Internet, tramite la quale la gente continua a scambiarsi informazioni in tempo reale. Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte dell'area di Tokyo: 4,4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce. Un'onda ha anche inondato l'enorme parcheggio del parco divertimenti di Disneyland. L'onda anomala SENDAI - Le immagini e le notizie più impressionanti arrivano dalla zona di Sendai, dove vivono circa 1 milione di persone, area nella quale si è abbattuta la più forte onda di maremoto. L'acqua si è spinta fino a 5 chilometri all'interno, quando si è ritirata sono rimasti su una spiaggia da 200 a 300 corpi. La pista dell'aeroporto è stata invasa dalle acque. Case e magazzini sono in fiamme in vaste aree di Kesennuma (70 mila abitanti), vicino a Sendai. "Il porto è un mare di fiamme", ha riferito un cronista locale. Il porto di Miyagi si è riempito di carcasse di veicoli trascinati via dalla furia del mare. Una grande esplosione è avvenuta in un complesso petrolchimico a Shiogama, un sobborgo nei pressi di Sendai. Immagini diffuse dalla televisione mostrano fiamme alte decine di metri che avvolgono l'impianto. SOCCORSI - I danni sono stati subito definiti "considerevoli" dal governo nipponico, il quale per prima cosa ha assicurato che non ci sono state fughe di radiottività dalle centrali atomiche. Il primo ministro Naoto Kan ha costituito un'unità per affrontare l'emergenza. Il capo del governo nipponico ha espresso le più "profonde condoglianze a chi sta soffrendo le conseguenze" di questo "fortissimo terremoto" e ha chiesto alla popolazione di continuare a seguire le indicazioni trasmesse televisivamente con tranquillità. Il ministero della Difesa si appresta a mobilitare 300 aerei e 40 navi per i soccorsi. Il presidente americano Barack Obama ha annunciato che, oltre alla portaerei che già si trova nelle vicinanze del Giappone, ne ha inviato un'altra per aiuti. Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare aiuti internazionali. Sono 38 le nazioni del mondo che hanno immediatamente offerto aiuto e solidarietà al Giappone. Anche l'Onu ha annunciato che trenta squadre di soccorso sono pronte a partire. L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha reso noto che "non ci sono notizie di italiani coinvolti a Tokyo e non ci sono stranieri interessati dallo tsunami a Sendai". Tokyo, ha assicurato il diplomatico, "è tranquilla". Stanno tutti bene i 311 componenti dell'orchestra e dello staff del Maggio Musicale Fiorentino che si trovano dagli inizi di marzo a Tokyo per una lunga tournée. Alitalia ha riprogrammato a sabato i voli Roma-Tokyo e Milano-Tokyo. LE SCOSSE - La prima scossa di 8,9 gradi della scala Richter è avvenuta alle 14,46 locali (le 6,46 in Italia) con epicentro a una profondità di 24,4 km situato a 130 km a est di Sendai, ed è stata seguita da decine di scosse di assestamento, quattro delle quali di oltre 6,5 gradi e dodici tra 6 e 6,5 gradi. Dal momento della scossa principale, c'è stato un terremoto di almeno 5 gradi in media ogni 5-7 minuti. La costa nordorientale del Giappone sul Pacifico in passato è stata colpita da terremoti e tsunami e un sisma di magnitudo 7,2 si era verificato mercoledì, seguito da una serie di scosse nella stessa area dove si è verificato il sisma devastante dell'11 marzo. Si pensava che queste scosse avessero scaricato l'enorme energia che si era accumulata nella subduzione della zollla pacifica sotto l'arco-isola del Giappone, invece evidentemente ha attivato una parte della faglia che si è rotta provocando il terremoto di 8,9 gradi. Nel 1933, un sisma di magnitudo 8.1 nella zona provocò la morte di oltre 3 mila persone. La scossa dell'11 marzo è stata la più potente mai registrata nel Sol Levante. Le onde telluriche sono state avvertite distintamente fino a Pechino. MERCATI - Subito dopo la scossa lo yen ha iniziato a perdere terreno contro il dollaro, arrivando fino a 83,30 da 82,74 prima del sisma. Lo yen ha perso terreno anche contro l'euro a 115,01 da 114,35. Il cross euro-dollaro è a 1,3815. La borsa di Tokyo ha chiuso in forte ribasso. L'indice Nikkei ha lasciato sul terreno l'1,72% a 10.254,43 punti. L'indice aveva comunque già aperto in ribasso dell'1,30%, scendendo sotto quota 10.300 per la prima volta dal 1° febbraio, minato dall'instabilità politica in Medio Oriente. Redazione online 11 marzo 2011
Obama: "Da noi nessun danno significativo" Lo tsunami attraversa tutto il Pacifico Il maremoto tocca l'Indonesia e le Filippine senza causare danni. Raggiunte anche le Hawai e le coste Usa Obama: "Da noi nessun danno significativo" Lo tsunami attraversa tutto il Pacifico Il maremoto tocca l'Indonesia e le Filippine senza causare danni. Raggiunte anche le Hawai e le coste Usa MILANO - Il terremoto di 8,9 gradi della scala Richter che ha colpito il Giappone ha provocato un allerta tsunami in tutto il Pacifico. Le prime nazioni a essere colpite dopo il Giappone sono state Filippine e Indonesia. Nelle Filippine la prima onda anomala di 60 centimetri è arrivata a San Vicente, nella provincia di Cagayan, mentre l'ultima, di appena 30 centimetri è stata registrata alle 20, ora locale, a Baler, secondo quanto precisato dal responsabile dell'istituto nazionale di vulcanologia e sismologia. In previsione dello tsunami erano stati evacuati circa 15 mila residenti dei villaggi costieri. In Indonesia - dove il maremoto del 26 dicembre 2004 provocò almeno 180 mila morti nella punta a nord-ovest di Sumatra - un allarme tsunami era stato emesso per le province di Irian Jaya, Papua, North Maluku e North Sulawesi. Ma sulle coste sono giunte onde di dieci centimetri che non hanno provocato alcun danno. Lo hanno annunciato le autorità locali. SUDAMERICA E USA- Dopo aver superato le isole Hawaii senza provocare danni, le prime onde sono arrivate alle 17 (ora italiana) sulle coste dell'Oregon e della California, quasi dieci ore dopo la scossa al largo del Giappone. Il presidente Usa Barack Obama ha detto che negli Stati Uniti non c'è stato "nessun danno significativo". I n California i surfisti sono usciti in mare per cavalcare l'onda. La Cnn ha riferito che le prime onde hanno raggiunto le Hawaii alle 14,07 italiane, con onde alte tra i due e i tre metri. Le autorità dell'Oregon avevano consigliato l'evacuazione agli abitanti delle aree costiere e le scuole lungo la costa erano state chiuse. Anche il Canada ha diffuso avvisi sullo tsunami per alcune zone della Columbia Britannica. Alle amministrazioni locali è stato consigliato di evacuare porticcioli, spiagge e altre aree sotto il livello della marea. Sull'Isola di Pasqua le autorità hanno disposto il trasferimento degli abitanti in zone sopraelevate. A Mazatlan, in Messico, la strada costiera è stata chiusa, alcuni villaggi sono stati evacuati prima dell'arrivo di un'onda di mezzo metro. In Sudamerica l'arrivo dell'onda è previsto tra le 20 e le 22 (ora italiana). Dalle 23 l'onda dovrebbe raggiungere Cile, Perù, Ecuador, Colombia e Antartide. In Ecuador il presidente Correa ha disposto l'evacuazione a una "distanza prudente" dalle coste, almeno circa 10 chilometri dalla spiaggia o in alture con più di 50 metri. Redazione online 11 marzo 2011
e hollywood l'anno scorso ci ha fatto anche un film La maledizione del numero 11 Impazza in rete la curiosità sul numero che ha caratterizzato le stragi di New York e Madrid e hollywood l'anno scorso ci ha fatto anche un film La maledizione del numero 11 Impazza in rete la curiosità sul numero che ha caratterizzato le stragi di New York e Madrid MILANO - Naturalmente è una coincidenza. Ma come tutte le coincidenze entra nelle teste della gente e non ne vuole più uscire. Potremmo chiamarla la maledizione del numero 11. Un legame tra 11 e disastri che ha portato il mondo del cinema a dare vita anche ad un horror (nel 2010) "11.11 la paura ha un nuovo numero". Il terremoto in Giappone (11/3/2011) è l'ultimo esempio della scia di sangue legata a questo giorno del mese. TORRI GEMELLE - Cominciamo dall'11 più celebre, tanto famoso da essere diventato un sinonimo di tragedia epocale. Parliamo ovviamente dell'11 settembre che segna tragicamente l'ingresso del nuovo secolo. L'11 settembre 2001 è la data dell'attacco alle Torri Gemelle di New York a seguito del dirottamento di 4 aerei di linea da parte di Al Qaeda. Ci saranno quasi 3000 morti oltre a migliaia di feriti. Senza contare il seguito luttuoso di guerre (Afghanistan e Iraq). ATOCHA - L'altra data storica è proprio un 11 marzo. Quello del 2004, quando alcuni terroristi vicini ad Al Qaeda fanno saltare in aria quattro treni pendolari pieni di dipendenti d’ufficio, operai o studenti, diretti verso la stazione madrilena di Atocha a Madrid provocando 191 morti e 1.841 feriti. Marco Letizia 11 marzo 2011
Gli Usa inviano liquido di raffreddamento Giappone: allarme centrali nucleari Aumento di radioattività nell'edificio che ospita le turbine del primo reattore della centrale di Fukushima Gli Usa inviano liquido di raffreddamento Giappone: allarme centrali nucleari Aumento di radioattività nell'edificio che ospita le turbine del primo reattore della centrale di Fukushima MILANO - È aumentato il livello di radiazione all'interno dell'edificio che ospita la turbina dell'impianto nucleare di Fukushima 1, danneggiata nel terremoto. Lo riporta l'agenzia Kyodo. Gli Stati Uniti hanno inviato in Giappone liquido di raffreddamento. Lo ha reso noto segretario di Stato Usa Hillary Clinton. ALLARME - In precedenza, il capo di gabinetto del governo giapponese, Yukio Edano, aveva detto che la situazione nella centrale nucleare di Fukushima 1 era sotto controllo. L'ente che gestisce la centrale aveva spiegato che le acque di raffreddamento del reattore si erano abbassate a un livello inquietante, ma un camion equipaggiato con materiale adatto a ristabilire la situazione aveva rapidamente raggiunto la centrale, aveva diffuso l'agenzia Jiji. Le autorità giapponesi hanno comunque emesso un ordine di sgombero per 6 mila abitanti entro un raggio di 3 km dalla centrale e sono state messe in stato di allerta le truppe anti-contaminazione. Un incendio è stato domato presso la turbina della centrale di Onagawa. In tutto sono stati undici i reattori atomici che si sono arrestati automaticamente dopo l'arrivo delle prime scosse. WWF - Il Wwf è "molto preoccupato" per le notizie che arrivano dall'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) dell'innalzamento del livello di allerta per la centrale nucleare di Fukushima. Il Wwf in una nota "si augura che non ci siano danni e che il Giappone non debba di nuovo confrontarsi con un ulteriore, drammatico problema provocato dal nucleare" e chiede "che venga garantita la massima trasparenza, tempestività e accuratezza dell'informazione". Redazione online 11 marzo 2011
È il quinto terremoto più forte da quando esistono le rilevazioni sismiche L'asse terrestre si è spostato di 10 cm Il sisma in Giappone ha avuto anche un impatto maggiore del terremoto di Sumatra del 2004 * NOTIZIE CORRELATE * Il terremoto in Cile ha accorciato la durata del giorno e spostato l'asse terrestre, di P. Virtuani (2 marzo 2010) È il quinto terremoto più forte da quando esistono le rilevazioni sismiche L'asse terrestre si è spostato di 10 cm Il sisma in Giappone ha avuto anche un impatto maggiore del terremoto di Sumatra del 2004 (Archivio Corsera) (Archivio Corsera) MILANO - L'impatto del terremoto che ha colpito il Giappone stamattina avrebbe spostato l'asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri. È il risultato preliminare di studi effettuati dall'Ingv, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. IMPATTO - L'impatto di questo evento sull'asse di rotazione, spiega l'Ingv, è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004, che fu di 7 centimetri lineari e di 2 millesimi di secondo d'arco angolari, e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960. Il terremoto del Cile dello scorso anno spostò l'asse terrestre di circa 8 centimetri. CLASSIFICA PER INTENSITÀ - Il sisma dell'11 marzo 2011 si pone al quinto posto della classifica dei terremoti più forti mai registrati da quando esistono le rilevazioni sismiche accurate. 1 - La più forte di sempre avvenne il 22 maggio 1960 in Cile tra Temuco e Conception: 9,5 gradi della scala Richter, provocò 1.655 morti, 3 mila feriti, 2 milioni di senzatetto. Lo tsunami che scatenò provocò 61 morti alle Hawaii - non esistevano ancora i sistemi di allerta e nemmeno si sapeva che un maremoto poteva attraversare un intero oceano - 138 in Giappone, 32 nelle Filippine 2 - la seconda scossa più forte fu registrata il 28 marzo 1964 in Alaska, l'epicentro del terremoto di 9,2 gradi fu nel Prince William Sound, non lontano da Anchorage: i morti furono 113 per lo tsunami e 15 per le scosse. Nella vicina isola Montague la terra si alzò di 13-15 metri. Nel golfo di Valdez l'onda di maremoto arrivò a un'altezza di 67 metri, 15 morti si registrarono sulle coste di California e Oregon, persino a Cuba e Portorico si verificarono piccole onde anomale 3 - 9,1: è la magnitudo del terremoto che tutti ricordano molto bene. Il giorno di Santo Stefano, il 26 gennaio 2004 due minuti prima delle 8 del mattino (ora locale) la zolla asiatica si spostò sopra quella indo-australiana in subduzione sotto Sumatra. La punta nord-ovest dell'isola venne devastata, lo tsunami successivo arrivò sino in Thailandia a est e spazzò le coste di Sri Lanka, India e fino in Somalia a ovest. In tutto i morti furono 230 mila, ma alcune stime parlano di 300 mila vittime 4 - 4 novembre 1952: costa sud-orientale della Kamtchaka, isola russa (allora sovietica). Si scatena un terremoto di 9 gradi Richter, non si ha notizia di vittime. Alle Hawaii arrivò uno tsunami di 3 metri CLASSIFICA PER VITTIME - I terremoti più forti non sono sempre quelli che producono il maggior numero di vittime. Spesso, infatti, avvengono in zone disabitate. Invece, terremoti meno intensi ma vicini a zone densamente popolate o senza costruzioni antisismiche, producono effetti devastanti. 1 - oltre 800 mila morti, stima del terremoto cinese di 8 gradi dello Shaanxi del 23 gennaio 1556 2 - tra 250 mila e 700 mila vittime nel terremoto di 7,5 gradi a Tangshan, Cina, del 28 luglio 1976 3 - 250 mila morti stimati nel terremoto di Antiochia del 21 maggio 525, forse di 8 gradi 4 - ancora la Cina, a Gansu, il 16 dicembre 1920: 235 mila morti, probabilmente per una scossa di 7,8 gradi Richter 5 - 230 mila morti il 26 dicembre 2004 nel terremoto con tsunami di Sumatra Il terremoto di 7 gradi del 12 gennaio 2010 nei pressi di Port-au-Prince ad Haiti si stima che abbia causato 223 mila morti e lo colloca in settima posizione Redazione online 11 marzo 2011
cronologia I terremoti in Giappone dal '95 a oggi I sismi più recenti verificatisi nel Sol Levante. A Kobe nel 1995 morirono 6.500 persone cronologia I terremoti in Giappone dal '95 a oggi I sismi più recenti verificatisi nel Sol Levante. A Kobe nel 1995 morirono 6.500 persone MILANO - Ecco un elenco dei più recenti terremoti che hanno colpito il Giappone dal disastroso sisma che nel 1995 interessò la città di Kobe. Il più mortale avvenne il 1° settembre 1923: una scossa valutata di 7,9 gradi Richter causò 142.800 morti a Kanto, nell'area di Tokyo-Yokohama. La gran parte delle vittime fu in realtà provocata dagli incendi che devastarono le abitazioni in legno. Nella baia di Sagami le onde dello tsunami arrivarono a un'altezza di 12 metri. 9-10 agosto 2009 - due scosse di 7,1 e 6,1 nell'isola di Honshu a 170 km da Hamamatsu, il secondo terremoto provoca un morto 13 giugno 2008 - un terremoto di 6,9 Richter a 75 km da Morioka provoca almeno 13 morti. Il 23 luglio un'altra vittima per un sisma di 6,8 a 35 km da Morioka 25 marzo 2007 - Un sisma di magnitudo 6,9 colpisce la penisola di Noto, circa 300 chilometri a ovest di Tokyo, provocando la morte di una persona, il ferimento di oltre 200 e la distruzione di centinaia di case 16 luglio 2007 - Un terremoto di magnitudo 6,8 colpisce la prefettura di Niigata, circa 250 chilometri a nord-ovest di Tokyo, provocando la morte di 11 persone e il ferimento di 1.950. Il sisma provoca danni alla centrale nucleare più grande del mondo, con una modesta perdita radioattiva 16 agosto 2005 - Un violento sisma di 7,2 gradi Richter colpisce la regione nord-orientale dell'isola di Honshu, prefettura di Miyagi, provocando una trentina di feriti. 6 ottobre 2000 - Un sisma di 7,3 gradi nella prefettura di Tottori, sud-ovest dell'isola Honshu. 120 feriti. 23 luglio 2005 - Una ventina di feriti a Tokyo per un sisma di 6 gradi Richter. 20 marzo 2005 - Un morto e 400 feriti per un movimento tellurico di 7 gradi Richter nella regione meridionale di Fukuoka. 23 ottobre 2004 - 65 morti e circa 3 mila feriti e 100 mila sfollati per il sisma di 6,8 gradi nella regione di Niigata 25 settembre 2003 - Un morto e circa 500 feriti per un terremoto di 8,3 Richter nell'isola settentrionale di Hokkaido. 26 maggio 2003 - Un centinaio di feriti per un sisma di 7 gradi Richter nella provincia di Miyagi. 6 ottobre 2000 - Un centinaio di feriti per un terremoto di 7,3 Richter nella provincia di Tottori. 7 gennaio 1995 - Un sisma di 7,3 gradi Richter fa tremare Kobe, Osaka e Kyoto. Oltre 5 mila morti, più di 40 mila feriti, 250 mila case distrutte. Redazione online 11 marzo 2011
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REPUBBLICA per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.repubblica.it/2011-04-18 L'ALLARME Fukushima, salgono le radiazioni "Impossibile l'entrata dei tecnici" Livelli maggiori che nei giorni scorsi: non si possono riprendere le operazioni per le riparazioni della centrale danneggiata dal terremoto. E la società Tepco ammette: servono almeno tre mesi per stabilizzare le emissioni Fukushima, salgono le radiazioni "Impossibile l'entrata dei tecnici" TOKYO - Cresce nuovamente l'allarme a Fukushima mentre la società che gestisce la centrale ammette che occorreranno almeno tre mesi per ottenere una riduzione costante delle radiazioni. Secondo l'Agenzia giapponese per la Sicurezza Nucleare,infatti, nei reattori numero uno e tre della disastrata centrale atomica sono stati rilevati elevati livelli di radiazioni in aumento rispetto ai giorni scorsi, e ciò impedisce ai tecnici di entrare nell'impianto per proseguire le riparazioni. INTERATTIVO DELLA CENTRALE 1 Ieri due robot telecomandati si sono introdotti in entrambi i reattori danneggiati dallo 'tsunami' dell'11 aprile, e ne hanno misurato la radioattività. E' risultato che nel reattore uno le radiazioni oscillavano tra i 10 e i 49 millisievert l'ora, e nel tre tra i 28 e i 57. A sua volta la televisione pubblica nipponica 'Nhk' ha evidenziato l'incremento dei valori, giacchè in occasione della precedente misurazione, venerdì scorso, si era arrivati a una 'forbice' massima di 2-4 millisievert l'ora. Ieri la compagnia elettrica 'Tepco', che gestisce la centrale nucleare, aveva indicato in sei-nove mesi il periodo indispensabile per riportare l'impianto alla normalità, e in tre mesi quello necessario per porre in funzione un sistema di raffreddamento stabile nei tre reattori lesionati e nella vasca di contenimento delle barre di combustibile esaurito, ma sempre radioattivo, nel reattore numero quattro. (18 aprile 2011)
2011-04-17 FUKUSHIMA Tepco: "Tre mesi per raffreddare i reattori" Per stabilizzare l'impianto ne serviranno 6 o 9 La societrà che gestisce la centrale ha reso noto un piano con cui stima di fermare del tutto la perdita di radioattività nel giro di tre mesi. Il presidente dell'azienda annuncia le dimissioni, ma non indica la data Tepco: "Tre mesi per raffreddare i reattori" Per stabilizzare l'impianto ne serviranno 6 o 9 TOKYO - Ci vorranno "sei-nove mesi" per mettere in sicurezza i reattori della centrale di Fukushima: è questo l'impegno della Tepco, a cinque settimane dal sisma e dallo tsunami che hanno provocato un'emergenza nucleare. Il colosso elettrico che gestisce il disastrato impianto giapponese ha reso noto un piano con cui stima di fermare del tutto la perdita di radioattività nel giro di tre mesi, contestualmente all'avvio del sistema "stabile di raffreddamento dei reattori e delle barre di combustibile". Primo obiettivo: fermare le radiazioni. In base al piano illustrato in una conferenza stampa dai vertici della Tepco, il primo obiettivo è fermare la diffusione delle radiazioni ai diversi livelli, dall'acqua al sottosuolo. Per prevenire esplosioni di idrogeno, nei reattori uno, due e tre sarà immesso del nitrogeno. Poi si procederà al recupero dei detriti e alla copertura degli edifici che ospitano i reattori, danneggiati dalle esplosioni. Per quanto riguarda la stabilizzazione dei reattori, la Tepco ipotizza di arrivare all'"arresto a freddo entro sei-nove mesi". "È un passo importante", come ha sottolineato il ministro dell'Industria, Banri Kaieda. "perché rappresenta lo sforzo per passare dalla fase d'emergenza a una di lungo periodo di stabilizzazione e superamento della crisi". Il presidente della Tepco annuncia le dimissioni. Nel corso della conferenza stampa, il presidente della Tepco, Tsunehisa Katsumata, ha affermato che intende dare le dimissioni, ma non ha indicato una data. "Questa è la più grande crisi dalla fondazione della nostra compagnia, 60 anni fa, ha spiegato nella conferenza stampa in cui ha illustrato il piano, "mettere sotto controllo l'impianto e i problemi finanziari ad esso collegati sono problemi di difficile soluzione". Il livello di gravità dell'incidente nucleare di Fukushima è stato portato da 5 a 7 da governo nipponico, il più alto sulla scala internazionali Ines e alla pari con quello di Cernobyl del 1986. (17 aprile 2011)
2011-04-13 IL CASO Iniziato lo stoccaggio dell'acqua radioattiva Nuova scossa di assestamento in Giappone Pompato il liquido proveniente dal reattore due della centrale nucleare di Fukushima. La terra trema ancora, nessun ferito. Ancora da definire lo smantellamento degli altri reattori dell'impianto. Il climatologo Ferrara: "Livello 7 dell'incidente solo per lo iodio 131" Iniziato lo stoccaggio dell'acqua radioattiva Nuova scossa di assestamento in Giappone I danni causati dal sisma e dallo tsunami in Giappone TOKYO - Sono iniziate questa mattina le operazioni di pompaggio dell'acqua altamente radioattiva proveniente dal reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima 1, che viene poi trasferita in un bacino di stoccaggio. L'operazione, riferisce l'agenzia stampa Kyodo, è iniziata in mattinata ed è proseguita malgrado la forte scossa di magnitudo 5,8 registrata questa mattina, che non ha provocato nessun ferito. Il primo obiettivo fissato dalla Tepco, l'azienda che gestisce la centrale, è lo stoccaggio di 700 tonnellate di acqua altamente contaminata entro domani. L'acqua viene riversata in un condensatore dove, in tempi normali, il vapore prodotto dai reattori veniva convertito in forma liquida. L'acqua contaminata proviene dal nucleo del reattore 2, dove le barre di combustibile si sono parzialmente fuse. L'operazione, che durerà quindi una quarantina di ore, verrà poi estesa all'acqua contaminata contenuta anche negli edifici dei reattori 1 e 3, per un totale di 60mila tonnellate di liquido. La rimozione dell'acqua fortemente radioattiva è necessaria in quanto la sua presenza ostacola gli sforzi per il raffreddamento dei reattori della centrale. Questi sforzi sono proseguiti durante la notte al reattore numero 4 dove sono state riversate 195 tonnellate di acqua fredda dolce nella vasca del combustibile nucleare esaurito. L'operazione è stata avviata dopo che la temperatura dell'acqua nella vasca è salito fino a 90 gradi, rispetto ad una norma di 20-30 gradi. L'APOCALISSE IN GIAPPONE, LO SPECIALE 2 Per quanto riguarda lo smantellamento dei reattori 5 e 6 della centrale, non coinvolti nell'incidente, verrà presa una decisione dopo aver ascoltato i residenti dell'area: lo ha riferito Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare. Le stesse autorità nipponiche hanno innalzato il livello di gravità dell'incidente nucleare all'impianto di Fukushima, in seguito al terremoto dell'11 marzo 3, a 7, lo stesso di Chernobyl. Ma per il climatologo Vincenzo Ferrara, dell'Enea, alla luce dei dati resi sui livelli di contaminazione radioattiva resi noti dal Giappone, la classificazione massima riguarda solo i livelli dello iodio 131. Dire che le sostanze radioattive emesse a Fukushima sono state pari al 10 per cento di quelle di Chernobyl "equivale a dire - rileva Ferrara - che a Fukushima sono stati rilasciati nell'ambiente circa 1.400.000 teraBequerel (TBq) rispetto ai 14 milioni di TBq emessi a Chernobyl". Tuttavia, osserva, "a Chernobyl vi erano tantissimi tipi di radionuclidi", mentre, stando a quanto reso noto dalle autorità giapponesi, a Fukushima sono stati emessi solo iodio 131 e cesio 137. "Ebbene - continua l'esperto - le emissioni di 1.400.000 TBq di I-131 e di Cs-137 sono pari al 75 per cento delle analoghe emissioni di i-131 e di Cs-137 avvenute a Chernobyl". Di conseguenza "se le emissioni totali di radioattività di Fukushima sono state finora pari al 10 per cento delle emissioni totali di radioattività di Chernobyl, le emissioni specifiche di iodio 131 e cesio 137 sono state, invece, pari finora a circa il 75 per cento di quelle di Chernobyl. (13 aprile 2011)
Sismologo Usa Giappone, l'accusa del sismologo "Mappe sbagliate o obsolete" Il professor Robert J. Geller, che insegna all'Università di Tokyo, scrive su Nature che le previsioni a lungo termine elaborate dal governo nipponico sono basate su dati errati. E fa l'esempio di Tokai, dove da 30 anni si aspetta un terremoto che non arriva di ALESSIA MANFREDI Giappone, l'accusa del sismologo "Mappe sbagliate o obsolete" IL SISMA devastante che ha colpito il Giappone l'11 marzo scorso poteva essere previsto, in termini almeno generali. E la centrale nucleare di Fukushima avrebbe dovuto essere costruita in modo più sicuro, con ben altre precauzioni, per evitare il rischio di un disastro che ha ormai raggiunto, per stessa ammissione delle autorità giapponesi, il livello massimo di gravità, pari a Chernobyl. E' un giudizio severo quello del professor Robert J. Geller, sismologo americano presso l'Università di Tokyo, che, in un commento pubblicato su Nature, striglia il sistema di allerta sismico giapponese, a suo parere, tutto da riformare. A partire dalle mappe nazionali delle zone a rischio sismico, basate su dati scientifici obsoleti; e dalla pretesa di fare previsioni a lungo termine usando metodologie fallaci, che portano ad ipotizzare eventi improbabili, come il famigerato "terremoto di Tokai", evocato come imminente da decenni e mai verificatosi. Geller non è tenero nella sua analisi, partendo dalla premessa che negli ultimi 20 anni alcuni sismologi giapponesi avevano lanciato l'allarme sul rischio di violenti terremoti e tsunami nell'arcipelago, con possibili gravi incidenti nucleari, primo fra tutti quel Katsuhiko Ishibashi, uno dei massimi esperti di scienze della terra, le cui dichiarazioni premonitrici sono state riprese dalla stampa giapponese a caldo, subito dopo il terremoto. Voci rimaste inascoltate. Salco poi ritrovarsi, subito dopo il dramma che ha sconvolto il Giappone e l'intera comunità internazionale, con decine di esperti che dichiaravano ai media l'imprevedibilità di simili catastrofi. Il modello su cui si basano le mappe di rischio sismico create annualmente dal governo giapponese parte dal presupposto che i terremoti si verifichino seguendo schemi regolari. In base a questo concetto, le zone dove eventi sismici sono considerati maggiormente probabili in Giappone sono tre: Tokai, Tonankai e Nankai. Eppure dal 1979, rileva Geller, i terremoti che hanno causato 10 o più vittime in Giappone si sono verificati invece in zone ritenute a basso rischio, facendo saltare agli occhi l'inadeguatezza di tali strumenti. "Le previsioni di questi modelli non trovano riscontro nei dati effettivi", spiega l'esperto. Se invece, argomenta il professore nel suo intervento, per valutare i rischi si fossero considerati parametri diversi, dati sismici globali e storici, relativi alla zona di Tohoku - la regione investita dall'ultimo sisma di magnitudo 9,1, colpita già nel 1896 da uno tsunami con onde alte fino a 38 metri - il disastro dell'11 marzo si sarebbe potuto "facilmente prevedere". Non certo con la certezza dell'epicentro, della gravità o del momento in cui ha colpito, ammette lo studioso, ma in termini più generali. "Visto che si sono verificati altri sismi di simile entità nel Pacifico, un terremoto di quella portata poteva essere atteso, ragionevolmente, con una certa probabilità in ognuna delle zone di subduzione - confini convergenti dove si scontrano due placche tettoniche - nel Pacifico", chiarisce ancora il professore. Questo avrebbe permesso di potere adottare contromisure adeguate, da prendere in considerazione nella progettazione iniziale dell'impianto di Fukushima, che nelle ultime settimane ha rievocato lo spettro della tristemente famosa centrale ucraina. Geller punta anche il dito contro il "paradosso" Tokai: di un possibile, imminente terremoto in quella zona si è parlato così spesso negli ultimi 30 anni da parte di funzionari governativi o scienziati legati ad enti di ricerca governativi, che è quasi divenuto una realtà nell'immaginario collettivo, invece di uno scenario puramente teorico. Per identificarne i possibili precursori nel 1978 è stata istituita un'apposita legge, che impone all'Agenzia Meteorologica Giapponese un monitoraggio continuo, 24 ore su 24 ogni giorno della settimana, sottolinea il professore, per individuare segnali dell'imminenza del sisma, con un preavviso di ore o di qualche giorno. Una legge che andrebbe ritirata, secondo Geller, perché inutile. E' tempo essere onesti con il pubblico, conclude l'esperto americano, e di ammettere i nostri limiti: quello che siamo in grado di sapere, ma anche il contrario. Tutto il Giappone è a rischio terremoti e, in buona sostanza, si dovrebbe dire alla gente di "prepararsi per l'imprevedibile". Con l'auspicio - è questa la conclusione dell'esperto - che "la ricerca in questo campo in futuro si basi sulla fisica, sia soggetta a revisioni imparziali, e condotta dai migliori scienziati giapponesi, non da burocrati senza volto".
2011-04-12 IL CASO "Fukushima è come Chernobyl" Allarme ufficiale dal Giappone La comunicazione dalla Tepco e dal governo: è stato innalzato al "livello 7" l'incidente nucleare, il massimo raggiungibile. Ma le emissioni sono solo il 10% di quelle registrate nel 1986. "Effetti considerevoli su salute e ambiente". Nuova forte scossa: evacuata la centrale La Scala degli Incidenti"Fukushima è come Chernobyl" Allarme ufficiale dal Giappone TOKYO - L'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima seguito al terremoto e allo tsunami dell'11 marzo scorso 1, classificandola al pari del disastro di Chernobyl del 1986, il più grave mai verificatosi. La stima era stata anticipata dagli esperti e dalla stampa giapponese, ma è stata ora ufficializzata. "La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente - ha detto ai giornalisti un funzionario della società - e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl". L'agenzia ha comunque precisato che il livello delle emissioni radioattive registrato dall'inizio dell'incidente equivale solo al 10% di quelle misurate nel 1986 dopo la catastrofe presso la centrale situata in Ucraina. APOCALISSE IN GIAPPONE: LO SPECIALE 2 2 IL FOTORACCONTO 3 Questa mattina si è registrata una nuova forte scossa dopo il terremoto 4 del settimo gradi di ieri. La magnitudo è 6,3 con epicentro proprio nella prefettura di Fukushima. La Tepco, il gestore della centrale nucleare, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l'impianto. E un incendio si è sviluppato questa mattina in uno degli edifici della centrale di Fukushima, ma è stato rapidamente spento. Lo ha reso noto la Tepco, società che gestisce l'impianto colpito. Le fiamme si sono sviluppate in un edificio vicino al serbatorio d'acqua del reattore numero 4, e, secondo Tepco, non hanno provocato mutamenti nel livello di radiazioni emesse dalla centrale. Dall'11 marzo scorso, i sistemi di raffreddamento abituali dei reattori di Fukushima sono guasti, cosa che ha comportato esplosioni e fughe radioattive nell'atmosfera e nell'oceano pacifico. Circa 80.000 persone sono state evacuate in un raggio di 20 chilometri attorno alla centrale. (12 aprile 2011)
2011-04-09 ENERGIA NUCLEARE "Sicurezza da migliorare ma rimane indispensabile" Intervista con Matthew Bunn, docente di Harvard e tra i massimi esperti mondiali di politiche dell'atomo. "Per vincere la sfida climatica non possiamo farne a meno, ma non sottovalutiamo le minacce terroristiche" di VALERIO GUALERZI "Sicurezza da migliorare ma rimane indispensabile" Matthew Bunn ROMA - "Da un lato abbiamo una popolazione mondiale che continua a crescere e pretende di avere elettricità a basso costo. Dall'altro la minaccia dei cambiamenti climatici ci impone di ridurre drasticamente le emissioni. Per vincere questa sfida dobbiamo assolutamente sfruttare tutte le opzioni a disposizione, compresa quella nucleare, rendendo le centrali sicure". Nel muro contro muro tra nuclearisti e ambientalisti il professor Matthew Bunn 1, docente a Harvard, ex consulente della Casa Bianca per le politiche nucleari ed editorialista del Washington Post 2, si pone in una "insolita" posizione intermedia. Se non si nasconde certo dietro atti di fede cieca nell'affidabilità del nucleare, allo stesso tempo è scettico sulla possibilità di farne a meno. Ritiene che il nucleare sia sicuro, malgrado l'incidente di Fukushima, o una minaccia come sostengono gli oppositori? "La tragedia giapponese è lì a ricordarci che la sicurezza assoluta non c'è, ma a mio avviso bisogna prima chiedersi: sicurezza rispetto a cosa? Non dimentichiamo che tsunami e terremoto hanno fatto quasi 30 mila vittime, mentre per l'incidente alla centrale non è morto nessuno. Di contro negli Stati Uniti ogni anno migliaia di persone muoiono per patologie legate alle polveri sottili emesse dalle centrali a carbone, senza contare gli effetti delle attività estrattive. Credo quindi che bisogna valutare attentamente potenziali rischi e benefici, tenendo conto del problema demografico e di quello climatico". Sembra di capire che lei ritiene il nucleare una scelta obbligata, malgrado il disastro di Fukushima. "Se guardiamo cosa serve per fermare il riscaldamento globale vediamo che occorrerebbero ogni anno nel mondo 25 o 30 nuove centrali. La tragedia giapponese ci dimostra anche però che serve una rete imponente di back up in caso di mancanza di corrente e che questo in alcune circostanze può non bastare. Dobbiamo quanto prima far partire una revisione di tutti i sistemi di sicurezza, garantendo in particolare che i sistemi di raffreddamento funzionino anche in caso di black out. Altri aspetti da approfondire sono la gestione delle barre di combustibile esausto e le piscine di raffreddamento. A occuparsi di queste verifiche dovrebbero essere commissioni indipendenti di esperti. In questo senso le recenti scelte fatte dall'Ue sugli stress test mi sembrano molto positive, ma non del tutto sufficienti. C'è bisogno di molta più collaborazione internazionale, anche per scongiurare la minaccia terroristica". Lei è uno dei pochi a ricordare che il nucleare non pone solo una questione ambientale e di costi, ma anche di sicurezza rispetto alla minaccia terroristica. Su questo tema lei è stato ascoltato anche dal Senato di Washington. "Abbiamo le prove che Al Qaeda già da diversi anni sta pensando sia a un attacco a una centrale nucleare sia a trafugare materiale per realizzare in proprio ordigni atomici. Purtroppo gli standard internazionali di sicurezza non sono uniformi e molti Paesi sottovalutano questo rischio, lasciando indifese le loro strutture. Bisogna assolutamente alzare la guardia, su questo aspetto c'è molto da fare per avviare una fondamentale collaborazione internazionale, ma dal punto di vista dei costi si tratterebbe di un aggravio sopportabile". Il premio Nobel Carlo Rubbia propone come alternativa l'utilizzo del torio. La convince? "E' un'opportunità importante, ma a mio avviso non risolverebbe tutte le problematiche di sicurezza. Inoltre per arrivare ad avere i reattori immaginati da Rubbia occorrerà molto tempo e non sono certo che quando li avremo saranno economicamente sostenibili". Per il momento l'opinione pubblica comunque è molto più preoccupata dalla possibilità di nuove Chernobyl o nuove Fukushima. Davvero i futuri reattori di quarta generazione sono in grado di annullare questi rischi? "I reattori di quarta generazione possono migliorare molto la sicurezza, ma già oggi ci sono impianti molto più sicuri di quello giapponese. Va anche detto però che nessuna tecnologia esistente oggi avrebbe saputo evitare una tragedia come quella avvenuta a Fukushima. Bisogna assolutamente ridurre i rischi di collasso del nocciolo investendo massicciamente in ricerca, ma senza sottrarre fondi alle rinnovabili e tanto meno all'efficienza energetica, senza dimenticare il CCS, la tecnologia per la cattura e lo stoccaggio sotterraneo della CO2. Ci serve tutto, dobbiamo usare tutte le opzioni a disposizione. Fukushima rende tutto più difficile, ma credo che paesi come Cina, India e Russia non si fermeranno". (09 aprile 2011)
ECO LOGICA Di Antonello Cianciullo 8 apr 2011 Fukushima: triplicati i limiti imagesLa radioattività aumenta? Si triplicano i limiti della contaminazione ritenuta accettabile nel pesce. Le autorità giapponesi hanno deciso di aumentare, per i consumi interni, il livello di sicurezza della contaminazione del pesce da 600 Bq/kg a 2000 Bq/kg. Contemporaneamente sono state imposte restrizioni nella commercializzazione e nei consumi di pesce nella prefettura di Fukushima ed in altre tre prefetture limitrofe. Scritto venerdì, 8 aprile 2011 alle 11:36 nella categoria
2011-04-08 GIAPPONE, TORNA LA PAURA Esce acqua dalla centrale di Onagawa quattro vittime per l'ultimo terremoto L'ultima scossa che ha colpito ieri il paese ha provocato delle perdite d'acqua nella centrale nucleare. Nessun nuovo problema all'impianto di Fukushima, i controlli hanno avuto esito negativo. E dal 18 aprile la Toyota riprende la produzione Esce acqua dalla centrale di Onagawa quattro vittime per l'ultimo terremoto La centrale di Onagawa TOKYO - La terra trema ancora in Giappone e torna l'allarme per la stabilità delle centrali nucleari disseminate nell'arcipelago. Stavolta tocca a quella di Onagawa (prefettura di Miyagi) dove a seguito del forte terremoto di ieri, che ha avuto la magnitudo di 7.4 e che ha registrato finora tre morti e centinaia di feriti, sono state rilevate delle perdite d'acqua. La Tohoku Electric, il gestore dell'impianto già disattivato dopo il sisma/tsunami dell'11 marzo, ha fatto sapere che le perdite rilevate sarebbero 8-9, legate alle vasche di raffreddamento del combustibile spento dei reattori n.1 e 2. Tuttavia, la Tohoku ha precisato che non c'è stato alcun cambiamento dei livelli di radiazioni all'esterno della struttura. Due delle tre fonti di energia esterne sono saltate per il sisma, lasciandone solo una al raffreddamento del combustibile spento le cui operazioni si sono fermate brevemente e poi ripartite: anche in questo caso, la radioattività non è aumentata. Una seconda fonte esterna a Onagawa, invece, è stata riattivata questa mattina, ha spiegato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare, ricordando che la struttura ha i generatori di riserva in ordine. Quanto al terremoto di ieri, le vittime finora accertate sono quattro e Oltre 130 i feriti, secondo un primo bilancio della Protezione civile nipponica. Nella prefettura di Yamagata ha perso la vita una donna 63enne, mentre le vittime nella prefettura di Miyagi sono due uomini, di 85 e 79 anni, e una donna di 83. L'Agenzia per la sicurezza nucleare ha detto non ci sono stati danni alla centrale di Fukushima n.1, dove il personale era stato brevemente allontanato subito dopo la scossa, nell'incertezza sulla reale entità dell'allarme tsunami, prima del ritorno alle attività programmate. Oltre 3 milioni di famiglie, secondo le prime stime, sono rimaste senza elettricità. Terremoto e tsunami dell'11 marzo, intanto, hanno superato il totale di 27.000 tra morti e dispersi, secondo la polizia nazionale. Inanto ci sono segnali di ripartenza per l'industria costretta a fermarsi in molte zone del paese dopo il sisma e lo tsunami dell'11 marzo scorso. La Toyota riprenderà il 18 aprile le attività in tutti i suoi impianti, ha detto lo stesso numero uno del gruppo, Akio Toyoda, spiegando che la produzione interesserà anche gli stabilimenti delle prefetture di Iwate e Miyagi, duramente colpiti dal doppio tragico evento. Le attività andranno avanti fino al 28 aprile, mentre è da definire l'operatività nel periodo di festività nazionale nota come Golden Week. (08 aprile 2011)
2011-04-05 GIAPPONE Iodio radiattivo 7,5 milioni oltre limite La Tepco risarcirà la popolazione La concentrazione di radiazioni è stata rilevata su un campione di acqua prelevato prima che la società che gestisce la centrale riversasse tonnellate di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico. Nuovo allarme nelle zone colpite: c'è rischio di un'epidemia di tifo fluviale Iodio radiattivo 7,5 milioni oltre limite La Tepco risarcirà la popolazione TOKYO - Ancora allarme per le radiazioni della centrale di Fukushima. Stando a quanto riporta la stampa nipponica, lo iodio radioattivo trovato nell'acqua marina dinanzi al reattore numero 2 dell'impianto atomico è 7,5 milioni di volte superiore al limite legale. Intanto la Tokyo Electric Power Co. (Tepco,), società che gestisce la centrale, pagherà un primo risarcimento provvisorio alla popolazione dell'area attorno all'impianto. Ma la radioattività non è l'unico pericolo: nelle zone devastate dal terremoto e dallo tsunami c'è il rischio che si sviluppi un'epidemia di tifo fluviale, una patologia tropicale causata da rickettsia tsutsugamushi, nota anche come tifo da acari o tifo tropicale. Una malattia che si diffonde in modo particolare in autunno e primavera. Intanto, dalla centrale danneggiata dal sisma e dallo tsunami dello scorso 11 marzo, è iniziato il travaso 1, nel Pacifico, di tonnellate di acqua contaminata. AUDIO "Allarme mutazioni genetiche" 2 INTERATTIVO La situazione dei reattori 3 Allarme radiazioni. Il campione di acqua nella quale è stata rilevata l'alta concentrazione di radiazioni è stato raccolto il 2 aprile, prima che la società che gestisce la disastrata centrale, la Tepco, cominciasse a riversare tonnellate di acqua radioattiva nell'Oceano Pacifico. Il rilascio di acqua contaminata in mare è una violazione senza precedenti delle normative di sicurezza, ma è stato ritenuto inevitabile: il governo ha giustificato l'azione come una sorta di male minore; e nonostante il governo nipponico abbia assicurato che non c'è alcun rischio per la salute, la Corea del Sud ha già protestato ufficialmente. E l'allarme cresce. La prefettura di Fukushima ha cominciato a misurare i livelli di radiazione nei campi da gioco delle scuole: nei prossimi due giorni, più di 1.400 scuole e asili nido saranno testati per rispondere al'ansia crescente dei genitori, ma il governo continua a ripetere che non ci dovrebbe essere alcun rischio se i bambini vengono tenuti fuori di una raggio di 30 chilometri dall'impianto. La Tepco offre risarcimenti. Intanto la società ha annunciato l'intenzione di pagare indennizzi, probabilmente a partire dalla fine del mese, ai residenti e agli agricoltori che abitano attorno all'impianto (rimborsi per le spese mediche, per il reddito perso a causa dell'evacuazione e per il costo della vita dopo le nuove linee guida imposte dal governo); ma non è chiaro dove l'azienda troverà i soldi considerato che continua ad affondare in borsa (oggi ha toccato il record storico negativo). Il ministro dell'Economia, Banri Kaieda, ha affermato in una conferenza stampa che è stato il governo a ordinare il pagamento di un primo risarcimento. La Tepco ha iniziato dal 31 marzo il pagamento di 20 milioni di yen ad ognuna delle nove municipalità dove è scattato l'ordine di evacuazione. Ma il sindaco di Namie, Tamotsu Baba, ha rifiutato di ricevere il denaro affermando che prima di tutto devono essere risarciti i residenti. Riscio epidemia. L'allarme di un'epidemia di tifo fluviale - scrive lo Spiegel online - è stato dato dall'istituto nazionale giapponese di malattie infettive: il contagio avviene generalmente per penetrazione delle rickettsie (microorganismi a metà tra virus e batteri) in seguito alla puntura di acari trombiculidi infetti. La malattia si manifesta nel giro di tre settimane con vesciche e ulcere, febbre elevata e cefalea intensa. Un primo caso, riporta l'agenzia Giapponee Jiji Press è stato diagnosticato nella provincia di Fukushima il 22 marzo in un uomo di 70 anni, già in terapia con antibiotici. (05 aprile 2011)
2011-04-04 NUCLEARE Fukushima, l'annuncio della Tepco "Versiamo acqua radioattiva nell'Oceano" Pressing del governo sul gestore dell'impianto atomico. Falliti i tentativi di tappare la falla. Radiazioni oltre la norma fuori dal raggio di sicurezza di 30 km Fukushima, l'annuncio della Tepco "Versiamo acqua radioattiva nell'Oceano" TOKYO - La Tepco, il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, ha cominciato a riversare acqua radioattiva direttamente nell'oceano Pacifico. Sono dunque falliti i due tentativi di bloccare la fuoriuscita di acqua contaminata da una crepa di 20 centimetri del reattore numero due della centrale. I tecnici giapponesi hanno tentato invano di iniettare del cemento nella fessurazione per otturare la falla dalla quale il liquido continua a riversarsi direttamente nell'oceano. Oggi stato deciso di iniettare del colorante bianco sulle bolle d'acqua risalenti dal basso per riuscire ad individuare eventuali ulteriori fonti di fuga dell'acqua radioattiva. "Non ci sono state variazioni significative nel volume della fuga. Non siamo riusciti a fermare la fuoriuscita d'acqua", ha ammesso un portavoce della Tepco. Intanto radiazioni superiori alla norma sono state rilevate appena fuori dal raggio di 30 km da Fukushima. A seguito della perdita di materiale radioattivo causata dai danni del sisma e dello tsunami dell'11 marzo le autorità nipponiche avevano disposto l'evacuazione nel raggio di 20 km dalla centrale di Fukushima, più altri 10 km di cosiddetta "area di rispetto". Greenpeace, sulla base delle analisi effettuate intorno al sito, aveva chiesto l'estensione della zona di evacuazione fino a 40 km, diventati addirittura 80 km secondo le valutazioni fatte dagli Stati Uniti che avevano così causato qualche scintilla nei rapporti con l'alleato giapponese. (04 aprile 2011)
2011-04-03 GIAPPONE Fukushima, trovati morti 2 operai scomparsi Fallito tentativo di fermare fuga radioattiva I cadaveri sono stati recuperati mercoledì scorso e pare siano morti un'ora dopo il sisma. I tecnici della Tepco non sono riusciti a sigillare la perdita di acqua Fukushima, trovati morti 2 operai scomparsi Fallito tentativo di fermare fuga radioattiva TOKYO - Erano scomparsi l'11 marzo, giorno del sisma. Due operai della centrale nucleare di Fukushima sono stati ritrovati morti. I cadaveri dei due, di 21 e 24 anni, sono stati recuperati mercoledì scorso, dopo il drenaggio dell'acqua contaminata che aveva invaso un sotterraneo. In una conferenza stampa, la Tepco ha spiegato che i suoi due dipendenti avevano riportato gravi ferite e sarebbero morti per annegamento. Dall'autopsia, eseguita dopo la decontaminazione, sembra che siano morti un'ora dopo il terremoto. Erano addetti alla manutenzione delle turbine del reattore numero 4. I tecnici della Tepco, intanto, non sono riusciti a sigillare la perdita di acqua radioattiva da uno dei pozzetti per la manutenzione del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima, riporta il quotidiano britannico The Independent. I tecnici hanno riempito il pozzetto di cemento ma non sono riusciti ad asciugarlo completamente: il passo successivo è stato quello di iniettare un polimero altamente assorbente nelle tubazioni che collegano il pozzo al resto del reattore, ma non è ancora chiaro se il tentativo sia stato coronato da successo. L'acqua radioattiva - proveniente probabilmente dal nucleo del reattore, gravemente danneggiato - si disperde velocemente in mare e non dovrebbe rappresentare un rischio per l'ambiente: tuttavia costituisce un pericolo per i tecnici al lavoro nella centrale. (03 aprile 2011)
2011-04-01 EMERGENZA IN GIAPPONE Fukushima, contaminata la falda L'appello disperato del sindaco Il primo cittadino di Minamisoma, vicina alla centrale. "Non funzionano i mezzi, soccorsi difficili. Ci manca il cibo. Non abbiamo informazioni" dal nostro inviato PIETRO DEL RE Fukushima, contaminata la falda L'appello disperato del sindaco La centrale di Fukushima vista dall'alto TOKYO - Il peggio è forse già accaduto, a prescindere da quanto sostiene l'azienda che gestisce la centrale nucleare di Fukushima. In altre parole, è verosimile che la falda acquifera sottostante all'area degli impianti sia già stata contaminata da materiale radioattivo, anche se a riguardo la Tepco aveva fornito dati che potevano sembrare aberranti. A dirlo è stato Hidehiko Nishiyama, portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, auspicando nuove misure della quantità di Iodio radioattivo rinvenuta nella falda, inizialmente valutata dalla Tepco pari a 10.000 volte i limiti legali. LE IMMAGINI: LA CENTRALE VISTA DAI DRONI 1 L'abnorme presenza di Iodio 131 è stata confermata nella falda, così come di tellurio, molibdeno e zirconio. Roberto Mezzanotte, già direttore del Dipartimento delle Scienze nucleari dell'Ispra, azzarda l'ipotesi seguente: "A Fukushima, che si trova a poche decine di metri dal Pacifico, la falda è piuttosto superficiale. È perciò probabile che l'enorme quantità d'acqua usata per raffreddare il reattore 1 vi sia poi penetrata attraverso una qualche via d'uscita, così com'è anche defluita nel mare". Non dovrebbe quindi essere finito il nocciolo stesso nella falda acquifera, o quanto meno non ancora, bensì l'acqua che è entrata in contatto con lui, caricandosi di particelle radioattive. "Siamo abbandonati a noi stessi, e rischiamo di morire di fame". Comincia così il drammatico appello lanciato su YouTube da Katsunobu Sakurai, sindaco di Minamisoma, una città nella zona compresa nell'anello fra i 20 e i 30 chilometri di distanza dalla centrale danneggiata. Ora, se l'area nel raggio di 20 chilometri è stata interamente evacuata, in quella dei successivi dieci chilometri agli abitanti è stato solo suggerito di evacuare altrove, altrimenti devono rispettare l'ordine di rimanere chiusi in casa. Il sindaco accusa il governo di Tokyo e la Tepco di non fornire informazioni sufficienti, di non provvedere agli approvvigionamenti dei beni di prima necessità e di non fornire neanche i mezzi necessari a chi volesse andare via ma non ha un'auto per farlo. L'APPELLO VIDEO DEL SINDACO 2 Dice ancora il sindaco: "Molti abitanti della zona cercano di fuggire con propri mezzi malgrado il pericolo di radiazioni. A complicare la situazione c'è il fatto che non vi sono più mezzi pubblici funzionanti". In questo filmato di una decina di minuti e sottotitolato in inglese, il primo cittadino spiega anche come i volontari e gli operatori che consegnano gli aiuti umanitari sono costretti a entrare in città a proprio rischio e pericolo. "Perciò, da un giorno all'altro, molti di noi possono davvero ritrovarsi senza più nulla da mangiare". Ieri, intanto, allo scopo di tranquillizzare la popolazione, il premier Naoto Kan ha detto che seguendo i consigli delle autorità i giapponesi non correranno alcun rischio di essere esposti a livelli pericolosi di radioattività. Kan ha però poi ammesso che "portare la centrale sotto controllo sarà una battaglia lunga e dura. Allo stato, non possiamo dire che la struttura sia stata stabilizzata a sufficienza, ma ci stiamo preparando nel migliore dei modi per portarla sotto controllo". Il ministero dei Trasporti ha rivelato che lo tsunami dell'11 marzo scorso è arrivato a più di 40 chilometri all'interno delle coste nord-orientali del Giappone, perché l'acqua di mare si è infiltrata nei corso dei fiumi. Il Tone, nella provincia di Chiba, è cresciuto di mezzo metro a 44 chilometri dal suo estuario. Diventa sempre più concreta l'ipotesi di una parziale nazionalizzazione della Tepco, in previsione dei pesanti oneri che la compagnia dovrà sostenere a seguito dei problemi della centrale nucleare. La più grande utility asiatica dice di possedere l'equivalente di circa 18 miliardi di euro di prestiti d'emergenza concessi dalle principali banche nipponiche per coprire i costi crescenti, ma le richieste di risarcimento potrebbero da sole superare i 96 miliardi di euro. (01 aprile 2011)
2011-03-30 GIAPPONE Fukushima, verso smantellamento reattori triplicati i livelli di iodio radioattivo Nell'acqua del mare è stato rilevato un tasso 3.355 volte superiore alla norma. Il governo valuta la possibilità di smantellare tutti i reattori dell'impianto e ordina una revisione degli standard di sicurezza di tutte le centrali. Si aggrava il bilancio delle vittime: 11.232 morti e 16.361 dispersi Fukushima, verso smantellamento reattori triplicati i livelli di iodio radioattivo TOKYO - Il governo giapponese adotta la linea drastica nei confronti della centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal sisma e dallo tsunami dello scorso 11 marzo. E considera l'ipotesi di smantellare tutti e sei i reattori dell'impianto Daiichi, ha detto il portavoce del governo giapponese citato dall'agenzia Kyodo News. In giornata la Tepco aveva annunciato di voler smantellare solo quattro reattori. Intanto da Tokio è arrivato l'ordine di controllare tutti i reattori nucleari del paese per garantire che in futuro non vi saranno nuovi disastri nucleari. In una lettera indirizzata ai direttori generali delle nove società di servizio regionale che operano nel comparto atomico in Giappone, il ministro del Commercio e dell'Industria, Banri Kaieda, ha riferito che "tutti e 50 i reattori attualmente in uso" nel paese "devono essere controllati senza indugio". Un tasso di iodio radioattivo 3.355 volte superiore alla norma è stato rilevato nell'acqua di mare prelevata a 300 metri a sud dell'impianto, ha annunciato la Tepco. Si tratta del livello più alto di iodio 131 rilevato dall'inizio dell'emergenza. Domenica scorsa il tasso registrato era di 1.850 volte superiore alla norma. E in giornata il fumo è riapparso dall'edificio delle turbine della centrale. Il vicedirettore dell'Agenzia, Hidehiko Nishiyama, minimizza ricordando che la popolazione locale è stata allontanata e l'attività di pesca nella zona è stata vietata. Ma ammette anche di non conoscere le cause dell'aumento del livello di radiazioni. Ed è l'ennesima incognita di questa sciagura. "Dobbiamo capire al più presto". Si aggiorna intanto la tragica conta delle vittime della catastrofe dell'11 marzo: sono 11.232 i morti e 16.361 i dispersi. Solo nella provincia di Miyagi le vittime sono state 6.843. In quella di Iwate i morti accertati sono 3.301 mentre nella provincia di Fukushima sono 1.030. E per la prima volta dall'inizio della crisi, livelli di radiazione sono stati rilevati su Pechino e su alcune zone del nord e dell'ovest della Cina. Si tratta comunque, hanno precisato le autorità locali, di tracce minime di materiale radioattivo. In totale, livelli molto bassi di iodina 131 sono stati rilevati in 14 delle 30 divisioni amministrative del Paese. (30 marzo 2011)
2011-03-28 GIAPPONE "A Fukushima parziale fusione" Nuova forte scossa di terremoto Il governo spiega con l'alterazione delle barre di combustibile l'alta radioattività dell'acqua nel reattore 2 assicurando che si tratta di un "fenomeno temporaneo". La radioattività sale improvvisamente. Scossa di intensità pari a 6,5 Richter. Né vittime né danni "A Fukushima parziale fusione" Nuova forte scossa di terremoto Il reattore 4 della centrale di Fukushima TOKYO - Livelli di radiazioni altissimi a Fukushima e una nuova forte scossa di terremoto. Le notizie che arrivano dal Giappone alimentano la preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la centrale nucleare gravemente danneggiata dal sisma e dallo tsunami dell'11 marzo. Malgrado gli sforzi dei tecnici, la situazione nell'impianto di Fukushima non sembra migliorare. Il governo di Tokyo ha fatto sapere che l'alta radioattività dell'acqua nel reattore n.2 della centrale potrebbe essere dovuta "alla parziale fusione delle barre di combustibile". Un fenomeno che il capo di gabinetto, Yukio Edano, definisce "temporaneo". Ma i tecnici della Tepco hanno intanto rilevato un "balzo" del livello di radioattività che fuori al reattore 2 ha superanto quota 1.000 millisievert/ora. E nel nord-est del Giappone la terra continua a tremare. Una scossa di magnitudo 6,5 Richter è stata registrata al largo delle coste già devastate. Un allarme tsunami è stato lanciato e revocato dopo breve tempo per la prefettura di Miyagi. Il sisma, il cui epicentro è stato localizzato a oltre 17 chilometri di profondità, non ha provocato vittime né danni. Secondo le autorità va considerato come una replica di quello dell'11 marzo che raggiunse magnitudo 9. Tornando alla situazione a Fukushima, va segnalato che nell'acqua di mare prelevata a 30 metri di distanza dai reattori 5 e 6 è stato rilevato un tasso di iodio 131 superiore al normale di ben 1.150 volte. L'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica ha precisato che fino ad ora i test erano stati praticati nella parte sud dell'impianto, nei pressi dei reattori 1-4, i più danneggiati: qui il livello di iodio 131 nell'ultima rilevazione è risultato 2.000 volte superiore al normale. Sui livelli di radioattività c'è stata molta confusione. Ieri la Tepco, la società che gestisce la centrale, aveva chiesto scusa per gli errori 1 commessi annunciando un tasso di radioattività 10 milioni di volte superiore alla norma al reattore numero 2 per poi correggersi e ridimensionare il dato a 100 mila volte. Uno sbaglio che oggi il governo ha definito "inaccettabile": "Anche se l'enorme impegno di chi lavora sul sito può aiutare a spiegare l'errore, c'è da considerare che la verifica delle radiazioni è una condizione importante per la sicurezza: questo tipo di errore è assolutamente inaccettabile", ha affermato il portavoce Edano. (28 marzo 2011)
2011-03-27 GIAPPONE Fukushima: radioattività altissima, via i tecnici La Tepco chiede scusa, la stima era sbagliata Le radiazioni nell'acqua al reattore n.2 della centrale sono 10 milioni di volte più alte del normale. Gli esperti: "E' fusione parziale del nocciolo". Proteste contro il nucleare a Nagoya e Tokyo. E il gestore dell'impianto ammette l'error. Probabile si sia verificata la fusione parziale del nocciolo Fukushima: radioattività altissima, via i tecnici La Tepco chiede scusa, la stima era sbagliata TOKYO - La radioattività dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l'evacuazione immediata dei circa 500 tecnici al lavoro per raffreddare gli impianti danneggiati dal terremoto e dallo tsnumani dell'11 marzo. E la Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima, si scusa e ammette l'errore della sua stima. Il livello di iodio-131 è talmente alto da far ipotizzare all'Agenzia che si sia verificata una fusione parziale del nocciolo. L'emergenza contaminazione dunque si fa sempre più acuta, mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era in programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempi ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare. A rafforzare le preoccupazioni giungono le parole del capo della Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, secondo il quale la crisi all'impianto giapponese potrebbe durare ancora settimane, se non addirittura mesi. "Siamo ancora lontani dalla fine dell'incidente", ha affermato Yukiya Amano, intervistato dal New York Times. In questa situazione fonti del governo di Tokyo prospettano una riflessione generale sulla materia: "La priorità è ora risolvere l'emergenza di Fukushima, poi si dovrà fare una revisione ad ampio raggio sul nucleare", affermano a proposito di ruolo e poteri delle Authority di settore in Giappone che non esclude gli stessi operatori, tra cui la Tepco che gestisce l'impianto di Fukushima. Della riflessione faranno parte gli operatori, a maggior ragione dopo il comportamento e le misure non sempre dal carattere chiaro e appropriato messe in campo dalla Tepco, prima utility del Paese. Anzi proprio con la compagnia, le stesse fonti hanno ammesso che "ci sono state delle incomprensioni". Il dramma di Fukushima ha indotto il movimento antinuclearista giapponese alla mobilitazione. Centinaia di persone sono scese in piazza oggi a Nagoya, nel centro del Paese, e a Tokyo per chiedere l'abbandono delle centrali nucleari. In una nazione dove i cortei di questo tipo sono sempre stati rari e poco partecipati, almeno 300 manifestanti si sono riuniti a Nagoya rispondendo all'invito di studenti preoccupati dalla situazione. "Non vogliamo un'altra Fukushima", hanno scandito i dimostranti chiedendo la chiusura della centrale di Hamaoka situata a 120 chilometri da Nagoya, sulla costa sud dell'isola di Honshu, e pure a rischio sisma. A Tokyo circa 300 persone hanno sfilato nel quartiere chic di Ginza scandendo slogan come "Non abbiamo bisogno del nucleare". (27 marzo 2011)
2011-03-25 GIAPPONE Fukushima, gravità potrebbe salire a 6 probabili danni alla vasca del reattore 3 L'Agenzia per la sicurezza nucleare non esclude di portare al penultimo gradino della scala di valutazione l'incidente alla centrale. Il governo invita alla "evacuazione volontaria" fino ai 30 chilometri dall'impianto. Oltre 27 mila morti e dispersi. Kan: "Situazione ancora imprevedibile" Fukushima, gravità potrebbe salire a 6 probabili danni alla vasca del reattore 3 TOKYO - Prima l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare indica che potrebbe rialzare da 5 a 6 su una scala di 7 il livello di gravità dell'incidente alla centrale di Fukushima. Poi arriva la notizia che potrebbe essere stato danneggiato il contenitore delle barre di combustibile del reattore numero 3. La situazione rimane critica, tanto che il governo nipponico invita alla "evacuazione volontaria" fino ai 30 chilometri dall'impianto, sostenendo che l'obiettivo è "migliorare la qualità della vita quotidiana" e che la scelta non è "legata a motivi di sicurezza". Ad aumentare l'allarme ci sono anche i risultati delle analisi su legumi provenienti da Tokyo, ma non destinati alla vendita in cui per la prima volta è stato riscontrato un livello superiore al limite consentito di radioattività. Citando il ministro della Sanità, i mezzi di informazione locali hanno riferito che si tratta di un legume con foglie verdi, il komatsuna, coltivato in un centro ricerche a Edogawa, nella periferia di Tokyo e a 250 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima. Secondo la televisione pubblica Nhk, non ci sono rischi sulla salute. Non si placano, dunque, le preoccupazioni legate alla centrale, come conferma l'ultima dichiarazione del premier giapponese, Naoto Kan: "La situazione è ancora molto imprevedibile. Stiamo lavorando affinché non peggiori. Dobbiamo continuare ad essere estremamente vigili", ha detto il capo del governo nel corso di una conferenza stampa. L'Agenzia per la sicurezza nucleare (Nisa) aveva assegnato un rating provvisorio di 5 ("incidente con più ampie conseguenze") lo scorso 18 marzo, a una settimana dal sisma e dallo tsunami che hanno messo fuori uso l'impianto di raffreddamento della centrale e causato gravi danni ad alcuni dei suoi reattori. Ora, dopo la raccolta di dati sui livelli di radioattività nelle zone limitrofe, pensa di portarlo a 6 ("grave incidente"). "Il rating attuale e provvisorio si basa sulle informazioni disponibili al momento della valutazione", ha spiegato Hidehiko Nishiyama, portavoce della Nisa, in una conferenza stampa. "La situazione rimane fluida e per la valutazione finale è necessario attendere che la situazione si stabilizzi e che tutti i dati sulle radiazioni diventino disponibili", ha concluso. I giudizi sulla gravità degli incidenti nucleari sono emessi secondo la International Nuclear and Radiological Event Scale (Ines), una scala introdotta dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea, che fa capo all'Onu), per consentire la comunicazione tempestiva delle informazioni rilevanti sulla sicurezza in caso di incidenti nucleari. La Ines si compone di 7 livelli: finora quello più grave, il settimo, è stato assegnato al disastro di Chernobyl del 26 aprile del 1986. Nella centrale si continua a lavorare per cercare di raffreddare i reattori. Il reattore che crea le maggiori preoccupazioni è sempre il numero 3, da dove ieri i tecnici erano stati allontanati 1. Due erano venuti in contatto con acqua contaminata ed erano stati ricoverati. Agli sforzi per evitare una catastrofe nucleare, partecipano anche le truppe statunitensi, che forniranno acqua per raffreddare i reattori. Due settimane dopo la catastrofe la polizia giapponese ha aggiornato il bilancio delle vittime: i morti accertati sono 10.035 e altre 17.443 risultano ancora disperse. In Cina radiazioni che superano "in modo consistente" i limiti sono state riscontrate su due passeggeri giapponesi arrivati all'aeroporto di Wuxi, nell'est. L'organismo preposto alla supervisione, ispezione e quarantena ha fatto sapere che ai due è già stata fornita assistenza medica e ha assicurato specificando che non c'è alcun rischio di contaminazione con altri. Livello anomalo di radioattività anche su una nave merci giapponese giunta lunedì nel porto di Xiamen, nella provincia orientale cinese del Fujian. Il cargo era partito dagli Stati Uniti, fermandosi poi in Giappone lo scorso 17 marzo e lo stesso giorno era salpato alla volta della Cina. (25 marzo 2011)
2011-03-22 GIAPPONE Sale livello radioattivo a Fukushima Nuove scosse, la terra trema ancora Passi avanti nel collegamento dei reattori alla linea elettrica. Ancora fumo dall'impianto. "Materiale radioattivo" nell'acqua di mare della zona. Le autorità rassicurano la popolazione e non bloccano la vendita di pesce. La Borsa di Tokyo guadagna il 4,36%. Nube in arrivo in Italia, Ispra: "Nessun rischio per la salute" Sale livello radioattivo a Fukushima Nuove scosse, la terra trema ancora Il vapore bianco radioattivo che fuoriesce dai reattori 2 e 3 * video L'esplosione * video La centrale in 3D * video Gli eroi del Giappone * video Le carcasse dei reattori * video Minanisoma prima, durante e dopo * video I sette giorni più lunghi * Saitama, lo stadio-rifugio dei contaminati foto Saitama, rifugio dei contaminati * Giappone, ora è allarme contaminazione nucleare foto Allarme contaminazione nucleare * Panico nucleare a Tokyo, negozi presi d'assalto foto Panico nucleare a Tokyo * Fukushima, in fila davanti allo scanner foto In fila davanti allo scanner * Fukushima, i danni ai reattori foto I danni ai reattori * Fukushima, paura per la centrale nucleare foto Paura per la centrale nucleare * L'incubo di un'altra Cernobyl torna a far paura al Pianeta articolo L'incubo di un'altra Cernobyl * Cosa succede senza il nucleare articolo Scenario senza il nucleare * Paura e speranza a Fukushima Più di 15mila finora le vittime articolo Paura e speranza a Fukushima * Il dovere della paura articolo Il dovere della paura * Veronesi: propongo moratoria ma io non rinnego l'atomo articolo Veronesi: "Non rinnego l'atomo" * Fukushima, innalzato il livello di gravità Naoto Kan: "Ricostruiremo il Giappone" articolo Kan: "Ricostruiremo il Giappone" * Raffreddati due reattori, torna l'elettricità Tokyo, tracce di radioattività nell'acqua articolo Tokyo, radioattività nell'acqua * Fukushima, allarme per i reattori 2 e 3 Sospesa distribuzione latte e verdura articolo Allarme per i reattori 2 e 3 TOKYO - Undici giorni dopo la devastazione, in Giappone la terra continua a tremare. Oggi, alle 16,18 ora locale (le 8,18 in Italia), una scossa di terremoto di magnitudo 6.6 della scala Richter è stata registrata al largo dell'isola Honshu. Secondo quanto riferito dallo U.S Geological Survey, l'epicentro è stato localizzato a una profondità di dieci chilometri. Alle 18,44 locali un secondo terremoto di magnitudo preliminare 6.2 è stato avvertito soprattutto nelle prefetture di Miyagi e Fukushima, con epicentro a circa 200 chilometri al largo della costa di Iwate, nelle acque del Pacifico. Alle 17,33, sempre locali, è stato il turno della prefettura di Ibaraki, dove è stata rilevata una scossa più leggera, di magnitudo 4.7. La sfida del Giappone resta cercare di stabilizzare la centrale nucleare di Fukushima. E' una corsa contro il tempo. Mentre vapore bianco radioattivo, probabilmente proveniente dalla vasca del combustibile esausto, continua a uscire dai reattori 2 e 3, il livello di radioattività è aumentato notevolmente nell'area intorno all'impianto. A peggiorare le cose è stata anche la pioggia che negli ultimi due giorni si è abbattuta sulla zona. Il "materiale radioattivo" è caduto a terra ed è stato rilevato nell'acqua di mare della zona. Il portavoce governativo Yukio Edano ha affermato che, nonostante l'allarme per il cibo 1 lanciato ieri, per il momento non verrà estesa la "zona di esclusione" intorno alla centrale. Intanto la nube tossica ha cominciato il suo lungo viaggio intorno al mondo. Oggi è di passaggio sull'Islanda dove sono state rilevate minuscole particelle radioattive, domani sorvolerà la Francia per poi arrivare, tra domani e dopo, anche sull'Italia. Il ministro giapponese dell'Industria, Banri Kaieda, parla di situazione "difficile" proprio mentre a Fukushima continuano le operazioni di raffreddamento dei reattori. I cannoni ad acqua sono ancora spenti, in attesa di una decisione da parte della Tepco (Tokyo Electric Power) che però rassicura la popolazione sui "progressi" tecnici in atto. Dalla Cina intanto si aspetta un'autopompa speciale dotata di un enorme braccio articolato alto 62 metri e che servirà per lanciare altra acqua. Secondo l'agenzia Kyodo, la fonte di alimentazione esterna ora è disponibile per cinque dei sei reattori. L'elettricità dovrebbe consentire di mettere in moto le pompe di raffreddamento e vincere la battaglia iniziata, si è appreso solo oggi, con un'onda di mare alta almeno 14 metri. "Ne abbiamo trovato traccia anche nel parcheggio, che si trova appunto ad un'altezza di 14 metri", ha detto un portavoce della Tepco. La contaminazione. I nuovi, alti livelli di iodio e di cesio radioattivi sono stati rilevati in 47 prefetture tra cui quella di Tokyo, a 240 chilometri più a sud. In ogni caso, assicurano le autorità, non sono tali da costituire una minaccia per la salute della popolazione. Le concentrazioni di iodio 131 e di cesio 134 riscontrate nell'acqua marina nella zona vicina l'impianto erano ieri sera rispettivamente 126,7 volte e 24,8 volte più elevate rispetto al livello massimo stabilito dal governo nipponico. Tracce di cobalto 58, infine, sono state rilevate anche in un campione di acqua prelevato nei pressi dell'impianto. Il ministero della Scienza e Tecnologia ha precisato che provvederà a esaminare l'acqua nel raggio di 10-30 chilometri dalla centrale. La pesca. L'Agenzia per la sicurezza nucleare nipponica ha avvisato il ministero dell'Agricoltura delle conseguenze possibili per l'industria dei frutti di mare. Ma il governo non ritiene in questa fase necessario porre limitazioni alla vendita di pesce. L'ha detto oggi in una conferenza stampa il portavoce dell'esecutivo Yukio Edano: "Allo stadio attuale non posso escludere (una futura limitazione alla vendita) tuttavia, in questa fase, non siamo in condizioni tali che la richiedano. In ogni caso, siamo in una fase in cui è necessario raccogliere più dati o far proseguire le analisi degli esperti". Edano ha definito, comunque, le concentrazioni di radioattività non tali da provocare effetti sulla salute. E ieri i pescherecci scampati 2 allo tsunami sono tornati in mare. Il bilancio. Il Giappone continua a contare le sue vittime. Sono 22 mila le persone morte o disperse. Il bilancio è di 9.080 Vittime in 12 prefetture, mentre sono 13.561 I dispersi. Il ministero della pubblica istruzione giapponese ha avvertito che il numero di bambini morti "aumenterà inevitabilmente", considerando la mole di dispersi registrata in queste ore dalle autorità. Sono state danneggiate e sommerse dalle onde dello tsunami anche 5.682 scuole in 23 prefetture. Altre 3.379 scuole sono invece state chiuse dal governo nipponico. Degli 8.360 corpi sui quali la polizia locale ha svolto autopsie, solo 4.670 Sono stati identificati. Si parla poi di 270mila sfollati, dei quali la prefettura di Osaka ha iniziato ad accettare le domande di assegnazione per abitazioni popolari che il governo giapponese offrirà gratuitamente. L'economia. Sul fronte economico da registrare il rialzo della Borsa di Tokyo: alla ripresa degli scambi dopo la festività dell'Equinozio, l'indice Nikkei ha chiuso in progresso del 4,36%, intorno ai massimi di seduta. I listini sono stati sostenuti dai solidi guadagni di Wall Street, ma anche dai passi avanti nella messa in sicurezza della centrale nucleare e soprattutto la rete di protezione messa in campo nel weekend dai Paesi del G7 per "raffreddare" la risalità dello yen, portatosi ai massimi storici contro il dollaro. La banca giapponese ha immesso oggi 2mila miliardi di yen (17 miliardi di euro) sul mercato finanziario per sostenere l'economia nipponica. Sale così a 39mila miliardi di yen (339 miliardi di euro) la somma complessiva sbloccata dalla banca. La Tepco ha reso noto che risarcirà le aziende colpite dal divieto commerciale imposto dal governo nipponico, in seguito alle perdite radioattive della centrale nucleare di Fukushima che hanno contaminato gli alimenti prodotti nelle vicinanze dell'impianto. Lo riferisce il Financial Times. L'offesa agli eroi. Il ministro dell'industria del Giappone, Banri Kaieda, si è scusato oggi dopo essere stato accusato dalla stampa di aver minacciato di punire i pompieri che esitavano a intervenire nella centrale di Fukushima, dove i livelli di radioattivi sono pericolosamente alti. "Se le mie parole hanno offeso i pompieri, allora mi voglio scusare", ha detto il ministro. Kaieda si è però rifiutato di confermare di aver profferito le minacce attribuitegli dalla stampa. I voli. Mentre l'Alitalia ha "rinnovato la disponibilità di posti gratuiti per i nuclei familiari e quanti si trovino in condizioni di vulnerabilità o stato di necessità", come famiglie con bambini minori di 15 anni e donne in stato di gravidanza, la Singapore Airlines ha annunciato di voler cancellare uno dei suoi quattro voli giornalieri tra Singapore e Tokyo a causa del calo della domanda dopo il terremoto. Uno dei due voli giornalieri da e per l'aeroporto Haneda di Tokyo è stato sospeso domenica, mentre il servizio tra Singapore e Tokyo Narita funziona normalmente. La nube verso l'Italia. Oggi è sull'Islanda, domani sarà sulla Francia, poi gli effetti della nube radioattiva sono "attesi sull'Italia, prevediamo tra domani e dopodomani" ma "al momento non si rilevano assolutamente rischi per le popolazioni". Ad affermarlo è stato il responsabile del Servizio misure radiometriche del Dipartimento nucleare dell'Ispra, Giancarlo Torri. In Italia ad intercettare la nube "sono i sistemi della Rete nazionale di sorveglianza della radioattività, una rete che è sempre e comunque attiva su tutte le regioni italiane" ha spiegato Torri, aggiungendo che "a stamattina non si rileva nessun segnale di incremento di radioattività né sull'Italia né sull'Europa". "Al momento - ha ribadito Torri - non si rilevano assolutamente rischi per la popolazione. L'eventuale esposizione sarebbe molto rapida". "Con i nostri strumenti - ha concluso Torri - misuriamo normalmente valori da 10mila a 100mila volte inferiori a quelli che potrebbero avere impatto sulla salute delle persone, sono cioè valori bassissimi e pari a 10mila volte meno le dosi di radiazione naturale". (22 marzo 2011)
LE IDEE Un incubo senza risveglio di HITONARI TSUJI* Un incubo senza risveglio Hitonari Tsuji Ho saputo per la prima volta del terremoto dell'11 marzo mentre stavo su Twitter. All'improvviso sono cominciati a susseguirsi i tweet di moltissime persone, si sentiva la loro voce silenziosa attraverso i messaggi. Mi sono reso conto che c'era qualcosa di insolito. Qualcuno parlava di magnitudo oltre l'ottavo grado. In reatà si trattava di un grande terremoto di magnitudo 9, mai verificatosi prima in Giappone. I giapponesi sono abituati ad associare al termine terremoto quello di tsunami. Sono cominciati i tweet per avvertire dell'arrivo dell'onda gli abitanti delle coste. Io ho cominciato a immaginarmi persone che, senza alture in cui rifugiarsi, cercavano disperatamente di fuggire. Sono stati presi alle spalle da una grande onda. Poco dopo un enorme tsunami si è abbattuto sul Giappone. Era il pomeriggio dell'11 marzo. Da allora continuo a seguire senza dormire Twitter per restare collegato con il mio Paese. Vivo a Parigi, la maggior parte delle informazioni le ottengo da Twitter, da internet e dai giornali. Le prime immagini dei danni causati dallo tsunami le ho viste il giorno successivo nella tv francese. Erano gli scenari delle bellissime coste del Giappone nordorientale inghiottite dal mare. La vita, i ricordi e l'amore di molte persone sono state risucchiate senza pietà da un'immensa onda. Eppure questo non era che il capitolo introduttivo della catastrofe. Anche adesso continuano forti scosse di assestamento. Continuano anche i messaggi su Twitter di chi è tremendamente preoccupato. Inoltre, da quando è stato comunicato il rischio delle centrali nucleari, il terrore si è d'un tratto diffuso in tutto il Giappone. Stavo davanti al computer a leggere messaggi d'aiuto e di paura, ma senza poter far nulla perché sono solo uno scrittore. Non riesco a smettere di piangere nemmeno mentre scrivo questo articolo. Da quando è iniziata la fuoriuscita di radiazioni Tokyo è diventata deserta. Le funzioni della città si sono paralizzate, la gente si è rinchiusa nelle case per la paura atomica. Sono tornato un mese fa da Tokyo per lavoro. Ora non ha più l'aspetto di una città piena di vita, dinamica, energica. Nelle stazioni non ci sono persone, lungo le strade non corrono auto. La gente della capitale parla a bassa voce come se fosse in tempo di guerra, aspetta con ansia il momento di tornare alla normalità. Il livello di stress che attanaglia le persone è ai massimi livelli, ma i giapponesi fanno di tutto per superare questo momento di crisi: rimangono ordinati, uniti e cortesi, rispettano le file e fanno di tutto per stringere i denti. Le forze di polizia e l'esercito lavorano 24 ore su 24 per cercare i dispersi e aiutare i rifugiati. Non ho mai visto una cosa così triste. Non c'è niente nella mia vita che potrei paragonare a questa tragedia. La catastrofe si è portata via tutto, dai miei bei ricordi, alle gioie di tutti i giorni vissuti in Giappone. Ancora le risa, la felicità e la vita. E siamo stati messi di fronte a una prova ancora più grande. Da un lato siamo attanagliati dal terrore che possa iniziare il collasso del nocciolo del reattore di Fukushima, mentre nella zona nordorientale continua il lavoro di numerosi militari e soccorritori. Anche se la situazione continua a peggiorare, ci sono persone che non smettono di combattere per salvare il reattore nucleare. Dai membri di questi gruppi arrivano tweet a tutto il Paese. "Eviteremo l'esplosione nucleare, anche a costo della nostra vita", scrivono. Queste persone lavorano rischiando per la vicinanza alle zone radioattive. In un angolo della zona disastrata una rifugiata ha partorito una bambina. Continuo a ripetermi che questo non è un sogno. Ma non riesco a capire quando potrò risvegliarmi da questo incubo. Anche in questa circostanza disperata stanno per rifiorire i ciliegi. Abbiamo bisogno anche della forza della forza del vostro affetto. Vi supplico, salvate il Giappone. (traduzione Alessia Cerantola) * L'autore dell'articolo è uno fra gli scrittori più noti del Giappone. In Italia ha avuto molto successo il suo "Buddha Bianco" (22 marzo 2011)
2011-03-20 Diretta Fukushima, nuovo allarme al reattore 3 A Tokyo acqua radioattiva. 20mila vittime Radioattività anormale in latte e spinaci. Mentre continua il dramma degli sfollati e i soccorsi arrivano a rilento nelle zone colpite dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo, si apre uno spiraglio di speranza alla centrale atomica di Fukushima. L'elettricità è necessaria per azionare l'impianto di raffreddamento dei reattori, ma bisogna verificare che le pompe siano ancora funzionanti. Nuova scossa nell'area. La polizia ha aggiornato il bilancio delle vittime: oltre 20mila tra morti e dispersi, ma è destinato a salire ancora. DIRETTE: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo 15 marzo - 16 marzo - 17 marzo - 18 marzo - 19 marzo REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO (Aggiornato alle 10:35 del 20 marzo 2011) 10:35 Governo: nessun rischio alla salute anche con la pioggia 12 – Il governo giapponese assicura quanti vivono nelle regioni di Tohoku e del Kanto, quella di Tokyo, che "non corrono alcun rischio per la salute umana, anche in caso di pioggia". In una nota, l'esecutivo invita a "stare tranquilli" e rileva che livelli più elevati del normale di radiazioni si potrebbero rilevare in caso di pioggia", ma in quantità tale "da non incidere sulla salute" e, in ogni caso, "non oltre la media della dose di radiazioni naturali". I consigli sono quelli di evitare di uscire se piove, salvo che non si tratti di un'emergenza; di assicurarsi di coprire capelli e pelle il più possibile; infine, lavarsi accuratamente con acqua corrente se vestiti o pelle sono esposti a pioggia. "Si tratta di misure precauzionali - conclude la nota -. Anche se non si prendono queste misure, non c'è alcuna minaccia per la salute". 10:31 Scossa di 5,5 richter al largo di Taiwan 11 – Un sisma di magnitudo 5,5 è stato registrato oggi al largo della costa sud orientale di Taiwan. Lo ha annunciato l'Istituto di geofisica americano secondo il quale non si segnalano danni, nè vittime e non è stata emessa una allerta tsunami. I sismologi di Taiwan parlano di una scossa di 5.9. La scossa ha avuto per epicentro una zona di mare a circa 45 km a sud est della città di Taitung è stata registrata a 17 km di profondità. 10:29 Wsj: Tepco ha rallentato le operazioni per salvare i reattori 10 – Il presidente della Tepco ha pianto in pubblico, dispiaciuto per i danni che sta causando la radioattività della 'sua' centrale di Fukushima Daichi. In realtà, scrive il Wall Street Journal, la società ha "consapevolmente" rallentato gli interventi per raffreddare i reattori dove è in corso la fusione del nocciolo per salvare il salvabile dell'impianto. Il ricorso all'acqua di mare per abbassare la temperatura dei reattori, infatti, non solo riduce i rischi di ulteriori esplosioni e fughe radioattiva ma danneggia i reattori rendendoli a lungo andare del tutto inservibili. Il Wsj rivela infatti che "Tepco aveva già pensato all'uso dell'acqua di mare per raffreddare uno dei suoi sei reattori almeno dallo scorso sabato mattina (all'indomani del terremoto e del succesivo tsunami) ma non l'ha fatto fino alla sera quando non gli è stato ordinato dal premier". Non solo: "Hanno atteso fino all'indomani per usare l'acqua salata sugli altri reattori". Tepco ha "esitato perche ha cercato di proteggere i suoi asset", ha spiegato al Journal Akiera Omoto, ex diregente della Tepco e attuale membro della Commissione Giapponese per l'Energia Atomica. 10:25 Forte scossa nelle Filippine 9 – Una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.4 ha colpito il nord delle Filippine. Lo afferma l'Istituto di vulcanologia dell'arcipelago. 10:23 La centrale di Fukushima sarà fermata 8 – La centrale di Fukushima sarà disattivata dopo i gravi problemi causati dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito il Giappone del nordest l'11 marzo. "Guardando oggettivamente alla situazione, è chiaro cosa fare", ha risposto il portavoce del governo, Yukio Edano in una conferenza stampa, alla domanda se il governo stia pensando di smantellare l'impianto nucleare. 09:56 La Tepco: "Stabilizzato il reattore 3" 7 – S'è stabilizzata la pressione interna al reattore numero 3 della centrale nucleare Fukushima. Secondo quanto ha comunicato la Tepco non è stato necessario rilasciare vapore nell'atmosfera, come si era precedentemente pensato 09:38 Tracce di radioattività a Taiwan 6 – Tracce di radioattività sono state rilevate per la prima volta a Taiwan su delle fave importate dal Giappone. Lo dicono le autorità di Taipei. 09:08 La polizia: trovati vivi una donna di 80 anni e un ragazzo di 16 5 – Una donna di 80 anni e un ragazzo di 16 sarebbero stati trovati vivi tra le macerie nella prefettura giapponese di Miyagi, oggi, a nove giorni dal terremoto che ha devastato il nordest del Giappone. Lo ha affermato la rete telvisigva NHk citando fonti della polizia. Ieri una notizia analoga, secondo la quale un ragazzo sui 20 anni era stato salvato si era rivelata falsa. 08:05 L'Agenzia: si rischia di interrompere il raffreddamento della centrale 4 – L'Agenzia per la sicurezza nucleare non si aspetta piani del governo per estendere la zona attuale di evacuazione, ma avverte che qualsiasi emissione di vapore radioattivo dal reattore n3 potrebbe interrompere il lavoro di raffreddamento degli altri reattori della struttura. 07:56 Nuovo allarme al reattore 3: sale la pressione 3 – La pressione all'interno del serbatoio di contenimento del reattore n.3 della centrale nucleare di Fukushima è in aumento. Lo ha annunciato l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui la Tepco, il gestore dell'impianto, si appresta ad aprire le valvole per ridurre i livelli di pressione con un'operazione che potrebbe "causare il rilascio di vapore radioattivo". 07:55 La polizia: bilancio vittime destinato a salire 2 – Il bilancio è destinato a diventare ancora più pesante perchè, ad esempio, solo nella prefettura di Miyagi, la polizia locale ha detto di stimare più di 15.000 vittime. 07:54 Le vittime sono oltre 20mila 1 – Si aggrava il bilancio di sisma e tsunami che l'11 marzo hanno devastato il Giappone: sulla base dei dati ufficiali forniti oggi dalla polizia nazionale, le vittime sono salite a 8.133 unità e i dispersi a 12.272 (20 marzo 2011)
IL REPORTAGE Tokyo capitale in agonia "Qui non vivremo più" Paura e incubo radiazioni: in quattromila sono già fuggiti da quella che era percepita come una città modello DAL NOSTRO INVIATO GIAMPAOLO VISETTI Tokyo capitale in agonia "Qui non vivremo più" TOKYO - Per otto giorni Tokyo è stata una metropoli spaventata ma in attesa di buone notizie. Oggi è una capitale in agonia. Si presenta come prossima al collasso e prevede il peggio. In poche ore la residua fiducia ha ceduto allo sconforto. L'esodo lento dei giorni scorsi ha assunto la dimensione della fuga. Oltre quattro milioni di abitanti hanno lasciato la città in treno, o ammassati in auto. Colletti bianchi, stranieri e famiglie con bambini cercano di raggiungere le località a sud del Kansai, per mettersi al riparo dal pericolo della nube atomica. Nella periferia nord di Tokyo arriva invece l'onda dei disperati che scappano da Fukushima e dalle città distrutte dallo tsunami. A far precipitare la situazione, l'innalzamento del livello di rischio nei reattori, nuove scosse di terremoto e la convinzione che il governo minimizzi una crisi fuori controllo. È scattato però anche il primo vero allarme-contaminazione. Il governo ha ammesso che tracce di iodio radioattivo sono state rinvenute nell'acqua potabile di Tokyo e delle aree vicine. Livelli anomali, ufficialmente sotto i limiti di legge e non immediatamente pericolosi per la salute, ma l'impatto pubblico della notizia è stato tremendo. Radioattivi anche il latte proveniente da Fukishima e alcune partite di spinaci prodotti nella prefettura di Ibaraki. Già in commercio, non si sa dove siano finiti. La popolazione dell'area metropolitana, oltre 35 milioni di individui, prende atto che la vita di una delle capitali più importanti del mondo è già irriconoscibile. La domanda non è più quando Tokyo tornerà al business e alla quotidianità smarrita, ma se ciò risulterà possibile. Il crollo del traffico e della folla per strada è impressionante. Pochi passanti, protetti da cappelli, ombrelli e mascherine, ignorano i centri commerciali del centro, in gran parte chiusi. La sindrome da alimenti contaminati lascia deserti i ristoranti e decima chi finora si era dedicato all'accaparramento di viveri. A Ginza, la via dello shopping, alcuni ambulanti mettono all'asta compresse di iodio sul marciapiede, a prezzi esorbitanti, come fossero spacciatori. A ruba un unico genere: i giornali che informano sugli orari dei black-out. Da tre giorni l'immondizia si accumula per le strade. I camion sono privi di benzina e gli inceneritori non possono sprecare elettricità. Solo il tempio di Senso-Ji, ad Asakusa, è affollato più del solito. La gente si raduna a pregare e a bruciare incenso. I cibi confezionati, purché prodotti prima dell'11 marzo, sono introvabili e il loro prezzo è salito di sette volte. Invenduti i generi freschi. Migliaia di taxi sostano in attesa di clienti già lontani, mentre le stazioni dei treni scoppiano di viaggiatori carichi di scatole e valigie. Molti distributori di carburante sono chiusi e quelli aperti non vendono più di dieci litri di benzina a testa, da portarsi via in una tanica. Il mercato immobiliare è impazzito. In una settimana il valore delle case a Tokyo è sceso del 30%, del 70% nella prefettura di Fukushima. A Osaka, Kyoto e Kobe è salito del 40%. Grattacieli con migliaia di uffici si svuotano nella capitale, mentre affittare lontano può superare i listini di Hong Kong. Tra venerdì e ieri la fuga di multinazionali, ambasciate, banche e centri amministrativi delle industrie, ha seminato il panico tra chi non ha un luogo sicuro dove rifugiarsi. Nel distretto finanziario migliaia di impiegati stanno sgomberando armadi e scrivanie, restituendo un'immagine da crack in Borsa. La capitale trasloca a Kyoto, come un tempo, oppure a portata dell'aeroporto internazionale di Osaka. A Tokyo i grandi alberghi chiudono, a sud è impossibile trovare una camera per settimane. La rabbia contro il governo è sempre meno trattenuta. "Devono dire in anticipo cosa può succedere - dice Reiko Fukushima, direttore di un'importante catena di negozi - non confessare quanto è già avvenuto. Se la nube atomica investe Tokyo non possono pretendere che smettiamo di respirare". Il premier Naoto Kan ha invitato invano l'opposizione di centrodestra a formare un direttorio di unità nazionale, per affrontare uniti l'emergenza più grave dalla fine della seconda guerra mondiale. All'agonia di Tokyo e allo spettro di un'esplosione nucleare, si somma l'ecatombe nelle prefetture sommerse dallo tsunami. La capitale è presa d'assalto da migliaia di eco-evacuati e da decine di migliaia di senza tetto fuggiti da gelo, fame e terrore. Volontari distribuiscono pasti, acqua e coperte. La folla dei disperati ha però bisogno di medicine, toilette, letti, di lavarsi e cambiare vestiti fradici. L'intero villaggio di Futunaba, vicino a Fukushima, ieri è stato trasferito a Saitanama, poco a nord di Tokyo, causando la sollevazione dei residenti. Secondo i medici l'emergenza igienico-sanitaria, con 800 mila persone costrette per ragioni diverse ad abbandonare case e ospedali, è prossima ad esplodere non solo nelle zone disastrate. Tragico il problema dello smaltimento delle vittime dello tsunami, fra 25 e 40 mila. I forni crematori non hanno energia e le bare finiscono in fosse comuni. In Giappone l'inumazione è una traumatica novità: l'ultima violenza di un incubo che sembra lontano dalla fine. (20 marzo 2011)
IL REPORTAGE Tra i disperati del palasport "Non vogliono farci il test" A Tokyo seicento persone fuggite dalla zona centrale sono state stipate in uno stadio coperto. Cresce la paura per la possibile contaminazione DAL NOSTRO INVIATO NICOLA LOMBARDOZZI Tra i disperati del palasport "Non vogliono farci il test" TOKYO - Ma che saranno veramente queste radiazioni? Non si vedono, non fanno male, me ne sarò beccata qualcuna anch'io? Perché nessuno ci controlla, ci dice qualcosa? Dove saranno quelle macchinette che si vedono sempre in tv? E poi, sapere la verità, servirebbe a qualcosa, potrebbe salvarci? Pensieri cupi di seicento anime turbate, prima avanguardia dei profughi dello tsunami arrivati a Tokyo senza casa, senza lavoro e senza futuro. E radunati su mille tatami dai colori pastello in una coreografia in perfetto stile "efficienza e sobrietà" tanto cara al governo giapponese. Quartiere Adachi, periferia nord est della capitale, da dove chi poteva è già partito e chi non può preferisce restarsene in casa con scorte di viveri e benzina. Palazzetto dello sport Budo, uno dei tanti templi rionali delle arti marziali. Qui la prefettura di Tokyo ha radunato i primi profughi dei villaggi che circondavano la città di Ivaki. Quei villaggi che da otto giorni rivediamo travolgere dalle onde del Pacifico nelle scene dei video amatoriali e che distavano appena una quarantina di chilometri dalla centrale nucleare in fiamme di Fukushima. "Distanza di sicurezza" per il governo che si ostina a ritenere ufficialmente a rischio solo le zone nel raggio di trenta chilometri dai reattori fuori controllo. E per questo i solerti impiegati della prefettura si sono occupati di ospitarli, di accudirli, perfino di consolarli. Ma di controlli di radioattività nemmeno a parlarne. Come mai? "Non è previsto", risponde, dopo il rituale profondo inchino, l'impiegato comunale Michiado Haisaki che, quando non ci sono catastrofi naturali, si occupa di organizzare mostre sullo sport cittadino. La verità è che uomini e mezzi sono tutti impegnati al nord a combattere un nemico invisibile in una lotta non ancora decisa. Haisaki lo sa bene: "Non possiamo fare i test a tutti. Ne abbiano fatto qualcuno solo a chi era particolarmente preoccupato". E che è uscito in strada per andare a farsi le analisi a spese proprie. Per gli altri solo tormenti e mugugni in uno scenario apparentemente sereno, quasi surreale. Sul parquet del campo centrale, sovrastati da un soffitto di acciaio e da un ovale di tribunette numerate e vuote, sono state allestite con separé non più alti di un metro, microstanze a vista, tutte uguali, solo con i colori dei tappetini leziosamente scelti con cura: due gialli e uno azzurro, poi due verdi e uno rosa e poi ancora due azzurri e uno giallo. In ogni loculo siedono, mangiano e dormono gruppi familiari giovani, coniugi con bambini piccoli che saranno una trentina nel totale. La privacy non esiste ma va bene così. Ci sono gli spogliatoi degli atleti per cambiarsi e i bambini socializzano felici. La stanza che serviva per il riscaldamento è stata invece arredata con gli stessi criteri per gli anziani. Su due lunghi tavoli, in quello che era il corridoio di ingresso degli spettatori, c'è poi il regno dell'organizzazione nipponica: bottigliette di tè, un megaschermo a cristalli liquidi sempre sintonizzato sui notiziari, una catasta di gommosi facsimile di croissant, pigiamini bianchi con pokémon rosa sul cuore, sei telefoni e tre postazioni internet monopolizzate dalle adolescenti del gruppo. Impeccabile ma non basta. I profughi della Budo Arena hanno tutti lo stesso tormento. Saranno stati contaminati? E rompendo il muro dei troppi luoghi comuni sulla psicologia dei giapponesi cominciano timidamente a protestare. I coniugi Kanamaru che passeggiano in ciabatte tra la folla mettono in dubbio addirittura la sincerità del governo. "Sapete perché non ci controllano?", domanda il marito, operaio senza più fabbrica mentre la moglie annuisce, "perché non vogliono far sapere la verità. Ormai si è deciso che tutto è tranquillo e anche i semplici controlli sarebbero una contraddizione". Lei prende la parola, racconta la storia di una macchina vecchia e troppo piccola per portare in salvo tutti quella sera. Dei suoi anziani genitori rimasti nella loro casetta di Ivaki. "Qui mi rassicurano perché sono a 42 chilometri dalla centrale in fiamme. Mi dite voi che cosa succede esattamente al trentesimo chilometro? C'è forse uno schermo messo dal governo che ferma le radiazioni? Intanto i miei sono isolati, non hanno luce né telefono e non so che fine abbiano fatto". Non è proprio rivolta ma sfiducia sì. E tanta. Un ventenne in maglietta che di cognome fa Suzuki annuncia con aria complice: "Io domani esco e vado a farmi le analisi da solo. Qui comunque non mi fido. Sarebbero capaci di dirmi il falso pur di non allarmare la popolazione". L'organizzatore di mostre prestato all'emergenza fa finta di non sentire e si inserisce bonario: "La paura è naturale ma qui stanno tutti bene. Tanto che presto, entro fine mese, questa assistenza finirà. E tutti si dovranno cercare dove vivere da soli. Il palazzetto serve per le manifestazioni sportive". Gli sembra una nota di ottimismo ma l'effetto è devastante. I profughi lo accerchiano. "Ma dove andremo?", "Chi dice che tutto tornerà sicuro?". L'impiegato barcolla: "Magari potremmo prolungare per qualche settimana, ma state tranquilli che tutto sta andando per il meglio". Parola della prefettura di Tokyo. (20 marzo 2011)
IL CASO Ruby, no dei giudici alla difesa il processo al premier non slitta I legali di Berlusconi avevano chiesto di acquisire i nuovi atti della procura ruby difesa. E la Minetti disse: "Se mi arrabbio io, guai per tutti" di EMILIO RANDACIO e PIERO COLAPRICO Ruby, no dei giudici alla difesa il processo al premier non slitta MILANO - Il processo a Silvio Berlusconi si farà senza rinvii e comincerà, come previsto, il 6 aprile. È la prima sconfitta per gli avvocati di Silvio Berlusconi.Hanno chiesto un posticipo, con la motivazione delle "troppe pagine in poco tempo". E questo perché, due settimane fa, era stato consegnato loro un supplemento d'inchiesta. La procura ha replicato a brutto muso: primo, "l'invito a comparire per il premier è stato consegnato il 14 gennaio" e per la richiesta d'immediato al gip Cristina Di Censo non s'era atteso troppo. Secondo, gli ultimi accertamenti "riguardano il conto corrente personale" di Silvio Berlusconi, qualcosa che l'imputato dovrebbe conoscere bene. È quello da cui, come ha rivelato Repubblica, sono stati prelevati con assegni, e solo nel 2010, ben 12 milioni e 882mila euro, tutti trasformati in contanti. E con un incremento notevole a dicembre. Soppesate le varie ragioni, il collegio presieduto da Giulia Turri, e con Carmen D'Elia e Orsola De Cristofaro, dà dunque ragione alla procura. Peraltro, la prima udienza è tecnica: serve solo a precisare il calendario, ma è chiaro che la battaglia procedurale è serrata. Gli avvocati del primo ministro, notando i vari "omissis", hanno chiesto di eliminarli, per poter organizzare una lista testi adeguata. E poi fanno istanze per ottenere ciò che non esiste, ossia i "ventitré interrogatori" a cui, secondo loro, è stata sottoposta Ruby. Due le fonti delle "informazioni" avvocatizie: un'intervista della stessa Ruby a un settimanale e una chiacchiera tra Marysthelle Polanco e Nicole Minetti dello scorso 17 ottobre. Allora nessun giornale aveva pubblicato una riga dell'inchiesta, ma le papi-girl sanno, confusamente, che qualcosa è accaduto. Quel mattino si registra uno scambio di messaggini. "Amo, tranqui, (l'invito da parte di Silvio Berlusconi) è per parlarci della storia della Ruby", invia Minetti. "Ok, amo, nn voglio casini. Quella chi la conosce? Ha fatto i nostri nomi ai magistrati!". "Si, amo, l'hanno interrogata 22 volte". Tanto basta agli avvocati per dare una veste giuridica alle fantasie delle ragazze. E tanto affannarsi rende l'idea del clima che c'è e che, già a suo tempo, era stato descritto dalla stessa Ruby a un'amica: "... è venuto il mio avvocato e ha detto: "Ruby, dobbiamo trovare una soluzione... è un caso che supera quello della D'Addario e della Letizia, perché tu eri proprio minorenne... adesso siamo tutti preoccupatissimi"". È dunque un processo che si annuncia molto, molto scivoloso, come sa lo stesso Silvio Berlusconi, il quale a una delle sue fedelissime aveva detto, scoraggiato: "In tutte le conversazioni non c'è una cosa positiva che, nessuna, abbia detto su di me". E poi, per quanto fedelissime, che faranno in aula queste ragazze? Anche Nicole Minetti, consigliere regionale e "addestratrice" del bunga bunga, può riservare delle sorprese. Come si dimostra da una delle ultime carte depositate. C'è una grande confidenza nel rapporto che lega Nicole al padre Antonio. Per lui, che ha 60 anni ed è titolare di diverse attività a Rimini, nonché legale rappresentante di una società di consulenza a San Marino, Nicole organizza una serata importante. Lo invita il 22 settembre scorso a "una cena con ministri politici, Bondi, la Gelmini, imprenditori vari", e, volendo, "io posso fare un tavolo", spiega al padre la politica del Pdl. Dalle intercettazioni, Antonio Minetti risulta essere davvero a Milano, a fine settembre, in una cena istituzionale al Castello Sforzesco, quando si svolge la festa del Pdl. "Loro saranno al tavolo" seduti con Giancarlo, "uno ben inserito", gli spiega la figlia. Gli investigatori lo identificano in Serafini, ex sindacalista, parlamentare del Pdl. E mentre viaggia tra Rimini e Milano, il signor Minetti parla in inglese con la figlia e chiede: "Giancarlo cosa sa della tua relazione con l'altro tipo? Dei favori che fai con gli appartamenti e quel tipo di cose?". Il riferimento per i detective è chiaro: Silvio Berlusconi. Quando, il 26 ottobre scorso, lo scandalo bunga bunga, finisce sui giornali, Nicole, al telefono con il padre, è sempre più preoccupata: queste cose, ammette, rischiano "di rovinarmi la vita". E la reazione è determinata: "Se mi arrabbio io, saranno problemi grossi per tutti". E la conclusione è uno sgangherato, ma altrettanto comprensibile progetto da gladiatrice: "Vita mia mort tua". (20 marzo 2011)
2011-03-19 Diretta Fukushima, torna corrente in due reattori Tokyo, radioattività nell'acqua corrente Fukushima, torna corrente in due reattori Tokyo, radioattività nell'acqua corrente Radioattività anormale in latte e spinaci. Mentre continua il dramma degli sfollati e i soccorsi arrivano a rilento nelle zone colpite dal terremoto e dallo tsunami dell'11 marzo, si apre uno spiraglio di speranza alla centrale atomica di Fukushima. L'elettricità è necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. Il livello di gravità dell'incidente è stato innalzato. Nuova scossa nell'area. La polizia ha aggiornato il bilancio delle vittime: i morti accertati sono 7.197 e i dispersi 10.905 DIRETTE: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo 15 marzo - 16 marzo - 17 marzo - 18 marzo REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO (Aggiornato alle 13:13 del 19 marzo 2011) 13:13 Aiea: a Fukushima livello radioattività stabile ma elevato 27 – Nell'area della centrale nucleare giapponese disastrata di Fukushima il livello di radioattività rilevato nell'aria è "stabile", ma "significativamente più elevato" del normale. Lo dice l'Aiea, l'agenzia Onu per l'energia atomica, precisando che i livelli non impediscono tuttavia il lavoro dei tecnici che stanno combattendo la crisi 13:09 Aiea: stop alla vendita di cibi da prefettura Fukushima 26 – L'Aiea riferisce che il governo giapponese ha imposto il blocco alla vendita di cibi da prefettura Fukushima. L'agenzia Onu per il nucleare ha aggiunto che le tracce di iodio radioattivo nel cibo può determinare rischi a breve termine per la salute 12:53 Aiea: continua distribuzione iodio a sfollati area di Fukushima 25 – Il governo giapponese da tre giorni sta distribuendo iodio alle persone sfollate da un raggio di 20 chilometri dalla centrale nucleare disastrata di Fukushima, per aiutare l'organismo a combattere eventuali effetti della radioattività: lo ha comunicato oggi l'Aiea, l'agenzia Onu per l'energia atomica, citando la commissione nipponica per la sicurezza nucleare. Il 16 marzo "la Commissione per la sicurezza nazionale giapponese ha ordinato alle autorità locali di distribuire agli sfollati che siano stati evacuati da un raggio di 20 km (dalla centrale) di ingerire le pillole di iodio stabilizzato". L'ordine raccomanda l'assunzione tramite pasticca per gli adulti e sciroppo per i bambini, precisando che la precauzione non è necessaria per chi abbia più di 40 anni 12:52 Sisma ha spostato penisola Oshika di oltre 5 metri 24 – La penisola di Oshika (Ojika), nella prefettura di Miyagi, si è spostata di 5,3 metri e si è abbassata di 1,2 metri per effetto del terremoto dell'11 marzo scorso. I dati, forniti dall'Autorità di informazioni geospaziali di Tsukuba, rappresentano dei record assoluti in Giappone ed evidenziano come la penisola, sulla costa del Pacifico, si sia mossa in direzione est-sud-est verso l'epicentro del sisma, di magnitudo 9. Il terremoto ha inoltre innescato movimenti di terra in molte aree che vanno dalla regione nord-orientale di Tohoku a quella del Kanto, di cui fa parte Tokyo 12:46 Governo conferma: tracce radioattive nell'acqua del rubinetto 23 – Fonti governative confermano: tracce di iodio radioattivo sono state trovate nei rubinetti dell'acqua di Tokyo e in altre località del Giappone. Livelli anormali di iodio radioattivo sono stati rinvenuti anche nell'approvvigionamento idrico nelle prefetture di Gunma, Tochigi, Saitama, Chiba e Niigata, come riferito da un funzionario del ministero della Scienza del Giappone, che sta monitorando i livelli di radiazione. I livelli sono comunque di gran lunga inferiori al limite legale del Giappone, ha detto ancora il funzionario in condizione di anonimato. Il governo aveva già annunciato di aver scoperto livelli di radiazioni oltre i limiti di legge nel latte e negli spinaci nelle zone in prossimità dell'area colpita dall'emergenza nucleare, chiarendo che comunque non c'era nessuna minaccia immediata per l'uomo 12:21 Ventitre persone controllate a Firenze e Pisa, su 11 tracce di radioattività 22 – Sono 23, complessivamente, le persone che in questi giorni si sono recate nei due centri dedicati agli esami sulla presenza di radioattività al Careggi di Firenze, e al Santa Chiara di Pisa. All'ospedale fiorentino si sono presentati in 14, a quello di Pisa 9. Su 11, tutti controllati a Careggi, sono state trovate piccole tracce di iodio 131. La quantità rilevata, secondo gli esperti dell'ospedale fiorentino, non ha alcuna rilevanza dal punto di vista clinico 12:15 Tokyo, tracce di radioattività nell'acqua 21 – Tracce di iodio radioattivo sono state trovate nell'acqua di rubinetto a Tokyo e in altre aree limitrofe. Lo riferisce l'agenzia Kyodo 12:14 Tajani: energia tema da valutare in sede Ue 20 – "Di fronte a quanto è successo in Giappone e Nord Africa il tema dell'energia non può essere affrontato a livello nazionale ma europeo". Lo ha detto Antonio Tajani, il commissario Ue all'Industria, sostenendo che forse dovrebbero parlarne anche a "livello di Capi di Stato e di Governo". Si tratta - ha aggiunto - di "scelte politiche sull'approvvigionamento nucleare, di petrolio e di gas". "Ci sono diverse opzioni" ha proseguito il vicepresidente della Commissione, spiegando che non si deve "valutare sull'onda di episodi legati a fenomeni geologici" o a quanto è successo in Libia. "E' difficile - ha concluso - dire oggi qual è la cosa giusta. Le scelte manichee rischiano di essere affrettate e azzardate" 12:13 Romani: referendum "drammaticamente pericoloso" 19 – Quello che è successo in Giappone rende il referendum sul nucleare drammaticamente pericoloso perché c'è il rischio di una decisione emozionale". A dirlo è il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani nel suo intervento al forum annuale di Confcommercio. Romani ha poi confermato "la necessità di una pausa di riflessione per valutare la sicurezza delle centrali di prima generazione anche se noi abbiamo comunque ribadito la scelta nucleare che rimane sullo sfondo delle nostre azioni. L'opinione pubblica - ha concluso Romani - deve però condividere questa scelta" 12:12 Meeting Giappone, Corea del Sud e Cina su nucleare 18 – La Corea del Sud, il Giappone e la Cina hanno concordato oggi di lavorare insieme nella gestione dei disastri e nella sicurezza nucleare. Lo hanno deciso i ministri degli esteri dei tre paesi che si sono incontrati a Kyoto, secondo quanto riferisce l'agenzia Yonhap. I tre ministri, il sudcoreano Kim Sung-hwan, il giapponese Takeaki Matsumoto e il cinese Yang Jiechi, hanno tenuto oggi un meeteng annuale sul nucleare, nonostante la crisi di questi giorni in Giappone a seguito del violento sisma 12:11 Coldiretti: pari a zero importazioni latte e spinaci da Giappone 17 – "Sono pari allo zero le importazioni in Italia di latte e spinaci provenienti dal Giappone dove sono stati riscontrati livelli di radioattività 'superiori ai limiti legali' nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e nella vicina prefettura di Ibaraki". Lo rende noto la Coldiretti, sottolineando che "sono peraltro nulle anche le importazioni di derivati del latte come formaggi e latticini e degli altri vegetali a foglia larga particolarmente sensibili alla radioattività" 12:01 Tempio buddista di Chusonji suona campana per le vittime 16 – Per un'ora e mezzo la campana del Chusonji ha rintoccato per accompagnare le migliaia di persone che sono morte nel terremoto e nello tsunami dell'11 marzo che ha devastato il nordest del giappone. Lo racconta il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. Il Chusonji è uno templi buddisti più affascinanti del giappone, considerato tesoro nazionale e tesoro dell'umanità. Si trova nel bel mezzo del Tohoku, devastato dal sisma, nella storica città di Hiraizumi ed è stato fondato - secondo una contestata tradizione - nell'850 dal monaco Ennin (Jikaku Daishi) della setta tendai. Il monaco è noto per il suo famoso viaggio nella Cina Tang del 840-846. I monaci hanno voluto tenere per le vittime del sisma/tsunami, che sono già oltre 7.320 Con 11.370 dispersi, la cerimonia del Meifuku, una preghiera per chiedere che i morti riposino in pace. Alla cerimonia hanno preso parte 20 persone e s'è tenuta nella meravigliosa Konjiki-Do (la sala d'oro) che ospita le spoglie dei Fujiwara del nord, la famiglia che dominò il giappone nel XII secolo. La campana, che risale al XIV secolo, ha risuonato anche per le vittime degli attentati terroristici di New York e Washington dell'11 settembre 2001 12:00 Casini: resto favorevole al nucleare 15 – "Sono nuclearista e contrariamente a tanti non ho cambiato idea anche di fronte a una situazione drammatica come quella giapponese, condivido pienamente la posizione di Umberto Veronesi". Lo ha affermato il leader dell'Udc Pierferdinando Casini nel corso del forum Confcommercio di Cernobbio. Secondo Casini, "o le scelte si sostengono per convizione, oppure si va da una parte all'altra continuamente, come si è fatto dal baciamano di Gheddafi all'intervento in Libia" 11:59 Ambasciatore: situazione un po' più serena 14 – L'ambasciatore Petrone spiega che, in generale, "c'è un pochino più di serenità perché sono riusciti a collegare un cavo dell'alta tensione alla centrale di Fukushima. Se riescono a collegare le pompe dei diversi reattori, allora inizieremo a respirare". Quanto alla capitale, il problema è la possibilità che "tra lunedì e martedì ci sia vento che viene dal nord verso Tokyo. Se a Fukushima non sarà successo nulla, allora siamo tranquilli, ma se alla centrale si verificasse, per caso, un'esplosione o un incendio, la nube radioattiva arriverebbe a Tokyo" 11:45 Ambasciatore: rientrati altri 200 italiani 13 – Altri 200 connazionali si sono imbarcati per tornare in Italia da Osaka e "credo che ormai quelli che volevano partire siano partiti tutti. Non voglio esagerare, ma a Tokyo credo che siano rimaste forse poche decine di italiani". Lo ha detto Vincenzo Petrone, ambasciatore italiano in Giappone, spiegando all'Adnkronos che il personale della sede diplomatica è ora alle prese con alcuni casi che sono "delle sorprese", ovvero di connazionali che non si erano mai registrati e che chiedono aiuto. L'ultimo caso, per esempio, "è un ragazzo che stava a Sendai, che siamo andati a prendere e trasferito a Osaka. In questo momento è in taxi verso l'aeroporto per rientrare in Italia" 11:34 Tepco: entro oggi reattore 2 collegato a rete elettrica 12 – Dopo l'annuncio del ripristino dell'elettricità nei reattori 5 e 6 di Fukushima, il gestore dell'impianto, la Tepco, ha annunciato oggi che al termine della giornata dovrebbero essere stati completati i lavori di collegamento a un cavo elettrico del reattore numero 2. Lo rende noto Kyodo News 11:14 Nuova scossa a Fukushima: magnitudo 6,1 11 – Una nuova scossa di terremoto dalla magnitudo 6,1 ha colpito la prefettura di Ibaraki, in Giappone, a poca distanza dalla centrale di Fukushima. Lo ha reso noto il centro meteorologico. Nessun allarme tsunami e non si riportano al momento danni a persone o agli edifici 11:12 Bilancio ufficiale sale a 18.690 tra morti e dispersi 10 – E' di 18.690 tra morti e dispersi il bilancio ufficiale del terremoto e dello tsunami in Giappone. Lo riporta la polizia spiegando che cono 7.320 i morti accertati e 11.370 le persone mancanti all'appello. Il bilancio ufficiale della polizia nazionale normalmente non include le stime locali. La prefettura di Miyagi aveva parlato di 10.000 dispersi solo nella città di Ishinomaki mentre la tv Nhk stamane ha citato altre 10mila persone mancanti all'appello del porto di Minamisanriku. 10:52 Sotto i 100 gradi la temperatura nei primi 4 reattori 9 – Stanno avendo successo gli sforzi dei soldati e dei tecnici per raffreddare i reattori della centrale nucleare Fukushima-1. Secondo quanto ha riferito oggi il ministro della difesa nipponico Toshimi Kitazawa, i primi quattro reattori della centrale, sarebbero a temperature inferiori ai 100 gradi. Lo riporta la televisione pubblica nhk. Per quanto riguarda invece i reattori 5 e 6, che erano fermi al momento dell'incidente e che hanno finora presentato meno problemi, la nhk ha riferito che, secondo le autorità, sono o sono stati "raffreddati". Al reattore 6 è in funzione un impianto di raffreddamento, al 5 è stato effettuato un raffreddamento attraverso pompe diesel. I tecnici sperano di riuscire a riabilitare l'erogazione dell'energia elettrica alla centrale, per far ripartire su tutti e sei i reattori l'impianto di raffreddamento d'emergenza, a breve. I cavi sono ormai connessi, manca l'avvio dell'erogazione. Dopodiché, bisognerà capire se l'impianto funziona. Nel frattempo, si continua a sparare senza posa un getto d'acqua contro il reattore 3. Il governo ha definito "stabile" la situazione. 10:51 Gesuiti a Tokyo, italiani preoccupati per radiazioni 8 – "Le contaminazioni per le radiazioni nucleari dalla centrale di Fukushima preoccupano più delle nuove scosse di terremoto: e questo vale sia per i giapponesi che per la comunità italiana". E' quanto riferisce all'Adn padre Domenico Vitali, gesuita, marchigiano inGiappone da 45 anni e da tre parroco della chiesa cattolica di Sant'Ignazio a Tokyo. "Qui le autorità minimizzano - spiega - ma la gente sente quello che dicono le tv americane ed europee e si preoccupa". Per quanto riguarda in particolare gli italiani residenti nella capitale del Giappone, "diversi hanno fatto rientro in Italia e in molti si sono trasferiti ad Osaka, considerata più sicura di Tokyo perchè più lontana, sia dall'epicentro dello tsunami che dalla centrale nucleare di Fukushima". 10:45 Cavo connesso alla centrale di Fukushima 7 – Un primo cavo elettrico è stato connesso a uno dei reattori della centrale di Fukushima anche se l'elettricità non è stata ancora ripristinata. Gli ingegneri sono al lavoro per cercare di far ripartire il sistema di raffreddamento attraverso la ripresa del collegamento elettrico in tutti reattori. Il cavo è stato collegato al momento al reattore numero due. Secondo gli esperti dell'agenzia nucleare se tutto andrà bene l'elettricità potrà essere ripristinata completamente in tutti i reattori domani. In giornata l'elettricità dovrebbe essere ripristinata nei reattori 1, 2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Intanto le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a sparare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. 08:36 Acqua 24 ore su 24 per raffreddare i reattori 6 – Raffreddare con getti d'acqua 24 ore su 24 i reattori della centrale di Fukushima: questo l'obiettivo del piano messo a punto dalle autorità giapponesi assieme all'esercito e ai vigili del fuoco per cercare di diminuire la temperatura del combustibile radioattivo depositato. Lo ha annunciato il ministero della difesa. 08:35 "Situazione reattore 3 si è stabilizzata" 5 – La situazione nel reattore 3 di Fukushima sembra essersi stabilizzata, secondo quanto riferito dal portavoce del governo di Tokyo Yukio Edano. Si è constatata la presenza di più acqua nel reattore, ha detto Edano e "crediamo che la situazione si è stabilizzata", ha aggiunto. 08:27 Radioattività normale in latte e spinaci 4 – Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha affermato il portavoce del governo giapponese Yukio Edano, aggiungendo che le autorità stanno cercando di individuare in quali luoghi del Giappone siano state inviate le ultime partite dei due prodotti. 08:08 Ripristinata elettricità in due reattori a Fukushima 3 – La Tepco (Tokyo Electric Power Company) ha annunciato il ripristino dell'energia elettrica, tramite generatori diesel, nei reattori 5 e 6 dell'impianto di Fukushima. Intanto, i cannoni ad acqua vengono impiegati per il terzo giorno consecutivo per far scendere la temperatura all'interno del reattore numero 3. Gli elicotteri militari hanno sorvolato l'impianto e le loro sofisticate telecamere sono riuscite a determinare la temperatura dei reattori e cercheranno di stabilire quanta acqua sia rimasta nel reattore numero 4, ha annunciato il ministero della Difesa giapponese. 07:06 Bucati i tetti di due reattori 2 – Sui tetti degli edifici dei reattori 5 e 6, i meno danneggiati, della centrale nucleare di Fukushima sono stati praticati dei fori per evitare esplosioni di idrogeno. Lo ha annunciato oggi il gestore dell'impianto, l'azienda Tokyo Electric Power (Tepco) 07:04 Entro domani ripristinata l'alimentazione elettrica 1 – L'agenzia di sicurezza nucleare ha annunciato per oggi il ripristino dell'alimentazione elettrica nei reattori 1, 2, 5 e 6 della centrale di Fukushima e per domani quella nei reattori 3 e 4. L'elettricità è necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto (19 marzo 2011)
GIAPPONE Fukushima, innalzato il livello di gravità Naoto Kan: "Ricostruiremo il Giappone" "E' la peggiore crisi dalla seconda guerra mondiale ma non dobbiamo cedere al pessimismo" A una settimana dal sisma e dallo tsunami è sempre emergenza per la centrale nucleare. Gravità elevata da 4 a 5. Messaggio alla nazione di Naoto Kan: "Ci risolleveremo dalle rovine" Fukushima, innalzato il livello di gravità Naoto Kan: "Ricostruiremo il Giappone" Un sopravvissuto a Rikuzentakata nella prefettura di Iwate ROMA - A una settimana dal sisma e dal devastante tsunami che hanno colpito il GIappone non si allenta nel Paese la paura per le sorti della centrale nucleare di Fukushima. Il livello di gravità dell'incidente è stato elevato da 4 a 5. Nei reattori 1, 2 e 3 il nocciolo è parzialmente fuso. I contenitori che racchiudono le barre di combustibile sarebbero invece integri, secondo fonti italiane a diretto contatto con il gestore della centrale e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale. La crisi rimane molto grave ma "il Paese si riprenderà", ha affermato il primo ministro Naoto Kan, "e lo ricostruiremo dalle rovine". Intanto un istituto di ricerca, il Port and Airport Research Institute, ha calcolato che le onde dello tsunami erano alte almeno 23 metri. Un livello record dopo i 38 metri e mezzo di uno tsunami registrato nel 1896. AUDIO "Il Paese si ferma in omaggio alle vittime" 1 VIDEO Le carcasse dei reattori 2 Advertisement LA MAPPA 3 Fukushima, elevato livello di gravità. Il livello di gravità del disastro nucleare nella centrale di Fukushima-Daiichi è stato elevato da 4 a 5. La scala internazionale della gravità di un evento nucleare va dal livello 1 ("anomalia") a 7 (il più grave, "incidente maggiore"). Ogni livello della scala prevede una gravità 10 volte superiore del precedente. Il livello 5 si riferisce agli incidenti "con conseguenze di raggio maggiore", mentre il grado 4 definisce quelli con ricadute "locali". L'incidente di Chernobyl, nel 1986, fu classificato di livello 7 mentre Three Mile Island in Pennsylvania, Stati Uniti, finora l'incidente più grave dopo Chernobyl, fu di livello 5. "Una corsa contro il tempo". Il capo dell'Aiea 4, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, Yukiya Amano, ha riconosciuto che la battaglia per stabilizzare i reattori dell'impianto è "una corsa contro il tempo". Amano è arrivato in Giappone per una valutazione della crisi: non andrà a Fukushima, ma si affiderà a una valutazione di un team di esperti inviati sul posto. E ha esortato il premier, Naoto Kan, a fornire un'informazione più chiara. Lunedì il capo dell'Aiea terrà una riunione straordinaria a Vienna per relazionare gli altri membri dell'organizzazione sulla situazione. Premier, il messaggio alla nazione. Naoto Kan, sotto pressione per come sta gestendo la gravissima crisi, ha scelto un messaggio alla nazione per lodare il modo in cui il Giappone sta reagendo ma anche per esortarlo a non cedere allo sconforto: "E' la peggiore crisi dalla Seconda Guerra Mondiale, ma non dobbiamo cedere al pessimismo". Nel giorno in cui tutto il Paese ha osservato un minuto di silenzio in ricordo delle vittime, a Fukushima si lavora senza sosta per cercare di raffreddare i reattori. La situazione dei reattori. Cinque camion dei vigili del fuoco hanno riversato tonnellate di acqua sul reattore 3. Continua a preoccupare il livello dell'acqua anche nei reattori 1 e 4 e aumenta la temperatura nelle vasche di contenimento delle barre di combustibile esaurito nei reattori numero 5 e 6. I livelli di radiazione danno qualche speranza: una lettura a un chilometro a ovest dell'unità 2 ha rilevato un calo, da 351,4 microsievert all'ora a 265; ma è pur vero che ci sono state dati diversi, a volte contrastanti, in diversi parti dell'impianto. E si levano colonne di fumo bianco dai reattori 2, 3 e 4. L'ipotesi che circola nelle ultime ore è quella di una colata di cemento per creare dei sarcofagi intorno ai reattori, proprio come si fece a Chernobyl ma -dicono gli esperti - è un'impresa titanica e difficilmente realizzabile. Il bilancio delle vittime. I numeri ufficiali su vittime e dispersi continuano a salire. Secondo la polizia si contano 6.911 morti accertati e 10.316 dispersi. I feriti sono 2.356. Si tratta di un bilancio provvisorio, che non prende in considerazione le 10.000 persone scomparse dalla città costiera di Ishinomaki nella prefettura di Miyagi, secondo quanto riferito dall'agenzia Kyodo News. Allo stesso modo tra i dispersi non sono contabilizzate le 10.000 persone che mancano all'appello, secondo la tv Nhk, nella città portuale di Minamisanriku, poco distante. In totale risultano danneggiate 55.380 case ed edifici pubblici, e nel nord del Paese oltre 850 mila case sono ancora senza acqua ed energia elettrica. (18 marzo 2011)
GIAPPONE La lotta dei sopravvissuti sette giorni dopo l'apocalisse Le storie dei superstiti del terremoto e dello tsunami che hanno devastato il nord-est dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI La lotta dei sopravvissuti sette giorni dopo l'apocalisse TOKYO - Ieri alle 14.46 il Giappone si è fermato. Dopo una settimana, milioni di persone, si sono inchinate ai morti e ai dispersi dello tsunami di venerdì 11 marzo. Per un minuto, inginocchiate per le strade, nei parchi, in ufficio o in cucina, nei dormitori degli sfollati o tra le macerie che coprono lo costa del Nordest, non hanno pensato al pericolo incombente della centrale atomica di Fukushima. Hanno acceso candele nei templi e sono tornate con la mente all'onda del Pacifico, che ha travolto tutto, facendo sentire fragile il mondo. Migliaia di ragazzi hanno scritto al premier Naoto Kan, chiedendogli di "riflettere sul senso della ricchezza fondata su un'energia capace di sterminare l'umanità in pochi istanti". Quelle che seguono sono dieci storie iniziate in questa terribile settimana, lo specchio dell'apocalisse giapponese che ha preteso fra i 25 e i 40 mila morti. Non devono essere dimenticate e dunque sprecate. Sono il Memoriale dell'11 marzo 2011. Il coro La canzone sussurrata nella palestra della scuola Settecento persone congelate, distese per terra, sepolte tra coperte, bottiglie e sacchetti di vestiti fradici, sono immobili e in silenzio nella palestra della scuola elementare di Kesennuma. Hanno il volto coperto dalla mascherina bianca che dovrebbe proteggerle dalle radiazioni. I vecchi piangono con la schiena, senza produrre lacrime. Gli adulti guardano verso la città che non esiste più e l'oceano che ancora porta al largo le loro case e migliaia di corpi irriconoscibili. I bambini non sanno come stare. Sono le 14.46: una settimana fa il terremoto più violento della storia giapponese aveva appena sollevato l'onda dello tsunami che ha devastato 500 chilometri della costa più protetta della terra. Qui manca la corrente e la sirena non può suonare. Il freddo si prende i più deboli tra i 600 mila senza tetto dell'Honshi. Un coro di ragazzi, coperti con pigiami della misura sbagliata e con i piedi infilati in scarpe altrui, intona sottovoce una canzone. Gli orfani Il saluto e gli applausi ai ragazzini in corriera A Sendai è tornato il sole e sette corriere pulite, arrivate da Tokyo, hanno il motore acceso nel parcheggio del municipio. Trecentocinquanta bambini escono dall'edificio e, ordinati, scavalcavano gli edifici in cui vivevano. Hanno tutti la stessa cartella. Stringono un diploma di merito, consegnato dalle uniche due maestre rintracciate. Sfilano davanti ai pannelli a cui sono affisse le liste dei morti e dei dispersi della città. È il primo scaglione degli orfani di Sendai, a cui la prefettura di Miyagi ha offerto alcuni giorni di vacanza in una località ai piedi del cono di latte chiamato monte Fuji. Nel pomeriggio saranno raggiunti delle corriere riservate ai figli di genitori non rintracciati e considerati in una situazione sospesa. Migliaia di evacuati circondano in silenzio i bambini pronti per la gita e per alcuni minuti fermano i pullman che li portano via. I partenti sorridono e salutano con la mano da dietro i finestrini. Tra chi resta scoppia un applauso che punta dritto in cielo. Il postino Il lungo e silenzioso addio del miracolato dell'oceano Tetsu Hasegawa aveva 57 anni e da trentasette faceva il postino a Kamaishi. Lo ha salvato il mestiere. Quando è suonato l'allarme stava consegnando lettere sul porto. Ha visto l'onda arrivare ed è saltato sulla bicicletta. L'acqua saliva e gli mangiava la strada. Ha pedalato senza girarsi e il fango gli è arrivato a metà ruota. Pensava di essere riuscito ad arrivare a casa, ma al posto dell'edificio costruito dal padre c'era un lago che non aveva mai visto. Solo martedì si è convinto che la sua famiglia era sparita là sotto: genitori, moglie e due figli che stavano studiando. Agli amici ha detto di non pensare a lui, ma di aiutare i feriti. Miracolato dall'oceano, Testsu Hasegawa è morto improvvisamente ieri mattina nel centro di raccolta. I medici hanno accertato che l'hanno ucciso la fame e la sete. Sotto la sua coperta hanno trovato le razioni di cibo e di acqua che per sette giorni non ha consumato. Ha lasciato una busta chiusa indirizzata alla moglie annegata. Il giardiniere I fiori rosa dell'imperatore per le vittime dimenticate Yoshikatsu Hiratsuka cura ciliegi e meli del palazzo imperiale di Tokyo. Dopo trent'anni oggi ha ricevuto l'ordine di chiudere l'entrata del pubblico. La nazione è in lutto e l'imperatore vuole dire ai sudditi che anche la natura si ferma a piangere. Il giardiniere si scusa e spiega che i suoi fiori oggi sono riservati alle vittime dello tsunami. Si è svegliato presto e ha pulito la terra dove presto pianterà bulbi di tulipano. Attorno, Tokyo è una metropoli sotto shock. I negozi di Ginza sono chiusi e i rari ristoranti aperti spengono le luci alle otto. Yoshikatsu Hiratsuka dice che gli sembra di essere tornato a Ofunato, dove è nato, durante guerra. Tra i pini davanti al palazzo ha adagiato un ramo già fiorito di boccioli rosa. È per la famiglia di Kiyota Yamaguci, nel suo villaggio distrutto, che nessuno ha cercato. Tre generazioni, dodici persone, tutti scomparsi. Per questo nessuno li ha cercati e il giardiniere dell'imperatore desidera che si sappia. La commessa Quella madre ricomparsa il giorno del suo funerale Masako Sawasato è riapparsa ieri alle 11 e a Yamadachi l'hanno ribattezzata la "madre risorta". Commessa di un supermercato era fuggita in auto, cercando di accelerare più dell'onda. È rimasta bloccata in un colonna, davanti alla quale era crollata la strada. Trenta mezzi inghiottiti sotto gli occhi dei passanti. Lunedì suo marito Yoshikatsu Hiratsuka ha denunciato che era scomparsa. Giovedì ne ha identificato i resti presunti, schiacciati sotto la sua Honda rossa. Ieri era il giorno del funerale. Marito e figlio stavano vegliando la bara, di legno chiaro. Vicino, un sacchetto con i regali per accompagnarla. Masako Sawasato li ha visti nell'obitorio, dove è entrata per cercare loro: anche lei li credeva defunti. Per una settimana, dopo essersi svegliata su uno scoglio, è rimasta isolata su una collina sei chilometri più a nord. Quando si sono rivisti, i tre non hanno detto niente. Poi il bambino le ha chiesto: "Dove sei stata?" e ha voluto toccarla. La ciclista La corsa disperata in bicicletta a caccia di coperte e medicine Michiko Takahashi ha 42 anni e faceva i conti nella cooperativa dei gamberi a Minami-Soma. È stata lei ad accorgersi che sulla spiaggia erano stesi trecento corpi. Ieri sera è arrivata a Tokyo, è scesa dalla sua bici ed è entrata in una farmacia. Ha acquistato uno scatolone di medicine contro l'influenza e la gastroenterite, che nelle prefetture travolte stanno contagiando migliaia di sopravvissuti. In un grande magazzino ha ordinato duecento coperte, il massimo che poteva permettersi investendo i risparmi. Poi è risalita in sella e ha imboccato la via del ritorno. Se non avesse incrociato un giornalista giapponese nessuno saprebbe di lei. Visto che dopo una settimana i soccorsi ancora non sono sufficienti, Michiko ha deciso di fare da sola. Oltre quattrocento chilometri in due giorni, sotto la neve e a digiuno, altrettanto per rientrare. Adesso i giapponesi pensano a lei e iniziano a credere che nulla è impossibile: nemmeno rialzarsi dopo l'11 marzo. Il bambino Una settimana alla deriva aggrappato alle alghe Hiroshi Gyobu ha 9 anni e ce l'ha fatta. È stato recuperato al largo di Rikuzen-Takata, la città di pescatori dove diecimila corpi sono ora sepolti da una palude. Giaceva su una barca rovesciata, aggrappato da sette giorni a un groviglio di alghe. Il pilota di un elicottero lo ha visto per caso, attratto da una mano che non si muoveva al ritmo della marea. Quando è stato issato con il verricello, il Giappone si è commosso. Ritiene di aver assistito ad un miracolo, forse all'inizio di una reazione, alla prova di poter resistere a tutto e ricominciare. Hiroshi Gyobu era stato spazzato via mentre era in auto con il padre Yoshiya. Si sono svegliati all'alba, su quello scafo. Erano fradici e il padre lo ha coperto con la sua giacca. Martedì gli ha infilato i suoi vestiti, tolti e stesi ad asciugare. Gli ha detto di non muoversi e di aspettarlo. "Raggiungo la riva, chiedo aiuto e vengo a prenderti - ha detto - altrimenti è la fine". Si è calato in acqua e ha iniziato a nuotare, ma non è tornato. L'operaio Il condannato di Fukushima e il segreto del reattore quattro Futoshi Toba è il più vecchio tra i condannati a lottare per impedire che la centrale atomica di Fukushima esploda, distruggendo il Giappone. Ha 59 anni, è senza figli, e nella notte di sette giorni fa ha deciso che sarebbe toccato a lui. Giovedì, investito dalle radiazioni, è stato ricoverato in un centro di Tokyo e secondo i medici ci vuole tempo. La scelta dell'operaio Futoshi Toba, rivelata ieri in tivù, ha scosso il Paese come un altro terremoto. A giugno, perseguitato da una violenta bronchite cronica, sarebbe andato in pensione. "Hanno chiesto chi conoscesse il reattore 4 - ha raccontato - e vedendo i ragazzi che avevo vicino, ho risposto che io sapevo tutto. Ho capito che il mio destino era compiuto e che dopo anni vani avevo l'occasione di dare un senso alla mia vita". Non ha voluto spiegare quale sia la situazione. "Mai visto prima il reattore 4 - ha aggiunto - ma prego il mio Paese di riflettere se questa è la strada giusta per assicurarci un futuro". Il pescatore Nel mercato senza futuro sconfitto dalla grande paura Totsu Kiuno sega tonni a Tsukiji. Nel mercato del pesce di Tokyo tutto è cambiato. Nessuno acquista più molluschi: filtrano l'acqua e i clienti pensano che siano già radioattivi. Alghe secche e pacchi di sale, ricchi di iodio, sono esauriti. Da ieri tonni e aragoste surgelate costano invece più dell'oro. La flotta peschereccia del Nordest è decimata e all'alba i giapponesi danno l'assalto ai banchi per assicurarsi scorte per settimane. È l'incubo atomico: la gente cerca solo tonni e squali congelati, pescati prima dell'11 marzo. Esibire il certificato di pesce vecchio, per un ristorante, raddoppia gli affari. Anche le tartarughe vive vengono giudicate un antidoto alle radiazioni e l'asta di ieri notte ha battuto ogni record. Totsu Kiuno sega la spina dorsale dei suoi tonni di ghiaccio e li rifinisce con l'ascia, come sculture di legno. "Sono gli ultimi - dice - per anni non venderemo nemmeno un polipo". Ha appeso un foglio al bancone: "Offresi manovale". L'artista I ritratti del piccolo pittore tra i superstiti della palude Atsufumi Sato ha 5 anni ma in una settimana è diventato un artista famoso in tutto il Giappone. Viveva nella parte bassa di Ishinomaki, con i genitori e il fratello. È il pezzo di città che non si trova più: 12 mila inghiottiti. Fino ad oggi lui è stata l'unica cosa viva ad essere recuperata dal deserto di fango ancora inaccessibile. Dal primo istante, sotto una serra trasformata in rifugio per evacuati, disegna sua mamma, con i capelli neri, lunghi e tortuosi come un fiume colmo di giocattoli rotti. Sul volto non traccia la bocca e spiega che sarebbe inutile, visto che quella donna da venerdì scorso non gli parla. Ha già realizzato dieci ritratti, tutti uguali. I sopravvissuti di Ishinomaki, che possiedono solo gli abiti ricevuti dall'esercito, acquistano le sue opere, esposte a fianco della coperta in cui il bambino veglia, dorme e lavora. Pagano e lasciano i disegni lì, "esposti nel museo". Atsufumi Sato dice che è contento, perché anche sua mamma valeva molto. (19 marzo 2011)
GIAPPONE "Su Hiroshima il governo mentì oggi trovi il coraggio della verità" Parlano i superstiti della Bomba: Fukushima ucciderà per anni. "Le conseguenze del disastro si vedranno con il tempo, come è successo a noi". "Le radiazioni sono invisibili come allora ma anche le bugie che ci dicono sono le stesse" di RAIMONDO BULTRINI "Su Hiroshima il governo mentì oggi trovi il coraggio della verità" HIROSHIMA - Le città del vecchio e del nuovo olocausto sono geograficamente ai due versanti opposti, l'una a sudovest, l'altra a nord est. Da una parte della faglia tellurica che divide in due l'Isola del Sol Levante c'è Hiroshima, sorta su un grande delta formato da miriadi di piccoli fiumi. È il simbolo storico della distruzione nucleare provocata grazie a anni di ricerca occidentale per mettere in ginocchio il Giappone in guerra. Dall'altra parte - a centinaia di chilometri di distanza - si erge sul mare l'emblema di un moderno disastro fatto in casa, i reattori atomici in panne di Fukushima. Suzuko Numata San, 87 anni, ha perso una gamba tra le macerie della bomba H sganciata sopra la sua testa e segue alla tv le riprese dalle centrali esplose a Nord Est dalla linda stanzetta della clinica di Hiroshima dove è costretta a restare sdraiata per le conseguenze di quel 6 agosto del 1945. "Le radiazioni sono invisibili come allora - sospira - ma anche le bugie del governo sono le stesse", ci dice senza tentennamenti e con una energia imprevedibile. "Come fecero allora - spiega - i politici giapponesi cercano di minimizzare il problema delle radiazioni già uscite e quelle che usciranno ancora a Fukushima. Anche se non si vedono, però, non è che non facciano effetto. Noi che ci viviamo da anni lo sappiamo bene, sono ferite che bruciano come lance in tutto il corpo e nella mente. Lo abbiamo detto ai quattro venti, ma non ci sono mai stati a sentire, e hanno costruito lo stesso le centrali. Advertisement Adesso non vogliono ammettere che il disastro è di enormi proporzioni, e che le conseguenze di quello che succede attorno ai reattori si vedranno col tempo, com'è successo a noi". Numata San aveva un lavoro, e il suo fidanzato stava tornando dalla guerra per sposarla quando il mondo si è capovolto e lei ha perso una gamba, un marito, e parecchi membri della sua famiglia, compresi quelli uccisi uno dietro l'altro dai tumori. Oggi è famosa per aver viaggiato finché ha potuto in Giappone e intorno al mondo (è stata anche in Italia) con la sua gamba artificiale a piantare il seme di un alberello cresciuto a Ground Zero, l'aoghiri, simbolo della fragilità della natura. Da lei ci accompagna un altro sopravvissuto, Mito Kose, che assorbì le radiazioni parzialmente protetto nel grembo della madre e oggi fa la guida tutti i giorni dalla mattina alle 9 di fianco al Genbaku Dome, l'ex Prefettura industriale distrutta e lasciata com'era dai tempi della bomba. "Ho passato l'infanzia un mese l'anno in ospedale", racconta Mito, "ma ora e finché avrò energia verrò qui a spiegare non solo quello che è successo 66 anni fa, ma anche quello che succede oggi. I nostri giovani devono sapere i rischi del nucleare, perché nel nostro Paese li hanno educati a credere a tutto quello che gli dicono, e non si rendono conto dei rischi ai quali sono esposti. Ma di fronte all'evidenza sarebbe il momento di smetterla con le menzogne e dire come stanno le cose". Kose ci accompagna nei locali del Museo della Pace portando con sé la documentazione che ha raccolto negli anni sugli effetti delle radiazioni nel tempo, con informazioni scientifiche completamente assenti o "ammorbidite" nei pannelli, nei video e dalle guide audio che accompagnano i turisti attraverso l'orrore di quel 6 agosto alle 8,15. Ci mostra una foto pubblicata all'estero dei brandelli di corpi raccolti a Hiroshima e portati nei laboratori degli Stati Uniti per essere studiati e rispediti indietro senza che venissero diffusi i risultati. Poi illustra i passaggi delle didascalie del museo dove scompaiono i riferimenti agli effetti delle "radiazioni residue" e delle "lesioni interne" che si manifestano col tempo. "Nessun accenno nemmeno - dice - agli stadi successivi che portano a modifiche del Dna e ai tumori multipli. Perfino il diametro dell'area colpita dalle "piogge nere" radioattive è stato ridimensionato di parecchi chilometri, e nella spiegazione degli effetti si parla solo di casi di diarrea durati tre mesi. Ridicolo. Se lo ammettessero, dovrebbero dare a molta più gente il tesserino dell'assistenza sanitaria gratuita che già spetta a 227565 sopravvissuti, e prendersi cura di altre decine di migliaia di persone. Il dramma è che a forza di ignorare la gravità del fenomeno, come continuano a fare, stanno condannando a rischi incalcolabili le vittime di Fukushima, e si ostinano a evacuare solo una fascia di pochi chilometri, mentre dovrebbero mandare via tutti almeno nel raggio di 80 km". Nel largo piazzale del museo della bomba, Daichi, Tomoya, Shoijin, Nao Hiro fanno una pausa dopo aver visto per ore dispositive e video. Sono amici diciottenni venuti da Kyoto a Hiroshima - spiegano - perché vogliono capire meglio come mai il Giappone non ha imparato dalla storia a temere il potere nucleare. "Ero stato qui in gita alle elementari, ma non capivo niente - dice Tomoya - E non ho capito niente fino a pochi giorni fa, perché io e i miei amici, come tanti giovani giapponesi credevamo ciecamente a quello che ci diceva il governo, che le centrali sono utili e fonte di energia pulita e sicura. Invece non era vero. Capite? Come potremmo fidarci di quello che ci dicono adesso?". (19 marzo 2011)
NUCLEARE Veronesi: propongo moratoria ma io non rinnego l'atomo L'intervento dopo l'articolo di ieri di Francesco Merlo 1. Nessun dietrofront, voglio impianti super sicuri. Non mi occupo di sondaggi e di referendum ma devo rispettare la lezione che arriva dal Giappone di UMBERTO VERONESI Veronesi: propongo moratoria ma io non rinnego l'atomo Umberto Veronesi La politica per sua natura può avere ripensamenti, la scienza deve invece pensare più a fondo. Così ho molto apprezzato l'articolo di Francesco Merlo di ieri, perché mi invita a precisare la mia posizione sul nucleare. E lo faccio pur rendendomi conto che il sovrapporsi delle dichiarazioni, l'inevitabile intreccio fra politica, cronaca e scienza di fronte a un disastro come quello giapponese, e lo sgomento generale che ci attanaglia, rendono molto difficile esprimere posizioni chiare. Il punto è molto semplice: io sono uno scienziato e il presidente dell'Agenzia per la sicurezza del nucleare. Non mi occupo di referendum, non leggo i sondaggi di nessun tipo e quindi neppure quelli che Merlo definisce "di cortile". Dunque ciò che appare come un ripensamento è invece l'esito di una riflessione. Studiando il più lucidamente possibile la dinamica di Fukushima ho pensato che ci troviamo di fronte al primo grave incidente di progettazione nucleare della storia, quindi di strategia. Gli altri due incidenti significativi, Chernobyl e Three Mile Island, sono stati infatti causati da un errore umano. Per Chernobyl più che di errore dovremmo parlare di follia. Ma anche negli Stati Uniti fu un errore dei tecnici a causare la fusione del nocciolo, che fortunatamente non causò nessuna vittima. Va detto subito che sull'errore umano si può intervenire migliorando la preparazione, l'addestramento e le condizioni di lavoro. Un po' come si fa con i piloti d'aereo. Invece a Fukushima non c'è stato nessun errore riconducibile al personale addetto, ma un errore di progettazione: le centrali non erano programmate per resistere a uno tsunami della portata di quello scatenatosi la scorsa settimana. Le fonti tecniche dicono che la progettazione teneva conto di tsunami di intensità minore. Ma questa è comunque una mancanza perché nel costruire una centrale nucleare sul Pacifico non si può non tenere conto della massima potenza delle forze del mare e della Terra. Non è una giustificazione il fatto che erano centrali attivate quarant'anni fa, e che erano quindi alla fine del loro ciclo vitale. La lezione che credo dobbiamo trarre da Fukushima è che non possiamo non rivedere la strategia nella progettazione degli impianti nucleari. Il che non vuol dire ripensare o tornare sui propri passi, ma capire il problema alla radice, avere il coraggio di riconoscerlo e sforzarci di superarlo. Se è vero - ed è scientificamente vero- che senza l'energia nucleare il nostro pianeta, con tutti i suoi abitanti, non sopravviverà, non dobbiamo fare marcia indietro, ma andare avanti, ancora più in là, con la conoscenza e il pensiero scientifico. Dobbiamo pensare al futuro tenendo conto che petrolio, carbone e gas hanno i decenni contati e che sono nelle mani di pochissimi Paesi, che possono fare delle fonti di energia strumento di ricatto economico e politico; che stiamo avvicinandoci ai 7 miliardi di persone sulla Terra, con consumi sempre maggiori di energia; che le altre fonti di energia, le rinnovabili, hanno grandi potenzialità, ma per alcune non abbiamo le tecnologie che rendano accessibili i costi di trasformazione e globalmente non sono sfruttabili in modo tale da assicurare la copertura del fabbisogno. La scelta dell'energia nucleare è dunque inevitabile e il nostro compito è ora quello di garantirne al massimo la sicurezza per l'uomo e l'ambiente. Abbiamo per anni sostenuto che gli impianti di ultima generazione sono sicuri e con un rischio di incidente vicino allo zero. Oggi il Giappone ci impone di riconsiderare criticamente questa convinzione. Molti si domandano se il modello delle centrali nucleari di grossa taglia, come sono oggi tutte quelle del mondo, sia quello da continuare a realizzare; oppure se non è possibile ed opportuno considerare l'adozione di reattori più piccoli e modulari : una rete di minireattori. Alcuni di questi modelli progettuali sono già in produzione e dovremo studiarne a fondo le caratteristiche e la fattibilità. La tragedia giapponese ci impone inoltre di pensare fuori dalle logiche nazionali. E' evidente ora che i piani energetici devono essere discussi a livello internazionale. In Italia ci troviamo nella circostanza favorevole di partire da zero e quindi di poter scegliere, senza fretta, il modello strategico migliore. (19 marzo 2011)
L'ANALISI La paura del referendum di FRANCESCO MERLO La paura del referendum SCILIPOTISMO termonucleare, trasformismo atomico. Questo non è un governo che ha cambiato idea e sta responsabilmente e dolorosamente rinunziando al nucleare, ma è un governo che non ha idee e si accoda alle paure e alle emozioni espresse dai sondaggi del momento. I ministri Romani e Prestigiacomo e, spiace dirlo, con loro anche Umberto Veronesi, non stanno alla testa ma alla coda del Paese. E difatti proprio loro, che non si erano fatti spaventare dall'apocalisse mondiale, si sono terrorizzati davanti ai sondaggi di cortile. Loro che si erano mostrati duri, tecnologi e "proiettati nel futuro", loro che avevano accusato di sciacallaggio gli antinuclearisti ("non si specula sulla paura!") loro adesso ci ripensano, ragionano, rinviano. Come mai? "è finita. Non possiamo perdere le elezioni per il nucleare" è sbottata la ministra Stefania Prestigiacomo davanti a Tremonti e a Bonaiuti, senza sapere che i giornalisti dell'agenzia Dire la stavano registrando. Ancora una volta, dunque, dobbiamo dire grazie a delle frasi intercettate. Questo portentoso sfogo della Prestigiacomo ci svela infatti il vero significato delle nuove posizioni di Romani, "non costringeremo nessun territorio a costruire centrali", e illumina di verità la pensosa riflessione di Veronesi. Sono intense e bellissime le parole usate ufficialmente: "sgomento", "coscienza", "prudenza", "intelligenza". Ma ecco come la Prestigiacomo le ha tradotte: "Non facciamo cazzate". Insomma, il Giappone rischia davvero di diventare anche per lei un'esperienza dolorosa, e non per i morti, non per la disperazione mondiale, ma perché "noi non possiamo perdere le elezioni per il nucleare. Dobbiamo uscirne in modo soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese". Ecco il punto: non ci dice, la Prestigiacomo, che questi nostri governanti sono anti o pro il nucleare, e neppure che sono indecisi. Ma che sono irresponsabili. Non ci racconta che ieri erano a favore ("non siamo in Giappone, il ritorno al nucleare rimane un'assoluta priorità italiana") e oggi sono contro perché "l'ammirevole compostezza del popolo giapponese" li ha svegliati, ma che sono ammalati di scilipotismo appunto, banderuole dell'opportunismo e dell'inaffidabilità, troppo abituati a prendere boccate d'ossigeno dalle disgrazie - il terremoto dell'Aquila, il crollo di una bella scuola elementare, la spazzatura di Napoli, e poi Gheddafi... - troppo lesti a cercare in ogni rogna la convenienza elettorale. E abbiamo pure il sospetto che la maggioranza di governo non abbia paura solo delle elezioni amministrative che stanno per arrivare. Teme di perdere anche il referendum sul nucleare e, sull'onda di quella sconfitta, quello sulla privatizzazione dell'acqua e soprattutto quello sul legittimo impedimento che, ovviamente, sarebbe per Berlusconi la vera fusione atomica del consenso, il disfacimento non solo elettorale. Attenzione: noi non siamo per il nucleare, non è di questo che stiamo parlando. Il punto è che tutti, non importa se pro o contro il nucleare, preferirebbero un governo capace di far valere le proprie convinzioni anche quando diventano impopolari, un governo che fa la cosa che gli sembra giusta e non la cosa per la quale fiuta l'applauso. Una volta c'era la destra che si batteva per gli interessi dell'industria, il profitto e lo sviluppo, e c'era la sinistra che metteva al primo posto i salari, l'ambiente, la salute. Ora invece ci sono i sondaggi, c'è una classe dirigente che si uniforma pubblicamente a quegli umori che in privato disprezza, c'è una destra che sfugge alla solidità della politica e insegue la volatilità del consenso: se la volete cotta ve la diamo cotta, se la volte cruda ve la diamo cruda, basta che balliate con noi. È un altro imbruttimento, l'ennesimo imbarbarimento che la destra deve a Berlusconi. L'altra sera ho acceso la televisione e su Raiuno ho riconosciuto tal Alessandro Di Pietro. Da vecchio cronista lo ricordavo alla testa dei "Gre" (Gruppi di ricerca ecologica), gli ambientalisti di destra. Ne era il capo e il fondatore. Si dicevano seguaci di Konrand Lorenz. Erano fortissimamente antinuclearisti. Ai miei occhi questo Di Pietro era un Ermete Realacci rovesciato con tanto di baffetti da paese. Ebbene in tv era un goffo concorrente semivip dell'empireo di "Ballando con le stelle": guidato dalla Carlucci danzava un fox trot che sembrava un Nichibu giapponese. (18 marzo 2011)
2011-03-18 Diretta Fukushima, governo eleva l'allerta nucleare Bilancio ufficiale: 17mila tra morti e dispersi Fukushima, governo eleva l'allerta nucleare Bilancio ufficiale: 17mila tra morti e dispersi Personale medico controlla le persone evacuate dalle proprie abitazioni vicino Fukushima Nell'impianto la situazione rimane critica. I tentativi di raffreddare i reattori si sono rivelati vani e i livelli di radiattività sono alti. Nel mondo si discute sul futuro dell'energia atomica e il governo italiano frena sul programma di reintroduzione del nucleare. Una settimana dopo il terremoto e lo tsunami le autorità hanno reso noto che i morti accertati sono oltre 6.400 e 10.200 persone mancano all'appello. I soccorsi faticano a raggiungere le aree colpite e l'emergenza è aggravata dalla neve. Il G7 ha deciso un intervento sui mercati valutari per fronteggiare le speculazioni sullo yen e la Borsa di Tokyo è in rialzo. A Fiumicino controlli sui prodotti in arrivo DIRETTE: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo - 15 marzo - 16 marzo - 17 marzo REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO (Aggiornato alle 16:03 del 18 marzo 2011) 16:03 Due multati in Cina per aver diffuso notizie false 47 – Due persone a Shanghai sono state multate dalla polizia per aver diffuso su internet allarmi sull'arrivo di radiazioni nucleari nella capitale economica cinese provenienti dalle centrali nucleari giapponesi. Lo rivela un portavoce della municipalità di Shanghai. Un giovane, Wu, ha messo su un microblog di Internet la notizia che le radiazioni avrebbero già toccato Shanghai proveniente dal reattore di Fukushima, che lui dice di aver visto esplodere in un servizio televisivo della televisione giapponese. La notizia è stata ripresa da un suo compagno di studi, Yin, che ha diffuso su altri siti la notizia, provocando panico fra i lettori. I due sono stati accusati di aver infranto la legge sulla sicurezza pubblica. 16:02 Usa, turismo Hawaii duramente colpito 46 – Il turismo nelle Hawaii è stato duramente colpito. I visitatori provenienti dal Giappone sono diminuiti dell'86 per cento dopo il terremoto e lo tsunami. Il turismo dal Giappone è al secondo posto nella lista delle Hawaii. Circa 1,2 milioni di giapponesi visitano ogni anno le Hawaii contribuendo al 18 per cento del turismo dell'arcipelago e portando oltre due miliardi di dollari nelle casse delle isole. 15:47 Le onde tsunami erano di 23 metri 45 – Le onde dello Tsunami che ha colpito il Giappone venerdì 11 marzo erano di almeno 23 metri.. Lo rende noto uno studio del Port and Airport Research Institute riferendosi alle onde che hanno colpito Ofunato, nella prefettura di Iwate. Si tratta di un livello record dopo quello delle onde di 38,5 metri dello Tsunami del 1896. 15:46 Medici senza frontiere in azione nelle zone colpite 44 – Medici senza frontiere (Msf) si è mobilitata immediatamente dopo il terremoto e il successivo tsunami, grazie agli operatori giapponesi coordinati dalla sede di Msf a Tokyo, per un'azione di supporto all'ampio intervento del governo. L'èquipe di Msf, formata da 12 persone, mercoledì ha stabilito una base operativa a Tome, nel nord della prefettura di Miyagi e si è divisa in tre gruppi. 15:45 Fiat offre 100mila euro per soccorsi 43 – Dopo la catastrofe naturale che ha colpito il Giappone, Fiat Spa, per offrire aiuto alla popolazione locale, ha deciso di effettuare una donazione di 100.000 euro alla Croce Rossa a supporto delle operazioni di soccorso. E' quanto si legge in una nota del Lingotto. Inoltre, il Gruppo si impegna "a raddoppiare la somma di denaro che sarà raccolta dai suoi dipendenti che vorranno sostenere questa iniziativa umanitaria". 15:32 Non necessarie restrizioni aeree 42 – Non è necessario imporre alcuna restrizione ai voli aerei per il Giappone per proteggere la sanità pubblica, a parte l'area con raggio di 30 chilometri intorno alla centrale nucleare di Fukushima. Secondo Herbet Puempel, dell'Organizzazione mondiale della Sanità, a meno di cambiamenti nella situazione di emissione di radiazioni dall'impianto, non ci sono ragioni per vietare voli aerei. Una posizione confermata anche dal portavoce dell'Oms, Gregory Hartl, che ha precisato come a Tokyo "la radioattività sia leggermente aumentata, ma resta al di sotto del livello di rischio per la salute". 15:15 Obama: "Faremo il possibile per aiutare" 41 – Gli Stati Uniti continueranno a fare il possibile per promuovere la stabilità e la democrazia in Medio Oriente e per aiutare la gente del Giappone a recuperare dopo il sisma e lo tsunami. Lo afferma il presidente Barack Obama intervenendo su Usa Today, in un articolo dal titolo 'L'occupazione è la priorità dell'agenda in America latina". Obama a breve inizierà il proprio viaggio in Sud America, che lo porterà fra gli altri in Brasile e Cile. 15:13 Intervento Bce per indebolire yen stimato in 5 mld 40 – L'intervento odierno della Bce per indebolire lo yen, nell'ambito dell'azione congiunta del G7, è stimato in 5 miliardi di euro. Lo sostiene James Pearson, numero uno del trading valutario di Nomura Securities International a Londra. L'intervento della Bce sarebbe avvenuto attraverso l'acquisto di euro in yen. Anche per questo la moneta europea, che attualmente è valutata 114,47 yen, in mattinata è schizzata fino a un massimo di giornata di 115,50 yen. 14:55 Riunione straordinaria Aiea lunedì a Vienna 39 – L'Aiea, l'agenzia atomica internazionale, terrà una riunione di emergenza sulla tragedia in Giappone lunedì prossimo a Vienna. Il direttore generale Yukiya Amano, partito ieri per il paese asiatico e di ritorno domani, relazionerà in quell'occasione gli altri membri dell'organizzazione. La riunione inizierà alle 11 e durerà un solo giorno. 14:30 Berlusconi a Kan: "Emozionati dal coraggio" 38 – "Seguiamo con grande partecipazione gli sviluppi della situazione nel tuo Paese. Ci commuovono profondamente il coraggio e la dignità di cui il tuo popolo ha dato e dà quotidianamente prova". E' un passaggio della lettera di cordoglio e vicinanza che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha inviato al premier nipponico, Naoto Kan, dopo il terremoto e lo tsunami che venerdì scorso hanno colpito la parte nord-est del Giappone. "Una dimostrazione di forza e di coesione morale che emoziona tutti gli italiani. Siamo pronti - continua Berlusconi - a dare la nostra assistenza e il nostro aiuto. Un team della nostra Protezione Civile è già in Giappone". 14:14 Ambasciata: oggi 400 tornati in Italia 37 – Il governo italiano renderà domani disponibili gratuitamente circa 100 posti di sola andata per l'Italia con partenza da Osaka su tre voli Alitalia, mentre oggi i collegamenti dalla città nipponica si sono svolti regolarmente con l'imbarco di circa 400 passeggeri. Quanto a domani, informa l'ambasciata d'Italia, si tratta dei voli AZ 793 (partenza alle 14,10 locali e arrivo a Roma alle 19,05, con scarsa disponibilità), AZ 787 (partenza alle 17 e arrivo a Milano alle ore 21,30) e AZ 785 (partenza 19,30 e arrivo a Roma alle ore 00,05 del 20 marzo). 13:49 Renault taglia del 15-20% produzione in Corea del Sud 36 – La compagnia automobilistica francese Renault annuncia un taglio del 15-20% della produzione dei suoi impianti di Busan nella Corea del Sud, a causa delle interruzioni dei rifornimenti della componentistica dal Giappone. La Renault-Samsung Motors normalmente produce 20 mila auto al mese e la casa francese annuncia che subirà un taglio di circa 3 mila veicoli mensili. 13:39 Save the Children, al via distribuzione coperte 35 – Save the Children, dopo aver allestito la prima area sicura a misura di bambino a Sendai, ha deciso di espandere la portata del proprio intervento umanitario in Giappone, e oggi inizierà a distribuire coperte per aiutare la popolazione a mitigare gli effetti dell'ondata di freddo che ha investito il Paese. L'organizzazione, inoltre, informa che "è stata avviata una raccolta fondi di 20 milioni di dollari". 13:37 Ministero Salute, centri di controllo per chi rientra in Italia 34 – Per gli italiani al rientro dal Giappone dopo il terremoto e lo tsunami dell'11 marzo, ecco l'elenco dei centri di riferimento individuati dalle Regioni per chi volesse sottoporsi a controlli a seguito dell'emergenza radiazioni. Emilia Romagna: Ospedali Riuniti di Parma; Ospedale S.Orsola-Malpighi di Bologna, Ospedale Bufalini di Cesena. Lazio: Azienda ospedaliera San Camillo di Roma; Policlinico universitario A. Gemelli di Roma; Azienda ospedaliera Sant'Andrea di Roma; Policlinico Umberto I di Roma; Istituti fisioterapici ospitalieri (Ifo) di Roma. Lombardia: Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano; Ospedale di Circolo Macchi di Varese; Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (Varese); Ospedali Riuniti di Bergamo; Spedali Civili di Brescia; Istituti ospitalieri di Cremona. Toscana: Azienda ospedaliera di Careggi di Firenze; Azienda ospedaliera universitaria Pisana - Presidio ospedaliero Santa Chiara di Pisa. Valle d'Aosta: Ospedale regionale Umberto Parini - Servizio Radiologia, viale Ginevra, 3. Liguria: Azienda ospedaliera universitaria S. Martino di Genova; Ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova. 13:29 Ue pronta a dare assistenza tecnica per centrali 33 – L'Unione europea è pronta a fornire assistenza tecnica, "se il Giappone lo richiederà", per le operazioni di raffreddamento dei reattori nucleari. Lo ha detto la portavoce del commissario Ue all'energia Gunther Oettinger. La portavoce ha spiegato che ci sarà bisogno di circa un anno di lavoro, dato che è stabilito in 357 giorni il tempo di raffreddamento. "Vogliamo essere pronti nel caso ci sia richiesto aiuto e se necessario forniremo personale", ha aggiunto Marlene Holzner. 13:26 Ingegnere nucleare: "Sarcofago soluzione impossibile" 32 – Al punto in cui è la situazione nella centrale nucleare di Fukushima, un sarcofago di cemento armato che ricopra tutto come fu fatto a Chernobyl è a questo punto l'unica soluzione, ma "è una soluzione quasi impossibile". E' il parere di Ezio Puppin, ingegnere nucleare al Politecnico di Milano. "A Chernobyl", ricorda Puppin, "misero un sarcofago che pesa 100.000 tonnellate e che ha già fessure e crepe. Inoltre visto il peso sta sprofondando nel terreno. Insomma, è instabile e lì dovevano ricoprire solo un reattore, mentre a Fukushima sono almeno quattro". Si tratterebbe, dal punto di vista ingegneristico, "di un'operazione senza precedenti per quantità di cemento impiegato e di metri quadri da ricoprire, un lavoro ciclopico al confronto del quale la piramide di Cheope è uno scherzetto. Le uniche opere paragonabili sono le grandi dighe, e ci vogliono degli anni". 13:12 Francia invita universitari a lasciare Giappone 31 – Le università francesi richiamano gli studenti, i docenti e i ricercatori, circa 350 persone, che si trovano ancora in Giappone. A "raccomandare vivamente" il rientro in patria è la Conferenza dei presidenti delle università (CPU), che rappresenta gli 83 atenei del Paese. Il CPU consiglia agli studenti e al personale universitario di utilizzare "tutti i mezzi logistici messi a loro disposizione" per lasciare il Giappone, a causa del rischio nucleare. 12:59 Al via ponte aereo aiuti umanitari dalla Ue 30 – Prende il via da oggi un ponte aereo di aiuti umanitari dall'Unione europea verso il Giappone. Lo ha riferito il portavoce della commissaria Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva. Sempre oggi, ha aggiunto il portavoce Raphael Brigandi, si recheranno in Giappone 15 esperti europei della protezione civile per organizzare l'aiuto con i partner locali e con la Croce rossa internazionale. 12:52 Riapre domani la Tokyo Tower 29 – Primi segnali di ritorno alla vita in Giappone. Mentre centinaia di migliaia di persone nel nordest del Paese sono al freddo nei rifugi a una settimana dal terremoto/tsunami, riapre domani a Tokyo una delle principali attrazioni turistiche della città: la Tokyo Tower. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Yumiuri Shinbun. La torre, costruita nel 1958 a imitazione della tour Eiffel di Parigi ma più alta di 13 metri, è gestita da una società privata. 12:49 Sarkozy rinnova disponibilità a formire aiuti 28 – Nicolas Sarkozy ha assicurato al primo ministro giapponese, Naoto Kan, la piena solidarietà della Francia, rendendo omaggio al coraggio e alla dignità fuori del comune della popolazione colpita dal terremoto dell'11 marzo e da una serie di catastrofi di proporzioni inusitate. 12:49 Premier giapponese: "Non abbiamo nascosto nulla" 27 – Nel corso della conferenza stampa il premier ha anche affrontato la questione dell'attendibilità della versione dei fatti data dal governo. Il premier ha detto che "al pubblico è stato divulgato tutto. Abbiamo condiviso - ha aggiunto - quel che sappiamo con la comunità internazionale". 12:44 Premier giapponese: "Non dobbiamo essere pessimisti" 26 – Rivolgendosi ai quasi 600mila sfollati sistemati in rifugi di fortuna senza energia, cibo e medicine, Kan ha detto di sapere che soffrono, che la situazione è difficile, e ha promesso che il governo fornirà loro tutto il necessario per riprendere una vita normale. "Dobbiamo essere forti e convinti che ci riprenderemo, non ci possiamo permettere di essere pessimisti", ha proseguito il premier. "Dopo la II Guerra Mondiale abbiamo avuto una miracolosa crescita economica grazie agli sforzi del popolo giapponese e questo è stato il modo in cui il Giappone è stato costruito", ha detto il premier. 12:34 Fukushima, usato generatore diesel per raffreddare 25 – Accanto agli idranti e agli elicotteri, per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima, viene impiegato ora anche un generatore diesel, secondo quanto reso noto dall'Aiea. Un generatore di emergenza nel reattore 6 pompa acqua nelle vasche di raffreddamento del combustibile usato dei reattori 5 e 6, dove la temperatura è in aumento. Secondo l'Aiea, i tentativi di ieri hanno dato scarsi risultati: in quella del reattore 5 la temperatura era salita da 64,2 gradi a 65,5, mentre in quella del reattore 6 era leggermente scesa da 62,5 gradi a 62. La temperatura normale nelle vasche di raffreddamento dovrebbe essere di 25 gradi celsius. 12:30 Fukushima, domani probabile corrente in reattori 1, 2, e 4 24 – I tecnici potrebbero riuscire a ripristinare la corrente elettrica nel reattore 4 della centrale di Fukushima 1 domani mattina. Lo ha detto la Tokyo Electric Power Company (Tepco), la società che gestisce la centrale danneggiata. In precedenza, l'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare aveva parlato della possibilità di ripristinare la corrente nei reattori 1 e 2 domani mattina. 12:28 Premier giapponese: "Ci riprenderemo" 23 – La crisi nucleare in Giappone "rimane molto grave" ma "il Giappone si riprenderà". Lo ha affermato oggi il primo ministro Naoto Kan. "Tutto il popolo deve avere la Forte determinazione a superare questa crisi", ha detto con tono grave il premier nipponico. "Ricostruiremo il Paese dalle rovine", ha detto Kan nel suo discorso alla nazione, aggiungendo che lui stesso "come cittadino", "lavorerà duro" per la rinascita del Giappone. 12:09 400 km quadrati di terreno inondati dallo tsunami 22 – Sono in tutto almeno 400 i chilometri quadrati di terreno inondati dallo tsunami di venerdì scorso: lo ha reso noto l'Autorità Geo-spaziale giapponese, sulla base dell'analisi delle fotografie aeree e satellitari realizzate nel nord-est del Paese. Mancano ancora analoghi rilevamenti su una superficie pari al 20 per cento di quella investita dall'onda anomala, per cui il dato è destinato a crescere ulteriormente. Anche così, ha fatto comunque notare l'istituto specializzato, si tratta del più vasto impatto mai avuto in Giappone da uno tsunami. 11:56 Un minuto di silenzio per ricordare il terremoto 21 – I terremotati affollati nei centri di emergenza e i soccorritori hanno osservato un minuto di silenzio alle 14.46 locali (le 6.46 in Italia), la stessa ora alla quale, venerdì scorso, la forza della natura si è scatenata sulla costa orientale del Giappone. 11:41 Governo, enormità disastro ha rallentato reazione 20 – Il governo giapponese è stato travolto dall'enormità del disastro che ha colpito il Giappone la settimana scorsa e per questo la reazione al terremoto e allo tsunami è stata rallentata. Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo Yukioi Edano, secondo quanto riportato dalla Bbc. 11:38 A Fiumicino controlli su cibi importati 19 – Sono in corso anche all'aeroporto di Fiumicino i controlli sui prodotti di origine animale e vegetale in arrivo dal Giappone. Nello scalo romano le ispezioni sono effettuate all'interno della Cargo City - la città delle merci aeroportuale. Sotto osservazione tutti i carichi di alimenti dal Giappone (prodotti ittici, caviale, soja, alghe, tè verde), confezionati dopo l'11 marzo, giorno del sisma e dello tsunami. Le importazioni di tali merci a Fiumicino - fanno notare negli uffici di sanità aerea - sono peraltro alquanto limitate. Il blocco della merce, secondo le disposizioni previste dal decreto ministeriale, può durare uno, al massimo due giorni, per consentire agli esperti di analizzare i prodotti a rischio. 11:29 Emergenza nucleare, anche domani vento verso oceano 18 – Anche domani il vento dovrebbe soffiare verso est, allontandando la possibilità che nubi radioattive possano andare verso la grande area metropolitana di Tokyo. L'ha affermato l'ufficio meteorologico nipponico, secondo quanto riporta l sito internet della televisione pubblica Nhk. 11:27 Nozze reale in Gb, principi Giappone declinano invito 17 – Il principi ereditari del Giappone, Naruhito e sua moglie Masako, hanno declinato l'invito per le nozze reali di William e Kate Middleton a Londra il prossimo 29 aprile, a causa del terremoto e dello tsunami. Secondo l'agenzia imperiale, la coppia resta "nella sua residenza partecipando al dolore dei familiari delle vittime". Naruhito e Masako hanno cancellato anche un viaggio con la figlia, la principessa Aiko, a Nagano, la prefettura al centro del Paese. 11:24 Fukushima, livello Aiea sale a 5 16 – Con l'innalzamento al quinto livello su sette della scala Ines dell'Aiea l'incidente di Fukushima è così classificato come "con conseguenze significative" mentre in precedenza, al livello 4, le conseguenze erano definite "locali". La nuova classificazione mette Fukushima allo stesso livello raggiunto nel 1979 dall'incidente di Three Mile Island negli Stati Uniti, a due posti dal livello 7 raggiunto con Chernobyl venticinque anni fa. 11:20 Ambasciata italiana a Tokyo resta aperta 15 – Il Ministro degli Esteri Franco ha dato istruzione di mantenere aperta l'Ambasciata d'Italia a Tokyo. Con tale decisione politica il governo italiano intende inviare un segnale di profonda amicizia nei confronti del Giappone. Tale scelta è motivata, inoltre, dalla necessità di continuare a garantire la massima efficacia nell'assistenza ai connazionali presenti nella regione metropolitana della capitale giapponese. L'Ambasciatore d'Italia, Vincenzo Petrone, rimane a Tokyo. Parte del personale verrà dislocato a Osaka. 11:10 Esperti italiani: "Nocciolo parzialmente fuso" 14 – Nei reattori 1, 2 e 3 della centrale di Fukushima 1 il nocciolo è parzialmente scoperto e parzialmente fuso. I contenitori che racchiudono le barre di combustibile sarebbero invece integri, secondo fonti italiane a diretto contatto con il gestore della centrale di Fukushima 1 (Tepco) e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale 10:48 Il nuclearista Testa: "Sciocco far finta di niente" 13 – "Sarebbe davvero sciocco far finta di niente. E' stato un incidente molto, molto grave, il governo italiano sta facendo quello che sta facendo tutta l'Europa, una riflessione". Lo ha affermato il presidente del Forum Nucleare Italiano, Chicco Testa, parlando ai microfoni de "La telefonata", la rubrica di Maurizio Belpietro su Canale 5. 10:03 Agenzia nucleare innalza livello allarme a Fukushima 12 – L'agenzia nucleare giapponese ha innalzato da 4 a 5 il livello di allarme alla centrale di Fukushima 10:02 Aiea misura radioattività a Tokyo 11 – L'aiea ha annunciato che a partire da oggi misurerà il livello di radioattività a Tokyo 09:41 Bersani: "Governo fermi leggi sul nucleare" 10 – Il governo deve bloccare il suo progetto nucleare. Lo chiede il segretario del Pd Pierluigi Bersani intervenendo a radio 24. "Dopo il Giappone - dice Bersani - è chiaro che sul nucleare c'è una riflessione da fare. Il governo sospenda gli atti parlamentari a partire da quelli sulla localizzazione dei siti. Per ora però ho sentito solo parole" 08:30 140 posti gratis per gli italiani 9 – 140 posti aerei gratuiti sono stati messi a disposizione dei nostri connazionali che si trovano ancora in Giappone da parte del governo italiano. Lo ha detto l'ambasciatore a Tokyo Vincenzo Petrone in un'intervista a Sky tg 24, che ha aggiunto: "Io resto qui". 08:16 Riaperto aeroporto di Sendai 8 – L'aeroporto di Sendai è stato riaperto per i voli di emergenza. Funziona anche l'autostrada di Tohoku. La scarsità di carburante continua a incidere sulle operazioni di soccorso 07:26 "Servono maggiori informazioni" 7 – Il capo dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica ha chiesto al premier giapponese, Naoto Kan, di fornire maggiori informazioni. "Servono più dettagli", ha detto Yukiya Amano. A differenza di quanto annunciato, non si recherà a Fukushima. 07:25 "Chiudere i reattori in un sarcofago" 6 – I tecnici studiano l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato, come a Cernobyl nel 1986. 07:06 Intervento del G7, la Borsa giapponese in rialzo 5 – Il G7 ha offerto il suo appoggio alla banca giapponese, per contenere la crescita dello yen. In previsione della ricostruzione, si vogliono contrastare mosse speculative. Molte aziende giapponesi stanno pensando a un rientro dei capitali. La Borsa ha guadagnato il 2,72%. 06:52 Il vento soffia verso il Pacifico 4 – Il vento sulla centrale soffia verso il Pacifico e non c' è pericolo immediato per l'area urbana di Tokyo, 240 km a sud dell'impianto. 06:49 Si lavora per ripristinare il sistema elettrico 3 – I tecnici sperano di rimettere in funzione il sistema elettrico. Dovranno fermarsi per permettere una nuova missione dell'esercito, che dovrà gettare tonnellate d'acqua dagli elicotteri 06:35 Si prova a raffreddare i reattori con cannoni ad acqua 2 – Dopo essere state costrette a rinunciare all'uso degli elicotteri, per l'alta radioattività, le autorità giapponesi hanno schierato circa 20 camion dei pompieri. La speranza è di raffreddare i reattori con i cannoni ad acqua. In particolare i vigili del fuoco e i militari si stanno concentrando sul numero 3, considerato il più pericoloso 06:34 Non si esclude di seppellire i reattori 1 – Il Giappone non esclude l'ipotesi di chiudere i reattori atomici danneggiati in 'sarcofaghi' di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto con quello di Chernobyl, in Ucraina, dopo il disastro del 1986. Lo ha affermato un funzionario dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che ha aggiunto che la priorità rimane quella di raffreddare i reattori (18 marzo 2011)
2011-03-17 Diretta Governo: "Prioritaria sicurezza reattore 3" Veronesi: "Serve riflessione profonda" Governo: "Prioritaria sicurezza reattore 3" Veronesi: "Serve riflessione profonda" Dopo l'appello del ministro dell'Economia, calano i consumi di energia. Nonostante il lancio dell'acqua con gli elicotteri sull'impianto nucleare di Fukushima per raffreddare il combustibile che minaccia la fusione, resta alto il livello di radiazioni. Gli esperti Usa: "Livello di radioattività letale nel reattore 4". Ma la Tepco ribatte: "È il 3 a preoccupare". Arriveranno pompe di fabbricazione Usa per rinforzare i tentativi di raffreddamento. Intanto, i dispersi hanno raggiunto quota 20.000. In parte del Nord del Paese la situazione è difficilissima e i soccorsi ritardano o sono poco efficaci. La Borsa di Tokyo perde l'1,44%. Il governo: manovre speculative sullo yen. Nel mondo si discute sul futuro dell'energia atomica LE DIRETTE PRECEDENTI: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo - 15 marzo - 16 marzo REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO (Aggiornato alle 21:01 del 17 marzo 2011) 21:01 Troppe cancellazioni, Delta sospende alcuni voli 112 – In seguito alle numerose cancellazioni di voli, la prossima settimana Delta interromperà alcuni dei suoi servizi verso il Giappone. United continental ha sospeso i voli per Sendai, l'aeroporto più vicino all'epicentro del sisma. La compagnia aerea ha fatto anche notare come in seguito al terremoto le richeste di voli in giappone sono calate drasticamente. 20:59 Mancano componenti, General Motors sospende produzione in impianto Usa 111 – General Motors sospenderà la produzione nell'impianto di Shevreport nella settimana del 21 marzo in seguito alla mancanza di componenti provenienti dal Giappone. Lo comunica Gm, sottolineando che la produzione riprenderà il prima possibile 20:41 Obama: "Non ci aspettiamo radiazioni negli Usa" 110 – Il presidente americano Barack Obama ha detto oggi che non vi saranno radiazioni pericolose dai reattori nucleari giapponese sul territorio americano. 20:40 Obama: "Nucleare fa parte del nostro futuro energetico" 109 – "Dobbiamo fare una revisione degli impianti alla luce di quanto è avvenuto in Giappone, ma il nucleare fa parte del nostro futuro energetico", ha detto il presidente Usa 20:26 Obama: "Stiamo inviando soccorsi e aiuti in Giappone" 108 – "Gli americani hanno aperto il loro cuore in aiuto del Giappone", ha detto Barack Obama 20:20 Ambasciata italiana: "Giornalisti aggiornino presenza" 107 – L'ambasciata d'Italia a Tokyo ricorda a tutti i giornalisti presenti in Giappone di comunicare i propri contatti telefonici, l'indirizzo e-mail e, possibilmente, i propri spostamenti alla casella e-mail consular.tokyo@esteri.it, indicando nell'oggetto ''giornalisti''. Eventualmente, si legge in un avviso, è possibile chiamare a tal merito anche il numero (+81) 03-3453-5142 19:58 Usa non intendono estendere zona evacuazione 106 – Gli Stati Uniti "non vedono alcuna ragione di estendere la zona di 80 km" intorno alla centrale nucleare di Fukushima, zona dalla dalla quale consigliano ai cittadini americani l'evacuazione. Lo ha detto il sottosegretario di stato Patrick Kennedy durante una conferenza stampa al dipartimento di stato. Kennedy ha spiegato che le autorità consolari Usa in Giappone stanno trasportando centinaia di cittadini statunitensi al di fuori della zona nel nord est del paese più duramente colpita dal terremoto e dallo tsunami. 19:55 Commissario Ue Oettinger: "Importante che nucleare non aumenti" 105 – Per il Commissario Ue all'energia Gunther Oettinger il futuro dell'energia nucleare in Europa non è in crescita. "Non arriveremo allo 0% di energia nucleare", ha affermato Oettinger parlando di una sua previsione per il 2040. "Ma l'importante - ha aggiunto - è che il nucleare non aumenti". 19:53 Costruttori auto prolungano chiusura impianti 104 – Dopo aver già subito, secondo una prima stima di IHS Global Insight, una perdita produttiva globale di circa 250.000 vetture, i costruttori giapponesi di automobili prolungano i tempi di chiusura. La Toyota estende lo stop fino al 22 marzo dei suoi impianti e di quelli delle sussidiarie. La Suzuki prolunga fino al 21 marzo la chiusura degli impianti di Kosai, Iwata, Toyokawa e Sagara. Nissan estende fino al 20 marzo la sospensione degli impianti di Oppama, Tochigi, Nissan Shatai e Yokohama. 19:28 New York Post, a Dallas e Chicago bagagli contaminati 103 – Bassi livelli di radioattività sono stati riscontrati su bagagli provenienti dal Giappone giunti negli aeroporti di Dallas, in Texas, e Chicago, in Illinois. Lo riporta il tabloid newyorkese New York Post, citando fonti aeroportuali. I test sono stati effettuati all'aeroporto Fort Worth di Dallas e all'aeroporto O'Hare di Chicago sui bagagli di alcuni passeggeri partiti da Tokyo. Bassi livelli di radiazioni - riporta il New York Post - sono stati rilevati sia sui bagagli, sia nel sistema di filtri della cabina dell'aereo. Nessun passeggero è stato trattenuto in osservazione. 19:20 Obama firma libro di condoglianze all'ambasciata del Giappone 102 – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato il libro di condoglianze all'ambasciata del Giappone, oggi a Washington. Lo indica la Casa Bianca, precisando che la visita di Obama non era stata annunciata in precedenza. 19:09 Decollato il primo charter per evacuazione americani 101 – Il primo aereo charter per la evacuazione dei cittadini americani dal Giappone è decollato, informa il Dipartimento di Stato. Gli Usa hanno comunicato che sul volo possono viaggiare circa cento persone. Si tratta dri familiari di diplomatici e alcuni gruppi di privati cittadini che hanno scelto di lasciare il Giappone. Anche il Pentagono ha annunciato di aver predisposto un piano di evacuazione per le famiglie dei militari e dei civili americani che vivono nelle basi non lontane dalla zona di Fukushima. 18:50 Ultimo bilancio: oltre 15mila vittime 100 – Sono oltre 15mila le vittime - tra morti e dispersi - del sisma e del successivo tsunami: l'ultimo bilancio fornito dalla polizia nipponica parla infatti di 5.692 morti e 9.506 persone che mancano ancora all'appello. Come sottolinea il sito della Bbc, il numero dei dispersi potrebbe tuttavia essere molto maggiore visto che il dato ufficiale riflette solo quelle persone la cui scomparsa è stata registrata presso gli uffici della polizia. 18:39 Domani G7 ministri finanze per interventi su yen 99 – I ministri delle finanze e i banchieri centrali del G7 si riuniranno domani mattina in teleconferenza per discutere gli interventi sul mercato valutario per combattere l'eccessiva fermezza dello yen. Lo riporta il quotidiano nipponico Nikkei. Lo yen nelle ultime sedute ha registrato un forte apprezzamento che lo ha portato ai massimi storici nei confronti del dollaro. In passato i Paesi europei e gli Usa avevano espresso riserve riguardo a possibili interventi sulla valuta, ma ora sembrano pronti a cambiare questa posizione. La riunione di domani affronterà argomenti come l'impatto economico e finanziario del potente terremoto della scorsa settimana e la crisi nucleare, oltre alle misure di sostegno per il Giappone e per la ricostruzione. 18:33 Aiea: "Fukushima stabile, ma radioattività aumenta" 98 – Il livello di radioattività attorno alla centrale di Fukushima è ''sensibilmente aumentato'' per un raggio di 30 km e in alcuni punti molto di più. A Tokio invece non sono stati registrati livelli elevati: lo ha detto a una conferenza stampa a Vienna, Graham Andrews, assistente del direttore generale dell'Aiea, Yukiyo Amano, partito questo pomeriggio alla volta del Giappone. 18:31 Colonna di fumo bianco da reattore 2 97 – Una colonna du fumo bianco ha iniziato a levarsi dal reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Lo denuncia il portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare nipponica, Hidehiko Nishiyama, precisando che potrebbe essere questo il segno dell'inizio del surriscaldamento delle barre di combistibile usato anche di questo reattore. 18:19 Usa, radiazioni non possono raggiungere America 96 – Le autorità Usa ritengono che non ci sia pericolo che le radiazioni dei reattori nucleari giapponesi possano raggiungere gli Stati Uniti. Lo ha detto oggi il presidente della Nuclear Regulatory Commission Gregory Jaczo. 18:16 Ambasciata italiana sposta alcuni dipendenti a Osaka per assistere rimpatri 95 – L'ambasciata italiana non sposta le sue operazioni da Tokio. Ma non si esclude che alcuni dipendenti potranno nel prossimo futuro trasferirsi a Osaka, dove al consolato lavorano di norma solo una decina di persone, per facilitare l'espatrio dei connazionali. L'Alitalia, che anche oggi ha operato due voli dal Giappone, ha infatti da ieri spostato i suoi voli dall'aeroporto di Tokio a quello di Osaka. Lo stesso ha fatto la Lufthansa, ragione principale per cui è stato trasferito il personale diplomatico tedesco, si spiega, precisando che anche dall'ambasciata francese ci sono stati alcuni spostamenti verso Osaka per lo stesso motivo. Alle 22.30 di oggi (ora locale), l'ambasciata italiana ha diffuso una nuova raccomandazione agli italiani in Giappone, invitandoli ''vivamente ad allontanarsi dalle quattro prefetture a nord della capitale e dalla stessa Tokio'' 18:11 Negativi a radiazioni 108 italiani Maggio Fiorentino 94 – Sono risultati negativi alle radiazioni nucleari gli italiani sottoposti a specifici controlli a Taipei e a Firenze. Si tratta di componenti del Maggio Musicale Fiorentino provenienti dal Giappone. In particolare, 101 persone, con il direttore dell'Orchestra, Zubin Mehta, sono atterrati alle 16.30 (ora italiana) a Taipei, da dove proseguiranno per Shangai, dove è prevista la prosecuzione della tournee: sono stati sottoposti a controlli, dopo lo sbarco nella capitale di Taiwan, con un apposito apparecchio rilevatore di radioattività posto nell'aeroporto, e sono risultati tutti negativi. 18:06 Francia, proventi scarpe ballerine per vittime Giappone 93 – Un celebre produttore di ballerine francese creerà un modello speciale in segno di solidarietà nei confronti del Giappone: i proventi delle vendite andranno infatti alle associazioni di aiuto alle vittime del terremoto e dello tsunami. "Creeremo una ballerina specifica per il Giappone - ha annunciato il presidente del gruppo - il nostro obiettivo è versare 200.000 euro in favore di queste associazioni''. Il Giappone è il primo importatore della marca in questione che realizza nel Paese il 10% del suo fatturato. 18:03 Segretario generale Onu riceve rapposto su centrali Fukushima 92 – Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ricevuto oggi un ''rapporto dettagliato sulla situazione delle centrali nucleari di Fukushima'' da parte del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano. Lo afferma una nota diffusa oggi al Palazzo di Vetro. Ban Ki-moon, che ieri ha visitato il Guatemala e ora si sposterà in Tunisia ed Egitto, ed Amano, che lavora negli uffici Onu di Vienna, hanno parlato ieri al telefono. I due ''hanno anche discusso dell'imminente viaggio del direttore generale dell'Aiea in Giappone''. Il segretario generale, si legge nel testo, ''ha ribadito la sua grave preoccupazione per la situazione (delle centrali nucleari) e ha espresso apprezzamento per l'assistenza dell'Aiea nell'aiutare le autorità nipponiche per tenerla sotto controllo''. 17:23 Veronesi: "Su nucleare decisione con coscienza senza fretta" 91 – "Le gravi vicende dei quattro reattori giapponesi impongono inevitabilmente a chi, come me, ha deciso di occuparsi di sicurezza degli impianti nucleari e di salvaguardia della popolazione, di mettere da parte lo sgomento e prendersi una pausa di riflessione profonda. Le caratteristiche di eccezionalità degli eventi giapponesi, dove al terremoto si è associato lo tsunami e poi l'incidente atomico, ha risvegliato in tutti noi paure ataviche e visioni apocalittiche, oltre che dolore e solidarietà sincera per la gente e per gli eroi, tecnici e scienziati , che tentano in ogni modo di salvarla. Io rimango convinto che il mondo non può fare a meno del nucleare per sopravvivere, tenendo conto che petrolio, carbone e gas hanno i decenni contati e che sono nelle mani di pochissimi Paesi, che stiamo avvicinandoci ai 7 miliardi sul Pianeta con bisogni sempre maggiori di energia, e che le altre fonti di energia non sono attualmente sfruttabili in modo tale da assicurare la copertura del fabbisogno. Dopo l'incidente delle centrali nipponiche tuttavia non posso evitare di pormi degli interrogativi. A cominciare dai sistemi di sicurezza delle centrali di Fukushima : perché non sono stati in grado di essere attivati con efficacia? Dobbiamo concludere che erano insufficienti? Mi domando poi se i modernissimi reattori di terza generazione avanzata di cui vorremmo dotarci avrebbero resistito a uno tsunami di quella portata, e se siamo sicuri che sia più opportuno e più sicuro avere pochi reattori di grande taglia, piuttosto che dotarci di una rete di minireattori. Per rispondere a queste e ad altre domande, vorrei personalmente approfondire e riesaminare i piani ( che peraltro ho sempre ritenuto eccellenti) di sviluppo nucleare del nostro Paese, anzi dell'Europa. Noi abbiamo il vantaggio di ripartire da zero e di poter fare scelte libere da vincoli e siamo quindi nelle condizioni migliori per decidere con coscienza, prudenza, intelligenza, e senza fretta", ha detto Umberto Veronesi, presidente dell'agenzia per la sicurezza nucleare. 17:21 Primi controlli, pesce bloccato a Malpensa 90 – Sono stati già avviati i controlli nei porti e aeroporti italiani sui prodotti di origine animale e vegetale in arrivo dal Giappone e all'aeroporto di Malpensa è stato bloccato un primo carico di pesce, in particolare ricciole, in base alla nuove disposizioni del decreto ministeriale. Così come previsto il pesce sarà controllato e solo se risulterà senza contaminazione radioattiva sarà rilasciato per la vendita. 17:18 Lady Gaga aiuta il Giappone con un braccialetto 89 – Lady Gaga ha annunciato, tramite Twitter, che la sua iniziativa per aiutare il Giappone post-tsunami con un braccialetto da lei disegnato, avrebbe raggiunto 250.000 dollari. Il ricavato sarà devoluto alle persone colpite dalla catastrofe dell'11 marzo. Il braccialetto, del costo di 5 dollari, riporta la scritta "We pray for Japan" (in inglese e giapponese) 17:15 Pentagono invia squadra esperti nucleari 88 – Il Pentagono ha annunciato l'invio a Fukushima di una squadra di esperti nucleari militari per aiutare i colleghi giapponesi nell'intervento sui reattori danneggiati 17:13 Tajano: "Dopo Fukushima e Libia serve vertice Ue" 87 – Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l'industria, ha auspicato oggi a Madrid la tenuta di un vertice Ue sull'energia dopo l'incidente della centrale di Fukushima in Giappone e la crisi libica. ''Oggi abbiamo il problema del nucleare in Giappone, quello del petrolio e del gas nell'Africa del Nord. Che cosa succederà in Libia? Il dibattito deve essere a livello europeo'', ha detto durante un incontro con imprenditori, politici e giornalisti nella capitale spagnola. 17:12 Putin sabato sull'isola di Sakhalin 86 – Il primo ministro russo Vladimir Putin andrà sabato sull'isola di Sakhalin, nell'estremo oriente russo, vicino al Giappone. Lo ha reso noto il suo portavoce Dmitri Peskov, citato dalle agenzie. 16:59 Netanyahu cancella programma costruzione reattore 85 – Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di cancellare il programma per lo sviluppo di un reattore nucleare civile, in seguito a quando sta accadendo a Fukushima in Giappone. Lo anticipano "fonti del governo" israeliano citate da Radio Israele. 16:57 Sarkozy offre visita in Giappone anche a nome G8 e G20 84 – Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha offerto al Giappone una visita in segno di solidarietà, a nome della Fracia, ma anche del G8 e del G20 di cui la Francia è presidente di turno. Sarkozy ha precisato che passerà da Tokio, nel quadro del suo viaggio a Nanchino il 31 del mese, solo se il governo accoglierà questa possibilità. Nel frattempo, partirà domani per il Giappone un aereo francese con un carico di acido borico, necessario per raffreddare i reattori della centrale di Fukushima Daiichi. 16:56 Ambasciata tedesca si trasferisce a Osaka 83 – L'ambasciata tedesca a Tokyo si trasferirà ad Osaka, lo ha reso noto oggi il ministero degli Esteri a Berlino sottolineando che si tratta di una "misura preventiva" e temporanea" legata alla crisi nucleare nel nord del Giappone."L'ambasciata stessa non verrà chiusa", si legge nel comunicato del ministero degli Esteri tedesco che precisa: "l'ambasciatore e i suoi collaboratori continueranno a lavorara da Osaka" 16:42 Usa: Pentagono, famiglie militari via da Honshu 82 – Il Pentagono ha autorizzato il personale civile americano, le loro famiglie e quelle dei militari, a lasciare la base militare dell'isola giapponese di Honshu. Si tratta di migliaia di persone che torneranno negli Stati Uniti su voli civili, a spese del governo americano. 16:33 Oggi nuova dichiarazione Obama 81 – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, farà una dichiarazione sulla situazione in Giappone più tardi, nel corso della giornata. Lo ha precisato lui stesso ai giornalisti nel corso dell'incontro avuto alla Casa Bianca con il primo ministro irlandese, Enda Kenny 16:27 Gb: "Enfasi su disastro sbagliato" 80 – "Credo che il quadro relativo all'allarme nucleare che stiamo ricevendo sia accurato, ma quel che mi preoccupa di più è che ci stiamo concentrando sul disastro sbagliato: il vero disastro è lo tsunami e le persone che vi hanno perso la vita": lo ha dichiarato Gerry Thompson, ricercatore dell'Imperial College di Londra, intervistato dalla Bbc. L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime parla di oltre 15mila fra morti e dispersi: l'attenzione è tuttavia concentrata sulla crisi nucleare nella centrale di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e dove sono in corso i tentativi di raffreddarne i reattori. 16:11 Sandra Bullock dona un milione di dollari per aiuti 79 – L'attrice premio Oscar Sandra Bullock ha donato un milione di dollari alla Croce Rossa americana per aiutare la popolazione giapponese dopo il sisma/tsunami dell'11 marzo. Lo ha riferito l'associazione in un comunicato, pubblicato dal sito della Cnn. Si tratta finora della più alta donazione elargita da un vip dopo il disastro naturale, anche se in queste occasioni spesso i donatori chiedono di restare anonimi. 16:09 Francia invia 100 tonnellate di acido borico 78 – Il gruppo nucleare francese Areva e la compagnia elettrica Edf hanno approntato un aereo speciale con a bordo 100 tonnellate di acido borico e del materiale protettivo antiradiazione: lo ha annunciato il governo francese, precisando che l'apparecchio decollerà domani alla volta del Giappone. L'acido borico viene utilizzato per rallentare le reazioni chimiche all'interno dei reattori nucleari, ritardandone quindi l'eventuale melt-down, un rischio per almeno due dei reattori della centrale di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di venerdì scorso. 15:57 Bossi: su centrali decide il territorio 77 – "Il Veneto non lo vuole e comunque è autosufficiente". Umberto Bossi, interpellato dai cronisti sul programma nucleare del governo, frena: "È il territorio che decide". 15:55 Parigi contro Oettinger: getta discredito su industria 76 – Il ministro francese dell'Energia, Eric Besson, si è detto "sorpreso e scioccato" dalle dichiarazioni del commissario Ue Guenther Oettinger, che non ritiene che tutte le centrali nucleari funzionanti in Europa passerebbero la prova di massima sicurezza. "Affermare senza prova che alcuni reattori non passerebbero i test inquieta i nostri concittadini e gettano discredito sull'industria", ha detto Besson. Il commissario Ue "dovrà spiegarsi" nella prossima riunione dei ministri Ue 15:46 Parigi: pronti a curare giapponesi contaminati 75 – La Francia è "pronta ad accogliere" e a sottoporre a cure mediche i giapponesi contaminati dalle radiazioni nucleari. "La Francia è certamente pronta a ospitare i giapponesi che devono essere curati e che il Giappone non sarà in grado di assistere", ha detto il ministro dell'Interno francese, Claude Gueant, intervistato da radio Europe 1. "Abbiamo ospedali specializzati, adatti a questo", ha aggiunto il ministro. Gueant ha anche riferito che i francesi di ritorno dal Giappone "saranno oggetto di un'attenzione medica particolare". 15:31 Fmi, impatto su Pil in II e III trimestre 74 – 'C'e' una grandissima incertezza sul Giappone, nessuno sa veramente quando sarà risolta la situazione a livello di forniture elettriche: l'impatto sul Pil si farà sentire nel II trimestre e anche nel III, per un effetto di trascinamento''. Lo ha detto la portavoce dell'Fmi in un incontro con la stampa, commentando le tragedie che hanno colpito in questi giorni il Paese. Per quanto riguarda il I trimestre, ''eravamo quasi alla fine - ha spiegato - e il periodo era iniziato con una crescita molto sostenuta, difficile dire quale sarà l'effetto''. 15:27 Governatore Ny: più controlli in centrale Indian Point 73 – Un controllo capillare sulla sicurezza dell'impianto nucleare di Indian Point, circa 38 chilometri a a nord di New York. Lo ha ordinato il governatore Andrew Cuomo, sulla scia della grave crisi nucleare che ha colpito il Giappone, dopo il terremoto e conseguente tsunami dell'11 marzo. Anche se molti ritengono essenziale mantenere attiva la struttura, che offre grandi risorse energetiche alla Grande Mela - nota il Washington Post - il politico democratico e altri parlamentari sono schierati a favore della chiusura dell'impianto, che considerano usurato dal tempo. 15:23 New York Times: da governo Giappone notizie lente e insufficienti 72 – Le informazioni diffuse da governo giapponese e dirigenti sulla crisi nucleare sono state e continuano ad essere insufficienti, poco chiare e poco tempestive. Lo sostiene il New York Times in un'analisi su come sono state gestite le notizie relative alla situazione degli impianti nucleari nel nord est del Giappone, devastato dal terremoto e dallo tsunami. 15:09 Fukushima 1, non riparte alimentazione elettrica 71 – I tecnici giapponesi che operano sulla centrale nucleare Fukushima 1 non sono riusciti a ripristinare l'alimentazione elettrica dell'impianto per far ripartire i sistemi di raffreddamento dei reattori resi instabili da una serie di guasti, incendi ed esplosioni. Lo riferisce la rete televisiva TBS. I tecnici della compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden), che gestisce l'impianto, continueranno domani a installare un impianto elettrico temporaneo con lo scopo di rilanciare le pompe. La Toden sperava di far ripartire entro oggi l'alimentazione. 15:04 Greenpeace: "Nelle ultime 24 ore nessun picco radiazioni" 70 – "Nelle ultime 24 ore non si segnalano nuove esplosioni e picchi di emissioni radioattive. Al riguardo, il dato fornito ieri di un massimo di radioattività di 1000 mSv/h (milli sievert/ora) è stato ridotto a 400 mSv/h. Gli esperti concordano che le prossime 24/48 ore saranno cruciali: se gli eroici operatori che lavorano a Fukushima, correndo gravissimi rischi, riusciranno a raffreddare le barre di combustibile, si eviterà la fusione totale dei noccioli dei reattori e i danni alle barre di combustibile esausto stoccato nelle piscine di raffreddamento. Al momento, questa tragica ipotesi non puo' essere esclusa". Lo comunica, in una nota, Greenpeace. 14:59 Spagna: "Allontanarsi di almeno 120 km da centrale" 69 – l governo spagnolo ha raccomandato oggi ai propri cittadini che si trovano in Giappone di allontanarsi ad almeno 120 km dalla centrale nucleare di Fukushima. In una nota il ministero degli esteri di Madrid ha indicato che la cellula di crisi sul Giappone istituita due giorni fa ha raccomandato ''ai residenti spagnoli che si trovano in un'aerea di 120 km attorno alla centrale nucleare di Fukushima di lasciarla e di dirigersi verso altre zone del paese''. Il governo di Madrid, ha precisato nella nota il ministro degli esteri Trinidad Jimenez, ha deciso di mettere a disposizione degli spagnoli in Giappone ''che vogliono lasciare il paese i mezzi necessari perche' possano farlo'', fornendo loro in particolare biglietti aerei. 14:54 Da Taiwan applicazione mobile per individuare le vittime 68 – Un ricercatore taiwanese ha sviluppato un'applicazione per iPhone e smartphone Android che permette la localizzazione in caso di terremoto. Lo riferisce il Taipei Times. L'applicazione, chiamata 'Mobile Savior', invia dal cellulare o dallo smartphone le coordinate di latitudine e longitudine ad una serie di contatti di emergenza, così da permettere la localizzazione (attraverso internet) nel caso in cui il possessore del cellulare venga sommerso dai detriti di strutture crollate per il terremoto. A patto, naturalmente, che ci sia campo per la ricetrasmissione mobile o WiFi. 14:52 Cinema, la Warner donerà circa un milione di dollari 67 – La Warner donerà circa un milione di dollari per il terremoto in Giappone, come riporta il Los Angeles Times. Dopo aver ritirato dalle sale giapponesi Hereafter per le scene di uno tsunami, la major ha annunciato che devolverà parte dei proventi della vendita del dvd e del bluray del film di Clint Eastwood al Giappone colpito dal terremoto. La cifra dovrebbe aggirarsi attorno al milione di dollari. 14:49 Capo Aiea parte per Tokyo, vuole andare a Fukushima 66 – Il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, è partito oggi da Vienna per Tokio e ha detto di sperare di poter visitare il sito della centrale nucleare di Fukushima. Amano è partito con un aereo delle linee austriache Austrian Airlines che continuano a coprire i collegamenti con in Giappone. Ieri aveva annunciato di voler recarsi il prima possibile in Giappone, possibilmente già oggi, per farsi di persona un'idea della situazione nel suo Paese dopo l'incidente alla centrale di Fukishima. ''La situazione continua ad essere grave'', ha detto prima di partire assieme a una piccola squadra di esperti dell'Aiea. 14:43 Scossa di 5,8 nella prefettura di Ibaraki 65 – Una scossa di magnitudo 5,8 è stata avvertita nella prefettura giapponese di Ibaraki, già colpita dal violento sisma di venerdì scorso: lo ha reso noto l'Agenzia Meteorologica nipponica, senza che si abbiano al momento notizie di vittime o danni. 14:22 Save the children: "Scarseggiano beni prima necessità" 64 – A una settimana circa dal terremoto che ha devastato l'area nord-orientale del Giappone si aggravano le condizioni della popolazione più colpita dal terremoto. Gli interventi di soccorso sono complicati dall'emergenza nucleare e dalla carenza di cibo, acqua, gas per cucinare, e vestiti che non sono sufficienti per assistere le migliaia di bambini sfollati e la popolazione raccolta nei ripari. A spiegarlo è Save the children, che prevede un ulteriore peggioramento della situazione nei prossimi giorni, vista la sempre minore disponibilità di carburante per trasportare i beni di soccorso. Anche a Tokyo il carburate è stato razionato a 10 litri per persona, con interminabili code ai distributori di benzina causate dalla crescente incertezza che l'emergenza nucleare in corso determina. 14:14 Russia, normali i livelli di radioattività 63 – I livelli di radioattività nelle regioni orientali della Russia restano normali: lo hanno reso noto le autorità, locali, nel tentativo di frenare la preoccupazione della popolazione dopo l'incidente alla centrale nucleare giapponesi di Fukushima, che si trova a circa un migliaio di chilometri di distanza. 14:08 Controlli su primi componenti Maggio Fiorentino 62 – I primi componenti della tournée del Maggio Fiorentino, rientrati a Firenze ieri sera dal Giappone dove si trovavano quando si sono verificati il terremoto prima e lo tsunami poi, sono stati già sottoposti ad alcuni controlli da parte dei medici dell`ufficio di medicina preventiva della Asl 10, che ha allestito un presidio sanitario nei locali del teatro comunale. 13:55 Tepco: raffreddato reattore 3, forse riparte sistema refrigerazione 61 – I getti d'acqua sul reattore 3 della centrale giapponese di Fukushima hanno effettivamente raffreddato la temperatura nella piscina e "fumo bianco" si leva dalla zona: lo ha riferito la società che gestisce l'impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), secondo la Kyodo News. L'impianto potrebbe essere ricollegato presto a una linea elettrica e questo permetterebbe di riattivare, almeno parzialmente, il sistema di refrigerazione. Intanto, il ministero della Difesa ha fatto sapere che gli elicotteri militari e i camion-cisterna riprenderanno domani a riversare tonnellate di acqua sull'impianto 13:54 Wikileaks: Aiea debole con Giappone su sicurezza 60 – L'ex capo del Dipartimento di Sicurezza e Salvaguardia Nucleare dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, il giapponese Tomihiro Taniguchi, era visto degli americani come "un debole", sia come "manager" che come "difensore" degli interessi del dipartimento, "in particolar modo quando si tratta di confrontare il Giappone sulle loro pratiche di sicurezza". Lo si apprende da un cablogramma USA, datato 7 luglio 2009, diffuso oggi da WikiLeaks 13:44 Merkel: Germania accelera su fonti alternative e preme su Ue 59 – Angela Merkel ha "piani molto ambiziosi" per sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili. Lo ha detto stamattina a Berlino, affrontando l'emergenza nucleare del Giappone, secondo quanto riferisce la agenzia Bloomberg. La Merkel ha annunciato l'intenzione di spingere verso "il cambiamento nelle politiche energetiche e accelerarlo dove possibile". La Germania spera di poter "raggiungere il più velocemente possibile - ha anche detto la cancelliera - l'epoca delle energie alternative". Il governo Merkel farà pressione, ha aggiunto, perché l'Ue e il gruppo dei 20 "affrontino le conseguenze" della crisi nucleare giapponese, un evento definito come "apocalittico" dalla cancelliera 13:32 Nuova scossa a Tokyo, epicentro a Ibaraki: magnitudo 5,8 58 – Una nuova scossa di magnitudo 5.8 si è registrata poco fuori da Tokyo, con epicentro al largo delle coste della prefettura di Ibaraki, a nord della capitale. Lo ha annunciato la Nhk 13:31 Sarkozy in Giappone a fine mese per solidarietà da G8 e G20 57 – Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha annunciato di essere pronto a visitare il Giappone alla fine di marzo, per una missione di solidarietà a nome del G8 e del G20. La Francia detiene la presidenza contemporanea delle due organizzazioni internazionali 13:25 Anche la Russia offre aiuto 56 – Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che la Russia è pronta a prestare qualsiasi tipo di aiuto al Giappone, anche nello spegnimento degli incendi alla centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Interfax. "La Russia è pronta a prestare qualsiasi assistenza supplementare al Giappone, inclusa quella nello spegnimento degli incendi alle centrali", ha detto il portavoce del ministero russo, Alexander Lukashevic. "Auguriamo successo ai colleghi giapponesi nel superare questa atroce tragedia", ha aggiunto confermando poi che per domani è prevista la partenza dei familiari dei diplomatici e altri rappresentanti statali russi in Giappone, ma non di funzionari stessi 13:20 Romani: condivisione su nucleare è la "mission" 55 – "Anche se non è obbligatorio il parere di tutti coloro che partecipano alla conferenza di servizi, politicamente la mission è la condivisione - ha aggiunto il ministro Paolo Romani - e penso che oggi soprattutto visti i vantaggi fiscali ed economici che ci sono per le comunità locali alla luce anche dell'esperienza francese dove i territori competono per avere le centrali, ho l'impressione che per un ritorno al nucleare sia necessario percorrere una strada condivisa" 13:18 Ambasciata francese distribuisce iodio a connazionali 54 – Di fronte al rischio nucleare, l'ambasciata di Francia a Tokyo sta cominciando a distribuire compresse di iodio ai francesi che si trovano in Giappone, almeno 3.000 solo nella regione della capitale. Lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri francese, sottolineando che per il momento si tratta di una misura a carattere "preventivo". Da ieri la Francia sta inviando dosi di iodio anche ad alcuni suoi territori d'oltremare, come a Saint-Pierre-et-Miquelon, un arcipelago al largo del Canada, e alle sue isole del Pacifico. In questi territori, ha comunque sottolineato il ministero, "non esistono in questo momento rischi di contaminazione". Anche a Parigi la gente si preoccupa di fronte al rischio di contaminazione, per gli esperti inesistente in Europa, e le farmacie devono far fronte da domenica scorsa ad una richiesta crescente di compresse di iodio. I farmacisti ricordano che per il momento si tratta di una reazione "totalmente irrazionale" 13:16 Fukushima, mezzi esercito interrompono getto d'acqua 53 – I mezzi speciali dell'esercito impegnati nell'opera di raffreddamento del reattore 3 della centrale nucleare Fukushima-1 hanno smesso di spruzzare acqua. Lo scrive il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. Questi veicoli, che permettono agli operatori di spruzzare liquido senza uscire all'esterno, sono entrati in funzione dopo che le radiazioni avevano impedito di utilizzare le normali autobotti. In tutto, scrive lo Yomiuri, sono stati impegnati 5 veicoli. Hanno iniziato a spruzzare acqua alle 19.35 (11.35 In italia) con una rotazione tra i mezzi ogni cinque minuti. Hanno smesso alle 20.07 (Ore 12.07 In italia). Dal sito è stato spiegato che si decideranno i prossimi passi "una volta verificati" gli effetti dell'operazione. Negli sforzi di raffreddamento sono impegnati anche elicotteri Chinook delle forze armate. I velivoli sono passati sulla centrale per quattro volte, versando carichi di acqua 13:11 Romani: anche se legge consente non imporremo centrali 52 – "Non obbligheremo nessun territorio ad ospitare una centrale nucleare, anche se la legge lo consentirebbe". E' quanto ha affermato il ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, durante la presentazione dell'elettrodotto Sapei, presso la centrale elettrica Terna di Latina. "Il tema della riflessione sul nucleare - ha spiegato il ministro - deve contemplare anche la condivisione delle scelte. Maggioranza, opposizione e comunità locali devono condividere il processo e devono essere informate sui processi di sicurezza. Nessuno, quindi sarà obbligato ospitare eventuali centrali". 13:08 Romani: inappropriato il dibattito su stop definitivo a nucleare 51 – Il dibattito su Un possibile stop definitivo al programma nucleare italiano "è fuori tempo e inappropriato". Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, a margine della presentazione di 'sa.Pe.I, l'elettrodotto sottomarino di terna che collega direttamente Sardegna e Penisola. Secondo Romani, è importante spostare il dibattito tra nuclearisti e antinuclearisti "sul problema della sicurezza" 13:02 Tepco: radioattività aumentata dopo getto d'acqua su reattore 3 50 – I livelli di radioattività intorno al reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono aumentati dopo il getto d'acqua sparato dagli idranti montati sui mezzi militari. Lo ha reso noto la Tepco, citata dall'agenzia di stampa Kyodo News. Il livello di radioattività è salito a 4mila microsievert l'ora, dai 3.700 misurati prima dell'intervento degli idranti da terra, ha precisato la Tepco. Dopo la missione degli elicotteri, il livello di radioattività intorno all'impianto era rimasto identico. Il governo ha reso noto che gli elicotteri riproveranno a rilasciare acqua sull'impianto dall'alto, così come verranno nuovamente utilizzati gli idranti 13:01 Ministri finanze G7 stasera in videoconferenza su Giappone 49 – I ministri finanziari del G7 si sentiranno questa sera alle 21.00 ora italiana per discutere della situazione del Giappone. Lo rivelano fonti vicine al G7, le quali escludono misure concrete per aiutare Tokyo. "Oggi non ci aspettiamo nessuna decisione - dicono le fonti - il vertice è una dimostrazione di solidarietà al Giappone e un momento per il fare il punto sulla difficile situazione" 13:00 Di Pietro: nucleare, più che riflettere dare parola a italiani 48 – "Più che fermarsi per riflettere su cosa occorre fare sul piano tecnico, bisogna dare la parola agli italiani. Infatti, alla luce di quanto è accaduto in Giappone e che potrebbe ancora accadere, è necessario stabilire, in maniera forte e chiara, la posizione del nostro Paese. L'Italia si faccia porta bandiera dell'abbandono del nucleare come fonte di energia, puntando tutto sulle rinnovabili". E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani. 12:55 Socialdemocratici di Germania e Austria: referendum su nucleare 47 – Il Partito socialdemocratico tedesco e quello austriaco chiederanno un referendum europeo sull'uscita dal nucleare. Lo ha annunciato in un'intervista alla Bild il presidente della Spd, Sigmar Gabriel, che in accordo con il cancelliere austriaco, Werner Faymann, intende mettere in moto "un'iniziativa europea per l'uscita dal nucleare". "Devono essere i popoli europei a decidere e non i lobbisti dei gruppi economici e i governi", ha spiegato Gabriel, per il quale "c'è un nuovo diritto in Europa, quello di un'iniziativa popolare a livello europeo". Il presidente della Spd ha sottolineato che "la Germania può rinunciare subito a quasi la metà dell'energia prodotta dal nucleare, poiché esporta corrente elettrica all'estero". A suo avviso, la moratoria di tre mesi decisa da Angela Merkel è "solo un trucco per salvare il risultato delle elezioni regionali", che hanno luogo domenica prossima in Sassonia-Anhalt ed il 27 marzo in Baden-Wuerttemberg e Renania-Palatinato 12:38 Fukushima, nuovi cannoni ad acqua su reattore 3 43 – Due camion speciali dell'esercito giapponese hanno cominciato a gettare acqua sul reattore 3 della centrale di Fukushima dopo un tentativo fallito di impiegare cannoni ad acqua della polizia. lo ha riferito la televisione Nhk. Cinque camion-cisterna dell'esercito sono stati inviati sul posto, carichi di trenta tonnellate d'acqua, per partecipare alle operazioni di raffreddamento del reattore. A differenza dei mezzi della polizia impiegati in un primo momento, questio ultimi permettono di gettare acqua senza che i soldati debbano uscire dal mezzo 12:37 Zingaretti: Giappone dimostra che non c'è nucleare sicuro 42 – "La vicenda giapponese dice una grande verità: il nucleare sicuro non esiste e coloro che hanno in questi mesi e in questi anni hanno detto agli italiani che c'era un nucleare sicuro hanno detto un'altra bugia. Io sono sempre stato contro il nucleare". Così il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "Il referendum - ha aggiunto - sarà una grande opportunità, voterò e chiederò a tutti di votare per il sì" 12:36 Romani: su nucleare scelte condivise con i territori 41 – Sul nucleare bisognerà fare "scelte condivise da tutti". Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, intervenendo all'inaugurazione di un elettrodotto di Terna. "Bisognerà fare scelte che dovranno essere condivise da chi vede installata nel proprio territorio una centrale" 12:21 Repubblica Ceca, tra rimpatriati anche la Filarmonica 40 – Sono rientrati a Praga i due aerei militari inviati dal ministero della difesa ceco in Giappone per rimpatriare i connazionali, compresi 41 musicisti della famosa Filarmonica ceca. Ad accogliere all'aeroporto gli oltre 100 passeggeri c'era il ministro della difesa Alexandr Vondra. Oltre ai cechi a bordo c'erano anche cittadini slovacchi, francesi, un polacco, un bulgaro e un coreano. "E' un sollievo, perchè la pressione psicologica era grande, d'altra parte proviamo pena per i giapponesi colpiti dalla tragedia e ammiriamo quanto siano disciplinati e organizzati", ha dichiarato all'agenzia Ctk il violista Jaroslav Pondelicek. All'aeroporto di Praga i passeggeri si sono fatti misurare eventuali livelli di radioattività. Tutti i test hanno avuto un esito negativo, ha detto Vondra, precisando che per ora il governo non prevede l'invio in Giappone di altri aerei. "Siamo però pronti a reagire velocemente se la situazione lo richiederà", ha aggiunto Il governo del premier Petr Necas ha deciso martedì sera di inviare aerei speciali in Giappone per rimpatriare donne, bambini e i musicisti. Secondo l'ambasciata ceca a Tokyo, l'interesse era grande ma alla fine molti non sono partiti e non si sono presentati all'aeroporto. 12:16 S&P's: crisi giapponese può influire su mercato europeo 39 – La crisi nucleare che sta sconvolgendo il Giappone potrebbe avere ripercussioni sugli operatori del settore in Europa, modificando il mercato continentale dell'energia. Lo scrive l'agenzia Standard & Poor's in un rapporto dedicato alle conseguenze del disastro della centrale di Fukushima. Dal punto di vista del credito gli effetti nel breve termine vengono considerati come limitati per gli operatori nucleari europei, con l'eccezione di quelli tedeschi, penalizzati dalla decisione del governo di Berlino di sospendere le operazioni in sette reattori. Nel medio e lungo termine, tuttavia, le ripercussioni potrebbero essere più sensibili, dal momento che - spiega un'analista di S&P - "le compagnie con la quota di fatturato maggiore dal nucleare potrebbero decidere di accelerare gli investimenti per sostituire" gli impianti obsoleti e questo "potrebbe mettere a rischio i profitti di grandi operatori, dal momento che una quota importante dei profitti oggi arriva dall'energia a basso costo prodotta negli impianti nucleari". I più grandi operatori europeo del settore con un rating - ricorda S&P - sono Electricite de France, E.ON, Vattenfall, RWE, GDF SUEZ , EnBW Energie Baden-Wuerttemberg, Fortum e Cez 12:04 Ministro Romani: dopo Giappone fermarsi e riflettere 38 – "Quello che è successo in Giappone, un momento di riflessione lo deve dare". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, parlando della scelta nucleare e invitando il "sistema Paese, il governo, i tecnici a fermarsi un attimo e capire cosa sia meglio fare" 12:01 Miyagi, governo rinuncia a cremazioni 37 – A Miyagi, la prefettura del Giappone nordorientale più violentemente colpita dal devastante terremoto/tsunami di venerdì scorso, il governo locale ha deciso di rinunciare alle cremazioni e di passare alle inumazioni per nelle località in cui vengono numeri consistenti di corpi di vittime della catastrofe. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. La prefettura ha preparato un manuale per le inumazioni delle salme, pratica che finora era vietata. Queste procedure sono state distribuite agli enti locali. Nei giorni scorsi il capo della polizia locale Naoto Takeuchi aveva spiegato che a Miyagi il numero delle vittime avrebbe superato "senza dubbio" 10mila. A causa del terremoto è diventato difficile trovare il combustibile, mentre i continui black out rendono difficile l'accensione dei punti di cremazione 11:58 Israele a connazionali: spostarsi a sud o partire 36 – Il ministero degli Esteri israeliano ha oggi aggiornato i suoi avvertimenti di viaggio in Giappone, consigliando ai cittadini israeliani, anche tramite la sua ambasciata, "di partire al più presto da Tokyo per andare nel sud del paese e di considerare anche la possibilità di lasciare il Giappone". Il ministero afferma inoltre che in considerazione dei danni subiti dalle infrastrutture e dagli impianti nucleari "è preferibile evitare viaggi non assolutamente necessari in Giappone". L'ambasciata israeliana a Tokyo, seppure con personale ridotto al minimo, continua per ora a operare regolarmente 11:51 Russia, Medvedev: è una catastrofe 35 – Il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito l'incidente nucleare giapponese un "disastro nazionale colossale, una catastrofe". Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. Il presidente russo, parlando presso la sua residenza di Mosca, dove ha invitato il presidente kazako NurSultan Nazarbaiev. "Spero che quest'anno sia buono per i nostri due paese e i nostri popoli - ha detto Medvedev -, che ci siano le condizioni climatiche per un buon raccolto e nelle stesso tempo che non ci siano problemi seri e cataclismi" come quelli giapponesi. Perché in Giappone c'è un disastro nazionale colossale, una catastrofe" 11:37 Tv: a Fukushima non utilizzabili cannoni ad acqua 34 – La tv di stato giapponese Nhk ha detto che a causa delle radiazioni a Fukushima non è possibile utilizzare i cannoni ad acqua. La tv ha aggiunto che le autorità non solo non hanno potuto utilizzare come previsto il camion cisterna equipaggiato da un cannone ad acqua per 'bombardare' uno dei reattori di Fukushima, ma hanno anche dovuto ritirarlo dalla zona a causa degli alti livelli di radiazioni. Il cannone era stato piazzato per sparare acqua sul reattore 3 che secondo le autorità costituisce una priorità di intervento perché contiene la miscela combustibile plutonio e uranio, particolarmente radioattiva 11:35 Agenzia giapponese: piscina senza acqua, non possiamo confermare 33 – "Non siamo stati in grado di essere sul posto, quindi non possiamo confermare se ci sia o meno acqua rimasta" nella piscina in cui si trovano le barre di combustibile usato al reattore numero 4 della centrale di Fukushima, ha ammesso un portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, Yoshitaka Nagayama 11:28 Tracce di radioattività su passeggeri atterrati a Seul 32 – Autorità aeroportuali sudcoreane hanno rilevato inconsueti alti livelli di radiazioni su tre passeggeri atterrati a Seul provenienti dal Giappone, nel primo giorno di tali controlli organizzati dall'aeroporto internazionale Incheon. Lo scrivono i media secondo i quali un giapponese di 50 anni che si ritiene abbia vissuto nella prefettura di Fukushima indossava un capotto sul quale sono stati rilevati livelli di radiaottività parecchie volte superiore alla norma. Anche sulle altre due persone è stata fatta analoga scoperta. Le autorità hanno comunque sostenuto che tali quantitativi non pongono problemi alla salute pubblica 11:16 Usa: situazione più grave di come la descrive Tokyo 31 – Secondo il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare Usa, Gregory Jaczko, la situazione della centrale nucleare di Fukushima, in particolare del reattore 4, pone pericoli molto più gravi di quanto riconosciuto dal governo giapponese. Jaczko ha denunciato che non vi è più acqua, o ve ne è in pochissima quantità, nella piscina in cui si trovano le barre di combustibile usato al reattore numero 4 della centrale di Fukushima Daiici. Le barre, e le radiazioni che emettono, sono quindi quasi completamente, o completamente, esposte all'atmosfera. "Riteniamo quindi che i livelli di radiazione siano estremamente elevati, possibilmente con un impatto sulla capacità di adottare misure correttive", ha quindi affermato. Un'altra piscina per le barre usate, al reattore numero 3, sta velocemente perdendo acqua e potrebbe presto trovarsi nelle stesse condizioni di quella del reattore 4, ha aggiunto Jaczko. Lo scenario più grave, secondo gli esperti americani, è quello in cui tutti i tecnici debbano essere fatti evacuare da Fukushima, lasciando tutte le barre di combustibile dei reattori a fondersi, con la conseguente ulteriore diffusione di radioattività 11:15 Russia, esperti: a Fukushima il peggio si può evitare 30 – Secondo gli esperti di energia nucleare dell'istituto Kurchatov di Mosca, nella centrale giapponese di Fukushima non si dovrebbe verificare lo scenario peggiore, quello di una reazione a catena autoindotta sui noccioli di tutti i reattori. "Penso che che la fusione di tutti e cinque i noccioli sia il peggio che può accadere. Ma con tutta probabilità potrà essere evitato" ha detto in una conferenza stampa il vicedirettore Yaroslav Shtrombakh. "Finora riteniamo che non ci sia una reazione a catena autoindotta". Gli esperti russi ritengono che sarà possibile contenere l'incidente all'interno dell'impianto. "Finora il grosso del combustibile resta dentro l'impianto, il che significa che i processi attivi avvengono all'interno" ha detto Shtrombakh. "Finché il combustibile resta all'interno c'è speranza di confinare l'incidente all'interno dell'impianto". "Cinque aree di Fukushima sono perdute e i reattori cinque e sei si stanno riscaldando oltre a quelli uno, due e tre" ha detto l'esperto, secondo quanto riferisce Interfax 11:07 Usa evacuano familiari Dipartimento e Pentagono 29 – L'Amministrazione Usa ha deciso di assicurare l'evacuazione dei familiari del personale del dipartimento di Stato e del Pentagono che si trovano nel nord del Giappone. E sollecita gli americani a rimanere una distanza non inferiore ai 50 chilometri dalla centrale di Fukushima. "Non abbiamo ordinato ai familiari di lasciare il Paese. Ma abbiamo offerto loro questa possibilità nel caso volessero avvalersene", ha dichiarato il sottosegretario di stato, Patrick Kennedy 11:02 Conferma da Hawaii: particelle radioattive non sono minaccia 28 – Una conferma che le particelle radioattive non rappresentano al momento un pericolo per i Paesi dell'altra sponda del Pacifico arriva dall'"avamposto" delle Hawaii. La protezione civile dell'arcipelago, la Hawaii County Civil Defense Agency, ha fatto sapere che non sono stati rilevati aumenti della radioattività dopo il rilascio di radiazioni da due reattori della centrale nipponica. Del resto, la quantità minima di particelle radioattive rilasciate e la grande distanza tra il Giappone e le Hawaii e l'Alaska, gli Stati che potevano essere i più minacciati, per il momento fanno sì che negli Usa non sia ancora scattato un allarme radioattività 10:59 Londra organizza charter per espatrio britannici da Giappone 27 – Il governo britannico ha organizzato voli charter da Tokio a Hong Kong per consentire l'espatrio dei cittadini britannici in particolare difficoltà che si trovano in Giappone. Il ministero degli Esteri ha tuttavia precisato che i voli di linea rimangono la prima opzione. Sui charter verrà data la precedenza ai britannici traumatizzati, o comunque colpiti direttamente dal sisma o dallo tsunami 10:56 Chrysler: tra 4/6 settimane effetti sisma su mercato auto Usa 26 – Il sisma in Giappone ci metterà fra le 4 e le 6 settimane a far sentire i suoi effetti sul mercato americano automobilistico delle forniture. Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - Dan Kott, senior vice president per gli acquisti di Chrylser. Chrysler ottiene fra il 2% e il 5% dei suoi componenti dal Giappone. 10:55 Aiea: 23 tecnici feriti a Fukushima, 20 esposti a radiazioni 25 – Ventitre tecnici rimasti a Fukushima dopo il terremoto sono rimasti feriti (15 di loro nell'esplosione del reattore numero 3) e altri 20 sono stati esposti a radiazioni elevate. Numerosi vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni di soccorso sono tenuti sotto controllo. Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, citando informazioni raccolte dal governo giapponese, precisando che altre due persone risultano disperse. In particolare, uno dei tecnici è stato esposto alle radiazioni "in modo eccessivo", ha precisato l'Aiea 10:53 Giappone, al via controlli su radioattività cibo 24 – Il giappone ha avviato i controlli dei livelli di radioattività sui prodotti alimentari. E' la prima volta che il paese nipponico ha fissato dei limiti radioattivi sui propri prodotti alimentari, ha spiegato una fonte ufficiale del ministero della Salute. I limiti fanno parte di un programma anti-disastro preparato in precedenza dalla commissione del governo che si occupa di sicurezza atomica. Tali limiti variano a seconda del tipo di cibo e sono stati stabiliti secondo i livelli accettati internazionalmente e secondo le caratteristiche della dieta giapponese. Anche l'Unione europea ha raccomandato ai paesi membri di misurare il livello di radioattività dei prodotti alimentari importati da Tokyo. Stessa misura verrà intrapresa da diverse nazioni asiatiche 10:52 Acqua su Fukushima con elicotteri, ma radioattività non cala 23 – Due elicotteri sono riusciti a levarsi in volo quattro volte sulla centrale di Fukushima Daiichi questa mattina prima delle 10 (ora locale), e a sganciare tonnellate di acqua marina sul reattore numero tre. Ma il livello di radioattività non è calato, rende noto la Tepco, la compagnia che gestisce la centrale: intorno all'edificio dell'impianto, è salito a 3mila microsievert per ora (la soglia massima di espozione in un anno è mille microsievert). Ad autorizzare la missione degli elicotteri, che ieri era stata sospesa per i livelli troppo alti di radioattività in corrispondenza dell'impianto, è stato il ministro della Difesa, Toshimi Kitazawa 10:51 Merkel: impossibile chiudere tutte le centrali 22 – "Non è possibile per ora chiudere tutti gli impianti nucleari della Germania": lo ha detto stamattina a Berlino Angela Merkel, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Secondo la cancelliera che, dopo gli incidenti nucleari di Fukushima, ha sospeso la decisione del suo esecutivo sulla proroga del funzionamento degli impianti nucleari tedeschi, la Germania dovrà puntare sulla energia alternativa. Il processo di abbandono della politica nucleare dovrà essere, tuttavia, "graduale". "Sono contraria alla demolizione di tutte le nostre centrali nucleari solo per importare energia atomica da altri Paesi del mondo", ha affermato la Merkel 10:50 Obama chiama Kan e propone invio esperti Usa a Fukushima 21 – Il presidente Usa, Barack Obama, ha proposto al primo ministro giapponese Naoto Kan l'invio di esperti nucleari americani nell'arcipelago per aiutare a risolvere l'emergenza nella centrale nucleare Fukushima-1. Obama e kan hanno avuto una conversazione telefonica 10:47 Fukushima, tecnici sperano riparta energia elettrica entro oggi 20 – I tecnici giapponesi impegnati nel tentativo di raffreddare i reattori della centrale nucleare Fukushima-1 gravemente danneggiata sperano che entro oggi riparta l'alimentazione, almeno parziale, dell'energia elettrica alla centrale. Lo scrive l'agenzia di stampa Kyodo. Il ristabilimento dell'alimentazione permetterebbe di rimettere in funzione gli apparati e le pompe per il raffreddamento dei sei reattori e di riempire le vasche per il combustibile esausto 10:31 Tokyo, borsa chiude in ribasso: Nikkei -1,44% 19 – Chiusura in netto ribasso per la Borsa di Tokyo dove il Nikkei ha segnato -1,44%. 10:20 Ocse: Gurria preoccupato per futuro del nucleare 18 – Angel Gurria, numero uno dell'Ocse, è preoccupato per i contraccolpi negativi sul nucleare che rischiano di venire dalla catastrofe in Giappone. "Sono preoccupato - dice alla radio della Bbc - per il fatto che l'alternativa nucleare possa subire uno stop, o essere percepita come negativa, senza tener conto delle attuali circostanze eccezionali". "Continuiamo a credere - aggiunge - che il nucleare sia parte della soluzione per combattere i mutamenti climatici e anche per avere abbastanza elettricità da consentire all'economia di lavorare". "Non dobbiamo consentire - conclude Gurria - che questo incidente ci allontani dalla nostra convinzione" 10:19 Tv giapponese mostra elicotteri su centrale Fukushima 17 – La tv di stato giapponese Nhk mostra in diretta il sorvolo dei reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 da parte di elicotteri militari giapponesi Chinhook che continuano a gettare tonnellate di acqua sugli impianti 10:12 Ambasciata italiana rinnova invito a lasciare il Giappone 16 – L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". "Questa mattina l'ambasciata americana ha esteso ad un raggio di 80 km l'area di consigliata evacuazione circostante la centrale di Fukushima. Le autorità giapponesi mantengono ferma l'indicazione di un'area del raggio 30 km dalla centrale. Dal mattino di oggi alcune ambasciate occidentali, come quella britannica e quella australiana, analogamente a questa ambasciata, consigliano ai propri connazionali di lasciare la città di Tokyo e l'area a nord di Tokyo" 10:11 Merkel: catastrofe non danneggerà economia mondiale 15 – Per la cancelliera tedesca, Angela Merkel la catastrofe in Giappone non danneggerà l'economia mondiale. "Non mi aspetto - dice - che l'economia globale subirà un impatto significativo dalla catastrofe in Giappone" 10:06 Agenzia Usa: radiazioni estremamente alte in reattore 4 14 – I livelli di radiazione sono "estremamente alti" nel reattore 4 della centrale atomica di Fukushima. L'allarme arriva da Gregory Jaczko, capo della Nrc, la Nuclear Regulatory Commission, l'ente nucleare americano. Gli Usa hanno inoltre avvisato i cittadini che vivono a 50 miglia (80 chilometri) dalla centrale di evacuare o trovare immediatamente rifugio altrove. "Crediamo che non ci sia più acqua nella piscina del reattore 4 della centrale di Fukushima e che il sistema secondario di contenimento sia andato distrutto - ha detto Jaczko nel corso di un'audizione alla Commissione energia e commercio della Camera Usa - . A questo punto pensiamo che il livello di radiazioni sia estremamente alto. Sembra impossibile prendere misure adeguate a risolvere il problema" 10:05 Esperto: particelle a bassa radioattività verso gli Usa 13 – Basse concentrazioni di particelle radioattive, non pericolose per l'uomo, si stanno dirigendo dal Giappone verso il Nordamerica. Lo ha detto il direttore di una agenzia governativa svedese per la difesa. Lars-Erik De Geer, direttore ricerche dell'Istituto svedese per le ricerche sulla difesa (agenzia governativa), ha fatto queste affermazioni citando dati di una rete di stazioni internazionali di monitoraggio. De Geer ha sottolineato che i livelli di radioattività non sono pericolosi per le persone 09:15 Governo: movimenti speculativi sullo yen 12 – Il governo giapponese ha definito "estremamente speculativo" e "senza fondamento" i massimi storici dello yen sul dollaro (sceso a 76,25) in assenza di alcuna base solida, mentre la Bank of Japan (BoJ) ha continuato a immettere liquidità per sostenere i mercati. Il G7 finanziario si riunirà in videoconferenza d'emergenza, ha detto il ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda, a partire dalle ore 7.30 di domani (le 23.30 di giovedì in Italia). 09:14 Cina chiede informazione precise sulle centrali 11 – La Cina ha chiesto al Giappone di avere notizie "precise e opportune" sulla situazione attuale circa le centrali nucleari. Lo ha detto poco fa un portavoce del ministero degli esteri di Pechino. 08:57 Fukushima, testa radiazioni su 10.000 persone 10 – Circa diecimila persone saranno sottoposte ad analisi e controlli sulla radioattività nella sola prefettura nord-orientale giapponese di Fukushima, sul cui territorio è situata la disastrata centrale atomica da cui continua a fuoriuscire vapore contaminante. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa 'Kyodo' che citava fonti delle amministrazioni locali, secondo cui i test saranno effettuati sulla popolazione di 26 diverse località. 08:56 Governo: sopreso per commenti allarmati degli esperti Usa 9 – Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha espresso sorpresa per gli allarmanti commenti di Gregory Jackzo, capo della Nuclear Regulatory Commission degli Usa, secondo il quale non ci sarebbe più acqua nella vasca di raffreddamento delle scorie nucleari del reattore n.4, il che comporterebbe il rischio di emissione di radiazioni di alto livello nell'atmosfera. "C'è stato un leggero ritardo nella trasmissione di informazioni alla parte statunitense sull'esistenza o meno di acqua nella vasca di raffreddamento delle barre di combustibile nucleare", ha spiegato Edano. 08:50 Ministro economia rassicura i mercati: non serve intervento G7 8 – Il ministro nipponico dell'Economia, Karou Yosano cerca di rassicurare il paese e i mercati, sostenendo che l'economia è sana e che i danni per le devastazioni della scorsa settimana avranno un impatto limitato. Yosano è convinto che non serva un intervento congiunto dei paesi del G7 a sostegno del Giappone e che non ci sia bisogno dell'intervento del governo per acquistare titoli sui mercati. "Non penso che i mercati azionari e monetari siano in turbolenza" risponde Yosano a chi gli chiede se serva un intervento del G7. E alla proposta avanzata da alcuni parlamentare di un intervento diretto del governo per acquistare titoli sui mercati, Yosano risponde: "Non penso che sia il momento per simili azioni. I mercati cominciano a stabilizzarsi". 08:36 Polizia: 14.650 tra morti e dispersi per il sisma 7 – Si è ulteriormente aggravato il bilancio ufficiale del terremoto di magnitudo 9,0 e del conseguente 'tsunami' che venerdì scorso devastarono il Giappone nord-orientale: secondo la Polizia Nazionale nipponica, infatti, il totale delle vittime, tra morti accertati e dispersi, è salito infatti ad almeno 14.650, con un incremento di quasi mille unità nel giro di poche ore. Più in dettaglio, il numero delle persone che hanno perso la vita è salito a 5.321, mentre quello di coloro che tuttora mancano all'appello è arrivato a 9.329. I feriti di cui si ha notizia ammontano a 2.383. Si tratta comunque di cifre sempre largamente sottostimate: le autorità municipali di Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, hanno per esempio reso noto che solo in tale città risultano scomparsi circa diecimila abitanti. Stando all'emittente televisiva pubblica, altrettanti sarebbero i dispersi nella località portuale di Minamisanriku. Oltre 55.380 tra case e altri edifici sono stati distrutti o gravemente lesionati a causa delle due catastrofi naturali. 08:03 Ambasciata d'Italia rinnova l'invito a lasciare Tokyo 6 – L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". Quanto all'ipotesi radiazioni, le misure "del team italiano effettuate in ambasciata confermano il valore registrato ieri di 0.04 microsievert/ora". Le misure spettroscopiche escludono al "momento la presenza di isotopi radioattivi artificiali". 08:00 Tokyo e dintorni rischiano di restare al buio stasera 5 – Il Giappone rischia un blackout su larga scala se i consumi non saranno ridotti a causa del calo della produzione di elettricità. Lo ha detto il ministro dell'Industria, Banri Kaieda, durante la presentazione del piano di emergenza per la fornitura di carburante alle aree colpite dal terremoto, trasmessa in diretta dalla tv pubblica Nhk. 07:58 Dopo l'acqua dagli elicotteri le radiazioni restano invariate 4 – E' sostanzialmente fallito il secondo tentativo di raffreddare il reattore numero tre della centrale nucleare di Fukushima 1, dal quale continua a fuoriuscire una nube di vapore radioattivo. Ieri le Forze di Auto-Difesa giapponesi, cioè l'Esercito, avevano inviato a lanciare acqua di mare sull'impianto un elicottero da trasporto, che però non si era nemmeno potuto avvicinare a causa del livello eccessivo delle radiazioni e anche delle violente raffiche di vento, e aveva pertanto indotto a desistere dal mandare altri velivoli. Oggi invece, grazie anche a condizioni meteorologiche più favorevoli, sono stati impiegati quattro bi-rotore da carico Ch-47 Chinook, che per ore si sono avvicendati nello scaricare sul reattore tonnellate di liquido. Alla fine però la radioattività è rimasta invariata: lo ha ammesso la stessa 'Tepco', la compagnia elettrica nipponica che gestisce il complesso, citatab dall'agenzia di stampa 'Kyodo'. Anzi, proprio fonti della società hanno reso noto che intorno alla centrale il tasso radioattivo è salito a 3.000 microsievert l'ora. Mille microsievert, pari a un millisievert, sono considerati il tetto massimo cui un essere umano può esporsi, ma nell'arco di un intero anno, senza rischi per la salute. In precedenza il ministro della Difesa, Toshimi Kitazawa, aveva spiegato di aver dato il via libera al ricorso agli elicotteri poichè sul sito dell'impianto nucleare le radiazioni erano pari a 4,13 millisievert, o 4.130 microsievert, a un'altitudine di circa 300 metri, e addirittura a 87,7 millisievert a quota 100 metri di altezza. 07:25 Agenzia nucleare: in giornata torna parzialmente la corrente 3 – Dovrebbe essere parzialmente ripristinata nel corso della giornata di oggi la corrente elettrica nella centrale atomica giapponese di Fukushima 1: lo ha annunciato l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Nucleare, secondo cui è possibile per il pomeriggio ora locale un pur limitato rifornimento all'impianto dell'energia indispensabile per riattivare i sistemi di raffreddamento delle barre di combustibile nucleare. La differenza di fuso orario tra Italia e Giappone è di otto ore. Ieri la 'Tepco', la compagnia elettrica nipponica che gestisce il complesso di Fukushima, aveva reso noto che erano in corso tentativi per restituirle l'alimentazione di elettricità. La stessa società ha precisato che, malgrado la situazione globale "non sia buona", nel reattore numero quattro ci sarebbe ancora acqua nel bacino di contenimento della barre esaurite, non per questo prive però di radioattività. 07:22 Borsa Tokyo chiude in calo a -1,44% 2 – La Borsa di Tokyo termina in calo la seduta, ma limita le perdite a -1,44%, nel giorno in cui il dollaro ha toccato i nuovi minimi dal dopoguerra contro lo yen, a 76,25. L'indice Nikkei si ferma a quota 8.962,67 punti, cedendo 131,05 punti. 07:21 Governo: priorità sicurezza reattore n. 3 1 – La messa in sicurezza del reattore n.3 di Fukushima "è la priorità". Secondo il portavoce del governo, Yukio Edano, l'intervento si rende necessario per la pressione registrata in aumento con uscita di vapore proprio dal reattore potenzialmente più pericolo, in quanto alimentato con mox, miscela combustibile di plutonio e uranio, particolarmente radioattiva. (17 marzo 2011)
REPORTAGE DALLA TRAGEDIA Oltre il dolore nell'inferno di Minamisoma "Ma adesso dobbiamo ricominciare" Viaggio nella parte più colpita del Paese. Dove non si possono neppure sepellire i morti e il cibo scarseggia. La battaglia di Teroyoshi, unico superstite del suo municipio: "Abbiamo bisogno di foze fresche che diano una mano". Il dramma di Tomuko e dei suoi bambini dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI Oltre il dolore nell'inferno di Minamisoma "Ma adesso dobbiamo ricominciare" MINAMISOMA (GIAPPONE) - Sulla spiaggia nera di Minamisoma, fuochi rossi sciolgono un velo di neve bianca, scesa a coprire lo scempio dello tsunami. Si alzano colonne di fumo grigio, ma non sono più il segnale di navi e case che ardono nel fango. I sopravvissuti certi della città, poco più della metà tra i 75 mila abitanti, questa mattina si sono rassegnati. Bruciano i cadaveri dei loro cari e di sconosciuti, usando gli infissi degli edifici distrutti. Ci vorrebbero permessi speciali, ma la polizia guarda le pire e non disturba centinaia di persone che sfilano davanti ai fuochi, inchinandosi e inginocchiandosi. In gran parte delle prefetture di Fukushima, Miyagi e Iwate, travolte dall'onda, continuano a mancare l'energia elettrica, il carburante, il gas e l'acqua. Non funzionano i forni crematori, non si trovano bare per decine di migliaia di salme che riaffiorano dal pantano, dall'oceano e dalle città costiere scomparse. Manca il ghiaccio per conservare le salme e non si sa dove scavare cimiteri. E' un funerale che il Giappone celebra contro se stesso, ma anche un rito che stabilisce un confine ideale a quanto accaduto, a cui la popolazione di affida per ricominciare a pensare ai giorni che irremovibili l'attendono. Ora sono il gelo e la fame, assieme allo spettro del vento atomico, a decimare chi venerdì s'era sorpreso di essere sopravvissuto. Città e villaggi affacciati sul Pacifico, nella regione di Tohoku, sono isolati e paralizzati dal gelo. Le strade che dall'interno scendono verso il mare restano interrotte da frane, fratture nell'asfalto, improvvise cascate color legno e montagne di macerie. La notte è scesa quattro gradi sotto lo zero e anche di giorno fiocchi fradici cadono sulla massa di senzatetto che vaga tra i detriti, in cerca di persone e di cibo. A Rikuzen-Takata migliaia di persone sono in fuga. Hanno lasciato la scuola, trasformata in centro d'accoglienza, e si sono messe in marcia a piedi, non si sa verso dove. Gli uomini portano bambini e vecchi sulle spalle, avvolti nelle coperte e protetti da teli azzurri. Le donne reggono borse di nylon in cui hanno infilato i residui beni di famiglia. Scappano dalla città distrutta perché sono convinti che se non si muovono, moriranno. Nel centro il riscaldamento non funziona, manca kerosene per le stufe, la luce è saltata. Dopo i primi due giorni le razioni alimentari si sono esaurite. I ricoverati hanno diviso per dieci la dose per uno e hanno smesso quasi di bere. Nella notte però due anziani, corrosi dall'umidità gelida degli indumenti inzuppati di melma, sono morti di polmonite. Molti manifestano il torpore che precede un raffreddamento profondo dell'organismo e sentono mani e piedi di ghiaccio. La colonna dei fuggitivi incrocia quella dei soccorritori inviati da Tokyo, ma non si ferma. "Portateci via da qui", gridano i maschi e la loro richiesta suona come un atto di accusa contro la misteriosa lentezza degli aiuti. Gli evacuati del Nordest temono che la neve e la pioggia riversino su di loro le particelle radioattive emesse da Fukushima e chiedono di essere messi in salvo in regioni sicure e lontane. Pretendono che i militari distribuiscano pillole di iodio e che misurino la radioattività delle persone. Montano una rabbia e una protesta inattese. Il dolore, le privazioni e il terrore stanno facendo perdere la testa a chi confidava di poter superare lo shock. Basta una folata di vento che innesca un crollo, o l'ennesima scossa di terremoto, perché gli individui snervati sobbalzino e cedano ai gemiti. E' difficile da credere, ma nel Paese dotato di 55 centrali nucleari e centinaia di impianti petrolchimici, nella nazione che ha costruito il proprio successo sull'avanguardia dell'energia e della tecnologia, i soccorsi ai sopravvissuti dell'11 marzo naufragano per mancanza di combustibile e mezzi capaci di avanzare tra gli eccessivi detriti del progresso. E nel Giappone che trabocca di merce, ai profughi dell'Honshu dopo cinque giorni manca un pezzo di pane e una maglietta asciutta. Infrangere le regole collettive qui non rientra nelle scelte considerabili. Ma oggi, a Ishinomaki, sono iniziati i saccheggi di negozi e rovine. Un terzo della città, 160 mila abitanti, resta sepolta da una laguna nuova. Migliaia di sopravvissuti si aggirano tra le rovine non allagate in cerca di provviste, di scarpe e di coperte. Sanno che entrare dalla finestra di un negozio rovesciato e uscire con due succhi di frutta e un pacco di biscotti, è una vergogna. Prevale però infine la rassegnazione a sopravvivere e i furti non vengono denunciati. "Non eravamo pronti all'inferno - dice Tomonao Matsuo, capo di una squadra di pompieri inviati da Yamagata - e la sua dimensione ci ha travolto. Affrontare contemporaneamente un terremoto, uno tsunami, un'emergenza nucleare, decine di migliaia di morti, 600 mila sfollati e un'intera regione rasa al suolo, è una prova ai limiti delle possibilità per qualsiasi nazione". Nei centri di accoglienza gli sfollati ascoltano in silenzio la radio che trasmette il messaggio dell'imperatore. Nessuno commenta, ma le persone si guardano attorno ed è evidente che riflettono. Centinaia di bambini, a Ofunato, sono stesi sotto teloni per evitare possibili contaminazioni aeree. Da lunedì i camion con le razioni alimentari non sono più arrivati. La popolazione teme che l'acqua distribuita dalle autobotti sia pericolosa e per ottenere una bottiglietta chiusa da mezzo litro, s'è formata una coda di un chilometro. I soli a muoversi senza timore sono i vecchi. "Spero che Fukushima - dice Yuko Ota - faccia il suo lavoro in fretta. Ho perso figli e nipoti, sono sola. Se non provvede la centrale farò da me". Solo a Sendai, Kesennuma e nelle altre città più grandi, i soccorsi si iniziano a sentire. Un tratto della pista dell'aeroporto di Notori viene sgomberata dalle carcasse per consentire l'atterraggio dell'esercito e il decollo di voli carichi di feriti. I cani da catastrofe corrono e si infilano in deserti di strutture aggrovigliate, ma recuperano solo persone sedute su un pezzo di scala, o su una credenza, trasformate nelle steli di tombe di famiglia. Si dice che a Sendai siano stati salvati 25 mila abitanti e che migliaia, residenti nei quartieri verso il mare, siano stati sparsi negli ospedali di tutto il Giappone. Gli evacuati però dubitano ed elencano a memoria i nomi di decine di villaggi della prefettura ancora inaccessibili e isolati, dove nessuno risponde. Nelle poste di Shiogama, adattate a obitorio, i cadaveri superano il numero dei residenti. La corrente dell'oceano e la violenza del fango hanno spostato le vittime di decine di chilometri e nessuno è in grado di capire da dove provenga la massa dei corpi. "Se entro domani 600 mila vivi non riceveranno l'indispensabile per resistere - dice Setsuko Otake, sindaco di Tagajo - il mondo riceverà addosso un carico di morti superiore a quello minacciato dalla centrale di Fukushima". Sono parole eccessive, dettate dallo sconforto, ma nelle zone devastate la situazione peggiora di ora in ora e non si sa chi si è assunto la responsabilità degli aiuti. A Otsuchicho, nella prefettura di Iwate, settanta individui sono stati recuperati ieri pomeriggio da un gruppo di pescatori. Da venerdì erano nascosti in un peschereccio da tonni rovesciato, alla deriva sulla risacca. Gli elicotteri americani hanno sorvolato più volte la barca, che perdeva carburante e bruciava. Martedì, prossimi al recupero dei naufraghi, sono stati richiamati per il rischio delle radiazioni. Sul peschereccio c'era Tomuko Shida, madre di due figli. "Erano feriti - dice - e semiassiderati. Quello di nove anni è morto martedì alle 9.30, la più piccola all'1 di notte del mercoledì. Ho raccontato storie, la mia vita, dicevo che ci stavano venendo a prendere. Invece non c'era nessuno". La donna dice di non essersi uccisa perché "ho un'altra figlia che ha bisogno di me". Ieri sera il nome della bambina è stato trovato sulla lista delle vittime. Che il Giappone sia scosso da un inaffrontabile disastro, è che stia manifestando una straordinaria compostezza nel cimentarsi con esso, è un fatto evidente. Sarebbe fatale però ignorare che mentre la comunità internazionale si affanna a stimare conseguenze finanziarie e alternative energetiche, decine di migliaia di essere umani qui sono esposti alla durezza concreta degli elementi e continuano a morire per l'insufficienza dei soccorsi. Sopra quanto resta di Chiba decine di uomini infilano lunghi pali per sondare la palude e da venerdì non smettono di gridare i nomi di famigliari e amici. Trecento chilometri di costa erano un giardino di risaie, coltivazioni di mele e frutti di bosco. C'erano allevamenti e mercati da cui partiva pesce per tutto il pianeta. L'opera di generazioni è annientata, per anni nessuno acquisterà più alimenti giapponesi e i superstiti si dicono certi che ricominciare sarà impossibile. "Ma compagnie aeree e governi stranieri - dice Teroyoshi Aihama, unico superstite nel municipio di Yamamoto - si affrettano a cancellare voli e richiamare i connazionali. Non abbiamo bisogno di fughe, ma di gente riposata che venga a dare una mano". La scelta è stata di non pensare ai morti e ai dispersi per occuparsi dei feriti e degli scampati. Ma l'errata certezza che nelle prefetture remote la maggioranza si fosse salvata, avvertita dall'allarme tsunami lanciato dalla tivù, ha indotto le autorità ad occuparsi prima dei disagi al traffico di Tokyo e delle irritazioni delle cancellerie occidentali, piuttosto che di qualche milione di periferici individui non decisivi. Così oggi nello spaccio di Kamaishi si vendono solo vecchie bottiglie di vodka, manca il latte per i neonati, gli ospedali non hanno medicine, né elettricità, 22 mila persone si dividono 6 mila palle di riso e 5 mila bottiglie d'acqua. Non è un salvifico ritorno alla frugalità del dopoguerra, ma la resa ai premi delle assicurazioni e una sorprendente retrocessione del coraggio e dell'onore. I seicentomila sopravvissuti all'11 marzo del Giappone sanno che ormai chi non risponde non è più qui, ma sperano che da oggi il mondo la smetta di inviare cordoglio e si decida a fare qualcosa. Lungo i tornanti della statale 115 che da Soma scende verso Fukushima, Yuto Hayasaka cammina spedito. E' un buio totale e regge sulle braccia protese un sacco con il figlio morto. Lo riporta a casa, a Sukagawa. Non pensa ai reattori della vicina centrale. "Bisogna pur iniziare - dice - a rimettere ogni cosa al suo posto". (17 marzo 2011)
NUCLEARE Centrali, governo in affanno "Solo in regioni che dicono sì" Mentre è sempre emergenza in Giappone, il sottosegretario cerca di frenare l'allarme andando oltre il piano per il nucleare in Italia, che prevede un parere "obbligatorio ma non vincolante" delle amministrazioni interessate alla costruzione di un impianto. Pd: "Pietra tombale sul nucleare" Centrali, governo in affanno "Solo in regioni che dicono sì" ROMA - Sarebbe un errore congelare il piano per il nucleare in Italia dopo l'emergenza giapponese, ma le Regioni italiane stiano tranquille: le centrali non verranno costruite nel territorio di chi negherà il suo assenso. Così, nella seduta delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera svoltasi ieri sera, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia ha cercato di frenare l'allarmismo sul nucleare. Un fronte, quello dei contrari all'atomo, cui negli ultimi giorni si sono uniti anche diversi esponenti della maggioranza 1, a cominciare da vari governatori. E, pur di rassicurare le amministrazioni locali, Saglia è andato persino oltre quanto previsto dal piano. Poco più di un anno fa, la Cassazione 2 ha infatti stabilito che, per la costruzione di un impianto nucleare, lo Stato ha l'obbligo di chiedere un parere alle Regioni interessate, parere però "non vincolante" rispetto alla decisione. E, a fine 2010, la Consulta aveva bocciato le leggi regionali 3 con cui Puglia, Calabria e Campania avevano "vietato" il nucleare nel loro territorio, legiferando in una materia che è specifica competenza del governo centrale. Ebbene, per Saglia quel parere regionale ora diventa politicamente vincolante: "Non si potranno realizzare le centrali nucleari nelle Regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio e il programma energetico nucleare non potrà essere realizzato in assenza di una totale condivisione delle comunità territoriali coinvolte" ha volutamente sottolineato ieri sera il sottosegretario. Dal canto loro, le commissioni Ambiente e Lavori pubblici e attività produttive della Camera hanno espresso parere favorevole, con condizioni, sul decreto legislativo correttivo sulla localizzazione dei siti nucleari. Il dlgs si è reso necessario dopo che la Consulta aveva deciso che il parere delle regioni è obbligatorio anche se non vincolante. Il Pd è uscito al momento del voto, l'Idv ha votato contro. A favore, insieme alla maggioranza, anche Fli e Udc (ma Savino Pezzotta, Udc, si è astenuto). Il sottosegretario Saglia ha confermato che martedì dovrebbe arrivare il parere del Senato e mercoledì il Consiglio dei ministri approverà il decreto legislativo in via definitiva. Il parere è stato firmato dai relatori, per la Commissione Ambiente il leghista Guido Dussin, per le Attività produttive Catia Polidori del Pdl. Nel testo, tra l'altro, si prevede che l'Aiea compia valutazioni di impatto ambientale non solo all'inizio ma periodicamente per tutta la vita dell'impianto. Chieste poi verifiche stringenti al soggetto titolare dell'autorizzazione unica che, sotto la supervisione dell'Agenzia, è obbligato a "valutare e verificare periodicamente nonché a migliorare costantemente la sicurezza dell'impianto, in modo sistematico e verificabile" e "a garantire l'esistenza e l'attuazione di sistemi di gestione che attribuiscano la dovuta priorità alla sicurezza nucleare e l'adozione di misure per la prevenzione di incidenti e per la mitigazione delle relative conseguenze". Saranno poi necessarie due autorizzazioni distinte per il parco tecnologico e per il deposito. Sulla questione nucleare è intervenuta il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, rispondendo nel corso del "Question Time" alla Camera a due interrogazioni di Idv e Pd: "Il Governo intende affrontare la questione della sicurezza nucleare in ambito europeo, uniformando le proprie scelte a quelle che verranno assunte in sede di Unione Europea". "É stato deciso di svolgere degli stress test nelle centrali nucleari europee - ha spiegato la Prestigiacomo -. L'Italia seguirà con particolare attenzione gli esiti di questi test". Per il ministro "è sbagliato e irresponsabile prendere decisioni sull'onda emotiva. Al governo stanno a cuore innanzitutto la salute e la sicurezza dei cittadini. Questa è sempre la priorità. Speriamo e ci auguriamo che al di là della propaganda si possa sviluppare un dibattito non ideologico. L'energia non è nè di destra nè di sinistra". Per i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, "oggi è stata messa la pietra tombale sul ritorno del nucleare in Italia. Il sottosegretario Saglia ha testualmente dichiarato che il nucleare si potrà fare solo nelle Regioni che diranno di sì alla localizzazione nel proprio territorio. Il che vuol dire che nel nostro Paese l'energia atomica non ci sarà mai, perché nessuna Regione, comprese quelle amministrate dal centrodestra, intende dare l'assenso". In aula, Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, rinnova l'appello replicando al ministro per l'Ambiente: "Fermatevi, sospendete il programma nucleare, se non lo farete voi, fra tre mesi la parola tornerà agli italiani che sceglieranno per salvare il proprio Paese, se stessi e il proprio futuro". Nella sua controreplica, Antonio Di Pietro ha accusato la Prestigiacomo: "Lei, signor ministro, ha detto una bugia clamorosa - afferma il leader di Idv -. Perché il commissario europeo ieri ha affermato che 'l'Unione europea deve valutare un'opzione zero sul nucleare dopo gli eventi giapponesi. L'esatto contrario di quello che lei oggi vuole far credere agli italiani. Per questo motivo, noi chiediamo a tutti i cittadini di andare a votare il nostro referendum contro il nucleare". Per il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, "il via libera delle commissioni della Camera allo schema di decreto legislativo correttivo è uno schiaffo in faccia ai cittadini italiani". Un decreto, aggiunge Bonelli, "che esce dalle commissioni notevolmente peggiorato perché non è più previsto l'obbligo di pubblicizzazione delle procedure per individuare i siti e costruire le centrali". Anche da Bonelli, accuse alla Prestigiacomo: "Deve dimettersi immediatamente. Tutti i paesi del mondo hanno deciso di fermarsi, oggi persino la Cina ha bloccato l'autorizzazione delle nuove centrali. Invece il governo italiano continua a sostenere una posizione irragionevole e irresponsabile. Eevidentemente gli affari che ruotano intorno al nucleare sono più importanti dell'interesse generale e del futuro del Paese". Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ribadisce il suo favore al nucleare ma ammette che oggi "all'ordine del giorno c'è il problema sicurezza". "Dobbiamo dare informazioni precise alla pubblica opinione, non possiamo nascondere nulla - dichiara ai cronisti in Transatlantico -. Le decisioni non devono essere prese dalla pancia o sull'onda delle emozioni ma sulla base di dati precisi". "E' da verificare se le centrali esistenti in Europa siano in grado di assicurare la sicurezza - chiarisce Romani -. Il problema non è italiano, è stato deciso di fare un coordinamento in Europa per eseguire gli stress test". Delle scelte degli altri Paesi europei ha parlato ieri sera anche Saglia. "La Germania 4 si è limitata a decidere una moratoria sul prolungamento delle centrali nucleari dello stesso modello di quello entrato in crisi in Giappone. Altra questione è invece la necessità di un maggior coordinamento delle autorità nazionali di sicurezza che, anche alla luce delle decisioni del Consiglio dell'Unione europea convocato per il prossimo lunedì 21 marzo, dovrà riguardare anche la fissazione di requisiti di sicurezza degli impianti europei". (16 marzo 2011)
RIPERCUSSIONI MONDIALI Il sisma giapponese mette in crisi l'industria mondiale dell'hi-tech Crolla la produzione dei semiconduttori, rialzo dei prezzi all'ingrosso. Le principali aziende nipponiche del settore hanno avuto gli stabilimenti più importanti danneggiati, mentre la mancanza di energia elettrica ferma il lavoro negli altri siti di CLAUDIO GERINO Il sisma giapponese mette in crisi l'industria mondiale dell'hi-tech L'industria elettronica giapponese conta i danni del terremoto e dello tsunami che ha sconvolto il paese. E le ripercussioni si riflettono sull'intero settore mondiale dell'hi-tech. Nel 2010, infatti, le industrie del Sol Levante hanno prodotto il 14 % dei computer e dei device elettronici e il 14 % dei monitor e delle tv a cristalli liquidi. Inoltre, l'hi-tech nipponico detiene il 31 % della produzione mondiale di console per videogame (in particolare Sony), il 16 % della produzione dei televisori Lcd e al plasma e l'11 % dei telefoni cellulari e smartphone. A risentire immediatamente degli effetti del sisma sono stati subito i componenti elettronici: sui mercati mondiali, nei prossimi giorni, ci sarà una forte penuria di memorie Dram (di cui il Giappone detiene il 13,6 % della produzione mondiale) e delle memorie NAND flash (il 37 %). Entro due settimane, prevedono gli analisti, le scorte saranno esaurite e il razionamento dell'energia elettrica, allo stato attuale, impedisce una concreta ripresa della produzione. A rendere ancora tutto più difficile c'è poi il fatto che le devastazioni prodotte dal terremoto e dallo tsunami hanno interessato una regione con alta densità di industrie elettroniche: oltre alla chiusura delle fabbriche o alla riduzione consistente della produzione, si aggiungono problemi logistici immani, vista la necessità di ricostruire strade, ferrovie, porti e sistemi di trasporto commerciale. L'effetto immediato è che i prezzi delle memorie Dram sono già aumentati del 7 per cento, mentre quelle delle memorie flash del 10 %. La previsione futura a breve termine è che questi incrementi di prezzo potrebbero anche raggiungere e stabilizzarsi su un + 20 %. Questo vuol dire che oltre ad una corsa all'accaparramento dei semiconduttori disponibili sul mercato, ci sarà un generale rialzo dei prezzi dei device, in particolare di quelli per cui è previsto l'avvio di produzione nei prossimi mesi, come sono i "tablet", ad esempio, che tutte le aziende del settore stanno lanciando in questi mesi. Sul fronte delle industrie hi-tech, poi, è una vera e propria catastrofe. Sony, il maggior produttore giapponese di elettronica di consumo, ha ben otto stabilimenti che non possono produrre nulla. Sono specializzati nei dischi Blu-Ray, nelle batterie al litio, nei prodotti ottici e più in generale nei semiconduttori. Sony ha avuto danneggiato anche il centro di Ricerca e Sviluppo di Sendai, mentre gli altri centri hanno dovuto sospendere in tutto o in parte la produzione per mancanza di energia elettrica. Oggi dovrebbe riprendere un minimo di produzione, ma ci vorranno giorni e giorni per ritornare ad un'apparente normalità. La multinazionale ha dislocato parte della sua produzione in alcune filiali all'estero: notizia che dà respiro al mercato, facendo risalire le azioni. Sharp ha chiuso lo stabilimento a Sakai, dove si producono gli schermi a Led, mentre Panasonic è fortemente in difficoltà, nel campo degli apparecchi fotografici e ottici, a causa dei danni agli stabilimenti di Fukushima e di Sendai, mentre Sanyo, che fa parte del gruppo, ha dovuto sospendere gran parte della produzione per mancanza di energia elettrica. Anche Casio ha registrato seri danni agli impianti produttivi di Yamagata, mentre Canon ha dovuto chiudere tre siti produttivi specializzati in lenti, componenti per schermi Lcd e stampanti ed altre cinque fabbriche collegare. Due di questi siti si trovano nelle zone più colpite dal sisma, Utsonomiya e Fukushima. Fujitsu, dal canto suo, ha dovuto chiudere ben 10 siti di produzione, mentre per Hitachi sei fabbriche risultano seriamente danneggiate. Anche Nikon ha subito danni in 5 impianti, costringendo la multinazionale della video-fotografia a ridurre la produzione complessiva, anche a causa delle continue interruzioni di energia elettrica. Ma quello che preoccupa di più è proprio il mercato dei semiconduttori: Toshiba, che detiene il 35 % circa della produzione mondiale, ha dovuto completamente fermare i lavori in un impianto, mentre negli altri stabilimenti la mancanza di energia elettrica produce fermi e rallentamenti notevoli. In cinque impianti la produzione non è ancora ripresa. C'è chi poi ha cercato di ricollocare il personale restando nel paese: è il caso della Sap (produttrice di chip) che ha proposto al suo personale di spostarsi al sud del Giappone, senza tuttavia ricevere molte adesioni. (16 marzo 2011)
2011-03-16 GIAPPONE Fukushima, l'allarme degli Usa Clinton: "Rivedere costi e nucleare negli Usa" Si parla ormai di ventimila tra vittime e dispersi. Cannoni a getto d'acqua per raffreddare i reattori. Arrivano aerei droni americani per monitorare i siti. Dosi letali di radiazioni vicino al nucleo 4. Akihito lancia un messaggio in tv: "Aiutiamoci, ce la faremo". Il gelo strema la popolazione sfollata, il governatore della prefettura: "Abbiamo bisogno di tutto" Fukushima, l'allarme degli Usa Clinton: "Rivedere costi e nucleare negli Usa" ROMA - Nell'inferno del Giappone i numeri sono disperati, come le soluzioni. Il bilancio conta ventimila tra morti e dispersi, ma nessuno sa dire con certezza se questa sarà una cifra vicina alla realtà. La paura è che sia molto più alta. A Fukushima, si combatte il surriscaldamento dei reattori con cannoni ad acqua e aereoplani senza pilota. Al dramma nucleare e dello tsunami si aggiunge il maltempo: sulla zona di Fukushima soffiano venti forti in prossimità della costa, che provocano nevicate e aumentano il rischio valanghe. A Sendai, una fitta uno spesso manto di neve copre il mare di rovine e le temperature scendono sotto lo zero, riducendo, ora dopo ora, le speranze che qualcuno sia ancora vivo sotto le macerie, dopo i miracoli dei giorni scorsi. Le condizioni meteo e la mancanza di sostentamenti portano allo stremo la popolazione della prefettura, già provata. Il governatore di Fukushima, Yuhei Sato, sfoga in un'intervista televisiva tutta la rabbia dei suoi concittadini, per la risposta disordinata delle autorità all'emergenza. Nei centri allestiti per ospitare gli sfollati manca il cibo, combustibile e medicine. "Ci manca tutto", ha dichiarato Sato Ishinomaki, allo scenario infernale si aggiunge l'angoscia dell'impossibilità di dare sepoltura ai cadaveri. In Giappone è tradizione cremare i defunti, ma il forno locale può accettare fino a 18 corpi al giorno. Per ora le vittime sono ospitate in edifici scolastici convertiti in obitori, ma le autorità pensano ad una sepoltura di massa. L'inferno delle centrali. Sul fronte della gestione dell'emergenza nucleare, alle crisi dei tre reattori coinvolti sinora si aggiunge anche la situazione del reattore 4. Non c'è più acqua nella vasca di raffreddamento e il livello di radiazioni "è estremamente alto", dopo una presunta esplosione dell'idrogeno in questo particolare reattore. Gli esperti Usa ritengono che ormai è difficile mettere in atto altre misure di intervento. Secondo il responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko le radiazioni intorno ai reattori dell'impianto di Fukushima in Giappone sono "letali". Secondo Jaczko, è "molto difficile per i lavoratori in loco avvicinarsi ai reattori, la radioattività potrebbe dimostrarsi mortale in un breve periodo di tempo". Per spegnere gli incendi nelle centrali, sono stati utilizzati dei cannoni ad acqua. I contenitori dei quattro reattori in emergenza risultano fortunatamente integri, mentre restano "silenziosi" gli altri due reattori della centrale, il 5 e il 6, che erano spenti per manutenzione al momento del terremoto. Diversa la situazione nel cuore dei quattro reattori, dove è racchiuso il nocciolo. Qui si continua a iniettare acqua di mare nel circuito di raffreddamento, per coprire completamente le barre di combustibile. Garantire la refrigerazione evitando l'accumulo eccessivo di calore è indispensabile. Senza pompaggio di acqua, il calore e la pressione aumenterebbero a un livello tale fa portare alla fusione del nocciolo, lo scenario peggiore. WikiLeaks: "Gli Usa avvertirono i giapponesi". L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa aveva messo in guardia il governo giapponese sul pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza. E' quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito di Assange, il cui contenuto è ripreso oggi sul quotidiano britannico The Daily Telegraph. Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe "posto seri problemi". La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa. Infine, sempre secondo i testi divulgati da WikiLeaks, tre anni fa un parlamentare nipponico piuttosto noto, Taro Kono, confidò a diplomatici statunitensi che in Giappone erano stati "occultati" diversi incidenti nucleari avvenuti nel passato. Clinton, "Interrogativi sul nucleare anche negli Usa". Il Segretaro di Stato Usa, Hillary Clinton ha dichiarato oggi che "La crisi giapponese pone gli Stati Uniti di fronte alla questione dei rischi e dei costi dell'energia nucleare". La dichiarazione è inserita in un discorso più ampio sull'energia, ma è la prima volta che un memebro dell'amministrazione Usa esprime delle riserve sul nucleare. Una tecnologia che il ministro dell'Ambiente Usa ha finora definito "sicura", mentre la Casa Bianca continua a includere l'atomo nelle "opzioni energetiche".
Oettinger: "Situazione seria". Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, definisce quella di Fukushima, una "vera catastrofe", ribadendo che la situazione non sembra affatto sotto controllo. "Si può dire che questa centrale non è più controllata, non c'è più chi la controlla". Yukia Amano, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia Atomica dichiara che "La situazione all'impianto nucleare giapponese di Fukushima è molto seria, ma non è fuori controllo". Amano dovrebbe partire domani per il Giappone accompagnato da un team di esperti. Intanto, Gli Usa hanno consigliato a tutti i cittadini statunitensi che si trovano fino a 80 chilometri dalle centrali, Il Pentagono ha dato lo stesso ordine alle forze Usa e ai piloti presenti in zona. Imperatore Akihito: "Prego per le persone". L'imperatore del Giappone, Akihito, in un messaggio tv, si è detto "profondamente preoccupato per la crisi in atto, prego per la sicurezza di tante persone. Mi auguro sinceramente che la gente riuscirà a superare questo momento infelice, aiutando e prendendosi cura del suo prossimo". (16 marzo 2011)
Diretta Fukushima, "Radiazioni letali dal reattore 4" Ue: "Allerta su import, si faccia analisi su cibi" Fukushima, "Radiazioni letali dal reattore 4" Ue: "Allerta su import, si faccia analisi su cibi" Una nuvola bianca sopra l'impianto nucleare. Il tasso di radioattività si è alzato velocemente. I tecnici impegnati nel tentativo di raffreddare l'impianto sono stati fatti uscire per qualche ora, poi sono rientrati. Si teme un ulteriore danno. Situaizone critica al reattore 4, registrate nell'area radiazioni letali. Ordinata l'evacuazione per 30 km intorno all'impianto. Altra forte scossa (grado 6) a Tokyo. Akihito compare in un inusuale discorso tv: "Prego per la salvezza del popolo". La Banca del Giappone immette 3.500 miliardi di yen e i mercati reagiscono bene: la Borsa rimbalza e chiude a +5,68%. La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri "di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali, importati dal Giappone" LE DIRETTE PRECEDENTI: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo - 15 marzo REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO (Aggiornato alle 21:34 del 16 marzo 2011) 21:34 Giornalista della Nbc: "Sono stato contaminato" 112 – Lester holt, giornalista della Nbc di ritorno dal Giappone, dove aveva coperto la catastrofe del terremoto e la crisi nucleare, ha rivelato nel suo show mercoledì di essere stato contaminato. Tracce di radiazioni, di bassa intensità, sono state riscontrate su di lui e anche su alcuni collaboratori della sua troupe. Holt e i suoi collaboratori si erano recati nei dintorni dell'impianto nucleare di Fukushima, in una zona considerata sicura, dopo che tutti i principali inviati americani erano stati richiamati in patria dinanzi all'aumentare dei rischi di contaminazione. 21:31 Chrysler, necessarie settimane per effetti su mercato Usa 111 – Il sisma in Giappone ci metterà fra le 4 e le 6 settimane a far sentire i suoi effetti sul mercato americano automobilistico delle forniture. Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - Dan Kott, senior vice president per gli acquisti di Chrylser. Chrysler ottiene fra il 2% e il 5% dei suoi componenti dal Giappone. 21:20 Wikileaks: "Gli Usa avvertirono i giapponesi" 110 – L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa aveva messo in guardia il governo giapponese sul pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza. E' quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito di Assange, il cui contenuto è ripreso oggi sul quotidiano britannico 'The Daily Telegraph'. Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe "posto seri problemi". La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa. 21:00 Nuovo bilancio: 4312 morti in 12 prefetture e 8.606 dispersi 109 – L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime del terremoto è di 4312 morti in 12 prefetture e 8.606 dispersi. Cifre destinate ad aumentare dato che, nella sola cittadina di Ishinomaki, il sindaco dichiara che i dispersi sono 10mila. Ma intanto al quinto giorno, oltre alla paura delle radiazioni, i cittadini devono combattere con temperature scese sotto lo zero, la scarsità di cibo, acqua e carburante, e alle scosse di assestamento, una delle quali è stata registrata oggi di magnitudo 6 sulla scala Richter. Sono 430mila i giapponesi che hanno trovato accoglienza nei 2500 rifugi di emergenza e 80mila i soldati, poliziotti e pompieri impegnati nei soccorsi. Ma intanto 1,5 milioni le persone sono rimaste senza acqua corrente e nelle prefetture più colpite, come Miyagi e Iwate, la gente è ridotta alla ricerca della pura sopravvivenza. 20:52 Rintracciati 4 turisti altoatesini 108 – Rintracciata in Giappone la coppia di altoatesini della quale non si avevano più notizie da alcuni giorni. Milena Ciola, 62 anni, e il compagno Fulvio Filippetto, entrambi residenti a Laives, erano arrivati giovedì scorso a Tokyo per una vacanza, in compagnia di altri due amici altoatesini: Gino Volcan e sua moglie. I quattro stanno bene e si trovano attualmente a Kyoto, città che dista a 500 chilometri a sud dalla capitale nipponica 20:51 200 miliardi di dollari le perdite causate dal sisma 107 – La devastazione del mega-sisma in Giappone e la crisi nucleare potrebbero portare a una perdita complessiva fino a 200 miliardi di dollari per il Sol Levante. Lo rivelano analisti ed esperti, secondo i quali una stima attendibile è ancora difficile da calcolare a 5 giorni dal tragico terremoto-tsunami. Le prime stime oscillano in un danno economico tra 125 e 200 miliardi di dollari. Intanto la Borsa di Tokyo tra lunedì e martedì ha bruciato 626 miliardi di dollari, prima del rimbalzo del 5,68% di oggi. 20:44 Alitalia, 800 euro su voli da Osaka 106 – Alitalia precisa che "sono disponibili posti sui voli operati da Osaka alla tariffa speciale di 800 euro". I biglietti a questa tariffa - spiega Alitalia - sono acquistabili direttamente presso l'aeroporto di Osaka. Nella giornata di domani 17 sono previsti tre voli da Osaka per Roma, Milano e Pisa". 20:39 Geithner: "Difficile giudicare l'effetto Giappone su ripresa Usa" 105 – "E' difficile giudicare" se la crisi in Giappone avrà ripercussioni sulla ripresa economica americana. Lo afferma il segretario al Tesoro Timothy Geithner. "Ritengo che sia difficile una valutazione a questo punto. Dobbiamo concentrarci nel cercare di mitigare - mette in evidenza Geithner - i costi umanitari della catastrofe. Offriremo tutta l'assistenza che possiamo". 20:36 Cina, controlli e sospensione dei nuovi progetti nucleari 104 – La corsa della Cina verso l'espansione nucleare subisce un rallentamento, sull'onda della crisi in Giappone. Oggi il governo di Pechino ha deciso di bloccare i progetti di nuove centrali nucleari e ha disposto controlli a tappeto sugli tutti gli impianti attivi. Il premier Wen Jiabao ha rassicurato i cinesi che non corrono rischi dalle radiazioni emesse dalla centrale giapponese di Fukushima. Tuttavia, il programma nucleare cinese, rende noto un comunicato del governo - necessita un "esame più approfondito" e un "aggiustamento". 20:18 I soccorsi francesi lasciano Sendai 103 – Il team della Protezione civile francese inviato per contribuire alle operazioni di soccorso in Giappone ha lasciato oggi la città di Sendai per ritirarsi 350 chilometri a Nord per il rischio radiazioni. 19:25 Usa: attorno al reattore 4 "dosi letali di radioattività" 102 – Le radiazioni intorno al reattore 4 dell'impianto di Fukushima sono "letali". L'allarme è stato lanciato dal responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko. Durante un'audizioni alla Commissione Energia. "Sarebbe molto difficile per i lavoratori in loco avvicinarsi ai reattori" ha detto. "Le dosi di radioattività potrebbero dimostrarsi letali in un breve periodo di tempo' 19:05 Yukia Amano (Aiea): "Situazione seria ma non fuori controllo" 101 – La situazione all'impianto nucleare giapponese di Fukushima "è molto seria", ma "non è il momento di dire che le cose stanno andando fuori controllo". E' quanto ha detto Yukiya Amano, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia Atomica, che spera di poter già partire domani per il Giappone accompagnato da un team di esperti. 18:59 Ambasciata Usa: "Evacuare entro 80 km da Fukushima" 100 – L'ambasciata americana a Tokyo ha raccomandato ai cittadini americani che vivono nel raggio di 80 chilometri dalla centrale nucleare Fukushima Daiichi di evacuare la zona oppure "di rimanere al riparo a casa, se non è possibile l'evacuazione", ha detto l'ambasciatore americano in Giappone John Roos 18:51 Maltempo a Fukushima, neve e rischio valanghe 99 – Venti forti in prossimità della costa, nevicate e rischio valanghe: la regione di Fukushima è nella morsa del maltempo, secondo le previsioni più recenti diffuse dall'Agenzia Meteorologica Giapponese (Jma) e aggiornate alle 19,40 (orario del Giappone) di oggi. 18:17 Hillary Clinton: "Rivedere rischi e costi energia nucleare" 98 – "La crisi giapponese ci pone di fronte alla questione dei rischi e dei costi dell'energia nucleare". Lo ha dichiarato oggi Hillary Clinton, in un discorso più ampio sull'energia. E' il primo membro dell'amministrazione Usa ad esprimere una posizione critica nei confronti del nucleare. Finora il ministro dell'Ambiente Usa ha definito il nucleare americano "sicuro" e la Casa Bianca continua a includere l'atomo nelle "opzioni energetiche" 18:16 Studio: radiazioni 1000 volte meno che a Chernobyl 97 – Uno studio preliminare condotto dagli esperti del gruppo di ricerca sul nucleare dell' Università di Pisa rivela che le radiazioni emesse nell'atmosfera in seguito all'esplosione nella centrale nucleare di Fukushima sono inferiori a un millesimo di quanto emesso durante l' incidente di Chernobyl. 18:02 Bilancio vittime, quasi 13mila tra morti e dispersi 96 – E' di quasi 13.000, tra morti e dispersi, l'ultimo bilancio ufficiale del sisma. Lo ha riferito il dipartimento di polizia nazionale, precisando che le vittime confermate sono 4.314, I dispersi 8.606, I feriti 2.282 18:00 Oettinger: "Situazione fuori controllo" 95 – Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, teme che "Nelle prossime ore corriamo il rischio di assistere a una nuova catastrofe" alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, dove la situazione "E' fuori controllo". 17:44 Usa inviano aerei spia sulla centrale di Fukushima 94 – Aerei da ricognizione senza pilota americani saranno inviati in missione sulla centrale nucleare di Fukushima per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Forse la missione si svolgerà già domani. Lo ha anticipato una fonte del governo giapponese 17:32 Direttore Aiea a Tokyo forse già domani 93 – Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano, si recherà "al più presto, forse domani" in Giappone per farsi un quadro di persona della precaria situazione nel suo Paese. 17:26 Governatore Fuskushima, "Ci manca tutto" 92 – Il governatore della prefettura di Fukushima, Yuhei Sato, sfoga in un'intervista televisiva tutta la rabbia e l'ansia dei suoi concittadini. Che "hanno raggiunto il punto di rottura", per la risposta disordinata delle autorità all'emergenza. Nei centri allestiti per ospitare gli sfollati manca il cibo, combustibile e medicine. "Ci manca tutto", ha dichiarato Sato. 17:20 Pillole anti-radiazioni ai militari Usa 91 – Il Pentagono ha reso noto che i militari Usa che partecipano alle missioni di soccorso in Giappone riceveranno pillole di ioduro di potassio come misura precauzionale contro le radiazioni. Il Pentagono ha comunque sottolineato che nessun militare Usa dislocato in Giappone ha finora mostrato alcun sintomo di avvelenamento da radiazioni. 16:51 Militari Usa in Giappone non presentano sintomi di radiazioni 90 – Militari Usa in Giappone non presentano sintomi di radiazioni. Lo comunica il Pentagono 16:48 Usa forniranno a Giappone pompe ad alta pressione 89 – Gli Stati Uniti forniranno ai giapponesi pompe d'acqua ad alta pressione per combattere gli aumenti di temperatura nella centrale nucleare di Fukushima, ha annunciato il Pentagono. Le pompe ad alta pressione saranno trasferite nella base aerea americana di Yokota e da qui saranno consegnate alle autorità giapponesi. Nel giro di una settimana sarà consegnato ai giapponesi un altro quantitativo di pompe ad alta pressione. Gli Stati Uniti dispongono di 38 mila militari in Giappone mentre altre 11 mila persone sono a bordo delle navi militari della Settima Flotta di stanza nel Pacifico, compresa la portaerei Ronald Reagan. 16:43 Forze Usa non ammesse entro 50 miglia dal reattore 88 – Le forze Usa in Giappone non sono ammesse entro 50 miglia dal reattore senza speciale autorizzazione 16:41 Ban Ki-Moon rinnova offerta aiuto Onu 87 – Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Giappone, mentre il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha rinnovato al Giappone l'offerta di aiuto dell'Onu per affrontare la crisi nucleare innescata dagli incidenti nella centrale di Fukushima 16:39 Ue, Oettinger: Fukushima vera catastrofe 86 – Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, si è detto nuovamente molto preoccupato dalla situazione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, una "vera catastrofe", ribadendo che la situazione non sembra affatto sotto controllo. "Si può dire che questa centrale non è più controllata, non c'è più chi la controlla", ha spiegato Oettinger dinanzi alla Commissione per l'energia del Parlamento europeo a Bruxelles. Già ieri Oettinger aveva parlato di uno scenario "apocalittico". "I giapponesi lavorano con pompe anti-incendio, si prova a gettare acqua con idranti, non si sa più come venirne fuori" 16:33 Autorità: "Almeno 20mila persone disperse" 85 – Sono probabilmente almeno 20mila le persone disperse nella prefettura nord-orientale di Miyagi in seguito al sisma e allo tsunami che hanno devastato il Giappone venerdì. Lo riferiscono le autorità locali citate dalla Kyodo. 16:28 Arrivato a Fukushima idrante speciale 84 – È arrivato a Fukushima l'drante speciale con il quale si cercherà di raffreddare il reattore numero quattro dell'impianto nucleare. Lo riferisce l'agenzia stampa Kyodo 16:27 Tterremoto sposta mezzo metro ghiacci Antartide 83 – Il terremoto che ha colpito il Giappone ha fatto sentire i suoi effetti fino all'Antartide. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research le onde sismiche hanno fatto spostare di mezzo metro il ghiacciaio di Whillans, la lingua di ghiaccio in rapido movimento che si riversa nell'oceano Antartico. 16:24 Cina donerà 20 mila tonnellate tra benzina e gasolio 82 – La Cina donerà al Giappone 10.000 tonnellate di benzina e 10.000 di gasolio per aiutare il Paese sconvolto dal terremoto. Lo riporta l'agenzia di stampa Xinhua. 16:11 Commissione europea raccomanda analisi su cibi importati 81 – La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri ''di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali, importati dal Giappone''. Lo ha detto Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato già da ieri la raccomandazione alle autorità responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi (Rasff) 15:50 Russia, via da Giappone famiglie dei diplomatici 80 – La Russia porterà via dal Giappone le famiglie dei funzionari delle rappresentanze diplomatiche russe ma non si tratta ancora dell'evacuazione di tutti i cittadini: lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia Ria Novosti. Il dicastero precisa che l'operazione è prevista il 18 marzo. 15:46 Germania invita tedeschi a lasciare regione Tokyo 79 – Le autorità di Berlino hanno invitato oggi tutti i tedeschi a lasciare la regione di Tokyo a causa dell'aggravarsi della crisi nucleare nel nord del Giappone. "Invitiamo tutti i tedeschi a lasciare la regione di Tokyo e Yokohama in direzione di Osaka o di lasciare il paese passando per Osaka" nel sud del Giappone, ha dichiarato Andreas Peschke,portavoce del ministero tedesco degli Affari esteri. 15:41 Allarme di ''emergenza nucleare'' tra Usa e Asia 78 – È stato emesso un allarme di ''emergenza nucleare'' per dieci regioni dello spazio aereo tra Giappone, Alaska, Russia, Cina, Corea del Nord e del Sud a causa dell'incidente nella centrale nucleare giapponese di Fukushima. L'allarme, su richiesta dell' Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) è stato aggiornato alle 11 Utc (le 12 italiane) dopo essere stato emesso alle 3:00 (le 4:00 italiane), dal Vaac (Volcanic Ash Advisory Centre) di Londra centro che dallo scorso anno ha competenza anche per gli allarmi radioattivi oltre che sulla presenza di ceneri vulcaniche nell'atmosfera. L'avviso è pubblicato - tra l'altro - sul sito operativo Cfmu Nop del centro di controllo aereo europeo Eurocontrol. 15:14 Dopo sisma e tsunami, arriva la neve 77 – Dall'acqua nera dello tsunami, al freddo bianco della neve. Gli sfollati del Tohoku, sopravvissuti al più terribile terremoto/maremoto della storia recente del Giappone, vivono in condizioni difficili, tra privazioni e freddo. Si tratta, secondo gli ultimi dati, di 430mila persone, ma sono arrivate a essere nei giorni passati fino a 550mila. Manca loro ancora tutto e, soprattutto, comincia a diffondersi il rischio che, col ritorno del freddo intenso, si sviluppino epidemie d'influenza che, in queste condizioni estreme, possono avere conseguenze fatali. Le previsioni del tempo prevedono ancora neve. 15:13 Capo Agenzia atomica russa: "È lo scenario peggiore" 76 – Il capo dell'Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore. 15:11 Riunione straordinaria ministri europei dell'Energia 75 – I ministri europei dell'Energia terranno una riunione straordinaria lunedì prossimo a Bruxelles per fare il punto sull'incidente nucleare in Giappone: lo ha annunciato il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy. "I ministri si riuniranno lunedì prossimo per discutere sulle conseguenze da trarre per il settore dell'energia e dei mercati e sulle risposte da dare", ha dichiarato Van Rompuy al Parlamento europeo. 15:09 Contro radiazioni in campo anche robot 74 – Il ministero dell'Educazione e della Ricerca giapponese ha messo a disposizione della compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden) un robot per il monitoraggio delle radiazioni nei punti in cui è pericoloso per gli operatori andare. Lo scrive il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. "Ha preso parte in precedenza a esercitazioni, ma è la prima volta che viene utilizzato in un'operazione reale", sostiene in un comunicato il Centro di tecnologia per la sicurezza nucleare di Tokyo, che ha sviluppato il robot. 15:04 Sale bilancio delle vittime, scende numero sfollati 73 – Sale ancora il bilancio del terremoto/tsunami superando quota 12.400. I morti accertati alle 20 (ore 12 in Italia) sono ormai 4.255, mentre i dispersi sono 8.194. I feriti sono 2.282. Scende il numero degli sfollati che sono ospitati nei centri di accoglienza. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Kyodo, sono scesi a quota 430mila dal picco di 550mila. 14:50 Save the Children allestisce area a misura di bambino 72 – Save the Children ha allestito e iniziato le attività nella prima area sicura a misura di bambino a Sendai, una delle città maggiormente devastate. L'organizzazione ha calcolato che ci siano almeno 100 mila i bambini sfollati. Secondo i dati ufficiali fino ad oggi sono 9 i bambini morti, 57 quelli feriti. 14:47 Mondiali pattinaggio, Tokyo propone rinvio in autunno 71 – La Federazione giapponese di pattinaggio sul ghiaccio ha proposto di rinviare in autunno e spostare in una sede non ancora individuata i mondiali previsti a Tokyo da lunedì prossimo al 27 marzo. La rassegna iridata era stata cancellata due giorni fa per decisione della Federazione internazionale in seguito al sisma e al devastante tsunami. Per la kermesse erano già stati venduti 55mila biglietti. La struttura scelta per le gare - la palestra nazionale di Yoyogi, costruita nel 1964 per le Olimpiadi di Tokyo - non è stata danneggiata dal terribile terremoto di venerdì. La Federazione internazionale ha tuttavia deciso di annullare la competizione a causa dei timori ambientali legati ai danni subiti dai reattori della centrale nucleare di Fukushima 14:46 Esperto russo: "Reazione nucleare a catena è impossibile" 70 – Un eminente esperto nucleare russo, l'ex ministro per l'Energia atomica Ievgheni Adamov, ha detto che nella centrale di Fukushima una reazione a catena con esplosione nucleare è impossibile. "Questa opzione è esclusa in virtù della struttura del reattore", ha detto l'esperto al quotidiano russo Izsvestia sottolineando fra l'altro una differenza rispetto alla centrale di Cernobyl che esplose nel 1986: "l'assenza di grafite". "Garantisco che un'esplosione nucleare non può aver luogo", ha sostenuto Adamov. 14:23 Banca centrale, immessa liquidità per altri 43,3 miliardi di dollari 69 – La banca centrale del Giappone ha immesso liquidità per altri 43,3 miliardi di dollari (3.500 miliardi di yen), che vanno ad aggiungersi agli altri 23 miliardi di yen (283,5 mln di dollari) già immessi tra lunedì e martedì per assicurare la stabilità finanziaria e per tranquillizzare i mercati 14:11 Sendai, aperta prima area sicura per bambini 68 – Save the children ha allestito e iniziato le attività nella prima area sicura a misura di bambino a Sendai, una delle città maggiormente devastate. La città si trova nella prefettura di Miyagi, la cui popolazione è composta per quasi il 20% da minori, circa 460.000 bambini e ragazzi da 0 a 18 anni 14:11 Ishinomaki, "Non sappiamo dove mettere i corpi" 67 – Ishinomaki è una zona di Sendai in cui potrebbero esserci oltre 10 mila morti. In Giappone è diffusa la pratica della cremazione, ma il forno locale accetta al massimo 18 corpi al giorno. Ci vorrebbero 500 giorni per tutte le vittime, e l'amministrazione pensa a sepolture comuni. Per ora i corpi sono all'interno di scuole, riconvertite ad obitori 13:53 Neve e gelo sulle macerie nel nord est del Giappone 66 – E' caduta abbondante la neve sul Giappone nord-orientale, una fitta coltre bianca si è depositata sulle macerie lasciate dall'impatto dell'onda anomala, complicando ancora di più le operazioni delle squadre di soccorso, e aggravando le condizioni dei sopravvissuti, già a corto di acqua potabile, viveri e carburante. 13:52 Toyota, da domani ripresa parziale della produzione 65 – Toyota riprenderà domani la produzione presso alcuni impianti di componenti di auto. I pezzi prodotti saranno destinati ai servizi di ricambio e di assistenza, mentre non è ancora chiaro quando riprenderanno a funzionare le 12 principali fabbriche di assemblaggio sparse sul territorio nipponico. 13:49 Germania, test radioattività per cibo importato 64 – Il governo tedesco ha disposto con effetto immediato controlli sulle importazioni di generi alimentari dal Giappone per verificare l'eventuale presenza di tracce di radioattività. Lo ha detto oggi un portavoce del ministero per la Protezione consumatori. 13:39 Prezzi benzina in calo per effetto della crisi giapponese 63 – Dopo il rialzo dei giorni scorsi dovuto alla crisi libica, l'effetto Giappone abbassa i prezzi dei carburanti, le cui quotazioni sono al ribasso nel Mediterraneo. Sulla rete continua a prevalere la calma a livello di prezzi raccomandati, mentre per il secondo giorno consecutivo crollano le quotazioni di benzina e diesel sui mercati internazionali, rispettivamente -35,50 dollari a 946 dollari/ton e -16 dollari a 990 dollari/ton. 13:38 Mega-idrante per raffreddare reattore 4 62 – Fallito a causa dell'eccesso di radioattività il tentativo dell'Esercito giapponese di riversare acqua sul reattore tre della centrale atomica di Fukushima 1, sarà adesso la Polizia Nazionale a provare un altro metodo, sperimentandolo sul reattore numero quattro. Si ricorrerà a un mega-idrante montato su un camion, in grado di sparare tonnellate di liquido in un breve lasso di tempo 13:34 Ue: "Chiedono coperte, materassi e acqua" 61 – Dal Giappone arriva la richiesta di assistenza materiale sotto forma di "coperte, materassi, bottiglie e serbatoi per l'acqua". Lo ha riferito la portavoce del rappresentante per la politica estera della Ue. Da Bruxelles sarà inviata una squadra di esperti in coordinamento e logistica che si metterà a disposizione delle autorità giapponesi. 13:22 Centri europei trapianto midollo pronti ad aiutare contaminati 60 – Il Gruppo europeo per il trapianto di midollo osseo (Ebmt) ha chiesto ai 500 centri europei di trapianto del midollo di tenersi pronti per aiutare le vittime di radiazioni in Giappone, se ce ne fosse bisogno, e ha già messo in allerta i suoi membri, tra cui 3000 medici delle unità specialistiche. A riportarlo è la Bbc. 13:20 Kyodo, nessun danno grave a gabbia reattore 3 59 – L'agenzia Kyodo annuncia che non vi sarebbe alcun danno grave alla gabbia di contenimento del reattore 3 della centrale di Fukushima 1. 13:15 Croce rossa internazionale inizia raccolta fondi 58 – La federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa ha annunciato oggi che metterà in campo una raccolta di fondi per aiutare il Giappone. "La Croce rossa giapponese apprezza molto la solidarietà internazionale che comincia a manifestarsi", ha dichiarato il responsabile della federazione Matthias Schmale. "La preferenza - ha continuato - va verso le donazioni in denaro che possono essere indirizzate direttamente alla Croce rossa giapponese o alla federazione internazionale. Noi mettiamo in piedi un meccanismo che faciliterà questo processo". La federazione non ha diffuso ancora un annuncio ufficiale, perché le donazioni ricevute finora sono già importanti. "Noi - ha continuato - ci attendiamo di raccogliere una certa cifra da destinare a formare una base solida per rispondere ai primi bisogni". 13:08 Si pensa a idranti per raffreddare reattore 4 57 – Il Dipartimento della polizia giapponese sta pensando di impiegare uno speciale idrante collegato a un'autocisterna per raffreddare la vasca di contenimento del combustibile spento nel reattore 4 della centrale di Fukushima 1. Lo hanno affermato fonti della polizia, secondo quanto riporta l'agenzia Kyodo. L'operazione potrebbe avere inizio entro la serata. 13:03 Da Banca del Giappone altri 5.000 miliardi di yen 56 – La Banca del Giappone continua ad immettere liquidità supplementari nel circuito interbancario, puntando a sostenere le banche presenti nelle aree più devastate da terremoti, tsunami e ora anche dal disastro nucleare e radioattivo che attanaglia l'Arcipelago. Oggi l'istituto centrale ha riferito di aver immesso altri 5.000 miliardi di yen nel circuito interbancario, o 44 miliardi di euro, dopo i 23.000 miliardi immessi tra lunedì e ieri. Il totale di liquidità immesse nel dopo cataclisma sale quindi a 28.000 miliardi di yen, circa 245 miliardi di euro. 12:58 Oms: "Cibi a rischio contaminazioni solo a Fukushima" 55 – L'unico rischio di contaminazione è per i prodotti alimentari giapponesi che provengono dall'area immediatamente vicina all'impianto nucleare danneggiato di Fukushima. ''Un rischio territoriale molto specifico -ha detto il portavoce dell'Oms di Ginevra Gregory Hartl-. Se dovesse esserci una qualche contaminazione, sarebbe solo nei prodotti nel raggio di 30 chilometri'' dalla centrale. Hartl ha aggiunto che l'Organizzazione mondiale della Sanità sta collaborando con l'Aiea e con la Fao per raccogliere maggiori informazioni sui rischi. 12:51 Kan striglia dirigenti Tepco 54 – Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha interrotto una riunione dei massimi dirigenti della Tokyo Power Company (Tepco, che gestisce la centrale nucleare in crisi di Fukushima) e, infuriato per la mancanza di informazioni, ha chiesto ai dirigenti della società ''Cosa diavolo sta succedendo?''. Lo ha scritto l'agenzia Kyodo, i cui reporter hanno assistito, ieri, alla scena. 12:49 Fazio: "Nessuna emergenza nel nostro Paese" 53 – ''Non c'è nessuna emergenza nel nostro Paese, quindi non vedo perché c'è questa fibrillazione. E non capisco perché si debbano prendere decisioni affrettate''. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, entra nel dibattito in corso sul nucleare dopo il caos in Giappone, a margine di un convegno sulla contaminazione agroalimentare oggi a Roma. ''Andiamo avanti con calma - assicura il ministro - Le nostre valutazioni devono considerare l'analisi probabilistica del rischio''. 12:47 Volo speciale Alitalia per rientro Maggio Musicale Fiorentino 52 – Partirà, oggi, in serata da Fiumicino il volo speciale Alitalia richiesto dal Comune di Firenze per consentire il rientro del Maggio Musicale Fiorentino sull'aeroporto di Pisa. A riferirlo è la compagnia aerea in una nota. 12:45 Fazio: "Tre regioni attrezzate per ritorno turisti" 51 – Sono in particolare tre le regioni già attrezzate per chi volesse, di ritorno dal Giappone, farsi controllare: la Lombardia, il Lazio e l'Emilia Romagna. Lo afferma il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine di un incontro nella sede del suo dicastero, sottolineando che ''queste tre regioni hanno già identificato degli ospedali che sono agibili sia per i cittadini italiani che per quelli stranieri, compresi i giapponesi''. Fazio ha poi aggiunto che per avere informazioni basterà contattare gli assessorati alla sanita' e comunque a breve tutte le notizie saranno disponibili anche sul sito internet del ministero. 12:41 Protezione civile italiana: "Roma più radioattiva di Tokyo" 50 – Roma più radioattiva di Tokyo. È la sorpresa delle analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana, composta da sei persone, giunta oggi nella capitale nipponica. I rilievi fatti dai tecnici - comunica l'ambasciata italiana - danno una radioattivita' di fondo misurata sul tetto dell'ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è di 0.25 microsievert/ora. 12:32 Fukushima, finora evacuate 185 mila persone 49 – Sono 185.000 le persone finora evacuate nella zona compresa entro 20 chilometri dalla centrale giapponese di Fukushima 1. A quanto si apprende da fonti italiane, l'evacuazione nel raggio di 20 chilometri è stata completata ieri, mentre nell'area compresa fra 20 e 30 chilometri le autorità locali raccomandano alla popolazione di restare al chiuso. Nel frattempo sono state distribuite alla popolazione 260.000 dosi di iodio stabile, ma il governo non ne ha ancora prescritto di assumerle. La popolazione non risulta al momento esposta a dosi elevate e le dosi di radioattivita' rilevate nella zona attorno alle centrali variano a 4 a 240 microsievert/ora (il valore normale e' di 0,03 microsievert/ora) 12:23 Fukushima, integri tutti e quattro contenitori primari 48 – Sono integri tutti e quattro i contenitori primari (vessel) che racchiudono il nocciolo dei reattori 1, 2, 3 e 4 della centrale di Fukushima. A quanto si apprende da fonti italiane, secondo l'esercente della centrale (Tepco), l'Autorità per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa) e il governo giapponese la funzione di contenimento dei quattro reattori non è stata pregiudicata e i contenitori primari sono integri. 12:19 Negozi presi d'assalto 47 – I principali rivenditori nipponici stanno varando misure eccezionali per venire a capo della crescente scarsità di generi alimentari e altri prodotti, che vanno a ruba nella situazione di emergenza nazionale innescata dal sisma di venerdì scorso. Nella grande area metropolitana di Tokyo, che conta circa 35 milioni di abitanti, le catene di supermercati e convenience store, gli spacci aperti a orario continuato, sono presi d'assalto - pur sempre nella più assoluta compostezza - per i generi di alimentari di prima necessità come acqua, riso e cibi a lunga conservazione. 12:15 Francia, radio e tv richiamano inviati 46 – I media francesi hanno annunciato di aver richiamato la maggior parte dei loro giornalisti che si trovano in Giappone, a causa del rischio di un incidente nucleare più grave alla centrale di Fukushima. È il caso di Radio France, che ha deciso di far rientrare sette dei suoi reporter ''il più presto possibile'', mentre ne resterà sul posto solo uno che lavora come free lance per diverse testate. Due equipe di I-Telè e due inviati speciali di BFM, radio e televisione, stanno raggiungendo Osaka dove prenderanno un aereo per Parigi. La maggior parte dei giornalisti francesi che resteranno in Giappone stanno lasciando Tokyo per Osaka. Una quindicina di persone delle reti pubbliche France 2 e France 3 sono già nella città del sud. ''Ma di fronte ad un'eventuale accelerazione degli eventi, tutti rientreranno il più presto possibile'', ha riferito la direzione di France Television. 12:13 Fazio: "Misure restrittive su pesce e prodotti vegetali" 45 – Una serie di misure restrittive, in particolare di controlli che riguarderanno il pesce pescato dopo l'11 marzo e una serie di prodotti di origine vegetale. Queste le misure di precauzione prese dal governo italiano in seguito alla catastrofe avvenuta in Giappone, annunciate dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine di un convegno. ''Le misure restrittive - ha spiegato Fazio - sono relative a prodotti di origine animale in particolare il pesce pescato, come crostacei congelati, preparati, farine e caviale, e a prodotti di origine vegetale come ad esempio salsa di soia, tverde, e alghe''. Prodotti, ha comunque rassicurato il ministro, che ''rappresentano una quota bassa delle importazioni perché sono sotto, sia per il pesce sia per gli alimenti di origine vegetale, lo 0,1% dell'importazione di categoria. In sostanza si tratta di una quota non rilevante''. 12:03 Ambasciatore italiano: "Problema centrali c'è" 44 – A cinque giorni dal terremoto ''il problema delle centrali c'è, eccome''. Lo dice l'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, e spiega: ''Risolvono un problema e se ne apre un altro, gli interventi che hanno fatto finora sono di contenimento, dal punto di vista dell'estensione del problema, però non sempre riesce''. 11:58 Cina intensifica controlli su radiazioni 43 – Le autorità cinesi hanno reso noto stamattina un aumento dei controlli sui passeggeri e le merci provenienti dal Giappone. ''Abbiamo incrementato tutte le attività di controllo sui passeggeri, i bagagli, i generi alimentari e le altre merci in arrivo dal Giappone presso il porto e l'aeroporto cittadino'', si legge in un comunicato diffuso dalle autorità cittadine di Shanghai; ''gli ispettori hanno ricevuto l'ordine di effettuare tutti i rilievi su eventuali livelli di radioattività fuori dal normale'', ha aggiunto l'Amministrazione Generale per la Supervisione Qualità e la Quarantena, mentre da Pechino gli ispettori dell'autorità di frontiera fanno sapere che i controlli sulle radiazioni proseguono, come da routine. 11:55 Farnesina: "Costante coordinamento con Alitalia" 42 – "Alla luce dell'evoluzione della situazione in Giappone, che il Ministro Frattini continua a seguire direttamente e senza soluzione di continuità, e con specifico riferimento alle indicazioni alla comunità italiana che con regolarità vengono assicurate dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo, la Farnesina informa che prosegue - attraverso l'Unità di Crisi - il costante coordinamento con l'Alitalia per assicurare ai connazionali che non abbiano imprescindibili ragioni per rimanere la possibilità di lasciare, anche temporaneamente, il Paese". È quanto si legge in una nota del Ministero degli Esteri. 11:44 Gb, squadra soccorritori bloccata da burocrazia 41 – Una squadra di soccorritori britannici in Giappone è dovuta tornare indietro perché l'ambasciata del Regno Unito a Tokyo non è riuscita a fornire loro i documenti necessari. Lo ha detto alla Bbc un portavoce dell'International Rescue Corps. 11:41 Sarkozy chiede riunone G20 su opzioni energetiche 40 – Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, convocherà una riunione del G20 - del quale la Francia ha la presidenza di turno - per discutere delle opzioni energetiche dopo il disastro in Giappone. 11:30 Croce rossa: "Tokyo è sicura" 39 – La Croce rossa internazionale ha reso noto che Tokyo è sicura e che gli stranieri possono recarsi lì, ha detto un alto funzionario, Matthias Schmale, che ha aggiunto che il Giappone non chiede un massiccio intervento internazionale di soccorritori per l'emergenza tsunami, ma che "probabilmente avrà bisogno di sostegno finanziario". 11:25 Fukushima, rischio maggiore da piscina reattore 4 38 – La piscina di stoccaggio del combustibile esaurito dal reattore numero 4 della centrale nucleare di Fukushima è ora ''la principale preoccupazione'', con rischi di emissioni radioattive ''direttamente nell'atmosfera''. Lo ha detto l'Autorità della sicurezza nucleare francese. In questo reattore, dove sono stati segnalati gli incendi di ieri e oggi, prima di essere messo sotto controllo, ''la vaporizzazione dell'acqua in piscina continua'', riducendo il livello dell'acqua nelle piscine, dove èimmagazzinato il combustibile esaurito e radioattivo, ha riportato l'Asn francese in un comunicato. 11:16 Gb, governo ordina stress test su impianti 37 – Il governo britannico ha ordinato stress test sulle nove centrali nucleari del Regno Unito dopo il disastro in Giappone, in una mossa che potrebbe preludere a una pausa nella costruzione di impianti di nuova generazione. Chris Huhne, il minstro dell'energia che prima di salire al governo era contrario alla costruzione di nuovi reattori, ha detto in Parlamento che, dopo l'incidente di Fukushima, ''c'è il rischio'' che gli investitori siano dissuasi dall'investire nella costruzione di nuove centrali. 11:16 Cina, monaci buddisti pregano per vittime Giappone 36 – Centinaia di monaci buddisti cinesi si sono riuniti oggi per pregare per le vittime del devastante terremoto/tsunami che ha colpito il nordest del Giappone. Lo scrive l'agenzia di stampa di pechino Xinhua. 11:14 Gb: "In scenario peggiore, misure sono adeguate" 35 – Anche nel peggiore scenario prevedibile, le misure apprestate dal governo di Tokyo per far fronte all'emergenza nucleare appaiono adeguate: a sostenerlo è il principale consigliere scientifico del governo britannico, John Beddington, che ha riferito la sua valutazione all'ambasciata britannica in Giappone. "Nel peggior caso ragionevolmente prevedibile l'impianto di Fukushima emetterebbe una nube non oltre i 500 metri di altezza, che dunque ricadrebbe al suolo nelle vicinanze della centrale", scrive l'ambasciata in una nota informativa che riporta l'opinione di Beddington. La zona di sicurezza di 20 chilometri di raggio imposta dalle autorità nipponiche appare quindi "completamente adeguata" al rischio attuale, ha concluso il consigliere. 10:55 Spagna rivede sicurezza sue centrali 34 – Dopo i disastri nucleari in corso in Giappone, la Spagna ha intenzione di rivedere la sicurezza delle sue centrali. Sono sei gli impianti nucleari presenti nel paese iberico. Madrid, per voce del ministro dell'Industria Miguel Sebastian, ha annunciato che li controllerà tutti e lancerà uno studio sui rischi sismici e sulle inondazioni possibili nel paese. 10:54 Radiazioni troppo alte, stop a elicotteri su centrale 33 – Sono state sospese a causa delle radiazioni troppo alte le operazioni degli elicotteri dell' esercito giapponese che si erano alzati in volo per versare dall'alto acqua sui reattori della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito la televisione Nhk. 10:35 Oms: "Nessuna prova radiazioni fuori da Paese" 32 – ''Non ci sono prove che le radiazioni fuoriuscite dalla centrale giapponese si siano propagate all'estero''. Questa la dichiarazione di Michal O'Leary, rappresentante in Cina dell'organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un comunicato diffuso stamattina a Pechino. 10:32 Lavoratori Fukushima rientrano nell'impianto 31 – Ai lavoratori della centrale nucleare di Fukushima 1 è stato consentito di rientare nell'impianto, dal quale erano stati fatti allontanare per un'improvvisa impennata nel livello delle radiazioni: lo ha annunciato un portavoce della 'Tepco', la compagnia elettrica nipponica che gestisce il complesso. La temporanea evacuazione è durata in tutto circa tre quarti d'ora. Il portavoce ha precisato che si era trattato di un falso allarme. In realtà il tasso di radioattività si era alzato davvero, per poi però ridursi altrettanto bruscamente. 10:22 Elicottero non riesce a versare acqua su reattore 30 – L'elicottero decollato per versare acqua sul reattore della centrale di Fukushima non riesce a farlo a causa delle forti radiazioni, ha detto l'agenzia Kyodo citando il ministero della Difesa 10:21 Danni a 70% barre combustibile, sale rischio emissioni 29 – Circa il 70% delle barre di combustibile dei reattori 1 e 2 della centrale giapponese di Fukushima-1 sono state lesionate dall'eccesso di calore a seguito della crisi dei sistemi di raffreddamento dopo il sisma di venerdì. Lo ha riferito oggi l'ambasciata italiana a Tokyo in una comunicazione rivolta ai connazionali e pubblicata sul suo sito internet. 10:16 Governo: "Salute non ancora a rischio per radiazioni" 28 – I livelli di radioattività intorno alla centrale atomica di Fukushima non sono per il momento tali da costituire un immediato rischio per la salute al di fuori della zona di evacuazione, compresa in un raggio di 20 chilometri dall'impianto: lo ha assicurato Yukio Edano, capo portavoce del governo giapponese 10:13 Toyota riprende produzione in 7 impianti su 22 27 – Toyota ha annunciato il parziale riavvio della produzione in sette dei suoi ventidue stabilimenti sul territorio giapponese, che erano stati tutti chiusi dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese. A ripartire sono state le fabbriche di componenti, così da poter fornire subito pezzi di ricambio al mercato domestico. Un portavoce del colosso nipponico dell'auto ha fatto sapere che non è ancora stato deciso quando riapriranno gli stabilimenti che producono invece auto 10:10 Fukushima-1, durante fuoriuscita di fumo picco radioattività 26 – Nella centrale nucleare Fukushima-1 stamani s'è verificato un picco del tasso di radioattività in concomitanza con la fuoruscita di fumo bianco dal reattore numero 3. L'ha affermato il portavoce del governo Yukio Edano, secondo quanto riportato dalla televisione Tbs. l tasso di esposizione radioattiva è salito da 810,3 microsievert delle 10 del mattino (ore 2 in italia) a 6,400 microsievert alle 10.45, Per salire ancora a 10.800 Microsievert dopo mezz'ora. In seguito la radioattività ha ripreso a scendere, attono a 1.500 microsievert. 09:56 Voli Alitalia regolari, da domani spostati a Osaka 25 – Secondo l'ambasciata, i tre voli Alitalia previsti oggi in partenza da Tokyo Narita opereranno regolarmente. Il primo volo del mattino è partito regolarmente. A partire da domani, invece, analogamente a quanto già fa Lufthansa da ieri e a quanto faranno altre compagnie aeree europee, l'Alitalia manterrà tutti i suoi voli operativi sul Giappone. Tuttavia i predetti voli non saranno operati da Tokyo Narita, bensì trasferiti ad Osaka. I passeggeri prenotati quindi sui voli Alitalia da Narita dovranno da domani recarsi all'Aeroporto internazionale di Osaka con i mezzi di trasporto disponibili, peraltro al momento pienamente operativi. 09:51 Cina censura su blog termine "fuga radioattiva" 24 – Le autorità cinesi hanno censurato la ricerca del termine "fuga radioattiva" dai principali siti blog del Paese, probabilmente per frenare la propagazione di voci e timori legati all'incidente in corso nella centrale giapponese di Fukushima. Sebbene il Ministero degli esteri cinese abbia assicurato che nessun livello di radioattivtà anomalo sia stato registrato finora nel Paese, non sono mancate su internet o via sms le voci che consigliano di non uscire di casa in caso di pioggia, di indossare abiti protettivi e di mangiare alimenti ricchi di iodio, che si pensa impedisca alle particelle radioattive di fissarsi sulla tiroide. 09:49 Polizia: "Tra morti e feriti bilancio è 12mila persone" 23 – Il bilancio del terremoto/tsunami che venerdì scorso ha devastato il nordest del paese s'aggrava sempre più. Secondo i dati diffusi oggi dal dipartimento di polizia, tra morti e dispersi si è arrivati vicini a quota 12mila. Alle 16 locali (8 del mattino in Italia), erano registrati 3.771 morti tra Tokyo e altre 11 prefetture. I dispersi, in sei prefetture, erano 8.181. I feriti, tra Tokyo e altre 16 prefetture, 2.218. 09:42 Stop import cibi giapponesi, Coldiretti: "Vale 13 mln di euro" 22 – Vale 13 milioni di euro il blocco delle importazioni di cibi dal Giappone con data successiva all'11 marzo, giorno del terremoto, deciso per motivi precauzionali dal ministro della Salute Ferruccio Fazio e annunciato ieri sera alla trasmissione Prota a Porta. Sono i 'conti' fatti dalla Coldiretti, nel sottolineare che gli arrivi di prodotti agroalimentari dal Giappone sono limitati per un importo che nel 2010 ha raggiunto solo i 13 milioni di euro, lo 0,03% dell`import agroalimentare totale nazionale, anche perché i ristoranti giapponesi in Italia si approvvigionano di pesce sul posto. 09:33 Ambiasciatore italiano: "A Tokyo funziona tutto regolarmente" 21 – La città di Tokyo "non è spettrale" e anzi "funziona, i negozi sono aperti, la metropolitana pure, e la gente va a lavorare". Lo ha precisato oggi l'ambasciatore italiano in Giappone, Vincenzo Petrone parlando in diretta a SkyTg24. "La macchina giapponese è inesorabilmente efficace", ha detto il diplomatico italiano, e sta applicando "una prassi dimostrabilmente efficace nel raffreddamento dei reattori". L'ambasciatore ha ribadito l'invito agli italiani in Giappone "a rientrare in Italia a meno di ragioni impellenti". Tuttavia, ha ricordato, "i connazionali che erano a rischio e relativamente vicino alla centrale sono tutti in assoluta sicurezza: il resto della comunità italiana è abbastanza tranquilla, naturalmente preoccupata da cambi nella radioattività, che ora è tranquillizzante, ma potrebbe cambiare drasticamente". Petrone ha ammesso che "la crisi non è finita" e che ci sono "alti e bassi tutti i giorni" a seconda che si riesca o meno a raffreddare i reattori. Le emissioni di vapore radioattivo "ci sono state", ha detto l'ambasciatore, "e continuano a esserci, ma la buona notizia è che a Tokyo i livelli sono caduti". 09:14 Reattore n.2: temperatura stabilizzata, cala la pressione 20 – La temperatura si è stabilizzata e la pressione si è abbassata nel reattore numero 2 della centrale atomica di Fukushima 1, dove ieri si era verificata un'esplosione, suscitando apprensione per possibili danni al nocciolo: lo ha annunciato la compagnia elettrica giapponese 'Tepco', che gestisce l'impianto. Nel frattempo le Forze di Auto-Difesa, cioé l'Esercito nipponico, hanno precisato che sono in tutto quattro gli elicotteri da carico bi-rotore Ch-47 Chinook da impiegare per riversare acqua sul reattore numero tre, dal quale fuoriesce una nuvola di vapore e che si teme abbia riportato lesioni alla vasca di contenimento. 09:10 Elicottero in volo per riversare acqua su uno dei reattori 19 – Un elicottero anti-incendio dell'esercito giapponese è decollato per riversare dell'acqua su uno dei reattori della centrale nucleare di Fuksuhima, gravemente danneggiata dal sisma di venerdì scorso: lo mostrano le immagini dell'emittente televisiva nipponica Nhk. Il personale temporaneamente fatto sgomberare a causa degli alti livelli di radioattività nell'impianto è tornato al lavoro per la messa in sicurezza dell'impianto, gravemente danneggiato dal sisma di venerdì scorso. 09:05 La Turchia non teme il nucleare, avanti con prima centrale 18 – La Turchia non si ferma di fronte al disastro nucleare in Giappone, e il premier Recep Tayyip Erdogan ha ribadito ai partner russi l'intenzione di procedere con la costruzione della prima centrale nucleare nel sud del paese, zona peraltro a rischio sismico. "Contiamo ora i mesi, o meglio le settimane, per avviare con la Russia il nostro progetto di centrale nucleare ad Akkuyu", ha detto il capo dell'esecutivo di Ankara ieri sera ad un forum di imprenditori turco-russi a Mosca, dove si trova in visita. "Tutto è pronto, lanceremo un programma nucleare con un investimento di 20 miliardi di dollari", ha aggiunto. 08:56 Akihito: "Non sappiamo nemmeno quante siano le vittime" 17 – Nell'inusuale appariazione televisiva, Akihito ha detto: "Auspico sinceramente che si riesca a evitare che la situazione peggiori ulteriormente". "Il numero delle persone uccise sta crescendo di giorno in giorno", ha quindi osservato Akihito, "e nemmeno sappiamo quante siano state le vittime. Io", ha sottolineato, "prego per la salvezza di quante più persone possibile". 08:48 Centro ceneri vulcanico: avviso 10 giorni su spazio Giappone 16 – Il centro per monitorare la cenere vulcanica di Londra (Vaac) ha emesso ieri un avviso per gli aerei relativo ai pericoli associati con la radioattività causati dall'incidente nucleare di Fukushima in Giappone. Il Vaac ha emesso un avviso che copre 10 regioni dello spazio aereo tra Giappone, Russia, Cina, Stati Uniti e Sud Corea. La maggior parte degli aerei continuano ad atterrare a Tokyo, con l'eccezione della compagnia aerea tedesca Lufthansa, che da martedì ha dirottato i voli su altri aeroporti in Giappone. 08:41 Imperatore "preoccupato" 15 – Akihito si è detto "profondamente preoccupato" per la situazione del Paese 08:34 L'imperatore parla alla nazione 14 – L'imperatore del Giappone Akihito ha parlato al paese e ha detto che "sta pregando per la sicurezza" del popolo 07:46 Acqua dagli elicotteri su reattore 3 13 – Le squadre di intervento si stanno preparando a rovesciare acqua dagli elicotteri sul reattore 3 per agevolarne il raffreddamento 07:06 La Borsa di Tokyo chiude a + 5,68% 12 – La Borsa di Tokyo trova la forza per il rimbalzo, in una giornata ancora difficile per la messa in sicurezza della centrale nucleare di Fukushima, e chiude gli scambi con un recupero del 5,68% 06:36 Le squadre tornano nella centrale 11 – Il calo della radioattivitaà ha consentito alle squadre impegnate alla messa in sicurezza della centrale di Fukushima di poter tornare al lavoro. Le operazioni di pompaggio di acqua marina nei reattori n. 1, 2, 3 procedono senza intoppi 05:10 "Pronti a chiedere aiuto all'esercito Usa" 10 – Il Giappone è pronto a chiedere la cooperazione delle forze armate Usa negli sforzi per contenere i danni della centrale nucleare di Fukushima. Lo detto il portavoce del governo, Yukio Edano 04:58 Altra forte scossa a Tokyo 9 – Forte scossa a Tokyo. La magnitudo dovrebbe essere del sesto grado Richter. E' stata sentita con molta intensità in tutta la città, in particolare nella prefettura di Chiba (periferia est della capitale). Il nostro inviato Daniele Mastrogiacomo: "In albergo ballava tutto, è stata davvero molto forte". Per fortuna non c'è rischio di tsunami: lo ha detto la tv giapponese. 04:15 "Forse danni a contenitore reattore 3" 8 – "Forse danneggiato il contenitore del reattore 3" 142 – Il contenitore del reattore numero 3 della centrale di Fukushima potrebbe essere stato danneggiato. Lo ha detto il portavoce governativo Yukio Edano. Sarebbe questa la causa della fuoriuscita di vapore in corso sull'impianto. Confermata l'evacuazione "temporanea" del personale rimasto nella centrale a causa dell'elevato livello di radioattività rilevato all'ingresso. L'aumento della radioattività potrebbe proprio essere collegato al contenitore danneggiato. 03:34 Evacuati i lavoratori della centrale 7 – Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha detto in una conferenza stampa - trasmessa live dalla Bbc - che tutti i lavoratori che stavano cercando di raffreddare i reattori con acqua sono stati fatti uscire dalla centrale di Fukushima a causa dell'aumentato livello di radiazioni e dell'elevato rischio di contagio. 03:25 Aumenta la radioattività intorno alla centrale 6 – La situazione è sempre tesa alla centrale di Fukushima dove si registra un notevole aumento della radioattività. Dopo l'incendio (domato) al reattore 4, questa mattina (ora giapponese) dall'impianto (in particolare dalla torre del reattore 3) si sta sprigionando un'altra nuvola di fumo bianco. Secondo i tecnici sarebbe dovuta al surriscaldamento della "piscina" che contiene le barre di combustibile nucleare. 02:40 Estinto l'incendio al reattore 4 5 – I tecnici confermano che alle 6 e 15 del mattino (ora giapponese, ossia circa 4 ore e mezza fa) il reattore 4 non fumava più e l'incendio sembrava totalmente estinto. 02:20 Fumo bianco da una torre reattore 3 4 – La tv giapponese ha mostrato immagini dell'impianto di Fukushima riprese questa mattina (in Giappone). Si vede del fumo bianco che fuoriesce da una delle torri, quella del reattore 3. Potrebbe essere la conseguenza dell'esplosione di alcune ore fa che, secondo le autorità, sarebbe stata domata. 01:19 Acido borico sul reattore 4 3 – I tecnici hanno irrorato di acido borico il reattore n. 4, lo stesso dove si era sviluppato un secondo incendio, nel tentativo di impedire nuove ''criticita''. Lo rende noto la BBC online. La Tepco, il gestore dell'impianto, ha intanto reso noto che circa il 70 per cento delle barre di combustibile del reattore n. 1 sono rimaste danneggiate. Lo stesso vale per il 33 per cento delle barre del reattore n. 2. Si ritiene che il nucleo dei due reattori possa essere andato in parziale fusione a causa del malfunzionamento dei dispositivi di raffreddamento. 00:28 "Ambasciata italiana resta aperta" 2 – "L'ambasciata italiana resterà aperta finchè ci sarà l'ultimo italiano": è l'ambasciatore Vincenzo Petrone che in collegamento in diretta da Tokyo durante la trasmissione di Porta a Porta ha riferito la situazione dei connazionali presenti nel paese. "Nella zona di esclusione - cioè quella attorno alla centrale, ha rassicurato Petrone - non ci sono comunque più italiani". 00:26 "Incendio domato" 1 – Il nuovo incendio scoppiato dopo l'esplosione nell'edificio del reattore 4 è stato domato. Lo annuncia l'agenzia atomica giapponese. (16 marzo 2011)
IL DRAMMA DEL GIAPPONE Nuova esplosione, cresce l'allarme nucleare In 50 lottano per scongiurare l'incubo atomico Il livello di gravità degli incidenti innalzato a 6. I tecnici si alternano nella sala controllo. E la terra torna a tremare: violenta scossa, tra le peggiori dello sciame sismico che continua. L'ambasciatore italiano: lasciare il Paese. Anche a Tokyo livello di radiazioni superiore alla norma, rischi per la salute. Crolla la borsa Nuova esplosione, cresce l'allarme nucleare In 50 lottano per scongiurare l'incubo atomico I danni del terremoto che ha sconvolto il Giappone * Tra i fantasmi di Sendai il paese mangiato dall'onda articolo Tra i fantasmi di Sendai il paese mangiato dall'onda * Nucleare, la paura dopo lo tsunami Gli esperti: "Tokyo non dice la verità" articolo Nucleare, la paura dopo lo tsunami Gli esperti: "Tokyo non dice la verità" * "In arrivo nuove scosse da 7 gradi" Paura nucleare, allarme in tre centrali articolo "In arrivo nuove scosse da 7 gradi" Paura nucleare, allarme in tre centrali * link Inviate le vostre testimonianze * video Dossier Repubblica Tv * Terremoto, il fotoracconto / 1 foto Terremoto, il fotoracconto / 1 * Terremoto: il fotoracconto 2 foto Terremoto: il fotoracconto 2 * Terremoto: la fototestimonianza 3 foto Terremoto: la fototestimonianza 3 * La terra trema, poi lo tsunami morte e distruzione nel nord-est articolo La terra trema, poi lo tsunami morte e distruzione nel nord-est * Allarme nucleare a Fukushima fuga radioattiva, reattori fuori controllo articolo Allarme nucleare a Fukushima fuga radioattiva, reattori fuori controllo * "Una scossa terribile e lunghissima Ma i giapponesi non si sono agitati" articolo "Una scossa terribile e lunghissima Ma i giapponesi non si sono agitati" * L'epicentro a 130km dalla costa video Mappa * articolo Terremoti, i più violenti e i più distruttivi * Animazione: il lungo viaggio dello tsunami video Il viaggio dello tsunami * Terremoto, l'onda arriva anche alle Hawaii foto Terremoto, l'onda arriva anche alle Hawaii * Tsunami e terremoto in Giappone oltre mille morti, allarme nucleare diretta Tsunami e terremoto in Giappone oltre mille morti, allarme nucleare TOKYO - "In Giappone si parla ormai di apocalisse. Praticamente tutto è fuori controllo, non escludo il peggio nelle ore e nei giorni che vengono": sono le parole di Gunther Oettinger, commissario europeo per l'energia, a dare il tono alla giornata, mentre continua a crescere l'allarme nucleare attorno alla centrale atomica di Fukushima, e sale la paura che la situazione continui a degenerare, rievocando lo spettro di Chernobyl. Il livello di gravità degli incidenti nuclerari è stato innalzato dall'iniziale 4 a 6, su un massimo di 7. Nel reattore numero due si è verificata una nuova esplosione (la terza nel giro di cinque giorni), mentre nel reattore numero quattro è scoppiato un incendio, estinto solo dopo qualche tempo. Intanto la terra continua a tremare: una nuova violentissima scossa, tra le peggiori dello sciame sismico che continua, ha nuovamente scosso l'aerea di Tokyo. E la borsa è crollata 1: la piazza di Tokyo ha chiuso a -10,5 per cento, spaventando anche l'Europa. VEDI LA SCHEDA 2 Livelli radiazioni superiori alla norma. Le autorità hanno avvertito che il livello delle radiazioni intorno alla centrale è ormai diventato nocivo per la salute, è stata completata l'evacuazione di tutti i residenti nel raggio di 20 chilometri e tutti coloro che vivono tra i 20 e i 30 chilometri sono stati esortati a rimanere al chiuso. Secondo il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, il nocciolo 2 della centrale di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. "C'è la possibilità di danni al noccioli. La stima è che il danno sia inferiore al 5 per cento", ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna, ma il panico dilaga. Il premier Kan: Pericolo di ulteriori perdite. L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha invitato i connazionali a lasciare il Paese. Il premier nipponico Naoto Kan, ha ammesso che "il pericolo di ulteriori perdite è in aumento", ma ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma. Anche a Tokyo è stato evidenziato un livello di radiazioni superiore alla norma: i livelli di radioattività nella prefettura di Chiba, vicino alla capitale, sono oltre 10 volte il livello normale. E di rischi per la salute ha parlato il ministro degli Esteri Matsumoto da G8 di Parigi. Altissimo rischio per i lavoratori di Fukushima. Di sicuro quelli che in questo momento stanno lavorando all'impianto di Fukushima, per cercare di raffreddare i reattori, sono ad altissimo rischio. Nell'impianto lavoravano circa 800 persone, ma la società proprietaria - la Tepco - ha chiesto solo a una cinquantina di rimanere; e comunque adesso gli operai stanno lavorando a fasi alterne nella sala-controllo dove non riescono a permanere a lungo. Esperti francesi: Vasca non più sigillata. Secondo André-Claude Lacoste, responsabile dell'Authority per la Sicurezza nucleare (ASN) francese, la vasca di contenimento del reattore numero due "non è più sigillata". Il rischio più temuto è la parziale o totale fusione del nocciolo, la formazione cioè di una massa radioattiva ad alta temperatura, creata da combustibile nucleare, rivestimenti e matrice d'acciaio che racchiude il nocciolo. Si aggrava il bilancio: 11mila vittime. L'Oms ha detto che un team di esperti in radioattività è pronto a partire. L'incubo nucleare si aggiunge alla catastrofe creata dal terremoto: ormai anche le autorità parlano di almeno 11mila tra vittime e dispersi. (15 marzo 2011)
* Sei in: * Repubblica / * Esteri / * La denuncia degli italiani in Giappone … * + * - * Stampa * Condividi * OKNOtizie * Google Buzz IL CASO La denuncia degli italiani in Giappone "Tornare? Prezzi altissimi". Alitalia rimedia Gruppo su Facebook. "Siamo 120, abbiamo cercato i biglietti in aeroporto, c'era solo la business a 5mila euro". La compagnia risponde: "Da oggi tariffa da 800 euro per chi non ha prenotazione". Tutti i voli su Osaka. Charter riporterà a casa il Maggio. Il sindaco fiorentino Renzi: "C'è posto per altri connazionali" di ARTURO COCCHI La denuncia degli italiani in Giappone "Tornare? Prezzi altissimi". Alitalia rimedia Vogliono ritornare, eccome, gli italiani che vivono in loco l'incubo del Giappone sotto scacco per l'emergenza nucleare, nel dopo terremoto più tragico che il Paese del Sol Levante ricordi. Ma molti non hanno ancora potuto farlo, e non solo per la difficoltà in cui il sisma ha messo la rete di trasporti, anche lontano dalla zona più calda, come a Tokyo e Osaka. Il problema, incredibile ma vero, non è solo quando partire, né da dove (solo oggi tutti i voli Alitalia sono stati spostati definitivamente da Tokyo alla sicura Osaka), ma trovare una tariffa ragionevole. Adamo Lussana è parte di un gruppo che si è formato su Facebook: raccoglie 120 connazionali, tra residenti e persone che hanno una base nel Paese del Sol Levante. Uomini e donne che che nelle scorse ore hanno tentato la via di sola andata verso l'Italia, ma hanno dovuto recedere di fronte a tariffe aeree a 4, persino 5 cifre (per due persone). Alcuni hanno constatato il problema direttamente in aeroporo, senza preavviso. "Io sono in Giappone con mia moglie - scrive Lussana in un suo comunicato - sono andato sul sito Alitalia per vedere i costi di due biglietti con partenza domani, 17 marzo, e due sole andate (quindi una tratta) mi costa 10.300 euro, se volessi partire il 18 marzo non ci sono posti, mentre il 19 marzo 8.954 euro ... quindi, libero solo business. Ieri una ragazza del nostro gruppo è andata con le valigie all'aeroporto Kansai di Osaka pensando di prendere il biglietto direttamente in aeroporto, gli costava 5.000 euro ed Advertisement è dovuta tornare in città perché non disponeva di quella somma ... se anche io potessi permettermi due biglietti di sola andata da 10.300 euro, non me li venderebbero perché la mia carta di credito è limitata a 2.600 euro come quella del 99% dei comuni mortali". Vivere il Giappone da occidentale è una sfida impegnativa anche in condizioni ordinarie. Inimmaginabile quel che si può provare in una situazione di massima emergenza, in un mondo alieno di ideogrammi, dove l'inglese è molto meno parlato di quanto si creda e dove le notizie arrivano poco e male persino a chi conosce il kanji dalla nascita. E se per sentirsi spaesati, perduti, basta trovarsi, stranieri, al Charles De Gaulle di Parigi bloccati dalla neve, si pensi alla stessa sensazione, ingigantita esponenzialmente, di un europeo sballottato tra l'impenetrabile Tokyo e il suo aeroporto Narita, con una carta di credito insufficiente. "Ci dicono che la situazione è tranquilla anche a Tokyo", si legge in sintesi nel comunicato del gruppo di Facebook "ma noi tranquilli non siamo per niente, e quasi tutti vogliamo tornare". Secondo quanto scritto nel blog, "i voli a 'buon prezzo' - tipo 1800 euro a biglietto sono solo a 5-6 giorni dal giorno della prenotazione, e questo per molti di noi è troppo". Le prove eseguite sul sito della compagnia da Repubblica (dall'Italia) intorno alle 13 - vedere l'immagine - sulla tratta Osaka-Roma per i tre giorni a partire da oggi davano quanto segue: disponibilità zero per la partenza odierna, tariffe variabili tra i 2750 e i 4400 euro per i tre giorni a seguire. Gli italiani chiedono - legittimamente - di poter partire subito, e a condizioni differenti. "Ci devono dire - si legge nel blog - 'Se volete, andate all'aeroporto e verrete imbarcati senza biglietto o avrete un prezzo fisso da 5-600 euro', anche se c'è libera solo la business, e anche per eventuali coniugi giapponesi". Contattata sull'argomento, l'Alitalia ha negato che ci siano stati fenomeni di sciacallaggio. "Le tariffe erano quelle in cui si imbatte chiunque cerchi posto in un volo pieno il giorno della partenza o il giorno precedente, non è stato praticato alcun aumento" - ha spiegato il capo ufficio stampa dell'Alitalia, Paolo Di Prima. A seguire, la compagnia ha diffuso un comunicato nel quale confermava che tutti i 18 voli settimanali Italia-Giappone restano operativi, seppure con partenza solo da Osaka, il che significa che i voli normalmente in partenza da Tokyo sono stati trasferiti nella seconda città giapponese, più a Sud e quindi più lontana dall'epicentro del sisma e dalle centrali a rischio. Alitalia poi comunica l'introduzione di una tariffa speciale "go show", da 800 euro, per favorire il rientro anche dei passeggeri senza prenotazione, applicabile "a tutti i posti non prenotati indipendentemente dalle classi tariffarie disponibili. Una tariffa che non si troverà in rete, ma verrà applicata "live" a chi si presenterà all'aeroporto di Osaka. Inoltre, è previsto un rimborso fino a 130 euro per chi si trovi costretto a spostarsi da Tokyo a Osaka con i treni Shinkansen, che funzionano in modo sostanzialmente regolare. Condizioni, informa successivamente la compagnia italiana "in linea, se non inferiori a quelle praticate dalle altre compagnie". In generale, tutti i passeggeri da e per il Giappone sono invitati a consultare il sito www.alitalia.it 1 o a chiamare il numero verde (Italia) 800.65.055 e il call center allo 06.2222. Ancora, a chi in possesso di prenotazione e biglietto emesso sui voli da e per Tokyo fino al 31 marzo, è consentito il cambio di prentotazione o di itinerario senza penale, mentre il rimborso è limitato a chi ha biglietti tra l'11 e il 18. Infine, il volo speciale Alitalia richiesto dal Comune di Firenze per consentire il rientro dei concertisti del Maggio Musicale Fiorentino, in tournée in Giappone, partirà stasera da Pisa. Il gruppo, circa 200 persone, rientrerà quindi tra oggi e domani con 4 voli di linea (arrivi a Roma e Milano, poi a Firenze) e appunto con il charter in partenza dalla città della Torre. L'orchestra, con il maestro Zubin Mehta e parte dello staff (circa 100 persone), si sposterà invece in Cina. In serata, il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha poi dato il "via libera" per consentire che sul charter che trasporterà i musicisti siano fatti salire anche altri italiani che decidono di tornare, fino ad esaurimento posti. "Se possiamo essere utili anche per altri siamo lieti di farlo", spiega lo stesso primo cittadino sulla sua pagina Facebook, dove scrive anche di aver "parlato con l'ad Alitalia, Sabelli, ringraziandolo per quanto è stato fatto per il Maggio". (16 marzo 2011)
NUCLEARE Energia atomica, il governo in affanno "Centrali solo in Regioni che dicono sì" Mentre è sempre emergenza in Giappone, il sottosegretario cerca di frenare l'allarme andando oltre il piano per il nucleare in Italia, che prevede un parere "obbligatorio ma non vincolante" delle amministrazioni interessate alla costruzione di un impianto. Pd: "Pietra tombale sul nucleare" Energia atomica, il governo in affanno "Centrali solo in Regioni che dicono sì" ROMA - Sarebbe un errore congelare il piano per il nucleare in Italia dopo l'emergenza giapponese, ma le Regioni italiane stiano tranquille: le centrali non verranno costruite nel territorio di chi negherà il suo assenso. Così, nella seduta delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera svoltasi ieri sera, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia ha cercato di frenare l'allarmismo sul nucleare. Un fronte, quello dei contrari all'atomo, cui negli ultimi giorni si sono uniti anche diversi esponenti della maggioranza 1, a cominciare da vari governatori. E, pur di rassicurare le amministrazioni locali, Saglia è andato persino oltre quanto previsto dal piano. Poco più di un anno fa, la Cassazione 2 ha infatti stabilito che, per la costruzione di un impianto nucleare, lo Stato ha l'obbligo di chiedere un parere alle Regioni interessate, parere però "non vincolante" rispetto alla decisione. E, a fine 2010, la Consulta aveva bocciato le leggi regionali 3 con cui Puglia, Calabria e Campania avevano "vietato" il nucleare nel loro territorio, legiferando in una materia che è specifica competenza del governo centrale. Ebbene, per Saglia quel parere regionale ora diventa politicamente vincolante: "Non si potranno realizzare le centrali nucleari nelle Regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio e il programma energetico nucleare non potrà essere realizzato in assenza di una totale condivisione delle comunità territoriali coinvolte" ha volutamente sottolineato ieri sera il sottosegretario. Dal canto loro, le commissioni Ambiente e Lavori pubblici e attività produttive della Camera hanno espresso parere favorevole, con condizioni, sul decreto legislativo correttivo sulla localizzazione dei siti nucleari. Il dlgs si è reso necessario dopo che la Consulta aveva deciso che il parere delle regioni è obbligatorio anche se non vincolante. Il Pd è uscito al momento del voto, l'Idv ha votato contro. A favore, insieme alla maggioranza, anche Fli e Udc (ma Savino Pezzotta, Udc, si è astenuto). Il sottosegretario Saglia ha confermato che martedì dovrebbe arrivare il parere del Senato e mercoledì il Consiglio dei ministri approverà il decreto legislativo in via definitiva. Il parere è stato firmato dai relatori, per la Commissione Ambiente il leghista Guido Dussin, per le Attività produttive Catia Polidori del Pdl. Nel testo, tra l'altro, si prevede che l'Aiea compia valutazioni di impatto ambientale non solo all'inizio ma periodicamente per tutta la vita dell'impianto. Chieste poi verifiche stringenti al soggetto titolare dell'autorizzazione unica che, sotto la supervisione dell'Agenzia, è obbligato a "valutare e verificare periodicamente nonché a migliorare costantemente la sicurezza dell'impianto, in modo sistematico e verificabile" e "a garantire l'esistenza e l'attuazione di sistemi di gestione che attribuiscano la dovuta priorità alla sicurezza nucleare e l'adozione di misure per la prevenzione di incidenti e per la mitigazione delle relative conseguenze". Saranno poi necessarie due autorizzazioni distinte per il parco tecnologico e per il deposito. Sulla questione nucleare è intervenuta il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, rispondendo nel corso del "Question Time" alla Camera a due interrogazioni di Idv e Pd: "Il Governo intende affrontare la questione della sicurezza nucleare in ambito europeo, uniformando le proprie scelte a quelle che verranno assunte in sede di Unione Europea". "É stato deciso di svolgere degli stress test nelle centrali nucleari europee - ha spiegato la Prestigiacomo -. L'Italia seguirà con particolare attenzione gli esiti di questi test". Per il ministro "è sbagliato e irresponsabile prendere decisioni sull'onda emotiva. Al governo stanno a cuore innanzitutto la salute e la sicurezza dei cittadini. Questa è sempre la priorità. Speriamo e ci auguriamo che al di là della propaganda si possa sviluppare un dibattito non ideologico. L'energia non è nè di destra nè di sinistra". Per i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, "oggi è stata messa la pietra tombale sul ritorno del nucleare in Italia. Il sottosegretario Saglia ha testualmente dichiarato che il nucleare si potrà fare solo nelle Regioni che diranno di sì alla localizzazione nel proprio territorio. Il che vuol dire che nel nostro Paese l'energia atomica non ci sarà mai, perché nessuna Regione, comprese quelle amministrate dal centrodestra, intende dare l'assenso". In aula, Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, rinnova l'appello replicando al ministro per l'Ambiente: "Fermatevi, sospendete il programma nucleare, se non lo farete voi, fra tre mesi la parola tornerà agli italiani che sceglieranno per salvare il proprio Paese, se stessi e il proprio futuro". Nella sua controreplica, Antonio Di Pietro ha accusato la Prestigiacomo: "Lei, signor ministro, ha detto una bugia clamorosa - afferma il leader di Idv -. Perché il commissario europeo ieri ha affermato che 'l'Unione europea deve valutare un'opzione zero sul nucleare dopo gli eventi giapponesi. L'esatto contrario di quello che lei oggi vuole far credere agli italiani. Per questo motivo, noi chiediamo a tutti i cittadini di andare a votare il nostro referendum contro il nucleare". Per il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, "il via libera delle commissioni della Camera allo schema di decreto legislativo correttivo è uno schiaffo in faccia ai cittadini italiani". Un decreto, aggiunge Bonelli, "che esce dalle commissioni notevolmente peggiorato perché non è più previsto l'obbligo di pubblicizzazione delle procedure per individuare i siti e costruire le centrali". Anche da Bonelli, accuse alla Prestigiacomo: "Deve dimettersi immediatamente. Tutti i paesi del mondo hanno deciso di fermarsi, oggi persino la Cina ha bloccato l'autorizzazione delle nuove centrali. Invece il governo italiano continua a sostenere una posizione irragionevole e irresponsabile. Eevidentemente gli affari che ruotano intorno al nucleare sono più importanti dell'interesse generale e del futuro del Paese". Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ribadisce il suo favore al nucleare ma ammette che oggi "all'ordine del giorno c'è il problema sicurezza". "Dobbiamo dare informazioni precise alla pubblica opinione, non possiamo nascondere nulla - dichiara ai cronisti in Transatlantico -. Le decisioni non devono essere prese dalla pancia o sull'onda delle emozioni ma sulla base di dati precisi". "E' da verificare se le centrali esistenti in Europa siano in grado di assicurare la sicurezza - chiarisce Romani -. Il problema non è italiano, è stato deciso di fare un coordinamento in Europa per eseguire gli stress test". Delle scelte degli altri Paesi europei ha parlato ieri sera anche Saglia. "La Germania 4 si è limitata a decidere una moratoria sul prolungamento delle centrali nucleari dello stesso modello di quello entrato in crisi in Giappone. Altra questione è invece la necessità di un maggior coordinamento delle autorità nazionali di sicurezza che, anche alla luce delle decisioni del Consiglio dell'Unione europea convocato per il prossimo lunedì 21 marzo, dovrà riguardare anche la fissazione di requisiti di sicurezza degli impianti europei". (16 marzo 2011)
NUCLEARE Energia atomica, il governo in affanno "Centrali solo in Regioni che dicono sì" Mentre è sempre emergenza in Giappone, il sottosegretario cerca di frenare l'allarme andando oltre il piano per il nucleare in Italia, che prevede un parere "obbligatorio ma non vincolante" delle amministrazioni interessate alla costruzione di un impianto. Pd: "Pietra tombale sul nucleare" Energia atomica, il governo in affanno "Centrali solo in Regioni che dicono sì" ROMA - Sarebbe un errore congelare il piano per il nucleare in Italia dopo l'emergenza giapponese, ma le Regioni italiane stiano tranquille: le centrali non verranno costruite nel territorio di chi negherà il suo assenso. Così, nella seduta delle commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera svoltasi ieri sera, il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia ha cercato di frenare l'allarmismo sul nucleare. Un fronte, quello dei contrari all'atomo, cui negli ultimi giorni si sono uniti anche diversi esponenti della maggioranza 1, a cominciare da vari governatori. E, pur di rassicurare le amministrazioni locali, Saglia è andato persino oltre quanto previsto dal piano. Poco più di un anno fa, la Cassazione 2 ha infatti stabilito che, per la costruzione di un impianto nucleare, lo Stato ha l'obbligo di chiedere un parere alle Regioni interessate, parere però "non vincolante" rispetto alla decisione. E, a fine 2010, la Consulta aveva bocciato le leggi regionali 3 con cui Puglia, Calabria e Campania avevano "vietato" il nucleare nel loro territorio, legiferando in una materia che è specifica competenza del governo centrale. Ebbene, per Saglia quel parere regionale ora diventa politicamente vincolante: "Non si potranno realizzare le centrali nucleari nelle Regioni che si esprimeranno negativamente sulla localizzazione degli impianti nel loro territorio e il programma energetico nucleare non potrà essere realizzato in assenza di una totale condivisione delle comunità territoriali coinvolte" ha volutamente sottolineato ieri sera il sottosegretario. Dal canto loro, le commissioni Ambiente e Lavori pubblici e attività produttive della Camera hanno espresso parere favorevole, con condizioni, sul decreto legislativo correttivo sulla localizzazione dei siti nucleari. Il dlgs si è reso necessario dopo che la Consulta aveva deciso che il parere delle regioni è obbligatorio anche se non vincolante. Il Pd è uscito al momento del voto, l'Idv ha votato contro. A favore, insieme alla maggioranza, anche Fli e Udc (ma Savino Pezzotta, Udc, si è astenuto). Il sottosegretario Saglia ha confermato che martedì dovrebbe arrivare il parere del Senato e mercoledì il Consiglio dei ministri approverà il decreto legislativo in via definitiva. Il parere è stato firmato dai relatori, per la Commissione Ambiente il leghista Guido Dussin, per le Attività produttive Catia Polidori del Pdl. Nel testo, tra l'altro, si prevede che l'Aiea compia valutazioni di impatto ambientale non solo all'inizio ma periodicamente per tutta la vita dell'impianto. Chieste poi verifiche stringenti al soggetto titolare dell'autorizzazione unica che, sotto la supervisione dell'Agenzia, è obbligato a "valutare e verificare periodicamente nonché a migliorare costantemente la sicurezza dell'impianto, in modo sistematico e verificabile" e "a garantire l'esistenza e l'attuazione di sistemi di gestione che attribuiscano la dovuta priorità alla sicurezza nucleare e l'adozione di misure per la prevenzione di incidenti e per la mitigazione delle relative conseguenze". Saranno poi necessarie due autorizzazioni distinte per il parco tecnologico e per il deposito. Sulla questione nucleare è intervenuta il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, rispondendo nel corso del "Question Time" alla Camera a due interrogazioni di Idv e Pd: "Il Governo intende affrontare la questione della sicurezza nucleare in ambito europeo, uniformando le proprie scelte a quelle che verranno assunte in sede di Unione Europea". "É stato deciso di svolgere degli stress test nelle centrali nucleari europee - ha spiegato la Prestigiacomo -. L'Italia seguirà con particolare attenzione gli esiti di questi test". Per il ministro "è sbagliato e irresponsabile prendere decisioni sull'onda emotiva. Al governo stanno a cuore innanzitutto la salute e la sicurezza dei cittadini. Questa è sempre la priorità. Speriamo e ci auguriamo che al di là della propaganda si possa sviluppare un dibattito non ideologico. L'energia non è nè di destra nè di sinistra". Per i senatori del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, "oggi è stata messa la pietra tombale sul ritorno del nucleare in Italia. Il sottosegretario Saglia ha testualmente dichiarato che il nucleare si potrà fare solo nelle Regioni che diranno di sì alla localizzazione nel proprio territorio. Il che vuol dire che nel nostro Paese l'energia atomica non ci sarà mai, perché nessuna Regione, comprese quelle amministrate dal centrodestra, intende dare l'assenso". In aula, Dario Franceschini, capogruppo del Pd alla Camera, rinnova l'appello replicando al ministro per l'Ambiente: "Fermatevi, sospendete il programma nucleare, se non lo farete voi, fra tre mesi la parola tornerà agli italiani che sceglieranno per salvare il proprio Paese, se stessi e il proprio futuro". Nella sua controreplica, Antonio Di Pietro ha accusato la Prestigiacomo: "Lei, signor ministro, ha detto una bugia clamorosa - afferma il leader di Idv -. Perché il commissario europeo ieri ha affermato che 'l'Unione europea deve valutare un'opzione zero sul nucleare dopo gli eventi giapponesi. L'esatto contrario di quello che lei oggi vuole far credere agli italiani. Per questo motivo, noi chiediamo a tutti i cittadini di andare a votare il nostro referendum contro il nucleare". Per il presidente nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, "il via libera delle commissioni della Camera allo schema di decreto legislativo correttivo è uno schiaffo in faccia ai cittadini italiani". Un decreto, aggiunge Bonelli, "che esce dalle commissioni notevolmente peggiorato perché non è più previsto l'obbligo di pubblicizzazione delle procedure per individuare i siti e costruire le centrali". Anche da Bonelli, accuse alla Prestigiacomo: "Deve dimettersi immediatamente. Tutti i paesi del mondo hanno deciso di fermarsi, oggi persino la Cina ha bloccato l'autorizzazione delle nuove centrali. Invece il governo italiano continua a sostenere una posizione irragionevole e irresponsabile. Eevidentemente gli affari che ruotano intorno al nucleare sono più importanti dell'interesse generale e del futuro del Paese". Il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, ribadisce il suo favore al nucleare ma ammette che oggi "all'ordine del giorno c'è il problema sicurezza". "Dobbiamo dare informazioni precise alla pubblica opinione, non possiamo nascondere nulla - dichiara ai cronisti in Transatlantico -. Le decisioni non devono essere prese dalla pancia o sull'onda delle emozioni ma sulla base di dati precisi". "E' da verificare se le centrali esistenti in Europa siano in grado di assicurare la sicurezza - chiarisce Romani -. Il problema non è italiano, è stato deciso di fare un coordinamento in Europa per eseguire gli stress test". Delle scelte degli altri Paesi europei ha parlato ieri sera anche Saglia. "La Germania 4 si è limitata a decidere una moratoria sul prolungamento delle centrali nucleari dello stesso modello di quello entrato in crisi in Giappone. Altra questione è invece la necessità di un maggior coordinamento delle autorità nazionali di sicurezza che, anche alla luce delle decisioni del Consiglio dell'Unione europea convocato per il prossimo lunedì 21 marzo, dovrà riguardare anche la fissazione di requisiti di sicurezza degli impianti europei". (16 marzo 2011)
2011-03-15 IL DRAMMA DEL GIAPPONE Nuova esplosione, cresce l'allarme nucleare In 50 lottano per scongiurare l'incubo atomico Il livello di gravità degli incidenti innalzato a 6. I tecnici si alternano nella sala controllo. E la terra torna a tremare: violenta scossa, tra le peggiori dello sciame sismico che continua. L'ambasciatore italiano: lasciare il Paese. Anche a Tokyo livello di radiazioni superiore alla norma, rischi per la salute. Crolla la borsa Nuova esplosione, cresce l'allarme nucleare In 50 lottano per scongiurare l'incubo atomico I danni del terremoto che ha sconvolto il Giappone * Tra i fantasmi di Sendai il paese mangiato dall'onda articolo Tra i fantasmi di Sendai il paese mangiato dall'onda * Nucleare, la paura dopo lo tsunami Gli esperti: "Tokyo non dice la verità" articolo Nucleare, la paura dopo lo tsunami Gli esperti: "Tokyo non dice la verità" * "In arrivo nuove scosse da 7 gradi" Paura nucleare, allarme in tre centrali articolo "In arrivo nuove scosse da 7 gradi" Paura nucleare, allarme in tre centrali * link Inviate le vostre testimonianze * video Dossier Repubblica Tv * Terremoto, il fotoracconto / 1 foto Terremoto, il fotoracconto / 1 * Terremoto: il fotoracconto 2 foto Terremoto: il fotoracconto 2 * Terremoto: la fototestimonianza 3 foto Terremoto: la fototestimonianza 3 * La terra trema, poi lo tsunami morte e distruzione nel nord-est articolo La terra trema, poi lo tsunami morte e distruzione nel nord-est * Allarme nucleare a Fukushima fuga radioattiva, reattori fuori controllo articolo Allarme nucleare a Fukushima fuga radioattiva, reattori fuori controllo * "Una scossa terribile e lunghissima Ma i giapponesi non si sono agitati" articolo "Una scossa terribile e lunghissima Ma i giapponesi non si sono agitati" * L'epicentro a 130km dalla costa video Mappa * articolo Terremoti, i più violenti e i più distruttivi * Animazione: il lungo viaggio dello tsunami video Il viaggio dello tsunami * Terremoto, l'onda arriva anche alle Hawaii foto Terremoto, l'onda arriva anche alle Hawaii * Tsunami e terremoto in Giappone oltre mille morti, allarme nucleare diretta Tsunami e terremoto in Giappone oltre mille morti, allarme nucleare TOKYO - "In Giappone si parla ormai di apocalisse. Praticamente tutto è fuori controllo, non escludo il peggio nelle ore e nei giorni che vengono": sono le parole di Gunther Oettinger, commissario europeo per l'energia, a dare il tono alla giornata, mentre continua a crescere l'allarme nucleare attorno alla centrale atomica di Fukushima, e sale la paura che la situazione continui a degenerare, rievocando lo spettro di Chernobyl. Il livello di gravità degli incidenti nuclerari è stato innalzato dall'iniziale 4 a 6, su un massimo di 7. Nel reattore numero due si è verificata una nuova esplosione (la terza nel giro di cinque giorni), mentre nel reattore numero quattro è scoppiato un incendio, estinto solo dopo qualche tempo. Intanto la terra continua a tremare: una nuova violentissima scossa, tra le peggiori dello sciame sismico che continua, ha nuovamente scosso l'aerea di Tokyo. E la borsa è crollata 1: la piazza di Tokyo ha chiuso a -10,5 per cento, spaventando anche l'Europa. VEDI LA SCHEDA 2 Livelli radiazioni superiori alla norma. Le autorità hanno avvertito che il livello delle radiazioni intorno alla centrale è ormai diventato nocivo per la salute, è stata completata l'evacuazione di tutti i residenti nel raggio di 20 chilometri e tutti coloro che vivono tra i 20 e i 30 chilometri sono stati esortati a rimanere al chiuso. Secondo il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, il nocciolo 2 della centrale di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. "C'è la possibilità di danni al noccioli. La stima è che il danno sia inferiore al 5 per cento", ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna, ma il panico dilaga. Il premier Kan: Pericolo di ulteriori perdite. L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha invitato i connazionali a lasciare il Paese. Il premier nipponico Naoto Kan, ha ammesso che "il pericolo di ulteriori perdite è in aumento", ma ha chiesto alla popolazione di mantenere la calma. Anche a Tokyo è stato evidenziato un livello di radiazioni superiore alla norma: i livelli di radioattività nella prefettura di Chiba, vicino alla capitale, sono oltre 10 volte il livello normale. E di rischi per la salute ha parlato il ministro degli Esteri Matsumoto da G8 di Parigi. Altissimo rischio per i lavoratori di Fukushima. Di sicuro quelli che in questo momento stanno lavorando all'impianto di Fukushima, per cercare di raffreddare i reattori, sono ad altissimo rischio. Nell'impianto lavoravano circa 800 persone, ma la società proprietaria - la Tepco - ha chiesto solo a una cinquantina di rimanere; e comunque adesso gli operai stanno lavorando a fasi alterne nella sala-controllo dove non riescono a permanere a lungo. Esperti francesi: Vasca non più sigillata. Secondo André-Claude Lacoste, responsabile dell'Authority per la Sicurezza nucleare (ASN) francese, la vasca di contenimento del reattore numero due "non è più sigillata". Il rischio più temuto è la parziale o totale fusione del nocciolo, la formazione cioè di una massa radioattiva ad alta temperatura, creata da combustibile nucleare, rivestimenti e matrice d'acciaio che racchiude il nocciolo. Si aggrava il bilancio: 11mila vittime. L'Oms ha detto che un team di esperti in radioattività è pronto a partire. L'incubo nucleare si aggiunge alla catastrofe creata dal terremoto: ormai anche le autorità parlano di almeno 11mila tra vittime e dispersi. (15 marzo 2011)
IL REPORTAGE Incubo nucleare a Fukushima il nocciolo rischia la fusione Nuova esplosione nella centrale. Tokyo chiede aiuto agli Usa. Danneggiati i reattori 2 e 3. Ora si teme una nuova Chernoby. Il terremoto ha fatto saltare l'energia elettrica, ma i generatori di emergenza hanno continuato a pompare acqua nell'impianto. Poi è arrivato lo tsunami, e ha spazzato via tutto dal nsotro inviato DANIELE MASTROGIACOMO Incubo nucleare a Fukushima il nocciolo rischia la fusione FUKUSHIMA - L'esplosione è improvvisa. Un boato che scuote dieci chilometri di territorio. Gli obiettivi delle telecamere tv, piazzate da giorni sulle colline, stringono verso la costa. Le immagini sono sfocate ma la scena si vede a occhio nudo. Un'immensa nube gialla e rossastra avvolge la struttura bianca in ferro e cemento. Restiamo impietriti. Una voce lancia un grido soffocato: "È scoppiata la centrale". Attimi di panico. Pochi minuti ed ecco un secondo boato, più forte e profondo. La nuvola adesso è un polverone che svetta verso il cielo. Salta la copertura del reattore 3 della centrale di Fukushima 1, la Daiichi. È il mostro che trenta uomini, veri eroi di questa Apocalisse, cercano di domare da tre giorni. Una lotta contro il tempo. Ma l'incubo sembra non finire: alle otto del mattino, quando in Italia era ormai notte, una nuova esplosione scuote Fukushima. E il governo deve ammettere: "Ha ceduto anche il reattore 2. Non possiamo escludere il rischio di fughe radiottive". Uomini contro macchine. Tre reattori che producono energia a temperature impossibili e squadre di tecnici che pompano acqua di mare per frenare il calore: si combatte per evitare che il combustibile si riscaldi in modo irreversibile e sciolga le camicie di grafite che lo avvolgono. Ma è un'impresa impossibile. L'acqua diventa vapore e la cupola protettiva esterna si trasforma in una pentola a pressione. Salta il tappo, la pioggia finissima di radiazioni nucleari si disperde nell'aria. Sei soldati di guardia e un tecnico sono spazzati via. Altri dieci specialisti, al lavoro nella Fukushima 2, restano feriti. Sono contagiati, uno è un ragazzo di 23 anni. Passano tre ore, nuovo allarme. Adesso è il reattore 2, rimasto finora silenzioso, che borbotta. Le pompe che succhiano acqua dal mare vanno in tilt. Il processo di surriscaldamento raggiunge il limite critico. Le vasche che ospitano le barre di mox sono quasi vuote. Ci sono solo 30 centimetri di acqua. Il combustibile è rovente. Le camicie del rivestimento si sciolgono, le pasticche di isotopi radioattivi cadono e vagano libere nel cilindro di acciaio che protegge il nocciolo. Poi lo scoppio. C'è il rischio di una fusione. Accade dentro quella palla di acciaio arroventata. "Per poco tempo", ammette il portavoce della Prefettura di Fukushima. "Solo in parte", si affrettano a precisare i tecnici della Tokyo electronic power (Tepco), gestori delle due centrali. Ma qualcosa di grave è avvenuto. Due ingegneri dell'Agenzia atomica giapponese si presentano davanti ai giornalisti. Più che parlare, balbettano. Hanno un'espressione sconvolta. Sono investiti da una raffica di domande: tutti chiedono cosa sia accaduto, perché ci sia stata una nuova esplosione. Le spiegazioni sono vaghe, molti sono convinti che nascondano qualcosa: qualcosa di terribile, di inconfessabile. È la rete, ancora una volta, a fornire sprazzi di verità. I blog e i tweet raccolgono voci e indiscrezioni. La portaerei Usa "Ronald Reagan", giunta per aiutare nelle operazioni di soccorso, lascia improvvisamente la costa orientale del paese. L'equipaggio, fanno sapere, presenta delle radiazioni dopo aver attraversato una nube in mezzo al Pacifico: in un giorno hanno assorbito la stessa quantità di un anno. C'è poi la fuga dei cittadini francesi richiamati in patria, l'allarme per nuove piogge acide, le tracce di iodio nell'atmosfera vicina alle centrali. Si scopre che adesso, a protezione del nocciolo, resta una sola struttura in acciaio. Deve essere raffreddata in modo costante e continuo. Basta una temperatura troppo alta e il vapore tornerà a premere su questo scafandro. Ma se salta è davvero la fine. Fukushima 1, con i tre reattori, diventa come Chernobyl. Ci vorranno due ore prima di riempire le vasche di raffreddamento. La Natura, spietata e beffarda, assiste. Dall'esterno detta le regole: provoca il terremoto, scatena lo tsunami.È stato questo muro d'acqua alto dieci metri a bloccare il sistema alternativo di raffreddamento. Ce lo confermano fonti autorevoli dell'Aiea, l'agenzia di Vienna per il nucleare. Finalmente una verità, la prima spiegazione logica ad un guasto che appare inspiegabile. Incredibile. Non reggono le bugie del governo. Il paese sprofonda, chiudono le grandi fabbriche, crolla la Borsa, l'economia è in affanno. Ma non bastono palate di miliardi gettate nel forno del business. È il Giappone intero, ferito, sconvolto, impaurito, a volere chiarezza. Nessuno - almeno ufficialmente - era riuscito a capire cosa avesse messo fuori uso i sette generatori di emergenza, quelli che garantiscono il processo di raffreddamento delle pompe quando c'è un calo di corrente. Gli ispettori dell'Agenzia lo hanno appurato. "La terribile scossa di venerdì scorso", svelano, "ha interrotto il flusso di energia elettrica. Sono entrati in funzione i generatori e le pompe hanno continuato ad immettere acqua assieme al boro, un elemento che ritarda la fissione del nocciolo. Sembrava fatta. Poi è arrivato lo tsunami e ha distrutto i capannoni che ospitavano i generatori. Fukushima 1 era scoperta. L'acqua non arrivava più ai tre reattori, le barre di combustibile hanno iniziato a scaldarsi oltre misura". Ci sono volute 12 ore prima di mettere a punto un sistema alternativo. Sono accorsi a decine tra tecnici e di specialisti. Ha telefonato mezzo mondo, hanno offerto consigli e suggerimenti. Niente: il Giappone ha ringraziato ma ha deciso di fare da solo. Questione di orgoglio nazionale, sono 60 anni che convivono con l'atomo. Ma la soluzione non arrivava. Il premier, Naoto Kan, disperato, si è rivolto alla Toshiba. "Aiutateci voi". Si è perso tempo e il reattore non aspetta, continua a produrre energia nucleare. Finalmente, ieri sera, l'orgoglio cede il passo e il Giappone chiede aiuto ai tecnici americani e all'Aiea. Intanto è arrivata l'esplosione di sabato. Uno shock. Lo smarrimento. C'era assoluto bisogno d'acqua. Qualcuno ha guardato il mare: eccola l'acqua. Ha ucciso diecimila persone, può salvarne milioni. Si è costruito un nuovo sistema di raffreddamento. Le pompe hanno iniziato a succhiare e il reattore si è placato. Ma non bastava. L'acqua si riscalda, va cambiata, bisogna immetterla con la giusta dose: né poca, né troppa. Un lavoro di precisione che un sistema di emergenza, improvvisato, senza tarature, non sa fare. Ecco allora che torna a salire la temperatura, si forma il vapore pieno di radiazioni, preme sulla copertura secondaria, esplode e si irradia con il suo carico. Quelle nubi che vediamo sollevarsi sopra le centrali sono piene di iodio 131 e cesio 137. Viaggiano con il vento e il Giappone è un paese dominato dal vento. Ieri andavano verso est, oggi verso sud, domani torneranno a ovest. Nelle prossime ore è prevista pioggia: sarà inevitabilmente pioggia acida e radioattiva. Se cede anche l'ultima corazza dei tre reattori, il Giappone vedrà l'inferno. (15 marzo 2011)
Diretta Il governo: livello radiazioni oltre la norma Il Giappone ha paura, la Borsa impazzisce Il premier nipponico Naoto Kan ha annunciato in televisione che l'esplosione di stanotte (le 6 del mattino locali) in un altro reattore di Fukushima ha provocato una fuoriuscita radioattiva che ha fatto salire il livello ben oltre la norma a livello nocivo, e chiede agli abitanti nel raggio di 30km di rimanere chiusi in casa. Ma il terrore si sta diffondendo in tutta la nazione nonostante le autorità dichiarino che il livello delle radiazioni non sia dannoso per l'uomo. La nube si sta spostando sull'Oceano Pacifico, ma la capitale si prepara a un mega piano di evacuazione. La piazza di Tokyo fuori controllo chiude a -10,55%. Il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo: "Il programma italiano sul nucleare va avanti. Le centrali che noi abbiamo programmato sono modernissime, molto più sicure di quelle giapponesi". Continua ad aggravarsi Il bilancio delle vittime del terremoto: 10mila tra morti e dispersi. Scosse di assestamento continuano a scuotere la capitale REPORTAGE - MAPPA - DIRETTA TV - CENTRALE 3D (Aggiornato alle 15:54 del 15 marzo 2011) 15:54 Francia controllerà le sue centrali una a una 91 – La Francia controllerà "tutte le sue centrali una a una". Lo ha annunciato Parigi dopo l'incidente alla centrale atomica di Fukushima. 15:52 Spagna non modifica la sua politica sul nucleare 90 – L'incidente nucleare in Giappone non influenzerà la politica energetica della Spagna. Lo ha spiegato il governo spagnolo. "Non è il momento giusto" per discutere la sorte delle centrali nucleari in Spagna, ha affermato il ministro dell'Ambiente Rosa Aguilar. Il governo non chiuderà il vecchio impianto nucleare di Garona prima del previsto, ha aggiunto il vice primo ministro Manuel Chaves. 15:43 Partito da Roma il team italiano protezione Civile 89 – È Partito dall'aeroporto di fiumicino alle 15, con un volo di linea diretto a tokyo, il team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze inviato dal governo italiano. La missione, coordinata dal dipartimento della protezione civile in collaborazione con il ministero degli affari esteri, ha l'obiettivo supportare l'ambasciata italiana e valutare, in accordo con le autorità locali, il contributo del nostro Paese. L'advanced team è composto da funzionari del dipartimento della protezione civile, dei vigili del fuoco e dell'Ispra. 15:41 Giappone gareggerà nella Coppa America 2011 88 – Il Giappone giocherà la Coppa America 2011, come ha confermato all'agenzia Dpa il presidente del comitato organizzatore del torneo, Josè Luis Meiszner. "Conoscendo la cultura giapponese, ho l'impressione che non modificheranno la decisione di giocare, anche se possono prendersi tutto il tempo di cui hanno bisogno", ha detto Meiszner. La Coppa America è in programma in Argentina dall'1 al 24 luglio. Il Giappone è inserito nel Gruppo A con i padroni di casa, la Bolivia e la Colombia. 15:38 Aie prevede aumento domanda gas e fonti rinnovabili 87 – Il numero uno dell'Agenzia internazionale dell'Energia (Aie), Nobuo Tanaka prevede un aumento della domanda di gas e energie rinnovabili, sulla scia della crisi in Giappone. Tanaka definisce comunque una "tecnologia necessaria" quella nucleare. 15:36 Prestigiacomo: "Governo né cieco né sordo su Giappone" 86 – Il governo italiano "non è né cieco né sordo" rispetto alle notizie che arrivano dalle centrali nucleari in giappone, assicurando di avere "a cuore la sicurezza dei cittadini" e che "non sarà mai presa alcuna decisione che la possa mettere a rischio". Lo afferma in una nota il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo. 15:34 Ambasciatore: "C'è rischio contaminazione" 85 – Ci sono "rischi di contaminazione". E' quanto ha detto l'ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone. "Questa mattina c'è stata un'esplosione all'impianto nucleare di Fukushima, se ce ne fosse un'altra della stessa maggiore importanza e se il vento portasse verso la città questa nube radioattiva sarebbe un bel problema - ha affermato - per questo consigliamo di partire alle persone di partire". Il consiglio è di tornare in Italia o trasferirsi nella parte meridionale del Giappone, come Osaka. 15:23 Ministro esteri: "Paesi mantengano sangue freddo" 84 – Il Giappone esorta la comunità internazionale a non cadere nel panico. "Esorto i Paesi stranieri ad avere sangue freddo", ha detto il ministro degli Esteri, Takeaki Matsumoto, alludendo all'invito di evacuazione che la Francia ha rivolto ai propri cittadini. "Informiamo costantemente l'Aiea, la stampa internazionale, i diplomatici e i cittadini stranieri presenti nel nostro Paese sulla situazione", ha aggiunto. Quanto agli aiuti dall'estero, il ministro ha sottolineato che "per il momento è stato chiesto all'Aiea l'invio di una equipe tecnica e, dunque, sarà utilizzato il know-how dell'Aiea". 15:17 Autorità Usa invitano militari a limitare attività esterne 83 – Le autorità americane hanno raccomandato al personale e ai loro familiari delle basi militari di Yokosuka, nella baia di Tokyo, e Atsugi di "adottare precauzioni". Tra le misure consigliate c'è anche quella di limitare il più possibile le attività esterne. 15:14 Fazio: "Per chi torna nessun problema decontaminazione" 82 – Agli italiani che torneranno in Italia in questi giorni dal Giappone e che "ritengono di essere state contaminati da radiazioni, il nostro invito è a rivolgersi alle rispettive regioni, dove ci sono dei centri attrezzati per questo". A dirlo è il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. "Non c'è però un problema di decontaminazione in questo caso - precisa Fazio - perché non possono contaminare altre persone". 14:45 Linee aeree pronte a modificare rotte 81 – Con l'aggravarsi della crisi nucleare in Giappone, l'Amministrazione Federale dell'Aviazione statunitense ha fatto sapere di essere preparata a prendere iniziative concrete, compreso il cambio delle rotte degli aerei diretti nel Paese del Sol Levante. Citando la situazione a Fukushima, la FAA ha dichiarato che, in caso di "informazioni attendibili su rischi radiologici per l'aviazione civile", prenderà misure adeguate. 14:41 Scossa assestamento 6.2 gradi 80 – Alle 22,30 (ore 14.30 In italia) è stato avvertito un forte terremoto a Tokyo. Si tratta dell'ennesima forte replica al "grande terremoto del Tohoku", che venerdì ha devastato il nordest del giappone. L'epicentro è stato nella prefettura di Shizuoka, a circa 120 chilometri a sud-ovest da Tokyo e nelle vicinanze del monte Fuji, zona dove la scossa è stata maggiormente avvertita, secondo l'Agenzia meteorologica giapponese. L'ipocentro è a soli 10 chilometri di profondità, ha precisato l'agenzia. Il sisma ha avuto magnitudo 6.2 e non c'è rischio di tsunami. 14:37 Ambasciata: circa 2mila italiani in Giappone, mille a Tokyo 79 – Sono circa duemila gli italiani ancora presenti in Giappone, di cui un migliaio a Tokyo. Sono le stime dell'ambasciatore italiano Vincenzo Petrone. Prima del terremoto, ha spiegato il diplomatico, la comunità italiana contava circa tremila persone. Al momento, "la presenza si è ridotta del 30-35%". 14:33 Ambasciatore: "Pericolo contaminazione prossime 48 ore" 78 – In questo momento in Giappone "non c'è una situazione di emergenza acuta" dal punto di vista di una contaminazione nucleare, ma "ci potrebbe essere dopo le prossime 48 ore". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia a Tokyo Vincenzo Petrone ai microfoni di Sky TG24. "Chi non ha impellenze vere lasci Tokyo" per rientrare in Italia o almeno per spostarsi più a sud in Giappone. 14:19 Fukushima, Tepco non riesce a raffreddare reattore 4 77 – La Tepco non riesce a versare acqua nel bacino di stoccaggio per il combustibile nucleare esaurito presente all'interno del reattore numero 4 della centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Nel reattore, che era fermo per lavori di manutenzione al momento del sisma, si era verificato un incendio. 14:18 Tsunami: governatore Hawaii, danni per decine di mln 76 – Danni per decine di milioni di dollari. E' il bilancio dei danni provocati alle isole Hawaii dallo tsunami causato dal terremoto in giappone di venerdì scorso, secondo il governatore Neil Abercrombie, che ha in programma di visitare alcune delle aree più colpite nella giornata di martedì. "Ma è una stima destinata a crescere", ha fatto sapere il governatore in un comunicato stampa. I danni agli edifici pubblici si aggirano sui 3 milioni di dollari, ai quali vanno aggiunti i danni riportati da hotel, barche, residenze private e negozi. 14:17 Nuovo bilancio, 10mila tra morti e dispersi 75 – Sale drammaticamente il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone la scorsa settimana. Secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo, il dipartimento della Polizia giapponese conferma oltre 10mila persone decedute o disperse a cinque giorni dal sisma. I corpi identificati sono al momento 1.060 e circa 420 sono stati restituiti alle famiglie. 14:11 Fukushima, sala controllo troppo radioattiva 74 – I livelli di radiazione nel reattore numero 4 dell'impianto nucleare di Fukushima, danneggiato dal terremoto e dal successivo tsunami, sono diventati troppo alti per poter continuare a lavorare normalmente dalla sua sala-controllo. Lo riferisce la Kyodo. Secondo l'agenzia, gli operai non riescono a permanere a lungo nella sale, entrano ed escono dalla struttura e continuano a monitorare la situazione da un'altra zona. 14:04 Unicef: "Massimo impegno per proteggere bambini" 73 – L'Unicef è pronto a dare tutto il sostegno possibile al governo giapponese per proteggere i bambini colpiti dal sisma e dallo tsunami. Lo afferma il direttore generale dell'Unicef, Anthony Lake. "Mentre il mondo si unisce nel sostegno al popolo giapponese, noi dell'Unicef esprimiamo le nostre sentite condoglianze per le tragiche perdite di vita provocate dal terremoto e dallo tsunami. Questa doppia catastrofe ha lasciato il paese ed i suoi amici storditi e in lutto, e le nuove minacce causate dal sisma e le sue conseguenze sono fonte di estrema preoccupazione per tutti noi". 13:54 Padoan (Ocse): "Come l'11 settembre" 72 – "Dalle prime valutazioni possibili, emerge una reazione simile a quella avuta dopo l'11 settembre: prima uno choc notevole, quindi una reazione negativa dei mercati e infine una risposta coordinata delle autorità monetarie" commenta Pier Carlo Padoan, vicesegretario e capo economista dell'Ocse 13:45 A Tokyo radiazioni 10 volte maggiori del normale 71 – Il livello di radiazioni nella città di Tokyo è ora di 10 volte più del normale ma non ci sono pericoli per la salute. Lo hanno detto le autorità municipali. 13:43 Ispra: "Incidente a livello 5" 70 – L'incidente in corso alla centrale di Fukushima Daiichi "potrà essere classificabile a livello 5 (dall'attuale 4) della scala Ines dell'Agenzia Internazionale dell'energia atomica". Lo comunica l'Istituto superiore per la protezione e alla ricerca ambientale (Ispra), il presidio italiano per la sicurezza nucleare. 13:42 Lufthansa annulla voli per Tokyo 69 – La Lufthansa ha annullato i voli per Tokyo "almeno fino a domenica compresa" 13:27 Le navi Usa si riavvicinano alla costa 68 – Il comando della Marina Militare americana ha annunciato di aver disposto il riavvicinamento alle coste del Giappone di diverse unità da guerra. Le navi erano state fatte allontanare a scopo preventivo, nel timore di possibili contaminazioni da radiazioni dopo gli incidenti nella centrale nucleare nipponica di Fukushima 1. 13:17 Mitsubishi riapre i suoi tre impianti il 17 marzo 67 – Mitsubishi prevede di riaprire i suoi tre impianti in Giappone giovedì 17 marzo. Lo ha detto il portavoce della società nipponica, Kai Inada, secondo quanto scrive Bloomberg. 13:11 Elezioni amministrative rimandate per il sisma 66 – Il governo giapponese guidato dal primo ministro Naoto Kan proporrà domani alla dieta, il parlamento nipponico, di rimandare le elezioni amministrative previste in diverse prefetture colpite dal devastante sisma/tsunami di quattro giorni fa. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. "E' una situazione del tutto eccezionale. Ci sono, tra l'altro, anche i black out. Non è possibile garantire lo svolgimento democratico" delle consultazioni", ha spiegato il ministro degli affari generali Yoshihiro Katayama. Le elezioni si terranno entro 2-6 mesi a seconda della situazione delle diverse prefetture. 13:10 Nessuna radiazione su coste Cina e Corea del Sud 65 – Nessun segnale di aumento di radiazioni sulle coste orientali cinesi e sulle coste coreane, dopo l'aumento dell'allerta proveniente dal Giappone. Lo riferiscono le agenzia Nuova Cina e Yonhap. Le stazioni di monitoraggio di Shanghai e quelle istallate nelle provincie dell'Heilongjiang, Liaoning, Shandong, Jiangsu, Zhejiang e Fujian, sono state incaricate di effettuare un controllo continuo e fino ad ora non hanno trovato niente di irregolare. 13:09 Alitalia, voli regolari su Tokyo e Osaka 64 – Alitalia sta operando regolarmente i voli su Tokyo Narita e su Osaka, da Roma Fiumicino e da Milano Malpensa. La compagnia, si legge in una nota, è in continuo contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina in merito all'evoluzione della situazione e ad eventuali necessità particolari che dovessero presentarsi. 13:08 Conti: "Continuiamo col nucleare italiano" 63 – "Certo che continuiamo a essere impegnati nei confronti del nucleare italiano. Chiaramente è un programma di lungo termine, si basa su tecnologie di terza generazione avanzata". Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, in merito allo sviluppo del programma nucleare in Italia alla luce di quanto successo in Giappone."Riteniamo che non si debba reagire in maniera emotiva, come successo altre volte: dobbiamo avere attenzione verso tutte le tecnologie e non si può escludere il nucleare", ha commentato l'amministratore delegato di Enel. 13:06 Francia: Guscio reattore Fukushima si è aperto 62 – La struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima in Giappone "non ha più tenuta stagna": lo ha dichiarato alla stampa il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), André-Claude Lacoste. 12:52 Ue ribadisce: nessun pericolo radiazioni per Europa 61 – "Per il momento non ci sono indicazioni che livelli eccessivi di radioattività possano colpire altre parti del Giappone o dell'Europa". Lo ha ribadito il portavoce della Commissione europea Olivier Bailly, sottolineando che il comitato di esperti Ue sul rischio nucleare "continuerà a monitorare da vicino la situazione" a Fukushima. 12:48 Russia, meteo: per tre giorni niente nube 60 – Il direttore del Servizio di monitoraggio idrometeorologico e ambientale della Federazione russa, Roman Vilfand, ha definito "assolutamente certo che nei prossimi tre giorni le masse d'aria continueranno a muoversi in direzione dell'oceano Pacifico, da ovest verso est," impedendo quindi a un'eventuale nube radioattiva del Giappone di raggiungere la Russia. 12:46 Il messaggio di Yoko Ono ai giapponesi 59 – Yoko Ono scrive ai giapponesi colpiti dal terremoto e dallo tsunami: "Non mi aspettavo un simile disastro in un paese a cui sono così legata", scrive la vedova di John Lennon. Yoko ricorda nel messaggio di essersi trovata in mezzo a un terremoto con il marito e il figlio Sean: "Presi Sean in braccio e corsi dentro un armadio, tenendo il bambino stretto e ripetendogli il mantra 'nam myoho renge kyo'. Quando finirono le scosse John rise di me, non capiva perché mi ero rifugiata nell'armadio e gli spiegai che questo è quel che fai in un terremoto. Non era niente in confronto a quello che avete provato voi, ma ancora oggi il mio corpo è scosso da quella memoria". 12:44 Cina evacua i suoi cittadini dalle zone colpite 58 – La Cina ha organizzato decine di autobus per evacuare i suoi cittadini dalle aree del Giappone colpite dal sisma e lo tsunami di venerdì. Lo ha reso noto sul suo sito l'ambasciata di Pechino a Tokyo. Almeno 4.771 cinesi vivono nella prefettura di Fukushima, mentre sono 22.155 i cinesi residenti a Tokyo e nelle prefetture coinvolte dal disastro. Ad essi si aggiungono 2.103 turisti che stavano visitando il paese con viaggi organizzati. Non vi sono notizie di cinesi rimasti uccisi. Gli autobus cominceranno a entrare in funzione domani. 12:44 Lufthansa sospende voli per e da Tokyo 57 – La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha sospeso i voli per e da Tokyo e sta deviando gli aerei su Nagoya e Osaka. I voli fanno scalo a Seul, per cambiare equipaggio, ed evitare che lo staff debba pernottare in Giappone; lo ha spiegato un portavoce della compagnia. 12:36 Incendio al reattore 4 estinto grazie truppe Usa 56 – Le truppe statunitensi hanno partecipato alle operazioni di spegnimento dell'incendio divampato nel rettore numero quattro della centrale atomica giapponese di Fukushima 1, affiancando le unità locali dell'esercito, della Protezione Civile e dei vigili del fuoco. Lo hanno riferito fonti dell'amministrazione municipale. Il rogo ha provocato un innalzamento nei livelli di radioattività dentro e intorno all'impianto nucleare. 12:30 Sei raffinerie su ventisette fermate per il terremoto 55 – Meno sei delle ventisette raffinerie giapponesi sono state fermate dopo il sisma, paralizzando di fatto il 31% della capacità di raffinazione dell'arcipelago nipponico, il quinto maggior raffinatore al mondo. Lo rende noto l'Aie nel suo rapporto mensile. L'agenzia internazionale per l'energia spiega che il governo giapponese ha temporaneamente permesso di ricorrere a una parte dei propri stock. Il giappone a fine 2010 disponeva di 590 milioni di barili di petrolio di riserve, pari a circa 170 giorni di importazioni nette, soprattutto sotto forma di greggio. 12:26 Per agenzia nucleare Francia incidente Fukushima di livello 6 54 – L'incidente nucleare avvenuto nella centrale di Fukushima è salito al livello 6 di una scala massima di 7. In passato solo l'incidente di Cernobyl è arrivato al livello massimo mentre l'incidente di Three Mile Island in Pennsylvania nel 1979 fu catagolato come di livello 5. Lo ha dichiarato il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), Andrè-Claude Lacoste. 12:24 Maggio Fiorentino non lascia il Giappone prima di domani 53 – Dopo aver interrotto ieri la tournée, il Maggio Musicale Fiorentino è ancora a Tokyo e sta valutando la possibilità di allontanarsi dalla capitale pere spostarsi in una città del sud del Paese. E' quanto si apprende a Firenze. La partenza dal Giappone, invece, con ogni probabilità non potrà avvenire prima di domani. In attesa dell'imbarco, un'opzione allo studio sarebbe quella di recarsi in treno a Osaka. Oltre che da considerazioni logistiche, l'idea sarebbe maturata anche alla luce dell'aumento della radioattività registrato stamani nella capitale giapponese. 12:22 Gran Bretagna non ordina per ora partenza cittadini 52 – Il governo britannico è "gravemente preoccupato" per la sorte di una cinquantina di cittadini che potrebbero essere rimasti vittima del sisma in Giappone ma non ha per ora consigliato di partire ai connazionali nel Paese. Fino a ieri notte erano ancora 450 i cittadini britannici che mancano all'appello e dieci di loro potrebbero aver perso la vita. In Giappone si trovano circa 70 mila cittadini britannici in Giappone. 12:21 Nuova scossa di 6,3 gradi a Fukushima 51 – Una nuova, forte scossa sismica di assestamento si è registrata nella prefettura nord orientale giapponese di Fukushima, la stessa dove sorge la centrale atomica a forte rischio di fuoriuscita di radioattività. Lo ha reso noto l'Agenzia Meteorologica nipponica, secondo cui il movimento tellurico ha raggiunto i 6,3 gradi sulla scala aperta Richter. L'epicentro è stato localizzato sulla costa, a una decina di chilometri di profondità nel sottosuolo. In giornata erano state avvertite nell'area ulteriori scosse, ma tutte di magnitudo inferiore. In totale dal terremoto pari a 9,0 gradi Richter di venerdì scorso le scosse di assestamento sono state oltre duecento. 12:19 Governo Giappone potrebbe acquistare titoli sul mercato 50 – Il governo giapponese potrebbe intervenire acquistando titoli sul mercato per contrastare il forte ribasso dei prezzi azionari sui listini di Tokyo. Lo ha lasciato intendere il ministro dell'Economia nipponico, Kaoru Yosano, in un incontro con la stampa. "Potrebbe essere un troppo presto per parlarne, ma il governo ha questa opzione a disposizione" ha affermato Yosano. 12:17 Paura nucleare, corsa online all'acquisto pillole di iodio 49 – Il rischio di una catastrofe nucleare in Giappone ha scatenato il panico nei Paesi dell'area e la corsa all'acquisto di pillole di iodio, che hanno raggiunto cifre record nelle aste online. Al punto che gli esperti si sono sentiti in dovere di avvertire che comunque si tratta di mezzi di utilità limitata nella protezione dallo iodio radioattivo. Le aziende Usa che vendono lo ioduro di potassio sono già a corto di scorte e le farmacie lungo la west coast del Pacifico hanno quantitativi limitati. Lo ioduro di potassio è un sale usato per proteggere la tiroide e bloccare l'assunzione di iodio radioattivo, una sostanza altamente cancerogena che può fuoriuscire dai reattori nucleari in caso di incidente. Un importante fornitore, la Anebx, ha reso noto di aver esaurito le scorte e di non poter far fronte a nuovi ordini fino al 18 aprile. 12:16 Putin: "Valutare prospettive sviluppo nucleare" 48 – Nell'ordinare l'analisi della situazione nel nucleare russo dopo l'incidente in Giappone, il premier Vladimir Putin, ha chiesto di "valutare le prospettive" di sviluppo del settore. 12:08 Camera, l'Aula esprime solidarietà per Giappone 47 – L'Aula della Camera ha ricordato le vittime del terremoto in Giappone. Tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari sono intervenuti per esprimere solidarietà al popolo giapponese che sta vivendo ore drammatiche. 12:07 Moto, Dorna rinvia il Gp Motegi al 2 ottobre 46 – Il Gran Premio motociclistico del Giappone previsto a Motegi per il prossimo 24 aprile è stato spostato al 2 ottobre. Lo ha deciso la Dorna, società che organizza il Mondiale della Motogp, spiegando che la terza gara della stagione 2011 che prenderà il via domenica prossima a Losail in Qatar, si terrà prima deI Gp di Australia e Malaysia. 11:55 Fazio: "Nessun rischio per l'Italia" 45 – "I miei esperti escludono che ci sia qualsiasi tipo di rischio in Italia per quello che sta avvenendo in Giappone, sia per quello che riguarda le nubi che per il pericolo di attraversamento della crosta terrestre" da parte del nucleo della centrale. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio ha spiegato anche che così come previsto dalla legge 230 del '95 stanno per essere pubblicate sul sito del ministero le informazioni ai cittadini sui possibili rischi immediati e a lungo termine". 11:51 Germania, Merkel annuncia stop di 3 mesi a 7 reattori 44 – La cancelliera Angela Merkel ha annunciato lo stop provvisorio per tre mesi di sette vecchi reattori nucleari, in seguito al devastante sisma che venerdì ha colpito l'arcipelago nipponico provocando gravi danni alle centrali nucleari giapponesi. Ieri il governo tedesco aveva annunciato la decisione di sospendere la proroga dell'attività delle sue centrali nucleari. 11:50 Croce Rossa, ecco come aiutare online o con sms 43 – Al via la raccolta fondi della Croce Rossa Italiana (Cri) per il Giappone. Per donare 2 euro è possibile inviare un sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500. I contributi raccolti saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Oltre all'invio di un sms, le altre modalità per donare sono: online su www.cri.it; tramite bonifico bancario IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208 - Conto corrente postale n. 300004 intestato a 'Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma'. La causale è 'Pro emergenza Giappone'. 11:49 G20 pronto a aiutare il Giappone 42 – Il G20 è pronto ad aiutare il Giappone e presto terrà una riunione per fare il punto sull'impatto del sisma nipponico sull'economia globale e sull'energia. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato un input in questo senso nel corso della riunione dei ministri degli Esteri del G8 a Parigi. "Abbiamo detto al nostro collega giapponese che siamo pronti ad aiutarli", ha spiegato a Europe 1 il capo del Quai d'Orsay, Alain Juppè, "sta a loro dire come". Il presidente francese, ha aggiunto, "ha chiesto che il G20 si metta al servizio del Giapppone". 11:46 Nuova scossa magnitudo 6 a est costa di Honshu 41 – Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6 della scala Richter è stata registrata a est della costa di Honshu, in Giappone, alle ore 9.49 GMT secondo quanto riferito dallo U.S. Geological Survey. L'epicentro è stato individuato a una profondità di 15,30 chilometri sotto il livello del mare. 11:43 Autobus italiano a Sendai per aiutare trasferimenti 40 – L'ambasciata d'Italia a Tokyo ha organizzato la partenza di un autobus - oggi da Niigata - diretto a Sendai (Nord-est) dove si trovano una quindicina di connazionali per trasferirli in altre zone più sicure del Paese. Lo si è appreso alla Farnesina. L'appuntamento dato dall'Ambasciata agli italiani presenti a Sendai - si tratta di alcuni nuclei familiari con bambini - è all'Hotel Westin. 11:34 Putin ordina controlli sul settore atomico 39 – Il premier russo Vladimir Putin ha incaricato l'agenzia atomica russa di analizzare la situazione "nel settore atomico russo" alla luce dell'incidente nucleare in Giappone e, nel termine di un mese, presentare un resoconto al governo. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti. Il premier, aggiunge l'agenzia, ha dato l'incarico nel corso di una riunione svolta a Novo-Ogareva, a sud di Mosca, con il capo della Agenzia Rosatom Serghiei Kirienko. 11:33 Venti spingono radiazioni verso l'Oceano 38 – I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'Oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione: lo ha detto da Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), la cui portavoce, Clara Nullis, ha spiegato che tuttavia i venti sono in continuo cambiamento. 11:32 Sisma ha spostato coste di 4 metri verso est 37 – Il terremoto, oltre a modificare l'inclinazione dell'asse terrestre ha spostato di circa quattro metri verso est parte dell'arcipelago nipponico. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, lo spostamento è stato più evidente nelle zone più vicine all'epicentro del sisma: dovranno quindi essere modificate le cartine catastali e stradali, oltre a quelle nautiche: la profondità dei fondali marini è infatti mutata. 11:22 Uomo estratto vivo dalle macerie a Ishinomaki 36 – Un uomo è stato estratto vivo dalle macerie di un palazzo crollato a Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, a 96 ore dal forte terremoto e dallo tsunami che hanno devastato la città giapponese, secondo quanto riferito dall'emittente NHK. 11:20 Sindaco Kan: "Quarto reattore in fiamme" 35 – Alla centrale nucleare di fukushima "anche nel quarto reattore è scoppiato un incendio", e la situazione "si sta rendendo pericolosa". Lo afferma il primo ministro Giapponese, Naoto Kan, parlando alla nazione ai microfoni della tv giapponese Nhk. 11:18 Fukushima, rischio elevatissimo per tecnici al lavoro 34 – Sono a rischio di vita i tecnici al lavoro nella centrale di Fukushima sottoposti a un livello di esposizione alle radiazioni molto dannoso. Nell'impianto lavoravano circa 800 persone, ma la societa proprietaria - la Tokyo Electric Power, Tepco - ha chiesto a una cinquantina di rimanere. 11:15 Terminata l'evacuazione nella zona di Fukushima 33 – Sono stati tutti evacuati i giapponesi che risiedevano entro un raggio di 20-30 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima 1. Lo riferisce la tv nipponica NHK, spiegando che polizia e personale militare hanno lavorato senza sosta per trasferire 450 persone, tra ricoverati in ospedale e ospiti di case di riposo. Auto della polizia stanno pattugliando le zone comprese tra i 20 e i 30 chilometri di distanza per esortare tutti gli abitanti che non vogliono evacuare, a restare in casa con le finestre chiuse. 11:11 Completamente distrutto l'aeroporto di Sendai 32 – Case distrutte contro il terminal, piano terra scomparso, autoveicoli trascinati dall'acqua incastrati negli edifici semicrollati, aerei da turismo semisommersi dal fango: le scene di distruzione all'aeroporto di Sendai, nel nord-est del Giappone, duramente colpito dal terremoto e dallo tsunami di venerdì, sono descritte come "al di là dell'immaginabile". "Ci aspettavamo un importante terremoto qui, lungo la costa e abbiamo fatto tutti i preparativi per proteggere gli abitanti, ma la catastrofe va al di là di quanto potessimo prevedere", ha raccontato ai giornalisti il sindaco di Sendai, Emiko Okuyama. "Per me è un dolore troppo grande", ha aggiunto. 11:08 Fukushima, zona evacuazione ampliata a 30km 31 – Il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km. 10:58 Nuovo bilancio polizia. Si temono oltre 10mila vittime 30 – La polizia giapponese ha affermato che sono 2.475 i morti accertati per il terremoto e lo tsunami di venerdì scorso, mentre risultano al momento disperse 3.611 persone. Un bilancio ancora provvisorio, dato che la distruzione seminata dallo tsunami nel nordest del Paese fa ritienere che il conto finale sarà di decine di migliaia di vittime. La polizia ha aggiunto che migliaia di sopravvissuti al doppio disastro non siano ancora stati raggiunti dai soccorsi. 10:57 Tokyo, livelli radioattivitità 9 volte superiori alla norma 29 – Livelli di radioattivitità nove volte superiori alla norma sono stati registrati nella prefettura di Kanagawa, a ovest di Tokyo, il cui capoluogo Yokohama è situato appena 35 chilometri a sud della capitale giapponese. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa nipponica Kyodo, citando fonti dell'amministrazione locale. 10:54 "Sisma punizione di dio", chiede scusa il sindaco di Tokyo 28 – Il sindaco di Tokyo, l'ultraconservatore Shintaro Ishihara, è stato costretto a chiedere scusa per aver affermato che il devastante terremoto di venerdì scorso e il successivo tsunami sono "una punizione divina" per "l'egoismo" giapponese. "Ritiro quanto detto e offro le mie profonde scuse", ha dichiarato Ishihara, aggiungendo di non aver pensato ai sentimenti delle vittime. Il controverso sindaco, 78 anni, lunedì aveva sostenuto che "la politica giapponese è fatta di egoismo e populismo" e aveva invitato a utilizzare lo tsunami per ribaltare l'egoismo che ha ossidato la mentalità giapponese per troppo tempo". "Credo che il disastro sia un castigo divino, anche se mi dispiace per le vittime", aveva concluso. 10:51 Ambasciatore: "Rischio contaminazione c'è. Meglio tornare in Italia" 27 – "Molti nostri connazionali sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia". E' il consiglio dell'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, secondo cui "il rischio di contaminazione c'è" e, naturalmente, mette in primo piano la capitale Tokyo, distante circa 230 km dalla centrale di Fukushima. 10:43 Due persone vive sotto le macerie a 4 giorni dal sisma 26 – A quattro giorni dal terremoto e dallo tsunami, due persone sono state estratte vive dalle macerie nel nord-est del Giappone. Lo ha riferito l'emittente televisiva pubblica Nhk. I superstiti sono una donna di 70 anni, localizzata a Otsuchi, nella prefettura di Iwate; e un uomo adulto di età imprecisata, salvato a Ishimaki, nella prefettura di Miyagi, dove lunedì erano stati recuperati duemila cadaveri. La donna è stata immediatamente ricoverata in ospedale. 10:23 Farnesina, sconsigliati viaggi nel Paese 25 – La Farnesina sconsiglia viaggi in Giappone. "In considerazione delle difficoltà connesse alle conseguenze del sisma a cominciare da quelle relative al danneggiamento della centrale di Fukushima, si sconsiglia di intraprendere viaggi in giappone", si legge in una nota ufficiale. Da evitare, avverte la Farnesina, "le zone del nord-est del Paese. Ai connazionali che si trovano già a qualunque titolo in Giappone - conclude la nota - si raccomanda di segnalare la propria presenza all'ambasciata d'Italia a Tokyo o al consolato generale a Osaka". 10:18 Migliaia in fuga da Fukushima. Città allo stremo 24 – In migliaia in fuga da Fukushima, arrivano a Higashi-Matsushima, poco sopra Sendai, spaventati dalla contaminazione. La gente sostiene che i soccorsi tardano perché c'è paura a esporre soldati e i pompieri alle radiazioni. Piove e le scuole-ricovero sono piene di morti. Centinaia di migliaia di evacauti e di feriti (si dice 600 mila) hanno bisogno di medici e medicine. Precipita la situazione igienico-sanitaria. Se i soccorsi non arrivano, dicono i testimoni, presto si inizierà "a morire di fame, di sete e di freddo". Solo un sopravvissuto su tre ha cibo: mangiano e bevono vecchi e bambini. 10:10 Campionato calcio sospeso a tempo indeterminato 23 – La J-League, il campionato di calcio giapponese, è stato sospeso a tempo indeterminato a causa del disastroso terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Paese. II club di prima e seconda divisione hanno fatto una riunione d'emergenza nella sede della lega calcistica nipponica per cancellare le partite in programma il 2 aprile e 3 aprile. 10:02 Fukushima, in ebollizione combustibile reattore 4 22 – Potrebbe essere in ebollizione il combustibile nucleare esaurito custodito nel bacino di stoccaggio presente all'interno del reattore 4 nella centrale atomica di Fukushima 1: lo ha reso noto la Tepco. A causa dell'ebollizione il livello dell'acqua potrebbe dunque abbassarsi, rendendo più grave il pericolo di fusione del nocciolo. 09:58 Bilancio: oltre 6,400 tra morti e dispersi 21 – Continua ad aggravarsi Il bilancio delle vittime. Tra morti e dispersi accertati si è arrivati a superare cifra 6.400. L'ha comunicato il dipartimento di polizia, precisando che il dato è aggiornato alle 15 (ore 7 in italia). Tra Tokyo e altre 11 prefetture, i morti accertati sono 2.722 mentre i dispersi riconosciuti sono 3.742. Sono anche registrati in 15 prefetture più Tokyo 1.892 feriti. 09:50 Farnesina, voli Alitalia funzionano 20 – L'Alitalia assicura tutti i voli dal Giappone e chi vuole tornare in patria può farlo. E' quanto riferiscono fonti della Farnesina. Solo in un caso è stato necessario fornire assistenza con un pulmino che ha trasportato dei connazionali con bambini piccoli all'aeroporto. Tutti gli italiani registrati presso l'ambasciata sono stati rintracciati. 09:49 Fukushima, contenitori del nocciolo integri 19 – Sono integri i contenitori del nocciolo dei reattori 1, 2 e 3 della centrale di Fukushima 1. Lo hanno confermato, a quanto si apprende, il gestore della centrale, la Tepco, e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa). 09:46 Premier Kan contro Tepco: "Non ci hanno informato subito" 18 – Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha criticato senza mezzi termini la Tepco (Tokyo Electric Power Corporation) che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di venerdì scorso. "La televisione ha dato notizia di una esplosione, ma per un'ora nessuno ha riferito nulla all'ufficio del primo ministro", ha affermato Kan citato dall'agenzia Kyodo. 09:41 Fukushima, sceso livello radioattività 17 – Il livello di radioattività è sceso nella centrale nucleare di Fukushima, secondo il portavoce governativo Yukio Edano. "La situazione sta ritornando alla normalità, ma occorre che manteniamo una stretta sorveglianza", ha commentato un portavoce dell'Assessorato cittadino alla Sanità, Keiichi Nakaya. Nella capitale del Giappone il tasso di radioattività già anteriormente era comunque stato giudicato non pericoloso per l'uomo, a differenza di quello nell'impianto di Fukushima, dichiarato "significativamente" nocivo per l'organismo. 09:34 Governo: nessuna continua emissione radioattiva da reattore 4 16 – Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha riferito che non vi è una continua emissione di lati livelli di radioattività dal reattore numero 4 della centrale di Fukushima 1, dove questa mattina si era sviluppato un incendio. Per quanto riguarda gli altri reattori, i sistemi di raffreddamento dei reattori 5 e 6 "sembrano non funzionare". Nei reattori 1 e 3 la situazione è stabile dopo l'impiego di acqua di mare. Infine bisogna chiarire se è possibile far riscorso all'acqua di mare nel reattore numero 2 dove si è verificata questa mattina un'esplosione. 09:27 Ritrovate 1300 persone sull'isola di Oshima 15 – Le autorità giapponesi sono riuscite a riprendere i contatti con 1300 sopravvissuti al terremoto e lo tsunami, che si trovano nell'isola di Oshima, nella prefettura di Miyagi. Lo hanno reso noto le autorità locali, citate dall'agenzia Kyodo. Il governatore della prefettura, Yoshihiro Murai, ha denunciato che la carenza di carburante rappresenta uno dei principali problemi per soccorrere la popolazione colpita. Sono 7-8mila le persone che si sono rifugiate nelle scuole. Ci sono difficoltà nel trasporto dei rifornimenti di cibo. Negli ospedali scarseggiano medicine e ci sono crescenti problemi negli obitori per l'elevato numero di corpi e i black out che rendono difficile la conservazione delle salme. 09:13 Mastrogiacomo: "Si ipotizza piano di evacuazione da Tokyo" 14 – Ancora dalle informazioni di Mastrogiacomo è stato evacuato tutto il personale non necessario dalla Centrale. La nube si sta spostando verso sud- sudest e potrebbe raggiungere Tokyo che si prepara ad un mega piano di evacuazione. La situazione resta difficile e le prospettive incerte. 09:05 Mastrogiacomo: "C'è stata fusione parziale del nocciolo" 13 – Secondo le informazioni raccolte dal nostro inviato Mastrogiacomo l'ultima esplosione è stata provocata da una nuova mancanza d'acqua nel circuito di raffreddamento del reattore 2: i tecnici non si erano accorti che era finito il gasolio nei generatori che alimentano le pompe che succhiano acqua dal mare. Il livello è sceso nella vasca e le barre del combustibile sono rimaste scoperte troppo tempo. Il calore ha lesionato un elemento interno del reattore, un grosso serbatoio di acqua che serve proprio nelle emergenze come in questo caso. L'esplosione interna ha probabilmente compromesso le barre che hanno finito per sciogliersi rilasciando nella vasca e nel resto del reattore iodio e cesio. C'è stata una parziale fusione del nocciolo. 09:04 Il governo: "Spento l'incendio al deposito del reattore 4" 12 – Le autorità giapponesi hanno confermato che l'incendio al deposito di combustibile usato al reattore 4 della centrale di Fukushima è stato spento: lo ha riferito l'Agenzia atomica internazionale a Vienna (Aiea) 09:02 Aumenta la temperatura anche nei reattori 5 e 6 11 – Un lieve aumento della temperatura è stato rilevato nei reattori numero 5 e 6 nell'impianto nucleare di Fukushima 1. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del governo giapponese Yukio Edano. 08:40 In fiamme cobustibile nucleare: "Rilascia radioattività nell'aria" 10 – E' in fiamme un bacino di stoccaggio del combustibile nucleare spento nel reattore numero quattro della centrale di Fukushima. Lo ha reso noto l'Aiea. E' in corso "il rilascio della radioattività direttamente nell'aria", a un tasso "pari a 400 millisievert l'ora". 08:39 Tokyo, livelli radioattivi superiori alla norma 9 – Il livello di radioattività misurato a Tokyo è leggermente superiore al normale. Lo rileva la municipalità precisando però che i livelli attuali sono troppo fievoli per influire sulla salute. 08:01 Aiea: dopo l'incendio una fuga radioattiva 8 – Le autorità giapponesi hanno dichiarato che l'incendio al reattore numero 4 della centrale nucleare di Fukushima ha provocato una fuga di radioattività nell'atmosfera: lo ha detto l'Aiea, l'agenzia atomica dell'Onu. 07:41 Radiazioni superiori alla norma a 100 km da Tokyo 7 – Livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati oggi a Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo: lo ha reso noto l'agenzia di stampa giapponese Kyodo. 07:39 Marinai degli Usa esposti a radiazioni 6 – Un gruppo di 17 marinai della VII flotta statunitense impegnati alle operazioni di soccorso è stato esposto a delle radiazioni, senza riportare danni alla salute: lo ha reso noto la Marina militare americana. 07:37 La Borsa chiude a -10,55% 5 – La Borsa di Tokyo ha poi chiuso con un ribasso del 10,55% dell'indice Nikkei, che è il terzo ribasso della sua storia. 07:04 Borsa di Tokyo impazzita perde fino al 14% 4 – La Borsa di Tokyo va fuori controllo e precipita del 14,4% a causa delle difficoltà nella gestione dei problemi all'impianto nucleare di Fukushima e i rischi radiazioni: il Nikkei crolla a 8.257,56 punti. 07:03 Il governo annuncia livello radiazioni pericoloso 3 – Il livello delle radiazioni misurate sul sito della centrale nucleare giapponese di Fukushima è pericoloso per la salute: lo ha dichiarato un portavoce del governo nipponico. 07:02 Aumentata la radioattività dopo l'esplosione 2 – Un'aumentata radioattività è stata registrata nella prefettura giapponese di Ibaraki, tra la centrale nucleare di Fukushima e Tokyo. Lo riferisce l'agenzia giapponese Kyodo. 07:00 Il governo ammette nuove esplosioni 1 – Una nuova esplosione è avvenuta al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima 1. Lo ha annunciato il governo giapponese, precisando che l'esplosione, udita poco dopo le 6 locali (le 22 di ieri in Italia), ha danneggiato la vasca di condensazione del contenitore del nocciolo che ha il compito di impedire le fughe radioattive in caso di incidente. (15 marzo 2011)
IL REPORTAGE Tra i fantasmi di un'ecatombe i cadaveri nelle reti dei pescatori Nel nord est del Giappone il mare comincia a restituire i corpi: i sopravvissuti a Otsuchicho li recuperano. Gli otto piani del municipio di Sendai sono stati trasformati in ricovero e ospedale dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI Tra i fantasmi di un'ecatombe i cadaveri nelle reti dei pescatori OTSUCHICHO - All'oceano e al fango sono serviti quattro giorni per soddisfare la fame dello tsunami. Ma ora che gli elementi stanno riassumendo una collocazione consueta, la terra e l'acqua rigurgitano la vita che venerdì hanno preteso dal Giappone. Lungo i cinquecento chilometri della costa nordorientale oggi è il giorno dei morti. Migliaia di cadaveri, i resti che la nazione e il mondo avevano sperato di non dover mai fissare, affiorano sulle piagge trasformate in deserti sporchi e tra i flutti ritirati della risacca. Ogni insenatura nasconde file e cumuli di corpi, abbandonati dalla corrente. Sulla superficie del Pacifico, lungo una fascia di un chilometro dalla terraferma, un numero non calcolabile di cadaveri galleggia tra brandelli di barche e piante spezzate. I pescatori sopravvissuti a Otsuchicho, nella prefettura di Iwate, li recuperano con le reti. Li issano a bordo con le braccia, gonfi e blu, e molti riconoscono da brandelli di indumenti i famigliari perduti. Tra qui e Minami-Sanrikucho, nella prefettura di Miyagi, mancano 30mila persone. Nelle sei prefetture maggiormente travolte dall'onda, non si hanno contatti con altri 40mila abitanti. Un centinaio di località sono ancora isolate e non raggiunte dalle Forze di autodifesa del Giappone. I senzatetto sono oltre mezzo milione. Trentamila gli edifici spazzati via, 50mila quelli pericolanti. Seicento città e villaggi non sono più collegati da strade e i fianchi di 140 colline sono stati spolpati dalle frane mosse da 200 violente scosse di assestamento. Anche oggi la terra seguita a scuotersi, i sopravvissuti sobbalzano di terrore e le prime operazioni di soccorso vengono ripetutamente interrotte dall'allarme di nuovi tsunami. Genitori e figli, rimasti intrappolati nella stessa stanza, si svegliano in centri di raccolta distanti decine di chilometri. I vecchi chiedono di morire e maledicono il destino che li ha risparmiati. I bambini sono scossi da incubi. Raccontano di sognare l'oceano che li trascina via e vengono assaliti da improvvisi singhiozzi. Sull'isola di Honshu, il cuore del Paese, il presentimento dell'apocalisse, allontanato con fede dal governo di Tokyo, assume infine l'aspetto reale di un'ecatombe. Gli elicotteri sorvolano decine di città in cerca di qualcuno che si muova. Sotto però le città non esistono più e dalla sconfinata laguna, che si confonde con le campagne sconvolte, emerge una poltiglia indistinguibile di case, barche, auto, corpi, alberi, tralicci e cose quotidiane. Questi reperti dei giorni normali non bastano a restituire al paesaggio il profilo della familiarità. L'asfalto è scomparso, assieme alla gente e a ogni segnale di vita. Resistono eretti solo grovigli di binari, ponti tranciati e carcasse industriali. Il Nordest del Giappone è mutato in un mondo orizzontale, grigio, con la vegetazione rasata, su cui vagano rari superstiti e un milione di soccorritori. Scavano ancora con le mani, per trovare un oggetto, o un'indicazione con cui orientarsi. Su alcune zone nevica, è in arrivo la pioggia e le distese di carcasse stanno per rifondersi con il fango, formando un'impenetrabile palude. Chi non è morto, o sparito, combatte con la paura delle radiazioni. Gli otto piani del municipio di Sendai, risparmiati dallo tsunami per pochi metri, sono stati trasformati in ricovero e ospedale. Centinaia di feriti sono stesi per terra. Nessuno fiata e chi è cosciente fissa i bambini radunati in una sala. Due medici distribuiscono dosi di ioduro di potassio, trasportato fin qui su una moto, che dovrebbe aiutare la tiroide a proteggersi dai veleni nucleari. La centrale di Fukushima è 90 chilometri più a Sud e gli sfollati pensano che dove non è arrivata la forza dell'oceano arriverà quella dell'atomo. La mancanza di energia elettrica, di acqua, di cibo e di benzina trasforma il freddo di ogni notte in una prova che non tutti superano. Nei luoghi non raggiunti dai soccorsi la gente inizia a chiedersi cosa si aspetti a inviare uomini e mezzi capaci di scongiurare un'altra catastrofe, che avrebbe il valore di una resa. C'è bisogno di tempo per abituarsi all'evidenza di un evento definitivo che si rivela più catastrofico dell'immaginabile. Nella prefettura di Iwate le città di Onagawacho, Rikuzen-Takata, Tono, Sumitacho, Iwaizumicho e Kunohemura sono sepolte di melma. Su 86 mila abitanti, poche migliaia hanno comunicato di essere vivi. Le squadre di soccorso hanno preso atto con orrore che solo qualche centinaio di persone hanno raggiunto i dormitori allestiti a Ishinomaki, Onagawa, Tagajo, Kesennuma e Sauriku, considerato l'epicentro dello tsunami. Era una zona con trecentomila residenti: è stata cancellata e nessuno ha idea di dove sia finita la popolazione. Fino a oggi si era convinti che Yamadamachi, 19 mila abitanti, fosse stata in parte risparmiata. La città sorgeva a quattro chilometri dalla costa. Arrivandoci dalla spiaggia si scorge invece solo una montagna di macerie, sopra le quali è deposto un mercantile reclinato su un fianco. Takumi Sasaki è nata qui ma vive a Tokyo e ora è l'unico essere umano che si aggira tra i rottami. Per cercare i genitori si è messa lo zaino sulle spalle e ha percorso a piedi 130 chilometri in tre giorni. Risalendo la prefettura di Miyagi mancano anche Ogatsu, a una decina di chilometri da Sendai, e non c'è traccia di Xintomei e Nobiru. Sulla sabbia che li ricopre sono allineati 363 corpi, avvolti in sacchi azzurri, mentre sul bagnasciuga di Higashi-Matsushima in una mattina sono affiorati 247 cadaveri, come conchiglie abbandonate. Può essere vano vagare lungo centinaia di chilometri di costa in cerca di assenze umane e forse il Giappone è atteso da prove più urgenti e ancora più dure. Ma fino a quando non si avrà un'immagine completa della catastrofe, a questo punto emotiva e morale prima che demografica ed economica, controllare le sue conseguenze si rivelerà un'illusione. Nei primi tre giorni le località distrutte sono rimasti spazi morti e vuoti. Ora che iniziano a sorgere tendopoli e centri per gli sfollati, mentre palestre e stazioni si trasformano in ospedali, si impongono i problemi dei vivi. Migliaia di superstiti, ad esempio, hanno bisogno di un bagno e temono un'emergenza sanitaria. Non si accontentano più di arrangiarsi tra gli edifici crollati e rifiutano l'offerta di borse di plastica. Natsumi Hirayama arriva a Wataricho dopo tre ore di bicicletta e da un'autobotte di volontari ottiene due bottiglie d'acqua per tutta la famiglia. Nell'impressionante massa degli scampati, c'è chi non si toglie le scarpe da venerdì e si scatena la sofferenza di ricordi che chiedono di essere espulsi, come un'infezione. Il dolore per chi non ce l'ha fatta prevale sul sollievo di chi c'è. "Sono salita in auto pochi secondi prima che l'onda mi inghiottisse - dice Makoto Mizenoya, maestra di Shintona - e sentivo dietro di me i passi dei miei genitori. Erano vecchi, lenti: li ho visti annegare abbracciati". Lo confermano i medici: venerdì il setaccio tra giovani e anziani è stato implacabile. Questione di secondi: chi non poteva contare sulla velocità, o su un mezzo a motore, non c'è più. Decisiva è stata anche la paura. "Sul ponte dietro l'aeroporto di Natori - dice Ai Matsuhashi - cinquanta persone guardavano il fiume che trascinava le case verso l'oceano. Gridavo di andare via, invece scattavano fotografie. È stato terribile: i piloni si sono spezzati e i corpi sono precipitati nel fango appesi a pezzi di cemento". Quello che resta di tale impasto sconvolgente di defunti, di scomparsi e di vivi senza più emozioni, fusi per sempre nei cumuli inutili di ciò che avevano realizzato in generazioni di progetti, sono le interminabili file di fogli di carta appesi sui muri delle strutture di primo soccorso. Nelle prefetture di Miyagi, Iwate e Fukushima, le liste di nomi, divise per categorie effettive o presunte degli individui, sono centinaia di migliaia. Coprono ogni edificio intatto e rappresentano l'epitaffio di un insuperabile dramma nazionale, che nessuno ancora osa sondare. "Perdere amici e parenti - dice Hiroshi Suzuki, docente all'università di Sendai - è un trauma personale che modifica il carattere. Assistere al crollo di una società ritenuta invincibile, di un intero territorio, delle strutture più avanzate della nazione-simbolo della modernità globale, può segnare il capolinea di una generazione e di un modello di sviluppo". Poco prima della notte su ciò che resta di Otsuchi vengono paracadutati pacchi pieni di buste di pesce, di coperte, di maschere antipolvere e di medicine. La gente ha fame, avverte un gelo fradicio, teme la contaminazione, qualcuno grida invano i nomi dei propri da quattro giorni, ma nessuno si azzuffa per assicurarsi la prima scelta. Uno per famiglia si accosta agli involucri e preleva il minimo. A Namie-Fukushima un uomo di 64 anni viene issato con il verricello su un elicottero, dopo quattro giorni passati su un tetto di legno, ridotto a una zattera alla deriva nel Pacifico. È l'annuncio della volontà nazionale di non abbandonare questa gente e i militari cominciano a sgomberare almeno le strade principali delle zone distrutte. La popolazione, tra Nodamura e Okumamachi, ha però in testa solo una domanda: come si potrà rinascere, come sarà possibile rimuovere montagne di detriti, quanto tempo ci vorrà per ricostruire, dove si troveranno i fondi, chi vivrà abbastanza per rientrare in una cosa propria. In Giappone è il giorno dei morti, si avverte la tentazione di cedere allo sconforto, ma Natsumi Iwata e Masaki Kawanami non hanno cambiato programma. Hanno vent'anni e oggi dovevano sposarsi. Sono di Ofunate e venerdì hanno perso nonni, genitori e fratelli. Sono rimasti soli, ma dopo quattro giorni con le mani nello tsunami sono andati a cambiarsi. Arrivano attorno al falò dove un centinaio di sopravvissuti cerca il caldo del fuoco. Sono vestiti da sposi, sorridono e si danno un bacio. I presenti si risvegliano dai loro pensieri e invece di piangere applaudono. L'amore è più forte della vita e questa notte nell'Honshu un matrimonio viene prima dei funerali. (15 marzo 2011)
L'ANALISI Il dilemma atomico della piccola Italia di GIOVANNI VALENTINI Il terremoto in Giappone non ha spostato di dieci centimetri soltanto l'asse geografico della Terra, ma ha già cominciato a modificare e verosimilmente continuerà a modificare anche quello economico e sociale. Quando le forze arcane della Natura si cumulano su scala planetaria con le spinte più o meno razionali della Politica, l'effetto non può che essere quello di un rivolgimento globale, un riassetto - appunto - dell'equilibrio mondiale. E perciò oggi, di fronte all'Apocalisse dello tsunami giapponese e al caos dello tsunami arabo, la comunità internazionale si ritrova a fare i conti con le incognite della questione energetica, dal petrolio al nucleare: una questione vitale per la stessa continuità del genere umano. Troppo spesso e troppo disinvoltamente anche noi giornalisti abusiamo nel linguaggio corrente della parola "terremoto", come una fredda e innocua metafora, per applicarla adesso alla situazione d'emergenza che il mondo intero deve fronteggiare. Sotto il contagio dell'incubo nucleare, era del tutto prevedibile che - insieme all'allarme - scattasse una reazione a catena di ripensamenti, sospensioni, verifiche, controlli. Tanto legittima quanto doverosa. Ma non sarebbe onesto speculare emotivamente su un disastro di tale proporzioni per imporre o sollecitare scelte che appartengono alla sfera della scienza, della tecnica, dell'economia e quindi della ragione. Nessuno può meravigliarsi perciò che, all'indomani della catastrofe giapponese, una "signora di ferro" come la cancelliera Angela Merkel abbia deciso immediatamente di congelare il programma nucleare tedesco, senza escludere la chiusura delle centrali più vecchie del suo Paese. Né che dagli Stati Uniti all'India si propaghi l'obbligo morale di una riflessione più attenta e approfondita o di un generale ripensamento. E neppure che la placida ed efficiente Svizzera annunci la sospensione delle procedure in corso per le autorizzazioni di nuove centrali: "La sicurezza ha la massima priorità", ha dichiarato ieri Doris Leuthard, il ministro elvetico per l'Energia. Già, la sicurezza: cioè la salute e la sopravvivenza della collettività. Sorprende e sconcerta, invece, che in Italia sia proprio il titolare dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, a rompere la consegna della cautela e della responsabilità, proclamando quasi in tono di sfida che "la linea italiana rispetto al programma chiaramente non cambia". Dice "chiaramente", la nostra ministra, come se non esistessero motivi più che sufficienti per coltivare qualche ragionevole dubbio, per nutrire qualche umana incertezza. O magari, soltanto per riflettere meglio, per valutare i pro e i contro. Nell'interesse suo e di tutti noi, c'è solo da augurarsi che non sia questo l'orientamento con cui la nostra rappresentante parteciperà oggi all'incontro con gli esperti convocato a Bruxelles dal ministro europeo dell'Energia, Guenther Oettinger. Il timore, invece, è proprio quello che sull'energia nucleare il governo italiano sia intenzionato a scatenare una crociata atomica, una guerra di religione, alimentando nuove tensioni e fratture in un Paese già troppo diviso dai retaggi ideologici del Novecento e dalla più concreta contrapposizione degli interessi in gioco. Nessuna speculazione e nessuno sciacallaggio, d'accordo. Non sarebbe corretto né opportuno. E soprattutto non sarebbe rispettoso nei confronti del dramma che il popolo giapponese sta vivendo sulla sua pelle. Ma, allora, accantoniamo anche i diktat energetici, i "ricatti mediatici" sulla bolletta elettrica, le impostazioni dogmatiche o le alternative a senso unico. Un quarto di secolo dopo il disastro di Chernobyl, dobbiamo constatare purtroppo che il nucleare è ancora capace di seminare paura, panico e terrore a livello planetario, agitando lo spettro della nube radioattiva. All'epoca si disse che quello ucraino era un impianto vecchio, obsoleto, insicuro. Adesso, nel Giappone super-organizzato e iper-tecnologico sconvolto dal sisma, si dice che anche la centrale di Fukushima risale a trenta o quarant'anni fa, ma nessuno è in grado di spiegare in modo convincente perché era tuttora in funzione e in quali condizioni si trovano effettivamente le altre. Per quanto riguarda più direttamente l'Italia, un fatto è certo: fra tre mesi, quando saremo chiamati alle urne tardive del referendum popolare, ognuno di noi deciderà in coscienza con le terribili immagini di questi giorni ancora negli occhi, nella mente e nel cuore. Non voteremo per il centrodestra o per il centrosinistra né per il "terzo polo". Voteremo per il nostro futuro, per il nostro sviluppo, per la nostra sicurezza e anche per quella dei nostri figli o nipoti. Da qui ad allora, possiamo solo prendere esempio dalla compostezza e dalla dignità con cui il popolo giapponese sta affrontando questa immane tragedia. (15 marzo 2011)
Il reportage Tokyo, la metropoli vuol ripartire ma l'energia elettrica non basta Paralisi quasi totale dei treni metropolitani, luoghi di lavoro praticamente deserti, la rete cellulare che va a singhiozzo, i grattacieli che di notte devono spegnersi per risparmiare corrente. E la terra continua a tremare. Viaggio nella capitale giapponese dopo il terremoto da RAIMONDO BULTRINI Tokyo, la metropoli vuol ripartire ma l'energia elettrica non basta TOKYO - Niente black out, ma qualcosa dall'impatto più forte: la paralisi quasi totale dei treni metropolitani, linfa vitale dell'organismo pulsante di luci e microchip della capitale giapponese. Questo è successo ieri nel primo giorno di ripresa del lavoro e degli affari dopo la lunghissima scossa di terremoto venerdì scorso. Fin dalle prime sembrava cominciare male, con un nuovo sussulto della terra alle dieci e mezza di mattina che ha fatto letteralmente scricchiolare le mura del nostro albergo, al settimo piano di un grattacielo. Niente di paragonabile agli effetti del grande sisma. Quel giorno 163 persone sono rimaste bloccate per lungo tempo dentro gli ascensori. Tra queste la cameriera di un ristorante a Shibuya, dove la gente faceva file enormi per telefonare dalle solitamente inusate cabine pubbliche, perché ogni rete dei cellulari era saltata. "Sembrava di essere tornati indietro ai tempi che mi raccontava mia madre - racconta Akina - di quando lei faceva la fila ai telefoni pubblici per parlare con mio padre che stava a Osaka. Io sono nata con il cellulare in mano, mi sembra la cosa più naturale del mondo". E se glielo lo togliessero adesso? "Non saprei come ritrovare gran parte dei miei amici - ammette candida - qualcuno certo so dove abita, e loro sanno dove abito io. Ma a casa di tutti non sono stata, impossibile. Sono distanze enormi, ci pensa? E poi adesso con il blocco dei treni metropolitani è tutto un Advertisement caos. Non so davvero quando e con chi riusciremmo a rivederci, se dovesse bloccarsi a lungo la rete dei cellulari". Dopo i treni dentro e fuori della città, l'ingorgo dovuto al diminuito potere delle centrali rende precarie le comunicazioni attraverso i sofisticati telefonini posseduti da almeno l'80 per cento della popolazione, 10 milioni di abitanti connessi antenna dopo antenna oltreché stazione dopo stazione. Sono i segni più evidenti della precarietà in cui vive queste ore la grande metropoli dell'Asia, apparentemente ma non certo indifferente alla tragedia dei sopravvissuti rimasti al freddo e alla neve. Ieri doveva essere il primo giorno di ritorno alla "normalità" della settimana lavorativa. Ma senza treni decine di migliaia di lavoratori non hanno potuto raggiungere la città degli affari e del commercio, i dirigenti non hanno potuto partecipare alle riunioni, le famiglie si sono frammentate in diversi luoghi della città. Così è successo che molte attività, dagli uffici ai grandi shopping centre, siano rimaste chiuse, mentre alcune zone commerciali e d'intrattenimento tradizionalmente affollate hanno mantenuto le vetrine illuminate al loro massimo fulgore, sebbene qua e là diverse seracinesche restavano abbassate per mancanza di personale, come le eleganti boutique di Armani e Louis Vuitton. Abbiamo cercato di salire sulla tratta tra Harajuki a Shinjuko, ma c'erano delle strisce trasversali e una lunga fila si dirigeva nella direzione dei treni più lenti e dalle carrozze più vetuste ancora in funzione (pare consumino meno energia), che fermano a tutte le stazioni e raggiungono anche i sobborghi. Ce n'erano pochi anche di questi però. Una giovane impiegata di un'agenzia assicurativa di nome Kanako ha appena rinunciato a spostarsi verso il suo ufficio dove aveva un lavoro importante che l'aspettava. "Non ci può fare niente nessuno - ci dice - Lei lo sa che cosa è successo alle nostre centrali nucleari... in questi giorni la corrente qui da noi è diventata come una coperta troppo corta, non ci puoi coprire tutti noi, che siamo così tanti". Tra i tanti ci sono milioni di immigrati dalle altre province come Hiroki che per giorni non ha saputo niente dei suoi figli e della moglie rimasti nella disastrata Sendai mentre lui era bloccato impotente a Tokyo dove lavora come commesso a Nakasime. "Finalmente ho saputo che stanno bene - racconta - ma per tutti questi giorni non ho fatto altro che cercare di telefonare. Trovavo le linee sempre intasate, e questo è successo anche qui in città. Forse se la gente capisse che dovrebbe intasare di meno le linee per cose non importanti sarebbe meglio. Ma questo è il difetto di questa città. Pensiamo che l'energia sia inesauribile". Il governo, l'ammistrazione locale e molta gente comune aiutata dai continui messaggi televisivi e radiofonici, sembrano però sempre più consapevoli che il trend del passato non può essere retto a lungo, soprattutto se non potranno essere ripristinati presto come sembra gli impianti colpiti. "E' un sentimento di vigilia dell'apocalisse - dice il giovane pittore di acquerelli tradizionali Gomyo con un senso di rassegnazione - ma la speranza che il peggio sia passato ci evita di entrare nel panico". Da tempo Tokyo è una metropoli internazionale dove vivono anche parecchi lavoratori stranieri che hanno condiviso una certa agiatezza del Giappone e che adesso come tutti temono di perderla. "Sono venuto qui da Calcutta a lavorare, e dovrò continuare a darmi da fare come tutti senza pensare troppo in negativo, a che serve?", spiega il trentenne Khan che cucina pollo col curry nella centralissima zona a luci rosse di Shinjuku - "Io e il mio amico dividiamo una stanza alla periferia di Hatogaya, e veniamo sempre in treno. Ma stanotte ci tocca di dormire qui", dice indicando il pavimento due metri per due dove servono i clienti da una finestra sulla strada. Shinjuku è un'area di intrattenimento per molte fasce di giovani trendy che si spostano qui anche da zone distanti per lo struscio, lo shopping e qualche birra in un pub. Ma c'è pochissima gente rispetto al solito e risaltano ancora di più le stravaganze nel vestiario di ragazzi elegantissimi dai capelli colore dell'oro che sembrano usciti da una reclame asiatica di Valentino, o delle loro compagne in vertiginose minigonne con le calze dalle geometrie più varie e lunghi stivaletti al ginocchio, quasi una divisa generazionale. Ben pochi parlano inglese, e l'unico che accetta una conversazione è un punk con la giacca di un sessantottino italiano pieno di orecchini e l'aria un po' indifferente. "Ho paura, sì, certo che ho paura, che domande.... Ma come è vero che mi chiamo Yuri, Tokyo è il posto più tranquillo dove stare, i nostri palazzi sono solidi e costruiti apposta", assicura. Sarà per questa certezza che dopo la scossa qualche passante alzava semplicemente lo sguardo verso la cima dei palazzi, ma riprendeva subito a camminare e digitare al telefonino, magari a twittare con un fidanzato o un parente le ultime dal terremoto. Da tutt'altra parte, lungo la baia che è parecchio straripata lasciando melma e conseguenze serissime a tutta l'economia di una delle zone più frequenate e trafficate della città, il cielo è coperto di un grigio lacrimevole. "Forse pioverà domani, doveva piovere già oggi", ci dice un signore che si avvicina e poi continua a camminare lungo la strada semideserta, dove una donna anziana dà da mangiare avanzi di biscotto a degli enormi corvi neri. "Abito a Daiba e tutto è nuovo da noi, mi hanno portato lì i figli perché dicevano che la mia vecchia casa non era sicura. Ma adesso mi pare che non si può essere sicuri da nessuna parte in Giappone, e comunque non posso tornare indietro. Ormai vivo qui. Ma è bella la nostra baia, non trova?". Un giro nelle strade dei quartieri attraversati da larghe strade ritagliate tra i grattacieli ci riporta in città al buio, pensando a quello che avverrà oggi con il black out ormai certo a Tochigi, Ibaraki, Gunma, Chiba, Kanagawa, Saitama, Yamanashi e Shizuoka. Lungo tutta la fascia esterna del cuore che pulsa di questa metropoli, saranno certo ben visibili gli enormi buchi neri nella costellazione scintillante del centro. Se ne spegneranno uno alla volta, dicono i tecnici dell'azienda elettrica. E chissà quando torneranno ad accendersi tutti insieme. "Sarebbe quello il bel segno che tutto è tornato come prima", commenta il tassista che ci riporta in albergo. Il tempo di risalire al settimo piano e inizia un'altra scossa. E' mezzanotte. Nessuno scende o esce nei corridoi. Ma fuori dalle finestre due grattacieli che ieri erano illuminati sono scuri con una fila di inquietanti lucette rosse a intermittenza per gli aerei e i corvi gracchiano tutti insieme. (14 marzo 2011)
Nel reattore numero due Fukushima: ora il pericolo è la fusione del nocciolo Ogni esplosione può fessurare il cemento armato e creare dei varchi, grandi e piccoli, attraverso cui quelle che erano barre di uranio e ora somigliano a fango bollente possono contaminare l'ambiente Nell’incubo che il Giappone sta vivendo da due giorni ormai, si sta delineando lo scenario peggiore: la fusione parziale del combustibile del reattore nucleare numero due della centrale nucleare di Fukushima. L’evento ormai non è escluso nemmeno dalla Tepco, la compagnia che gestisce l’impianto, secondo la quale una fusione potrebbe essere stata causata dal mancato funzionamento della stazione di pompaggio dell'acqua che permette di mantenere immerse nell'acqua le barre di combustibile. Sulla base delle notizie che arrivano e che sono continuamente aggiornate, è possibile solo fare una ricostruzione molto parziale di quello che potrebbe esser avvenuto. L’elemento chiave del momento critico che si sta materializzando a Fukushima è l’acqua. Come spiega Ken Bergeron, fisico statunitense che ha una lunga esperienza nella simulazione di incidenti nucleari ai Sandia National Laboratory: "Il combustibile è composto da lunghe barre di uranio rivestite con una lega di zirconio. Queste barre sono collocate in una struttura cilindrica, ricoperta di acqua". In questo contesto l’acqua agisce sia da moderatore per la reazione di fissione nucleare sia da liquido refrigerante per il nocciolo del reattore, cioè la struttura cilindrica dove sono collocate le barre di combustibile. Il tutto avviene all’interno di un circuito chiuso, in cui l’acqua riscaldata dalla reazione viene raffreddata tramuto uno scambiatore di calore e immessa nuovamente nel nocciolo. "Se l’acqua scende al di sotto del livello del combustibile, la temperatura inizia a salire e il rivestimento inizia bruciare, rilasciando una gran quantità di prodotti della fissione nucleare", continua Bergeron. Ed è questo il passaggio critico che sta vivendo il reattore numero due di Fukushima: il flusso di acqua si è interrotto. I progettisti della centrale avevano pensato a come evitare un’eventualità del genere. Subito dopo il terremoto, l’impianto di Fukushima si era spento in modo automatico e altre barre, fatte di materiale speciale e indicate come barre di controllo, erano state inserite tra le barre di uranio usate come combustibile. In questo modo si ferma la reazione di fissione, ma c’era un altro problema da affrontare. In un reattore atomico, il calore non è solo sprigionato dalla reazione di fissione, ma anche dal decadimento di elementi chimici radioattivi creati proprio dalla fissione. Dunque fermata la reazione nucleare, si deve affrontare questo calore residuo, piccolo ma significante. Anche in questo caso erano state previste procedure di emergenza, motori diesel per alimentare con acqua l’impianto e quindi evitarne il surriscaldamento, che però la concomitanza di terremoto e tsunami avrebbe messo fuori gioco. Con la crescita incontrollata della temperatura del reattore, la lega di zirconio che riveste le barre di uranio ha iniziato a fondere, e reagendo con l’acqua ha formato idrogeno, un gas estremamente volatile. E proprio l’idrogeno prodotto in questo modo avrebbe causato l’esplosione all’impianto numero uno di Fukushima, che almeno per ora non sembra a rischio fusione. Ma la crescita della temperatura è un pericolo soprattutto per le barre di combustibile, la cui fusione, secondo la Tepco, potrebbe essere avvenuta nel reattore numero due di Fukushima. "Il calore prodotto dal decadimento si accumula nel nocciolo, deformando prima e poi fondendo le barre di uranio. A questo punto siamo a circa 2000 gradi Celsius, e il nocciolo può diventare una massa informe", spiega Massimo Zucchetti, ingegnere nucleare del Politecnico di Torino. In queste condizioni il nocciolo diventa difficilmente refrigerabile, anche con strategie di emergenza, come l’immissione di acqua di mare. A quel punto l’unica barriera tra il nocciolo fuso e l’ambiente è il contenitore di cemento armato che circonda il reattore. "Questo contenitore è stato progettato per resistere al calore del nocciolo fuso. Il pericolo sono le esplosioni causate dall’idrogeno", afferma Zucchetti. Ogni esplosione può fessurare il cemento armato e creare dei varchi, grandi e piccoli, attraverso cui quelle che erano barre di uranio e ora somigliano a fango bollente possono contaminare l’ambiente. (Giovanni Spataro) L'espresso http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Il_pericolo_di_Fukishima/1347102?ref=HREA-1(14 marzo 2011)
IL CASO Nucleare, i dubbi dell'Europa da Berna a Berlino stop alle centrali Domani a Bruxelles vertice della Commissione con i responsabili del settore dei paesi Ue. La Merkel congela il prolungamento del funzionamento degli impianti. La Svizzera blocca le domande di autorizzazioni per nuove centrali. Ripensamenti e polemiche ambientaliste in Polonia e Francia dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI Nucleare, i dubbi dell'Europa da Berna a Berlino stop alle centrali La centrale nucleare svizzera di Leibstadt, al confine con la Germania BERLINO - Sull'onda della tragedia giapponese, la paura del nucleare scuote l'Europa. La cancelliera Angela Merkel ha deciso di sospendere il prolungamento del ciclo di vita operativo dei 16 reattori atomici civili ancora attivi in Germania, la Svizzera ha bloccato la procedura di domanda di autorizzazione alla costruzione di tre nuovi siti, l'Austria chiede un riesame a livello europeo. E domani a Bruxelles la Commissione europea terrà un vertice con i responsabili ufficiali dei paesi Ue in possesso di centrali nucleari e con i gestori degli impianti. Lo scenario di un addio al nucleare e di una conversione il più veloce possibile della produzione energetica nel Vecchio continente, dall'atomo alle energie rinnovabili, sembra diventare sempre più realtà. Angela Merkel ha annunciato che il prolungamento della vita operativa delle centrali tedesche sarà sospeso per 3 mesi, e tutto indica che la decisione verrà abbandonata, almeno finché un severo e profondo controllo e riesame dei livelli di sicurezza non verrà concluso. I controlli, secondo la Cancelleria federale, dovranno essere orientati alla tragica esperienza nelle centrali atomiche giapponesi. Secondo il segretario generale della Cdu (il partito della Cancelliera) Hermann Groehe, è necessaria una riflessione. Il ministro dell'Economia, il liberale Rainer Bruederle, ha auspicato un passaggio più rapido di quanto previsto finora alla priorità alle energie rinnovabili, da cui entro i prossimi decenni la Germania vuole già Advertisement ricavare il 30 per cento del suo fabbisogno energetico. E le Borse, con il crollo generalizzato 1 delle aziende che gestiscono l'industria nucleare sulla spinta dello shock giapponese, sembrano confermare questo trend. La svolta di Angela Merkel è di primaria importanza politica, e ancora una volta la Germania da paese-leader può influenzare con le sue scelte gli orientamenti di fondo del resto dell'Europa. La Repubblica federale, che attualmente ricava circa il 30 per cento del suo fabbisogno dai 16 reattori ancora in funzione, aveva deciso l'addio a tappe al nucleare dopo la vittoria di Spd e Verdi alle elezioni politiche dell'autunno 1998. In base a un calendario di chiusura scadenzata - spegnere prima i reattori più vecchi e meno moderni - l'ultima centrale avrebbe dovuto chiudere entro il 2023. La scelta fu confermata nel 2005 quando dopo le elezioni politiche Angela Merkel, leader cdu, sostituì il socialdemocratico Gerhard Schroeder come capo dell'esecutivo, alla guida della Grande coalizione con i socialdemocratici stessi. Dopo le elezioni del 2009, quando Merkel vinse e formò una coalizione di centrodestra con i liberali (Fdp) il governo decise di prolungare il ciclo di vita operativo dei reattori. Proprio questa scelta, che fu criticata da ambientalisti e movimenti antinucleari, viene ora sospesa, quasi cancellata dalla cancelliera. Esperti ed esponenti del partito liberale suggeriscono addirittura di spegnere subito otto dei 16 reattori. Il ripensamento è in atto a tappe forzate in tutta Europa. "Non escludo nulla, nessula decisione, il caso giapponese ha cambiato il mondo e molte situazioni reali che giudicavamo sicure sono ora rimesse in discussione", ha detto il commissario europeo all'Energia Guenther Oettinger (Cdu, cioè tedesco e cristianoconservatore come Angela Merkel) parlando del consulto di domani a Bruxelles. L'Austria, membro della Ue, e che decenni fa dopo un referendum decise di rinunciare alla sua unica centrale, chiede una verifica e controlli di sicurezza in tutte le centrali atomiche europee, ha affermato il ministro dell'Ambiente di Vienna, Nikolaus Berlakovitch. E'un'idea analoga a quella che Angela Merkel stessa aveva esposto ieri sera in un'intervista in diretta alla prima rete tv pubblica tedesca Ard. Il Belgio, ha detto la ministro dell'Ambiente Annemie Turtelboom, sta ripensando a fondo l'uso dell'energia nucleare. Scelta difficile per Bruxelles visto che il regno ricava oltre il 70 per cento del fabbisogno dai reattori, ma lo shock per il dramma nipponico e i suoi terribili insegnamenti pesano più di ogni altra considerazione. Ripensamenti di fondo, dicono fonti dell'Unione europea a Bruxelles, si sono aperti anche in Polonia, l'economia della Ue che cresce più velocemente, e il cui governo aveva deciso recentemente di costruire una prima, peraltro modernissima centrale atomica. In Svizzera, paese non aderente alla Ue, il governo ha deciso di sospendere la procedura di domande di autorizzazione che era stata avviata per la prevista costruzione di tre nuove centrali nucleari. "La sicurezza ha la massima priorità, e la procedura non sarà riavviata finché non verrà fatta un'analisi approfondita dei sistemi di sicurezza e non si sarà proceduto a un loro eventuale aggiornamento", ha spiegato a Berna la ministro dell'Ambiente e dell'Energia, Doris Leuthard. Ma non è tutto: persino in Francia, il paese europeo più convinto della giustezza della scelta del nucleare civile, dubbi e paure si diffondono. Gli ecologisti hanno chiesto un referendum sul futuro dell'atomo. La Quinta Repubblica ha in funzione 59 reattori civili più uno per l'uranio per le bombe atomiche della forza strategica, e sta costruendo un nuovo, gigantesco impianto. Da decenni, la commistione d'interessi e strategie tra potere politico, industria e lobby dell'atomo è una realtà importante dell'establishment francese. I ripensamenti polacchi possono influenzare anche le scelte future delle altre democrazie del centro-est europeo che, per sostenere la loro espansione economica da dopo la caduta dell'impero sovietico, hanno puntato più a fondo sul nucleare, come la Repubblica cèca e la Slovacchia. Anche a Roma, la ministro Prestigiacomo ha detto che l'Italia vuole essere parte dell'Europa nucleare, ma intende attendere conclusioni e decisioni dell'Unione europea. (14 marzo 2011)
2011-03-14 Diretta Giappone, nuova esplosione a Fukushima "Forse iniziato un processo di fusione" Giappone, nuova esplosione a Fukushima "Forse iniziato un processo di fusione" L'esplosione nella centrale nucleare di Fukushima Danneggiato il reattore numero 3 dell'impianto che tiene il mondo con il fiato sospeso. Contagiato un dipendente. Per la società che gestisce la centrale, la Tepco, è a rischio il numero 2. Disperse sette persone. Nuova scossa di magnitudo 6,2. Il bilancio della polizia: 5000 fra vittime e dispersi, si temono 10mila morti. La Borsa apre in negativo e crolla fino a -6 per cento. Cancellati i mondiali di pattinaggio artistico di Tokyo e fermo per un mese il campionato di calcio. Farnesina: due gli italiani con i quali non si è stabilito un contatto VIDEO - FOTO - MAPPA - REPORTAGE (Aggiornato alle 15:55 del 14 marzo 2011) 15:55 Obama: "Pronti a fornire ogni aiuto" 66 – Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ribadito oggi che gli Usa "faranno tutto ciò che possono" per aiutare il Giappone.Intervenendo oggi a Arlington, in Virginia, a un incontro dedicato all'istruzione, Obama ha voluto ancora una volta ricordare le vittime della tragedia. "Continuiamo a ricevere dal Giappone immagini terribili del disastro, e ne siamo tutti scioccati - ha detto -. Gli Stati Uniti faranno tutto ciò che possono per fornire ogni aiuto sia necessario". 15:52 Il 16 riunione vescovi giapponesi per gestire aiuti 65 – I vescovi giapponesi si riuniranno a Sendai per un meeting di emergenza, il 16 marzo, e organizzeranno un piano per gestire gli aiuti e per valutare le strategia con cui le organizzazioni religiose potranno contribuire. Lo rende noto l'agenzia Fides, che ha raccolto la testimonianza di mons.Martin Tetsuo Hiraga, Vescovo di Sendai, la diocesi più colpita dal sisma e dallo tsunami. 15:36 Save the children: almeno 70mila i bambini sfollati 64 – Sono almeno 70mila i bambini giapponesi sfollati dopo il sisma e lo tsunami. A fare la stima è Save the children, che ha anche lanciato un appello per raccogliere 5 milioni di dollari per aiutarli. "Moltissimi - spiega dal Giappone Stephen Mcdonald, coordinatore dell'intervento di emergenza dell'associazione - hanno perso le loro case o sono rimasti separati dai propri genitori e familiari". Per donazioni: http://www.Savethechildren.It/giappone. 15:31 Esperto tedesco, possibile altro sisma devastante 63 – Le scosse di assestamento in Giappone dopo il sisma di venerdì potrebbero durare anche mesi: lo ha detto Rainer Kind, un sismologo del centro per le ricerche geologiche di Potsdam, il quale non ha escluso eventuali altri sismi di magnitudo simile a quella della settimana scorsa. "Le scosse potrebbero durare anche mesi", ha detto Kind definendo "insolita" l'attuale elevata frequenza di questi fenomeni sismici. Kind non ha escluso la possibilità di un'altra grande scossa: "Neanche un terremoto con la stessa magnitudo di quella della settimana scorsa è da escludere", ha spiegato. 15:27 Barre centrale esposte per 2 ore. Fusione quasi certa 62 – Le barre di combustibile al reattore numero due dell'impianto atomico di Fukushima-Daiichi sono rimaste completamente esposte all'aria per due ore e mezzo; una situazione che con ogni probabilità ha innescato il surriscaldamento e la fusione del nucleo del reattore. Le barre sono rimaste esposte perché una pompa antincendio che versava l'acqua del mare nel reattore per raffreddarlo è rimasta a corto di carburante. Adesso il timore è di un'esplosione al reattore numero due, Come già avvenuto al numero uno e tre: per evitare l'esplosione di idrogeno, la Tepco ha annunciato che cercherà di praticare un foro nel muro dell'edificio che ospita il reattore per far fuoriuscire l'idrogeno; la società ha anche iniziato a depressurizzare la vasca di contenimento del reattore numero due, facendo fuoriuscire vapore radioattivo. 15:22 Barroso: "Ue valuta invio missione" 61 – "Vorrei esprimere la mia profonda solidarietà" al popolo giapponese, "seguiamo la situazione con grande preoccupazione" e stiamo valutando la possibilità di inviare una "missione europea". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, nel corso della quale il presidente dell'esecutivo comunitario ha sottolineato come l'Europa abbia "fiducia nelle capacità delle autorità giapponesi" di superare un momento che è "estremamente difficile". 15:12 Berlusconi: "Notizie preoccupanti. Pronti a aiutare" 60 – "E' un momento non facile per la comunità internazionale", soprattutto alla luce delle "notizie preoccupanti che arrivano dal Giappone". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il presidente della commissione dell'Unione Europea Josè Manuel Barroso. "Vogliamo esprimere - ribadisce - vicinanza e solidarietà al popolo giapponese. Siamo a disposizione per tutto l'aiuto e l'assistenza possibili al governo di Tokyo". 15:00 Fukushima era una delle centrali più "sicure" 59 – La centrale elettronucleare giapponese Fukushima-1 è uno dei 25 maggiori impianti nucleari del mondo, costruito su progetto di General Electric, ed era considerato una delle strutture del genere fra le più sicure esistenti. E' un impianto giunto ormai al termine della vita operativa, essendo ormai in funzione da quarant'anni: costruito alla fine degli anni Sessanta, entrò in esercizio nel 1971, e doveva essere decommissionato questo stesso anno. Dopo l'esplosione le autorità nipponiche hanno preso anche la misura, certamente estrema, di disperdere nell'atmosfera parte dei vapori surriscaldati per determinare una diminuzione della pressione. La circostanza ha provocato un aumento della radioattività ambientale in un raggio di qualche chilometro attorno al reattore. La popolazione è stata fatta sgomberare da un'area di venti chilometri e sono state diffuse istruzioni per prevenire danni da contaminazioni (chiudersi in casa, spegnere i condizionatori, respirare attraverso una mascherina, ecc.). Questo, in attesa che i venti disperdano i gas radioattivi, il ché può avvenire in un periodo di tempo che (a seconda del combustibile nucleare impiegato) va dai decenni, ai secoli, ai millenni. 14:51 Petizione online per sospensione tour Maggio fiorentino 58 – Una petizione online, che fino a questo momento ha raggiunto 872 firme, chiede la sospensione del tour in Giappone del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il rimpatrio immediato della delegazione di circa 300 persone, "indipendentemente dalle perdite economiche che tale decisione possa comportare". Dello stesso parere anche la Slc Cgil di Firenze che, a proposito della decisione di proseguire la tourneé in Giappone del Maggio Musicale fiorentino, ha detto: "I lavoratori del teatro sono prigionieri, negli alberghi e nei teatri, delle decisioni del governo, del sindaco e della sovrintendente e questo, nella fase di minimizzazione in corso, è inaccettabile". 14:40 Alemanno: "No a centrali nucleari nel Lazio" 57 – "Con Renata Polverini già abbiamo espresso la volontà di non avere centrali nucleari nel Lazio, perché nella nostra regione c'è già autosufficienza energetica". Così, a margine della presentazione di una mostra, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha risposto a una domanda sull'idea del governo di tornare a realizzare centrali nucleari in Italia. 14:26 Allarme Francia, rischio grande catastrofe nucleare 56 – La situazione nelle centrali nucleari colpite dal sisma in Giappone "è molto grave" e "il rischio di una grande catastrofe non può essere scartata": è l'allarme lanciato dal ministro dell'Ambiente francese, Nathalie Kosciusko-Morizet, da Bruxelles dove è in corso il Consiglio dei ministri dell'ambiente della Ue. 14:24 Skype assegna credito gratuito per telefonare 55 – Skype ha deciso di assegnare agli utenti nipponici credito gratuito per le telefonate. Secondo quanto comunicato dal blog in lingua giapponese di Skype, l'azienda donerà a ciascun utente nel Paese l'equivalente di 80 yen (70 centesimi di euro), sufficienti per 25 minuti di chiamate verso i telefoni fissi nazionali. Oltre al credito, gli utenti nipponici potranno utilizzare gratuitamente il servizio 'Skype Access', che permette di collegarsi a Internet mediante hotspot wi-fi. 14:19 Chiesta assistenza medica e sanitaria, Ue pronta a intervento 54 – L'Unione europea è pronta a intervenire per soddisfare le richieste di aiuto per assistenza medica e sanitaria inoltrate dal Giappone tramite il meccanismo di protezione civile europea (Mic). Lo hanno annunciato la Commissione Ue e la presidenza ungherese dell'Ue. "I nostri partner giapponesi ci hanno informato che non hanno bisogno di assistenza per le ricerche e il salvataggio dei superstiti, ma di assistenza medica e sanitaria come attrezzature per la purificazione dell'acqua e squadre mediche", si legge in una nota della presidenza ungherese dell'Ue. Finora sono 20 i paesi europei che fanno parte del Mic ad avere dato la loro disponibilità a inviare aiuti, tra cui l'Italia. 14:16 Nessun rischio di radiazioni per la Cina 53 – Nessun rischio al momento in Cina di contaminazioni per le radiazioni provenienti dal Giappone. Lo hanno riferito all'Agenzia Nuova Cina esperti nucleari cinesi. Xu Ren, direttore del centro di monitoraggio ambientale dell'Amministrazione Oceanica di Stato per la Cina orientale, ha detto che i suoi tecnici hanno esaminato campioni d'acqua del mare orientale cinese e non vi hanno trovato segni anormali di contaminazione. 14:02 Fukushima, barre scoperte in tre reattori 52 – Le barre di combustibile sono rimaste scoperte, ossia non interamente sommerse dall'acqua di raffreddamento, in tutti e tre i reattori della centrale di Fukushima 1 che erano attivi al momento del terremoto di venerdì scorso. Lo ha reso noto la stessa società che gestisce l'impianto, la Tepco, ma secondo esperti di sicurezza nucleare le due esplosioni di idrogeno che hanno interessato due reattori della centrale (il numero 1 e il numero 3) inducono a ritenere che anche in essi le barre di combustibile siano rimaste scoperte per un periodo sufficientemente prolungato da innescare la reazione metallo-acqua, con conseguente produzione di idrogeno. Nei reattori nucleari deve essere costantemente assicurata la presenza di un livello d'acqua sufficiente a coprire interamente gli elementi di combustibile. In caso contrario, il calore di decadimento che si genera nel combustibile può causare la produzione di idrogeno, il danneggiamento delle barre, con la conseguente fuoriuscita di isotopi radioattivi nell'acqua di raffreddamento, e la fusione del combustibile. 13:59 Nissan e Toyota bloccano stabilimenti 51 – Nissan Motor ha deciso di sospendere l'attività in sei stabilimenti in Giappone. La Toyota ha annunciato che terrà chiusi tutti i suoi 12 stabilimenti in Giappone, nella prefettura centrale di Aichi, almeno fino a mercoledì. I tre giorni di stop, a partire da oggi, impediranno di produrre circa 40mila vetture. Lo stop delle attività riguarda anche gli altri marchi del gruppo, tra cui Hino Motors e Daihatsu. 13:47 Reattori 1 e 3 Fukushima stabili 50 – Alla centrale nucleare di Fukushima "i reattori 1 e 3 sono stabili". Lo afferma il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano. Che spiega che quanto al reattore 2 "quello che so è che per evitare l'esplosione sono stati praticati dei fori alla struttura" che ospita il reattore per "permettere la fuoriuscita di idrogeno". Edano rassicura che "si sta lavorando per raffreddare il reattore 2. IUl livello di radiazioni attorno alla centrale è tollerabile per gli esseri umani". (Ebo/ dire) 13:47 14-03-11 Nnnn 13:44 Governo: improbabile esplosione reattore 49 – Il governo giapponese considera improbabile che si possa produrre una grande esplosione nel reattore numero 2 della centrale nucleare Fukushim. L'ha affermato in una conferenza stampa il portavoce del gabinetto Yukio Edano 13:24 Fukushima, contaminato dipendente 48 – Un dipendente è rimasto contaminato in seguito all'esplosione avvenuta oggi al reattore numero 3 dell'impianto di Fukushima. Lo ha riferito la Tokyo Electric Power Co, spiegando che è rimasto esposto a radiazioni un dipendente di 23 anni dopo l'esplosione dovuta a una concentrazione massiccia di idrogeno. 13:10 Tepco non esclude la fusione delle barre a Fukushima 47 – La compagnia che gestisce l'impianto di Fukushima (la Tepco) non esclude la fusione parziale delle barre di combustibile del reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima, rende noto l'agenzia di stampa Kyodo. La parziale fusione sarebbe stata causata dal mancato funzionamento della stazione di pompaggio dell'acqua che permette di mantenere immerse nell'acqua le barre di combustibili. 13:08 Un ristoratore: italiani partiti per paura del nucleare 46 – "Il nucleare è pericoloso e nessuno si pronuncia. Per questo molti italiani che conosco, soprattutto giovani, hanno fatto le valigie. Hanno iniziato a interrompere la corrente elettrica, dalle 6 alle 10 e dalle 16 alle 20. Per la benzina bisogna fare la fila e nei supermercati non c'è traccia di carne e verdura". Così Arino De Berardinis, un ristoratore abruzzese che vive in Giappone, a tre giorni dal terremoto, racconta la situazione ai parenti in Italia. 12:57 Nuovo allarme tsunami diffuso per il Pacifico 45 – Le autorità giapponesi hanno diffuso oggi un nuovo allarme per il rischio di uno tsunami con onde alte fino a tre metri per la costa del Pacifico. A darne notizia è stata l'agenzia Kyodo. 12:49 Barroso: "Ora pensare a persone poi a impatto economico" 44 – Di fronte all'emergenza umanitaria in Giappone è importante, al momento, aiutare le popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami e poi, solo in seguito, valutare le conseguenze economiche del dramma giapponese. Lo spiega il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, per il quale sulla situazione in Giappone, c'è "molta preoccupazione". 12:45 Fukushima, tecnici pompano acqua su barre esposte 43 – I tecnici della centrale di Fukushima hanno cominciato a pompare acqua sulle barre esposte del reattore 2 della centrale n. 1 per cercare di raffreddarle. Lo scrive l'agenzia Jiji aggiungendo che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile. Non è sufficiente infatti il livello dell'acqua nella quale sono immerse le barre di uranio che ora è di 30 centimetri. 12:41 Governatore Tokyo: tsunami è stato castigo dal cielo 42 – L'apocalittico "grande terremoto del Giappone orientale", che ha devastato il nordest del Paese, è stato un "castigo del cielo", secondo il governatore di Tokyo Shintaro Ishihara. Lo riporta il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. "L'identità dei giapponesi è egoista. Usando questo tsunami, per una volta, è necessario lavare l'egoismo. Insomma, io penso che sia un castigo dal cielo", ha affermato il governatore. Per quanto riguarda le vittime dello tsunami, Ishihara, s'è limitato a dire "kawaisou", cioé "poverini". 12:38 Rischio fusione nel reattore 2 di Fukushima 41 – Non si può escludere una fusione nel reattore numero due dell'impianto nucleare di Fukushima-Daiichi: lo scrive l'agenzia di stampa nipponica Jiji, che cita la società proprietaria della centrale, Tepco. Il circuito di raffreddamento del reattore da ore ha cessato di funzionare e il livello dell'acqua è talmente basso che le barre di combustibile nucleare sono totalmente esposte, spiega l'agenzia. Nella stessa centrale, il reattore numero uno è esploso sabato, il numero tre oggi. 12:29 Nei Paesi asiatici test sugli alimenti importati 40 – I Paesi asiatici passano al setaccio i prodotti alimentari importati dal Giappone per verificare che non siano stati contaminati dalle radiazioni nucleari. Hong Kong, Malaysia, Filippine, Singapore e Taiwan hanno tutti annunciato di aver adottato misure cautelari dopo le due esplosioni nella centrale atomica di Fukushima-Daiichi. Gli articoli più a rischio sono ovviamente i prodotti freschi, latticini, frutta, verdura, ma anche il pesce crudo, prodotto base per sushi e sashimi. 12:28 Svizzera sospende piano per rinnovare centrali nucleari 39 – La Svizzera ha annunciato oggi la sospensione del piano di rinnovare le centrali nucleari, a fronte dei timori suscitati dagli impianti giapponesi danneggiati. Al termine di un vertice con esperti del settore, il ministro per l'Energia, Doris Leuthard, "ha deciso di sospendere le procedure in corso che riguardano le domande di autorizzazione generale per le nuove centrali nucleari", si legge nel comunicato diffuso dal suo ministero. 12:20 Premier giapponese: "Energia razionata fino ad aprile" 38 – Da oggi alla fine di aprile l'energia sarà razionata con black-out programmati in vaste zone del Giappone, compresa la capitale Tokyo. Ad annunciarlo in una conferenza stampa di emergenza il premier giapponese Naoto Kan. Il primo ministro nipponico, scrive l'agenzia Kyodo News, ha dunque esortato la popolazione a "restare nelle proprie abitazioni" e a "ridurre il consumo" di energia. In seguito, la società elettrica giapponese Tokyo electric power co. (Tepco) ha fatto sapere che il razionamento riguarderà Tokyo e l'area che comprende le prefetture di Chiba, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Tochigi, Saitama, Yamanashi e Shizuoka. 12:17 Gli aiuti al Giappone dei "nemici" Cina, Russia e Corea del Sud 37 – La devastazione in Giappone ha indotto anche i "nemici" storici di Tokyo, come Russia, Cina e Corea del Sud, a mettere da parte le tensioni e a offrire il proprio aiuto. Mosca, protagonista nei mesi scorsi di un durissimo scontro con Tokyo sulla sovranità delle isole Curili, ha inviato 76 soccorritori e offerto la propria assistenza alle autorità nipponiche impegnate a risolvere i problemi sorti nelle centrali nucleari. La Corea del Sud ha annunciato oggi la propria disponibilità a offrire parte delle sue importazioni di gas naturale, dopo aver già inviato squadre cinofile e soccorritori e aver offerto tre aerei da trasporto militare. La Cina, al centro nei mesi scorsi di un duro scontro per la sovranità sulle isole Senkaku, ha inviato personale e attrezzature per le operazioni di soccorso, mentre la croce rossa cinese ha promesso un milione di yuan (oltre 108.000 euro). 12:01 Fallito tentativo raffreddamento reattore 2 Fukushima 36 – Sarebbe fallito il tentativo di raffreddare con acqua marina il reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima 1. A riferirne sono i media nipponici, precisando che le barre di combustibile già non sono più completamente coperte da liquido di raffreddamento. Il sistema di raffreddamento del reattore si era bloccato alcune ore fa. Si tratta di una condizione che, spiega la televisione nipponica tbs, non si è verificata nei reattori 1 e 3, i cui edifici sono esplosi sabato e ieri per la pressione esercitata dall'idrogeno nelle strutture. 11:58 Frattini: "Giappone non è Haiti" 35 – "Il Giappone non è Haiti". Lo ha detto oggi alla Farnesina il ministro degli Esteri Franco Frattini spiegando come l'Italia stia aspettando le richieste del Giappone per eventuali aiuti di fronte al drammatico sisma che ha colpito il Paese. "Il Giappone è la terza potenza mondiale e ha chiesto a Paesi come Italia, Germania e Regno Unito di aspettare a mandare i soccorsi perché loro sono in grado di fare fronte alla prima emergenza". 11:54 Black out per coppia imperiale: "Vogliamo condividere disagi" 34 – L'imperatore e l'imperatrice del Giappone hanno chiesto che le loro residenze non siano esentate dall'applicazione dei black-out programmati per risparmiare energia dopo che diverse centrali nucleari nel nordest del Paese hanno smesso di funzionare. Lo scrive il sito internet del giornale Yomiuri Shinbun."Vogliamo condividere i disagi dei cittadini", ha chiesto la coppia imperiale. Akihito e michiko hanno cancellato gli appuntamenti previsti nei prossimi giorni, tra i quali un incontro con la coppia reale norvegese. 11:41 Porti, acciaio e raffinerie i settori più colpiti dal sisma 33 – Tra i settori più colpiti in Giappone ci sono i porti, la siderurgia e le raffinerie, che risentono sia dei degli effetti diretti di terremoto-tsunami, sia degli incendi seguiti alla devastazione, sia dei blackout eletrici. I porti della costa del nordest di Hachinohe, Sendai, Ishinomaki e Onahama sono stati così severamente danneggiati che non torneranno operativi per mesi. Invece il porto di Tokyo e quelli del sud del Paese, chiusi da venerdì per motivi precauzionali, oggi hanno ripreso a operare normalmente. 11:38 La Germania valuta su decisione di estensione vita centrali 32 – La Germania potrebbe tornare sulla propria decisione di prolungare il funzionamento delle 17 centrali nucleari del Paese. Il cancelliere Angela Merkel si è impegnato a far rivedere gli impianti, dopo che il suo governo ha preso la decisione di tenerli in funzione in media 12 anni - 8 le più vecchie, 14 le più recenti - oltre la data limite fissata dal governo di Gerhard Schroeder, il 2021. Ma ora il ministro degli Esteri Guido Westerwelle ha annunciato che il governo sta vagliando la possibilità di una moratoria sulla decisione: "Dobbiamo avere una nuova analisi dei rischi", ha dichiarato. 11:36 Commissione Ue: "In Europa, livelli radiazioni normali" 31 – Le esplosioni nelle centrali nucleari in Giappone "non hanno provocato conseguenze immediate per gli europei". Lo comunica la Commissione europea, secondo cui "i livelli di radiazioni in tutti i Paesi membri dell'Ue sono al momento normali e questo è stato confermato oggi dai nostri esperti in Lussemburgo", collegati al sistema per il rilevamento delle radiazioni in tutti i 27 Paesi membri, in particolare tramite la European data exchange platform (EURDEP). Il monitoraggio avviene tramite stazioni in tutti i Paesi Ue e tramite il sistema di informazione Ecurie "nel caso in cui ci fossero livelli di radiazioni più elevate in uno Stato membro - riferisce la Commissione europea - tutti gli altri sarebbero immediatamente allertati". 11:34 Frattini: "Sbagliato riaprire dibattito sul nucleare" 30 – "Non credo" che il disastro in Giappone "giustifichi una rimessa in discussione del piano italiano verso l'energia nucleare" ha detto il ministro degli Esteri Frattini. "Abbiamo fortunatamente zone che sismiche non sono" ha aggiunto, ricordando che "alle frontiere tra Italia e Francia ci sono decine di centrali nucleari, a pochi chilometri da Torino". Il titolare della Farnesina ha precisato che le giovani generazioni non dovrebbero pagare ancora di più "il prezzo della dipendenza dai Paesi produttori", perché "stiamo vedendo cosa accade con la Libia". 11:29 Putin: "Nessuna minaccia di disastro nucleare globale" 29 – Per il primo ministro russo Vladimir Putin non c'è alcun pericolo di disastro nucleare a livello mondiale. Putin, che si trova nella città siberiana di Tomsk, ha anche dichiarato che la Russia non cambierà il proprio programma sull'energia nucleare dopo il sisma che ha colpito il Giappone. Della stessa posizione anche la Turchia, paese notoriamente a rischio sismico. Lo ha detto ieri il ministro dell'energia, Taner Yildiz, in visita all'agenzia nucleare turca. "Siamo determinati - ha detto Yildiz - a continuare la costruzione dei nostri impianti nucleari". 11:27 Personale della portaerei Usa esposto a radiazioni 28 – La portaerei americana Ronald Reagan, arrivata ieri al largo delle coste nord-orientali del Giappone, è stata riposizionata dopo che l'equipaggio è stato esposto alle radiazioni emesse dalla centrale nucleare Fukushima. Secondo il New York Times, il Pentagono dovrebbe annunciare che l'equipaggio ha ricevuto in un'ora circa l'equivalente di un mese di radiazioni. Citando fonti del governo, il quotidiano ha affermato che la portaerei ha attraversato una nuvola carica di radioattività emessa dalle centrali giapponesi danneggiate dal sisma e dallo tsunami, mentre la nave si stava avvicinando alle coste del Giappone. 11:26 Austria chiede stress test per centrali nucleari 27 – L'Austria ribadisce la richiesta di stress test per le centrali nucleari in Europa, in seguito a quanto sta succedendo in Giappone. "Io chiederò oggi l'organizzazione di test di resistenza per le centrali nucleari in Europa - ha detto al suo arrivo al Consiglio Ue il ministro dell'Ambiente di Vienna, Nikolaus Berlakovich - E questo deve avvenire velocemente". 11:12 Europei divisi: Francia consiglia di lasciare Tokyo, Londra no 26 – Diverse ambasciate europee hanno consigliato ai loro concittadini di allontanarsi da Tokyo per il rischio di contaminazione radioattiva nel caso volgesse al peggio la situazione della centrale nucleare Fukushima-1. Fonti dell'ambasciata italiana a Tokyo, invece, hanno riferito che la sede diplomatica sta valutando la situazione momento per momento, tenendosi in contatto con le diplomazie degli altri Paesi europei. La Francia ha consigliato ai cittadini "d'allontanarsi per qualche giorno". L'Olanda ha raccomandato a tutti gli stranieri di "porsi la questione di sapere se la loro presenza è necessaria nella regione di Tokyo e nelle regioni interessate" del nordest del Paese. Così anche Germania, Austria, Ungheria, Finlandia e Lussemburgo. Diverso l'atteggiamento dei britannici, per loro non c'è pericolo. Altrettanto fanno gli statunitensi, il cui ambasciatore John Roos ha chiesto ai suoi concittadini di seguire "le istruzioni della protezione civile giapponese". 11:11 India ordina verifica sicurezza agli impianti nucleari 25 – Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha ordinato di verificare la situazione di sicurezza di tutti i 20 impianti nucleari indiani sull'onda di quanto avvenuto in Giappone dopo il terremoto. La revisione sarà condotta dal Dipartimento dell'energia atomica e dall'operatore statale degli impianti per garantire che l'intero sistema sia in grado di sostenere l'impatto di tsunami e terremoti. "Il governo attribuisce la massima importanza alla sicurezza nucleare", ha assicurato Singh. 11:09 Frattini: "Nessun straniero tra le vittime" 24 – Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato che il problema di rintracciare gli ultimi due connazionali dispersi "è legato alla difficoltà di contatto telefonico" ma "non ci sono stranieri tra le vittime". "I voli dal Giappone all'Italia funzionano - ha detto Frattini - chi vuole rientrare in Italia può farlo, non c'è un'evacuazione né una fuga di massa". 11:07 Campionato di calcio giapponese fermo per tutto marzo 23 – Il campionato di calcio giapponese si ferma per tutto il mese di marzo, per un totale di 41 partite cancellate. E' quanto ha annunciato oggi la J-League, la Lega calcio professionistica nipponica, secondo cui saranno sospese tutte le partite delle prime due divisioni, J1 e J2, e le eliminatorie della Nabisco Cup, la Coppa di Lega giapponese. Ieri la federcalcio nipponica aveva annunciato l'intenzione di tenere comunque le due amichevoli della nazionale previste per il 25 e 29 marzo a Shizuoka e Tokyo, rispettivamente contro Montenegro e Nuova Zelanda, per dare un messaggio forte alla nazione colpita dalla catastrofe. 11:05 Agenzia nucleare giapponese: "Non è una nuova Cernobyl" 22 – L'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha escluso oggi un incidente tipo quello di Cernobyl nella centrale nucleare di Fukushima. "Non c'è assolutamente alcuna possibilità di una Cernobyl", ha affermato il ministro di Stato Koichiro Genba riferendo ai membri del partito di governo l'opinione dell'Agenzia. 11:02 Commissario Ue convoca riunione esperti 21 – Il commissario Ue all'energia Gunther Oettinger ha convocato per domani una riunione dei principali esperti sulla sicurezza nucleare in Europa. Lo ha riferito il sottosegretario all'ambiente tedesco, Katherine Reiche, intervenendo nel corso della riunione del Consiglio ambiente a Bruxelles. 10:38 Reattore centrale nucleare perde liquido raffreddamento 20 – Il reattore numero due della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che venerdì ha devastato il nordest del giappone, perde liquido di raffreddamento. L'ha affermato oggi la televisione pubblica Nhk. 10:32 Ambasciatore Petrone: "Nessun contatto con due italiani" 19 – Sono due gli italiani residenti che ancora mancano all'appello in Giappone, a tre giorni dal violento sisma e dallo tsunami che ha colpito il paese. Lo ha precisato l'ambasciatore italiano Vincenzo Petrone, contattato da Tmnews. 10:08 Honda sospende produzione fino a 20 marzo 18 – La giapponese Honda Motor annuncia la sospensione di tutte le sue attività in Giappone fino al 20 marzo a causa del mega-sisma. Oggi la Honda ha tenuto chiuse tutte le sue attività produttitive con l'esclusione di un impianto di moto nell'isola di Kyushu, che però da domani chiuderà anch'esso. Il gruppo ha prodotto 69.170 auto a gennaio, pari al 22% del totale della sua produzione. 10:06 Governo giapponese: "Non c'è rischio di una nuova Chernobyl" 17 – L'Agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica ha assicurato che "non c'è alcuna possibilità" che si ripeta un disastro come quello di Chernobyl nell'impianto nucleare di Fukushima-Daiichi. Lo ha riferito il governo nipponico con il ministro per la Strategia nazionale, Koichiro Genba 09:43 Vento soffia verso sud ma risparmierà Tokyo 16 – L'Agenzia meteorologica giapponese ha previsto che oggi il vento sopra la centrale nucleare di Fukushima soffierà in direzione sud, ma non toccherà Tokyo. L'Agenzia ha precisato che la direzione del vento sarà in generale verso la capitale ma siccome soffierà in modo debole è probabile che si sposti, come spesso accade. La centrale nucleare di Fukushima, dove al momento sono tre i reattori danneggiati, si trova a 240 km a nord di Tokyo. 09:41 Equipaggio portaerei Usa esposto a radiazioni 15 – L'equipaggio della portaerei Usa, Ronald Reagan, in missione umanitaria in Giappone, è stato esposto alle radiazioni e ha ricevuto in un'ora i valori di solito assorbiti in un mese. La portaerei ha attraversato la nube radioattiva provocata dai reattori nucleari danneggiati di Fukushima, mentre si avvicinava alle coste giapponesi per portare aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. 09:28 Tepco: "Emergenza finita per due reattori" 14 – L' emergenza è finita per due dei reattori della centrale nucleare di Fukushima danneggiati dal terremoto. Lo afferma l' agenzia Kyodo citando la Tepco, la società che gestisce gli impianti. 09:24 Cancellati campionati mondiali di pattinaggio artistico a Tokyo 13 – La Federazione internazionale di Pattinaggio (Isu) ha annunciato oggi l'annullamento dei Campionati del mondo di pattinaggio artistico - previsti a Tokyo dal 21 al 27 marzo - a causa della situazione creatasi dopo il sisma dell'11 marzo in Giappone. 09:18 Oltre 5mila fra morti e dispersi 12 – Il violentissimo sisma di venerdì, in Giappone, ha causato oltre 5mila tra morti e dispersi. Questo l'ultimo bilancio fornito dalla polizia, secondo l'agenzia nipponica Kyodo. 09:17 Livelli radioattività normali in Russia e Filippine 11 – Le autorità russe hanno rilevato livelli di radioattività normali nell'estremo settore orientale del Paese e hanno escluso la necessità di evacuare i residenti, anche dopo la seconda esplosione nell'impianto nucleare giapponese di Fukushima. Anche nelle Filippine le autorità stanno controllando i picchi di radiazioni tramite test dell'aria dopo le esplosioni nella centrale giapponese; ma finora non hanno accertato alcun aumento irregolare. 09:16 Petrolio in ribasso per timore Giappone 10 – Prezzi in ribasso sul mercato petrolifero, sulla scia delle preoccupazioni per la tenuta dell'economia giapponese, la terza mondiale, dopo il terribile sisma dell'11 marzo. Questa mattina sui mercati asiatici il Brent del mare del Nord è quotato circa 112,06 dollari il barile, con un calo di 1,78 dollari rispetto a venerdì scorso. In discesa anche le quotazioni del Wti a 99,82 dollari (-1,34 dollari sull'ultima chiusura). 09:12 Basso il livello di acqua nel reattore 2 di Fukushima 9 – Il livello dell' acqua nel rettore n.2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima sta scendendo e le barre di uranio che contiene potrebbero presto essere scoperte. Lo ha affermato oggi in una conferenza stampa il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano. Il portavoce ha aggiunto che i tecnici dell' impianto sono pronti a iniettare acqua marina nel sistema di raffreddamento del reattore. 08:43 Toyota blocca la produzione 8 – La compagnia automobilistica giapponese Toyota annuncia la chiusura di tutti i suoi impianti di produzione in Giappone fino a mercoledì prossimo 08:04 Aiea: "Non danneggiata vasca contenimento del reattore" 7 – L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha detto di aver ricevuto comunicazione dal Giappone che la nuova esplosione nella centrale nucleare di Fukushima non ha danneggiato la vasca di contenimento del reattore 07:37 Fermo il sistema di raffreddamento di Fukushima 6 – Il sistema di raffreddamento del reattore 2 della centrale di Fukushima si è bloccato, lo ha comunicato la Tepco proprietaria dell'impianto 07:11 Trovati mille cadaveri 5 – Circa mille cadaveri sono stati trovati su una spiaggia nella prefettura di Miyagi, una delle zone del Giappone settentrionale investite dallo tsunami di venerdì scorso 07:10 Borsa di Tokyo in profondo rosso 4 – La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in picchiata (-6,18%), alla ripresa delle contrattazioni dopo il sisma di venerdì scorso: il Nikkei cede 633,94 punti, a quota 9.620,49 07:07 Nuova scossa in Giappone 3 – Un nuovo sisma di magnitudo 5.8 ha scosso il Giappone. L'epicentro è stato localizzato in mare, 150 chilometri a nord-est di Tokyo, al largo della prefettura di Ibaraki 07:05 Fukushima, sette dispersi 2 – Sette persone, tra cui sei soldati, sono disperse dopo le due esplosioni che si sono verificate oggi nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Paese. Tre persone sono rimasta ferite. Lo afferma la Tepco, la società che gestisce l' impianto 07:02 Nuove esplosioni a Fukushima 1 – Due esplosioni di idrogeno si sono verificati nell' impianto nucleare di Fukushima, secondo l'agenzia governativa per la sicurezza nucleare (14 marzo 2011)
IL REPORTAGE Rapporto dalla città dei morti in 10mila inghiottiti dall'onda Qui sorgevano migliaia di edifici, la darsena, scuole e un ospedale. Non una barca si è salvata e la spiaggia è attraversata da sabbie mobili dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI Rapporto dalla città dei morti in 10mila inghiottiti dall'onda Minamisanriku MINAMISANRIKU - La città scomparsa dovrebbe essere qui sotto. Nessuno si rassegna a crederci, ma è così. I piedi affondano in un pantano nero, impastato di sabbia, di petrolio, di acqua salata, di travi in cemento e di pesci coperti da insetti. Potrebbe essere uno stagno che si sta prosciugando, percorso da odori adesivi, usato come discarica. Invece si calpesta Minamisanriku e non si vorrebbe, temendo di fare male a qualcuno. Pochi soccorritori sono arrivati qui e la prima volta se ne sono andati, convinti che il porto peschereccio abitato fino a venerdì da diciassette mila persone si trovasse altrove. Sono tornati oggi, spinti dai sopravvissuti del posto e dal Gps e adesso non hanno dubbi. Questo deserto coperto ora dai gabbiani, da cui affiora una gamba piegata, si apre dall'oceano verso l'interno per nove chilometri. Il livello del Pacifico che si è trasferito sopra la costa nord - est dell'isola di Honshu, resta alto per almeno due chilometri. Non una barca si è salvata, la spiaggia è attraversata da sabbie mobili e nessuno va a recuperare quell'arto, divenuto il segnale della catastrofe. Qui sorgevano migliaia di edifici, la darsena, strade, scuole e un piccolo ospedale. Se davvero Minamisanriku è questo, non c'è speranza. Da tre giorni non c'è traccia di almeno metà della popolazione. Diecimila abitanti sono scomparsi in pochi minuti, travolti dalla prima, grande onda scatenata dal sisma. Dopo 72 ore si possono trovare persone vive sotto le macerie di un terremoto, non sotto il fango di uno tsunami. Chi si è salvato, nei quartieri in collina, è accampato per strada e guarda l'impressionante scia orizzontale, simile a quella verticale aperta da una valanga. Il livello del terreno si è abbassato e l'impressione è che ora sia inferiore a quello del mare. E per questo che Minamisanriku è stata spazzata via e che gli aiuti non sono ancora arrivati. Le strade sono interrotte, tutto deve essere trasportato a mano. Manca cibo, non c'è acqua potabile, la corrente elettrica è sospesa. Non si può nemmeno fuggire: le pompe, tre chilometri all'interno, non funzionano e il carburante è esaurito. Questa città inghiottita è l'ultimo simbolo della catastrofe che s'è abbattuta sulle prefetture orientali di Miyagi, Iwate e Fukushima, a nord di Tokyo. Si comincia però a prendere atto con orrore che è solo una delle tante, uno tra i centinaia di luoghi del Giappone che non c'è più. Dopo un giorno in viaggio lungo la costa inghiottita dall'oceano, ormai deserta e muta, non ha senso tentare di contare i morti e i dispersi. Diecimila? Il doppio? La popolazione sostiene che anche trentamila risulteranno pochi. Più rapido contare i superstiti e i feriti e sperare che molti siano riusciti a scappare all'interno e che non riescano ora a dare l'annuncio della loro salvezza. "Quando è finita la grande scossa - dice Natsuo Kawabata, avvocato a Minamisanriku - mi sono precipitato verso casa. Ho visto una trentina di auto in colonna, che acceleravano sulla strada. Alle loro spalle saliva l'onda. L'acqua si avvicinava, travolgeva le case e le auto acceleravano ancora. Una dopo l'altra, in mezzo minuto, sono state inghiottite tutte. Nella quarta c'erano mia moglie e mio figlio Hojo di 7 anni. Era al telefono con me è gridava "è fatta, siamo salvi"". Se una parte dell'Honshu non esiste più lo si deve anche alla straordinaria qualità delle costruzioni antisismiche, che hanno tradito gli abitanti. Dopo la scossa delle 14.46, l'assenza di crolli ha indotto la gente a illudersi di aver subìto un evento straordinario, ma non distruttivo. L'allarme tsunami è stato lanciato nove minuti più tardi, diciannove prima che l'oceano si alzasse di venti metri sopra la costa. L'onda si è abbattuta su una popolazione riversata per strada, che stava cercando di capire cosa fosse successo, nell'impossibilità di seguire gli appelli alla fuga lanciati in tivù, spenta dall'interruzione della corrente elettrica. La maggioranza ha ignorato il pericolo del Pacifico, o ne ha sottovalutato la velocità, venendo strappata via con l'elmetto d'emergenza sul capo. E' questo eccesso di sicurezza nella tecnologia, l'abitudine alla compagnia di una terra qui in costante movimento, ad aver potenziato l'effetto del peggior terremoto della storia nazionale. Percorrendo i quattrocento chilometri della costa inabissata, rimasti in gran parte privi di soccorsi a causa dell'emergenza radiottiva nella centrale di Fukushima, ci si rende conto così che il peggio potrebbe non essere stato ancora scoperto. Sendai, il capoluogo della prefettura di Miyagi, oltre un milioni di abitanti, resta sommerso dall'acqua ancora per metà. Sono migliaia gli edifici distrutti, gli evacuati da tre giorni non mangiano e non bevono, l'aria della notte scende a quattro gradi sotto zero e solo pochi possono ripararsi con una coperta asciutta. "Ci mancano farmaci essenziali e sangue - dice Mikiko Dotsu, capo squadra di medici senza frontiere - e l'assenza di energia impedisce di operare. Centinaia di persone, in particolare i bambini e i vecchi, devono essere portate via di qui al più presto, con gli elicotteri, o sulle navi". La scuola elementare di Natori è adibita a obitorio: all'interno, non coperti da lenzuoli, centinaia di corpi, forse mille. In un angolo vengono riposte le salme irriconoscibili, i resti considerati umani. Più si risale a nord, dal cuore dell'epicentro, è più lo scenario assume realmente il profilo di una non narrabile apocalisse. Anche la città marinara di Matsushima aveva diciassettemila residenti. E' ridotta ad un villaggio di poche case naviganti nel mare e del grande mercato del pesce non c'è traccia. Gli abitanti, sotto shock, raccontano che lo tsunami dell'11 marzo passerà però alla storia per aver sottratto al mondo l'arcipelago di Matsushima Kaigan. Erano 260 piccole isole, decine di penisole verdi tuffate nel Pacifico, tra gli scenari naturali più stupefacenti del Giappone. Rocce nere, torri di tufo, sabbia come neve, sorgenti di acqua bollente, borghi antici e una miriade di templi buddisti e scintoisti invasi dalla pace. Dalla costa oltre Sendai occorreva un'ora di barca per entrare nel paradiso delle scimmie e dei cervi, popolato di oltre duecentomila persone. Dalla terraferma non si scorgono più isole e i pescatori assicurano che l'arcipelago è stato sommerso. A Ishinomaki, sull'isola di Miyato, abitano 166 mila persone, di cui non si ha notizia. Metà della città risulta distrutta. I pescatori dell'isola di Kinkazan, il "fiore d'oro" dell'Honshu, non trovano più decine di altre isole, rimaste sotto il livello del mare. Il censimento del disastro è ostacolato dalla distruzione dei porti e di migliaia di imbarcazioni. L'arcipelago di Matsushima è totalmente isolato da venerdì e anche il laboratorio marino dell'università di Tuhoku, nella città di Onagawa, non dà segni di vita. Di certo la penisola di Ojika, l'isola di Oshima e Fukuura, si trovano oggi sotto il livello dell'acqua ed è impossibile sapere quanti siano riusciti a mettersi in salvo, come abbiano potuto riuscirci. Le isole hanno fatto da frangiflutti contro la forza del mare, proteggendo un tratto di terraferma, ma autocondannandosi a scomparire. Lungo la costa, che si presenta oggi come un luogo naturale totalmente cambiato e irriconoscibile, sono però migliaia gli edifici crollati anche a Shiogama, 59 mila residenti e il più grande mercato del pesce della prefettura di Miyagi. Centinaia di persone mancano a Iwanuma, dove la gente resta accampata sui tetti. A Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate, sabato si segnalavano quattrocento corpi restituiti dallo tsunami. Le squadre di soccorritori, giunte da Taiwan, affermano che nella spianata di fango ce ne potrebbero essere almeno altrettanti. A Rikuzen Takata, cittadina di ventottomila persone, gli edifici demoliti dallo tsunami sono oltre ottomila. Centinaia più a sud, a Minami Soma. La realtà che un Giappone stremato non vuole ancora accettare è l'uscita dallo tsunami con una mutilazione profonda e devastante. Tra la capitale e Kesennuma, apice nord estremo della devastazione, centinaia di centri abitati non esistono più. I porti distrutti sono decine, migliaia di imbarcazioni bruciate e affondate. La pesca rappresenta il 15% del pil nazionale e i danni economici si profilano immensi. In questa fascia di terra scossa, in gran parte impercorribile in auto e non raggiunta dalla macchina dei soccorsi, si aggirano ora oltre 300 mila sfollati, alla disperata ricerca di un numero imprecisato di morti e di dispersi. La maggioranza della popolazione, poco meno di tre milioni di individui, ha perduto tutto e lotta per trovare acqua, cibo e qualcosa con cui difendersi dal freddo. Gli aiuti sono lenti e insufficienti: 100 mila uomini si perdono in un deserto di macerie e rischiano di trasformarsi a loro volta in profughi. Solo oggi iniziano a delinearsi i contorni di una tragedia che nelle prime ore, dopo la scossa da 9 gradi della scala Richter, era sembrata miracolosamente scongiurata. Si è detto che solo il Giappone poteva resistere ad un simile squasso: stiamo scoprendo che non è andata così, che nemmeno il Sol Levante è stato più forte di una natura che si illudeva di aver sottomesso. "L'onda saliva - dice Yukio Hokusai, sopravvissuto di Rikuzen Takata - e il primo piano di casa è stato allagato. Siamo usciti sul tetto e anche i nostri vicini, nell'edificio a fianco, erano lassù. Un cantiere impediva al fango di scorrere e la montagna di melma saliva. Ho visto la famiglia Endo sparire in un gorgo nero, mentre il figlio più piccolo si aggrappava all'antenna satellitare". Di tutto questo, assieme al dolore, nel Nordest del Giappone resta solo la paura: di un'altra, definitiva scossa, di una contaminazione nucleare più alta di 400 volte rispetto al normale, dell'abbandono, di essere rimasti senza futuro. Nel pomeriggio al largo di Ebina ha attraccato la portaerei Usa "Ronald Reagan". I marines che distribuiscono razioni di pane e di riso a chi si prepara per la terza notte all'addiaccio, hanno la maschera sul viso. I sopravvissuti si inchinano, ringraziano e subito si coprono la bocca con la mano. (14 marzo 2011)
GIAPPONE L'allarme è scattato 8 secondi prima "La sfida: più tempo per salvare vite" In crisi il sistema di controllo giapponese. Nel luglio 2010 era stato previsto un rischio elevato nella regione Tohoku, ma a gennaio il segnale è stato cancellato. Ecco come si lavora alla prevenzione di ELENA DUSI L'allarme è scattato 8 secondi prima "La sfida: più tempo per salvare vite" Un pescatore nel porto di Hachinohe dopo il passaggio dello tsunami ROMA - Pochi secondi di anticipo. Questa volta il terremoto ha bussato alla porta prima di arrivare, ma con un margine talmente breve da instillare dei dubbi sull'utilità del sistema di "early warning" per il quale il Giappone è all'avanguardia dal 2007. Grazie alla tecnologia di "allarme rapido" molti giapponesi hanno ricevuto sul cellulare un messaggio di allerta tra gli 8 e i 60 secondi prima della scossa. Tv e radio hanno interrotto i programmi per trasmettere l'allarme. I treni ad alta velocità, obbedienti agli ordini trasmessi per via informatica, hanno rallentato e si sono fermati per evitare il deragliamento. Eppure, incredibilmente, alla rete dell'"early warning" non erano collegate le centrali nucleari. Gli impianti sono considerati talmente importanti da meritare una rete speciale, che di fatto era ancora in fase di test quando il terremoto ha colpito venerdì. Non molto più efficace è stato l'allarme tsunami. Sulle spiagge più vicine all'epicentro il segnale di pericolo è arrivato con 5-10 secondi di anticipo. Procedendo verso ovest e nord-ovest i margini sono leggermente migliorati: 25, 30, fino a 40 secondi prima dell'arrivo dell'onda devastante. Impossibile fare meglio, con un terremoto così violento (9 di magnitudo) e così vicino alla costa (130 chilometri, laddove gli tsunami raggiungono velocità di mille chilometri l'ora): la tecnologia paradossalmente ha funzionato a dovere e i suoi margini di miglioramento sono scarsi. Ma è evidente che con un preavviso così insignificante le chance mettersi in salvo sono nulle. Braccia allargate dunque per le previsioni a breve termine. Ma non è andata meglio in Giappone neanche per quelle a lungo termine, Grazie alla tecnologia di allarme rapido, molti giapponesi hanno ricevuto sul cellulare un messaggio prima della scossa o probabilistiche. Questi studi si basano sull'osservazione dettagliata dei movimenti delle faglie e sull'uso della statistica. Il "Gruppo di studio sulle probabilità di un terremoto in California" (Wgcep) che fa capo all'università della California del sud ha calcolato per esempio che la regione sarà colpita da un sisma di magnitudo 6,7 o superiore nei prossimi trent'anni con una probabilità del 99%. Ma questa informazione ha un'utilità relativa, nel momento in cui è impossibile determinare dove e quando il terremoto esattamente colpirà. Questa volta però anche il calcolo probabilistico ha deluso i sismologi. Alla regione di Tohoku, quella colpita dal Big One dell'11 marzo, era stato applicato un algoritmo per la valutazione del rischio di terremoti con magnitudo superiore a otto. Si tratta di un'elaborazione fatta dal computer in base a dati geologici presi sul terreno, e nel luglio del 2010 aveva previsto un allarme elevato nella zona a nord-est dell'arcipelago. Ma pochi mesi dopo, uno dei parametri utilizzati era sceso di poco sotto la soglia. Risultato: l'allarme per la regione di Tohoku era stato cancellato a gennaio del 2011, esattamente due mesi prima del sisma. Questi modelli informatici in Giappone (a differenza della California) sono usati ancora a livello sperimentale e la cancellazione dell'allarme non ha avuto alcun riflesso pratico sulla risposta all'emergenza. Ma fa capire quanto ancora siamo lontani dall'avere a disposizione sistemi di previsione efficaci per i terremoti. "Gli ultimi terremoti - conferma Alessandro Martelli, ingegnere sismico dell'università di Ferrara e direttore del centro Enea di Bologna - ci hanno dimostrato che le analisi probabilistiche sono ancora inadeguate. Hanno fallito in Nuova Zelanda e in Cina, solo per citare gli ultimi terremoti. Gli algoritmi che usiamo tendono a escludere gli eventi rari, eppure casi del genere prima o poi accadono. Dobbiamo migliorare i nostri metodi, e per questo ci serve tempo". Ben pochi miglioramenti invece sono attesi per l'"early warning": il sistema ha funzionato come doveva e sarebbe difficile domandargli di più. "L'allarme sfrutta la differenza di velocità fra due tipi di onde sismiche" spiega Carlo Lai, responsabile della sezione di sismologia applicata all'Eucentre dell'università di Pavia. "Le onde P, o onde longitudinali, viaggiano nel terreno a una velocità elevatissima: 2,5-3 chilometri al secondo. Ma sono quelle meno dannose. Le onde S o trasversali sono invece quelle davvero distruttive, ma si propagano a una velocità circa 1,7 volte più bassa. Quando i nostri strumenti registrano le onde veloci, abbiamo dunque un piccolo margine di tempo prima che arrivino quelle lente e devastanti. In questi pochi secondi possiamo prendere alcune misure di emergenza molto rapide. Ma fare di più è impossibile. E in Giappone, in questi giorni, il sistema ha mostrato anche delle défaillances nel determinare con precisione l'epicentro di alcune delle scosse di assestamento". Eppure nessuno degli altri paesi che dispongono dell'"early warning (California, Messico, Taiwan) dispone di apparecchiature all'altezza di quelle di Tokyo. (14 marzo 2011)
DOPO IL CATACLISMA Il lavoro delle Ong italiane in Giappone "Riportare i bambini dispersi con i genitori" Sul terreno, nella prefettura di Miyagi, sono presenti Save The Children e il Vis (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) della Congregazione dei Salesiani. Nonostante l'efficienza dei soccorsi da parte del governo, c'è ancora bisogno di tutto. Si comunica solo via Internet. Il monitoraggio di AGIRE, il network di 12 Ong italiane di CARLO CIAVONI Il lavoro delle Ong italiane in Giappone "Riportare i bambini dispersi con i genitori" SENDAI - Il mare, al momento, non sembra minacciare più il Giappone con altre onde devastanti. Ma gli effetti del loro passaggio sulla costa orientale del Paese sono ancora tutti lì, con le prime équipe delle agenzie umanitarie che cominciano ad organizzare i soccorsi, in aiuto alle autorità locali. Tutto, in luoghi dove c'è ancora bisogno di tutto, dall'acqua al sostegno psicologico, nonostante l'efficienza dei soccorsi messa in moto dal governo e dalla Croce Rossa Internazionale. Al momento, le uniche Ong con personale italiano presenti sul campo sono Save The Children 1 e Vis 2 (Volontariato Internazionale per lo Sviluppo) della Congregazione dei Salesiani. Ricongiungimenti familiari. In particolare, Save The Children - presente in Giappone fin dall'85, con una piattaforma di Ong locali impegnate nella difesa dei diritti dei minori - ha aperto due "cantieri" principali, di primo intervento: quello dedicato al ricongiungimento familiare, a favore delle migliaia di bambini che a causa del cataclisma hanno perso i contatti con i loro genitori; e quello più specifico per il sostegno psicologico dei bambini rimasti soli, per i quali si stanno allestendo degli spazi commisurati alle loro esigenze. Le testimonianze. Ian Woolverton e Eiichi Sadamatsu - australiano il primo, giapponese il secondo - sono i portavoce di Save The Children nel Paese: Hanno dato una testimonianza diretta su quanto si sta facendo nella prefettura di Miyagi, di cui Sendai è la capitale. "Stiamo vivendo un'esperienza assai dura - hanno detto - che ci sta mettendo un po' tutti alla prova. Al momento è tutto fermo, non funziona nulla, non è possibile utilizzare ancora i telefoni, si comunica solo via internet, per fortuna, ma da domani cominceranno i black out programmati e questo complicherà un po' le cose ". L'équipe di STC sta, appunto, cercando di realizzare gli obiettivi di prima necessità, a sostegno prevalentemente dei bambini Il network di 12 Ong italiane. Impegno analogo per l'équipe del Vis, che sta operando, assieme ad altre organizzazioni umanitarie locali, per assicurare i primi soccorsi alla popolazione colpite, sempre nell'area della prefettura di Miyagi. Al momento, a giudizio di AGIRE - il network di 12 Ong italiane che sviluppano progetti di emergenza in casi di calamità - la situazione non sembra richiedere l'attivazione del meccanismo di appello. L'unico Paese colpito gravemente dalla catastrofe resta infatti il Giappone dove, grazie a sistemi di protezione civile estremamente sviluppati, la risposta umanitaria può essere coordinata direttamente da attori locali, eventualmente supportati da team di esperti internazionali che Nazioni Unite, Unione Europea e singoli governi hanno già messo a disposizione. Il monitoraggio di AGIRE. In ogni caso, dato il peculiare carattere degli Tsunami, che si caratterizzano per una evoluzione e delle conseguenze poco prevedibili, AGIRE continua a monitorare la situazione con attenzione. C'è inoltre una presenza operativa delle Ong di AGIRE in Indonesia, Filippine, Papua Nuova Guinea, Isole Salomone, Messico, Nicaragua, Guatemala, Colombia, Ecuador, Perù e Cile, tutte aree potenzialmente raggiungibili dall'onda distruttrice dello tsunami. (13 marzo 2011)
2011-03-13 Diretta Diecimila morti solo a Miyagi Superati i limiti di radioattività Diecimila morti solo a Miyagi Superati i limiti di radioattività Si aggrava drammaticamente il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami. E cresce il rischio di un'esplosione nel reattore di Fukushima 3. Il premier nipponico Naoto Kan ha chiesto al numero uno di Toshiba, il costruttore della centrale atomica Fukushima n.1, di prendere "azioni risolute" per evitare possibili fusioni nel sito. Mancano acqua, cibo e carburante. Un'altra notte al freddo per i sopravvissuti (Aggiornato alle 17:18 del 13 marzo 2011) 17:18 Impianto di raffreddamento bloccato nella centrale di Tokai 69 – L'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai, nella prefettura di Ibaraki (a 120 chilometri da Tokyo), si è bloccato. Lo riferisce il comando dei vigili del fuoco, citati dall'agenzia Kyodo. L'impianto è lo stesso dove il 30 settembre 1999 si verificò il precedente incidente nucleare più grave con la morte di 3 dipendenti. La centrale è degli anni '70, contemporanea a quello di Fukusima Daichi ed e' dello stesso tipo ad acqua bollente (Bwr). 17:06 Anche due esperti in centrali nucleari in arrivo dagli Usa 68 – Dagli Stati Uniti sono partiti per prestare assistenza in Giappone anche due esperti in centrali nucleari mandati dalla U.S. Nuclear Regulatory Commission. Si tratta di tecnici che conoscono nel dettaglio il funzionamento del tipo di reattori a rischio di fusione in queste ore nelle centrali in Giappone. 16:53 Agenzia meteo giapponese: "Probabili altre forti scosse" 67 – La Japan Metereological Agency ritiene 'probabile', in base a dati storici, un nuovo sisma di magnitudo 7 nella regione situata tra Sendai e Tokyo, con inizio geografico a circa 100 km a nord di Tokyo. La probabilità, inoltre, arriva al 70% nei prossimi 3 giorni e a circa il 50% in quelli successivi. Sulla base delle statistiche, il rettangolo geografico teorico nel quale la Jma localizza come probabile un sisma di magnitudo 7 è in larghissima parte oceanico e include solo marginalmente Tokyo. 16:33 Rischio ipotermia anziani 66 – Patrick Fuller, del Comitato Internazionale della Croce Rossa, ha detto alla Bbc che "c'è un vero pericolo", soprattutto tra i vecchi, di casi di ipotermia. "Sono stati travolti dallo tsunami, sono stati nell'acqua. Qui fa molto freddo di notte. Siamo molto preoccupati. Speriamo che la situazione si stabilizzi nei prossimi giorni, se torna l'energia elettrica e i rifornimenti di generi alimentari. ma la gente qui è in stato di profondo shock" 16:24 Giappone, i mercati riaprono lunedì, la Banca centrale è operativa 65 – La Borsa giapponese riprenderà a funzionare regolarmente da domani. Lo dichiara il governo nipponico. Shozaburo Jimi, ministro delle Finanze, ha dichiarato in una nota che le autorità sorveglieranno sui listini per evitare speculazioni sulla scia del terremoto. Il Tokyo stock exchange e la borsa di Okinawa saranno operativi nei soliti orari, mentre la banca del Giappone ha dichiarato che i suoi sistemi di controllo e gestione funzionano regolarmente 16:08 Ritrovato uomo di 60 anni sul tetto della sua casa, trascinata via per 15 km 64 – Risucchiato in mare dallo tsunami che ha travolto la sua casa, un uomo di 60 anni che si era arrampicato sul tetto della sua abitazione è stato salvato oggi dai soccorritori che lo hanno trovato a 15 chilometri di distanza dal punto in cui sorgeva la sua abitazione, nella prefettura di Fukushima, aggrappato a ciò che restava della sua casa. L'uomo - Hiromitsu Shinakawa - ha spiegato ai militari di essersi salvato arrampicandosi sul tetto e di essere sopravvissuto tutto questo tempo grazie alle condizioni climatiche clementi e al mare relativamente calmo. "Ma mia moglie - ha raccontato è stata travolta dallo tsunami" 15:58 Nuova scossa di 6 gradi Richter 63 – Una scossa sismica di assestamento di magnitudo 6,0 gradi della scala Richter ha colpito oggi la costa nordorientale del Giappone. 15:56 Si teme la pioggia radioattiva per domani 62 – Dopo gli incidenti nella centrale di Fukushima, in Giappone si teme che il materiale radioattivo, ora spinto verso Est sul Pacifico, possa ricadere a terra con la pioggia, attesa per domani sera. E' quanto sta ripetendo in queste ore la tv giapponese. 15:55 Onagawa: rischio di accumulo di idrogeno 61 – Segnali di malfunzionamento al reattore della centrale di Onagawa erano iniziati in mattinata "con una controllata fuoriuscita di vapore" ha spiegato l'Aiea. Le autorità hanno inizialmente agito aumentando la pressione del sistema, poi cercando di raffreddare l'impianto e immettendo acqua marina nell'unità. Le autorità giapponesi hanno informato anche l'Aiea che "un accumulo di idrogeno è possibile". 15:23 Assicurazioni: il costo dei danni fino a 35 miliardi di dollari 60 – Il terremoto in Giappone potrebbe costare fino a 35 miliardi di dollari alle assicurazioni. La stima è stata pubblicata da Air Worldwide, specialista delle valutazioni dei rischi.La società statunitense valuta i danni provocati alle proprietà private coperte dalle assicurazioni tra i 14,5 e i 34,6 miliardi di dollari. La stima non prende in considerazione i danni provocati dallo tsunami. 15:18 Sono 700 mila i giapponesi evacuati dalle loro abitazioni 59 – Sono 700 mila i giapponesi che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni nelle zone colpite dal sisma e dallo tsunami. 15:15 Onagawa: radiazioni superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale 58 – Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". "Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l'origine delle radiazioni". 15:14 L'isola di Honshu spostata di 2,4 metri 57 – Il potente sisma che ha colpito il Giappone venerdì ha causato uno spostamento di 2,4 metri di Honshu, la principale isola dell'arcipelago giapponese. A spiegarlo alla Cnn è stato Kenneth Hudnut, geofisico della U.S. Geological Survey (USGS). 15:05 Gran Bretagna studiano crisi nucleare in Giappone 56 – Le autorità britanniche responsabili per il settore nucleare stanno studiando da vicino la crisi in Giappone ''per imparare la lezione'' nelle centrali britanniche. Lo ha detto alla Bbc il ministro dell'energia del regno Unito Chris Huhne. La Gran Bretagna ha 19 reattori nucleari in nove siti. 15:03 Bank of Japan sosterrà i mercati 55 – La Bank of Japan (BoJ) darà il suo sostegno nella difficile prova della riapertura dei mercati, dopo il devastante sisma. Lo afferma il governatore, Masaaki Shirakawa, aggiungendo che "la liquidità sarà assicurata". 15:00 Stato di emergenza centrale di Onagawa 54 – Lo stato di emergenza è stato dichiarato anche in un'altra centrale giapponese, quella di Onagawa, dopo che sono stati registrati livelli di radiazioni eccessivi. Lo ha riferito l'Aiea informata dalle autorità giapponesi che stanno indagando sulle cause dello squilibrio.Secondo le autorità comunque i tre reattori della centrale ''sono sotto controllo''. 14:23 Fumo anche in altra centrale nucleare di Miyagi 53 – L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk 14:22 Arrivata missione soccorso Usa 52 – La missione di soccorso americana della U.S. Agency for International Development è arrivata oggi nel Giappone settentrionale, da dove partirà l'attività di supporto per le aree colpite da sisma e tsunami nel nord-est. 14:20 Rischio elevato si replichi sisma magnitudo 7 51 – L'agenzia meteorologica giapponese ha avvertito oggi che esiste un rischio elevato, circa il 70% nei prossimi tre giorni, che si produca una replica di magnitudo 7 o superiore del sisma. 14:18 Governo chiede 30 mile case provvisorie 50 – Il ministero dei Trasporti e Infrastrutture nipponico ha chiesto la fornitura di 30.000 abitazioni provvisorie per le aree terremotate, una quantità paragonabile a quella utilizzata dopo il sisma di Kobe del 1995. Lo riferisce il quotidiano Asahi, secondo cui il governo si è rivolto all'Associazione nazionale per l'architettura prefabbricata, che riunisce i principali costruttori edili specializzati, richiedendo espressamente uno sforzo eccezionale per ottenere la consegna entro un periodo massimo di due mesi. L'assemblaggio delle abitazioni provvisorie in questione richiede circa due settimane. Dalla prefettura di Fukushima, tra le aree più colpite dalle devastazioni di scosse e tsunami, è già partita una richiesta per la fornitura di 1.560 case prefabbricate, scrive il quotidiano, da dividere tra le citta' di Soma (1.000 unità), Shinchi (440) e Iwaki (120) 14:17 Acqua di mare per raffreddare anche terzo reattore 49 – Si utilizzerà acqua di mare per il raffreddamento di un terzo reattore di Fukushima 1. Lo ha riferito la Jiji press citando la Tepco 14:13 Yukio Edano: "Nessuna fusione a Fukushima" 48 – Non vi è stata alcuna fusione nella centrale nucleare di Fukushima 1. A dichiararlo è stato il portavoce del governo, Yukio Edano, facendo marcia indietro rispetto a quanto da lui stesso già dichiarato: Edano aveva infatti detto precedentemente che non si poteva scartare che si fosse avviato un processo di fusione. 14:07 Tecnici tedeschi evacuati da centrale Fukushima 47 – Alcuni tecnici tedeschi della società francese Areva che si trovavano alla centrale nucleare di Fukushima durante il violento terremoto dello scorso venerdì, sono stati immediatamente evacuati al momento del sisma e non hanno riportato ferite. Lo rende noto oggi la stessa società francese. 13:29 Giappone accetta aiuto della Russia 46 – l Giappone ha accettato l'offerta russa d'inviare un team per aiutare nei soccorsi nelle aree nordorientali. L'ha riferito la portavoce del ministero delle Situazioni d'emergenza russo Irina Andrianova, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax. "Un Ilyushin Il-76 del ministero, in partenza, porterà 50 uomini dei centri speciali di soccorso e il necessario equipaggiamento in Giappone", ha spiegato la portavoce ai giornalisti. Tra Mosca e Tokyo sono volate le scintille nei mesi scorsi a causa dell'annosa disputa sulla sovranità delle Isole Curili. 13:09 Energia razionata fino a fine aprile 45 – Da domani alla fine di aprile l'energia sarà razionata con black-out programmati in vaste zone del Giappone, compresa la capitale Tokyo. La società elettrica giapponese Tokyo Electric Power Co. (Tepco) ha precisato che il razionamento riguarderà l'area che comprende, oltre alla capitale, le prefetture di Chiba, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Tochigi, Saitama, Yamanashi e Shizuoka. "Da domani le imprese e gli altri soggetti riprenderanno l'attività economica...e c'è una grossa possibilità che alcune aree servite dalla Tepco si trovino in una situazione nella quale ci sarà una forte scarsità di forniture", ha dichiarato il ministro dell' industria Barni Kaieda. 13:07 Premier giapponese: "Situazione Fukushima ancora grave" 44 – La situazione nell'impianto di Fukushima 1 (la centrale di Fukushima Daiichi) èancora grave. Ad affermarlo è stato oggi il premier giapponese Naoto Kan. 12:59 Kan: "Più di 12 mila interventi salvataggio" 43 – Sono stati 12mila i salvataggi effettuati finora nelle zone colpite dal devastante terremoto/tsunami di due giorni fa. L'ha detto il primo ministro del Giappone Naoto Kan in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione pubblica Nhk. Kan ha inoltre rigraziato di cuore la cittadinanza per "la freddezza in queste circostanze molto difficili". 12:56 Ambasciata filippina invia personale per soccorsi a connazionali 42 – Personale dell'ambasciata filippina si sta dirigendo verso la regione nord-est del Giappone per verificare le condizioni dei loro connazionali e di assisterli. ''Abbiamo inviato una squadra per aiutare i nostri cittadini e verificare se ci siano vittime tra i nostri connazionali'', ha sottolineato Manuel Lopez, ambasciatore filippino in Giappone. 12:50 Squadre soccorso Gb atterrate a Misawa 41 – Militari delle forze armate britanniche sono atterrati nella base aerea americana di Misawa nel nord del Giappone. Lo riporta SkyNews. I soldati britannici assisteranno il Giappone nelle operazioni di soccorso. 12:42 Ambasciata francese invita cittadini a lasciare Tokyo 40 – L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso ''il rischio di contaminazione''. 12:36 Vulcano in eruzione sull'isola giapponese di Kyushu 39 – Vulcano in eruzione sull'isola giapponese di Kyushu. Gas e ceneri stanno fuoriuscendo dal cratere dello Shinmoedake, alto 1.420 metri. Il vulcano si era svegliato a gennaio per la prima volta dopo 52 anni. Le autorità hanno ristretto l'accesso alla montagna, che appartiene alla catena kirishima, composta da una ventina di vulcani. 12:28 Valvola guasta a reattore Fukushima, situazione potrebbe peggiorare 38 – La crisi nel reattore 3 della centrale di Fukushima Daichi potrebbe peggiorare. Lo ha detto il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano. Sono in corso tentativi per abbassare il livello della pressione, e c'è un guasto a una valvola. Si è cominciato a iniettare acqua di mare, è plausibile che il livello stia salendo, ma l'indicatore è guasto e dunque non è possibile verificarlo. Il rischio di un'esplosione è stato confermato. 12:24 Kan: "Non sarà un'altra Cernobyl" 37 – Il premier giapponese Naoto Kan ha affermato oggi che ''non ci sara' un'altra Cernobyl'', in riferimento ai timori su un'emergenza nucleare come conseguenza dei danni causati dal terremoto. 12:23 Russia invia cisterna con gas liquido 36 – Una nave cisterna russa con 19.500 metri cubi di gas liquido è salpata dall'isola russa del Pacifico Sakhalin per il Giappone. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax. "Il Giappone ha già chiesto un aiuto nella distribuzione dell'energia ", ha spiegato il vice primo ministro russo Igor Sechin. Una seconda consegna di 100.000 metri cubi, è prevista per lunedi. La Russia ha inviato circa 200 soccorritori, tra loro anche medici e psicologi, oltre al corpo della Protezione Civile. 12:21 Roma Capitale lancia raccolta fondi 35 – Roma Capitale lancia la campagna 'Coraggio Giappone!', un programma di raccolta di fondi per le popolazioni colpite dal terremoto che partirà domani. Lo rende noto il Comune con una nota. "I finanziamenti raccolti verranno destinati all'acquisto in loco di acqua, generi alimentari e medicinali per sostenere lo sforzo delle autorità giapponesi e delle organizzazioni internazionali impegnate nell'assistenza alle centinaia di migliaia di persone evacuate e ospitate in strutture di emergenza - si legge nel comunicato - Il numero di conto corrente a cui poter inviare i contributi verrà reso noto domani". 12:19 Premier Giappone: "Ci saranno black-out programmati" 34 – Naoto Kan ha annunciato che saranno effettuati black-out programmati alla compagnia elettrica Tokyo Denryoku (Toden) e a quella del Tohoku per razionare energia. 12:13 Rappoto aveva previsto sisma entro 30 anni 33 – Il quotidiano Daily Yomuri cita oggi un rapporto secondo il quale il terremoto era stato previsto. Gli esperti del Centro per la promozione della ricerca sui terremoti avevano affermato nel documento, diffuso in gennaio, che un terremoto sul fondale marino, come quello che ha provocato lo tsunami di venerdì, avrebbe potuto verificarsi entro 30 anni, con una probabilità del 99% al largo della prefettura di Miyagi, del 90% al largo di quella di Ibaraki e tra l' 80 e il 90% in quella di Ibaraki, tutte sulla costa orientale. Una bassa probabilità, solo del 7%, era attribuita alla prefettura di Fukushima, quella dove si trovano i reattori nucleari danneggiati, e quasi nulla quella meridionale di Sanriku 12:12 Attese nuove scosse e allarme tsunami 32 – Il Giappone deve attendersi nei prossimi giorni forti scosse di assestamento e nuove allerte tsunami, secondo l' Agenzia meteorologica giapponese. Il portavoce Takashi Yokota ha affermato che sono possibili scosse fino al grado 7 della scala Richter e che sono possibili nuovi tsunami. 12:09 Papa prega per popolazione giapponese 31 – Benedetto XVI, subito dopo l'Angelus, ha espresso oggi "forte impressione" per le notizie e le immagini sul "tragico terremoto" e il conseguente tsunami in Giappone. Ha anche pregato per le vittime e per i loro familiari, incoraggiando i soccorritori e rinnovando la sua "spirituale vicinanza" alla popolazioni del Paese "che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità" 12:02 Naoto Kan: "Situazione Fukushima è grave" 30 – La situazione nella centrale nucleare di Fukushima resta grave. Lo ha detto il premier giapponese, Naoto Kan. 11:56 Premier giapponese: "Momento più difficile dal Dopoguerra" 29 – ''È il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità''. È l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. Il premier ha ricordato che dopo la guerra, i giapponesi hanno costruito una società ricca e pacifica. "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo la crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a tutti" 11:47 Legambiente: "A Fukushima terzo incidente più grave della storia" 28 – ''Quello di Fukushima è stato il terzo incidente più grave avvenuto in una centrale atomica nella storia. E non è finita. La situazione continua ad essere grave e l'allarme non accenna a scendere per i rischi di nuove esplosioni negli altri reattori e perche' ancora non si è in grado di capire se nel nocciolo dei due reattori più colpiti si sia avviata la pericolosissima fase di fusione''. È quanto si legge in una nota di Legambiente. 11:46 Banca centrale giapponese garantisce 550 mln di euro a istituti locali 27 – La Banca centrale giapponese (BoJ) ha garantito da sabato una somma complessiva di 55 miliardi di yen (quasi 500 milioni di euro) a 13 istituti finanziari nelle aree colpite dal sisma, in modo da aiutare le banche a sostenere la richiesta di contante da parte della popolazione. La Banca Centrale ha inoltre fatto sapere che tutte le sue filiali saranno regolarmente operative domani. "La Banca del Giappone - ha spiegato l'istituto centrale in una nota - continuerà a fare il massimo per assicurare la stabilità del mercato finanziario e l'erogazione regolare dei fondi, mediante una serie di misure tra cui la fornitura di liquidità". 11:22 Presidente filippino preoccupato per minaccia radiazioni 26 – Il presidente filippino Benigno Aquino III ha invitato il governo e le istituzioni alla massima attenzione per gli sviluppi in Giappone, dopo la minaccia di radiazioni che potrebbe venire dal danneggiamento dei reattori nucleari nelle zone terremotate. Il presidente ha chiesto al Consigliere della Sicurezza Nazionale Cesar Garcia, e al Nuclear Research Institute e il Philippine Atmospheric Geofisica e Astronomical Services Administration (Pagasa) di seguire da vicino e aggiornare regolarmente sugli sviluppi in Giappone.Le Filippine, infatti, sarebbero a rischio di essere colpite dalle radiazioni nucleari, data la vicinanza del paese a Fukushima in Giappone. 11:17 Ambasciata italiana in Giappone: "Contattato 24 connazionali su 30" 25 – L'ambasciata italiana in Giappone è ormai riuscita a mettersi in contatto con 24 connazionali sui 30 residenti nelle prefetture colpite dal sisma di venerdì. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Tokyo, precisando che "per quanto riguarda i non residenti, è stato stabilito un contatto con 11 di essi sui 12" di cui l'ambasciata ha avuto segnalazione. Confermata anche la notizia che "tutti e cinque gli italiani residenti nella prefettura di Fukushima (quella delle centrali nucleari a rischio) sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute". 11:16 Danni a barre combustibile reattore 24 – Le barre di combustibile al reattore n.3 di Fukushima hanno subito danni. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell'Economia e dell'Industria nipponico, ''non hanno avuto effetti''. 10:55 Vicedirettore Centro allerta: "Allarme tempestivo, ma tsunami più veloce" 23 – L'allarme è stato tempestivo ma ''purtroppo è servito a poco viste le dimensioni della catastrofe''. Lo dice in un'intervista al 'Messaggero Stewart Weinstein, vicedirettore del Centro di allerta del Pacifico. ''Quattro minuti per la lettura del fenomeno sismico - spiega - nove per il lancio dell'appello alle regioni interessate dallo tsunami. Abbiamo potuto contare su un sistema molto sofisticato di rilevamento come è quello giapponese e poi sull'esperienza internazionale che è maturata nel corso degli anni dopo la tragedia indonesiana''. Secondo Stewart, ''nessuno avrebbe potuto prevedere l'intensità del terremoto né la potenza dello tsunami che stava per verificarsi''. 10:54 Ente turismo mette in guardia su scosse assestamento 22 – L'ente del turismo cinese (Nta) invita i turisti alla prudenza prima di mettersi in viaggio per il Giappone e ha avvertito coloro che stanno trascorrendo le vacenze nel Paese del Sol Levante a fare attenzione alle scosse di assestamento. La Nta ha suggerito ai turisti di evitare di visitare Fukushima e Sendai, dove i danni del terremoto sono più gravi. Tutti i 4.683 turisti cinesi attualmente in Giappone sono al sicuro e stanno bene. 10:50 Ambasciatore italiano: "Rintracciato quinto italiano in zona centrali" 21 – Oggi l'ambasciata italiana è riuscita a mettersi in contatto anche con l'ultimo dei cinque italiani presenti nella zona delle centrali danneggiate e di cui non si avevano notizie. A spiegarlo è stato l'ambasciatore Vincenzo Petrone 10:35 Rimossa allerta tsunami 20 – L'Agenzia meteorologica giapponese ha appena rimosso anche l'allerta tsunami. A due giorni, dal terremoto di magnitudo 9, le acque del Pacifico lungo la costa nordorientale del Giappone non fanno più paura. L'allerta equivale a onde non superiori al mezzo metro di altezza 10:24 Yukio Edano: "Rischio esplosione per altro reattore Fukushima 1" 19 – C'è rischio che anche nell'edificio che ospita il reattore numero 3 della centrale nucleare Fukushima-1 si produca un'esplosione simile a quella che ha interessato ieri il reattore numero 1. L'ha affermato oggi il portavoce del governo giapponese Yukio Edano in un briefing d'aggiornamento sull'andamento dei soccorsi per le popolazioni del nordest del paese. "Non si può escludere che un'esplosione possa prodursi nel reattore 3 a causa d'un possibile accumulo d'idrogeno", ha spiegato Edano. In caso d'esplosione, secondo il portavoce, "non ci saranno problemi per il reattoe in sé" e "la situazione non avrà conseguenze per la popolazione". 10:23 'Naviga' su tetto di casa per due giorni, salvo 18 – Ha del miracoloso il salvataggio di un 60enne giapponese, di nome Hiromitsu Shinkawa, che è stato recuperato oggi al largo di Fukushima mentre da due giorni, quando il nordest del Giappone è stato colpito da un devastante terremoto/tsunami, "navigava" sul tetto della sua casa. La storia è raccontata oggi dalla Asahi Television. Secondo quanto ha riferito il ministero della difesa, stamani alle 11.10 Locali (3.10 Del mattino in italia) la nave delle forze di autodifesa marine "choukai" ha avvistato un uomo aggrappato al tetto di una casa a circa 15 km dalla costa. L'uomo è stato recuperato e trasportato in un elicottero in un ospedale della prefettura di fukushima. Shinkawa, residente nella città di minami-soma, era perfettamente cosciente e ha raccontato di essere salito sul tetto quando è arrivato lo tsunami, ma la casa è stata trascinata via dalla violenza delle acque. A quel punto ha perso la moglie, che è dispersa. 10:20 Zubin Mehta dedica 'Tosca' a popolo giapponese 17 – Dal Kanagawa Kemnin Hall di Yokohama, Zubin Mehta ha dedicato la sua 'Tosca' al popolo giapponese. Poche parole commosse, prima del concerto - in corso in queste ore - per manifestare la solidarietà dell'Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino che, nonostante il disastro naturale che si è abbattuto sul Giappone, sta proseguendo il suo tour nipponico nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Domani la 'carovana' del Maggio Musicale si esibirà a Tokyo al Bunka Kaikan, con 'La Forza del destino'. 10:16 Governo teme grande black out per domani 16 – Il governo giapponese teme che domani l'afflusso di energia elettrica a Tokyo e nel Tohoku possa essere insufficiente. L'ha comunicato oggi il ministro dell'economia giapponese e dell'industria Banri Kaieda. "Si prevede a Tokyo e nel Tohoku una grande carenza di energia", ha detto Kaieda, secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. Dopo il fine settimana, per domani è prevista la ripresa delle attività produttive. Il ministro ha dato indicazioni per gestire la situazione. 10:09 Fini: "Su nucleare non si decida su onda emozione" 15 – "Il mio auspicio è che non si decida solo sull'onda dell'emozione". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite de "L'Intervista" di Maria Latella, su Sky Tg24, parlando delle possibili conseguenze "emotive" del sisma in Giappone nei confronti del piano per il ritorno dell'energia nucleare in Italia. 10:07 Farnesina: "Mancano all'appello ancora 10 italiani" 14 – Tra ieri ed oggi sono stati contatti altri 7 italiani dei quali si erano perse le tracce, portando a 10 il numero dei connazionali residenti in Giappone che mancano all'appello. Sono stati rintracciati e stanno bene - si è appreso inoltre alla Farnesina - i cinque italiani che si trovano nella prefettura di Fukushima dove ci sono gli impianti nucleari a rischio di esplosione. I dieci ancora da rintracciare sono residenti in Giappone - nelle prefetture di Iwate e Miyagi (Nord-est) - regolarmente iscritti all'anagrafe dei connazionali all'estero, l'Aire. 10:06 Sony dona 30 mila radio e 2,6 milioni di euro 13 – Il colosso giapponese dell' elettronica Sony ha annunciato l'intenzione di fornire gratuitamente 30.000 radio alle popolazioni nelle aree colpite da sisma e tsunami, che si concentrano nel nord-est del Paese, dove le comunicazioni sono fuori uso in vaste aree. Secondo quanto riferisce il quotidiano Asahi nella sua edizione online, la multinazionale di Tokyo ha deciso di fare anche una donazione in denaro a supporto dei terremotati, del valore complessivo di 300 milioni di yen, pari a circa 2,6 milioni di euro. 09:38 Governo: "Impatto su economia sarà considerevole" 12 – L'impatto del sisma sull'economia giapponese sarà "considerevole". Lo ha detto il portavoce del governo Yukio Edano. 09:35 Governo: "Rischio fusione in due reattori" 11 – Il governo giapponese ha messo in guardia dai rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima 1 09:30 Premier Naoto Kan ordina raddoppio soldati per soccorsi 10 – Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha ordinato il raddoppio del numero di militari delle Forze d'autodifesa, le forze armate nipponiche, impegnati nelle operazioni di soccorso nel nordest del paese. Lo afferma la televisione pubblica nipponica Nhk. Il numero di militari, quindi, dovrebbe passare a 100mila. Già due giorni fa Kan aveva dato ordine di dislocare nelle operazioni di soccorso 50mila uomini. Il bilancio del terremoto sta assumendo contorni sempre più catastrofiche: al momento sono accertati un migliaio di morti, ma si prevede per la sola prefettura di Miyagi - la più colpita dallo tsunami, qualcosa come 10mila morti. 09:26 Aiea: "Un morto e 11 feriti in incidenti a centrale Fukushima" 9 – Un tecnico è morto e altri undici persone sono rimaste ferite negli incidenti di ieri nelle due centrali nucleari di Fukushima. È il bilancio diffuso dall'Aiea, l'agenzia internazionale per il nucleare dell'Onu, che ha citato informazioni fornite dalle autorità nipponiche. In particolare, nell'impianto atomico Fukushima 2 un incidente a una gru ha causato la morte di un tecnico, lasciando ferite altre quattro persone. Nel sito gemello Fukushima 1, alle prese con gravi problemi di raffreddamento, l'esplosione di ieri pomeriggio ha invece causato il ferimento di sette tecnici. Secondo l'Aiea, inoltre, le autorità giapponesi hanno ordinato l'evacuazione di 140.000 residenti nell'area della centrale: di questi 30.000 abitavano nel raggio di 10 chilometri dal sito, e 110.000 nel raggio di 20 chilometri 09:24 Portaerei americana Ronald Reagan arrivata in Giappone 8 – La portaerei americana Ronald Reagan è arrivata al largo delle acque nordorientali del Giappone, quale ultimo esempio di aiuti internazionali, con oltre 70 Paesi e organizzazioni straniere che hanno promesso iniziative di supporto per l'emergenza causata dal sisma di venerdì. Stamattina sono atterrate all'aeroporto di Narita squadre di soccorso con unità cinofile provenienti da Germania e Svizzera, insieme a un team di soccorso ungherese. Anche i cinesi sono attesi in giornata, per la prima missione del genere dislocata sul suolo giapponese: secondo l'agenzia Nuova Cina, il team di Pechino è composto da 15 membri, tra cui 7 persone specializzate nella ricerca di superstiti e un medico. Dagli Usa, invece, è attesa nelle prossime ore una missione di soccorso di 150 persone, appartenente alla U.S. Agency for International Development. 09:24 Rivista a 9 la magnitudo del sisma 7 – La magnitudo del terremoto che ha colpito il Giappone è stata rivista a 9 contro la precedente stima di 8.8 (era di 8,9 secondo l'Usgs). Lo ha reso noto oggi l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma), aggiungendo che si tratta di un sisma tra i più potenti mai registrati. 09:22 Contattati 18 italiani su 29 6 – Sale a 18, su un totale di 29, il numero complessivo degli italiani residenti nelle prefetture più colpite venerdì da sisma e tsunami, contattati dall'ambasciata d'Italia a Tokyo, mentre sono 8 su 11 i connazionali non residenti la cui presenza è stata segnalata nell'area con cui è stato aperto un canale di comunicazione. Tra gli ulteriori sviluppi maturati nel corso della notte, inoltre, c'è anche la conferma che i 5 connazionali residenti nella prefettura di Fukushima sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute. 09:20 Allerta per catena messaggi falsi su Internet 5 – Nel Giappone devastato dal sisma sale l'allerta anche per le catene di messaggi Internet falsi su situazioni di emergenza, spesso senza alcun fondamento, che stanno circolando senza controllo su telefonini e caselle email, moltiplicati a dismisura dalle tecnologie di comunicazione in tempo reale. In particolare, ieri si è diffuso in poco tempo un insistente 'rumor' che metteva in guardia dalla possibilità di piogge tossiche, causate dall'incendio avvenuto in una grande raffineria a Chiba, periferia est di Tokyo, in seguito al sisma. Il gestore dell'impianto, Cosmo Oil, dal suo sito web ha smentito la veridicità delle informazioni riportate nel messaggio, sostenendo che le possibilità di conseguenze nocive sulle persone sono "estremamente basse". 09:13 Sendai: mancano cibo, acqua e carburante 4 – Mancano cibo, acqua e carburante a Sendai, il capoluogo della prefettura più duramente colpita dallo tsunami nel nord-est del Giappone. Lo ha constatato l'inviata a Sendai della Bbc, che ne dà notizia nel suo sito internet. Lunghe code di persone si sono formate davanti ai pochi negozi aperti e file ancora più lunghe di veicoli bloccano le strade che portano alle stazioni di rifornimento di carburante. Migliaia di sfollati hanno trascorso un'altra notte al freddo, in rifugi di fortuna, sulla costa nord-orientale, sempre secondo la Bbc. Gli aiuti stanno arrivando solo ora in molte zone. 09:11 Fukushima 1, superato limite legale di radioattività 3 – Il limite legale di radioattività è stato superato nel sito della centrale nucleare di Fukushima 1, sulla costa nord-est del Giappone, dove ieri si è verificata un'esplosione. Lo ha reso noto la Tepco (Tokyo Electric Power Company), l'operatore della centrale nucleare, citata dall'agenzia Kyodo. L'operatore Tepco ha aggiunto che non c'è una immediata minaccia per la salute umana. Precedentemente la Tepco ha detto di aver cominciato a rilasciare vapore dal reattore nucleare per far abbassare la pressione. 09:10 Allarme tsunami declassato ad allerta 2 – L'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha declassato l'allarme tsunami su tutte le coste dell' arcipelago, che adesso sono soggette ad 'allerta' per onde non superiori al mezzo metro di altezza. 09:09 Oltre 10.000 morti a Miyagi 1 – Oltre 10.000 persone potrebbero essere state uccise dal terremoto e dallo tsunami nella sola prefettura di Miyagi, la più vicina all'epicentro del sisma, ha annunciato oggi il capo della polizia locale, citato dalla tv pubblica Nhk. Secondo Naoto Takeuchi "non c'è alcun dubbio" che il numero dei morti supererà i 10.000. Ieri Nhk aveva riferito che 10.000 dei 17.000 abitanti della città portuale di Minamisanriku erano dati per dispersi nella prefettura di Miyagi. (13 marzo 2011)
L'ANALISI La terribile stagione dei grandi rischi di EUGENIO SCALFARI Il gigantesco cataclisma giapponese ci ricorda che siamo entrati da oltre vent'anni nell'epoca dei Grandi Rischi. Di ogni genere: climatici e geologici innanzitutto, l'epoca dello scioglimento dei ghiacciai, delle grandiose eruzioni vulcaniche, dei terremoti di altissima magnitudine e dei maremoti, delle onde anomale, degli "tsunami". Lo scontro tra le piattaforme continentali e le rovine che ne derivano, le vittime, centinaia di migliaia di senzatetto. Sembra che le forze profonde della terra si siano tutte insieme risvegliate e stiano mandando all'aria equilibri raggiunti da secoli e da millenni mettendo in pericolo la sopravvivenza di molte specie vegetali e animali. Sembra che gli dèi si siano ritirati al di là delle atmosfere che circondano il pianeta, in lontane galassie oltre lo spazio e oltre il tempo. La nostra specie soffre di solitudine in un mondo sempre più affollato. Non è un paradosso: più il mondo delle nostre città è affollato e più siamo e ci sentiamo soli, anonimi, impauriti, litigiosi. Senza speranze nel futuro, senza memoria del passato, schiacciati su un presente sempre più precario. Quest'epoca che vede oscillare tutte le realtà ha messo anche in moto energie positive: un'inventiva ed una creatività eccezionali, un accrescimento di ricchezza che non ha eguali, un desiderio di libertà e di diritti che la tutelino. La rivoluzione africana emersa d'improvviso due mesi fa ha coinvolto un territorio che va dalla sponda atlantica fino all'oceano Indiano. Gli autori sono giovani, uomini e donne. Vogliono pane e libertà ma non sono plebi ignoranti, i loro punti di raccolta e di comunicazione sono i siti "web", gli strumenti di lotta sono le tecnologie più moderne e più diffuse. L'ondata sollevata da queste energie positive la chiamiamo "tsunami" perché la sua forza sociale e politica ha un'intensità analoga al fenomeno geologico che sconvolge gli oceani. Pane e libertà è un'onda che travolge tirannie corrotte, tradizioni mummificate, reclama eguaglianza insieme alla libertà, esonda verso i territori di antica ricchezza. La globalizzazione e la tecnologia hanno inserito nel sociale la legge fisica dei vasi comunicanti. L'immigrazione dalle terre povere alle terre ricche è lo "tsunami" sociale. Pensare di bloccarlo è pura illusione; bisogna governarlo commisurandolo al possibile, diluendolo nel tempo ma intanto preparandosi all'inevitabile. Nelle terre dei cataclismi ci si attrezza (o si dovrebbe) a costruire case ferrovie grattacieli antisismici; nel sociale ci si attrezza (o si dovrebbe) coltivando la politica dell'accoglienza, una diversa divisione del lavoro, una diversa concezione della cittadinanza. Chi crede che erigendo dighe di cartone cementate dall'intransigenza possa arginare quella marea, la renderà invece ancor più distruttiva. Grandi rischi geologici e sociali ma anche economici. Sarà un caso ma induce a riflettere: una delle più grandi crisi che ha sconvolto l'economia mondiale partendo dai mutui immobiliari americani e propagandosi con incredibile velocità su tutto il pianeta, coincide con i grandi terremoti, con la crisi climatica, con le rivoluzioni africane. Gli effetti di queste ultime hanno scatenato il prezzo del petrolio, così come il sisma giapponese sta mettendo a rischio le centrali nucleari di quel paese nonostante la modernità tecnologica che avrebbe dovuto proteggerle da ogni incidente. Le Borse di tutto il mondo sono in sofferenza ancora maggiore dopo questi eventi. Ecco perché occorre esser consapevoli, occorre predisporsi, bisogna selezionare gli obiettivi e la scala delle priorità. Una nuova scala di priorità, in mancanza della quale non saremo gli attori ma gli agiti di quest'epoca mobilissima, le vittime inermi e passive di eventi che ci sovrastano. * * * Per restare nel tema dei Grandi Rischi, sia pure a dimensione domestica, non si può non segnalare la riforma costituzionale della giustizia, approvata dall'ultimo Consiglio dei ministri e di imminente presentazione al Parlamento. Grande Rischio e spiegherò perché. La riforma non riguarda i processi del presidente del Consiglio. Quindi possiamo discuterne "come se Berlusconi non esistesse". Non per questo i rischi sono minori, poiché la riforma non si limita a modificare l'ordinamento giudiziario ma stravolge l'ordinamento costituzionale. I cardini della legge Alfano sono i seguenti: - L'articolo 104 della Costituzione, nella versione attuale, stabilisce che "la magistratura costituisce un ordine autonomo e indipendente da ogni altro potere". La legge di riforma abolisce questa disposizione con la conseguenza che i poteri costituzionali vengono ridotti dai tre attuali a due soltanto, il legislativo e l'esecutivo. - L'articolo 104 bis contenuto nella legge di riforma divide in due il Consiglio superiore della magistratura, uno per i magistrati giudicanti, l'altro per i pubblici ministeri. I membri "togati" dei due Csm, attualmente pari a due terzi dei componenti, sono ridotti alla metà e i membri eletti dal Parlamento costituiscono l'altra metà. I togati sono sorteggiati e non più eletti. (Mi domando perché non siano sorteggiati anche i membri parlamentari. Se si vuole assicurare parità occorrerebbe applicare lo stesso metodo del sondaggio anche agli eletti dal Parlamento). - Il Presidente della Repubblica resta alla guida di entrambi i Csm; i vicepresidenti sono eletti tra i membri di provenienza parlamentare. La conseguenza è che i membri laici dei due Csm sono la metà più uno. (Mi domando perché questi due collegi continuino a chiamarsi Consiglio superiore della magistratura, visto che in entrambi i magistrati saranno in minoranza). - L'articolo 105 bis istituisce una Corte di disciplina togliendo questa mansione all'attuale Csm. Questa Corte è anch'essa composta per metà dai togati e per metà dagli eletti dal Parlamento. Il vicepresidente della Corte è eletto tra i membri del Parlamento. Quindi anche nella Corte di disciplina la maggioranza è fatta di parlamentari. I membri parlamentari d'altra parte sono eletti dal Parlamento a maggioranza semplice, quindi non c'è tra loro nessun rappresentante dell'opposizione. - Articolo 109: "Il giudice e il pubblico ministero dispongono della polizia giudiziaria secondo le modalità stabilite dalla legge (ordinaria)". - Articolo 111: "Le sentenze di proscioglimento in primo grado sono appellabili soltanto nei casi previsti dalla legge (ordinaria)". - Articolo 112: "L'ufficio del Pubblico ministero ha l'obbligo di esercitare l'azione penale secondo i criteri stabiliti dalla legge (ordinaria)". - Articolo 113 bis: "I magistrati sono direttamente responsabili degli atti compiuti in violazione di diritti al pari degli altri dipendenti dello Stato". Questa legge di riforma costituzionale che affida a successive leggi ordinarie punti importantissimi che cambiano alla radice l'ordinamento giudiziario evadono in questo modo alla procedura prevista per le modifiche costituzionali. Si tratta di una furbizia che rimette alla maggioranza semplice questioni che dovrebbero essere viceversa affidate anch'esse alle maggioranze qualificate e al referendum confermativo. Ma qui non si tratta soltanto dell'ordinamento giudiziario. Le modifiche riguardano l'assetto intero della nostra Costituzione, i principi che la ispirano configurati nella prima parte della Carta, l'eguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, l'equilibrio tra poteri indipendenti e lo Stato di diritto. Viene abolito uno dei poteri fondamentali, viene cancellata la dipendenza della polizia giudiziaria dalla magistratura, viene abolita l'obbligatorietà dell'azione penale, presupposto fondamentale dell'indipendenza della magistratura. Vengono infine aboliti i poteri di autogoverno del Csm, trasformato in un organo la cui maggioranza è determinata dalla maggioranza parlamentare. Il tutto in presenza di una legge elettorale in base alla quale la maggioranza relativa emersa dalle elezioni ottiene il 55 per cento dei seggi. Il complesso di queste norme trasforma la democrazia parlamentare in una democrazia (si fa per dire) dominata dal potere esecutivo, cioè nella dittatura della maggioranza. Alexis de Tocqueville così spesso citato da Berlusconi afferma che la dittatura della maggioranza è quanto di peggio possa accadere in un paese democratico. Non esistono dunque le basi per discutere anche perché il Pdl e la Lega hanno già preannunciato che ascolteranno le opposizioni ma non accetteranno che i cardini di questa riforma siano modificati. Non resta che votare contro e andare al referendum. Si vedrà allora se le opposizioni saranno unite o separate. Prima sarà, meglio sarà. Dico anch'io: se non ora, quando? Post scriptum. Grandi Rischi era anche il titolo della trasmissione Annozero condotta giovedì scorso da Michele Santoro. L'ospite d'onore era il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti; gli interlocutori Fausto Bertinotti, Ferruccio De Bortoli ed io. Il dibattito ha avuto il pregio di svolgersi senza le urla rissose che troppo spesso trasformano gli appuntamenti televisivi in arene di scomposte corride. Gli interlocutori hanno potuto argomentare le proprie posizioni e il confronto è avvenuto civilmente, non senza qualche asprezza che è servita a sottolineare le diversità dei pensieri, delle diagnosi e delle terapie proposte. La posizione del ministro - come da tempo sappiamo - è allineata con l'obiettivo delle istituzioni europee che raccomandano ed anzi impongono rigore nei bilanci, diminuzione del deficit e riduzione del debito pubblico. Quelle stesse istituzioni però raccomandano anche di abbinare il rigore con la crescita, ma da questo orecchio il nostro ministro dell'Economia è piuttosto sordo. Si limita a proporre riforme senza spese. Gli interlocutori hanno constatato che, nonostante il gran parlare che se ne fa, l'economia italiana continua a registrare da molti anni un encefalogramma piatto per quanto riguarda la crescita economica. Per di più siamo da poco entrati in una fase di accentuata inflazione-recessione: l'inflazione è ridiventata un pericolo attuale e rappresenta una vera e propria imposta regressiva che colpisce i redditi fissi e i ceti più deboli poiché erode il potere d'acquisto dei consumatori e scoraggia gli investimenti. Per scongiurare l'inflazione la Banca centrale europea ha preannunciato per il prossimo aprile un aumento del tasso d'interesse che avrà ripercussioni sui tassi di tutto il sistema bancario europeo. Avremo dunque una nefasta combinazione tra inflazione e recessione, quanto di peggio possa accadere in un sistema economico già gravemente debilitato. Personalmente credo che per abbinare il rigore con la crescita non vi sia altro modo che procurarsi nuove risorse chiamando a contribuire le fasce più opulente dei contribuenti e tassando le rendite finanziarie. Se ne ricaverebbero risorse sufficienti a rilanciare sia i consumi sia gli investimenti. Nel corso del dibattito Tremonti non ha avuto il tempo (o la voglia?) di rispondere a questa proposta. Sarei lieto che lo facesse. (13 marzo 2011)
IL REPORTAGE Tra i fantasmi di Sendai il paese mangiato dall'onda Nell'epicentro dello tsunamo si scava alla ricerca dei corpi. "Non torneremo presto ad essere quelli che siamo stati negli ultimi 40 anni". La baia di Matsushima è irriconoscibile: l'epicentro dello tsunami adesso è deserto, silenzioso e avvolto dal fumo dal nostro inviato GIAMPAOLO VISETTI Tra i fantasmi di Sendai il paese mangiato dall'onda SENDAI - Ora l'oceano è tornato al suo posto. Ma dopo che ieri si è spostato sulla terra, i sopravvissuti al miyagi oki, la grande scossa che ogni 40 anni spazza la prefettura, non riconoscono più la baia di Matsushima. Sulla spiaggia di Natori, il villaggio marinaro a valle di Sendai, i 273 corpi rigurgitati dalla sabbia durante la ritirata del mostro sono stati portati via alle prime luci dell'alba. Restano le impronte delle salme, impresse nel fango, come stampi di un gioco di bambini. L'epicentro dello tsunami adesso è deserto, silenzioso e immobile, avvolto dal fumo di decine di barche alla deriva che ancora bruciano in mezzo al mare, simili a torce in un rito delle anime. Ma è tutto il Nordest del Giappone, trenta ore dopo il terremoto più violento del secolo, ad apparire alla gente come una terra nuova e sconosciuta. Centinaia di chilometri di costa, tra Tokyo e Kesennuma, hanno cambiato profilo. La spiaggia di Sendai, capoluogo della prefettura di Miyagi, era larga poco più di duecento metri. Si estende oggi all'interno per quasi tre chilometri, come un deserto nero ingombro di dune che sputano edifici, piloni e carcasse. I tetti rossi e verdi di poche case rimaste in piedi affiorano dalla melma che in pochi minuti ha cancellato i sogni e le opere di generazioni. Pochi uomini, gli spettri di Sendai, si muovono nel vuoto, incapaci di orientarsi nel luogo dove sono nati e cresciuti. Cercano la loro abitazione, i figli, paesi che da qualche parte dovrebbero incontrare, ma non riescono a capire dove si trovino, né se stiano calpestando il terreno su cui si sono quotidianamente mossi prima che la grande onda lo risciacquasse come un abito finito, da buttare via. I villaggi affacciati fino a venerdì sulla baia, Natori, Tagajo, Shiogama e Ishinomaki, sono scomparsi. Ne mancano anche altri, più a sud, come Rikuzentakata, inghiottito dalla schiuma assieme a quattrocento abitanti. I tre principali porti pescherecci, Kesennuma, Ishinohaki e Shiogama, sono chiusi e azzerati. I bilanci ufficiali non ne parlano, ma gli abitanti della costa giapponese adesso sanno che la somma di vittime e dispersi si rivelerà alla fine assai più alta di quanto ci si spinga ad azzardare. Dello jishin, il grande terremoto, rimane una distesa perfettamente livellata e compressa, da cui svettano boschi radi di pini. Hanno resistito i più giovani, i più sottili ed è l'unico volume verticale lungo trecento chilometri di litorale. Sono la firma del tuono. Le fronde sono circoscritte alle cime. E' il livello fino a cui si è protesa la prima onda dello tsunami che ha unito il mare al cielo, alle 15.14 di venerdì, ventotto minuti dopo la scossa devastante al largo del Pacifico. Un militare sudcoreano misura 14 metri di altezza. Un fronte duro come il cemento e rapido come un treno, che spiega perché l'isola di Honshu non sarà più come prima. La terra trema ancora, sembra anzi non restare mai totalmente immobile. Centoquaranta scosse in meno di un giorno, tra cui sedici oltre 6 gradi della scala Richter, non hanno convinto gli abitanti di Sendai ad abbandonare la loro città. La prima missione è stata di rendere invisibili i loro morti, per custodirne l'onore che suggerisce di nascondere anche il dolore, secondo l'uso dei samurai. Oltre quattrocento cadaveri sono stati recuperati e ricomposti, vestiti e truccati in un'aula dell'università, nella parte alta della città, prima che le squadre dei volontari si concedessero un istante di riposo, o un boccone di squalo. Ottantatrè defunti erano operai in un cantiere navale di Natori. Venerdì, preoccupati per i danni del terremoto delle 14.46, sono rimasti in fabbrica per mettere in sicurezza gli scafi. Non hanno creduto che l'onda potesse correre tanto sul mare. Sono spariti nei gorghi, per essere poi scagliati sulla loro spiaggia, un chilometro e mezzo più a nord. Una decina facevano invece i pescatori e sono corsi incontro all'acqua per sottrarle gli strumenti della loro vita, come in mezzo alla normalità di una tempesta. Gli altri, morti e dispersi, sono stati trascinati sulla riva dalle case e dagli orti della periferia est di Sendai, dove scorre il fiume Hirose-Gawa: quasi sei chilometri infilati nel fango che rientrava nell'Oceano, placato come un rio amazzonico. Ora la risacca ha concluso la sua pulizia e la contea di Miyagi, la più sconvolta della nazione, si presenta come una sconfinata discarica. Nessuno è in grado di dire dov'era che cosa, prima di ieri. Aerei rovesciati, carcasse di automobili, piloni della luce, binari attorcigliati, alberi, interi tratti di asfalto, brandelli di edifici, vagoni di treno e barche si fondono in un inestricabile monumento funebre all'impotente modernità del Giappone. Manca l'elettricità, dai rubinetti non esce acqua, linee ferroviarie e strade non possono essere percorse a nord di Fukushima, interrotte le comunicazioni telefoniche. Colonne di persone, a piedi o in bicicletta, con un elmetto in testa e una coperta azzurra sulle spalle, sfilano senza una parola lungo il perimetro della distesa di fango. Sono oltre 70 mila e vorrebbero tornare a casa, cercare persone che non trovano e nessuno sa dire cosa realmente sia accaduto. Testimoniano solo la propria storia e ripetono che "stavolta non c'era nulla da fare", come un consolatorio inno alla fatalità. "Abitavamo a quattro chilometri dalla costa - dice Aoki Sekimura, ottico di Sendai - protetti da un bosco e dalle risaie. Ci siamo sempre lamentati di non riuscire a vedere il mare. Dopo la scossa siamo usciti di casa e al posto del giardino c'era il Pacifico". Ad ogni sussulto risuona un boato lontano e la gente rimane ore seduta a guardare ciò che resta di quella che nella nazione era nota come "la città degli alberi". A migliaia hanno vegliato la notte fredda sulle alture, su qualche tetto, contando migliaia di edifici spariti. L'attrazione per l'orrore è dovuta alla sua anomalia. Il fango che ancora si ritira, come la melma immobile, non sono gonfi di cose distrutte. Galleggiano edifici interi, autobus intatti, un capannone perfettamente conservato, un chiosco per il pesce che sembrerebbe poter aprire. L'urto del mare non li ha disintegrati, ma strappati dal terreno, sollevati e trascinati via, come un bottino di guerra. I sopravvissuti di Sendai dicono che per il terremoto erano pronti, ma contro lo tsunami no, e che la terra non può opporsi all'acqua. "Nemmeno se circondassimo il Paese con una muraglia in cemento alta venti metri - dice Nahoko Amaki, gloria locale del sumo - ci potremmo salvare dall'oceano. Per questo ora dovremo ridisegnare la nostra patria: nessuno deve vivere e lavorare oltre i dieci chilometri dal mare". Nahoko ha salvato 23 bambini nella scuola elementare di Ishinomaki. Non volevano interrompere la festa di compleanno di un compagno: pochi minuti prima che il fango seppellisse l'istituto, Nahoko ha creduto che l'impossibile sarebbe stato possibile e li ha guidati con la forza nel parco di Nishi-Koen, sotto il vulcano di Funagata. Qui c'erano due popolari "onsen". Le sorgenti di acqua bollente si sono misteriosamente chiuse e altre fonti calde sono apparse più a valle, in una roccia che s'è spaccata. Nessuno si lamenta, nessuno piange o invoca l'ingiustizia del destino, ma è chiaro che la popolazione si sente in trappola. "Viviamo aggrappati ai vulcani - dice un'anziana di nome Eiko - e sospesi sull'oceano, nell'epicentro sismico del pianeta. Siamo stati decimati dalla bomba atomica. Eppure costruiamo sui crateri e sulla costa e abbiamo 55 centrali nucleari sull'incrocio di quattro placche tettoniche. E' chiaro che il Giappone deve ripensare se stesso, se vuole avere un futuro". Migliaia di persone trascorrono la seconda notte dopo la loro apocalisse nel luogo dove essa si è consumata. L'aeroporto Sendai Kuko, a Natori, ha una qualità: nulla può più crollare, il mare se ne è andato assieme al fiume e i primi soccorritori distribuiscono polpette di alghe e bottiglie d'acqua. Poche ore fa le immagini di questo luogo, con l'acqua che invadeva il primo piano, gli aerei lanciati come birilli sulla pista, la monorotaia rovesciata e l'asfalto che si dimenava come un serpente mutilato, hanno fatto il giro del mondo. Già nessuno più ci bada, lo scalo ha l'aspetto di un set abbandonato e gli sfollati si riuniscono nella sala partenze attorno ad una radio a batterie. Ascoltano in silenzio le notizie sulla fuga radioattiva dalla centrale di Fukushima, novanta chilometri più a sud e lo spettro di un altro male, ancora più spietato e incontrastabile, vola sui sopravvissuti che cercano invano una coperta. Terremoto, tsunami e "bomba" atomica. E' difficile resistere e chi è vivo lotta contro lo sconforto di assistere alla patria che affonda tra la forza della natura e la debolezza del proprio modello di sviluppo. "Pochi chilometri più verso terra - dice Takumi Morimoto - e Tokyo sarebbe stata inghiottita. Non torneremo presto ad essere quelli che siamo stati negli ultimi quarant'anni". I giapponesi, nel Nordest dell'Honshu, non corrono più e colpisce l'immobilità con cui, per la prima volta, attendono si svegliarsi dall'inferno. In alcuni resiste l'orgoglio di esserci ancora, di aver sconfitto la terra che li voleva inghiottire: ma vorrebbero svegliarsi adesso, in una casa, in famiglia, come prima di venerdì. In Giappone non si chiede aiuto. I morti e le lacrime non vengono scambiati per un'esibizione. Però, sotto le stelle, qui ora resta solo questo e i fantasmi di Sendai sperano di non essere subito dimenticati. (13 marzo 2011)
Terremoti, guasti, errori umani impossibile la sicurezza Da Cernobyl a oggi, la tecnologia migliora ma i rischi restano. Potenzialmente, ogni incidente nucleare è un disastro mondiale, che mette a repentaglio qualsiasi essere vivente di MAURIZO RICCI Terremoti, guasti, errori umani impossibile la sicurezza ROMA - Quanto sono sicuri gli impianti nucleari? Alla domanda si può rispondere in due modi: con una analisi tecnica o con un semplice test psicologico. Prendiamo il test. Vi dicono che una raffineria è esplosa a 40 chilometri da casa. Estendete un addolorato pensiero alle decine di vittime della palla di fuoco e tornate ad occuparvi dei vostri affari. Vi dicono, invece, che è esplosa una centrale nucleare dall'altra parte del mondo, in Giappone. Vi affrettate a chiudere le finestre e tagliate latte e verdura dalla spesa. Ci sono 400 centrali nucleari nel mondo e il numero di incidenti riportati è basso. Ma, per quanto improbabile, il rischio, come si è visto in Giappone, c'è. E, se l'improbabile incidente si verifica, le conseguenze sono enormi: potenzialmente, ogni incidente nucleare è un disastro mondiale, che mette a repentaglio qualsiasi essere vivente e i cui effetti si protraggono - come a Cernobyl - per decenni. Più un reattore è nuovo e moderno, più è sicuro, assicurano i tecnici. In realtà, i progressi sul campo della sicurezza riguardano soprattutto l'introduzione di un interruttore automatico, che interrompe la fissione, quando si creano situazioni di pericolo. Neanche questo, peraltro, è acquisito: i lavori di costruzione delle centrali di Olkiluoto e Flamanville (dove funzioneranno reattori identici a quelli previsti per l'Italia) sono stati bloccati dalle autorità di vigilanza, proprio per dubbi sull'efficienza del software che costituisce l'interruttore. In ogni caso, il problema giapponese, a Fukushima, non riguarda il reattore e il suo spegnimento. Non conta che si tratti di reattori ad acqua leggera, anziché pressurizzata (come quelli che importeremo dalla Francia) né che il reattore giapponese sia vecchio di 40 anni. Il reattore si è disciplinatamente fermato. Il problema è che, poi, però, bisogna subito raffreddarlo. Il dramma giapponese è qui. E' un problema di tubi, pompe, rubinetti. Vecchie tecnologie con una forte componente umana. Nell'incidente di Fukushima, c'è un inquietante concatenarsi di casualità, banali e niente affatto remote. Il terremoto ha interrotto l'elettricità, bisogna pompare acqua per raffreddare le barre. Ma il motore diesel della pompa di emergenza si inceppa. Nel frattempo, le barre di uranio continuano a riscaldarsi, avvicinandosi pericolosamente al livello di oltre 500 gradi, quando rischiano di cominciare a fondersi e colare verso il basso. E la temperatura fa esplodere (probabilmente) uno dei tubi che portano l'acqua, facendo crollare il tetto dell'edificio. Che cosa è esploso, esattamente? "Se esplode il contenitore del reattore - spiega Paddy Regan, un fisico nucleare inglese - è fondamentalmente quello che è accaduto a Cernobyl e il rilascio di radioattività è enorme". Se invece il danno è limitato alla struttura esterna, "finché il contenitore interno d'acciaio rimane intatto - dice Robin Grimes, professore all'Imperial College di Londra - il grosso delle radiazioni verrà contenuto". Ma c'è una terza, angosciante, possibilità, finora mai avvenuta: che il terremoto o l'esplosione abbiano danneggiato il pavimento del contenitore del reattore e che il combustibile fuso si propaghi nel terreno, dove diventerebbe impossibile contenerlo e recuperarlo. Più che Cernobyl, dunque, Fukushima ricorderebbe Three Mile Island (zero vittime). Ma l'incidente mette in luce quanto eventi esterni e incontrollabili possano risultare determinanti. In una visita alla centrale di Olkiluoto, in Finlandia, il direttore dei lavori, Martin Landtman, disse che il reattore sarà protetto da un doppio guscio di cemento (contro attacchi aerei tipo 11 settembre) e da una vasca d'acciaio per evitare che, in caso di fusione, il combustibile finisca nel terreno. "Naturalmente - aggiunse - ci prepariamo agli eventi che possiamo prevedere". Ma la natura offre spesso eventi imprevedibili. La vecchia centrale di Trino Vercellese, ad esempio, è sulla riva del Po, sette metri sopra il livello normale dell'acqua. Non c'è mai stata nel Po, una piena superiore a sette metri. Se, però, ce ne fosse una di otto metri, l'acqua potrebbe penetrare nella centrale e portare via con sé le scorie radioattive. L'altro esempio è offerto da Fukushima. Tutte le centrali vengono costruite per resistere ad un certo livello di scossa sismica. Fukushima è stata pensata per resistere a scosse di 6 gradi della scala Richter. Venerdì, ha subìto scosse mille volte più forti. Se le strutture principali hanno retto, significa che i criteri di costruzione possono consentire di superare eventi esterni, anche superiori al prevedibile. Ma non conseguenze. Se tutto va bene, c'è pur sempre da rassegnarsi, come gli abitanti di Fukushima, ad una dieta di iodio. (13 marzo 2011)
2011-03-12 DAL TETTO http://tv.repubblica.it/mondo/da-un-area-sopraelevata-lo-tsunami-distrugge-la-citta/63944?videoGRATTACIELI http://tv.repubblica.it/dossier/giappone-terremoto-tsunami/il-terremoto-nei-video-amatoriali/63943?video=&pagefrom=1&ref=HREA-1
IL GIORNO DOPO "Si cerca di tornare a vivere Ma la centrale fa paura" Le testimonianze di alcuni italiani in Giappone. Il racconto delle scosse, il lento ritorno alla normalità. Anche per i giapponesi è stata un'esperienza traumatizzante. E adesso tutti gli occhi sono puntati su quanto sta accadendo a Fukushima di FABIOLA PALMERI "Si cerca di tornare a vivere Ma la centrale fa paura" Le strade di Shibuya sono vuote stamattina, come succede solo durante O'Shogatsu (Capodanno) quando davvero tutti i giapponesi sono in vacanza, finalmente insieme con i loro familiari. Ma oggi non è esattamente festa Tokyo, c'è piuttosto un'atmosfera spettrale: non si vedono macchine, persone e tutti i caffè, perfino Starbucks, sono chiusi. Le persone sono stanche, pochissimi sono riusciti a dormire a causa delle continue scosse di assestamento e per via dello shock. E' adesso che cominciano a rendersi conto della paura. Alcuni stanno lasciando la capitale per andare verso sud, Kyoto ed Osaka, nel tentativo di allontanarsi dall'onda anomala e dal fumo delle radiazioni nucleari. La sensazione di molti è quella di essere in trappola: hanno superato il Jishin (terremoto) è vero, i palazzi hanno tenuto, Tsu (porto) Nami (onda) non può colpire Tokyo, tuttavia c'è un'onda anomala tutta psicologica, che si chiama consapevolezza del disastro, arrivata nella capitale giapponese con tutta la potenza dei dieci metri d'acqua che si sono abbattuti su Sendai. Ma la paura non si sta allontanando come si desidererebbe. Elisabetta Manzini, abita a Tokyo dal 1988, ha lavorato nella redazione in lingua italiana di Radio Japan ( NHK) ed insegna italiano all'Istituto Italiano di Cultura. Ecco il suo racconto: "Non posso dire che va tutto bene perché adesso c'è il pericolo delle radiazioni. L'impianto di raffreddamento non funziona, c'è un grosso pericolo di contaminazione. Ci sentiamo in trappola. Gli aeroporti sono chiusi al momento. L'esperienza è stata terribile. In 23 anni di Giappone non avevo mai sentito una scossa così forte e lunga. Mi trovavo al 9 piano del Bell Commons (grande magazzino ad Aoyama) meglio che a casa. Abito al 44mo piano! Infatti quando sono rientrata ho trovato che era caduta una parte della libreria e parecchie cose erano danneggiate. La scossa è stata lunghissima e fortissima e non si riusciva a stare in piedi. Ho letto la paura in viso alle giapponesi forse per la prima volta in modo così evidente. Ho pensato che era il Big One e che forse sarei morta. Ho pensato solo che era meglio morire subito piuttosto che rimanere schiacciata e impotente sotto qualcosa. Finita la prima lunghissima scossa, ci hanno fatto scendere dalle scale, ma in strada è arrivata la seconda, fortissima scossa. La gente era assembrata sui marciapiedi con i cellulari in mano che non funzionavano". "Le scosse sono proseguite ancora fino a stamattina, per tutta la notte. I "conbini" (piccoli supermercati aperti 24 ore su 24) venivano svuotati e le carte di credito non funzionavano. Il metro fermo ha causato incredibili disagi, un traffico pazzesco e l'impossibilità di trovare un taxi. Ho dormito a casa di un'amica e adesso stiamo tutti aspettando di vedere cosa fare. Il Giappone può trasformarsi in una bomba ad orologeria per l'impianto nucleare. Siamo in attesa...." Beatrice Lombardi, di Firenze, vive con la sua famiglia a Tokyo, nel quartiere di Setagaya. E' stata l'organizzatrice della manifestazione " Se non ora Quando" delle donne italiane in Giappone, il 13 febbraio scorso davanti all'Istituto Italiano di Cultura . "Sopravvivere ad un terremoto di una magnitudo del 7,5 (quella registrata a Tokyo) è di per sè un fatto straordinario. Tutto è stato straordinario venerdì 11 marzo. C'erano stati due giorni di scosse, piuttosto sostenute, ma del tutto "innocue" e la vita aveva ripreso il suo corso naturale. Treni pieni, strade congestionate, autobus al completo facevano da cornice ad una solita, tipica giornata. Ero al nono piano di un edificio quando il terremoto ci ha colpite, me e la mia amica Chihiro, di sorpresa, come ha colpito di sorpresa tutti gli altri del resto. Ci siamo guardate ed abbiamo capito subito che era qualcosa di diverso: non finiva mai. Ci siamo riparate sotto un tavolo, aspettando che la terra smettesse di tremare. In quei secondi lunghissimi, ci è passata la vita davanti, come quando sei sicura di dover morire. E forse Chihiro lo era davvero. Era disperata, si sentiva in colpa per non aver dimostrato al marito ed ai figli tutto il suo amore quella mattina a colazione. Io, invece e non so perché, forse perché sono ottimista di natura, ho solo pensato che in Giappone non si può morire sotto le macerie di un terremoto". "Nel resto del mondo sì, ma non in Giappone. Finita la scossa siamo usciti, per le scale, in fila, senza ressa. Nove piani di scalini che sembravano aumentare invece che diminuire nella discesa. Tutta la città era in strada. Ho pensato che l'epicentro questa volta fosse stato Tokyo. Non poteva essere altrimenti, troppo forte questa scossa, troppo lunga, ed il cielo si era pure rannuvolato. Ci siamo prese qualcosa da bere per ridurre la tensione, e siamo salite in macchina. Cinque minuti dopo, mentre eravamo ferme ad un semaforo la seconda scossa. La macchina ballava come in balia delle onde. Ho messo il freno a mano e la marcia di stazionamento. Chihiro mi tremava accanto come una foglia, dovevo rassicurarla, volevo rassicurarla. Ho acceso anche la radio per avere un po' di musica. Tutti i canali non parlavano d'altro che del terremoto. Ed è così, che abbiamo appreso che l'epicentro è stato a 300 chilometri di distanza da Tokyo, nel mare, a 130 chilometri dalla costa, con una magnitudo di 8.9 e che uno tsunami si stava abbattendo sulle coste. La radio passava in rassegna le località colpite e la forza con cui le onde si abbattevano, portando via case, cose e soprattutto persone. Eravamo pietrificate. Guidavo per forza d'inerzia, in un traffico micidiale, ma non ancora così congestionato, come sarebbe stato nelle ore successive. Abbiamo recuperato i bambini da scuola e siamo tornate a casa". "La notte abbiamo dormito tutti in salotto, vestiti, pronti per scappare. I nostri zaini, con il kit sopravvivenza davanti alla porta, anche le scarpe pronte per essere calzate senza difficoltà. Giubbotti disposti già in ordine, in caso di un'uscita imprevista. 40 scosse di assestamento - tutte sopra il 5 grado della scala Richter - sono state registrate fra le 23 e le 8 di mattina di sabato 12 marzo. I bambini hanno dormito, io e mio marito ci siamo dati i turni, anche se nessuno dei due ha propriamente riposato. Sopravvivere ad un terremoto di una così forte magnitudo è di per sè un fatto straordinario, come straordinario è questo popolo che convive con questa calamità da sempre e la vince. Purtroppo, contro la furia dell'acqua, di quello che qua chiamano O'tsunami, ancora non c'è nulla da fare: la natura fa ancora da padrona. Michele Benanti, di Palermo vive a Tokyo da due anni e frequenta un corso specialistico in politica presso l'università Hosei. Sta facendo uno studio comparato tra le mafia giapponese e quella italiana con particolare attenzione alle infiltrazioni mafiose nella politica. "Io abito nella zona ovest di Tokyo, quando è successo il terremoto ero a casa che mangiavo degli spaghetti e tutto quello che era sopra il tavolo è caduto..... Ehi, proprio in questo momento c'è un'altra scossa...". "Mi sono vestito in fretta e sono andato verso la stazione. Ad essere sinceri , la scossa è stata molto forte, ma non pensavo che i giapponesi fossero stati così colpiti. Arrivato in stazione, invece, mi sono reso conto da subito della reale portata dell'evento. A Tokyo tutti usano il treno o la metropolitana come mezzo principale per gli spostamenti e quando si blocca questa macchina che fa girare la città, anche i giapponesi si fermano: file interminabili di persone smarrite, persone che si rendevano conto di quello che era accadut e, pur abituati ai terremoti, non sapevano cosa fare. Un vecchio di settantacinque anni era impaurito. Niente del genere si era mai visto". "Le scosse sono durate tutta la notte e la mattina avevano tagliato il gas per evitare altri problemi. Adesso dopo quello che è successo a Fukushima la paura più grande è la pioggia radioattiva. Se dovesse ancora esplodere quel reattore sarebbero guai per l'intera nazione. Il Giappone è sempre stato preparato al grande terremoto ma nessuno aveva pensato alle centrali nucleari che per quanto all'avanguardia stanno cedendo alla forza distruttiva della natura. Se una cosa del genere fosse capitata in Italia non oso immaginare il disastro. Ora e almeno nel mio quartiere la gente sembra abbastanza tranquilla. Nei supermercati i generi di prima necessità come acqua potabile, zucchero e riso sono scomparsi ma per il resto è tutto nella norma anche i treni funzionano alla perfezione". "Per quanto mi riguarda ieri ho cercato di dare una mano in giro ma potevo anche non farlo: tutto era perfettamente organizzato: polizia nelle stazioni, personale delle ferrovie pronto a rispondere alle domande dei clienti. Non sono spaventato, pur essendoci continue scosse mi sento tranquillo. Stavo leggendo in un giornale online, dice che hanno spento due reattori della centrale di Fukushim. Questo avrà ripercussioni sia nella zona di Fukushima sia a Tokyo, si pensa fino a giorno 14. L'afflusso di corrente elettrica diminuirà di parecchio. Non voglio tornare in Italia, sto bene qui, sono fortemente determinato a finire l'Università". ******* Intanto l'Ambasciata italiana ha rilasciato delle linee guida in cui sconsiglia nelle prossime ore di dirigersi in auto verso l'aeroporto di Narita, perché l'autostrada é bloccata per verifiche. L'aeroporto, che risulta al momento pienamente funzionante, ed è raggiungibile solo tramite la Keisei line dalla stazione di Nippori in quanto anche il servizio limousine bus non è ancora stato ripristinato. Sulla questione dei rilasci di radiazione dalla centrale nucleare di Fukushima, l'ambasciata riporta le prime risultanze emerse dagli approfondimenti in corso tra gli addetti scientifici delle Ambasciate UE e con le Autorità giapponesi. Non risultano nostri connazionali nel raggio di 100 chilometri. Oggi L'Istituto Italiano di Cultura terrà il concerto di musiche di Traetta in programma in Auditorium alle 14.30. Sarà eseguito soltanto lo Stabat Mater, mentre la Serva Padrona non verrà rappresentata. Si cerca insomma di ristabilire una sorta di normalità, ma è difficile. (12 marzo 2011)
Diretta Fukushima, allarme nucleare Ancora scosse, Giappone in ginocchio Fukushima, allarme nucleare Ancora scosse, Giappone in ginocchio La devastazione del terremoto e dello tsunami La terra ha continuato a tremare nell'arcipelago giapponese, ancora con epicentro la costa nord-est già devastata dal sisma di ieri e con un nuovo fronte a Nigata-Nagano, a ovest. Il giorno dopo la devastazione causata dallo tsunami, l'emergenza principale appare quella nucleare. L'area intorno alla centrale di Fukushima è stata evacuata nel raggio di 20 chilometri dopo un'esplosione al contenitore di un reattore. Le autorità temono che si sia verificata un incidente nucleare (Aggiornato alle 17:25 del 12 marzo 2011) 17:25 Agenzia meteo giapponese: stop allarme rosso, ma resta rischio tsunami 101 – L'Agenzia meteorologica giapponese conferma la revoca dell'allarme massimo per gli tsunami su tutto il territorio dell'arcipelago, quello con onde anomale oltre i tre metri, e mantiene l'allerta per quelle fino ai due metri. 17:17 Putin: "Pompare più gas per Tokyo" 100 – E' stato il Giappone, ha riferito il vicepremier Igor Sechin dopo un incontro con Putin, a chiedere l'aumento della fornitura fino a 150 mila tonnellate di gas liquido, cui si aggiungeranno anche maggiori trasferimenti di carbone. Gli aiuti saranno forniti "rapidamente". Il Giappone, ha sottolineato Putin, "è nostro vicino, amichevole vicino, e - nonostante vari problemi, noi dobbiamo essere partner affidabili e fare del nostro meglio per aiutarlo con forniture energetiche". 17:07 Ancora 17 italiani mancano all'appello, molto probabilmente già in salvo 99 – L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ai microfoni di Sky TG24: "Nella prefettura giapponese di Fukushima, dove si trova la centrale nucleare in cui è avvenuta un'esplosione, ci sono ancora cinque italiani ma dubito che i connazionali siano nel raggio di 10 chilometri dall'impianto. Siamo in contatto quasi con tutti gli italiani, mancano ancora all'appello 17 ma che potrebbero essere già andati via. La polizia, in ogni caso ci garantisce che nè tra i deceduti, nè tra i feriti ci sono stranieri". 16:57 La Cina invia una squadra di soccorso 98 – La Cina invia una squadra di soccorso nelle zone più colpite dal sisma e dallo tsunami. Lo ha annunciato oggi l'ufficio per le emergenze sismiche della Cina precisando che la squadra partirà domenica mattina. Intanto, è già arrivata oggi la squadra inviata dalla Corea del Sud 16:45 Per l'Oms le vittime sono 621 97 – Per l'Organizzazione mondiale per la sanità, le vittime accertate al momento sono almeno 621, una cifra destinata a crescere.Stando ai dati provvisori dell'Organizzazione mondiale della Sanità, almeno 645 sono i dispersi e 1.040 i feriti. 16:38 I contaminati a Fukushima potrebbero essere più di tre 96 – Tre sono stati scelti a caso per essere esaminati tra 90 pazienti di un ospedale nella città di Futaba-machi a circa 5 km dalla centrale nucleare. I pazienti avevano aspettato i soccorsi su un terreno vicino ad una scuola, passando molto tempo all'esterno, per poi essere trasferiti in elicottero quando l'esplosione ha colpito la centrale. 16:32 Putin ordina verifica piani emergenza nucleare nell'estremo oriente russo 95 – Il primo ministro russo Vladimir Putin ha ordinato oggi di verificare i piani e i mezzi di soccorso d'urgenza nell'estremo oriente russo a seguito dell'incidente nella centrale nucleare di fukushima 1 colpita dal sisma in Giappone. 16:17 Tre contaminati da radiazioni a Fukushima 94 – Tre persone che risiedono vicino alla centrale nucleare di Fukushima sono risultate contaminate da radioattività dopo l'esplosione che si è verificata nell'impianto in seguito al terremoto di ieri. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo, spiegando che si tratta di persone che risiedevano nella zona che è stata evacuata. 16:16 Fukushima, in fila per l'acqua potabile 93 – In più località nella zona di Fukushima, dove si teme per i danni provocati dal terremoto ad una centrale nucleare, i residenti formano lunghe file per ricevere acqua potabile che viene loro distribuita e che raccolgono in contenitori di fortuna, da teiere a contenitori di plastica. 16:08 Autorità francese: nube nucleare verso il Pacifico 92 – La direzione dei venti in Giappone spingerebbe verso il Pacifico l'eventuale nube da inquinamento radioattivo che fuoriuscisse dalla centrale di Fukushima, secondo quanto affermato oggi dal presidente dell'Authority francese per la sicurezza nucleare (ASN). "Sembra - ha detto Andre-Claude Lacoste - che la direzione dei venti allontani verso il Pacifico un eventuale inquinamento". "Chiaramente - ha aggiunto - la situazione è grave". I servizi francesi, ha detto Lacoste, dispongono al momento "di un'informazione frammentaria, incompleta e quindi di mediocre qualità, dal momento che i nostri interlocutori sono concentrati sulla gestione della crisi". 15:51 Tv giapponese, allerta possibili nuovi tsunami 91 – In seguito alle numerose e forti scosse di assestamento, anche di magnitudo superiore a 6 della scala Richter, che si susseguono in Giappone, la tv pubblica ha avvertito che potrebbero verificarsi altri tsunami. 15:40 Forse 1700 vittime in tutto il Giappone 90 – Sale la stima delle perdite, si temono 1.700 morti nel paese. Materiali radioattivi come cesio e iodio sono stati rilevati intorno il reattore 1 della centrale di Fukushima. 15:32 Inviata equipe di medici e esperti a Fukushima 89 – Un'equipe di medici, infermieri e esperti in radiazioni dell'Istituto nazionale di scienze radiologiche è stato spedito a Fukushima in via precauzionale. La squadra è stata portata con l'elicottero in una base a 5 km dalla centrale nucleare Fukushima n1 15:31 Acqua di mare per raffreddare il reattore 88 – Si sta utilizzando acqua di mare per raffreddare il reattore della centrale di Fukushima 1. Lo ha reso noto il portavoce del governo Yukio Edano, che ha inoltre confermato che il reattore non è danneggiato e che il livello di radiazioni non sta salendo. Secondo gli esperti di sicurezza nucleare questa procedura è prevista dalle norme di sicurezza delle centrali nucleari, a garanzia del funzionamento del sistema di raffreddamento di emergenza. 15:23 Autorità: "Oltre un milione senza acqua" 87 – Almeno 1,4 milioni di case in Giappone sono senz'acqua. Lo riferiscono le autorità secondo quanto riportato dalla Bbc. Cinquantanove autocisterne sono state già inviate nelle zone più colpite. Circa 3 milioni di persone sono senza elettricità e le compagnie annunciano che ci vorrà un po' per ripristinare il servizio. 15:22 Almeno tre persone contaminate da radiazioni 86 – Almeno 3 delle persone evacuate tra le 210.000 intorno alla centrale di Fukushima risultano essere state esposte a radiazioni. Lo riferisce in un flash l'agenzia Kyodo News. 15:17 Si aggrava ancora il bilancio delle vittime 85 – Si aggrava di ora in ora il bilancio assolutamente provvisorio del terremoto e del successivo tsunami. Secondo l'agenzia Kyodo News le autorità temono che si sia già raggiunta la cifra di 1.700 vittime. I dispersi sarebbero invece oltre 10.000. Intanto sono 210.000 le persone evacuate a titolo precauzionale intorno alle due centrali nucleari di Fukushima Daichi e Fukushima Daini (a meno di 12 km l'una dall'altra). 15:15 Zaccheroni torna in Italia dopo sisma 84 – Alberto Zaccheroni, commissario tecnico della nazionale di calcio nipponica, ha lasciato il Giappone alla volta dell'Italia insieme ai suoi quattro collaboratori, per rassicurare i familiari dopo il sisma che ha devastato il paese. ''Prima di tutto desidero offrire le condoglianze più sincere per le vittime di questo terremoto - ha commentato il tecnico romagnolo in un comunicato diffuso dalla Federcalcio nipponica -. Le nostre famiglie in Italia sono preoccupate per la nostra sicurezza dopo i danni causati dal sisma. Con il permesso della federazione, abbiamo deciso di tornare in Italia per rassicurare i nostri cari''. 15:13 In Germania catena umana contro il nucleare 83 – Circa 60mila persone hanno formato oggi in Germania una catena umana lunga 45 km per protestare contro l'uso dell'energia nucleare alla luce del disastro di Fukushima provocato dal terremoto in Giappone. La lunga fila di manifestanti antinuclearisti, organizzata da varie associazioni tedesche che si battono per la chiusura delle centrali atomiche nel paese, ha collegato la centrale di Neckarwestheim, nel Baden-Wuerttemberg (sudovest), con il palazzo del governatore del Land - Villa Reitzenstein - a Stoccarda. 14:58 Sfollate 21mila presone 82 – Sono circa 21mila persone che sono sfollate nelle 1.340 tendopoli che le squadre di soccorso hanno realizzato nelle cinque provincie più colpite dal sisma e dallo tsunami. Le squadre di soccorso intanto hanno iniziato già la rimozione delle macerie. 14:56 Nuova serie di scosse, nessun allarme tsunami 81 – Non si arresta la serie di scosse di assestamento che continuano ad investire il Giappone. Dopo quella devastante di ieri, di magnitudo 8,9, nell'ultima ora se ne sono registrate almeno 3: la prima di 6,6 gradi della scala Richter, la secondo di 6 e l'ultima, pochi minuti fa di 4,8. Tutte sono localizzate in mare a largo della costa orientale. Finora non è stato però diramato alcun allarme tsunami. 14:51 Musicista Maggio fiorentino: "Teniamo duro" 80 – "La tentazione sarebbe quella di far le valigie, ma teniamo duro; siamo qua con un compito importante. Le istituzioni italiane monitorano costantemente il quadro generale. Per ora il tour continua, vediamo come evolve la situazione". Lo ha detto Marco Salvatori, musicista del Maggio Musicale Fiorentino, in questi giorni a Tokyo per un tour, nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità. "Ambasciata, Farnesina e sindaco di Firenze - spiega Salvatori - seguono l'evolversi degli eventi, per capire se sale l'allarme e se è il caso di farci rientrare. Questo ci dà fiducia e coraggio. Per adesso la situazione appare relativamente tranquilla, anche le radiazioni, al momento, non sembrano preoccupare". 14:49 Governo: "Depressurizzazione reattore 1 è riuscita" 79 – I tentativi di depressurizzare il modulo di contenimento del reattore 1 a Fukshima hanno avuto successo. Lo scrive su Twitter Noriyuki Shikata, capo della comunicazione dell'ufficio del primo ministro del Giappone. A breve, aggiunge, saranno prese misure aggiuntive, come l'utilizzo di acqua di mare e acido borico. 14:42 Centrale Fukushima una delle più sicure 78 – La centrale elettronucleare giapponese Fukushima-1, oggetto di preoccupazioni per i danni subiti in seguito al disastroso terremoto dell'11 marzo, è uno dei 25 maggiori impianti nucleari del modo, costruito su progetto di General electric, ed è considerato una delle strutture del genere fra le più sicure esistenti. È un impianto giunto ormai al termine della vita operativa, essendo ormai in funzione da quarant'anni: costruito alla fine degli anni sessanta, entrò in esercizio nel 1971, e doveva essere decommissionato questo stesso anno. 14:39 Singapore invia squadra di soccorritori 77 – Singapore ha inviato una squadra di soccorritori in Giappone. Il team è formato da cinque ufficiali dell'unità della protezione civile e cinque cani da ricerca. Sono specialisti nelle operazioni di soccorso e hanno operato in seguito al recente terremoto a Christchurch, in Nuova Zelanda. Il presidente di Singapore SR Nathan ha inviato una lettera all'imperatore giapponese Akihito, nella quale ha espresso le più sentite condoglianze. 14:34 Presto iodio a popolazione attorno a centrali Fukushima 76 – Le autorità giapponesi distribuiranno al più presto iodio alla popolazione che vive nei pressi delle centrali nucleari di Fukushima. Lo iodio, che fu distribuito anche a Chernobyl, protegge dalle radiazioni. La decisione è stata riferita dal governo giapponese all'Aiea. 14:32 Nuova scossa di 6,6 nel Nord Est 75 – Una nuova scossa di magnitudo 6 è stata registrata nel nord est del Giappone. Lo riporta il sito dell'agenzia Kyodo. L'epicentro a 40 km di profondità. Lo annuncia l'Agenzia meteorologica giapponese. 14:30 Primo ministro Naoto Kan: "Più di tremila persone messe in salvo" 74 – Oltre tremila persone sono state messe in salvo dopo il terremoto. Lo ha sottolineato il primo ministro Naoto Kan nel corso del summit straordinario con la protezione civile, secondo quanto riferito dai media locali. 14:25 Fukushima, la terra trema ancora 73 – Continuano le scosse di terremoto in Giappone nordorientale. Alle 22.14 Locali (14.14 In italia), una nuova scossa di magnitudo 5. L'annuncia il Japan News Network. Le aree interessate sono le stesse colpite ieri da terremoto e tsunami. In particolare a Fukushima, la scossa è stata di magnitudo 5. 14:21 Ripresi regolarmente voli Alitalia verso Tokyo 72 – Sono ripresi regolarmente i voli Alitalia verso l'aeroporto di Tokyo Narita. Lo ha riferito la compagnia aerea italiana. Il volo AZ 782 Roma-Tokyo è regolarmente decollato alle 10.40 e il conseguente volo di ritorno AZ 783 Tokyo-Roma è previsto per domani con partenza alle 10 (ora locale). Il secondo volo Roma-Tokyo di oggi, l'AZ 784, decollerà regolarmente alle 15 e la partenza del conseguente volo di ritorno AZ 785 Tokyo-Roma è prevista per domani alle 14.15 (ora locale). Il volo AZ 786 Milano Malpensa-Tokyo è decollato regolarmente questa mattina alle 9.55 e il conseguente volo di ritorno da Tokyo a Milano Malpensa partirà domani alle 9.25 (ora locale). Resta regolare il collegamento Roma-Osaka. In considerazione del continuo evolversi della situazione Alitalia invita i propri passeggeri dei voli da e per il Giappone a consultare lo stato del proprio volo contattando il sito Internet alitalia.it nella sezione 'stato del volo', chiamando il numero verde 800.65.055 o contattando il call center Alitalia al numero 06.2222. A tutti i passeggeri in possesso di prenotazione confermata e di biglietto emesso sui voli da e per Tokyo fino al 31 marzo è consentito, entro il 31 marzo, il cambio di prenotazione o di itinerario senza penale. 14:06 Nhk: "Mancano all'appello 10 mila persone" 71 – Circa 10.000 Persone risultano disperse a Minamisanriku, cittadina portuale travolta dal violento tsunami che ieri si è abbattuto sul nord est del Giappone. I dispersi sono oltre la metà dei 17.000 abitanti della città portuale investita in pieno dallo tsunami 14:04 Immagini satellitari tedesche contribuiranno a operazioni soccorso 70 – Anche le immagini satellitari raccolte da centri in Germania contribuiranno alle operazioni di soccorso in Giappone. Gli scienziati del Centro aerospaziale tedesco (Dlr) hanno lavorato fino all'alba di questa mattina per analizzare le immagini dall'area del disastro trasmesse dai satelliti dell'istituto di Oberpfaffenhofen, nei pressi di Monaco di Baviera (Sud). 13:56 Agenzia meteorologica giapponese annulla allarme massimo tsunami 69 – L'Agenzia meteorologica giapponese ha annullato l'allarme massimo per gli tsunami su tutto il territorio dell'arcipelago, dove, a distanza di quasi un giorno e mezzo dal devastante sisma, non è più previsto l'arrivo di onde anomale giganti oltre i tre metri di altezza. 13:43 Ambasciatore italiano: "Cinque connazionali nella zona di Fukushima" 68 – A Fukushima, dove si trova l'impianto nucleare in cui è avvenuta l'esplosione, ''in questo momento, ci sono ancora cinque italiani''. È quanto risulta all'ambasciatore d'Italia a Tokyo, Vincenzo Petrone, che però - ai microfoni di Sky Tg24 ha precisato di ''dubitare che i connazionali siano nel raggio di 10 chilometri dall'impianto''. Petrone ha confermato che la polizia giapponese garantisce che né tra i deceduti nè tra i feriti ci sono stranieri, pertanto neanche nostri connazionali. ''Tuttavia - ha osservato Petrone - ci sono alcune centinaia di dispersi per i quali, per definizione, non si può sapere di che nazionalità siano. ''Siamo in contatto praticamente con tutti gli italiani, ha spiegato il diplomatico. In questo momento ce ne mancano solamente 17 che stanno nell'area più pericolosa, quella di Miyagi. Però non possiamo ancora essere certi che i 17 siano lì potrebbero essere già andati via. Quello che è certo che non possono non aver ricevuto le email che gli abbiamo mandato.Non ci hanno risposto, questo - ha sottolineato - è il punto''. 13:37 Asi: "Nessuna evidenza di un movimento significativo dell'asse terrestre" 67 – Non c'è nessuna evidenza di un movimento significativo dell'asse terrestre in seguito al terremoto: è quanto risulta dalle prime misure effettive fatte dal centro di riferimento mondiale in questo campo, il Centro di Geodesia Spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a Matera. 13:37 Ue pronta ad assistere Giappone in qualsiasi modo 66 – L'Unione Europea è "pronta ad assistere il Giappone in qualsiasi modo possibile". Lo ha detto il responsabile della politica estera, Catherine Ashton, esprimendo "solidarietà al Giappone e sentite condoglianze al popolo giapponese per un evento che ha causato la perdita di numerose vite umane" 13:28 Un morto per tsunami nella provincia indonesiana di Papua 65 – Lo tsunami originato dal sisma in Giappone ha fatto almeno un morto nella provincia indonesiana di Papua. Si tratta di Darwanto Odang, 35 anni, annegato in mare mentre cercava di salvare la propria famiglia dall'impatto con l'acqua. Numerose famiglie di Tobati, a Papua, hanno trovato rifugio in una chiesa sulla collina e da lì hanno osservato impotenti l'onda che distruggeva le abitazioni. 12:23 Primo ministro Naoto Kan: "Siamo pronti a evacuazione, popolazione mantenga la calma" 56 – Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, in una conferenza stampa, ha detto che il governo è pronto all'evacuazione dell'area di Fukushima e ha invitato la popolazione a restare calma. Naoto Kan ha ringraziato i governi del mondo per la solidarietà 12:17 Nazioni Unite inviano nove esperti 55 – Le Nazioni Unite hanno inviato oggi nove esperti in Giappone, per aiutare le squadre di soccorso locali.Gli esperti, di cui due specilizzati in problemi ambientali, fanno parte del Disaster Assessment delle Nazioni Unite e del sistema di coordinamento, una rete di risposta rapida istituito per gli aiuti nei casi di calamità. "Siamo pronti a fornire qualsiasi aiuto chieda il Giappone", ha dichiarato Elisabeth Byrs responsabile dell'Ufficio Coordinamento degli Affari umanitari delle Nazioni Unite a Ginevra. 12:16 Tsunami, danni a California e Hawaii 54 – La California e le Isole Hawaii, colpite dall'onda anomala otto ore dopo il sisma in Giappone, hanno riportato danni a porti e imbarcazioni. Nessun danno è stato invece riportato in Alaska. 12:15 Non in pericolo di vita operai di Fukushima 53 – Le quattro persone, rimaste ferite nell'esplosione del reattore n.1 dell'impianto nucleare di Fukushima, in Giappone, sono coscienti e non in pericolo di vita. Lo riferisce l'agenzia Kyodo News 12:09 Evacuato da isola Vancouver cast Twilight - Breaking Dawn 52 – Kristen Stewart, Taylor Lautner e altri attori del nuovo episodio della saga Twilight, Breaking Dawn, sono stati costretti ad evacuare il set del film allestito su una spiaggia dell'isola di Vancouver, nella British Columbia (Canada) per misure di sicurezza in seguito all'allarme tsunami. Secondo quanto riferisce l'Hollywood Reporter, l'attrice Tinsel Korey, che fa parte del cast, ha mandato ieri via Twitter un drammatico messaggio informando amici e parenti dell'evacuazione. Non ci sono stati comunque feriti o incidenti, come del resto anche sul set di una serie della CBS che si girava alle Hawaii dal titolo Hawaii Five-O, dove le onde dello tsunami non hanno cusato danni rilevanti. 12:05 Ripresi a Fiumicino collegament con Tokyo 51 – Dopo la sospensione di ieri del volo per Tokyo (AZ 784) a causa della temporanea chiusura dell'aeroporto di Tokyo 'Narita', sono ripresi all'aeroporto di Fiumicino i collegamenti per la capitale giapponese. Il primo dei due voli Alitalia per Tokyo in programma oggi è decollato intorno alle 11 con 291 passeggeri a bordo. Soppresso, invece, il volo AZ 785 Tokyo-Roma che sarebbe dovuto atterrare alle 19. Intanto la compagnia sta continuando a prendere contatti con i passeggeri dei voli interessati per fornire informazioni e assistenza. 12:01 Esperti: "Danni a centrale resterebbero confinati" 50 – Anche nel peggiore degli scenari possibili, ossia quello della fusione del nocciolo della centrale nucleare giapponese di Fukushima, il materiale radioattivo - secondo quanto spiegano esperti di fisica nucleare che non vogliono essere citati - resterebbe quasi completamente confinato con una dispersione di materiale radioattivo limitata. Tuttavia questo materiale dovrebbe restare confinato all' interno della struttura di contenimento, costituita da più strati, come una cipolla. 11:59 Trasporti Tokyo verso la normalità 49 – La ramificata rete dei trasporti dell'area metropolitana di Tokyo sta tornando lentamente alla normalità, dopo il blocco totale causato dal sisma. Le principali linee ferroviarie e i servizi autobus della capitale hanno ripreso gradualmente a funzionare, anche se si segnalano ritardi e non tutte le tratte sono state ripristinate: la trafficata linea Yamanote, che circonda il centro di Tokyo, è tornata in funzione, così come le linee più utilizzate della rete metropolitana gestita da Tokyo Metro. Il servizio dei treni proiettile Shinkansen è stato ripristinato sulla tratta Tokaido, che connette la capitale all'area occidentale dell'arcipelago, mentre restano sospese le corse delle linee Tohoku, Yamagata e Akita, che operano nelle zone settentrionali, alcune delle quali fortemente colpite dal sisma. L'aeroporto internazionale di Narita, pienamente funzionante, è raggiungibile con la linea Yokosuka Line Sobu Rapid della JR (Ofuna - Yokohama - Shinagawa - Tokyo - Narita Airport), e con la Keisei Line per Narita (tuttavia solo con corse locali che richiedono lunghi tempi di percorrenza). 11:54 Si aggrava il bilancio delle vittime: 840 morti, 1.000 i dispersi 48 – Continua ad aggravarsi il bilancio del terremoto e dello tsunami che hanno devastato ieri il Giappone nordorientale. Secondo una stima effettuata da Japan News Network, i morti sono 840 e i dispersi sono 1.500. Si tratta di una stima del tutto provvisoria, che secondo gli osservatori potrebbe essere destinata a gonfiarsi. 11:53 Improbabili gravi danni a reattore 47 – Sono ''improbabili'' gravi danni al reattore di Fukushima la cui gabbia di contenimento esterna è crollata. Lo riferisce l'agenzia Kyodo, citando l'Agenzia nazionale sulla sicurezza nucleare 11:50 Farnesina: "Al momento nessuna vittima italiana" 46 – L'Ambasciata italiana a Tokyo continua ad operare a pieno ritmo, in costante contatto con il governo locale, per monitorare l'emergenza susseguente al sisma verificatosi nella giornata di ieri al largo delle coste nord-orientali del Giappone. Lo rende noto la Farnesina, specificando presso la sede continua il lavoro di una cellula di pronta risposta in funzione h24, attivata fin dal primo momento per garantire l'assistenza più rapida possibile alle segnalazioni di cittadini italiani in difficoltà. Al momento non si segnalano vittime straniere, ma non si può escludere una tale eventualità a seguito dei riscontri che saranno effettuati dalle autorità locali 11:49 Fukushima, livello radiazioni è 1.000 volte più elevato del normale 45 – Il livello di radiazioni raggiunto attorno all'area dove è esploso il reattore 1 della centrale nucleare di Fukushima "è 1.000 volte più elevato del normale". Lo fa sapere l'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, come riportato dall'agenzia Kyodo news. Adesso il rischio è che il vapore radioattivo possa diffondersi tutt'intorno all'impianto. 11:24 Esercito trova 400 corpi nel porto di Rikuzentakata 44 – L'esercito giapponese ha scoperto tra i 300 e i 400 corpi senza vita nel porto di Rikuzentakata, nel nord est del paese. Lo riferisce la televisione pubblica Nhk 11:20 Giappone chiede aiuti a Russia e Gran Bretagna 43 – Il governo giapponese ha chiesto formalmente alla Gran Bretagna aiuti per affrontare le conseguenze del devastante terremoto di venerdi. Lo ha annunciato un portavoce del British Foreign Office a Londra. Le squadre di ricerca e soccorso partiranno già oggi verso il Giappone. Tra i soccorritori partono immediatamente medici, truppe di ricerca con cani addestrati per il ritrovamento di persone. Anche la Russia ha inviato circa 200 uomini, tra medici e psicologi. 11:17 Allargato a 20 km ordine evacuazione attorno a centrali Fukushima 42 – Le autorità giapponesi hanno allargato l'ordine di evacuazione attorno alle centrali nucleari di Fukushima a 20 chilometri. Lo scrive l'agenzia di stampa Kyodo. 11:14 Confermati 703 morti, governo teme ce ne siano più di mille 41 – Sono state confermate almeno 703 vittime dopo il terremoto. Il governo però, ha espresso il timore che il bilancio dei morti superi le 1000 persone."Si ritiene che oltre mille persone abbiamo perso la vita", ha detto il portavoce del primo ministro Naoto Kan, Yukio Edano. 11:12 Russia est: "Normali i livelli di radioattività" 40 – Sono ''normali'' i livelli di radioattività nell'estremo oriente della Russia, vasta area prospiciente il Giappone che è alle prese con l'incidente nucleare di Fukushima causato dal terremoto di ieri: lo ha comunicato il capo del Servizio di monitoraggio idrometeorologico e ambientale russo, Alexander Frolov, avvertendo però che la rilevazione non è pienamente tranquilizzante dato che il vento spira da ovest e potrebbe quindi impedire alla radiottività di raggiungere regioni come il Territorio del Litorale (la regione di Vladivostok), l'isola Sakhalin e la penisola della Kamciatka ''anche nei prossimi giorni''. Lo riferisce l'agenzia Interfax. 11:08 Nissan e Honda sospendono produzione 39 – Due grandi case automobilistiche giapponesi Nissan e Honda hanno interrotto la produzione in tutte le fabbriche nel in Giappone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa giapponese Kyodo. 11:05 Bertolaso: "Scossa così in Abruzzo avrebbe devastato Roma" 38 – "Questo terremoto giapponese è circa 20 mila volte più potente di quelo dell'Aquila. Credo che dopo aver devastato tutte le province d'Abruzzo, un sisma di questa intensità avrebbe raggiunto Roma e l'avrebbe praticamente rasa al suolo". Lo spiega, in un intervista al Corriere della Sera, l'ex capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. 11:00 Governo invita alla calma: "Indaghiamo su cause esplosione" 37 – Il governo nipponico ha confermato l'esplosione avvenuta all'impianto nucleare di Fukushima-Daiichi e fatto un appello alla calma: "Stiamo indagando la causa e cercando di capire la situazione. Ne parleremo al pubblico non appena avremo ulteriori informazioni", ha detto il ministro portavoce, Yukio Edano. L'esplosione è avvenuta alle 15:36 ora locale (le 07:36 in Italia), quando un'equipe di addetti cercava di raffreddare il reattore nucleare dell'impianto n.1 di Fukushima. 10:58 Al momento nessun allarme emanato nella rete internazionale per la sicurezza 36 – Al momento non è stato emanato nella rete internazionale per la sicurezza che fa capo all'Agenzia Internazionale per la Sicurezza Nucleare (Aiea) nessun allarme relativo a un'esplosione di tipo nucleare nella centrale giapponese di Fukushima. Secondo gli esperti l'esplosione di cui riferiscono i media giapponesi potrebbe essere di tipo convenzionale. Potrebbero essere esplosi, per esempio, serbatoi di gasolio, in conseguenza del sisma. 10:52 Abitanti Tokyo si preparano a lasciare la città 35 – Gli abitanti di Tokio stanno facendo incetta di beni di prima necessità nei negozi, mentre lunghe code si segnalano davanti alle pompe di benzina. Molti residenti si starebbero preparando a lasciare la città dopo le notizie sull'incidente nucleare alla centrale Fukushima I. I pochi treni in funzione sono pieni di passeggeri. 10:39 Sfollati: 2Abbiamo bisogno di coperte" 34 – Comincia la seconda notte per gli sfollati. I soccorsi sembrano andare a rilento. L'area colpito è una delle zone del Giappone in cui fa freddo e l'approvvigionamento degli sfollati è ancora a livelli bassi. "Oggi ci hanno distribuito per due volte onigiri (polpette di riso e alga, ndr.), banane e latte", ha spiegato uno sfollato di un villaggio nella prefettura di Miyagi alla tv TBS. "Non ci manca cibo - ha continuato - ma abbiamo bisogno di medicine per il raffreddore, di pannolini e di coperte. Soprattutto di coperte". Permane nell'area l'impossibilità di utilizzare i telefoni cellulare. Ieri la compagnia telefonica NTT ha annunciato d'aver reso gratuito l'utilizzo dei telefoni pubblici nelle zone colpite. 10:38 Aiea chiede informazioni urgenti a Tokyo 33 – L'Agenzia internazionale dell'Onu per l'energia atomica (Aiea) sta chiedendo ''con urgenza'' informazioni alle autorita' nipponiche sull'esplosione avvenuta nell'impianto nucleare di Fukushima 1. ''Conosciamo i resoconti dei mezzi d'informazione e stiamo chiedendo con urgenza altre informazioni'', ha detto alla Reuters un funzionario dell'organizzazione basata a Vienna. 10:35 Farnesina: "Nessun italiano nella zona centrali nucleari" 32 – Manca ancora all'appello una ventina di connazionali registrati all'Aire, l'anagrafe degli italiani all'estero: nessuno di loro si trova comunque nelle vicinanze dei reattori nucleari di Fukushima. Lo fanno sapere fonti della Farnesina: gli italiani più vicini alla centrale a rischio dopo lo tsunami "sono a un centinaio di chilometri" assicurano. È confermata per il momento anche la notizia che non ci sono connazionali nella zona di Sendai, il capoluogo della prefettura nordorientali di Miyagi, travolto ieri dall'onda anomala. Per l'ambasciata d'Italia a Tokyo entrare a contatto con gli italiani residenti nelle zone colpite dal disastro naturale è particolarmente difficile: le linee fisse sono spesso guaste, e il protocollo prevede che in casi simili le persone debbano lasciare immediatamente le proprie case per raggiungere i rifugi più vicini. Spesso non portano con sé neppure i cellulari, fanno notare le fonti diplomatiche. In ogni caso resta operativa h24 una cellula di crisi allestita in ambasciata e diplomatici italiani sono al lavoro anche nel consolato di Osaka per favorire le operazioni di ricerca. Per quanto riguarda gli italiani non registrati all'Aire, il discorso si complica: unità di crisi e ambasciata sono in contatto con agenzie di viaggio, compagnie aeree, e tutti i referenti utili in questi casi per stabilire chi si trovava in Giappone al momento del terremoto, ma per il momento non sono pervenuti allarmi particolari. 10:33 Estesa a 10 km area di evacuazione a Fukushima 2 31 – Le autorità giapponesi hanno esteso da tre a 10 chilometri l'area di evacuazione attorno alla centrale nucleare di Fukushima Daini, nota anche come Fukushima II. Già era stata imposta una evacuazione entro un raggio di dieci chilometri dalla centrale Fukushima 1. 10:30 Allarme rosso tsunami scende a quattro prefetture 30 – L'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha abbassato l'allarme tsunami per le coste dell'arcipelago: secondo l'ultimo bollettino, diramato nel primo pomeriggio, sono scese a quattro le prefetture a rischio massimo di tsunami, con onde anomale potenzialmente oltre i tre metri di altezza. Le aree dove vige ancora l'allarme rosso sono quelle nord-orientali già colpite duramente dagli tsunami di ieri, seguiti al potente sisma di 8,9 gradi Richter: le prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, e il tratto costiero della prefettura di Aomori.La maggior parte delle zone del Paese, compresa la baia della capitale Tokyo, presenta adesso l'allarme di colore giallo, corrispondente al pericolo di onde alte fino a mezzo metro. 10:28 Messico, partita per il Giappone prima squadra di soccorso 29 – Una squadra di soccorso messicana è già partita alla volta del Giappone. Lo ha riferito il ministro degli Esteri messicano Patricia Espinosa . Il team è composto da 20 soccorritori professionisti, tre analisti di strutture edilizie oltre a 10 cani specializzati nell'individuazione di persone sotto le macerie. Il ministro ha assicurato che una seconda squadra è già pronta a partire. 10:25 Fukushima, in un'ora le radiazioni assorbite da una persona in un anno 28 – Le radiazioni ricevute in un'ora da una persona che si trova nel sito della centrale nucleare di Fukushima corrispondono al limite di radioattività che non deve essere oltrepassato in un anno. Lo dice la tv pubblica giapponese Nhk citando esperti che hanno misurato il livello di radiazioni all'entrata dalla centrale 10:17 Governo manda super pompieri a Fukushima 27 – Il governo giapponese ha disposto l'invio immediato di una squadra di 'super pompieri' a Fukushima, all'impianto n1. Lo ha annunciato il portavoce del governo, Yukio Edano, in una conferenza stampa 10:15 Turisti cinesi in Giappone tutti in salvo 26 – I turisti cinesi in Giappone sono tutti in salvo. L'ente turistico cinese (NTA) ha rintracciato i 215 gruppi di turisti cinesi in Giappone e ha confermato che sono tutti salvi e non ci sono feriti. I turistici cinesi in Giappone al momento del sisma erano 4.578. Cina Cyts Tours, una delle agenzie di viaggi più importanti della Cina, rimborserà totalmente coloro che vorranno annullare il viaggio in Giappone. 10:07 Tepco conferma: "Crollato il tetto del reattore di Fukushima" 25 – Il tetto del reattore di Fukushima con forti problemi di tenuta dell'impianto di raffreddamento è crollato. Lo conferma il gestore dell'impianto Tepco 09:48 Filippine, rientrate a casa 220 mila presone 24 – Più di 220.000 abitanti della costa orientale delle Filippine sono rientrati nelle loro abitazioni, dopo la revoca dell'allarme tsunami e dell'ordine di evacuazione emessi ieri dalle autorità a seguito del violento sisma avvenuto in Giappone. Lo hanno reso noto le autorità, che ieri avevano fatto sgomberare 224.243 persone. 09:40 Agenzia Usa: "Cessato allarme tsunami" 23 – Cessato allarme tsunami per la maggior parte delle aree che si affacciano sull'Oceano Pacifico, ad eccezione di Alaska, British Columbia e Stato di Washington: lo rende noto l'Agenzia americana per gli Oceani e l'Atmosfera (Noaa), diramando quello che considera il suo ultimo bollettino di aggiornamento sullo tsunami scatenato ieri dal terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone. Lo tsunami ha attraversato tutto il Pacifico e il peggio è passato, tuttavia il Noaa avverte che nelle prossime ore forti correnti potranno continuare a provocare gravi danni sia alle imbarcazioni sia alle strutture che si trovano lungo le coste. A seconda delle particolari caratteristiche geologiche della costa, inoltre, in molte località potranno continuare a verificarsi variazioni nel livello del mare nelle prossime ore e perfino nei prossimi giorni. 09:36 Fukushima, tv invita la popolazione a tapparsi in casa 22 – La televisione pubblica giapponese Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata, di tapparsi in casa e chiudere le finestre. La tv ha anche consigliato gli abitanti della zona vicino alla centrale nucleare di proteggersi contro le radiazioni. Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità 09:29 Fukushima, crollati tetto e mura edificio che ospita il reattore, 4 feriti 21 – Nell'esplosione nella centrale di Fukushima sono crollati il tetto e le mura dell'edificio che ospita il reattore. Nell'esplosione sono rimasti feriti quattro operatori. 09:28 Fukushima, esplosione distrugge gabbia del reattore 20 – L'esplosione alla centrale di Fukushima è stata molto più potente delle iniziali stime, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Lo riferisce la Nhk 09:21 Esplosione a Fukushima, distrutto un edificio della centrale 19 – Uno dei quattro edifici che compongono la centrale di Fukushima è stato distrutto. Lo riferisce l'emittente giapponese Nhk. 09:19 Svizzera invia esperti e cani da catastrofe 18 – La Svizzera invierà nel pomeriggio in Giappone una squadra di soccorso composta di 24 persone e nove cani da catastrofe. La decisione è stata presa durante la notte dopo colloqui con le autorita' giapponesi e l'Onu, ha precisato il vice direttore della Direzione dello sviluppo e della cooperazione, Toni Frisch, ai microfoni della radio della Svizzera tedesca DRS. 09:16 Governo di Tokyo in seduta straordinaria 17 – Il governo giapponese è in seduta straordinaria per valutare la situazione di emergenza alle due centrali nucleari di Fukushima 1 e 2. Le autorità nipponiche hanno avvertito l'Aiea, l'agenzia internazionale per l'energia atomica con sede a Vienna. L'Aiea riferisce che il suo centro Incidenti e Emergenze è stato pienamente attivato e monitora la situazione in coordinamento con le autorità di Tokio. 09:10 Fmi: "Solidarietà al Giappone" 16 – ''A nome del Fmi desidero rivolgere il mio più profondo cordoglio per il popolo del Giappone, dopo il devastante terremoto e maremoto''. Lo scrive in una nota il numero uno del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn, arrivato a Tokyo per una visita programmata, poche ore dopo il sisma. ''Sono profondamente addolorato per la perdita di tante vite - aggiunge -. Sono stato in contatto con il governo giapponese per esprimere il mio sostegno. Il modo in cui i giapponesi stanno rispondendo a questa tragedia mi ha colpito molto - conclude -, così come il chiaro senso di solidarietà nazionale che è emerso''. 08:57 Esplosione centrale nucleare Fukushima, feriti alcuni operai 15 – Alcuni operai sono rimasti feriti nell'esplosione che si è verificata nell'impianto num.1 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Lo ha riferito l'emittente nipponica Nhk. La televisione di Stato giapponese sta mostrando le immagini del fumo bianco che si leva dal reattore. Non sono note le cause dell'esplosione. All'indomani del devastante terremoto, le autorità di Tokyo stanno fronteggiando l'allarme nucleare nell'impianto di Fukushima, situato a circa 250 km da Tokyo. 08:54 Cathay Pacific Airways riprende voli 14 – Cathay Pacific Airways ha annunciato che oggi nel pomeriggio riprenderanno i voli di linea per l'aeroporto internazionale di Narita e Haneda a Tokyo. Gli aeroporti, infatti, stanno gradualmente tornando alla normalita 08:53 Fukushima, udita esplosione. Fumo da impianto 13 – Un'esplosione è stata avvertita alla centrale nucleare Fukushima n°1. Lo riferisce l'agenzia di stampa Jiji. La televisione ha mostrato una nuvola di fumo bianco sopra la centrale. Secondo l'emittente, la radioattività nell'impianto è 20 volte superiore a quella normale. 08:52 Tsunami, nessuna conseguenza nel Pacifico 12 – A quasi ventiquattrore dal devastante terremoto in Giappone, i timori di uno tsunami nel Pacifico si sono allentati: sulle coste di molte nazioni si è registrato solo un moderato aumento del livello del mare e numerosi Paesi hanno ormai ritirato l'allerta. L'allarme tsunami era stato lanciato nelle Hawaii, ma anche nelle Filippine, a Taiwan, in Russia, in Indonesia, in molte isole del Pacifico, sulle coste sudamericane, in Messico. Ma praticamente non è stato segnalato nessun danno serio e anche il Pacific Tsunami Warning Center ha fatto sapere che il peggio è passato. 08:42 Posticipata partenza missione italiana coordinata da Protezione Civile 11 – È stata rinviata la partenza della missione italiana coordinata dalla Protezione Civile. "A seguito della nuova decisione delle autorità nipponiche di accettare nell'immediato esclusivamente aiuti provenienti da Stati Uniti, Nuova Zelanda e Corea del Sud, Paesi geograficamente più prossimi - si spiega in un comunicato della Protezione Civile -, è stata posticipata la partenza della missione italiana coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile, in attesa di ulteriori comunicazioni del Ministero degli Esteri del Giappone sugli interventi dei Paesi europei - Italia, Francia, Gran Bretagna e Germania - pronti a partire con team specializzati" 08:35 Primo ministro giapponese visita area Fukushima 10 – Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha perlustrato in elicottero l'area di Fukushima, una delle più colpite dal terremoto e lo tsunami di ieri. Nell'area si trovano le due centrali- Fukushima 1 e Fukushima 2- dove si è bloccato il sistema di raffreddamento. Le autorità nucleari nipponiche hanno informato l'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica) di aver dichiarato una situazione di emergenza all'impianto di Fukushima Daiichi e di aver diramato un'allerta per l'impianto di Fukushima Daini. 08:33 Docente Università di Tokyo: "Nessun rischio Chernobyl" 9 – Il Giappone non sarà una nuova Chernobyl. È quanto ha affermato il docente dell'Università di Tokyo, Naoto Sekimura, interpellato dalla televisione pubblica NHK sui problemi riscontrati nelle due centrali della prefettura di Fukushima, nel nord-est del Giappone. "Non è possibile nessuna Chernobyl in un reattore ad acqua leggera - ha sottolineato Sekimura - la mancanza di refrigerante comporta un aumento di temperatura, ma ferma anche la reazione". Lo scenario peggiore, ha aggiunto, comporta una fuga radioattiva e danni alle attrezzature, ma non un'esplosione. "Invito la popolazione a mantenere la calma", ha aggiunto. 08:20 Allarme per seconda centrale nucleare a Fukushima 8 – Il terremoto di ieri ha bloccato il sistema di raffreddamento anche in una seconda centrale nucleare a Fukushima. Le autorità hanno ordinato l'evacuazione della popolazione entro un raggio di tre chilometri dall'impianto, noto come Fukushima 2 o Fukushima Daini. 08:19 Allentata pressione del reattore nucleare di Fukushima 7 – Le nuove operazioni per ridurre la pressione del reattore nucleare di Fukushima n1 hanno avuto successo. Lo riferisce l'Agenzia nipponica sulla sicurezza nucleare, secondo cui la situazione è "sotto controllo". 08:18 Rischio black out elettrico a Tokyo 6 – L'azienda elettrica giapponese Tokyo Electric Power (Tepco) ha lanciato oggi l'allarme sul rischio di un black out elettrico a Tokyo e dintorni, a causa dei danni provocati dal sisma che ha colpito ieri il paese alle centrali che alimentano la regione. La società ha invitato i cittadini a ridurre il consumo di corrente elettrica, aggiungendo che la domanda potrebbe eccedere le sue capacità a fine giornata. Tepco ha chiesto aiuto alle altre società che alimentano il resto del Paese, stando a quanto riferito dall'agenzia Kyodo. L'azienda risente dei problemi registrati nelle due centrali nucleari della prefettura di Fukushima, duramente colpita dal sisma e dallo tsunami. 08:15 Più di 700 i morti finora 5 – Le vittime della potente scossa ha superato quota 700. Secondo i media nipponici, infatti, sarebbero a quota 710 in base a un calcolo preliminare aggiornato a meno di un'ora fa. 08:12 Berlusconi: "Italia invierà aiuti" 4 – "Abbiamo visto poche immagini, ma erano drammatiche". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, lasciando a tarda sera il Consiglio europeo di Bruxelles, commentando il terremoto che ha colpito il Giappone. Berlusconi ha anche assicurato che l'Italia invierà degli aiuti: "certamente sì". 07:59 Dei 55 reattori giapponesi, 11 colpiti dal sisma 3 – Dei 55 reattori nucleari in funzione In Giappone in 17 siti, sono 11 quelli interessati dal violento sisma che ieri ha colpito il paese. Lo ha precisato l'autorità francese per la sicurezza nucleare, che sta seguendo l'evolversi della situazione. Le centrali di Fukushima Daichi (sei reattori) e Fukushima Daini (quattro reattori), situate nel nord-est del Giappone, sono quelle più toccate. 07:58 Cesio radioattivo a Fukushima 2 – E' altissimo l'allarme all'impianto atomico di Fukushima, nel nord del Giappone, dove le autorità giapponesi ritengono che il reattore potrebbe aver subito un processo di fusione nucleare dopo il forte terremoto di venerdì. Lo rende noto l'agenzia locale Kyodo. Secondo la Commissione per la Sicurezza Nucleare del Giappone, è stato individuato del cesio radioattivo vicino alla centrale, nelle cui vicinanze le autorità nipponiche devono evacuare 46.800 persone nel raggio di 10 chilometri. Il sistema di raffreddamento della centrale è stato danneggiato dal sisma. Migliaia di persone sono state evacuate dalle vicinanze di un secondo impianto, Fukushima, anch'esso danneggiato nel sistema di raffreddamento. Parti di barre del combustibile nucleare del reattore numero 1 sono state brevemente esposte all'aria stamane dopo il raffreddamento, il livello della temperatura dell'acqua è sceso per l'evaporazione e un camion dei pompieri ha pompato acqua nel reattore. 07:58 Nuove scosse 1 – Sono almeno una ventina le scosse di rilevante entità (di magnitudo compresa tra 3-7) che sono state registrate nelle ultime dieci ore in Giappone, tra quelle sulla costa di nordest, già devastata ieri, e il nuovo fronte di Niigata-Nagano, sulla parte occidentale, che si è aperto a sorpresa durante la notte mostrando segnali di particolare vivacità. Il terremoto più potente è delle ore 10.46 (le 2.46 in Italia), ha riferito l'Agenzia meteorologica giapponese, con una magnitudo di 6.4 ed epicentro individuato di fronte alla prefettura di Fukushima, nelle acque del Pacifico alla profondità di 40 km. (12 marzo 2011)
2011-03-11
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L'UNITA' per l'articolo completo vai al sito Internet http://www.unita.it/2011-04-18
2011-04-17 Fukushima, la Tepco: 3 mesi per ridurre la radioattività * * * * fukushima L'azienda che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, Tokyo Electric Power (Tepco), stima che ci vorranno circa tre mesi per cominciare a ridurre la radioattività e tra i sei e i nove mesi per raffreddare i reattori. "Riteniamo che ci vorranno circa tre mesi per fare in modo che il livello di radiazioni cominci a ridursi - ha spiegato Tsunehisa Katsumata, Presidente della Tepco, in una conferenza stampa - al termine di questa prima fase, ci vorranno ancora dai tre ai sei mesi per portare le fughe radioattive a un livello molto basso". 17 aprile 2011
2011-04-14 Enel e il nucleare dopo Fukushima "L'Italia era pronta per l'atomo" di Giuseppe Rizzo | tutti gli articoli dell'autore * * * * gianluca comin enel 304 Al Festival del Giornalismo di Perugia, in programma da ieri a domenica, si è parlato anche del lavoro dei comunicatori. Giuseppe Rizzo ha intervistato Gianluca Comin (VIDEO), presidente Ferpi e direttore per le relazioni esterne di Enel, e gli ha rivolto alcune domande su come comunicare il nucleare nel dopo Fukushima. "E' un tema complicato - ha spiegato Comin - la tragedia giapponese ha attivato un'emozione nell'opinione pubblica che va tenuta in grande conto. Comunicare significa cercare di trasmettere messaggi che siano oggettivi e basati su considerazioni scientifiche, non bisogna prevaricare quest'emozione cercando di negarla: esiste. Bisogna cercare di capire quali sono le paure e i vantaggi. E' un lavoro delicato che richiede molto polso, in questi momenti di criticità c'è bisogno di fermezza, un messaggio sbagliato può rovinare mesi e mesi di lavoro". Ha fatto bene, dunque, il governo a decidere per la moratoria? "Senza dubbio sì, lo hanno fatto molti paesi nel mondo, moratoria significa "Guardiamo cos'è successo, cerchiamo di capire le problematiche e se ci sono dei miglioramenti da fare", questo è indispensabile non solo in Giappone ma anche nell'Unione europea. Questo richiederà che si attivino personalità che siano in grado di capire cos'è successo. Potremmo essere noi aziende, potrebbero essere i cittadini ma soprattutto dovranno essere autorità in materia di sicurezza". Quando l'Italia sarà pronta per il nucleare? "L'italia era pronta, l'opinione pubblica era pronta, Fukushima ha attivato un'emozione, adesso vediamo il referendum come va", ha concluso Comin. 14 aprile 2011
2011-04-12 Giappone, nuova scossa Fukushima come Chernobyl * * * * Una scossa di magnitudo 6,3 (valutazione preliminare) è stata registrata in Giappone, con epicentro nella prefettura di Fukushima. La Tepco, il gestore della disastrata centrale nucleare, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l' impianto. Il terremoto, che ha avuto per epicentro Hamadori (prefettura di Fukushima) e una profondità di 10 km, secondo la Japan Meteorological Agency (Jma), è stato registrato alle ore 14,07 locali (le 7,07 in Italia). Il sisma è stato subito seguito da tre scosse minori di magnitudo compresa tra 4,1 e 4,9. La Tepco ha reso noto, dopo aver effettuato i controlli richiesti, che le pompe per raffreddare i reattori di Fukushima n.1 non hanno subito danni. La compagnia, inoltre, aveva disposto l'evacuazione dei tecnici dal reattore a scopo precauzionale, oltre che dal vicino impianto di Fukushima n.2. La scossa di oggi e quella di ieri pomeriggio hanno reso sempre più critica la situazione della centrale nucleare danneggiata. ''L'iniezione di acqua per raffreddare i tre reattori (1,2 e 3 di Fukushima) si e' arrestata quando l'alimentazione elettrica si e' interrotta'' per il sisma, ha comunicato un portavoce della Tepco, assicurando che non ci sono nuove conseguenze negative per l'impianto. La corrente e' stata poi ripristinata in breve tempo ed e' ripreso il pompaggio dell'acqua. Intanto il governo ha deciso di estendere il raggio di evacuazione della popolazione attorno a Fukushima, per ora fermo a 20 km. Un paio d'ore prima del nuovo terremoto, il nord-est del Giappone si e' fermato per un minuto per ricordare la catastrofe dell'11 marzo nell'ora esatta in cui parti' la grande scossa, le 14:46 (le 07:46 in Italia), seguita dal disastroso tsunami. Il primo ministro, Naoto Kan, infine, ha inviato a vari quotidiani del mondo un messaggio di gratitudine per la solidarietà verso il Giappone: ''In un momento disperato, gente di tutto il mondo s'e' stretta a noi, ispirandoci speranza e coraggio''. Il governo giapponese valuta l' ipotesi di rialzare la valutazione della crisi dell'impianto di Fukushima n.1, colpito duramente dal sisma/tsunami dell'11 marzo, dall'attuale livello 5 al 7, pari allo stesso di Cernobyl che è il più grave finora mai registrato. Lo riporta l'agenzia Kyodo. L'esame deciso dal governo di Tokyo tiene conto dei risultati di un rapporto preliminare della Commissione per la sicurezza nucleare secondo cui, a un certo punto, dalla centrale di Fukushima sono stati rilasciati fino a 10.000 terabecquerel per ora, dove un terabecquerel equivale a 1.000 miliardi di becquerel. La relazione ha spinto il governo a considerare l'ipotesi di rialzo del livello della gravità direttamente a 7, sullo stesso piano di Cernobyl, dall'attuale 5 che è pari alla crisi di Three Mile Island negli Usa nel 1979. I giudizi sulla tipologia degli incidenti nucleari sono emessi secondo la International Nuclear and Radiological Event Scale (Ines), una scala introdotta dell'Agenzia internazionale dell'energia atomica (Aiea, che fa capo all'Onu), per consentire la comunicazione tempestiva delle informazioni rilevanti sulla sicurezza in caso di incidenti nucleari. Haruki Madarame, presidente della Commissione, ha riferito di aver stimato che il rilascio di 10.000 terabecquerel per ora di materiali radioattivi è andato avanti per diverse ore. Sempre la stessa Commissione, continua la Kyodo, ha inoltre pubblicato un calcolo preliminare sui valori cumulativi di esposizione alle radiazioni esterne, rilevando che è stato superato il limite annuale di 1 millisievert nelle aree oltre i 60 km a nordovest e circa 40 km a sud-sudovest dalla centrale. In questa proiezione sono incluse le città di Fukushima, Data, Soma, Minamisoma, e Iwaki, che sono tutti nella prefettura di Fukushima, e alcuni altri settori tra cui la città di Hirono. All'interno dell'area di evacuazione dei 20 km deciso dal governo, la quantità di radioattività varia da meno di 1 a 100 millisievert o più, mentre nella fascia di rispetto di 20-30 km é inferiore ai 50 millisievert. Si fa sempre più dettagliato, intanto, il bilancio delle vittime del sisma/tsunami dell'11 marzo scorso, che ha devastato il nordest del Giappone: ha superato quota 13.000 in 12 prefetture, attestandosi a 13.013. Sulla base dell'aggiornamento dei dati comunicati in serata dalla polizia nazionale, i dispersi sono saliti a 14.608 nel conteggio di sei prefetture soltanto, escludendo citta' colpite nella prefettura di Miyagi, quali Sendai, Higashimatsushima e Minamisanriku su cui e' pressoché impossibile formulare stime. Oltre la meta' delle vittime del sisma/tsunami dell'11 marzo, che ha devastato il nordest del Giappone, aveva piu' di 65 anni. Sono le stime, redatte sulla base degli elenchi forniti dalla polizia nazionale, del quotidiano Asahi secondo cui solo per un totale di 8.000 persone e' stato possibile stabilire l'identita'. In 4.398 casi (il 55,4% del totale) l'eta' era pari o oltre i 65 anni. Al momento il numero complessivo delle vittime e' di 12.998, cui si aggiungono 14.691 dispersi. Prima del disastro, la popolazione 'anziana' rappresentava il 25% dei residenti: ''molti di loro - scrive l'Asahi - sono morti perche' non hanno avuto il tempo di fuggire o non potevano farlo senza l'aiuto di qualcuno dopo l'allarme tsunami''. La doppia tragedia e' avvenuta nel pomeriggio, con la maggior parte dei bambini che era a scuola: questo ha contribuito a metterli in salvo, in luoghi piu' sicuri. L'Asahi, infine, ipotizza un bilancio ben piu' pesante con intere famiglie spazzate via dalla forza dello tsunami, mentre la distruzione degli uffici comunali rende complicato anche la consultazione degli elenchi dell'anagrafe. 12 aprile 2011
2011-04-04 Fukushima, la Tepco risarcirà tutte le città evacuate * * * * fukushima, cimitero La Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima Daiichi in Giappone, ha annunciato che darà circa 240mila dollari di risarcimento (20 milioni di yen) a ogni città vicina all'impianto interessata dall'ordine di evacuazione. A dare la notizia è stato il presidente di Tepco, Takashi Fujimoto, che ha anche aggiunto che una città ha rifiutato il risarcimento perché in disaccordo con questo approccio. Non sono stati forniti ulteriori dettagli. 5 aprile 2011
2011-04-04 Fukushima, colorante nella falla Tepco: "Acqua radiottiva in mare" * * * * fukushima I lavoratori della centrale di Fukushima Daiichi, in Giappone, hanno provato stamattina a usare un colorante lattiginoso per individuare il percorso dell'acqua altamente radioattiva che si sta sversando nel Pacifico dalla falla di 20 centimetri scoperta sabato. L'acqua radioattiva si sta raccogliendo intorno alle turbine dei tre reattori danneggiati della centrale impedendo agli operai di accendere i sistemi di raffreddamento. La Tepco, società che gestisce l'impianto, ha proposto di pompare l'acqua radioattiva in cisterne e sta considerando l'ipotesi di trasportarla poi in un'area di stoccaggio. Il gestore della centrale nucleare di Fukushima, la Tepco, ha deciso di riversare nell'oceano le oltre 11.500 tonnellate di acqua radioattiva che si sono accumulate nel corso delle operazioni di raffreddamento dei reattori. Lo ha reso noto l'agenzia giapponese Jiji. 4 aprile 2011
2011-04-03 Fukushima, trovati morti due operai che lavoravano nella centrale * * * * fukushima Due operai della centrale nucleare di Fukushima scomparsi l'11 marzo dopo il terremoto e lo tsunami sono stati ritrovati morti. I cadaveri dei due, di 21 e 24 anni, sono stati recuperati mercoledì scorso, dopo il drenaggio dell'acqua contaminata che aveva invaso un sotterraneo. In una conferenza stampa, la Tepco ha spiegato che i suoi due dipendenti avevano riportato gravi ferite e sarebbero morti per annegamento. Dall'autopsia, eseguita dopo la decontaminazione, sembra che siano morti un'ora dopo il terremoto. Erano addetti alla manutenzione delle turbine del reattore numero 4. 3 aprile 2011
2011-04-02 Giappone, trovata la perdita da cui esce l'acqua radioattiva * * * * Fukushima da smantellare È stata individuata la perdita al reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima dalla quale fuoriesce acqua radioattiva che si riversa in mare. Lo ha reso noto la Tepco, la società che gestisce l'impianto, spiegando che il livello di radioattività nella vasca di contenimento è di mille millisievert all'ora. La Tepco verserà del cemento nella vasca per sigillare la crepa. La compagnia, dopo diverse verifiche, ha spiegato di aver trovato acqua radioattiva in uscita da un pozzo di calcestruzzo lesionato, parte del reattore n.2. Le radiazioni, misurate in 1.000 millisievert/h, creano problemi anche alla messa a punto di interventi efficaci che, secondo l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, prevedono un'iniezione di cemento per tappare la perdita. Allo stesso tempo, l'Agenzia ha spiegato che sono in corso accertamenti per verificare l'integrità delle condutture degli altri reattori. 2 aprile 2011
2011-03-30 Fukushima, scompare nel nulla il capo della Tepco * * * * fukushima Dileguato, scomparso nel nulla. Dalla conferenza stampa del 13 marzo scorso, in cui apparve in pubblico per spiegare il disastro dei reattori di Fukushima chiedendo scusa al popolo giapponese, Masataka Shimizu, responsabile della Tepco, la società che gestisce gli impianti nucleari devastati dal terremoto e dal sisma, è diventato un uomo invisibile. L'imbarazzo dei portavoce della compagnia che continuano a negarlo al telefono, spiegando che il manager è vittima di una "leggera malattia" non aiuta certo a fermare la ridda di voci che lo descrivono scappato dal Paese, ricoverato in ospedale o, addirittura, già morto suicida, nella migliore tradizione dei kamikaze. Nel prestigioso grattacielo di Tokyo, The Tower, dove abita, non si vede da due settimane, e il portiere del lussuoso stabile non sa più cosa rispondere alle domande dei giornalisti. Di fatto ricomparire ora, tiro al bersaglio dei politici, degli esperti che sottolineano ogni giorno di più le mancanze della società nel gestire gli impianti, degli azionisti che vedono andare a picco le azioni del gruppo, ma soprattutto di una popolazione sottoposta a livelli di radioattività fuori norma da settimane, non sarebbe adeguato. Ma è certo che per molti il licenziamento del manager più odiato del Continente asiatico non basterà a placare gli animi. 29 marzo 2011
Fukushima, parziale fusione * * * * fukushima GIAPPONE, IL PUNTO DI OGGI Continua a crescere l'allarme radioattività in Giappone: al reattore numero 2 della centrale giapponese di Fukushima i livelli sono 100 mila volte superiori alla norma, a causa, probabilmente, dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. Lo ha ammesso il portavoce del governo, Yukio Edano. La Tepco, la società che gestisce l'impianto, ieri aveva reso noto che la soglia massima era stata superata di 10 milioni di volte. Poi si è corretta: 1.000 millisievert/ora, appunto 100 mila volte oltre la norma. Il portavoce dell'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, Hidehiko Nishiyama, ha spiegato che l'esposizione a questo livello di radiazioni "per 4 ore aumenta il rischio di morte entro 30 giorni". i lavoratori all'opera presso il reattore sono stati costretti all'evacuazione immediata. L'Aiea ha anche riferito della fuoriuscita di fumo bianco dai reattori 1 e 4. Dal primo reattore, ha comunicato l'agenzia atomica, è stata rilevata la presenza di iodio 131, cesio 137 e cesio 134 a pari livelli di quelli registrati nel reattore 3, che lo scorso giovedì provocò il ferimento dei tre operai. BILANCIO VITTIME: 10.489 MORTI Stamane è stata registrata al largo delle coste nordorientali del Giappone una nuova scossa sismica di magnitudo 6,5. mentre sale a 10.489 morti e 16.621 dispersi il bilancio del terremoto/tsunami che l'11 marzo ha devastato le coste orientali nipponiche. Ne dà notizia la polizia nazionale, precisando che nella prefettura di miyagi si contano 6.333 vittime, ad iwate 3.152 e a fukushima 946, dove ancora mancano all'appello migliaia di residenti. SONDOGGIO: CRESCE CONSENSO PER PRIMO MINISTRO Un'indagine pubblicata dall'agenzia Kyodo news ha inoltre rivelato che il 58% dei cittadini giapponesi condanna la risposta del governo alla crisi nucleare di Fukushima, mentre il 39,3% approva l'intervento delle autorità nipponiche. In un sondaggio telefonico condotto su scala nazionale l'agenzia ha anche appurato che il consenso verso il primo ministro Naoto Kan è cresciuto di 8,4 punti percentuali rispetto ai primi di febbraio. REVOCATO ALLARME TSUNAMI L'allarme tsunami è stato diffuso e revocato dopo breve tempo per la prefettura di Miyagi: secondo le autorità giapponesi il sisma - il cui epicentro si trovava a oltre 17 chilometri di profondità - è da considerarsi una replica di quello dell'11 marzo, dato che è avvenuto nella stessa regione dell'Oceano Pacifico. SENDAI, TIMORI PER UN NUOBO TSUNAMI Una scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter è stata avvertita nel nord est del Giappone al largo dell'isola di Honshu, secondo il sito dell'Istituto americano di geofisica (Usgs). La scossa è stata registrata alle 07:23 locali (le 00:23 in Italia). L'epicentro, secondo l'Usgs, è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri a 133 chilometri al largo di Sendai, la città semidistrutta dal sisma di magnitudo 9 e dal successivo tsunami che avevano investito il Giappone l'11 marzo scorso. L'Agenzia meteorologica nipponica ha lanciato l'allarme tsunami alle 07:27 locali limitatamente alla prefettura di Miyagi. Sul suo sito Internet, l'Agenzia informa che l'altezza delle onde anomale dovrebbe aggirarsi intorno agli 0,5 metri. RADIAZIONI 100MILA VOLTE SUPERIORI, NON 10 MILIONI La Tepco ha corretto il valore delle radiazioni registrate oggi al reattore n.2 di Fukushima, dall' iniziale 10 milioni di volte superiore alla norma, erroneamente dichiarato in precedenza, a 100.000 volte, un livello comunque pericoloso e tale da giustificare l'evacuazione dei tecnici. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. L'ALLARME AL REATTORE 2: IL NOCCIOLO I dati resi noti oggi dall'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare industriale (Nisa) confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo. Le misure, fornite per la prima volta dalla Nisa, si riferiscono all'acqua confinata nel circuito interno di raffreddamento del reattore, isolata perciò dall'ambiente esterno. Esperti italiani in contatto con la Nisa spiegano che in condizioni normali i livelli di radioattività dell'acqua di raffreddamento di un reattore nucleare sono molto più bassi e contengono azoto radioattivo e trizio. In questo caso i valori sono più elevati per la presenza di altri radionuclidi, che confermano ulteriormente la parziale fusione del nocciolo, già rilevata nei giorni scorsi. Per eseguire le misure è stato necessario "estrarre" un campione di acqua dal circuito interno di raffreddamento del reattore. Il personale che ha svolto questa operazione è stato fatto evacuare immediatamente, come prevedono le regole per la sicurezza, per ridurre al minimo i tempi di esposizione e quindi l'accumulo di radiazioni nell'organismo. La radioattività dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 è estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattività registrata è di 1.000 millisievert/ora. L'emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare quando lo iodio è salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all'impianto di Fukushima. GESTORE TEPCO SI SCUSA: NOSTRE STIME SBAGLIATE Dopo la diffusione della notizia da parte dell'Agenzia per la sicurezza, Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima, si scusa e ammette errori nella stima di concentrazione di sostanze radioattive nel reattore. NUCLEARE: ROMA E BERLINO IN PIAZZA L'effetto Fukushima temuto dalla cancelliera Angela Merkel raggiunge la Germania: oltre 200mila tedeschi hanno manifestato ieri chiedendo uno stop immediato a tutte le 17 centrali nucleari del paese. Oggi intanto si vota nel Baden Wuerttemberg, nella Renania-Palatinato, e nel Land di Stoccarda. Protesta contro il nucleare ieri, affiancata a quella in favore dell'acqua pubblica, anche in Italia: a Roma sono scesi in piazza in 300 mila. 28 marzo 2011 Articoli Correlati * Greenpeace: "Radioattività pari a Chernobyl" Vedi tutti gli articoli della sezione "Mondo"
2011-03-28 Fukushima, parziale fusione Nuova scossa di terremoto * * * * fukushima GIAPPONE, IL PUNTO DI OGGI Continua a crescere l'allarme radioattività in Giappone: al reattore numero 2 della centrale giapponese di Fukushima i livelli sono 100 mila volte superiori alla norma, a causa, probabilmente, dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. Lo ha ammesso il portavoce del governo, Yukio Edano. La Tepco, la società che gestisce l'impianto, ieri aveva reso noto che la soglia massima era stata superata di 10 milioni di volte. Poi si è corretta: 1.000 millisievert/ora, appunto 100 mila volte oltre la norma. Il portavoce dell'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, Hidehiko Nishiyama, ha spiegato che l'esposizione a questo livello di radiazioni "per 4 ore aumenta il rischio di morte entro 30 giorni". i lavoratori all'opera presso il reattore sono stati costretti all'evacuazione immediata. L'Aiea ha anche riferito della fuoriuscita di fumo bianco dai reattori 1 e 4. Dal primo reattore, ha comunicato l'agenzia atomica, è stata rilevata la presenza di iodio 131, cesio 137 e cesio 134 a pari livelli di quelli registrati nel reattore 3, che lo scorso giovedì provocò il ferimento dei tre operai. BILANCIO VITTIME: 10.489 MORTI Stamane è stata registrata al largo delle coste nordorientali del Giappone una nuova scossa sismica di magnitudo 6,5. mentre sale a 10.489 morti e 16.621 dispersi il bilancio del terremoto/tsunami che l'11 marzo ha devastato le coste orientali nipponiche. Ne dà notizia la polizia nazionale, precisando che nella prefettura di miyagi si contano 6.333 vittime, ad iwate 3.152 e a fukushima 946, dove ancora mancano all'appello migliaia di residenti. SONDOGGIO: CRESCE CONSENSO PER PRIMO MINISTRO Un'indagine pubblicata dall'agenzia Kyodo news ha inoltre rivelato che il 58% dei cittadini giapponesi condanna la risposta del governo alla crisi nucleare di Fukushima, mentre il 39,3% approva l'intervento delle autorità nipponiche. In un sondaggio telefonico condotto su scala nazionale l'agenzia ha anche appurato che il consenso verso il primo ministro Naoto Kan è cresciuto di 8,4 punti percentuali rispetto ai primi di febbraio. REVOCATO ALLARME TSUNAMI L'allarme tsunami è stato diffuso e revocato dopo breve tempo per la prefettura di Miyagi: secondo le autorità giapponesi il sisma - il cui epicentro si trovava a oltre 17 chilometri di profondità - è da considerarsi una replica di quello dell'11 marzo, dato che è avvenuto nella stessa regione dell'Oceano Pacifico. SENDAI, TIMORI PER UN NUOBO TSUNAMI Una scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter è stata avvertita nel nord est del Giappone al largo dell'isola di Honshu, secondo il sito dell'Istituto americano di geofisica (Usgs). La scossa è stata registrata alle 07:23 locali (le 00:23 in Italia). L'epicentro, secondo l'Usgs, è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri a 133 chilometri al largo di Sendai, la città semidistrutta dal sisma di magnitudo 9 e dal successivo tsunami che avevano investito il Giappone l'11 marzo scorso. L'Agenzia meteorologica nipponica ha lanciato l'allarme tsunami alle 07:27 locali limitatamente alla prefettura di Miyagi. Sul suo sito Internet, l'Agenzia informa che l'altezza delle onde anomale dovrebbe aggirarsi intorno agli 0,5 metri. RADIAZIONI 100MILA VOLTE SUPERIORI, NON 10 MILIONI La Tepco ha corretto il valore delle radiazioni registrate oggi al reattore n.2 di Fukushima, dall' iniziale 10 milioni di volte superiore alla norma, erroneamente dichiarato in precedenza, a 100.000 volte, un livello comunque pericoloso e tale da giustificare l'evacuazione dei tecnici. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. L'ALLARME AL REATTORE 2: IL NOCCIOLO I dati resi noti oggi dall'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare industriale (Nisa) confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo. Le misure, fornite per la prima volta dalla Nisa, si riferiscono all'acqua confinata nel circuito interno di raffreddamento del reattore, isolata perciò dall'ambiente esterno. Esperti italiani in contatto con la Nisa spiegano che in condizioni normali i livelli di radioattività dell'acqua di raffreddamento di un reattore nucleare sono molto più bassi e contengono azoto radioattivo e trizio. In questo caso i valori sono più elevati per la presenza di altri radionuclidi, che confermano ulteriormente la parziale fusione del nocciolo, già rilevata nei giorni scorsi. Per eseguire le misure è stato necessario "estrarre" un campione di acqua dal circuito interno di raffreddamento del reattore. Il personale che ha svolto questa operazione è stato fatto evacuare immediatamente, come prevedono le regole per la sicurezza, per ridurre al minimo i tempi di esposizione e quindi l'accumulo di radiazioni nell'organismo. La radioattività dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 è estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattività registrata è di 1.000 millisievert/ora. L'emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare quando lo iodio è salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all'impianto di Fukushima. GESTORE TEPCO SI SCUSA: NOSTRE STIME SBAGLIATE Dopo la diffusione della notizia da parte dell'Agenzia per la sicurezza, Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima, si scusa e ammette errori nella stima di concentrazione di sostanze radioattive nel reattore. NUCLEARE: ROMA E BERLINO IN PIAZZA L'effetto Fukushima temuto dalla cancelliera Angela Merkel raggiunge la Germania: oltre 200mila tedeschi hanno manifestato ieri chiedendo uno stop immediato a tutte le 17 centrali nucleari del paese. Oggi intanto si vota nel Baden Wuerttemberg, nella Renania-Palatinato, e nel Land di Stoccarda. Protesta contro il nucleare ieri, affiancata a quella in favore dell'acqua pubblica, anche in Italia: a Roma sono scesi in piazza in 300 mila. 28 marzo 2011
2011-03-27 Fukushima, nocciolo in parte fuso Radioattività, stime sbagliate * * * * fukushima TEPCO: RADIAZIONI 100MILA VOLTE SUPERIORI, NON 10 MILIONI La Tepco ha corretto il valore delle radiazioni registrate oggi al reattore n.2 di Fukushima, dall' iniziale 10 milioni di volte superiore alla norma, erroneamente dichiarato in precedenza, a 100.000 volte, un livello comunque pericoloso e tale da giustificare l'evacuazione dei tecnici. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. L'ALLARME AL REATTORE 2: IL NOCCIOLO I dati resi noti oggi dall'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare industriale (Nisa) confermano che nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima 1 è avvenuta la parziale fusione del nocciolo. Le misure, fornite per la prima volta dalla Nisa, si riferiscono all'acqua confinata nel circuito interno di raffreddamento del reattore, isolata perciò dall'ambiente esterno. Esperti italiani in contatto con la Nisa spiegano che in condizioni normali i livelli di radioattività dell'acqua di raffreddamento di un reattore nucleare sono molto più bassi e contengono azoto radioattivo e trizio. In questo caso i valori sono più elevati per la presenza di altri radionuclidi, che confermano ulteriormente la parziale fusione del nocciolo, già rilevata nei giorni scorsi. Per eseguire le misure è stato necessario "estrarre" un campione di acqua dal circuito interno di raffreddamento del reattore. Il personale che ha svolto questa operazione è stato fatto evacuare immediatamente, come prevedono le regole per la sicurezza, per ridurre al minimo i tempi di esposizione e quindi l'accumulo di radiazioni nell'organismo. La radioattività dell'acqua al reattore n.2 della centrale di Fukushima è estremamente elevata ed è pari a 10 milioni di volte i livelli normali. Lo riferisce l'Agenzia per la sicurezza nucleare, secondo cui si è resa necessaria l'evacuazione immediata dei tecnici al lavoro. Il livello di iodio-131 presente nel reattore n.2 è estremamente alto, al punto da far ipotizzare all'Agenzia che l'acqua possa essere legata in qualche modo al nocciolo, visto che la radioattività registrata è di 1.000 millisievert/ora. L'emergenza contaminazione sale mentre i tentativi di messa in sicurezza sono frenati dalla minaccia radiazioni: proprio oggi era il programma il passaggio dalle autobotti dei pompieri alle pompe elettriche per iniettare acqua nei reattori, per accelerare i tempie ed evitare così ulteriori ritardi. Le fonti di perdita di materiale nocivo restano ancora da individuare quando lo iodio è salito a 1.850 volte i limiti legali nelle acque immediatamente vicine all'impianto di Fukushima. GESTORE TEPCO SI SCUSA: NOSTRE STIME SBAGLIATE Dopo la diffusione della notizia da parte dell'Agenzia per la sicurezza, Tepco, il gestore della centrale nucleare di Fukushima, si scusa e ammette errori nella stima di concentrazione di sostanze radioattive nel reattore. NUCLEARE: ROMA E BERLINO IN PIAZZA L'effetto Fukushima temuto dalla cancelliera Angela Merkel raggiunge la Germania: oltre 200mila tedeschi hanno manifestato ieri chiedendo uno stop immediato a tutte le 17 centrali nucleari del paese. Oggi intanto si vota nel Baden Wuerttemberg, nella Renania-Palatinato, e nel Land di Stoccarda. Protesta contro il nucleare ieri, affiancata a quella in favore dell'acqua pubblica, anche in Italia: a Roma sono scesi in piazza in 300 mila. 27 marzo 2011
Greenpeace: "A Fukushima radioattività pari a Chernobyl" * * * * fukushima Uno studio commissionato dalla sezione tedesca di Greenpeace a Helmut Hirsch, esperto di sicurezza nucleare, sostiene che l'incidente alla centrale giapponese di Fukushima "ha già rilasciato un tale livello di radioattività da essere classificato di livello 7, secondo l'International Nuclear Event Scale (Ines)". È il livello massimo di gravità per gli incidenti nucleari, raggiunto in precedenza solo durante l'incidente a Chernobyl del 1986. Lo comunica Greenpeace, secondo cui "lo studio del Dr. Hirsch, che si basa sui dati pubblicati dall'Agenzia Governativa Francese per la Protezione da Radiazioni (Irsn) e dall'Istituto Centrale di Meteorologia Austriaco (Zamg), ha rilevato che la quantità totale di radionuclidi di iodio-131 e cesio-137, rilasciata a Fukushima tra l'11 e il 13 marzo 2011, equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7 nella scala Ines". Greenpeace ha inviato in Giappone un gruppo di esperti che da oggi inizieranno a monitorare i livelli di contaminazione radioattiva intorno alla zona di evacuazione per valutare la reale portata di rischio per la popolazione locale. "Fin dall'inizio della crisi nucleare a Fukushima, sembra che le autorità stiano sottovalutando sia i rischi che l'estensione della contaminazione radioattiva. Siamo venuti qui a Fukushima per fare un'analisi trasparente e indipendente sulla reale contaminazione radioattiva dell'area e sui rischi per la salute pubblica" afferma Jan van de Putte, team leader di Greenpeace e consulente in sicurezza radioattività. "Sommando i rilasci di radiazione da tutti i reattori dell'impianto di Fukushima-daiichi, è ovvio che si è raggiunto il livello 7 nella scala Ines. È probabile che la quantità totale di radiazione equivale al triplo del valore minimo per classificare un incidente come livello 7. Il rilascio di radioattività, infatti, è 100.000 TBq (TeraBequerel) per ogni reattore, dunque si tratta di tre incidenti di scala 7". 26 marzo 2011
2011-03-25 Fukushima, nella centrale acqua molto radioattiva * * * * giappone terremoto donna mascherina box Nella centrale nucleare di Fukusima la situazione pare non sbloccarsi. Anzi: è stata rilevata acqua altamente radioattiva nei quattro reattori che presentano più problemi, pari a 10.000 volte i livelli normali. Lo riporta l'agenzia Kyodo, citando la Tepco, secondo cui ci sono vasche di 40-150 centrimetri di profondità con acqua tossica.
Mentre Taiwan e Corea del sud bloccano l'import di alimenti da zone vicine alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, il gestore dell'impianto fa sapere che la vasca del reattore n.3 , che contiene barre di combustibile, potrebbe essere danneggiata. Rottura che invece l'Agenzia sicurezza nucleare giapponese esclude. Intanto, l'Agenzia per la sicurezza indica che potrebbe salire da 5 a 6 (su 7 gradi) la valutazione della crisi dell'impianto di Fukushima n.1, dopo la raccolta di dati sui livelli di radiazione nelle regioni limitrofe. Dal vertice Ue arriva il via libera agli stress test nelle centrali europee. Un livello anomalo di radioattività è stato rilevato per la prima volta in verdure provenienti da Tokyo. L'ha comunicato oggi il ministero della Sanità nipponico. Cesio radioattivo, a un livello che spera quello previsto dalla legge, è stato scoperto ieri in un vegetale a foglie verdi, il "komatsuna", che è coltivato in un centro di ricerca di Edogawa, alla periferia di Tokyo, a 250 km dalla centrale Fukushima-1, danneggiata dal devastante terremoto/tsunami di due settimane fa e centro del peggiore incidente nucleare dai tempi di Chernobyl. La televisione pubblica Nhk ha rivelato che sul komatsuna sono stati rilevati 890 becquerel per chilogrammo di cesio radioattivo. Il limite di legge è 500 becquerel. Le autorità nipponiche hanno vietato all'inizio della settimana la vendita di diverse verdure provenienti da quattro prefetture più vicine a Fukushima. Il primo ministro Naoto Kan, inoltre, ha ordinato test sugli alimenti su altre sei prefetture, alcune delle quali fanno parte della Grande Tokyo, una megalopoli da 35 milioni di abitanti. Inoltre, livelli anomali di radioattività erano stati trovati nei giorni scorsi anche nell'acqua corrente della capitale nipponica, poi tornati ieri nei limiti. 25 marzo 2011
Nucleare e incubo Fukushima: anche governo Parigi chiede studio su sicurezza * * * * IMG Rischi d'inondazione, terremoti, blackout elettrici, arresto del sistema di raffreddamento, gestione operativa delle situazioni accidentali: sono i cinque punti fondamentali su cui verterà l'analisi dell'Autorità di sicurezza nucleare (Asn) sulle centrali nucleari francesi voluta dal premier Francois Fillon in seguito all'incidente di Fukushima in Giappone. Le prime conclusioni - si legge nel comunicato diffuso da Matignon - sono previste entro la fine dell'anno. "È essenziale per i francesi - ha detto il primo ministro - disporre di un'informazione trasparente, affidabile e disponibile il prima possibile sulle conseguenze della catastrofe in Giappone". Questo studio è "complementare" alle pratiche di sicurezza già messe in opera dalla Asn, ha continuato Fillon, e dovrà permettere di constatare, "installazione per installazione, se si rendono necessari dei miglioramenti". 24 marzo 2011
Voltafaccia di Merkel su Libia e nucleare * * * * merkel sorridente 304 Un'astensione sull'intervento militare in Libia e un voltafaccia quasi a 360 gradi sull'energia nucleare: la cancelliera tedesca Angela Merkel va controcorrente rispetto a molti dei suoi partner internazionali, ma la sua posizione su due tra i temi più critici del momento sembra essere dettata più dalla paura di una sconfitta alle prossime regionali che da una strategia politica ponderata. Il 2011, un anno denso di importanti elezioni, è già cominciato male per la Cdu della Merkel, che ha perso Amburgo il 20 febbraio e nei sondaggi continua a indietreggiare. Per questo, se le cose non miglioreranno in fretta, anche alla luce di una continua ascesa dei Verdi spinta dalle proteste contro il nucleare, quest'anno rischia di segnare il destino della cancelliera anche alle politiche 2013. Tra esitazioni e ripensamenti, per la leader conservatrice si avvicina l'ora della verità, cioè le elezioni regionali di domenica prossima nel Baden-Wuerttemberg (Sud), che secondo l'opposizione potrebbero trasformarsi in un vero referendum sulla stessa leadership della Merkel. La cancelliera, scrive una parte della stampa tedesca, soffre di una crisi di credibilità che difficilmente riuscirà a superare nell'immediato futuro. Con il suo voto di astensione sulla Libia al Consiglio di sicurezza Onu, la Merkel si è tenuta lontana dall'intervento militare, forse memore delle proteste dei cittadini contro la guerra in Afghanistan. Allo stesso tempo, spinta dalla protesta seguita al disastro di Fukushima, ha fatto una rapida marcia indietro sull'energia atomica. Una conversione, questa, culminata nell'annuncio di ieri, secondo cui "più presto la Germania uscirà dal nucleare, meglio sarà". Un annuncio, questo, che è coinciso con l'ennesima conferma dell'ascesa dei Verdi nel paese che ospita ben 17 centrali atomiche. Il partito, che domenica potrebbe sottrarre alla Cdu il Baden-Wuerttemberg insieme alla Spd - dopo quasi 60 anni di governo conservatore - è al 20% su base nazionale, contro il 33% dell'Unione. I Verdi, quindi, raddoppiano rispetto alle politiche 2009 (10,7%), mentre la Cdu-Csu rimane al palo. Ma soprattutto, un'eventuale alleanza Spd-Verdi otterrebbe 7 punti in più rispetto alla maggioranza (45% contro 38%). E preoccupa la Merkel anche la debolezza ormai cronica della Fpd, che domenica scorsa è uscita dal Parlamento della Sassonia-Anhalt ed è ferma al 5% a livello federale (14,6% nel 2006). Secondo il capogruppo della Spd al Bundestag, Frank-Walter Steinmeier, l'astensione sulla Libia e la decisione di controbilanciarla con un impegno maggiore in Afghanistan (300 soldati per le missioni con aerei-radar Awacs) fanno parte della tattica da campagna elettorale della coalizione di governo. Da parte sua, Claudia Roth, co-presidente dei Verdi, attacca la politica nucleare della maggioranza definendola "cinica e immorale". In attesa di domenica, quando si voterà anche nella Renania-Palatinato, i cittadini tedeschi scelgono la piazza, dove sabato manifesteranno di nuovo contro il nucleare: a Berlino, Amburgo, Monaco di Baviera e Colonia, sono attese oltre 100mila persone. 24 marzo 2011 Vedi tutti gli articoli della sezione "Mondo"
2011-03-22
2011-03-20 Paura a Fukushima, nuovo allarme dal reattore 3 * * * * giappone terremoto donna mascherina box GIAPPONE, TUTTI I VIDEO BILANCIO TSUNAMI: PIU' DI 20MILA MORTI E DISPERSI Ha superato quota 20mila il numero dei morti e dei dispersi nel terremoto e nello tsunami che l'11 marzo hanno devastato il Giappone. La polizia ha aggiornato il bilancio ufficiale a 8.133 morti e 12.272 dispersi. È probabile che i numeri finali siano ancora più alti, perchè nella sola prefettura di Miyagi sono state stimate più di 15.000 vittime. NUOVO ALLARME DAL REATTORE 3 Nuovo allarme alla centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto-tsunami dell'11 marzo scorso. A preoccupare i tecnici è il reattore 3, il più danneggiato, dove è aumentata notevolmente la pressione. L'Agenzia per la sicurezza nucleare ha riferito che i tecnici della Tepco hanno intenzione di aprire una valvola ma l'operazione potrebbe causare un'ulteriore fuga radioattiva. A FUKUSHIMA ANCORA ACQUA SUI REATTORI Il Dipartimento dei Vigili del fuoco di Tokyo ha prolungato l'orario di attività delle autopompe speciali che sparano acqua contro il reattore 3 della centrale di Fukushima. I tecnici hanno cominciato oggi a sparare acqua contro il reattore alle 14 locali (ore 6 in Italia) e avrebbero dovuto interrompere alle 21 (ore 14 in Italia), dopo aver sparato 1.000 tonnellate d'acqua per raffreddare il reattore. Invece l'operazione continuerà fino alle 00.30 di domani (le 16.30 in Italia). RADIOATTIVI LATTE E SPINACI VICINO A FUKUSHIMA Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha reso noto oggi il portavoce del governo giapponese Yukio Edano. TORNA L'ENERGIA PER IL RAFFREDDAMENTO Torna l'energia: è necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento nella centrale di Fukushima. Quasi 11.000 le persone ancora disperse Già 200mila sfollati da area entro i 20 chilometri. TRACCE DI IODIO RADIOATIVO NELL' ACQUA A TOKYO Tracce di iodio radioattivo sono state trovate nell'acqua di rubinetto a Tokyo e in altre aree limitrofe. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. SCIAME SISMICO,TERREMOTO MAGNITUDO 6,1 A NORD DI TOKYO Continua la lunga scia di repliche al devastante terremoto/tsunami che ha colpito otto giorni fa il nordest del Giappone. Alle 18.56 locali (10.56 in Italia) nella parte nord della prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo, è stato avvertito un sisma di magnitudo di 6,1 gradi. L'afferma la televisione pubblica nipponica Nhk. Il sisma dell'11 marzo ha avuto magnitudo 9. In seguito al moto tellurico di oggi non c'è pericolo di tsunami. Non risultano danni alle persone. BILANCIO UFFICIALE SALE A 18.690 TRA MORTI E DISPERSI È di 18.690 tra morti e dispersi il bilancio ufficiale del terremoto e dello tsunami in Giappone. Lo riporta la polizia spiegando che cono 7.320 i morti accertati e 11.370 le persone mancanti all'appello. Il bilancio ufficiale della polizia nazionale normalmente non include le stime locali. La prefettura di Miyagi aveva parlato di 10.000 dispersi solo nella città di Ishinomaki mentre la tv Nhk stamane ha citato altre 10mila persone mancanti all'appello del porto di Minamisanriku. CAVO ELETTRICO CONNESSO A FUKUSHIMA, A BREVE ENERGIA Un primo cavo elettrico è stato connesso a uno dei reattori della centrale di Fukushima anche se l'elettricità non è stata ancora ripristinata. Gli ingegneri sono al lavoro per cercare di far ripartire il sistema di raffreddamento attraverso la ripresa del collegamento elettrico in tutti reattori. Il cavo è stato collegato al momento al reattore numero due. Secondo gli esperti dell'agenzia nucleare se tutto andrà bene l'elettricità potrà essere ripristinata completamente in tutti i reattori domani. In giornata l'elettricità dovrebbe essere ripristinata nei reattori 1, 2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Intanto le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a sparare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. FUKUSHIMA-1, SOTTO I 100° TEMPERATURA PRIMI 4 REATTORI Stanno avendo successo gli sforzi dei soldati e dei tecnici per raffreddare i reattori della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata l'11 marzi dal devastante terremoto/tsunami che ha colpito il nordest del Giappone. Secondo quanto ha riferito oggi in conferenza stampa il ministro della Difesa nipponico Toshimi Kitazawa, i primi quattro reattori della centrale, sarebbero a temperature inferiori ai 100 gradi. Lo riporta la televisione pubblica Nhk. Per quanto riguarda invece i reattori 5 e 6, che erano fermi al momento dell'incidente e che hanno finora presentato meno problemi, la Nhk ha riferito che, secondo le autorità, sono o sono stati "raffreddati". Al reattore 6 è in funzione un impianto di raffreddamento, al 5 è stato effettuato un raffreddamento attraverso pompe diesel. I tecnici sperano di riuscire a riabilitare l'erogazione dell'energia elettrica alla centrale, per far ripartire su tutti e sei i reattori l'impianto di raffreddamento d'emergenza, a breve. I cavi sono ormai connessi, manca l'avvio dell'erogazione. Dopodiché, bisognerà capire se l'impianto funziona. Nel frattempo, si continua a sparare senza posa un getto d'acqua contro il reattore 3. Il governo ha definito "stabile" la situazione. FUKUSHIMA, CAVO CONNESSO ALLA CENTRALE I tecnici sono riusciti a connettere un cavo ad uno dei reattori della centrale di Fukushima 1 danneggiata, ma l'elettricità ancora deve essere ripristinata, secondo la società che gestisce la centrale. PREMIER CERCA DI COINVOLGERE OPPOSIZIONE IN GOVERNO Il primo ministro giapponese Naoto Kan, espressione del Partito democratico (Minshuto), ha chiesto al leader del Partito liberaldemocratico (Jiminto), principale espressione dell'opposizione, di entrare nel governo come vicepremier con delega alla gestione delle politiche per la ricostruzione dal devastante terremoto/tsunami dell'11 marzo. Il presidente del Jiminto Sadakazu Tanigaki ha declinato l'offerta. Lo riferisce oggi la televisione pubblica Nhk. Ieri Kan aveva lanciato un appello alla solidarietà per ricostruire in senso d'unità il Giappone dopo la catastrofe di otto giorni fa. Tanigaki, pur respingendo l'offerta, ha assicurato la massima collaborazione dei liberaldemocratici nella Dieta (il parlamento nipponico) e nel paese. EVACUAZIONE PER PAZIENTI IN AREA 20-30 KM DA FUKUSHIMA-1 Oltre mille pazienti ricoverati in ospedali che si trovano nell'area tra i 20 e i 30 km dalla centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal devastante terremoto/tsunami dell'11 marzo, sono stati evacuati oggi. L'ha annunciato il ministero della Sanità di Tokyo. La decisione è stata presa a scopo precauzionale. "L'operazione deve essere condotta con estrema attenzione perché certi pazienti sono molto malati. Richiede uno o due giorni", ha detto Yasunori Wada, un responsabile del ministero. Il governo ha già evacuato circa 200mila persone in un raggio entro 20 km dalla centrale. NUCLEARE: VERONESI, SÌ MORATORIA MA NON RINNEGO L'ATOMO "La politica per sua natura può avere ripensamenti, la scienza deve invece pensare più a fondo". È la premessa da cui parte l'oncologo Umberto Veronesi, presidente dell'Agenzia per il nucleare, che in un intervento pubblicato oggi su un quotidiano nazionale precisa le sue ragioni di una "pausa di riflessione" sul nucleare, pur non rinnegando l'atomo. L'ex ministro della Salute afferma che la lezione di Fukushima, "il primo grave incidente di progettazione nucleare della storia", impone di "rivedere la strategia nella progettazione degli impianti nucleari". "Il che non vuol dire - prosegue - ripensare o tornare sui propri passi, ma capire il problema alla radice, avere il coraggio di riconoscerlo e sforzarci di superarlo. Se è vero che senza l'energia nucleare il nostro pianeta, con tutti i suoi abitanti, non sopravviverà, non dobbiamo fare marcia indietro, ma andare avanti, ancora più in là, con la conoscenza e il pensiero scientifico". La scelta dell'energia nucleare è per Veronesi "inevitabile" e quel che occorre è "garantirne al massimo la sicurezza per l'uomo e l'ambiente". "Abbiamo per anni sostenuto che gli impianti di ultima generazione sono sicuri - prosegue - e con un rischio di incidente vicino allo zero. Oggi il Giappone ci impone di riconsiderare criticamente questa convinzione". Per l'oncologo andrebbero studiati meglio anche reattori più piccoli e modulari versus le centrali di grossa taglia. Fukushima impone anche di pensare "fuori dalle logiche nazionali. È evidente ora che i piani energetici devono essere discussi a livello internazionale. In Italia - conclude Veronesi - ci troviamo nella circostanza favorevole di partire da zero e quindi di poter scegliere, senza fretta, il modello strategico migliore". ACQUA A GETTO CONTINUO PER FREDDARE I REATTORI Getti d'acqua continui per raffreddare i reattori nucleari: è questa la nuova strategia decisa dal ministero della Difesa giapponese per tentare di impedire la fusione del nocciolo nell'impianto di Fukushima. "Invece di gettare acqua a ondate successive, vogliamo avviare un'operazione che ci permetta di iniettare continuamente acqua nei reattori", ha spiegato il portavoce del ministero, Toshimi Kitazawa. Questa mattina le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a lanciare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. Un aiuto potrebbe arrivare dal fatto che è stato possibile ripristinare l'elettricità nel sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell'impianto. In giornata l'elettricità è tornata nei reattori 1,2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Intanto i livelli di radioattività superiori ai limiti legali sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki e per questo sono state avviate ricerche per rintracciare dove siano stati venduti. RADIOATTIVITÀ ANORMALE IN LATTE E SPINACI Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha affermato il portavoce del governo giapponese Yukio Edano in una conferenza stampa. FUKUSHIMA, RIPRISTINO ENERGIA ELETTRICA IN 4 REATTORI L'Agenzia di sicurezza nucleare ha annunciato per oggi il ripristino dell'alimentazione elettrica nei reattori 1,2,5 e 6 e per domani quella nei reattori 3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima. L'alimentazione di energia elettrica si era interrotta automaticamente nella centrale al momento del sisma di magnitudo 9 che ha colpito l'11 marzo scorso il Giappone. I danni causati dallo tsunami seguito al terremoto hanno impedito che venisse ripristinata l'elettricità, necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. "Abbiamo previsto di ripristinare l'elettricità sabato nei reattori 1 e 2, così anche per quelli 5 e 6 - ha detto un funzionario dell'agenzia - la corrente sarà ripristinata domenica nei reattori 3 e 4". TETTI BUCATI IN 2 REATTORI FUKUSHIMA CONTRO ESPLOSIONI Sui tetti degli edifici dei reattori 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima sono stati praticati dei fori per evitare esplosioni di idrogeno. Lo ha annunciato oggi il gestore dell'impianto, l'azienda elettrica Tokyo Electric Power (Tepco). "Nel timore di un accumulo di idrogeno nei reattori 5 e 6, Tepco ha praticato tre fori da 3 a 7,5 centimetri nei tetti" dei loro edifici, ha dichiarato un portavoce della società. I reattori 5 e 6 sono i meno danneggiati della centrale perchè, diversamente da quanto accaduti nei reattori 1, 2, 3 e 4, i loro sistemi di raffreddamento hanno continuato a funzionare dopo il sisma e lo tsunami dell'11 marzo, grazie a un generatore diesel. Tuttavia, al momento del sisma anche in questi due reattori era stato registrato un aumento della pressione. POLIZIA: OLTRE 7.000 MORTI PER SISMA E TSUNAMI È di 7.197 morti e 10.905 dispersi l'ultimo bilancio delle vittime del sisma e dello tsunami che hanno colpito il Giappone l'11 marzo scorso, diffuso oggi dalla polizia. Il sisma di magnitudo 9, il più forte mai registrato nel Paese, ha causato uno tsunami di 23 metri. GIAPPONE: FUKUSHIMA, TORNA ELETTRICITÀ. SI AGGRAVA BILANCIO Il gestore della centrale nucleare di Fukushima ha annunciato che a breve sarà ripristinata l'elettricità all'interno del sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. L'energia elettrica, secondo l'Agenzia per la sicurezza nucleare, dovrebbero essere ripristinata oggi per i reattori 1, 2, 5 e 6 e domani per i reattori 3 e 4. L'Aiea ha intanto alzato il livello di allarme nella centrale da 4 a 5. Il numero delle vittime ha superato quota 18.000 tra morti e dispersi. 20 marzo 2011
Marcegaglia: "Nucleare, andare oltre timori" * * * * IMG Per Emma Marcegaglia "è giusto ragionare in modo razionale ma andando oltre il timore. L'importante è non prendere decisioni di politica energetica, che sono decisioni di lungo termine, in base al panico del momento". Lo ha detto la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia a margine di un incontro sulle energie rinnovabili al ministero dello Sviluppo economico. "Bisogna capire cosa sta succedendo in Giappone e cosa si definirà a livello europeo - ha aggiunto conversando con i giornalisti -. Comprendiamo la preoccupazione dei cittadini e del governo ma l'importante è non prendere decisioni di politica energetica che valgono per il lungo periodo, in base al panico del momento. È giusto invece ragionare in modo razionale". 18 marzo 2011
L'Aiea: radiazioni in Giappone, non c'è pericolo * * * * giappone terremoto donna mascherina box GIAPPONE, TUTTI I VIDEO
L'AIEA: RADIAZIONI IN GIAPPONE NON C'E' PERICOLO PER LA SALUTE Il livello di radiazioni riscontrato in Giappone dopo l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima non rappresenta un pericolo per la salute umana. Lo ha detto un consulente scientifico e tecnico dell'agenzia dell'Onu per il nucleare (l'Aiea), Graham Andrew, citando i dati ricevuti da 47 città del paese. "L livelli di Tokyo e delle altre città - ha chiarito - rimangono lontani da quelli per i quali bisognerebbe intervenire. in poche parole, non sono pericolosi per la salute". L'ANSA: NESSUN ITALIANO CONTAMINATO Nessun italiano rientrato dal Giappone dopo l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima è risultato contaminato da radiazioni. Lo fa sapere l'agenzia di stampa Ansa. In realtà alcune delle persone rientrate a Firenze risultano positive allo Iodio 131, ma ciò - riportano le agenzie - non dovrebbe rappresentare un pericolo. CLIMATOLOGO: POSSIBILE NUBE RADIOATTIVA NEL NORD DEL GIAPPONE Se domani i livelli di radioattività a Fukushima dovessero aumentare in maniera consistente, la nube radioattiva potrebbe raggiungere in alcune ore la parte settentrionale del Giappone. Avanza l'ipotesi il climatologo dell'Enea Vincenzo Ferrara, basandosi sulle previsioni meteorologiche per il Giappone. IL GIAPPONE ALZA LIVELLO DI GRAVITA' A 5 Il Giappone ha innalzato il livello di gravità del disastro nucleare nella centrale di Fukushima-Daiichi da 4 a 5. La scala internazionale della gravità di un evento nucleare va dal livello 1 ("anomalia") a 7 (il più grave, in caso di "incidente maggiore"). In pratica il governo ha seguito le indicazioni dell'Aiea che aveva già alzato il livello a 5. Ogni livello della scala prevede una gravità 10 volte superiore al precedente. Il 5 si riferisce agli incidenti "con conseguenze di raggio maggiore", mentre il grado 4 definisce quelli con ricadute "locali". L'incidente di Chernobyl, nel 1986, fu classificato di livello 7, Three Mile Island negli Usa 5. ACQUA POMPATA NEI REATTORI La situazione alla centrale nucleare di Fukushima in Giappone resta grave ma è stabile: così sostiene l'agenzia atomica Aiea di Vienna. I reattori dall'1 al 4 continuano a preoccupare. Di buono c'è che i tecnici sono riusciti a pompare acqua nei contenitori dei reattori. Sulla scala degli incidenti Ines, i blocchi dall'1 al 3 sono indicati al livello dal 4 al 5. ESPERTO AIEA: NON NOCIVA RADIOATTIVITA' NELLE CITTA' Parlando da Vienna, la radioattività nelle maggiori città della regione giapponese "non è nociva per la salute". Lo ha detto l'esperto dell'Aiea Graham Andrews, che ha parlato a un briefing al posto del direttore generale Yukiya Amano, in missione in Giappone. Il funzionario Aiea ha anche precisato che Amano si è incontrato con il premier giapponese e con il vice presidente della Tepco, la società che gestisce la centrale. Lunedì, quando il board dell'Aiea si riunirà in seduta straordinaria, Amano riferirà del suo viaggio in una conferenza stampa.
PREMIER: APPELLO ALL'UNITA' NAZIONALE Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha lanciato oggi un appello all'unità del paese di fronte all'impegno di ricostruire il Giappone. "Tutto il popolo deve avere la forte determinazione a superare questa crisi", ha detto con tono grave il premier nipponico. TOKYO, AMBASCIATA ITALIANA RESTA APERTA Il ministro degli Esteri Franco Frattini, nonostante il potenziale rischio nucleare, ha dato istruzione di mantenere comunque aperta l'ambasciata d'Italia a Tokyo. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. La scelta è motivata dalla necessità di continuare a garantire la massima efficacia nell'assistenza ai connazionali presenti nella regione metropolitana della capitale giapponese. L'AIEA INNALZA LIVELLO SU DISASTRO FUKUSHIMA L'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha innalzato il livello di gravità del disastro nucleare nella centrale di Fukushima-Daiichi, da 4 a 5. La scala internazionale, dal punto di vista della sicurezza, di un evento radiologico o nucleare -l a Ines - va dal livello 1 ("anomalia") a 7 ("incidente gravissimo). Ogni livello della scala prevede una gravità 10 volte maggiore del precedente. L'incidente di Chernobyl, nel 1986, fu classificato di livello 7, Three Miles Island di livello 5. FUKUSHIMA COME CHERNOBYL I tecnici giapponesi hanno esplicitamente ammesso che, per evitare la catastrofe atomica a Fukushima, l'unica soluzione potrebbe essere quella di seppellire l'impianto nucleare con una colata di sabbia e calcestruzzo, lo stesso metodo utilizzato a Chernobyl, per contenere il disastro nucleare, nel 1986. SI LOTTA PER RAFFREDDARE IL REATTORE 3 A Fukushima si lotta da giorni per raffreddare i reattori: stamane è ripreso lo scarico d'acqua sul reattore n.3, quello che preoccupa di più perchè utilizza anche plutonio (un isotopo altamente pericoloso per la salute umana); e i tecnici stanno anche cercando di riavviare l'erogazione di energia elettrica per rimettere in modo le pompe d'acqua necessarie per frenare il surriscaldamento del combustibile nucleare. TECNICI GIAPPONESI, IPOTESI COLATA DI CEMENTO Per la prima volta stamane la società che gestisce la struttura ha riconosciuto che seppellire sotto una colata di cemento l'enorme complesso possa essere un'opzione, e la notizia è un segnale che le frammentarie azioni per raffreddare i stanno avendo poco successo. "Non è impossibile racchiudere i reattori sotto il cemento. Ma la nostra priorità adesso è quella di raffreddarli prima", ha detto un funzionario della Tepco, la Tokyo Electric Power, nel corso di una conferenza stampa. FUMO BIANCO DA REATTORI FUKUSHIMA Del fumo bianco è stato visto alzarsi oggi dai reattori n.2,3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha detto un portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone. Il portavoce ha aggiunto che c'è ancora dell'acqua nella vasca di raffreddamento del combustile nucleare spento del reattore n.3. Il fumo potrebbe provenire da un'esplosione prodottasi nel reattore n.2 o dalla vasca di raffreddamento del combustibile spento, ha aggiunto il portavoce. NUMERO VITTIME SUPERA SISMA DI KOBE Il numero delle vittime confermate del terremoto della scorsa settimana - 6.539 - ha superato quello delle vittime del sisma di Kobe del 1995, nel quale persero la vita 6.434 persone, secondo gli ultimi dati diffusi dalla polizia giapponese. I dispersi sono più di 10.000 e si teme che il bilancio finale possa superare le 20.000 vittime. GOVERNO GIAPPONESE: PAESE RISCHIA MEGA BLACK OUT Il Giappone rischia un blackout su larga scala se i consumi non saranno ridotti a causa del calo della produzione di elettricità. Lo ha detto il ministro dell'Industria, Banri Kaieda. CINA, STOP A NUOVE CENTRALI L'incidente nell'impianto di Fukushima ha indotto anche la Cina a sospendere i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari. Lo riferisce la Bbc sottolineando che il governo di Pechino ha ordinato di verificare le misure di sicurezza dei 13 reattori esistenti e dei 27 in fase di costruzione. Al momento la Cina ottiene solo il 2% della sua energia dall'atomo. LA GIORNATA DI GIOVEDI' 17 MARZO Tra paura e speranza, il Giappone continua a lottare per impedire che la centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal devastante terremoto/tsunami di venerdì scorso, si trasformi in una catastrofe nella catastrofe. E, rispetto ai giorni scorsi, oggi gli sforzi dei coraggiosi operatori della Tokyo denryoku (Toden) che lavorano, a rischio della vita, e le altre autorità presenti sono riusciti a spruzzare acqua sul reattore 3, quello che al momento preoccupa di più, per cercare di tenere sotto controllo la temperatura. La situazione alla centrale è "relativamente stabile" nelle parole dell'Aiea, secondo cui "non c'è stato alcun peggioramento significativo da ieri". A Tokyo non sono stati registrati livelli elevati di radioattività hanno fatto sapere dall'Agenzia internazionale con sede a Vienna. Il direttore generale Yukiyo Amano è partito alla volta del Giappone per farsi personalmente un'idea dell'evoluzione della crisi. Sembra invece scongiurato il rischio black out nell'area metropolitana di Tokyo. Accogliendo l'appello del governo a ridurre i consumi, gli abitanti della capitale hanno fatto scendere la domanda di elettricità a 3050 kilowatt alle 18 ora locale (da 3290 tra le 8 e le 9 del mattino). Il valore raggiunto avrebbe consentito di evitare il blackout. A questo punto la data cruciale sembra essere quella di domani. Le squadre stanno cercando, infatti, d'installare un impianto elettrico provvisorio per riuscire ad alimentare di nuovo gli impianti di raffreddamento, dai quali è cominciato l'intero disastro, visto che sono andati in panne dopo il terremoto/tsunami. Se avranno successo nel raffreddare le barre di combustibile già parzialmente fuse (in particolare nei reattori 3 e 4) e nel riempire d'acqua la piscina in cui si trova il combustibile usato nel reattore 3, si eviterà il peggio e ci si potrà concentrare sui danni già fatti: le emissioni di radiazioni che hanno spinto il governo di Tokyo a evacuare 20 km attorno alla centrale e gli Usa a consigliare di star fuori da un raggio di 80 km. Sono questi gli imperativi che gli operatori di Fukushima-1, ormai considerati in Giappone e all'estero degli eroi, dovranno tener presenti. Ma l'operazione si presenta come molto delicata. Anche oggi per loro è stata una giornata difficilissima. Mentre le Forze di autodifesa riuscivano dall'alto a scaricare dagli elicotteri diverse decine di tonnellata d'acqua sul reattore 3 (nella speranza di riempire la piscina dei combustibili usati), le operazioni con le autopompe venivano interrotte per l'eccesso di radiazioni. Solo con un secondo tentativo i tecnici sono riusciti a indirizzare dell'acqua, dopo che hanno potuto utilizzare 5 mezzi speciali delle Forze di autodifesa. A Tokyo gli stranieri stanno andando via. Molte ambasciate, compresa quella italiana, hanno chiesto ai propri concittadini di andar via dal paese o quanto meno spostarsi più a sud. Il primo aereo charter per l'evacuazione di cittadini americani è decollato con un centinaio di persone. Il Pentagono ha annunciato di aver predisposto un piano di evacuazione per le famiglie di militari e civili americani che vivono nelle basi non lontane dalla zona di Fukushima. L'ambasciata francese ha anche preso a distribuire pillole di iodio, utili a combattere le radiazioni. Sperando che non siano mai necessarie, anche perché il paese è già impegnato in uno sforzo immane di soccorso alle popolazioni colpite dal più devastante cataclisma che abbia colpito il pur avvezzo Arcipelago dal 1923. Sono oltre 15mila le vittime, tra morti e dispersi: l'ultimo bilancio fornito dalla polizia nipponica parla infatti di 5.692 morti e 9.506 persone che mancano ancora all'appello. Il Tohoku, la regione colpita, è stato investito da un'ondata di freddo sferzante, accompagnata da abbondanti nevicate. Tutto questo rende più penosa la condizione di vita degli sfollati - e tra essi si registrano già 15 morti, specialmente anziani e malati - e più difficile lo sforzo dei 100mila soldati, dei poliziotti, pompieri, volontari e squadre internazionali impegnati in un'operazione di soccorso ampissima. Sul fronte economico, i ministri delle finanze e i banchieri centrali del G7 si riuniranno nelle prossime ore in teleconferenza per discutere gli interventi sul mercato valutario per combattere l'eccessiva fermezza dello yen. Lo yen nelle ultime sedute ha registrato un forte apprezzamento che lo ha portato ai massimi storici nei confronti del dollaro. In passato i Paesi europei e gli Usa avevano espresso riserve riguardo a possibili interventi sulla valuta, ma ora sembrano pronti a cambiare questa posizione. AGENZIA AIEA: A FUKUSHIMA SITUAZIONE STABILE La situazione alla centrale di Fukushima è "relativamente stabile". Lo sostiene l'Aiea, l'agenzia atomica con sede a Vienna: "non c'è stato alcun peggioramento significativo da ieri". A Tokyo non sono stati registrati livelli elevati di radioattività hanno fatto sapere sempre dall'Aiea. Oggi gli operatori della Tokyo denryoku (Toden) che lavorano alla centrale, a rischio della vita, sono riusciti a spruzzare acqua sul reattore 3, quello che al momento preoccupa di più, per cercare di controllare la temperatura. YEN SUL DOLLARO AI MASSIMI DAL DOPOGUERRA Lo yen vola ai massimi dal dopoguerra sul dollaro nonostante il G7 - stasera riunito in conference call per discutere la crisi in Giappone - si appresti a fornire un probabile appoggio simbolico agli interventi di Tokyo contro la valuta troppo forte. Secondo il Fondo monetario il Giappone avrà le risorse per far fronte al sisma, ma ci sarà un impatto sulla crescita economica nipponica e potenzialmente anche sul Pil globale. Il governo giapponese ha definito "estremamente speculativo" e "senza fondamento" il forte apprezzamento della valuta nazionale, oggi volata fino a 76,25 sul dollaro, quota mai raggiunta nel dopoguerra. Yen forte anche sull'euro con il cambio balzato fino a 106,61, il massimo da settembre. OBAMA: REVISIONARE IMPIANTI NUCLEARI Per il presidente degli Stati Uniti il nucleare "fa parte del nostro futuro energetico". Comunque la crisi delle centrali giapponesi costringe a "fare una revisione degli impianti". OBAMA: FORZE USA SUL FILO DEI MINUTI PER AIUTARE Barack Obama ha detto che le forze armate americane "stanno lavorando sul filo dei minuti" per portare aiuto al Giappone. Per questo gli Usa hanno deciso di prendere "misure prudenti e precauzionali" disponendo l'evacuazione dei cittadini americani che vivono nel raggio di 80 chilometri dalla centrale di Fukushima. DA SANDRA BULLOCK UN MILIONE DI DOLLARI PER VITTIME Sandra Bullock ha donato un milione di dollari per le vittime del terremoto in Giappone. Lo fatto sapere la Croce Rossa americana. L'attrice americana, premio Oscar 2010 come miglior attrice protagonista per il film 'The Blind Side', aveva già donato un milione di dollari l'anno scorso per le vittime del terremoto di Haiti. GIAPPONE, 430MILA I SENZATETTO L'ultimo bollettino diffuso dall'Ocha (united nations office for the coordination of humanitarian affairs) fotografa una situazione apocalittica con 5178 vittime accertate e 2.285 feriti e 8.913 dispersi, oltre 23mila persone ancora isolate nelle zone più colpite nel nord est del paese e più di 430mila senza tetto che hanno trovato rifugio nelle apposite strutture di evacuazione allestite dal governo. MANCANO FARMACI E ACQUA PULITA Secondo quanto riferiscono le fonti governative, la situazione sanitaria è gravissima: mancano farmaci e presidi sanitari, stufe, ma soprattutto manca l'acqua pulita. Già 14 persone evacuate dagli ospedali, sono decedute, in gran parte anziani, e molti si stanno ammalando nei centri a causa del freddo intenso e della scarsa igiene. Intanto si lavora alacremente per ripristinare i servizi base: si calcola che circa 451mila persone siano senza elettricità, ma erano 600mila solo ieri, e approssimativamente 2 milioni e mezzo di famiglie non hanno accesso all'acqua. GLI USA INVIANO SQUADRA DI ESPERTI NUCLEARI Il Pentagono ha annunciato l'invio a Fukushima di una squadra di esperti nucleari militari per aiutare i colleghi giapponesi nell'intervento sui reattori danneggiati.
PENTAGONO RIMPATRIA LE FAMIGLIE MILITARI DA HONSHU Il Pentagono ha autorizzato il personale civile americano, le loro famiglie e quelle dei militari, a lasciare la base militare dell'isola giapponese di Honshu. Si tratta di migliaia si persone che torneranno negli Stati Uniti su voli civili, a spese del governo americano. VALENTINO ROSSI AI GIAPPONESI: "NON MOLLATE, NOI SIAMO CON VOI" "Non mollate, noi siamo con voi": è il messaggio di solidarietà che Valentino Rossi invia al popolo giapponese. Dal circuito di Losail, dove domenica parte il Motondiale, il pilota italiano non ha mancato di manifestare la propria solidarietà verso un popolo che gli ha dato molto, quello giapponese. Rossi iniziò a correre nella classe regina con la 500 nel 2000 con la Honda, ed è poi stato pilota ufficiale anche di Yamaha fino allo scorso anno. "Ho seguito da subito quello che stava succedendo in Giappone - ha spiegato - Ma forse noi ancora non ci rendiamo bene conto di quello che è successo, comunque si tratta di una tragedia che giorno dopo giorno sta anche peggiorando". FUKUSHIMA, CENTRALE ANCORA SENZA ELETTRICITA' La Tokyo Electric Power (Tepco) che gestisce l'impianto nucleare di Fukushima non è ancora riuscita, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Kyodo, a ripristinare l'erogazione dell'energia elettrica nella centrale danneggiata. L'elettricità è necessaria per rimettere in funzione gli impianti di pompaggio dell'acqua, necessario per immettere nei reattori liquido per raffreddare le barre usate ma non ancora esaurite, dalle quali attualmente vi sarebbero le maggiori emissioni radioattive.
TOKYO SCAMPATA A MEGA BLACK OUT Tokyo ha scampato il pericolo di un imponente blackout: lo ha scritto l'agenzia Kyodo news.
VIAGGIATORI DA GIAPPONE CONTAMINATI MA NON CON I VESTITI Gli ispettori aeroportuali di Seoul, nella Corea del sud, hanno rilevato tracce di contaminazione radioattiva da passeggeri dal Giappone. Lo riporta l'agenzia di stampa Yonhap. Il livello di contaminazione è però tornato su valori normali dopo che i passeggeri si sono tolti i cappotti e le scarpe.
FUKUSHIMA, NON RIPARTE IMPIANTO ELETTRICO PER IL RAFFREDDAMENTO I tecnici della compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden) nella centrale nucleare Fukushima-1 non sono riusciti a ripristinare l'alimentazione elettrica dell'impianto per far ripartire i sistemi di raffreddamento dei reattori resi instabili da guasti, incendi ed esplosioni. Lo riferisce la tv Tbs.
MORTI ACCERTATI 4MILA, 20MILA DISPERSI La situazione in Giappone è sempre più drammatica. I morti accertati sono 4.000, i dispersi sono stimati a 20mila. Una nuova scossa di magnitudo 5.8 si è registrata poco fuori da Tokyo, con epicentro al largo delle coste della prefettura di Ibaraki, a nord della capitale. TEPCO: IMPROBABILE BLACK OUT A TOKYO La Tepco, la società elettrica che gestisce gli impianti, ha tenuto oggi una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione ed esporre la situazione dei reattori. La società ha smentito la possibilità di un mega blackout a Tokyo ma ha annunciato che il livello di radiazioni alla centrale nucleare di Fukushima 1 è in aumento dopo il getto di acqua ad alta pressione sul reattore n. 3 da parte degli automezzi della Self-Defense Forces, le Forze armate nipponiche. Il livello intorno agli edifici, in particolare, è passato a 4.000 microsievert/h da 3.700, al termine di questa inedita operazione di spegnimento. RUSSIA, MEDVEDEV: INCIDENTE NUCLEARE E' "DISASTRO COLOSSALE" Intanto il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito l'incidente nucleare giapponese un "disastro nazionale colossale, una catastrofe". Il presidente russo, parlando presso la sua residenza di Mosca dove ha invitato il presidente kazako NurSultan Nazarbaiev, ha detto di sperare "che quest'anno sia buono per i nostri due paese e i nostri popoli; che ci siano le condizioni climatiche per un buon raccolto e nelle stesso tempo che non ci siano problemi seri e cataclismi" come quelli giapponesi". USA CONTRO TOKYO: "RADIAZIONI ALTE" Per l'amministrazione Obama la situazione in Giappone è ben più grave di quella descritta da Tokyo. Ieri, il direttore della United States Nuclear Regulatory Commission, ente nucleare americano, Gregory Jazcko ha dichiarato che il reattore 1 dell'impianto sta diffondendo "radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali" e ha raccomandato l'evacuazione di chiunque si trovi a ottanta chilometri dall'impianto nucleare. Jazcko ha così smentito il governo giapponese, che aveva stabilito una distanza di sicurezza di soli 20 chilometri. Il segretario all'Energia Steven Chu crede che nell'impianto giapponese si sia verificata una "fusione parziale del nucleo". Gli esperti Usa parlano anche di un "livello di radioattività letale nel reattore 4". Ma Tepco, società proprietaria della centrale Fukushima-1, ribatte: "È il reattore 3 a preoccupare". TEPCO: ANCORA ACQUA NEL REATTORE 4 Un portavoce della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dallo tsunami di venerdì scorso, ha affermato che nel reattore n.4 c'è ancora acqua nella vasca nella quale viene conservato il combustibile nucleare usato. In precedenza, il capo della Nuclear Regulatory Commission americana, Gregory Jaczko, aveva detto a una commissione del Congresso che l'acqua si era completamente asciugata. Le barre di uranio usate conservate nella vasca sono altamente radioattive e se il livello dell'acqua che le protegge è troppo basso, si surriscaldano emettendo forti radiazioni. Le dichiarazioni contraddittorie mettono in evidenza una divergenza di valutazioni sulla gravità della situazione a Fukushima tra il governo di Tokyo e quello di Washington. Il portavoce della Tepco ha aggiunto di non poter dire con precisione quale sia il livello dell'acqua nella vasca. Il premier giapponese Naoto Kan e il presidente americano Barack Obama si sono parlati oggi al telefono, concordando di "cooperare strettamente" per risolvere la crisi. LA SITUAZIONE DEI REATTORI Ecco la situazione dei reattori. Quattro dei sei reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 Daiichi sono rimasti gravemente danneggiati per l'arresto del sistema di raffreddamento a causa del terremoto dell'11 marzo scorso, di magnitudo 9. L'utilizzo di acqua di mare non trattata per tentare di raffreddare i reattori rende impossibile il loro ritorno in servizio in futuro. Ecco lo stato attuale dei sei reattori, secondo quanto reso noto dalle autorità giapponesi. REATTORE 1: Il rivestimento è intatto, ma il 70% del nocciolo è danneggiato. Il tetto dell'edificio che contiene il reattore è crollato. Sabato scorso (13 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno a seguito di un rilascio di vapore controllato per abbassare la pressione. L'idrogeno è il risultato della scissione dell'acqua che copre e raffredda le barre di combustibile nei suoi componenti (idrogeno e ossigeno), a seguito delle reazioni chimiche e fisiche nel reattore surriscaldato. REATTORE 2: Il 33% del nocciolo è danneggiato, come pure una vasca di ritenzione all'interno del rivestimento. Martedì scorso (15 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno nella parte inferiore dell'edificio. REATTORE 3: Il rivestimento del reattore potrebbe essere danneggiato. Il nocciolo del reattore è particolarmente danneggiato. L'acqua nella vasca di contenimento è in ebollizione. L'esercito getta acqua per raffreddare con elicotteri e cannoni ad acqua. Lunedì (14 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno durante un rilascio di vapore controllato. Il n. 3 è stato definito una priorità dalle autorità giapponesi, perchè utilizza combustibile misto uranio-plutonio. REATTORE 4: Una parte del combustibile nucleare non è più ricoperta dall'acqua. Un elicottero doveva rimettere acqua nella vasca, ormai in ebollizione, ma l'operazione è stata più volte sospesa per il livello delle radiazioni troppo elevata. Martedì (15 marzo) c'era stato un incendio nella vasca che contiene il combustibile usato, spento dagli specialisti dell'esercito americano. Un nuovo incendio era scoppiato il giorno dopo (16 marzo) e si era spento da solo. REATTORI 5-6: Erano spenti per manutenzione al momento del sisma. In questi due reattori, collegati rispettivamente all'1 e al 4, si è verificato un leggero aumento della temperatura. Non sono segnalati problemi alle altre centrali nucleari giapponesi. 18 marzo 2011
2011-03-19 Tokyo, tracce di iodo radioattivo nell'acqua * * * * giappone terremoto donna mascherina box GIAPPONE, TUTTI I VIDEO A FUKUSHIMA ANCORA ACQUA SUI REATTORI Il Dipartimento dei Vigili del fuoco di Tokyo ha prolungato l'orario di attività delle autopompe speciali che sparano acqua contro il reattore 3 della centrale di Fukushima. I tecnici hanno cominciato oggi a sparare acqua contro il reattore alle 14 locali (ore 6 in Italia) e avrebbero dovuto interrompere alle 21 (ore 14 in Italia), dopo aver sparato 1.000 tonnellate d'acqua per raffreddare il reattore. Invece l'operazione continuerà fino alle 00.30 di domani (le 16.30 in Italia). RADIOATTIVI LATTE E SPINACI VICINO A FUKUSHIMA Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha reso noto oggi il portavoce del governo giapponese Yukio Edano. TORNA L'ENERGIA PER IL RAFFREDDAMENTO Torna l'energia: è necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento nella centrale di Fukushima. Quasi 11.000 le persone ancora disperse Già 200mila sfollati da area entro i 20 chilometri. TRACCE DI IODIO RADIOATIVO NELL' ACQUA A TOKYO Tracce di iodio radioattivo sono state trovate nell'acqua di rubinetto a Tokyo e in altre aree limitrofe. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. SCIAME SISMICO,TERREMOTO MAGNITUDO 6,1 A NORD DI TOKYO Continua la lunga scia di repliche al devastante terremoto/tsunami che ha colpito otto giorni fa il nordest del Giappone. Alle 18.56 locali (10.56 in Italia) nella parte nord della prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo, è stato avvertito un sisma di magnitudo di 6,1 gradi. L'afferma la televisione pubblica nipponica Nhk. Il sisma dell'11 marzo ha avuto magnitudo 9. In seguito al moto tellurico di oggi non c'è pericolo di tsunami. Non risultano danni alle persone. BILANCIO UFFICIALE SALE A 18.690 TRA MORTI E DISPERSI È di 18.690 tra morti e dispersi il bilancio ufficiale del terremoto e dello tsunami in Giappone. Lo riporta la polizia spiegando che cono 7.320 i morti accertati e 11.370 le persone mancanti all'appello. Il bilancio ufficiale della polizia nazionale normalmente non include le stime locali. La prefettura di Miyagi aveva parlato di 10.000 dispersi solo nella città di Ishinomaki mentre la tv Nhk stamane ha citato altre 10mila persone mancanti all'appello del porto di Minamisanriku. CAVO ELETTRICO CONNESSO A FUKUSHIMA, A BREVE ENERGIA Un primo cavo elettrico è stato connesso a uno dei reattori della centrale di Fukushima anche se l'elettricità non è stata ancora ripristinata. Gli ingegneri sono al lavoro per cercare di far ripartire il sistema di raffreddamento attraverso la ripresa del collegamento elettrico in tutti reattori. Il cavo è stato collegato al momento al reattore numero due. Secondo gli esperti dell'agenzia nucleare se tutto andrà bene l'elettricità potrà essere ripristinata completamente in tutti i reattori domani. In giornata l'elettricità dovrebbe essere ripristinata nei reattori 1, 2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Intanto le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a sparare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. FUKUSHIMA-1, SOTTO I 100° TEMPERATURA PRIMI 4 REATTORI Stanno avendo successo gli sforzi dei soldati e dei tecnici per raffreddare i reattori della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata l'11 marzi dal devastante terremoto/tsunami che ha colpito il nordest del Giappone. Secondo quanto ha riferito oggi in conferenza stampa il ministro della Difesa nipponico Toshimi Kitazawa, i primi quattro reattori della centrale, sarebbero a temperature inferiori ai 100 gradi. Lo riporta la televisione pubblica Nhk. Per quanto riguarda invece i reattori 5 e 6, che erano fermi al momento dell'incidente e che hanno finora presentato meno problemi, la Nhk ha riferito che, secondo le autorità, sono o sono stati "raffreddati". Al reattore 6 è in funzione un impianto di raffreddamento, al 5 è stato effettuato un raffreddamento attraverso pompe diesel. I tecnici sperano di riuscire a riabilitare l'erogazione dell'energia elettrica alla centrale, per far ripartire su tutti e sei i reattori l'impianto di raffreddamento d'emergenza, a breve. I cavi sono ormai connessi, manca l'avvio dell'erogazione. Dopodiché, bisognerà capire se l'impianto funziona. Nel frattempo, si continua a sparare senza posa un getto d'acqua contro il reattore 3. Il governo ha definito "stabile" la situazione. FUKUSHIMA, CAVO CONNESSO ALLA CENTRALE I tecnici sono riusciti a connettere un cavo ad uno dei reattori della centrale di Fukushima 1 danneggiata, ma l'elettricità ancora deve essere ripristinata, secondo la società che gestisce la centrale. PREMIER CERCA DI COINVOLGERE OPPOSIZIONE IN GOVERNO Il primo ministro giapponese Naoto Kan, espressione del Partito democratico (Minshuto), ha chiesto al leader del Partito liberaldemocratico (Jiminto), principale espressione dell'opposizione, di entrare nel governo come vicepremier con delega alla gestione delle politiche per la ricostruzione dal devastante terremoto/tsunami dell'11 marzo. Il presidente del Jiminto Sadakazu Tanigaki ha declinato l'offerta. Lo riferisce oggi la televisione pubblica Nhk. Ieri Kan aveva lanciato un appello alla solidarietà per ricostruire in senso d'unità il Giappone dopo la catastrofe di otto giorni fa. Tanigaki, pur respingendo l'offerta, ha assicurato la massima collaborazione dei liberaldemocratici nella Dieta (il parlamento nipponico) e nel paese. EVACUAZIONE PER PAZIENTI IN AREA 20-30 KM DA FUKUSHIMA-1 Oltre mille pazienti ricoverati in ospedali che si trovano nell'area tra i 20 e i 30 km dalla centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal devastante terremoto/tsunami dell'11 marzo, sono stati evacuati oggi. L'ha annunciato il ministero della Sanità di Tokyo. La decisione è stata presa a scopo precauzionale. "L'operazione deve essere condotta con estrema attenzione perché certi pazienti sono molto malati. Richiede uno o due giorni", ha detto Yasunori Wada, un responsabile del ministero. Il governo ha già evacuato circa 200mila persone in un raggio entro 20 km dalla centrale. NUCLEARE: VERONESI, SÌ MORATORIA MA NON RINNEGO L'ATOMO "La politica per sua natura può avere ripensamenti, la scienza deve invece pensare più a fondo". È la premessa da cui parte l'oncologo Umberto Veronesi, presidente dell'Agenzia per il nucleare, che in un intervento pubblicato oggi su un quotidiano nazionale precisa le sue ragioni di una "pausa di riflessione" sul nucleare, pur non rinnegando l'atomo. L'ex ministro della Salute afferma che la lezione di Fukushima, "il primo grave incidente di progettazione nucleare della storia", impone di "rivedere la strategia nella progettazione degli impianti nucleari". "Il che non vuol dire - prosegue - ripensare o tornare sui propri passi, ma capire il problema alla radice, avere il coraggio di riconoscerlo e sforzarci di superarlo. Se è vero che senza l'energia nucleare il nostro pianeta, con tutti i suoi abitanti, non sopravviverà, non dobbiamo fare marcia indietro, ma andare avanti, ancora più in là, con la conoscenza e il pensiero scientifico". La scelta dell'energia nucleare è per Veronesi "inevitabile" e quel che occorre è "garantirne al massimo la sicurezza per l'uomo e l'ambiente". "Abbiamo per anni sostenuto che gli impianti di ultima generazione sono sicuri - prosegue - e con un rischio di incidente vicino allo zero. Oggi il Giappone ci impone di riconsiderare criticamente questa convinzione". Per l'oncologo andrebbero studiati meglio anche reattori più piccoli e modulari versus le centrali di grossa taglia. Fukushima impone anche di pensare "fuori dalle logiche nazionali. È evidente ora che i piani energetici devono essere discussi a livello internazionale. In Italia - conclude Veronesi - ci troviamo nella circostanza favorevole di partire da zero e quindi di poter scegliere, senza fretta, il modello strategico migliore". ACQUA A GETTO CONTINUO PER FREDDARE I REATTORI Getti d'acqua continui per raffreddare i reattori nucleari: è questa la nuova strategia decisa dal ministero della Difesa giapponese per tentare di impedire la fusione del nocciolo nell'impianto di Fukushima. "Invece di gettare acqua a ondate successive, vogliamo avviare un'operazione che ci permetta di iniettare continuamente acqua nei reattori", ha spiegato il portavoce del ministero, Toshimi Kitazawa. Questa mattina le autopompe speciali dei vigili del fuoco di Tokyo hanno ripreso a lanciare acqua sul reattore numero 3. Solo nella giornata di venerdì sull'impianto nucleare sono state gettate 50 tonnellate di acqua marina. Un aiuto potrebbe arrivare dal fatto che è stato possibile ripristinare l'elettricità nel sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di riattivare le pompe di raffreddamento dell'impianto. In giornata l'elettricità è tornata nei reattori 1,2 ,5 e 6 mentre domenica dovrebbe essere riattivata nei reattori 3 e 4. Intanto i livelli di radioattività superiori ai limiti legali sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki e per questo sono state avviate ricerche per rintracciare dove siano stati venduti. RADIOATTIVITÀ ANORMALE IN LATTE E SPINACI Livelli di radioattività "superiori ai limiti legali" sono stati riscontrati nel latte prodotto nei pressi della centrale nucleare di Fukushima e negli spinaci coltivati nella vicina prefettura di Ibaraki. Lo ha affermato il portavoce del governo giapponese Yukio Edano in una conferenza stampa. FUKUSHIMA, RIPRISTINO ENERGIA ELETTRICA IN 4 REATTORI L'Agenzia di sicurezza nucleare ha annunciato per oggi il ripristino dell'alimentazione elettrica nei reattori 1,2,5 e 6 e per domani quella nei reattori 3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima. L'alimentazione di energia elettrica si era interrotta automaticamente nella centrale al momento del sisma di magnitudo 9 che ha colpito l'11 marzo scorso il Giappone. I danni causati dallo tsunami seguito al terremoto hanno impedito che venisse ripristinata l'elettricità, necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. "Abbiamo previsto di ripristinare l'elettricità sabato nei reattori 1 e 2, così anche per quelli 5 e 6 - ha detto un funzionario dell'agenzia - la corrente sarà ripristinata domenica nei reattori 3 e 4". TETTI BUCATI IN 2 REATTORI FUKUSHIMA CONTRO ESPLOSIONI Sui tetti degli edifici dei reattori 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima sono stati praticati dei fori per evitare esplosioni di idrogeno. Lo ha annunciato oggi il gestore dell'impianto, l'azienda elettrica Tokyo Electric Power (Tepco). "Nel timore di un accumulo di idrogeno nei reattori 5 e 6, Tepco ha praticato tre fori da 3 a 7,5 centimetri nei tetti" dei loro edifici, ha dichiarato un portavoce della società. I reattori 5 e 6 sono i meno danneggiati della centrale perchè, diversamente da quanto accaduti nei reattori 1, 2, 3 e 4, i loro sistemi di raffreddamento hanno continuato a funzionare dopo il sisma e lo tsunami dell'11 marzo, grazie a un generatore diesel. Tuttavia, al momento del sisma anche in questi due reattori era stato registrato un aumento della pressione. POLIZIA: OLTRE 7.000 MORTI PER SISMA E TSUNAMI È di 7.197 morti e 10.905 dispersi l'ultimo bilancio delle vittime del sisma e dello tsunami che hanno colpito il Giappone l'11 marzo scorso, diffuso oggi dalla polizia. Il sisma di magnitudo 9, il più forte mai registrato nel Paese, ha causato uno tsunami di 23 metri. GIAPPONE: FUKUSHIMA, TORNA ELETTRICITÀ. SI AGGRAVA BILANCIO Il gestore della centrale nucleare di Fukushima ha annunciato che a breve sarà ripristinata l'elettricità all'interno del sito danneggiato dal terremoto, un passo importante per cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. L'energia elettrica, secondo l'Agenzia per la sicurezza nucleare, dovrebbero essere ripristinata oggi per i reattori 1, 2, 5 e 6 e domani per i reattori 3 e 4. L'Aiea ha intanto alzato il livello di allarme nella centrale da 4 a 5. Il numero delle vittime ha superato quota 18.000 tra morti e dispersi. 19 marzo 2011
2011-03-18 Cemento su Fukushima. Premier: "Ce la faremo" * * * * giappone terremoto 304 GIAPPONE, TUTTI I VIDEO
PREMIER: APPELLO ALL'UNITA' NAZIONALE Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha lanciato oggi un appello all'unità del paese di fronte all'impegno di ricostruire il Giappone. "Tutto il popolo deve avere la forte determinazione a superare questa crisi", ha detto con tono grave il premier nipponico. TOKYO, AMBASCIATA ITALIANA RESTA APERTA Il ministro degli Esteri Franco Frattini, nonostante il potenziale rischio nucleare, ha dato istruzione di mantenere comunque aperta l'ambasciata d'Italia a Tokyo. Lo rende noto la Farnesina in un comunicato. La scelta è motivata dalla necessità di continuare a garantire la massima efficacia nell'assistenza ai connazionali presenti nella regione metropolitana della capitale giapponese. L'AIEA INNALZA LIVELLO SU DISASTRO FUKUSHIMA L'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) ha innalzato il livello di gravità del disastro nucleare nella centrale di Fukushima-Daiichi, da 4 a 5. La scala internazionale, dal punto di vista della sicurezza, di un evento radiologico o nucleare -l a Ines - va dal livello 1 ("anomalia") a 7 ("incidente gravissimo). Ogni livello della scala prevede una gravità 10 volte maggiore del precedente. L'incidente di Chernobyl, nel 1986, fu classificato di livello 7, Three Miles Island di livello 5. FUKUSHIMA COME CHERNOBYL I tecnici giapponesi hanno esplicitamente ammesso che, per evitare la catastrofe atomica a Fukushima, l'unica soluzione potrebbe essere quella di seppellire l'impianto nucleare con una colata di sabbia e calcestruzzo, lo stesso metodo utilizzato a Chernobyl, per contenere il disastro nucleare, nel 1986. SI LOTTA PER RAFFREDDARE IL REATTORE 3 A Fukushima si lotta da giorni per raffreddare i reattori: stamane è ripreso lo scarico d'acqua sul reattore n.3, quello che preoccupa di più perchè utilizza anche plutonio (un isotopo altamente pericoloso per la salute umana); e i tecnici stanno anche cercando di riavviare l'erogazione di energia elettrica per rimettere in modo le pompe d'acqua necessarie per frenare il surriscaldamento del combustibile nucleare. TECNICI GIAPPONESI, IPOTESI COLATA DI CEMENTO Per la prima volta stamane la società che gestisce la struttura ha riconosciuto che seppellire sotto una colata di cemento l'enorme complesso possa essere un'opzione, e la notizia è un segnale che le frammentarie azioni per raffreddare i stanno avendo poco successo. "Non è impossibile racchiudere i reattori sotto il cemento. Ma la nostra priorità adesso è quella di raffreddarli prima", ha detto un funzionario della Tepco, la Tokyo Electric Power, nel corso di una conferenza stampa. FUMO BIANCO DA REATTORI FUKUSHIMA Del fumo bianco è stato visto alzarsi oggi dai reattori n.2,3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha detto un portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone. Il portavoce ha aggiunto che c'è ancora dell'acqua nella vasca di raffreddamento del combustile nucleare spento del reattore n.3. Il fumo potrebbe provenire da un'esplosione prodottasi nel reattore n.2 o dalla vasca di raffreddamento del combustibile spento, ha aggiunto il portavoce. NUMERO VITTIME SUPERA SISMA DI KOBE Il numero delle vittime confermate del terremoto della scorsa settimana - 6.539 - ha superato quello delle vittime del sisma di Kobe del 1995, nel quale persero la vita 6.434 persone, secondo gli ultimi dati diffusi dalla polizia giapponese. I dispersi sono più di 10.000 e si teme che il bilancio finale possa superare le 20.000 vittime. GOVERNO GIAPPONESE: PAESE RISCHIA MEGA BLACK OUT Il Giappone rischia un blackout su larga scala se i consumi non saranno ridotti a causa del calo della produzione di elettricità. Lo ha detto il ministro dell'Industria, Banri Kaieda. CINA, STOP A NUOVE CENTRALI L'incidente nell'impianto di Fukushima ha indotto anche la Cina a sospendere i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari. Lo riferisce la Bbc sottolineando che il governo di Pechino ha ordinato di verificare le misure di sicurezza dei 13 reattori esistenti e dei 27 in fase di costruzione. Al momento la Cina ottiene solo il 2% della sua energia dall'atomo. LA GIORNATA Tra paura e speranza, il Giappone continua a lottare per impedire che la centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal devastante terremoto/tsunami di venerdì scorso, si trasformi in una catastrofe nella catastrofe. E, rispetto ai giorni scorsi, oggi gli sforzi dei coraggiosi operatori della Tokyo denryoku (Toden) che lavorano, a rischio della vita, e le altre autorità presenti sono riusciti a spruzzare acqua sul reattore 3, quello che al momento preoccupa di più, per cercare di tenere sotto controllo la temperatura. La situazione alla centrale è "relativamente stabile" nelle parole dell'Aiea, secondo cui "non c'è stato alcun peggioramento significativo da ieri". A Tokyo non sono stati registrati livelli elevati di radioattività hanno fatto sapere dall'Agenzia internazionale con sede a Vienna. Il direttore generale Yukiyo Amano è partito alla volta del Giappone per farsi personalmente un'idea dell'evoluzione della crisi. Sembra invece scongiurato il rischio black out nell'area metropolitana di Tokyo. Accogliendo l'appello del governo a ridurre i consumi, gli abitanti della capitale hanno fatto scendere la domanda di elettricità a 3050 kilowatt alle 18 ora locale (da 3290 tra le 8 e le 9 del mattino). Il valore raggiunto avrebbe consentito di evitare il blackout. A questo punto la data cruciale sembra essere quella di domani. Le squadre stanno cercando, infatti, d'installare un impianto elettrico provvisorio per riuscire ad alimentare di nuovo gli impianti di raffreddamento, dai quali è cominciato l'intero disastro, visto che sono andati in panne dopo il terremoto/tsunami. Se avranno successo nel raffreddare le barre di combustibile già parzialmente fuse (in particolare nei reattori 3 e 4) e nel riempire d'acqua la piscina in cui si trova il combustibile usato nel reattore 3, si eviterà il peggio e ci si potrà concentrare sui danni già fatti: le emissioni di radiazioni che hanno spinto il governo di Tokyo a evacuare 20 km attorno alla centrale e gli Usa a consigliare di star fuori da un raggio di 80 km. Sono questi gli imperativi che gli operatori di Fukushima-1, ormai considerati in Giappone e all'estero degli eroi, dovranno tener presenti. Ma l'operazione si presenta come molto delicata. Anche oggi per loro è stata una giornata difficilissima. Mentre le Forze di autodifesa riuscivano dall'alto a scaricare dagli elicotteri diverse decine di tonnellata d'acqua sul reattore 3 (nella speranza di riempire la piscina dei combustibili usati), le operazioni con le autopompe venivano interrotte per l'eccesso di radiazioni. Solo con un secondo tentativo i tecnici sono riusciti a indirizzare dell'acqua, dopo che hanno potuto utilizzare 5 mezzi speciali delle Forze di autodifesa. A Tokyo gli stranieri stanno andando via. Molte ambasciate, compresa quella italiana, hanno chiesto ai propri concittadini di andar via dal paese o quanto meno spostarsi più a sud. Il primo aereo charter per l'evacuazione di cittadini americani è decollato con un centinaio di persone. Il Pentagono ha annunciato di aver predisposto un piano di evacuazione per le famiglie di militari e civili americani che vivono nelle basi non lontane dalla zona di Fukushima. L'ambasciata francese ha anche preso a distribuire pillole di iodio, utili a combattere le radiazioni. Sperando che non siano mai necessarie, anche perché il paese è già impegnato in uno sforzo immane di soccorso alle popolazioni colpite dal più devastante cataclisma che abbia colpito il pur avvezzo Arcipelago dal 1923. Sono oltre 15mila le vittime, tra morti e dispersi: l'ultimo bilancio fornito dalla polizia nipponica parla infatti di 5.692 morti e 9.506 persone che mancano ancora all'appello. Il Tohoku, la regione colpita, è stato investito da un'ondata di freddo sferzante, accompagnata da abbondanti nevicate. Tutto questo rende più penosa la condizione di vita degli sfollati - e tra essi si registrano già 15 morti, specialmente anziani e malati - e più difficile lo sforzo dei 100mila soldati, dei poliziotti, pompieri, volontari e squadre internazionali impegnati in un'operazione di soccorso ampissima. Sul fronte economico, i ministri delle finanze e i banchieri centrali del G7 si riuniranno nelle prossime ore in teleconferenza per discutere gli interventi sul mercato valutario per combattere l'eccessiva fermezza dello yen. Lo yen nelle ultime sedute ha registrato un forte apprezzamento che lo ha portato ai massimi storici nei confronti del dollaro. In passato i Paesi europei e gli Usa avevano espresso riserve riguardo a possibili interventi sulla valuta, ma ora sembrano pronti a cambiare questa posizione. AGENZIA AIEA: A FUKUSHIMA SITUAZIONE STABILE La situazione alla centrale di Fukushima è "relativamente stabile". Lo sostiene l'Aiea, l'agenzia atomica con sede a Vienna: "non c'è stato alcun peggioramento significativo da ieri". A Tokyo non sono stati registrati livelli elevati di radioattività hanno fatto sapere sempre dall'Aiea. Oggi gli operatori della Tokyo denryoku (Toden) che lavorano alla centrale, a rischio della vita, sono riusciti a spruzzare acqua sul reattore 3, quello che al momento preoccupa di più, per cercare di controllare la temperatura. YEN SUL DOLLARO AI MASSIMI DAL DOPOGUERRA Lo yen vola ai massimi dal dopoguerra sul dollaro nonostante il G7 - stasera riunito in conference call per discutere la crisi in Giappone - si appresti a fornire un probabile appoggio simbolico agli interventi di Tokyo contro la valuta troppo forte. Secondo il Fondo monetario il Giappone avrà le risorse per far fronte al sisma, ma ci sarà un impatto sulla crescita economica nipponica e potenzialmente anche sul Pil globale. Il governo giapponese ha definito "estremamente speculativo" e "senza fondamento" il forte apprezzamento della valuta nazionale, oggi volata fino a 76,25 sul dollaro, quota mai raggiunta nel dopoguerra. Yen forte anche sull'euro con il cambio balzato fino a 106,61, il massimo da settembre. OBAMA: REVISIONARE IMPIANTI NUCLEARI Per il presidente degli Stati Uniti il nucleare "fa parte del nostro futuro energetico". Comunque la crisi delle centrali giapponesi costringe a "fare una revisione degli impianti". OBAMA: FORZE USA SUL FILO DEI MINUTI PER AIUTARE Barack Obama ha detto che le forze armate americane "stanno lavorando sul filo dei minuti" per portare aiuto al Giappone. Per questo gli Usa hanno deciso di prendere "misure prudenti e precauzionali" disponendo l'evacuazione dei cittadini americani che vivono nel raggio di 80 chilometri dalla centrale di Fukushima. DA SANDRA BULLOCK UN MILIONE DI DOLLARI PER VITTIME Sandra Bullock ha donato un milione di dollari per le vittime del terremoto in Giappone. Lo fatto sapere la Croce Rossa americana. L'attrice americana, premio Oscar 2010 come miglior attrice protagonista per il film 'The Blind Side', aveva già donato un milione di dollari l'anno scorso per le vittime del terremoto di Haiti. GIAPPONE, 430MILA I SENZATETTO L'ultimo bollettino diffuso dall'Ocha (united nations office for the coordination of humanitarian affairs) fotografa una situazione apocalittica con 5178 vittime accertate e 2.285 feriti e 8.913 dispersi, oltre 23mila persone ancora isolate nelle zone più colpite nel nord est del paese e più di 430mila senza tetto che hanno trovato rifugio nelle apposite strutture di evacuazione allestite dal governo. MANCANO FARMACI E ACQUA PULITA Secondo quanto riferiscono le fonti governative, la situazione sanitaria è gravissima: mancano farmaci e presidi sanitari, stufe, ma soprattutto manca l'acqua pulita. Già 14 persone evacuate dagli ospedali, sono decedute, in gran parte anziani, e molti si stanno ammalando nei centri a causa del freddo intenso e della scarsa igiene. Intanto si lavora alacremente per ripristinare i servizi base: si calcola che circa 451mila persone siano senza elettricità, ma erano 600mila solo ieri, e approssimativamente 2 milioni e mezzo di famiglie non hanno accesso all'acqua. GLI USA INVIANO SQUADRA DI ESPERTI NUCLEARI Il Pentagono ha annunciato l'invio a Fukushima di una squadra di esperti nucleari militari per aiutare i colleghi giapponesi nell'intervento sui reattori danneggiati.
PENTAGONO RIMPATRIA LE FAMIGLIE MILITARI DA HONSHU Il Pentagono ha autorizzato il personale civile americano, le loro famiglie e quelle dei militari, a lasciare la base militare dell'isola giapponese di Honshu. Si tratta di migliaia si persone che torneranno negli Stati Uniti su voli civili, a spese del governo americano. VALENTINO ROSSI AI GIAPPONESI: "NON MOLLATE, NOI SIAMO CON VOI" "Non mollate, noi siamo con voi": è il messaggio di solidarietà che Valentino Rossi invia al popolo giapponese. Dal circuito di Losail, dove domenica parte il Motondiale, il pilota italiano non ha mancato di manifestare la propria solidarietà verso un popolo che gli ha dato molto, quello giapponese. Rossi iniziò a correre nella classe regina con la 500 nel 2000 con la Honda, ed è poi stato pilota ufficiale anche di Yamaha fino allo scorso anno. "Ho seguito da subito quello che stava succedendo in Giappone - ha spiegato - Ma forse noi ancora non ci rendiamo bene conto di quello che è successo, comunque si tratta di una tragedia che giorno dopo giorno sta anche peggiorando". FUKUSHIMA, CENTRALE ANCORA SENZA ELETTRICITA' La Tokyo Electric Power (Tepco) che gestisce l'impianto nucleare di Fukushima non è ancora riuscita, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Kyodo, a ripristinare l'erogazione dell'energia elettrica nella centrale danneggiata. L'elettricità è necessaria per rimettere in funzione gli impianti di pompaggio dell'acqua, necessario per immettere nei reattori liquido per raffreddare le barre usate ma non ancora esaurite, dalle quali attualmente vi sarebbero le maggiori emissioni radioattive.
TOKYO SCAMPATA A MEGA BLACK OUT Tokyo ha scampato il pericolo di un imponente blackout: lo ha scritto l'agenzia Kyodo news.
VIAGGIATORI DA GIAPPONE CONTAMINATI MA NON CON I VESTITI Gli ispettori aeroportuali di Seoul, nella Corea del sud, hanno rilevato tracce di contaminazione radioattiva da passeggeri dal Giappone. Lo riporta l'agenzia di stampa Yonhap. Il livello di contaminazione è però tornato su valori normali dopo che i passeggeri si sono tolti i cappotti e le scarpe.
FUKUSHIMA, NON RIPARTE IMPIANTO ELETTRICO PER IL RAFFREDDAMENTO I tecnici della compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden) nella centrale nucleare Fukushima-1 non sono riusciti a ripristinare l'alimentazione elettrica dell'impianto per far ripartire i sistemi di raffreddamento dei reattori resi instabili da guasti, incendi ed esplosioni. Lo riferisce la tv Tbs.
MORTI ACCERTATI 4MILA, 20MILA DISPERSI La situazione in Giappone è sempre più drammatica. I morti accertati sono 4.000, i dispersi sono stimati a 20mila. Una nuova scossa di magnitudo 5.8 si è registrata poco fuori da Tokyo, con epicentro al largo delle coste della prefettura di Ibaraki, a nord della capitale. TEPCO: IMPROBABILE BLACK OUT A TOKYO La Tepco, la società elettrica che gestisce gli impianti, ha tenuto oggi una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione ed esporre la situazione dei reattori. La società ha smentito la possibilità di un mega blackout a Tokyo ma ha annunciato che il livello di radiazioni alla centrale nucleare di Fukushima 1 è in aumento dopo il getto di acqua ad alta pressione sul reattore n. 3 da parte degli automezzi della Self-Defense Forces, le Forze armate nipponiche. Il livello intorno agli edifici, in particolare, è passato a 4.000 microsievert/h da 3.700, al termine di questa inedita operazione di spegnimento. RUSSIA, MEDVEDEV: INCIDENTE NUCLEARE E' "DISASTRO COLOSSALE" Intanto il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito l'incidente nucleare giapponese un "disastro nazionale colossale, una catastrofe". Il presidente russo, parlando presso la sua residenza di Mosca dove ha invitato il presidente kazako NurSultan Nazarbaiev, ha detto di sperare "che quest'anno sia buono per i nostri due paese e i nostri popoli; che ci siano le condizioni climatiche per un buon raccolto e nelle stesso tempo che non ci siano problemi seri e cataclismi" come quelli giapponesi". USA CONTRO TOKYO: "RADIAZIONI ALTE" Per l'amministrazione Obama la situazione in Giappone è ben più grave di quella descritta da Tokyo. Ieri, il direttore della United States Nuclear Regulatory Commission, ente nucleare americano, Gregory Jazcko ha dichiarato che il reattore 1 dell'impianto sta diffondendo "radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali" e ha raccomandato l'evacuazione di chiunque si trovi a ottanta chilometri dall'impianto nucleare. Jazcko ha così smentito il governo giapponese, che aveva stabilito una distanza di sicurezza di soli 20 chilometri. Il segretario all'Energia Steven Chu crede che nell'impianto giapponese si sia verificata una "fusione parziale del nucleo". Gli esperti Usa parlano anche di un "livello di radioattività letale nel reattore 4". Ma Tepco, società proprietaria della centrale Fukushima-1, ribatte: "È il reattore 3 a preoccupare". TEPCO: ANCORA ACQUA NEL REATTORE 4 Un portavoce della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dallo tsunami di venerdì scorso, ha affermato che nel reattore n.4 c'è ancora acqua nella vasca nella quale viene conservato il combustibile nucleare usato. In precedenza, il capo della Nuclear Regulatory Commission americana, Gregory Jaczko, aveva detto a una commissione del Congresso che l'acqua si era completamente asciugata. Le barre di uranio usate conservate nella vasca sono altamente radioattive e se il livello dell'acqua che le protegge è troppo basso, si surriscaldano emettendo forti radiazioni. Le dichiarazioni contraddittorie mettono in evidenza una divergenza di valutazioni sulla gravità della situazione a Fukushima tra il governo di Tokyo e quello di Washington. Il portavoce della Tepco ha aggiunto di non poter dire con precisione quale sia il livello dell'acqua nella vasca. Il premier giapponese Naoto Kan e il presidente americano Barack Obama si sono parlati oggi al telefono, concordando di "cooperare strettamente" per risolvere la crisi. LA SITUAZIONE DEI REATTORI Ecco la situazione dei reattori. Quattro dei sei reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 Daiichi sono rimasti gravemente danneggiati per l'arresto del sistema di raffreddamento a causa del terremoto dell'11 marzo scorso, di magnitudo 9. L'utilizzo di acqua di mare non trattata per tentare di raffreddare i reattori rende impossibile il loro ritorno in servizio in futuro. Ecco lo stato attuale dei sei reattori, secondo quanto reso noto dalle autorità giapponesi. REATTORE 1: Il rivestimento è intatto, ma il 70% del nocciolo è danneggiato. Il tetto dell'edificio che contiene il reattore è crollato. Sabato scorso (13 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno a seguito di un rilascio di vapore controllato per abbassare la pressione. L'idrogeno è il risultato della scissione dell'acqua che copre e raffredda le barre di combustibile nei suoi componenti (idrogeno e ossigeno), a seguito delle reazioni chimiche e fisiche nel reattore surriscaldato. REATTORE 2: Il 33% del nocciolo è danneggiato, come pure una vasca di ritenzione all'interno del rivestimento. Martedì scorso (15 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno nella parte inferiore dell'edificio. REATTORE 3: Il rivestimento del reattore potrebbe essere danneggiato. Il nocciolo del reattore è particolarmente danneggiato. L'acqua nella vasca di contenimento è in ebollizione. L'esercito getta acqua per raffreddare con elicotteri e cannoni ad acqua. Lunedì (14 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno durante un rilascio di vapore controllato. Il n. 3 è stato definito una priorità dalle autorità giapponesi, perchè utilizza combustibile misto uranio-plutonio. REATTORE 4: Una parte del combustibile nucleare non è più ricoperta dall'acqua. Un elicottero doveva rimettere acqua nella vasca, ormai in ebollizione, ma l'operazione è stata più volte sospesa per il livello delle radiazioni troppo elevata. Martedì (15 marzo) c'era stato un incendio nella vasca che contiene il combustibile usato, spento dagli specialisti dell'esercito americano. Un nuovo incendio era scoppiato il giorno dopo (16 marzo) e si era spento da solo. REATTORI 5-6: Erano spenti per manutenzione al momento del sisma. In questi due reattori, collegati rispettivamente all'1 e al 4, si è verificato un leggero aumento della temperatura. Non sono segnalati problemi alle altre centrali nucleari giapponesi. 17 marzo 2011
2011-03-17 uova scossa in Giappone. Medvedev: catastrofe * * * * giappone terremoto 304 La situazione in Giappone è sempre più drammatica. I morti accertati sono 4.000, i dispersi sono stimati a 20mila. Una nuova scossa di magnitudo 5.8 si è registrata poco fuori da Tokyo, con epicentro al largo delle coste della prefettura di Ibaraki, a nord della capitale. La Tepco, la società elettrica che gestisce gli impianti, ha tenuto oggi una conferenza stampa per fare il punto sulla situazione ed esporre la situazione dei reattori. La società ha smentito la possibilità di un mega blackout a Tokyo ma ha annunciato che il livello di radiazioni alla centrale nucleare di Fukushima 1 è in aumento dopo il getto di acqua ad alta pressione sul reattore n. 3 da parte degli automezzi della Self-Defense Forces, le Forze armate nipponiche. Il livello intorno agli edifici, in particolare, è passato a 4.000 microsievert/h da 3.700, al termine di questa inedita operazione di spegnimento. Intanto il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito l'incidente nucleare giapponese un "disastro nazionale colossale, una catastrofe". Il presidente russo, parlando presso la sua residenza di Mosca dove ha invitato il presidente kazako NurSultan Nazarbaiev, ha detto di sperare "che quest'anno sia buono per i nostri due paese e i nostri popoli; che ci siano le condizioni climatiche per un buon raccolto e nelle stesso tempo che non ci siano problemi seri e cataclismi" come quelli giapponesi". Un portavoce della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dallo tsunami di venerdì scorso, ha affermato che nel reattore n.4 c'è ancora acqua nella vasca nella quale viene conservato il combustibile nucleare usato. In precedenza, il capo della Nuclear Regulatory Commission americana, Gregory Jaczko, aveva detto a una commissione del Congresso che l'acqua si era completamente asciugata. Le barre di uranio usate conservate nella vasca sono altamente radioattive e se il livello dell'acqua che le protegge è troppo basso, si surriscaldano emettendo forti radiazioni. Le dichiarazioni contraddittorie mettono in evidenza una divergenza di valutazioni sulla gravità della situazione a Fukushima tra il governo di Tokyo e quello di Washington. Il portavoce della Tepco ha aggiunto di non poter dire con precisione quale sia il livello dell'acqua nella vasca. Il premier giapponese Naoto Kan e il presidente americano Barack Obama si sono parlati oggi al telefono, concordando di "cooperare strettamente" per risolvere la crisi. Ecco la situazione dei reattori. Quattro dei sei reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 Daiichi sono rimasti gravemente danneggiati per l'arresto del sistema di raffreddamento a causa del terremoto dell'11 marzo scorso, di magnitudo 9. L'utilizzo di acqua di mare non trattata per tentare di raffreddare i reattori rende impossibile il loro ritorno in servizio in futuro. Ecco lo stato attuale dei sei reattori, secondo quanto reso noto dalle autorità giapponesi. REATTORE 1: Il rivestimento è intatto, ma il 70% del nocciolo è danneggiato. Il tetto dell'edificio che contiene il reattore è crollato. Sabato scorso (13 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno a seguito di un rilascio di vapore controllato per abbassare la pressione. L'idrogeno è il risultato della scissione dell'acqua che copre e raffredda le barre di combustibile nei suoi componenti (idrogeno e ossigeno), a seguito delle reazioni chimiche e fisiche nel reattore surriscaldato. REATTORE 2: Il 33% del nocciolo è danneggiato, come pure una vasca di ritenzione all'interno del rivestimento. Martedì scorso (15 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno nella parte inferiore dell'edificio. REATTORE 3: Il rivestimento del reattore potrebbe essere danneggiato. Il nocciolo del reattore è particolarmente danneggiato. L'acqua nella vasca di contenimento è in ebollizione. L'esercito getta acqua per raffreddare con elicotteri e cannoni ad acqua. Lunedì (14 marzo) c'era stata un'esplosione di idrogeno durante un rilascio di vapore controllato. Il n. 3 è stato definito una priorità dalle autorità giapponesi, perchè utilizza combustibile misto uranio-plutonio. REATTORE 4: Una parte del combustibile nucleare non è più ricoperta dall'acqua. Un elicottero doveva rimettere acqua nella vasca, ormai in ebollizione, ma l'operazione è stata più volte sospesa per il livello delle radiazioni troppo elevata. Martedì (15 marzo) c'era stato un incendio nella vasca che contiene il combustibile usato, spento dagli specialisti dell'esercito americano. Un nuovo incendio era scoppiato il giorno dopo (16 marzo) e si era spento da solo. REATTORI 5-6: Erano spenti per manutenzione al momento del sisma. In questi due reattori, collegati rispettivamente all'1 e al 4, si è verificato un leggero aumento della temperatura. Non sono segnalati problemi alle altre centrali nucleari giapponesi. 17 marzo 2011
17 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Fukushima, un cannone per fermare la "bomba" Il morso del terrore non abbandona il Giappone prostrato da un’emergenza che sembra non conoscere fine. La "guerra" continua a combattersi attorno all’impianto di Fukushima, mentre il numero dei dispersi schizza a quota 20mila, con 5.321 morti accertati, e le condizioni climatiche diventano sempre più proibitive. Anche ieri il "bollettino" sembrava registrare una sconfitta. Ancora incendi, ai reattore 3 e 4. E ancora scosse violente. È soprattutto il reattore 4 a preoccupare. Per il responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko le radiazioni intorno alla centrale sono "letali". Fallito il tentativo di raffreddare il reattore lanciando acqua dal cielo con gli elicotteri. Ora la speranza è tutta riposta in un "cannone" che irrori con un getto potentissimo di acqua l’impianto. E che la situazione sia sempre più tesa, si intuisce dallo sfogo del premier Naoto Kan che ha interrotto una riunione dei dirigenti della Tokyo Power Company – Tepco, che gestisce la centrale nucleare – e, infuriato per la mancanza di informazioni, ha chiesto ai dirigenti della società "cosa diavolo sta succedendo?". Allarme blackout: il Paese rischia di subire interruzioni generalizzate della somministrazione di ci corrente elettrica se non saranno ridotti i consumi. Il monito è stato lanciato lanciato da Banri Kaieda, ministro nipponico per l'Economia, il Commercio e l'Industria. "L'equilibrio tra domanda e offerta di elettricità è già molto difficile", ha avvertito Kaieda facendo riferimento ai problemi legati alla centrale nucleare di Fukushima e ai danneggiamenti alla rete provocati dal terremoto di venerdì scorso e dal conseguente tsunami. L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". Per quanto riguarda i dati delle misure di radioattività ambientale riportate dal governo metropolitano di Tokyo - informa il sito dell'ambasciata - vengono confermati "valori compatibili con quelli normalmente registrati in città. Ieri i giapponesi hanno potuto seguire in tv le immagine dell’elicottero bimotore che volava sulla centrale. L’obiettivo era sganciare acqua. Fallito. Troppo alto il livello delle radiazioni attorno alla centrale. Due gli incendi registrati. A lungo una fitta nube di vapore è fuoriuscita dalla centrale. I tecnici hanno così deciso di ricorrere a una nuova "strategia": irrorare il reattore con un potente getto d’acqua, ricorrendo a un mega-idrante montato su un camion. Il personale della centrale, compresi i 50 "eroi" che da giorni stanno combattendo per evitare la tragedia nella tragedia, hanno dovuto lasciare l’impianto per un’impennata nei livelli della radiazione. Solo in un secondo momento sono potuti rientrare. La Francia ha fatto sapere di considerare "cruciali" le prossime 48 ore nella centrale, non escludendo che nel peggiore scenario si tratti di un disastro più grave di Chernobyl. Gli Usa hanno annunciato che un drone, un aereo senza pilota, ispezionerà la centrale. A quasi una settimana dal terremoto la situazione nelle centrale appare drammaticamente incerta. Nel reattore 1 sono riprese le operazioni volte al raffreddamento con acqua marina e boro (un "assorbitore" di neutroni e utilizzato per fermare gradualmente la reazione), iniettati nel contenitore primario attraverso le condotte del sistema antincendio. Nel reattore 2 il sistema di raffreddamento è interrotto e il nocciolo ha rischiato di surriscaldarsi e di fondere. Di conseguenza sono state messe a punto le operazioni per iniettare acqua marina e boro per raffreddare il combustibile. Nel reattore 3 sono riprese le operazioni volte a raffreddare il nocciolo. Infine la reattore 4 dopo il nuovo incendio, con rilascio di radioattività pari a 400 microsievert/ora, nella piscina di soppressione, ossia nella struttura a forma di ciambella che si trova alla base del contenitore secondario del reattore. Si è anche scatenata una "guerra" di dichiarazioni. Per il commissario europeo per l’Energia, Guenther Oettinger "nelle prossime ore corriamo il rischio di assistere a una nuova catastrofe" alla centrale di Fukushima dove la situazione "è fuori controllo". Oettinger si è detto convinto che "il nuovo incidente potrebbe coinvolgere la città di Tokyo con i suoi 35 milioni di abitanti". Per il capo dell’Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, "la crisi nucleare si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore". Frena invece l’Aiea: per il capo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, Yukiya Amano "non è il momento di dire che le cose siano fuori controllo". Di tutt’altro tenore le affermazioni ufficiali che provengono da Tokyo. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha detto di ritenere "improbabile che si siano verificati gravi danni alla gabbia di contenimento" dei reattori. Luca Miele
17 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Il Giappone davanti alla tv circa briciole di normalità Incollati davanti agli schermi televisivi, gli abitanti di Tokyo guardano con stupore quanto succede a 250 chilometri più a Nord. Non solo perché lì ci sono pezzi martoriati del loro Paese, punti in uno sterminato campo di rovine che copre forse 10mila chilometri quadrati, ma perché qui si gioca anche il loro destino. Nelle fornaci nucleari di Fukushima 1 e 2 che tutto il mondo ormai conosce, si consuma il futuro il questo Paese. Un domani da dimenticare, ma che resta invece da esorcizzare con la quotidianità sempre meno convinta e da affrontare con le armi della tecnica e del cuore. Dove non basta, con il sacrificio. I 50 tecnici che prima sono rimasti ad fronteggiare il rischio di nuove esplosioni e radiazioni dopo che i 700 compagni erano stati allontanati dagli impianti impazziti e ieri sera sono tornati per tentare l’impossibile, sono la versione attuale di una tradizione antica. Mentre gli elicotteri che ieri dovevano scaricare tonnellate d’acqua sulle vasche di raffreddamento del combustibile atomico sono stati fermati già in volo, tenuti a bada dall’entità delle radiazioni, gli uomini, "i 50", sono tornati protagonisti e, forse, eroi. Questo guardano i passanti di Tokyo, chi si ferma in un locale il tempo di un caffè, di uno spuntino, di un poco di calore in una metropoli resa gelida da un vento siberiano che altrove, su mezzo Giappone scarica neve e nuova miseria. Forse si fermano solo per un poco di calore umano, per condividere la propria solitudine e la propria paura silenziosa con la solitudine e la paura degli altri. Perché la lotta fallita della tecnica e delle macchine contro i reattori imbizzarriti e quella dei 50 cuori sincronizzati contro l’impensabile non sono argomento da salotto, reale o virtuale. Vero è che per una volta, da italiano, non si viene assalito dall’elenco dei calciatori del momento o dalle classifiche del campionato, ma nel silenzio clamoroso forse sarebbe stato meglio. Yukio Edano, il portavoce governativo rassicurante già nell’aspetto, è ormai diventato talmente popolare da essere quasi ignorato. Soprattutto da quando ha iniziato a portare in video le contraddizioni e le verità parziali di questa vicenda, sostenute da dibattiti ricchi di plastici tridimensionali, piantine diagrammi, grafici e rassicurazioni sempre più flebili. Un po’ come la ricaduta casuale delle radiazioni tra Fukushima e Tokyo: troppo qui, poco là, senza una ragione apparente, mischiando caso, scienza e interpretazioni esperte. Come i terremoti di magnitudine sei e rotti che da noi spianerebbero le città e qui lasciano i portalampade a pendere dai soffitti, qualche tegola spezzata al suolo, al massimo una strage di bottiglie nei supermercati. I giapponesi, guardano e non commentano e non si capisce se perché siano tutti d’accordo nell’accettare la verità ufficiale, nel digerire il destino avverso o nel disconoscere la dura realtà. L’apparizione dell’Imperatore Akihito – evento raro fuori da poche ricorrenze ufficiali – è stata importante, in qualche modo ugualmente dovuta e accettata, ma difficilmente ha cambiato l’atteggiamento dei giapponesi verso una catena di eventi che singolarmente avrebbero messo in ginocchio un continente, ma allineati qui, sulle strade della megalopoli, sembrano solo rafforzare la determinazione del Paese. Il Giappone non prova ancora a reagire, ma guarda con ammirazione ai suoi soldati che prima nel fango e ora nella neve portano in spalla anziani e ammalati; agli uomini della protezione civile che scavano e scavano, segnando poi con una X rossa le case sventrate visitate una per una. All’appello mancano ancora 20mila nomi che nessuno vuole semplicemente ricordare, ma chiede invece di associare a un volto, a una storia. La tv del "dopo-tutto", in attesa di "qualcos’altro" è fatta così: spot sulle autorità e storie uniche di un dramma comune. Da ieri si sono riaffacciati programmi più leggeri: segnale della situazione in miglioramento mentre "i 50" marciano sul reattore armati di idranti oppure indicazione che la dura realtà ha bisogno di un digestivo? Tutti lavorano, mangiano, discutono, leggono davanti a uno schermo e a volte fatichi a capire se la realtà sia "al di qua"o "al di là". Una che va cambiando per prepararsi al peggio, l’altra che cerca di risollevarsi dal dolore e dalla disperazione. Il Giappone è, come ha detto Roland Barthes, "civiltà dell’immagine", "impero dei segni". Insomma, bisogna vedere per credere prima ancora che per capire. E se tutti vedono e fingono di credere a quello che passa sugli schermi accesi, molti probabilmente credono a quelli spenti. Alle centinaia di televisori di dimensioni, spessore, tecnologie diverse ma tutti immancabilmente bui allineati nei templi della tecnologia, prima una psichedelia di suoni e di colori. Spenti dall’austerità energetica, inquietano più degli scaffali sempre meno forniti dei supermercati o delle code sempre più lunghe ai distributori di carburante. Stefano Vecchia
17 marzo 2011 GIAPPONE IN GINOCCHIO Conto da 200 miliardi Ma le aziende sono in piedi È la tempesta perfetta: terremoto, tsunami e crisi nucleare potrebbero infliggere al Giappone danni fino a 200 miliardi di dollari, pari a oltre 143 miliardi di euro. A meno di una settimana dall’inizio dell’emergenza inizia a prendere forma il consenso degli analisti, che tuttavia avvertono: le stime sono ancora provvisorie, poiché gli esiti dell’incidente alla centrale di Fukushima restano imprevedibili. L’impatto della tripla catastrofe sull’economia giapponese potrebbe essere però limitato, se paragonato alla distruzione: un taglio di circa mezzo punto di Pil nel 2011, con previsioni che vanno dallo zero pronosticato da Citigroup (stima inalterata a +1,7% quest’anno) all’1% del "worst case scenario" prefigurato da Credit Suisse. Una ulteriore ventata di ottimismo è arrivata ieri dalla Borsa. L’indice Nikkei è rimbalzato del 5,7%, anche se resta sotto dell’11% da inizio settimana, mentre l’attenzione degli operatori resta puntata su Fukushima. Le Borse europee hanno fallito invece il rimbalzo, condizionate dai pessimi dati sul mercato immobiliare americano. La ricostruzione, come avviene di solito in questi casi, rappresenta un’occasione di crescita. Ma non ci sarà un’immediata ripartenza "a V", come accadde dopo il sisma di Kobe nel 1995. Si prevede una frenata che potrebbe protrarsi almeno fino a giugno e quindi uno scatto deciso solo a partire dal secondo semestre dell’anno. L’analisi poggia sulle differenze tra i due eventi che hanno funestato la storia recente del Sol Levante. La regione colpita venerdì scorso, quella di Sendai, è considerata relativamente marginale rispetto all’economia nipponica, di cui rappresenta al massimo il 5-7% del Pil e il 7% dell’industria. Paragonata all’Italia, non è la Lombardia ma nemmeno la Basilicata in termini di incidenza sulla generazione complessiva di ricchezza. Allo stesso tempo però le scosse di terremoto, cui si somma l’onda d’urto dello tsunami, hanno devastato centri nevralgici per l’economia del Paese. Gli stabilimenti automobilistici e di elettronica della regione producono pezzi insostituibili per le rispettive filiere e le ripercussioni si sono già avvertite anche all’estero. Ancora più pesanti le conseguenze dei guasti alla centrale atomica di Fukushima: il razionamento dell’energia elettrica, secondo un report di Nomura, dovrebbe cancellare lo 0,29% del Pil. Le grandi aziende come Toyota, Sony, Mitsubishi e Bridgestone hanno comunque iniziato a riaprire gli impianti. Le imprese straniere presenti in Giappone, nel timore di una contaminazione radioattiva, hanno invece invitato il proprio personale a rimpatriare. Le immediate sorti della terza economia mondiale dipendono anche dalla capacità di rifinanziamento del governo e dall’andamento dello yen. Il Giappone ha chiuso il 2010 con un debito pubblico esorbitante, pari al 224% del Pil, e un deficit appena sotto il 10%. Le spese da affrontare per la ricostruzione costringeranno Tokyo ad emettere altro debito. Le iniezioni di liquidità da parte della Bank of Japan hanno finora contribuito a mantenere bassi i rendimenti. La banca centrale si appresterebbe a intervenire anche per frenare la corsa dello yen. La valuta si è rafforzata sulle attese di grandi rimpatri di capitali per la ricostruzione, ma rischia di colpire le esportazioni aggravando l’emergenza. Alessandro Bonini
17 marzo 2011 SCENARI Referendum nucleare, l’incubo del premier Berlusconi ha annusato un pericolo: sull’onda emotiva della crisi giapponese, il referendum sul nucleare può essere un’insidia. Perché farebbe crescere il quorum su un altro quesito ben più 'sensibile', quello in cui si chiede l’abrogazione del legittimo impedimento. Il ragionamento fila, i fedelissimi sono d’accordo, e il premier decide di mandare in avanscoperta il ministro Romani. "Le scelte non devono essere di pancia", dice il titolare dello Sviluppo economico. Dello stesso parere è anche la collega all’Ambiente Stefania Prestigiacomo, che in un duro questiontime alla Camera ribadisce come il tema della sicurezza vada affrontato "in sede comunitaria" e non nazionale. Ma Romani va anche oltre, e sembra quasi lanciare la campagna referendaria: "Noi daremo informazioni precise e rigorose all’opinione pubblica". E meno male, si sussurra in serata durante l’ufficio di presidenza del Pdl, che il pericolo election- day è scampato: se - dicono i presenti - la data del referendum fosse stata accorpata con quella delle amministrative, si sarebbe potuto produrre un "dannoso" effetto-trai- no tra i due voti. È invece vivo e vegeto l’altro ostacolo sulla strada del referendum: il 'no' dei governatori (anche di centrodestra) all’installazione di siti sul loro territorio. Le parole di Vendola danno l’idea del clima: "In Puglia le centrali le potranno fare solo con i carrarmati... ". Ma in realtà è un coro senza eccezioni: solo ieri si sono pronunciati contro i siti Cappellacci (Sardegna), Errani (Emilia-Romagna), Polverini (Lazio), Rossi ( Toscana) le giunte di Calabria e Sicilia. Una posizione che pesa, alla quale l’esecutivo ha involontariamente dato corda: il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia, intervenendo nelle commissioni unificate Ambiente e Attività produttive, si è lasciato scappare che "non si fa un impianto contro le autorità regionali...", e che prima di individuare i terreni si arriverà al 2012. Un mezzo scivolone che ha dato vigore al forcing delle opposizioni, con Bersani che prova ad infilarsi nelle incertezze di esecutivo e maggioranza ("è un piano irrealistico e sbagliato") e pensa ad una più decisa mobilitazione del Pd sul referendum (l’Idv ci è già dentro fino al collo). Per il premier è una tegola nuova. Con un bersaglio - il legittimo impedi- mento - troppo significativo. Che si aggiunge ai tanti nodi cui deve venire a capo. Ieri notte li ha snocciolati in un ufficio di presidenza del partito cui hanno partecipato, in vista delle amministrative, anche i coordinatori regionali. A loro ha ribadito di essere "perseguitato per delle cene", che occorre "andare in tv" a spiegare una riforma della giustizia "chiesta dai cittadini " e apprezzata dal "77 per cento dei nostri elettori". E restando ai sondaggi, informa che Fli è al 2,6. Ha poi confermato che a Napoli il candidato del centrodestra sarà l’imprenditore Gianni Lettieri, contro il quale si sono sollevati pezzi del partito e del mondo produttivo locale. Infine scherza ma non troppo sull’allargamento della maggioranza: "Arriviamo a 330, anzi... 336, l’anno della mia nascita". Marco Iasevoli
Nucleare, governo: si va avanti Ue, lunedì riunione sull'Energia * * * * IMG Il governo procede, anche se con qualche titubanza in più, sul progetto nucleare. Scampato, alla Camera, il rischio di vedere il referendum contro le centrali accorpato alle amministrative, se tutto procederà secondo le previsioni mercoledì l'esecutivo porterà in consiglio dei ministri il decreto legislativo che corregge, dopo i rilievi della Consulta, il provvedimento dello scorso anno per la realizzazione delle centrali e l'individuazione dei siti. Per ora, intanto, guarda a come si muove l'Europa; dove il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha annunciato l'intenzione di convocare una riunione del G20 per discutere delle opzioni energetiche dopo il disastro in Giappone e dove già lunedì, a Bruxelles, si svolgerà una riunione straordinaria del Consiglio dei ministri dell'Energia Ue. La "priorità è la salute e la sicurezza dei cittadini" e per questo "faremo le scelte con l'Europa" annuncia il ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo che tuttavia avverte: è "sbagliato e irresponsabile" prendere decisioni "sulla spinta emozionale". Anche il titolare dello Sviluppo economico, Paolo Romani, rassicura: "Oggi all'ordine del giorno c'è il problema della sicurezza. A Bruxelles parleremo di questo, per l'Italia il problema sono le centrali nucleari vicine al confine". Il Ministro si conferma però un "convinto nuclearista", anche alla luce di quanto sta avvenendo nel Maghreb perchè, osserva,"non possiamo essere dipendenti da paesi instabili per l'energia". E cerca di essere rassicurante anche il sottosegretario Stefano Saglia che ripete: "Se la Comunità europea deciderà di bloccare ogni iniziativa sul nucleare, ci adegueremo". In Italia, oltretutto, c'è il problema del necessario coinvolgimento delle Regioni all'opzione nucleare. "Chi fa politica sa che non si può fare un impianto nucleare contro una Regione ostile. Mica si può chiamare l'esercito!" evidenzia Saglia ricordando, inoltre, che prima dell'individuazione dei siti dovranno essere predisporti altri 23 provvedimenti tra norme e procedimenti amministrativi. La localizzazione, quindi, non avverrà prima del 2012 e prima di vedere una centrale costruita sarà ormai il 2020. Questo non basta, però, a rassicurare l'opposizione che nelle Commissioni Ambiente e Attività produttive, vota contro il provvedimento sulle centrali, che riceve comunque il via libera alla Camera ed un primo Ok al Senato. Il Pd chiede al governo di fermarsi e riflettere. Quello sul nucleare è un "piano irrealistico e sbagliato" sostiene il segretario, Pier Luigi Bersani, che, nonostante i dubbi sull'utilità dei referendum annuncia: "lavoreremo affinchè si possa raggiungere il quorum". Il governo sta dicendo "bugie" sul nucleare, un tipo di fonte energetica costosa che "sarà bocciata dal referendum" di giugno, assicura anche il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro. Ma è proprio sulla consultazione che oggi il governo ha rischiato di veder passare una mozione dell'opposizione per tenere in un solo election day i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento e il primo turno delle elezioni amministrative. La mozione Pd è stata bocciata per un voto di differenza, quello del radicale Marco Beltrandi. Ma la geografia dei voti segnala malumori nella maggioranza, forse legati a mancati incarichi, con assenze tra le fila del Pid e dei Responsabili. Critiche nel merito della scelta nucleare arrivano però anche da Fabio Rampelli e Marco Marsilio, entrambi Pdl, mentre tutti salutano con sollievo il sì bipartisan alla mozione unitaria sulle fonti rinnovabili che impegna il governo a ripensare gli incentivi. E così inizia a serpeggiare il dubbio che le centrali nucleari non vedranno mai la luce in Italia. Si indigna il ministro Romani: "Questa - dice - è un' italica rassegnazione che non condivido". 16 marzo 2011 Vedi tutti gli articoli della sezione "Italia"
2011-03-16 Usa: attorno a reattore "dosi letali" di radioattività * * * * FOTO | DIRETTA VIDEO TUTTI I VIDEO -VIDEOTESTIMONIANZA: Roberto Terrosi, l'italiano abbandonato dalla Farnesina con una bimba di un anno - L'ULTIMA ESPLOSIONE VISTA DALL'ALTO -L'ESPLOSIONE DEL REATTORE A FUKUSHIMA -L'ONDA DI TSUNAMI COLPISCE LE COSTE -TSUNAMI PORTA BARCHE E NAVI SULLA TERRA FERMA -AEROPORTO SOMMERSO -ONDE DI 12 METRI -LA SCOSSA IN DIRETTA -TESTIMONIANZE DA TOKYO - GLI TSUNAMI PIU' DEVASTANTI - GIAPPONE TRAVOLTO DA TSUNAMI
LA DIRETTA USA, ATTORNO A REATTORI "DOSI LETALI" DI RADIOTTIVITÀ Le radiazioni intorno ai reattori dell'impianto di Fukushima in Gioppone sono "letali". L'allarme è stato lanciato dal responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko. Durante un'audizioni alla Commissione Energia. "Sarebbe molto difficile per i lavoratori in loco avvicinarsi ai reattori" ha detto. "Le dosi di radioattività potrebbero dimostrarsi letali in un breve periodo di tempo". Il presidente dell'autorità americana ha detto che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, non contiene più acqua, il che potrebbe causare livelli "estremamente elevati" di radiazioni. "Oltre ai quattro reattori che erano in servizio al momento dell'incidente, un quarto reattore costituisce motivo di preoccupazione - ha detto Jaczko-. Questo reattore non era in servizio al momento del sisma. Pensiamo che a livello di questo reattore vi sia stata un'esplosione di idrogeno". Jaczko ha aggiunto che una delle conseguenze dell'esplosione è stata la perdita d'acqua dal serbatoio del reattore. "Riteniamo - ha precisato - che non vi sia più acqua nelle piscine e che i livelli di radiazioni siano estremamente elevati, il che potrebbe rimettere in gioco tutte le operazioni di soccorso".
SI COMBATTE PER SPEGNERE REATTORI Sempre più drammatica la situazione nel Giappone nord-orientale, dove al quinto giorno dal terremoto i tecnici lottano per evitare la catastrofe nucleare a Fukushima. Il bilancio provvisorio tra morti e dispersi ormai sfiora le 13mila unità e i feriti sono 2.282 (una cifra che però probabilmente è sottovalutata); nella sola città di Ishinomaki, prefettura di Miyagi, i dispersi, a detta del sindaco, sono almeno 10.000; altrettanti, nella città portuale di Minamisanriku, stessa prefettura. E mentre continuano a susseguirsi violente scosse di assestamento, due delle quali di magnitudo 6,0 hanno fatto oscillare i grattacieli persino a Tokyo, sono 450mila le persone alloggiate in ricoveri temporanei, in condizioni sempre peggiori. Sulle zone terremotate e devastate dallo 'tsunami' è tornato il gelo e ha preso a nevicare in abbondanza, ostacolando i soccorsi e rendendo ancora più penose le condizioni di vita dei superstiti. Ma è l'incubo nucleare lo spettro peggiore. Nella centrale atomica di Fukushima si continua a combattere per raffreddare i reattori ed allontanare lo spettro di un 'fall-out' radioattivo; ma i tentativi finora messi in campo si sono rivelati vani. Un elicottero militare, che avrebbe dovuto scaricare acqua sul reattore numero tre dell'impianto, l'unico in cui si utilizza plutonio, dal quale da ore fuoriesce una fitta nube di vapore, è tornato indietro a causa del livello troppo elevato di radiazioni intorno al complesso. A breve ci si riproverà con cannoni ad acqua, ma per capire cosa sta accadendo un drone messo a disposizione dagli Usa sorvolerà l'area. L'Aiea ha confermato danni "molto seri" nel nucleo di tre reattori (ma sono quattro quelli che hanno problemi) e il direttore dell'agenzia Onu, Yukuya Amano, domani farà una ricognizione sul posto per aiutare a gestire la crisi. A destare maggiore preoccupazione sono i reattori 3 e 4 dell'impianto. Il commissario all'Energia dell'Ue, Guenther Oettingher, ha detto che le autorità nipponiche hanno perso il controllo della situazione e che nelle prossime ore potrebbero esserci "eventi catastrofici". La Francia considera "cruciali" le prossime 48 ore nella centrale e non esclude che, nel peggiore scenario, si tratti di un disastro più grave di Chernobyl. Gli Usa, che hanno fornito gli aerei senza pilota, impediranno al proprio personale di avvicinarsi a meno di 80 chilometri dall'impianto senza un'autorizzazione speciale. Oggi l'imperatore Akihito in persona si è appellato ai sudditi per esprimere il proprio dolore, implorarli di mantenere la calma e di dare prova di solidarietà nei confronti dei connazionali. E intanto l'Ue ha ordinato controlli su tutti gli alimenti importati dal Giappone. USA, AMERICANI VADANO VIA A 80 KM DA CENTRALE Le autorità americane hanno raccomandato i propri cittadini che vivono nel raggio di 80 km dalla centrale nucleare di Fukushima di evacuare o ripararsi in luoghi chiusi. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha detto che la raccomandazione è frutto delle analisi della situazione da parte degli esperti americani. "Questo è il consiglio che daremmo ai cittadini americani se lo stesso problema di verificasse negli Stati Uniti - ha detto Carney - Portarsi ad almeno 80 chilometri di distanza dalla centrale nucleare di Fukushima". CAPO AIEA DOMANI IN GIAPPONE I danni ai reattori nucleari in Giappone sono "molto seri" e i giapponesi sono soprattutto preoccupati per il numero 3 e il numero 4. Lo ha affermato il direttore generale dell'Aiea, Yukiya Amano, che domani si recherà nel Paese per un sopralluogo di un giorno per avere maggiori informazioni dalle autorità locali. Amano ha fatto sapere che gli elicotteri getteranno acqua sull'unita 3 mentre da terra si cercherà di sparare con i mega idranti acqua sul reattore numero 4 e, successivamente nel reattore numero 3. "Prima di far questo - ha spiegato il numero uno di Aiea - dovranno essere rimossi alcuni detriti dall'area circostante". DA USA, POMPE AD ACQUA AD ALTA PRESSIONE Gli Stati Uniti forniranno ai giapponesi pompe d'acqua ad alta pressione per combattere gli aumenti di temperatura nella centrale nucleare di Fukushima, ha annunciato il Pentagono. Le pompe ad alta pressione saranno trasferite nella base aerea americana di Yokota e da qui saranno consegnate alle autorità giapponesi. LA FRANCIA TEME UNA CATASTROFE NUCLEARE La Francia teme "una catastrofe nucleare a partire da quella di Fukushima": lo ha detto il ministro francese dell'Ambiente, Nathalie Kosciusko-Morizet, all'Assemblea nazionale di Parigi per un'audizione dedicata alla situazione del nucleare. "Le ultime informazioni che giungono dal Giappone non sono buone", ha detto la ministra, sottolineando che ciò fa temere "una catastrofe nucleare a partire dalla centrale di Fukushima". FUKUSHIMA, UE: "UNA CATASTROFE" Il commissario Ue all'energia, Gunther Oettinger, si è detto molto preoccupato per la situazione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima sottolineando che si tratta di una "vera e propria catastrofe". "Possiamo dire che questo impianto non è più sotto controllo", ha affermato Oettinger a Bruxelles dopo aver definito la situazione in giappone come "un'apocalisse". UE: ALLERTA IMPORT CIBO La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri "di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali, importati dal Giappone". Lo ha detto Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato già da ieri la raccomandazione alle autorità responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi. WIKILEAKS: TOKYO SAPEVA DI CENTRALI A RISCHIO SISMA Il Giappone sapeva da oltre due anni che i suoi impianti nucleari non sarebbero stati in grado di reggere l'urto di un potente terremoto. A rivelarlo è un cablogramma Usa diffuso da Wikileaks, secondo cui nel dicembre 2008 un funzionario dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) informò Tokyo che le norme di sicurezza delle sue centrali erano obsolete e che un violento sisma avrebbe posto "problemi seri" agli impianti. Nel documento riportato oggi dal Telegraph si afferma inoltre che le autorità giapponese si opponevano alla sentenza emessa da una corte per chiudere una centrale, perchè ritenuta insicura in caso di sisma. ONG: ALMENO 9 BIMBI MORTI, 57 FERITI E 100MILA SFOLLATI Almeno 9 bambini sono morti, 57 sono rimasti feriti e oltre 100.000 sono quelli rimasti senza casa dopo il terremoto e il devastante tsunami che hanno messo in ginocchio il Giappone. Trascorsi 5 giorni dal cataclisma, Save the Children ha iniziato le attività nella prima area sicura a misura di bambino a Sendai, una delle città maggiormente devastate. Il centro si trova nella prefettura di Miyagi, la cui popolazione è composta per quasi il 20% da minori, circa 460.000 bambini e ragazzi da 0 a 18 anni d'età. L'area sicura a misura di bambino è all'interno di una scuola elementare. RUSSIA, CAPO AGENZIA: "SCENARIO PEGGIORE" Il capo dell'Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore. GELO E NEVE SULLE MACERIE È caduta abbondante la neve sul Giappone nord-orientale: una fitta coltre bianca si è depositata sulle macerie lasciate dall'impatto dell'onda anomala, complicando ancora di più le operazioni delle squadre di soccorso, e aggravando le condizioni dei sopravvissuti, già a corto di acqua potabile, viveri e carburante. Mentre si susseguono le scosse di assestamento, inoltre, le temperature si sono drasticamente abbassate nelle aree maggiormente colpite, sfiorando i zero gradi centigradi nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima. PARIGI: "IMPATTO PEGGIO DI CERNOBYL" L'incidente nucleare in Giappone potrebbe avere "un impatto superiore a Chernobyl": lo ha detto il portavoce del governo francese, Francois Baroin, al termine del consiglio dei ministri a Parigi, in gran parte consacrato alla situazione in Giappone. "CANNONI AD ACQUA" SULLA CENTRALE Il governo giapponese ha chiesto alla polizia di inviare un cannone ad acqua per cercare di raffreddare i reattori della centrale di Fukushima. Lo ha riferito l'emittente televisiva nhk. ROMA PIU' RADIOATTIVA DI TOKYO È la sorpresa delle analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana, composta da sei persone, giunta oggi nella capitale nipponica. I rilievi fatti dai tecnici - comunica l'ambasciata italiana - danno una radioattività di fondo misurata sul tetto dell'ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è do 0.25 microsievert/ora. FUKUSHIMA, FINORA EVACUATE 185MILA PERSONE Sono 185.000 le persone finora evacuate nella zona compresa entro 20 chilometri dalla centrale giapponese di Fukushima 1. A quanto si apprende da fonti italiane, l'evacuazione nel raggio di 20 chilometri è stata completata ieri, mentre nell'area compresa fra 20 e 30 chilometri le autorità locali raccomandano alla popolazione di restare al chiuso. Nel frattempo sono state distribuite alla popolazione 260.000 dosi di iodio stabile, ma il governo non ne ha ancora prescritto di assumerle. La popolazione non risulta al momento esposta a dosi elevate e le dosi di radioattività rilevate nella zona attorno alle centrali variano a 4 a 240 microsievert/ora (il valore normale è di 0,03 microsievert/ora). L'IMPERATORE S'INFURIA CON LA TEPCO Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha interrotto una riunione dei massimi dirigenti della Tokyo Power Company (Tepco, che gestisce la centrale nucleare in crisi di Fukushima) e, infuriato per la mancanza di informazioni, ha chiesto ai dirigenti della società "cosa diavolo sta succedendo?". Lo ha scritto l'agenzia Kyodo, i cui reporter hanno assistito, ieri, alla scena. "La televisione ha detto che c'è stata un'esplosione" si è lamentato Kan, "ma all'ufficio del primo ministro non è stato detto niente per un'ora". Il premier, che dall'inizio della crisi ha parlato spesso in pubblico, si riferiva alla notizia che una nuova esplosione, la terza, si era prodotta in uno dei reattori atomici di Fukushima. Secondo i reporter che hanno assistito alla scena, il capo del governo giapponese era "livido di rabbia". POLIZIA, BILANCIO VITTIME: 3676 MORTI La conta dei morti ha raggiunto oggi le 3.676 unità, fa sapere l'agenzia di polizia nazionale. i dispersi sono 7.558 e 1.990 i feriti. GOVERNATORE FUHUSHIMA: "LA GENTE E' ARRABBIATA" Gli abitanti della prefettura di Fukushima, sono inquieti e arrabbiati per la situazione a cinque giorni dal sisma. L'ha affermato oggi il governatore Yuhei Sato. "L'inquietudine e la collera del popolo di Fukushima è al suo massimo". I MEDIA FRANCESI RICHIAMANO GLI INVITATI I media francesi hanno annunciato di aver richiamato la maggior parte dei loro giornalisti che si trovano in Giappone. Radio France ha deciso di far rientrare sette dei suoi reporter "il più presto possibile", mentre ne resterà sul posto solo uno che lavora come free lance per diverse testate. Due equipe di I-Telè e due inviati speciali di BFM, radio e televisione, stanno raggiungendo Osaka dove prenderanno un aereo per Parigi. La maggior parte dei giornalisti francesi che resteranno in Giappone stanno lasciando Tokyo per Osaka. Una quindicina di persone delle reti pubbliche France 2 e France 3 sono già nella città del sud.
RADIOATTIVITÀ IMPEDISCE SOCCORSI,"TOKYO È SICURA" Continua l'incubo nucleare in Giappone: oggi un nuovo incendio è scoppiato nella centrale nucleare di Fukushima-1, gravemente danneggiata dal sisma di venerdì scorso. Le fiamme sono divampate presso il reattore numero quattro per poi spegnersi da sole, mentre un nuovo problema è sorto anche nel reattore numero 3, dove si è innalzata una nube di fumo. Secondo fonti del governo di Tokyo, la capsula di contenimento di quest'ultimo reattore potrebbe essere non più integra. FARNESINA, AMBASCIATA E UNITÀ CRISI OPERATIVE H24 "Alla luce dell'evoluzione della situazione in Giappone, che il Ministro Frattini continua a seguire direttamente e senza soluzione di continuità, e con specifico riferimento alle indicazioni alla comunità italiana che con regolarità vengono assicurate dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo, la Farnesina informa che prosegue - attraverso l'Unità di Crisi - il costante coordinamento con l'Alitalia per assicurare ai connazionali che non abbiano imprescindibili ragioni per rimanere la possibilità di lasciare, anche temporaneamente, il Paese. È quanto si legge in una nota del Ministero degli Esteri.
SARKOZY CHIEDE RIUNIONE G20 SU OPZIONI Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, convocherà una riunione del G20 - del quale la Francia ha la presidenza di turno - per discutere delle opzioni energetiche dopo il disastro in Giappone. CROCE ROSSA, TOKYO È SICURA La Croce rossa internazionale ha reso noto che Tokyo è sicura e che gli stranieri possono recarsi. IN CINA MONACI BUDDISTI PREGANO PER VITTIME SISMA Centinaia di monaci buddisti cinesi si sono riuniti oggi per pregare per le vittime del devastante terremoto/tsunami che ha colpito il nordest del Giappone. Lo scrive l'agenzia di stampa di Pechino Xinhua. L'Associazione dei buddisti di Cina ha organizzato la preghiera rituale nei templi Fayuan, Guangji, Lingguang, Guanghua e presso il tempio lamaista Yonghegong. OMS, NESSUNA PROVA DI RADIAZIONI FUORI PAESE "Non ci sono prove che le radiazioni fuoriuscite dalla centrale giapponese si siano propagate all'estero". Questa la dichiarazione di Michal ÒLeary, rappresentante in Cina dell'organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un comunicato diffuso stamattina a Pechino. "L'Oms vuole assicurare i governi e i cittadini che non si sono prove della diffusione. Invitiamo tutti a non credere e fermare le voci che circolano via sms su pericoli di diffusione delle radiazioni, che hanno il solo scopo di essere nocivi alla morale pubblica". GOVERNO, SALUTE NON ANCORA A RISCHIO PER RADIAZIONI I livelli di radioattività intorno alla centrale atomica di Fukushima non sono per il momento tali da costituire un immediato rischio per la salute al di fuori della zona di evacuazione, compresa in un raggio di 20 chilometri dall'impianto: lo ha assicurato Yukio Edano, capo portavoce del governo giapponese. VOLI ALITALIA REGOLARI, DA DOMANI SPOSTATI A OSAKA L`Ambasciata d'Italia in Giappone ha rinnovato oggi l`invito ai connazionali che non abbiano imprescindibili ragioni di restare in Giappone di allontanarsi, in particolare, dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami, la grande area di Tokyo e le prefetture a nord della Capitale. NO RISCHI DA RADIAZIONI A 20-30KM DA CENTRALE Le radiazioni oltre un raggio di 20-30 km dalla centrale di Fukushima n1 non costituiscono "immediato rischio per la salute". Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano. SPAGNA, ZAPATERO CONFERMA CHIUSURA CENTRALE GARONA Il premier spagnolo Josè Luis Zapatero ha confermato la chiusura prevista nel 2013 della centrale nucleare di Garona, costruita nel 1971, la più vecchia di quelle in funzione nel paese. "A 42 anni, è ragionevole che procediamo alla sua chiusura" ha affermato in una breve conferenza stampa al congresso dei deputati. Zapatero ha lanciato un messaggio di "tranquillità" sulla sicurezza delle centrali spagnole, dopo l'incidente a Fukushima, in Giappone. RADIAZIONI ALTE, STOP ELICOTTERI SU CENTRALE Sono state sospese a causa delle radiazioni troppo alte le operazioni degli elicotteri dell' esercito giapponese che si erano alzati in volo per versare dall'alto acqua sui reattori della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito la televisione Nhk. IMPERATORE AKIHITO IN TV, PREGO PER LA NAZIONE In una rarissima apparizione in diretta televisiva l'imperatore del Giappone, Akihito, si è rivolto attraverso gli schermi ai sudditi, affermando di pregare per la Nazione e per il bene di coloro che sono stati colpiti dal terremoto e dal conseguente 'tsunamì di una settimana fa. ELICOTTERO VERSA ACQUA SU UNO DEI REATTORI Un elicottero anti-incendio dell'esercito giapponese è decollato per riversare dell'acqua su uno dei reattori della centrale nucleare di Fuksuhima, gravemente danneggiata dal sisma di veenrdì scorso: lo mostrano le immagini dell'emittente televisiva nipponica Nhk. Il personale temporaneamente fatto sgomberare a causa degli alti livelli di radioattività nell'impianto è tornato al lavoro per la messa in sicurezza dell'impianto, gravemente danneggiato dal sisma di venerdì scorso.
IL PUNTO ALLE 8.00 Continua la lotta contro il tempo per salvare la centrale di Fukushima, dove il rischio di una catastrofe fa passare in secondo piano anche la forte scossa di terremoto registratasi a Tokyo. Una nube di fumo, probabilmente causata da una fuga di vapore, si è levata nei pressi del reattore numero tre la cui capsula di contenimento, secondo fonti del governo giapponese, potrebbe non essere più integra; un incendio è invece scoppiato presso il reattore quattro, per poi spegnersi spontaneamente. Il risultato è che i livelli di radioattività all'ingresso della centrale hanno registrato una nuova impennata, il che ha costretto le autorità a sgomberare temporaneamente tutto il personale impegnato nei lavori di messa in sicurezza dell'impianto. Il governo giapponese sta quindi valutando se chiedere ufficialmente l'assistenza delle forze armate statunitensi - la cui VII Flotta presta già un appoggio logistico alle operazioni umanitarie e di soccorso - per cercare di riprendere il controllo della centrale. Nel frattempo, una forte scossa di magnitudo 6 è stata avvertita nella parte orientale di Tokyo, dove non ha causato né vittime né danni: secondo i dati forniti dall'Agenzia Meteorologica giapponese l'epicentro era localizzato al largo della prefettura di Chiba, a una profondità di appena 10 chilometri, ma non è stato dichiarato alcun allarme tsunami. Buone notizie invece per la Borsa: Tokyo ha chiuso in forte rialzo del 5,68%, con gli investitori che si sono affrettati ad acquistare i titoli a prezzi stracciati all'indomani della perdita storica di oltre il 10% causata dalla crisi nucleare. Le azioni della Tepco, che gestisce la centrale di Fukushima, hanno perso oggi il 24,57%, dopo aver ceduto il 42,4% nelle due sedute precedenti.
LA CRONACA DI IERI RISCHIO CHE L'ACQUA PER RAFFREDDARE EVAPORI PERICOLO DI RILASCIO DI MATERIA RADIOATTIVA Secondo l'Agenzia atomica, i tecnici stanno tentando disperatamente di impedire che l'acqua usata per raffreddare le barre radioattive evapori, rilasciando nell'atmosfera materiale radioattivo pericoloso. L'Agenzia non esclude che Secondo l'Agenzia che l'acqua nel reattore al momento (le 23 di martedì ora italiana) sia in ebollizione.
CREPA NEL TETTO DEL REATTORE 4 DUE TECNICI DISPERSI L'ente per la sicurezza nucleare giapponese ha riferito che l'esplosione di oggi nel reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima I ha provocato una crepa nel tetto dell'edificio-contenitore. Le dimensioni della fessura non sono state precisate. Due dipendenti che si trovavano nell'area-turbine del reattore 4 sono dispersi. TOKYIO: "GRAZIE ITALIA" "Siamo molto riconoscenti all'Italia, grazie mille per il vostro aiuto": lo ha sottolineato il portavoce della delegazione giapponese al G8 di Parigi, Hidenobu Sobashima, commentando la decisione del governo italiano di inviare a Tokyo un team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze per aiutare le autorità locali a far fronte all'emergenza post-tsunami. OBAMA NON RIMANDERA' VIAGGIO IN AMERICA LATINA Il presidente Barack Obama, nonostante le crisi in Giappone e in Medio Oriente, si recherà ugualmente in America Latina, a partire da venerdì, per un viaggio in Brasile, Cile ed El Salvador programmato da tempo. Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney ha risposto oggi con tono irritato a un giornalista che gli chiedeva se fosse una decisione saggia recarsi all'estero "mentre il resto del mondo sta esplodendo". AIEA: POSSIBILI DANNI A NOCCIOLO REATTORE Il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha detto che il nocciolo 2 della centrale nucleare di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. "La stima è che il danno sia inferiore al 5%", ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna. UE : TEST SICUREZZA PER CENTRALI EUROPEE I paesi dell'Unione Europea hanno deciso di effettuare un test di sicurezza sulle centrali nucleari della regione. Lo ha annunciato oggi la commissione europea, approvando una proposta avanzata dal commissario all'energia Ue, Guenther Oettinger. TEPCO VUOLE LANCIARE ACQUA CON GLI ELICOTTERI La società che gestisce l'impianto nucleare di Fukushima potrebbe utilizzare elicotteri per lanciare l'acqua e raffreddare le barre di combustibile esaurite nel reattore numero 4 della centrale. Un portavoce della Tepco ha spiegato che l'acqua potrebbe essere lanciata dall'alto o con idranti da terra; e che la decisione sarà presa nelle prossime ore. Elicotteri dell'esercito vennero utilizzati anche a Chernobyl, dove sganciarono tonnellate di boro, silicati, sabbia e dolomia, per spegnere l'incendio scoppiato nell'area e fermare la diffusione di polveri radioattive. USA: RICHIESTA DI PILLOLE ANTI-RADIAZIONE Alcuni dei produttori Usa di pastiglie di ioduro di potassio, che aiutano la tiroide a combattere gli effetti delle radiazioni, stanno per restare senza scorte a causa dell'alta richiesta del prodotto. La Ambex, uno dei principali fornitori, ha esaurito in pochissimo tempo le sue scorte di confezioni da 14 pastiglie messe in vendita, col nome Losat, al costo di dieci dollari. "Stiamo ricevendo tre ordini al minuto per le pastiglie Losat - ha detto un portavoce della compagnia - di solito la richiesta è di tre confezioni alla settimana. Alcune delle persone che chiamano sono veramente terrorizzate". BERSANI, GOVERNO SI FERMI E DIA PROVA SAGGEZZA "Pier Luigi Bersani ha asupicato che l'esecutivo blocchi il piano per il ritorno al nucleare, di fronte alla tragedia del Giappone. "Il governo dica 'mi fermo un attimò", ha esortato il segretario del Pd rispondendo ai giornalisti alla Camera. "Mettersi adesso a localizzare, come vuole fare, i siti delle centrali è assolutamente senza senso", ha proseguito, "fermiamoci a rifletterci su". Il governo, ha insistito, "dia una prova di saggezza".
AIEA, GUSCIO REATTORE FORSE DANNEGGIATO DA ESPLOSIONE Una delle esplosioni avvenute alla centrale nucleare di Fukushima "potrebbe aver danneggiato" il guscio di contenimento di uno dei reattori. Lo sostiene in una nota l'Agenzia internazionale per l'energia atomica delle Nazioni Unite (Aiea), spiegando che "dopo le esplosioni alle unità 1 e 3, i gusci di contenimento sono rimasti intatti", ma lo scoppio avvenuto alle 4.25 di ieri al reattore numero 2 dell'impianto "potrebbe aver danneggiato l'integrità del guscio di contenimento primario". MINISTRO,POSSIBILI DANNI SALUTE DA RADIAZIONI Le radiazioni dovute all'incidente nel reattore n.4 della centrale di Fukushima, in Giappone, potrebbero essere "dannose per la salute" della popolazione. Lo ha detto oggi a Parigi il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione del G8. PARTITO DA ROMA TEAM PROTEZIONE CIVILE È partito dall'aeroporto di Fiumicino alle 15, con un volo di linea diretto a Tokio, il team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze inviato dal governo italiano a seguito del sisma che ha interessato il Giappone. La missione, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, ha l'obiettivo supportare l'Ambasciata italiana a Tokio e valutare, in accordo con le autorità locali, il contributo del nostro Paese. L'advanced team è composto da funzionari del Dipartimento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dell'Ispra. FRANCIA CONTROLLERA' LE SUE CENTRALI La Francia controllerà "tutte le sue centrali una a una", Lo ha annunciato Parigi dopo la crisi nucleare in Giappone provocata dall'incidente alla centrale atomica di Fukushima. MOTOMONDIALE RINVIATO Il Gran Premio del Giappone del motomondiale è stato rinviato a causa del terremoto che ha colpito il Paese lo scorso venerdì. Secondo quanto riferisce la Bbc la decisione di far slittare la gara del prossimo 24 aprile è stata presa per i danni subiti dall'arteria stradale che collega il circuito di Motegi a Tokyo. Le strutture della pista, invece, non avrebbero subito danni gravi. Secondo le prime anticipazioni il Gran Premio del Giappone dovrebbe slittare al 2 ottobre. ITALIA, GOVERNO DISERTA COMMISSIONE SUL NUCLEARE Il governo latita e addirittura non si presenta alla Commissione Attività produttive e Ambiente che oggi doveva esaminare il decreto legislativo sui criteri per l'avvio di centrali nucleari in Italia. "Pensiamo che il governo debba venire in Commissione per dirci come intende muoversi" dichiara Savino Pezzotta e i capigruppo Pd delle commissioni Ambiente e Attività produttive, Raffaella Mariani e Andrea Lulli incalzano: "Ecco come il governo dimostra la sua serietà su un tema delicatissimo. Un tale dilettantismo in una fase in cui servirebbe chiarezza e trasparenza è l'ennesima prova di inadeguatezza del governo che, davanti a ciò che sta succedendo in Giappone, perlomeno dovrebbe prevedere una pausa di riflessione invece di ostentare una risolutezza del tutto fuori luogo". Già mercoledì scorso la seduta era stata interrotta per l'assenza del governo. La commissione tornerà a riunirsi domani o forse già stasera. . TIME WARNER: TELEFONATE GRATUITE DALL'AMERICA La Time Warner Cable, società che distribuisce negli Stati Uniti servizi di telefonia, tv via cavo e internet, ha comunicato ai suoi utenti che le telefonate da e per il Giappone saranno gratuite fino a tutto il prossimo 15 aprile. La compagnia ha precisato che non saranno addebitate sulle bollette le chiamate verso il Giappone effettuate a partire dall' 11 marzo, giorno del sisma. MINISTRO ESTERI GIAPPONESE: PAESI MANTENGANO "SANGUE FREDDO" Il Giappone esorta la comunità internazionale a non cadere nel panico. "Esorto i Paesi stranieri ad avere sangue freddo", ha detto il ministro degli Esteri, Takeaki Matsumoto, alludendo all'invito di evacuazione che la Francia ha rivolto ai propri cittadini. "Informiamo costantemente l'Aiea, la stampa internazionale, i diplomatici e i cittadini stranieri presenti nel nostro Paese sulla situazione", ha aggiunto. Quanto agli aiuti dall'estero, il ministro ha sottolineato che "per il momento è stato chiesto all'Aiea l'invio di una equipe tecnica e, dunque, sarà utilizzato il know-how dell'Aiea". USA, RADIOATTIVITÀ IN BASE MILITARE YOKOSUKA Gli Stati Uniti hanno reso noto che segni di radioattività di basso livello sono stati rilevati nella base militare di Yokosuka, nella baia di Tokyo, in Giappone. AMBASCIATA, CI SONO CIRCA 2000 ITALIANI, 1000 A TOKYO Sono circa duemila gli italiani ancora presenti in Giappone, di cui un migliaio a Tokyo. Sono le stime dell'ambasciatore italiano Vincenzo Petrone. Prima del terremoto, ha spiegato il diplomatico a Sky Tg24, la comunità italiana contava circa tremila persone. Al momento, "la presenza si è ridotta del 30-35%". MINISTRO ESTERI, SITUAZIONE CONTINUA A ESSERE DIFFICILE A Fukushima, la situazione nei reattori "continua ad essere difficile". L'ha detto a Parigi il ministro degli Esteri giapponese Takeaki Matsumoto. "Lavoriamo in una situazione tesa e facciamo tutto il possibile per risolvere i problemi. Nel reattore 4 c'è un incendio in corso, una situazione che potrebbe creare problemi di salute per le persone che sono intervenute a riparare il guasto. Iniettiamo acqua nel reattore 3 e abbiamo invitato coloro che vivono entro i 30 km a evacuare". FRANCIA: CENTRALE FUKUSHIMA NON HA PIÙ TENUTA STAGNA La struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima in Giappone "non ha più tenuta stagna": lo ha dichiarato alla stampa il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), André-Claude Lacoste. "L'incidente va considerato di livello sei su una scala internazionale di sette", ha dichiarato ancora il numero uno dell'Asn, Lacoste. "Il fenomeno ha assunto una gravità molto differente rispetto alla giornata di ieri, è chiaro che ci troviamo di fronte a un livello sei, gli ordini di grandezza sono cambiati", ha aggiunto l'esperto francese.
KYODO,NESSUN RISCHIO TSUNAMI DOPO NUOVO SISMA Non si sono rischi di tsunami dopo il terremoto di oggi nella regione giapponese del Kanto, secondo l'agenzia Kyodo.
SCOSSA TERREMOTO DI 6.2 Una nuova forte scossa di terremoto, valutata in 6.2 gradi, ha scosso oggi il Giappone. FUKUSHIMA, SALA CONTROLLI "TROPPO RISCHIOSA" Le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perchè "gli esperti della Tepco vi possano lavorare". Lo riferisce l'agenzia Kyodo. ELEZIONI AMMINISTRATIVE VERRANNO RIMANDATE PER SISMA Il governo giapponese guidato dal primo ministro Naoto Kan proporrà domani alla Dieta, il Parlamento nipponico, di rimandare le elezioni amministrative previste in diverse prefetture colpite dal devastante sisma/tsunami di quattro giorni fa. NO RADIAZIONI RILEVATE SU COSTE CINA E COREA SUD Nessun segnale di aumento di radiazioni sulle coste orientali cinesi e sulle coste coreane, dopo l'aumento dell'allerta proveniente dal Giappone. Lo riferiscono le agenzia Nuova Cina e Yonhap. Le stazioni di monitoraggio di Shanghai e quelle istallate nelle provincie dell'Heilongjiang, Liaoning, Shandong, Jiangsu, Zhejiang e Fujian, sono state incaricate di effettuare un controllo continuo e fino ad ora non hanno trovato niente di irregolare.
CONTI, CONFERMA IMPEGNO PER ATOMO IN ITALIA "Certo che continuiamo a essere impegnati nei confronti del nucleare italiano. Chiaramente è un programma di lungo termine, si basa su tecnologie di terza generazione avanzata". Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, in merito allo sviluppo del programma nucleare in Italia alla luce di quanto successo in Giappone.
YOKO ONO SCRIVE AI GIAPPONESI Yoko Ono scrive ai giapponesi colpiti dal terremoto e dallo tsunami: "Non mi aspettavo un simile disastro in un paese a cui sono così legata", scrive la vedova di John Lennon. Yoko ricorda nel messaggio di essersi trovata in mezzo a un terremoto con il marito e il figlio Sean: "Presi Sean in braccio e corsi dentro un armadio, tenendo il bambino stretto e ripetendogli il mantra 'Namyohorengekyo'. Quando finirono le scosse John rise di me, non capiva perchè mi ero rifugiata nell'armadio e gli spiegai che questo è quel che fai in un terremoto. Non era niente in confronto a quello che avete provato voi, ma ancora oggi il mio corpo è scosso da quella memoria". PREMIER NAOTO KAN IN TV: NON USCITE DA CASA Una nuova esplosione in uno dei reattori della centrale atomica di Fukushima ha gettato nel panico questa mattina il Giappone. Il premier Naoto Kan ha annunciato in tv che l'esplosione udita alle 6 locali ha provocato una fuoriuscita radioattiva ed ha chiesto agli abitanti nel raggio di 30 chilometri dalla centrale di non uscire da casa. Le autorità hanno però detto che i contenitori del nocciolo sono integri e hanno fatto inviare a tutti i giapponesi un sms per invitarli a non sprecare energia. PANICO IN TUTTO IL PAESE Nonostante le rassicurazioni del governo il panico si sta diffondendo in tutto il Paese anche se città come la capitale sembrano mantenere una certa calma, e la Borsa di Tokyo è fuori controllo: l'indice Nikkei è crollato di oltre il 14 per cento. Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale, con sede a Ginevra, i venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva verso l'oceano, quindi lontano dalle coste giapponesi, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione. OMS: PRONTI A MISSIONE PER ASSISTERE POPOLAZIONE L'Organizzazione Mondiale della Sanità è pronta ad avviare una missione per offrire assistenza alla popolazione giapponese. "Abbiamo espresso la nostra disponibilità a partecipare ad una missione per offrire l'assistenza necessaria" al Giappone, ha detto il direttore dell'agenzia Maria Neira. GOVERNO: DIVIETO DI VOLO ENTRO 30KM DA FUKUSHIMA Il ministero dei Trasporti giapponese ha disposto il divieto di volo entro i 30 km dalla centrale di Fukushima 1 (Daiichi), a seguito dei continui problemi sulla messa in sicurezza che hanno portato a fughe di forti radiazioni. La mossa, imposta dall'Aeronautica civile, esclude gli aerei impegnati in operazioni di ricerca e soccorso, e non dovrebbe avere un grande impatto sui voli di linea commerciale del Paese, secondo lo stesso ministero. MERKEL,CHIUSURA TEMPORANEA 7 VECCHI REATTORI Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato oggi la chiusura provvisoria di sette vecchi reattori nucleari. FUKUSHIMA, AMPLIATA A 30 KM AREA EVACUAZIONE Il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km. BILANCIO UFFICIALE SISMA: 2.722 MORTI E 3.742 DISPERSI È di almeno 2.722 morti accertati e di 3.742 dispersi il bilancio ufficiale stilato dalla polizia nazionale giapponese in relazione al terremoto di magnitudo 9,0 che venerdì ha colpito il nord-est del Paese, e allo 'tsunamì che ne è scaturito. Ieri il computo si era arrestato a 1.647 unità tra morti e dispersi. I feriti ammontano invece come minimo a 1.885, sempre a livello ufficiale. OMM, VENTI PORTANO RADIOATTIVITÀ SU OCEANO I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione: lo ha detto da Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), la cui portavoce, Clara Nullis, ha spiegato che tuttavia i venti sono in continuo cambiamento. 2 SUPERSTITI ESTRATTI DA MACERIE A 4 GIORNI DA SISMA A quattro giorni dal devastante terremoto e dallo tsunami che gli ha fatto seguito, due persone sono state estratte vive dalle macerie nel nord-est del Giappone AMBASCIATA RUSSA EVACUA CITTADINI DA AREA FUKUSHIMA L'ambasciata russa in Giappone sta aiutando i cittadini russi a lasciare l'area della centrale nucleare di Fukushima, l'impianto danneggiato dal terremoto dal quale si è verificata una fuga radioattiva. Non c'è nessun piano di evacuazione dei cittadini russi dal Giappone, spiega un portavoce dell'ambasciata, ma la sede diplomatica russa di Tokyo si sta preparando al peggior scenario possibile dopo che terremoti e tsunami hanno esposto il paese anche al rischio nucleare.
ESPLOSIONE E INCENDIO Un'esplosione nel reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Giappone, e un incendio nel n.4, hanno aggravato oggi la crisi provocata nell'impianto dal doppio disastro del terremoto e dello tsunami della settimana scorsa. In una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva, il primo ministro Naoto Kan, indossando una tuta da lavoro, come sempre in questi giorni e come tutti i funzionari governativi, ha chiesto a tutti coloro che vivono ad una distanza di 20-30 chilometri dalla centrale di rimanere al chiuso. Il premier ha chiesto ai cittadini giapponesi di mantenere la calma e ha ricordato i tecnici e i soldati delle Forze di Autodifesa, l' esercito giapponese che, ha sottolineato, "continuano a pompare acqua nei reattori mettendosi in una situazione estremamente pericolosa". L' esplosione di oggi (avvenuta alle 6 del mattino, le 22 di ieri sera in Italia), è stata la terza ad essersi verificata nell' impianto di Fukushima, che ospita dieci reattori. Il successivo incendio si è verificato nel reattore n.4, uno di quelli che si riteneva non fosse stato danneggiato dal disastro di venerdì scorso. L' Ambasciata italiana ha affermato in un comunicato che dopo l' esplosione di oggi "le condizioni sono gravemente peggiorate" e, pur invitando alla calma, ha diffuso un avviso affermando che "quanti ritengono di poter lasciare il Giappone nelle prossime ore, possono al momento farlo con i mezzi ordinari", e "chi non abbia necessità di recarsi in Giappone nei prossimi giorni dovrà astenersi dal farlo". AIEA: FUGA RADIOATTIVA DOPO INCENDIO FUKUSHIMA - Le autorità giapponesi hanno dichiarato che l'incendio al reattore numero 4 della centrale nucleare di Fukushima ha provocato una fuga di radioattività nell'atmosfera: lo ha detto l'Aiea, l'agenzia atomica dell'Onu. Le autorità nipponiche hanno riferito all'Aiea che la fuga dalla centrale di Fukushima ha fatto registrare livelli di radioattività nell'aria di 400 millisiviert per ora. MARTEDI' NERO, BORSA TOKYO CHIUDE A -10,55% - La Borsa di Tokyo ha chiuso con un ribasso del 10,55% dell'indice Nikkei, che è riuscito a fine contrattazioni a contenere il ribasso, spinto in corso di seduta fino a -14, provocato dal panico diffuso tra gli investitori per l'aggravarsi della crisi nucleare. In chiusura, l'indice Nikkei 225 dei valori principali è crollato da quota 1.015,34 punti a 8.605,15 punti. L'attività ha raggiunto il livello record di 5,78 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato. L'indice allargato Topix ha segnato una caduta di 80,23 punti a 766,73, con un calo del 9,47%. Per l'indice Topix è il ribasso maggiore registrato dall'ottobre 2008. Per entrambi gli indici è, in termini percentuali, il terzo peggiore di tutti i tempi. DUE REATTORI FUORI PERICOLO, TEPCO - L'emergenza è finita per due dei reattori della centrale nucleare di Fukushima danneggiati dal terremoto. Lo afferma l' agenzia Kyodo citando la Tepco, la società che gestisce gli impianti. BASSO LIVELLO ACQUA IN REATTORE FUKUSHIMA - Il livello dell' acqua nel rettore n.2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima sta scendendo e le barre di uranio che contiene potrebbero presto essere scoperte. Lo ha affermato oggi in una conferenza stampa il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano. Il portavoce ha aggiunto che i tecnici dell' impianto sono pronti a iniettare acqua marina nel sistema di raffreddamento del reattore. AIEA, NON DANNI GABBIA CONTENIMENTO FUKUSHIMA - L'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, ha fatto sapere di essere stata informata dalle autorità giapponesi che la gabbia di contenimento del reattore n.3 nella centrale di Fukushima non è stato danneggiato nell'ultima esplosione. Lo riferisce la Bbc sul suo sito. RIPRESO RAFFREDDAMENTO REATTORE TOKAI - Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e' in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito. MAGGIO, TIMORI: PARENTI IN ASSEMBLEA Stamattina i parenti che vivono a Firenze dei lavoratori del Maggio musicale si ritrovano in assemblea al Teatro Comunale. Alle 15.30 il sindaco Matteo Renzi li incontra perché vuole parlare direttamente con loro. Sono molto preoccupati per l'allarme radiazioni. Musicisti, coristi, tecnici e staff restano in albergo a Tokyo in attesa della partenza. A Radio24 una parente ha sostenuto che la sovrintendente Francesca Colombo voleva restare fino al 17 per il concerto per i 150 anni d'Italia. Il teatro smentisce categoricamente: la partenza è stata decisa d'accordo tra sindaco e sovrintendenza. Ma il clima, tra molti familiari nella città del Giglio, è teso. FOTO sisma giappone giappone, nucleare1 giappone, allertanucleare giappone, nuclearefapaura GIAPPONE, NUCLEARE fukushima, esplosione tsunami terremoto giapponeterremoto giappone GIAPPONE TERREMOTO terremoto giappone tsunami TERREMOTO GIAPPONE TERREMOTO GIAPPONE giappone, sisma, soccorsi giappone, nucleare spiaggia.giappone giappone, asfaltobuca Giappone, crollocasagiappone, sisma e distruzione giappone, code ai telefoni tsunami, distruggegiappone, disperazionegiappone terremoto autogiappone terremoto tsunami devastazionegiappone tsunami tv 2giappone tsunami tvgiapopne terremoto tsunami doloregiappone sismagiappone sismasisma giappone tsunamicentrale Fukushima Giappone terremotogiappone sismagiappone, tsunamiGIAPPONE, DONNAgiappone tute anti radiazioni bambiniGIAPPONEROTTO 16 marzo 2011
Giappone, le cifre della catastrofe * * * * Ecco le cifre che testimoniano l'ampiezza della catastrofe provocata dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito il Giappone, venerdì scorso: BILANCIO UMANO: 4.314 vittime accertate in dodici dipartimenti del nord-est; 8.606 persone scomparse in sei dipartimenti; 2.282 feriti in diciassette dipartimenti. EVACUATI: 556.131 persone evacuate perché le loro abitazioni sono state totalmente o parzialmente distrutte, oppure perché residenti in un'area compreso nel raggio di 20 chilometri attorno alla centrale nucleare di Fukushima. Allestiti circa 2.700 centri di accoglienza provvisori. PERSONE SENZA ACQUA ED ELETTRICITÀ: Circa 1,6 milioni di persone sono rimaste senza acqua dal giorno del terremoto: 621.439 sono ancora senza elettricità. EDIFICI DANNEGGIATI: Sono 80.422 gli edifici danneggiati dal sisma e dallo tsunami, di cui 4.798 totalmente distrutti. CENTRALI NUCLEARI: Dei 55 reattori nucleari in funzione in Giappone in 17 siti, sono 11 quelli interessati dal sisma. Le centrali di Fukushima Daichi (sei reattori) e Fukushima Daini (quattro reattori), situate nel nord-est del Giappone, sono quelle più toccate. SOCCORSI MOBILITATI: Circa 80.000 militari, agenti di polizia e personale di soccorso sono stati attivati subito dopo il sisma. Il governo, nella giornata odierna, ha fatto appello anche ai riservisti. AIUTI STRANIERI: Sono 112 i paesi e le regioni che hanno offerto il proprio aiuto, così come 23 organizzazioni internazionali. Il totale degli aiuti finanziari non è stato reso noto. ù ECONOMIA: Il sisma dovrebbe avere un impatto "considerevole" sull'economia giapponese. L'impatto è stimato in 100 miliardi di dollari, ovvero circa il 2% del Pil. La Banca del Giappone ha iniettato 28.000 miliardi di yen, pari a 245 miliardi di euro, da lunedì ad oggi, nel circuito interbancario. Numerose aziende hanno momentaneamente chiuso la loro attività, mentre la Borsa ha lasciato sul terreno oltre il 16% da lunedì scorso. Il costo del sisma per le assicurazioni dovrebbe aggirarsi intorno ai 34,6 miliardi di dollari. 16 marzo 2011 Vedi tutti gli articoli della sezione "Mondo"
2011-03-15 Fukushima, nuova esplosione e incendio Berlino chiude sette vecchi reattori * * * * FOTO | DIRETTA VIDEO TUTTI I VIDEO -L'ESPLOSIONE DEL REATTORE A FUKUSHIMA -L'ONDA DI TSUNAMI COLPISCE LE COSTE -TSUNAMI PORTA BARCHE E NAVI SULLA TERRA FERMA -AEROPORTO SOMMERSO -ONDE DI 12 METRI -LA SCOSSA IN DIRETTA -TESTIMONIANZE DA TOKYO - GLI TSUNAMI PIU' DEVASTANTI - GIAPPONE TRAVOLTO DA TSUNAMI
LA DIRETTA
MERKEL,CHIUSURA TEMPORANEA 7 VECCHI REATTORI Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha annunciato oggi la chiusura provvisoria di sette vecchi reattori nucleari. FUKUSHIMA, AMPLIATA A 30 KM AREA EVACUAZIONE Il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km. BILANCIO UFFICIALE SISMA: 2.722 MORTI E 3.742 DISPERSI È di almeno 2.722 morti accertati e di 3.742 dispersi il bilancio ufficiale stilato dalla polizia nazionale giapponese in relazione al terremoto di magnitudo 9,0 che venerdì ha colpito il nord-est del Paese, e allo 'tsunamì che ne è scaturito. Ieri il computo si era arrestato a 1.647 unità tra morti e dispersi. I feriti ammontano invece come minimo a 1.885, sempre a livello ufficiale. OMM, VENTI PORTANO RADIOATTIVITÀ SU OCEANO I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione: lo ha detto da Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), la cui portavoce, Clara Nullis, ha spiegato che tuttavia i venti sono in continuo cambiamento. 2 SUPERSTITI ESTRATTI DA MACERIE A 4 GIORNI DA SISMA A quattro giorni dal devastante terremoto e dallo tsunami che gli ha fatto seguito, due persone sono state estratte vive dalle macerie nel nord-est del Giappone AMBASCIATA RUSSA EVACUA CITTADINI DA AREA FUKUSHIMA L'ambasciata russa in Giappone sta aiutando i cittadini russi a lasciare l'area della centrale nucleare di Fukushima, l'impianto danneggiato dal terremoto dal quale si è verificata una fuga radioattiva. Non c'è nessun piano di evacuazione dei cittadini russi dal Giappone, spiega un portavoce dell'ambasciata, ma la sede diplomatica russa di Tokyo si sta preparando al peggior scenario possibile dopo che terremoti e tsunami hanno esposto il paese anche al rischio nucleare.
ESPLOSIONE E INCENDIO Un'esplosione nel reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Giappone, e un incendio nel n.4, hanno aggravato oggi la crisi provocata nell'impianto dal doppio disastro del terremoto e dello tsunami della settimana scorsa. In una conferenza stampa trasmessa in diretta televisiva, il primo ministro Naoto Kan, indossando una tuta da lavoro, come sempre in questi giorni e come tutti i funzionari governativi, ha chiesto a tutti coloro che vivono ad una distanza di 20-30 chilometri dalla centrale di rimanere al chiuso. Il premier ha chiesto ai cittadini giapponesi di mantenere la calma e ha ricordato i tecnici e i soldati delle Forze di Autodifesa, l' esercito giapponese che, ha sottolineato, "continuano a pompare acqua nei reattori mettendosi in una situazione estremamente pericolosa". L' esplosione di oggi (avvenuta alle 6 del mattino, le 22 di ieri sera in Italia), è stata la terza ad essersi verificata nell' impianto di Fukushima, che ospita dieci reattori. Il successivo incendio si è verificato nel reattore n.4, uno di quelli che si riteneva non fosse stato danneggiato dal disastro di venerdì scorso. L' Ambasciata italiana ha affermato in un comunicato che dopo l' esplosione di oggi "le condizioni sono gravemente peggiorate" e, pur invitando alla calma, ha diffuso un avviso affermando che "quanti ritengono di poter lasciare il Giappone nelle prossime ore, possono al momento farlo con i mezzi ordinari", e "chi non abbia necessità di recarsi in Giappone nei prossimi giorni dovrà astenersi dal farlo". AIEA: FUGA RADIOATTIVA DOPO INCENDIO FUKUSHIMA - Le autorità giapponesi hanno dichiarato che l'incendio al reattore numero 4 della centrale nucleare di Fukushima ha provocato una fuga di radioattività nell'atmosfera: lo ha detto l'Aiea, l'agenzia atomica dell'Onu. Le autorità nipponiche hanno riferito all'Aiea che la fuga dalla centrale di Fukushima ha fatto registrare livelli di radioattività nell'aria di 400 millisiviert per ora. MARTEDI' NERO, BORSA TOKYO CHIUDE A -10,55% - La Borsa di Tokyo ha chiuso con un ribasso del 10,55% dell'indice Nikkei, che è riuscito a fine contrattazioni a contenere il ribasso, spinto in corso di seduta fino a -14, provocato dal panico diffuso tra gli investitori per l'aggravarsi della crisi nucleare. In chiusura, l'indice Nikkei 225 dei valori principali è crollato da quota 1.015,34 punti a 8.605,15 punti. L'attività ha raggiunto il livello record di 5,78 miliardi di azioni scambiate sul primo mercato. L'indice allargato Topix ha segnato una caduta di 80,23 punti a 766,73, con un calo del 9,47%. Per l'indice Topix è il ribasso maggiore registrato dall'ottobre 2008. Per entrambi gli indici è, in termini percentuali, il terzo peggiore di tutti i tempi. DUE REATTORI FUORI PERICOLO, TEPCO - L'emergenza è finita per due dei reattori della centrale nucleare di Fukushima danneggiati dal terremoto. Lo afferma l' agenzia Kyodo citando la Tepco, la società che gestisce gli impianti. BASSO LIVELLO ACQUA IN REATTORE FUKUSHIMA - Il livello dell' acqua nel rettore n.2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima sta scendendo e le barre di uranio che contiene potrebbero presto essere scoperte. Lo ha affermato oggi in una conferenza stampa il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano. Il portavoce ha aggiunto che i tecnici dell' impianto sono pronti a iniettare acqua marina nel sistema di raffreddamento del reattore. AIEA, NON DANNI GABBIA CONTENIMENTO FUKUSHIMA - L'Aiea, l'agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, ha fatto sapere di essere stata informata dalle autorità giapponesi che la gabbia di contenimento del reattore n.3 nella centrale di Fukushima non è stato danneggiato nell'ultima esplosione. Lo riferisce la Bbc sul suo sito. RIPRESO RAFFREDDAMENTO REATTORE TOKAI - Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, e' in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo e' in funzione. Il reattore si e' spento automaticamente venerdi' scorso dopo il terremoto e il devastante tsunami che ne e' seguito. MAGGIO, TIMORI: PARENTI IN ASSEMBLEA Stamattina i parenti che vivono a Firenze dei lavoratori del Maggio musicale si ritrovano in assemblea al Teatro Comunale. Alle 15.30 il sindaco Matteo Renzi li incontra perché vuole parlare direttamente con loro. Sono molto preoccupati per l'allarme radiazioni. Musicisti, coristi, tecnici e staff restano in albergo a Tokyo in attesa della partenza. A Radio24 una parente ha sostenuto che la sovrintendente Francesca Colombo voleva restare fino al 17 per il concerto per i 150 anni d'Italia. Il teatro smentisce categoricamente: la partenza è stata decisa d'accordo tra sindaco e sovrintendenza. Ma il clima, tra molti familiari nella città del Giglio, è teso. FOTO sisma giappone giappone, nucleare1 giappone, allertanucleare giappone, nuclearefapaura GIAPPONE, NUCLEARE fukushima, esplosione tsunami terremoto giapponeterremoto giappone GIAPPONE TERREMOTO terremoto giappone tsunami TERREMOTO GIAPPONE TERREMOTO GIAPPONE giappone, sisma, soccorsi giappone, nucleare spiaggia.giappone giappone, asfaltobuca Giappone, crollocasagiappone, sisma e distruzione giappone, code ai telefoni tsunami, distruggegiappone, disperazionegiappone terremoto autogiappone terremoto tsunami devastazionegiappone tsunami tv 2giappone tsunami tvgiapopne terremoto tsunami doloregiappone sismagiappone sismasisma giappone tsunamicentrale Fukushima Giappone terremotogiappone sismagiappone, tsunami 15 marzo 2011
Bersani: "No nucleare sosterremo referendum" di Simone Collini | tutti gli articoli dell'autore * * * * bersaniserio Il Pd, annuncia in questa intervista Pier Luigi Bersani, sosterrà il referendum per abrogare la legge sul ritorno al nucleare. Segretario, cosa risponde al governo, che definisce sbagliate le reazioni nostrane di fronte alla tragedia di Fukushima? "Certamente si tratta di un caso estremo ed è vero che ci sono nel mondo generazioni di centrali più evolute. Tuttavia continuare a classificare come emotive le reazioni dell’opinione pubblica è sbagliato". CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA SULL'UNITA' IN EDICOLA OPPURE CLICCA QUI 15 marzo 2011
2011-03-14 Lun 14 marzo, aggiornato ore 16:44 Meteo Pioggia debole Roma 12° 15° Fukushima, rischiata fusione ed esplosioni: 11 feriti * * * * FOTO | DIRETTA VIDEO TUTTI I VIDEO -L'ESPLOSIONE DEL REATTORE A FUKUSHIMA -L'ONDA DI TSUNAMI COLPISCE LE COSTE -TSUNAMI PORTA BARCHE E NAVI SULLA TERRA FERMA -AEROPORTO SOMMERSO -ONDE DI 12 METRI -LA SCOSSA IN DIRETTA -TESTIMONIANZE DA TOKYO - GLI TSUNAMI PIU' DEVASTANTI - GIAPPONE TRAVOLTO DA TSUNAMI
SEGUI LA DIRETTA GIAPPONE: A FUKUSHIMA BARRE SCOPERTE IN 3 REATTORI È critica la situazione a Fukushima, dove a tre giorni dal devastante terremoto che ha colpito il Giappone, si lotta per evitare una nuova Chernobyl. Le barre di combustibile sono rimaste scoperte in tutti e tre i reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 ed in uno di essi potrebbe essere cominciato il processo di fusione. Ad aggravare la situazione una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6,2 avvertita anche a Tokyo. Intanto, si continuano a contare le vittime: 5.000 secondo l'ultimo bilancio che però si ritiene possa salire fino a 10 mila. Sul fronte economico la Borsa di Tokyo ha chiuso gli scambi con una perdita del 6,18%; ferma la produzione nei maggiori impianti automobilistici del paese. La Bank of Japan immesso sui mercati valutari denaro liquido per 12 mila miliardi di yen. La Farnesina ha reso noto che è sceso a due il numero degli italiani di cui non si hanno notizie. MERKEL ANNUNCIA MORATORIA SU ESTENSIONE DEL NUCLEARE L'onda lunga dello tsunami nucleare giapponese è arrivata in Germania: il cancelliere Angela Merkel ha annunciato una moratoria di tre mesi sulla decisione, già presa, di allungare la vita delle 17 centrali nucleari ancora in funzione nel Paese. "Seguiamo muti e sconvolti gli apocalittici eventi del Giappone", ha affermato il cancelliere in una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri, Guido Westerwelle. "Anche se i resoconti sono ancora contraddittori", ha spiegato la Merkel, "è fuori discussione che ci sono conseguenze che riguardano anche l'Europa e la Germania perchè il mondo è uno solo". Il cancelliere tedesco ha ribadito che non è possibile rinunciare del tutto al nucleare, sia per ragioni economiche che per la difesa dell'ambiente, ma ha sottolineato che "l'esperienza ci ha insegnato che quello che sembrava impossibile è diventato realtà". "Se un Paese come il Giappone non riesce ad evitarlo", ha aggiunto, "questo cambia tutto anche in Europa e in Germania e per questo abbiamo deciso un riesame senza alcun tabù della sicurezza per le nostre centrali nucleari". FUKUSHIMA, BARRE DI NUOVO DEL TUTTO ESPOSTE Le barre di combustibile del reattore 2 della centrale di Fukushima sono di nuovo completamente esposte, dopo che il livello dell'acqua è sceso. Lo ha reso noto la Tepco, il gestore dell'impianto giapponese. Le barre del reattore numero due dell'impianto atomico di Fukushima-Daiichi erano già rimaste completamente esposte all'aria per due ore e mezzo perchè una pompa antincendio che versava l'acqua del mare nel reattore per raffreddarlo è rimasta a corto di carburante. Il livello dell'acqua più tardi era stato recuperato e l'acqua era tornata a coprire la parte inferiore delle barre di combustibile per 30 centimetri. Ora la Tepco teme che anche per il reattore 2 si profila la stessa conclusione del numero 1 e 3: un'esplosione nelle prossime ore. La società tenterà comunque di fare un buco nella struttura che ospita il reattore per permettere la fuoriuscita di idrogeno. La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un'elevata quantità di radioattività: un'ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile (a Three Mile Island, nel 1979, si verificò la fusione ma la cupola di cemento del reattore rimase perfettamente integra); mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusione del nucleo. 500MILA SFOLLATI. OGGI RINVENUTE 2000 VITTIME BERLUSCONI: NOTIZIE PREOCCUPANTI, PRONTI AD AIUTI Dal Giappone arrivano "notizie preoccupanti" e l'italia è pronta a dare "tutta l'assistenza necessaria". Lo afferma il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nelle dichiarazioni alla stampa al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il presidente della commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso. MOODY'S, SCARSO IMPATTO SU RATING Moody's si aspetta un impatto limitato sul rating delle grandi aziende e istituzioni finanziarie giapponesi dopo il terremoto che venerdì ha colpito il Paese. "La gran parte dei gruppi sotto osservazione sono ampiamente diversificati, a livello nazionale e, per alcuni, internazionale", spiega l'agenzia di rating in una nota. BARRE REATTORE INIZIATA FUSIONE PARZIALE Le barre di combustibile nucleare del reattore 2 della centrale di Fukushima potrebbero aver cominciato una fusione parziale. Lo ha detto la società che gestisce l'impianto, la Tepco. La parziale fusione sarebbe stata causata dal mancato funzionamento della stazione di pompaggio dell'acqua che permette di mantenere immerse nell'acqua le barre di combustibili. Una volta esposte, le due barre avrebbero dato inizio a un processo di fusione, ha spiegato la Tepco in una conferenza stampa. Tuttavia, come è stato fatto per i reattori 1 e 3, i tecnici hanno subito pompato acqua di mare nella gabbia del reattore così da immergere di nuovo le due barre e bloccare la fusione. BARRE REATTORE 2 NON PIU' COPERTE DA ACQUA Le barre di combustibile nel reattore numero 2 della centrale di Fukushima adesso non sono più coperte dall'acqua. Questo significa che diventa impossibile raffreddare il nocciolo del reattore: quest'ultimo continua ad accumulare calore e il rischio che il nocciolo si fonda diventa concreto. Dopo i problemi di raffreddamento riscontrati nei reattori 1 e 3 della centrale di Fukushima, adesso è molto seria anche la situazione nel reattore 2. I tre reattori della centrale erano attivi al momento del terremoto PORTAEREI USA SI SPOSTA PER RADIAZIONI La portaerei americana Ronald Reagan è stata riposizionata dopo che l'equipaggio è stato esposto alle radiazioni di Fukusima. ALTRI 2000 CORPI TROVATI Nel nordest del paese, nella prefettura di Miyagi, le squadre di soccorso hanno rinvenuto altri 2000 corpi senza vita. SVIZZERA SOSPENDE NUOVE CENTRALI La Svizzera sospennde le procedure sulle domande di autorizzazione per le nuove centrali nucleari. Il ministro dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni Doris Leuthard "ha deciso di sospendere le tre procedure relative alle domande di autorizzazione di massima finché non sarà stata fatta un'analisi approfondita degli standard di sicurezza e non si sarà proceduto ad un loro eventuale adeguamento". IN ASIA TEST SU CIBI IMPORTATI DA TOKYO Diversi paesi asiatici hanno annunciato oggi test sui prodotti alimentari importati dal Giappone per verificare che non siano stati contaminati a seguito dell'incidente avvenuto alla centrale nucleare di Fukushima dopo il sisma di venerdì. Singapore, Sri Lanka e Taiwan hanno fatto sapere che eseguiranno dei test, mentre le Filippine e la Malaysia hanno annunciato misure precauzionali. FUKUSHIMA, BARRE SCOPERTE: SI POMPA ACQUA I tecnici della centrale di Fukushima hanno cominciato a pompare acqua sulle barre esposte del reattore 2 della centrale n. 1 per cercare di raffreddarle. Lo scrive l'agenzia Jiji aggiungendo che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile. RISCHIO FUSIONE REATTORE 2 A FUKUSHIMA Non si può escludere una fusione nel reattore numero due dell'impianto nucleare di Fukushima-Daiichi: lo scrive l'agenzia di stampa nipponica Jiji, che cita la società proprietaria della centrale, Tepco. Il circuito di raffreddamento del reattore da ore ha cessato di funzionare e il livello dell'acqua è talmente basso che le barre di combustibile nucleare sono al momento totalmente esposte, spiega l'agenzia. Nella stessa centrale, altri due reattori hanno già dato gravi problemi: nel numero uno, sabato è avvenuta un'esplosione che ha fatto crollare un tetto, nel numero tre si è verificata stamane un'altra deflagrazione.
BARRE URANIO IN ACQUA INIETTATA MA INSUFFICIENTE I tecnici dell'impianto nucleare giapponese di Fukushima sono riusciti a iniettare acqua marina nel reattore danneggiato nella centrale di Fukushima. Lo afferma l'agenzia Kyodo, aggiungendo che il livello dell'acqua in cui sono immerse le barre di uranio è ora di 30 centimetri: non basta tuttavia ad escludere la possibilità di una fusione del reattore.
EX PROGETTISTA CENTRALI: GRAVE RISCHIO ESPLOSIONE REATTORI Un ex progettista di centrali nucleari giapponesi accusa il governo giapponese di non dire tutta la verità. Masashi Goto, in una conferenza stampa a Tokyo, ha detto che per il Giappone si prospetta una crisi gravissima, che uno dei reattori dell'impianto di Fukushima-Daiichi è "altamente instabile" e che le conseguenze di un'eventuale fusione sarebbero "tremende". Finora il governo giapponese ha detto che un'eventuale fusione non porterebbe al rilascio di dosi significative di materiale radioattivo. Secondo Goto invece i reattori di Fukushima-Daiichi sono sottoposti a aumenti di pressioni ben oltre i livelli previsti quando sono stati costruiti ed esiste il grave rischio di una esplosione con materiale radioattivo 'sparato' su un'area molto vasta, ben oltre l'area di evacuazione di venti chilometri imposta dalle autorità.
CAMPIONATO DI CALCIO FERMO Il campionato di calcio giapponese si ferma per tutto il mese di marzo, dopo le devastazioni sismiche che hanno colpito il nord-est del Paese, per un totale di 41 partite cancellate. È quanto ha annunciato oggi la J-League, la Lega calcio professionistica nipponica, secondo cui saranno sospese tutte le partite delle prime due divisioni, J1 e J2, e le eliminatorie della Nabisco Cup, la Coppa di Lega giapponese. DANNEGGIATO TEMPIO ZUIGANJI È TESORO NAZIONALE È ancora difficile avere notizie sui danni al patrimonio artistico giapponese dopo il devastante terremoto/tsunami che ha messo in ginocchio il nordest del paese. Tuttavia, alcune notizie cominciano a uscire. Lo Zuiganji, un tempio zen che è tesoro nazionale, presenta importanti danni. Lo scrive il sito internet del quotidiano Yomiuri shinbun. REATTORE CENTRALE NUCLEARE PERDE LIQUIDO RAFFREDDAMENTO Il reattore numero due della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che venerdì ha devastato il nordest del Giappone, perde liquido di raffreddamento. L'ha affermato oggi la televisione pubblica Nhk.
ANCORA NON CONTATTATI 2 ITALIANI RESIDENTI Sono due gli italiani residenti che ancora mancano all'appello in Giappone, a tre giorni dal violento sisma e dallo tsunami che ha colpito il Paese. Lo ha precisato l'Ambasciatore italiano Vincenzo Petrone, contattato da TMNews.
ESPLOSIONE CENTRALE NUCLEARE, UN CONTAMINATO Almeno uno degli operatori feriti oggi nell'esplosione avvenuta oggi al terzo reattore della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata nel terremoto/tsunami che venerdì ha devastato il nordest del Giappone, è risultato contaminato da radiazioni. L'afferma il sito internet del quotidiano Yomiuri shinbun. Si tratta di un tecnico di 23 anni.
AIEA: INTATTA LA GABBIA DEL REATTORE TRE DI FUKUSHIMA La gabbia di sicurezza del reattore tre della centrale nucleare Fukushima 1, dove oggi sono avvenute due esplosioni, è intatta. Lo riferisce l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) in un comunicato, in cui precisa di essere stata informata dall'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale. RINVENUTI 2MILA CORPI NELLA PREFETTURA DI MIYAGI Circa 2mila corpi sono stati trovati oggi oggi nella prefettura di Miyagi. Lo scrive l'agenzia di stampa nipponica Kyodo. La scoperta rende sempre più catastrofico il bilancio umano del terremoto/tsunami che ha colpito il nordest del Giappone venerdì. CANCELLATI I MONDIALI DI PATTINAGGIO A TOKYO La Federazione internazionale di pattinaggio ha annunciato oggi la cancellazione dei Campionati del mondo di pattinaggio artistico, in programma a Tokyo dal 21 al 27 marzo, dopo il violento sisma che ha colpito venerdì scorso il Giappone. NUOVO BILANCIO POLIZIA 5.000 MORTI Sono almeno 5.000 le vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il nordest del Giappone, secondo l'ultimo bilancio della polizia giapponese. Nella sola prefettura di Miyagi, una di quelle investite dallo tsunami, i soccorritori hanno ritrovato oggi circa 2.000 cadaveri. Secondo le aspettative, il bilancio finale dovrebbe superare le 10.000 vittime. TEPCO, REATTORI N.1 E 2 FUKUSHIMA FUORI PERICOLO I reattori num.1 e 2 dell'impianto nucleare giapponese di Fukushima-Daiichi sono fuori pericolo. Lo rende noto la società che gestisce l'impianto, Tepco, secondo l'agenzia Kyodo News. NUOVE ESPLOSIONI A FUKUSHIMA Due nuove esplosioni nel reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima 1, ferendo undici persone. L'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha spiegato che le due esplosioni sono state causate dall'idrogeno. PAURA DI CATASTROFE NUCLEARE La paura di una catastrofe nucleare dunque non è scongiurata anche se la situazione appare per ora sotto controllo nelle altre due centrali che ieri destavano preoccupazione, cioè quelle di Onagawa e Tokai dove sono di nuovo in funzione gli impianti di raffreddamento. Sono entrate in stato d'emergenza per guasti che potrebbero compromettere il raffreddamento del nocciolo. BILANCIO PROVVISSORIO: 1.351 MORTI Il bilancio provvisorio è di 1.351 morti ma il timore è che i cadaveri alla fine possano essere oltre 10mila. CROLLA LA BORSA DI TOKYO A provocare nuove paure sul fronte economico c'è poi il disastro della Borsa di Tokyo che ha riaperto oggi con pesanti ribassi e ha chiuso la seduta a -6,18%, un crollo prevedibile ma che ugualmente intimorisce per il futuro della seconda economia mondiale. La Banca del Giappone ha iniettato 15.000 miliardi di yen nel mercato finanziario (131,6 miliardi di euro); aveva annunciato ieri che sarebbe intervenuta subito e con decisione per far fronte alle conseguenze della catastrofe sui circuiti finanziari. La catastrofe naturale potrebbe costare alle assicurazioni fino a 34,6 miliardi di dollari, secondo una prima stima diffusa ieri da AIR Worldwide, specializzata nella valutazione del rischio. TOYOTA, NISSAN E HONDA SOSPENDONO LA PRODUZIONE Tre grandi aziende automobilistiche giapponesi, Toyota, Nissan e Honda, hanno deciso di interrompere la produzione nelle fabbriche presenti nel Paese. La Toyota, la più grande casa automobilistica mondiale, ha in Giappone 12 impianti, la Nissan tre. La Honda ha fatto sapere che la decisione presa interromperà la produzione di 4.000 veicoli al giorno. Lo si legge sul sito della Bbc. APPRENSIONE PER 5 ITALIANI Sono cinque gli italiani residenti nelle aree devastate da terremoto e tsunami che mancano ancora all'appello. E se è vero che è sceso il numero dei connazionali con i quali non è stato possibile stabilire alcun contatto (ieri sera erano 17), cresce la preoccupazione per quei pochi che ancora non si sono fatti vivi a quasi tre giorni dal disastro. PAURA PER PIOGGIA RADIOATTIVA Dopo la nube contaminata, ora si teme la pioggia radioattiva. Il copione della centrale di Fukushima, la prima in cui si è dovuto ricorrere al rilascio controllato del vapore, oggi si è ripetuto nelle centrali di Onegawa e in quella di Tokai. Il vento sta trascinando le nubi verso Est, sull'Oceano Pacifico, ma per domani sera si prevede la pioggia, che potrebbe far precipitare al suolo gli isotopi radioattivi. RIENTRATI A FIUMICINO I PRIMI ITALIANI "Spaventoso". È la parola ripetuta più spesso oggi dai primi italiani rientrati a Roma da Tokyo dopo il violentissimo terremoto che ha scosso il Giappone. Ancora provati dalla brutta esperienza, i nostri connazionali, una ventina, per lo più turisti ma anche uomini d'affari in viaggio di lavoro, hanno raccontato al loro arrivo all'aeroporto di Fiumicino quei terribili momenti vissuti durante il terremoto. "Quando c'è stata la prima scossa eravamo ad Akiabara, il quartiere tecnologico di Tokyo - ha detto Marianna Santoni, di Foligno, in provincia di Perugia - Per fortuna in quel momento ci trovavamo in strada. ". "I telefoni, nel momento in cui c'è stato il terremoto, erano inutilizzabili e così - ha riferito Marta Cosentino, di Lauria, in provincia di Potenza - abbiamo subito informato i nostri parenti servendoci della rete". SI BLOCCA IMPIANTO REATTORE TOKAI L'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai, nella prefettura di Ibaraki (a 120 chilometri da Tokyo), si è bloccato. Lo riferisce il comando dei vigili del fuoco, citati dall'agenzia Kyodo. POLIZIA: OLTRE 3MILA MORTI E DISPERSI Le vittime e i dispersi hanno superato nel complesso quota 3mila. Lo dice la polizia nazionale citata dall'agenzia Kyodo. EVACUATE QUASI 700MILA PERSONE Sono quasi 700.000 le persone evacuate dopo il terremoto che ha sconvolto il Giappone. Lo ha reso noto l'Onu. "Circa 380.000 persone sono state evacuate dalle zone interessate dal sisma e dallo tsunami e ora ospitate in 2.050 centri" ha indicato l'Ufficio di coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu (Ocha). "Le autorità hanno inoltre evacuato 210.000 persone che vivono in un raggio di 20 chilometri intorno alla centrale di Fukushima" ha aggiunto l'Ocha, citando l'Organizzazione internazionale dell'energia atomica (Aiea). AIEA, EMERGENZA IN ALTRA CENTRALE Decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica). "Le autorità giapponesi - scrive un comunicato dell'agenzia dell'Onu, che ha sede a Vienna - hanno informato l'Aiea che il primo (cioè il più basso) stato d'allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". BORSE TOKYO E OSAKA OPERATIVE Le Borse di Tokyo e Osaka avranno domani apertura regolare, testando così il ritorno alla normalità. FUMO ANCHE DA CENTRALE MIYAGI L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica Nhk. ENERGIA RAZIONATA DA DOMANI A FINE APRILE Da domani alla fine di aprile l'energia sarà razionata con black-out programmati in vaste zone del Giappone, compresa la capitale Tokyo. L'annuncio è stato dato oggi dal premier Naoto Kan in una conferenza stampa. In seguito la società elettrica giapponese Tokyo Electric Power Co. (Tepco) ha precisato che il razionamento riguarderà l'area che comprende, oltre alla capitale, le prefetture di Chiba, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Tochigi, Saitama, Yamanashi e Shizuoka. Secondo l' agenzia Kyodo, circa il 27% dell' energia prodotta dalla compagnia proviene dai reattori nucleari di Niigata e da quelli di Fukushima, che sono stati danneggiati dal terremoto di venerdì scorso. LO TSUNAMI "SVEGLIA" IL VULCANO Dopo lo Tsunami e con l'allarme nucleare in corso, ha ricominciato a svegliarsi il vulcano giapponese Shinmoedake dopo due settimane di inattività. Cenere e lapilli si intravedono da quattro chilometri di distanza nell'aria, raccontano testimoni locali. Il vulcano, dall'altezza di 1.421 metri, si era risvegliato dopo 52 anni a gennaio scorso, poi il primo marzo dopodichè era tranquillo da due settimane. È probabile che proprio lo Tsunami abbia stimolato la sua attività. Le autorità intanto mantengono il livello di 'warning' a tre su 5 e hanno bloccato l'accesso alla montagna. SI RAFFREDDERÀ ANCHE TERZO REATTORE Si utilizzerà acqua di mare per il raffreddamento di un terzo reattore di Fukushima I. Lo ha riferito la Jiji press citando la Tepco. 70% DI PROBABILITÀ PER UNA NUOVA SCOSSA DI MAGNITUDO I sismologi giapponesi si aspettano una nuova scossa di magnitudo 7, nel contesto delle scosse di assestamento seguite a quella di magnitudo 9 di venerdì. "C'è il 70% di possibilità che si verifichi una scossa di grado 7 o più elevata", ha spiegato Takashi Yokota, direttore del servizio sismologico dell'Agenzia meteorologica giapponese.
AMB. PETRONE, "NON SAPPIAMO NULLA DI SEI ITALIANI" Non si sa nulla di sei italiani che risiedono nel Giappone colpito dal sisma. A fare il punto sulla situazione è Vincenzo Petrone, ambasciatore italiano a Tokyo. Vi era preoccupazione per 29 tra gli iscritti all'anagrafe all'estero, e ne sono stati localizzati 19. "Ne restano 10 -ha spiegato Petrone- ma per quattro di loro siamo tranquilli. Il quadro critico riguarda altri sei, localizzati nelle quattro prefetture interessate dal sisma: non siamo riusciti a contattarli. Non risultano ricoverati negli ospedali nè registrati tra le vittime e questo è positivo; ma ciò non esclude che siano dispersi".
AMB.FRANCIA INVITA A LASCIARE TOKYO L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso "il rischio di contaminazione".
KAN, NON SARÀ UN'ALTRA CERNOBYL Il premier giapponese Naoto Kan ha affermato oggi che "non ci sarà un'altra Cernobyl", in riferimento ai timori su un'emergenza nucleare come conseguenza dei danni causati dal terremoto.
KAN, DA DOMANI ELETTRICITÀ RAZIONATA Da domani il Giappone razionerà l'erogazione di energia elettrica. Lo ha comunicato primo ministro Naoto Kan.
PREMIER, "SITUAZIONE CENTRALE FUKUSHIMA È GRAVE" La situazione nella centrale nucleare di Fukushima resta grave. Lo ha detto il premier giapponese, Naoto Kan.
KAN, MOMENTO PIÙ DIFFICILE DOPOGUERRA "È il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità". È l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione.
AMBASCIATA: CONTATTATI 24 RESIDENTI ITALIANI SU 30 L'ambasciata italiana in Giappone è ormai riuscita a mettersi in contatto con 24 connazionali sui 30 residenti nelle prefetture colpite dal sisma di venerdì. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Tokyo, precisando che "per quanto riguarda i non residenti, è stato stabilito un contatto con 11 di essi sui 12" di cui l'ambasciata ha avuto segnalazione.
DANNI A BARRE COMBUSTIBILE REATTORE Le barre di combustibile al reattore n.3 di Fukushima hanno subito danni. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell'Economia e dell'Industria nipponico, "non hanno avuto effetti".
ALLARME TSUNAMI DECLASSATO AD ALLERTA L'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha declassato l'allarme tsunami su tutte le coste dell' arcipelago, che adesso sono soggette ad 'allertà per onde non superiori al mezzo metro di altezza.
BBC; A SENDAI MANCANO CIBO ACQUA E BENZINA Mancano cibo, acqua e carburante a Sendai, il capoluogo della prefettura più duramente colpita dallo tsunami nel nord-est del Giappone. Lo ha constatato l'inviata a Sendai della Bbc, che ne dà notizia nel suo sito internet. Lunghe code di persone si sono formate davanti ai pochi negozi aperti e file ancora più lunghe di veicoli bloccano le strade che portano alle stazioni di rifornimento di carburante. Migliaia di sfollati hanno trascorso un'altra notte al freddo, in rifugi di fortuna, sulla costa nord-orientale, sempre secondo la Bbc. Gli aiuti stanno arrivando solo ora in molte zone. "Abbiamo mangiato solo biscotti e un pò di riso", ha detto Noboru Uehara, un camionista di 24 anni, avvolto in una coperta per proteggersi dal freddo in un rifugio a Iwake. "Temo che rimarremo senza cibo", ha aggiunto.
SISMA GIAPPONE: OLTRE 10.000 MORTI A MIYAGI Sono più di 10.000 i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di venerdì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita.
2011-03-13 Dom 13 marzo, aggiornato ore 16:30 Meteo Pioggia Roma 8° 11° Giappone, 10mila morti solo a Miyagi Nucleare, è serio allarme. Energia razionata * * * * FOTO | DIRETTA VIDEO TUTTI I VIDEO -L'ESPLOSIONE DEL REATTORE A FUKUSHIMA -L'ONDA DI TSUNAMI COLPISCE LE COSTE -TSUNAMI PORTA BARCHE E NAVI SULLA TERRA FERMA -AEROPORTO SOMMERSO -ONDE DI 12 METRI -LA SCOSSA IN DIRETTA -TESTIMONIANZE DA TOKYO - GLI TSUNAMI PIU' DEVASTANTI - GIAPPONE TRAVOLTO DA TSUNAMI
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EVACUATE QUASI 700MILA PERSONE Sono quasi 700.000 le persone evacuate dopo il terremoto che ha sconvolto il Giappone. Lo ha reso noto l'Onu. "Circa 380.000 persone sono state evacuate dalle zone interessate dal sisma e dallo tsunami e ora ospitate in 2.050 centri" ha indicato l'Ufficio di coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu (Ocha). "Le autorità hanno inoltre evacuato 210.000 persone che vivono in un raggio di 20 chilometri intorno alla centrale di Fukushima" ha aggiunto l'Ocha, citando l'Organizzazione internazionale dell'energia atomica (Aiea). AIEA, EMERGENZA IN ALTRA CENTRALE Decretato lo stato d'emergenza in una seconda centrale nucleare in Giappone, colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l'Aiea (Agenzia internazionale dell'energia atomica). "Le autorità giapponesi - scrive un comunicato dell'agenzia dell'Onu, che ha sede a Vienna - hanno informato l'Aiea che il primo (cioè il più basso) stato d'allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company". Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". BORSE TOKYO E OSAKA OPERATIVE Le Borse di Tokyo e Osaka avranno domani apertura regolare, testando così il ritorno alla normalità. FUMO ANCHE DA CENTRALE MIYAGI L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica Nhk. ENERGIA RAZIONATA DA DOMANI A FINE APRILE Da domani alla fine di aprile l'energia sarà razionata con black-out programmati in vaste zone del Giappone, compresa la capitale Tokyo. L'annuncio è stato dato oggi dal premier Naoto Kan in una conferenza stampa. In seguito la società elettrica giapponese Tokyo Electric Power Co. (Tepco) ha precisato che il razionamento riguarderà l'area che comprende, oltre alla capitale, le prefetture di Chiba, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Tochigi, Saitama, Yamanashi e Shizuoka. Secondo l' agenzia Kyodo, circa il 27% dell' energia prodotta dalla compagnia proviene dai reattori nucleari di Niigata e da quelli di Fukushima, che sono stati danneggiati dal terremoto di venerdì scorso. LO TSUNAMI "SVEGLIA" IL VULCANO Dopo lo Tsunami e con l'allarme nucleare in corso, ha ricominciato a svegliarsi il vulcano giapponese Shinmoedake dopo due settimane di inattività. Cenere e lapilli si intravedono da quattro chilometri di distanza nell'aria, raccontano testimoni locali. Il vulcano, dall'altezza di 1.421 metri, si era risvegliato dopo 52 anni a gennaio scorso, poi il primo marzo dopodichè era tranquillo da due settimane. È probabile che proprio lo Tsunami abbia stimolato la sua attività. Le autorità intanto mantengono il livello di 'warning' a tre su 5 e hanno bloccato l'accesso alla montagna. SI RAFFREDDERÀ ANCHE TERZO REATTORE Si utilizzerà acqua di mare per il raffreddamento di un terzo reattore di Fukushima I. Lo ha riferito la Jiji press citando la Tepco. 70% DI PROBABILITÀ PER UNA NUOVA SCOSSA DI MAGNITUDO I sismologi giapponesi si aspettano una nuova scossa di magnitudo 7, nel contesto delle scosse di assestamento seguite a quella di magnitudo 9 di venerdì. "C'è il 70% di possibilità che si verifichi una scossa di grado 7 o più elevata", ha spiegato Takashi Yokota, direttore del servizio sismologico dell'Agenzia meteorologica giapponese.
AMB. PETRONE, "NON SAPPIAMO NULLA DI SEI ITALIANI" Non si sa nulla di sei italiani che risiedono nel Giappone colpito dal sisma. A fare il punto sulla situazione è Vincenzo Petrone, ambasciatore italiano a Tokyo. Vi era preoccupazione per 29 tra gli iscritti all'anagrafe all'estero, e ne sono stati localizzati 19. "Ne restano 10 -ha spiegato Petrone- ma per quattro di loro siamo tranquilli. Il quadro critico riguarda altri sei, localizzati nelle quattro prefetture interessate dal sisma: non siamo riusciti a contattarli. Non risultano ricoverati negli ospedali nè registrati tra le vittime e questo è positivo; ma ciò non esclude che siano dispersi".
AMB.FRANCIA INVITA A LASCIARE TOKYO L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso "il rischio di contaminazione".
KAN, NON SARÀ UN'ALTRA CERNOBYL Il premier giapponese Naoto Kan ha affermato oggi che "non ci sarà un'altra Cernobyl", in riferimento ai timori su un'emergenza nucleare come conseguenza dei danni causati dal terremoto.
KAN, DA DOMANI ELETTRICITÀ RAZIONATA Da domani il Giappone razionerà l'erogazione di energia elettrica. Lo ha comunicato primo ministro Naoto Kan.
PREMIER, "SITUAZIONE CENTRALE FUKUSHIMA È GRAVE" La situazione nella centrale nucleare di Fukushima resta grave. Lo ha detto il premier giapponese, Naoto Kan.
KAN, MOMENTO PIÙ DIFFICILE DOPOGUERRA "È il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità". È l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione.
AMBASCIATA: CONTATTATI 24 RESIDENTI ITALIANI SU 30 L'ambasciata italiana in Giappone è ormai riuscita a mettersi in contatto con 24 connazionali sui 30 residenti nelle prefetture colpite dal sisma di venerdì. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Tokyo, precisando che "per quanto riguarda i non residenti, è stato stabilito un contatto con 11 di essi sui 12" di cui l'ambasciata ha avuto segnalazione.
DANNI A BARRE COMBUSTIBILE REATTORE Le barre di combustibile al reattore n.3 di Fukushima hanno subito danni. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell'Economia e dell'Industria nipponico, "non hanno avuto effetti".
ALLARME TSUNAMI DECLASSATO AD ALLERTA L'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha declassato l'allarme tsunami su tutte le coste dell' arcipelago, che adesso sono soggette ad 'allertà per onde non superiori al mezzo metro di altezza.
BBC; A SENDAI MANCANO CIBO ACQUA E BENZINA Mancano cibo, acqua e carburante a Sendai, il capoluogo della prefettura più duramente colpita dallo tsunami nel nord-est del Giappone. Lo ha constatato l'inviata a Sendai della Bbc, che ne dà notizia nel suo sito internet. Lunghe code di persone si sono formate davanti ai pochi negozi aperti e file ancora più lunghe di veicoli bloccano le strade che portano alle stazioni di rifornimento di carburante. Migliaia di sfollati hanno trascorso un'altra notte al freddo, in rifugi di fortuna, sulla costa nord-orientale, sempre secondo la Bbc. Gli aiuti stanno arrivando solo ora in molte zone. "Abbiamo mangiato solo biscotti e un pò di riso", ha detto Noboru Uehara, un camionista di 24 anni, avvolto in una coperta per proteggersi dal freddo in un rifugio a Iwake. "Temo che rimarremo senza cibo", ha aggiunto.
SISMA GIAPPONE: OLTRE 10.000 MORTI A MIYAGI Sono più di 10.000 i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di venerdì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. "Non ho alcun dubbio", ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall'onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime, che fanno di Miyagi la prefettura più colpita.
LA DIRETTA DI IERI
IL GRAFICO grafico tsunami FOTO tsunami terremoto giapponeterremoto giappone GIAPPONE TERREMOTO terremoto giappone tsunami TERREMOTO GIAPPONE TERREMOTO GIAPPONE giappone, sisma, soccorsi giappone, nucleare spiaggia.giappone giappone, asfaltobuca Giappone, crollocasagiappone, sisma e distruzione giappone, code ai telefoni tsunami, distruggegiappone, disperazionegiappone terremoto autogiappone terremoto tsunami devastazionegiappone tsunami tv 2giappone tsunami tvgiapopne terremoto tsunami doloregiappone sismagiappone sismasisma giappone tsunami 13 marzo 2011 2011-03-12 140MILA GLI EVACUATI INTORNO ALLE CENTRALI DI FUKUSHIMA Sono circa 140 mila le persone evacuate dall'area in cui sorgono Fukushima 1 e Fukushima 2, le due centrali nucleari rimaste danneggiate dal violento sisma che ieri ha colpito il Giappone. Lo ha reso noto stasera l'Aiea, l'Agenzia dell'Onu per l'energia nucleare, da Vienna. L'AGENZIE ATOMICA AIEA: LIVELLO RADIOATTIVITA' CALA Il livello di radioattività vicino all'impianto di Fukushima Daiichi "è sceso nelle ultime ore". Lo ha rilevato l'agenzia atomica Aiea precisando che l'esplosione è intervenuta al di fuori dal contenitore primario.
I QUATTRO TRENI RICOMPARSI: SALVI I 70 PASSEGGERI E I MACCHINISTI Sono stati ritrovati i quattro treni in servizio tra Iwate e Miyagi. Dati per inghiottiti dallo tsunami, sono ricomparsi insieme ai circa 70 passeggeri e macchinisti, tutti salvi. Lo rendono noto il ministero dei Trasporti nipponico e JR East, l'operatore ferroviario, al termine di ricerche complicate dalle difficoltà delle comunicazioni.
TSUNAMI, ALLARME DIMINUISCE MA RESTA L'Agenzia meteorologica giapponese conferma la revoca dell'allarme massimo per gli tsunami su tutto l'arcipelago, quello per onde anomale oltre i tre metri, e mantiene l'allerta per onde fino ai due metri. Nell'ultimo bollettino dell'Agenzia, le quattro aree precedentemente tenute in allarme rosso - le prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, e il tratto costiero della prefettura di Aomori - sono state declassate al colore arancione (il pericolo di onde alte fino a due metri), anche a seguito della scossa di magnitudo 6.0 registrata poco più di tre ore fa al largo delle coste della prefettura di Fukushima, con epicentro a 40 km di profondità. Il resto delle coste occidentali del Paese, è adesso sottoposto all'allerta giallo, che indica la possibilità di onde alte fino a mezzo metro.
LE VITTIME POSSONO DIVENTARE 1.800, MA TANTI RESTANO DISPERSI Il bilancio provvisorio della polizia parla di oltre 620 vittime: tuttavia secondo le ultime stime sono destinate a diventare almeno 1.800, mentre si moltiplicano i ritrovamenti di cadaveri e aumenta il numero di persone di cui si sono perse le tracce.
AGENZIA,INCIDENTE NUCLEARE SCALA 4 SU 7 L'incidente nucleare avvenuto oggi nella centrale di Fukushima 1, nel Giappone nord-orientale, è stato valutato a livello 4 su una scala di 7. Lo afferma l'Agenzia nipponica per la sicurezza nucleare e industriale.
SENDAI, SOPRAVVISSUTI PRELEVATI DA ELICOTTERI Vengono prelevati e tratti in salvo da elicotteri alcuni dei sopravvissuti a Sendai, città costiera a 130 chilometri dall'epicentro del forte terremoto che ha colpito il Giappone e che è stata devastata dallo tsunami provocato dal sisma. Un elicottero, tra quelli che sorvolano senza sosta la zona per portare soccorso, è sceso di quota su una scuola elementare e ha preso le persone che erano salite sul tetto dell'edificio risparmiato dalla furia del terremoto e trasformato in un luogo di assistenza per i sopravvissuti.
MEDICI FORMANO S.O.S SU TETTO OSPEDALE A Iwanuma, non lontano da Sendai, la città costiera nel nord-est del Giappone maggiormente colpita dal terremoto e dallo tsunami che si è abbattuto ieri sul Paese, medici e infermieri sono saliti sul tetto di un ospedale semisommerso ed hanno formato il segno dell'S.O.S. nel tentativo di attirare l'attenzione dei soccorsi aerei.
PAURA PER INCIDENTE NUCLEARE; PRIMI CONTAMINATI Si fa di ora in ora sempre più tragico il bilancio del devastante terremoto/tsnumani di ieri e desta ancora preoccupazione la situazione delle centrali nucleari e si registrano i primi casi di contaminazione da radioazioni. Mentre continuano a verificarsi nuove - fortissime - scosse di assestamento, parlando alla nazione il premier Naoto Kan ha invitato la popolazione che si trova vicino all'impianto nucleare di Fukushima a mantenere la calma e ha definito la catastrofe "un disastro nazionale senza precedenti". TRE CONTAMINATI DA RADIAZIONI Almeno tre persone sono state contaminate dalle radiazioni emesse dal primo reattore della centrale nucleare Fukushima-1, dopo che oggi nell'edificio che ospita il reattore s'è prodotta un'esplosione. Secondo quanto riferisce il sito internet del quotidiano Asahi shinbun, i tre si trovavano sfollati in una scuola superiore nelle vicinanze della centrale. In quel luogo - ha riferito ancora TBS - si trovavano 90 persone che sono sotto osservazione clinica. Ufficialmente il bilancio è ancora quelli di 840 morti e 1500 dispersi ma sono stime del tutto indicative e da varie località del paese si moltiplicano notizie drammatiche. Circa 10.000 persone risultano disperse a Minamisanriku, cittadina portuale travolta dal violento tsunami che ieri si è abbattuto sul nord est del Giappone. L'esercito giapponese ha inoltre scoperto tra i 300 e i 400 corpi senza vita nel porto di Rikuzentakata, Per quanto riguarda l'allarme nucleare, l'esplosione verificatasi nell'edificio che ospita il primo reattore della centrale Fukushima-1, è stata accompagnata da un innalzamento netto dei livelli di radioattività. Per questo motivo, le autorità nipponiche hanno ordinato l'evacuazione entro i 20 km dalle due centrali dell'area di Fukushima - Fukushima 1 e Fukushima 2 - pur continuando a ribadere ai residenti di mantenere la calma. Il governo ha assicurato che l'esplosione non ha danneggiato la gabbia che chiude il reattore nucleare. Nell'imminenza dell'esplosione, è stato registrato un innalzamento delle radiazioni nell'ambiente. Tuttavia, secondo il portavoce dell'esecutivo Yukio Edano, in seguito le radiazioni sono calate. L'agenzia per l'energia nucleare nipponica, dal canto suo, aveva spiegato oggi che a Fukushima c'è il rischio di fusione del nucleo. Già da ieri si erano presentati problemi, quando l'impianto di raffreddamento, che sarebbe dovuto partire con lo stop automatico della centrale in seguito al sisma, non s'era avviato. Gli Stati uniti avevano a quel punto offerto liquido di raffreddamento. Problemi all'impianto di raffreddamento, inoltre, si sono presentati anche a quattro reattori della centrale Fukushima-2. ACQUA DI MARE PER RAFFREDDARE REATTORE In condizioni normali una centrale nucleare come quella di Fukushima viene raffreddata ad acqua: circolando attorno al reattore, l'acqua viene vaporizzata e il vapore viene successivamente fatto condensare. Quando il terremoto provoca lo spegnimento automatico della centrale, come è accaduto ieri nell'impianto di Fukushima n1, diventa necessario scaricare il vapore in eccesso nell'atmosfera. Secondo gli esperti di sicurezza nucleare è possibile che il vapore rilasciato sia debolmente radioattivo. Poiché il rilascio del vapore in eccesso rientra nelle procedure di sicurezza previste, anche i valori del materiale radioattivo eventualmente presente nel vapore rientra nei "normali rilasci autorizzati negli impianti nucleari". Solo nel caso di danni al reattore (ad esempio la fusione del combustibile) con il fumo può essere rilasciato un livello maggiore di materiale radioattivo. Una possibilità, quest'ultima, esclusa dal portavoce del governo. FUKUSHIMA,3 ESPOSTI RADIAZIONI Tre persone evacuate dalla zona della centrale nucleare di Fukushima, nel Giappone nord-orientale, sono state esposte a radiazioni in seguito al malfunzionamento dell'impianto a causa del devastante sisma di ieri. Lo riferisce l'agenzia Kyodo nel suo sito internet in inglese, precisando che le autorità stanno ampliando la 'zona di esclusionè attorno alla centrale. INTERVISTA, ITALIANA A TOKYO,GENTE HA PAURA CAPITALE "Qui a Tokyo abbiamo un unico problema: la paura. Per il resto in città è tutto normale e vediamo in tv le immagini della catastrofe": Concetta Lomagro, originaria della Basilicata e da 30 anni in Giappone, parla al telefono con l'ANSA e descrive la Capitale come la città in un sabato qualsiasi, senza ferite materiali, nonostante il devastante terremoto che l'ha colpita. "Le case sono tutte in piedi - dice - ma la gente è provata, e soprattutto, teme altre scosse. Oggi gli uffici sono chiusi, siamo incollati alla tv, increduli di fronte alla catastrofe provocata dallo tsunami e ascoltiamo gli inviti delle autorità. Il pericolo nucleare? Qui a Tokyo siamo abbastanza lontani dalle centrali e ci dicono che possiamo star tranquilli, anche perchè il vento soffia verso il Pacifico. Ma abbiamo paura, tantissima paura, per il ripetersi delle scosse, anche oggi la terra continua a tremare ogni cinque minuti". Lomagro racconta poi i "terribili momenti" da lei vissuti quando c'è stato il terremoto. "Avevo concluso il mio turno di lavoro - dice - e stavo rientrano a casa in treno. Il convoglio si è improvvisamente fermato e pochi istanti dopo siamo stati investiti dall'onda sismica. Un'oscillazione pazzesca, un attimo di tregua, e poi di nuovo un'altra lunghissima e fortissima onda sismica, mentre dagli altoparlanti ci invitavano a restare al nostro posto. Quando il terremoto finalmente è finito, abbiamo atteso in treno circa 30 minuti, poi ci è stato detto che il convoglio non sarebbe ripartito perchè era necessario un controllo 'a vistà di tutta la linea. Ho dovuto percorrere a piedi sette chilometri per arrivare a casa, ma per me non è stato un problema perchè sono una maratoneta. In città non ho visto scene di panico, nè segni del terremoto, tutto era in ordine, neppure un pezzo di cornicione era venuto giù". Ma quando Concetta Lomagro è entrata in casa ha trovato "tutto a soqquadro: sul pavimento piatti e bicchieri rotti, i mobili spostati dal muro anche di 30 centimetri. E la forza del terremoto aveva provocato il distacco della spina del televisore dalla presa". "Da quando sono in Giappone - dice ancora la donna italiana - ho avvertito decine di scosse, alcune molto forti, ma nessuna può essere paragonata a questo terremoto. Un sisma davvero terribile - ribadisce - che ha lasciato una grande angoscia per il ripetersi delle scosse". Infine, Concetta Lomagro spende parole di apprezzamento per il personale dell'ambasciata italiana in Giappone. "Funzionari davvero eccellenti - dice -, mi hanno subito contattato e poi mi hanno richiamato, dicendo che avremmo potuto far riferimento a loro per qualsiasi nostra necessità. Davvero bravi, voglio ringraziarli". GIAPPONE: GOVERNO, DEPRESSURIZZAZIONE REATTORE 1 È RIUSCITA I tentativi di depressurizzare il modulo di contenimento del reattore 1 a Fukushima hanno avuto successo. Lo scrive su Twitter Noriyuki Shikata, capo della comunicazione dell'ufficio del primo ministro del Giappone. A breve, aggiunge, saranno prese misure aggiuntive, come l'utilizzo di acqua di mare e acido borico. ITALIANI BLOCCATI A TSUKUBA, ABBIAMO PAURA DIECI RICERCATORI A 70 KM DA TOKYO E 200 DA FUKUSHIMA Si sono chiusi in casa e vivono aggrappati a Internet e ai telefonini per capire cosa fare: una decina di ricercatori italiani, che insieme ad altri colleghi stranieri lavorano per un istituto di ricerca giapponese a Tsukuba, una città a 70 chilometri a nord-est di Tokyo, temono che la situazione della centrale nucleare di Fukushima peggiori e chiedono all'Italia di attivarsi per dare notizie e consigliare il da farsi. "Per ora - dice al telefono all'ANSA Corrado Mandoli, uno dei ricercatori - l'allarme radioattivo è basso e qui non è prevista alcuna evacuazione. Ma il nostro timore è che se la situazione dovesse peggiorare, e questo può avvenire in qualsiasi momento nelle prossime ore, poi sia troppo tardi. Siamo a 200 chilometri dalla centrale, e in caso di esplosione sarebbe una distanza irrisoria. Inoltre, è previsto l'arrivo di un altro tsunami, che potrebbe colpire la centrale e peggiorare la situazione". Andar via adesso, spiega, sarebbe complicato con le loro forze: "la benzina è finita e comunque ci dicono che la strada per Tokyo è praticamente bloccata, per fare 70 chilometri ci vogliono almeno quattro ore. E poi temiamo che mentre siamo in viaggio succeda qualcosa che ci colga impreparati". Gli italiani hanno già contattato l'ambasciata italiana a Tokyo: "ci hanno detto di stare in casa e aspettare e che ci richiameranno loro". Intanto l'acqua comincia a scarseggiare e così pure i cibi pronti nei supermercati. "Abbiamo scorte sufficienti per due-tre giorni" spiega Mandoli. "I venti - aggiunge - per ora soffiano in direzione opposta rispetto a dove siamo noi. Ma potrebbero cambiare direzione. E intanto la nube radioattiva si sta ampliando e i vapori stanno ancora uscendo dalla centrale. Per ora, ripeto, i livelli di radioattività non sono alti, ma temiamo che la situazione diventi catastrofica da un momento all'altro. Che dobbiamo fare? Noi vorremmo essere il più lontani possibile da qui, ma non sappiamo se muoverci, come muoverci e se farlo subito. La Farnesina ci aiuti a capire cosa dobbiamo fare". ESPERTO NUCLEARE: PROBABILE FUSIONE PARZIALE NOCCIOLO Nella centrale nucleare di Fukushima è probabile la fusione parziale del nocciolo. Lo ha dichiarato Giorgio Ferrari, esperto di nucleare, secondo cui nel sito giapponese potrebbero aver fallito anche i sistemi di contenimento. Le conseguenze sui lavoratori della centrale sarebbero gravissime. "La situazione è molto preoccupante, bisognerà però capire quanto - ha detto Ferrari a Qualenergia.it - possiamo probabilmente trovarci di fronte a un caso di fusione parziale del nocciolo. Sicuramente non catastrofica come quella di Chernobyl, ma forse molto più grave di quello Three Mile Island nel 1978. Qui in Giappone il piano di evacuazione è stato attivato subito, mentre nell`episodio di 33 anni fa avvenne dopo parecchie ore". Ferrari ha invocato "trasparenza" su quanto sta accadendo. "Siamo di fronte a numeri poco verificabili - ha aggiunto riferendosi ai livelli di radioattività sprigionati - c`è troppa differenza tra 1.000 volte maggiore all`interno e 8 volte all`esterno. Uno dei due dati non è vero. Non ci può essere questo distacco tra radioattività interna ed esterna". IODIO A POPOLAZIONE ATTORNO A CENTRALI FUKUSHIMA Le autorità giapponesi distribuiranno al più presto iodio alla popolazione che vive nei pressi delle centrali nucleari di Fukushima. Lo iodio, che fu distribuito anche a Chernobyl, protegge dalle radiazioni. La decisione è stata riferita dal governo giapponese all'Aiea. TOYOTA SOSPENDERÀ LUNEDÌ PRODUZIONE NEL PAESE Lunedì l'azienda automobilistica Toyota sospenderà la produzione nelle sue dodici fabbriche in Giappone per garantire la sicurezza dei suoi addetti, a seguito del terremoto che ha devastato il Paese. PREMIER, DISASTRO SENZA PRECEDENTI "Dobbiamo ricostruire il Paese dando la priorità alla vita umana e lavorare sodo per dare aiuto a chi oggi, domani e dopodomani si troverà senza cibo", ha aggiunto Kan. Il premier ha espresso "un grande ringraziamento a tutti coloro che stanno lavorando. È stato lo tsunami, piuttosto che il sisma, ad aver causato effetti devastanti. Oggi è un giorno molto importante in termini di quanto si potesse procedere con i lavori di soccorso". Kan ha aggiunto che il governo aumenterà il numero delle truppe assegnate nelle aree colpite da 20.000 unità a 50.000, pur chiedendo il massimo "degli sforzi da parte di polizia, vigili del fuoco e guardia costiera". In mattinata, Kan ha visitato l'impianto nucleare di Fukushima in elicottero per vedere l'entità del danno agli impianto, dove è stata segnalata una fuga di radiazioni. "Una piccola quantità di radiazioni si è diffusa, ma noi tuteleremo la salute dei cittadini", ha detto, osservando che la situazione si è rivelata più complicata nel corso della giornata dopo l'esplosione presso il sito. TV NAZIONALE, REGISTRATA UNA NUOVA FORTE SCOSSA In Giappone si è registrata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6 con epicentro nella baia di Fukushima, a 40 chilometri di profondità. Lo ha annunciato in diretta la televisione giapponese spiegando che "alle 22.15 (ora locale) si è registrata una nuova scossa vicino Tokyo". La terra, ha detto la giornalista in studio, "sta di nuovo tremando fortissima quindi restate calmi e tenetevi lontano dalle cose che possono cadere". 9.500 DISPERSI IN PREFETTURA MIYAGI Ci sono 9.500 persone disperse nel porto di Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi, nord est del Giappone, una delle zone più colpite dal devastante tsunami seguito al terremoto di ieri. Lo riferisce l'agenzia Kyodo news. I dispersi sono oltre la metà dei 17.000 abitanti della città portuale investita in pieno dallo tsunami innsecato ieri dalla scossa di terremoto di magnitudo 8,9. RADIAZIONI IN CALO, NON È ESPLOSO REATTORE Il governo giapponese ha reso noto che l'esplosione all'impianto di Fukushima non ha il reattore e che il livello di radiazione dopo la deflagrazione è sceso. Lo ha detto il ministro portavoce Yukio Edano sottolineando che l'esplosione non causerà una fuga di sostanze radioattive. In particolare Edano ha spiegato che l'esplosione è avvenuta nella struttura di contenimento esterna del reattore ed è stata causata da una reazione chimica tra l'idrogeno e l'ossigeno. PREMIER, DISASTRO SENZA PRECEDENTI Un disastro "senza precedenti" da superare "tutti insieme". Lo ha detto il premier giapponese Naoto Kan, in conferenza stampa, dopo aver questa mattina fatto un sopralluogo sui luoghi distrutti dallo tsunami. "Il sisma ha causato uno tsunami più grande del previsto". FERITI A FUKUSHIMA SONO COSCIENTI E NON IN PERICOLO VITA Le quattro persone, rimaste ferite nell'esplosione del reattore n.1 dell'impianto nucleare di Fukushima, in Giappone, sono coscienti e non in pericolo di vita. Lo riferisce l'agenzia Kyodo News. UN MORTO PER TSUNAMI IN CALIFORNIA, DANNI ALLE HAWAII Una persona è morta in California a causa dello tsunami scatenato dal violento sisma registrato ieri al largo della costa nord-orientale del Giappone. La vittima, un uomo di 25 anni, è stata trascinato in mare mentre cercava di fotografare l'arrivo dello tsunami. "Abbiamo la conferma del decesso di una persona data per dispersa", ha detto un portavoce delle autorità locali per le emergenze, Joey Young, citato dalla Cnn. I due amici che si trovavano con la vittima sono riusciti a salvarsi, ha aggiunto. Il governatore della California, Jerry Brown, ha dichiarato ieri lo stato di emergenza per quattro contee sulla costa dello Stato. La California e le isole Hawaii, colpite dall'onda anomala otto ore dopo il sisma in Giappone, hanno riportato danni a porti e imbarcazioni. Nessun danno è stato invece riportato in Alaska. GIAPPONE: RETI SOCIALI 'SALVAGENTE' COMUNICAZIONI Le reti sociali ieri sono di nuovo arrivate in soccorso della telefonia tradizionale, vittima anch'essa del sisma, come già era successo ad Haiti e in Nuova Zelanda. Twitter, Facebook, Ustream e il social network giapponese Mitzi, hanno testimoniato il dramma in diretta attraverso i loro utenti e, soprattutto, hanno permesso a coloro che vi erano coinvolti di scambiarsi informazioni. entro la prima ora del terremoto, solo su Twitter da Tokyo sono arrivati ben 1.200 messaggini al minuto (rilevazioni Online Social Media). Ma più a ovest sulla costa del Pacifico Usa, gli americani su Twitter hanno seguito in diretta l'arrivo dello Tsunami. Sul microblog, così come su Facebook, poi, sono subito comparsi anche 'thread' e pagine di solidarietà alle popolazioni colpite (Japan Earthquake ha raccolto 3.000 adesioni in pochissimo tempo) e di raccolta fondi. Google ha subito messo a disposizione una speciale versione del suo "People Finder" per consentire di ritracciare amici e parenti in Giappone. Ma sono stati Facebook e Mitzi a supportare la maggior parte delle comunicazioni tra i giapponesi bloccati a Tokyo e nelle altre città a causa del fermo dei treni, che consentono il pendolarismo anche da lunghe distanze. Molti sono tornati a casa a piedi, percorrendo diversi chilometri e raccontando su Internet, anche direttamente a quotidiani americani ed europei, ciò che vedevano nelle zone che attraversavano. Il blocco subito dalle telefoniche in Giappone non ha coinvolto Internet ma se l'epicentro del sisma fosse stato più a sud avrebbe potuto causare interruzioni nella rete anche nel resto del mondo. Il Giappone è infatti uno snodo internazionale ed è collegato a 20 cavi sottomarini che assicurano il traffico Internet a diverse nazioni asiatiche. A quanto pare solo uno di questi avrebbe subito danni, secondo TeleGeography. GIAPPONE: 'IMPROBABILI' GRAVI DANNI REATTORE Sono "improbabili" gravi danni al reattore di Fukushima la cui gabbia di contenimento esterna è crollata questo pomeriggio. Lo riferisce l'agenzia Kyodo, citando l'Agenzia nazionale sulla sicurezza nucleare. I funzionari dell'agenzia per la sicurezza nucleare, citati dalla Kyodo, hanno spiegato che non si sono verificati gravi danni alla cassa del reattore, il contenitore del nocciolo, del travagliato reattore n1 di Fukushima. Le valutazioni, in particolare, poggiano sugli ultimi dati monitorati sulle radiazioni intorno alla struttura dopo la potente esplosione verificata nel pomeriggio.
300-400 CADAVERI IN PORTO NORD EST L'esercito giapponese ha annunciato di aver ritrovato 300-400 cadaveri nel porto di Rikuzentakata (nord est), travolto dallo tsunami seguito al devastante terremoto che ieri ha colpito il Giappone. La città costiera, ha riferito il canale Nhk, era stata spazzata via dallo tsunami. Situato nella prefettura di Iwate, il porto è stato completamente inondato dallo tsunami provocato dal sisma di magnitudo 8.9 registrato ieri al largo delle coste nord-orientali del Giappone. Le immagini della devastazione causata dallo tsunami a Rikuzentakata sono state trasmesse dalle televisioni nipponiche, facendo temere un pesante bilancio delle vittime. RAGGIO EVACUAZIONE FUKUSHIMA AUMENTATO DA 10 KM A 20 Il raggio di evacuazione attorno all'impianto nucleare di Fukushima, a 270 km da Tokyo, è stato aumentato da 10 a 20 chilometri. Lo riferisce l'emittente NHK. GOVERNO, EVACUAZIONI DA FUKUSHIMA N2 I residenti nel raggio di 10 km dall'impianto di Fukushima n2, distante circa 11 chilometri dal problematico Fukushima n1, devono evacuare l'area. Lo ha detto il portavoce del governo Yukio Edano, riconoscendo l'esistenza di danni a Fukushima n1, ma non chiari quanto a entità. GIAPPONE: FUKUSHIMA; AIEA CHIEDE INFORMAZIONI A TOKYO L'Agenzia internazionale dell'Onu per l'energia atomica (Aiea) sta chiedendo "con urgenza" informazioni alle autorità nipponiche sull'esplosione avvenuta nell'impianto nucleare di Fukushima 1. "Conosciamo i resoconti dei mezzi d'informazione e stiamo chiedendo con urgenza altre informazioni", ha detto alla Reuters un funzionario dell'organizzazione basata a Vienna. GIAPPONE: TEPCO CONFERMA, CROLLATO TETTO REATTORE Tepco, ha riferito l'Agenzia per la sicurezza nucleare in una breve conferenza stampa, ha spiegato che l'esplosione dell'impianto nucleare si è verificato durante le scosse di assestamento. GIAPPONE: GOVERNO, 'SUPER POMPIERI' A FUKUSHIMA Il governo giapponese ha disposto l'invio immediato di una squadra di 'super pompierì a Fukushima, all'impianto n1. Lo ha annunciato il portavoce del governo, Yukio Edano, in una conferenza stampa. FUKUSHIMA;IN UN'ORA RADIAZIONI PARI A UN ANNO L'emittente giapponese NHK ha detto che le autorità hanno misurato il livello di radiazione all'entrata dell'impianto di Fukushima-Daiichi alle 15:29 ora giapponese: se la gente fosse esposta a questo livello di radiazioni per un'ora riceverebbe la stessa quantità di radiazioni che si assume normalmente in un anno. L'impianto di Fukushima-Daiichi, a 250 chilometri da Tokyo, è quello dove è avvenuta stamane un'esplosione e in cui si teme sia avvenuta una fusione nucleare.
EMERGENZA NUCLEARE, EMISSIONE RADIAZIONI A FUKUSHIMA È emergenza nei dintorni della centrale nucleare Fukushima 1, che si trova nel Giappone nordorientale colpito ieri da un devastante terremoto/tsunami. La Tokyo denryoku (Toden), società che gestisce la centrale, ha ammesso l'aumento dei livelli di radioattività in seguito a un'esplosione avvenuta oggi, che ha provocato quattro feriti e il crollo del tetto e delle mura dell'edificio che ospiuta il reattore numero 1. Dopo che è stata evacuata la popolazione entro un raggio di 10 km, in seguito a questi ultimi eventi, la televisione pubblica NHK ha chiesto ai residenti anche oltre i 10 km di restare chiusi in casa e chiudere le finestre. Secondo la televisione TBS, le radiazioni emesse in un'ora nei dintorni della centrale equivale a quelle assorbite in un anno da un corpo umano. FUKUSHIMA; TV A ABITANTI, CHIUDETEVI IN CASA La televisione pubblica giapponese Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata, di tapparsi in casa e chiudere le finestre. TV NHK, DISTRUTTA GABBIA REATTORE L'esplosione alla centrale di Fukushima è stata molto più potente delle iniziali stime, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Lo riferisce la Nhk. La conferma è venuta dal confronto di due foto pre e post terremoto-tsunami: dalla seconda è del tutto scomparso la grande gabbia più esterna di contenimento, fatta di cemento. Molti dipendenti sarebbero rimasti feriti nell'esplosione, mentre Tepco, il gestore dell'impianto, parla solo di 4 persone. Tutta da chiarire la dinamica degli eventi, perchè, citando fonti del ministero dell'Economia e Industria (Meti), la tv fa risalire l'esplosione a poco più di un'ora fa, alle 16.00 locali (le 8 in Italia). Un esperto di nucleare non ha escluso l'opzione di esplosione 'intenzionale'. TV; FUMO BIANCO DA CENTRALE FUKUSHIMA Un fumo bianco sembra venir fuori dall'impianto nucleare di Fukushima n1, che ha già problemi di raffreddamento dei reattori. È quanto si vede dalle immagini delle tv nipponiche, secondo cui sarebbe stato udita anche un'esplosione. TV NHK, OPERAI FERITI IN ESPLOSIONE A FUKUSHIMA Alcuni operai sono rimasti feriti nell'esplosione che si è verificata nell'impianto num.1 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Lo ha riferito l'emittente nipponica Nhk. La televisione di Stato giapponese sta mostrando le immagini del fumo bianco che si leva dal reattore. Secondo l'emittente, la radioattività nell'impianto è 20 volte superiore a quella normale. Non sono note le cause dell'esplosione. All'indomani del devastante terremoto, le autorità di Tokyo stanno fronteggiando l'allarme nucleare nell'impianto di Fukushima, situato a circa 250 km da Tokyo. GIAPPONE: UDITA ESPLOSIONE, FUMO DA IMPIANTO FUKUSHIMA È stata udita un'esplosione nell'impianto num.1 della centrale nucleare di Fukushima, pesantemente danneggiato dal terremoto che ha fatto tremare ieri il Giappone. Lo ha riferito l'agenzia nipponica Jiji. La televisione di Stato giapponese sta mostrando le immagini del fumo bianco che si leva dal reattore. Secondo l'emittente, la radioattività nell'impianto è 20 volte superiore a quella normale. DOCENTE UNIVERSITÀ TOKYO: NESSUN RISCHIO CHERNOBYL Il Giappone non sarà una nuova Chernobyl. È quanto ha affermato il docente dell'Università di Tokyo, Naoto Sekimura, interpellato dalla televisione pubblica NHK sui problemi riscontrati nelle due centrali della prefettura di Fukushima, nel nord-est del Giappone. "Non è possibile nessuna Chernobyl in un reattore ad acqua leggera - ha sottolineato Sekimura - la mancanza di refrigerante comporta un aumento di temperatura, ma ferma anche la reazione". Lo scenario peggiore, ha aggiunto, comporta una fuga radioattiva e danni alle attrezzature, ma non un'esplosione. "Invito la popolazione a mantenere la calma", ha aggiunto. ALLARME ENERGIA, MENO CONSUMI CONTRO BLACKOUT Il gestore di energia elettrica Tokyo Electric Power Co (Tepco) ha lanciato l'allerta sulla possibilità di vasti blackout, che potrebbero interessare da stasera una vasta area del Giappone, oltre le zone colpite dal potente sisma di ieri. La compagnia ha rivolto un appello alle popolazioni e alle aziende per limitare al massimo i consumi di elettricità, dopo che le operazioni in alcune centrali, comprese quelle nucleari, sono state temporaneamente sospese a causa delle scosse. Secondo i responsabili di Tepco, la domanda di energia dovrebbe raggiungere i 38 milioni di kilowatt tra le 18.00 e le 19.00 di oggi (le 10.00-11.00 di mattina in Italia), ma al momento non è possibile fornire più di 37 milioni di kilowatt. La compagnia, che ha richiesto l'aiuto di altri gestori per affrontare la situazione di emergenza, ha tuttavia fatto sapere che probabilmente si andrà verso un regime di sospensione controllata della corrente elettrica da domani, per un lasso di tempo di circa tre ore a rotazione su base regionale. GIAPPONE: ANCORA SCOSSE, SALE ATTIVITÀ NIIGATA-NAGANO Sono almeno una ventina le scosse di rilevante entità (di magnitudo compresa tra 3-7) che sono state registrate nelle ultime dieci ore in Giappone, tra quelle sulla costa di nordest, già devastata ieri, e il nuovo fronte di Niigata-Nagano, sulla parte occidentale, che si è aperto a sorpresa durante la notte mostrando segnali di particolare vivacità. Il terremoto più potente è delle ore 10.46 (le 2.46 in Italia), ha riferito l'Agenzia meteorologica giapponese, con una magnitudo di 6.4 ed epicentro individuato di fronte alla prefettura di Fukushima, nelle acque del Pacifico alla profondità di 40 km. RILEVATO CESIO RADIOATTIVO A FUKUSHIMA L'Agenzia giapponese sulla sicurezza nucleare ha rilevato cesio radioattivo in prossimità della centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. ALTA PROBABILITÀ FUSIONE IN REATTORE È alta la probabilità che sia in corso una fusione in un reattore nucleare. Lo riferisce l'agenzia Kyodo, in relazione ai problemi dell'impianto di Fukushima. CESIO RADIOATTIVO A FUKUSHIMA, SI TEME FUSIONE È altissimo l'allarme all'impianto atomico di Fukushima, nel nord del Giappone, dove le autorità giapponesi ritengono che il reattore potrebbe aver subito un processo di fusione nucleare dopo il forte terremoto di venerdì. Lo rende noto l'agenzia locale Kyodo. Secondo la Commissione per la Sicurezza Nucleare del Giappone, è stato individuato del cesio radioattivo vicino alla centrale, nelle cui vicinanze le autorità nipponiche devono evacuare 46.800 persone nel raggio di 10 chilometri. Il sistema di raffreddamento della centrale è stato danneggiato dal sisma. Migliaia di persone sono state evacuate dalle vicinanze di un secondo impianto, Fukushima, anch'esso danneggiato nel sistema di raffreddamento. Parti di barre del combustibile nucleare del reattore numero 1 sono state brevemente esposte all'aria stamane dopo il raffreddamento, il livello della temperatura dell'acqua è sceso per l'evaporazione e un camion dei pompieri ha pompato acqua nel reattore. SU 55 REATTORI IN FUNZIONE, 11 INTERESSATI DAL SISMA Dei 55 reattori nucleari in funzione in Giappone in 17 siti, sono 11 quelli interessati dal violento sisma che ieri ha colpito il Paese. Lo ha precisato l'Autorità francese per la sicurezza nucleare, che sta seguendo l'evolversi della situazione. Le centrali di Fukushima Daichi (sei reattori) e Fukushima Daini (quattro reattori), situate nel nord-est del Giappone, sono quelle più toccate. OLTRE 700 I MORTI PER IL SISMA E LO TSUNAMI Sono 703 le persone che hanno perso la vita a causa del sisma e dello tsunami che ieri hanno colpito il Giappone. Il bilancio provvisorio delle vittime si basa sui dati forniti dalla polizia e su un conteggio della France presse. L'ultimo bilancio della polizia riferiva di almeno 613 morti e 784 dispersi. OLTRE 1.400 FRA MORTI E DISPERSI Il violento terremoto di magnitudo 8.9 e lo tsunami che ieri hanno devastato il nord-est del Giappone hanno provocato oltre 1.400 fra morti e dispersi, secondo un bilancio aggiornato reso noto dalla polizia. Sono invece tutti salvi gli 81 passeggeri di una nave di cui non si avevano più notizie dopo essere stata investita dallo tsunami. Nelle centrali nucleari di Fukushima 1 e 2 è stato fatto fuoriuscire vapore radioattivo per abbassare la pressione nei reattori che era aumentata in maniera anomala. E intanto un nuovo violento sisma di magnitudo 6.8 si è verificato oggi al largo della costa est del Giappone. DECINE DI SCOSSE, TERRA HA TREMATO PER TUTTA LA NOTTE Il sisma di magnitudo 8,9 che ha colpito questa mattina le zone nordorientali del Giappone è il più forte nella storia del Paese e il più intenso registratos nella regione almeno negli ultimi 1.200 anni: ma nelle ultime dodici ore sono state decine le scosse di assestamento che hanno raggiunto e superato la magnitudo 5, e si può dire che la terra non ha cessato di tremare per tutta la notte. A queste va poi aggiunto il nuovo sisma di magnitudo 6,6 che ha interessato le coste occidentali del Paese, senza tuttavia che si abbiano al momento notizie di vittime o danni. Solo le prime luci dell'alba permetteranno di stabilire quali siano stati effettivamente i danni materiali e di vite umane provocate dalla catastrofe: al momento il bilancio ufficiale delle vittime parla di 351 morti e oltre 500 dispersi. ASSE TERRESTRE SPOSTATO DI 10 CENTIMETRI Il terremoto di questa mattina in Giappone "avrebbe spostato l'asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri". È quanto emerge da studi preliminari effettuati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L'impatto di questo evento sull'asse di rotazione, stimano gli esperti, "è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960". Lo spostamento dell'asse terrestre provocato dal terremoto di magnitudo 8,9 avvenuto in Giappone è stato maggiore rispetto a quello provocato dal terremoto di magnitudo 9,1 avvenuto il 26 dicembre 2004 a Sumatra. Sei anni fa lo spostamento dell'asse terrestre era stato pari a 6 centimetri. "Anche il terremoto di oggi è stato significativamente inferiore a quello di Sumatra, è avvenuto ad una latitudine tale che l'effetto sul polo è massimo", ha osservato il direttore del Centro di Geodesia dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) a Matera, Giuseppe Bianco. Dello stesso parere l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), per il quale "l'impatto di questo evento sull'asse di rotazione è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960". ALLARME NUCLEARE A FUKUSHIMA, TOKYO FA FRONTE A CRISI All'indomani del devastante terremoto giapponese, le autorità di Tokyo devono far fronte all'allarme nucleare nell'impianto di Fukushima, a circa 250 km da Tokyo, dove potrebbe "essersi verificata una fusione" nel reattore numero 1 della centrale, dicono i media nipponici. L'agenzia di stampa Kyodo ha detto che del cesio radioattivo è stato individuato vicino all'impianto e ha citato la Commissione sulla Sicurezza nucleare. Il governo ha ordinato la evacuazione di circa 45mila persone (già completata l'evacuazione di 3mila persone, situate a 3 km dall'impianto) e ha cominciato una riunione per analizzare specificatamente la questione nucleare. Le autorità dicono che è ancora troppo presto per cogliere tutta la portata di danni o delle vittime (secondo i media già oltre 1.300, 700 a sentire i dati ufficiali). Ma adesso quello che preoccupa è il rischio nucleare. L'azienda che gestisce l'impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), fa fatica a ridurre la pressione negli impianti. Un portavoce ha ammesso che l'avaria del reattore della centrale numero 1 non si è ancora normalizzata: "La pressione è cresciuta e stiamo tentando di diminuirla". La temperatura del reattore, disattivato automaticamente dopo il sisma, ancora non si è normalizzata e la pressione della vasca, la 'campanà blindata nella quale è collocato il reattore, è attualmente 1,5 volte superiore a quella normale; quella di radiazione accertata nella sala di controllo della centrale sarebbe 1.000 volte superiore ai livelli normali, mentre il livello di radioattività all'esterno della centrale è 8 volte superiore al normale (ma l'Agenzia assicura che tale quota non comporta un pericolo per la popolazione). Questo ha obbligato la Tepco a liberare in maniera controllata il vapore radioattivo per abbassare la pressione pericolosamente alta ed evitare danni peggiori come una fusione del nucleare che espellerebbe un'enorme quantità di materiale radioattivo e potrebbe anche provocare un'esplosione: "Abbiamo seguito le istruzioni del governo, fatto uscire una ventata di vapore che contiene sostanze radioattive", ha confermato un portavoce. Anche in un secondo impianto della Tepco, situato a 12 chilometri dal primo, quattro dei reattori hanno problemi con la refrigerazione e nel controllo della pressione. Ma gli esperti e il governo insistono che non c'è il rischio di un disastro nucleare. "Non è possibile una Chernobyl in un reattore ad acqua leggera. La perdita di refrigerante comporta una crescita della temperatura, ma ferma anche la reazione", ha spiegato un esperto, Naoto Sekimura, docente dall'Università di Tokyo. "Anche nella peggiore delle ipotesi, che comporterebbe perdite radioattive e danni alle apparecchiature, ma non un'esplosione. Se lo scarico è fatto con attenzione, ci saranno poche perdite, non oltre il raggio di 3 chilometri". LA DIRETTA DI IERI
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2011-04-17 Nove mesi per mettere in sicurezza i reattori nucleari di Fukushima Cronologia articolo17 aprile 2011 In questo articolo Argomenti: Misure di sicurezza | Camera di Commercio | Tokyo | Hillary Clinton | Naoto Kan | Banri Kaieda | Stati Uniti d'America | Tom Donohue | Fukushima Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 17 aprile 2011 alle ore 16:27. * ascolta questa pagina * * * * Giappone, 6-9 mesi per mettere in sicurezza i reattori nucleari di Fukushima (Afp)Giappone, 6-9 mesi per mettere in sicurezza i reattori nucleari di Fukushima (Afp) Tepco, il gestore dell'impianto nucleare di Fukushima, stima di fermare del tutto la perdita di radioattività in 3 mesi, contestualmente all'avvio del sistema "stabile di raffreddamento dei reattori e delle barre di combustibile". È quanto prevede il piano d'azione messo a punto dalla stessa Tepco nel corso di una conferenza stampa: il primo passaggio sarà fermare la diffusione delle radiazioni ai diversi livelli, dall'acqua al sottosuolo, fino al recupero dei detriti e alla copertura degli edifici stessi, danneggiati dalle esplosioni di idrogeno avvenute nei primi giorni della crisi. Quanto alla messa in sicurezza dei reattori, il gestore spera di essere in grado di ottenere "l'arresto a freddo entro sei-nove mesi". "È un passo importante - ha detto in un'altra conferenza stampa il ministro dell'Industria, Banri Kaieda – perché rappresenta lo sforzo per passare dalla fase d'emergenza a una di lungo periodo di stabilizzazione e superamento della crisi". La gravità dell'incidente nucleare di Fukushima è stata portata da 5 a 7 dal governo nipponico, il massimo livello della scala internazionali Ines che è anche quello dato al caso più grave, registrato a Cernobyl. Gli esperti, tuttavia, hanno rimarcato le diversità tra i due incidenti, a partire dalla contaminazione radioattiva. Intanto gli Stati Uniti offrono un supporto tecnologico al Giappone: il segretario di StatoHillary Clinton, impegnato in una breve visita a Tokyo, ha assicurato che gli Usa sono pronti a fornire "ogni supporto utile per superare la crisi nucleare". Proprio oggi Giappone e Stati Uniti hanno annunciato una partnership pubblico-privata per la ricostruzione delle regioni del nord-est del paese devastate dal sisma e dallo tsunami dell'11 marzo scorso. "Il Giappone presenterà il suo piano di ricostruzione e vorremmo cooperare con gli Stati Uniti e con altri paesi per realizzarlo rapidamente" ha detto il ministro degli Esteri nipponico, Takeaki Matsumoto, al termine dell'incontro con il segretario di Stato Usa Hillary Clinton. "Ribadiamo il nostro impegno a garantire un deciso sostegno alla vostra ricostruzione" ha detto Clinton nella conferenza stampa congiunta. Il segretario di Stato è in visita a Tokyo con il Capo della camera di commercio americana, Tom Donohue, che ha incontrato il leader della principale confederazione delle aziende giapponesi, Nippon Keidanren. "È interesse americano che la macchina economica giapponese ricominci a lavorare a pieno ritmo il prima possibile" ha dichiarato Donohue. Gli Stati Uniti sono, dopo la Cina, il secondo partner economico del Giappone, terza potenza economica del pianeta. Secondo le autorità giapponesi, il costo dei danni potrebbe raggiungere i 25mila miliardi di yen (210 miliardi di euro), cioè il 4,5% del prodotto interno lordo. Tuttavia, questa stima non tiene conto dei problemi logistici, di trasporto e di approvvigionamento elettrico incontrati da diverse imprese, né l'impatto finanziario dell'incidente nucleare alla centrale di Fukushima. Il premier giapponese, Naoto Kan, ha annunciato di voler sottoporre al voto del Parlamento un primo aumento di bilancio di 4mila miliardi di Yen (33 miliardi di euro) per far fronte alle prime necessità. Inoltre, il governo prevede di lanciare prestiti di Stato specifici e di aumentare le imposte per finanziare la ricostruzione, secondo la stampa giapponese.
2011-04-12 Il Giappone: Fukushima è come Chernobyl Cronologia articolo12 aprile 2011Commenti (12) In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Yuhei Sato | Borsa di Tokyo | Borsa Valori | Bank of Japan | Naoto Kan | Cernobyl | Giappone | Chernobyl Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 11 aprile 2011 alle ore 21:37. * ascolta questa pagina * * * * Il Giappone: Fukushima è come Chernobyl (AP Photo / Guttenfelder David)Il Giappone: Fukushima è come Chernobyl (AP Photo / Guttenfelder David) Fukushima come Chernobyl. L'Agenzia di sicurezza nucleare del Giappone ha elevato oggi al livello massimo di 7 l'incidente nucleare nella centrale di Fukushima. Sulla scala Ines degli eventi nucleari e radioattivi adesso l'incidente di Fukushima è allo stesso livello di quello di Chernobyl. La fuga radioattiva continua La decisione è basata sulla quantità di sostanze radioattive rilasciate nell'atmosfera. L'agenzia ha anche aggiunto che finora il materiale radioattivo rilasciato è pari al 10% di quello di Chernobyl, l'unica altra tragedia che abbia raggiunto il livello 7 nella scala. Inizialmente l'incidente di Fukushima era stato registrato come livello 5, ossia "limitata fuga di materiale radioattivo". Il livello 7 sulla scala Ines equivale invece a "grande emissione di materiale radioattivo, con diffusi rischi per la salute e per l'ambiente" . La Tepco, società che gestisce la centrale nucleare giapponese danneggiata di Fukushima, ha affermato di temere che la fuga di radiazioni possa essere maggiore di quella verificatasi nel 1986 nel disastro nucleare di Cernobyl. "La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente - ha detto ai giornalisti un funzionario della società - e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Cernobyl" Nuova scossa di 6,3° Intanto una nuova forte scossa di magnitudine 6,3 della scala Richter è stata avvertita sempre nella prefettura di Fukushima, dove si trova la centrale nucleare danneggiata. Lo riporta l'agenzia meteorologica giapponese. Il sisma si è prodotto alle 14.07 ora locale (6.07 italiane) e il suo ipocentro era collocato solo a 10 km sotto terra. I tecnici e i lavoratori all'impianto nucleare sono stati evacuati per precauzione, ha reso noto l'operatore della centrale, Tepco. L'incendio sviluppato nelle scorse ore alla centrale nucleare di Fukushima è stato spento. E l'impianto, secondo quanto riferito dalla Tepco, non ha subito danni a seguito dell' ultima scossa di terremoto. "Al momento non si registra alcun black out né altro danno a causa di quest'ultima scossa", ha dichiarato la società. Ieri la Tepco aveva fatto evacuare i suoi dipendenti dal sito dopo un altro sisma di assestamento, del 6.6, registrato non lontano dalla centrale. articoli correlati * Fabbriche ancora ferme in Giappone per carenza di energia. Stop agli Lcd di Sharp * Il geologo giapponese che aveva previsto il terremoto Borsa a picco L' indice Nikkei della Borsa di Tokyo cedeva più del 2 per cento a metà seduta, dopo l'annuncio dell'elevazione al massimo livello del grado di gravità dell'incidente nucleare di Fukushima. E non è valso ad incoraggiare gli investitori neanche il forte rialzo dello yen sul dollaro e sull'euro. "Livello 7 è provvisorio" L'assegnazione di un grado 7 all'incidente di Fukushima, lo stesso a suo tempo attribuito al disastro di Cernobyl, è "provvisoria", ha precisato l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, spiegando che la decisione definitiva sulla classificazione dell'incidente dovrà passare all' ulteriore vaglio di un comitato di esperti. L'Agenzia per la sicurezza nucleare giapponese aveva fino ad ora classificato l'incidente di Fukushima al livello 5, corrispondente a "un incidente con delle conseguenze estese" con un "danno grave al cuore del reattore" ma con un "rilascio limitato di materiale radioattivo all'esterno". L'omologa agenzia francese lo aveva valutato di livello 6, pari ad un "incidente grave". Il livello 7, quello massimo, viene assegnato in presenza di un "notevole rilascio di sostanze radioattive" con "effetti considerevoli sulla salute e sull'ambiente".
2011-04-04 Acqua radioattiva nel Pacifico dal nostro inviato Stefano CarrerCronologia articolo05 aprile 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Yukio Edano | Commissione Ue Barroso | Europa | Oceano Pacifico Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 05 aprile 2011 alle ore 06:38. * ascolta questa pagina * * * * Per un attimo tutti pensano a un pesce d'aprile, a scoppio ritardato e di cattivo gusto, da parte della Tokyo Electric Power: dopo giorni di tentativi a vuoto per cercate di tappare una falla che dai condotti dell'edificio del reattore numero due riversa acqua radioattiva in mare, arriva l'annuncio-shock della Tepco: 11.500 tonnellate di acqua radioattiva stanno per essere gettati nel Pacifico. La successiva spiegazione appare convincente sul piano tecnico ma non è bastata a dissipare le apprensioni internazionali sulla crescente contaminazione dell'area marina antistante la centrale. video Fukushima, crepa nel reattore2: fuga in mare di acqua radioattiva La Tepco dichiara di dover svuotare 10mila tonnellate di acqua contenuta in alcuni serbatoi (più altre 1.500 tonnellate presenti nei sotterranei) per poter procedere allo stoccaggio dell'acqua molto più contaminata rinvenuta nei locali delle turbine dei reattori: un passo necessario, insomma, per accelerare il lavoro principale dei tecnici. "La nostra priorità è quella di evitare che acqua altamente radioattiva finisca in mare", ha dichiarato il capo di gabinetto Yukio Edano, dopo aver definito "inevitabile" lo sversamento di acqua con livelli di contaminazione "limitati" ma pur sempre tra le 100 e le 500 volte oltre il limite legale. Alcuni esperti hanno spiegato che la concentrazione di sostanze radioattive viene sostanzialmene diluita prima che l'acqua arrivi a contatto con i sistemi di biologia marina, ma in tutto il mondo si è acceso un vivace dibattito in proposito. In compenso, la Tepco ha fatto trapelare un piano per la realizzazione di barriere in mare per contenere la diffusione della contaminazione. Edano ha anche dato un altro dispiacere agli ambientalisti, facendo intendere per la prima volta che il Giappone verrà meno ai suoi impegni internazionali sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera: il piano per la riduzione del 25% entro il 2020 (rispetto ai livelli del 1990) delle emissioni nocive andrà rivisto in quanto il programma nazionale di forte espansione dell'energia nucleare dovrà essere ridimensionato. Una prospettiva che non vale solo per il Giappone: da Parigi, il direttore esecutivo del l'Agenzia internazionale del l'energia Nobuo Tanaka ha ammesso proprio ieri che i target per contenere l'effetto-serra saranno "più costosi", ossia di più difficile attuazione per tutti. La terza mossa di ieri di un Giappone che sconta nuovi danni alla sua immagine internazionale è venuta da Naoto Kan: il premier ha telefonato al presidente della Commissione Ue Barroso per chiedere che l'Europa agisca in maniera "razionale" e non esagerata sul fronte delle importazioni alimentari dal Giappone. Tokyo è in difficoltà di fronte alla richiesta di una sorta di certificato di non radioattività, mentre la contaminazione si espande. Ieri lo stop alla commercializzazione di alcuni vegetali è stato esteso a tre distretti nella provincia di Chiba, che confina con Tokyo: per evitare di dover allargare il provvedimento all'intera provincia, il governo ha fatto sapere che d'ora in poi i divieti saranno decisi distretto per distretto, e non su base provinciale, anche nelle prefetture più colpite. Il che tutela i contadini ma complica ancora di più la gestione internazionale dell'emergenza alimentare.
2011-04-04 L'acqua radioattiva di Fukushima verrà riversata in mare Cronologia articolo4 aprile 2011Commenti (11) In questo articolo Media Argomenti: Fukushima | Tepco Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2011 alle ore 10:53. * ascolta questa pagina * * * * Fukushima (Afp)Fukushima (Afp) La Tepco, la società che gestisce la centrale di Fukushima, progetta di riversare in mare 11.500 tonnellate di acqua "lievemente radioattiva" cioè con una concentrazione di radiazioni stimata in circa 100 volte il limite legale. L'operazione servirebbe a liberare gli spazi di stoccaggio dell'impianto per utilizzarli per altre quantità di acqua che presentano maggiori livelli di pericolosità. "Non abbiamo altra scelta che riversare l'acqua radioattiva nell'oceano come misura di sicurezza", ha confermato il portavoce durante una confernza stampa. L'eccessivo accumulo di acqua, presente in diverse parti dell'impianto, comprese quelle vicino a reattori e turbine, sta ostacolando i lavori della messa in sicurezza. Lo scarico in mare, ad ogni modo, è un piano estremo in quanto la Tepco non riesce a trovare spazi sufficientemente grandi nei quali poterla trasferire. La decisione è stata presa dopo il fallimento di due tentativi di bloccare la fuoriuscita di acqua altamente inquinata da una crepa di 20 centimetri del reattore numero 2 . I tecnici giapponesi hanno tentato di immettere del cemento nella fessurazione per otturare la falla dalla quale il liquido continua a riversarsi direttamente nell'oceano. Per valutare ulteriori fonti di fuga dell'acqua radioattiva è stato anche iniettato un colorante bianco sulle bolle d'acqua risalenti dal basso. articoli correlati * La tragedia dello tsunami avvicina Tokyo e Washington * Azienda energetica fa causa al governo tedesco per la chiusura della centrale nucleare Il bilancio a tre settimane dalla tragedia A tre settimane dal disatro secondo la polizia i morti accertati sono 12.157 e i dispersi 15.496.
2011-04-02 A un passo dalla centrale di Fukushima, ecco com'è oggi l'ex grande Coverciano del Giappone dal nostro inviato Stefano CarrerCronologia articolo2 aprile 2011 In questo articolo Media Argomenti: Alberto Zaccheroni | Toshiba | Naoto Kan | Giappone | Tepco | Coverciano Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 02 aprile 2011 alle ore 19:44. * ascolta questa pagina * * * * J-VillageJ-Village Si chiama J-Village: è il gioiello della J-League, la Lega Calcio giapponese. Un complesso sportivo tra i più prestigiosi del mondo. Il centro di training prediletto anche dai Blue Samurai non potrà più ospitare gli allenamenti dei ragazzi di Alberto Zaccheroni. Ha il torto di trovarsi a soli 18 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima Diaichi, a a soli 8 km da quella di Fukushima Daini. Sta proprio dentro la zona di evacuazione decisa dal govero giapponese per motivi di sicurezza contro le radiazioni - un limite di 20 km dall'impianto atomico -, che ha portato all'allontanamento oltre 70 mila abitanti. Adesso il J-Village funziona come il centro logistico e operativo per le delicatissime operazioni che cercano di riportare sotto controllo i reattori impazziti della centrale Daiichi: centinaia e centinaia di uomini (militari delle forze di autodifesa, addetti della società di gestione Tepco, vigili del fuoco, tecnici esterni di supporto come quelli della Toshiba) sono impegnati in una battaglia che - ha detto il primo ministro Naoto Kan, giunto a mezzogiorno di sabato in elicottero per spronare gli animi - "non puo' assolutamente essere perduta".
2011-03-30 Tre miliardi per smantellare la centrale di Fukushima Tepco verso la crisi di Jacopo GilibertoCronologia articolo30 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Oceano Pacifico | Fukushima Tepco Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 30 marzo 2011 alle ore 22:47. * ascolta questa pagina * * * * Potrebbe costare 3 miliardi di euro lo smantellamento dei quattro reattori danneggiati nella centrale nucleare di Fukushima, devastata tre settimane fa dal terremoto e dalla successiva onda di maremoto. Questa la stima degli esperti del settore per i lavori che dovrà sostenere la società elettrica di Tokio, la Tepco, proprietaria dell'impianto. Infatti lo smantellamento di un reattore costa in media quasi un miliardo di euro. foto La protezione civile italiana all'ambasciata Tokyo blog * La notizia vista dai nostri blogger articoli correlati * La Protezione civile italiana a Tokyo. A Fukushima frigge il reattore 2 * Cos'è un sievert? Domande e risposte sulle radiazioni nucleari * A Fukushima fuoriuscito plutonio. Il governo punta all'energia pulita per ricostruire Vedi tutti " La spesa potrebbe dare un colpo mortale alla società elettrica giapponese, se non interverrà (come pare) il governo giapponese per un salvataggio dei conti. Nel frattempo è stata definita l'altezza dell'onda di maremoto che l'11 marzo ha spazzato la centrale atomica in riva al Pacifico. L'onda devastante era alta 14 metri. La centrale – che si trova su un terrapieno in riva al mare alto una decina di metri – era progettata per sopportare un'onda di maremoto dell'altezza di 5,7 metri. In altre parole l'impianto è stato allagato fino a un'altezza di 4 metri, e l'acqua è entrata ovunque, tranne che nell'edificio reattore che è a tenuta stagna. I due motori diesel d'emergenza, che subito dopo la scossa di terremoto erano entrati in funzione per alimentare i sistemi e l'impianto di raffreddamento, si trovano a ridosso dei sotterranei di sentina sotto al locale turbìne, qualche metro sotto il terrapieno. Sono finiti allagati del tutto. La violenza dell'onda ha anche demolito i serbatoi di gasolio per alimentare i diesel, serbatoi che si trovavano a ridosso della riva del mare. Le radiazioni stanno andando a una graduale normalizzazione, soprattutto nello spiazzo a nord-ovest della centrale, che era quello dove s'era depositata la maggior parte dei radionuclìdi. Ciò fa pensare che le emissioni di vapori radiattivi si siano interrotte. Sembra chiarito il fatto che le esplosioni di idrogeno siano dovute non alla formazione di idrogeno all'interno dei vessel, idrgoeno liberato quando è stato fatto sfiatare il vapore dai nòccioli per alleggerire la pressione dall'interno dei vessel. In altre parole, avrebbero funzionato le "marmitte catalitiche" per ricombinare idrogeno e ossigeno dai vapori in uscita dal vessel. Invece l'idrogeno si sarebbe formato all'esterno, nelle piscine di deposito del combustibile usato. La sospensione del raffreddamento ha mandato in ebollizione gran parte dell'acqua, le barre scoperte, esposte e rimaste a secco si sono surriscaldate, l'uranio è entrato in fusione, e la classica combinazione di temperatura, metallo e vapore ha prodotto l'idrogeno, che è esploso in molte occasioni devastando l'edificio esterno della centrale. Nei giorni scorsi addetti della centrale hanno tentato più volte di entrare nell'edificio turbìne, completamente allagato di acqua radioattiva, per tentare di posare cavi nuovi e impermeabili e riattivare l'allacciamento elettrico. Infatti non si può allacciare l'elettricità in una centrale sventrata e allagata. La missione finora è fallita. Gli addetti che hanno lavorato immersi nell'acqua avevano riportato un'esposizione a 1.179 millisievert, ma si trattava di una radioattività sì intensa ma caratterizzata da raggi beta, i quali non penetrano nella pelle. Però la ustionano. Il reattore 2 continua a essere a temperatura pericolosa, 270 gradi. Per fortuna la pressione è ragionevole e non ci sono rischi di esplosione del vessel dovuti a eccesso di pressione. Questi dettagli si apprendono un poco alla volta perché ci sono zone della centrale in cui è impossibile avvicinarsi, zone devastate da detriti e crolli.
30 marzo 2011 - 18:04 giappone. fukushima. il reattore 2 frigge. non sanno come uscirne. come primo suggerimento, ti consiglio di lèggere alcuni degli articoli del sito web del sole 24 ore il bell'articolo di attualità di stefano carrer da tokio il mio articolo dell'altro giorno. i link agli altri articoli su fukushima sono elencati qui a destra. il fatto è che la tepco, i giapponesi, non sanno come venirne fuori. dati da dentro la centrale i reattori 1 e 3 avrebbero raggiunto pressioni e temperature tollerabili, ben sotto i 100 gradi, ma è ancora preoccupazione per il reattore 2. la pressione non è alta, ma la temperatura sì. nel reattore 2 ci sono 275 gradi. praticamente, come se la centrale marciasse a potenza normale. e il reattore è spento. quando è in produzione, macina vapore attorno ai 300 gradi. non sanno come uscirne non si può spegnere una centrale già spenta. che continua a friggere e frizzare. si spera che non succeda nulla di catastrofico. se si rompesse l’uovo d’acciaio di uno dei tre vessel – non dovrebbe accadere, le pressioni sono ragionevoli – il nòcciolo fuso uscirebbe nel bunker di contenimento, e i bunker non sono più a tenuta stagna dopo le esplosioni di idrogeno che hanno squassato la centrale. oggi per esempio si è rotto un tubo di un idrante che buttava acqua nella vasca del combustibile usato adiacente al reattore 2. il raffreddamento a idranti è stato sospeso. i tecnici si chiedono mille perché perché non ha funzionato la "marmitta catalitica" dell’idrogeno, obbligatoria dopo l’incidente di three miles island? (pennsylvania 1979) era stata progettata male? era rotta? il fenomeno è noto da quando esistono le caldaie dei piroscafi. il vapor d’acqua, se sottoposto a temperature molto alte e in presenza di metallo, tende a scindersi nei due elementi costitutivi dell’h2o, cioè idrogeno e ossigeno. i quali si ricombinano insieme scoppiando. nelle caldaie dei piroscafi era molto apprezzato, perché per attivare l’iperspazio bastava gettare acqua di mare sul carbone rovente. ma l’incidente di three miles island aveva mostrato che il fenomeno accade anche in un reattore nucleare in crisi. quando le barre restano scoperte dall’acqua e l’uranio comincia a fondere, il vapore sviluppa idrogeno. e quando si cerca di sfiatare vapore per alleggerire la pressione nel nòcciolo, dalle valvole di sfioro esce idrogeno esplosivo. per questo motivo, tutte le centrali devono avere fuori dal vessel un ricombinatore, un barilotto pieno di spugna di palladio (per immaginarla, ricorda la paglietta d’acciaio per scrostare le padelle), nel quale il metallo catalizzatore fa lo stesso effetto della marmitta antismog dell’auto: al passaggio dei gas, e senza bisogno di meccanismi o di corrente elettrica, il palladio ricombina idrogeno e ossigeno, riportandoli allo stato di acqua, che gocciola dentro al bunker di contenimento. e invece a ogni tentativo di sfiatare vapore dal nòcciolo, a fukushima si sviluppava una vampa di idrogeno. le esplosioni devastanti che si sono viste in tv o sul web. per non distruggere la centrale più di quanto non sia già stata distrutta, dopo la sequela di esplosioni di una decina di giorni fa la tepco ha deciso di non spurgare più vapore. l'errore di lasciare scaldare l’altro errore è stato lasciare il nòcciolo senza raffreddamento per due ore – il maremoto aveva spazzato i generatori diesel lasciando al buio la centrale. i manuali dicono che in casi di fermata del reattore bisogna chiudere tutti i circuiti e si tappano le condutture nel tentativo di salvare il reattore per la ripresa futura della produzione. perché non va bene far circolare l’acqua in condutture che possono essere lesionate. in turbìne che possono essere disassate. questo dicono i manuali. come avrebbero dovuto fare poi ci sono gli uomini. quando il manuale non parla di un surriscaldamento e dell’avvicinarsi della fusione, gli uomini decidono di dare sùbito vapore all’esterno, verso il circuito delle turbìne e del raffreddamento. oppure verso lo sfioro. l’acqua, finché il nòcciolo non fonde, è appena debolmente radioattiva. non è previsto dai manuali, una telefonata d’urgenza all’autorità nucleare, "il nòcciolo è vicino alla fusione: possiamo scaricare vapore in atmosfera?" l’autorità consente. si manda vapore nel circuito esterno, oppure si scarica in aria vapore leggermente radioattivo. prima che il reattore cominci a frìzzare. la pressione, dentro alla pentola, si abbassa. un addetto (coraggiosissimo) va alle valvole manuali e apre le saracinesche dell’acqua ad alta pressione che spruzzano con iniettori acqua fredda sulle barre di uranio. poi questo addetto si è assorbito la dose massima, e viene spedito a casa per due anni di vacanza meritatissima, premi, elogi, e nessun effetto sanitario. facendo così, il reattore è perso per la produzione futura. ma si è evitata la catastrofe. così fecero quelli di three miles island. furono processati. mostrarono che dovettero sfiatare vapore debolmente radioattivo, e l’alternativa era la catastrofe. l’autorità nucleare confermò di avere dato l’autorizzazione. furono assolti. il capo della tepco a tokio, si stanno domandando perché hanno seguito – giapponesi – il manuale. seguire gli ordini, chiudere tutto e tapparsi le orecchie. non a caso l’amministratore delegato della tepco, masataka scimizu, è ricoverato in crisi. irreperibile da giorni. sembrava sparito e – visto il senso dell’onore dei giapponesi – molti lo immaginavano con una sciabola in pancia. la tepco oggi ha fatto sapere che scimizu è ricoverato in ospedale per rialzo della pressione e vertigini. come finirà? e la centrale è persa per sempre. quando tutto sarà finito – e in che modo finirà? – ci sarà da smontare la centrale, trattare enormi quantità di acqua irraggiata, scorticare il terreno per togliere gli elementi radioattivi depositati, e tagliare a fette tutto l’impianto per mandarlo a smaltimento.
2011-03-28 Il governo ammette: a Fukushima "parziale fusione del nocciolo" - Cosa succede dentro la centrale Cronologia articolo28 marzo 2011Commenti (20) In questo articolo Media Argomenti: Governo | Misure di sicurezza | Tokyo Electric Power | Giappone | Fukushima | ANSA | Yukio Edano Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2011 alle ore 14:20. * ascolta questa pagina * * * * La centrale di Fukushima (Reuters)La centrale di Fukushima (Reuters) Gli alti livelli di radiazione rilevati domenica nell'acqua che allaga il seminterrato dell'edificio delle turbine del reattore 2 di Fukushima sono causati probabilmente dalla parziale fusione delle barre di combustibile nucleare. Lo ha detto il portavoce del governo, Yukio Edano, aggiungendo che questa fusione parziale è stata temporanea, ma ha fatto in modo che l'acqua in cui è immerso parte dell'edificio delle turbine dell'unità 2 registri alti livelli di radioattività e renda difficile il lavoro degli operai. "La radiazione sembra provenire dalle barre di combustibile parzialmente fuse e venute in contatto con l'acqua utilizzata per raffreddare il reattore", ha spiegato Domenica sono stati rilevati livelli di 1.000 millisievert all'ora nel reattore 2, il che ha fatto temere danni al nucleo del reattore o alle tubature che conducono l'acqua radioattiva tra le turbine e i nucleo. La Tokyo Electric Power (Tepco) si è tra l'altro sbagliata nella misurazione della radioattività dell'acqua dentro l'unità, dicendo in primo tempo che era di 10 milioni di volte superiore al normale, quando in realtà era di 100mila volte. Il governo giapponese ha dunque bacchettato pesantemente la Tepco per l'errore, definendo "inaccettabile" la gestione dell'informazione da parte della società. blog * La notizia vista dai nostri blogger articoli correlati * Boom di ordini per i bunker nucleari - Vivos propone modello con biliardo e spazi per gli animali Negli ultimi giorni, comunque, è continuato a crescere il grado di allarme, che ormai ha raggiunto il livello 6 e continua a catalizzare le attenzioni del paese. Lo sguardo, però, si volge anche al futuro, e preannuncia un possibile cambio di rotta in uno dei paesi più "nuclearizzati" del mondo: "Per ora - hanno riferito fonti del governo giapponese all'Ansa - la priorità è gestire l'emergenza, ma poi sarà necessario fare una revisione ad ampio raggio sul nucleare"; il ripensamento metterà sotto esame anche le modalità di controllo sulla sicurezza degli impianti, a partire dal ruolo e dai poteri dell'Authority. I problemi di Fukushima, e l'opacità delle informazioni che hanno accompagnato l'evoluzione dell'emergenza, hanno evidenziato la reticenza della società proprietaria degli impianti, la Tepco; in Giappone le aziende che gestiscono le centrali hanno un peso importante nell'Authority di controllo, ed è probabile che sarà questo uno dei primi aspetti a essere messo sotto esame.
2011-03-27 Nuovo allarme a Fukushima. La Tepco ammette: "Radioattività 100mila volte superiore alla norma" Cronologia articolo27 marzo 2011Commenta In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Giappone | Fukushima | ANSA Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 27 marzo 2011 alle ore 14:20. * ascolta questa pagina * * * * La centrale di Fukushima (Reuters)La centrale di Fukushima (Reuters) Alla fine di un balletto di cifre la Tepco ammette che al reattore numero 2 di Fukushima il livello di radioattività è 100mila volte superiore alla norma. Non sono i 10 milioni di volte registrati poche ore prima e poi smentite dalla stessa società, che si era scusata per l'errore, ma l'allarme rimane e l'evacuazione dei tecnici è confermata. Anche la giornata di oggi è stata difficile per la società che gestisce la centrale nucleare di Fukushima. A far paura, secondo quanto rferisce l'agenzia per la Sicurezza nucleare, è lo iodio-134, giunto a livelli tali da far sospettare che l'acqua sia arrivata a contatto con il nocciolo. articoli correlati * Boom di ordini per i bunker nucleari - Vivos propone modello con biliardo e spazi per gli animali L'impennata che era stata rilevata nei livelli di radioattività nell'acqua ha nel frattempo rallentato le opere in corso per superare l'allarme; proprio oggi, infatti, era previsto l'ingresso in campo delle pompe elettriche, chiamate a sostituire le autobotti per accelerare l'immissione di acqua che deve abbassare la temperatura nei reattori. Negli ultimi giorni, comunque, è continuato a crescere il grado di allarme, che ormai ha raggiunto il livello 6 e continua a catalizzare le attenzioni del paese. Lo sguardo, però, si volge anche al futuro, e preannuncia un possibile cambio di rotta in uno dei paesi più "nuclearizzati" del mondo: "Per ora - hanno riferito fonti del governo giapponese all'Ansa - la priorità è gestire l'emergenza, ma poi sarà necessario fare una revisione ad ampio raggio sul nucleare"; il ripensamento metterà sotto esame anche le modalità di controllo sulla sicurezza degli impianti, a partire dal ruolo e dai poteri dell'Authority. I problemi di Fukushima, e l'opacità delle informazioni che hanno accompagnato l'evoluzione dell'emergenza, hanno evidenziato la reticenza della società proprietaria degli impianti, la Tepco; in Giappone le aziende che gestiscono le centrali hanno un peso importante nell'Authority di controllo, ed è probabile che sarà questo uno dei primi aspetti a essere messo sotto esame.
2011-03-25
2011-03-22 In Giappone 22mila tra morti e dispersi. Tepco risarcirà aziende per danni - Nube tossica per ora non in Italia Cronologia articolo22 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Kyodo News | Fukushima | Jiji | Tepco | Higashimatsushima Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2011 alle ore 16:57. * ascolta questa pagina * * * * In Giappone 22mila tra morti e dispersi. Nella foto l'onda dello tsunami nella città di Miyako (Reuters)In Giappone 22mila tra morti e dispersi. Nella foto l'onda dello tsunami nella città di Miyako (Reuters) Ha ripreso a funzionare la sala di controllo, danneggiata, del reattore 3 della centrale giapponese di Fukushima, grazie alla linea di alimentazione esterna che i tecnici della Tepco sono riusciti a collegare. È la prima sala di controllo ad essere allacciata all'elettricità dopo il devastante terremoto seguito da tsunami dello scorso 11 marzo, precisa l'agenzia Jiji. Tepco ha detto che risarcirà le aziende danneggiate dalla radioattività. 22mila tra morti e dispersi Sono 22 mila le persone rimaste uccise o disperse in seguito al devastante terremoto/tsunami che ha colpito il Giappone l'11 marzo scorso. Lo riferiscono le autorità di polizia, citate da Kyodo News. Il bilancio é di 9.080 vittime in 12 prefetture, mentre sono 13.561 i dispersi. Nelle prefetture di Iwate, Miyagi e Fukushima, almeno 130 studenti della scuola materna sono rimasti uccisi. Il ministero della Pubblica istruzione giapponese ha avvertito che il numero di bambini morti "aumenterà inevitabilmente", considerando la mole di dispersi registrata in queste ore dalle autorità. Sono state danneggiate e sommerse dalle violente onde dello tsunami anche 5.682 scuole in 23 prefetture. Altre 3.379 scuole sono invece state chiuse dal governo nipponico, ha rivelato la Npa. foto L'incubo nucleare. Le foto dal Giappone di Stefano Carrer articoli correlati * Viaggio fra i profughi della "città dei fiori" che vive l'incubo nucleare - E teme il cibo radioattivo - Foto * L'incubo del cibo radioattivo. Viaggio tra i profughi del nucleare a 45 chilometri da Fukushima * Ma il vero pericolo arriva dal mare Vedi tutti " Degli 8.360 corpi sui quali la polizia locale ha svolto autopsie, solo 4.670 sono stati identificati, tra i quali circa 4.150 sono stati restituiti alle loro famiglie. A causa della carenza di carburante, si legge ancora su Kyodo news, nei comuni di Higashimatsushima e Watari é stato inoltre impossibile cremare i corpi delle vittime che, di conseguenza, sono stati comunemente sepolti. Intanto funzionari distrettuali della città di Higashimatsushima fanno però sapere che è in progetto la realizzazione di un cimitero che accoglierà un migliaio di vittime. Si parla poi di 270 mila sfollati, dei quali la prefettura di Osaka ha iniziato ad accettare le domande di assegnazione per abitazioni popolari che il governo giapponese offrirà gratuitamente. Mentre la Prefettura di Nagasaki ha reso noto di aver deciso di ospitare circa 1.700 sfollati in alberghi e pensioni private. Tepco risarcirà aziende danneggiate da radioattività La compagnia giapponese Tepco ha reso noto che risarcirà le aziende colpite dal divieto commerciale imposto dal governo nipponico, in seguito alle perdite radioattive della centrale nucleare di Fukushima 1 che hanno contaminato gli alimenti prodotti nelle vicinanze dell'impianto. Lo riferisce il Financial Times.
Cnr: Italia per ora non raggiunta dalla nube Cronologia articolo22 marzo 2011 In questo articolo Argomenti: Stati Uniti d'America | Dpa | Oceano Pacifico | Germania | Gelsomina Pappalardo | Consiglio nazionale delle ricerche | Ilse Aigner | Progetto Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2011 alle ore 16:40. * ascolta questa pagina * * * * "Per il momento il nostro paese non è interessato dall'arrivo della nube radioattiva dal Giappone che pare abbia raggiunto solo le aree scandinave". Lo ha detto a www.climascienza.it Gelsomina Pappalardo, ricercatrice dell'Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del Cnr e coordinatrice Progetto europeo Earlinet. "I modelli - spiega la scienziata - prevedono concentrazioni di radionuclidi, essenzialmente Xenon 133, veramente molto basse. Anche nello scenario peggiore i livelli di radiazione sarebbero troppo piccoli per preoccuparci". Il viaggio fatto dalla nube, infatti, è molto lungo per poter rappresentare una minaccia anche per l'Europa. "Non dobbiamo dimenticare - ha detto Pappalardo - che la nube ha attraversato prima il Pacifico, poi gli Stati Uniti e l'Atlantico prima di arrivare in Europa. La concentrazione di radionuclidi non può per questo che essere molto diluita. Certo, è difficile dirlo con certezza, considerate le poche informazioni che ci arrivano dalla sorgente, cioè dal Giappone. Neanche gli Usa, quando sono stati raggiunti dalla nube, hanno diffuso informazioni a riguardo". Al momento non sono state rilevate tracce di radioattività nei prodotti alimentari importati in Germania dal Giappone: lo ha detto oggi il ministro tedesco per la Protezione dei consumatori, Ilse Aigner. I controlli, ha spiegato il ministro all'agenzia stampa tedesca Dpa, sono stati eseguiti soprattutto negli aeroporti e nei porti e sono risultati tutti negativi. "Quindi - ha aggiunto la Aigner -, posso dire che per i consumatori in Germania non c'è alcun pericolo".
2011-03-20 A Fukushima riattivato il sistema di raffreddamento - Marchionne: impatto giapponese sull'auto Cronologia articolo19 marzo 2011Commenta In questo articolo Media Argomenti: Governo | Misure di sicurezza | Giappone | Tokyo | Nhk | Naoto Kan | Fukushima | Yukio Edano | Yukio Edano Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2011 alle ore 10:17. * ascolta questa pagina * * * * Il primo ministro giapponese, Naoto Kan, ha invitato il leader del principale partito di opposizione, Sadakazu Tanigaki, capo dei liberaldemocratici, a entrare nel governo per affrontare le conseguenze del sisma, dello tsunami e della crisi nucleare che hanno colpito il paese con una coalizione di unità nazionale. Tanigaki stesso ha reso noto che il premier gli ha chiesto di assumere la carica di vicepremier: proposta non accettata. Kan, comunque, cerca di allargare la sua maggioranza attraverso consultazioni con le varie forze politiche. Come annunciato dall'agenzia di sicurezza nucleare il sistemi di raffreddamento delle vasche di stoccaggio del combustibile esausto sono di nuovo in funzione nei reattori 5 e 6 della centrale di Fukushima. L'alimentazione di energia, ora parzialmente ripristinata, si era interrotta automaticamente nella centrale al momento del sisma di magnitudo 9 che ha colpito l'11 marzo scorso il Giappone. Probabilmente già da domani potrebbero essere ripristinata l'elettricità nei reattori 1, 2, 3 e 4. A breve (alle 06:00 locali le 22:00 di sabato in Italia) invece riprenderà il bombardamento di acqua sul reattore n.4 . foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone Vedi tutti " video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Il rischio nucleare sale a 5, ma l'Aiea rassicura: non è una nuova Chernobil - Auto ed elettronica in stallo * In stallo la produzione di auto ed elettronica * Kit di sopravvivenza contro i disastri nucleari. Consigli dei governi e strategie individuali Vedi tutti " Il primo elemento positivo della giornata era stato la stabilizzazione del reattore considerato più pericoloso, quello numero 3, nel quale il nocciolo di uranio arricchito è stato parzialmente danneggiato. I tecnici, circa 300, che hanno lavorato nel cuore della zona più pericolosa della centrale, sono riusciti a far entrare dell' acqua nel reattore dopo averlo bombardato per sette ore di fila con gli idranti montati sui mezzi dei vigili del fuoco. Il portavoce del governo Yukio Edano ha sostenuto in una conferenza stampa che nel reattore "la situazione si è in qualche modo stabilizzata". Poi è stato rimesso in funzione il sistema di raffreddamento delle vasche di stoccaggio nei reattori 5 e 6. La svolta, riferisce la Tepco, è maturata dopo che gli ingegneri sono riusciti a far ripartire le pompe per garantire la fornitura di acqua marina alle vasche. Ventimila morti È di 19.399 tra morti e dispersi il bilancio ufficiale del terremoto. Lo ha reso noto l'agenzia nazionale di polizia precisando che i morti accertati sono 7.653, mentre è attivato a quota e 11.746 il numero delle persone che mancano all'appello. Oggi un'altra forte scossa di terremoto si è registrata vicino alla centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito l'agenzia meteorologica del paese senza diramare alcun allarme tsunami. Il sisma ha scosso gli edifici di Tokyo, ma non é stato segnalato nessun danno, l'emittente pubblica Nhk ha riferito che i voli verso l'aeroporto di Narita sono stati temporaneamente sospesi per alcuni controlli di sicurezza. Livelli anormali elevati di radioattività sono stati registrati nel latte e negli spinaci nella prefettura di Fukushima e Ibaraki, nei pressi della centrale nucleare danneggiata. Lo ha dichiarato il portavoce del governo, Yukio Edano. Intanto si apprende, da fonti governative, che tracce di iodio radioattivo sono state trovate nei rubinetti dell'acqua di Tokyo e in altre località del Giappone.
Marchionne avverte: ci sarà un impatto Giappone sull'industria dell'auto Cronologia articolo19 marzo 2011 In questo articolo Argomenti: Trasporti e viabilità | Lancia Thema | Giorgio Napolitano | Fiat | Sergio Marchionne Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2011 alle ore 12:23. * ascolta questa pagina * * * * In occasione della presentazione al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della nuova Lancia Thema, Sergio Marchionne si è detto convinto che la situazione giapponese avrà un impatto sull'industria dell'auto. "È troppo presto per dirlo, ma potenzialmente l'impatto ci sarà - ha detto - La domanda è quanto durerà e non credo che durerà molto". "C'e' troppa incertezza - ha aggiunto Marchionne - ma l'impatto ci sarà anche a livello di industria automobilistica, l'impatto sui fornitori si vedrà, a catena. Per quanto ci riguarda stiamo analizzando la questione, la scorsa notte ne abbiamo parlato con i nostri negli Stati Uniti per il momento non vediamo impatti negativi ma è troppo presto, aspettiamo", ha concluso. "È una macchina bellissima, aspetto di poterla usare". Così il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha definito la nuova Thema che l'amministratore delegato della Fiat gli ha fatto vedere davanti al Lingotto. "Avevamo promesso che avremmo portato una sfilza di vetture e lo stiamo facendo" ha precisato Marchionne, al termine della visita con il capo dello Stato. "Dateci un pò di tempo - ha detto ancora Marchionne - le stiamo lanciando tutte quante. Lo avevamo promesso che avremmo portato una sfilza di vetture e lo stiamo facendo". Riguardo al rinnovato Museo nazionale dell'auto Marchionne ha osservato: "È una bellissima cosa. Sono veramente contento, è il luogo dove è nata la Fiat, è tutta qui. Bisogna conservarla e portarla avanti".
Bersani: ruolo attivo Italia. Calderoli pone due condizioni. Vendola: riaprire subito il negoziato Cronologia articolo20 marzo 2011 In questo articolo Argomenti: Politica | Francia | Udc | Idv | Ignazio La Russa | Maria Latella | Onu | Libia | Sicilia Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2011 alle ore 13:19. * ascolta questa pagina * * * * Il Pd è pronto a sostenere un ruolo attivo dell'Italia in Libia. L'annuncio è stato fatto dal segretario del partito Pierluigi Bersani a Rainews. Per Bersani, infatti, l'intervento "è necessario e legale". "Necessario - aggiunge - per impedire un massacro dei civili e legale perché avviene in seguito alle deliberazioni dell'Onu e dell'accordo UE-Lega araba". Queste parole riecheggiano quelle usate ieri dal primo ministro inglese, David Cameron. Per il segretario del Pd l'asse fondamentale da tenere in questa fase: "E' che Gheddafi ritiri le sue truppe nelle caserme, si arrivi ad una situazione di tregua e l'unione europea si metta a disposizione per una evoluzione pacifica e democratica della situazione libica". Sulle perplessità espresse da alcuni ministri come Umberto Bossi il segretario del Pd consiglia invita il governo a parlare "con voce univoca, di definire meglio, in diverse commissioni parlamentari, il ruolo dell'Italia". E ai ministri dissenzienti consiglia, in questa fase, di "stare zitti". La posizione della Lega, dopo le dichiarazione di Bossi Secondo il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, è possibile che l'Italia partecipi alla missione contro Gheddafi, ma a due condizioni ben precise. "L'unico che non ha mai baciato l'anello a Gheddafi sono io - ha detto Calderoli all'Ansa - e forse ho più titolo per parlare visto che mi dimisi da ministro pur di non accettare diktat da Gheddafi. Ciò nonostante avrei preferito una maggior cautela assumendo una posizione simile a quella tedesca, visto la vicinanza che abbiamo con la Libia e le possibili conseguenze di invasione di profughi e di ritorsioni terroristiche". "Prendo atto - ha concluso Calderoli - della nostra adesione all'operazione anche se avremmo preferito un voto d'aula. Ma la nostra partecipazione richiede due condizioni imprescindibili: la prima è l'impegno di tutte le nazioni che partecipano di prendere una quota parte dei profughi in proporzione a quella che è la loro popolazione residente. La seconda è che il blocco navale sia utilizzato per impedire esodi di massa verso il nostro Paese e in particolare Lampedusa e la Sicilia". Casini: qualche distonia e confusione di troppo Secondo il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, intervistato da Maria Latella su Sky, "c'è stata qualche distonia e confusione di linguaggio di troppo, c'è stata rapidità in evoluzione della nostra posizione e c'è stata qualche disinvoltura" da parte del governo sulla situazione in Libia. Casini ha commentato le dichiarazioni del ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha parlato di una "partecipazione attiva dell'Italia alla missione" perché "non siamo affittacamere": "Io non sarei neanche molto convinto che abbiano bisogno degli affittacamere - ha rilevato - mi sembra Francia e Gran Bretagna siano andando in camper: hanno portaerei, basi in Corsica, in Ciad. Non siamo come pensiamo di essere, certo siamo il primo paese di fronte alla Libia". Vendola: grande preoccupazione "Esprimiamo grande preoccupazione per lo sviluppo degli eventi in Libia, dopo l'inizio delle operazioni militari. Preoccupazione ancor più aggravata dalla notizia del sequestro a Tripoli dell'equipaggio di un rimorchiatore italiano da parte delle autorità del governo di Gheddafi". Lo dichiara in una nota il presidente di Sinistra Ecologia Libertà, Nichi Vendola, che stamani ha riunito a Roma il coordinamento nazionale del partito per una valutazione sulla vicenda libica. Nelle prossime ore sarà diffuso un documento di Sel. "Chiediamo - prosegue il leader di Sel - che siano da una parte attivate tutte le iniziative a tutela dei nostri connazionali in Libia, e dall'altra sia attivato un corridoio umanitario che garantisca la sicurezza delle popolazioni civili". Vendola invita poi il governo Berlusconi a essere "responsabile". "Dopo i baciamano a Gheddafi - prosegue il leader di Sel - ed essere stati i primi della classe nel rapporto con quel regime, oggi, per far dimenticare quella vergogna, non trasformi l'Italia, anche per le ragioni storiche ben note del colonialismo italiano in quella nazione, nel primo della classe nelle operazioni militari. È necessario - conclude Vendola - che si riapra subito lo spazio del negoziato, e si impedisca l'escalation senza controllo". L'Italia dei Valori: "L'Italia non può assistere inerme, governo spaccato" "L'Italia non può assistere inerme al massacro di civili a poche centinaia di chilometri dalle sue coste. Il nostro Paese deve fare pienamente la sua parte per liberare il popolo libico dall'oppressione di un regime sanguinario che non rispetta i diritti umani". E' l'opinione il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. "Italia dei Valori - prosegue - appoggerà ogni azione necessaria, anche diretta ed attiva, per dare attuazione alla risoluzione Onu. Purtroppo anche in questa situazione così drammatica e delicata, il governo è spaccato. La posizione della Lega, incapace di guardare al di là del proprio naso e di piccoli interessi elettorali, mina la coesione dell'esecutivo e lo rende ancora più debole". "È indispensabile - aggiunge - coinvolgere il Parlamento nelle decisioni perchè il Governo, oltre ad essere spaccato, è poco credibile. Dobbiamo ricordare che sei mesi fa Berlusconi baciava le mani al dittatore libico e fino a due giorni fa c'era chi sperava che Gheddafi riuscisse a tornare in sella, a danno del suo popolo". "Non si devono ripetere gli errori del passato - conclude - ed il Parlamento deve essere costantemente aggiornato e partecipe delle decisioni, anche militari".
2011-03-19 Fukushima, il ripristino dell'energia è questione di ore - Marchionne: impatto giapponese sull'auto Cronologia articolo 19 marzo 2011 L'Agenzia di sicurezza nucleare ha annunciato fra oggi e domani il ripristino dell'alimentazione elettrica nei reattori 1,2,5 e 6 e quella nei reattori 3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima. L'alimentazione di energia si era interrotta automaticamente nella centrale al momento del sisma di magnitudo 9 che ha colpito l'11 marzo scorso il Giappone. I danni causati dallo tsunami seguito al terremoto hanno impedito che venisse ripristinata l'elettricità, necessaria per far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto. E' "previsto di ripristinare l'elettricità sabato nei reattori 1 e 2, così anche per quelli 5 e 6 - ha detto un funzionario dell'agenzia - la corrente sarà ripristinata domenica nei reattori 3 e 4". foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone Vedi tutti " video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Il rischio nucleare sale a 5, ma l'Aiea rassicura: non è una nuova Chernobil - Auto ed elettronica in stallo * In stallo la produzione di auto ed elettronica * Kit di sopravvivenza contro i disastri nucleari. Consigli dei governi e strategie individuali Vedi tutti " Oggi un'altra forte scossa di terremoto si è registrata vicino alla centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito l'agenzia meteorologica del paese senza diramare alcun allarme tsunami. Il sisma ha scosso gli edifici di Tokyo, ma non é stato segnalato nessun danno, l'emittente pubblica Nhk ha riferito che i voli verso l'aeroporto di Narita sono stati temporaneamente sospesi per alcuni controlli di sicurezza. Intanto sui tetti degli edifici dei reattori 5 e 6 della centrale nucleare di Fukushima sono stati praticati dei fori per evitare esplosioni di idrogeno. il gestore dell'impianto, l'azienda elettrica Tokyo Electric Power (Tepco), precisa infatti che "nel timore di un accumulo di idrogeno nei reattori 5 e 6, Tepco ha praticato tre fori da 3 a 7,5 centimetri nei tetti" dei loro edifici, ha dichiarato un portavoce della società. I reattori 5 e 6 sono i meno danneggiati della centrale perchè, diversamente da quanto accaduti nei reattori 1, 2, 3 e 4, i loro sistemi di raffreddamento hanno continuato a funzionare dopo il sisma e lo tsunami dell'11 marzo, grazie a un generatore diesel. Tuttavia, al momento del sisma anche in questi due reattori era stato registrato un aumento della pressione. Stanno avendo successo gli sforzi dei soldati e dei tecnici per raffreddare i reattori della centrale nucleare Fukushima-1. Secondo quanto ha riferito oggi in conferenza stampa il ministro della Difesa nipponico Toshimi Kitazawa, i primi quattro reattori della centrale, sarebbero a temperature inferiori ai 100 gradi. Lo riporta la televisione pubblica Nhk. Per quanto riguarda invece i reattori 5 e 6, che erano fermi al momento dell'incidente e che hanno finora presentato meno problemi, la Nhk ha riferito che, secondo le autorità, sono o sono stati "raffreddati". Al reattore 6 è in funzione un impianto di raffreddamento, al 5 è stato effettuato un raffreddamento attraverso pompe diesel. Parola d'ordine resta dunque raffreddare con getti d'acqua 24 ore su 24 i reattori della centrale danneggiati. Questo l'obiettivo del piano messo a punto dalle autorità giapponesi assieme all'esercito e ai vigili del fuoco per cercare di diminuire la temperatura del combustibile radioattivo depositato. Livelli anormali elevati di radioattività sono stati registrati nel latte e negli spinaci nella prefettura di Fukushima e Ibaraki, nei pressi della centrale nucleare danneggiata in seguito al terremoto e allo tsunami di una settimana fa. Lo ha dichiarato il portavoce del governo, Yukio Edano. Intanto si apprende che tracce di iodio radioattivo sono state trovate nei rubinetti dell'acqua di Tokyo e in altre località del Giappone. Lo ha annunciato l'agenzia di stampa, Kyodo, citando fonti governative.
Marchionne avverte: ci sarà un impatto Giappone sull'industria dell'auto Cronologia articolo19 marzo 2011 In occasione della presentazione al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano della nuova Lancia Thema, Sergio Marchionne si è detto convinto che la situazione giapponese avrà un impatto sull'industria dell'auto. "È troppo presto per dirlo, ma potenzialmente l'impatto ci sarà - ha detto - La domanda è quanto durerà e non credo che durerà molto". "C'e' troppa incertezza - ha aggiunto Marchionne - ma l'impatto ci sarà anche a livello di industria automobilistica, l'impatto sui fornitori si vedrà, a catena. Per quanto ci riguarda stiamo analizzando la questione, la scorsa notte ne abbiamo parlato con i nostri negli Stati Uniti per il momento non vediamo impatti negativi ma è troppo presto, aspettiamo", ha concluso. "È una macchina bellissima, aspetto di poterla usare". Così il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ha definito la nuova Thema che l'amministratore delegato della Fiat gli ha fatto vedere davanti al Lingotto. "Avevamo promesso che avremmo portato una sfilza di vetture e lo stiamo facendo" ha precisato Marchionne, al termine della visita con il capo dello Stato. "Dateci un pò di tempo - ha detto ancora Marchionne - le stiamo lanciando tutte quante. Lo avevamo promesso che avremmo portato una sfilza di vetture e lo stiamo facendo". Riguardo al rinnovato Museo nazionale dell'auto Marchionne ha osservato: "È una bellissima cosa. Sono veramente contento, è il luogo dove è nata la Fiat, è tutta qui. Bisogna conservarla e portarla avanti".
2011-03-18 L'Aiea alza il livello di allarme nucleare a Fukushima. Appello di Naoto Kan al paese: ricostruiremo Cronologia articolo18 marzo 2011Commenti (7) In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Naoto Kan.Honda | Barack Obama | Naoto Kan | Cernobyl | Onu | Honda | Nissan | Oceano Pacifico Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2011 alle ore 09:18. * ascolta questa pagina * * * * È una corsa contro il tempo per evitare la catastrofe. L'Agenzia internazionale per l'Energia Atomica ha innalzato il livello di gravità del disastro nucleare nella centrale di Fukushima da 4 a 5, (cioè da un incidente con conseguenze locali a incidente che coinvolge territori più estesi). La scala internazionale, dal punto di vista della sicurezza di un evento radiologico o nucleare va dal livello 1 ("anomalia") a 7 ("incidente gravissimo). Ogni livello della scala prevede una gravità 10 volte maggiore del precedente. L'incidente di Cernobyl, nel 1986, fu classificato di livello 7, Three Miles Island di livello 5. L'appello del premier all'unità nazionale Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha lanciato un appello all'unità del paese di fronte all'impegno di ricostruire il paese. "Tutto il popolo deve avere la forte determinazione a superare questa crisi. I tecnici della Tokyo Denryoku (la società elettrica che gestisce la centrale, ndr.) dell'esercito, della polizia, tutti gli addetti stanno lavorando con tutte le forze, a rischio della vita. Assieme a loro dobbiamo superare questa situazione. Ricostruiremo il Paese dalle rovine", ha detto ancora Kan nel suo discorso alla nazione, aggiungendo che lui stesso "come cittadino", "lavorerà duro" per la rinascita del Giappone". Anche se ha ammesso che le operazioni per evitare un disastro nucleare nella centrale Fukushima-1, colpita una settimana fa dal devastante terremoto/tsunami che ha annichilito il nordest del Giappone, devono ancora affrontare "enormi difficoltà". Il premier ha ringraziato inoltre la comunità internazionale che s'è mobilitata per aiutare il Giappone nella sua più grande tragedia del dopoguerra. foto Preghiere e distruzione in Giappone L'angoscia atomica in Giappone a una settimana dal sisma Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Vedi tutti " video Giappone, le immagini aeree dei reattori nucleari di Fukushima 1 Giappone, cannoni ad acqua per raffreddare i reattori di Fukushima Imperatore giapponese Akihito: prego per la sicurezza della popolazione Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) documenti * I livelli della scala Ines (International Nuclear and radiological Event Scale), sviluppata nel 1989 dalla Iaea blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Tokyo ha paura - A Fukushima situazione più grave, il premier Kan: ricostruiremo - Rischio Chernobyl * Sfollati oltre centomila bambini * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima Vedi tutti " Ancora parziale il bilancio del disastro il cui numero di vittime supera quello di Kobe Il numero delle vittime confermate del terremoto 6.539 ha superato quello delle vittime del sisma di Kobe del 1995, nel quale persero la vita 6.434 persone. I dispersi sono più di 10.000 e si teme che il bilancio finale possa superare le 20.000 vittime. E sono almeno 400 i chilometri quadrati di terreno inondati dallo tsunami secondo l'autorità geo-spaziale giapponese, sulla base dell'analisi delle fotografie aeree e satellitari realizzate nel nord-est. Tuttavia mancano ancora i rilevamenti su una superficie pari al 20 per cento di quella investita dall'onda. Inatnato continuano senza sosta i tentativi di raffreddamento dei reattori danneggiati della centrale di Fukushima. Dopo essere stati costretti a rinunciare all'uso degli elicotteri, per l'alta radioattività che si sprigiona, le autorità hanno schierato circa 20 camion dei pompieri. Con questi mezzi hanno ripreso a tentare di raffreddare i reattori con i cannoni ad acqua. In particolare i vigili del fuoco e i militari si stanno concentrando sul numero 3, considerato il più pericoloso perche è alimentato dalla miscela di ossido di uranio e di plutonio. L'operazione che va avanti da molti giorni non pare però ottenere i risultati sperati tanto che l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare non esclude l'ipotesi di chiudere i reattori atomici danneggiati in sarcofaghi di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto con quello di Chernobyl. Nel frattempo i tecnici giapponesi sperano di riuscire entro domani a rimettere parzialmente in funzione il sistema elettrico della centrale per accelerare le operazioni di raffreddamento. Da ieri, il livello di radioattività nella centrale è sceso solo marginalmente. Il vento sulla centrale soffia verso il Pacifico (guarda la dinamica di dispersione della nube) e non c' è pericolo immediato per l'area urbana di Tokyo, 240 km a sud dell'impianto. Il presidente americano Barack Obama ha affermato che non ci sono pericoli neanche per la costa occidentale degli Usa, dove 450 esperti nucleari militari sono pronti ad aiutare quelli giapponesi se necessario. Intanto nove militari sono già in Giappone per valutare i rischi di contaminazione radioattiva e la eventuale necessità di rinforzi. Oggi tornerà in patria il direttore generale dell'Aiea - l'Agenzia dell'Onu per l'energia atomica - il giapponese Yukiya Amano, che discuterà della crisi col premier Naoto Kan. Honda ancora stop alla produzione. Nissan test sulla radioattività sulle auto L'azienda automobilistica Honda ha annunciato che estenderà dal 20 al 23 marzo la sospensione della produzione di auto. La Nissan invece effettuerà test sulla radioattività su tutte le automobili costruite in Giappone: "Continueremo a prendere tutte le misure appropriate per rassicurare il pubblico sul fatto che tutti i nostri prodotti sono conformi ai livelli di sicurezza raccomandati, i test proseguiranno fino a che non saremo certi che ogni rischio di contaminazione è escluso".
Tokyo ha paura - A Fukushima situazione più grave, il premier Kan: ricostruiremo - Rischio Chernobyl articoli di Stefano Carrer ed Elena ComelliCronologia articolo18 marzo 2011Commenti (5) In questo articolo Media Argomenti: Governo | Ambiente | Banri Kaieda | Stati Uniti d'America | Barack Obama | Ministero degli affari Esteri | Alitalia | Cina | Tokyo Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2011 alle ore 07:57. * ascolta questa pagina * * * * In Giappone paura del blackoutIn Giappone paura del blackout dal nostro inviato Stefano Carrer TOKYO - La paura di Tokyo non è la paura del mondo. Alle 15 e 47 di ieri, per una quindicina di milioni di giapponesi arriva una temuta notizia che fa dimenticare quanto accade ai reattori di Fukushima e tanto spaventa europei, americani e altri asiatici: il ministro dell'Economia Banri Kaieda annuncia che è in arrivo un blackout elettrico di proporzioni imprevedibili, poiché la domanda di energia, che aumenta nelle ore serali, ha già sfiorato in mattinata la capacità massima che la Tepco - la stessa utility che gestisce (male) Fukushima - può fornire nonostante un razionamento già in atto. Negli uffici il lavoro si interrompe: sono gli stessi bucho, i capi, a invitare gli impiegati a sbrigare in fretta l'essenziale. Ci si precipita verso treni e metropolitane, temendo di non fare in tempo a tornare a casa. "Sono rimasta bloccata quasi tutta la notte sulla moquette di un albergo, il giorno del terremoto – afferma Satoko Tanaka, impiegata 33enne - non voglio ripetere oggi questa esperienza". foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone Vedi tutti " video Giappone, le immagini aeree dei reattori nucleari di Fukushima 1 Giappone, cannoni ad acqua per raffreddare i reattori di Fukushima Sisma Giappone, nevica sulle macerie di Ishinomaki Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Michael Allen spiega perché l'ipotesi peggiore è una nuova Chernobyl * Sfollati oltre centomila bambini * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima Vedi tutti " Bisogna fare tutti la propria parte per risparmiare energia: chi resta in ufficio si ritrova senza riscaldamento e con i gabinetti a luci spente. I gestori dei trasporti tagliano le corse: la ressa è da mattino presto. "Di solito salgo sulla carrozza riservata alle donne - prosegue Tanaka - ma da giorni non mi preoccupo più del chikan (la manomorta, ndr): penso che il pericolo sia calato al minimo, anche i sukebe (i pervertiti) saranno sotto stress". Cala il buio preventivo su una città famosa nel mondo per il turbinio multicolore delle sue insegne. Alle 20 e 27 viene reso noto che la domanda di energia si sta approssimando ai livelli di guardia, come era successo già al mattino: annunci che vengono accolti con più apprensione di quelli riguardanti Fukushima. I kombini vengono di nuovo assaltati per fare incetta di vettovaglie. In vista del lungo weekend che si prolungherà al lunedì festivo, chi è a corto di contanti trova una brutta sorpresa ai bancomat della Mizuho: si digita a vuoto, l'aumento delle transazioni ha mandato in tilt il sistema della megabanca. Una città fiera della sua efficienza si riscopre caotica: troppe cose non funzionano, qui non si è abituati alla rassegnazione italiana. La sorpresa lascia spazio allo sconcerto e subito dopo alla volontà di precauzione: di sicuro alla riapertura i bancomat della Mizuho saranno sommersi di richieste e rischieranno un altro tilt. "Sono stata in coda 5 ore - dice Keiko Fukano, reduce dal Tokyo Passport Center - è per la mia anziana madre: s'è convinta a fare il passaporto, non si sa mai". Va anche peggio agli stranieri che affollano all'inverosimile l'ufficio immigrazione, dalle parti di Shinagawa: chiedono il permesso di rientro, un'inutile e assurda complicazione burocratica che invano l'Ambasciata dell'Ue ha chiesto da anni al Giappone di abolire. Anche se hai il visto pluriennale, se esci non puoi più tornare se non hai messo sul passaporto il "bollino" del rientro multiplo. Sorge intanto il dubbio che certe ambasciate - britannica , australiana - sapessero qualcosa del rischio blackout: hanno invitato i connazionali ad andarsene da Tokyo, precisando che la raccomandazione non si riferisce tanto a un immediato pericolo radioattivo, ma al rischio di caos energetico e logistico. Chi sta fuori dal Giappone ha invece ben altre preoccupazioni: la prima è che il governo giapponese e la Tepco non la raccontino giusta su Fukushima. Tutte le tv mondiali mostrano lo spettacolo del ricorso a mezzi sempre più disperati per cercare di raffreddare i reattori: elicotteri che rovesciano acqua dall'alto, camion con maxi-idranti progettati per spegnere incendi e non certo per abbassare la pressione in un impianto atomico. Dopo la Francia che continua a moltiplicare gli allarmi rossi irritando ormai visibilmente i padroni di casa, anche la Cina si è messa a chiedere più chiarezza: una portavoce del ministero degli esteri di Pechino ha detto di sperare "che il Giappone dica al mondo quanto sta avvenendo in maniera tempestiva e appropriata". I briefing che si moltiplicano per i giornalisti e il personale delle ambasciate straniere continuano a lasciare un senso di frustrazione. Ieri pomeriggio, ad esempio, il vicedirettore generale della Nuclear and Industrial Safety Agency, Hidehiko Nishiyama, ha convocato una conferenza stampa. Il materiale distribuito si riferisce però alla situazione in prima mattina e l'oratore appare sfuggente su ogni domanda delicata. Quello che è sempre più evidente è la divergenza di valutazioni sulla gravità della situazione tra Tokyo e Washington, anche dopo la telefonata di mezz'ora tra il premier Kan e Barack Obama, che ha promesso ogni aiuto. Per il Dipartimento di stato e il Pentagono, l'area da considerare pericolosa attorno alla centrale è di 80 chilometri, mentre Tokyo resta a un raggio di 30. Ad ogni buon conto, i familiari dei diplomatici Usa sono stati autorizzati a partire, compresi quelli del consolato di Nagoya (350 km a sud di Tokyo). Partito finalmente da Osaka (da ieri unica destinazione Alitalia sul Giappone) anche il gruppone del Maggio Musicale Fiorentino, che ieri avrebbe dovuto mettere in scena una "Tosca" scintillante in una grande serata di celebrazioni dell'Unità d'Italia. Ci ha pensato l'Istituto italiano di cultura, con un alzabandiera al mattino e il canto di "Fratelli d'Italia" da parte del maestro Ishihara nel tardo pomeriggio. Un momento breve, per spegnere presto le luci e offrire qualche panino in semioscurità agli impiegati della società di editoria medica al piano superiore, che non avevano fatto in tempo a prendere l'ultimo treno disponibile. Il buio si fa più fitto. Il blackout totale non arriva. Solo, verso le 22, un'altra scossa di terremoto di magnitudo 5.8.
Michael Allen spiega perché l'ipotesi peggiore è una nuova Chernobyl di Elena ComelliCronologia articolo18 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Michael Allen | Oceano Pacifico | Chernobyl | Camera dei deputati Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 18 marzo 2011 alle ore 15:28. * ascolta questa pagina * * * * Michael Allen spiega perché l'ipotesi peggiore è una nuova ChernobylMichael Allen spiega perché l'ipotesi peggiore è una nuova Chernobyl "L'emergenza continuerà per molto tempo, il peggio potrebbe ancora arrivare". Questa la previsione di Michael Allen, che ha guidato per 14 anni i programmi sulla sicurezza dei reattori dei Sandia National Labs nel deserto del Nuovo Messico, dove metteva in atto in ambiente controllato gli incidenti più gravi, compresa la fusione del nocciolo, per studiarne le dinamiche. Come potrebbe evolversi la situazione? "Le esplosioni dell'idrogeno a contatto con l'aria, che hanno fatto saltare la copertura esterna dei reattori, non sono un problema grave, erano ampiamente prevedibili. Quella che mi preoccupa di più, invece, è l'esplosione del 15 marzo. Questa dev'essere interna al reattore ed è successa, probabilmente, quando parte delle barre esposte si sono fuse e sono colate nel bacino d'acqua sottostante". articoli correlati * Tokyo ha paura - A Fukushima situazione più grave, il premier Kan: ricostruiremo - Rischio Chernobyl * L'Aiea alza il livello di allarme nucleare a Fukushima. Appello di Naoto Kan al paese: ricostruiremo Cosa può essere successo? "Quando accade questo, si sviluppa una massiccia esplosione di vapore, che crea una pressione estremamente alta nella camera interna del reattore. Ho fatto spesso degli esperimenti di questo tipo e se il nocciolo fuso cola nell'acqua, esplode sempre". Subito dopo la pressione è calata bruscamente... "Esatto. In più, si è impennato il livello delle radiazioni all'esterno. Questo avallerebbe l'ipotesi che la camera di contenimento del reattore sia stata danneggiata o addirittura fessurata e stia rilasciando la radioattività interna". Cosa ci aspetta in seguito? "Se i tecnici giapponesi non riescono a trovare un modo per raffreddare il nocciolo dei tre reattori in avaria, il livello di radiazioni continuerà a salire e sarà sempre più pericoloso avvicinarsi e condurre le operazioni di raffreddamento. E' un circolo vizioso. Questi processi possono durare molto tempo, anche per mesi, molto più a lungo di quanto la gente si aspetti. Nel corso del tempo, reazioni analoghe potrebbero scatenarsi in tutti e sei i reattori, se non si riprende in mano il controllo della situazione". La peggiore delle ipotesi? "Se non riusciranno a pompare abbastanza acqua fredda nei reattori, tutto il nocciolo fuso colerà nel bacino d'acqua che sta sul fondo della camera interna. Il calore del nocciolo farà bollire e poi evaporare tutta l'acqua. Si depositerà sul fondo di acciaio del bacino e se è ancora molto caldo lo bucherà, cadendo nel bacino sottostante, che sta sul fondo della camera di contenimento di cemento". Un'altra esplosione? "Qui ci sarà sicuramente un'altra esplosione. L'acqua di questo bacino sarà fredda e l'improvviso contatto con il contenuto del reattore ad altissima temperatura può causare un'esplosione molto potente, quasi come una bomba. Con un'esplosione di questo tipo, è probabile che la camera di contenimento di cemento si fratturi e da qui potrebbe uscire all'esterno una nuvola molto radioattiva". Conseguenze? "Simili a quelle di Chernobyl. In questo caso, c'è solo da sperare che il vento spinga la nuvola verso Est e il vapore radioattivo si disperda sul Pacifico. Se incece i venti dovessero spingere la nube radioattiva verso Sud, il rischio è che raggiunga Tokyo, con i suoi 13 milioni di abitanti. In quel caso le conseguenze sarebbero ben più gravi di Chernobyl".
2011-03-17 Diretta. Radioattività in aumento a Fukushima, la terra continua a tremare - La Cina frena sul nucleare Cronologia articolo17 marzo 2011Commenta In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Andamento dei tassi | Banri Kaieda | Naoto Kan | Ministero degli affari Esteri | Dmitri Medvedev | Stati Uniti d'America | Cina | Oceano Pacifico Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 08:57. * ascolta questa pagina * * * * Immagine dei danni riportati dalla centrale di Fukushima ripresa dal satellite GeoEye satellite (AFP PHOTO/HO/GEOEYE)Immagine dei danni riportati dalla centrale di Fukushima ripresa dal satellite GeoEye satellite (AFP PHOTO/HO/GEOEYE) Dopo l'azione di speciali autopompe dell'esercito che hanno versaro enormi quantità d'acqua sul reattore numero 3, il livello di radiazioni alla centrale nucleare di Fukushima è nuovamente in aumento. Secondo la Tepco, il livello intorno agli edifici, è passato a 4.000 microsievert/h da 3.700, al termine di questa operazione. Mille microsievert, pari a un millisievert, sono considerati il tetto massimo cui un essere umano può esporsi, ma nell'arco di un intero anno. L'acqua comunque ha raffreddato la temperatura nella piscina e "fumo bianco" continua a levarsi dalla zona. L'impianto potrebbe essere ricollegato presto a una linea elettrica e questo permetterebbe di riattivare, almeno parzialmente, il sistema di refrigerazione. Intanto, il ministero della Difesa ha fatto sapere che gli elicotteri militari e i camion-cisterna riprenderanno domani la loro missione. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone Vedi tutti " video Sisma Giappone, nevica sulle macerie di Ishinomaki Imperatore giapponese Akihito: prego per la sicurezza della popolazione Giappone, gli italiani tornano a casa e raccontano la paura Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Pechino frena sui suoi ambiziosi programmi nucleari e ordina un test su tutte le centrali del paese * L'imperatore preoccupato per la prima volta in tv * La Cina congela il nucleare Vedi tutti " Cinque veicoli hanno lavorato per 40 minuti e, ore prima, gli elicotteri militari avevano lanciato tonnellate di acqua marina ancgh se con scarsi risultati. Nonostante l'acqua sia l'unico modo per raffreddare i nuclei dei reattori uno, due e tre e le vasche di combustibile esausto dei reattori tre e quattro per l'Authority francese per la Sicurezza Nucleare i mezzi messi all'opera fino a questo momento dalle autorità giapponesi non sono affatto sufficienti. Nuova scossa Continua intanto lo sciame sismico. Una scossa al largo delle coste di Chiba, meno 100 km a est di Tokyo, è stata registrata alle 9:32 ora locale, con magnitudo 5,8 sulla scala Richter, a una profondità di 40 chilometri. Allarme blackout Il paese rischia di subire interruzioni generalizzate della corrente elettrica se non saranno ridotti i consumi. Il monito è stato lanciato dal ministro nipponico per l'economia: "La domanda di corrente risulterà oggi stesso di gran lunga superiore alla disponibilità tra la sera la notte, nonostante i razionamenti già previsti, e si debbono temere blackout imprevedibili soprattutto nell'area di Tokyo". La previsione del ministro è però stata rivista dalla Tepco dopo che i cittadini di Tokyo hanno fatto scendere la domanda di elettricità a 3050 kilowatt alle 18 ora locale da 3290 tra le 8 e le 9 del mattino. Per ridurre i consumi anche le ferrovie hanno ridotto del 20% la velocità dei treni e hanno diminuito il numero di corse. Ai cittadini inoltre é stato chiesto di usare di meno i sistemi di riscaldamento per far fronte all'ondata di aria fredda che ha colpito il paese nelle ultime ore. Mevded:"In Giappone è la catastrofe". La Russia offre aiuto Il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito l'incidente nucleare un "disastro nazionale colossale, una catastrofe". IIl ministero degli esteri russo ha dichiarato che il suo paese è pronto a prestare qualsiasi tipo di aiuto al Giappone, anche nello spegnimento degli incendi alla centrale di Fukushima. La nube radioattiva si sposta verso la California La nube di fumo bianco radioattivo sprigionata dalla centrale nucleare sta attraversando il Pacifico e potrebbe arrivare già domani sulla costa della California meridionale, dopo aver toccato anche le isole Aleutine. Gli esperti ritengono che la nube non comporterà comunque rischi per la salute dei cittadini statunitensi, poiché lungo il tragitto perderà molto del suo potenziale nocivo. Il bilancio delle vittime continua a salire Il devastante sisma/tsunami sta assumendo una dimensione sempre più catastrofica. Secondo i dati diffusi oggi dalla polizia tra morti e dispersi si è arrivati a quota 15.023. I morti accertati, alle 16 locali (ore 8 in Italia) sono 5.429 in 11 prefetture più Tokyo. I dispersi sono in tutto 9.594 distribuiti in sei prefetture. I feriti sono 2.404. Il Giappone e gli Usa Obama e il premier Naoto Kan hanno parlato al telefono e il presidente ha detto che gli Usa collaboreranno "in tutti i modi possibili", e ha promesso di inviare altri esperti nucleari. Alcune pompe di fabbricazione americana stanno già per essere trasportate alla centrale nucleare per rafforzare i disperati tentativi di raffreddare i reattori. Nel frattempo però il dipartimento di stato ha autorizzato la partenza su base volontaria, inclusa una nuova sistemazione in zone sicure in Giappone, delle famiglie del personale del governo americano. La Cina chiede spiegazioni Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Jiang Yu ha chiesto al Giappone informazioni opportune e precise sull'emergenza nucleare in corso alla centrale nucleare Fukushima: "Io credo che tutti i governi e tutte le popolazioni abbiamo il diritto di seguire con attenzione questo incidente e che il Giappone gestisca i suoi sforzi per risolverlo". L'ambasciata italiana invita a lasciare Tokyo L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami e dalla stessa capitale". Quanto all'ipotesi radiazioni, le misure "del team italiano effettuate confermano il valore registrato ieri di 0.04 microsievert/ora". Le misure spettroscopiche escludono al "momento la presenza di isotopi radioattivi artificiali.
Pechino frena sui suoi ambiziosi programmi nucleari e ordina un test su tutte le centrali del paese dal nostro corrispondente Luca VinciguerraCronologia articolo17 marzo 2011 In questo articolo Argomenti: Prezzi e tariffe | International Energy Agency | Consiglio di Stato | Pechino | Fukushima Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 11:51. * ascolta questa pagina * * * * Cina, centrale nucleare in costruzione a Fuqing (Afp)Cina, centrale nucleare in costruzione a Fuqing (Afp) SHANGHAI – L'incubo di Fukushima spinge la Cina a rivedere i suoi ambiziosi piani di potenziamento nucleare che, sulla carta, prevedono l'installazione di 400 gigawatt di potenza entro il 2050. Nelle ultime ore il Consiglio di Stato ha deciso di sottoporre tutte le centrali nucleari esistenti a uno speciale test di sicurezza. In sostanza, gli ispettori di Pechino dovranno valutare se i 12 reattori attualmente in funzione nel paese (sono distribuiti su 4 centrali che sviluppano una capacità complessiva di 10 gigawatt annui) sarebbero in grado di resistere a stress analoghi a quelli che una settimana fa in Giappone, dopo lo tsunami e il terremoto, hanno mandato fuori controllo gli impianti di Fukushima. Il Consiglio di Stato ha anche deciso di congelare tutti i progetti in essere per verificare che corrispondano agli standard di sicurezza. La moratoria riguarda una dozzina di nuove centrali già in fase di costruzione, più altre 25 la cui progettazione si trova in uno stadio avanzato. Il nucleare è uno dei pilastri della politica energetica cinese. Spinta dalla fame crescente di materie prime necessarie per alimentare lo sviluppo economico e il processo di modernizzazione del paese, qualche anno fa Pechino ha capito che il suo portafoglio energetico andava radicalmente cambiato. E anche in tempi rapidi. Per due ragioni. Una di carattere economico-politico: importare combustibili fossili costa, e costituisce un rischioso fattore di dipendenza dall'estero. L'altra di carattere ambientale: oggi il carbone copre quasi il 70% del fabbisogno energetico cinese e contribuisce per l'83% alle emissioni di gas serra del Dragone. Così, all'inizio del decennio scorso, il governo cinese ha deciso di rispolverare i vecchi progetti di sviluppo dell'energia nucleare rimasti per lungo tempo nel cassetto. La storia del nucleare in Cina, infatti, è lunga e controversa. Verso la metà degli anni '70, Pechino sembrava sul punto di abbracciare l'opzione nucleare per sostenere la crescita della domanda domestica di energia elettrica. Ma poi una serie di considerazioni spinsero il governo a raffreddare il progetto. Primo: all'epoca la Cina poteva contare su abbondanti risorse di acqua, carbone e anche di petrolio che le garantivano la totale autosufficienza energetica. Secondo: a differenza del vicino Giappone (che da allora non a caso ha costruito una sessantina di centrali), la Cina era stata solo sfiorata dalla prima crisi petrolifera del 1973. Terzo: non avendo sviluppato in casa un know how nucleare, Pechino per sviluppare la produzione di energia atomica sarebbe dovuta dipendere dai trasferimenti di tecnologia dall'estero.
Giappone a rischio black out. Ambasciata italiana:"Lasciate Tokyo". L'imperatore in tv Cronologia articolo17 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Andamento dei tassi | Banri Kaieda | Naoto Kan | Oceano Pacifico | Ambasciate d'Italia | Ministero degli affari Esteri | Tepco | Gregory Jaczko | Cina Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 08:57. * ascolta questa pagina * * * * Una donna cammina in un'area residenziale distrutta in Rikuzentakat,. Mar 17, 2011 (Reuters)Una donna cammina in un'area residenziale distrutta in Rikuzentakat,. Mar 17, 2011 (Reuters) Allarme blackout in Giappone. Il paese rischia di subire interruzioni generalizzate della corrente elettrica se non saranno ridotti i consumi. Il monito è stato lanciato lanciato dal ministro nipponico per l'economia: "La domanda di corrente risulterà oggi stesso di gran lunga superiore alla disponibilità tra la sera la notte, nonostante i razionamenti già previsti, e si debbono temere blackout imprevedibili soprattutto nell'area di Tokyo". La situazione alla centrale nucleare Nell'ultimo tentativo di raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima, l'esercito giapponese ha fatto cadere 7.500 litri di acqua dell'oceano sulla parte superiore delle unità surriscaldate. Nel pomeriggio dovrebbe ripartire anche l'elettricità nell'impianto con i cavi di alimentazione che partono da una fonte esterna. Nonostante l'acqua riversata, la radioattività è in aumento: la società che gestisce l'impianto, la Tepco, ha affermato che intorno alla centrale il tasso radioattivo è salito a 3.000 microsievert l'ora. Mille microsievert, pari a un millisievert, sono considerati il tetto massimo cui un essere umano può esporsi, ma nell'arco di un intero anno, senza rischi per la salute. Un'area di 20 chilometri intorno alla centrale é stata evacuata. Alle persone residenti tra i 20 e i 30 km di distanza é stato consigliato di rimanere in casa. Ma secondo Gregory Jaczko, capo dell'ente nucleare americano la situazione è già compromessa: la centrale nucleare di Fukushima 1 sta diffondendo "radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali" per le persone che stanno cercando di limitare la perdita di sostanze radioattive. Nel frattempo i venti sulla centrale nucleare stanno soffiando verso sudest, cioè verso l'Oceano Pacifico. A Tokyo martedì si è registrato un aumento di dieci volte della radioattività che però non ha raggiunto un livello ritenuto pericoloso per la salute dei residenti. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone Vedi tutti " video Imperatore giapponese Akihito: prego per la sicurezza della popolazione Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * L'imperatore preoccupato per la prima volta in tv * La Cina congela il nucleare * Droni sulla centrale di Fukushima. Si temono 25mila vittime - Radiazioni molto alte - Scandalo Tepco Vedi tutti " Il bilancio delle vittime continua a salire Il devastante sisma/tsunami sta assumendo una dimensione sempre più catastrofica. Secondo i dati diffusi oggi dalla polizia tra morti e dispersi si è arrivati a quota 15.023. I morti accertati, alle 16 locali (ore 8 in Italia) sono 5.429 in 11 prefetture più Tokyo. I dispersi sono in tutto 9.594 distribuiti in sei prefetture. I feriti sono 2.404. Il Giappone e gli Usa Obama e il premier Naoto Kan hanno parlato al telefono e il presidente ha detto che gli Usa collaboreranno "in tutti i modi possibili", e ha promesso di inviare altri esperti nucleari. Alcune pompe di fabbricazione americana stanno già per essere trasportate alla centrale nucleare per rafforzare i disperati tentativi di raffreddare i reattori. Nel frattempo però il dipartimento di stato ha autorizzato la partenza su base volontaria, inclusa una nuova sistemazione in zone sicure in Giappone, delle famiglie del personale del governo americano. La Cina chiede spiegazioni Il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Jiang Yu ha chiesto al Giappone informazioni opportune e precise sull'emergenza nucleare in corso alla centrale nucleare Fukushima: "Io credo che tutti i governi e tutte le popolazioni abbiamo il diritto di seguire con attenzione questo incidente e che il Giappone gestisca i suoi sforzi per risolverlo". L'ambasciata italiana invita a lasciare Tokyo L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami e dalla stessa capitale". Quanto all'ipotesi radiazioni, le misure "del team italiano effettuate confermano il valore registrato ieri di 0.04 microsievert/ora". Le misure spettroscopiche escludono al "momento la presenza di isotopi radioattivi artificiali.
"Sull'atomo seguiremo la Ue" Federico RendinaCronologia articolo17 marzo 2011 In questo articolo Argomenti: Eni | Udc | Mauro Libè | Corte Costituzionale | Stefano Saglia | Gianni Alemanno | Roma | Paolo Romani | Camera dei deputati Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 17 marzo 2011 alle ore 06:37. * ascolta questa pagina * * * *
ROMA Avanti tutta – nei proclami ufficiali – sul nucleare italiano. Ma con un'exit strategy che lentamente, con prudenza, si fa largo. Il piano governativo per dotare l'Italia del 25% di energia atomica entro un paio di decenni rimane ufficialmente fermo, immutato: ieri la maggioranza ha spianato la strada al sì delle commissioni attività produttive e ambiente della Camera alla nuova versione del decreto legislativo sui criteri per individuare i siti delle centrali atomiche, che accoglie i rilevi della Corte costituzionale sul pieno coinvolgimento delle singole regioni, anche se conferma che il loro parere non sarà vincolante. "Mercoledì prossimo l'approvazione del consiglio dei ministri" annuncia il sottosegretario allo Sviluppo Stefano Saglia. Ma è proprio lui, in contemporanea, a disegnare l'eventuale sterzata. Punto uno: in ogni caso – giura Saglia – mai si piazzerà una centrale "senza il pieno consenso delle popolazioni interessate" oltre che degli amministratori regionali. Che, praticamente tutti, compresi quelli del centro-destra, si sono detti indisponibili, ora a maggior ragione, a ospitare impianti nucleari. "Se ciò fosse confermato significherebbe che i governatori o non hanno approfondito la materia o non hanno il coraggio di affrontarla" puntualizza Saglia ribadendo le sue convinzioni nucleariste. Ma ecco, proprio ieri, una nuova delusione. Cosa voterà il sindaco pidiellino di Roma, Gianni Alemanno, al referendum antiatomo di giugno cavalcato dalle opposizioni? "Ci devo pensare" risponde Alemanno. Punto due: la mappa dei siti – dice sempre Saglia – comunque "non arriverà quest'anno". Il che significa che la promessa del Governo di propiziare la "prima pietra" di almeno una centrale atomica italiana entro la fine naturale della legislatura (2013) non vale più. Rimane ferma, per ora, la data del 2020 per l'entrata in funzione del primo impianto. Dunque "abbiamo dieci anni per riflettere. Perché allora bloccare tutto adesso?" dice sempre Saglia. Proprio mentre un autorevole operatore energetico da sempre scettico sul nostro ritorno al nucleare, l'ad dell'Eni Paolo Scaroni, lancia un segnale incoraggiante: allarmismo "eccessivo" per i fatti giapponesi. Giusta una "riflessione" dei paesi che hanno vecchie centrali, ma l'Italia "al nuovo nucleare può guardare con fiducia" sostiene Scaroni in un'audizione alla Camera. Punto tre: se l'Unione europea decidesse una forma di blocco del nucleare "l'Italia non si opporrebbe" anche se "certo non prenderemo unilateralmente una decisione simile" fa sapere Stefano Saglia in vista della riunione dei ministri dell'Energia convocata lunedì prossimo per proseguire l'esame della catastrofe giapponese e mettere a punto iniziative coordinate e comuni. I nuclearisti oltranzisti si infastidiscono. Ammonisce Mauro Libè, deputato dell'Udc (partito nuclearista per eccellenza). "Sulla scelta nucleare si può essere d'accordo o meno, ma una cosa è certa: se la posizione del Governo è quella del sottosegretario Saglia è pura presa in giro degli italiani". Cosa dicono, allora, i ministri dello Sviluppo Paolo Romani e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo? La linea ufficiale rimane quella della barra dritta sul nucleare (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), ma la sterzata viene comunque presa in considerazione. "A Bruxelles approfondiremo i temi della sicurezza. Per l'Italia – puntualizza Romani – il problema sono le centrali vicine al confine". Un problema in ogni caso "internazionale, europeo". E intanto, in vista del referendum "vanno date date informazioni precise e rigorose alla pubblica opinione, che deve sapere esattamente cosa è successo in Giappone in modo che le decisioni non siano figlie della pancia o delle emozioni" dice Romani confermando di essere "un convinto nuclearista" e ribadendo che "in Giappone il problema non è stato il terremoto ma lo tsunami, un evento straordinariamente incredibile che sul continente europeo non ci sarebbe stato, e comunque non come in Giappone". Identica la posizione espressa ieri da Stefania Prestigiacomo. Il tema della sicurezza nucleare "non è più regionale, nazionale, o dei singoli Stati" ma è una questione che "va discussa a livello europeo". E' dunque "sbagliato e irresponsabile – ribadisce Prestigiacomo – assumere decisioni sull'onda emozionale". E per questa ragione "faremo le scelte insieme all'Europa". 2011-03-16 Droni sulla centrale di Fukushima. Si temono 25mila vittime - Radiazioni molto alte - Scandalo Tepco Cronologia articolo16 marzo 2011Commenti (10) In questo articolo Media Argomenti: Trasporti e viabilità | AIEA | Frederic Vincent | Oceano Pacifico | Kyodo | Hillary Clinton | Global | Tepco | Forze Armate Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2011 alle ore 08:55. * * * * * Un uomo è sottoposto allo screening per l'esposizione alle radiazioni in un rifugio dopo essere stato evacuato dalle zone circostanti gli impianti nucleari Fukushima (Ap)Un uomo è sottoposto allo screening per l'esposizione alle radiazioni in un rifugio dopo essere stato evacuato dalle zone circostanti gli impianti nucleari Fukushima (Ap) Il commissario Ue all'energia Guenther Oettinger ha dichiarato nel pomeriggio di mercoledì che nella centrale nucleare di Fukushima è in corso una "effettiva catastrofe" aggiungendo che "questo impianto non è più gestito, non è più sotto controllo". Oettinger ha parlato in una audizione all'Europarlamento. Che la situazione nella centrale giapponese danneggiata dal terremoto stia precipitando era stato confermato poco prima dal capo dell'Agenzia atomica russa: Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore. In serata Il presidente dell'autorità americana che regola l'attività nucleare in Usa, Gregory Jaczko, ha dichiarato nel corso di un'audizione al Congresso che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4 non contiene più acqua, il che potrebbe causare livelli "estremamente elevati" di radiazioni. Drone Usa su Fukushima, i dubbi di Clinton sul nucleare Un drone, un aereo senza pilota, statunitense compirà un volo sopra l'impianto di Fukushima, per fare una ricognizione sull'area. L'esercito statunitense metterà a disposizione un aereo da ricognizione ad alta quota, un Global Hawk senza equipaggio, forse già giovedì. Lo ha detto una fonte del governo nipponico, secondo l'agenzia Kyodo news. Le fotografie scattate dall'aereo dotato di sensori infrarossi potrebbero fornire indicazioni utili su cosa si sia verificato all'interno dell'edificio del reattore. Il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, intervistata dalla Msnbc ha dichiarato che la tragedia giapponese solleva dubbi sui rischi e sui costi collegati all'utilizzo dell'energia nucleare. foto Il Giappone dopo il terremoto / 4 Terremoto in Giappone. La tragedia di Miyagi La tragedia vista dall'alto sul fiume Kitakami Vedi tutti " video Giappone, elicotteri tentano di gettare acqua sui reattori Imperatore Giappone Akihito: prego per sicurezza popolazione A Tokyo lunghe code ai benzinai e supermercati svuotati Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Record di utenti per il Sole 24 Ore.com. Grande attenzione dei lettori per il sisma nipponico * Che cosa succede a Fukushima - Radiazioni alte, via gli elicotteri lancia acqua - Scandalo Tepco * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima Vedi tutti " Sale il bilancio delle vittime e dei dispersi. Neve e gelo a Sendai Si fa sempre più drammatico il bilancio del sisma che ha sconvolto il Giappone venerdì scorso: il bilancio ufficiale è fermo a circa 13mila vittime (4.340 morti, oltre 9mila dispersi), ma non si esclude di arrivare a 25mila persone scomparse. Mentre le squadre di soccorso perlustrano palmo a palmo le coste, le autorità di un una città costiera, Ishinomaki, hanno infatti reso noto che mancano all'appello oltre 10mila dei proprio concittadini. Il drammatico dato è lo stesso registrato a Minamisanriku, anch'essa nella prefettura di Miyagi, che ha perso circa la metà della popolazione, rasa al suolo da un muro d'acqua. Intanto rimangono senzatetto circa 435mila persone. Una fitta precipitazione nevosa, intanto, ha steso uno spesso manto sul mare di rovine mentre le temperature sulle prefetture di Sendai sono scese sotto lo zero, riducendo, ora dopo ora, le già esigue speranze che qualcuno sia ancora vivo sotto le macerie, dopo i miracoli dei giorni scorsi. Allarme radioattività nei cibi importati, la Ue chiede più controlli La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri "di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali, importati dal Giappone". Lo ha detto all'Ansa Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato già da ieri la raccomandazione alle autorità responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi (Rasff). Ancora scosse di notevole intensità Non si arrestano, intanto, le scosse di assestamento nella costa orientale giapponese. Nella prefettura di Chiba, che si estende a est di Tokyo, un nuovo movimento tellurico ha raggiunto un'intensità di 6 gradi sulla scala aperta Richter, dunque una potenza sufficiente a far tremare e oscillatre i grattacieli nella capitale nipponica. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 25 chilometri sotto al fondale dell'oceano Pacifico e 96 chilometri a est di Tokyo. Una precedente scossa, sempre di magnitudo 6,0, aveva investito qualche ora prima il Giappone sud-orientale, con epicentro nella prefettura di Shizuoka: anche in quel caso il fenomeno era stato avvertito nella capitale. I tecnici sono tornati a lavorare a Fukushima dopo che è fallito il tentativo di spegnere l'incendio con gli elicotteri. Il personale temporaneamente fatto sgomberare dalla centrale giapponese a causa degli alti livelli di radioattività nell'impianto è tornato al lavoro per la messa in sicurezza, gravemente danneggiato. Nelle ultime ore una nube di fumo, probabilmente causata da una fuga di vapore, si è levata dal reattore numero tre la cui capsula di contenimento, secondo fonti del governo giapponese, potrebbe non essere più integra; un incendio è invece scoppiato presso il reattore quattro, per poi spegnersi spontaneamente. Purtroppo l'elicottero da carico Ch-47 Chinook che doveva riversare acqua sul reattore numero tre non è riuscito nell'impresa. Il fallimento dell'operazione sarebbe dovuto all'eccessivo tasso di radioattività intorno all'impianto. Nel frattempo i tecnici della Tepco, la compagnia elettrica che gestisce l'impianto, hanno programmato di servirsi di un generatore diesel in dotazione al reattore sei per pompare altra acqua nel reattore cinque, al cui interno il livello del liquido di raffreddamento risulta essersi abbassato, sebbene le barre di combustibile nucleare rimangano per il momento coperte a sufficienza. Entrambi i reattori erano fermi nel momento in cui la centrale è stata investita dal terremoto di magnitudo 9,0 di venerdì scorso, ma le barre erano comunque al loro posto.Il governo giapponese sta anche valutando se chiedere ufficialmente l'assistenza delle forze armate statunitensi - la cui VII Flotta presta già un appoggio logistico alle operazioni umanitarie e di soccorso - per cercare di riprendere il controllo della centrale. L'imperatore appare in tv L'imperatore Akihito si é rivolto in tv alla popolazione affermando che sta pregando per la sicurezza delle persone colpite dal devastante terremoto: "Il numero dei morti aumenta di giorno in giorno e non sappiamo quante persone sono cadute", ha detto Akihito nel breve discorso. "Prego per la sicurezza di quante più persone possibile". L'imperatore ha aggiunto di essere profondamente preoccupato per la crisi in corso nella centrale nucleare di Fukushima. Toyota riprende parzialmente la produzione Toyota ha annunciato il riavvio della produzione in sette dei suoi ventidue stabilimenti sul territorio giapponese. A ripartire sono state le fabbriche di componenti, così da poter fornire subito pezzi di ricambio al mercato domestico. Wikileaks accusa il governo: "Sapevano che le centrali erano a rischio" Il Giappone sapeva da oltre due anni che i suoi impianti nucleari non sarebbero stati in grado di reggere l'urto di un potente terremoto. A rivelarlo è un cablogramma Usa diffuso da Wikileaks, secondo cui nel dicembre 2008 un funzionario dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica informò Tokyo che le norme di sicurezza delle sue centrali erano obsolete e che un violento sisma avrebbe posto problemi seri agli impianti. Nel documento riportato dal Telegraph si afferma inoltre che le autorità giapponesi si opponevano alla sentenza emessa da una corte per chiudere una centrale, perchè ritenuta insicura in caso di sisma. "L'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale ritiene che il reattore sia sicuro e che tutti i test di sicurezza siano stati condotti in modo appropriato", riferirono i diplomatici Usa. Nel 2009, Tokyo riuscì a far revocare la sentenza. Il cablogramma riporta anche la denuncia fatta nell'ottobre 2008 da un deputato giapponese ai diplomatici Usa, secondo cui il governo stava "insabbiando" gli incidenti nucleari.
Che cosa succede a Fukushima - Radiazioni alte, via gli elicotteri lancia acqua - Scandalo Tepco articoli di Jacopo Giliberto, Stefano Carrer, Andrea FranceschiCronologia articolo16 marzo 2011Commenti (22) In questo articolo Media Argomenti: Giappone | Fukushima | Gregory Jaczko | ANSA Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 16 marzo 2011 alle ore 07:51. * ascolta questa pagina * * * * Il presidente dell'autorità americana che regola l'attività nucleare negli Stati Uniti, Gregory Jaczko, ha dichiarato mercoledì nel corso di un'audizione al Congresso che il serbatoio di stoccaggio del reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, non contiene più acqua, il che potrebbe causare livelli "estremamente elevati" di radiazioni. "Oltre ai quattro reattori che erano in servizio al momento dell'incidente, un quarto reattore costituisce motivo di preoccupazione - ha detto Jaczko-. Questo reattore non era in servizio al momento del sisma. Pensiamo che a livello di questo reattore vi sia stata un'esplosione di idrogeno". Jaczko ha aggiunto che una delle conseguenze dell'esplosione è stata la perdita d'acqua dal serbatoio del reattore. "Riteniamo - ha precisato - che non vi sia più acqua nelle piscine e che i livelli di radiazioni siano estremamente elevati, il che potrebbe rimettere in gioco tutte le operazioni di soccorso". (Ansa) foto In fuga dalle radiazioni video Giappone, elicotteri tentano di gettare acqua sui reattori Imperatore Giappone Akihito: prego per sicurezza popolazione A Tokyo lunghe code ai benzinai e supermercati svuotati Vedi tutti " grafici La mappa della paura Vedi tutti " articoli correlati * Nuovi scoppi e incendi ai reattori, cresce l'allarme per le fughe radioattive in Giappone * Omissioni e scandali nel passato della Tepco, radiografia del colosso proprietario di Fukushima * L'ansia per il Giappone corre sul web (con qualche bufala) Vedi tutti " di Jacopo Giliberto Ecco, in forma di domande, alcuni dettagli degli avvenimenti di questi giorni nella centrale giapponese di Fukushima. Che cosa è accaduto martedì 15 marzo? Ci sono state diverse esplosioni di idrogeno. In particolare per la prima volta c'è stato uno scoppio al reattore 2, come nei giorni scorsi era toccato ai reattori 1 e 3. Un'altra esplosione è avvenuta nel reattore 4, seguita da un incendio. Com'è la situazione nel reattore 2? Si è dissestata la struttura, e ciò potrebbe aggravare la situazione. Il vapore sotto pressione non sfiata all'esterno e quindi non ci sono buchi o fratture. C'è acqua nel reattore 2? I misuratori del reattore 2 ieri mattina dicevano che nel nocciolo le barre di uranio lunghe 4 metri sono all'asciutto per tre metri, e invece devono essere coperte d'acqua. Perché c'è stato lo scoppio al reattore 4? Il reattore 4 è fermo da mesi per manutenzione. Le spiegazioni possibili sono due: o il reattore 4 è stato tenuto fermo ma non spento, e quindi ha subìto, anche se in modo minore, gli stessi shock termici degli altri tre reattori quando il maremoto ha spento l'impianto di raffreddamento d'emergenza, oppure più facilmente per sfogare i vapori radioattivi (e l'idrogeno) dal reattore 3 è stata usata la ciminiera che è condivisa con il reattore 4. Infatti la centrale ha impianti per il trattamento dei gas da sfiatare, e due ciminiere. Una per i reattori 1 e 2, l'altra per i reattori 3 e 4. Com'è la situazione nei reattori 1 e 3? I reattori 1 e 3 hanno gli indicatori di riempimento a fondoscala, e cioè significa che potrebbero essere del tutto pieni di acqua di raffreddamento (come si spera e come si tenta di fare da giorni) oppure del tutto vuoti. C'è un'alternativa: i misuratori sono rotti. C'è rischio di fusione del nocciolo? L'uranio sta già fondendo in parte da diversi giorni, con modalità differenti, nei diversi reattori. Perché fonde il nocciolo? L'uranio è raffreddato dall'acqua in cui è immerso. Quando l'acqua svapora e lascia scoperte parti di combustibile, le barre di uranio cominciano a scaldarsi. L'acqua ha anche la funzione di moderare, rallentare la reazione nucleare. Le pastiglie di uranio (impilate in cilindri lunghi quattro metri) superano i 1.800-1.900 gradi, e l'uranio si scioglie, colando verso il basso. Che cosa accadrà se si fonde il nocciolo? Dipende dalle sequenze di avvenimenti dei prossimi giorni. Potrebbe colare sul fondo del reattore, mentre si riesce a raffreddare, ed essere semplicemente un (enorme) problema aggiuntivo per quando la centrale sarà smantellata, ma potrebbe anche innescare reazioni non controllabili. C'è il rischio che scoppi come una bomba atomica? No. C'è il rischio che scoppi in modo convenzionale o si rompa? Potrebbe cedere il vessel (il nocciolo) e il combustibile potrebbe colare dentro alle strutture speciali di contenimento, senza dispersione di radioattività all'esterno (ci sono altri strati di blindature di cemento armato), ma potrebbe esserci anche un'esplosione di idrogeno che squassa il reattore e sprigiona una nuvola radioattiva. Perché queste esplosioni? Quando è sotto forma di vapore, quando si trova in presenza di metalli come la lega zircalloy che avvolge le barre e come l'inox che fodera il nocciolo, quando la temperatura è altissima, l'acqua tende a dividersi nei suoi due elementi, separandosi in idrogeno e ossigeno. I tecnici della centrale per ridurre la pressione del vapore lasciano uscire il vapore radioattivo, ma con esso escono anche l'idrogeno e l'ossigeno, che insieme sono esplosivi.
2011-03-15
In Giappone nuove forti scosse di terremoto. Cresce la paura da nucleare, caccia alle scorte alimentari con un articolo dell'inviato Stefano CarrerCronologia articolo15 marzo 2011Commenti (18) In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | AIEA | Agence France Presse | Italia | Borsa Valori | Forze Armate | Radio Vaticana | Borsa di Tokyo | Electric Power Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2011 alle ore 08:31. * ascolta questa pagina * * * * In Giappone nuove forti scosse di terremoto. Caccia alle scorte alimentari (Afp)In Giappone nuove forti scosse di terremoto. Caccia alle scorte alimentari (Afp) Una nuova violenta scossa di terremoto è stata avvertita nella regione di Tokyo. Continua dunque lo sciame sismico in Giappone, quattro giorni dopo il violento sisma che ha provocato un devastante tsunami. Martedì mattina un'altra replica, di 6,3 gradi di magnitudo, era stata avvertita di fronte alla costa di Fukushima. Il "Grande terremoto del Tohoku" ha già raggiunto un triste primato: è il peggiore sisma dall'ormai storico "Grande terremoto del Kanto" del 1923. Il sisma di venerdì scorso, seguito da un devastante tsunami con onde alte fino a 10 metri, è stato di magnitudo 9 e ha provocato - secondo i dati diffusi oggi dal Dipartimento di Polizia, 10mila tra morti e dispersi. In tutto, i corpi rinvenuti sono 3.373 mentre i dispersi sono 6.746. Più passa il tempo, più diventa difficile che il numero dei dispersi diminuisca senza aumentare il numero nella colonna dei morti. Nel 1923 Tokyo è l'intero Kanto furono colpiti da un terribile sisma, seguito da un incendio apocalittico, in cui morirono tra le 120 e i 140mila persone. In anni più recenti, è spesso ricordato il terremoto di Kobe del 1995, in cui persero la vita circa 6.400 persone. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video Fukushima: le barre di combustibile nucleare del reattore 2 temporaneamente esposte Giappone, viaggio nella città fantasma di Kesennuma Terremoto in Giappone, le coste prima e dopo viste dal satellite Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Allarme radiazioni. Fuga degli stranieri da Tokyo - "Ancora forti scosse e panico, è caccia alle scorte alimentari * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video Vedi tutti " Intanto le esplosioni e gli incendi nella centrale nucleare di Fukushima hanno fatto crescere il panico da nucleare nel Giappone, già in ginocchio per il terremoto e lo tsunami. La Borsa di Tokyo, già crollata ieri del 14%, ha perso un altro 10,5%, mentre nelle città la gente ha fatto incetta di generi alimentari e acqua causando problemi alle operazioni di soccorso del governo nelle aree colpite dalla catastrofe. Attorno al reattore numero 1 dell'impianto il livello di radiazioni è "cresciuto sensibilmente", ha detto il primo ministro Naoto Kan e il suo portavoce ha ammesso che è stato raggiunto il livello di pericolosità per la salute. Anche a Tokyo, a 250 chilometri di distanza, è stato registrato un aumento della radioattività, anche se a livelli contenuti. Precipita la situazione a Fukushima, acqua degli elicotteri Si è aggravata la situazione per la centrale nucleare danneggiata dal terremoto dell'11 marzo che ha sconvolto il Giappone. La seconda struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima, in Giappone, "non è più a tenuta stagna". Lo sostiene il presidente dell'Autorità di sicurezza nucleare francese, Andrè-Claude Lacoste. La struttura rappresenta la penultima barriera di isolamento del materiale radioattivo dall'atmosfera. Al di sotto vi è ancora un ulteriore contenitore d'acciaio. Intanto però l'agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone non ha alzato il livello di classificazione dell'incidente di Fukushima a livello 6 da 5 come fatto poco fa dall'agenzia nucleare francese. Il livello massimo della scala è rappresentato dal livello 7, toccato dall'incidente di Chernobyl nel 1986. "Non stiamo discutendo di un possibile aumento della classificazione dell'indicente alla centrale di Fukushima" ha dichiarato un funzionario dell'agenzia all'Afp. La compagnia elettrica di Tokyo - Tokyo denryoku (Tepco) - prevede di lanciare acqua da un elicottero sul quarto reattore della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che ha devastato il nordest del Giappone. L'operazione è stata pensata per cercare di far scendere la temperatura in una vasca di stoccaggio di combustibile. L'operazione dovrebbe essere effettuata se si verificherà che l'apertura sul tetto dell'edificio che ospita il reattore sia sufficientemente ampia. Gli italiani a Tokyo L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha detto: "Molti nostri connazionali sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia". Quanto ai rischi Petrone mette in primo piano la capitale Tokyo, distante circa 230 km dalla centrale di Fukushima, situata nell'area più colpita venerdì scorso da un violento terremoto e a da una serie successive di forti scosse di assestamento. Petrone ha anche assicurato che sono stati rintracciati tutti i 29 italiani che si trovavano nelle regioni colpite dal terremoto confermando a One-O-Five Live, il canale in diretta della Radio Vaticana, che al momento non ci sono connazionali feriti: "Assolutamente no - ha detto - ad oggi possiamo dire che i nostri connazionali non sono stati toccati né dal terremoto né dallo tsunami". Ampliata a 30 km dalla centrale l'area di evacuazione Intanto il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km, dopo che questa mattina si è registrata un'esplosione al reattore 2 dell'impianto danneggiando il muro di contenimento, che non è stato però perforato, come confermato dalla Tokyo Electric Power (Tepco), la società gestore delle centrali, il cui titolo è crollato in Borsa del 25% nella seduta odierna. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha parlato "di possibili danni alla piscina di condensazione", la parte inferiore del contenitore per il raffreddamento del reattore e del controllo della pressione all'interno della camera. L'operatore ha ordinato al suo personale di evacuare il reattore 2, con l'eccezione del personale che inietta acqua nel nocciolo del reattore per raffreddarlo. Esplosioni in quattro impianti su sei Nel frattempo al reattore 4 c'è un incendio in corso e il livello di radiazione è considerevolmente aumentato. Dopo l'incendio l'Agenzia internazionale per l'energia atomica materiale radioattivo è stato liberato direttamente nell'atmosfera. Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificati scoppi di ingenti proporzioni: altrettanto era infatti già avvenuto al numero uno e al numero tre, rispettivamente sabato e ieri. Come nel caso dei reattori uno e tre, l'incendio nel reattore 4 è stato causato dall'idrogeno - lievemente radiattivo - liberato dal calore provocato dal combustibile nucleare. A preoccupare maggiormente è però il reattore 2, dove le operazioni di raffreddamento del nucleo con acqua di mare sono ostacolate dal malfunzionamento di una valvola; l'eplosione di questa mattina ha danneggiato il serbatoio di confinamento che risulta tuttavia ancora integro dato che i livelli di radiazione non hanno subito dei bruschi innalzamenti. Cresce l'allarme radiazioni, ora sono dannose per la salute È stata completata intanto l'evacuazione dei circa 200mila residenti che vivono nel raggio di 20 chilometri dall'impianto atomico di Fukushima. La zona di evacuazione attorno alla centrale è stata ampliata a un raggio di 30 km. Il livello delle radiazioni martedì mattina era di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Una dose di 100 mSv è sufficiente ad aumentare i rischi di tumore, mentre un sievert viene considerato come contaminazione vera e propria e necessita di ricovero in ospedale; l'esposizione alle radiazioni considerata normale è di circa un mSv all'anno. "Contrariamente a quanto accaduto finora, non vi è più dubbio che i livelli raggiunti possono danneggiare la salute: abbiamo registrato un livello di 30 millisieverts tra i reattori due e tre, 400 mSv al reattore tre e 100 mSv al reattore quattro", ha precisato il protavoce del governo Edano. Secondo quanto riferisce l'agenzia Kyodo una radioattività più alta del normale è stata misurata nella prefettura di Ibaraki, a sud del Fukushima e poco più di 100 km a nordest di Tokyo, megalopoli da 12 milioni di abitanti: le autroità della capitale hanno reso noto che questa mattia il livello aveva superato als soglia normale pur senza costituire alcun rischio per al salute. La situazione più grave resta quella della centrale stessa: l'Authority per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha confermato la "fusione parziale" dei nuclei dei reattori uno, due e tre. Il livello delle radiazioni sul sito è "considerevolmente aumentato" e la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni, come ha annunciato ii premier nipponico, Naoto Kan. Sull'onda del timore nucleare la Borsa di Tokyo ha chiuso in fortissimo ribasso: l'indice Nikkei ha perso 1.015,34 punti (-10,55%), attestandosi a quota 8.605,15.
Nuova esplosione in centrale. Allarme radiazioni. L'ambasciatore italiano ai famigliari dei lavoratori: "Tornate a casa" Cronologia articolo15 marzo 2011Commenti (3) In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | AIEA | Giappone | Borsa di Tokyo | Italia | Borsa Valori | Forze Armate | Radio Vaticana | Electric Power Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2011 alle ore 08:31. * ascolta questa pagina * * * * "C'è il rischio contaminazione". Lo ha detto l'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone. "Molti nostri connazionali sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia". Quanto ai rischi Petrone mette in primo piano la capitale Tokyo, distante circa 230 km dalla centrale di Fukushima, situata nell'area più colpita venerdì scorso da un violento terremeto e a da una serie successive di forti scosse di assestamento. Petrone ha anche assicurato che sono stati rintracciati tutti i 29 italiani che si trovavano nelle regioni colpite dal terremoto confermando a One-O-Five Live, il canale in diretta della Radio Vaticana, che al momento non ci sono connazionali feriti: "Assolutamente no - ha detto - ad oggi possiamo dire che i nostri connazionali non sono stati toccati né dal terremoto né dallo tsunami". foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Allarme radiazioni. Fuga degli stranieri da Tokyo - Nuova esplosione a Fukushima, evacuati 30 km * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video Vedi tutti " Ampliata a 30 km dalla centrale l'area di evacuazione Intanto il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km, dopo che questa mattina si è registrata un'esplosione al reattore 2 dell'impianto danneggiando il muro di contenimento, che non è stato però perforato, come confermato dalla Tokyo Electric Power (Tepco), la società gestore delle centrali, il cui titolo è crollato in Borsa del 25% nella seduta odierna. Il portavoce del governo, Yukio Edano, ha parlato "di possibili danni alla piscina di condensazione", la parte inferiore del contenitore per il raffreddamento del reattore e del controllo della pressione all'interno della camera. L'operatore ha ordinato al suo personale di evacuare il reattore 2, con l'eccezione del personale che inietta acqua nel nocciolo del reattore per raffreddarlo. Esplosioni in quattro impianti su sei Nel frattempo al reattore 4 c'è un incendio in corso e il livello di radiazione è considerevolmente aumentato. Dopo l'incendio l'Agenzia internazionale per l'energia atomica materiale radioattivo è stato liberato direttamente nell'atmosfera. Sono dunque quattro su sei i reattori dell'impianto nei quali si sono verificati scoppi di ingenti proporzioni: altrettanto era infatti già avvenuto al numero uno e al numero tre, rispettivamente sabato e ieri. Come nel caso dei reattori uno e tre, l'incendio nel reattore 4 è stato causato dall'idrogeno - lievemente radiattivo - liberato dal calore provocato dal combustibile nucleare. A preoccupare maggiormente è però il reattore 2, dove le operazioni di raffreddamento del nucleo con acqua di mare sono ostacolate dal malfunzionamento di una valvola; l'eplosione di questa mattina ha danneggiato il serbatoio di confinamento che risulta tuttavia ancora integro dato che i livelli di radiazione non hanno subito dei bruschi innalzamenti. Cresce l'allarme radiazioni È stata completata intanto l'evacuazione dei circa 200mila residenti che vivono nel raggio di 20 chilometri dall'impianto atomico di Fukushima. Mentre poco fa (alle ore 11.15 in Italia) il premier giapponese Naoto Kan ha ampliato la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima nel raggio di 30 km. Il portavoce del governo Edano a sua volta ha spiegato che il livello delle radiazioni è attualmente di 30 millisievert tra i reattori numero due e tre, di 400 millisievert nei pressi dello stesso reattore tre e di 100 vicino al reattore quattro. Una singola dose di 1.000 millisievert, cioè di un sievert che è l'unità di misura della radioattività, può causare malori temporanei quali nausea e vomito; una di 5.000 millisievert è in grado di uccidere entro un mese circa la metà di coloro che l'hanno ricevuta. Una dose di 100 mSv è sufficiente ad aumentare i rischi di tumore, mentre un sievert viene considerato come contaminazione vera e propria e necessita di ricovero in ospedale; l'esposizione alle radiazioni considerata normale è di circa un mSv all'anno. "Contrariamente a quanto accaduto finora, non vi è più dubbio che i livelli raggiunti possono danneggiare la salute: abbiamo registrato un livello di 30 millisieverts tra i reattori due e tre, 400 mSv al reattore tre e 100 mSv al reattore quattro", ha precisato il protavoce del governo Edano. Secondo quanto riferisce l'agenzia Kyodo una radioattività più alta del normale è stata misurata nella prefettura di Ibaraki, a sud del Fukushima e poco più di 100 km a nordest di Tokyo, megalopoli da 12 milioni di abitanti: le autroità della capitale hanno reso noto che questa mattia il livello aveva superato als soglia normale pur senza costituire alcun rischio per al salute. La situazione più grave resta quella della centrale stessa: l'Authority per la sicurezza nucleare francese (Asn) ha confermato la "fusione parziale" dei nuclei dei reattori uno, due e tre. Il livello delle radiazioni sul sito è "considerevolmente aumentato" e la popolazione entro un raggio di 30 chilometri dall'impianto deve rimanere nelle proprie abitazioni, come ha annunciato ii premier nipponico, Naoto Kan. Sull'onda del timore nucleare la Borsa di Tokyo ha chiuso in fortissimo ribasso: l'indice Nikkei ha perso 1.015,34 punti (-10,55%), attestandosi a quota 8.605,15.
Allarme radiazioni. Fuga degli stranieri da Tokyo - Nuova esplosione a Fukushima, evacuati 30 km dal nostro inviato Stefano CarrerCronologia articolo15 marzo 2011Commenti (3) In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Kan | Tadashi Tozawa | Panasonic | Tokyo | Kiko Fujiwara | Fukushima | Japan Airlines partito | Haneda Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2011 alle ore 08:53. * ascolta questa pagina * * * * AEROPORTO DI HANEDA (TOKYO) - È panico e fuga degli stranieri da Tokyo, non ancora per i giapponesi. Dopo l'esplosione di questa mattina presso un altro reattore della centrale di Fukushima Dai-ichi, la radioattività fuoriuscita,la conferenza stampa del premier Kan (che ha ammesso gi alti rischi di danni per la salute umana), l'eventualità che la situazione si aggravi e le fughe radioattive investano l'area metropolitana di Tokyo e i suoi 30 milioni di persone ha indotto la popolazione straniera - consigliata in tal senso da molte ambasciate - a cercare di lasciare la metropoli ora che è possibile farlo con mezzi ordinari e non c'è ancora troppa congestione. È però difficile trovare posto sugli aerei diretti all'estero. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video L'esplosione alla centrale nucleare di Fukushima vista dall'alto Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, le coste prima e dopo viste dal satellite Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video * Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Vedi tutti " Allo scalo di Haneda (per lo più dedicati ai voli interni), vari stranieri che non hanno trovato il biglietto per l'estero stanno prendendo quelli per il Kyushu, nel sud: intanto vogliono allontanarsi, poi sperano di lasciare il Giappone da Fukuoka che ha numerosi voli internazionali. Certo ci sono anche giapponesi che lasciano una città dove ormai molte cose non funzionano a puntino come sempre: dai trasporti alla facilità di approvvigionamento (fenomeni di accaparramento hanno lasciato molti negozi a corto di prodotti). Ma la maggioranza dei giapponesi sembra ancora fidarsi ciecamente del governo: se il premier Kan ha dato i consigli del caso (stare in casa, non esporre la biancheria all'aria aperta, non utilizzare i ventilatori, eccetera) solo alle persone che vivono entro dieci chilometri dalla zona evacuata di 30 chilometri attorno ai reattori di Fukushima, il lavoro procede come sempre nella maggior parte degli uffici di Tokyo. "Non posso certo dire che ho paura ed evitare di presentarmi", dice l'ingegnere della Panasonic Takeshi Muraki, 49 anni, sul volo della Japan Airlines partito alle 13.50 da Akita, 700 chilometri a nord di Tokyo e arrivato allo scalo metropolitano di Haneda un'ora dopo (alle 7 ora italiana). Il volo era pieno: non solo persone che si recano al lavoro nella metropoli come se niente fosse, ma anche altre che ci vanno per i più svariati motivi. "Vivo a Akita con mio marito, ma mia madre sta male e quindi vado a trovarla", dice Kiko Fujiwara, 41 anni. Ma il marito non l'ha sconsigliata? "Al momento non hanno detto che c'è un vero pericolo per la capitale". Pensare che poco prima della partenza si è diffuso il timore che le condizioni meteo favorissero lo spostamento di una eventuale nube radioattiva proprio in direzione sud-ovest. "Noi giapponesi non siamo ancora al punto di cedere alla paura", afferma un altro passeggero, Y. ("Way") Watanabe (61 anni, ingegnere meccanico) che però aggiunge in modo incongruo: "La conferenza stampa del premier? Penso che nemmeno lui sappia quello che sta succedendo". Beato lui che da questo convinzione dettata dal disprezzo diffuso per i politici non trova motivo di apprensione. Watanabe, comunque, come qualche altro passeggero, a Tokyo non resta: torna al luogo di residenza e lavoro nel sud, a Okayama... Anche per qualche altro passeggero la destinazione finale è un'altra: i vari aeroporti chiusi nella regione del Tohoku hanno annullato la possibilità di molti voli diretti. "Quando le autorità ce lo diranno, ce ne andremo", dice il tecnico informatico Tadashi Tozawa, 55 anni. Così tutti si sono imbarcati, anche se dagli schermi tv dell'aeroporto non si nascondeva il forte peggioramento della situazione a Fukushima. All'aeroporto di Akita (tra l'altro con i bar che non avevano più nulla da servire: nell'intero Tohoku, il Giappone settentrionale, è in corso una crisi di distribuzione e scarseggia la benzina) solo un cinese era preoccupatissimo perché non trovava voli almeno per l'Hokkaido, al fine di spostarsi ancora più lontano da Tokyo e in mancanza di possibilità di volare direttamente verso il continente. Insomma, pare che per i giapponesi sia il governo oppure la "kaisha" (la società per cui lavorano), a essere titolati a decidere anche quando avere paura.
Il governo italiano: avanti sull'atomo di F.Re.Cronologia articolo15 marzo 2011 In questo articolo Argomenti: Governo | Enel | Giorgio La Malfa | Umberto Veronesi | Fabio Rampelli | Stefania Prestigiacomo | Italia | Paolo Romani Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 15 marzo 2011 alle ore 06:36. * ascolta questa pagina * * * * Per gli "anti" nessun problema: dal disastro giapponese arrivano nuove munizioni e linfa vitale per il referendum già lanciato, che si terrà tra la primavera e l'estate. Anche perché non mancano i "pro" che tentennano. Barra ferma – giurano i ministri dello Sviluppo, Paolo Romani e dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo – sull'obiettivo di avviare entro la fine naturale della legislatura (2013) la costruzione della prima centrale atomica del programma che dovrà "riequilibrare" entro i prossimi 20 anni un'Italia che ora viaggia praticamente a tutto gas (inteso come metano) verso un mix più equilibrato: 25% nucleare, 25% rinnovabili (come del resto impone la Ue) limitando l'uso degli idrocarburi alla metà della produzione elettrica. "La linea non cambia" ha detto la Prestigiacomo a Bruxelles in occasione del Consiglio Ue dell'Ambiente, semi-monopolizzato dal dramma giapponese. "Nessuna sottovalutazione, ma non si deve speculare: non era ancora finito l'effetto dello tsunami che già in Italia gli antinuclearisti sfruttavano la catastrofe a fini domestici" accusa la Prestigiacomo. Garanzie – ribadisce - non mancheranno: nessuna centrale in zone sismiche e apparati dell'ultimissima generazione, ai vertici nella sicurezza attiva e passiva. Ma i dubbi si insinuano anche tra i "pro". Persino Giorgio La Malfa, da sempre paladino dei nuclearisti in politica, chiede ora "una pausa di riflessione sino a quando non sia fatta assoluta chiarezza sui rischi". E il pidiellino Fabio Rampelli (a cui, per la verità, l'atomo non è mai piaciuto) chiede persino che per il referendum il partito del premier dia "libertà di scelta". Il problema di smobilitare la macchina del ritorno all'atomo del resto non c'è. L'Enel ha messo su un'alleanza con Edf con pochi uomini e ancora pochi uffici. Terna, che deve adeguare la rete elettrica, ha appena sfornato un piano pluriennale che ancora non ne tiene conto. L'agenzia per la sicurezza doveva essere operativa da un anno. Solo ora il vertice è stato nominato, attorno al presidente Umberto Veronesi: "ancora non abbiamo una sede, e intanto noi cinque ci riuniamo al bar" fa sapere. Come a dire: in qualche caso il ritardo aiuta.
Stretta sulla sicurezza delle centrali nucleari in Svizzera di Lino TerlizziCronologia articolo14 marzo 2011Commenti (1) In questo articolo Argomenti: Consiglio di Stato | Doris Leuthard | Ocse | AIEA | Svizzera | Giappone Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 20:07. * ascolta questa pagina * * * * La consigliera federale Doris Leuthard ha deciso stamane di sospendere le procedure in corso relative alle domande di autorizzazione per nuove centrali nucleari in Svizzera. "La sicurezza ha la massima priorità", ha affermato la ministra. Dopo il sisma in Giappone ha chiesto un riesame della sicurezza degli impianti esistenti. Una verifica è già in corso presso la centrale di Mühleberg, ha fatto sapere il Dipartimento della Leuthard. La decisione è stata presa dopo un incontro, in mattinata, con rappresentanti dell'Ufficio federale dell'energia e dell'Ispettorato federale della sicurezza nucleare (IFSN). Quest'ultimo è stato incaricato di procedere a una verifica anticipata della sicurezza degli impianti in Svizzera, informando regolarmente anche la popolazione. Dovrà analizzare in modo approfondito le cause dell'incidente verificatosi in Giappone e di definire eventualmente nuovi o più severi standard di sicurezza, in particolare in relazione alla protezione contro i sismi e ai sistemi di raffreddamento delle centrali. La responsabile del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (DATEC) si tiene costantemente aggiornata sugli sviluppi in Giappone e riferisce ai colleghi di governo, precisa in un comunicato il DATEC. Gli esiti delle analisi degli esperti avranno ripercussioni sulla valutazione delle attuali centrali svizzere e dei nuovi impianti progettati. Secondo quanto dichiarato dalla Leuthard ai media, "la priorità assoluta va alla sicurezza e al benessere della popolazione". La decisione di sospendere le procedure per nuove centrali, la cui durata è per il momento ignota, "è ragionevole", ha detto, riconoscendo che dopo quanto accaduto in Giappone la fiducia nell'atomo si è frantumata. Tuttavia non è il caso di cedere al panico o di trarre conseguenza politiche premature. Gli esperti federali si tengono in contatto permanente con i colleghi internazionali, in particolare con l'Agenzia per l'energia atomica (AIEA), l'OCSE e l'UE. Attualmente essi considerano che per la Svizzera un sisma di magnitudo 7 sulla scala Richter, rappresenterebbe il rischio maggiore; in Giappone ha raggiunto quasi il grado 9. A proposito della procedura di consultazione in corso presso i Cantoni, quelli che hanno programmato di tastare il polso alla popolazione sono liberi di farlo o di rinunciare, ha precisato la ministra. Il prossimo 15 maggio Giurassiani e Vodesi si esprimeranno sulle nuove centrali previste a Beznau (AG), Gösgen (SO) e Mühleberg (BE). In febbraio il Gran consiglio vodese ha raccomandato, di misura, di votare "sì" ai tre nuovi impianti. Anche Friburgo ha preso posizione: il Consiglio di Stato ritiene che una sola centrale sia sufficiente, a condizione che venga completata da centrali a gas. Qui il popolo non verrà consultato. Il governo neocastellano si è detto contrario a nuovi impianti nucleari, e sul tema dovrà ancora esprimersi il parlamento cantonale. Un eventuale referendum potrebbe sfociare nella consultazione popolare. A Ginevra e in Vallese è ugualmente possibile un simile scenario, mentre lo scorso 13 febbraio il 51,2% dei cittadini bernesi ha approvato, a titolo consultivo, la sostituzione della centrale di Mühleberg. L'autorizzazione generale dovrà comunque essere data dal Consiglio federale, e l'Assemblea federale potrebbe dare il suo benestare a partire dall'estate 2012. La decisione potrebbe venir sottoposta a referendum facoltativo.
Le esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa può succedere - I rischi delle radiazioni di Jacopo GilibertoCronologia articolo14 marzo 2011Commenti (32) In questo articolo Media Argomenti: Fukushima Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 13:43. * ascolta questa pagina * * * * Esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentroEsplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentro Pare accertato il processo di scioglimento delle barre di uranio nel nòcciolo dei tre reattori della centrale di Fukushima. In particolare, sono all'asciutto, senz'acqua, le barre del reattore 2. La scarsezza di acqua aumenta la temperatura. Le domande che tutti si fanno in questo momento. E le risposte... Che cosa succede se si fondono le pastiglie di uranio? Il combustibile cola verso il fondo del reattore, il "vessel" d'acciaio speciale spesso quasi 17 centimetri che, come un colossale "ovetto kinder", avvolge il nòcciolo. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video L'esplosione alla centrale nucleare di Fukushima vista dall'alto Terremoto in Giappone, le coste prima e dopo viste dal satellite Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video * Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Vedi tutti " C'è il pericolo di un'esplosione come quella di Cernòbyl? A parte un accanimento della cattiva sorte su una centrale già squassata dal più forte terremoto mai registrato e spazzata dallo tsunami di venerdì, il nòcciolo è progettato per resistere alla fusione, anche se vecchio di 40 anni. Inoltre il "vessel" d'acciaio corazzato è dentro a una struttura di cemento armato di fortissimo spessore. Infine, la struttura interna di cemento è avvolta da un edificio di contenimento di cemento armato, anch'esso a prova di esplosione. Se fonde il nòcciolo, c'è pericolo di un'esplosione atomica?No, l'esplosione atomica ha bisogno di condizioni di innesco che si possono creare solamente in modo artificiale. Problemi catastrofici ce ne sono mille, in quella centrale, ma difficilmente di proporzioni devastanti all'esterno. Ma perché ci sono state le esplosioni? Le esplosioni di venerdì e di stamane sono dovute al fatto che, in particolari condizioni, il vapore d'acqua sottoposto a condizioni particolari di temperatura e in presenza di metallo, tende a dividersi nei suoi due elementi, l'idrogeno e l'ossigeno. Lo sapevano gli ufficiali di macchina dei piroscafi a carbone di un secolo fa: per ottenere la superpotenza ordinavano ai fochisti di gettare in caldaia secchiate d'acqua o stracci bagnati. Inoltre diversi motori tedeschi bellici della seconda guerra mondiale avevano l'iniettore per spruzzare acqua nebulizzata nei cilindri e aumentarne il rendimento. Ecco, nei vessel della centrale di Fukushima è accaduto questo, la scissione dell'acqua in idrogeno e ossigeno. Una miscela esplosiva... Perché hanno iniettato acqua? Sabato il nòcciolo del reattore numero uno stava friggendo. La pressione del vapore interno era superiore alla pressione dei compressori speciali d'emergenza che servono a pompare acqua fredda dentro al reattore. L'unico modo di poter iniettare acqua fredda nel nòcciolo era alleggerire la pressione all'interno. È stata chiesta all'autorità nucleare di poter scaricare vapore radioattivo in atmosfera e alle 14,30 (ora giapponese) del 12 marzo è stata aperta una valvola di sfiato ma sono usciti idrogeno e ossigeno, i quali sono esplosi con la classica combustione senza fiamma dell'idrogeno. Ed è scoppiata la copertura esterna leggera dell'edificio, quella non blindata. Subito dopo, alleggerita la pressione dentro al vessel, è stata pompata acqua di mare mescolata con boro, elemento che rallenta la reazione nucleare. Lo stesso fenomeno si è ripetuto stamattina nel reattore tre. Qual è il pericolo maggiore? Il terrore è che questi scoppi di idrogeno possano danneggiare la capacità di contenimento del nòcciolo e delle altre strutture. Il reattore due è stato lasciato sfiatare, ma finora senza conseguenze esplosive. Però l'apertura delle valvole ha vuotato il reattore da parte dell'acqua, lasciando scoperte le barre. Lo sfiato del vapore che era dentro al reattore ha liberato in aria acqua leggermente radioattiva, con una punta massima rilevata vicino alla centrale pari a 20 microsievert l'ora. Come deve essere il livello dell'acqua nei reattori nucleari? Nei reattori nucleari deve essere costantemente assicurata la presenza di un livello d'acqua sufficiente a coprire interamente gli elementi di combustibile. In caso contrario, il calore nucleare che si genera nel combustibile può essere sufficiente a determinare, in sequenza, l'insorgere della reazione metallo-acqua (con produzione di idrogeno), il danneggiamento delle barrette (e la conseguente fuoriuscita di isotopi radioattivi nell'acqua di raffreddamento) e la fusione del combustibile I tecnici della Tepco cercano ancora di raffreddare i tre reattori della centrale di Fukushima, squassata dal terremoto e dal maremoto. Che cosa sta succedendo nei tre noccioli? La fusione dell'uranio in parte sarebbe già avvenuta, poiché la temperatura è così alta che in alcuni punti l'uranio si scioglie. Sicuramente la centrale, dal punto di vista industriale, ormai è data per persa. Non potrà mai più tornare in funzione. Dovrà essere smantellata.
2011-03-14 A Fukushima barre di combustibile esposte. Portaerei Usa via per rischio nucleare- Video All'interno un'analisi di Jacopo GilibertoCronologia articolo14 marzo 2011Commenti (10) In questo articolo Media Argomenti: Inquinamento | Eric Besson | Farnesina | Ronald Reagan | Oceano Pacifico | Tokyo Electric Power | Jiji | TBS | Toyota Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 09:13. Esplosioni nei reattori di Fukushima Esplosioni nei reattori di Fukushima * ascolta questa pagina * * * * Nel nord-est del Giappone colpito dal violento terremoto di venerdì c'è stata una nuova replica sismica di 6,3 gradi. La scossa di assestamento è stata registrata alle 15:13 ora locale (le 07:13) con epicentro nell'Oceano Pacifico, di fronte alle coste delle prefetture di Miyagi e Iwate e a circa 10 chilometri di profondità. Ma ciò che più preoccupa sono le previsioni della Japan Metereological Agency (Jma) secondo cui entro il 16 marzo c'è una probabilità del 70% che si registri una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7 o anche più alta, con conseguente possibile tsunami. Le chance si riducono al 50% entro il 19 marzo. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video Paura nucleare in Giappone, nuove esplosioni a Fukushima Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici I danni dei precedenti grandi disastri Vedi tutti " articoli correlati * Esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentro * Le infrastrutture alzano il conto della catastrofe * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima Vedi tutti " Impianti nucleari a rischio Ci sono state esplosioni nel reattore 3 , della centrale nucleare Fukushima 1 che hanno provocato il ferimento di sei persone. Il sistema di raffreddamento del reattore 2 è ancora in panne e i tecnici stanno cercando di raffreddarlo con acqua marina creando delle aperture di sfogo nell'edificio, per impedire che accada quando è successo negli edifici dei reattori 1 e 3, che sono saltati per l'accumulo d'idrogeno. (Ecco che cosa sta succedendo lì dentro, analisi di Jacopo Giliberto) Le barre di combustibile fuori dal liquido di raffreddamento Le barre di combustibile nucleare del secondo reattore della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal sisma/tsunami che ha devastato il Giappone nordorientale, sono "completamente fuori" dal liquido di raffreddamento. Lo riferisce la televisione nipponica TBS, riprendendo quanto comunicato dalla società elettrica Tokyo denryoku, che gestisce la centrale. Si tratta di una condizione che, spiega TBS, non si è verificata nei reattori 1 e 3, i cui edifici sono esplosi sabato e ieri per la pressione esercitata dall'idrogeno nelle strutture. Acqua sulle barre esposte I tecnici della centrale di Fukushima hanno cominciato a pompare acqua sulle barre esposte del reattore 2 della centrale n. 1 per cercare di raffreddarle. Lo scrive l'agenzia Jiji aggiungendo che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile. Secondo l' agenzia Kyodo, secondo la quale il livello dell' acqua nella quale sono immerse le barre di uranio è ora di 30 centimetri, non sufficiente ad escludere la possibilità di una fusione del reattore. Per il governo il rischio è basso Il governo giapponese considera improbabile che si possa produrre una grande esplosione nel reattore numero 2 della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal devastante terremoto-tsunami che ha colpito il nordest del paese venerdì. In precedenza i rappresentanti di Tokyo denryoku (Toden), la compagnia elettrica che gestisce l'impianto, avevano annunciato che le barre del reattore numero 2 sono rimaste esposte a causa del guasto a una pompa. Toden non ha escluso l'inizio di un processo di fusione del nucleo nel reattore. In seguito all'immissione di acqua marina nel reattore, è il livello del liquido ha ripreso a salire. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha precisato che il reattore non ha riportato danni e ha definito "basso" il rischio di una fuga radioattiva. Fukushima 1 è collocato a 250 chilometri a nord di Tokyo, città popolata da 35 milioni di abitanti. Al contrario, il ministro dell'Industria francese, Eric Besson definisce come "preoccupante" la situazione e afferma che non può essere escluso un disastro nucleare.
Esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentro di Jacopo GilibertoCronologia articolo14 marzo 2011Commenti (8) In questo articolo Media Argomenti: Fukushima Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 13:43. * ascolta questa pagina * * * * Esplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentroEsplosioni nei tre reattori di Fukushima, ecco che cosa sta succedendo lì dentro I tecnici della Tepco cercano ancora di raffreddare i tre reattori della centrale di Fukushima, squassata dal terremoto e dal maremoto. Che cosa sta succedendo nei tre noccioli? La fusione dell'uranio in parte sarebbe già avvenuta, poiché la temperatura è così alta che in alcuni punti l'uranio si scioglie. Sicuramente la centrale, dal punto di vista industriale, ormai è data per persa. Non potrà mai più tornare in funzione. Dovrà essere smantellata. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video * Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Vedi tutti " Che cosa accade adesso? Accade che per poter far entrare acqua fresca nel nòcciolo, che è una specie di pentola a pressione enorme, bisogna far uscire il vapore. È questa la causa degli scoppi al reattore 1 (venerdì) e al reattore 3 (questa notte). L'apertura delle valvole di sfiato fa sibilare all'esterno il vapore contaminato, e ciò fa crescere la radioattività nell'aria attorno alle centrali, ma fa uscire anche l'idrogeno che si forma dentro al nòcciolo per le temperature altissime del vapore, nel quale l'acqua si spacca nei suoi due elementi, l'idrogeno e l'ossigeno. Uscito il vapore, il livello dell'acqua dentro al nocciolo scende. E le barre di uranio si scoprono leggermente. Scoperte, si scaldano ancora di più. La superficie esterna delle barre arriva attorno ai mille gradi, ma all'interno dei cilindri, nel cuore delle barre, si arriva senza difficoltà a 1.800 gradi. E l'uranio diventa molle, si scioglie. Che cosa può accadere con la fusione di parte del combustibile atomico? Ci saranno conseguenze? È presto per dirlo.
La Germania prende tempo sul nucleare. Rimandate le scelte su diciassette impianti Cronologia articolo14 MARZO 2011 In questo articolo Argomenti: Giappone | Germania | Angela Merkel Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 16:16. * ascolta questa pagina * * * * Gli impianti nucleari tedeschi più vecchi, che attualmente sono rimasti aperti solo in seguito alla decisione di prolungare la vita di tutte le centrali, chiuderanno subito. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca, Angela Merkel, riferendosi a due siti, che si trovano in Assia e nel Baden-Wuettemberg. Berlino ha deciso di sospendere per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone. La moratoria sulla decisione di allungare la vita degli impianti, ha spiegato la Merkel, servirà a effettuare "senza tabù, un'ampia verifica della sicurezza degli impianti nucleari" in Germania. La Merkel ha comunque ribadito la sua posizione, secondo cui l'energia nucleare resta "una tecnologia ponte" in attesa di sviluppare ulteriormente il settore delle fonti rinnovabili. L'unica risposta a questa situazione, ha sottolineato, è che "il passaggio all'era dell'energia rinnovabile è un obbligo che ha la massima priorità".
Voci da Tokyo. Matteo ricercatore del Cern: esco il meno possibile e faccio scorte di cibo di Luigi dell'OlioCronologia articolo14 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Cern | Consiglio nazionale delle ricerche | Oceano Pacifico | Cernobyl | Carlo Lavecchia | Matteo Guerrini | Mario Negri Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 16:34. * ascolta questa pagina * * * * Una donna giapponese in un market a Tokio (Ap)Una donna giapponese in un market a Tokio (Ap) Quali precauzioni dovrebbero adottare i nostri connazionali presenti in Giappone? Come comportarsi se si è già programmato un viaggio in terra nipponica per le prossime settimane? Abbiamo girato le domande a due esperti, che in linea di massima propendono per soluzioni di buon senso, escludendo, al momento, situazioni da allarme rosso. "I primi due reattori sfuggiti al controllo sembrano ormai fuori pericolo, mentre la minaccia persiste per il terzo", premette Matteo Guerrini, ricercatore del Cnr che si trova a Tokyo. "Personalmente, e lo stesso consiglio a tutti coloro che sono con me nel paese, mi limito a uscire di casa il meno possibile. Nelle ultime ore mi sono approvvigionato di cibo fresco, in modo da avere scorte nel caso in cui la situazione restasse complicata anche nei prossimi giorni". Una posizione, spiega il biologo, che non è conseguente alle raccomandazioni delle autorità locali. "Il governo giapponese non ha sollevato questo problema: l'ho fatto principalmente per precauzione. Ricordo che, all'indomani di Cernobyl, la mia famiglia a Milano aveva fatto la medesima scelta". Quanto al rischio di contaminazione per gli alimenti, l'acqua e il terreno, Guerrini non vede pericoli, almeno nell'immediato: "L'acqua che in queste ore viene utilizzata per raffreddare le centrali è a fine ciclo, in quanto parte dal mare e passa per i fiumi, sfociando nel mare, da cui viene prelevata dai tecnici. Quindi non c'è un rischio di contaminazione per l'acqua del rubinetto, che resta potabile". foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici L'area colpita dal sisma in Giappone Vedi tutti " articoli correlati * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video * Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Vedi tutti " La situazione potrebbero, però, mutare nelle prossime settimane: "Le barre di uranio sono caldissime, per cui inevitabilmente l'acqua adoperata per raffreddarle evapora. Attualmente il vento spira verso Est per cui la nube radioattiva si sta spingendo verso l'Oceano Pacifico: si vi sarà una precipitazione in mare aperto nel medio periodo, la radioattività verrà diluita senza particolari problemi". Nel caso piovesse nelle città, invece, non resta che barricarsi in casa. "Qui a Tokyo", prosegue il ricercatore, "non vedo particolari problemi, ma l'emergenza potrebbe presentarsi nelle città del nord, dove ci sono decine di migliaia di persone rimaste senza tetto. In questo senso, è fondamentale trovare una sistemazione per tutti in tempi brevi". Per ora, intanto, l'ambasciata italiana non ha chiesto ai nostri concittadini di rientrare, a differenza di quanto disposto dalle ambasciate di Francia e Germania. "Ascoltiamo i consigli delle autorità, ma cerchiamo anche di farci una nostra idea consultando altre fonti", conclude Guerrini. Quanto ai nostri connazionali che avevano già programmato un viaggio in Giappone nei prossimi giorni, il consiglio "è di rimandarli, in attesa che la situazione si stabilizzi. Le scosse continuano e i trasporti, così come le reti elettriche sono paralizzati in molte città, con esclusione della zona Ovest del paese". "Quando ci sono fughe radioattive, i pericoli maggiori si riscontrano nell'immediatezza dell'evento, ma dopo qualche giorno il rischio di contaminazione si riduce", spiega Carlo Lavecchia, responsabile del dipartimento di Epidemiologia dell'Istituto di Ricerca Mario Negri. "La mente di tutti è rivolta a quello che accadde a Cernobyl, ma in quell'occasione ci fu una catena di errori durante l'intervento immediatamente successivo alla fuga radioattiva, mentre in quest'occasione i tecnici sono intervenuti prontamente". Intanto molti paesi asiatici (come Hong Kong, Malaysia, Filippine, Singapore e Taiwan), che in queste ore stanno passando al setaccio i prodotti alimentari importati dal Giappone per verificare che non siano stati contaminati dalle radiazioni nucleari. In particolare vengono monitorati i prodotti freschi, latticini, frutta e verdura, ma anche il pesce crudo, prodotto base per sushi e sashimi. "La prudenza in queste situazioni è d'obbligo", sostiene Lavecchia, "ma un eccessivo allarmismo può fare danni maggiori dell'incidente stesso". Mentre, nel medio termine, l'esperto vede rischi per il paese nipponico "soprattutto sul fronte degli approvvigionamenti energetici. In un paese che ottiene dal nucleare il 35% della sua energia, un blocco prolungato degli impianti rischia di mettere in ginocchio i trasporti e le attività economiche. Soprattutto se si considera la situazione geografica di isolamento del Giappone".
GE, che ha progettato un reattore di Fukushima, schiaccia il Dow Jones - La BoJ interviene Cronologia articolo14 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Indici finanziari | Mercato azionario | Imprese | Consiglio Europeo | Mediobanca | Oliver Stone | Banco Popolare | Asia | Borsa di Tokyo Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 08:25. * ascolta questa pagina * * * * La Borsa di Tokyo chiude in calo del 6,18% mentre in Giappone la terra continua a tremare (AFP)La Borsa di Tokyo chiude in calo del 6,18% mentre in Giappone la terra continua a tremare (AFP) Di qui l'Europa, di là il Giappone. Di qui i listini dell'Occidente (Parigi -0,7%, Francoforte -1,3%, Milano +0,17%, Wall Street -0,8%) che viaggiano con "normale andatura"; di là la Borsa di Tokyo che chiude in forte calo sulla scia del violento sisma che ha colpito il Paese. I mercati del Sol Levante, nonostante lo Tsunami di venerdì, sono rimasti aperti: il denaro, come cita l'ultimo film di Oliver Stone, non dorme mai. E così, deve annotarsi la peggior discesa giornaliera dal 2008 a oggi: il Nikkei ha ceduto il 6,2 per cento. Negli Stati Uniti, l'andamento delle Borse è in rosso: il Dow Jones perde lo 0,3% mentre l'S&P500 cede lo 0,37 per cento. In particolare, vengono punite le utility e le società che possono essere ricollegate ai siti delle centrali nucleri danneggiati dal terremoto. General Electric, per esempio, cede l'1,8 per cento. Il gruppo ha disegnato un reattore dell'impianto di Fukushima. Peraltro, GE ha comunicato che sta offrendo l'assistenza tecnica al Giappone e al suo partner Hitachi nella battaglia per prevenire un meltdown nucleare. articoli correlati * Il peggior disastro nella storia del Giappone, ma la Borsa riapre e gli esperti non prevedono recessione * Terremoto in Giappone: Toyota e Honda bloccano la produzione L'andamento a Milano A Piazza Affari, invece, gli indici resistono sopra la parità, trascinati dalla banche. C'è ottimismo sul settore, almeno per oggi. Per quale motivo? La risposta deve trovarsi nelle minori tensioni sul debito sovrano: la riunione del Consiglio europeo dell'11 marzo ha portato a risultati più importanti rispetto a ciò che gli investitori si aspettavano. Certo, come scrive Intesa Sanpaolo "le novità annunciate non rappresantano in alcun modo una svolta cruciale per la crisi". Tuttavia, le misure che direttamente incidono sul problema dell'Euro non mancano: in primis, l'estensione della durata del prestito alla Grecia (allungata a 7,5 anni) e la riduzione di 100 basis point dei tassi applicati ai prestiti in favore di Atene. "Ciò rende il programma - dice Intesa - un po' più credibile, anche se non toglie i dubbi circa la copertura del fabbisogno finanziario nel 2012"; poi, la capacità d'erogazione del Fondo europeo di stabilizzazione finanziaria (Fesf) che è stata portata a 440 miliardi; infine, il fatto che il Fesf sarà autorizzato a acquistare titoli di stato sul mercato primario. Cala lo spread tra i titoli di stato Ue È anche grazie a queste motivazioni che gli spread tra i titoli di stato in Europa si sono un po' chiusi: quello greco, rispetto alla germania, è sceso da 967,2 punti a 935; la differenza tra il redimento del BtP decennale e il TBund tedesco è passata da 167 bp a 152,4; il differenziale tra della Spagna è diminuito da 223,8 a 207,5. Così, in un simile contesto, Unicredit, Banco Popolare, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca, Mediobanca e Banca Mps crescono. Gli operatori, evidentemente, consapevoli dell'esposizione degli istituti finanziari ai debiti degli stati scommettono, almeno sul fronte borsistico, su minori problemi per gli istituti finanziari. Jp Morgan, in un report pubblicato proprio oggi, ha alzato il giudizio sul settore da "Neutral" a "OverWeight". La banca americana, oltre a indicare l'aspetto di una minore tensione sul debito pubblico in seguito alle scelte in ambito Ue, focalizza l'attenzione su due aspetti: il primo sono i segnali della ripresa del credito; il secondo è la valutazione (il comparto è scambiato a un multiplo P/b di 0,66) a sconto dei titoli in considerazione. Metalli preziosi Sul fronte delle materie prime, l'oro in rialzo nelle contrattazioni elettroniche in Asia a 1.432,68 dollari l'oncia (+1,1%). Il metallo giallo si posiziona poco sotto il record di 1.444,95 dollari segnato lo scorso 7 marzo. Il petrolio in calo In ribasso, invece, le quotazioni del petrolio: l'oro nero, in seguito dei timori sulla domanda a breve termine del Giappone, terzo consumatore al mondo di petrolio, ha spinto il Wti in calo di 1,28 dollari a 99,88 dollari per la scadenza aqrile e il Brent del Mare del Nord di 1,39 dollari a 112,45 per la stessa scadenza. Record storico di volumi Tornando al tonfo della Borsa giapponese, va detto che la seduta era iniziata in maniera tutto sommato tranquilla con gli indici che sì scendevano, ma con perdite comunque contentute. Poi, però, le vendite hanno preso il sopravvento, tanto che la Banca centrale ha effettuato una maxi-iniezione di liquidità per evitare il completo tracollo dei mercati. La "lettera" ha colpito un po' tutti i titoli in generale, in una giornata che ha visto i volumi delle transazioni raggiungere un livello storico alla borsa di Tokyo, con oltre 4,88 miliardi di titoli scambiati sul primo mercato. Vendite generalizzate Lo stop forzato alle forniture di elettricità, deciso dal governo per fare fronte all'emergenza, giocoforza ha costretto diverse aziende a interrompere la produzione. Il che è stato penalizzato dalla Borsa: Toyota ha perso il 7,9%, Sony il 9.1% e Mitsubishi l'11.8 per cento. Il business nucleare Colpite anche le aziende legate, in qualche modo, al business nucleare: Kobe Steel ha perso il 6,4%, Hitachi il 16.2%, e Toshiba il 16,3 per cento.
La terra non smette di tremare, nuove esplosioni nella centrale nucleare di Fukushima Cronologia articolo14 marzo 2011Commenta In questo articolo Media Argomenti: Inquinamento | Eric Besson | Farnesina | Ronald Reagan | Tokyo Electric Power | Oceano Pacifico | Yukio Edano | Iwate Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2011 alle ore 09:13. L'immagine, tratta da un video, mostra il fumo generato dall'esplosione della centrale nucleare di Fukushima, 14 marzo 2011 (REUTERS/NTV via Reuters TV) L'immagine, tratta da un video, mostra il fumo generato dall'esplosione della centrale nucleare di Fukushima, 14 marzo 2011 (REUTERS/NTV via Reuters TV) * ascolta questa pagina * * * * Una nuova allerta tsunami è stata lanciata questa mattina per l'arrivo imminente di un'onda dell'altezza di tre metri sulle coste nord-est del Giappone. Sempre nella stessa zona già colpita dal violento terremoto di venerdì c'è stata una nuova replica sismica di 6,3 gradi. La scossa di assestamento è stata registrata alle 15:13 ora locale (le 07:13) con epicentro nell'Oceano Pacifico, di fronte alle coste delle prefetture di Miyagi e Iwate e a circa 10 chilometri di profondità. Ma ciò che più preocupa sono le previsioni della Japan Metereological Agency (Jma) che ritiene che entro il 16 marzo ci sia una probabilità del 70% che si registri una nuova scossa di terremoto di magnitudo 7 o anche più alta, con conseguente possibile tsunami. Le chance si riducono al 50% entro il 19 marzo. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Il terremoto in Giappone Le immagini del terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) blog * La notizia vista dai nostri blogger grafici I danni dei precedenti grandi disastri Vedi tutti " articoli correlati * Le infrastrutture alzano il conto della catastrofe * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video Vedi tutti " Impianti nucleari ancora a rischio L'emergenza sembra finita nella centrale nucleare di Fukushima Dopo le ultime esplosioni registrate nel reattore 3 , che hanno provocato il ferimento di sei persone, i reattori 1 e 2 sono fuori pericolo. Lo riferisce la società che gestisce l'impianto, Tepco. Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha precisato che il reattore non ha riportato danni e ha definito "basso" il rischio di una fuga radioattiva. Fukushima 1 é collocato a 250 km a nord di Tokyo, città popolata da 35 milioni di abitanti. Nel frattempo il ministro dell'Industria francese, Eric Besson definisce come "preoccupante" la situazione e afferma che non può essere escluso un disastro nucleare. La flotta americana si allontana dalla zona per rischio contaminazione La settima flotta americana ha deciso di allontanare le sue navi e i suoi aerei dalla zona più vicina all'impianto nucleare di Fukushima dopo aver rilevato un certo livello di contaminazione radioattiva. La portaerei Ronald Reagan, arrivata ieri nelle acque nordorientali del Giappone, si trovava a 160 km dalla costa quando la sua strumentazione ha rilevato la presenza di radiazioni in una colonna di fumo che si sollevava dall'impianto di Fukushima. Secondo fonti ufficiali, comunque, la quantità di radiazioni era più o meno equivalente a quella che si accumula normalmente nell'ambiente in un mese. Slitta il razionamento dell'energia elettrica L'azienda elettrica Tokyo Electric Power (Tepco), che opera nella zona orientale del Giappone, ha annunciato il rinvio di alcune ore dell'interruzione di corrente prevista per oggi, affermando di poter soddisfare la domanda. La fornitura di energia avrebbe dovuto essere interrotta a scaglioni per tre ore e 40 minuti in diverse zone di Tokyo e dintorni, ma la Tepco ha deciso di rinviare l'operazione a questa sera o a domani, in caso di un aumento della domanda. Il bilancio provvisorio Secondo la polizia il violentissimo sisma ha causato oltre 5mila tra morti e dispersi ma si teme che possano arrivare a 10mila. Quanto agli italiani presenti la Farnesina ha confermato che mancano all'appello cinque connazionali che erano presenti nelle aree colpite. Sono almeno 46 mila gli edifici che sono stati distrutti, 5.700 quelli spazzati via dal terremoto, di cui 3.056 nella sola prefettura di Iwate e 2.413 nell'area di Fukushima. Secondo la polizia, inoltre, strade e ponti sono stati gravemente danneggiati in almeno 600 località del paese. Annullati i mondiali di pattinaggio La Federazione internazionale di Pattinaggio ha annunciato l'annullamento dei Campionati del mondo di pattinaggio artistico previsti a Tokyo dal 21 al 27 marzo.
2011-03-13 In Giappone "potrebbero esserci nuove Cernobyl", oltre 10mila morti - Reportage - Foto - Video Cronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Tepco | Ucraina | Farnesina | Bbc | Radio24 | Masashi Goto | Paul Earle | Tg24 Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 10:19. * ascolta questa pagina * * * * Tre nuove forti scosse in Giappone, 10mila mortiTre nuove forti scosse in Giappone, 10mila morti Il terremoto che ha devastato il Giappone avrebbe spostato l'isola principale dell'arcipelago, la più colpita e quella dove è situata la capitale Tokyo, di 2,4 metri. La stima è di un sismologo dell'istituto di Geofisica Usa, Paul Earle, uno degli esperti della U.S. Geological Survey (Usgs), che ha sede a Washington. Intanto la Farnesina dice che sono cinque e non sei gli italiani ancora non contattabili in Giappone. Non ci sarebbe alcun italiano a meno di 100 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima. foto Il terremoto in Giappone video Allarme nucleare in Giappone, esplosione nella centrale Terremoto Giappone, trema la centrale nucleare di fukushima Il "day after" della città di Sendai Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * Quando le acque si ritireranno, torneremo a vivere, a crescere e creare * "I palazzi oscillavano come canne al vento". Il racconto dell'inviato del Sole a Tokyo * Sisma in Giappone, nuove forti scosse e fughe radioattive - Foto - Video Vedi tutti " Centrali in emergenza In Giappone sono diversi i reattori nucleari che presentano problemi. In primo luogo c'è Fukushima Daichi dove sabato è esplosa la copertura del contenimento del reattore n.1, e il numero 3, dove si teme possa ripetersi la stessa deflagrazione. Altra centrale in difficoltà è quella di Oaganawa, dove addirittura venerdì si era sviluppata un incendio. I problemi sono legati al malfunzionamento delle pompe dei circuiti di raffreddamento. Intanto il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, è ora in funzione secondo la Japan Atomic Power, che gestisce l'impianto. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo è in funzione. Masashi Goto, ex progettista di centrali nucleari giapponesi, ha accusato apertamente il governo giapponese di stare occultando la verità sugli impianti nucleari. Secondo la Bbc che ha riportato la conferenza stampa tenutasi a Tokyo, Goto ha sostenuto che uno dei reattori dell'impianto di Fukushima-Daiichi è "altamente instabile" e che le conseguenze di un'eventuale fusione sarebbero "tremende". I reattori di Fukushima-Daiichi secondo l'esperto sarebbero sottoposti a aumenti di pressioni ben oltre i livelli previsti quando sono stati costruiti e c'è il rischio di una esplosione con materiale radioattivo sparato su un'area molto vasta. Descrivendo lo scenario peggiore, l'esperto ha detto che potrebbero esserci molte Cernobyl".. Il premier: crisi peggiore dal 1945 "È la più grave crisi degli ultimi 65 anni". Il premier giapponese Naoto Kan toglie ogni dubbio sull'entità del disastro che ha colpito il suo paese. La contabilità dei dispersi che ora dopo ora alimenta la stima dei morti ha superato la tremenda cifra di 10mila. Per non parlare dell'incubo nucleare. Così il primo ministro fa appello alla capacità di coesione del popolo giapponese: "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo questa crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a ciascuno di voi".
Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video Cronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Farnesina | Tepco | Ucraina | Radio24 | Tg24 | Sendai | Italiani all'estero | Ufficio ONU per gli affari umanitari Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 10:19. * ascolta questa pagina * * * * Tre nuove forti scosse in Giappone, 10mila mortiTre nuove forti scosse in Giappone, 10mila morti "È la più grave crisi degli ultimi 65 anni". Il premier giapponese Naoto Kan toglie ogni dubbio sull'entità del disastro che ha colpito il suo paese. La contabilità dei dispersi che ora dopo ora alimenta la stima dei morti ha superato la tremenda cifra di 10mila. Per non parlare dell'incubo nucleare. Così il primo ministro fa appello alla capacità di coesione del popolo giapponese: "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo questa crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a ciascuno di voi". Nuovo allarme L'Agenzia meteorologica giapponese ha avvertito che esiste una elevata probabilità che nei prossimi tre giorni avvenga un nuovo terremoto. Secondo Takashi Yokota, direttore della previsione sismica dell'agenzia "esiste un rischio del 70 per cento che si produca una replica di magnitudo 7 o superiore". Il pericolo sarà elevato nei prossimi tre giorni, fino al 16 marzo. Intanto il vulcano giapponese Shinmoedake, nell'isola sudoccidentale del Kyushu, ha cominciato a lanciare pietre e cenere nell'atmosfera, fino a 4mila metri d'altezza. Lo Shinmoedake è alto 1.420 metri e s'era svegliato a gennaio per la prima volta dopo 52 anni. foto Il terremoto in Giappone video Allarme nucleare in Giappone, esplosione nella centrale Terremoto Giappone, trema la centrale nucleare di fukushima Il "day after" della città di Sendai Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * "I palazzi oscillavano come canne al vento". Il racconto dell'inviato del Sole a Tokyo * Sisma in Giappone, più di mille morti. Nuove forti scosse e fughe radioattive - Foto - Video * Terremoto in Nuova Zelanda, la ricostruzione costerà 10,6 miliardi di euro Vedi tutti " Da domani black out programmati Cominceranno domani e potrebbero proseguire oltre il mese di aprile i black-out programmati, annunciati dal primo ministro giapponese Naoto Kan. L'operazione dovrebbe ridurre il rischio di black-out di grande portata dopo lo stop alle centrali nucleari. Secondo la compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden) i black-out - di tre ore ciascuno - interesseranno un'area divisa in cinque gruppi, composti da Tokyo e dalle 8 prefetture maggiormente colpite dal sisma. Evacuate 700mila persone Secondo l'Onu sono state evacuate settecentomila persone. "Circa 380mila sono state evacuate dalle zone interessate dal sisma e dallo tsunami e ora ospitate in 2.050 centri" ha indicato l'Ufficio di coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu (Ocha). "Le autorità hanno inoltre evacuato 210mila persone che vivono in un raggio di venti chilometri intorno alla centrale di Fukushima" ha aggiunto l'Ocha, citando l'Organizzazione internazionale dell'energia atomica (Aiea). Lunedì Borsa di Tokyo aperta La Banca centrale del Giappone "farà il possibile per continuare a garantire la stabilità nei mercati finanziari e per garantire il corretto andamento del mercato, anche immettendo liquidità". Questo il messaggio di Nichigin (l'istituto centrale) lanciato attraverso il suo sito. La banca centrale ha comunicato di aver sorretto gli istituti finanziari che operano nella aree colpite e sono state interessate da una corsa al ritiro dei depositi. "La banca - spiega il comunicato - continuerà a tenere in pugno la situazione nei mercati finanziari e le operazioni e starà pronta a rispondere e agire quando necessario". La Borsa di Tokyo lunedì sarà aperta nonostante l'emergenza terremoto.
"Cuociamo il ramen, la vita continua" dal nostro inviatoStefano CarrerCronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Sanità | Greenpeace | Kiki Tanaka | Hiromi Yokota | Giappone | Shinji Watanabe | Mito Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:32. * ascolta questa pagina * * * * Giappone. Reportage: "Cuociamo il ramen, la vita continua"Giappone. Reportage: "Cuociamo il ramen, la vita continua" A l confine tra le province di Ibaraki e Fukushima, sulla strada tra le città di Mito e Iwaki - una lambita, l'altra devastata dal terremoto di venerdì pomeriggio - una modesta trattoria di ramen (i taglioni in brodo) ha l'aria appestata da un tanfo di rancido, al quale i pochi avventori sono del tutto indifferenti. Enormi pentoloni bollono dietro al bancone. "È venuta a mancare l'acqua. Così ci siamo ricordati di un vecchio pozzo nelle vicinanze: l'abbiamo cavata da lì, in modo da poter rimanere aperti. La vita continua", dice il signor Watanabe, uno dei quattro addetti al servizio. La località è a poco più di una cinquantina di chilometri dal distretto che ospita i due impianti nucleari della Tokyo Electric Power, con i cinque reattori malfunzionanti che tengono il mondo intero con il fiato sospeso. La vita continua: quelli che mangiano il ramen con il consueto risucchio rumoroso danno solo un'occhiata distratta alle immagini di devastazione che arrivano dallo schermo tv, come se non li riguardasse. Si ha la sensazione che il dolore e il panico siano confinati nelle aree più devastate. foto Il terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video * Sisma in Giappone, più di mille morti. Nuove forti scosse e fughe radioattive - Foto - Video * Terremoto in Nuova Zelanda, la ricostruzione costerà 10,6 miliardi di euro Vedi tutti " La differenza rispetto a un sabato normale sta in un gigantesco ingorgo stradale, da far impallidire quelli che si verificano nella "Golden Week" vacanziera di inizio maggio. Chiuse tutte le autostrade per il nordest del paese e gli aeroporti regionali. Fermi gli shinkansen, i treni superveloci sulla linea che il mese scorso è stata allungata fino ad Aomori, all'estremo nord. Singhiozzanti i treni locali, che si fermano a Tomobe, a meno di 100 km dalla capitale. Da lì in poi, si vedono squadre di operai e macchinari all'opera sui binari, a ritmo frenetico, alla luce delle fotoelettriche. "Lavoriamo ininterrottamente dall'alba - dice il caposquadra Shinji Watanabe - abbiamo l'ordine di ripristinare questo tratto di linea entro domani a mezzogiorno". Sembra incredibile, ma la congestione sulla statale, per i primi 80 km, appare più pesante nella corsia in direzione nord, ossia verso l'area del pericolo: si tratta in buona parte dei traffici locali - per niente turbati - delle cittadine che si susseguono senza soluzione di continuità. Solo più avanti diventa più fitto l'incolonnamento in direzione di Tokyo, con molte vetture targate provincia di Fukushima. Alcune provengono dalla zona di evacuazione, che in meno di una ventina di ore, come in un crescendo rossiniano, è stata stabilita dalle autorità prima in 2, poi in 3, in seguito in dieci e infine in venti chilometri di raggio dalle centrali atomiche. Il totale degli sfollati per il rischio di radiazioni è arrivato così a circa 80mila, su un totale stimato in 300mila: il resto deve la sua sventura non alla vicinanza ai generatori di energia nucleare ma alla perdita o all'inagibilità delle proprie case. Acqua ed elettricità, più si va a nord e più diventano rare. È dalla provincia di Ibaraki che si manifestano più concretamente le ferite del sisma. Il personale degli alberghi è calmo e cortese nell'accogliere i clienti anzitutto facendo firmare loro una liberatoria: niente lamentele se manca l'acqua, se non c'è cibo né riscaldamento, e soprattutto niente reclami o pretese risarcitorie in caso di danni o ferimenti. Chi si ferma difficilmente riesce a dormire: dalla sera fino al mattino, si susseguono scosse più o meno intense. La terra non ha smesso ancora di tremare, ma per chi può permettersi un tetto le apprensioni, dopo l'esplosione del pomeriggio alla centrale, sono più rivolte al pericolo che non si vede e non si sente. Oppure alle preoccupazioni di approvvigionamento, che già in mattinata, nella stessa Tokyo, hanno provocato fenomeni di accaparramento: in vari kombini - gli onnipresenti negozietti aperti 24 ore su 24 - l'acqua è sparita presto e così quasi tutte le cibarie. Questo anche se in giro c'era meno gente del solito, in una metropoli caratterizzata da un fenomeno mai visto: la quasi totale assenza di taxi, dopo il superlavoro dei tassisti protrattosi fino a tarda notte (oltre 100mila persone non sono riuscite comunque a tornare alle loro case). Un ritmo sommesso determinato anche dalla sospensione di alcune attività in programma, come gli esami di ammissione all'università che mai come quest'anno sono nell'occhio del ciclone per lo scandalo delle "copiature" in tempo reale via telefonini e Web. "Intanto faccio scorta di un po' di tutto, non si sa mai", dice Hiromi Yokota, 25 anni, mamma di una bimba di quattro. "Sto però pensando di trasferirmi dai miei genitori a Tottori, al l'ovest: queste rassicurazioni del governo sul pericolo delle radiazioni non mi convincono. Già in passato, in incidenti simili, mi hanno detto che le autorità e soprattutto il gestore delle centrali, la Tepco hanno tardato a rivelare la gravità della situazione". Una reticenza di comunicazione sospettata da molti, che viene alla luce indirettamente grazie a una gaffe in diretta della rete pubblica Nhk. È uno strano episodio del suo telegiornale: un conduttore rivela quanto già circola sulla rete e sui social network - il ferimento di alcuni addetti alla centrale nucleare - e un collega senior lo interrompe dicendo che è una cosa che non va detta perché non è ancora ufficiale. Fosse solo quello: con la successiva notizia dei primi ricoveri in ospedale per presunte radiazioni e le raccomandazioni governative a non bere acqua del rubinetto in un'ampia "zona di rispetto", quello che sembra remoto comincia a manifestarsi in esempi concreti. La sera cala su un paese dove il numero delle persone che iniziano a dubitare di tutto, a questo punto, non può che aumentare in modo esponenziale. La cittadina di Mito, famosa per il suo giardino kairakuen - uno dei tre più belli del Giappone, ai prodromi della fioritura che esploderà in aprile - diventa un avamposto. "Adesso basta - sbotta Kiki Tanaka, una free lance che lavora per pubblicazioni americane, che in un bar sente le ultime notizie e per di più una scossetta di terremoto - sto andando a raccontare quello che succede a Sendai e lunga la costa colpita dallo tsunami, ma non me la sento più di farlo. Torno indietro". Però si commuove alla notizia che un gruppo di attivisti di Greenpeace impegnati a disturbare la caccia a delfini e balene sulle coste settentrionali - dati per dispersi - sono sani e salvi: "Finalmente una buona notizia".
Quando le acque si ritireranno, torneremo a vivere, a crescere e creare di Gianni RiottaCronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Assistenza medica | Islandese | Tokyo Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:27. * ascolta questa pagina * * * * Giappone terremotoGiappone terremoto L'impianto nucleare Fukushima Daiichi, della Tokyo Electric Power, fibrilla per lo tsunami in Giappone, c'è paura per le radiazioni e l'evacuazione in un raggio di 20 km, 300mila sfollati in altre zone, nella sola Minamisanriku sono 10mila i dispersi. Contiamo ancora mille vittime nel maremoto del Pacifico, ma il governo giapponese sa bene che, infine, saranno molte di più. Le immagini da YouTube sgomentano, le navi trascinate nel gorgo come barchette in un lavandino per gioco da Dei crudeli ("scenderemo nel gorgo muti" era la profezia di Pavese), le automobili dei piazzali del "just in time", il modello perfetto di produzione Toyota del niente sprechi, accatastate, perdute per sempre, di nuovo, come in un baloccarsi del destino. I bambini passano serissimi i controlli delle radiazioni, il miracolo tecnologico del Giappone dei treni veloci, del web, dei cellulari è ridotto a chiamarsi con i vecchi telefoni di una volta, ad andare sulle autostrade a un chilometro l'ora, come ha raccontato il nostro inviato, unico testimone del sisma, Carrer. Le parole, davanti alla forza della natura scatenata contro la comunità dell'uomo, contano nulla. La natura vince e noi contiamo umiliati caduti e danni. È di nuovo un poeta, Leopardi, a spiegarci la violenza antica del rapporto tra civiltà e pianeta, nel Dialogo della Natura e di un islandese: "Natura. Chi sei? che cerchi in questi luoghi dove la tua specie era incognita? Islandese. Sono un povero Islandese, che vo fuggendo la Natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa. Natura. Così fugge lo scoiattolo dal serpente a sonaglio, finché gli cade in gola da se medesimo. Io sono quella che tu fuggi. Islandese. La Natura? Natura. Non altri. foto Il terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * The day after. Il treno scomparso, le fiamme, l'onda, i soccorsi, l'esplosione, le macerie e il dolore. Foto * Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video Vedi tutti " Islandese. Me ne dispiace fino all'anima; e tengo per fermo che maggior disavventura di questa non mi potesse sopraggiungere". E prima di uccidere lo scettico Islandese seppellendolo sotto la sabbia, la Natura gli insegna che "la vita di quest'universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione" e ribellarsi è folle. Davanti alla tragedia tsunami, dunque, si alzano voci nobili e comprensibili, che accusano le città popolose, le industrie iperattive, le centrali nucleari che cedono al sisma, lo sviluppo, il progresso, in qualche modo opponendo - non per malafede, ma per smarrimento davanti alla forza del mare - la nostra fatica per vivere meglio, alla brutalità della natura. Come se un passo indietro, un tornare al mondo pre-industriale, un rinnegare nel nome delle fanfaluche che non vogliono Pil ma "calore umano", ci proteggesse poi dalla furia degli elementi. E come se tutta la filosofia, dal conservatore Hobbes al comunista Engels a Manchester, non concordasse che il bisogno, la fame, il regredire allo "stato di natura" non rendono gli uomini più buoni, al contrario li fanno ferini, spietati. È giusto, e chi non ha nel suo cuore questa umiltà è un arrogante che il Fato accecherà, guardare con compassione la sciagura giapponese, provare, come la comunità internazionale sta facendo (e stavolta Tokyo dovrebbe essere più aperta che nel 1995 nell'accettare aiuto esterno) a sostenere i soccorsi. Ma quando, come dopo il Diluvio biblico di Noè, le acque si saranno ritirate, seppelliti i morti, curati i feriti, ricostruite case città e officine, torneremo a vivere, crescere e creare, secondo la irresistibile indole di noi Homo Sapiens. Nel vedere le creazioni del nostro lavoro e del nostro genio spazzate via dal mare, tra i lutti eleviamo una preghiera di umiltà, consci della nostra debolezza. Quando i fratelli giapponesi usciranno dal dolore, avremo invece con loro di nuovo ragione di essere orgogliosi, senza vergogna, per la nostra fatica e le nostre ambizioni. Perché la Natura è forte, e forse immortale. Noi siamo deboli e di certo mortali. Ma della Natura, anche in questa ora di sofferenza, siamo e resteremo i figli e le figlie migliori.
Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima articoli di Elena Comelli, Jacopo GilibertoCronologia articolo12 marzo 2011Commenta In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Toshiba | Giappone | Onu | AIEA | Cernobyl Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 19:01. * ascolta questa pagina * * * * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Ecco cosa può accadere a FukushimaFunziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Ecco cosa può accadere a Fukushima di Elena Comelli La peggiore delle ipotesi? Fusione del nocciolo con esplosione del reattore. In questo caso la fuoriuscita di materiale radioattivo sarebbe inevitabile e massiccia. Un'ipotesi teorica, mai accaduta nella storia del nucleare civile. Nell'incidente di Three Mile Island, nel 1979, si arrivò alla fusione del nocciolo. Ma senza danni, perché il reattore rimase perfettamente integro. Dalla centrale non uscì nulla e tutto il materiale sta ancora chiuso lì dentro, annegato in un sarcofago di cemento. A Cernobyl non si arrivò mai alla fusione del nocciolo, ma ci fu un'esplosione da cui fuoriuscì una parte del combustibile radioattivo. Le conseguenze furono molto più gravi, come sappiamo. Nel caso di Fukushima Daiichi, non sappiamo ancora con certezza come stiano le cose. L'agenzia di sicurezza nucleare giapponese sostiene che le quattro centrali più vicine all'epicentro del terremoto sono state subito spente e nega la fusione del nocciolo nell'unità numero 1 della centrale di Fukushima. L'esplosione, dovuta a un problema al sistema di raffreddamento, dovrebbe avere intaccato solo le pareti esterne della centrale, non il reattore. Ma la fuoriuscita di cesio indica che c'è stata una fusione di combustibile, anche se probabilmente non del nocciolo. E quindi resta un'incongruenza fra quanto dichiarato e l'evidenza dei fatti. articoli correlati * Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video La centrale è un bestione composto da 8 unità per quasi 5 gigawatt di potenza: potrebbe soddisfare da sola un decimo del fabbisogno italiano di energia elettrica e rappresenta un quarto della produzione di energia nucleare in Giappone. Costruita nel '66, la centrale utilizza dei reattori Bwr (Boiling Water Reactor) costruiti da General Electric, Toshiba e Hitachi. Il nocciolo di un reattore Bwr può essere immaginato come la resistenza elettrica che scalda l'acqua in un comune bollitore da cucina: è immerso nell'acqua e diventa molto caldo. L'acqua lo raffredda e allo stesso tempo trasporta via il calore, di solito sotto forma di vapore, per far girare delle turbine che generano elettricità. Se l'acqua smette di fluire, abbiamo un problema. Il nocciolo si surriscalda e sempre più acqua si trasforma in vapore. Il vapore causa una forte pressione nella camera interna del reattore, un contenitore sigillato. Se il nocciolo - composto principalmente di metallo - diventa troppo caldo, tande a sciogliersi e alcune componenti possono infiammarsi. Nella peggiore delle ipotesi, il nocciolo si scioglie completamente e buca il fondo della camera interna, cadendo sul pavimento della camera di contenimento, un altro contenitore sigillato. Questo è progettato apposta per evitare che il contenuto del reattore penetri all'esterno. Il danno a questo secondo contenitore può essere anche grave, ma in linea di principio dovrebbe poter evitare una fuga radioattiva nell'ambiente circostante. L'espressione "in linea di principio", però, è sempre relativa. I reattori sono progettati per avere diversi livelli di sicurezza, in modo da far scattare un'altra procedura se la prima fallisce. Ma quel che è successo a Fukushima dimostra che non sempre si riesce a mantenere il controllo del sistema. Il terremoto ha fatto spegnere automaticamente i reattori in funzione, ma ha anche tolto la corrente alle pompe che facevano fluire l'acqua di raffreddamento del nocciolo. I generatori diesel si sono attivati per ovviare al blackout, ma sono partiti con un'ora di ritardo rispetto all'interruzione di corrente, non si sa perché. Questo ha scatenato il surriscaldamento del reattore. Nel caso di Three Mile Island, non si è arrivati alle estreme conseguenze, perché la camera di contenimento ha tenuto. A Cernobyl, un reattore considerato inaccettabile in base agli standard occidentali proprio per la mancanza di sistemi multipli di sicurezza, la fuoriuscita di materiale radioattivo avvenne a causa dell'esplosione, che scagliò in aria il combustibile nucleare, non in seguito a una fusione. Nel caso di Fukushima Daiichi, il monitoraggio dell'International Atomic Energy Agency (il braccio di sicurezza nucleare delle Nazioni Unite) ci dice che il reattore è stato spento subito. Ma il riscaldamento continua attraverso la reazione nucleare, che ci mette molto tempo prima di esaurirsi. Non possiamo sapere se la drammatica esplosione cui abbiamo assistito attraverso le riprese televisive abbia davvero intaccato solo le pareti esterne della centrale. L'unica fuoriuscita radioattiva di cui siamo a conoscenza è derivata dalla necessità di sfiatare la pressione che si era creata nella camera di contenimento. Questa manovra, resasi necessaria per contenere il surriscaldamento, dovrebbe far uscire solo isotopi radioattivi che decadono rapidamente, prodotti dall'acqua di raffreddamento. Resta da spiegare la presenza di isotopi di cesio. Questi sono prodotti dalla reazione nucleare del nocciolo e dovrebbero restare confinati all'interno del reattore. Se sono stati registrati all'esterno della centrale, vuol dire che il nocciolo ha cominciato a disintegrarsi.
Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa di Leopoldo BenacchioCronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Scienza | Giappone | Nasa Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:52. * ascolta questa pagina * * * * Lo tsunami in Giappone visto dal satellite NasaLo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Nasa ha rilasciato oggi le prime immagini da satellite che riportano gli effetti del terribile tsunami, seguito al terremoto giapponese di venerdì scorso 11 marzo. Il confronto fra il "prima" e il "dopo" è veramente impressionante. Nell'immagine a sinistra vediamo la costa vicino a Sendai, la città maggiormente colpita, ripresa dal satellite "Terra", il 26 Febbraio scorso, mentre a destra vediamo a stessa regione alle 10.30 locali del 12 marzo. L'acqua è di colore nero o blu scuro nell'immagine. Certamente quest'immagine non è, a prima vista, impressionante come tante che sono state diffuse in questi giorni. Anzi la ripresa da diecine di chilometri di altezza dà quasi un'impressione di normalità, ma guardando bene l'immagine di destra si vede immediatamente la gravità della tragedia in cui è incorsa quella provincia giapponese: la costa non è più una linea regolare, creata nel corso dei secoli dal mare erodendo il terreno, ma appare completamente frastagliata da mille piccole insenature create in pochi minuti dallo tsunami. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Pezzi interi di territorio spazzati via e sostituiti dal mare, con tutto quello che avevano sopra: porti, case, strade e purtroppo persone. Addirittura vicino a Sendai, in alto a destra, sembra sparita una grossa insenatura , quasi una laguna, e l'acqua ha cambiato anche quello che fino a venerdì era l'entroterra. E l'alterazione geologica è probabilmente stabile, d'ora in poi quella costa sarà così. Terra, nome latino che NASA ha voluto dare per questo satellite di osservazione continua del pianeta, è in orbita dal 1999 e porta vari strumenti a bordo per l'osservazione precisa dei cambiamenti climatici. Questa volta è però servito come "fotografo" della catastrofe e dei suoi effetti.
2011-03-13 Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video Cronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Farnesina | Tepco | Ucraina | Radio24 | Tg24 | Sendai | Italiani all'estero | Ufficio ONU per gli affari umanitari Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 10:19. * ascolta questa pagina * * * * Tre nuove forti scosse in Giappone, 10mila mortiTre nuove forti scosse in Giappone, 10mila morti "È la più grave crisi degli ultimi 65 anni". Il premier giapponese Naoto Kan toglie ogni dubbio sull'entità del disastro che ha colpito il suo paese. La contabilità dei dispersi che ora dopo ora alimenta la stima dei morti ha superato la tremenda cifra di 10mila. Per non parlare dell'incubo nucleare. Così il primo ministro fa appello alla capacità di coesione del popolo giapponese: "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo questa crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a ciascuno di voi". Nuovo allarme L'Agenzia meteorologica giapponese ha avvertito che esiste una elevata probabilità che nei prossimi tre giorni avvenga un nuovo terremoto. Secondo Takashi Yokota, direttore della previsione sismica dell'agenzia "esiste un rischio del 70 per cento che si produca una replica di magnitudo 7 o superiore". Il pericolo sarà elevato nei prossimi tre giorni, fino al 16 marzo. Intanto il vulcano giapponese Shinmoedake, nell'isola sudoccidentale del Kyushu, ha cominciato a lanciare pietre e cenere nell'atmosfera, fino a 4mila metri d'altezza. Lo Shinmoedake è alto 1.420 metri e s'era svegliato a gennaio per la prima volta dopo 52 anni. foto Il terremoto in Giappone video Allarme nucleare in Giappone, esplosione nella centrale Terremoto Giappone, trema la centrale nucleare di fukushima Il "day after" della città di Sendai Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * "I palazzi oscillavano come canne al vento". Il racconto dell'inviato del Sole a Tokyo * Sisma in Giappone, più di mille morti. Nuove forti scosse e fughe radioattive - Foto - Video * Terremoto in Nuova Zelanda, la ricostruzione costerà 10,6 miliardi di euro Vedi tutti " Da domani black out programmati Cominceranno domani e potrebbero proseguire oltre il mese di aprile i black-out programmati, annunciati dal primo ministro giapponese Naoto Kan. L'operazione dovrebbe ridurre il rischio di black-out di grande portata dopo lo stop alle centrali nucleari. Secondo la compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden) i black-out - di tre ore ciascuno - interesseranno un'area divisa in cinque gruppi, composti da Tokyo e dalle 8 prefetture maggiormente colpite dal sisma. Evacuate 700mila persone Secondo l'Onu sono state evacuate settecentomila persone. "Circa 380mila sono state evacuate dalle zone interessate dal sisma e dallo tsunami e ora ospitate in 2.050 centri" ha indicato l'Ufficio di coordinamento degli Affari umanitari dell'Onu (Ocha). "Le autorità hanno inoltre evacuato 210mila persone che vivono in un raggio di venti chilometri intorno alla centrale di Fukushima" ha aggiunto l'Ocha, citando l'Organizzazione internazionale dell'energia atomica (Aiea). Lunedì Borsa di Tokyo aperta La Banca centrale del Giappone "farà il possibile per continuare a garantire la stabilità nei mercati finanziari e per garantire il corretto andamento del mercato, anche immettendo liquidità". Questo il messaggio di Nichigin (l'istituto centrale) lanciato attraverso il suo sito. La banca centrale ha comunicato di aver sorretto gli istituti finanziari che operano nella aree colpite e sono state interessate da una corsa al ritiro dei depositi. "La banca - spiega il comunicato - continuerà a tenere in pugno la situazione nei mercati finanziari e le operazioni e starà pronta a rispondere e agire quando necessario". La Borsa di Tokyo lunedì sarà aperta nonostante l'emergenza terremoto.
"Cuociamo il ramen, la vita continua" dal nostro inviatoStefano CarrerCronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Sanità | Greenpeace | Kiki Tanaka | Hiromi Yokota | Giappone | Shinji Watanabe | Mito Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:32. * ascolta questa pagina * * * * Giappone. Reportage: "Cuociamo il ramen, la vita continua"Giappone. Reportage: "Cuociamo il ramen, la vita continua" A l confine tra le province di Ibaraki e Fukushima, sulla strada tra le città di Mito e Iwaki - una lambita, l'altra devastata dal terremoto di venerdì pomeriggio - una modesta trattoria di ramen (i taglioni in brodo) ha l'aria appestata da un tanfo di rancido, al quale i pochi avventori sono del tutto indifferenti. Enormi pentoloni bollono dietro al bancone. "È venuta a mancare l'acqua. Così ci siamo ricordati di un vecchio pozzo nelle vicinanze: l'abbiamo cavata da lì, in modo da poter rimanere aperti. La vita continua", dice il signor Watanabe, uno dei quattro addetti al servizio. La località è a poco più di una cinquantina di chilometri dal distretto che ospita i due impianti nucleari della Tokyo Electric Power, con i cinque reattori malfunzionanti che tengono il mondo intero con il fiato sospeso. La vita continua: quelli che mangiano il ramen con il consueto risucchio rumoroso danno solo un'occhiata distratta alle immagini di devastazione che arrivano dallo schermo tv, come se non li riguardasse. Si ha la sensazione che il dolore e il panico siano confinati nelle aree più devastate. foto Il terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video * Sisma in Giappone, più di mille morti. Nuove forti scosse e fughe radioattive - Foto - Video * Terremoto in Nuova Zelanda, la ricostruzione costerà 10,6 miliardi di euro Vedi tutti " La differenza rispetto a un sabato normale sta in un gigantesco ingorgo stradale, da far impallidire quelli che si verificano nella "Golden Week" vacanziera di inizio maggio. Chiuse tutte le autostrade per il nordest del paese e gli aeroporti regionali. Fermi gli shinkansen, i treni superveloci sulla linea che il mese scorso è stata allungata fino ad Aomori, all'estremo nord. Singhiozzanti i treni locali, che si fermano a Tomobe, a meno di 100 km dalla capitale. Da lì in poi, si vedono squadre di operai e macchinari all'opera sui binari, a ritmo frenetico, alla luce delle fotoelettriche. "Lavoriamo ininterrottamente dall'alba - dice il caposquadra Shinji Watanabe - abbiamo l'ordine di ripristinare questo tratto di linea entro domani a mezzogiorno". Sembra incredibile, ma la congestione sulla statale, per i primi 80 km, appare più pesante nella corsia in direzione nord, ossia verso l'area del pericolo: si tratta in buona parte dei traffici locali - per niente turbati - delle cittadine che si susseguono senza soluzione di continuità. Solo più avanti diventa più fitto l'incolonnamento in direzione di Tokyo, con molte vetture targate provincia di Fukushima. Alcune provengono dalla zona di evacuazione, che in meno di una ventina di ore, come in un crescendo rossiniano, è stata stabilita dalle autorità prima in 2, poi in 3, in seguito in dieci e infine in venti chilometri di raggio dalle centrali atomiche. Il totale degli sfollati per il rischio di radiazioni è arrivato così a circa 80mila, su un totale stimato in 300mila: il resto deve la sua sventura non alla vicinanza ai generatori di energia nucleare ma alla perdita o all'inagibilità delle proprie case. Acqua ed elettricità, più si va a nord e più diventano rare. È dalla provincia di Ibaraki che si manifestano più concretamente le ferite del sisma. Il personale degli alberghi è calmo e cortese nell'accogliere i clienti anzitutto facendo firmare loro una liberatoria: niente lamentele se manca l'acqua, se non c'è cibo né riscaldamento, e soprattutto niente reclami o pretese risarcitorie in caso di danni o ferimenti. Chi si ferma difficilmente riesce a dormire: dalla sera fino al mattino, si susseguono scosse più o meno intense. La terra non ha smesso ancora di tremare, ma per chi può permettersi un tetto le apprensioni, dopo l'esplosione del pomeriggio alla centrale, sono più rivolte al pericolo che non si vede e non si sente. Oppure alle preoccupazioni di approvvigionamento, che già in mattinata, nella stessa Tokyo, hanno provocato fenomeni di accaparramento: in vari kombini - gli onnipresenti negozietti aperti 24 ore su 24 - l'acqua è sparita presto e così quasi tutte le cibarie. Questo anche se in giro c'era meno gente del solito, in una metropoli caratterizzata da un fenomeno mai visto: la quasi totale assenza di taxi, dopo il superlavoro dei tassisti protrattosi fino a tarda notte (oltre 100mila persone non sono riuscite comunque a tornare alle loro case). Un ritmo sommesso determinato anche dalla sospensione di alcune attività in programma, come gli esami di ammissione all'università che mai come quest'anno sono nell'occhio del ciclone per lo scandalo delle "copiature" in tempo reale via telefonini e Web. "Intanto faccio scorta di un po' di tutto, non si sa mai", dice Hiromi Yokota, 25 anni, mamma di una bimba di quattro. "Sto però pensando di trasferirmi dai miei genitori a Tottori, al l'ovest: queste rassicurazioni del governo sul pericolo delle radiazioni non mi convincono. Già in passato, in incidenti simili, mi hanno detto che le autorità e soprattutto il gestore delle centrali, la Tepco hanno tardato a rivelare la gravità della situazione". Una reticenza di comunicazione sospettata da molti, che viene alla luce indirettamente grazie a una gaffe in diretta della rete pubblica Nhk. È uno strano episodio del suo telegiornale: un conduttore rivela quanto già circola sulla rete e sui social network - il ferimento di alcuni addetti alla centrale nucleare - e un collega senior lo interrompe dicendo che è una cosa che non va detta perché non è ancora ufficiale. Fosse solo quello: con la successiva notizia dei primi ricoveri in ospedale per presunte radiazioni e le raccomandazioni governative a non bere acqua del rubinetto in un'ampia "zona di rispetto", quello che sembra remoto comincia a manifestarsi in esempi concreti. La sera cala su un paese dove il numero delle persone che iniziano a dubitare di tutto, a questo punto, non può che aumentare in modo esponenziale. La cittadina di Mito, famosa per il suo giardino kairakuen - uno dei tre più belli del Giappone, ai prodromi della fioritura che esploderà in aprile - diventa un avamposto. "Adesso basta - sbotta Kiki Tanaka, una free lance che lavora per pubblicazioni americane, che in un bar sente le ultime notizie e per di più una scossetta di terremoto - sto andando a raccontare quello che succede a Sendai e lunga la costa colpita dallo tsunami, ma non me la sento più di farlo. Torno indietro". Però si commuove alla notizia che un gruppo di attivisti di Greenpeace impegnati a disturbare la caccia a delfini e balene sulle coste settentrionali - dati per dispersi - sono sani e salvi: "Finalmente una buona notizia".
Quando le acque si ritireranno, torneremo a vivere, a crescere e creare di Gianni RiottaCronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Assistenza medica | Islandese | Tokyo Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:27. * ascolta questa pagina * * * * Giappone terremotoGiappone terremoto L'impianto nucleare Fukushima Daiichi, della Tokyo Electric Power, fibrilla per lo tsunami in Giappone, c'è paura per le radiazioni e l'evacuazione in un raggio di 20 km, 300mila sfollati in altre zone, nella sola Minamisanriku sono 10mila i dispersi. Contiamo ancora mille vittime nel maremoto del Pacifico, ma il governo giapponese sa bene che, infine, saranno molte di più. Le immagini da YouTube sgomentano, le navi trascinate nel gorgo come barchette in un lavandino per gioco da Dei crudeli ("scenderemo nel gorgo muti" era la profezia di Pavese), le automobili dei piazzali del "just in time", il modello perfetto di produzione Toyota del niente sprechi, accatastate, perdute per sempre, di nuovo, come in un baloccarsi del destino. I bambini passano serissimi i controlli delle radiazioni, il miracolo tecnologico del Giappone dei treni veloci, del web, dei cellulari è ridotto a chiamarsi con i vecchi telefoni di una volta, ad andare sulle autostrade a un chilometro l'ora, come ha raccontato il nostro inviato, unico testimone del sisma, Carrer. Le parole, davanti alla forza della natura scatenata contro la comunità dell'uomo, contano nulla. La natura vince e noi contiamo umiliati caduti e danni. È di nuovo un poeta, Leopardi, a spiegarci la violenza antica del rapporto tra civiltà e pianeta, nel Dialogo della Natura e di un islandese: "Natura. Chi sei? che cerchi in questi luoghi dove la tua specie era incognita? Islandese. Sono un povero Islandese, che vo fuggendo la Natura; e fuggitala quasi tutto il tempo della mia vita per cento parti della terra, la fuggo adesso per questa. Natura. Così fugge lo scoiattolo dal serpente a sonaglio, finché gli cade in gola da se medesimo. Io sono quella che tu fuggi. Islandese. La Natura? Natura. Non altri. foto Il terremoto in Giappone video Terremoto in Giappone, onda anomala nel parcheggio di Disneyland Terremoto in Giappone, danni agli edifici e panico nelle strade Lo tsunami in Giappone Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima * The day after. Il treno scomparso, le fiamme, l'onda, i soccorsi, l'esplosione, le macerie e il dolore. Foto * Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video Vedi tutti " Islandese. Me ne dispiace fino all'anima; e tengo per fermo che maggior disavventura di questa non mi potesse sopraggiungere". E prima di uccidere lo scettico Islandese seppellendolo sotto la sabbia, la Natura gli insegna che "la vita di quest'universo è un perpetuo circuito di produzione e distruzione" e ribellarsi è folle. Davanti alla tragedia tsunami, dunque, si alzano voci nobili e comprensibili, che accusano le città popolose, le industrie iperattive, le centrali nucleari che cedono al sisma, lo sviluppo, il progresso, in qualche modo opponendo - non per malafede, ma per smarrimento davanti alla forza del mare - la nostra fatica per vivere meglio, alla brutalità della natura. Come se un passo indietro, un tornare al mondo pre-industriale, un rinnegare nel nome delle fanfaluche che non vogliono Pil ma "calore umano", ci proteggesse poi dalla furia degli elementi. E come se tutta la filosofia, dal conservatore Hobbes al comunista Engels a Manchester, non concordasse che il bisogno, la fame, il regredire allo "stato di natura" non rendono gli uomini più buoni, al contrario li fanno ferini, spietati. È giusto, e chi non ha nel suo cuore questa umiltà è un arrogante che il Fato accecherà, guardare con compassione la sciagura giapponese, provare, come la comunità internazionale sta facendo (e stavolta Tokyo dovrebbe essere più aperta che nel 1995 nell'accettare aiuto esterno) a sostenere i soccorsi. Ma quando, come dopo il Diluvio biblico di Noè, le acque si saranno ritirate, seppelliti i morti, curati i feriti, ricostruite case città e officine, torneremo a vivere, crescere e creare, secondo la irresistibile indole di noi Homo Sapiens. Nel vedere le creazioni del nostro lavoro e del nostro genio spazzate via dal mare, tra i lutti eleviamo una preghiera di umiltà, consci della nostra debolezza. Quando i fratelli giapponesi usciranno dal dolore, avremo invece con loro di nuovo ragione di essere orgogliosi, senza vergogna, per la nostra fatica e le nostre ambizioni. Perché la Natura è forte, e forse immortale. Noi siamo deboli e di certo mortali. Ma della Natura, anche in questa ora di sofferenza, siamo e resteremo i figli e le figlie migliori. Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Cosa è accaduto a Fukushima articoli di Elena Comelli, Jacopo GilibertoCronologia articolo12 marzo 2011Commenta In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Toshiba | Giappone | Onu | AIEA | Cernobyl Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 19:01. * ascolta questa pagina * * * * Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Ecco cosa può accadere a FukushimaFunziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Ecco cosa può accadere a Fukushima di Elena Comelli La peggiore delle ipotesi? Fusione del nocciolo con esplosione del reattore. In questo caso la fuoriuscita di materiale radioattivo sarebbe inevitabile e massiccia. Un'ipotesi teorica, mai accaduta nella storia del nucleare civile. Nell'incidente di Three Mile Island, nel 1979, si arrivò alla fusione del nocciolo. Ma senza danni, perché il reattore rimase perfettamente integro. Dalla centrale non uscì nulla e tutto il materiale sta ancora chiuso lì dentro, annegato in un sarcofago di cemento. A Cernobyl non si arrivò mai alla fusione del nocciolo, ma ci fu un'esplosione da cui fuoriuscì una parte del combustibile radioattivo. Le conseguenze furono molto più gravi, come sappiamo. Nel caso di Fukushima Daiichi, non sappiamo ancora con certezza come stiano le cose. L'agenzia di sicurezza nucleare giapponese sostiene che le quattro centrali più vicine all'epicentro del terremoto sono state subito spente e nega la fusione del nocciolo nell'unità numero 1 della centrale di Fukushima. L'esplosione, dovuta a un problema al sistema di raffreddamento, dovrebbe avere intaccato solo le pareti esterne della centrale, non il reattore. Ma la fuoriuscita di cesio indica che c'è stata una fusione di combustibile, anche se probabilmente non del nocciolo. E quindi resta un'incongruenza fra quanto dichiarato e l'evidenza dei fatti. articoli correlati * Allarme terremoto, rischio pioggia radioattiva, 10mila morti - A Fukushima la vita continua - Foto - Video La centrale è un bestione composto da 8 unità per quasi 5 gigawatt di potenza: potrebbe soddisfare da sola un decimo del fabbisogno italiano di energia elettrica e rappresenta un quarto della produzione di energia nucleare in Giappone. Costruita nel '66, la centrale utilizza dei reattori Bwr (Boiling Water Reactor) costruiti da General Electric, Toshiba e Hitachi. Il nocciolo di un reattore Bwr può essere immaginato come la resistenza elettrica che scalda l'acqua in un comune bollitore da cucina: è immerso nell'acqua e diventa molto caldo. L'acqua lo raffredda e allo stesso tempo trasporta via il calore, di solito sotto forma di vapore, per far girare delle turbine che generano elettricità. Se l'acqua smette di fluire, abbiamo un problema. Il nocciolo si surriscalda e sempre più acqua si trasforma in vapore. Il vapore causa una forte pressione nella camera interna del reattore, un contenitore sigillato. Se il nocciolo - composto principalmente di metallo - diventa troppo caldo, tande a sciogliersi e alcune componenti possono infiammarsi. Nella peggiore delle ipotesi, il nocciolo si scioglie completamente e buca il fondo della camera interna, cadendo sul pavimento della camera di contenimento, un altro contenitore sigillato. Questo è progettato apposta per evitare che il contenuto del reattore penetri all'esterno. Il danno a questo secondo contenitore può essere anche grave, ma in linea di principio dovrebbe poter evitare una fuga radioattiva nell'ambiente circostante. L'espressione "in linea di principio", però, è sempre relativa. I reattori sono progettati per avere diversi livelli di sicurezza, in modo da far scattare un'altra procedura se la prima fallisce. Ma quel che è successo a Fukushima dimostra che non sempre si riesce a mantenere il controllo del sistema. Il terremoto ha fatto spegnere automaticamente i reattori in funzione, ma ha anche tolto la corrente alle pompe che facevano fluire l'acqua di raffreddamento del nocciolo. I generatori diesel si sono attivati per ovviare al blackout, ma sono partiti con un'ora di ritardo rispetto all'interruzione di corrente, non si sa perché. Questo ha scatenato il surriscaldamento del reattore. Nel caso di Three Mile Island, non si è arrivati alle estreme conseguenze, perché la camera di contenimento ha tenuto. A Cernobyl, un reattore considerato inaccettabile in base agli standard occidentali proprio per la mancanza di sistemi multipli di sicurezza, la fuoriuscita di materiale radioattivo avvenne a causa dell'esplosione, che scagliò in aria il combustibile nucleare, non in seguito a una fusione. Nel caso di Fukushima Daiichi, il monitoraggio dell'International Atomic Energy Agency (il braccio di sicurezza nucleare delle Nazioni Unite) ci dice che il reattore è stato spento subito. Ma il riscaldamento continua attraverso la reazione nucleare, che ci mette molto tempo prima di esaurirsi. Non possiamo sapere se la drammatica esplosione cui abbiamo assistito attraverso le riprese televisive abbia davvero intaccato solo le pareti esterne della centrale. L'unica fuoriuscita radioattiva di cui siamo a conoscenza è derivata dalla necessità di sfiatare la pressione che si era creata nella camera di contenimento. Questa manovra, resasi necessaria per contenere il surriscaldamento, dovrebbe far uscire solo isotopi radioattivi che decadono rapidamente, prodotti dall'acqua di raffreddamento. Resta da spiegare la presenza di isotopi di cesio. Questi sono prodotti dalla reazione nucleare del nocciolo e dovrebbero restare confinati all'interno del reattore. Se sono stati registrati all'esterno della centrale, vuol dire che il nocciolo ha cominciato a disintegrarsi.
Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa di Leopoldo BenacchioCronologia articolo13 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Scienza | Giappone | Nasa Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 13 marzo 2011 alle ore 14:52. * ascolta questa pagina * * * * Lo tsunami in Giappone visto dal satellite NasaLo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Nasa ha rilasciato oggi le prime immagini da satellite che riportano gli effetti del terribile tsunami, seguito al terremoto giapponese di venerdì scorso 11 marzo. Il confronto fra il "prima" e il "dopo" è veramente impressionante. Nell'immagine a sinistra vediamo la costa vicino a Sendai, la città maggiormente colpita, ripresa dal satellite "Terra", il 26 Febbraio scorso, mentre a destra vediamo a stessa regione alle 10.30 locali del 12 marzo. L'acqua è di colore nero o blu scuro nell'immagine. Certamente quest'immagine non è, a prima vista, impressionante come tante che sono state diffuse in questi giorni. Anzi la ripresa da diecine di chilometri di altezza dà quasi un'impressione di normalità, ma guardando bene l'immagine di destra si vede immediatamente la gravità della tragedia in cui è incorsa quella provincia giapponese: la costa non è più una linea regolare, creata nel corso dei secoli dal mare erodendo il terreno, ma appare completamente frastagliata da mille piccole insenature create in pochi minuti dallo tsunami. foto Lo tsunami in Giappone visto dal satellite Nasa Pezzi interi di territorio spazzati via e sostituiti dal mare, con tutto quello che avevano sopra: porti, case, strade e purtroppo persone. Addirittura vicino a Sendai, in alto a destra, sembra sparita una grossa insenatura , quasi una laguna, e l'acqua ha cambiato anche quello che fino a venerdì era l'entroterra. E l'alterazione geologica è probabilmente stabile, d'ora in poi quella costa sarà così. Terra, nome latino che NASA ha voluto dare per questo satellite di osservazione continua del pianeta, è in orbita dal 1999 e porta vari strumenti a bordo per l'osservazione precisa dei cambiamenti climatici. Questa volta è però servito come "fotografo" della catastrofe e dei suoi effetti.
2011-03-12 Nuove forti scosse in Giappone, 10mila dispersi. Ritrovati quattro treni, tutti salvi - Foto - Video Cronologia articolo12 marzo 2011 In questo articolo Media Argomenti: Misure di sicurezza | Farnesina | Tepco | Ucraina | Radio24 | Tg24 | Sendai | Italiani all'estero | SKY Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 10:19. * ascolta questa pagina * * * * Tre nuove forti scosse in Giappone, 10mila dispersiTre nuove forti scosse in Giappone, 10mila dispersi Una buona notizia è arrivata nel cuore della notte nipponica. Sono stati ritrovati i quattro treni in servizio tra le prefetture di Iwate e Miyagi. Dati per inghiottiti dallo tsunami, sono ricomparsi insieme ai circa 70 passeggeri e macchinisti, tutti salvi. Ma il giorno dopo il terribile terremoto e il devastante tsunami che hanno colpito il Giappone, il vero pericolo è rappresentato dalla paura di un incidente nucleare dopo l'esplosione che venerdì mattina ha coinvolto la centrale n.1 di Fukushima, uno dei cinquanta impianti del paese, ma anche uno dei più importanti, visto che rappresenta un quarto della produzione di energia tratta dall'atomo nel Sol Levante. L'agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone ha valutato l'incidente al livello 4 su una scala da 0 a 7. Sulla scala internazionale per un evento nucleare, un incidente di livello 4 indica un danno al reattore nucleare "con conseguenze locali". Livello 7, per intenderci, fu nel 1986 quello di Chernobyl (leggi il reportage e guarda le foto). foto Il terremoto in Giappone video Allarme nucleare in Giappone, esplosione nella centrale Terremoto Giappone, trema la centrale nucleare di fukushima Il "day after" della città di Sendai Vedi tutti " audio Stefano Carrer, l'inviato del Sole: vedevo gli edifici che dondolavano (Radio24) Radio 24 - Alberto Mengoni, esperto di fisica nucleare a Tokyo: evacuazione raggio di 20 km da impianto nucluare grafici L'area colpita dal sisma in Giappone articoli correlati * "I palazzi oscillavano come canne al vento". Il racconto dell'inviato del Sole a Tokyo * Sisma in Giappone, più di mille morti. Nuove forti scosse e fughe radioattive - Foto - Video * Terremoto in Nuova Zelanda, la ricostruzione costerà 10,6 miliardi di euro Vedi tutti " Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Ecco cosa può accadere a Fukushima (di Elena Comelli) Il bilancio provvisorio: 1800 morti e 10mila dispersi nella prefettura di Miyagi Intanto, però, cresce di ora in ora il bilancio provvisorio della tragedia. L'agenzia Kyodo News ha parlato di 1.700 morti (ma altre fonti indicano già 1.800 vittime), mentre circa 10.000 persone risultano disperse nella città portuale di Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi (dove si trova la città di Sendai). Sarebbero invece 300mila gli evacuati, compresi gli 80mila residenti nell'area dell'impianto nucleare Fukushima n.1, 3.400 edifici ridotti in macerie, 5,57 milioni di famiglie rimaste senza corrente elettrica e un milione senza acqua. A Tokyo, secondo stime della polizia locale, almeno 120.000 persone non hanno potuto fare ritorno a casa nella notte di venerdì, a causa del blocco totale delle linee ferroviarie e degli ingorghi nelle strade.Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha parlato di "un disastro nazionale senza precedenti" invitando la popolazione a "stare traquilla e seguire le indicazioni che vengono date. Siamo consapevoli che ce la faremo anche questa volta. Bisogna mantenere la calma e seguire le indicazioni che vengono diffuse dai mass media". In mattinata l'esercito aveva rinvenuto 300-400 corpi sulla città costiera di Rikuzentakata. Mentre sono 210.000 le persone evacuate a titolo precauzionale intorno alle due centrali nucleari di Fukushima Daichi e Fukushima Daini (site a meno di 12 chilometri l'una dall'altra). Non si arresta intanto la serie di scosse di assestamento. Dopo quella devastante di venerdì (di magnitudo 8,9), nell'ultima ora se ne sono registrate almeno tre: la prima di 6,6 gradi della scala Richter, la seconda di 6 e l'ultima di 4,8. Tutte sono localizzate in mare a largo della costa orientale. Finora non è stato però diramato alcun allarme tsunami.
Funziona come un bollitore, ma è una centrale nucleare. Ecco cosa può accadere a Fukushima di Elena ComelliCronologia articolo12 marzo 2011Commenta * Leggi gli articoli * * * * Storia dell'articolo Chiudi Questo articolo è stato pubblicato il 12 marzo 2011 alle ore 19:01. * * * * La peggiore delle ipotesi? Fusione del nocciolo con esplosione del reattore. In questo caso la fuoriuscita di materiale radioattivo sarebbe inevitabile e massiccia. Un'ipotesi teorica, mai accaduta nella storia del nucleare civile. Nell'incidente di Three Mile Island, nel 1979, si arrivò alla fusione del nocciolo. Ma senza danni, perché il reattore rimase perfettamente integro. Dalla centrale non uscì nulla e tutto il materiale sta ancora chiuso lì dentro, annegato in un sarcofago di cemento. A Cernobyl non si arrivò mai alla fusione del nocciolo, ma ci fu un'esplosione da cui fuoriuscì una parte del combustibile radioattivo. Le conseguenze furono molto più gravi, come sappiamo. Nel caso di Fukushima Daiichi, non sappiamo ancora con certezza come stiano le cose. L'agenzia di sicurezza nucleare giapponese sostiene che le quattro centrali più vicine all'epicentro del terremoto sono state subito spente e nega la fusione del nocciolo nell'unità numero 1 della centrale di Fukushima. L'esplosione, dovuta a un problema al sistema di raffreddamento, dovrebbe avere intaccato solo le pareti esterne della centrale, non il reattore. Ma la fuoriuscita di cesio indica che c'è stata una fusione di combustibile, anche se probabilmente non del nocciolo. E quindi resta un'incongruenza fra quanto dichiarato e l'evidenza dei fatti. La centrale è un bestione composto da 8 unità per quasi 5 gigawatt di potenza: potrebbe soddisfare da sola un decimo del fabbisogno italiano di energia elettrica e rappresenta un quarto della produzione di energia nucleare in Giappone. Costruita nel '66, la centrale utilizza dei reattori Bwr (Boiling Water Reactor) costruiti da General Electric, Toshiba e Hitachi. Il nocciolo di un reattore Bwr può essere immaginato come la resistenza elettrica che scalda l'acqua in un comune bollitore da cucina: è immerso nell'acqua e diventa molto caldo. L'acqua lo raffredda e allo stesso tempo trasporta via il calore, di solito sotto forma di vapore, per far girare delle turbine che generano elettricità. Se l'acqua smette di fluire, abbiamo un problema. Il nocciolo si surriscalda e sempre più acqua si trasforma in vapore. Il vapore causa una forte pressione nella camera interna del reattore, un contenitore sigillato. Se il nocciolo - composto principalmente di metallo - diventa troppo caldo, tande a sciogliersi e alcune componenti possono infiammarsi. Nella peggiore delle ipotesi, il nocciolo si scioglie completamente e buca il fondo della camera interna, cadendo sul pavimento della camera di contenimento, un altro contenitore sigillato. Questo è progettato apposta per evitare che il contenuto del reattore penetri all'esterno. Il danno a questo secondo contenitore può essere anche grave, ma in linea di principio dovrebbe poter evitare una fuga radioattiva nell'ambiente circostante. L'espressione "in linea di principio", però, è sempre relativa. I reattori sono progettati per avere diversi livelli di sicurezza, in modo da far scattare un'altra procedura se la prima fallisce. Ma quel che è successo a Fukushima dimostra che non sempre si riesce a mantenere il controllo del sistema. Il terremoto ha fatto spegnere automaticamente i reattori in funzione, ma ha anche tolto la corrente alle pompe che facevano fluire l'acqua di raffreddamento del nocciolo. I generatori diesel si sono attivati per ovviare al blackout, ma sono partiti con un'ora di ritardo rispetto all'interruzione di corrente, non si sa perché. Questo ha scatenato il surriscaldamento del reattore. Nel caso di Three Mile Island, non si è arrivati alle estreme conseguenze, perché la camera di contenimento ha tenuto. A Cernobyl, un reattore considerato inaccettabile in base agli standard occidentali proprio per la mancanza di sistemi multipli di sicurezza, la fuoriuscita di materiale radioattivo avvenne a causa dell'esplosione, che scagliò in aria il combustibile nucleare, non in seguito a una fusione. Nel caso di Fukushima Daiichi, il monitoraggio dell'International Atomic Energy Agency (il braccio di sicurezza nucleare delle Nazioni Unite) ci dice che il reattore è stato spento subito. Ma il riscaldamento continua attraverso la reazione nucleare, che ci mette molto tempo prima di esaurirsi. Non possiamo sapere se la drammatica esplosione cui abbiamo assistito attraverso le riprese televisive abbia davvero intaccato solo le pareti esterne della centrale. L'unica fuoriuscita radioattiva di cui siamo a conoscenza è derivata dalla necessità di sfiatare la pressione che si era creata nella camera di contenimento. Questa manovra, resasi necessaria per contenere il surriscaldamento, dovrebbe far uscire solo isotopi radioattivi che decadono rapidamente, prodotti dall'acqua di raffreddamento. Resta da spiegare la presenza di isotopi di cesio. Questi sono prodotti dalla reazione nucleare del nocciolo e dovrebbero restare confinati all'interno del reattore. Se sono stati registrati all'esterno della centrale, vuol dire che il nocciolo ha cominciato a disintegrarsi.
2011-03-11
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Diretta
Fukushima, governo eleva il livello di gravità
Bilancio ufficiale: oltre 18mila morti e dispersi
Fukushima, governo eleva il livello di gravità Bilancio ufficiale: oltre 18mila morti e dispersi Personale medico controlla le persone evacuate dalle proprie abitazioni vicino Fukushima
Nell'impianto la situazione rimane critica ma verso la stabilizzazione. Continuano i tentativi di raffreddare i reattori ma i livelli di radioattività sono alti. Nel mondo si discute sul futuro dell'energia atomica e il governo italiano frena sul programma di reintroduzione del nucleare. Una settimana dopo il terremoto e lo tsunami le autorità hanno reso noto che i morti accertati sono 7.197 e 10.905 persone mancano all'appello. I soccorsi faticano a raggiungere le aree colpite e l'emergenza è aggravata dalla neve. Il G7 ha deciso un intervento sui mercati valutari per fronteggiare le speculazioni sullo yen e la Borsa di Tokyo è in rialzo. A Fiumicino controlli sui prodotti in arrivo. Su 11 persone rientrate a Firenze, tracce di radioattività, ma innocue: 8 sono membri del Maggio fiorentino
DIRETTE: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo - 15 marzo - 16 marzo - 17 marzo
REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO
(Aggiornato alle 04:30 del 19 marzo 2011)
04:30
Agenzia Kyodo smentisce ritrovamento superstite 74 –
L'agenzia Kyodo ha smentito la notizia, data da tutti i media giapponesi, secondo cui un giovane era stato trovato vivo sotto le macerie a Kesennuma. A quanto pare, l'uomo era in un centro per sfollati ed era tornato alle rovine della sua casa quando è stato trovato dai soccorritori
03:41
Bilancio ufficiale: oltre 18 mila tra morti e dispersi 73 –
La polizia ha reso noto che i morti finora accertati sono 7.197 e i dispersi 10.905
03:14
Verso il ripristino dell'elettricità a Fukushima 72 –
L'alimentazione elettrica dovrebbe essere ripristinata oggi nei reattori 1, 2, 5 e 6 e domenica nei 3 e 4. Lo ha annunciato l'Agenzia per la sicurezza nucelare. Si tratta di uno sviluppo fondamentale per cercare di far funzionare le pompe di raffreddamento dell'impianto
02:44
Fukushima, si usa pompa a diesel al reattore n. 5 71 –
L'agenzia Jiji ha riferito che al reattore numero 5 della centrale di Fukushima è stata messa in funzione una pompa alimentata a diesel. La corrente non è stata ancora ripristinata
02:12
Trovato un superstite 70 –
Un giovane è stato trovato vivo otto giorni dopo il terremoto e lo tsunami. Lo riferisce la tv pubblica Nhk citando fonti militari. Il superstite era sotto le macerie di una casa a Kesennuma (prefettura di Miyagi), una delle città più colpite. La tv ha precisato che "è in stato di shock e non parla" e che è stato ricoverato in ospedale
01:58
Il premier farebbe entrare l'opposizione nel governo 69 –
Il primo ministro Naoto Kan intende far entrare una rappresentanza dell'opposizione nel suo governo per gestire la ricostruzione. Lo riferisce l'agenzia Jiji senza citare le sue fonti
23:37
GM sospende la produzione in Europa e annuncia tagli in Corea del Sud per lo stop in Giappone dei componenti 68 –
General Motors sospende la produzione in due impianti europei e valuta tagli a quella in Corea del Sud in seguito al sisma del Giappone e all'incertezza dei suoi effetti sugli stabilimenti nel mondo. Lo riporta il Wall Street Journal. La mancanza di componenti elettronici giapponesi spinge Gm a chiudere l'impianto di Saragoza in Spagna e a cancellare turni nello stabilimento di Eisenach in Germania lunedì e martedì. In Corea del Sud Gm si attende un calo della produzione del 10% della produzione nei suoi impianti.
22:28
La Francia ha inviato dei robot specializzati 67 –
La Francia ha inviato dei robot specializzati per gli interventi in situazioni di rischio. Saranno impiegati nella centrale di Fukushima per raggiungere le zone dove gli uomini non possono arrivare a causa delle alte radiazioni
22:23
Minuscole dosi radioattive a Sacramento, in Usa 66 –
Minuscole dosi radioattive sono state riscontrate a Sacramento, negli Stati Uniti e potrebbero dipendere dalle radiazioni uscite dai reattori giapponesi colpiti dal terremoto e dallo tsunami
22:18
Amano: "la crisi nucleare giapponese avrà ripercussioni sulle politiche energetiche mondiali" 65 –
Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, Yukiya Amano, ritiene che la crisi nucleare in Giappone avrà ripercussioni sulle politiche energetiche di molti altri Paesi, sostenendo però che il nucleare rimane comunque un'opzione per la produzione di energia. "Questa è una decisione che devono prendere i governi, ma naturalmente questo incidente avrà un impatto", ha detto Amano in una conferenza stampa a Tokyo.
22:17
Altri 200 italiani rientrati questa sera in Italia: "Paura delle radiazioni" 64 –
Esortati dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo a lasciare la città e le zone più devastate dal terremoto e dallo tsunami, una cinquantina di italiani, per lo più famiglie di italo-giapponesi con bambini al seguito, ma anche studenti e operatori turistici, sono rientrati questa sera a Roma con un volo di linea dell'Alitalia (AZ783) proveniente da Osaka, città a sud del Paese nella regione del Kansai. Altri 140 posti sono stati messi a disposizione dal governo italiano su un secondo volo della compagnia di bandiera, l'AZ785, sempre dall'aeroporto internazionale del Kansai e previsto in arrivo al Leonardo da Vinci poco dopo l'una di questa notte.
20:01
Esperto: Tracce molto inferiori a quelle della scintigrafia 63 –
'Le dosi rilevate sono inferiori di un migliaio di volte a quella che viene somministrata giornalmente nelle migliaia di pazienti che in tutto il mondo sono sottoposti all'esame della tiroide con scintigrafia (30 microCurie) ed almeno centomila volte inferiore alle somministrazioni di iodio 131 effettuate a scopo terapeutico per ipertiroidismo (5 milliCurie)". E' quanto spiega il professor Giampaolo Biti, direttore della radioterapia di Careggi, in merito alla positività allo iodio 131 riscontrata, attraverso le analisi delle urine, a 11 persone rientrate dal Giappone.
19:50
Tracce di iodio su 14 italiani, ma innocue 62 –
Oltre alle 11 persone in Toscana, sono state trovate piccole tracce di iodio su altre 3 persone in Lombardia. In totale sono quindi 14, riferisce il ministero della Salute. Il ministro fa anche osservare che "l'esame è stato eseguito con strumenti di ultima generazione ad altissima sensibilità che registrano anche quantità infinitesimali di radioattività".
19:45
Voci bianche viennesi in concerto per i bambini giapponesi 61 –
Il coro dei piccoli cantori di Vienna, famoso per le celesti voci bianche dei ragazzini cantori, si esibirà in un concerto di beneficenza a favore dei bambini giapponesi colpiti dal sisma/tsumani dell'11 marzo. Il ricavato sarà interamente destinato ad aiutare i bambini delle zone sinistrate.
19:33
Aiea: "Attuale livello di radiazioni non è pericoloso" 60 –
Il livello di radiazioni riscontrato in Giappone dopo l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima non rappresenta un pericolo per la salute umana. Lo ha detto un consulente scientifico e tecnico dell'agenzia dell'Onu per il nucleare (Aiea), Graham Andrew, citando i dai ricevuti da 47 città del Paese. "I livelli di Tokyo e delle altre città rimangono lontani da quelli per i quali bisognerebbe intervenire. In poche parole, non sono pericolosi per la salute", ha detto Andrew.
19:09
Piccole tracce di iodio su 11 persone rientrate a Firenze, 8 sono del Maggio 59 –
"Piccole tracce" di iodio 131 sono state riscontrate dalle analisi condotte su 11 delle 20 persone rientrate a Firenze dal Giappone, rende noto la regione Toscana. Secondo gli esperti dei due centri di Careggi, dove sono state esaminate le persone, non hanno alcuna rilevanza dal punto di vista clinico. Otto delle persone con tracce di iodio 131 sono membri del Maggio fiorentino.
19:03
De Felice (Enea): "Nessun rischio per l'Italia" 58 –
In Giappone, "da quello che sappiamo attualmente, il rischio è limitato alla zona dell'impianto e riguarda prevalentemente gli operatori". E per l'Italia "nessun rischio nè per le radiazioni" e "nè per una possibile contaminazione": la distanza dal luogo della tragedia "è tale, che la quantità immessa in atmosfera verrebbe estremamente diluita al punto che le concentrazioni che, raggiungerebbe il nostro paese, sarebbero di poco rilievo": lo ha detto Pierino De Felice, responsabile del'Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti dell'Enea, all'Adnkronos.
18:39
Nessun italiano tornato è stato contaminato 57 –
Nessun italiano rientrato dal Giappone dopo l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima è risultato contaminato da radiazioni.
18:14
Registrato il rumore sottomarino del terremoto 56 –
Il terremoto che ha devastato il Giappone ha turbato anche il silenzio che regna sul fondo dell'oceano. A registrare il rumore del sisma è stato il laboratorio di Bioacustica Applicata (LAB) dell'Università Politecnica della Catalogna, che ha messo a disposizione l'elaborazione del rumore generato dal terremoto principale e da due scosse di assestamento. "L'obiettivo del progetto - spiega Michel Andre dell'ateneo catalano - è registrare in tempo reale i suoni dei fondali e valutare l'impatto del rumore artificiale nello stato di conservazione dell'ambiente marino".
18:01
Francia invia robot d'intervento in zone radioattive 55 –
Il Gruppo francese di interesse economico d'intervento robotico su incidenti nucleari (GIE Intra) invierà nel fine settimana in Giappone oltre 130 tonnellate di materiale tecnologicamente avanzato per l'intevento in zone "radiologicamente ostili". Lo rende noto un comunicato dell'azienda energetica Edf, uno dei componenti del GIE, insieme ad Areva e al Commissariato per l'energia atomica del governo francese. Il materiale, precisa la nota, comprende elementi per il prelievo di materiale e motori robotici pilotati a distanza, che permettono operazioni in aree irradiate, effettuando misurazioni e riprendendo immagini delle zone interessate.
17:51
L'esodo da Tokyo delle sedi diplomatiche 54 –
L'ambasciata di Francia, si apprende da Tokyo, ha già avviato il trasferimento a Kyoto, mentre quella tedesca ha ridotto il suo organico da 200 a 18 unità effettive e da sabato opererà a Osaka. Nella seconda città del Giappone si sono già trasferite la delegazione austriaca e quella danese ed è pronta a farlo quella dell'Ue, mentre la Romania ha richiamato il suo personale a Bucarest, inviando a Tokyo una missione consolare speciale. Nelle prossime ore anche altre missioni europee potrebbero lasciare la capitale giapponese. La Svezia, ad esempio, prevede di spostarsi presto a Kobe, mentre la Finlandia ha ordinato il trasferimento della sua delegazione a Hiroshima.
17:49
Aiea, situazione a Fukushima si sta stabilizzando 53 –
La situazione alla centrale nucleare di Fukushima si sta stabilizzando, ha dichiarato Graham Andrew, un consigliere tecnico 'senior' dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Prosegue lo sforzo per riattivare l'elettricità al reattore 2 e così riattivare il sistema di raffreddamento e la situazione si sta stabilizzando nel guscio del reattore 3. Segnali positivi arrivano anche dalla temperatura del guscio in cui è conservato il combustibile usato a un altro reattore critico, ha spiegato. "Caratterizzerei questa come una situazione che va verso la stabilizzazione", ha dichiarato, sottolineando che "lo stato di cose rimane molto grave". "Ma non siamo al momento preoccupati per la salute della popolazione in Giappone e altrove", ha concluso.
17:45
Trichet: "Valuteremo attentamente impatto su economia" 52 –
La Bce e la comunità internazionale svilupperanno un'approfondita riflessione su tutte le conseguenze che la catastrofe giapponese produrrà sull'economia globale. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet: "L'impatto del sisma, sia sull'economia nipponica sia su quella mondiale è un tema sul quale rifletteremo approfonditamente nei prossimi giorni - ha spiegato - e sarà oggetto di discussione nell'ambito della comunità internazionale".
17:06
Ambasciatore Zimbabwe in lacrime cancella cerimonia 51 –
L'ambasciatore giapponese nello Zimbabwe è scoppiato in lacrime nel corso di una cerimonia nella quale avrebbe dovuto consegnare una somma di denaro promessa per l'acquisto di vaccini per i bambini del Paese africano. La donazione di 5.6 milioni di dollari, ha spiegato l'ambasciatore Koichi Morita, è stata cancellata a causa della crisi in atto in Giappone. "Sono rammaricato, ma dovremo cancellare questa cerimonia", ha detto il diplomatico tra le lacrime, ringraziando lo Zimbabwe per la solidarietà mostrata nei confronti del suo Paese.
17:05
Vigili del fuoco spruzzano liquido refrigerante su reattori 50 –
Al via un nuovo tentativo per contenere la crisi alla centrale nucleare di Fukushima Dai-ichi. I vigili del fuoco hanno iniziato a spruzzare liquido refrigerante su uno dei reattori dell'impianto, rende noto l'agenzia di stampa Kyodo News.
16:21
Sacconi: "Sul nucleare valutare la sicurezza" 49 –
Sul nucleare "all'unanimità in tutto il mondo si riparte, come ovvio e doveroso, dalla sicurezza e sono valutazioni che credo alla fine verranno fatte in sede sovranazionale, cioè europea e anche globale". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi
16:17
Solo il 22 % degli italiani favorevoli al nucleare 48 –
Dopo il terremoto in Giappone cala sensibilmente in Italia la percentuale di favorevoli al nucleare: i consensi, infatti, scendono dal 40,5% del 2010 al 22% degli ultimi giorni. La quota di favorevoli, poi, scende al 16% di fronte alla prospettiva che una centrale nucleare possa sorgere nelle vicinanze della propria abitazione.
16:03
Due multati in Cina per aver diffuso notizie false 47 –
Due persone a Shanghai sono state multate dalla polizia per aver diffuso su internet allarmi sull'arrivo di radiazioni nucleari nella capitale economica cinese provenienti dalle centrali nucleari giapponesi. Lo rivela un portavoce della municipalità di Shanghai. Un giovane, Wu, ha messo su un microblog di Internet la notizia che le radiazioni avrebbero già toccato Shanghai proveniente dal reattore di Fukushima, che lui dice di aver visto esplodere in un servizio televisivo della televisione giapponese. La notizia è stata ripresa da un suo compagno di studi, Yin, che ha diffuso su altri siti la notizia, provocando panico fra i lettori. I due sono stati accusati di aver infranto la legge sulla sicurezza pubblica.
16:02
Usa, turismo Hawaii duramente colpito 46 –
Il turismo nelle Hawaii è stato duramente colpito. I visitatori provenienti dal Giappone sono diminuiti dell'86 per cento dopo il terremoto e lo tsunami. Il turismo dal Giappone è al secondo posto nella lista delle Hawaii. Circa 1,2 milioni di giapponesi visitano ogni anno le Hawaii contribuendo al 18 per cento del turismo dell'arcipelago e portando oltre due miliardi di dollari nelle casse delle isole.
15:47
Le onde tsunami erano di 23 metri 45 –
Le onde dello Tsunami che ha colpito il Giappone venerdì 11 marzo erano di almeno 23 metri.. Lo rende noto uno studio del Port and Airport Research Institute riferendosi alle onde che hanno colpito Ofunato, nella prefettura di Iwate. Si tratta di un livello record dopo quello delle onde di 38,5 metri dello Tsunami del 1896.
15:46
Medici senza frontiere in azione nelle zone colpite 44 –
Medici senza frontiere (Msf) si è mobilitata immediatamente dopo il terremoto e il successivo tsunami, grazie agli operatori giapponesi coordinati dalla sede di Msf a Tokyo, per un'azione di supporto all'ampio intervento del governo. L'èquipe di Msf, formata da 12 persone, mercoledì ha stabilito una base operativa a Tome, nel nord della prefettura di Miyagi e si è divisa in tre gruppi.
15:45
Fiat offre 100mila euro per soccorsi 43 –
Dopo la catastrofe naturale che ha colpito il Giappone, Fiat Spa, per offrire aiuto alla popolazione locale, ha deciso di effettuare una donazione di 100.000 euro alla Croce Rossa a supporto delle operazioni di soccorso. E' quanto si legge in una nota del Lingotto. Inoltre, il Gruppo si impegna "a raddoppiare la somma di denaro che sarà raccolta dai suoi dipendenti che vorranno sostenere questa iniziativa umanitaria".
15:32
Non necessarie restrizioni aeree 42 –
Non è necessario imporre alcuna restrizione ai voli aerei per il Giappone per proteggere la sanità pubblica, a parte l'area con raggio di 30 chilometri intorno alla centrale nucleare di Fukushima. Secondo Herbet Puempel, dell'Organizzazione mondiale della Sanità, a meno di cambiamenti nella situazione di emissione di radiazioni dall'impianto, non ci sono ragioni per vietare voli aerei. Una posizione confermata anche dal portavoce dell'Oms, Gregory Hartl, che ha precisato come a Tokyo "la radioattività sia leggermente aumentata, ma resta al di sotto del livello di rischio per la salute".
15:15
Obama: "Faremo il possibile per aiutare" 41 –
Gli Stati Uniti continueranno a fare il possibile per promuovere la stabilità e la democrazia in Medio Oriente e per aiutare la gente del Giappone a recuperare dopo il sisma e lo tsunami. Lo afferma il presidente Barack Obama intervenendo su Usa Today, in un articolo dal titolo 'L'occupazione è la priorità dell'agenda in America latina". Obama a breve inizierà il proprio viaggio in Sud America, che lo porterà fra gli altri in Brasile e Cile.
15:13
Intervento Bce per indebolire yen stimato in 5 mld 40 –
L'intervento odierno della Bce per indebolire lo yen, nell'ambito dell'azione congiunta del G7, è stimato in 5 miliardi di euro. Lo sostiene James Pearson, numero uno del trading valutario di Nomura Securities International a Londra. L'intervento della Bce sarebbe avvenuto attraverso l'acquisto di euro in yen. Anche per questo la moneta europea, che attualmente è valutata 114,47 yen, in mattinata è schizzata fino a un massimo di giornata di 115,50 yen.
14:55
Riunione straordinaria Aiea lunedì a Vienna 39 –
L'Aiea, l'agenzia atomica internazionale, terrà una riunione di emergenza sulla tragedia in Giappone lunedì prossimo a Vienna. Il direttore generale Yukiya Amano, partito ieri per il paese asiatico e di ritorno domani, relazionerà in quell'occasione gli altri membri dell'organizzazione. La riunione inizierà alle 11 e durerà un solo giorno.
14:30
Berlusconi a Kan: "Emozionati dal coraggio" 38 –
"Seguiamo con grande partecipazione gli sviluppi della situazione nel tuo Paese. Ci commuovono profondamente il coraggio e la dignità di cui il tuo popolo ha dato e dà quotidianamente prova". E' un passaggio della lettera di cordoglio e vicinanza che il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha inviato al premier nipponico, Naoto Kan, dopo il terremoto e lo tsunami che venerdì scorso hanno colpito la parte nord-est del Giappone. "Una dimostrazione di forza e di coesione morale che emoziona tutti gli italiani. Siamo pronti - continua Berlusconi - a dare la nostra assistenza e il nostro aiuto. Un team della nostra Protezione Civile è già in Giappone".
14:14
Ambasciata: oggi 400 tornati in Italia 37 –
Il governo italiano renderà domani disponibili gratuitamente circa 100 posti di sola andata per l'Italia con partenza da Osaka su tre voli Alitalia, mentre oggi i collegamenti dalla città nipponica si sono svolti regolarmente con l'imbarco di circa 400 passeggeri. Quanto a domani, informa l'ambasciata d'Italia, si tratta dei voli AZ 793 (partenza alle 14,10 locali e arrivo a Roma alle 19,05, con scarsa disponibilità), AZ 787 (partenza alle 17 e arrivo a Milano alle ore 21,30) e AZ 785 (partenza 19,30 e arrivo a Roma alle ore 00,05 del 20 marzo).
13:49
Renault taglia del 15-20% produzione in Corea del Sud 36 –
La compagnia automobilistica francese Renault annuncia un taglio del 15-20% della produzione dei suoi impianti di Busan nella Corea del Sud, a causa delle interruzioni dei rifornimenti della componentistica dal Giappone. La Renault-Samsung Motors normalmente produce 20 mila auto al mese e la casa francese annuncia che subirà un taglio di circa 3 mila veicoli mensili.
13:39
Save the Children, al via distribuzione coperte 35 –
Save the Children, dopo aver allestito la prima area sicura a misura di bambino a Sendai, ha deciso di espandere la portata del proprio intervento umanitario in Giappone, e oggi inizierà a distribuire coperte per aiutare la popolazione a mitigare gli effetti dell'ondata di freddo che ha investito il Paese. L'organizzazione, inoltre, informa che "è stata avviata una raccolta fondi di 20 milioni di dollari".
13:37
Ministero Salute, centri di controllo per chi rientra in Italia 34 –
Per gli italiani al rientro dal Giappone dopo il terremoto e lo tsunami dell'11 marzo, ecco l'elenco dei centri di riferimento individuati dalle Regioni per chi volesse sottoporsi a controlli a seguito dell'emergenza radiazioni. Emilia Romagna: Ospedali Riuniti di Parma; Ospedale S.Orsola-Malpighi di Bologna, Ospedale Bufalini di Cesena. Lazio: Azienda ospedaliera San Camillo di Roma; Policlinico universitario A. Gemelli di Roma; Azienda ospedaliera Sant'Andrea di Roma; Policlinico Umberto I di Roma; Istituti fisioterapici ospitalieri (Ifo) di Roma. Lombardia: Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano; Ospedale di Circolo Macchi di Varese; Ospedale di Circolo di Busto Arsizio (Varese); Ospedali Riuniti di Bergamo; Spedali Civili di Brescia; Istituti ospitalieri di Cremona. Toscana: Azienda ospedaliera di Careggi di Firenze; Azienda ospedaliera universitaria Pisana - Presidio ospedaliero Santa Chiara di Pisa. Valle d'Aosta: Ospedale regionale Umberto Parini - Servizio Radiologia, viale Ginevra, 3. Liguria: Azienda ospedaliera universitaria S. Martino di Genova; Ente ospedaliero Ospedali Galliera di Genova.
13:29
Ue pronta a dare assistenza tecnica per centrali 33 –
L'Unione europea è pronta a fornire assistenza tecnica, "se il Giappone lo richiederà", per le operazioni di raffreddamento dei reattori nucleari. Lo ha detto la portavoce del commissario Ue all'energia Gunther Oettinger. La portavoce ha spiegato che ci sarà bisogno di circa un anno di lavoro, dato che è stabilito in 357 giorni il tempo di raffreddamento. "Vogliamo essere pronti nel caso ci sia richiesto aiuto e se necessario forniremo personale", ha aggiunto Marlene Holzner.
13:26
Ingegnere nucleare: "Sarcofago unica soluzione, ma molto difficile" 32 –
Al punto in cui è la situazione nella centrale nucleare di Fukushima, un sarcofago di cemento armato che ricopra tutto come fu fatto a Chernobyl è l'unica soluzione, anche se si tratta di un intervento difficile da realizzare. E' il parere di Ezio Puppin, ingegnere nucleare al Politecnico di Milano. "A Chernobyl", ricorda Puppin, "misero un sarcofago che pesa 100.000 tonnellate e che ha già fessure e crepe. Inoltre visto il peso sta sprofondando nel terreno. Insomma, è instabile e lì dovevano ricoprire solo un reattore, mentre a Fukushima sono almeno quattro". Si tratterebbe, dal punto di vista ingegneristico, "di un'operazione senza precedenti per quantità di cemento impiegato e di metri quadri da ricoprire, un lavoro ciclopico al confronto del quale la piramide di Cheope è uno scherzetto. Le uniche opere paragonabili sono le grandi dighe, e ci vogliono degli anni".
13:12
Francia invita universitari a lasciare Giappone 31 –
Le università francesi richiamano gli studenti, i docenti e i ricercatori, circa 350 persone, che si trovano ancora in Giappone. A "raccomandare vivamente" il rientro in patria è la Conferenza dei presidenti delle università (CPU), che rappresenta gli 83 atenei del Paese. Il CPU consiglia agli studenti e al personale universitario di utilizzare "tutti i mezzi logistici messi a loro disposizione" per lasciare il Giappone, a causa del rischio nucleare.
12:59
Al via ponte aereo aiuti umanitari dalla Ue 30 –
Prende il via da oggi un ponte aereo di aiuti umanitari dall'Unione europea verso il Giappone. Lo ha riferito il portavoce della commissaria Ue agli aiuti umanitari Kristalina Georgieva. Sempre oggi, ha aggiunto il portavoce Raphael Brigandi, si recheranno in Giappone 15 esperti europei della protezione civile per organizzare l'aiuto con i partner locali e con la Croce rossa internazionale.
12:52
Riapre domani la Tokyo Tower 29 –
Primi segnali di ritorno alla vita in Giappone. Mentre centinaia di migliaia di persone nel nordest del Paese sono al freddo nei rifugi a una settimana dal terremoto/tsunami, riapre domani a Tokyo una delle principali attrazioni turistiche della città: la Tokyo Tower. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Yumiuri Shinbun. La torre, costruita nel 1958 a imitazione della tour Eiffel di Parigi ma più alta di 13 metri, è gestita da una società privata.
12:49
Sarkozy rinnova disponibilità a formire aiuti 28 –
Nicolas Sarkozy ha assicurato al primo ministro giapponese, Naoto Kan, la piena solidarietà della Francia, rendendo omaggio al coraggio e alla dignità fuori del comune della popolazione colpita dal terremoto dell'11 marzo e da una serie di catastrofi di proporzioni inusitate.
12:49
Premier giapponese: "Non abbiamo nascosto nulla" 27 –
Nel corso della conferenza stampa il premier ha anche affrontato la questione dell'attendibilità della versione dei fatti data dal governo. Il premier ha detto che "al pubblico è stato divulgato tutto. Abbiamo condiviso - ha aggiunto - quel che sappiamo con la comunità internazionale".
12:44
Premier giapponese: "Non dobbiamo essere pessimisti" 26 –
Rivolgendosi ai quasi 600mila sfollati sistemati in rifugi di fortuna senza energia, cibo e medicine, Kan ha detto di sapere che soffrono, che la situazione è difficile, e ha promesso che il governo fornirà loro tutto il necessario per riprendere una vita normale. "Dobbiamo essere forti e convinti che ci riprenderemo, non ci possiamo permettere di essere pessimisti", ha proseguito il premier. "Dopo la II Guerra Mondiale abbiamo avuto una miracolosa crescita economica grazie agli sforzi del popolo giapponese e questo è stato il modo in cui il Giappone è stato costruito", ha detto il premier.
12:34
Fukushima, usato generatore diesel per raffreddare 25 –
Accanto agli idranti e agli elicotteri, per raffreddare i reattori della centrale nucleare di Fukushima, viene impiegato ora anche un generatore diesel, secondo quanto reso noto dall'Aiea. Un generatore di emergenza nel reattore 6 pompa acqua nelle vasche di raffreddamento del combustibile usato dei reattori 5 e 6, dove la temperatura è in aumento. Secondo l'Aiea, i tentativi di ieri hanno dato scarsi risultati: in quella del reattore 5 la temperatura era salita da 64,2 gradi a 65,5, mentre in quella del reattore 6 era leggermente scesa da 62,5 gradi a 62. La temperatura normale nelle vasche di raffreddamento dovrebbe essere di 25 gradi celsius.
12:30
Fukushima, domani probabile corrente in reattori 1, 2, e 4 24 –
I tecnici potrebbero riuscire a ripristinare la corrente elettrica nel reattore 4 della centrale di Fukushima 1 domani mattina. Lo ha detto la Tokyo Electric Power Company (Tepco), la società che gestisce la centrale danneggiata. In precedenza, l'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare aveva parlato della possibilità di ripristinare la corrente nei reattori 1 e 2 domani mattina.
12:28
Premier giapponese: "Ci riprenderemo" 23 –
La crisi nucleare in Giappone "rimane molto grave" ma "il Giappone si riprenderà". Lo ha affermato oggi il primo ministro Naoto Kan. "Tutto il popolo deve avere la Forte determinazione a superare questa crisi", ha detto con tono grave il premier nipponico. "Ricostruiremo il Paese dalle rovine", ha detto Kan nel suo discorso alla nazione, aggiungendo che lui stesso "come cittadino", "lavorerà duro" per la rinascita del Giappone.
12:09
400 km quadrati di terreno inondati dallo tsunami 22 –
Sono in tutto almeno 400 i chilometri quadrati di terreno inondati dallo tsunami di venerdì scorso: lo ha reso noto l'Autorità Geo-spaziale giapponese, sulla base dell'analisi delle fotografie aeree e satellitari realizzate nel nord-est del Paese. Mancano ancora analoghi rilevamenti su una superficie pari al 20 per cento di quella investita dall'onda anomala, per cui il dato è destinato a crescere ulteriormente. Anche così, ha fatto comunque notare l'istituto specializzato, si tratta del più vasto impatto mai avuto in Giappone da uno tsunami.
11:56
Un minuto di silenzio per ricordare il terremoto 21 –
I terremotati affollati nei centri di emergenza e i soccorritori hanno osservato un minuto di silenzio alle 14.46 locali (le 6.46 in Italia), la stessa ora alla quale, venerdì scorso, la forza della natura si è scatenata sulla costa orientale del Giappone.
11:41
Governo, enormità disastro ha rallentato reazione 20 –
Il governo giapponese è stato travolto dall'enormità del disastro che ha colpito il Giappone la settimana scorsa e per questo la reazione al terremoto e allo tsunami è stata rallentata. Lo ha detto il portavoce dell'esecutivo Yukioi Edano, secondo quanto riportato dalla Bbc.
11:38
A Fiumicino controlli su cibi importati 19 –
Sono in corso anche all'aeroporto di Fiumicino i controlli sui prodotti di origine animale e vegetale in arrivo dal Giappone. Nello scalo romano le ispezioni sono effettuate all'interno della Cargo City - la città delle merci aeroportuale. Sotto osservazione tutti i carichi di alimenti dal Giappone (prodotti ittici, caviale, soja, alghe, tè verde), confezionati dopo l'11 marzo, giorno del sisma e dello tsunami. Le importazioni di tali merci a Fiumicino - fanno notare negli uffici di sanità aerea - sono peraltro alquanto limitate. Il blocco della merce, secondo le disposizioni previste dal decreto ministeriale, può durare uno, al massimo due giorni, per consentire agli esperti di analizzare i prodotti a rischio.
11:29
Emergenza nucleare, anche domani vento verso oceano 18 –
Anche domani il vento dovrebbe soffiare verso est, allontandando la possibilità che nubi radioattive possano andare verso la grande area metropolitana di Tokyo. L'ha affermato l'ufficio meteorologico nipponico, secondo quanto riporta l sito internet della televisione pubblica Nhk.
11:27
Nozze reale in Gb, principi Giappone declinano invito 17 –
Il principi ereditari del Giappone, Naruhito e sua moglie Masako, hanno declinato l'invito per le nozze reali di William e Kate Middleton a Londra il prossimo 29 aprile, a causa del terremoto e dello tsunami. Secondo l'agenzia imperiale, la coppia resta "nella sua residenza partecipando al dolore dei familiari delle vittime". Naruhito e Masako hanno cancellato anche un viaggio con la figlia, la principessa Aiko, a Nagano, la prefettura al centro del Paese.
11:24
Fukushima, livello Aiea sale a 5 16 –
Con l'innalzamento al quinto livello su sette della scala Ines dell'Aiea l'incidente di Fukushima è così classificato come "con conseguenze significative" mentre in precedenza, al livello 4, le conseguenze erano definite "locali". La nuova classificazione mette Fukushima allo stesso livello raggiunto nel 1979 dall'incidente di Three Mile Island negli Stati Uniti, a due posti dal livello 7 raggiunto con Chernobyl venticinque anni fa.
11:20
Ambasciata italiana a Tokyo resta aperta 15 –
Il Ministro degli Esteri Franco ha dato istruzione di mantenere aperta l'Ambasciata d'Italia a Tokyo. Con tale decisione politica il governo italiano intende inviare un segnale di profonda amicizia nei confronti del Giappone. Tale scelta è motivata, inoltre, dalla necessità di continuare a garantire la massima efficacia nell'assistenza ai connazionali presenti nella regione metropolitana della capitale giapponese. L'Ambasciatore d'Italia, Vincenzo Petrone, rimane a Tokyo. Parte del personale verrà dislocato a Osaka.
11:10
Esperti italiani: "Nocciolo parzialmente fuso" 14 –
Nei reattori 1, 2 e 3 della centrale di Fukushima 1 il nocciolo è parzialmente scoperto e parzialmente fuso. I contenitori che racchiudono le barre di combustibile sarebbero invece integri, secondo fonti italiane a diretto contatto con il gestore della centrale di Fukushima 1 (Tepco) e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale
10:48
Il nuclearista Testa: "Sciocco far finta di niente" 13 –
"Sarebbe davvero sciocco far finta di niente. E' stato un incidente molto, molto grave, il governo italiano sta facendo quello che sta facendo tutta l'Europa, una riflessione". Lo ha affermato il presidente del Forum Nucleare Italiano, Chicco Testa, parlando ai microfoni de "La telefonata", la rubrica di Maurizio Belpietro su Canale 5.
10:03
Agenzia nucleare innalza livello allarme a Fukushima 12 –
L'agenzia nucleare giapponese ha innalzato da 4 a 5 il livello di allarme alla centrale di Fukushima
10:02
Aiea misura radioattività a Tokyo 11 –
L'aiea ha annunciato che a partire da oggi misurerà il livello di radioattività a Tokyo
09:41
Bersani: "Governo fermi leggi sul nucleare" 10 –
Il governo deve bloccare il suo progetto nucleare. Lo chiede il segretario del Pd Pierluigi Bersani intervenendo a radio 24. "Dopo il Giappone - dice Bersani - è chiaro che sul nucleare c'è una riflessione da fare. Il governo sospenda gli atti parlamentari a partire da quelli sulla localizzazione dei siti. Per ora però ho sentito solo parole"
08:30
140 posti gratis per gli italiani 9 –
140 posti aerei gratuiti sono stati messi a disposizione dei nostri connazionali che si trovano ancora in Giappone da parte del governo italiano. Lo ha detto l'ambasciatore a Tokyo Vincenzo Petrone in un'intervista a Sky tg 24, che ha aggiunto: "Io resto qui".
08:16
Riaperto aeroporto di Sendai 8 –
L'aeroporto di Sendai è stato riaperto per i voli di emergenza. Funziona anche l'autostrada di Tohoku. La scarsità di carburante continua a incidere sulle operazioni di soccorso
07:26
"Servono maggiori informazioni" 7 –
Il capo dell'Agenzia internazionale per l'Energia atomica ha chiesto al premier giapponese, Naoto Kan, di fornire maggiori informazioni. "Servono più dettagli", ha detto Yukiya Amano. A differenza di quanto annunciato, non si recherà a Fukushima.
07:25
"Chiudere i reattori in un sarcofago" 6 –
I tecnici studiano l'ipotesi di chiudere i reattori in un sarcofago di cemento armato, come a Cernobyl nel 1986.
07:06
Intervento del G7, la Borsa giapponese in rialzo 5 –
Il G7 ha offerto il suo appoggio alla banca giapponese, per contenere la crescita dello yen. In previsione della ricostruzione, si vogliono contrastare mosse speculative. Molte aziende giapponesi stanno pensando a un rientro dei capitali. La Borsa ha guadagnato il 2,72%.
06:52
Il vento soffia verso il Pacifico 4 –
Il vento sulla centrale soffia verso il Pacifico e non c' è pericolo immediato per l'area urbana di Tokyo, 240 km a sud dell'impianto.
06:49
Si lavora per ripristinare il sistema elettrico 3 –
I tecnici sperano di rimettere in funzione il sistema elettrico. Dovranno fermarsi per permettere una nuova missione dell'esercito, che dovrà gettare tonnellate d'acqua dagli elicotteri
06:35
Si prova a raffreddare i reattori con cannoni ad acqua 2 –
Dopo essere state costrette a rinunciare all'uso degli elicotteri, per l'alta radioattività, le autorità giapponesi hanno schierato circa 20 camion dei pompieri. La speranza è di raffreddare i reattori con i cannoni ad acqua. In particolare i vigili del fuoco e i militari si stanno concentrando sul numero 3, considerato il più pericoloso
06:34
Non si esclude di seppellire i reattori 1 –
Il Giappone non esclude l'ipotesi di chiudere i reattori atomici danneggiati in 'sarcofaghi' di cemento armato e di seppellirli, come fu fatto con quello di Chernobyl, in Ucraina, dopo il disastro del 1986. Lo ha affermato un funzionario dell'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare, che ha aggiunto che la priorità rimane quella di raffreddare i reattori
(18 marzo 2011)
Diretta 11 marzo 2017
Diretta
Fumo dalla centrale di Fukushima
Quasi 17.000 morti e dispersi
Fumo dalla centrale di Fukushima Quasi 17.000 morti e dispersi
Dopo l'appello del ministro dell'Economia, calano i consumi di energia. Nonostante il lancio dell'acqua con gli elicotteri sull'impianto nucleare di Fukushima per raffreddare il combustibile che minaccia la fusione, resta alto il livello di radiazioni. Gli esperti Usa: "Livello di radioattività letale nel reattore 4". Ma la Tepco ribatte: "E' il 3 a preoccupare". L'ultimo bilancio delle vittime fornito dalla polizia. In parte del Nord del Paese la situazione è difficilissima e i soccorsi ritardano o sono poco efficaci. Nel mondo si discute sul futuro dell'energia atomica. Veronesi: "Pausa di riflessione"
LE DIRETTE PRECEDENTI: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo - 15 marzo - 16 marzo
REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO
(Aggiornato alle 03:52 del 18 marzo 2011)
03:52
Pronti a intervenire 450 militari Usa 118 –
Circa 450 militari americani specialisti di nucleare sono pronti a intervenire in Giappone in caso di necessità. Lo ha dichiarato il comandante delle forze Usa nel Pacifico, ammiraglio Roberto Willard, che si è detto "prudentemente ottimista" sull'evolversi della situazione
03:28
Quasi 17.000 morti e dispersi 117 –
Il bilancio delle vittime continua ad aggravarsi. Secondo la polizia i morti accertati sono oltre 6.400 e i dispersi 10.200
02:15
Fumo bianco dalla centrale di Fukushima 116 –
Del fumo bianco è stato visto alzarsi dai reattori n.2, 3 e 4 della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha detto un portavoce dell'Agenzia per la sicurezza nucleare del iappone. Il portavoce ha aggiunto che c'è ancora dell'acqua nella vasca di raffreddamento del combustile nucleare spento del reattore n.3. Il fumo potrebbe provenire da un'esplosione prodottasi nel reattore n.2 o dalla vasca di raffreddamento del combustibile spento
01:19
G7, intervento sui mercati valutari 115 –
I Paesi del G7 attueranno un "intervento coordinato sui mercati valutari", su richiesta delle autorità giapponesi, "in risposta ai recenti movimenti sul tasso di cambio dello yen associati ai tragici eventi in Giappone". Lo dichiara una nota congiunta dei sette Grandi, diffusa dopo una teleconferenza a cui hanno preso parte i ministri delle Finanze e i governatori delle banche centrali
01:18
La Borsa di Tokyo apre in rialzo 114 –
L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha aperto in rialzo dell'1,35%. E una ventina di minuti dopo è arrivato a guadagnare il 3%
22:44
Cina sospende costruzione nuove centrali 113 –
La Cina sospende i piani per la costruzione di nuove centrali nucleari. Lo riferisce la Bbc sottolineando che le autorità di Pechino hanno ordinato di verificare le misure di sicurezza dei 13 reattori esistenti e nei 27 in fase di costruzione
21:01
Troppe cancellazioni, Delta sospende alcuni voli 112 –
In seguito alle numerose cancellazioni di voli, la prossima settimana Delta interromperà alcuni dei suoi servizi verso il Giappone. United continental ha sospeso i voli per Sendai, l'aeroporto più vicino all'epicentro del sisma. La compagnia aerea ha fatto anche notare come in seguito al terremoto le richeste di voli in giappone sono calate drasticamente.
20:59
Mancano componenti, General Motors sospende produzione in impianto Usa 111 –
General Motors sospenderà la produzione nell'impianto di Shevreport nella settimana del 21 marzo in seguito alla mancanza di componenti provenienti dal Giappone. Lo comunica Gm, sottolineando che la produzione riprenderà il prima possibile
20:41
Obama: "Non ci aspettiamo radiazioni negli Usa" 110 –
Il presidente americano Barack Obama ha detto oggi che non vi saranno radiazioni pericolose dai reattori nucleari giapponese sul territorio americano.
20:40
Obama: "Nucleare fa parte del nostro futuro energetico" 109 –
"Dobbiamo fare una revisione degli impianti alla luce di quanto è avvenuto in Giappone, ma il nucleare fa parte del nostro futuro energetico", ha detto il presidente Usa
20:26
Obama: "Stiamo inviando soccorsi e aiuti in Giappone" 108 –
"Gli americani hanno aperto il loro cuore in aiuto del Giappone", ha detto Barack Obama
20:20
Ambasciata italiana: "Giornalisti aggiornino presenza" 107 –
L'ambasciata d'Italia a Tokyo ricorda a tutti i giornalisti presenti in Giappone di comunicare i propri contatti telefonici, l'indirizzo e-mail e, possibilmente, i propri spostamenti alla casella e-mail consular.tokyo@esteri.it, indicando nell'oggetto ''giornalisti''. Eventualmente, si legge in un avviso, è possibile chiamare a tal merito anche il numero (+81) 03-3453-5142
19:58
Usa non intendono estendere zona evacuazione 106 –
Gli Stati Uniti "non vedono alcuna ragione di estendere la zona di 80 km" intorno alla centrale nucleare di Fukushima, zona dalla dalla quale consigliano ai cittadini americani l'evacuazione. Lo ha detto il sottosegretario di stato Patrick Kennedy durante una conferenza stampa al dipartimento di stato. Kennedy ha spiegato che le autorità consolari Usa in Giappone stanno trasportando centinaia di cittadini statunitensi al di fuori della zona nel nord est del paese più duramente colpita dal terremoto e dallo tsunami.
19:55
Commissario Ue Oettinger: "Importante che nucleare non aumenti" 105 –
Per il Commissario Ue all'energia Gunther Oettinger il futuro dell'energia nucleare in Europa non è in crescita. "Non arriveremo allo 0% di energia nucleare", ha affermato Oettinger parlando di una sua previsione per il 2040. "Ma l'importante - ha aggiunto - è che il nucleare non aumenti".
19:53
Costruttori auto prolungano chiusura impianti 104 –
Dopo aver già subito, secondo una prima stima di IHS Global Insight, una perdita produttiva globale di circa 250.000 vetture, i costruttori giapponesi di automobili prolungano i tempi di chiusura. La Toyota estende lo stop fino al 22 marzo dei suoi impianti e di quelli delle sussidiarie. La Suzuki prolunga fino al 21 marzo la chiusura degli impianti di Kosai, Iwata, Toyokawa e Sagara. Nissan estende fino al 20 marzo la sospensione degli impianti di Oppama, Tochigi, Nissan Shatai e Yokohama.
19:28
New York Post, a Dallas e Chicago bagagli contaminati 103 –
Bassi livelli di radioattività sono stati riscontrati su bagagli provenienti dal Giappone giunti negli aeroporti di Dallas, in Texas, e Chicago, in Illinois. Lo riporta il tabloid newyorkese New York Post, citando fonti aeroportuali. I test sono stati effettuati all'aeroporto Fort Worth di Dallas e all'aeroporto O'Hare di Chicago sui bagagli di alcuni passeggeri partiti da Tokyo. Bassi livelli di radiazioni - riporta il New York Post - sono stati rilevati sia sui bagagli, sia nel sistema di filtri della cabina dell'aereo. Nessun passeggero è stato trattenuto in osservazione.
19:20
Obama firma libro di condoglianze all'ambasciata del Giappone 102 –
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha firmato il libro di condoglianze all'ambasciata del Giappone, oggi a Washington. Lo indica la Casa Bianca, precisando che la visita di Obama non era stata annunciata in precedenza.
19:09
Decollato il primo charter per evacuazione americani 101 –
Il primo aereo charter per la evacuazione dei cittadini americani dal Giappone è decollato, informa il Dipartimento di Stato. Gli Usa hanno comunicato che sul volo possono viaggiare circa cento persone. Si tratta dri familiari di diplomatici e alcuni gruppi di privati cittadini che hanno scelto di lasciare il Giappone. Anche il Pentagono ha annunciato di aver predisposto un piano di evacuazione per le famiglie dei militari e dei civili americani che vivono nelle basi non lontane dalla zona di Fukushima.
18:50
Ultimo bilancio: oltre 15mila vittime 100 –
Sono oltre 15mila le vittime - tra morti e dispersi - del sisma e del successivo tsunami: l'ultimo bilancio fornito dalla polizia nipponica parla infatti di 5.692 morti e 9.506 persone che mancano ancora all'appello. Come sottolinea il sito della Bbc, il numero dei dispersi potrebbe tuttavia essere molto maggiore visto che il dato ufficiale riflette solo quelle persone la cui scomparsa è stata registrata presso gli uffici della polizia.
18:39
Domani G7 ministri finanze per interventi su yen 99 –
I ministri delle finanze e i banchieri centrali del G7 si riuniranno domani mattina in teleconferenza per discutere gli interventi sul mercato valutario per combattere l'eccessiva fermezza dello yen. Lo riporta il quotidiano nipponico Nikkei. Lo yen nelle ultime sedute ha registrato un forte apprezzamento che lo ha portato ai massimi storici nei confronti del dollaro. In passato i Paesi europei e gli Usa avevano espresso riserve riguardo a possibili interventi sulla valuta, ma ora sembrano pronti a cambiare questa posizione. La riunione di domani affronterà argomenti come l'impatto economico e finanziario del potente terremoto della scorsa settimana e la crisi nucleare, oltre alle misure di sostegno per il Giappone e per la ricostruzione.
18:33
Aiea: "Fukushima stabile, ma radioattività aumenta" 98 –
Il livello di radioattività attorno alla centrale di Fukushima è ''sensibilmente aumentato'' per un raggio di 30 km e in alcuni punti molto di più. A Tokio invece non sono stati registrati livelli elevati: lo ha detto a una conferenza stampa a Vienna, Graham Andrews, assistente del direttore generale dell'Aiea, Yukiyo Amano, partito questo pomeriggio alla volta del Giappone.
18:31
Colonna di fumo bianco da reattore 2 97 –
Una colonna du fumo bianco ha iniziato a levarsi dal reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima Daiichi. Lo denuncia il portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare nipponica, Hidehiko Nishiyama, precisando che potrebbe essere questo il segno dell'inizio del surriscaldamento delle barre di combistibile usato anche di questo reattore.
18:19
Usa, radiazioni non possono raggiungere America 96 –
Le autorità Usa ritengono che non ci sia pericolo che le radiazioni dei reattori nucleari giapponesi possano raggiungere gli Stati Uniti. Lo ha detto oggi il presidente della Nuclear Regulatory Commission Gregory Jaczo.
18:16
Ambasciata italiana sposta alcuni dipendenti a Osaka per assistere rimpatri 95 –
L'ambasciata italiana non sposta le sue operazioni da Tokio. Ma non si esclude che alcuni dipendenti potranno nel prossimo futuro trasferirsi a Osaka, dove al consolato lavorano di norma solo una decina di persone, per facilitare l'espatrio dei connazionali. L'Alitalia, che anche oggi ha operato due voli dal Giappone, ha infatti da ieri spostato i suoi voli dall'aeroporto di Tokio a quello di Osaka. Lo stesso ha fatto la Lufthansa, ragione principale per cui è stato trasferito il personale diplomatico tedesco, si spiega, precisando che anche dall'ambasciata francese ci sono stati alcuni spostamenti verso Osaka per lo stesso motivo. Alle 22.30 di oggi (ora locale), l'ambasciata italiana ha diffuso una nuova raccomandazione agli italiani in Giappone, invitandoli ''vivamente ad allontanarsi dalle quattro prefetture a nord della capitale e dalla stessa Tokio''
18:11
Negativi a radiazioni 108 italiani Maggio Fiorentino 94 –
Sono risultati negativi alle radiazioni nucleari gli italiani sottoposti a specifici controlli a Taipei e a Firenze. Si tratta di componenti del Maggio Musicale Fiorentino provenienti dal Giappone. In particolare, 101 persone, con il direttore dell'Orchestra, Zubin Mehta, sono atterrati alle 16.30 (ora italiana) a Taipei, da dove proseguiranno per Shangai, dove è prevista la prosecuzione della tournee: sono stati sottoposti a controlli, dopo lo sbarco nella capitale di Taiwan, con un apposito apparecchio rilevatore di radioattività posto nell'aeroporto, e sono risultati tutti negativi.
18:06
Francia, proventi scarpe ballerine per vittime Giappone 93 –
Un celebre produttore di ballerine francese creerà un modello speciale in segno di solidarietà nei confronti del Giappone: i proventi delle vendite andranno infatti alle associazioni di aiuto alle vittime del terremoto e dello tsunami. "Creeremo una ballerina specifica per il Giappone - ha annunciato il presidente del gruppo - il nostro obiettivo è versare 200.000 euro in favore di queste associazioni''. Il Giappone è il primo importatore della marca in questione che realizza nel Paese il 10% del suo fatturato.
18:03
Segretario generale Onu riceve rapposto su centrali Fukushima 92 –
Il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, ha ricevuto oggi un ''rapporto dettagliato sulla situazione delle centrali nucleari di Fukushima'' da parte del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano. Lo afferma una nota diffusa oggi al Palazzo di Vetro. Ban Ki-moon, che ieri ha visitato il Guatemala e ora si sposterà in Tunisia ed Egitto, ed Amano, che lavora negli uffici Onu di Vienna, hanno parlato ieri al telefono. I due ''hanno anche discusso dell'imminente viaggio del direttore generale dell'Aiea in Giappone''. Il segretario generale, si legge nel testo, ''ha ribadito la sua grave preoccupazione per la situazione (delle centrali nucleari) e ha espresso apprezzamento per l'assistenza dell'Aiea nell'aiutare le autorità nipponiche per tenerla sotto controllo''.
17:23
Veronesi: "Su nucleare decisione con coscienza senza fretta" 91 –
"Le gravi vicende dei quattro reattori giapponesi impongono inevitabilmente a chi, come me, ha deciso di occuparsi di sicurezza degli impianti nucleari e di salvaguardia della popolazione, di mettere da parte lo sgomento e prendersi una pausa di riflessione profonda. Le caratteristiche di eccezionalità degli eventi giapponesi, dove al terremoto si è associato lo tsunami e poi l'incidente atomico, ha risvegliato in tutti noi paure ataviche e visioni apocalittiche, oltre che dolore e solidarietà sincera per la gente e per gli eroi, tecnici e scienziati , che tentano in ogni modo di salvarla. Io rimango convinto che il mondo non può fare a meno del nucleare per sopravvivere, tenendo conto che petrolio, carbone e gas hanno i decenni contati e che sono nelle mani di pochissimi Paesi, che stiamo avvicinandoci ai 7 miliardi sul Pianeta con bisogni sempre maggiori di energia, e che le altre fonti di energia non sono attualmente sfruttabili in modo tale da assicurare la copertura del fabbisogno. Dopo l'incidente delle centrali nipponiche tuttavia non posso evitare di pormi degli interrogativi. A cominciare dai sistemi di sicurezza delle centrali di Fukushima : perché non sono stati in grado di essere attivati con efficacia? Dobbiamo concludere che erano insufficienti? Mi domando poi se i modernissimi reattori di terza generazione avanzata di cui vorremmo dotarci avrebbero resistito a uno tsunami di quella portata, e se siamo sicuri che sia più opportuno e più sicuro avere pochi reattori di grande taglia, piuttosto che dotarci di una rete di minireattori. Per rispondere a queste e ad altre domande, vorrei personalmente approfondire e riesaminare i piani ( che peraltro ho sempre ritenuto eccellenti) di sviluppo nucleare del nostro Paese, anzi dell'Europa. Noi abbiamo il vantaggio di ripartire da zero e di poter fare scelte libere da vincoli e siamo quindi nelle condizioni migliori per decidere con coscienza, prudenza, intelligenza, e senza fretta", ha detto Umberto Veronesi, presidente dell'agenzia per la sicurezza nucleare.
17:21
Primi controlli, pesce bloccato a Malpensa 90 –
Sono stati già avviati i controlli nei porti e aeroporti italiani sui prodotti di origine animale e vegetale in arrivo dal Giappone e all'aeroporto di Malpensa è stato bloccato un primo carico di pesce, in particolare ricciole, in base alla nuove disposizioni del decreto ministeriale. Così come previsto il pesce sarà controllato e solo se risulterà senza contaminazione radioattiva sarà rilasciato per la vendita.
17:18
Lady Gaga aiuta il Giappone con un braccialetto 89 –
Lady Gaga ha annunciato, tramite Twitter, che la sua iniziativa per aiutare il Giappone post-tsunami con un braccialetto da lei disegnato, avrebbe raggiunto 250.000 dollari. Il ricavato sarà devoluto alle persone colpite dalla catastrofe dell'11 marzo. Il braccialetto, del costo di 5 dollari, riporta la scritta "We pray for Japan" (in inglese e giapponese)
17:15
Pentagono invia squadra esperti nucleari 88 –
Il Pentagono ha annunciato l'invio a Fukushima di una squadra di esperti nucleari militari per aiutare i colleghi giapponesi nell'intervento sui reattori danneggiati
17:13
Tajano: "Dopo Fukushima e Libia serve vertice Ue" 87 –
Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l'industria, ha auspicato oggi a Madrid la tenuta di un vertice Ue sull'energia dopo l'incidente della centrale di Fukushima in Giappone e la crisi libica. ''Oggi abbiamo il problema del nucleare in Giappone, quello del petrolio e del gas nell'Africa del Nord. Che cosa succederà in Libia? Il dibattito deve essere a livello europeo'', ha detto durante un incontro con imprenditori, politici e giornalisti nella capitale spagnola.
17:12
Putin sabato sull'isola di Sakhalin 86 –
Il primo ministro russo Vladimir Putin andrà sabato sull'isola di Sakhalin, nell'estremo oriente russo, vicino al Giappone. Lo ha reso noto il suo portavoce Dmitri Peskov, citato dalle agenzie.
16:59
Netanyahu cancella programma costruzione reattore 85 –
Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha deciso di cancellare il programma per lo sviluppo di un reattore nucleare civile, in seguito a quando sta accadendo a Fukushima in Giappone. Lo anticipano "fonti del governo" israeliano citate da Radio Israele.
16:57
Sarkozy offre visita in Giappone anche a nome G8 e G20 84 –
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha offerto al Giappone una visita in segno di solidarietà, a nome della Fracia, ma anche del G8 e del G20 di cui la Francia è presidente di turno. Sarkozy ha precisato che passerà da Tokio, nel quadro del suo viaggio a Nanchino il 31 del mese, solo se il governo accoglierà questa possibilità. Nel frattempo, partirà domani per il Giappone un aereo francese con un carico di acido borico, necessario per raffreddare i reattori della centrale di Fukushima Daiichi.
16:56
Ambasciata tedesca si trasferisce a Osaka 83 –
L'ambasciata tedesca a Tokyo si trasferirà ad Osaka, lo ha reso noto oggi il ministero degli Esteri a Berlino sottolineando che si tratta di una "misura preventiva" e temporanea" legata alla crisi nucleare nel nord del Giappone."L'ambasciata stessa non verrà chiusa", si legge nel comunicato del ministero degli Esteri tedesco che precisa: "l'ambasciatore e i suoi collaboratori continueranno a lavorara da Osaka"
16:42
Usa: Pentagono, famiglie militari via da Honshu 82 –
Il Pentagono ha autorizzato il personale civile americano, le loro famiglie e quelle dei militari, a lasciare la base militare dell'isola giapponese di Honshu. Si tratta di migliaia di persone che torneranno negli Stati Uniti su voli civili, a spese del governo americano.
16:33
Oggi nuova dichiarazione Obama 81 –
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, farà una dichiarazione sulla situazione in Giappone più tardi, nel corso della giornata. Lo ha precisato lui stesso ai giornalisti nel corso dell'incontro avuto alla Casa Bianca con il primo ministro irlandese, Enda Kenny
16:27
Gb: "Enfasi su disastro sbagliato" 80 –
"Credo che il quadro relativo all'allarme nucleare che stiamo ricevendo sia accurato, ma quel che mi preoccupa di più è che ci stiamo concentrando sul disastro sbagliato: il vero disastro è lo tsunami e le persone che vi hanno perso la vita": lo ha dichiarato Gerry Thompson, ricercatore dell'Imperial College di Londra, intervistato dalla Bbc. L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime parla di oltre 15mila fra morti e dispersi: l'attenzione è tuttavia concentrata sulla crisi nucleare nella centrale di Fukushima, gravemente danneggiata dal sisma e dove sono in corso i tentativi di raffreddarne i reattori.
16:11
Sandra Bullock dona un milione di dollari per aiuti 79 –
L'attrice premio Oscar Sandra Bullock ha donato un milione di dollari alla Croce Rossa americana per aiutare la popolazione giapponese dopo il sisma/tsunami dell'11 marzo. Lo ha riferito l'associazione in un comunicato, pubblicato dal sito della Cnn. Si tratta finora della più alta donazione elargita da un vip dopo il disastro naturale, anche se in queste occasioni spesso i donatori chiedono di restare anonimi.
16:09
Francia invia 100 tonnellate di acido borico 78 –
Il gruppo nucleare francese Areva e la compagnia elettrica Edf hanno approntato un aereo speciale con a bordo 100 tonnellate di acido borico e del materiale protettivo antiradiazione: lo ha annunciato il governo francese, precisando che l'apparecchio decollerà domani alla volta del Giappone. L'acido borico viene utilizzato per rallentare le reazioni chimiche all'interno dei reattori nucleari, ritardandone quindi l'eventuale melt-down, un rischio per almeno due dei reattori della centrale di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di venerdì scorso.
15:57
Bossi: su centrali decide il territorio 77 –
"Il Veneto non lo vuole e comunque è autosufficiente". Umberto Bossi, interpellato dai cronisti sul programma nucleare del governo, frena: "È il territorio che decide".
15:55
Parigi contro Oettinger: getta discredito su industria 76 –
Il ministro francese dell'Energia, Eric Besson, si è detto "sorpreso e scioccato" dalle dichiarazioni del commissario Ue Guenther Oettinger, che non ritiene che tutte le centrali nucleari funzionanti in Europa passerebbero la prova di massima sicurezza. "Affermare senza prova che alcuni reattori non passerebbero i test inquieta i nostri concittadini e gettano discredito sull'industria", ha detto Besson. Il commissario Ue "dovrà spiegarsi" nella prossima riunione dei ministri Ue
15:46
Parigi: pronti a curare giapponesi contaminati 75 –
La Francia è "pronta ad accogliere" e a sottoporre a cure mediche i giapponesi contaminati dalle radiazioni nucleari. "La Francia è certamente pronta a ospitare i giapponesi che devono essere curati e che il Giappone non sarà in grado di assistere", ha detto il ministro dell'Interno francese, Claude Gueant, intervistato da radio Europe 1. "Abbiamo ospedali specializzati, adatti a questo", ha aggiunto il ministro. Gueant ha anche riferito che i francesi di ritorno dal Giappone "saranno oggetto di un'attenzione medica particolare".
15:31
Fmi, impatto su Pil in II e III trimestre 74 –
'C'e' una grandissima incertezza sul Giappone, nessuno sa veramente quando sarà risolta la situazione a livello di forniture elettriche: l'impatto sul Pil si farà sentire nel II trimestre e anche nel III, per un effetto di trascinamento''. Lo ha detto la portavoce dell'Fmi in un incontro con la stampa, commentando le tragedie che hanno colpito in questi giorni il Paese. Per quanto riguarda il I trimestre, ''eravamo quasi alla fine - ha spiegato - e il periodo era iniziato con una crescita molto sostenuta, difficile dire quale sarà l'effetto''.
15:27
Governatore Ny: più controlli in centrale Indian Point 73 –
Un controllo capillare sulla sicurezza dell'impianto nucleare di Indian Point, circa 38 chilometri a a nord di New York. Lo ha ordinato il governatore Andrew Cuomo, sulla scia della grave crisi nucleare che ha colpito il Giappone, dopo il terremoto e conseguente tsunami dell'11 marzo. Anche se molti ritengono essenziale mantenere attiva la struttura, che offre grandi risorse energetiche alla Grande Mela - nota il Washington Post - il politico democratico e altri parlamentari sono schierati a favore della chiusura dell'impianto, che considerano usurato dal tempo.
15:23
New York Times: da governo Giappone notizie lente e insufficienti 72 –
Le informazioni diffuse da governo giapponese e dirigenti sulla crisi nucleare sono state e continuano ad essere insufficienti, poco chiare e poco tempestive. Lo sostiene il New York Times in un'analisi su come sono state gestite le notizie relative alla situazione degli impianti nucleari nel nord est del Giappone, devastato dal terremoto e dallo tsunami.
15:09
Fukushima 1, non riparte alimentazione elettrica 71 –
I tecnici giapponesi che operano sulla centrale nucleare Fukushima 1 non sono riusciti a ripristinare l'alimentazione elettrica dell'impianto per far ripartire i sistemi di raffreddamento dei reattori resi instabili da una serie di guasti, incendi ed esplosioni. Lo riferisce la rete televisiva TBS. I tecnici della compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden), che gestisce l'impianto, continueranno domani a installare un impianto elettrico temporaneo con lo scopo di rilanciare le pompe. La Toden sperava di far ripartire entro oggi l'alimentazione.
15:04
Greenpeace: "Nelle ultime 24 ore nessun picco radiazioni" 70 –
"Nelle ultime 24 ore non si segnalano nuove esplosioni e picchi di emissioni radioattive. Al riguardo, il dato fornito ieri di un massimo di radioattività di 1000 mSv/h (milli sievert/ora) è stato ridotto a 400 mSv/h. Gli esperti concordano che le prossime 24/48 ore saranno cruciali: se gli eroici operatori che lavorano a Fukushima, correndo gravissimi rischi, riusciranno a raffreddare le barre di combustibile, si eviterà la fusione totale dei noccioli dei reattori e i danni alle barre di combustibile esausto stoccato nelle piscine di raffreddamento. Al momento, questa tragica ipotesi non puo' essere esclusa". Lo comunica, in una nota, Greenpeace.
14:59
Spagna: "Allontanarsi di almeno 120 km da centrale" 69 –
l governo spagnolo ha raccomandato oggi ai propri cittadini che si trovano in Giappone di allontanarsi ad almeno 120 km dalla centrale nucleare di Fukushima. In una nota il ministero degli esteri di Madrid ha indicato che la cellula di crisi sul Giappone istituita due giorni fa ha raccomandato ''ai residenti spagnoli che si trovano in un'aerea di 120 km attorno alla centrale nucleare di Fukushima di lasciarla e di dirigersi verso altre zone del paese''. Il governo di Madrid, ha precisato nella nota il ministro degli esteri Trinidad Jimenez, ha deciso di mettere a disposizione degli spagnoli in Giappone ''che vogliono lasciare il paese i mezzi necessari perche' possano farlo'', fornendo loro in particolare biglietti aerei.
14:54
Da Taiwan applicazione mobile per individuare le vittime 68 –
Un ricercatore taiwanese ha sviluppato un'applicazione per iPhone e smartphone Android che permette la localizzazione in caso di terremoto. Lo riferisce il Taipei Times. L'applicazione, chiamata 'Mobile Savior', invia dal cellulare o dallo smartphone le coordinate di latitudine e longitudine ad una serie di contatti di emergenza, così da permettere la localizzazione (attraverso internet) nel caso in cui il possessore del cellulare venga sommerso dai detriti di strutture crollate per il terremoto. A patto, naturalmente, che ci sia campo per la ricetrasmissione mobile o WiFi.
14:52
Cinema, la Warner donerà circa un milione di dollari 67 –
La Warner donerà circa un milione di dollari per il terremoto in Giappone, come riporta il Los Angeles Times. Dopo aver ritirato dalle sale giapponesi Hereafter per le scene di uno tsunami, la major ha annunciato che devolverà parte dei proventi della vendita del dvd e del bluray del film di Clint Eastwood al Giappone colpito dal terremoto. La cifra dovrebbe aggirarsi attorno al milione di dollari.
14:49
Capo Aiea parte per Tokyo, vuole andare a Fukushima 66 –
Il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, è partito oggi da Vienna per Tokio e ha detto di sperare di poter visitare il sito della centrale nucleare di Fukushima. Amano è partito con un aereo delle linee austriache Austrian Airlines che continuano a coprire i collegamenti con in Giappone. Ieri aveva annunciato di voler recarsi il prima possibile in Giappone, possibilmente già oggi, per farsi di persona un'idea della situazione nel suo Paese dopo l'incidente alla centrale di Fukishima. ''La situazione continua ad essere grave'', ha detto prima di partire assieme a una piccola squadra di esperti dell'Aiea.
14:43
Scossa di 5,8 nella prefettura di Ibaraki 65 –
Una scossa di magnitudo 5,8 è stata avvertita nella prefettura giapponese di Ibaraki, già colpita dal violento sisma di venerdì scorso: lo ha reso noto l'Agenzia Meteorologica nipponica, senza che si abbiano al momento notizie di vittime o danni.
14:22
Save the children: "Scarseggiano beni prima necessità" 64 –
A una settimana circa dal terremoto che ha devastato l'area nord-orientale del Giappone si aggravano le condizioni della popolazione più colpita dal terremoto. Gli interventi di soccorso sono complicati dall'emergenza nucleare e dalla carenza di cibo, acqua, gas per cucinare, e vestiti che non sono sufficienti per assistere le migliaia di bambini sfollati e la popolazione raccolta nei ripari. A spiegarlo è Save the children, che prevede un ulteriore peggioramento della situazione nei prossimi giorni, vista la sempre minore disponibilità di carburante per trasportare i beni di soccorso. Anche a Tokyo il carburate è stato razionato a 10 litri per persona, con interminabili code ai distributori di benzina causate dalla crescente incertezza che l'emergenza nucleare in corso determina.
14:14
Russia, normali i livelli di radioattività 63 –
I livelli di radioattività nelle regioni orientali della Russia restano normali: lo hanno reso noto le autorità, locali, nel tentativo di frenare la preoccupazione della popolazione dopo l'incidente alla centrale nucleare giapponesi di Fukushima, che si trova a circa un migliaio di chilometri di distanza.
14:08
Controlli su primi componenti Maggio Fiorentino 62 –
I primi componenti della tournée del Maggio Fiorentino, rientrati a Firenze ieri sera dal Giappone dove si trovavano quando si sono verificati il terremoto prima e lo tsunami poi, sono stati già sottoposti ad alcuni controlli da parte dei medici dell`ufficio di medicina preventiva della Asl 10, che ha allestito un presidio sanitario nei locali del teatro comunale.
13:55
Tepco: raffreddato reattore 3, forse riparte sistema refrigerazione 61 –
I getti d'acqua sul reattore 3 della centrale giapponese di Fukushima hanno effettivamente raffreddato la temperatura nella piscina e "fumo bianco" si leva dalla zona: lo ha riferito la società che gestisce l'impianto, la Tokyo Electric Power (Tepco), secondo la Kyodo News. L'impianto potrebbe essere ricollegato presto a una linea elettrica e questo permetterebbe di riattivare, almeno parzialmente, il sistema di refrigerazione. Intanto, il ministero della Difesa ha fatto sapere che gli elicotteri militari e i camion-cisterna riprenderanno domani a riversare tonnellate di acqua sull'impianto
13:54
Wikileaks: Aiea debole con Giappone su sicurezza 60 –
L'ex capo del Dipartimento di Sicurezza e Salvaguardia Nucleare dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, il giapponese Tomihiro Taniguchi, era visto degli americani come "un debole", sia come "manager" che come "difensore" degli interessi del dipartimento, "in particolar modo quando si tratta di confrontare il Giappone sulle loro pratiche di sicurezza". Lo si apprende da un cablogramma USA, datato 7 luglio 2009, diffuso oggi da WikiLeaks
13:44
Merkel: Germania accelera su fonti alternative e preme su Ue 59 –
Angela Merkel ha "piani molto ambiziosi" per sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili. Lo ha detto stamattina a Berlino, affrontando l'emergenza nucleare del Giappone, secondo quanto riferisce la agenzia Bloomberg. La Merkel ha annunciato l'intenzione di spingere verso "il cambiamento nelle politiche energetiche e accelerarlo dove possibile". La Germania spera di poter "raggiungere il più velocemente possibile - ha anche detto la cancelliera - l'epoca delle energie alternative". Il governo Merkel farà pressione, ha aggiunto, perché l'Ue e il gruppo dei 20 "affrontino le conseguenze" della crisi nucleare giapponese, un evento definito come "apocalittico" dalla cancelliera
13:32
Nuova scossa a Tokyo, epicentro a Ibaraki: magnitudo 5,8 58 –
Una nuova scossa di magnitudo 5.8 si è registrata poco fuori da Tokyo, con epicentro al largo delle coste della prefettura di Ibaraki, a nord della capitale. Lo ha annunciato la Nhk
13:31
Sarkozy in Giappone a fine mese per solidarietà da G8 e G20 57 –
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, ha annunciato di essere pronto a visitare il Giappone alla fine di marzo, per una missione di solidarietà a nome del G8 e del G20. La Francia detiene la presidenza contemporanea delle due organizzazioni internazionali
13:25
Anche la Russia offre aiuto 56 –
Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che la Russia è pronta a prestare qualsiasi tipo di aiuto al Giappone, anche nello spegnimento degli incendi alla centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Interfax. "La Russia è pronta a prestare qualsiasi assistenza supplementare al Giappone, inclusa quella nello spegnimento degli incendi alle centrali", ha detto il portavoce del ministero russo, Alexander Lukashevic. "Auguriamo successo ai colleghi giapponesi nel superare questa atroce tragedia", ha aggiunto confermando poi che per domani è prevista la partenza dei familiari dei diplomatici e altri rappresentanti statali russi in Giappone, ma non di funzionari stessi
13:20
Romani: condivisione su nucleare è la "mission" 55 –
"Anche se non è obbligatorio il parere di tutti coloro che partecipano alla conferenza di servizi, politicamente la mission è la condivisione - ha aggiunto il ministro Paolo Romani - e penso che oggi soprattutto visti i vantaggi fiscali ed economici che ci sono per le comunità locali alla luce anche dell'esperienza francese dove i territori competono per avere le centrali, ho l'impressione che per un ritorno al nucleare sia necessario percorrere una strada condivisa"
13:18
Ambasciata francese distribuisce iodio a connazionali 54 –
Di fronte al rischio nucleare, l'ambasciata di Francia a Tokyo sta cominciando a distribuire compresse di iodio ai francesi che si trovano in Giappone, almeno 3.000 solo nella regione della capitale. Lo ha annunciato oggi il ministero degli Esteri francese, sottolineando che per il momento si tratta di una misura a carattere "preventivo". Da ieri la Francia sta inviando dosi di iodio anche ad alcuni suoi territori d'oltremare, come a Saint-Pierre-et-Miquelon, un arcipelago al largo del Canada, e alle sue isole del Pacifico. In questi territori, ha comunque sottolineato il ministero, "non esistono in questo momento rischi di contaminazione". Anche a Parigi la gente si preoccupa di fronte al rischio di contaminazione, per gli esperti inesistente in Europa, e le farmacie devono far fronte da domenica scorsa ad una richiesta crescente di compresse di iodio. I farmacisti ricordano che per il momento si tratta di una reazione "totalmente irrazionale"
13:16
Fukushima, mezzi esercito interrompono getto d'acqua 53 –
I mezzi speciali dell'esercito impegnati nell'opera di raffreddamento del reattore 3 della centrale nucleare Fukushima-1 hanno smesso di spruzzare acqua. Lo scrive il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. Questi veicoli, che permettono agli operatori di spruzzare liquido senza uscire all'esterno, sono entrati in funzione dopo che le radiazioni avevano impedito di utilizzare le normali autobotti. In tutto, scrive lo Yomiuri, sono stati impegnati 5 veicoli. Hanno iniziato a spruzzare acqua alle 19.35 (11.35 In italia) con una rotazione tra i mezzi ogni cinque minuti. Hanno smesso alle 20.07 (Ore 12.07 In italia). Dal sito è stato spiegato che si decideranno i prossimi passi "una volta verificati" gli effetti dell'operazione. Negli sforzi di raffreddamento sono impegnati anche elicotteri Chinook delle forze armate. I velivoli sono passati sulla centrale per quattro volte, versando carichi di acqua
13:11
Romani: anche se legge consente non imporremo centrali 52 –
"Non obbligheremo nessun territorio ad ospitare una centrale nucleare, anche se la legge lo consentirebbe". E' quanto ha affermato il ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, durante la presentazione dell'elettrodotto Sapei, presso la centrale elettrica Terna di Latina. "Il tema della riflessione sul nucleare - ha spiegato il ministro - deve contemplare anche la condivisione delle scelte. Maggioranza, opposizione e comunità locali devono condividere il processo e devono essere informate sui processi di sicurezza. Nessuno, quindi sarà obbligato ospitare eventuali centrali".
13:08
Romani: inappropriato il dibattito su stop definitivo a nucleare 51 –
Il dibattito su Un possibile stop definitivo al programma nucleare italiano "è fuori tempo e inappropriato". Così il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, a margine della presentazione di 'sa.Pe.I, l'elettrodotto sottomarino di terna che collega direttamente Sardegna e Penisola. Secondo Romani, è importante spostare il dibattito tra nuclearisti e antinuclearisti "sul problema della sicurezza"
13:02
Tepco: radioattività aumentata dopo getto d'acqua su reattore 3 50 –
I livelli di radioattività intorno al reattore 3 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi sono aumentati dopo il getto d'acqua sparato dagli idranti montati sui mezzi militari. Lo ha reso noto la Tepco, citata dall'agenzia di stampa Kyodo News. Il livello di radioattività è salito a 4mila microsievert l'ora, dai 3.700 misurati prima dell'intervento degli idranti da terra, ha precisato la Tepco. Dopo la missione degli elicotteri, il livello di radioattività intorno all'impianto era rimasto identico. Il governo ha reso noto che gli elicotteri riproveranno a rilasciare acqua sull'impianto dall'alto, così come verranno nuovamente utilizzati gli idranti
13:01
Ministri finanze G7 stasera in videoconferenza su Giappone 49 –
I ministri finanziari del G7 si sentiranno questa sera alle 21.00 ora italiana per discutere della situazione del Giappone. Lo rivelano fonti vicine al G7, le quali escludono misure concrete per aiutare Tokyo. "Oggi non ci aspettiamo nessuna decisione - dicono le fonti - il vertice è una dimostrazione di solidarietà al Giappone e un momento per il fare il punto sulla difficile situazione"
13:00
Di Pietro: nucleare, più che riflettere dare parola a italiani 48 –
"Più che fermarsi per riflettere su cosa occorre fare sul piano tecnico, bisogna dare la parola agli italiani. Infatti, alla luce di quanto è accaduto in Giappone e che potrebbe ancora accadere, è necessario stabilire, in maniera forte e chiara, la posizione del nostro Paese. L'Italia si faccia porta bandiera dell'abbandono del nucleare come fonte di energia, puntando tutto sulle rinnovabili". E' quanto afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani.
12:55
Socialdemocratici di Germania e Austria: referendum su nucleare 47 –
Il Partito socialdemocratico tedesco e quello austriaco chiederanno un referendum europeo sull'uscita dal nucleare. Lo ha annunciato in un'intervista alla Bild il presidente della Spd, Sigmar Gabriel, che in accordo con il cancelliere austriaco, Werner Faymann, intende mettere in moto "un'iniziativa europea per l'uscita dal nucleare". "Devono essere i popoli europei a decidere e non i lobbisti dei gruppi economici e i governi", ha spiegato Gabriel, per il quale "c'è un nuovo diritto in Europa, quello di un'iniziativa popolare a livello europeo". Il presidente della Spd ha sottolineato che "la Germania può rinunciare subito a quasi la metà dell'energia prodotta dal nucleare, poiché esporta corrente elettrica all'estero". A suo avviso, la moratoria di tre mesi decisa da Angela Merkel è "solo un trucco per salvare il risultato delle elezioni regionali", che hanno luogo domenica prossima in Sassonia-Anhalt ed il 27 marzo in Baden-Wuerttemberg e Renania-Palatinato
12:46
Tepco conferma: improbabile black-out a Tokyo 46 –
Un mega blackout a Tokyo potrebbe essere evitato sulla base dell'attuale domanda di elettricità. Lo dice la Tepco, la compagnia che gestisce il servizio nella regione del Kanto
12:44
A Pisa nella notte arrivo charter con musicisti Maggio Fiorentino 45 –
Si dovrebbe avviare alla conclusione stanotte, intorno alle 2.30, l'odissea dei lavoratori del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, in Giappone dall'11 marzo scorso, per una tournee che è stata interrotta lunedì pomeriggio. Alle 2.30 della notte è atteso l'arrivo, all'aeroporto di Pisa, del charter Alitalia chiesto dal Comune di Firenze per riportare in Toscana la stragrande maggioranza dei musicisti del Maggio. Ieri sera alcuni membri del Maggio sono atterrati a Firenze, altri sono sbarcati a Fiumicino e Malpensa, essendosi organizzati autonomamente. L'orchestra del Maggio Fiorentino volerà invece in Cina, per proseguire la tournee. Al rientro in Italia i lavoratori sono stati e saranno invitati a raggiungere i locali del Teatro Comunale, dove è stato allestito un presidio con a disposizione medici generici per le prime analisi e psicologi. Coloro che lo vorranno potranno fruire di accertamenti più accurati presso il pronto soccorso dell'ospedale di Careggi
12:40
Cala consumo energia, forse evitato black-out a Tokyo 44 –
Potrà essere evitato il ricorso al black-out dell'energia elettrica nell'area metropolitana di Tokyo. Lo ha annunciato poco fa il canale televisivo nipponico Nhk dopo che il ministero dell'Economia, del commercio e dell'industria aveva comunicato poco prima i dati sul consumo di elettricità nella metropoli. Accogliendo l'appello del governo a ridurre i consumi, i cittadini di Tokyo hanno fatto scendere la domanda di elettricità a 3050 kilowatt alle 18 ora locale da 3290 tra le 8 e le 9 del mattino. Il valore attuale è sullo stesso livello di ieri sera e consente di evitare il black-out. Per ridurre i consumi anche le ferrovie nipponiche hanno ridotto del 20% la velocità dei propri treni e hanno diminuito il numero di corse. Ai cittadini inoltre è stato chiesto di usare di meno i sistemi di riscaldamento per far fronte all'ondata di aria fredda che ha colpito il paese nelle ultime ore
12:38
Fukushima, nuovi cannoni ad acqua su reattore 3 43 –
Due camion speciali dell'esercito giapponese hanno cominciato a gettare acqua sul reattore 3 della centrale di Fukushima dopo un tentativo fallito di impiegare cannoni ad acqua della polizia. lo ha riferito la televisione Nhk. Cinque camion-cisterna dell'esercito sono stati inviati sul posto, carichi di trenta tonnellate d'acqua, per partecipare alle operazioni di raffreddamento del reattore. A differenza dei mezzi della polizia impiegati in un primo momento, questio ultimi permettono di gettare acqua senza che i soldati debbano uscire dal mezzo
12:37
Zingaretti: Giappone dimostra che non c'è nucleare sicuro 42 –
"La vicenda giapponese dice una grande verità: il nucleare sicuro non esiste e coloro che hanno in questi mesi e in questi anni hanno detto agli italiani che c'era un nucleare sicuro hanno detto un'altra bugia. Io sono sempre stato contro il nucleare". Così il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti. "Il referendum - ha aggiunto - sarà una grande opportunità, voterò e chiederò a tutti di votare per il sì"
12:36
Romani: su nucleare scelte condivise con i territori 41 –
Sul nucleare bisognerà fare "scelte condivise da tutti". Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, intervenendo all'inaugurazione di un elettrodotto di Terna. "Bisognerà fare scelte che dovranno essere condivise da chi vede installata nel proprio territorio una centrale"
12:21
Repubblica Ceca, tra rimpatriati anche la Filarmonica 40 –
Sono rientrati a Praga i due aerei militari inviati dal ministero della difesa ceco in Giappone per rimpatriare i connazionali, compresi 41 musicisti della famosa Filarmonica ceca. Ad accogliere all'aeroporto gli oltre 100 passeggeri c'era il ministro della difesa Alexandr Vondra. Oltre ai cechi a bordo c'erano anche cittadini slovacchi, francesi, un polacco, un bulgaro e un coreano. "E' un sollievo, perchè la pressione psicologica era grande, d'altra parte proviamo pena per i giapponesi colpiti dalla tragedia e ammiriamo quanto siano disciplinati e organizzati", ha dichiarato all'agenzia Ctk il violista Jaroslav Pondelicek. All'aeroporto di Praga i passeggeri si sono fatti misurare eventuali livelli di radioattività. Tutti i test hanno avuto un esito negativo, ha detto Vondra, precisando che per ora il governo non prevede l'invio in Giappone di altri aerei. "Siamo però pronti a reagire velocemente se la situazione lo richiederà", ha aggiunto Il governo del premier Petr Necas ha deciso martedì sera di inviare aerei speciali in Giappone per rimpatriare donne, bambini e i musicisti. Secondo l'ambasciata ceca a Tokyo, l'interesse era grande ma alla fine molti non sono partiti e non si sono presentati all'aeroporto.
12:16
S&P's: crisi giapponese può influire su mercato europeo 39 –
La crisi nucleare che sta sconvolgendo il Giappone potrebbe avere ripercussioni sugli operatori del settore in Europa, modificando il mercato continentale dell'energia. Lo scrive l'agenzia Standard & Poor's in un rapporto dedicato alle conseguenze del disastro della centrale di Fukushima. Dal punto di vista del credito gli effetti nel breve termine vengono considerati come limitati per gli operatori nucleari europei, con l'eccezione di quelli tedeschi, penalizzati dalla decisione del governo di Berlino di sospendere le operazioni in sette reattori. Nel medio e lungo termine, tuttavia, le ripercussioni potrebbero essere più sensibili, dal momento che - spiega un'analista di S&P - "le compagnie con la quota di fatturato maggiore dal nucleare potrebbero decidere di accelerare gli investimenti per sostituire" gli impianti obsoleti e questo "potrebbe mettere a rischio i profitti di grandi operatori, dal momento che una quota importante dei profitti oggi arriva dall'energia a basso costo prodotta negli impianti nucleari". I più grandi operatori europeo del settore con un rating - ricorda S&P - sono Electricite de France, E.ON, Vattenfall, RWE, GDF SUEZ , EnBW Energie Baden-Wuerttemberg, Fortum e Cez
12:04
Ministro Romani: dopo Giappone fermarsi e riflettere 38 –
"Quello che è successo in Giappone, un momento di riflessione lo deve dare". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, parlando della scelta nucleare e invitando il "sistema Paese, il governo, i tecnici a fermarsi un attimo e capire cosa sia meglio fare"
12:01
Miyagi, governo rinuncia a cremazioni 37 –
A Miyagi, la prefettura del Giappone nordorientale più violentemente colpita dal devastante terremoto/tsunami di venerdì scorso, il governo locale ha deciso di rinunciare alle cremazioni e di passare alle inumazioni per nelle località in cui vengono numeri consistenti di corpi di vittime della catastrofe. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Yomiuri Shinbun. La prefettura ha preparato un manuale per le inumazioni delle salme, pratica che finora era vietata. Queste procedure sono state distribuite agli enti locali. Nei giorni scorsi il capo della polizia locale Naoto Takeuchi aveva spiegato che a Miyagi il numero delle vittime avrebbe superato "senza dubbio" 10mila. A causa del terremoto è diventato difficile trovare il combustibile, mentre i continui black out rendono difficile l'accensione dei punti di cremazione
11:58
Israele a connazionali: spostarsi a sud o partire 36 –
Il ministero degli Esteri israeliano ha oggi aggiornato i suoi avvertimenti di viaggio in Giappone, consigliando ai cittadini israeliani, anche tramite la sua ambasciata, "di partire al più presto da Tokyo per andare nel sud del paese e di considerare anche la possibilità di lasciare il Giappone". Il ministero afferma inoltre che in considerazione dei danni subiti dalle infrastrutture e dagli impianti nucleari "è preferibile evitare viaggi non assolutamente necessari in Giappone". L'ambasciata israeliana a Tokyo, seppure con personale ridotto al minimo, continua per ora a operare regolarmente
11:51
Russia, Medvedev: è una catastrofe 35 –
Il presidente russo Dmitri Medvedev ha definito l'incidente nucleare giapponese un "disastro nazionale colossale, una catastrofe". Lo riferisce l'agenzia Itar-Tass. Il presidente russo, parlando presso la sua residenza di Mosca, dove ha invitato il presidente kazako NurSultan Nazarbaiev. "Spero che quest'anno sia buono per i nostri due paese e i nostri popoli - ha detto Medvedev -, che ci siano le condizioni climatiche per un buon raccolto e nelle stesso tempo che non ci siano problemi seri e cataclismi" come quelli giapponesi. Perché in Giappone c'è un disastro nazionale colossale, una catastrofe"
11:37
Tv: a Fukushima non utilizzabili cannoni ad acqua 34 –
La tv di stato giapponese Nhk ha detto che a causa delle radiazioni a Fukushima non è possibile utilizzare i cannoni ad acqua. La tv ha aggiunto che le autorità non solo non hanno potuto utilizzare come previsto il camion cisterna equipaggiato da un cannone ad acqua per 'bombardare' uno dei reattori di Fukushima, ma hanno anche dovuto ritirarlo dalla zona a causa degli alti livelli di radiazioni. Il cannone era stato piazzato per sparare acqua sul reattore 3 che secondo le autorità costituisce una priorità di intervento perché contiene la miscela combustibile plutonio e uranio, particolarmente radioattiva
11:35
Agenzia giapponese: piscina senza acqua, non possiamo confermare 33 –
"Non siamo stati in grado di essere sul posto, quindi non possiamo confermare se ci sia o meno acqua rimasta" nella piscina in cui si trovano le barre di combustibile usato al reattore numero 4 della centrale di Fukushima, ha ammesso un portavoce dell'agenzia per la sicurezza nucleare giapponese, Yoshitaka Nagayama
11:28
Tracce di radioattività su passeggeri atterrati a Seul 32 –
Autorità aeroportuali sudcoreane hanno rilevato inconsueti alti livelli di radiazioni su tre passeggeri atterrati a Seul provenienti dal Giappone, nel primo giorno di tali controlli organizzati dall'aeroporto internazionale Incheon. Lo scrivono i media secondo i quali un giapponese di 50 anni che si ritiene abbia vissuto nella prefettura di Fukushima indossava un capotto sul quale sono stati rilevati livelli di radiaottività parecchie volte superiore alla norma. Anche sulle altre due persone è stata fatta analoga scoperta. Le autorità hanno comunque sostenuto che tali quantitativi non pongono problemi alla salute pubblica
11:16
Usa: situazione più grave di come la descrive Tokyo 31 –
Secondo il Presidente della Commissione per la regolamentazione del nucleare Usa, Gregory Jaczko, la situazione della centrale nucleare di Fukushima, in particolare del reattore 4, pone pericoli molto più gravi di quanto riconosciuto dal governo giapponese. Jaczko ha denunciato che non vi è più acqua, o ve ne è in pochissima quantità, nella piscina in cui si trovano le barre di combustibile usato al reattore numero 4 della centrale di Fukushima Daiici. Le barre, e le radiazioni che emettono, sono quindi quasi completamente, o completamente, esposte all'atmosfera. "Riteniamo quindi che i livelli di radiazione siano estremamente elevati, possibilmente con un impatto sulla capacità di adottare misure correttive", ha quindi affermato. Un'altra piscina per le barre usate, al reattore numero 3, sta velocemente perdendo acqua e potrebbe presto trovarsi nelle stesse condizioni di quella del reattore 4, ha aggiunto Jaczko. Lo scenario più grave, secondo gli esperti americani, è quello in cui tutti i tecnici debbano essere fatti evacuare da Fukushima, lasciando tutte le barre di combustibile dei reattori a fondersi, con la conseguente ulteriore diffusione di radioattività
11:15
Russia, esperti: a Fukushima il peggio si può evitare 30 –
Secondo gli esperti di energia nucleare dell'istituto Kurchatov di Mosca, nella centrale giapponese di Fukushima non si dovrebbe verificare lo scenario peggiore, quello di una reazione a catena autoindotta sui noccioli di tutti i reattori. "Penso che che la fusione di tutti e cinque i noccioli sia il peggio che può accadere. Ma con tutta probabilità potrà essere evitato" ha detto in una conferenza stampa il vicedirettore Yaroslav Shtrombakh. "Finora riteniamo che non ci sia una reazione a catena autoindotta". Gli esperti russi ritengono che sarà possibile contenere l'incidente all'interno dell'impianto. "Finora il grosso del combustibile resta dentro l'impianto, il che significa che i processi attivi avvengono all'interno" ha detto Shtrombakh. "Finché il combustibile resta all'interno c'è speranza di confinare l'incidente all'interno dell'impianto". "Cinque aree di Fukushima sono perdute e i reattori cinque e sei si stanno riscaldando oltre a quelli uno, due e tre" ha detto l'esperto, secondo quanto riferisce Interfax
11:07
Usa evacuano familiari Dipartimento e Pentagono 29 –
L'Amministrazione Usa ha deciso di assicurare l'evacuazione dei familiari del personale del dipartimento di Stato e del Pentagono che si trovano nel nord del Giappone. E sollecita gli americani a rimanere una distanza non inferiore ai 50 chilometri dalla centrale di Fukushima. "Non abbiamo ordinato ai familiari di lasciare il Paese. Ma abbiamo offerto loro questa possibilità nel caso volessero avvalersene", ha dichiarato il sottosegretario di stato, Patrick Kennedy
11:02
Conferma da Hawaii: particelle radioattive non sono minaccia 28 –
Una conferma che le particelle radioattive non rappresentano al momento un pericolo per i Paesi dell'altra sponda del Pacifico arriva dall'"avamposto" delle Hawaii. La protezione civile dell'arcipelago, la Hawaii County Civil Defense Agency, ha fatto sapere che non sono stati rilevati aumenti della radioattività dopo il rilascio di radiazioni da due reattori della centrale nipponica. Del resto, la quantità minima di particelle radioattive rilasciate e la grande distanza tra il Giappone e le Hawaii e l'Alaska, gli Stati che potevano essere i più minacciati, per il momento fanno sì che negli Usa non sia ancora scattato un allarme radioattività
10:59
Londra organizza charter per espatrio britannici da Giappone 27 –
Il governo britannico ha organizzato voli charter da Tokio a Hong Kong per consentire l'espatrio dei cittadini britannici in particolare difficoltà che si trovano in Giappone. Il ministero degli Esteri ha tuttavia precisato che i voli di linea rimangono la prima opzione. Sui charter verrà data la precedenza ai britannici traumatizzati, o comunque colpiti direttamente dal sisma o dallo tsunami
10:56
Chrysler: tra 4/6 settimane effetti sisma su mercato auto Usa 26 –
Il sisma in Giappone ci metterà fra le 4 e le 6 settimane a far sentire i suoi effetti sul mercato americano automobilistico delle forniture. Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - Dan Kott, senior vice president per gli acquisti di Chrylser. Chrysler ottiene fra il 2% e il 5% dei suoi componenti dal Giappone.
10:55
Aiea: 23 tecnici feriti a Fukushima, 20 esposti a radiazioni 25 –
Ventitre tecnici rimasti a Fukushima dopo il terremoto sono rimasti feriti (15 di loro nell'esplosione del reattore numero 3) e altri 20 sono stati esposti a radiazioni elevate. Numerosi vigili del fuoco coinvolti nelle operazioni di soccorso sono tenuti sotto controllo. Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, citando informazioni raccolte dal governo giapponese, precisando che altre due persone risultano disperse. In particolare, uno dei tecnici è stato esposto alle radiazioni "in modo eccessivo", ha precisato l'Aiea
10:53
Giappone, al via controlli su radioattività cibo 24 –
Il giappone ha avviato i controlli dei livelli di radioattività sui prodotti alimentari. E' la prima volta che il paese nipponico ha fissato dei limiti radioattivi sui propri prodotti alimentari, ha spiegato una fonte ufficiale del ministero della Salute. I limiti fanno parte di un programma anti-disastro preparato in precedenza dalla commissione del governo che si occupa di sicurezza atomica. Tali limiti variano a seconda del tipo di cibo e sono stati stabiliti secondo i livelli accettati internazionalmente e secondo le caratteristiche della dieta giapponese. Anche l'Unione europea ha raccomandato ai paesi membri di misurare il livello di radioattività dei prodotti alimentari importati da Tokyo. Stessa misura verrà intrapresa da diverse nazioni asiatiche
10:52
Acqua su Fukushima con elicotteri, ma radioattività non cala 23 –
Due elicotteri sono riusciti a levarsi in volo quattro volte sulla centrale di Fukushima Daiichi questa mattina prima delle 10 (ora locale), e a sganciare tonnellate di acqua marina sul reattore numero tre. Ma il livello di radioattività non è calato, rende noto la Tepco, la compagnia che gestisce la centrale: intorno all'edificio dell'impianto, è salito a 3mila microsievert per ora (la soglia massima di espozione in un anno è mille microsievert). Ad autorizzare la missione degli elicotteri, che ieri era stata sospesa per i livelli troppo alti di radioattività in corrispondenza dell'impianto, è stato il ministro della Difesa, Toshimi Kitazawa
10:51
Merkel: impossibile chiudere tutte le centrali 22 –
"Non è possibile per ora chiudere tutti gli impianti nucleari della Germania": lo ha detto stamattina a Berlino Angela Merkel, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Secondo la cancelliera che, dopo gli incidenti nucleari di Fukushima, ha sospeso la decisione del suo esecutivo sulla proroga del funzionamento degli impianti nucleari tedeschi, la Germania dovrà puntare sulla energia alternativa. Il processo di abbandono della politica nucleare dovrà essere, tuttavia, "graduale". "Sono contraria alla demolizione di tutte le nostre centrali nucleari solo per importare energia atomica da altri Paesi del mondo", ha affermato la Merkel
10:50
Obama chiama Kan e propone invio esperti Usa a Fukushima 21 –
Il presidente Usa, Barack Obama, ha proposto al primo ministro giapponese Naoto Kan l'invio di esperti nucleari americani nell'arcipelago per aiutare a risolvere l'emergenza nella centrale nucleare Fukushima-1. Obama e kan hanno avuto una conversazione telefonica
10:47
Fukushima, tecnici sperano riparta energia elettrica entro oggi 20 –
I tecnici giapponesi impegnati nel tentativo di raffreddare i reattori della centrale nucleare Fukushima-1 gravemente danneggiata sperano che entro oggi riparta l'alimentazione, almeno parziale, dell'energia elettrica alla centrale. Lo scrive l'agenzia di stampa Kyodo. Il ristabilimento dell'alimentazione permetterebbe di rimettere in funzione gli apparati e le pompe per il raffreddamento dei sei reattori e di riempire le vasche per il combustibile esausto
10:31
Tokyo, borsa chiude in ribasso: Nikkei -1,44% 19 –
Chiusura in netto ribasso per la Borsa di Tokyo dove il Nikkei ha segnato -1,44%.
10:20
Ocse: Gurria preoccupato per futuro del nucleare 18 –
Angel Gurria, numero uno dell'Ocse, è preoccupato per i contraccolpi negativi sul nucleare che rischiano di venire dalla catastrofe in Giappone. "Sono preoccupato - dice alla radio della Bbc - per il fatto che l'alternativa nucleare possa subire uno stop, o essere percepita come negativa, senza tener conto delle attuali circostanze eccezionali". "Continuiamo a credere - aggiunge - che il nucleare sia parte della soluzione per combattere i mutamenti climatici e anche per avere abbastanza elettricità da consentire all'economia di lavorare". "Non dobbiamo consentire - conclude Gurria - che questo incidente ci allontani dalla nostra convinzione"
10:19
Tv giapponese mostra elicotteri su centrale Fukushima 17 –
La tv di stato giapponese Nhk mostra in diretta il sorvolo dei reattori della centrale nucleare di Fukushima 1 da parte di elicotteri militari giapponesi Chinhook che continuano a gettare tonnellate di acqua sugli impianti
10:12
Ambasciata italiana rinnova invito a lasciare il Giappone 16 –
L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". "Questa mattina l'ambasciata americana ha esteso ad un raggio di 80 km l'area di consigliata evacuazione circostante la centrale di Fukushima. Le autorità giapponesi mantengono ferma l'indicazione di un'area del raggio 30 km dalla centrale. Dal mattino di oggi alcune ambasciate occidentali, come quella britannica e quella australiana, analogamente a questa ambasciata, consigliano ai propri connazionali di lasciare la città di Tokyo e l'area a nord di Tokyo"
10:11
Merkel: catastrofe non danneggerà economia mondiale 15 –
Per la cancelliera tedesca, Angela Merkel la catastrofe in Giappone non danneggerà l'economia mondiale. "Non mi aspetto - dice - che l'economia globale subirà un impatto significativo dalla catastrofe in Giappone"
10:06
Agenzia Usa: radiazioni estremamente alte in reattore 4 14 –
I livelli di radiazione sono "estremamente alti" nel reattore 4 della centrale atomica di Fukushima. L'allarme arriva da Gregory Jaczko, capo della Nrc, la Nuclear Regulatory Commission, l'ente nucleare americano. Gli Usa hanno inoltre avvisato i cittadini che vivono a 50 miglia (80 chilometri) dalla centrale di evacuare o trovare immediatamente rifugio altrove. "Crediamo che non ci sia più acqua nella piscina del reattore 4 della centrale di Fukushima e che il sistema secondario di contenimento sia andato distrutto - ha detto Jaczko nel corso di un'audizione alla Commissione energia e commercio della Camera Usa - . A questo punto pensiamo che il livello di radiazioni sia estremamente alto. Sembra impossibile prendere misure adeguate a risolvere il problema"
10:05
Esperto: particelle a bassa radioattività verso gli Usa 13 –
Basse concentrazioni di particelle radioattive, non pericolose per l'uomo, si stanno dirigendo dal Giappone verso il Nordamerica. Lo ha detto il direttore di una agenzia governativa svedese per la difesa. Lars-Erik De Geer, direttore ricerche dell'Istituto svedese per le ricerche sulla difesa (agenzia governativa), ha fatto queste affermazioni citando dati di una rete di stazioni internazionali di monitoraggio. De Geer ha sottolineato che i livelli di radioattività non sono pericolosi per le persone
09:15
Governo: movimenti speculativi sullo yen 12 –
Il governo giapponese ha definito "estremamente speculativo" e "senza fondamento" i massimi storici dello yen sul dollaro (sceso a 76,25) in assenza di alcuna base solida, mentre la Bank of Japan (BoJ) ha continuato a immettere liquidità per sostenere i mercati. Il G7 finanziario si riunirà in videoconferenza d'emergenza, ha detto il ministro delle Finanze, Yoshihiko Noda, a partire dalle ore 7.30 di domani (le 23.30 di giovedì in Italia).
09:14
Cina chiede informazione precise sulle centrali 11 –
La Cina ha chiesto al Giappone di avere notizie "precise e opportune" sulla situazione attuale circa le centrali nucleari. Lo ha detto poco fa un portavoce del ministero degli esteri di Pechino.
08:57
Fukushima, testa radiazioni su 10.000 persone 10 –
Circa diecimila persone saranno sottoposte ad analisi e controlli sulla radioattività nella sola prefettura nord-orientale giapponese di Fukushima, sul cui territorio è situata la disastrata centrale atomica da cui continua a fuoriuscire vapore contaminante. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa 'Kyodo' che citava fonti delle amministrazioni locali, secondo cui i test saranno effettuati sulla popolazione di 26 diverse località.
08:56
Governo: sopreso per commenti allarmati degli esperti Usa 9 –
Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha espresso sorpresa per gli allarmanti commenti di Gregory Jackzo, capo della Nuclear Regulatory Commission degli Usa, secondo il quale non ci sarebbe più acqua nella vasca di raffreddamento delle scorie nucleari del reattore n.4, il che comporterebbe il rischio di emissione di radiazioni di alto livello nell'atmosfera. "C'è stato un leggero ritardo nella trasmissione di informazioni alla parte statunitense sull'esistenza o meno di acqua nella vasca di raffreddamento delle barre di combustibile nucleare", ha spiegato Edano.
08:50
Ministro economia rassicura i mercati: non serve intervento G7 8 –
Il ministro nipponico dell'Economia, Karou Yosano cerca di rassicurare il paese e i mercati, sostenendo che l'economia è sana e che i danni per le devastazioni della scorsa settimana avranno un impatto limitato. Yosano è convinto che non serva un intervento congiunto dei paesi del G7 a sostegno del Giappone e che non ci sia bisogno dell'intervento del governo per acquistare titoli sui mercati. "Non penso che i mercati azionari e monetari siano in turbolenza" risponde Yosano a chi gli chiede se serva un intervento del G7. E alla proposta avanzata da alcuni parlamentare di un intervento diretto del governo per acquistare titoli sui mercati, Yosano risponde: "Non penso che sia il momento per simili azioni. I mercati cominciano a stabilizzarsi".
08:36
Polizia: 14.650 tra morti e dispersi per il sisma 7 –
Si è ulteriormente aggravato il bilancio ufficiale del terremoto di magnitudo 9,0 e del conseguente 'tsunami' che venerdì scorso devastarono il Giappone nord-orientale: secondo la Polizia Nazionale nipponica, infatti, il totale delle vittime, tra morti accertati e dispersi, è salito infatti ad almeno 14.650, con un incremento di quasi mille unità nel giro di poche ore. Più in dettaglio, il numero delle persone che hanno perso la vita è salito a 5.321, mentre quello di coloro che tuttora mancano all'appello è arrivato a 9.329. I feriti di cui si ha notizia ammontano a 2.383. Si tratta comunque di cifre sempre largamente sottostimate: le autorità municipali di Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, hanno per esempio reso noto che solo in tale città risultano scomparsi circa diecimila abitanti. Stando all'emittente televisiva pubblica, altrettanti sarebbero i dispersi nella località portuale di Minamisanriku. Oltre 55.380 tra case e altri edifici sono stati distrutti o gravemente lesionati a causa delle due catastrofi naturali.
08:03
Ambasciata d'Italia rinnova l'invito a lasciare Tokyo 6 –
L'ambasciata italiana a Tokyo "rinnova vivamente l'invito ai connazionali di allontanarsi dalle quattro prefetture colpite dallo Tsunami, dalle prefetture a nord della capitale e dalla stessa capitale". Quanto all'ipotesi radiazioni, le misure "del team italiano effettuate in ambasciata confermano il valore registrato ieri di 0.04 microsievert/ora". Le misure spettroscopiche escludono al "momento la presenza di isotopi radioattivi artificiali".
08:00
Tokyo e dintorni rischiano di restare al buio stasera 5 –
Il Giappone rischia un blackout su larga scala se i consumi non saranno ridotti a causa del calo della produzione di elettricità. Lo ha detto il ministro dell'Industria, Banri Kaieda, durante la presentazione del piano di emergenza per la fornitura di carburante alle aree colpite dal terremoto, trasmessa in diretta dalla tv pubblica Nhk.
07:58
Dopo l'acqua dagli elicotteri le radiazioni restano invariate 4 –
E' sostanzialmente fallito il secondo tentativo di raffreddare il reattore numero tre della centrale nucleare di Fukushima 1, dal quale continua a fuoriuscire una nube di vapore radioattivo. Ieri le Forze di Auto-Difesa giapponesi, cioè l'Esercito, avevano inviato a lanciare acqua di mare sull'impianto un elicottero da trasporto, che però non si era nemmeno potuto avvicinare a causa del livello eccessivo delle radiazioni e anche delle violente raffiche di vento, e aveva pertanto indotto a desistere dal mandare altri velivoli. Oggi invece, grazie anche a condizioni meteorologiche più favorevoli, sono stati impiegati quattro bi-rotore da carico Ch-47 Chinook, che per ore si sono avvicendati nello scaricare sul reattore tonnellate di liquido. Alla fine però la radioattività è rimasta invariata: lo ha ammesso la stessa 'Tepco', la compagnia elettrica nipponica che gestisce il complesso, citatab dall'agenzia di stampa 'Kyodo'. Anzi, proprio fonti della società hanno reso noto che intorno alla centrale il tasso radioattivo è salito a 3.000 microsievert l'ora. Mille microsievert, pari a un millisievert, sono considerati il tetto massimo cui un essere umano può esporsi, ma nell'arco di un intero anno, senza rischi per la salute. In precedenza il ministro della Difesa, Toshimi Kitazawa, aveva spiegato di aver dato il via libera al ricorso agli elicotteri poichè sul sito dell'impianto nucleare le radiazioni erano pari a 4,13 millisievert, o 4.130 microsievert, a un'altitudine di circa 300 metri, e addirittura a 87,7 millisievert a quota 100 metri di altezza.
07:25
Agenzia nucleare: in giornata torna parzialmente la corrente 3 –
Dovrebbe essere parzialmente ripristinata nel corso della giornata di oggi la corrente elettrica nella centrale atomica giapponese di Fukushima 1: lo ha annunciato l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Nucleare, secondo cui è possibile per il pomeriggio ora locale un pur limitato rifornimento all'impianto dell'energia indispensabile per riattivare i sistemi di raffreddamento delle barre di combustibile nucleare. La differenza di fuso orario tra Italia e Giappone è di otto ore. Ieri la 'Tepco', la compagnia elettrica nipponica che gestisce il complesso di Fukushima, aveva reso noto che erano in corso tentativi per restituirle l'alimentazione di elettricità. La stessa società ha precisato che, malgrado la situazione globale "non sia buona", nel reattore numero quattro ci sarebbe ancora acqua nel bacino di contenimento della barre esaurite, non per questo prive però di radioattività.
07:22
Borsa Tokyo chiude in calo a -1,44% 2 –
La Borsa di Tokyo termina in calo la seduta, ma limita le perdite a -1,44%, nel giorno in cui il dollaro ha toccato i nuovi minimi dal dopoguerra contro lo yen, a 76,25. L'indice Nikkei si ferma a quota 8.962,67 punti, cedendo 131,05 punti.
07:21
Governo: priorità sicurezza reattore n. 3 1 –
La messa in sicurezza del reattore n.3 di Fukushima "è la priorità". Secondo il portavoce del governo, Yukio Edano, l'intervento si rende necessario per la pressione registrata in aumento con uscita di vapore proprio dal reattore potenzialmente più pericolo, in quanto alimentato con mox, miscela combustibile di plutonio e uranio, particolarmente radioattiva.
(17 marzo 2011)
Diretta 11 marzo 2016
Diretta
Fukushima, "Radiazioni letali dal reattore 4"
Elicotteri scaricano acqua sull'impianto
Fukushima, "Radiazioni letali dal reattore 4" Elicotteri scaricano acqua sull'impianto
Finalmente riuscita la manovra di "annaffiare" la centrale per raffreddare il combustibile che minaccia la fusione. I velivoli dell'esercito nipponico, dei CH-47 Chinook, hanno potuto avvicinarsi alla struttura. L'operazione, in precedenza, non era riuscita a causa della forte radioattività registrata. Gli esperti americani, infatti, hanno parlato di dosi "potenziamente letali" rilevate nell'impianto di Fukushima. Nel pomeriggio, nella centrale, dovrebbe tornare la corrente elettrica e arriveranno pompe di fabbricazione Usa per rinforzare i tentativi di raffreddamento. Intanto, i dispersi hanno raggiunto quota 20.000. In parte del Nord del Paese la situazione è difficilissima e i soccorsi ritardano o sono poco efficaci. La Borsa di Tokyo perde il 1,7%. Nel mondo si discute sul futuro dell'energia atomica. Clinton invita a rivedere i piani Usa e Sarkozy chiede alla Ue di ridiscutere le opzioni energetiche
LE DIRETTE PRECEDENTI: 11 marzo - 12 marzo - 13 marzo - 14 marzo - 15 marzo
REPORTAGE - MAPPA - INTERATTIVO
(Aggiornato alle 07:01 del 17 marzo 2011)
07:01
Tepco: nel reattore 4 c'è ancora acqua 132 –
Un portavoce della Tepco, la società che gestisce la centrale nucleare giapponese di Fukushima, gravemente danneggiata dallo tsunami di venerdì scorso, ha affermato che nel reattore n.4 c'è ancora acqua nella vasca nella quale viene conservato il combustibile nucleare usato. In precedenza, il capo della Nuclear Regulatory Commission americana, Gregory Jaczko, aveva detto a una commissione del Congresso che l'acqua si era completamente asciugata. Le barre di uranio usate conservate nella vasca sono altamente radioattive e se il livello dell'acqua che le protegge è troppo basso, si surriscaldano emettendo forti radiazioni. Le dichiarazioni contraddittorie mettono in evidenza una divergenza di valutazioni sulla gravità della situazione a Fukushima tra il governo di Tokyo e quello di Washington. Il portavoce della Tepco ha aggiunto di non poter dire con precisione quale sia il livello dell'acqua nella vasca
06:28
Obama assicura aiuti al Giappone 131 –
La Casa Bianca ha confermato il colloquio telefonico tra Barack Obama e il premier giapponese Naoto Kan, in cui il presidente americano ha detto che gli Usa faranno tutto il possibile per aiutare il Giappone. ''Il presidente - ha dichiarato un comunicato della Casa Bianca - ha informato il premier Kan degli ulteriori aiuti che saranno forniti dagli Stati Uniti, incluse unita' militari specializzate con esperienza nell'affrontare incidenti nucleari e la gestione delle loro conseguenze''. Kan, prosegue il comunicato, ''ha informato il presidente sullo stato delle azioni intraprese dal Giappone per contenere l'emergenza nucleare e per riportare la situazione sotto controllo''
05:46
Yen ai massimi storici: "Speculazioni" 130 –
Lo yen allenta la morsa sul dollaro, allontanandosi dal massimo storico di 76,25 toccato poche ore fa a Sydney, e ripiega a quota 79,30. ''Ci sono speculazioni e movimenti nervosi'', ha detto il ministro delle Finanze Yoshihiko Noda. Molti operatori scommettono sul ritorno nell'arcipelago dei fondi esteri di imprese e investitori giapponesi per finanziare gli sforzi di ricostruire del nordest del Giappone devastato da terremoto e tsunami
05:01
Sale la pressione nel reattore numero 3 129 –
E' tornata a salire la pressione nel reattore numero 3 dell'impianto di Fukushima. Lo rende noto il gestore della centrale.
04:57
Charter Usa per far partire gli americani 128 –
Le autorità americane hanno deciso di mettere a disposizione dei voli charter per permettere ai cittadini statunitensi che lo desiderano di lasciare il Giappone. Anche le famiglie del personale dell'ambasciata sono state autorizzate a partire su base volontaria.
04:52
I venti soffiano verso l'Oceano Pacifico 127 –
I venti sulla centrale nucleare giapponese di Fukushima, danneggiata dallo tsunami della scorsa settimana, stanno soffiando verso sudest, cioe' verso l'Oceano Pacifico. Lo ha affermato l'Agenzia Meteorologica giapponese, secondo la quale la direzione del vento non cambiera' fino a domani pomeriggio. La centrale si trova 240 km a nord della capitale Tokyo, una megalopoli di 35 milioni di abitanti. A Tokyo martedi' si e' registrato un aumento di dieci volte della radioattivita' che pero' non ha raggiunto un livello ritenuto pericoloso per la salute dei residenti
04:22
Pompe Usa intervengono a Fukushima 126 –
Pompe di fabbricazione americana verrano trasportate alla centrale nucleare giapponese di Fukushima per rafforzare i disperati tentativi di raffreddare i reattori della centrale. Lo ha affermato il ministro della difesa Toshimi Kitazawa in una conferenza stampa
04:20
Forte terremoto a Vanuatu nel Pacifico 125 –
Un forte terremoto del 6,5 Richter ha colpito al largo dell'arcipelago di Vanuatu nel Pacifico. Lo ha annunciato l'Istituto di Geofisica americano (Usgs). Non è stato lanciato l'allarme tsunami
04:09
Obama e Kan: "Stretta collaborazione" 124 –
Il premier giapponese Naoto Kan e il presidente americano Barack Obama hanno concordato - in un colloquio telefonico - di cooperare strettamente. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo. Obama ha detto al premier che gli Usa collaboreranno col Giappone ''in tutti i modi possibili'' e ha promesso di inviare nel Paese altri esperti nucleari americani
03:16
Borsa: chiusa la prima parte con un -2,09% 123 –
La Borsa di Tokyo termina gli scambi della prima parte della seduta in calo del 2,09%, a 8.903,86 punti, recuperando parte delle perdite generate dai timori sulla centrale nucleare di Fukushima.(
03:11
Nel pomeriggio tornerà la corrente nella centrale 122 –
La Tepco ha annunciato che nel pomeriggio (ora locale) l'alimentazione elettrica potrà essere ristabilita nella centrale. La cosa può avere notevole importanza per il ripristino dei sistemi di raffreddamento dei reattori.
02:30
La Borsa di Tokyo perde il 3 per cento 121 –
La Borsa di Tokyo risale un poco intorno alle 13 locali e stabilizza le perdite intorno al 3 per cento dopo aver toccato il -4,26%.yen. L'indice Nikkei 225 perde 265,22 punti, il 2,92%, a 8.828,50 punti. L'indice Topix cede il 2,09%
01:44
Acqua dagli elicotteri sui reattori 3 e 4 120 –
Gli elicotteri militari giapponesi hanno iniziato a sganciare acqua sull'impianto nucleare di Fukushima. E' quanto si vede nelle immagini trasmesse in diretta dalla tv Nhk. L'area e' pero' interessata da forti venti Gli elicotteri sono dei Chinook CH-47 e sono finalmente riusciti ad arrivare sull'obiettivo scaricando 7.500 litri d'acqua sui reattori 3 e 4.
01:40
L'esperto Usa: "Forse non c'è più acqua nel reattore 4" 119 –
La centrale nucleare di Fukushima 1 sta diffondendo ''radiazioni estremamente forti, potenzialmente letali'' per le persone che stanno cercando di limitare la perdita di sostanze radioattive. Lo ha detto Gregory Jaczko, capo della Nrc, la Nuclear Regulatory Commission, l'ente nucleare americano. Gregory Jaczko ha fatto questa scioccante rivelazione a Capitol Hill, durante la sua audizione alla Commissione Energia e Commercio della Camera. ''Crediamo che tutta l'acqua dalla piscina del reattore 4 della centrale di Fukushima Daiichi sia andata via e che il sistema secondario di contenimento sia andato distrutto. A questo punto - ha aggiunto - pensiamo che il livello di radiazioni sia estremamente alto, in grado di impedire la possibilita' di prendere misure adeguate a risolvere il problema''. Il capo della Ncr, ha detto di sospettare che l'esplosione dell'idrogeno all'interno dell'unià sia stata dovuta al fatto che le barre siano rimaste scoperte nella piscina''.. Jaczko non ha riferito quale siano le sue fonti, da dove abbia tratto queste informazioni che contrastano con quanto ripetono le autorità giapponesi, cioè che c'è ancora acqua in quel reattore. Mentre i media americani stanno diffondendo con grande enfasi le rivelazioni di Jaczco, Anderson Cooper, uno degli inviati di punta della Cnn, sta raccontando che ormai molti giapponesi stanno cominciando a perdere fiducia in quello che dice il loro governo circa il reale grado di gravita' della fuga radioattiva.
01:21
La Borsa perde il 4,26% 118 –
La Borsa di Tokyo raddoppia le perdite in scia ai problemi sulla centrale nucleare di Fukushima e crolla del 4,26%: il Nikkei perde 387,83 punti, a quota 8.705,89. La Banca del Giappone ha deciso di immettere liquidità per 5.000 miliardi di yen sui mercati.
00:30
Acqua dagli elicotteri, fallito il secondo tentativo 117 –
La forte radioattività sulla centrale nucleare giapponese di Fukushima 1 ha impedito per una seconda volta, oggi, a un elicottero dell'esercito di gettare acqua dall'alto per raffreddare il reattore n.4 dell'impianto.
23:42
Rientrato il gruppo del Maggio Musicale 116 –
Lunghi abbracci, commozione e lacrime di gioia all'aeroporto di Firenze dove hanno fatto rientro dal Giappone, questa sera, coristi e staff del Maggio musicale fiorentino. Il loro volo è arrivato nel capoluogo toscano alle 22.35, dopo un cambio a Fiumicino dove erano rientrati in Italia
23:41
Terremoto in Cile 115 –
Una scossa di terremoto è stata segnalata attorno alle 23,30 italiane a Santiago del Cile. Il terremoto, di 5,3 gradi di magnitudo sulla scala Richter, è stato registrato 60 km a nord di Valparaiso.
22:54
Tepco prova a riportare l'elettricità a Fukushima 114 –
La società che gestisce l'impianto di Fukushima, la Tepco, sta concentrando i suoi sforzi nel ripristino della corrente elettrica in modo da riattivare i sistemi di raffreddamento nei reattori. L'assenza di energia ha bloccato gli alimentatori di emergenza nell'impianto
22:52
Yen, massimo valore sul dollaro dalla guerra mondiale 113 –
Yen in volata sul dollaro. La valuta giapponese si apprezza e sale ai massimi dalla Seconda Guerra Mondiale fino a 79,73 dollari. A spingere al rialzo la divisa nipponica è la convinzione che le società giapponesi, soprattutto banche e assicurazioni, incominceranno a rimpatriare asset denominati in yen per contribuire alla ricostruzione delle zone devastate dallo tsunami.
21:34
Giornalista della Nbc: "Sono stato contaminato" 112 –
Lester holt, giornalista della Nbc di ritorno dal Giappone, dove aveva coperto la catastrofe del terremoto e la crisi nucleare, ha rivelato nel suo show mercoledì di essere stato contaminato. Tracce di radiazioni, di bassa intensità, sono state riscontrate su di lui e anche su alcuni collaboratori della sua troupe. Holt e i suoi collaboratori si erano recati nei dintorni dell'impianto nucleare di Fukushima, in una zona considerata sicura, dopo che tutti i principali inviati americani erano stati richiamati in patria dinanzi all'aumentare dei rischi di contaminazione.
21:31
Chrysler, necessarie settimane per effetti su mercato Usa 111 –
Il sisma in Giappone ci metterà fra le 4 e le 6 settimane a far sentire i suoi effetti sul mercato americano automobilistico delle forniture. Lo afferma - riporta l'agenzia Bloomberg - Dan Kott, senior vice president per gli acquisti di Chrylser. Chrysler ottiene fra il 2% e il 5% dei suoi componenti dal Giappone.
21:20
Wikileaks: "Gli Usa avvertirono i giapponesi" 110 –
L'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, già due anni fa aveva messo in guardia il governo giapponese sul pericolo che le centrali nucleari del Paese asiatico non fossero in grado di resistere a sismi di particolare potenza. E' quanto emerge da cablogrammi diplomatici riservati, diffusi dal sito di Assange, il cui contenuto è ripreso oggi sul quotidiano britannico 'The Daily Telegraph'. Stando ai documenti citati dal giornale, un dirigente dell'agenzia di controllo Onu comunicò alle autorità di Tokyo che le misure di sicurezza negli impianti erano obsolete, e che un terremoto davvero forte avrebbe "posto seri problemi". La replica delle autorità nipponiche consistette nel formale impegno a migliorare gli standard in tutte le centrali, e in particolare a istituire un centro di reazione rapida proprio in quella di Fukushima 1: dagli stessi cablo risulta però che lo scenario più grave preso in considerazione contemplava un movimento tellurico d'intensità non superiore ai 7 gradi sulla scala aperta Richter, dunque due in meno rispetto all'effettiva forza del terremoto di cinque giorni fa.
21:00
Nuovo bilancio: 4312 morti in 12 prefetture e 8.606 dispersi 109 –
L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime del terremoto è di 4312 morti in 12 prefetture e 8.606 dispersi. Cifre destinate ad aumentare dato che, nella sola cittadina di Ishinomaki, il sindaco dichiara che i dispersi sono 10mila. Ma intanto al quinto giorno, oltre alla paura delle radiazioni, i cittadini devono combattere con temperature scese sotto lo zero, la scarsità di cibo, acqua e carburante, e alle scosse di assestamento, una delle quali è stata registrata oggi di magnitudo 6 sulla scala Richter. Sono 430mila i giapponesi che hanno trovato accoglienza nei 2500 rifugi di emergenza e 80mila i soldati, poliziotti e pompieri impegnati nei soccorsi. Ma intanto 1,5 milioni le persone sono rimaste senza acqua corrente e nelle prefetture più colpite, come Miyagi e Iwate, la gente è ridotta alla ricerca della pura sopravvivenza.
20:52
Rintracciati 4 turisti altoatesini 108 –
Rintracciata in Giappone la coppia di altoatesini della quale non si avevano più notizie da alcuni giorni. Milena Ciola, 62 anni, e il compagno Fulvio Filippetto, entrambi residenti a Laives, erano arrivati giovedì scorso a Tokyo per una vacanza, in compagnia di altri due amici altoatesini: Gino Volcan e sua moglie. I quattro stanno bene e si trovano attualmente a Kyoto, città che dista a 500 chilometri a sud dalla capitale nipponica
20:51
200 miliardi di dollari le perdite causate dal sisma 107 –
La devastazione del mega-sisma in Giappone e la crisi nucleare potrebbero portare a una perdita complessiva fino a 200 miliardi di dollari per il Sol Levante. Lo rivelano analisti ed esperti, secondo i quali una stima attendibile è ancora difficile da calcolare a 5 giorni dal tragico terremoto-tsunami. Le prime stime oscillano in un danno economico tra 125 e 200 miliardi di dollari. Intanto la Borsa di Tokyo tra lunedì e martedì ha bruciato 626 miliardi di dollari, prima del rimbalzo del 5,68% di oggi.
20:44
Alitalia, 800 euro su voli da Osaka 106 –
Alitalia precisa che "sono disponibili posti sui voli operati da Osaka alla tariffa speciale di 800 euro". I biglietti a questa tariffa - spiega Alitalia - sono acquistabili direttamente presso l'aeroporto di Osaka. Nella giornata di domani 17 sono previsti tre voli da Osaka per Roma, Milano e Pisa".
20:39
Geithner: "Difficile giudicare l'effetto Giappone su ripresa Usa" 105 –
"E' difficile giudicare" se la crisi in Giappone avrà ripercussioni sulla ripresa economica americana. Lo afferma il segretario al Tesoro Timothy Geithner. "Ritengo che sia difficile una valutazione a questo punto. Dobbiamo concentrarci nel cercare di mitigare - mette in evidenza Geithner - i costi umanitari della catastrofe. Offriremo tutta l'assistenza che possiamo".
20:36
Cina, controlli e sospensione dei nuovi progetti nucleari 104 –
La corsa della Cina verso l'espansione nucleare subisce un rallentamento, sull'onda della crisi in Giappone. Oggi il governo di Pechino ha deciso di bloccare i progetti di nuove centrali nucleari e ha disposto controlli a tappeto sugli tutti gli impianti attivi. Il premier Wen Jiabao ha rassicurato i cinesi che non corrono rischi dalle radiazioni emesse dalla centrale giapponese di Fukushima. Tuttavia, il programma nucleare cinese, rende noto un comunicato del governo - necessita un "esame più approfondito" e un "aggiustamento".
20:18
I soccorsi francesi lasciano Sendai 103 –
Il team della Protezione civile francese inviato per contribuire alle operazioni di soccorso in Giappone ha lasciato oggi la città di Sendai per ritirarsi 350 chilometri a Nord per il rischio radiazioni.
19:25
Usa: attorno al reattore 4 "dosi letali di radioattività" 102 –
Le radiazioni intorno al reattore 4 dell'impianto di Fukushima sono "letali". L'allarme è stato lanciato dal responsabile della Commissione nucleare Usa Gregory Jaczko. Durante un'audizioni alla Commissione Energia. "Sarebbe molto difficile per i lavoratori in loco avvicinarsi ai reattori" ha detto. "Le dosi di radioattività potrebbero dimostrarsi letali in un breve periodo di tempo'
19:05
Yukia Amano (Aiea): "Situazione seria ma non fuori controllo" 101 –
La situazione all'impianto nucleare giapponese di Fukushima "è molto seria", ma "non è il momento di dire che le cose stanno andando fuori controllo". E' quanto ha detto Yukiya Amano, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia Atomica, che spera di poter già partire domani per il Giappone accompagnato da un team di esperti.
18:59
Ambasciata Usa: "Evacuare entro 80 km da Fukushima" 100 –
L'ambasciata americana a Tokyo ha raccomandato ai cittadini americani che vivono nel raggio di 80 chilometri dalla centrale nucleare Fukushima Daiichi di evacuare la zona oppure "di rimanere al riparo a casa, se non è possibile l'evacuazione", ha detto l'ambasciatore americano in Giappone John Roos
18:51
Maltempo a Fukushima, neve e rischio valanghe 99 –
Venti forti in prossimità della costa, nevicate e rischio valanghe: la regione di Fukushima è nella morsa del maltempo, secondo le previsioni più recenti diffuse dall'Agenzia Meteorologica Giapponese (Jma) e aggiornate alle 19,40 (orario del Giappone) di oggi.
18:17
Hillary Clinton: "Rivedere rischi e costi energia nucleare" 98 –
"La crisi giapponese ci pone di fronte alla questione dei rischi e dei costi dell'energia nucleare". Lo ha dichiarato oggi Hillary Clinton, in un discorso più ampio sull'energia. E' il primo membro dell'amministrazione Usa ad esprimere una posizione critica nei confronti del nucleare. Finora il ministro dell'Ambiente Usa ha definito il nucleare americano "sicuro" e la Casa Bianca continua a includere l'atomo nelle "opzioni energetiche"
18:16
Studio: radiazioni 1000 volte meno che a Chernobyl 97 –
Uno studio preliminare condotto dagli esperti del gruppo di ricerca sul nucleare dell' Università di Pisa rivela che le radiazioni emesse nell'atmosfera in seguito all'esplosione nella centrale nucleare di Fukushima sono inferiori a un millesimo di quanto emesso durante l' incidente di Chernobyl.
18:02
Bilancio vittime, quasi 13mila tra morti e dispersi 96 –
E' di quasi 13.000, tra morti e dispersi, l'ultimo bilancio ufficiale del sisma. Lo ha riferito il dipartimento di polizia nazionale, precisando che le vittime confermate sono 4.314, I dispersi 8.606, I feriti 2.282
18:00
Oettinger: "Situazione fuori controllo" 95 –
Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, teme che "Nelle prossime ore corriamo il rischio di assistere a una nuova catastrofe" alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, dove la situazione "E' fuori controllo".
17:44
Usa inviano aerei spia sulla centrale di Fukushima 94 –
Aerei da ricognizione senza pilota americani saranno inviati in missione sulla centrale nucleare di Fukushima per raccogliere informazioni sullo stato dei reattori. Forse la missione si svolgerà già domani. Lo ha anticipato una fonte del governo giapponese
17:32
Direttore Aiea a Tokyo forse già domani 93 –
Il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano, si recherà "al più presto, forse domani" in Giappone per farsi un quadro di persona della precaria situazione nel suo Paese.
17:26
Governatore Fuskushima, "Ci manca tutto" 92 –
Il governatore della prefettura di Fukushima, Yuhei Sato, sfoga in un'intervista televisiva tutta la rabbia e l'ansia dei suoi concittadini. Che "hanno raggiunto il punto di rottura", per la risposta disordinata delle autorità all'emergenza. Nei centri allestiti per ospitare gli sfollati manca il cibo, combustibile e medicine. "Ci manca tutto", ha dichiarato Sato.
17:20
Pillole anti-radiazioni ai militari Usa 91 –
Il Pentagono ha reso noto che i militari Usa che partecipano alle missioni di soccorso in Giappone riceveranno pillole di ioduro di potassio come misura precauzionale contro le radiazioni. Il Pentagono ha comunque sottolineato che nessun militare Usa dislocato in Giappone ha finora mostrato alcun sintomo di avvelenamento da radiazioni.
16:51
Militari Usa in Giappone non presentano sintomi di radiazioni 90 –
Militari Usa in Giappone non presentano sintomi di radiazioni. Lo comunica il Pentagono
16:48
Usa forniranno a Giappone pompe ad alta pressione 89 –
Gli Stati Uniti forniranno ai giapponesi pompe d'acqua ad alta pressione per combattere gli aumenti di temperatura nella centrale nucleare di Fukushima, ha annunciato il Pentagono. Le pompe ad alta pressione saranno trasferite nella base aerea americana di Yokota e da qui saranno consegnate alle autorità giapponesi. Nel giro di una settimana sarà consegnato ai giapponesi un altro quantitativo di pompe ad alta pressione. Gli Stati Uniti dispongono di 38 mila militari in Giappone mentre altre 11 mila persone sono a bordo delle navi militari della Settima Flotta di stanza nel Pacifico, compresa la portaerei Ronald Reagan.
16:43
Forze Usa non ammesse entro 50 miglia dal reattore 88 –
Le forze Usa in Giappone non sono ammesse entro 50 miglia dal reattore senza speciale autorizzazione
16:41
Ban Ki-Moon rinnova offerta aiuto Onu 87 –
Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto in Giappone, mentre il Segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, ha rinnovato al Giappone l'offerta di aiuto dell'Onu per affrontare la crisi nucleare innescata dagli incidenti nella centrale di Fukushima
16:39
Ue, Oettinger: Fukushima vera catastrofe 86 –
Il commissario europeo per l'Energia, Guenther Oettinger, si è detto nuovamente molto preoccupato dalla situazione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, una "vera catastrofe", ribadendo che la situazione non sembra affatto sotto controllo. "Si può dire che questa centrale non è più controllata, non c'è più chi la controlla", ha spiegato Oettinger dinanzi alla Commissione per l'energia del Parlamento europeo a Bruxelles. Già ieri Oettinger aveva parlato di uno scenario "apocalittico". "I giapponesi lavorano con pompe anti-incendio, si prova a gettare acqua con idranti, non si sa più come venirne fuori"
16:33
Autorità: "Almeno 20mila persone disperse" 85 –
Sono probabilmente almeno 20mila le persone disperse nella prefettura nord-orientale di Miyagi in seguito al sisma e allo tsunami che hanno devastato il Giappone venerdì. Lo riferiscono le autorità locali citate dalla Kyodo.
16:28
Arrivato a Fukushima idrante speciale 84 –
È arrivato a Fukushima l'drante speciale con il quale si cercherà di raffreddare il reattore numero quattro dell'impianto nucleare. Lo riferisce l'agenzia stampa Kyodo
16:27
Tterremoto sposta mezzo metro ghiacci Antartide 83 –
Il terremoto che ha colpito il Giappone ha fatto sentire i suoi effetti fino all'Antartide. Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Geophysical Research le onde sismiche hanno fatto spostare di mezzo metro il ghiacciaio di Whillans, la lingua di ghiaccio in rapido movimento che si riversa nell'oceano Antartico.
16:24
Cina donerà 20 mila tonnellate tra benzina e gasolio 82 –
La Cina donerà al Giappone 10.000 tonnellate di benzina e 10.000 di gasolio per aiutare il Paese sconvolto dal terremoto. Lo riporta l'agenzia di stampa Xinhua.
16:11
Commissione europea raccomanda analisi su cibi importati 81 –
La Commissione europea ha raccomandato agli Stati membri ''di effettuare delle analisi sul livello di radioattività nei prodotti alimentari per l'uomo e per gli animali, importati dal Giappone''. Lo ha detto Frederic Vincent, portavoce del commissario europeo alla salute John Dalli, precisando che Bruxelles ha notificato già da ieri la raccomandazione alle autorità responsabili nei 27 Stati membri, tramite il sistema rapido di allerta comunitario per alimenti e mangimi (Rasff)
15:50
Russia, via da Giappone famiglie dei diplomatici 80 –
La Russia porterà via dal Giappone le famiglie dei funzionari delle rappresentanze diplomatiche russe ma non si tratta ancora dell'evacuazione di tutti i cittadini: lo ha reso noto il ministero degli Esteri russo citato dall'agenzia Ria Novosti. Il dicastero precisa che l'operazione è prevista il 18 marzo.
15:46
Germania invita tedeschi a lasciare regione Tokyo 79 –
Le autorità di Berlino hanno invitato oggi tutti i tedeschi a lasciare la regione di Tokyo a causa dell'aggravarsi della crisi nucleare nel nord del Giappone. "Invitiamo tutti i tedeschi a lasciare la regione di Tokyo e Yokohama in direzione di Osaka o di lasciare il paese passando per Osaka" nel sud del Giappone, ha dichiarato Andreas Peschke,portavoce del ministero tedesco degli Affari esteri.
15:41
Allarme di ''emergenza nucleare'' tra Usa e Asia 78 –
È stato emesso un allarme di ''emergenza nucleare'' per dieci regioni dello spazio aereo tra Giappone, Alaska, Russia, Cina, Corea del Nord e del Sud a causa dell'incidente nella centrale nucleare giapponese di Fukushima. L'allarme, su richiesta dell' Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) è stato aggiornato alle 11 Utc (le 12 italiane) dopo essere stato emesso alle 3:00 (le 4:00 italiane), dal Vaac (Volcanic Ash Advisory Centre) di Londra centro che dallo scorso anno ha competenza anche per gli allarmi radioattivi oltre che sulla presenza di ceneri vulcaniche nell'atmosfera. L'avviso è pubblicato - tra l'altro - sul sito operativo Cfmu Nop del centro di controllo aereo europeo Eurocontrol.
15:14
Dopo sisma e tsunami, arriva la neve 77 –
Dall'acqua nera dello tsunami, al freddo bianco della neve. Gli sfollati del Tohoku, sopravvissuti al più terribile terremoto/maremoto della storia recente del Giappone, vivono in condizioni difficili, tra privazioni e freddo. Si tratta, secondo gli ultimi dati, di 430mila persone, ma sono arrivate a essere nei giorni passati fino a 550mila. Manca loro ancora tutto e, soprattutto, comincia a diffondersi il rischio che, col ritorno del freddo intenso, si sviluppino epidemie d'influenza che, in queste condizioni estreme, possono avere conseguenze fatali. Le previsioni del tempo prevedono ancora neve.
15:13
Capo Agenzia atomica russa: "È lo scenario peggiore" 76 –
Il capo dell'Agenzia atomica russa, Serghiei Kirienko, ha affermato che la crisi nucleare in Giappone si sta sviluppando secondo lo scenario peggiore.
15:11
Riunione straordinaria ministri europei dell'Energia 75 –
I ministri europei dell'Energia terranno una riunione straordinaria lunedì prossimo a Bruxelles per fare il punto sull'incidente nucleare in Giappone: lo ha annunciato il presidente dell'Ue, Herman Van Rompuy. "I ministri si riuniranno lunedì prossimo per discutere sulle conseguenze da trarre per il settore dell'energia e dei mercati e sulle risposte da dare", ha dichiarato Van Rompuy al Parlamento europeo.
15:09
Contro radiazioni in campo anche robot 74 –
Il ministero dell'Educazione e della Ricerca giapponese ha messo a disposizione della compagnia elettrica Tokyo denryoku (Toden) un robot per il monitoraggio delle radiazioni nei punti in cui è pericoloso per gli operatori andare. Lo scrive il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. "Ha preso parte in precedenza a esercitazioni, ma è la prima volta che viene utilizzato in un'operazione reale", sostiene in un comunicato il Centro di tecnologia per la sicurezza nucleare di Tokyo, che ha sviluppato il robot.
15:04
Sale bilancio delle vittime, scende numero sfollati 73 –
Sale ancora il bilancio del terremoto/tsunami superando quota 12.400. I morti accertati alle 20 (ore 12 in Italia) sono ormai 4.255, mentre i dispersi sono 8.194. I feriti sono 2.282. Scende il numero degli sfollati che sono ospitati nei centri di accoglienza. Secondo quanto scrive l'agenzia di stampa Kyodo, sono scesi a quota 430mila dal picco di 550mila.
14:50
Save the Children allestisce area a misura di bambino 72 –
Save the Children ha allestito e iniziato le attività nella prima area sicura a misura di bambino a Sendai, una delle città maggiormente devastate. L'organizzazione ha calcolato che ci siano almeno 100 mila i bambini sfollati. Secondo i dati ufficiali fino ad oggi sono 9 i bambini morti, 57 quelli feriti.
14:47
Mondiali pattinaggio, Tokyo propone rinvio in autunno 71 –
La Federazione giapponese di pattinaggio sul ghiaccio ha proposto di rinviare in autunno e spostare in una sede non ancora individuata i mondiali previsti a Tokyo da lunedì prossimo al 27 marzo. La rassegna iridata era stata cancellata due giorni fa per decisione della Federazione internazionale in seguito al sisma e al devastante tsunami. Per la kermesse erano già stati venduti 55mila biglietti. La struttura scelta per le gare - la palestra nazionale di Yoyogi, costruita nel 1964 per le Olimpiadi di Tokyo - non è stata danneggiata dal terribile terremoto di venerdì. La Federazione internazionale ha tuttavia deciso di annullare la competizione a causa dei timori ambientali legati ai danni subiti dai reattori della centrale nucleare di Fukushima
14:46
Esperto russo: "Reazione nucleare a catena è impossibile" 70 –
Un eminente esperto nucleare russo, l'ex ministro per l'Energia atomica Ievgheni Adamov, ha detto che nella centrale di Fukushima una reazione a catena con esplosione nucleare è impossibile. "Questa opzione è esclusa in virtù della struttura del reattore", ha detto l'esperto al quotidiano russo Izsvestia sottolineando fra l'altro una differenza rispetto alla centrale di Cernobyl che esplose nel 1986: "l'assenza di grafite". "Garantisco che un'esplosione nucleare non può aver luogo", ha sostenuto Adamov.
14:23
Banca centrale, immessa liquidità per altri 43,3 miliardi di dollari 69 –
La banca centrale del Giappone ha immesso liquidità per altri 43,3 miliardi di dollari (3.500 miliardi di yen), che vanno ad aggiungersi agli altri 23 miliardi di yen (283,5 mln di dollari) già immessi tra lunedì e martedì per assicurare la stabilità finanziaria e per tranquillizzare i mercati
14:11
Sendai, aperta prima area sicura per bambini 68 –
Save the children ha allestito e iniziato le attività nella prima area sicura a misura di bambino a Sendai, una delle città maggiormente devastate. La città si trova nella prefettura di Miyagi, la cui popolazione è composta per quasi il 20% da minori, circa 460.000 bambini e ragazzi da 0 a 18 anni
14:11
Ishinomaki, "Non sappiamo dove mettere i corpi" 67 –
Ishinomaki è una zona di Sendai in cui potrebbero esserci oltre 10 mila morti. In Giappone è diffusa la pratica della cremazione, ma il forno locale accetta al massimo 18 corpi al giorno. Ci vorrebbero 500 giorni per tutte le vittime, e l'amministrazione pensa a sepolture comuni. Per ora i corpi sono all'interno di scuole, riconvertite ad obitori
13:53
Neve e gelo sulle macerie nel nord est del Giappone 66 –
E' caduta abbondante la neve sul Giappone nord-orientale, una fitta coltre bianca si è depositata sulle macerie lasciate dall'impatto dell'onda anomala, complicando ancora di più le operazioni delle squadre di soccorso, e aggravando le condizioni dei sopravvissuti, già a corto di acqua potabile, viveri e carburante.
13:52
Toyota, da domani ripresa parziale della produzione 65 –
Toyota riprenderà domani la produzione presso alcuni impianti di componenti di auto. I pezzi prodotti saranno destinati ai servizi di ricambio e di assistenza, mentre non è ancora chiaro quando riprenderanno a funzionare le 12 principali fabbriche di assemblaggio sparse sul territorio nipponico.
13:49
Germania, test radioattività per cibo importato 64 –
Il governo tedesco ha disposto con effetto immediato controlli sulle importazioni di generi alimentari dal Giappone per verificare l'eventuale presenza di tracce di radioattività. Lo ha detto oggi un portavoce del ministero per la Protezione consumatori.
13:39
Prezzi benzina in calo per effetto della crisi giapponese 63 –
Dopo il rialzo dei giorni scorsi dovuto alla crisi libica, l'effetto Giappone abbassa i prezzi dei carburanti, le cui quotazioni sono al ribasso nel Mediterraneo. Sulla rete continua a prevalere la calma a livello di prezzi raccomandati, mentre per il secondo giorno consecutivo crollano le quotazioni di benzina e diesel sui mercati internazionali, rispettivamente -35,50 dollari a 946 dollari/ton e -16 dollari a 990 dollari/ton.
13:38
Mega-idrante per raffreddare reattore 4 62 –
Fallito a causa dell'eccesso di radioattività il tentativo dell'Esercito giapponese di riversare acqua sul reattore tre della centrale atomica di Fukushima 1, sarà adesso la Polizia Nazionale a provare un altro metodo, sperimentandolo sul reattore numero quattro. Si ricorrerà a un mega-idrante montato su un camion, in grado di sparare tonnellate di liquido in un breve lasso di tempo
13:34
Ue: "Chiedono coperte, materassi e acqua" 61 –
Dal Giappone arriva la richiesta di assistenza materiale sotto forma di "coperte, materassi, bottiglie e serbatoi per l'acqua". Lo ha riferito la portavoce del rappresentante per la politica estera della Ue. Da Bruxelles sarà inviata una squadra di esperti in coordinamento e logistica che si metterà a disposizione delle autorità giapponesi.
13:22
Centri europei trapianto midollo pronti ad aiutare contaminati 60 –
Il Gruppo europeo per il trapianto di midollo osseo (Ebmt) ha chiesto ai 500 centri europei di trapianto del midollo di tenersi pronti per aiutare le vittime di radiazioni in Giappone, se ce ne fosse bisogno, e ha già messo in allerta i suoi membri, tra cui 3000 medici delle unità specialistiche. A riportarlo è la Bbc.
13:20
Kyodo, nessun danno grave a gabbia reattore 3 59 –
L'agenzia Kyodo annuncia che non vi sarebbe alcun danno grave alla gabbia di contenimento del reattore 3 della centrale di Fukushima 1.
13:15
Croce rossa internazionale inizia raccolta fondi 58 –
La federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa ha annunciato oggi che metterà in campo una raccolta di fondi per aiutare il Giappone. "La Croce rossa giapponese apprezza molto la solidarietà internazionale che comincia a manifestarsi", ha dichiarato il responsabile della federazione Matthias Schmale. "La preferenza - ha continuato - va verso le donazioni in denaro che possono essere indirizzate direttamente alla Croce rossa giapponese o alla federazione internazionale. Noi mettiamo in piedi un meccanismo che faciliterà questo processo". La federazione non ha diffuso ancora un annuncio ufficiale, perché le donazioni ricevute finora sono già importanti. "Noi - ha continuato - ci attendiamo di raccogliere una certa cifra da destinare a formare una base solida per rispondere ai primi bisogni".
13:08
Si pensa a idranti per raffreddare reattore 4 57 –
Il Dipartimento della polizia giapponese sta pensando di impiegare uno speciale idrante collegato a un'autocisterna per raffreddare la vasca di contenimento del combustibile spento nel reattore 4 della centrale di Fukushima 1. Lo hanno affermato fonti della polizia, secondo quanto riporta l'agenzia Kyodo. L'operazione potrebbe avere inizio entro la serata.
13:03
Da Banca del Giappone altri 5.000 miliardi di yen 56 –
La Banca del Giappone continua ad immettere liquidità supplementari nel circuito interbancario, puntando a sostenere le banche presenti nelle aree più devastate da terremoti, tsunami e ora anche dal disastro nucleare e radioattivo che attanaglia l'Arcipelago. Oggi l'istituto centrale ha riferito di aver immesso altri 5.000 miliardi di yen nel circuito interbancario, o 44 miliardi di euro, dopo i 23.000 miliardi immessi tra lunedì e ieri. Il totale di liquidità immesse nel dopo cataclisma sale quindi a 28.000 miliardi di yen, circa 245 miliardi di euro.
12:58
Oms: "Cibi a rischio contaminazioni solo a Fukushima" 55 –
L'unico rischio di contaminazione è per i prodotti alimentari giapponesi che provengono dall'area immediatamente vicina all'impianto nucleare danneggiato di Fukushima. ''Un rischio territoriale molto specifico -ha detto il portavoce dell'Oms di Ginevra Gregory Hartl-. Se dovesse esserci una qualche contaminazione, sarebbe solo nei prodotti nel raggio di 30 chilometri'' dalla centrale. Hartl ha aggiunto che l'Organizzazione mondiale della Sanità sta collaborando con l'Aiea e con la Fao per raccogliere maggiori informazioni sui rischi.
12:51
Kan striglia dirigenti Tepco 54 –
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha interrotto una riunione dei massimi dirigenti della Tokyo Power Company (Tepco, che gestisce la centrale nucleare in crisi di Fukushima) e, infuriato per la mancanza di informazioni, ha chiesto ai dirigenti della società ''Cosa diavolo sta succedendo?''. Lo ha scritto l'agenzia Kyodo, i cui reporter hanno assistito, ieri, alla scena.
12:49
Fazio: "Nessuna emergenza nel nostro Paese" 53 –
''Non c'è nessuna emergenza nel nostro Paese, quindi non vedo perché c'è questa fibrillazione. E non capisco perché si debbano prendere decisioni affrettate''. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, entra nel dibattito in corso sul nucleare dopo il caos in Giappone, a margine di un convegno sulla contaminazione agroalimentare oggi a Roma. ''Andiamo avanti con calma - assicura il ministro - Le nostre valutazioni devono considerare l'analisi probabilistica del rischio''.
12:47
Volo speciale Alitalia per rientro Maggio Musicale Fiorentino 52 –
Partirà, oggi, in serata da Fiumicino il volo speciale Alitalia richiesto dal Comune di Firenze per consentire il rientro del Maggio Musicale Fiorentino sull'aeroporto di Pisa. A riferirlo è la compagnia aerea in una nota.
12:45
Fazio: "Tre regioni attrezzate per ritorno turisti" 51 –
Sono in particolare tre le regioni già attrezzate per chi volesse, di ritorno dal Giappone, farsi controllare: la Lombardia, il Lazio e l'Emilia Romagna. Lo afferma il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine di un incontro nella sede del suo dicastero, sottolineando che ''queste tre regioni hanno già identificato degli ospedali che sono agibili sia per i cittadini italiani che per quelli stranieri, compresi i giapponesi''. Fazio ha poi aggiunto che per avere informazioni basterà contattare gli assessorati alla sanita' e comunque a breve tutte le notizie saranno disponibili anche sul sito internet del ministero.
12:41
Protezione civile italiana: "Roma più radioattiva di Tokyo" 50 –
Roma più radioattiva di Tokyo. È la sorpresa delle analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana, composta da sei persone, giunta oggi nella capitale nipponica. I rilievi fatti dai tecnici - comunica l'ambasciata italiana - danno una radioattivita' di fondo misurata sul tetto dell'ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è di 0.25 microsievert/ora.
12:32
Fukushima, finora evacuate 185 mila persone 49 –
Sono 185.000 le persone finora evacuate nella zona compresa entro 20 chilometri dalla centrale giapponese di Fukushima 1. A quanto si apprende da fonti italiane, l'evacuazione nel raggio di 20 chilometri è stata completata ieri, mentre nell'area compresa fra 20 e 30 chilometri le autorità locali raccomandano alla popolazione di restare al chiuso. Nel frattempo sono state distribuite alla popolazione 260.000 dosi di iodio stabile, ma il governo non ne ha ancora prescritto di assumerle. La popolazione non risulta al momento esposta a dosi elevate e le dosi di radioattivita' rilevate nella zona attorno alle centrali variano a 4 a 240 microsievert/ora (il valore normale e' di 0,03 microsievert/ora)
12:23
Fukushima, integri tutti e quattro contenitori primari 48 –
Sono integri tutti e quattro i contenitori primari (vessel) che racchiudono il nocciolo dei reattori 1, 2, 3 e 4 della centrale di Fukushima. A quanto si apprende da fonti italiane, secondo l'esercente della centrale (Tepco), l'Autorità per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa) e il governo giapponese la funzione di contenimento dei quattro reattori non è stata pregiudicata e i contenitori primari sono integri.
12:19
Negozi presi d'assalto 47 –
I principali rivenditori nipponici stanno varando misure eccezionali per venire a capo della crescente scarsità di generi alimentari e altri prodotti, che vanno a ruba nella situazione di emergenza nazionale innescata dal sisma di venerdì scorso. Nella grande area metropolitana di Tokyo, che conta circa 35 milioni di abitanti, le catene di supermercati e convenience store, gli spacci aperti a orario continuato, sono presi d'assalto - pur sempre nella più assoluta compostezza - per i generi di alimentari di prima necessità come acqua, riso e cibi a lunga conservazione.
12:15
Francia, radio e tv richiamano inviati 46 –
I media francesi hanno annunciato di aver richiamato la maggior parte dei loro giornalisti che si trovano in Giappone, a causa del rischio di un incidente nucleare più grave alla centrale di Fukushima. È il caso di Radio France, che ha deciso di far rientrare sette dei suoi reporter ''il più presto possibile'', mentre ne resterà sul posto solo uno che lavora come free lance per diverse testate. Due equipe di I-Telè e due inviati speciali di BFM, radio e televisione, stanno raggiungendo Osaka dove prenderanno un aereo per Parigi. La maggior parte dei giornalisti francesi che resteranno in Giappone stanno lasciando Tokyo per Osaka. Una quindicina di persone delle reti pubbliche France 2 e France 3 sono già nella città del sud. ''Ma di fronte ad un'eventuale accelerazione degli eventi, tutti rientreranno il più presto possibile'', ha riferito la direzione di France Television.
12:13
Fazio: "Misure restrittive su pesce e prodotti vegetali" 45 –
Una serie di misure restrittive, in particolare di controlli che riguarderanno il pesce pescato dopo l'11 marzo e una serie di prodotti di origine vegetale. Queste le misure di precauzione prese dal governo italiano in seguito alla catastrofe avvenuta in Giappone, annunciate dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, a margine di un convegno. ''Le misure restrittive - ha spiegato Fazio - sono relative a prodotti di origine animale in particolare il pesce pescato, come crostacei congelati, preparati, farine e caviale, e a prodotti di origine vegetale come ad esempio salsa di soia, tverde, e alghe''. Prodotti, ha comunque rassicurato il ministro, che ''rappresentano una quota bassa delle importazioni perché sono sotto, sia per il pesce sia per gli alimenti di origine vegetale, lo 0,1% dell'importazione di categoria. In sostanza si tratta di una quota non rilevante''.
12:03
Ambasciatore italiano: "Problema centrali c'è" 44 –
A cinque giorni dal terremoto ''il problema delle centrali c'è, eccome''. Lo dice l'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, e spiega: ''Risolvono un problema e se ne apre un altro, gli interventi che hanno fatto finora sono di contenimento, dal punto di vista dell'estensione del problema, però non sempre riesce''.
11:58
Cina intensifica controlli su radiazioni 43 –
Le autorità cinesi hanno reso noto stamattina un aumento dei controlli sui passeggeri e le merci provenienti dal Giappone. ''Abbiamo incrementato tutte le attività di controllo sui passeggeri, i bagagli, i generi alimentari e le altre merci in arrivo dal Giappone presso il porto e l'aeroporto cittadino'', si legge in un comunicato diffuso dalle autorità cittadine di Shanghai; ''gli ispettori hanno ricevuto l'ordine di effettuare tutti i rilievi su eventuali livelli di radioattività fuori dal normale'', ha aggiunto l'Amministrazione Generale per la Supervisione Qualità e la Quarantena, mentre da Pechino gli ispettori dell'autorità di frontiera fanno sapere che i controlli sulle radiazioni proseguono, come da routine.
11:55
Farnesina: "Costante coordinamento con Alitalia" 42 –
"Alla luce dell'evoluzione della situazione in Giappone, che il Ministro Frattini continua a seguire direttamente e senza soluzione di continuità, e con specifico riferimento alle indicazioni alla comunità italiana che con regolarità vengono assicurate dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo, la Farnesina informa che prosegue - attraverso l'Unità di Crisi - il costante coordinamento con l'Alitalia per assicurare ai connazionali che non abbiano imprescindibili ragioni per rimanere la possibilità di lasciare, anche temporaneamente, il Paese". È quanto si legge in una nota del Ministero degli Esteri.
11:44
Gb, squadra soccorritori bloccata da burocrazia 41 –
Una squadra di soccorritori britannici in Giappone è dovuta tornare indietro perché l'ambasciata del Regno Unito a Tokyo non è riuscita a fornire loro i documenti necessari. Lo ha detto alla Bbc un portavoce dell'International Rescue Corps.
11:41
Sarkozy chiede riunone G20 su opzioni energetiche 40 –
Il presidente francese, Nicolas Sarkozy, convocherà una riunione del G20 - del quale la Francia ha la presidenza di turno - per discutere delle opzioni energetiche dopo il disastro in Giappone.
11:30
Croce rossa: "Tokyo è sicura" 39 –
La Croce rossa internazionale ha reso noto che Tokyo è sicura e che gli stranieri possono recarsi lì, ha detto un alto funzionario, Matthias Schmale, che ha aggiunto che il Giappone non chiede un massiccio intervento internazionale di soccorritori per l'emergenza tsunami, ma che "probabilmente avrà bisogno di sostegno finanziario".
11:25
Fukushima, rischio maggiore da piscina reattore 4 38 –
La piscina di stoccaggio del combustibile esaurito dal reattore numero 4 della centrale nucleare di Fukushima è ora ''la principale preoccupazione'', con rischi di emissioni radioattive ''direttamente nell'atmosfera''. Lo ha detto l'Autorità della sicurezza nucleare francese. In questo reattore, dove sono stati segnalati gli incendi di ieri e oggi, prima di essere messo sotto controllo, ''la vaporizzazione dell'acqua in piscina continua'', riducendo il livello dell'acqua nelle piscine, dove èimmagazzinato il combustibile esaurito e radioattivo, ha riportato l'Asn francese in un comunicato.
11:16
Gb, governo ordina stress test su impianti 37 –
Il governo britannico ha ordinato stress test sulle nove centrali nucleari del Regno Unito dopo il disastro in Giappone, in una mossa che potrebbe preludere a una pausa nella costruzione di impianti di nuova generazione. Chris Huhne, il minstro dell'energia che prima di salire al governo era contrario alla costruzione di nuovi reattori, ha detto in Parlamento che, dopo l'incidente di Fukushima, ''c'è il rischio'' che gli investitori siano dissuasi dall'investire nella costruzione di nuove centrali.
11:16
Cina, monaci buddisti pregano per vittime Giappone 36 –
Centinaia di monaci buddisti cinesi si sono riuniti oggi per pregare per le vittime del devastante terremoto/tsunami che ha colpito il nordest del Giappone. Lo scrive l'agenzia di stampa di pechino Xinhua.
11:14
Gb: "In scenario peggiore, misure sono adeguate" 35 –
Anche nel peggiore scenario prevedibile, le misure apprestate dal governo di Tokyo per far fronte all'emergenza nucleare appaiono adeguate: a sostenerlo è il principale consigliere scientifico del governo britannico, John Beddington, che ha riferito la sua valutazione all'ambasciata britannica in Giappone. "Nel peggior caso ragionevolmente prevedibile l'impianto di Fukushima emetterebbe una nube non oltre i 500 metri di altezza, che dunque ricadrebbe al suolo nelle vicinanze della centrale", scrive l'ambasciata in una nota informativa che riporta l'opinione di Beddington. La zona di sicurezza di 20 chilometri di raggio imposta dalle autorità nipponiche appare quindi "completamente adeguata" al rischio attuale, ha concluso il consigliere.
10:55
Spagna rivede sicurezza sue centrali 34 –
Dopo i disastri nucleari in corso in Giappone, la Spagna ha intenzione di rivedere la sicurezza delle sue centrali. Sono sei gli impianti nucleari presenti nel paese iberico. Madrid, per voce del ministro dell'Industria Miguel Sebastian, ha annunciato che li controllerà tutti e lancerà uno studio sui rischi sismici e sulle inondazioni possibili nel paese.
10:54
Radiazioni troppo alte, stop a elicotteri su centrale 33 –
Sono state sospese a causa delle radiazioni troppo alte le operazioni degli elicotteri dell' esercito giapponese che si erano alzati in volo per versare dall'alto acqua sui reattori della centrale nucleare di Fukushima. Lo ha riferito la televisione Nhk.
10:35
Oms: "Nessuna prova radiazioni fuori da Paese" 32 –
''Non ci sono prove che le radiazioni fuoriuscite dalla centrale giapponese si siano propagate all'estero''. Questa la dichiarazione di Michal O'Leary, rappresentante in Cina dell'organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un comunicato diffuso stamattina a Pechino.
10:32
Lavoratori Fukushima rientrano nell'impianto 31 –
Ai lavoratori della centrale nucleare di Fukushima 1 è stato consentito di rientare nell'impianto, dal quale erano stati fatti allontanare per un'improvvisa impennata nel livello delle radiazioni: lo ha annunciato un portavoce della 'Tepco', la compagnia elettrica nipponica che gestisce il complesso. La temporanea evacuazione è durata in tutto circa tre quarti d'ora. Il portavoce ha precisato che si era trattato di un falso allarme. In realtà il tasso di radioattività si era alzato davvero, per poi però ridursi altrettanto bruscamente.
10:22
Elicottero non riesce a versare acqua su reattore 30 –
L'elicottero decollato per versare acqua sul reattore della centrale di Fukushima non riesce a farlo a causa delle forti radiazioni, ha detto l'agenzia Kyodo citando il ministero della Difesa
10:21
Danni a 70% barre combustibile, sale rischio emissioni 29 –
Circa il 70% delle barre di combustibile dei reattori 1 e 2 della centrale giapponese di Fukushima-1 sono state lesionate dall'eccesso di calore a seguito della crisi dei sistemi di raffreddamento dopo il sisma di venerdì. Lo ha riferito oggi l'ambasciata italiana a Tokyo in una comunicazione rivolta ai connazionali e pubblicata sul suo sito internet.
10:16
Governo: "Salute non ancora a rischio per radiazioni" 28 –
I livelli di radioattività intorno alla centrale atomica di Fukushima non sono per il momento tali da costituire un immediato rischio per la salute al di fuori della zona di evacuazione, compresa in un raggio di 20 chilometri dall'impianto: lo ha assicurato Yukio Edano, capo portavoce del governo giapponese
10:13
Toyota riprende produzione in 7 impianti su 22 27 –
Toyota ha annunciato il parziale riavvio della produzione in sette dei suoi ventidue stabilimenti sul territorio giapponese, che erano stati tutti chiusi dopo il devastante terremoto che ha colpito il Paese. A ripartire sono state le fabbriche di componenti, così da poter fornire subito pezzi di ricambio al mercato domestico. Un portavoce del colosso nipponico dell'auto ha fatto sapere che non è ancora stato deciso quando riapriranno gli stabilimenti che producono invece auto
10:10
Fukushima-1, durante fuoriuscita di fumo picco radioattività 26 –
Nella centrale nucleare Fukushima-1 stamani s'è verificato un picco del tasso di radioattività in concomitanza con la fuoruscita di fumo bianco dal reattore numero 3. L'ha affermato il portavoce del governo Yukio Edano, secondo quanto riportato dalla televisione Tbs. l tasso di esposizione radioattiva è salito da 810,3 microsievert delle 10 del mattino (ore 2 in italia) a 6,400 microsievert alle 10.45, Per salire ancora a 10.800 Microsievert dopo mezz'ora. In seguito la radioattività ha ripreso a scendere, attono a 1.500 microsievert.
09:56
Voli Alitalia regolari, da domani spostati a Osaka 25 –
Secondo l'ambasciata, i tre voli Alitalia previsti oggi in partenza da Tokyo Narita opereranno regolarmente. Il primo volo del mattino è partito regolarmente. A partire da domani, invece, analogamente a quanto già fa Lufthansa da ieri e a quanto faranno altre compagnie aeree europee, l'Alitalia manterrà tutti i suoi voli operativi sul Giappone. Tuttavia i predetti voli non saranno operati da Tokyo Narita, bensì trasferiti ad Osaka. I passeggeri prenotati quindi sui voli Alitalia da Narita dovranno da domani recarsi all'Aeroporto internazionale di Osaka con i mezzi di trasporto disponibili, peraltro al momento pienamente operativi.
09:51
Cina censura su blog termine "fuga radioattiva" 24 –
Le autorità cinesi hanno censurato la ricerca del termine "fuga radioattiva" dai principali siti blog del Paese, probabilmente per frenare la propagazione di voci e timori legati all'incidente in corso nella centrale giapponese di Fukushima. Sebbene il Ministero degli esteri cinese abbia assicurato che nessun livello di radioattivtà anomalo sia stato registrato finora nel Paese, non sono mancate su internet o via sms le voci che consigliano di non uscire di casa in caso di pioggia, di indossare abiti protettivi e di mangiare alimenti ricchi di iodio, che si pensa impedisca alle particelle radioattive di fissarsi sulla tiroide.
09:49
Polizia: "Tra morti e feriti bilancio è 12mila persone" 23 –
Il bilancio del terremoto/tsunami che venerdì scorso ha devastato il nordest del paese s'aggrava sempre più. Secondo i dati diffusi oggi dal dipartimento di polizia, tra morti e dispersi si è arrivati vicini a quota 12mila. Alle 16 locali (8 del mattino in Italia), erano registrati 3.771 morti tra Tokyo e altre 11 prefetture. I dispersi, in sei prefetture, erano 8.181. I feriti, tra Tokyo e altre 16 prefetture, 2.218.
09:42
Stop import cibi giapponesi, Coldiretti: "Vale 13 mln di euro" 22 –
Vale 13 milioni di euro il blocco delle importazioni di cibi dal Giappone con data successiva all'11 marzo, giorno del terremoto, deciso per motivi precauzionali dal ministro della Salute Ferruccio Fazio e annunciato ieri sera alla trasmissione Prota a Porta. Sono i 'conti' fatti dalla Coldiretti, nel sottolineare che gli arrivi di prodotti agroalimentari dal Giappone sono limitati per un importo che nel 2010 ha raggiunto solo i 13 milioni di euro, lo 0,03% dell`import agroalimentare totale nazionale, anche perché i ristoranti giapponesi in Italia si approvvigionano di pesce sul posto.
09:33
Ambiasciatore italiano: "A Tokyo funziona tutto regolarmente" 21 –
La città di Tokyo "non è spettrale" e anzi "funziona, i negozi sono aperti, la metropolitana pure, e la gente va a lavorare". Lo ha precisato oggi l'ambasciatore italiano in Giappone, Vincenzo Petrone parlando in diretta a SkyTg24. "La macchina giapponese è inesorabilmente efficace", ha detto il diplomatico italiano, e sta applicando "una prassi dimostrabilmente efficace nel raffreddamento dei reattori". L'ambasciatore ha ribadito l'invito agli italiani in Giappone "a rientrare in Italia a meno di ragioni impellenti". Tuttavia, ha ricordato, "i connazionali che erano a rischio e relativamente vicino alla centrale sono tutti in assoluta sicurezza: il resto della comunità italiana è abbastanza tranquilla, naturalmente preoccupata da cambi nella radioattività, che ora è tranquillizzante, ma potrebbe cambiare drasticamente". Petrone ha ammesso che "la crisi non è finita" e che ci sono "alti e bassi tutti i giorni" a seconda che si riesca o meno a raffreddare i reattori. Le emissioni di vapore radioattivo "ci sono state", ha detto l'ambasciatore, "e continuano a esserci, ma la buona notizia è che a Tokyo i livelli sono caduti".
09:14
Reattore n.2: temperatura stabilizzata, cala la pressione 20 –
La temperatura si è stabilizzata e la pressione si è abbassata nel reattore numero 2 della centrale atomica di Fukushima 1, dove ieri si era verificata un'esplosione, suscitando apprensione per possibili danni al nocciolo: lo ha annunciato la compagnia elettrica giapponese 'Tepco', che gestisce l'impianto. Nel frattempo le Forze di Auto-Difesa, cioé l'Esercito nipponico, hanno precisato che sono in tutto quattro gli elicotteri da carico bi-rotore Ch-47 Chinook da impiegare per riversare acqua sul reattore numero tre, dal quale fuoriesce una nuvola di vapore e che si teme abbia riportato lesioni alla vasca di contenimento.
09:10
Elicottero in volo per riversare acqua su uno dei reattori 19 –
Un elicottero anti-incendio dell'esercito giapponese è decollato per riversare dell'acqua su uno dei reattori della centrale nucleare di Fuksuhima, gravemente danneggiata dal sisma di venerdì scorso: lo mostrano le immagini dell'emittente televisiva nipponica Nhk. Il personale temporaneamente fatto sgomberare a causa degli alti livelli di radioattività nell'impianto è tornato al lavoro per la messa in sicurezza dell'impianto, gravemente danneggiato dal sisma di venerdì scorso.
09:05
La Turchia non teme il nucleare, avanti con prima centrale 18 –
La Turchia non si ferma di fronte al disastro nucleare in Giappone, e il premier Recep Tayyip Erdogan ha ribadito ai partner russi l'intenzione di procedere con la costruzione della prima centrale nucleare nel sud del paese, zona peraltro a rischio sismico. "Contiamo ora i mesi, o meglio le settimane, per avviare con la Russia il nostro progetto di centrale nucleare ad Akkuyu", ha detto il capo dell'esecutivo di Ankara ieri sera ad un forum di imprenditori turco-russi a Mosca, dove si trova in visita. "Tutto è pronto, lanceremo un programma nucleare con un investimento di 20 miliardi di dollari", ha aggiunto.
08:56
Akihito: "Non sappiamo nemmeno quante siano le vittime" 17 –
Nell'inusuale appariazione televisiva, Akihito ha detto: "Auspico sinceramente che si riesca a evitare che la situazione peggiori ulteriormente". "Il numero delle persone uccise sta crescendo di giorno in giorno", ha quindi osservato Akihito, "e nemmeno sappiamo quante siano state le vittime. Io", ha sottolineato, "prego per la salvezza di quante più persone possibile".
08:48
Centro ceneri vulcanico: avviso 10 giorni su spazio Giappone 16 –
Il centro per monitorare la cenere vulcanica di Londra (Vaac) ha emesso ieri un avviso per gli aerei relativo ai pericoli associati con la radioattività causati dall'incidente nucleare di Fukushima in Giappone. Il Vaac ha emesso un avviso che copre 10 regioni dello spazio aereo tra Giappone, Russia, Cina, Stati Uniti e Sud Corea. La maggior parte degli aerei continuano ad atterrare a Tokyo, con l'eccezione della compagnia aerea tedesca Lufthansa, che da martedì ha dirottato i voli su altri aeroporti in Giappone.
08:41
Imperatore "preoccupato" 15 –
Akihito si è detto "profondamente preoccupato" per la situazione del Paese
08:34
L'imperatore parla alla nazione 14 –
L'imperatore del Giappone Akihito ha parlato al paese e ha detto che "sta pregando per la sicurezza" del popolo
07:46
Acqua dagli elicotteri su reattore 3 13 –
Le squadre di intervento si stanno preparando a rovesciare acqua dagli elicotteri sul reattore 3 per agevolarne il raffreddamento
07:06
La Borsa di Tokyo chiude a + 5,68% 12 –
La Borsa di Tokyo trova la forza per il rimbalzo, in una giornata ancora difficile per la messa in sicurezza della centrale nucleare di Fukushima, e chiude gli scambi con un recupero del 5,68%
06:36
Le squadre tornano nella centrale 11 –
Il calo della radioattivitaà ha consentito alle squadre impegnate alla messa in sicurezza della centrale di Fukushima di poter tornare al lavoro. Le operazioni di pompaggio di acqua marina nei reattori n. 1, 2, 3 procedono senza intoppi
05:10
"Pronti a chiedere aiuto all'esercito Usa" 10 –
Il Giappone è pronto a chiedere la cooperazione delle forze armate Usa negli sforzi per contenere i danni della centrale nucleare di Fukushima. Lo detto il portavoce del governo, Yukio Edano
04:58
Altra forte scossa a Tokyo 9 –
Forte scossa a Tokyo. La magnitudo dovrebbe essere del sesto grado Richter. E' stata sentita con molta intensità in tutta la città, in particolare nella prefettura di Chiba (periferia est della capitale). Il nostro inviato Daniele Mastrogiacomo: "In albergo ballava tutto, è stata davvero molto forte". Per fortuna non c'è rischio di tsunami: lo ha detto la tv giapponese.
04:15
"Forse danni a contenitore reattore 3" 8 –
"Forse danneggiato il contenitore del reattore 3" 142 – Il contenitore del reattore numero 3 della centrale di Fukushima potrebbe essere stato danneggiato. Lo ha detto il portavoce governativo Yukio Edano. Sarebbe questa la causa della fuoriuscita di vapore in corso sull'impianto. Confermata l'evacuazione "temporanea" del personale rimasto nella centrale a causa dell'elevato livello di radioattività rilevato all'ingresso. L'aumento della radioattività potrebbe proprio essere collegato al contenitore danneggiato.
03:34
Evacuati i lavoratori della centrale 7 –
Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha detto in una conferenza stampa - trasmessa live dalla Bbc - che tutti i lavoratori che stavano cercando di raffreddare i reattori con acqua sono stati fatti uscire dalla centrale di Fukushima a causa dell'aumentato livello di radiazioni e dell'elevato rischio di contagio.
03:25
Aumenta la radioattività intorno alla centrale 6 –
La situazione è sempre tesa alla centrale di Fukushima dove si registra un notevole aumento della radioattività. Dopo l'incendio (domato) al reattore 4, questa mattina (ora giapponese) dall'impianto (in particolare dalla torre del reattore 3) si sta sprigionando un'altra nuvola di fumo bianco. Secondo i tecnici sarebbe dovuta al surriscaldamento della "piscina" che contiene le barre di combustibile nucleare.
02:40
Estinto l'incendio al reattore 4 5 –
I tecnici confermano che alle 6 e 15 del mattino (ora giapponese, ossia circa 4 ore e mezza fa) il reattore 4 non fumava più e l'incendio sembrava totalmente estinto.
02:20
Fumo bianco da una torre reattore 3 4 –
La tv giapponese ha mostrato immagini dell'impianto di Fukushima riprese questa mattina (in Giappone). Si vede del fumo bianco che fuoriesce da una delle torri, quella del reattore 3. Potrebbe essere la conseguenza dell'esplosione di alcune ore fa che, secondo le autorità, sarebbe stata domata.
01:19
Acido borico sul reattore 4 3 –
I tecnici hanno irrorato di acido borico il reattore n. 4, lo stesso dove si era sviluppato un secondo incendio, nel tentativo di impedire nuove ''criticita''. Lo rende noto la BBC online. La Tepco, il gestore dell'impianto, ha intanto reso noto che circa il 70 per cento delle barre di combustibile del reattore n. 1 sono rimaste danneggiate. Lo stesso vale per il 33 per cento delle barre del reattore n. 2. Si ritiene che il nucleo dei due reattori possa essere andato in parziale fusione a causa del malfunzionamento dei dispositivi di raffreddamento.
00:28
"Ambasciata italiana resta aperta" 2 –
"L'ambasciata italiana resterà aperta finchè ci sarà l'ultimo italiano": è l'ambasciatore Vincenzo Petrone che in collegamento in diretta da Tokyo durante la trasmissione di Porta a Porta ha riferito la situazione dei connazionali presenti nel paese. "Nella zona di esclusione - cioè quella attorno alla centrale, ha rassicurato Petrone - non ci sono comunque più italiani".
00:26
"Incendio domato" 1 –
Il nuovo incendio scoppiato dopo l'esplosione nell'edificio del reattore 4 è stato domato. Lo annuncia l'agenzia atomica giapponese.
(16 marzo 2011)
Diretta 11 marzo 2015
Diretta
Fukushima, ricomincia la lotta nella centrale
"Forse danneggiato il contenitore del reattore 3"
Fukushima, ricomincia la lotta nella centrale "Forse danneggiato il contenitore del reattore 3" Una foto della centrale scattata il 14 marzo
Una nuvola bianca sopra l'impianto nucleare. Il tasso di radioattività si è alzato velocemente. I tecnici impegnati nel tentitivo di raffreddare l'impianto sono stati fatti uscire per qualche ora, poi sono rientrati. Si teme un ulteriore danno. Ieri c'era stata un'esplosione al reattore 4 e un incendio poi domato. Ordinata l'evacuazione per 30 km intorno all'impianto. "Pronti a chiedere l'aiuto delle Forze armate Usa". Altra forte scossa (grado 6) a Tokyo. La Banca del Giappone immette 3.500 miliardi di yen e i mercati reagiscono bene: la Borsa rimbalza: più 5,68%. La Germania ferma 7 impianti nucleari. Il commissario europeo per l'energia: "Tutto è fuori controllo". Il ministro dell'Ambiente Prestigiacomo: "Il programma italiano sul nucleare va avanti. Le nostre centrali sono molto più sicure di quelle giapponesi". Ma in Europa ferve il dibattito. Continua ad aggravarsi Il bilancio delle vittime del terremoto: 10mila tra morti e dispersi.
REPORTAGE - MAPPA - DIRETTA TV - CENTRALE 3D
(Aggiornato alle 07:46 del 16 marzo 2011)
07:46
Acqua dagli elicotteri su reattore 3 148 –
Le squadre di intervento si stanno preparando a rovesciare acqua dagli elicotteri sul reattore 3 per agevolarne il raffreddamento
07:06
La Borsa di Tokyo chiude a + 5,68% 147 –
La Borsa di Tokyo trova la forza per il rimbalzo, in una giornata ancora difficile per la messa in sicurezza della centrale nucleare di Fukushima, e chiude gli scambi con un recupero del 5,68%
06:36
Le squadre tornano nella centrale 146 –
Il calo della radioattivitaà ha consentito alle squadre impegnate alla messa in sicurezza della centrale di Fukushima di poter tornare al lavoro. Le operazioni di pompaggio di acqua marina nei reattori n. 1, 2, 3 procedono senza intoppi
05:46
La Francia chiede ai suoi connazionali di lasciare il Giappone 145 –
La Francia ha chiesto ai suoi connazionali presenti in Giappone di lasciare il Paese o, almeno, di trasferirsi nella parte meridionale. Il governo ha anche chiesto all'Air France di mettere a disposizione gli aerei necessari.
05:10
"Pronti a chiedere aiuto all'esercito Usa" 144 –
Il Giappone è pronto a chiedere la cooperazione delle forze armate Usa negli sforzi per contenere i danni della centrale nucleare di Fukushima. Lo detto il portavoce del governo, Yukio Edano
04:58
Altra forte scossa a Tokyo 143 –
Forte scossa a Tokyo. La magnitudo dovrebbe essere del sesto grado Richter. E' stata sentita con molta intensità in tutta la città, in particolare nella prefettura di Chiba (periferia est della capitale). Il nostro inviato Daniele Mastrogiacomo: "In albergo ballava tutto, è stata davvero molto forte". Per fortuna non c'è rischio di tsunami: lo ha detto la tv giapponese.
04:15
"Forse danneggiato il contenitore del reattore 3" 142 –
Il contenitore del reattore numero 3 della centrale di Fukushima potrebbe essere stato danneggiato. Lo ha detto il portavoce governativo Yukio Edano. Sarebbe questa la causa della fuoriuscita di vapore in corso sull'impianto. Confermata l'evacuazione "temporanea" del personale rimasto nella centrale a causa dell'elevato livello di radioattività rilevato all'ingresso. L'aumento della radioattività potrebbe proprio essere collegato al contenitore danneggiato.
03:34
Evacuati i lavoratori della centrale 141 –
Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha detto in una conferenza stampa - trasmessa live dalla Bbc - che tutti i lavoratori che stavano cercando di raffreddare i reattori con acqua sono stati fatti uscire dalla centrale di Fukushima a causa dell'aumentato livello di radiazioni e dell'elevato rischio di contagio.
03:30
Borsa, tiene il rialzo 140 –
A metà mattinata, poco prima delle 11 (ora locale) la Borsa giapponese resta bene intonata. La partenza (+6%) ha permesso di recuperare oltre la metà delle perdite di ieri (-10,55%). Poi il mercato si è assestato intorno al +4,7%
03:25
Aumenta la radioattività intorno alla centrale 139 –
La situazione è sempre tesa alla centrale di Fukushima dove si registra un notevole aumento della radioattività. Dopo l'incendio (domato) al reattore 4, questa mattina (ora giapponese) dall'impianto (in particolare dalla torre del reattore 3) si sta sprigionando un'altra nuvola di fumo bianco. Secondo i tecnici sarebbe dovuta al surriscaldamento della "piscina" che contiene le barre di combustibile nucleare.
02:40
Estinto l'incendio al reattore 4 138 –
I tecnici confermano che alle 6 e 15 del mattino (ora giapponese, ossia circa 4 ore e mezza fa) il reattore 4 non fumava più e l'incendio sembrava totalmente estinto.
02:35
Il fumo esce dal reattore 3 137 –
Secondo la tv giapponese Fuji tv, il fumo bianco nelle foto mostrate poco fa, uscirebbe dal reattore 3 che ha già subito un'esplosione l'altro ieri.
02:20
Fumo bianco da una torre 136 –
La tv giapponese ha mostrato immagini dell'impianto di Fukushima riprese questa mattina (in Giappone). Si vede del fumo bianco che fuoriesce da una delle torri. Potrebbe essere la conseguenza dell'esplosione di alcune ore fa che, secondo le autorità, sarebbe stata domata.
01:59
Gli esperti: "Peggio di Three Mile Island" 135 –
Gli esperti americani sono concordi nel dire che l'incidente nucleare di Fukushima ha ormai superato per gravità quello di Three Mile Island (1979) quando si verificò il "melt down" (la fusione) del nocciolo del reattore dell'impianto nucleare della Pennsylvanya. Per Keith Holbert, direttore del programma sull'energia atomica dell'Università dell'Arizona "siamo probabilmente oltre la gravità di Three Mile Island ma, probabilmente, al di sotto di Chernobyl". Allo stato, secondo i giapponesi la situazione a Fukushima corrisponde al grado 4 della scala Ines (Thrre Mile Island venne classificato al grado 5 e Chernobyl al 7). "Ma - spiega l'esperto - la classificazione è stata attribuita domenica ed è ormai decisamente peggiorata. Potremmo essere intorno al grado 6".
01:26
Borsa, Tokyo rimbalza del 6% 134 –
La Bank of Japan (BoJ) ha deciso l'inezione di ulteriori 3.500 miliardi di yen (circa 30 miliardi di euro) per sostenere i mercati. La Borsa di Tokyo ha risposto positivamente con un rimbalzo di circa il 6 per cento dopo i primi scambi.
01:19
Acido borico sul reattore 4 133 –
I tecnici hanno irrorato di acido borico il reattore n. 4, lo stesso dove si era sviluppato un secondo incendio, nel tentativo di impedire nuove ''criticita''. Lo rende noto la BBC online. La Tepco, il gestore dell'impianto, ha intanto reso noto che circa il 70 per cento delle barre di combustibile del reattore n. 1 sono rimaste danneggiate. Lo stesso vale per il 33 per cento delle barre del reattore n. 2. Si ritiene che il nucleo dei due reattori possa essere andato in parziale fusione a causa del malfunzionamento dei dispositivi di raffreddamento.
01:18
Stop all'import di cibo dal Giappone 132 –
Il Ministro della salute Ferruccio Fazio ha disposto il blocco delle importazioni di cibi dal Giappone (pesce e verdure lavorate) con data successiva all'11 marzo, giorno del terremoto. Lo ha annunciato durante la trasmissione Porta a Porta. ''Non e' un grosso problema, perché i prodotti sono pochi e i ristoranti giapponesi usano pesce locale'', ha concluso il ministro
00:51
Tepco: "Non si vedono più fiamme" 131 –
Secondo la Tokyo Electric Power (Tepco), che gestisce gli impianti nucleari, ''non si vedono attualmente fiamme e fumo e l'incendio sembra essersi spento da solo''. La dichiarazione e' stata fatta da un portavoce dell'agenzia, Minoru Ogoda. Il precedente incendio al reattore 4 era invece stato spento dall'intervento dell'esercito americano.
00:28
Ambasciata italiana resta aperta 130 –
"L'ambasciata italiana resterà aperta finchè ci sarà l'ultimo italiano": è l'ambasciatore Vincenzo Petrone che in collegamento in diretta da Tokyo durante la trasmissione di Porta a Porta ha riferito la situazione dei connazionali presenti nel paese. "Nella zona di esclusione - cioè quella attorno alla centrale, ha rassicurato Petrone - non ci sono comunque più italiani".
00:26
"Incendio domato" 129 –
Il nuovo incendio scoppiato dopo l'esplosione nell'edificio del reattore 4 è stato domato. Lo annuncia l'agenzia atomica giapponese.
23:48
Tepco: "Cerchiamo di spegnere il rogo" 128 –
La Tepco è stata avvertita da un operaio. "Abbiamo informato immediatamente le autorità locali e stiamo cercando di spegnere il rogo", ha riferito un portavoce.
23:10
L'incendio dopo una nuova esplosione 127 –
La televisione giapponese sta trasmettendo le immagini del nuovo incendio. Un esperto spiega che c'è stata una nuova esplosione e poi si sono viste fiamme uscire dalla struttura. Secondo l'esperto della Tepco, non è possibile entrare all'interno dell'edificio, a causa delle altissime temperature.
23:02
Incendio confermato 126 –
La Tepco, l'ente gestore dell'impianto conferma che un nuovo incendio si è sviluppato al reattore n. 4 della centrale nucleare, a poche ore da un'esplosione che già aveva provocato un primo incendio.
23:01
Nuovo incendio al reattore 4 125 –
Secondo l'agenzia France Press un altro incendio si è sviluppato nell'edificio che contiene il reattore 4 della centrale di Fukushima
22:50
Allarme per i vapori dell'acqua di raffreddamento 124 –
Le autorità giapponesi, secondo l'Agenzia atomica, stanno tentando disperatamente di impedire che l'acqua usata per raffreddare le barre radioattive evapori, rilasciando nell'atmosfera materiale radioattivo pericoloso. Secondo l'Agenzia giapponese è possibile che l'acqua nel reattore sia attualmente in ebollizione.
22:45
Crepa sul tetto dell'edificio del reattore 4 123 –
L'ente per la sicurezza nucleare giapponese ha riferito che l'esplosione di oggi nel reattore 4 della centrale nucleare di Fukushima ha provocato una crepa nel tetto dell'edificio-contenitore. Le dimensioni della fessura non sono state precisate. Inoltre, ha riferito la stessa fonte, due dipendenti che si trovavano nell'area-turbine del reattore 4 sono dispersi.
22:28
Ente francese: "Situazione reattore 4 preoccupante" 122 –
L'evoluzione della situazione nella vasca di stoccaggio del reattore 4 della centrale nucleare Fukushima I in Giappone, dove una "parte del combustibile stoccato sarebbe ormai scoperto" viene considerata "preoccupante dall'Autorità di sicurezza nucleare francese" (Asn). Lo scrive lo stesso ente in un comunicato.
22:21
Wall Street in calo su timori Giappone 121 –
Sulla scia delle chiusure negative delle borse asiatiche ed europee, preoccupate per le notizie sulle contaminazioni da radiazioni nucleari in Giappone, anche Wall Street termina la seduta in ribasso. o ribasso del Dow Jones ha chiuso a -1,15%. Negativo anche il Nasdaq, che ha terminato le contrattazioni con un -1,25% a quota 2.667,33.
21:36
Francia verificherà sicurezza impianti 120 –
"Verrà verificata la sicurezza di ognuno degli impianti in Francia alla luce delle lezioni che abbiamo tratto dal Giappone". A dichiararlo è stato il premier Francois Fillon, assicurando che i risultati di tali controlli verranno resi pubblici.
21:04
Tre navi Usa in rotta verso costa ovest 119 –
Tre navi militari americane, la Essex, la Harpers Ferry e la Germantown, sono in rotta verso la costa orientale del Giappone, dove sono attese il 17 marzo. Lo ha indicato su Twitter un portavoce del Pentagono, il colonnello Dave Lapan. Intanto la portaerei Ronald Reagan, che si trova al largo del Giappone, ha già effettuato una trentina di missioni, consegnando 17 tonnellate di aiuti di emergenza, tra cui prodotti alimentari, acqua e coperte.
20:58
Farnesina: Contatti con Alitalia per rimpatrio italiani 118 –
In relazione al suggerimento diramato dall'ambasciatore d'Italia a Tokyo ai connazionali tuttora presenti in Giappone di lasciare, almeno temporaneamente il Paese, continuano i contatti tra l'Unità di Crisi e l'Alitalia per attivare una programmazione speciale laddove ciò si rendesse necessario per far fronte a richieste che superino le attuali necessità. Lo rende noto un comunicato della Farnesina.
20:58
Un minuto di silenzio all'Onu 117 –
Un minuto di silenzio è stato osservato all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per le vittime del terremoto e dello tsunami di venerdì. L'assemblea, di cui fanno parte i rappresentanti di 192 stati, si è riunita oggi per discutere di questioni di bilancio, ed il suo presidente, l'ex presidente svizzero Joseph Deiss, ha chiesto ai presenti di alzarsi ed osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime in Giappone.
20:40
Da Usa parte secondo team esperti nucleari 116 –
Dagli Stati Uniti partirà per il Giappone un secondo team di esperti nucleari che dovranno aiutare le autorità giapponesi a gestire la difficile situazione negli impianti. Si tratta di una squadra di 34 persone che porterà con sè anche l'equipaggiamento necessario a misurare i livelli di radioattività. Lo ha annunciato il segretario americano per l'Energia Steven Chu precisando che gli Stati Uniti resteranno in contatto con le autorità di Tokyo per fornire ulteriore aiuto se necessario.
20:36
Usa d'accordo su evacuazione aree in pericolo 115 –
L'amministrazione Obama concorda con il Giappone sulle misure di evacuazione prese attorno alle centrali nucleari in pericolo. Lo ha detto oggi il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. Carney ha detto che per il momento non c'è alcuna necessità di ordinare la evacuazione dei cittadini americani che si trovano a Tokyo.
20:15
Honshu, nuova scossa di assestamento, 5.7 gradi 114 –
Una scossa di assestamento di 5,7 gradi della scala Richter è stata registrata al largo della costa orientale di Honshu. Lo ha reso noto l'istituto geologico americano.
19:26
India, "controlli su radioattività del cibo importato dal Giappone" 113 –
A causa dell'emergenza nucleare di Fukishima, l'India ha deciso che i prodotti alimentari importati dal Giappone dovranno essere sottoposti a controlli del livello di radioattività. Lo hanno comunicato stasera le autorità di New Delhi secondo quanto riferito dall'emittente Ndtv. In particolare, l'ente che si occupa della sicurezza alimentare ha ordinato alle dogane portuali e aeroportuali di effettuare i test sui cibi proovenienti dal Giappone e prodotti dopo l'11 marzo.
19:20
Giappone: "Siamo riconoscenti all'Italia" 112 –
"Siamo molto riconoscenti all'Italia, grazie per il vostro aiuto": lo ha sottolineato il portavoce della delegazione giapponese al G8 di Parigi, Hidenobu Sobashima, commentando la decisione del governo italiano di inviare a Tokyo un team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze per aiutare le autorità locali a far fronte all'emergenza post-tsunami
19:17
Chiba, vicino Tokyo: radiazioni 10 volte più alte del normale 111 –
I livelli di radioattività nella prefettura di Chiba, vicino Tokio, sono oltre 10 volte il livello normale. A riferirlo è stata l'agenzia 'Kyodo News'
18:40
Frattini: "Giovedì volo per il rientro musicisti" 110 –
Giovedì partirà il volo Alitalia che farà rientrare dal Giappone i 300 musicisti del maggio fiorentino. Lo ha annunciato in aula alla camera il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rispondendo ad una richiesta del Pd. "Stamane ho confermato al sindaco di Firenze che giovedì - ha detto Frattini - un volo Alitalia è già confermato per imbarcare tutto il gruppo del maggio musicale fiorentino e riportarlo in italia dal Giappone".
18:34
Renzi: "Governo dichiari emergenza e porti a casa il Maggio fiorentino" 109 –
"Il Governo dichiari finalmente lo stato d'emergenza in Giappone e riporti a casa i nostri connazionali, a partite dai musicisti e i tecnici del Maggio musicale fiorentino". Lo ha detto il sindaco di Firenze e presidente della Fondazione del Maggio, Matteo Renzi, al termine di un'assemblea al teatro Comunale, dai toni molto accesi e durata oltre 2 ore, con i lavoratori rimasti a Firenze e con i familiari dei lavoratori che sono a Tokyo. Renzi afferma che è da due giorni che chiede "questo e oggi confermo la richiesta che lo stato d'emergenza sia dichiarato al più presto. Il Governo provveda al rimpatrio anche con i mezzi della difesa o della protezione civile. Anche questa mattina ho fatto questa richiesta al ministro Frattini. La situazione a Tokyo è di emergenza e negarlo mi sembra molto difficile".
18:33
Ambasciatore Petrone: "Italiani lascino il Paese" 108 –
L'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, ha invitato i connazionali in Giappone a lasciare se possibile il Paese. "Molti nostri connazionali - ha detto in una dichiarazione a Sky - sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia". Secondo l'ambasciatore infatti nel Paese vi sono "elevati rischi di contaminazione.
18:28
Barroso: "Tokyo ha chiesto aiuti alla Ue" 107 –
Il Giappone ha chiesto l'aiuto all'Ue per fronteggiare le conseguenze del sisma. Lo ha reso noto il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso.
18:15
Oettinger: "Incidenti passati a livello 6" 106 –
La valutazione della gravità degli incidenti nucleari in Giappone "è passata da un livello 4 ad un livello 6 sulla base di quanto successo nelle ultime 24 ore". Lo ha confermato il commissario europeo per l'energia, Gunther Oettinger, in una conferenza stampa tenuta dopo la riunione dei ministri e degli esperti di energia nucleare tenuta nel pomeriggio a Bruxelles".
18:11
Oettinger: "In Giappone apocalisse" 105 –
In Giappone "si parla di apocalisse e credo che la parola sia particolarmente ben scelta". Lo ha detto il commissario europeo per l'energia, Gunther Oettinger, riferendo sugli incidenti nucleari in Giappone davanti alla commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo a Bruxelles. "Praticamente tutto è fuori controllo - ha aggiunto Oettinger - Non escludo il peggio nelle ore e nei giorni che vengono".
18:04
Wikileaks: In Giappone politica nucleare antiquata e bugie 104 –
Il governo giapponese, favorito dall'atteggiamento 'muro di gomma' tipico della burocrazia nipponica nonchè dal potere detenuto dalle compagnie elettriche, continuerebbe a sostenere, da un lato, una politica nucleare "antiquata", mentre, dall'altro, "limiterebbe l'accesso alle informazioni da parte del pubblico e dei deputati". Atteggiamento che si spingerebbe sino a "insabbiare" alcuni "incidenti nucleari". E' quanto si apprende da un cablo della diplomazia americana pubblicato oggi da WikiLeaks.
18:02
Partito team italiano per Tokyo 103 –
È partito dall'aeroporto di Fiumicino alle 15, con un volo di linea diretto a Tokyo, il team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze inviato dal Governo Italiano a seguito del sisma che ha interessato il Giappone. "La missione, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, ha l'obiettivo di supportare l'Ambasciata italiana a Tokio e valutare, in accordo con le autorita' locali, il contributo del nostro Paese ", si legge in una nota della Protezione Civile.
17:45
Sicura centrale di Hamaoka, vicina alla scossa di oggi 102 –
La centrale nucleare giapponese di Hamaoka, vicino all'epicentro della scossa di terremoto di magnitudo 6,4 di oggi, continua ad operare "in sicurezza": lo hanno comunicato le autorità nipponiche all'Aiea, l'agenzia dell'Onu sull'energia atomica. La centrale, spiega l'Aiea, è situata circa 100 km dall'epicentro del sisma di oggi nella prefettura di Shizuoka e non lontano dal monte Fuji.
17:43
Direttore generale Aiea: "Possibili danni a nocciolo reattore 2" 101 –
Il direttore generale dell'Aiea, il giapponese Yukiya Amano, ha detto che il nocciolo 2 della centrale nucleare di Fukushima potrebbe aver subito danni limitati. "C'è la possibilità di danni al noccioli. La stima è che il danno sia inferiore al 5%", ha detto Amano in una conferenza stampa a Vienna.
17:18
Tepco: migliora il raffreddamento del reattore 2 100 –
Il livello dell'acqua di raffreddamento del reattore 2 della centrale di Fukushima 1 sta "recuperando senza intoppi", secondo quanto comunica la società gestrice, la Tokyo Electric Power Company (Tepco). L'impianto di raffreddamento è stato messo fuori uso da terremoto e tsunami e per abbassare la temperatura del reattore si è ricorsi alla massiccia immissione di acqua marina.
17:16
Protezione civile, partito team italiano per Tokyo 99 –
È partito dall'aeroporto di Fiumicino alle 15, con un volo di linea diretto a Tokyo, il team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze inviato dal governo italiano a seguito del sisma che ha interessato il Giappone. Lo ha annunciato in una il dipartimento della protezione civile. Valuterà, In accordo con le autorità locali, il contributo del nostro paese.
16:55
Giappone: "Grazie all'Italia per l'aiuto" 98 –
"Grazie mille per tutto il vostro aiuto. Siamo molto riconoscenti all'Italia": lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri del Giappone, Hidenobu Sobashima, commentando - al termine della riunione del G8 a Parigi - la decisione del governo italiano di inviare a Tokyo un team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze, composto da personale della protezione Civile, dei vigili del fuoco e dell'Ispra.
16:47
Bersani: "Governo si fermi e dia prova di saggezza" 97 –
Pier Luigi Bersani ha asupicato che l'esecutivo blocchi il piano per il ritorno al nucleare, di fronte alla tragedia del Giappone. "Il governo dica 'mi fermo un attimo'", ha esortato il segretario del Pd rispondendo ai giornalisti alla Camera. "Mettersi adesso a localizzare, come vuole fare, i siti delle centrali è assolutamente senza senso", ha proseguito, "fermiamoci a rifletterci su". Il governo, ha insistito, "dia una prova di saggezza".
16:32
Romani: "Inimmaginabile tornare indietro sul nucleare" 96 –
"Tutti i paesi europei hanno centrali il 19% dell'energia che consumiamo in Italia è prodotta dal nucleare, è inimmaginabile tornare indietro su un percorso già attivato". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, al termine della riunione sulla crisi nucleare in Giappone convocata dal commissario europeo per l'Energia, Gunter Oettinger, a Bruxelles. Il ministro ha anche escluso che le centrali nucleari europee "di nuova generazione" possano essere spente.
16:15
Acqua con elicotteri per raffreddare reattore 4 95 –
La compagnia giapponese che gestisce la centrale di Fukushima, Tepco, sta pensando di versare acqua con elicotteri in una vasca del reattore 4 per raffreddare il combustibile nucleare.
16:14
Nessun danno alla centrale Hamaoka di Omaezaki 94 –
Nessun grave danno alla centrale Hamaoka di Omaezaki è stato registrato dopo la nuova forte scossa di terremoto, di magnitudo preliminare superiore a 6 che ha colpito il Giappone alle 22,34, ora locale. Lo riferisce l'agenzia Kyodo, citando l'operatore Chubu Electric Power e la polizia locale e precisando che, nel frattempo, la magnitudo della scossa è stata aggiornata a 6.4.
16:13
Fukushima, evacuati tecnici. Nell'impianto restano in 50 93 –
Sono stati evacuati 750 addetti dalla centrale nucleare di Fukushima 1 e nell'impianto sono rimasti solo una cinquantina di tecnici. Non sono stati resi noti i livelli di radiazioni nell'area. In precedenza era stato comunicato che le radiazioni nella sala di controllo della centrale di Fukushima sono troppo elevate perché gli esperti della Tepco vi possano lavorare.
15:56
Ministro giapponese: "Possibili danni salute cittadini" 92 –
Le radiazioni dovute all'incidente nel reattore n.4 della centrale di Fukushima, in Giappone, potrebbero essere "dannose per la salute" della popolazione. Lo ha detto oggi a Parigi il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, durante la conferenza stampa che ha seguito la riunione del G8.
15:54
Francia controllerà le sue centrali una a una 91 –
La Francia controllerà "tutte le sue centrali una a una". Lo ha annunciato Parigi dopo l'incidente alla centrale atomica di Fukushima.
15:52
Spagna non modifica la sua politica sul nucleare 90 –
L'incidente nucleare in Giappone non influenzerà la politica energetica della Spagna. Lo ha spiegato il governo spagnolo. "Non è il momento giusto" per discutere la sorte delle centrali nucleari in Spagna, ha affermato il ministro dell'Ambiente Rosa Aguilar. Il governo non chiuderà il vecchio impianto nucleare di Garona prima del previsto, ha aggiunto il vice primo ministro Manuel Chaves.
15:43
Partito da Roma il team italiano protezione Civile 89 –
È Partito dall'aeroporto di fiumicino alle 15, con un volo di linea diretto a tokyo, il team di esperti di valutazione e gestione delle emergenze inviato dal governo italiano. La missione, coordinata dal dipartimento della protezione civile in collaborazione con il ministero degli affari esteri, ha l'obiettivo supportare l'ambasciata italiana e valutare, in accordo con le autorità locali, il contributo del nostro Paese. L'advanced team è composto da funzionari del dipartimento della protezione civile, dei vigili del fuoco e dell'Ispra.
15:41
Giappone gareggerà nella Coppa America 2011 88 –
Il Giappone giocherà la Coppa America 2011, come ha confermato all'agenzia Dpa il presidente del comitato organizzatore del torneo, Josè Luis Meiszner. "Conoscendo la cultura giapponese, ho l'impressione che non modificheranno la decisione di giocare, anche se possono prendersi tutto il tempo di cui hanno bisogno", ha detto Meiszner. La Coppa America è in programma in Argentina dall'1 al 24 luglio. Il Giappone è inserito nel Gruppo A con i padroni di casa, la Bolivia e la Colombia.
15:38
Aie prevede aumento domanda gas e fonti rinnovabili 87 –
Il numero uno dell'Agenzia internazionale dell'Energia (Aie), Nobuo Tanaka prevede un aumento della domanda di gas e energie rinnovabili, sulla scia della crisi in Giappone. Tanaka definisce comunque una "tecnologia necessaria" quella nucleare.
15:36
Prestigiacomo: "Governo né cieco né sordo su Giappone" 86 –
Il governo italiano "non è né cieco né sordo" rispetto alle notizie che arrivano dalle centrali nucleari in giappone, assicurando di avere "a cuore la sicurezza dei cittadini" e che "non sarà mai presa alcuna decisione che la possa mettere a rischio". Lo afferma in una nota il ministro dell'ambiente, Stefania Prestigiacomo.
15:34
Ambasciatore: "C'è rischio contaminazione" 85 –
Ci sono "rischi di contaminazione". E' quanto ha detto l'ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone. "Questa mattina c'è stata un'esplosione all'impianto nucleare di Fukushima, se ce ne fosse un'altra della stessa maggiore importanza e se il vento portasse verso la città questa nube radioattiva sarebbe un bel problema - ha affermato - per questo consigliamo di partire alle persone di partire". Il consiglio è di tornare in Italia o trasferirsi nella parte meridionale del Giappone, come Osaka.
15:23
Ministro esteri: "Paesi mantengano sangue freddo" 84 –
Il Giappone esorta la comunità internazionale a non cadere nel panico. "Esorto i Paesi stranieri ad avere sangue freddo", ha detto il ministro degli Esteri, Takeaki Matsumoto, alludendo all'invito di evacuazione che la Francia ha rivolto ai propri cittadini. "Informiamo costantemente l'Aiea, la stampa internazionale, i diplomatici e i cittadini stranieri presenti nel nostro Paese sulla situazione", ha aggiunto. Quanto agli aiuti dall'estero, il ministro ha sottolineato che "per il momento è stato chiesto all'Aiea l'invio di una equipe tecnica e, dunque, sarà utilizzato il know-how dell'Aiea".
15:17
Autorità Usa invitano militari a limitare attività esterne 83 –
Le autorità americane hanno raccomandato al personale e ai loro familiari delle basi militari di Yokosuka, nella baia di Tokyo, e Atsugi di "adottare precauzioni". Tra le misure consigliate c'è anche quella di limitare il più possibile le attività esterne.
15:14
Fazio: "Per chi torna nessun problema decontaminazione" 82 –
Agli italiani che torneranno in Italia in questi giorni dal Giappone e che "ritengono di essere state contaminati da radiazioni, il nostro invito è a rivolgersi alle rispettive regioni, dove ci sono dei centri attrezzati per questo". A dirlo è il ministro della Salute, Ferruccio Fazio. "Non c'è però un problema di decontaminazione in questo caso - precisa Fazio - perché non possono contaminare altre persone".
14:45
Linee aeree pronte a modificare rotte 81 –
Con l'aggravarsi della crisi nucleare in Giappone, l'Amministrazione Federale dell'Aviazione statunitense ha fatto sapere di essere preparata a prendere iniziative concrete, compreso il cambio delle rotte degli aerei diretti nel Paese del Sol Levante. Citando la situazione a Fukushima, la FAA ha dichiarato che, in caso di "informazioni attendibili su rischi radiologici per l'aviazione civile", prenderà misure adeguate.
14:41
Scossa assestamento 6.2 gradi 80 –
Alle 22,30 (ore 14.30 In italia) è stato avvertito un forte terremoto a Tokyo. Si tratta dell'ennesima forte replica al "grande terremoto del Tohoku", che venerdì ha devastato il nordest del giappone. L'epicentro è stato nella prefettura di Shizuoka, a circa 120 chilometri a sud-ovest da Tokyo e nelle vicinanze del monte Fuji, zona dove la scossa è stata maggiormente avvertita, secondo l'Agenzia meteorologica giapponese. L'ipocentro è a soli 10 chilometri di profondità, ha precisato l'agenzia. Il sisma ha avuto magnitudo 6.2 e non c'è rischio di tsunami.
14:37
Ambasciata: circa 2mila italiani in Giappone, mille a Tokyo 79 –
Sono circa duemila gli italiani ancora presenti in Giappone, di cui un migliaio a Tokyo. Sono le stime dell'ambasciatore italiano Vincenzo Petrone. Prima del terremoto, ha spiegato il diplomatico, la comunità italiana contava circa tremila persone. Al momento, "la presenza si è ridotta del 30-35%".
14:33
Ambasciatore: "Pericolo contaminazione prossime 48 ore" 78 –
In questo momento in Giappone "non c'è una situazione di emergenza acuta" dal punto di vista di una contaminazione nucleare, ma "ci potrebbe essere dopo le prossime 48 ore". Lo ha detto l'ambasciatore d'Italia a Tokyo Vincenzo Petrone ai microfoni di Sky TG24. "Chi non ha impellenze vere lasci Tokyo" per rientrare in Italia o almeno per spostarsi più a sud in Giappone.
14:19
Fukushima, Tepco non riesce a raffreddare reattore 4 77 –
La Tepco non riesce a versare acqua nel bacino di stoccaggio per il combustibile nucleare esaurito presente all'interno del reattore numero 4 della centrale di Fukushima. Lo riferisce l'agenzia Kyodo. Nel reattore, che era fermo per lavori di manutenzione al momento del sisma, si era verificato un incendio.
14:18
Tsunami: governatore Hawaii, danni per decine di mln 76 –
Danni per decine di milioni di dollari. E' il bilancio dei danni provocati alle isole Hawaii dallo tsunami causato dal terremoto in giappone di venerdì scorso, secondo il governatore Neil Abercrombie, che ha in programma di visitare alcune delle aree più colpite nella giornata di martedì. "Ma è una stima destinata a crescere", ha fatto sapere il governatore in un comunicato stampa. I danni agli edifici pubblici si aggirano sui 3 milioni di dollari, ai quali vanno aggiunti i danni riportati da hotel, barche, residenze private e negozi.
14:17
Nuovo bilancio, 10mila tra morti e dispersi 75 –
Sale drammaticamente il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Giappone la scorsa settimana. Secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo, il dipartimento della Polizia giapponese conferma oltre 10mila persone decedute o disperse a cinque giorni dal sisma. I corpi identificati sono al momento 1.060 e circa 420 sono stati restituiti alle famiglie.
14:11
Fukushima, sala controllo troppo radioattiva 74 –
I livelli di radiazione nel reattore numero 4 dell'impianto nucleare di Fukushima, danneggiato dal terremoto e dal successivo tsunami, sono diventati troppo alti per poter continuare a lavorare normalmente dalla sua sala-controllo. Lo riferisce la Kyodo. Secondo l'agenzia, gli operai non riescono a permanere a lungo nella sale, entrano ed escono dalla struttura e continuano a monitorare la situazione da un'altra zona.
14:04
Unicef: "Massimo impegno per proteggere bambini" 73 –
L'Unicef è pronto a dare tutto il sostegno possibile al governo giapponese per proteggere i bambini colpiti dal sisma e dallo tsunami. Lo afferma il direttore generale dell'Unicef, Anthony Lake. "Mentre il mondo si unisce nel sostegno al popolo giapponese, noi dell'Unicef esprimiamo le nostre sentite condoglianze per le tragiche perdite di vita provocate dal terremoto e dallo tsunami. Questa doppia catastrofe ha lasciato il paese ed i suoi amici storditi e in lutto, e le nuove minacce causate dal sisma e le sue conseguenze sono fonte di estrema preoccupazione per tutti noi".
13:54
Padoan (Ocse): "Come l'11 settembre" 72 –
"Dalle prime valutazioni possibili, emerge una reazione simile a quella avuta dopo l'11 settembre: prima uno choc notevole, quindi una reazione negativa dei mercati e infine una risposta coordinata delle autorità monetarie" commenta Pier Carlo Padoan, vicesegretario e capo economista dell'Ocse
13:45
A Tokyo radiazioni 10 volte maggiori del normale 71 –
Il livello di radiazioni nella città di Tokyo è ora di 10 volte più del normale ma non ci sono pericoli per la salute. Lo hanno detto le autorità municipali.
13:43
Ispra: "Incidente a livello 5" 70 –
L'incidente in corso alla centrale di Fukushima Daiichi "potrà essere classificabile a livello 5 (dall'attuale 4) della scala Ines dell'Agenzia Internazionale dell'energia atomica". Lo comunica l'Istituto superiore per la protezione e alla ricerca ambientale (Ispra), il presidio italiano per la sicurezza nucleare.
13:42
Lufthansa annulla voli per Tokyo 69 –
La Lufthansa ha annullato i voli per Tokyo "almeno fino a domenica compresa"
13:27
Le navi Usa si riavvicinano alla costa 68 –
Il comando della Marina Militare americana ha annunciato di aver disposto il riavvicinamento alle coste del Giappone di diverse unità da guerra. Le navi erano state fatte allontanare a scopo preventivo, nel timore di possibili contaminazioni da radiazioni dopo gli incidenti nella centrale nucleare nipponica di Fukushima 1.
13:17
Mitsubishi riapre i suoi tre impianti il 17 marzo 67 –
Mitsubishi prevede di riaprire i suoi tre impianti in Giappone giovedì 17 marzo. Lo ha detto il portavoce della società nipponica, Kai Inada, secondo quanto scrive Bloomberg.
13:11
Elezioni amministrative rimandate per il sisma 66 –
Il governo giapponese guidato dal primo ministro Naoto Kan proporrà domani alla dieta, il parlamento nipponico, di rimandare le elezioni amministrative previste in diverse prefetture colpite dal devastante sisma/tsunami di quattro giorni fa. Lo scrive oggi il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. "E' una situazione del tutto eccezionale. Ci sono, tra l'altro, anche i black out. Non è possibile garantire lo svolgimento democratico" delle consultazioni", ha spiegato il ministro degli affari generali Yoshihiro Katayama. Le elezioni si terranno entro 2-6 mesi a seconda della situazione delle diverse prefetture.
13:10
Nessuna radiazione su coste Cina e Corea del Sud 65 –
Nessun segnale di aumento di radiazioni sulle coste orientali cinesi e sulle coste coreane, dopo l'aumento dell'allerta proveniente dal Giappone. Lo riferiscono le agenzia Nuova Cina e Yonhap. Le stazioni di monitoraggio di Shanghai e quelle istallate nelle provincie dell'Heilongjiang, Liaoning, Shandong, Jiangsu, Zhejiang e Fujian, sono state incaricate di effettuare un controllo continuo e fino ad ora non hanno trovato niente di irregolare.
13:09
Alitalia, voli regolari su Tokyo e Osaka 64 –
Alitalia sta operando regolarmente i voli su Tokyo Narita e su Osaka, da Roma Fiumicino e da Milano Malpensa. La compagnia, si legge in una nota, è in continuo contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina in merito all'evoluzione della situazione e ad eventuali necessità particolari che dovessero presentarsi.
13:08
Conti: "Continuiamo col nucleare italiano" 63 –
"Certo che continuiamo a essere impegnati nei confronti del nucleare italiano. Chiaramente è un programma di lungo termine, si basa su tecnologie di terza generazione avanzata". Lo ha detto l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, in merito allo sviluppo del programma nucleare in Italia alla luce di quanto successo in Giappone."Riteniamo che non si debba reagire in maniera emotiva, come successo altre volte: dobbiamo avere attenzione verso tutte le tecnologie e non si può escludere il nucleare", ha commentato l'amministratore delegato di Enel.
13:06
Francia: Guscio reattore Fukushima si è aperto 62 –
La struttura di contenimento del reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima in Giappone "non ha più tenuta stagna": lo ha dichiarato alla stampa il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), André-Claude Lacoste.
12:52
Ue ribadisce: nessun pericolo radiazioni per Europa 61 –
"Per il momento non ci sono indicazioni che livelli eccessivi di radioattività possano colpire altre parti del Giappone o dell'Europa". Lo ha ribadito il portavoce della Commissione europea Olivier Bailly, sottolineando che il comitato di esperti Ue sul rischio nucleare "continuerà a monitorare da vicino la situazione" a Fukushima.
12:48
Russia, meteo: per tre giorni niente nube 60 –
Il direttore del Servizio di monitoraggio idrometeorologico e ambientale della Federazione russa, Roman Vilfand, ha definito "assolutamente certo che nei prossimi tre giorni le masse d'aria continueranno a muoversi in direzione dell'oceano Pacifico, da ovest verso est," impedendo quindi a un'eventuale nube radioattiva del Giappone di raggiungere la Russia.
12:46
Il messaggio di Yoko Ono ai giapponesi 59 –
Yoko Ono scrive ai giapponesi colpiti dal terremoto e dallo tsunami: "Non mi aspettavo un simile disastro in un paese a cui sono così legata", scrive la vedova di John Lennon. Yoko ricorda nel messaggio di essersi trovata in mezzo a un terremoto con il marito e il figlio Sean: "Presi Sean in braccio e corsi dentro un armadio, tenendo il bambino stretto e ripetendogli il mantra 'nam myoho renge kyo'. Quando finirono le scosse John rise di me, non capiva perché mi ero rifugiata nell'armadio e gli spiegai che questo è quel che fai in un terremoto. Non era niente in confronto a quello che avete provato voi, ma ancora oggi il mio corpo è scosso da quella memoria".
12:44
Cina evacua i suoi cittadini dalle zone colpite 58 –
La Cina ha organizzato decine di autobus per evacuare i suoi cittadini dalle aree del Giappone colpite dal sisma e lo tsunami di venerdì. Lo ha reso noto sul suo sito l'ambasciata di Pechino a Tokyo. Almeno 4.771 cinesi vivono nella prefettura di Fukushima, mentre sono 22.155 i cinesi residenti a Tokyo e nelle prefetture coinvolte dal disastro. Ad essi si aggiungono 2.103 turisti che stavano visitando il paese con viaggi organizzati. Non vi sono notizie di cinesi rimasti uccisi. Gli autobus cominceranno a entrare in funzione domani.
12:44
Lufthansa sospende voli per e da Tokyo 57 –
La compagnia aerea tedesca Lufthansa ha sospeso i voli per e da Tokyo e sta deviando gli aerei su Nagoya e Osaka. I voli fanno scalo a Seul, per cambiare equipaggio, ed evitare che lo staff debba pernottare in Giappone; lo ha spiegato un portavoce della compagnia.
12:36
Incendio al reattore 4 estinto grazie truppe Usa 56 –
Le truppe statunitensi hanno partecipato alle operazioni di spegnimento dell'incendio divampato nel rettore numero quattro della centrale atomica giapponese di Fukushima 1, affiancando le unità locali dell'esercito, della Protezione Civile e dei vigili del fuoco. Lo hanno riferito fonti dell'amministrazione municipale. Il rogo ha provocato un innalzamento nei livelli di radioattività dentro e intorno all'impianto nucleare.
12:30
Sei raffinerie su ventisette fermate per il terremoto 55 –
Meno sei delle ventisette raffinerie giapponesi sono state fermate dopo il sisma, paralizzando di fatto il 31% della capacità di raffinazione dell'arcipelago nipponico, il quinto maggior raffinatore al mondo. Lo rende noto l'Aie nel suo rapporto mensile. L'agenzia internazionale per l'energia spiega che il governo giapponese ha temporaneamente permesso di ricorrere a una parte dei propri stock. Il giappone a fine 2010 disponeva di 590 milioni di barili di petrolio di riserve, pari a circa 170 giorni di importazioni nette, soprattutto sotto forma di greggio.
12:26
Per agenzia nucleare Francia incidente Fukushima di livello 6 54 –
L'incidente nucleare avvenuto nella centrale di Fukushima è salito al livello 6 di una scala massima di 7. In passato solo l'incidente di Cernobyl è arrivato al livello massimo mentre l'incidente di Three Mile Island in Pennsylvania nel 1979 fu catagolato come di livello 5. Lo ha dichiarato il presidente dell'Autorità francese per la sicurezza nucleare (Asn), Andrè-Claude Lacoste.
12:24
Maggio Fiorentino non lascia il Giappone prima di domani 53 –
Dopo aver interrotto ieri la tournée, il Maggio Musicale Fiorentino è ancora a Tokyo e sta valutando la possibilità di allontanarsi dalla capitale pere spostarsi in una città del sud del Paese. E' quanto si apprende a Firenze. La partenza dal Giappone, invece, con ogni probabilità non potrà avvenire prima di domani. In attesa dell'imbarco, un'opzione allo studio sarebbe quella di recarsi in treno a Osaka. Oltre che da considerazioni logistiche, l'idea sarebbe maturata anche alla luce dell'aumento della radioattività registrato stamani nella capitale giapponese.
12:22
Gran Bretagna non ordina per ora partenza cittadini 52 –
Il governo britannico è "gravemente preoccupato" per la sorte di una cinquantina di cittadini che potrebbero essere rimasti vittima del sisma in Giappone ma non ha per ora consigliato di partire ai connazionali nel Paese. Fino a ieri notte erano ancora 450 i cittadini britannici che mancano all'appello e dieci di loro potrebbero aver perso la vita. In Giappone si trovano circa 70 mila cittadini britannici in Giappone.
12:21
Nuova scossa di 6,3 gradi a Fukushima 51 –
Una nuova, forte scossa sismica di assestamento si è registrata nella prefettura nord orientale giapponese di Fukushima, la stessa dove sorge la centrale atomica a forte rischio di fuoriuscita di radioattività. Lo ha reso noto l'Agenzia Meteorologica nipponica, secondo cui il movimento tellurico ha raggiunto i 6,3 gradi sulla scala aperta Richter. L'epicentro è stato localizzato sulla costa, a una decina di chilometri di profondità nel sottosuolo. In giornata erano state avvertite nell'area ulteriori scosse, ma tutte di magnitudo inferiore. In totale dal terremoto pari a 9,0 gradi Richter di venerdì scorso le scosse di assestamento sono state oltre duecento.
12:19
Governo Giappone potrebbe acquistare titoli sul mercato 50 –
Il governo giapponese potrebbe intervenire acquistando titoli sul mercato per contrastare il forte ribasso dei prezzi azionari sui listini di Tokyo. Lo ha lasciato intendere il ministro dell'Economia nipponico, Kaoru Yosano, in un incontro con la stampa. "Potrebbe essere un troppo presto per parlarne, ma il governo ha questa opzione a disposizione" ha affermato Yosano.
12:17
Paura nucleare, corsa online all'acquisto pillole di iodio 49 –
Il rischio di una catastrofe nucleare in Giappone ha scatenato il panico nei Paesi dell'area e la corsa all'acquisto di pillole di iodio, che hanno raggiunto cifre record nelle aste online. Al punto che gli esperti si sono sentiti in dovere di avvertire che comunque si tratta di mezzi di utilità limitata nella protezione dallo iodio radioattivo. Le aziende Usa che vendono lo ioduro di potassio sono già a corto di scorte e le farmacie lungo la west coast del Pacifico hanno quantitativi limitati. Lo ioduro di potassio è un sale usato per proteggere la tiroide e bloccare l'assunzione di iodio radioattivo, una sostanza altamente cancerogena che può fuoriuscire dai reattori nucleari in caso di incidente. Un importante fornitore, la Anebx, ha reso noto di aver esaurito le scorte e di non poter far fronte a nuovi ordini fino al 18 aprile.
12:16
Putin: "Valutare prospettive sviluppo nucleare" 48 –
Nell'ordinare l'analisi della situazione nel nucleare russo dopo l'incidente in Giappone, il premier Vladimir Putin, ha chiesto di "valutare le prospettive" di sviluppo del settore.
12:08
Camera, l'Aula esprime solidarietà per Giappone 47 –
L'Aula della Camera ha ricordato le vittime del terremoto in Giappone. Tutti i rappresentanti dei gruppi parlamentari sono intervenuti per esprimere solidarietà al popolo giapponese che sta vivendo ore drammatiche.
12:07
Moto, Dorna rinvia il Gp Motegi al 2 ottobre 46 –
Il Gran Premio motociclistico del Giappone previsto a Motegi per il prossimo 24 aprile è stato spostato al 2 ottobre. Lo ha deciso la Dorna, società che organizza il Mondiale della Motogp, spiegando che la terza gara della stagione 2011 che prenderà il via domenica prossima a Losail in Qatar, si terrà prima deI Gp di Australia e Malaysia.
11:55
Fazio: "Nessun rischio per l'Italia" 45 –
"I miei esperti escludono che ci sia qualsiasi tipo di rischio in Italia per quello che sta avvenendo in Giappone, sia per quello che riguarda le nubi che per il pericolo di attraversamento della crosta terrestre" da parte del nucleo della centrale. Il ministro della Salute, Ferruccio Fazio ha spiegato anche che così come previsto dalla legge 230 del '95 stanno per essere pubblicate sul sito del ministero le informazioni ai cittadini sui possibili rischi immediati e a lungo termine".
11:51
Germania, Merkel annuncia stop di 3 mesi a 7 reattori 44 –
La cancelliera Angela Merkel ha annunciato lo stop provvisorio per tre mesi di sette vecchi reattori nucleari, in seguito al devastante sisma che venerdì ha colpito l'arcipelago nipponico provocando gravi danni alle centrali nucleari giapponesi. Ieri il governo tedesco aveva annunciato la decisione di sospendere la proroga dell'attività delle sue centrali nucleari.
11:50
Croce Rossa, ecco come aiutare online o con sms 43 –
Al via la raccolta fondi della Croce Rossa Italiana (Cri) per il Giappone. Per donare 2 euro è possibile inviare un sms da cellulari TIM, Vodafone, Wind, 3, CoopVoce, Tiscali o da telefono fisso Telecom, Infostrada, Fastweb, Teletu e Tiscali al numero 45500. I contributi raccolti saranno impiegati per supportare le attività di assistenza della Croce Rossa Giapponese, in stretta collaborazione con la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e con il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Oltre all'invio di un sms, le altre modalità per donare sono: online su www.cri.it; tramite bonifico bancario IBAN: IT 19 P 01005 03382 000000200208 - Conto corrente postale n. 300004 intestato a 'Croce Rossa Italiana, via Toscana 12 - 00187 Roma'. La causale è 'Pro emergenza Giappone'.
11:49
G20 pronto a aiutare il Giappone 42 –
Il G20 è pronto ad aiutare il Giappone e presto terrà una riunione per fare il punto sull'impatto del sisma nipponico sull'economia globale e sull'energia. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha dato un input in questo senso nel corso della riunione dei ministri degli Esteri del G8 a Parigi. "Abbiamo detto al nostro collega giapponese che siamo pronti ad aiutarli", ha spiegato a Europe 1 il capo del Quai d'Orsay, Alain Juppè, "sta a loro dire come". Il presidente francese, ha aggiunto, "ha chiesto che il G20 si metta al servizio del Giapppone".
11:46
Nuova scossa magnitudo 6 a est costa di Honshu 41 –
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 6 della scala Richter è stata registrata a est della costa di Honshu, in Giappone, alle ore 9.49 GMT secondo quanto riferito dallo U.S. Geological Survey. L'epicentro è stato individuato a una profondità di 15,30 chilometri sotto il livello del mare.
11:43
Autobus italiano a Sendai per aiutare trasferimenti 40 –
L'ambasciata d'Italia a Tokyo ha organizzato la partenza di un autobus - oggi da Niigata - diretto a Sendai (Nord-est) dove si trovano una quindicina di connazionali per trasferirli in altre zone più sicure del Paese. Lo si è appreso alla Farnesina. L'appuntamento dato dall'Ambasciata agli italiani presenti a Sendai - si tratta di alcuni nuclei familiari con bambini - è all'Hotel Westin.
11:34
Putin ordina controlli sul settore atomico 39 –
Il premier russo Vladimir Putin ha incaricato l'agenzia atomica russa di analizzare la situazione "nel settore atomico russo" alla luce dell'incidente nucleare in Giappone e, nel termine di un mese, presentare un resoconto al governo. Lo scrive l'agenzia Ria Novosti. Il premier, aggiunge l'agenzia, ha dato l'incarico nel corso di una riunione svolta a Novo-Ogareva, a sud di Mosca, con il capo della Agenzia Rosatom Serghiei Kirienko.
11:33
Venti spingono radiazioni verso l'Oceano 38 –
I venti stanno per ora spingendo la nube radioattiva fuoriuscita dalla centrale di Fukushima verso l'Oceano, quindi via dalla terraferma giapponese, riducendo così il pericolo di contaminazione nella regione: lo ha detto da Ginevra l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), la cui portavoce, Clara Nullis, ha spiegato che tuttavia i venti sono in continuo cambiamento.
11:32
Sisma ha spostato coste di 4 metri verso est 37 –
Il terremoto, oltre a modificare l'inclinazione dell'asse terrestre ha spostato di circa quattro metri verso est parte dell'arcipelago nipponico. Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, lo spostamento è stato più evidente nelle zone più vicine all'epicentro del sisma: dovranno quindi essere modificate le cartine catastali e stradali, oltre a quelle nautiche: la profondità dei fondali marini è infatti mutata.
11:22
Uomo estratto vivo dalle macerie a Ishinomaki 36 –
Un uomo è stato estratto vivo dalle macerie di un palazzo crollato a Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi, a 96 ore dal forte terremoto e dallo tsunami che hanno devastato la città giapponese, secondo quanto riferito dall'emittente NHK.
11:20
Sindaco Kan: "Quarto reattore in fiamme" 35 –
Alla centrale nucleare di fukushima "anche nel quarto reattore è scoppiato un incendio", e la situazione "si sta rendendo pericolosa". Lo afferma il primo ministro Giapponese, Naoto Kan, parlando alla nazione ai microfoni della tv giapponese Nhk.
11:18
Fukushima, rischio elevatissimo per tecnici al lavoro 34 –
Sono a rischio di vita i tecnici al lavoro nella centrale di Fukushima sottoposti a un livello di esposizione alle radiazioni molto dannoso. Nell'impianto lavoravano circa 800 persone, ma la societa proprietaria - la Tokyo Electric Power, Tepco - ha chiesto a una cinquantina di rimanere.
11:15
Terminata l'evacuazione nella zona di Fukushima 33 –
Sono stati tutti evacuati i giapponesi che risiedevano entro un raggio di 20-30 chilometri dalla centrale nucleare di Fukushima 1. Lo riferisce la tv nipponica NHK, spiegando che polizia e personale militare hanno lavorato senza sosta per trasferire 450 persone, tra ricoverati in ospedale e ospiti di case di riposo. Auto della polizia stanno pattugliando le zone comprese tra i 20 e i 30 chilometri di distanza per esortare tutti gli abitanti che non vogliono evacuare, a restare in casa con le finestre chiuse.
11:11
Completamente distrutto l'aeroporto di Sendai 32 –
Case distrutte contro il terminal, piano terra scomparso, autoveicoli trascinati dall'acqua incastrati negli edifici semicrollati, aerei da turismo semisommersi dal fango: le scene di distruzione all'aeroporto di Sendai, nel nord-est del Giappone, duramente colpito dal terremoto e dallo tsunami di venerdì, sono descritte come "al di là dell'immaginabile". "Ci aspettavamo un importante terremoto qui, lungo la costa e abbiamo fatto tutti i preparativi per proteggere gli abitanti, ma la catastrofe va al di là di quanto potessimo prevedere", ha raccontato ai giornalisti il sindaco di Sendai, Emiko Okuyama. "Per me è un dolore troppo grande", ha aggiunto.
11:08
Fukushima, zona evacuazione ampliata a 30km 31 –
Il premier giapponese Naoto Kan ha detto che la zona di evacuazione attorno alla centrale di Fukushima è stata ampliata a 30 km.
10:58
Nuovo bilancio polizia. Si temono oltre 10mila vittime 30 –
La polizia giapponese ha affermato che sono 2.475 i morti accertati per il terremoto e lo tsunami di venerdì scorso, mentre risultano al momento disperse 3.611 persone. Un bilancio ancora provvisorio, dato che la distruzione seminata dallo tsunami nel nordest del Paese fa ritienere che il conto finale sarà di decine di migliaia di vittime. La polizia ha aggiunto che migliaia di sopravvissuti al doppio disastro non siano ancora stati raggiunti dai soccorsi. Quanto ai danni materiali, la gigantesca onda anomala ha distrutto più di 55.830 tra case e altri edifici. In particolare, oltre tremila abitazioni sono state allagate, mentre centotrenta sono bruciate.
10:57
Tokyo, livelli radioattivitità 9 volte superiori alla norma 29 –
Livelli di radioattivitità nove volte superiori alla norma sono stati registrati nella prefettura di Kanagawa, a ovest di Tokyo, il cui capoluogo Yokohama è situato appena 35 chilometri a sud della capitale giapponese. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa nipponica Kyodo, citando fonti dell'amministrazione locale.
10:54
"Sisma punizione di dio", chiede scusa il sindaco di Tokyo 28 –
Il sindaco di Tokyo, l'ultraconservatore Shintaro Ishihara, è stato costretto a chiedere scusa per aver affermato che il devastante terremoto di venerdì scorso e il successivo tsunami sono "una punizione divina" per "l'egoismo" giapponese. "Ritiro quanto detto e offro le mie profonde scuse", ha dichiarato Ishihara, aggiungendo di non aver pensato ai sentimenti delle vittime. Il controverso sindaco, 78 anni, lunedì aveva sostenuto che "la politica giapponese è fatta di egoismo e populismo" e aveva invitato a utilizzare lo tsunami per ribaltare l'egoismo che ha ossidato la mentalità giapponese per troppo tempo". "Credo che il disastro sia un castigo divino, anche se mi dispiace per le vittime", aveva concluso.
10:51
Ambasciatore: "Rischio contaminazione c'è. Tornate in Italia" 27 –
"Molti nostri connazionali sono a Osaka e in altre città del Giappone: per chi lavora qui il consiglio di base è mandare via i familiari, anche in Italia". E' il consiglio dell'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone, secondo cui "il rischio di contaminazione c'è" e, naturalmente, mette in primo piano la capitale Tokyo, distante circa 230 km dalla centrale di Fukushima.
10:43
Due persone vive sotto le macerie a 4 giorni dal sisma 26 –
A quattro giorni dal terremoto e dallo tsunami, due persone sono state estratte vive dalle macerie nel nord-est del Giappone. Lo ha riferito l'emittente televisiva pubblica Nhk. I superstiti sono una donna di 70 anni, localizzata a Otsuchi, nella prefettura di Iwate; e un uomo adulto di età imprecisata, salvato a Ishimaki, nella prefettura di Miyagi, dove lunedì erano stati recuperati duemila cadaveri. La donna è stata immediatamente ricoverata in ospedale.
10:23
Farnesina, sconsigliati viaggi nel Paese 25 –
La Farnesina sconsiglia viaggi in Giappone. "In considerazione delle difficoltà connesse alle conseguenze del sisma a cominciare da quelle relative al danneggiamento della centrale di Fukushima, si sconsiglia di intraprendere viaggi in giappone", si legge in una nota ufficiale. Da evitare, avverte la Farnesina, "le zone del nord-est del Paese. Ai connazionali che si trovano già a qualunque titolo in Giappone - conclude la nota - si raccomanda di segnalare la propria presenza all'ambasciata d'Italia a Tokyo o al consolato generale a Osaka".
10:18
Migliaia in fuga da Fukushima. Città allo stremo 24 –
In migliaia in fuga da Fukushima, arrivano a Higashi-Matsushima, poco sopra Sendai, spaventati dalla contaminazione. La gente sostiene che i soccorsi tardano perché c'è paura a esporre soldati e i pompieri alle radiazioni. Piove e le scuole-ricovero sono piene di morti. Centinaia di migliaia di evacauti e di feriti (si dice 600 mila) hanno bisogno di medici e medicine. Precipita la situazione igienico-sanitaria. Se i soccorsi non arrivano, dicono i testimoni, presto si inizierà "a morire di fame, di sete e di freddo". Solo un sopravvissuto su tre ha cibo: mangiano e bevono vecchi e bambini.
10:10
Campionato calcio sospeso a tempo indeterminato 23 –
La J-League, il campionato di calcio giapponese, è stato sospeso a tempo indeterminato a causa del disastroso terremoto e dello tsunami che hanno colpito il Paese. II club di prima e seconda divisione hanno fatto una riunione d'emergenza nella sede della lega calcistica nipponica per cancellare le partite in programma il 2 aprile e 3 aprile.
10:02
Fukushima, in ebollizione combustibile reattore 4 22 –
Potrebbe essere in ebollizione il combustibile nucleare esaurito custodito nel bacino di stoccaggio presente all'interno del reattore 4 nella centrale atomica di Fukushima 1: lo ha reso noto la Tepco. A causa dell'ebollizione il livello dell'acqua potrebbe dunque abbassarsi, rendendo più grave il pericolo di fusione del nocciolo.
09:58
Bilancio: oltre 6,400 tra morti e dispersi 21 –
Continua ad aggravarsi Il bilancio delle vittime. Tra morti e dispersi accertati si è arrivati a superare cifra 6.400. L'ha comunicato il dipartimento di polizia, precisando che il dato è aggiornato alle 15 (ore 7 in italia). Tra Tokyo e altre 11 prefetture, i morti accertati sono 2.722 mentre i dispersi riconosciuti sono 3.742. Sono anche registrati in 15 prefetture più Tokyo 1.892 feriti.
09:50
Farnesina, voli Alitalia funzionano 20 –
L'Alitalia assicura tutti i voli dal Giappone e chi vuole tornare in patria può farlo. E' quanto riferiscono fonti della Farnesina. Solo in un caso è stato necessario fornire assistenza con un pulmino che ha trasportato dei connazionali con bambini piccoli all'aeroporto. Tutti gli italiani registrati presso l'ambasciata sono stati rintracciati.
09:49
Fukushima, contenitori del nocciolo integri 19 –
Sono integri i contenitori del nocciolo dei reattori 1, 2 e 3 della centrale di Fukushima 1. Lo hanno confermato, a quanto si apprende, il gestore della centrale, la Tepco, e l'Autorità giapponese per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa).
09:46
Premier Kan contro Tepco: "Non ci hanno informato subito" 18 –
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha criticato senza mezzi termini la Tepco (Tokyo Electric Power Corporation) che gestisce la centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto di venerdì scorso. "La televisione ha dato notizia di una esplosione, ma per un'ora nessuno ha riferito nulla all'ufficio del primo ministro", ha affermato Kan citato dall'agenzia Kyodo.
09:41
Fukushima, sceso livello radioattività 17 –
Il livello di radioattività è sceso nella centrale nucleare di Fukushima, secondo il portavoce governativo Yukio Edano. "La situazione sta ritornando alla normalità, ma occorre che manteniamo una stretta sorveglianza", ha commentato un portavoce dell'Assessorato cittadino alla Sanità, Keiichi Nakaya. Nella capitale del Giappone il tasso di radioattività già anteriormente era comunque stato giudicato non pericoloso per l'uomo, a differenza di quello nell'impianto di Fukushima, dichiarato "significativamente" nocivo per l'organismo.
09:34
Governo: nessuna continua emissione radioattiva da reattore 4 16 –
Il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano, ha riferito che non vi è una continua emissione di lati livelli di radioattività dal reattore numero 4 della centrale di Fukushima 1, dove questa mattina si era sviluppato un incendio. Per quanto riguarda gli altri reattori, i sistemi di raffreddamento dei reattori 5 e 6 "sembrano non funzionare". Nei reattori 1 e 3 la situazione è stabile dopo l'impiego di acqua di mare. Infine bisogna chiarire se è possibile far riscorso all'acqua di mare nel reattore numero 2 dove si è verificata questa mattina un'esplosione.
09:27
Ritrovate 1300 persone sull'isola di Oshima 15 –
Le autorità giapponesi sono riuscite a riprendere i contatti con 1300 sopravvissuti al terremoto e lo tsunami, che si trovano nell'isola di Oshima, nella prefettura di Miyagi. Lo hanno reso noto le autorità locali, citate dall'agenzia Kyodo. Il governatore della prefettura, Yoshihiro Murai, ha denunciato che la carenza di carburante rappresenta uno dei principali problemi per soccorrere la popolazione colpita. Sono 7-8mila le persone che si sono rifugiate nelle scuole. Ci sono difficoltà nel trasporto dei rifornimenti di cibo. Negli ospedali scarseggiano medicine e ci sono crescenti problemi negli obitori per l'elevato numero di corpi e i black out che rendono difficile la conservazione delle salme.
09:13
Mastrogiacomo: "Si ipotizza piano di evacuazione da Tokyo" 14 –
Ancora dalle informazioni di Mastrogiacomo è stato evacuato tutto il personale non necessario dalla Centrale. La nube si sta spostando verso sud- sudest e potrebbe raggiungere Tokyo che si prepara ad un mega piano di evacuazione. La situazione resta difficile e le prospettive incerte.
09:05
Mastrogiacomo: "C'è stata fusione parziale del nocciolo" 13 –
Secondo le informazioni raccolte dal nostro inviato Mastrogiacomo l'ultima esplosione è stata provocata da una nuova mancanza d'acqua nel circuito di raffreddamento del reattore 2: i tecnici non si erano accorti che era finito il gasolio nei generatori che alimentano le pompe che succhiano acqua dal mare. Il livello è sceso nella vasca e le barre del combustibile sono rimaste scoperte troppo tempo. Il calore ha lesionato un elemento interno del reattore, un grosso serbatoio di acqua che serve proprio nelle emergenze come in questo caso. L'esplosione interna ha probabilmente compromesso le barre che hanno finito per sciogliersi rilasciando nella vasca e nel resto del reattore iodio e cesio. C'è stata una parziale fusione del nocciolo.
09:04
Il governo: "Spento l'incendio al deposito del reattore 4" 12 –
Le autorità giapponesi hanno confermato che l'incendio al deposito di combustibile usato al reattore 4 della centrale di Fukushima è stato spento: lo ha riferito l'Agenzia atomica internazionale a Vienna (Aiea)
09:02
Aumenta la temperatura anche nei reattori 5 e 6 11 –
Un lieve aumento della temperatura è stato rilevato nei reattori numero 5 e 6 nell'impianto nucleare di Fukushima 1. Lo ha detto in conferenza stampa il portavoce del governo giapponese Yukio Edano.
08:40
In fiamme cobustibile nucleare: "Rilascia radioattività nell'aria" 10 –
E' in fiamme un bacino di stoccaggio del combustibile nucleare spento nel reattore numero quattro della centrale di Fukushima. Lo ha reso noto l'Aiea. E' in corso "il rilascio della radioattività direttamente nell'aria", a un tasso "pari a 400 millisievert l'ora".
08:39
Tokyo, livelli radioattivi superiori alla norma 9 –
Il livello di radioattività misurato a Tokyo è leggermente superiore al normale. Lo rileva la municipalità precisando però che i livelli attuali sono troppo fievoli per influire sulla salute.
08:01
Aiea: dopo l'incendio una fuga radioattiva 8 –
Le autorità giapponesi hanno dichiarato che l'incendio al reattore numero 4 della centrale nucleare di Fukushima ha provocato una fuga di radioattività nell'atmosfera: lo ha detto l'Aiea, l'agenzia atomica dell'Onu.
07:41
Radiazioni superiori alla norma a 100 km da Tokyo 7 –
Livelli di radioattività dieci volte superiori alla norma sono stati registrati oggi a Maebashi, città situata circa 100 chilometri a nord di Tokyo: lo ha reso noto l'agenzia di stampa giapponese Kyodo.
07:39
Marinai degli Usa esposti a radiazioni 6 –
Un gruppo di 17 marinai della VII flotta statunitense impegnati alle operazioni di soccorso è stato esposto a delle radiazioni, senza riportare danni alla salute: lo ha reso noto la Marina militare americana.
07:37
La Borsa chiude a -10,55% 5 –
La Borsa di Tokyo ha poi chiuso con un ribasso del 10,55% dell'indice Nikkei, che è il terzo ribasso della sua storia.
07:04
Borsa di Tokyo impazzita perde fino al 14% 4 –
La Borsa di Tokyo va fuori controllo e precipita del 14,4% a causa delle difficoltà nella gestione dei problemi all'impianto nucleare di Fukushima e i rischi radiazioni: il Nikkei crolla a 8.257,56 punti.
07:03
Il governo annuncia livello radiazioni pericoloso 3 –
Il livello delle radiazioni misurate sul sito della centrale nucleare giapponese di Fukushima è pericoloso per la salute: lo ha dichiarato un portavoce del governo nipponico.
07:02
Aumentata la radioattività dopo l'esplosione 2 –
Un'aumentata radioattività è stata registrata nella prefettura giapponese di Ibaraki, tra la centrale nucleare di Fukushima e Tokyo. Lo riferisce l'agenzia giapponese Kyodo.
07:00
Il governo ammette nuove esplosioni 1 –
Una nuova esplosione è avvenuta al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima 1. Lo ha annunciato il governo giapponese, precisando che l'esplosione, udita poco dopo le 6 locali (le 22 di ieri in Italia), ha danneggiato la vasca di condensazione del contenitore del nocciolo che ha il compito di impedire le fughe radioattive in caso di incidente.
(15 marzo 2011)
Diretta 14 marzo 2014
Diretta
Giappone, nuova esplosione a Fukushima
"Forse iniziato processo fusione del nucleo"
Giappone, nuova esplosione a Fukushima "Forse iniziato processo fusione del nucleo" L'esplosione nella centrale nucleare di Fukushima
Danneggiato il reattore numero 3 dell'impianto che tiene il mondo con il fiato sospeso. Contagiato un dipendente, 11 feriti. Per la società che gestisce la centrale, la Tepco, ora è a rischio il numero 2 le cui barre di combustibile sono del tutto esposte. Per fronteggiare la crisi nucleare Tokyo chiede aiuto all'Aiea e agli Usa. L'Agenzia atomica internazionale: "Improbabile una nuova Chernobyl". Berlino ordina: "Chiudere le vecchie centrali". Brunetta: "Il nucleare italiano va avanti". Nuova scossa di magnitudo 6,2. Si aggiorna il tragico bilancio: 6000 fra vittime e dispersi, si temono 10mila morti. La Borsa apre in negativo e crolla fino a -6 per cento. Cancellati i mondiali di pattinaggio artistico di Tokyo e fermato per un mese il campionato di calcio. Farnesina: identificati e al sicuro tutti gli italiani
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(Aggiornato alle 20:58 del 14 marzo 2011)
20:58
I francesi: L'incidente di Fukushima al sesto grado della scala Ines 103 –
Per l'agenzia di sicurezza nucleare francese, Asn, l'incidente alla centrale nucleare di Fukushima deve essere classificato al quinto o addirittura al sesto grado della scala Ines degli incidenti nucleari, che vede quello di Chernobyl al settimo livello, quello dei disastri nucleari. "Noi consideriamo che debba essere almeno ad un livello 5 e probabilmente a quello 6. Siamo oltre Three Mile Island senza raggiungere Chenrnobyl", ha detto Andre-Claud Lacoste, presidente dell'Asn
20:49
Ferrara: "Nucleare, se Giappone perde bisogna pensarci tanto" 102 –
Giuliano Ferrara, nella prima puntata di "Qui Radio Londra", ha affrontato il tema del nucleare, in particolare per le conseguenze del sisma in Giappone. "Se i giapponesi vinceranno la loro battaglia nella centrale di Fukushima potremo dire che, anche nella più grande devastazione quella fonte di energia è relativamente al sicuro. Ma se non la vinceranno dobbiamo pensarci tanto"
20:41
Sarkozy esclude passo indietro francese sul nucleare 101 –
"Di uscire dal nucleare, non se ne parla neanche": è quanto ha esclamato il presidente francese, Nicolas Sarkozy, oggi durante una riunione con la maggioranza. "La Francia è il paese che ha il settore nucleare più sicuro e del resto è per questo che abbiamo perso delle gare d'appalto negli Emirati. Eravamo più cari perché offrivamo più sicurezza", ha spiegato il capo dello Stato, citato da due partecipanti alla riunione. Sarkozy allude alla sconfitta francese in una gara d'appalto a fine 2009 negli Emirati arabi uniti per un contratto da 20,4 miliardi di dollari per la fornitura di reattori nucleari Epr
20:19
Mazda: stop impianti Hiroshima e Hofu fino al 16 marzo 100 –
Il costruttore automobilistico Mazda ha deciso di sospendere fino al 16 marzo la produzione nei suoi impianti di Hiroshima e Hofu. Inoltre, Mazda ha disposto "un'immediata donazione di 30 milioni di yen a supporto dei soccorsi". L'azienda giapponese precisa che "finora nessun impiegato Mazda è stato colpito direttamente dalla catastrofe". Sia il centro amministrativo di Mazda a Tokyo sia il Mazda Development Centre a Yokohama inoltre non hanno subito danni. Riguardo agli effetti che la catastrofe potrebbe avere sulla spedizione di veicoli dal Giappone all'Europa, Mazda precisa che "normalmente le navi che trasportano le vetture prendono la rotta sud in direzione di Taiwan". Secondo Mazda inoltre "la disponibilità di veicoli Mazda in Europa è assicurata per l'immediato futuro perché la produzione e il trasporto di veicoli negli impianti giapponesi di Mazda hanno scorte per molti mesi"
20:18
Napolitano: "L'Italia farà la sua parte" 99 –
"La comunità internazionale - conclude il presidente della Repubblica - è pronta a sostenere il Giappone in qualsiasi modo il suo Paese riterrà utile e necessario. L'Italia non mancherà di fare la sua parte. Siamo al fianco del Giappone in questo drammatico frangente"
20:16
Napolitano: "Il Giappone ce la farà anche stavolta" 98 –
Prosegue il messaggio del presidente della Repubblica all'imperatore del Giappone Akihito. "Sono sicuro - scrive il capo dello Stato - che anche questa volta il Giappone saprà riprendersi con coraggio e spirito di abnegazione. Lo sforzo cui il Suo Paese è chiamato è grande, ma il Sol Levante può contare su una popolazione straordinaria, la cui dignità e compostezza anche nell'attuale terribile frangente riscuote rispetto e ammirazione da parte dell'intera nazione italiana. Rivolgo il mio sentito apprezzamento anche all'indirizzo delle Autorità nipponiche che con responsabile trasparenza gestiscono la potenziale, drammatica emergenza nucleare"
20:12
Agenzia nucleare americana: poche probabilità pericolo per coste occidentali Usa 97 –
Sono "molto basse le probabilità" che un'eventuale fusione del reattore nucleare di Fukushima in Giappone possa avere un impatto sulle Hawaii o sulle coste occidentali statunitensi. Lo ha detto Gregory Jaczko, a capo dell'US Nuclear Regulatory Commission (NRC)
20:07
Messaggio di Napolitano all'imperatore Akihito 96 –
"Sono oltremodo sconvolto dalle devastanti conseguenze, ben oltre ogni immaginabile misura, del terremoto e del maremoto abbattutisi sul Giappone nord-orientale l'11 marzo scorso. Seguo costantemente con profonda trepidazione gli sviluppi e le coraggiose operazioni di soccorso alla popolazione flagellata da questo cataclisma. Voglio rinnovarLe tutta la vicinanza del popolo italiano, e mia personale, al popolo e alle Autorità giapponesi". Così scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato a Sua Maestà Imperiale Akihito, Imperatore del Giappone
20:01
In partenza anche team esperti italiani 95 –
Dovrebbe partire domani per il Giappone il team di esperti italiani che avrà il compito di valutare con le autorità giapponesi tempi e modalità di un eventuale intervento di soccorso del nostro paese. Il team, che dovrebbe arrivare a Tokio nella giornata di mercoledì, sarà composto da personale del Dipartimento della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dell'Ispra, l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale. Si tratta in particolare di esperti in rischi nucleari, sanitari, sismici e vulcanici
19:52
Nuovo tentativo di pompare acqua marina nel reattore 94 –
E' stato avviato un nuovo tentativo di pompare acqua marina nel reattore della centrale nucleare di Fukushima. Lo rende noto la compagnia Tepco, citata dall'agenzia di stampa Kyodo News. La stessa compagnia oggi aveva reso noto che erano rimaste di nuovo completamente esposte le barre di combustibile del reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima. Poche ore prima, le barre erano già rimaste a secco "brevemente", in seguito a un guasto del sistema di raffreddamento e al conseguente abbassamento dei livelli dell'acqua. Un primo tentativo di pompare acqua marina nell'impianto non aveva dato esito positivo, ma poi sembrava che i tecnici fossero riusciti a immettere i primi 30 centimetri di acqua
19:36
Brunetta: "No strumentalizzazioni, nucleare va avanti" 93 –
"Sul nucleare il governo andrà avanti, non si può decidere uno stop in base ad eventi ancora confusi". Quanto sta succedendo in Giappone "non va strumentalizzato". E' quanto sostiene il ministro della Funzione Pubblica Renato ai microfoni di 'Sky Tg24 Economia'. "In queste situazioni serve la massima informazione, senza catastrofismi e senza minimalismi. In Italia invece si strumentalizza a fini politici interni e a fini referendari". Secondo il ministro, "occorre essere responsabili e freddi, depurando molta dell'informazione anche da interessi in campo"
19:01
Germania: presto chiuse due centrali nucleari 92 –
il cancelliere Angela Merkel ha annunciato una moratoria di tre mesi sulla decisione, già presa, di allungare di 12 anni la vita delle 17 centrali nucleari ancora in funzione, e a giorni saranno chiusi due degli impianti più vecchi. "Seguiamo muti e sconvolti gli apocalittici eventi del Giappone", ha affermato il cancelliere in una conferenza stampa insieme al ministro degli Esteri, Guido Westerwelle. La Merkel ha fatto capire che due centrali nucleari verranno chiuse già nei prossimi giorni, probabilmente prima delle decisive elezioni regionali del 27 marzo in Baden-Wuerttemberg. Alla domanda se debbano essere staccati dalla rete energetica i reattori che hanno già completato il massimo delle forniture, secondo il piano di uscita dal nucleare varato dal governo Schroeder, il cancelliere ha risposto affermativamente. Il riferimento è alla centrale di Neckarwestheim I, in Baden-Wurttemberg, e a quella di Biblis A in Assia
18:59
Tepco: energia elettrica razionata fino ad aprile 91 –
I giapponesi dovranno fare i conti con elettricità razionata e blackout programmati almeno fino a fine aprile. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo citando l'operatore Tepco. Da oggi hanno preso il via le interruzioni di corrente elettrica per 90 minuti in 113 mila abitazioni di alcune zone delle prefetture di Chiba, Ibaraki, Shizuoka e Yamanashi, hanno precisato i portavoce della Tokyo Electric Power Corporation
18:53
Commissione Ue chiede riunione straordinaria dell'Aiea 90 –
La Commissione europea ha chiesto la convocazione di una riunione straordinaria dell'Aiea, la prossima settimana a Vienna, per discutere della crisi nucleare in Giappone
18:50
Aiea: le differenze tra il caso Fukushima e Chernobyl 89 –
Secondo Yukiya Amano, direttore generale dell'Aiea, la differenza principale tra Fukushima e Chernobyl è che in Giappone non è in atto alcuna reazione a catena nei reattori e che nella centrale Ucraina non c'erano contenitori del nocciolo del reattore simili a quelli giapponesi. Amano ha quindi sottolineato che non si tratta "di un incidente causato da errore umano o da progettazione", ma della conseguenza di una "enorme catastrofe naturale che è andata oltre l'immaginazione"
18:42
Agenzia atomica Usa: nostri esperti in Giappone 88 –
Gli Usa hanno mandato esperti in Giappone per assistere le autorità nel tentativo di contenere i danni alla centrale nucleare di Fukushima, dove si sono verificate due esplosioni e una fuga di radioattività. Lo ha detto Gregory Jaczko, presidente della US Nuclear Regulatory Commission, l'ente che regola il settore dell'energia atomica negli Usa, durante una conferenza stampa alla Casa Bianca
18:40
Aiea: al momento nessun segnale di fusione reattori 87 –
Al momento non ci sono segnali di possibili fusioni del nucleo nei reattori delle centrali giapponesi colpite dal terremoto. Lo ha precisato l'Aiea. "Non abbiamo indicazioni - ha detto il direttore del Dipartimento sicurezza nucleare dell'agenzia atomica - che ci sia già un processo di fusione in atto". Il rischio di una fusione nucleare era stato evocato per il reattore numero due della centrale di Fukoshima le cui barre di combustibile erano rimaste esposte per ore
18:38
Aiea: improbabile nuova Chernobyl 86 –
E' "molto improbabile" che la crisi nella centrale nucleare giapponese di Fukushima degeneri in una situazione paragonabile a quella verificatasi nella centrale russa di Chernobyl nel 1986. Lo ha dichiarato oggi il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), il giapponese Yukiya Amano
18:25
Nuovo bilancio: 6mila morti 85 –
Sale a 6000 il bilancio dei morti e dispersi del terremoto e dello tsunami in Giappone. Altri mille corpi, secondo quanto ha riportato la prefettura di Miyagi, sono stati infatti trovati nella giornata di oggi nelle spiagge nella penisola di Oshika e si prevede che altri 200-300 cadaveri nella zona di Sendai potrebbero far salire ancora il computo. Il calcolo della polizia riportava un bilancio di 1886 morti e 2369 dispersi qualche ora fa. Secondo quanto riporta la Kyodo News inoltre 550mila residenti sarebbero stati evacuati. Mentre sarebbero circa 30mila i residenti nelle aeree devastate ancora non contattati
18:18
Save The Children: 100mila i bambini sfollati 84 –
In Giappone sarebbero 500.000, di cui 100.000 bambini, le persone che hanno perso la propria casa nelle aree colpite dal terremoto e dallo tsunami e che ora hanno trovato un riparo nei 2.050 centri di evacuazione, molti dei quali sono senza acqua ed elettricità. Lo afferma l'organizzazione umanitaria Save the Children. Anche il resto della popolazione continua a vivere in condizioni precarie e disagiate: Secondo le fonti ufficiali ben 2,6 milioni di persone vivono in case senza elettricità, 2,6 milioni non hanno il gas e 1,4 milioni non hanno l'accesso all'acqua
18:13
Analisti: per ricostruzione almeno 180 miliardi di dollari 83 –
La ricostruzione in Giappone presenterà un 'conto' di almeno 180 miliardi di dollari, o il 3% della produzione annuale del Paese, oltre il 50% in più rispetto al terremoto a Kobe del 1995. E' questa la stima fatta dagli analisti di Credit Suisse e Barclays. La terza economia mondiale, già afflitta da un debito pubblico altissimo, dovrà infatti fronteggiare i costi per la ricostruzione delle infrastrutture, incluse le strade e le ferrovie nonché i porti in uno scenario non molto diverso da quello che apparve all'indomani della seconda guerra mondiale. Gli analisti stimano che questa è soltanto una stima prudenziale e che per la ricostruzione occorreranno 4-5 anni di lavoro
18:09
Agenzia atomica francese: disastro meno grave di Chernobyl 82 –
Il disastro nucleare in Giappone scatenato dal terremoto e dallo tsunami di venerdì è più grave di quello di Three Mile Island (Usa, 1979) ma non è del livello di Chernobyl. E' il commento del capo dell'Autorità per la sicurezza nucleare francese Andre-Claude Lacoste
18:07
Nucleare, Giappone chiede aiuto anche agli Usa 81 –
Il Giappone ha formalmente chiesto aiuto agli Usa per il controllo dei suoi impianti nucleari danneggiati dal terremoto e dallo tsunami. Lo ha reso noto la Commissione nucleare Usa.
17:52
Authority Francia: incidente nucleare livello 5/6 su scala 1/7 80 –
L'Authority francese per la Sicurezza nucleare (Asn) ritiene che l'incidente nucleare in Giappone potrebbe passare dall'attuale livello 4 ad un livello 5 o 6 su una scala internazionale che va da 1 a 7. "Il livello 4 è già molto grave e raramente sono stati nel mondo gli incidenti di questa natura. Ma ci si può aspettare che l'allarme salirà a un livello 5 o addirittura 6", ha detto durante una conferenza stampa a Parigi, il presidente Asn Jean-Claude Lacoste, che ha paragonato l'incidente della centrale di Fukushima a quello di Three Mile Island, negli Stati Uniti, che si è verificato nel 1979.
17:50
Portaerei Usa riprende operazioni di soccorso 79 –
La portaerei americana Ronald Reagan ha ripreso la sua missione di soccorso per il terremoto in Giappone, dopo una temporanea sospensione. Lo ha comunicato la Marina degli Stati Uniti. I diciassette marinai che erano stati esposti a un livello di radiazioni pari al doppio di quello che si verifica normalmente in un mese sono stati sottoposti al trattamento previsto in questi casi.
17:42
Maggio Fiorentino conclude in anticipo la tournée 78 –
Il Maggio Fiorentino conclude in anticipo la tournée in Giappone: l'Orchestra parte per la Cina, anticipando il calendario dei concerti già in programma, e il Coro rientra in Italia. Lo annuncia il sindaco di Firenze Matteo Renzi su Facebook.
17:27
Circa 73mila gli edifici distrutti dal sisma 77 –
Il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone venerdì scorso hanno distrutto o reso inutilizzabili in maniera permanente 72.945 edifici. Lo ha comunicato il ministero dell'Interno giapponese, secondo quanto riporta l'agenzia Kyodo.
17:21
Prestigiacomo: "Programma italiano non cambia" 76 –
La linea italiana sul nucleare "non cambia". Lo ha detto il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, a margine del Consiglio dei ministri che ha affrontato anche la catastrofe avvenuta in Giappone. "Nessuna sottovalutazione", ha aggiunto il ministro secondo la quale non va comunque creato "neppure un allarmismo rispetto a una situazione eccezionale, una calamità che è stata definita un'apocalisse in un Paese ad altissimo rischio sismico". Prestigiacomo ha quindi di nuovo criticato lo "sciacallaggio politico a fini domestici" e la "macabra speculazione" messa in atto in Italia dagli anti-nuclearisti. "Diversamente dagli altri Paesi, l'Italia non ha centrali nucleari - ha detto Prestigiacomo - per una scelta sciagurata compiuta con il referendum del 1987, sull'onda emotiva della tragedia di Chernobyl. Ne continuiamo a pagare ancora oggi il costo, un'energia più cara del 30% rispetto agli altri". Da un altro punto di vista, quello della sicurezza, "noi abbiamo il vantaggio di dover rientrare nel nucleare: e lo faremo con la massima cautela e le tecnologie più avanzate". In particolare, nella scelta dei siti "saranno sicuramente esclusi i luoghi ad elevato rischio sismico".
17:02
Tokyo chiede aiuto all'Agenzia internazionale energia atomica 75 –
Il Giappone ha chiesto ufficialmente aiuto agli esperti dell'Aiea per fronteggiare la crisi nucleare. Lo riporta la Bbc, citando quanto indicato dal direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica Yukiya Amano.
16:57
Undici feriti, uno grave, per esplosione reattore 3 74 –
L'esplosione al reattore numero 3 dell'impianto nucleare giapponese di Fukushima, la seconda dopo quella del reattore numero 1 di sabato, ha provocato 11 feriti tra cui uno "molto grave". Lo riporta la Bbc.
16:56
Primi aiuti italiani domani a Tokyo 73 –
"Stanno arrivando i primi aiuti europei, inclusi i nostri della Protezione civile: il primo team arriverà domani sera a Tokyo". Lo ha annunciato l'ambasciatore italiano a Tokyo, Vincenzo Petrone.
16:53
Farnesina: "Identificati e tutti bene i 29 italiani" 72 –
"I 29 italiani che avevamo nell'area colpita dallo tsunami sono stati identificati e stanno tutti bene e al sicuro". Così l'ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone. Fino a poche ore fa all'appello mancavano solamente due connazionali. L'ambasciatore ha poi riferito che "i 254 segnalati in queste 72 ore come 'non rintracciabili' sono stati ritrovati". Per il diplomatico italiano "i nostri connazionali non sono stati toccati" dai disastri naturali abbattutisi sul Giappone e "da questo punto di vista non hanno più nulla da temere".
16:41
Fukushima, fuori la centrale livello radiazioni basso 71 –
Secondo le comunicazioni ufficiali, finora le dosi di radiazioni registrate al di fuori della centrale giapponese di Fukushima sono al di sotto di quelle che provocano avvelenamento: il valore di 1557,5 microSievert registrato ieri infatti è mille volte più basso della dose a cui si registrano i primi danni biologici acuti. Secondo le tabelle internazionali, i primi effetti sulla salute si hanno con un'ora di esposizione tra 0,1 e 0,5 Sievert, che causa una diminuzione temporanea dei globuli bianchi. Da 1 a 2 Sievert si ha invece un avvelenamento radioattivo lieve, con nausea, vomito e depressione del sistema immunitario. L'avvelenamento radioattivo grave si ha invece con un'esposizione di 3 Sievert, che comporta la morte del 50% dei pazienti entro 30 giorni. Sopra i 6 Sievert invece la mortalità è del 100% in assenza di terapie drastiche come il trapianto di midollo osseo.
16:38
Tepco teme un'esplosione nelle prossime ore 70 –
La Tepco teme che anche per il reattore 2 si profili la stessa conclusione del numero 1 e 3: un'esplosione nelle prossime ore. La società tenterà comunque di fare un buco nella struttura che ospita il reattore per permettere la fuoriuscita di idrogeno. La fusione del nucleo del reattore comporta la dispersione di un'elevata quantità di radioattività: un'ipotesi mai verificatasi nella storia del nucleare civile (a Three Mile Island, nel 1979, si verificò la fusione ma la cupola di cemento del reattore rimase perfettamente integra); mentre a Chernobyl non si arrivò alla fusione del nucleo.
16:17
Fukushima, barre di nuovo del tutto esposte 69 –
Le barre di combustibile del reattore 2 della centrale di Fukushima sono di nuovo completamente esposte, dopo che il livello dell'acqua è sceso. Lo ha reso noto la Tepco, il gestore dell'impianto giapponese che ha indicato "la situazione critica di un inizio di fusione del nucleo". La pressione dell'aria all'interno del reattore dell'impianto numero 1 di Fukushima, a 250 km da Tokyo, è aumentata improvvisamente dopo che il flusso d'aria si è accidentalmente interrotto. Ciò ha bloccato il flusso d'acqua di raffreddamento all'interno del reattore causando la completa esposizione delle barre alle 22 di oggi (ora locale), ha spiegato la tv di Stato.
16:10
Germania, stop di tre mesi a programma nucleare 68 –
La Germania sospenderà per tre mesi la decisione del previsto prolungamento della vita dei 17 impianti nucleari tedeschi alla luce del disastro di Fukushima, in Giappone. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca, Angela Merkel, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri, Guido Westerwelle.
16:05
Paura nucleare, in Italia picco acquisti contatori Geiger 67 –
Nelle ore in cui cresce la paura del disastro nucleare in Giappone si impennano le vendite di contatori Geiger. In Italia, negli ultimi due giorni, c'è stato un vero e proprio 'boom' di ordini per le ditte produttrici e importatrici degli apparecchi che servono a misurare il livello di radioattività. "Abbiamo registrato un picco anomalo di ordini", spiega Roberto Tommesani, socio dell'azienda di Bologna che importa apparecchi dalla Germania e produce in proprio kit per il trasporto di questi strumenti.
15:55
Obama: "Pronti a fornire ogni aiuto" 66 –
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ribadito oggi che gli Usa "faranno tutto ciò che possono" per aiutare il Giappone.Intervenendo oggi a Arlington, in Virginia, a un incontro dedicato all'istruzione, Obama ha voluto ancora una volta ricordare le vittime della tragedia. "Continuiamo a ricevere dal Giappone immagini terribili del disastro, e ne siamo tutti scioccati - ha detto -. Gli Stati Uniti faranno tutto ciò che possono per fornire ogni aiuto sia necessario".
15:52
Il 16 riunione vescovi giapponesi per gestire aiuti 65 –
I vescovi giapponesi si riuniranno a Sendai per un meeting di emergenza, il 16 marzo, e organizzeranno un piano per gestire gli aiuti e per valutare le strategia con cui le organizzazioni religiose potranno contribuire. Lo rende noto l'agenzia Fides, che ha raccolto la testimonianza di mons.Martin Tetsuo Hiraga, Vescovo di Sendai, la diocesi più colpita dal sisma e dallo tsunami.
15:36
Save the children: almeno 70mila i bambini sfollati 64 –
Sono almeno 70mila i bambini giapponesi sfollati dopo il sisma e lo tsunami. A fare la stima è Save the children, che ha anche lanciato un appello per raccogliere 5 milioni di dollari per aiutarli. "Moltissimi - spiega dal Giappone Stephen Mcdonald, coordinatore dell'intervento di emergenza dell'associazione - hanno perso le loro case o sono rimasti separati dai propri genitori e familiari". Per donazioni: http://www.Savethechildren.It/giappone.
15:31
Esperto tedesco, possibile altro sisma devastante 63 –
Le scosse di assestamento in Giappone dopo il sisma di venerdì potrebbero durare anche mesi: lo ha detto Rainer Kind, un sismologo del centro per le ricerche geologiche di Potsdam, il quale non ha escluso eventuali altri sismi di magnitudo simile a quella della settimana scorsa. "Le scosse potrebbero durare anche mesi", ha detto Kind definendo "insolita" l'attuale elevata frequenza di questi fenomeni sismici. Kind non ha escluso la possibilità di un'altra grande scossa: "Neanche un terremoto con la stessa magnitudo di quella della settimana scorsa è da escludere", ha spiegato.
15:27
Barre centrale esposte per 2 ore. Fusione quasi certa 62 –
Le barre di combustibile al reattore numero due dell'impianto atomico di Fukushima-Daiichi sono rimaste completamente esposte all'aria per due ore e mezzo; una situazione che con ogni probabilità ha innescato il surriscaldamento e la fusione del nucleo del reattore. Le barre sono rimaste esposte perché una pompa antincendio che versava l'acqua del mare nel reattore per raffreddarlo è rimasta a corto di carburante. Adesso il timore è di un'esplosione al reattore numero due, Come già avvenuto al numero uno e tre: per evitare l'esplosione di idrogeno, la Tepco ha annunciato che cercherà di praticare un foro nel muro dell'edificio che ospita il reattore per far fuoriuscire l'idrogeno; la società ha anche iniziato a depressurizzare la vasca di contenimento del reattore numero due, facendo fuoriuscire vapore radioattivo.
15:22
Barroso: "Ue valuta invio missione" 61 –
"Vorrei esprimere la mia profonda solidarietà" al popolo giapponese, "seguiamo la situazione con grande preoccupazione" e stiamo valutando la possibilità di inviare una "missione europea". Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Durao Barroso, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, nel corso della quale il presidente dell'esecutivo comunitario ha sottolineato come l'Europa abbia "fiducia nelle capacità delle autorità giapponesi" di superare un momento che è "estremamente difficile".
15:12
Berlusconi: "Notizie preoccupanti. Pronti a aiutare" 60 –
"E' un momento non facile per la comunità internazionale", soprattutto alla luce delle "notizie preoccupanti che arrivano dal Giappone". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al termine dell'incontro a Palazzo Chigi con il presidente della commissione dell'Unione Europea Josè Manuel Barroso. "Vogliamo esprimere - ribadisce - vicinanza e solidarietà al popolo giapponese. Siamo a disposizione per tutto l'aiuto e l'assistenza possibili al governo di Tokyo".
15:00
Fukushima era una delle centrali più "sicure" 59 –
La centrale elettronucleare giapponese Fukushima-1 è uno dei 25 maggiori impianti nucleari del mondo, costruito su progetto di General Electric, ed era considerato una delle strutture del genere fra le più sicure esistenti. E' un impianto giunto ormai al termine della vita operativa, essendo ormai in funzione da quarant'anni: costruito alla fine degli anni Sessanta, entrò in esercizio nel 1971, e doveva essere decommissionato questo stesso anno. Dopo l'esplosione le autorità nipponiche hanno preso anche la misura, certamente estrema, di disperdere nell'atmosfera parte dei vapori surriscaldati per determinare una diminuzione della pressione. La circostanza ha provocato un aumento della radioattività ambientale in un raggio di qualche chilometro attorno al reattore. La popolazione è stata fatta sgomberare da un'area di venti chilometri e sono state diffuse istruzioni per prevenire danni da contaminazioni (chiudersi in casa, spegnere i condizionatori, respirare attraverso una mascherina, ecc.). Questo, in attesa che i venti disperdano i gas radioattivi, il ché può avvenire in un periodo di tempo che (a seconda del combustibile nucleare impiegato) va dai decenni, ai secoli, ai millenni.
14:51
Petizione online per sospensione tour Maggio fiorentino 58 –
Una petizione online, che fino a questo momento ha raggiunto 872 firme, chiede la sospensione del tour in Giappone del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e il rimpatrio immediato della delegazione di circa 300 persone, "indipendentemente dalle perdite economiche che tale decisione possa comportare". Dello stesso parere anche la Slc Cgil di Firenze che, a proposito della decisione di proseguire la tourneé in Giappone del Maggio Musicale fiorentino, ha detto: "I lavoratori del teatro sono prigionieri, negli alberghi e nei teatri, delle decisioni del governo, del sindaco e della sovrintendente e questo, nella fase di minimizzazione in corso, è inaccettabile".
14:40
Alemanno: "No a centrali nucleari nel Lazio" 57 –
"Con Renata Polverini già abbiamo espresso la volontà di non avere centrali nucleari nel Lazio, perché nella nostra regione c'è già autosufficienza energetica". Così, a margine della presentazione di una mostra, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha risposto a una domanda sull'idea del governo di tornare a realizzare centrali nucleari in Italia.
14:26
Allarme Francia, rischio grande catastrofe nucleare 56 –
La situazione nelle centrali nucleari colpite dal sisma in Giappone "è molto grave" e "il rischio di una grande catastrofe non può essere scartata": è l'allarme lanciato dal ministro dell'Ambiente francese, Nathalie Kosciusko-Morizet, da Bruxelles dove è in corso il Consiglio dei ministri dell'ambiente della Ue.
14:24
Skype assegna credito gratuito per telefonare 55 –
Skype ha deciso di assegnare agli utenti nipponici credito gratuito per le telefonate. Secondo quanto comunicato dal blog in lingua giapponese di Skype, l'azienda donerà a ciascun utente nel Paese l'equivalente di 80 yen (70 centesimi di euro), sufficienti per 25 minuti di chiamate verso i telefoni fissi nazionali. Oltre al credito, gli utenti nipponici potranno utilizzare gratuitamente il servizio 'Skype Access', che permette di collegarsi a Internet mediante hotspot wi-fi.
14:19
Chiesta assistenza medica e sanitaria, Ue pronta a intervento 54 –
L'Unione europea è pronta a intervenire per soddisfare le richieste di aiuto per assistenza medica e sanitaria inoltrate dal Giappone tramite il meccanismo di protezione civile europea (Mic). Lo hanno annunciato la Commissione Ue e la presidenza ungherese dell'Ue. "I nostri partner giapponesi ci hanno informato che non hanno bisogno di assistenza per le ricerche e il salvataggio dei superstiti, ma di assistenza medica e sanitaria come attrezzature per la purificazione dell'acqua e squadre mediche", si legge in una nota della presidenza ungherese dell'Ue. Finora sono 20 i paesi europei che fanno parte del Mic ad avere dato la loro disponibilità a inviare aiuti, tra cui l'Italia.
14:16
Nessun rischio di radiazioni per la Cina 53 –
Nessun rischio al momento in Cina di contaminazioni per le radiazioni provenienti dal Giappone. Lo hanno riferito all'Agenzia Nuova Cina esperti nucleari cinesi. Xu Ren, direttore del centro di monitoraggio ambientale dell'Amministrazione Oceanica di Stato per la Cina orientale, ha detto che i suoi tecnici hanno esaminato campioni d'acqua del mare orientale cinese e non vi hanno trovato segni anormali di contaminazione.
14:02
Fukushima, barre scoperte in tre reattori 52 –
Le barre di combustibile sono rimaste scoperte, ossia non interamente sommerse dall'acqua di raffreddamento, in tutti e tre i reattori della centrale di Fukushima 1 che erano attivi al momento del terremoto di venerdì scorso. Lo ha reso noto la stessa società che gestisce l'impianto, la Tepco, ma secondo esperti di sicurezza nucleare le due esplosioni di idrogeno che hanno interessato due reattori della centrale (il numero 1 e il numero 3) inducono a ritenere che anche in essi le barre di combustibile siano rimaste scoperte per un periodo sufficientemente prolungato da innescare la reazione metallo-acqua, con conseguente produzione di idrogeno. Nei reattori nucleari deve essere costantemente assicurata la presenza di un livello d'acqua sufficiente a coprire interamente gli elementi di combustibile. In caso contrario, il calore di decadimento che si genera nel combustibile può causare la produzione di idrogeno, il danneggiamento delle barre, con la conseguente fuoriuscita di isotopi radioattivi nell'acqua di raffreddamento, e la fusione del combustibile.
13:59
Nissan e Toyota bloccano stabilimenti 51 –
Nissan Motor ha deciso di sospendere l'attività in sei stabilimenti in Giappone. La Toyota ha annunciato che terrà chiusi tutti i suoi 12 stabilimenti in Giappone, nella prefettura centrale di Aichi, almeno fino a mercoledì. I tre giorni di stop, a partire da oggi, impediranno di produrre circa 40mila vetture. Lo stop delle attività riguarda anche gli altri marchi del gruppo, tra cui Hino Motors e Daihatsu.
13:47
Reattori 1 e 3 Fukushima stabili 50 –
Alla centrale nucleare di Fukushima "i reattori 1 e 3 sono stabili". Lo afferma il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano. Che spiega che quanto al reattore 2 "quello che so è che per evitare l'esplosione sono stati praticati dei fori alla struttura" che ospita il reattore per "permettere la fuoriuscita di idrogeno". Edano rassicura che "si sta lavorando per raffreddare il reattore 2. IUl livello di radiazioni attorno alla centrale è tollerabile per gli esseri umani". (Ebo/ dire) 13:47 14-03-11 Nnnn
13:44
Governo: improbabile esplosione reattore 49 –
Il governo giapponese considera improbabile che si possa produrre una grande esplosione nel reattore numero 2 della centrale nucleare Fukushim. L'ha affermato in una conferenza stampa il portavoce del gabinetto Yukio Edano
13:24
Fukushima, contaminato dipendente 48 –
Un dipendente è rimasto contaminato in seguito all'esplosione avvenuta oggi al reattore numero 3 dell'impianto di Fukushima. Lo ha riferito la Tokyo Electric Power Co, spiegando che è rimasto esposto a radiazioni un dipendente di 23 anni dopo l'esplosione dovuta a una concentrazione massiccia di idrogeno.
13:10
Tepco non esclude la fusione delle barre a Fukushima 47 –
La compagnia che gestisce l'impianto di Fukushima (la Tepco) non esclude la fusione parziale delle barre di combustibile del reattore numero due della centrale nucleare di Fukushima, rende noto l'agenzia di stampa Kyodo. La parziale fusione sarebbe stata causata dal mancato funzionamento della stazione di pompaggio dell'acqua che permette di mantenere immerse nell'acqua le barre di combustibili.
13:08
Un ristoratore: italiani partiti per paura del nucleare 46 –
"Il nucleare è pericoloso e nessuno si pronuncia. Per questo molti italiani che conosco, soprattutto giovani, hanno fatto le valigie. Hanno iniziato a interrompere la corrente elettrica, dalle 6 alle 10 e dalle 16 alle 20. Per la benzina bisogna fare la fila e nei supermercati non c'è traccia di carne e verdura". Così Arino De Berardinis, un ristoratore abruzzese che vive in Giappone, a tre giorni dal terremoto, racconta la situazione ai parenti in Italia.
12:57
Nuovo allarme tsunami diffuso per il Pacifico 45 –
Le autorità giapponesi hanno diffuso oggi un nuovo allarme per il rischio di uno tsunami con onde alte fino a tre metri per la costa del Pacifico. A darne notizia è stata l'agenzia Kyodo.
12:49
Barroso: "Ora pensare a persone poi a impatto economico" 44 –
Di fronte all'emergenza umanitaria in Giappone è importante, al momento, aiutare le popolazioni colpite dal sisma e dallo tsunami e poi, solo in seguito, valutare le conseguenze economiche del dramma giapponese. Lo spiega il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, per il quale sulla situazione in Giappone, c'è "molta preoccupazione".
12:45
Fukushima, tecnici pompano acqua su barre esposte 43 –
I tecnici della centrale di Fukushima hanno cominciato a pompare acqua sulle barre esposte del reattore 2 della centrale n. 1 per cercare di raffreddarle. Lo scrive l'agenzia Jiji aggiungendo che gli esperti della Tepco non escludono la possibilità di una fusione del combustibile. Non è sufficiente infatti il livello dell'acqua nella quale sono immerse le barre di uranio che ora è di 30 centimetri.
12:41
Governatore Tokyo: tsunami è stato castigo dal cielo 42 –
L'apocalittico "grande terremoto del Giappone orientale", che ha devastato il nordest del Paese, è stato un "castigo del cielo", secondo il governatore di Tokyo Shintaro Ishihara. Lo riporta il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. "L'identità dei giapponesi è egoista. Usando questo tsunami, per una volta, è necessario lavare l'egoismo. Insomma, io penso che sia un castigo dal cielo", ha affermato il governatore. Per quanto riguarda le vittime dello tsunami, Ishihara, s'è limitato a dire "kawaisou", cioé "poverini".
12:38
Rischio fusione nel reattore 2 di Fukushima 41 –
Non si può escludere una fusione nel reattore numero due dell'impianto nucleare di Fukushima-Daiichi: lo scrive l'agenzia di stampa nipponica Jiji, che cita la società proprietaria della centrale, Tepco. Il circuito di raffreddamento del reattore da ore ha cessato di funzionare e il livello dell'acqua è talmente basso che le barre di combustibile nucleare sono totalmente esposte, spiega l'agenzia. Nella stessa centrale, il reattore numero uno è esploso sabato, il numero tre oggi.
12:29
Nei Paesi asiatici test sugli alimenti importati 40 –
I Paesi asiatici passano al setaccio i prodotti alimentari importati dal Giappone per verificare che non siano stati contaminati dalle radiazioni nucleari. Hong Kong, Malaysia, Filippine, Singapore e Taiwan hanno tutti annunciato di aver adottato misure cautelari dopo le due esplosioni nella centrale atomica di Fukushima-Daiichi. Gli articoli più a rischio sono ovviamente i prodotti freschi, latticini, frutta, verdura, ma anche il pesce crudo, prodotto base per sushi e sashimi.
12:28
Svizzera sospende piano per rinnovare centrali nucleari 39 –
La Svizzera ha annunciato oggi la sospensione del piano di rinnovare le centrali nucleari, a fronte dei timori suscitati dagli impianti giapponesi danneggiati. Al termine di un vertice con esperti del settore, il ministro per l'Energia, Doris Leuthard, "ha deciso di sospendere le procedure in corso che riguardano le domande di autorizzazione generale per le nuove centrali nucleari", si legge nel comunicato diffuso dal suo ministero.
12:20
Premier giapponese: "Energia razionata fino ad aprile" 38 –
Da oggi alla fine di aprile l'energia sarà razionata con black-out programmati in vaste zone del Giappone, compresa la capitale Tokyo. Ad annunciarlo in una conferenza stampa di emergenza il premier giapponese Naoto Kan. Il primo ministro nipponico, scrive l'agenzia Kyodo News, ha dunque esortato la popolazione a "restare nelle proprie abitazioni" e a "ridurre il consumo" di energia. In seguito, la società elettrica giapponese Tokyo electric power co. (Tepco) ha fatto sapere che il razionamento riguarderà Tokyo e l'area che comprende le prefetture di Chiba, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Tochigi, Saitama, Yamanashi e Shizuoka.
12:17
Gli aiuti al Giappone dei "nemici" Cina, Russia e Corea del Sud 37 –
La devastazione in Giappone ha indotto anche i "nemici" storici di Tokyo, come Russia, Cina e Corea del Sud, a mettere da parte le tensioni e a offrire il proprio aiuto. Mosca, protagonista nei mesi scorsi di un durissimo scontro con Tokyo sulla sovranità delle isole Curili, ha inviato 76 soccorritori e offerto la propria assistenza alle autorità nipponiche impegnate a risolvere i problemi sorti nelle centrali nucleari. La Corea del Sud ha annunciato oggi la propria disponibilità a offrire parte delle sue importazioni di gas naturale, dopo aver già inviato squadre cinofile e soccorritori e aver offerto tre aerei da trasporto militare. La Cina, al centro nei mesi scorsi di un duro scontro per la sovranità sulle isole Senkaku, ha inviato personale e attrezzature per le operazioni di soccorso, mentre la croce rossa cinese ha promesso un milione di yuan (oltre 108.000 euro).
12:01
Fallito tentativo raffreddamento reattore 2 Fukushima 36 –
Sarebbe fallito il tentativo di raffreddare con acqua marina il reattore numero 2 della centrale nucleare di Fukushima 1. A riferirne sono i media nipponici, precisando che le barre di combustibile già non sono più completamente coperte da liquido di raffreddamento. Il sistema di raffreddamento del reattore si era bloccato alcune ore fa. Si tratta di una condizione che, spiega la televisione nipponica tbs, non si è verificata nei reattori 1 e 3, i cui edifici sono esplosi sabato e ieri per la pressione esercitata dall'idrogeno nelle strutture.
11:58
Frattini: "Giappone non è Haiti" 35 –
"Il Giappone non è Haiti". Lo ha detto oggi alla Farnesina il ministro degli Esteri Franco Frattini spiegando come l'Italia stia aspettando le richieste del Giappone per eventuali aiuti di fronte al drammatico sisma che ha colpito il Paese. "Il Giappone è la terza potenza mondiale e ha chiesto a Paesi come Italia, Germania e Regno Unito di aspettare a mandare i soccorsi perché loro sono in grado di fare fronte alla prima emergenza".
11:54
Black out per coppia imperiale: "Vogliamo condividere disagi" 34 –
L'imperatore e l'imperatrice del Giappone hanno chiesto che le loro residenze non siano esentate dall'applicazione dei black-out programmati per risparmiare energia dopo che diverse centrali nucleari nel nordest del Paese hanno smesso di funzionare. Lo scrive il sito internet del giornale Yomiuri Shinbun."Vogliamo condividere i disagi dei cittadini", ha chiesto la coppia imperiale. Akihito e michiko hanno cancellato gli appuntamenti previsti nei prossimi giorni, tra i quali un incontro con la coppia reale norvegese.
11:41
Porti, acciaio e raffinerie i settori più colpiti dal sisma 33 –
Tra i settori più colpiti in Giappone ci sono i porti, la siderurgia e le raffinerie, che risentono sia dei degli effetti diretti di terremoto-tsunami, sia degli incendi seguiti alla devastazione, sia dei blackout eletrici. I porti della costa del nordest di Hachinohe, Sendai, Ishinomaki e Onahama sono stati così severamente danneggiati che non torneranno operativi per mesi. Invece il porto di Tokyo e quelli del sud del Paese, chiusi da venerdì per motivi precauzionali, oggi hanno ripreso a operare normalmente.
11:38
La Germania valuta su decisione di estensione vita centrali 32 –
La Germania potrebbe tornare sulla propria decisione di prolungare il funzionamento delle 17 centrali nucleari del Paese. Il cancelliere Angela Merkel si è impegnato a far rivedere gli impianti, dopo che il suo governo ha preso la decisione di tenerli in funzione in media 12 anni - 8 le più vecchie, 14 le più recenti - oltre la data limite fissata dal governo di Gerhard Schroeder, il 2021. Ma ora il ministro degli Esteri Guido Westerwelle ha annunciato che il governo sta vagliando la possibilità di una moratoria sulla decisione: "Dobbiamo avere una nuova analisi dei rischi", ha dichiarato.
11:36
Commissione Ue: "In Europa, livelli radiazioni normali" 31 –
Le esplosioni nelle centrali nucleari in Giappone "non hanno provocato conseguenze immediate per gli europei". Lo comunica la Commissione europea, secondo cui "i livelli di radiazioni in tutti i Paesi membri dell'Ue sono al momento normali e questo è stato confermato oggi dai nostri esperti in Lussemburgo", collegati al sistema per il rilevamento delle radiazioni in tutti i 27 Paesi membri, in particolare tramite la European data exchange platform (EURDEP). Il monitoraggio avviene tramite stazioni in tutti i Paesi Ue e tramite il sistema di informazione Ecurie "nel caso in cui ci fossero livelli di radiazioni più elevate in uno Stato membro - riferisce la Commissione europea - tutti gli altri sarebbero immediatamente allertati".
11:34
Frattini: "Sbagliato riaprire dibattito sul nucleare" 30 –
"Non credo" che il disastro in Giappone "giustifichi una rimessa in discussione del piano italiano verso l'energia nucleare" ha detto il ministro degli Esteri Frattini. "Abbiamo fortunatamente zone che sismiche non sono" ha aggiunto, ricordando che "alle frontiere tra Italia e Francia ci sono decine di centrali nucleari, a pochi chilometri da Torino". Il titolare della Farnesina ha precisato che le giovani generazioni non dovrebbero pagare ancora di più "il prezzo della dipendenza dai Paesi produttori", perché "stiamo vedendo cosa accade con la Libia".
11:29
Putin: "Nessuna minaccia di disastro nucleare globale" 29 –
Per il primo ministro russo Vladimir Putin non c'è alcun pericolo di disastro nucleare a livello mondiale. Putin, che si trova nella città siberiana di Tomsk, ha anche dichiarato che la Russia non cambierà il proprio programma sull'energia nucleare dopo il sisma che ha colpito il Giappone. Della stessa posizione anche la Turchia, paese notoriamente a rischio sismico. Lo ha detto ieri il ministro dell'energia, Taner Yildiz, in visita all'agenzia nucleare turca. "Siamo determinati - ha detto Yildiz - a continuare la costruzione dei nostri impianti nucleari".
11:27
Personale della portaerei Usa esposto a radiazioni 28 –
La portaerei americana Ronald Reagan, arrivata ieri al largo delle coste nord-orientali del Giappone, è stata riposizionata dopo che l'equipaggio è stato esposto alle radiazioni emesse dalla centrale nucleare Fukushima. Secondo il New York Times, il Pentagono dovrebbe annunciare che l'equipaggio ha ricevuto in un'ora circa l'equivalente di un mese di radiazioni. Citando fonti del governo, il quotidiano ha affermato che la portaerei ha attraversato una nuvola carica di radioattività emessa dalle centrali giapponesi danneggiate dal sisma e dallo tsunami, mentre la nave si stava avvicinando alle coste del Giappone.
11:26
Austria chiede stress test per centrali nucleari 27 –
L'Austria ribadisce la richiesta di stress test per le centrali nucleari in Europa, in seguito a quanto sta succedendo in Giappone. "Io chiederò oggi l'organizzazione di test di resistenza per le centrali nucleari in Europa - ha detto al suo arrivo al Consiglio Ue il ministro dell'Ambiente di Vienna, Nikolaus Berlakovich - E questo deve avvenire velocemente".
11:12
Europei divisi: Francia consiglia di lasciare Tokyo, Londra no 26 –
Diverse ambasciate europee hanno consigliato ai loro concittadini di allontanarsi da Tokyo per il rischio di contaminazione radioattiva nel caso volgesse al peggio la situazione della centrale nucleare Fukushima-1. Fonti dell'ambasciata italiana a Tokyo, invece, hanno riferito che la sede diplomatica sta valutando la situazione momento per momento, tenendosi in contatto con le diplomazie degli altri Paesi europei. La Francia ha consigliato ai cittadini "d'allontanarsi per qualche giorno". L'Olanda ha raccomandato a tutti gli stranieri di "porsi la questione di sapere se la loro presenza è necessaria nella regione di Tokyo e nelle regioni interessate" del nordest del Paese. Così anche Germania, Austria, Ungheria, Finlandia e Lussemburgo. Diverso l'atteggiamento dei britannici, per loro non c'è pericolo. Altrettanto fanno gli statunitensi, il cui ambasciatore John Roos ha chiesto ai suoi concittadini di seguire "le istruzioni della protezione civile giapponese".
11:11
India ordina verifica sicurezza agli impianti nucleari 25 –
Il primo ministro indiano, Manmohan Singh, ha ordinato di verificare la situazione di sicurezza di tutti i 20 impianti nucleari indiani sull'onda di quanto avvenuto in Giappone dopo il terremoto. La revisione sarà condotta dal Dipartimento dell'energia atomica e dall'operatore statale degli impianti per garantire che l'intero sistema sia in grado di sostenere l'impatto di tsunami e terremoti. "Il governo attribuisce la massima importanza alla sicurezza nucleare", ha assicurato Singh.
11:09
Frattini: "Nessun straniero tra le vittime" 24 –
Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha sottolineato che il problema di rintracciare gli ultimi due connazionali dispersi "è legato alla difficoltà di contatto telefonico" ma "non ci sono stranieri tra le vittime". "I voli dal Giappone all'Italia funzionano - ha detto Frattini - chi vuole rientrare in Italia può farlo, non c'è un'evacuazione né una fuga di massa".
11:07
Campionato di calcio giapponese fermo per tutto marzo 23 –
Il campionato di calcio giapponese si ferma per tutto il mese di marzo, per un totale di 41 partite cancellate. E' quanto ha annunciato oggi la J-League, la Lega calcio professionistica nipponica, secondo cui saranno sospese tutte le partite delle prime due divisioni, J1 e J2, e le eliminatorie della Nabisco Cup, la Coppa di Lega giapponese. Ieri la federcalcio nipponica aveva annunciato l'intenzione di tenere comunque le due amichevoli della nazionale previste per il 25 e 29 marzo a Shizuoka e Tokyo, rispettivamente contro Montenegro e Nuova Zelanda, per dare un messaggio forte alla nazione colpita dalla catastrofe.
11:05
Agenzia nucleare giapponese: "Non è una nuova Cernobyl" 22 –
L'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha escluso oggi un incidente tipo quello di Cernobyl nella centrale nucleare di Fukushima. "Non c'è assolutamente alcuna possibilità di una Cernobyl", ha affermato il ministro di Stato Koichiro Genba riferendo ai membri del partito di governo l'opinione dell'Agenzia.
11:02
Commissario Ue convoca riunione esperti 21 –
Il commissario Ue all'energia Gunther Oettinger ha convocato per domani una riunione dei principali esperti sulla sicurezza nucleare in Europa. Lo ha riferito il sottosegretario all'ambiente tedesco, Katherine Reiche, intervenendo nel corso della riunione del Consiglio ambiente a Bruxelles.
10:38
Reattore centrale nucleare perde liquido raffreddamento 20 –
Il reattore numero due della centrale nucleare Fukushima-1, danneggiata dal terremoto/tsunami che venerdì ha devastato il nordest del giappone, perde liquido di raffreddamento. L'ha affermato oggi la televisione pubblica Nhk.
10:32
Ambasciatore Petrone: "Nessun contatto con due italiani" 19 –
Sono due gli italiani residenti che ancora mancano all'appello in Giappone, a tre giorni dal violento sisma e dallo tsunami che ha colpito il paese. Lo ha precisato l'ambasciatore italiano Vincenzo Petrone, contattato da Tmnews.
10:08
Honda sospende produzione fino a 20 marzo 18 –
La giapponese Honda Motor annuncia la sospensione di tutte le sue attività in Giappone fino al 20 marzo a causa del mega-sisma. Oggi la Honda ha tenuto chiuse tutte le sue attività produttitive con l'esclusione di un impianto di moto nell'isola di Kyushu, che però da domani chiuderà anch'esso. Il gruppo ha prodotto 69.170 auto a gennaio, pari al 22% del totale della sua produzione.
10:06
Governo giapponese: "Non c'è rischio di una nuova Chernobyl" 17 –
L'Agenzia per la Sicurezza Nucleare nipponica ha assicurato che "non c'è alcuna possibilità" che si ripeta un disastro come quello di Chernobyl nell'impianto nucleare di Fukushima-Daiichi. Lo ha riferito il governo nipponico con il ministro per la Strategia nazionale, Koichiro Genba
09:43
Vento soffia verso sud ma risparmierà Tokyo 16 –
L'Agenzia meteorologica giapponese ha previsto che oggi il vento sopra la centrale nucleare di Fukushima soffierà in direzione sud, ma non toccherà Tokyo. L'Agenzia ha precisato che la direzione del vento sarà in generale verso la capitale ma siccome soffierà in modo debole è probabile che si sposti, come spesso accade. La centrale nucleare di Fukushima, dove al momento sono tre i reattori danneggiati, si trova a 240 km a nord di Tokyo.
09:41
Portaerei Usa esposta a radiazioni: 17 contaminati 15 –
L'equipaggio della portaerei Usa, Ronald Reagan, in missione umanitaria in Giappone, è stato esposto alle radiazioni e ha ricevuto in un'ora i valori di solito assorbiti in un mese. Diciassette marinai a bordo sono stati contaminati. La portaerei ha attraversato la nube radioattiva provocata dai reattori nucleari danneggiati di Fukushima, mentre si avvicinava alle coste giapponesi per portare aiuto alla popolazione colpita dal terremoto.
09:28
Tepco: "Emergenza finita per due reattori" 14 –
L' emergenza è finita per due dei reattori della centrale nucleare di Fukushima danneggiati dal terremoto. Lo afferma l' agenzia Kyodo citando la Tepco, la società che gestisce gli impianti.
09:24
Cancellati campionati mondiali di pattinaggio artistico a Tokyo 13 –
La Federazione internazionale di Pattinaggio (Isu) ha annunciato oggi l'annullamento dei Campionati del mondo di pattinaggio artistico - previsti a Tokyo dal 21 al 27 marzo - a causa della situazione creatasi dopo il sisma dell'11 marzo in Giappone.
09:18
Oltre 5mila fra morti e dispersi 12 –
Il violentissimo sisma di venerdì, in Giappone, ha causato oltre 5mila tra morti e dispersi. Questo l'ultimo bilancio fornito dalla polizia, secondo l'agenzia nipponica Kyodo, ma si teme che i morti siano 10mila.
09:17
Livelli radioattività normali in Russia e Filippine 11 –
Le autorità russe hanno rilevato livelli di radioattività normali nell'estremo settore orientale del Paese e hanno escluso la necessità di evacuare i residenti, anche dopo la seconda esplosione nell'impianto nucleare giapponese di Fukushima. Anche nelle Filippine le autorità stanno controllando i picchi di radiazioni tramite test dell'aria dopo le esplosioni nella centrale giapponese; ma finora non hanno accertato alcun aumento irregolare.
09:16
Petrolio in ribasso per timore Giappone 10 –
Prezzi in ribasso sul mercato petrolifero, sulla scia delle preoccupazioni per la tenuta dell'economia giapponese, la terza mondiale, dopo il terribile sisma dell'11 marzo. Questa mattina sui mercati asiatici il Brent del mare del Nord è quotato circa 112,06 dollari il barile, con un calo di 1,78 dollari rispetto a venerdì scorso. In discesa anche le quotazioni del Wti a 99,82 dollari (-1,34 dollari sull'ultima chiusura).
09:12
Basso il livello di acqua nel reattore 2 di Fukushima 9 –
Il livello dell' acqua nel rettore n.2 della centrale nucleare giapponese di Fukushima sta scendendo e le barre di uranio che contiene potrebbero presto essere scoperte. Lo ha affermato oggi in una conferenza stampa il portavoce del governo di Tokyo, Yukio Edano. Il portavoce ha aggiunto che i tecnici dell' impianto sono pronti a iniettare acqua marina nel sistema di raffreddamento del reattore.
08:43
Toyota blocca la produzione 8 –
La compagnia automobilistica giapponese Toyota annuncia la chiusura di tutti i suoi impianti di produzione in Giappone fino a mercoledì prossimo
08:04
Aiea: "Non danneggiata vasca contenimento del reattore" 7 –
L'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica ha detto di aver ricevuto comunicazione dal Giappone che la nuova esplosione nella centrale nucleare di Fukushima non ha danneggiato la vasca di contenimento del reattore
07:37
Fermo il sistema di raffreddamento di Fukushima 6 –
Il sistema di raffreddamento del reattore 2 della centrale di Fukushima si è bloccato, lo ha comunicato la Tepco proprietaria dell'impianto
07:11
Trovati mille cadaveri 5 –
Circa mille cadaveri sono stati trovati su una spiaggia nella prefettura di Miyagi, una delle zone del Giappone settentrionale investite dallo tsunami di venerdì scorso
07:10
Borsa di Tokyo in profondo rosso 4 –
La Borsa di Tokyo chiude gli scambi in picchiata (-6,18%), alla ripresa delle contrattazioni dopo il sisma di venerdì scorso: il Nikkei cede 633,94 punti, a quota 9.620,49
07:07
Nuova scossa in Giappone 3 –
Un nuovo sisma di magnitudo 5.8 ha scosso il Giappone. L'epicentro è stato localizzato in mare, 150 chilometri a nord-est di Tokyo, al largo della prefettura di Ibaraki
07:05
Fukushima, sette dispersi 2 –
Sette persone, tra cui sei soldati, sono disperse dopo le due esplosioni che si sono verificate oggi nella centrale nucleare di Fukushima, nel nord del Paese. Tre persone sono rimasta ferite. Lo afferma la Tepco, la società che gestisce l' impianto
07:02
Nuove esplosioni a Fukushima 1 –
Due esplosioni di idrogeno si sono verificati nell' impianto nucleare di Fukushima, secondo l'agenzia governativa per la sicurezza nucleare
(14 marzo 2011)
Diretta 13 marzo 2011
Diretta
Diecimila morti solo a Miyagi
Superati i limiti di radioattività
Diecimila morti solo a Miyagi Superati i limiti di radioattività
Si aggrava drammaticamente il bilancio delle vittime del terremoto e dello tsunami. E cresce il rischio di un'esplosione nel reattore di Fukushima 3. Il premier nipponico Naoto Kan ha chiesto al numero uno di Toshiba, il costruttore della centrale atomica Fukushima n.1, di prendere "azioni risolute" per evitare possibili fusioni nel sito. Mancano acqua, cibo e carburante. Un'altra notte al freddo per i sopravvissuti
(Aggiornato alle 18:26 del 13 marzo 2011)
18:26
Ex progettista di centrali nucleari: "Tokyo non dice la verità" 73 –
Masashi Goto, u n ex progettista di centrali nucleari giapponesi ha accusato il governo giapponese di non dire tutta la verità sulla situazione degli impianti atomici danneggiati dal terremoto. In una conferenza stampa a Tokyo, ha detto che per il Giappone si prospetta una crisi gravissima, che uno dei reattori dell'impianto di Fukushima-Daiichi è "altamente instabile" e che le conseguenze di un'eventuale fusione sarebbero "tremende". Finora il governo giapponese ha detto che un'eventuale fusione non porterebbe al rilascio di dosi significative di materiale radioattivo.
18:03
Rirpeso il raffreddamento centrale di Tokai, due generatori su tre in avaria 72 –
Il sistema di raffreddamento del reattore n.2 della centrale nucleare di Tokai, 120 chilometri a nord di Tokyo, è in funzione. La Jpa ha precisato che due dei tre generatori usati per il raffreddamento sono in avaria ma che il terzo è in funzione. Il reattore si è spento automaticamente venerdì scorso
17:43
Riparte impianto di raffreddamento della centrale di Tokai 71 –
Le pompe dell'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai hanno ripreso a funzionare dopo essersi bloccate. Lo riferisce la società operatrice, la Jco.
17:26
Anche in Messico tre terremoti di bassa intensità 70 –
Tre terremoti di bassa intensità, magnitudo tra 3,7 e 4,1 della scala Richter, si sono verificati oggi sulla costa messica che si affaccia sul Pacifico. Lo riferisce il Servizio Sismologico Nazionale. Salgono così a 27 i sismi registrati nella regione nelle ultime 24 ore. Le scosse sono state avvertite a Oaxaca, Chiapas e Jalisco, ma non hanno provocato nè vittime nè danni.
17:18
Impianto di raffreddamento bloccato nella centrale di Tokai 69 –
L'impianto di raffreddamento della centrale nucleare di Tokai, nella prefettura di Ibaraki (a 120 chilometri da Tokyo), si è bloccato. Lo riferisce il comando dei vigili del fuoco, citati dall'agenzia Kyodo. L'impianto è lo stesso dove il 30 settembre 1999 si verificò il precedente incidente nucleare più grave con la morte di 3 dipendenti. La centrale è degli anni '70, contemporanea a quello di Fukusima Daichi ed e' dello stesso tipo ad acqua bollente (Bwr).
17:06
Anche due esperti in centrali nucleari in arrivo dagli Usa 68 –
Dagli Stati Uniti sono partiti per prestare assistenza in Giappone anche due esperti in centrali nucleari mandati dalla U.S. Nuclear Regulatory Commission. Si tratta di tecnici che conoscono nel dettaglio il funzionamento del tipo di reattori a rischio di fusione in queste ore nelle centrali in Giappone.
16:53
Agenzia meteo giapponese: "Probabili altre forti scosse" 67 –
La Japan Metereological Agency ritiene 'probabile', in base a dati storici, un nuovo sisma di magnitudo 7 nella regione situata tra Sendai e Tokyo, con inizio geografico a circa 100 km a nord di Tokyo. La probabilità, inoltre, arriva al 70% nei prossimi 3 giorni e a circa il 50% in quelli successivi. Sulla base delle statistiche, il rettangolo geografico teorico nel quale la Jma localizza come probabile un sisma di magnitudo 7 è in larghissima parte oceanico e include solo marginalmente Tokyo.
16:33
Rischio ipotermia anziani 66 –
Patrick Fuller, del Comitato Internazionale della Croce Rossa, ha detto alla Bbc che "c'è un vero pericolo", soprattutto tra i vecchi, di casi di ipotermia. "Sono stati travolti dallo tsunami, sono stati nell'acqua. Qui fa molto freddo di notte. Siamo molto preoccupati. Speriamo che la situazione si stabilizzi nei prossimi giorni, se torna l'energia elettrica e i rifornimenti di generi alimentari. ma la gente qui è in stato di profondo shock"
16:24
Giappone, i mercati riaprono lunedì, la Banca centrale è operativa 65 –
La Borsa giapponese riprenderà a funzionare regolarmente da domani. Lo dichiara il governo nipponico. Shozaburo Jimi, ministro delle Finanze, ha dichiarato in una nota che le autorità sorveglieranno sui listini per evitare speculazioni sulla scia del terremoto. Il Tokyo stock exchange e la borsa di Okinawa saranno operativi nei soliti orari, mentre la banca del Giappone ha dichiarato che i suoi sistemi di controllo e gestione funzionano regolarmente
16:08
Ritrovato uomo di 60 anni sul tetto della sua casa, trascinata via per 15 km 64 –
Risucchiato in mare dallo tsunami che ha travolto la sua casa, un uomo di 60 anni che si era arrampicato sul tetto della sua abitazione è stato salvato oggi dai soccorritori che lo hanno trovato a 15 chilometri di distanza dal punto in cui sorgeva la sua abitazione, nella prefettura di Fukushima, aggrappato a ciò che restava della sua casa. L'uomo - Hiromitsu Shinakawa - ha spiegato ai militari di essersi salvato arrampicandosi sul tetto e di essere sopravvissuto tutto questo tempo grazie alle condizioni climatiche clementi e al mare relativamente calmo. "Ma mia moglie - ha raccontato è stata travolta dallo tsunami"
15:58
Nuova scossa di 6 gradi Richter 63 –
Una scossa sismica di assestamento di magnitudo 6,0 gradi della scala Richter ha colpito oggi la costa nordorientale del Giappone.
15:56
Si teme la pioggia radioattiva per domani 62 –
Dopo gli incidenti nella centrale di Fukushima, in Giappone si teme che il materiale radioattivo, ora spinto verso Est sul Pacifico, possa ricadere a terra con la pioggia, attesa per domani sera. E' quanto sta ripetendo in queste ore la tv giapponese.
15:55
Onagawa: rischio di accumulo di idrogeno 61 –
Segnali di malfunzionamento al reattore della centrale di Onagawa erano iniziati in mattinata "con una controllata fuoriuscita di vapore" ha spiegato l'Aiea. Le autorità hanno inizialmente agito aumentando la pressione del sistema, poi cercando di raffreddare l'impianto e immettendo acqua marina nell'unità. Le autorità giapponesi hanno informato anche l'Aiea che "un accumulo di idrogeno è possibile".
15:23
Assicurazioni: il costo dei danni fino a 35 miliardi di dollari 60 –
Il terremoto in Giappone potrebbe costare fino a 35 miliardi di dollari alle assicurazioni. La stima è stata pubblicata da Air Worldwide, specialista delle valutazioni dei rischi.La società statunitense valuta i danni provocati alle proprietà private coperte dalle assicurazioni tra i 14,5 e i 34,6 miliardi di dollari. La stima non prende in considerazione i danni provocati dallo tsunami.
15:18
Sono 700 mila i giapponesi evacuati dalle loro abitazioni 59 –
Sono 700 mila i giapponesi che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni nelle zone colpite dal sisma e dallo tsunami.
15:15
Onagawa: radiazioni superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale 58 –
Secondo le autorità giapponesi, riferisce l'Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa "sono sotto controllo" e "l'allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell'area vicino alla centrale". "Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l'origine delle radiazioni".
15:14
L'isola di Honshu spostata di 2,4 metri 57 –
Il potente sisma che ha colpito il Giappone venerdì ha causato uno spostamento di 2,4 metri di Honshu, la principale isola dell'arcipelago giapponese. A spiegarlo alla Cnn è stato Kenneth Hudnut, geofisico della U.S. Geological Survey (USGS).
15:05
Gran Bretagna studiano crisi nucleare in Giappone 56 –
Le autorità britanniche responsabili per il settore nucleare stanno studiando da vicino la crisi in Giappone ''per imparare la lezione'' nelle centrali britanniche. Lo ha detto alla Bbc il ministro dell'energia del regno Unito Chris Huhne. La Gran Bretagna ha 19 reattori nucleari in nove siti.
15:03
Bank of Japan sosterrà i mercati 55 –
La Bank of Japan (BoJ) darà il suo sostegno nella difficile prova della riapertura dei mercati, dopo il devastante sisma. Lo afferma il governatore, Masaaki Shirakawa, aggiungendo che "la liquidità sarà assicurata".
15:00
Stato di emergenza centrale di Onagawa 54 –
Lo stato di emergenza è stato dichiarato anche in un'altra centrale giapponese, quella di Onagawa, dopo che sono stati registrati livelli di radiazioni eccessivi. Lo ha riferito l'Aiea informata dalle autorità giapponesi che stanno indagando sulle cause dello squilibrio.Secondo le autorità comunque i tre reattori della centrale ''sono sotto controllo''.
14:23
Fumo anche in altra centrale nucleare di Miyagi 53 –
L'uscita di fumo è stata anche segnalata da un'altra centrale nucleare della prefettura di Miyagi. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk
14:22
Arrivata missione soccorso Usa 52 –
La missione di soccorso americana della U.S. Agency for International Development è arrivata oggi nel Giappone settentrionale, da dove partirà l'attività di supporto per le aree colpite da sisma e tsunami nel nord-est.
14:20
Rischio elevato si replichi sisma magnitudo 7 51 –
L'agenzia meteorologica giapponese ha avvertito oggi che esiste un rischio elevato, circa il 70% nei prossimi tre giorni, che si produca una replica di magnitudo 7 o superiore del sisma.
14:18
Governo chiede 30 mile case provvisorie 50 –
Il ministero dei Trasporti e Infrastrutture nipponico ha chiesto la fornitura di 30.000 abitazioni provvisorie per le aree terremotate, una quantità paragonabile a quella utilizzata dopo il sisma di Kobe del 1995. Lo riferisce il quotidiano Asahi, secondo cui il governo si è rivolto all'Associazione nazionale per l'architettura prefabbricata, che riunisce i principali costruttori edili specializzati, richiedendo espressamente uno sforzo eccezionale per ottenere la consegna entro un periodo massimo di due mesi. L'assemblaggio delle abitazioni provvisorie in questione richiede circa due settimane. Dalla prefettura di Fukushima, tra le aree più colpite dalle devastazioni di scosse e tsunami, è già partita una richiesta per la fornitura di 1.560 case prefabbricate, scrive il quotidiano, da dividere tra le citta' di Soma (1.000 unità), Shinchi (440) e Iwaki (120)
14:17
Acqua di mare per raffreddare anche terzo reattore 49 –
Si utilizzerà acqua di mare per il raffreddamento di un terzo reattore di Fukushima 1. Lo ha riferito la Jiji press citando la Tepco
14:13
Yukio Edano: "Nessuna fusione a Fukushima" 48 –
Non vi è stata alcuna fusione nella centrale nucleare di Fukushima 1. A dichiararlo è stato il portavoce del governo, Yukio Edano, facendo marcia indietro rispetto a quanto da lui stesso già dichiarato: Edano aveva infatti detto precedentemente che non si poteva scartare che si fosse avviato un processo di fusione.
14:07
Tecnici tedeschi evacuati da centrale Fukushima 47 –
Alcuni tecnici tedeschi della società francese Areva che si trovavano alla centrale nucleare di Fukushima durante il violento terremoto dello scorso venerdì, sono stati immediatamente evacuati al momento del sisma e non hanno riportato ferite. Lo rende noto oggi la stessa società francese.
13:29
Giappone accetta aiuto della Russia 46 –
l Giappone ha accettato l'offerta russa d'inviare un team per aiutare nei soccorsi nelle aree nordorientali. L'ha riferito la portavoce del ministero delle Situazioni d'emergenza russo Irina Andrianova, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax. "Un Ilyushin Il-76 del ministero, in partenza, porterà 50 uomini dei centri speciali di soccorso e il necessario equipaggiamento in Giappone", ha spiegato la portavoce ai giornalisti. Tra Mosca e Tokyo sono volate le scintille nei mesi scorsi a causa dell'annosa disputa sulla sovranità delle Isole Curili.
13:09
Energia razionata fino a fine aprile 45 –
Da domani alla fine di aprile l'energia sarà razionata con black-out programmati in vaste zone del Giappone, compresa la capitale Tokyo. La società elettrica giapponese Tokyo Electric Power Co. (Tepco) ha precisato che il razionamento riguarderà l'area che comprende, oltre alla capitale, le prefetture di Chiba, Gunma, Ibaraki, Kanagawa, Tochigi, Saitama, Yamanashi e Shizuoka. "Da domani le imprese e gli altri soggetti riprenderanno l'attività economica...e c'è una grossa possibilità che alcune aree servite dalla Tepco si trovino in una situazione nella quale ci sarà una forte scarsità di forniture", ha dichiarato il ministro dell' industria Barni Kaieda.
13:07
Premier giapponese: "Situazione Fukushima ancora grave" 44 –
La situazione nell'impianto di Fukushima 1 (la centrale di Fukushima Daiichi) èancora grave. Ad affermarlo è stato oggi il premier giapponese Naoto Kan.
12:59
Kan: "Più di 12 mila interventi salvataggio" 43 –
Sono stati 12mila i salvataggi effettuati finora nelle zone colpite dal devastante terremoto/tsunami di due giorni fa. L'ha detto il primo ministro del Giappone Naoto Kan in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione pubblica Nhk. Kan ha inoltre rigraziato di cuore la cittadinanza per "la freddezza in queste circostanze molto difficili".
12:56
Ambasciata filippina invia personale per soccorsi a connazionali 42 –
Personale dell'ambasciata filippina si sta dirigendo verso la regione nord-est del Giappone per verificare le condizioni dei loro connazionali e di assisterli. ''Abbiamo inviato una squadra per aiutare i nostri cittadini e verificare se ci siano vittime tra i nostri connazionali'', ha sottolineato Manuel Lopez, ambasciatore filippino in Giappone.
12:50
Squadre soccorso Gb atterrate a Misawa 41 –
Militari delle forze armate britanniche sono atterrati nella base aerea americana di Misawa nel nord del Giappone. Lo riporta SkyNews. I soldati britannici assisteranno il Giappone nelle operazioni di soccorso.
12:42
Ambasciata francese invita cittadini a lasciare Tokyo 40 –
L'ambasciata di Francia a Tokyo invita i propri cittadini a lasciare Tokyo e la sua regione, per i rischi collegati al terremoto, incluso ''il rischio di contaminazione''.
12:36
Vulcano in eruzione sull'isola giapponese di Kyushu 39 –
Vulcano in eruzione sull'isola giapponese di Kyushu. Gas e ceneri stanno fuoriuscendo dal cratere dello Shinmoedake, alto 1.420 metri. Il vulcano si era svegliato a gennaio per la prima volta dopo 52 anni. Le autorità hanno ristretto l'accesso alla montagna, che appartiene alla catena kirishima, composta da una ventina di vulcani.
12:28
Valvola guasta a reattore Fukushima, situazione potrebbe peggiorare 38 –
La crisi nel reattore 3 della centrale di Fukushima Daichi potrebbe peggiorare. Lo ha detto il portavoce del governo giapponese, Yukio Edano. Sono in corso tentativi per abbassare il livello della pressione, e c'è un guasto a una valvola. Si è cominciato a iniettare acqua di mare, è plausibile che il livello stia salendo, ma l'indicatore è guasto e dunque non è possibile verificarlo. Il rischio di un'esplosione è stato confermato.
12:24
Kan: "Non sarà un'altra Cernobyl" 37 –
Il premier giapponese Naoto Kan ha affermato oggi che ''non ci sara' un'altra Cernobyl'', in riferimento ai timori su un'emergenza nucleare come conseguenza dei danni causati dal terremoto.
12:23
Russia invia cisterna con gas liquido 36 –
Una nave cisterna russa con 19.500 metri cubi di gas liquido è salpata dall'isola russa del Pacifico Sakhalin per il Giappone. Lo riferisce l'agenzia russa Interfax. "Il Giappone ha già chiesto un aiuto nella distribuzione dell'energia ", ha spiegato il vice primo ministro russo Igor Sechin. Una seconda consegna di 100.000 metri cubi, è prevista per lunedi. La Russia ha inviato circa 200 soccorritori, tra loro anche medici e psicologi, oltre al corpo della Protezione Civile.
12:21
Roma Capitale lancia raccolta fondi 35 –
Roma Capitale lancia la campagna 'Coraggio Giappone!', un programma di raccolta di fondi per le popolazioni colpite dal terremoto che partirà domani. Lo rende noto il Comune con una nota. "I finanziamenti raccolti verranno destinati all'acquisto in loco di acqua, generi alimentari e medicinali per sostenere lo sforzo delle autorità giapponesi e delle organizzazioni internazionali impegnate nell'assistenza alle centinaia di migliaia di persone evacuate e ospitate in strutture di emergenza - si legge nel comunicato - Il numero di conto corrente a cui poter inviare i contributi verrà reso noto domani".
12:19
Premier Giappone: "Ci saranno black-out programmati" 34 –
Naoto Kan ha annunciato che saranno effettuati black-out programmati alla compagnia elettrica Tokyo Denryoku (Toden) e a quella del Tohoku per razionare energia.
12:13
Rappoto aveva previsto sisma entro 30 anni 33 –
Il quotidiano Daily Yomuri cita oggi un rapporto secondo il quale il terremoto era stato previsto. Gli esperti del Centro per la promozione della ricerca sui terremoti avevano affermato nel documento, diffuso in gennaio, che un terremoto sul fondale marino, come quello che ha provocato lo tsunami di venerdì, avrebbe potuto verificarsi entro 30 anni, con una probabilità del 99% al largo della prefettura di Miyagi, del 90% al largo di quella di Ibaraki e tra l' 80 e il 90% in quella di Ibaraki, tutte sulla costa orientale. Una bassa probabilità, solo del 7%, era attribuita alla prefettura di Fukushima, quella dove si trovano i reattori nucleari danneggiati, e quasi nulla quella meridionale di Sanriku
12:12
Attese nuove scosse e allarme tsunami 32 –
Il Giappone deve attendersi nei prossimi giorni forti scosse di assestamento e nuove allerte tsunami, secondo l' Agenzia meteorologica giapponese. Il portavoce Takashi Yokota ha affermato che sono possibili scosse fino al grado 7 della scala Richter e che sono possibili nuovi tsunami.
12:09
Papa prega per popolazione giapponese 31 –
Benedetto XVI, subito dopo l'Angelus, ha espresso oggi "forte impressione" per le notizie e le immagini sul "tragico terremoto" e il conseguente tsunami in Giappone. Ha anche pregato per le vittime e per i loro familiari, incoraggiando i soccorritori e rinnovando la sua "spirituale vicinanza" alla popolazioni del Paese "che con dignità e coraggio stanno facendo fronte alle conseguenze di tali calamità"
12:02
Naoto Kan: "Situazione Fukushima è grave" 30 –
La situazione nella centrale nucleare di Fukushima resta grave. Lo ha detto il premier giapponese, Naoto Kan.
11:56
Premier giapponese: "Momento più difficile dal Dopoguerra" 29 –
''È il momento più difficile dalla fine della Seconda guerra mondiale: chiedo a tutti la massima unità''. È l'appello lanciato dal premier giapponese Naoto Kan, parlando alla Nazione. Il premier ha ricordato che dopo la guerra, i giapponesi hanno costruito una società ricca e pacifica. "Unendo le forze, aiutandosi a partire da parenti e amici, superiamo la crisi, ricostruiamo il Giappone. È questa la preghiera che faccio a tutti"
11:47
Legambiente: "A Fukushima terzo incidente più grave della storia" 28 –
''Quello di Fukushima è stato il terzo incidente più grave avvenuto in una centrale atomica nella storia. E non è finita. La situazione continua ad essere grave e l'allarme non accenna a scendere per i rischi di nuove esplosioni negli altri reattori e perche' ancora non si è in grado di capire se nel nocciolo dei due reattori più colpiti si sia avviata la pericolosissima fase di fusione''. È quanto si legge in una nota di Legambiente.
11:46
Banca centrale giapponese garantisce 550 mln di euro a istituti locali 27 –
La Banca centrale giapponese (BoJ) ha garantito da sabato una somma complessiva di 55 miliardi di yen (quasi 500 milioni di euro) a 13 istituti finanziari nelle aree colpite dal sisma, in modo da aiutare le banche a sostenere la richiesta di contante da parte della popolazione. La Banca Centrale ha inoltre fatto sapere che tutte le sue filiali saranno regolarmente operative domani. "La Banca del Giappone - ha spiegato l'istituto centrale in una nota - continuerà a fare il massimo per assicurare la stabilità del mercato finanziario e l'erogazione regolare dei fondi, mediante una serie di misure tra cui la fornitura di liquidità".
11:22
Presidente filippino preoccupato per minaccia radiazioni 26 –
Il presidente filippino Benigno Aquino III ha invitato il governo e le istituzioni alla massima attenzione per gli sviluppi in Giappone, dopo la minaccia di radiazioni che potrebbe venire dal danneggiamento dei reattori nucleari nelle zone terremotate. Il presidente ha chiesto al Consigliere della Sicurezza Nazionale Cesar Garcia, e al Nuclear Research Institute e il Philippine Atmospheric Geofisica e Astronomical Services Administration (Pagasa) di seguire da vicino e aggiornare regolarmente sugli sviluppi in Giappone.Le Filippine, infatti, sarebbero a rischio di essere colpite dalle radiazioni nucleari, data la vicinanza del paese a Fukushima in Giappone.
11:17
Ambasciata italiana in Giappone: "Contattato 24 connazionali su 30" 25 –
L'ambasciata italiana in Giappone è ormai riuscita a mettersi in contatto con 24 connazionali sui 30 residenti nelle prefetture colpite dal sisma di venerdì. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Tokyo, precisando che "per quanto riguarda i non residenti, è stato stabilito un contatto con 11 di essi sui 12" di cui l'ambasciata ha avuto segnalazione. Confermata anche la notizia che "tutti e cinque gli italiani residenti nella prefettura di Fukushima (quella delle centrali nucleari a rischio) sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute".
11:16
Danni a barre combustibile reattore 24 –
Le barre di combustibile al reattore n.3 di Fukushima hanno subito danni. I tentativi di evitarlo, ha riferito il ministro dell'Economia e dell'Industria nipponico, ''non hanno avuto effetti''.
10:55
Vicedirettore Centro allerta: "Allarme tempestivo, ma tsunami più veloce" 23 –
L'allarme è stato tempestivo ma ''purtroppo è servito a poco viste le dimensioni della catastrofe''. Lo dice in un'intervista al 'Messaggero Stewart Weinstein, vicedirettore del Centro di allerta del Pacifico. ''Quattro minuti per la lettura del fenomeno sismico - spiega - nove per il lancio dell'appello alle regioni interessate dallo tsunami. Abbiamo potuto contare su un sistema molto sofisticato di rilevamento come è quello giapponese e poi sull'esperienza internazionale che è maturata nel corso degli anni dopo la tragedia indonesiana''. Secondo Stewart, ''nessuno avrebbe potuto prevedere l'intensità del terremoto né la potenza dello tsunami che stava per verificarsi''.
10:54
Ente turismo mette in guardia su scosse assestamento 22 –
L'ente del turismo cinese (Nta) invita i turisti alla prudenza prima di mettersi in viaggio per il Giappone e ha avvertito coloro che stanno trascorrendo le vacenze nel Paese del Sol Levante a fare attenzione alle scosse di assestamento. La Nta ha suggerito ai turisti di evitare di visitare Fukushima e Sendai, dove i danni del terremoto sono più gravi. Tutti i 4.683 turisti cinesi attualmente in Giappone sono al sicuro e stanno bene.
10:50
Ambasciatore italiano: "Rintracciato quinto italiano in zona centrali" 21 –
Oggi l'ambasciata italiana è riuscita a mettersi in contatto anche con l'ultimo dei cinque italiani presenti nella zona delle centrali danneggiate e di cui non si avevano notizie. A spiegarlo è stato l'ambasciatore Vincenzo Petrone
10:35
Rimossa allerta tsunami 20 –
L'Agenzia meteorologica giapponese ha appena rimosso anche l'allerta tsunami. A due giorni, dal terremoto di magnitudo 9, le acque del Pacifico lungo la costa nordorientale del Giappone non fanno più paura. L'allerta equivale a onde non superiori al mezzo metro di altezza
10:24
Yukio Edano: "Rischio esplosione per altro reattore Fukushima 1" 19 –
C'è rischio che anche nell'edificio che ospita il reattore numero 3 della centrale nucleare Fukushima-1 si produca un'esplosione simile a quella che ha interessato ieri il reattore numero 1. L'ha affermato oggi il portavoce del governo giapponese Yukio Edano in un briefing d'aggiornamento sull'andamento dei soccorsi per le popolazioni del nordest del paese. "Non si può escludere che un'esplosione possa prodursi nel reattore 3 a causa d'un possibile accumulo d'idrogeno", ha spiegato Edano. In caso d'esplosione, secondo il portavoce, "non ci saranno problemi per il reattoe in sé" e "la situazione non avrà conseguenze per la popolazione".
10:23
'Naviga' su tetto di casa per due giorni, salvo 18 –
Ha del miracoloso il salvataggio di un 60enne giapponese, di nome Hiromitsu Shinkawa, che è stato recuperato oggi al largo di Fukushima mentre da due giorni, quando il nordest del Giappone è stato colpito da un devastante terremoto/tsunami, "navigava" sul tetto della sua casa. La storia è raccontata oggi dalla Asahi Television. Secondo quanto ha riferito il ministero della difesa, stamani alle 11.10 Locali (3.10 Del mattino in italia) la nave delle forze di autodifesa marine "choukai" ha avvistato un uomo aggrappato al tetto di una casa a circa 15 km dalla costa. L'uomo è stato recuperato e trasportato in un elicottero in un ospedale della prefettura di fukushima. Shinkawa, residente nella città di minami-soma, era perfettamente cosciente e ha raccontato di essere salito sul tetto quando è arrivato lo tsunami, ma la casa è stata trascinata via dalla violenza delle acque. A quel punto ha perso la moglie, che è dispersa.
10:20
Zubin Mehta dedica 'Tosca' a popolo giapponese 17 –
Dal Kanagawa Kemnin Hall di Yokohama, Zubin Mehta ha dedicato la sua 'Tosca' al popolo giapponese. Poche parole commosse, prima del concerto - in corso in queste ore - per manifestare la solidarietà dell'Orchestra e del Coro del Maggio Musicale Fiorentino che, nonostante il disastro naturale che si è abbattuto sul Giappone, sta proseguendo il suo tour nipponico nell'ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Domani la 'carovana' del Maggio Musicale si esibirà a Tokyo al Bunka Kaikan, con 'La Forza del destino'.
10:16
Governo teme grande black out per domani 16 –
Il governo giapponese teme che domani l'afflusso di energia elettrica a Tokyo e nel Tohoku possa essere insufficiente. L'ha comunicato oggi il ministro dell'economia giapponese e dell'industria Banri Kaieda. "Si prevede a Tokyo e nel Tohoku una grande carenza di energia", ha detto Kaieda, secondo quanto riporta il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun. Dopo il fine settimana, per domani è prevista la ripresa delle attività produttive. Il ministro ha dato indicazioni per gestire la situazione.
10:09
Fini: "Su nucleare non si decida su onda emozione" 15 –
"Il mio auspicio è che non si decida solo sull'onda dell'emozione". Lo ha detto il presidente della Camera Gianfranco Fini, ospite de "L'Intervista" di Maria Latella, su Sky Tg24, parlando delle possibili conseguenze "emotive" del sisma in Giappone nei confronti del piano per il ritorno dell'energia nucleare in Italia.
10:07
Farnesina: "Mancano all'appello ancora 10 italiani" 14 –
Tra ieri ed oggi sono stati contatti altri 7 italiani dei quali si erano perse le tracce, portando a 10 il numero dei connazionali residenti in Giappone che mancano all'appello. Sono stati rintracciati e stanno bene - si è appreso inoltre alla Farnesina - i cinque italiani che si trovano nella prefettura di Fukushima dove ci sono gli impianti nucleari a rischio di esplosione. I dieci ancora da rintracciare sono residenti in Giappone - nelle prefetture di Iwate e Miyagi (Nord-est) - regolarmente iscritti all'anagrafe dei connazionali all'estero, l'Aire.
10:06
Sony dona 30 mila radio e 2,6 milioni di euro 13 –
Il colosso giapponese dell' elettronica Sony ha annunciato l'intenzione di fornire gratuitamente 30.000 radio alle popolazioni nelle aree colpite da sisma e tsunami, che si concentrano nel nord-est del Paese, dove le comunicazioni sono fuori uso in vaste aree. Secondo quanto riferisce il quotidiano Asahi nella sua edizione online, la multinazionale di Tokyo ha deciso di fare anche una donazione in denaro a supporto dei terremotati, del valore complessivo di 300 milioni di yen, pari a circa 2,6 milioni di euro.
09:38
Governo: "Impatto su economia sarà considerevole" 12 –
L'impatto del sisma sull'economia giapponese sarà "considerevole". Lo ha detto il portavoce del governo Yukio Edano.
09:35
Governo: "Rischio fusione in due reattori" 11 –
Il governo giapponese ha messo in guardia dai rischi di processo di fusione nei reattori 1 e 3 della centrale Fukushima 1
09:30
Premier Naoto Kan ordina raddoppio soldati per soccorsi 10 –
Il primo ministro giapponese Naoto Kan ha ordinato il raddoppio del numero di militari delle Forze d'autodifesa, le forze armate nipponiche, impegnati nelle operazioni di soccorso nel nordest del paese. Lo afferma la televisione pubblica nipponica Nhk. Il numero di militari, quindi, dovrebbe passare a 100mila. Già due giorni fa Kan aveva dato ordine di dislocare nelle operazioni di soccorso 50mila uomini. Il bilancio del terremoto sta assumendo contorni sempre più catastrofiche: al momento sono accertati un migliaio di morti, ma si prevede per la sola prefettura di Miyagi - la più colpita dallo tsunami, qualcosa come 10mila morti.
09:26
Aiea: "Un morto e 11 feriti in incidenti a centrale Fukushima" 9 –
Un tecnico è morto e altri undici persone sono rimaste ferite negli incidenti di ieri nelle due centrali nucleari di Fukushima. È il bilancio diffuso dall'Aiea, l'agenzia internazionale per il nucleare dell'Onu, che ha citato informazioni fornite dalle autorità nipponiche. In particolare, nell'impianto atomico Fukushima 2 un incidente a una gru ha causato la morte di un tecnico, lasciando ferite altre quattro persone. Nel sito gemello Fukushima 1, alle prese con gravi problemi di raffreddamento, l'esplosione di ieri pomeriggio ha invece causato il ferimento di sette tecnici. Secondo l'Aiea, inoltre, le autorità giapponesi hanno ordinato l'evacuazione di 140.000 residenti nell'area della centrale: di questi 30.000 abitavano nel raggio di 10 chilometri dal sito, e 110.000 nel raggio di 20 chilometri
09:24
Portaerei americana Ronald Reagan arrivata in Giappone 8 –
La portaerei americana Ronald Reagan è arrivata al largo delle acque nordorientali del Giappone, quale ultimo esempio di aiuti internazionali, con oltre 70 Paesi e organizzazioni straniere che hanno promesso iniziative di supporto per l'emergenza causata dal sisma di venerdì. Stamattina sono atterrate all'aeroporto di Narita squadre di soccorso con unità cinofile provenienti da Germania e Svizzera, insieme a un team di soccorso ungherese. Anche i cinesi sono attesi in giornata, per la prima missione del genere dislocata sul suolo giapponese: secondo l'agenzia Nuova Cina, il team di Pechino è composto da 15 membri, tra cui 7 persone specializzate nella ricerca di superstiti e un medico. Dagli Usa, invece, è attesa nelle prossime ore una missione di soccorso di 150 persone, appartenente alla U.S. Agency for International Development.
09:24
Rivista a 9 la magnitudo del sisma 7 –
La magnitudo del terremoto che ha colpito il Giappone è stata rivista a 9 contro la precedente stima di 8.8 (era di 8,9 secondo l'Usgs). Lo ha reso noto oggi l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma), aggiungendo che si tratta di un sisma tra i più potenti mai registrati.
09:22
Contattati 18 italiani su 29 6 –
Sale a 18, su un totale di 29, il numero complessivo degli italiani residenti nelle prefetture più colpite venerdì da sisma e tsunami, contattati dall'ambasciata d'Italia a Tokyo, mentre sono 8 su 11 i connazionali non residenti la cui presenza è stata segnalata nell'area con cui è stato aperto un canale di comunicazione. Tra gli ulteriori sviluppi maturati nel corso della notte, inoltre, c'è anche la conferma che i 5 connazionali residenti nella prefettura di Fukushima sono stati contattati e sono in buone condizioni di salute.
09:20
Allerta per catena messaggi falsi su Internet 5 –
Nel Giappone devastato dal sisma sale l'allerta anche per le catene di messaggi Internet falsi su situazioni di emergenza, spesso senza alcun fondamento, che stanno circolando senza controllo su telefonini e caselle email, moltiplicati a dismisura dalle tecnologie di comunicazione in tempo reale. In particolare, ieri si è diffuso in poco tempo un insistente 'rumor' che metteva in guardia dalla possibilità di piogge tossiche, causate dall'incendio avvenuto in una grande raffineria a Chiba, periferia est di Tokyo, in seguito al sisma. Il gestore dell'impianto, Cosmo Oil, dal suo sito web ha smentito la veridicità delle informazioni riportate nel messaggio, sostenendo che le possibilità di conseguenze nocive sulle persone sono "estremamente basse".
09:13
Sendai: mancano cibo, acqua e carburante 4 –
Mancano cibo, acqua e carburante a Sendai, il capoluogo della prefettura più duramente colpita dallo tsunami nel nord-est del Giappone. Lo ha constatato l'inviata a Sendai della Bbc, che ne dà notizia nel suo sito internet. Lunghe code di persone si sono formate davanti ai pochi negozi aperti e file ancora più lunghe di veicoli bloccano le strade che portano alle stazioni di rifornimento di carburante. Migliaia di sfollati hanno trascorso un'altra notte al freddo, in rifugi di fortuna, sulla costa nord-orientale, sempre secondo la Bbc. Gli aiuti stanno arrivando solo ora in molte zone.
09:11
Fukushima 1, superato limite legale di radioattività 3 –
Il limite legale di radioattività è stato superato nel sito della centrale nucleare di Fukushima 1, sulla costa nord-est del Giappone, dove ieri si è verificata un'esplosione. Lo ha reso noto la Tepco (Tokyo Electric Power Company), l'operatore della centrale nucleare, citata dall'agenzia Kyodo. L'operatore Tepco ha aggiunto che non c'è una immediata minaccia per la salute umana. Precedentemente la Tepco ha detto di aver cominciato a rilasciare vapore dal reattore nucleare per far abbassare la pressione.
09:10
Allarme tsunami declassato ad allerta 2 –
L'Agenzia meteorologica giapponese (Jma) ha declassato l'allarme tsunami su tutte le coste dell' arcipelago, che adesso sono soggette ad 'allerta' per onde non superiori al mezzo metro di altezza.
09:09
Oltre 10.000 morti a Miyagi 1 –
Oltre 10.000 persone potrebbero essere state uccise dal terremoto e dallo tsunami nella sola prefettura di Miyagi, la più vicina all'epicentro del sisma, ha annunciato oggi il capo della polizia locale, citato dalla tv pubblica Nhk. Secondo Naoto Takeuchi "non c'è alcun dubbio" che il numero dei morti supererà i 10.000. Ieri Nhk aveva riferito che 10.000 dei 17.000 abitanti della città portuale di Minamisanriku erano dati per dispersi nella prefettura di Miyagi.
(13 marzo 2011)
Diretta 12 marzo 2011
Diretta 11 marzo 2011
Tsunami e terremoto in Giappone
oltre mille morti, allarme nucleare
Tsunami e terremoto in Giappone oltre mille morti, allarme nucleare
La scossa più forte di 8,9 gradi Richter, seguita da varie di assestamento, una delel quali di intensità 7,5. I grattacieli di Tokyo hanno ondeggiato, panico tra le persone scese in strada per cercare rifugio. L'onda anomala si è abbattuta sulle coste, con varia intensità. Le vittime potrebbero essere più di mille. Bloccati i trasporti. Travolta una nave, scomparsi diversi treni. Allarme nucleare nella zona dell'impianto di Fukushima, dove è crollata una diga. Il governo chiede aiuto alla comunità internazionale. Allerta maremoto in tutto l'Oceano Pacifico.
(Aggiornato alle 22:50 del 11 marzo 2011)
22:50
Fukushima: radiazioni mille volte superiori al normale 145 –
La protezione civile giapponese riferisce che le radiazioni all'esterno della centrale nucleare di Fukushima sono in realtà 1.000 volte superiori al normale. Lo riferisce l'agenzia Kyodo News. Il sistema di raffreddamento del reattore numero 1 dell'impianto è stato danneggiato
22:34
Evacuata area di 10 km intorno alla centrale di Fukushima 144 –
E' stata portata da 3 km a 10 km l'area intorno alla centrale nucleare di Fukushima da cui saranno evacuati tutti i residenti
22:04
Almeno un morto in California 143 –
E' di almeno un morto il bilancio provvisorio dell'onda di oltre due metri, innescata dallo tsunami partito dal Giappone, che ha investito il porto di Crescent, nella California settentrionale
21:54
Polizia: 378 i morti accertati 142 –
E' salito a 378 il numero dei morti accertati. Lo ha reso noto la polizia giapponese confermando che alla fine potrebbero essere più di mille
21:41
Quattro dispersi in California per lo tsunami 141 –
Un'onda di oltre due metri innescata dallo tsunami partito dal Giappone ha investito il porto di Crescent, nella California settentrionale, devastando le strutture e causando 4 dispersi. Lo riferisce il sito web della Cbs. Secondo il consigliere locale Richard Enes "almeno 35 barche sono state danneggiate o distrutte".
21:28
Quattro treni dispersi 140 –
Sarebbero quattro i treni di cui le autorità giapponesi hanno perso le tracce dopo il primo terremoto e lo tsunami che ne è seguito
21:27
L'ultima scossa preceduta da un'altra di magnitudo 6,6 139 –
Pochi minuti prima della nuova scossa di magnitudo 7,5, c'è stato un altro fortissimo sommovimento di magnitudo 6,6
21:03
Nuova scossa di magnitudo 7,5 138 –
Una nuova scossa di magnitudo 7,5 è stata avvertita in Giappone. Il governo giapponese ha allertato nel pomeriggio sulla possibilità di nuovi eventi sismici
21:01
Apprensione per quattro missionari trentini dispersi 137 –
Apprensione nel Trentino per la sorte di 4 missionari diocesani locali che si trovano in Giappone, devastato oggi dal terremoto e dal successivo tsunami: si tratta di Suor Nerina Anselmi, padre Carmelo Simoncelli, padre Osvaldo Cavallar e padre Giuliano del Pero. L'Arcidiocesi di Trento sta cercando di mettersi in contatto con loro o, quanto meno, di ottenere loro notizie.
20:59
Centrale Fukushima potrebbe rilasciare vapori radioattivi 136 –
La centrale nucleare di Fukushima, dove il sisma ha provocato gravi problemi al sistema di raffreddamento dei reattori, potrebbe rilasciare dei vapori radioattivi. E' quanto riporta l'agenzia Kyodo. Nelle ore scorse il governo giapponese ha ordinato l'evacuazione di 3mila persone che vivono nella zona prossima alla centrale.
20:57
Cicr, un sito per ritrovare i propri cari 135 –
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha reso noto oggi di aver creato un sito internet per consentire alle persone colpite dal devastante sisma in Giappone di ritrovare i loro cari eventualmente scomparsi durante la catastrofe. "Migliaia di persone in Giappone e altrove hanno perso i contatti con i loro familiari a causa del sisma e dello tsunami", spiega il Cicr in un comunicato.
20:56
Nuova scossa di assestamento di magnitudo 6 134 –
Una nuova forte scossa di assestamento di magnitudo 6 è stata avvertita nella prefettura di Niigata nell'isola giapponese di Honshu. Lo riferisce la rete Nhk. Stamane una scossa di magnitudo 8,9 aveva devastato il Paese. In precedenza l'Agenzia meteo nipponica aveva diramato un nuovo allerta tsunami.
19:26
Il Papa vicino alle vittime 133 –
Benedetto XVI è vicino alle vittime del sisma e dello tsunami. Lo afferma il cardinale Tarcisio Bertone in un messaggio indirizzato ai vescovi nipponici a nome del Pontefice. Nel testo, il Papa lancia un appello alla solidarietà per portare soccorso ai feriti e a quanti soffrono per "i tragici effetti della catastrofe". "Benedetto XVI - sottolinea Bertone - assicura le sue preghiere per tutte le vittime, che affida alla Misericordia di Dio". In preghiera per le vittime la comunità francescana conventuale di Assisi e i pellegrini presenti
19:25
Ministro: "Possibile piccola fuga radioattiva" 132 –
Una piccola fuga radioattiva potrebbe verificarsi nella centrale di Fukushima. Lo ha detto il ministro dell'industria, citato dalle agenzie di stampa nipponiche
19:23
Farnesina: "Per ora nessuna vittima italiana" 131 –
"Le autorità giapponesi hanno riferito all'ambasciata d'Italia a Tokyo che al momento non vi sono vittime italiane". Lo rende noto la Farnesina che, in comunicato, assicura che il Ministro Frattini segue da vicino l'evolversi della situazione e si mantiene in continuo contatto con l'Ambasciatore Petrone
18:52
Scomparso un altro treno 130 –
Un secondo treno, composto da due carrozze, è scomparso dopo il passaggio dello tsunami nella prefettura di Iwate, sempre nel nord est. Lo riferisce l'agenzia di stampa Jiji Press senza precisare se si tratti di un treno passeggeri o merci
18:33
Obama: "Per ora nessun danno in Usa" 129 –
Il sisma in Giappone non ha provocato al momento "nessun danno significativo" negli Stati Uniti. Lo ha dichiarato il presidente Usa Barack Obama.
18:27
Geologo Cnr: "Con un sisma così, l'Italia sarebbe stata rasa al suolo" 128 –
"Se avessimo avuto un terremoto della stessa magnitudo di quello del Giappone, l'Italia sarebbe stata rasa al suolo, con intere città distrutte e scenari apocalittici". Lo dice Giampaolo Cavinato, ricercatore dell'Istituto di Geologia ambientale e Geoingegneria del Cnr di Roma, che rassicura: "per fortuna da noi terremoti di questa entità non ci sono, nè sono mai stati registrati".
18:26
Usa, fornito a Giappone materiale raffreddamento nucleare 127 –
Gli Stati Uniti hanno fornito al Giappone ampie quantità di liquido di raffreddamento nucleare, destinato alla centrale danneggiata dal terremoto di oggi. Lo ha indicato il segretario di Stato Usa Hillary Clinton, precisando che gli Usa hanno l'intenzione di continuare ad aiutare il Giappone in maniera sostenuta.
18:11
Aumenta livello radiazioni della centrale di Fukushima 126 –
E' aumentato il livello di radiazione all'interno dell'edificio dove la turbina dell'impianto nucleare di Fukushima. Lo riporta l'agenzia Kyodo.
18:01
Banca mondiale "pronta ad aiutare" 125 –
La Banca Mondiale è "pronta ad aiutare il governo e il popolo giapponese". Lo comunica lo stesso istituto di Washington, sottolineando di aver una "grande esperienza" nella gestione delle catastrofi naturali.
17:59
Vittime: agenzia Kyodo, probabili oltre mille morti 124 –
E' probabile che siano più di 1.000 le vittime di terremoto e tsunami. Lo riferisce l'agenzia ufficiale giapponese Kyodo.
17:57
Fukushima, 1800 abitazioni distrutte 123 –
Circa 1800 abitazioni sono andate distrutte a causa del sisma che ha colpito il Giappone nordorientale nella prefettura di Fukushima. Lo rende noto il ministero della Difesa di Tokio citato da Kyodo News.
17:55
Cile, terremoto di magnitudo 5.1 122 –
Un terremoto di magnitudo 5,1 ha fatto tremare il nord del Cile. Per il momento, non sono stati riportati danni, nè feriti. L'epicentro del sisma è stato registrato nella regione di Antofagasta, 1300 chilometri a nord di Santiago.
17:49
Usa, allarme tsunami sembra passato 121 –
L'allarme tsunami sembra essere passato negli Stati Uniti: lo indica il capo di gabinetto della Casa Bianca Bill Daley, secondo quanto riporta la Cnbc.
17:34
Altre sei scosse, di cui una da 6.1 120 –
Proseguono le scosse di assestamento in Giappone. Lo riferisce l'Usgs, l'istituto di geofisica americano. Tra le ultime sei scosse, ne è stata registrata una di magnitudo 6.1.
17:32
Giappone, ok al Mondiale di pattinaggio nonostante il terremoto 119 –
Il Mondiale di pattinaggio artistico di Tokyo si svolgerà secondo i programmi nonostante il terremoto. Lo stadio di Yoyogi, dove avranno luogo le gare a partire dal 20 marzo, non ha riportato danni. Il comitato organizzatore ha la sua sede nell'edificio vicino al padiglione, per questo membri della federazione giapponese hanno potuto visionare subito l'impianto.
17:26
Timori per le piccole isole Tuvalu e Samoa 118 –
Timori per la sorte di piccoli stati insulari del Pacifico come Tuvalu o Samoa sono stati espressi da Daniel Gorevan, portavoce dell'organizzazione umanitaria Oxfam, dopo il devastante sisma che ha colpito il Giappone. "Data la loro posizione sul livello del mare e il fato che la popolazione è sparsa su tante piccole isole anche onde relativamente piccole possono essere devastanti", ha detto Gorevan.
17:23
Tokyo, riattivate alcune linee della metropolitana 117 –
Alcune linee dei treni e della metropolitana di Tokyo hanno ripreso a funzionare. Lo ha reso noto l'amministrazione della capitale, precisando che l'operatività andrà avanti per consentire ai pendolari di raggiungere le proprie abitazioni. In particolare, funzionano di nuovo, tra l'altro, i treni delle linee ferroviarie di Odakyu, Keio e Tokyu, nonchè le metro di Ginza, Oedo, Marunouchi e Hanzomon.
17:20
Vittime, tv Ashai: 337 morti 116 –
Il bilancio delle vittime del sisma continua ad aggravarsi: secondo la Tv Asahi, i morti sono 337 e i dispersi 531.
17:02
Onu, più di 45 paesi pronti ad aiutare 115 –
Le Nazioni Unite hanno fatto sapere che diverse squadre di soccorso provenienti da 45 paesi sono pronte, se necessario, a raggiungere il giappone devastato dal terremoto e dallo tsunami. "Oltre 68 squadre provenienti da più di 45 paesi sono in attesa, pronte per intervenire", ha detto Elisabeth Byrs, portavoce dell'ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari
16:57
Tokyo: "Tenersi pronti per violente scosse di assestamento" 114 –
Il governo giapponese, per voce del capo di gabinetto Yukio Edano, ha chiesto alla popolazione di tenersi pronta ad affrontare scosse di assestamento e tsunami altrettanto violenti di quelli che oggi hanno colpito il nordest del Giappone. Lo riporta l'agenzia Kyodo news. Nel tracciare un bilancio delle vittime, Edano ha affermato che un "numero estremamente grande" di persone è rimasto ucciso.
16:55
Governo Giappone: centrale nucleare Fukushima sotto controllo 113 –
La situazione nella centrale nucleare di Fukushima è sotto controllo. Lo ha annunciato, secondo quanto riportato dall'agenzia Kyodo news, il capo di gabinetto giapponese Yukio Edano.
16:39
Pentagono pronto ad offrire assistenza 112 –
Il Pentagono è pronto ad offrire assistenza al Giappone colpito da un forte sisma: lo ha indicato un portavoce del dipartimento della Difesa, il colonnello David Lapan. "Le forze americane nel Pacifico stanno valutando la situazione e siamo pronti a rispondere e fornire aiuti di emergenza se ci verranno chiesti", ha detto Lapan, precisando che nessuna richiesta è giunta per il momento.
16:38
Cede diga a Fukushima 111 –
Il crollo della struttura nell'area di Fukushima ha provocato un'inondazione che ha investito decine di abitazioni.
16:37
Si aggrava il bilancio delle vittime, 310 morti 110 –
E' salito ad almeno 310 morti il bilancio provvisorio delle vittime. La polizia riferisce di 110 vittime accertate e di 350 dispersi, e 544 feriti. Il bilancio delle vittime non comprende ancora "i 200-300 corpi ritrovati sulla spiaggia di Sendai", investita in pieno dallo tsunami.
16:35
Farnesina, ancora mancano all'appello 28 italiani 109 –
Al momento mancano all'appello 28 italiani tra quelli al momento in Giappone. Lo ha riferito l'ambasciatore d'Italia, Vincenzo Petrone. La notizia è stata confermata dalla Farnesina secondo cui le difficoltà di comunicazioni, saltate in tutto l'area, rendono impossibile contattare tutti i connazionali presenti in Giappone
16:33
Pronti 300 aerei e 40 navi per i soccorsi 108 –
Sono 300 gli aerei e 40 le navi giapponesi pronte a partire per i soccorsi delle vittime del sisma. Lo ha riferito l'agenzia di stampa Kyodo.
16:19
Obama allerta Protezione Civile Usa per rischio tsunami 107 –
Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha comunicato di avere "dato istruzioni" alla Federal Emergency Management Agency, la protezione civile Usa, di "essere pronta a fornire assistenza alle Hawaii e agli altri Stati e territori degli Stati Uniti che potrebbero essere interessati" dal rischio tsunami, a seguito del devastante sisma che ha colpito il Giappone.
16:13
Task force Giappone-Usa per l'emergenza terremoto 106 –
Le forze di difesa giapponese hanno annunciato l'istituzione di una task force con le forze americane in Giappone per seguire l'emergenza terremoto. Il premier giapponese Kan avrà colloqui telefonici con il presidente americano Barack Obama incentrati sull'emergenza.
16:12
Centrale Fukushima, situazione torna lentamente alla normalità 105 –
La situazione nella centrale nucleare di Fukushima, nella zona più colpita dal sisma, starebbe tornando alla normalità. Lo riferisce un'agenzia locale
16:06
Kesennuma, intere aree della città in fiamme 104 –
Incendi che si estendono per diversi chilometri sono scoppiati a Kesennuma, la città maggiormente colpita dal terremoto nella prefettura di Miyagi
16:01
Cinque scosse di assestamento da 5.5 gradi 103 –
Cinque scosse di assestamento di 5.5 gradi hanno di nuovo scosso la costa est del Giappone in rapida successione. Lo riferisce l'Usgs, l'Istituto americano di geofisica.
15:56
Fukushima, ordine si sgombero per 6000 abitanti 102 –
Le autorità giapponesi hanno emesso un ordine di sgombero per 6.000 abitanti della zona della centrale nucleare di Fukushima, danneggiata dal sisma.
15:44
Tsunami spazza via casa di riposo con trenta anziani a Iwate 101 –
Un'intera casa di riposo, coi suoi 30 anziani residenti è stata spazzata via in un villaggio nella prefettura di Iwate dal violento tsunami seguito al terremoto. Lo scrive il sito internet del quotidiano Asahi Shinbun.
15:43
Onu, Ban Ki Moon: "Daremo tutto l'aiuto possibile" 100 –
Le Nazioni Unite faranno "tutto il possibile" per aiutare il Giappone duramente segnato dal potente sisma che ha colpito il Paese. Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon.
15:42
Un altro treno deraglia a Nobiru 99 –
Oltre al treno di cui si sono perse le tracce lungo la costa orientale, tra le stazioni di Nobiru e Sendai è deragliato un altro convoglio. Non è chiaro al momento il numero di passeggeri che si trovavano a bordo ne quante vittime o feriti ci siano
15:32
Bilancio morti sale a 288 98 –
E' salito a 288 morti e 349 dispersi il bilancio del terremoto e del conseguente tsunami. Lo riferiscono fonti della polizia, dopo il ritrovamento centinaia di corpi privi di vita sulla spiaggia di Sendai, nella prefettura nord est di Miyagi.
15:27
70 mila persone nei rifugi a Sendai 97 –
Tra 60mila e 70mila persone sono state messe in salvo nei rifugi predisposti nella città di Sendai, dove un'esplosione ha avvolto l'impiamto petrolchimico
15:21
Fukushima, acqua sufficiente a coprire il nocciolo del reattore 96 –
La situazione sta lentamente tornando alla normalità nella centrale nucleare giapponese di Fukushima. Secondo le autorità locali citate dall'agenzia Kyodo c'è acqua a sufficienza per coprire il nocciolo del reattore e scongiurare fughe radioattive. In precedenza il calo del liquido di raffreddamento aveva indotto le autorità a fare evacuare tutti i residenti in un raggio di 3 km, circa 2.000 persone.
15:19
Ingv: terremoto ha spostato l'asse terrestre di 10 cm 95 –
E' praticamente certo, secondo gli esperti, che il terremoto che ha colpito il Giappone ha provocato lo spostamento dell'asse terrestre. Tuttavia è ancora molto presto per determinarne l'entità. Secondo una prima stima dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) l'asse si è spostato di "quasi 10 centimetri", ma per il Centro di Geodesia spaziale dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) è necessario raccogliere ancora molte misure prima di avere la misura esatta.
15:13
Tokyo, caccia alle biciclette 94 –
Mentre la terra continua a tremare, da Twitter arriva la notizia di una Tokyo a caccia di biciclette. I giapponesi rimasti a piedi per ore e ore nella capitale, mentre le linee metropolitane iniziano solo lentamente a riattivarsi, hanno formato lunghe code davanti ad alcuni negozi di biciclette che nel giro di qualche ora hanno registrato il tutto esaurito.
15:03
L'esercito verso la centrale di Fukushima 93 –
Una squadra delle forze armate giapponesi ha ricevuto ordine di raggiungere l'area dove si trova la centrale nucleare di Fukushima
15:02
Polinesia francese, attese onde fino a quattro metri 92 –
Onde tra i 2 ed i 4 metri di altezza sotto attese nella Polinesia francese, sulle coste delle isole Marchesi. E' quanto hanno riferito oggi le autorità di Papeete, che si preparano a lanciare un allarme tsunami.
14:55
Tsunami alle Hawaii, acqua su strade 91 –
Lo tsunami innescato dal sisma di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone ha raggiunto le isole Hawaii e secondo testimoni locali citati dalla Cnn l'acqua ha gia invaso le strade di alcune isole. Le prime immagini dalle isole del Pacifico, dov'è ancora notte fonda, non sono particolarmente impressionanti: le onde sono più forti del solito ma non sembrano in grado di provocare ingenti
14:53
Esplosione al petrolchimico Sendai 90 –
Una grande esplosione si è verificata in un complesso petrolchimico a nord-est della città di Sendai. La deflagrazione è avvenuta all'interno di un'ampia fabbrica di Shiogama, un sobborgo nei pressi di Sendai. Immagini diffuse dalla televisione mostrano fiamme alte decine di metri che avvolgono l'impianto.
14:51
Ofunate, disperse 48 persone 89 –
Quarantotto persone, tra le quali 23 studenti, sono dati per dispersi dopo l'arrivo dello tsunami nel porto di Ofunate, nel nord est del Giappone.
14:40
Cnr: "Nessun effetto Chernobyl" 88 –
Valerio Rossi Albertini, ricercatore del Cnr, a proposito di possibili rischi nucleari: "Le fughe radioattive mi sentirei di escluderle. Nella peggiore delle ipotesi si tratta di materiale contaminato da radiazioni ma che di certo non ci sarà il così detto 'effetto Chernobyl".
14:37
Nhk: incendio al petrolchimico Miyagi 87 –
Un grande incendio è divampato all'impianto petrolchimico di Shiogama, nella prefettura di Miyagi, dove sono in corso i tentativi per domare le fiamme. Lo dice la tv nipponica Nhk.
14:36
Ente russo: "Nessuna perdita radioattiva" 86 –
il capo del Servizio di monitoraggio idrometeorologico e ambientale russo, Alexander Frolo, ha detto all'agenzia Interfax che non vi sono indizi di alcuna perdita di sostanze pericolose da impianti nucleari giapponesi: "Abbiamo fatto calcoli in relazione alla diffusione di una possibile fuoriuscita di radiazioni e abbiamo appurato, in primo luogo, che non ci sono state perdite"
14:35
Ritrovati circa 300 cadaveri sulla spiaggia di Sendai 85 –
Tra 200 e 300 cadaveri sono stati ritrovati su una spiaggia di Sendai, nell'isola di Honshu nel nord-est del Giappone, colpita dallo tsunami. Lo riferisce l'agenzia di stampa giapponese Jiji.
14:29
California, molto probabile evacuazione delle coste 84 –
Lo tsunami generato dal sisma di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone potrebbe indurre le autorità californiane ad evacuare "molto probabilmente" la costa dove è attesa una onda tra poche decine di centimetri e 2 metri. L'area più colpita potrebbe essere quella del Nord dello Stato a Crescente. Lo riferiscono le autorità locali.
14:25
Nhk, bilancio morti a 95 83 –
Si aggrava il bilancio delle vittime, si contano ora 95 morti. Lo riferisce la tv NhK
14:20
Orchestrali del Maggio musicale a Tokyo, stanno bene 82 –
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi e la sovrintendente del Teatro Francesca Colombo si mantengono in continuo contatto con l'Unità di crisi del Ministero degli Esteri e con l'Ambasciatore italiano a Tokyo per monitorare la situazione che al momento non desta preoccupazione per gli orchestrali del Maggio. Molti hanno fatto ritorno a piedi dopo due ore e mezza di cammino in albergo, a causa del blocco dei mezzi pubblici e del traffico, e tutti trascorreranno la notte nelle zone di sicurezza predisposte dalle autorità giapponesi.
14:19
Fukushima, problemi raffreddamento della centrale 81 –
La centrale di Fukushima ha "problemi di raffreddamento". Lo ha annunciato ufficialmente il portavoce del governo, Yukio Edano, aggiungendo che i "tecnici stanno lavorando al problema".
14:12
Nhk: si aggrava il bilancio delle vittime, 91 morti 80 –
Le vittime accertate del sisma hanno raggiunto quota 91. Lo riferisce la tv giapponese Nhk sottolineando che si tratta di un bilancio assolutamente provvisorio.
14:11
Tsunami di 1,5 metri alle isole Midway 79 –
E' stato di 1,5 metri lo tsunami che ha investito l'arcipelago americano delle isole Midway, a metà strada tra il Giappone e gli Usa. A breve l'onda, generata dal terremoto che ha colpito il Giappone, dovrebbe raggiungere le isole Hawai.
14:05
Tokyo, riapre parzialmente l'aeroporto di Narita 78 –
L'aeroporto Narita di Tokyo ha parzialmente ripreso le attività, con il decollo di alcuni voli. Restano invece vietati gli atterraggi. Circa 10mila persone sono rimaste bloccate allo scalo di Narita e 1.100 a quello di Sendai, dove le piste sono state sommerse a causa dell'onda alta 10 metri. Più di 130 voli, fra nazionali ed internazionali, sono stati cancellati, lasciando a terra oltre 30mila passeggeri.
14:04
25 nazioni pronte ad aiutare il Giappone 77 –
Sono 25 le nazioni che hanno dato la disponibilità a fornire assistenza al Giappone. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri, Takeaki Matsumoto
13:59
Toyota, chiuse alcune fabbriche nel nord del Giappone 76 –
La Toyota Motor Corporation ha arrestato la produzione negli stabilimenti nel nord del Giappone per valutare i danni inferti dal terremoto. L'arresto della produzione, riferisce Automotive News, potrebbe influire negativamente sulle esportazioni verso gli Stati Uniti delle piccole vetture come Yaris, Scion xB e Scion XD.
13:58
Ofunate, oltre 300 case rase al suolo 75 –
Oltre trecento abitazioni sono crollate in una sola città giapponese, quella di Ofunate. Lo riferisce l'agenzia di stampa nipponica 'Jiji'
13:55
Polizia: numero delle vittime sale a 60 74 –
L'ultimo bilancio del terremoto fornito dalla polizia giapponese è di 60 morti e 56 dispersi.
13:54
Prezzo del petrolio giù di 3 dollari a causa del terremoto 73 –
Il prezzo del petrolio cala di tre dollari sui mercati internazionali dopo il sisma in Giappone, terzo consumatore di greggio al mondo. Il Brent con consegna ad aprile è calato di 3,09 dollari a 112,34 dollari al barile, mentre il wti (con stessa scadenza) ha perso 2,9 dollari a 99,8 dollari. Gli operatori scommettono su un drammatico calo dei consumi di petrolio da parte del Giappone a seguito del maxi terremoto, che ha danneggiato alcune raffinerie del paese.
13:49
Tokyo chiede aiuto a forze Usa 72 –
Il Giappone ha chiesto l'aiuto delle forze americane stanziate nell'arcipelago per portare soccorsi alle vittime del violento terremoto e dello tsunami che hanno colpito il nord est del paese.
13:44
Treno scomparso dopo tsunami 71 –
Un treno in servizio sull'area costiera della prefettura di Miyagi, nel Giappone nordorientale, risulta attualmente disperso dopo il passaggio dello tsunami. Lo riferisce la polizia nipponica, secondo cui al momento non è noto il numero dei passeggeri che si trovavano a bordo del convoglio. Il treno, al momento della prima scossa di magnitudo 8,8, era in servizio sulla linea che connette le città di Sendai e Ishinomaki.
13:41
Alitalia, cancellato Roma-Tokyo di oggi, ok per Roma-Osaka 70 –
A causa della chiusura dell'aeroporto di Tokyo Narita, Alitalia ha cancellato il volo AZ 784 Roma-Tokyo, previsto per oggi alle ore 15.00 e il conseguente volo di ritorno AZ 785 Tokyo-Roma previsto per domani. Il volo AZ 786 Milano Malpensa-Tokyo previsto per oggi alle ore 14.35 è stato riprogrammato per domani alle ore 08.00 e il conseguente volo di ritorno da Tokyo a Milano Malpensa è stato riprogrammato alle ore 06.30 del 13 marzo (ora locale). E' invece operato regolarmente il volo Roma-Osaka delle ore 15.15 di oggi
13:40
Evacuazione 2000 residenti vicino centrale Fukushima 69 –
Le autorità della prefettura nord-orientale giapponese di Fukushima, tra le più colpite dal terremoto di magnitudo 8,9, hanno ordinato l'evacuazione di circa duemila persone residenti nel raggio di 2 chilometri dalla centrale nucleare che sorge alle porte dell'omonimo capoluogo provinciale: in precedenza l'agenzia di stampa 'Kyodo' aveva dato notizia di avarie nell'impianto, ma era stata seccamente smentita dal governo centrale. Dal canto suo l'Aiea, l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica, ha reso noto di essere stata informata dal Giappone che nel complesso di Fukushima lo stato di allerta è stato inasprito.
13:37
Hawaii, chiusi gli aeroporti, navi Usa pronte a Pearl Harbor per emergenza 68 –
Le autorità delle Hawaii, dopo avere ordinato l'evacuazione delle aree costiere nel timore di uno tsunami, hanno chiuso i principali aeroporti delle tre isole (Maui, Kauai e la grande isola dell'arcipelago), dopo che un allarme maremoto è stato emesso per i territori del Pacifico. La marina Usa ha ordinato alle navi militari di rimanere in porto a Pearl Harbor, per essere pronte ad intervenire immediatamente in caso di bisogno
13:37
Allarme tsunami da Messico a Cile 67 –
Il pericolo di una gigantesca onda anomala ha fatto scattare l'allerta in tutti i Paesi dell'America Latina che si affacciano sull'Oceano Pacifico, dal Messico al Cile. L'Ecuador, in particolare, ha proclamato lo stato di emergenza: il governo di Quito ha ordinato evacuazioni di massa preventive dalle zone costiere, come del resto ordinato dalle autorità Usa nelle isole Hawaii e da quelle delle Filippine
13:35
Nhk: tsunami ha spazzato via battello con 100 persone 66 –
L'emittente di stato nipponica Nhk, citando la prefettura di Miyagi, ha reso noto che un battello che trasportava circa 100 persone è stato spazzato via da un'onda anomala. Ancora sconosciuto il destino dell'imbarcazione
13:29
Onagawa, spento incendio alla centrale nucleare 65 –
Le autorità giapponesi hanno comunicato di aver spento l'incendio nella centrale nucleare di Onagawa, nella prefettura di Miyagi. Lo riferisce l'Aiea precisando comunque di aspettare informazioni più precise sul processo di raffreddamento dei reattori.
13:26
Consiglio Ue, "Pronti all'assistenza" 64 –
Il Consiglio europeo è pronto a fornire aiuto al Giappone per l'emergenza terremoto. In aggiunta alle risposte che arriveranno dai singoli Stati membri, il Consiglio Ue ha chiesto all' Alto rappresentante per la politica estera Catherine Ashton e alla Commissione di "mobilitare tutta l'assistenza necessaria".
13:24
Napolitano: "Cordoglio e profondo dolore" 63 –
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio all'imperatore del Giappone, Akihito: "La notizia delle gravissime conseguenze del sisma che ha colpito il nord-est del Giappone, provocando vittime e grandi distruzioni materiali, mi ha profondamente addolorato. In questo momento così drammatico l'Italia, unita al suo paese da saldi vincoli di profonda amicizia, si stringe al popolo giapponese. Con questi sentimenti, desidero trasmetterle a nome mio personale e di tutto il popolo italiano il più sentito cordoglio e le espressioni di umana solidarietà per le vittime".
13:22
40 morti e 39 dispersi, bilancio ufficiale della polizia 62 –
Sono quaranta i morti accertati a causa del terremoto, risultato il peggiore nella storia nazionale, il settimo più grave di sempre a livello mondiale. A questi vanno aggiunti almeno 39 dispersi. In precedenza gli unici dati disponibili erano le stime fornite dai mass media locali, ora si tratta di cifre ufficiali confermate dalla polizia
13:16
Circa 3000 gli italiani in Giappone 61 –
Sono circa tremila gli italiani che si trovano in Giappone, tra residenti e turisti. La stima è dell'Ambasciatore italiano a Tokyo Vincenzo Petrone. Nei registri dell'Aire, ha spiegato il diplomatico, sono 1.970 gli italiani iscritti e residenti in Giappone, ma "è possibile, anche includendo le persone in vacanza, che siano in tutto circa 3.000".
13:13
Unità di crisi all'ambasciata italiana a Tokyo 60 –
Presso l'ambasciata italiano a Tokyo è stata istituita una unità di crisi con un numero telefonico per le emergenze operativo 24 ore su 24 (+81 (0)3 3453 0587) per le emergenze. "I connazionali nelle irreperibili nelle quattro prefetture sono impegnati, a vario titolo, dalla ristorazione alle attività commerciali", ha aggiunto Petrone.
13:13
Bilancio: oltre 50 morti 59 –
E' salito ad oltre 50 morti il bilancio del terremoto di magnitudo 8,9 gradi della scala Richter che ha colpito il nordest del Giappone.
12:58
Napolitano: Italia si stringe accanto al popolo giapponese 58 –
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato all'Imperatore del Giappone, S.M. Akihito, il seguente messaggio: "La notizia delle gravissime conseguenze del sisma che ha colpito il nord-est del Giappone, provocando vittime e grandi distruzioni materiali, mi ha profondamente addolorato. In questo momento così drammatico l'Italia, unita al Suo Paese da saldi vincoli di profonda amicizia, si stringe al popolo giapponese. Con questi sentimenti, desidero trasmetterLe a nome mio personale e di tutto il popolo italiano il più sentito cordoglio e le espressioni di umana solidarietà per le vittime".
12:56
Berlusconi: pronti a dare aiuto 57 –
"Siamo rimasti profondamente emozionati nel vedere le immagini del terremoto e del successivo tsunami in Giappone. Siamo vicini al popolo giapponese in questa tragica circostanza e pronti a dare tutta l'assistenza e l'aiuto possibile al governo di Tokyo". Lo afferma il premier Silvio Berlusconi in una nota.
12:53
Ambasciata Tokyo non riesce a contattare 28 italiani 56 –
Mancano all'appello 28 italiani che l'ambasciata a Tokyo ancora non è riuscita a contattare. Lo ha riferito all'Ansal'ambasciatore d'Italia in Giappone, Vincenzo Petrone.
12:50
Salito a 42 numero provvisorio delle vittime 55 –
E' salito a 42 morti il bilancio provvisorio delle vittime accertate dopo il devastante sisma che ha scosso oggi il Giappone. Lo riferiscono i media nipponici, aggiungendo inoltre che un numero "imponente" di persone risulta attualmente disperso.
12:43
Revocato allarme a Taiwan e in Nuova Zelanda 54 –
E' stata revocata l'allerta tsunami per Taiwan e la Nuova Zelanda, scattata a seguito del sisma di magnitudo 8,8 che circa sei ore fa ha colpito il nord est del giappone. Lo riporta il sito online della bbc che segue in diretta lo svolgersi degli eventi. L'allarme tsunami, precisa l'emittente, resta invece in vigore per quasi tutti gli altri paesi del bacino del pacifico.
12:42
Nave con 100 persone a bordo travolta da tsunami 53 –
Una nave con a bordo 100 persone è stata travolta dallo tsunami che ha colpito il nord est del Giappone. Lo riferisce l'agenzia di stampa Kyodo.
12:13
Cordoglio e offerta aiuto a Giappone da Obama 52 –
Cordoglio del presidente americano Barack Obama verso il popolo giapponese, colpito oggi da un violento terremoto di magnitudo 8,9 che ha provocato uno tsunami di 10 metri. Gli Usa "sono pronti ad aiutarvi", ha detto il numero uno della Casa Bianca rivolgendosi alle autorità giapponesi.
12:05
Stanno bene musicisti Maggio Fiorentino in tournée a Tokyo 51 –
Stanno tutti bene i 311 componenti dell'orchestra e dello staff del Maggio Musicale Fiorentino che si trovano dagli inizi di marzo a Tokyo per una lunga tournée. "Giungono notizie rassicuranti da Tokyo. Tutti i componenti della tournee del Maggio Musicale stanno bene", hanno fatto sapere dal Teatro.
12:03
Governo assicura: finora nessuna fuga radiottiva 50 –
Finora, a seguito del sisma che ha colpito il Giappone, non si è verificata nessuna fuga di radioattività dalle centrali nucleari. Lo ha comunicato il portavoce del governo, Yukio Edano, secondo quanto riporta Kyodo news.
11:51
Tokyo dichiara emergenza energia nucleare 49 –
Il governo di Tokyo ha deciso di dichiarare una situazione di emergenza sull'energia nucleare. Lo riferisce 'Europa Press', spiegando che la misura viene annunciata in caso di fughe radioattive da centrali nucleari o di avarie nel sistema di raffreddamento. Intanto, l'Aiea ha affermato in un comunicato che sta cercando di raccogliere ulteriori informazioni su quanto sta succedendo e se le installazioni nucleari potrebbero essere a rischio per le conseguenze dello tsunami generato dal terremoto.
11:38
Sale a 32 vittime bilancio sisma e tsunami in Giappone 48 –
Sale a 32 il bilancio delle vittime del terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il Giappone, provocando uno tsunami di 10 metri che si è abbattuto sulle coste nipponiche. Lo riferiscono i media locali.
11:33
Chiuse quattro entrali nucleari giapponesi 47 –
Quattro centrali nucleari vicine alla costa orientale di Honshu sono state chiuse a causa del terremoto di magnitudo 8,9 che ha colpito il giappone. Lo rende noto l'Agenzia atomica dell'Onu in un comunicato, precisando di aver avviato i contatti con "il ministero giapponese dell'Economia, del commercio e dell'industria per monitorare lo stato di crisi".
11:32
Onde tsunami penetrate per 5 km entroterra 46 –
Lo tsunami si è spinto fino a 5 chilometri all'interno della prefettura di Fukushima. Lo riferisce la tv pubblica Nhk.
11:21
Principio di incendio in centrale nucleare Onagawa 45 –
Un inizio di incendio è stato segnalato in un edificio che ospita una turbina nella centrale nucleare di Onagawa, nella prefettura di Miyagi, in seguito al violento terremoto che ha colpito oggi il Giappone. Lo riferisce l'agenzia Kyodo.
11:03
Piste aeroporto Sendai allagate dalle onde 44 –
Le piste dell'aeroporto di Sendai, la città più vicina all'epicentro del violentissimo sisma che oggi ha colpito il Giappone, sono state completamente spazzate dalle onde provocate dal terremoto. La tv giapponese Nhk ha mostrato immagini aeree impressionanti, con l'aeroporto completamente circondato dalle acque e senza nessun velivolo sulle piste.
10:57
Bilancio provvisorio salito a 26 morti 43 –
Il bilancio del terremoto stilato dai media giapponesi a quattro ore dal sisma devastante che ha colpito il paese è di 26 morti.
10:56
Sarkozy: "Francia pronta ad offrire aiuto" 42 –
La Francia è "pronta a rispondere a tutte le eventuali sollecitazioni che il Giappone vorrà rivolgerle per far fronte a questa tragedia". Lo ha dichiarato il presidente francese Nicolas Sarkozy, in una lettera al Premier giapponese Naoto Kan.
10:55
In Giappone telefoni in tilt, funziona invece internet 41 –
Le comunicazioni telefoniche attraverso le linee fisse o mobili sono ancora pressoché impossibili nell'area di Tokyo, dove invece ha resistito l'infrastruttura internet, tramite la quale la gente continua a scambiarsi informazioni in tempo reale sulla situazione di crisi seguita al sisma.
10:37
Onu pronta a inviare squadre soccorso in Giappone 40 –
L'Onu è pronta a inviare squadre di soccorso per aiutare il Giappone, colpito dal sisma più violento mai registrato nell'arcipelago. "Trenta squadre internazionali di ricerca e salvataggio sono in stato di allarme, sorvegliano la situazione e sono pronte ad aiutare il giappone se lo richiede", ha dichiarato all'Afp Elisabeth Byrs, portavoce dell'ufficio umanitario dell'Onu (Ocha). "L'Onu è pronta a fornire aiuto", ha insistito Byrs.
10:34
Allarme tsunami scattato a Taiwan 39 –
L'allarme tsunami è scattato a Taiwan dopo il potente terremoto che ha devastato le coste orientali del Giappone. E riguarda, ha precisato l' Ufficio sismologico di Taipei, le coste settentrionali ed orientali dell'isola.
10:14
Treni ancora fermi nell'area di Tokyo 38 –
Sono ancora fermi e lo saranno per un tempo non ancora definito i trasporti su rotaia nell'intera area di Tokyo. Lo ha detto il segretario del governo nipponico, Yukio Edano, che ha invitato i cittadini a non tentare di fare subito ritorno a casa per evitare situazioni di panico. Le scosse di terremoto odierne hanno colpito la capitale giapponese nel pieno della giornata lavorativa, quando la popolazione di circa 13 milioni di persone raddoppia con l'arrivo dei pendolari, che adesso stanno cercando di tornare a casa a piedi.
10:09
Dieci vittime nelal sola prefettura di Iwate 37 –
Lo tsunami seguito al potente terremoto registrato in Giappone ha provocato almeno 10 morti nella prefettura di Iwate. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo citando fonti di polizia.
10:08
Bilancio provvisorio salito a 19 morti 36 –
Secondo i media giapponesi sono 19 i morti provocati dal sisma e dallo tsunami che hanno colpito oggi il Giappone.
10:07
Onda anomala potrebbe arrivare domani in Cile 35 –
Ci vorranno ancora diverse ore prima di sapere se gli effetti del terremoto giapponese raggiungeranno le coste del Sudamerica. Secondo le previsioni dello Tsunami Warning Pacific Center infatti un'onda anomala potrebbe raggiungere le coste del Cile, il punto più lontano che potrebbe toccare lo tsunami, fra 23 ore.
09:56
Croce rossa: "Onde tsunami più alte di alcune isole" 34 –
Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), con base a Ginevra, ha affermato che al momento le preoccupazioni maggiori riguardano lo tsunami e che al momento ci sono onde più alte di alcune isole.
09:55
Agenzia meteo invita popolazione a stare in punti alti 33 –
L'agenzia meteorologica e geologica giapponese (Kishocho) ha chiesto alla popolazione di prepararsi a possibili nuove ondate di tsunami e di "stare in punti alti".
09:51
In Giappone mai registrata scossa così forte 32 –
La scossa registrata questo pomeriggio sulla costa orientale del Giappone, di magnitudo 8.8, è stata la più potente mai registrata nel Sol Levante. Lo ha reso noto l'Agenzia meteorologica giapponese (Jma).
09:50
Medvedev: "Russia pronto ad aiutare il Giappone" 31 –
Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev ha annunciato che la Russia è pronta a fornire aiuto al Giappone per il terremoto di oggi e ha chiesto di prendere delle misure nelle isole Curili, rivendicate da Tokyo, per prevenire eventuali vittime e danni dello tsunami legati al terremoto giapponese. Lo riferisce l'agenzia Interfax.
09:42
Cinque vittime in crollo casa di riposo a Minamisoma 30 –
Cinque persone sono state trovate morte per il crollo di una casa di riposo nella città di Minamisoma, nella prefettura nord-orientale di Fukushima. Lo riferisce il comando locale dei vigili del fuoco.
09:39
Hawaii e le isole Marianne evacuano le coste 29 –
Le Hawaii e le isole Marianne hanno ordinato l'evacuazione delle zone costiere dopo l'allerta tsunami lanciato nel Pacifico.
09:38
Sisma Giappone migliaia di volte peggio dell'Aquila 28 –
E' stato "alcune migliaia di volte" più violento di quello dell'Aquila del 6 aprile 2009, il terremoto che ha colpito il Giappone, Lo ha detto il funzionario di sala sismica dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Francesco Mele.
09:27
Farnesina sta verificando eventuale coinvolgimento italiani 27 –
L'unità di crisi della Farnesina, in costante contatto con l'ambasciata d'Italia a Tokyo, sta facendo verifiche sull'eventuale coinvolgimento di connazionali nel disastro naturale che si è abbattuto oggi sul Giappone. I collegamenti con i cellulari e i numeri fissi nella regione di Tokyo sono attualmente quasi impossibili. Per questo, anche i diplomatici sono costretti all'uso di apparecchi satellitari.
09:25
Undicimila i russi evacuati dalle Curili 26 –
Sono diventati 11 mila i cittadini russi evacuati dalle isole Curili in seguito all'allarme tsunami legato al forte terremoto registrato in Giappone. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando la protezione civile locale. La prima ondata dello tsunami non ha causato nè vittime nè danni facendo aumentare il livello dell'acqua solo di 50 centimetri.
09:20
Governo Tokyo: "Possibili danni considerevoli" 25 –
Il terremoto e lo tsunami potrebbero aver causato "danni considerevoli". Lo ha detto il portavoce del governo giapponese.
09:17
Incendio in fabbrica siderurgica di Chiba 24 –
Un incendio in un impianto siderurgico di Chiba è scoppiato in seguito al terremoto che ha colpito il Giappone alle 14,45, ora locale. Lo ha riferito l'agenzia Kyodo, precisando che dopo il sisma ci sono state anche numerose frane che potrebbero aver sepolto diverse persone.
09:11
Il premier invita la popolazione a mantenere la calma 23 –
"Abbiamo lanciato un comitato operativo d'emergenza e chiediamo a tutti di prestare la massima attenzione a tutte le indicazioni che saranno fornite. Bisogna mantenere la calma". Lo ha detto il premier giapponese, Naoto Kan, nella breve dichiarazione seguita alla riunione di gabinetto straordinaria, indossando la tuta celeste usata per le situazioni di emergenza.
09:05
Allarme tsunami esteso ad Australia e Sudamerica 22 –
Se onde anomale alte dai 4 ai 10 metri hanno già investito le coste orientali del Giappone in seguito al terremoto di magnitudo 8,9 che ne ha colpito il nord-est, Tokyo compresa, il Centro di Monitoraggio Usa degli 'tsunami' ha esteso l'allerta all'intero Oceano Pacifico, dopo averlo lanciato per gli Stati Uniti occidentali, l'Alaska e le Hawaii, avvertendo che sono a rischio anche l'Australia e il Sud-America. In Asia analoghi allarmi sono stati diramati dalla Russia per la Siberia e le isole Curili, a Taiwan, nelle Filippine e in Indonesia. Altrettanto è avvenuto in Oceania, dove in particolare evacuazioni di massa sono state intraprese alle Marianne. Sul litorale giapponese si sono contati almeno un morto e un numero elevatissimo di feriti. L'epicentro è stato localizzato a una profondità di 24 chilometri al di sotto del fondale marino e 130 chilometri a est del porto di Sendai, capoluogo della prefettura settentrionale nipponica di Miyagi, che è tra le città più devastate. Dopo quella principale, e maggiormente distruttiva, i sismografi hanno riportato non meno di otto scosse di assestamento, una delle quali immediatamente dopo il terremoto e un'altra d'intensità pari a 6,8 gradi sulla scala aperta Richter, con epicentro individuato sulla terraferma, circa 66 chilometri a nord-est di Tokyo. La stessa zona due giorni fa era stata interessata da un sisma di magnitudo 7,3, rimasto peraltro privo di conseguenze di rilievo.
09:00
Indonesia lancia l'allarme tsunami 21 –
Come nelle Filippine, anche in Indonesia l'istituto nazionale di geofisica ha lanciato l'allarme tsunami dopo il terremoto di magnitudo 8.9 della scala Richter che ha colpito il Giappone. La previsione dell'arrivo dell'onda anomala è stata fissata intorno alle 18, ora locale di Giacarta.
08:54
Giappone accetta aiuti dall'estero 20 –
Il ministro degli Esteri giapponese, Takeaki Matsumoto, ha dato disposizioni alla struttura diplomatica di accettare gli aiuti internazionali. Lo riferisce l'agenzia Kyodo.
08:52
Evacuati 300 russi dalle isole Curili 19 –
Circa 300 cittadini russi sono stati evacuati dalle isole Curili in seguito all'allarme tsunami legato al forte terremoto registrato in Giappone. Lo riferisce l'agenzia Interfax citando la protezione civile locale, secondo la quale anche nelle isole Curili sono state avvertite quattro scosse telluriche. Le prime onde dello tsunami, secondo la protezione civile russa, sono attese per le 11.00 ora di Mosca (le 09.00 in Italia).
08:51
A Tokyo chiusi metro e ferrovia cittadina 18 –
Immediatamente dopo il potente terremoto di magnitudo 8.9 registrato in Giappone poco prima delle 15, ora locale, si è riunito a Tokyo il gabinetto di crisi e il governo ha deciso di inviare i militari nella prefettura d Miyagi. Otto aerei del ministero della Difesa controlleranno dall'alto i danni provocati nelle aree più colpite. Intanto a Tokyo è stato sospeso il traffico della metropolitana e della veloce ferrovia leggera, che non avrebbero comunque riportato gravi danni dalle scosse. Nella prefettura di Miyagi l'aeroporto di Sendai è stato invece chiuso. In città vengono segnalati blackout elettrici e fughe di gas in diverse zone.
08:45
Almeno 8 persone disperse a Fukushima 17 –
Almeno 8 persone risultano disperse nella prefettura di Fukushima a seguito dello tsunami di 10 metri che si è abbattuto sulle coste. Lo riferiscono le tv nipponiche.
08:42
Ingv: scossa a 24 km di profondità 16 –
E' stata registrata alle 6.46 italiane la scossa tellurica che ha colpito il Giappone ad est della costa di Honshu. La profondità, rileva l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in un aggiornamento sul proprio sito, è stata fissata a 24.4 km.
08:41
Manila lancia l'allarme tsunami per la costa orientale 15 –
L'istituto di vulcanologia e sismologia delle Filippine ha lanciato un allarme tsunami per la costa orientale del paese in seguito al potente terremoto di magnitudo 8.9 registrato in Giappone. "Evitate le spiagge, un anomalo movimento del mare è già stato monitorato", ha detto il direttore dell'istituto Renato Solidum alla radio nazionale, mentre l'allerta tsunami di livello 1 è stata lanciata in 19 province della costa. Non è stata ordinata l'evacuazione delle aree, ma le popolazioni sono state avvertite di tenersi pronte.
08:32
Incendio in un raffineria di Ichihara 14 –
Un vasto incendio è scoppiato in una raffineria di della città di Iichihara, non lontana da Tokyo. E' quanto si vede dalle immagini trasmesse in tv.
08:29
Prima vittima a Ibaraki 13 –
Una prima vittima ufficiale del potente sisma che ha colpito il Giappone è stata registrata nella prefettura di Ibaraki, a nord di Tokyo. Lo riferisce tv Asahi, secondo cui una persona sarebbe rimasta schiacciata sotto tetto crollato di una casa.
08:30
Quattro milioni di case senza luce nell'area di Tokyo 12 –
Le fornitura di energia elettrica è saltata in un'ampia parte della piana del Kanto, la grande area di Tokyo: la Nhk ha riferito che circa 4 milioni di abitazioni sono rimaste senza luce a causa delle violentissime scosse.
08:25
Tsunami di 10 metri a Sendai 11 –
Uno tsunami di 10 metri ha raggiunto la città di Sendai, mentre nella prefettura di Aomori, più a nord sempre nell'isola di Honshu, si sarebbero avuto onde addirittura più alte. Lo riferisce Fuji Television.
08:20
Governo invia militari nelle aeree colpiti 10 –
Il governo nipponico ha deciso l' invio immediato delle truppe di autodifesa nella aree colpite, a cominciare dalla prefettura di Miyagi, il cui governatore ha chiesto "aiuto immediato". Danni e feriti, riferiscono le tv locali, si sono registrati nella prefettura di Miyagi e Sendai, dove l'aeroporto del capoluogo è finito sotto l'acqua.
08:22
Inondato il parcheggio di Disneyland 9 –
Lo tsunami ha colpito la costa del Pacifico del Giappone dopo il sisma di magnitudo 8,9 ed un'onda ha inondato l'enorme parcheggio del parco divertimenti di Disneayland, nella regione di Tokyo. Lo ha riferito l'agenzia Jiji.
08:14
Il sisma più forte negli ultimi 7 anni in Giappone 8 –
L'istituto geologico americano Usgs ha aggiornato a 8,9 la magnitudo per il violento sisma che ha colpito oggi il nord-est del Giappone e provocato un'allerta tsunami. Secondo lo stesso istituto, il violento terremoto ha avuto il suo epicentro in mare a 130 chilometri dalla costa e ad una profondità di 24 chilometri.
08:10
Tsunami di 7,30 metri a Fukushima 7 –
Un primo potente tsunami di 7,30 metri è stato appena registrato a Soma, nella prefettura di Fukushima. Lo riferisce l'Agenzia meteorologica giapponese.
08:56
Bloccati impianti nucleari e treni 6 –
Due impianti nucleari nella prefettura di Fukushima sulla costa del Pacifico hanno bloccato in automatico le attività a seguito delle scosse registrate nelle acque dell'oceano. Stesso discorso per metropolitana, treni e i superveloci shinkansen. Stop precauzionali per aeroporti, Narita e Haneda, per la verifica dello stato delle piste.
07:55
Traffico aereo interrotto a Tokyo 5 –
E' stato interrotto il traffico aereo all'aeroporto Nerita di Tokyo, in seguito al violento terremoto vche ha colpito il nord-est del Giappone e ha provocato un'allerta tsunami. Lo rende noto l'agenzia Kyodo.
07:47
Allerta tsunami anche per Russia e Filippine 4 –
Un'allerta tsunami è stata emessa oggi anche per Russia Filippine e isole Marianne (Pacifico centrale), in seguito al violento sisma che ha colpito il Giappone.
07:44
Nuova scossa di magnitudo 7,8 3 –
Un'altra forte scossa di 7.8 si è registrata alle 15.15 locali (le 7,15 in Italia) al largo delle acque della prefettura di Ibaraki, alla profondità di 80 km. La prima, avvenuta alle 14.46 locali, è stata di una magnitudo preliminare di 7,9.
07:39
Rischio tsunami con onde alte 10 metri 2 –
La Japan metereological agency ha lanciato l'allerta tsunami ai massimi livelli nelle prefetture di Iwate, Ibaraki, Miyagi e Fukushima. La Nhk ha parlato di rischio di "onde anomale fino a 10 metri di ampiezzà nelle prefetture di Miyagi e Ibaraki.
07:36
Terremoto di 8,8 in Giappone 1 –
E' di magnitudo 8,8 il sisma che ha colpito oggi il nord-est del Giappone, secondo quando indicato dall'istituto americano di geofisica Usgs.
(11 marzo 2011)
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